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Aforismi Spalle - parte 3
Frasi trovate
:
648
Più sei esposto più sei strumentalizzabile, diventi un vettore di cazzate, capito? Uno potrebbe dirmi che con tutta la gente che mi segue dovrei avere le
spalle
forti, invece sono insicuro su queste cose. Ogni tanto mi chiedo perché qualcuno, un altro essere umano, possa prendersela così tanto con me.
Edoardo D'Erme (Calcutta)
Cit. da
iodonna.it, intervista, 25 maggio 2018
Frasi di Edoardo D'Erme (Calcutta)
Se nessuno crede più ai miracoli,
|
Allora non ne accadranno più.
|
Infatti chi si è rubato la speranza,
|
Resta senza una luce per vivere.
|
|
Se nessuno si fida più del fatto
|
Che i miracoli accadano ancora,
|
Come ptrebbe l'umanità portare
|
sulle
spalle
le proprie sofferenze?
|
|
Se nessuno crede più ai miracoli
|
dovresti anche da solo correre il rischio,
|
Nell'albero della vita, colmo di foglie verdi,
|
Essi si possono scorgere ogni giorno.
Elli Michler
Titolo della poesia:
Se nessuno crede più ai miracoli
Frasi di Elli Michler
Una canzone scritta in un momento particolare, scritta per un momento tragico e che è finita per rappresentare forse la possibilità di far capire che il mondo è tutt'altro che il posto che vorremmo. Ma, si sa che facendosi i conti, ognuno di noi può affrontare e mettersi alle
spalle
con la propria forza il giorno di dolore che uno ha.
Luciano Ligabue
Cit. da
Introduzione a "Il giorno di dolore che uno ha", Milano, stadio San Siro, 1997
Frasi di Luciano Ligabue
Il peso del mondo intero è sulle tue
spalle
.
Clementine Churchill
Dal film:
L'ora più buia
Scheda film e trama
Frasi del film
Oggi in Spagna tutti legano la Formula 1 a me: ho tutto il peso sulle mie
spalle
.
Fernando Alonso
Cit. da
Sport Week, 6 marzo 2004
Frasi di Fernando Alonso
È che la malaria v'entra nelle ossa col pane che mangiate, e se aprite bocca per parlare, mentre camminate lungo le strade soffocanti di polvere e di sole, e vi sentite mancar le ginocchia, o vi accasciate sul basto della mula che va all'ambio, colla testa bassa. Invano Lentini, e Francofonte, e Paternò, cercano di arrampicarsi come pecore sbrancate sulle prime colline che scappano dalla pianura, e si circondano di aranceti, di vigne, di orti sempre verdi; la malaria acchiappa gli abitanti per le vie spopolate, e li inchioda dinanzi agli usci delle case scalcinate dal sole, tremanti di febbre sotto il pastrano, e con tutte le coperte del letto sulle
spalle
.
Giovanni Verga
Cit. da
Novelle rusticane, Malaria
Frasi di Giovanni Verga
Voglio che tu sii meglio di una regina, se andiamo d'accordo come dico io!... Tutto il paese sotto i piedi voglio metterti!... Tutte quelle bestie che ridono adesso e si divertono alle nostre
spalle
!... Vedrai! vedrai!... Ha buon stomaco, mastro-don Gesualdo!... da tenersi in serbo per anni ed anni tutto quello che vuole... e buone gambe pure... per arrivare dove vuole... Tu sei buona e bella!... roba fine!... roba fine sei!...
Giovanni Verga
Cit. da
Mastro-don Gesualdo
Frasi di Giovanni Verga
Il custode della chiesa di St Mark aveva appena grattato via dieci centimetri di neve dal marciapiede, quando comparve l'uomo con il bastone. C'era il sole, ma il vento ululava e la temperatura era bloccata sullo zero. L'uomo indossava soltanto dei pantaloni da lavoro di tela, una camicia estiva, un paio di logori scarponcini da trekking e una giacca a vento leggera che poteva opporre ben poca resistenza al gelo. Ma comunque non sembrava soffrire il freddo, e neppure avere fretta. Camminava zoppicando, con una leggera inclinazione a sinistra, il lato su cui si appoggiava al bastone. Avanzò faticosamente lungo il marciapiede accanto alla cappella e si fermò davanti a un ingresso laterale contrassegnato dalla scritta UFFICIO in caratteri rosso scuro. Non bussò e aprì la porta, che non era chiusa a chiave. Entrò proprio mentre un'altra raffica di vento lo colpiva alle
spalle
.
John Grisham
Cit. da
Io confesso ‐ Incipit
Frasi di John Grisham
Per la sessione settimanale il giullare di corte indossava come sempre il vecchio pigiama un tempo color vinaccia e un paio di pantofole di spugna color lavanda, senza calze. Non era il solo detenuto a svolgere in pigiama le sue occupazioni quotidiane, ma nessun altro aveva il coraggio di infilare pantofole di quella tinta. Si chiamava T. Karl e in passato era stato banchiere a Boston.
Pigiama e pantofole sconcertavano assai meno della parrucca. Con la riga al centro, ricadeva in una cascata di boccoli, coprendogli le orecchie e pesandogli sulle
spalle
. Era grigio chiara, quasi bianca, nello stile di quelle dei magistrati inglesi di secoli addietro. Un amico gliel'aveva trovata in un negozio di costumi teatrali di seconda mano al Village di Manhattan.
John Grisham
Cit. da
I Confratelli ‐ Incipit
Frasi di John Grisham
Hitler
: Generale Von Greim, io la nomino ora come comandante supremo della Luftwaffe e la promuovo anche generale feldmaresciallo. Sulle sue
spalle
graverà un'enorme responsabilità, dovrà ricostituire da zero le nostre forze aeree. Troppe persone hanno sbagliato, dovrà essere spietato. La vita non perdona alcuna debolezza. Il cosiddetto senso di umanità è una chiacchiera dei luridi porci! Indulgere alla pietà è un peccato mortale! Io dico che chi mostra pietà verso i deboli tradisce le leggi di natura.
Goebbels
: I forti possono trionfare solo dopo aver estirpato i deboli.
Hitler
: Personalmente per obbedire a questa legge di natura mi sono sempre vietato di provare la minima compassione per chiunque. Ho affrontato ogni resistenza interna nel Reich con la brutale fredda decisione con cui ho stroncato ogni reazione dei popoli stranieri assoggettati. Non è possibile fare altrimenti. Le scimmie, ad esempio, colpiscono a morte qualunque altra scimmia sia estranea alla loro comunità. E quello che è giusto per le scimmie dev'essere giusto, in linea di massima, anche per gli uomini.
[controlla un registro consegnatoli da un generale]
Himmler ha presentato a Lubecca un'offerta di capitolazione alle potenze occidentali tramite il conte Bernadotte. È stata la radio inglese ad annunciarlo. Himmler! Dei tanti che potevano tradire doveva essere proprio Himmler! Il più fido dei miei fidi! Questo è il più vile di tutti i tradimenti! Göring sì, lui è il più corrotto dei corrotti! E Speer anche! Su quale artista si può fare affidamento?! E chiunque altro, di chiunque altro avrei potuto capirlo! Ma Himmler... deve avergli dato di volta il cervello per attribuirsi il potere deve aver dichiarato che sono malato o forse anche già morto!
Weidling
: Mein Führer, i russi compiono continue azioni di sfondamento, non abbiamo altre riserve, non giungono più rifornimenti per via aerea. Questo vuol dire che non possiamo aspettarci l'arrivo di munizioni.
Mohnke
: A nord i russi sono quasi al ponte di Weidendammer, a est sono a Lustgarten, a sud a Potsdamer Platz, a ovest al Tiergarten, ovvero a tre o quattrocento metri dalla Cancelleria.
Adolf Hitler
: Per quanto potete resistere?
Weidling
: Uno o due giorni al massimo.
Hitler
: Vale anche per il quartiere governativo?
Mohnke
: Sì, Mein Führer.
Dal film:
La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler
Scheda film e trama
Frasi del film
Puoi infangarmi nella storia
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con le tue amare, contorte bugie.
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Puoi schiacciarmi nella terra
|
ma, come la polvere, io mi rialzo.
|
|
La mia sfacciataggine ti disturba?
|
Perché sei afflitto dallo sconforto?
|
Perché cammino come se avessi pozzi di petrolio
|
che pompano nel mio salotto.
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|
Proprio come le lune e i soli,
|
con la certezza delle maree,
|
come le speranze che volano alte,
|
io mi rialzo.
|
|
Volevi vedermi spezzata?
|
Con la testa china e gli occhi bassi?
|
Spalle
cadenti come lacrime,
|
indebolite dai pianti della mia anima?
|
|
La mia immodestia ti offende?
|
Non te la prendere così tanto
|
solo perché io rido come se avessi miniere d'oro
|
scavate nel mio giardino
|
|
Puoi ferirmi con le tue parole,
|
puoi trafiggermi con i tuoi sguardi,
|
puoi uccidermi con il tuo odio,
|
eppure, come la vita, io mi rialzo.
|
|
La mia sensualità ti disturba?
|
Ti coglie di sorpresa
|
Che io danzi come se avessi diamanti
|
alla confluenza delle mie cosce?
|
|
Dalle capanne della storia ignobile
|
io mi rialzo.
|
Da un passato radicato nel dolore
|
io mi rialzo.
|
Sono un oceano nero, impetuoso e vasto
|
che traboccante e gonfio avanza con la marea.
|
|
Lasciandomi indietro notti di terrore e paura
|
io mi rialzo
|
in un nuovo giorno miracolosamente chiaro
|
Io mi rialzo
|
Portando i doni lasciati dai miei antenati,
|
sono la speranza e il sogno dello schiavo.
|
E così mi rialzo,
|
mi rialzo
|
mi rialzo
Maya Angelou
Titolo della poesia:
Eppure mi rialzo
Quando Margherita disse che doveva parlarmi, pensai che aspettasse un bambino.
Era un tardo pomeriggio di settembre. Con tutta la luce drammatica dell'estate che finisce, che preannuncia la penombra e i misteri dell'autunno. Un buon momento per sapere che diventerai padre, pensai distintamente mentre ci sedevamo in terrazza, il sole basso alle nostre
spalle
.
Gianrico Carofiglio
Cit. da
Ragionevoli dubbi ‐ Incipit
Frasi di Gianrico Carofiglio
Molina
: Portava un lungo abito di lamè nero, che le aderiva come un guanto. Ma la poverina era prigioniera di una gigantesca rete di ragno, prodotta dal suo stesso corpo. Un giorno un naufrago approdò sulla spiaggia. Lei lo nutrì, e gli medicò le ferite. Lo curò con amore, e lo riportò alla vita. Quando lui si svegliò, guardò intensamente la Donna Ragno e vide... una lacrima perfetta che scivolava da sotto la sua maschera.
Valentin
: Perché piangeva?
Molina
: Non lo so. Perché chiedi sempre una spiegazione? Valentin, sono tanto stanco. Sono stanco di soffrire. Non sei solo tu che stai male. Tu non sai, io sto tanto male dentro.
Valentin
: Dov'è che ti fa male?
Molina
: Eh... il collo e le
spalle
. Perché la malinconia deve sempre concentrarsi nello stesso posto? Per favore, non toccarmi.
Valentin
: Un amico non può nemmeno toccarti?
Molina
: Mi fa stare solo peggio.
Valentin
: Perché?
Molina
: Perché mi sono innamorato di te. Scusami, Valentin, vorrei che non fosse mai successo.
Valentin
: Lo capisco. Non c'è niente da vergognarsi. Posso toccarti ora?
Molina
: Se non ti fa schifo mi piacerebbe. Posso toccare la tua ferita?
Valentin
: Certo.
Molina
: Fa' di me ciò che vuoi, perché è questo che voglio. Se non ti fa schifo.
Valentin
: D'accordo.
Molina
: Sei tanto carino con me.
Valentin
: No, sei tu che sei carino.
Molina
: Aspetta. Sono schiacciato contro il muro. Così va meglio. Sai, quando mi sono svegliato mi sono messo una mano sulla tempia, per sentire la mia ferita.
Valentin
: Tu non hai nessuna ferita.
Molina
: Come se non fossi più io, in qualche modo. Come fossi tu. Senti, non parliamone più. Non parliamo più di niente. Te lo chiedo solo per stamattina. Non ti interessa sapere il perché?
Valentin
: Perché?
Molina
: Perché sono veramente felice, e non voglio sciupare tutto questo. La cosa più bella quando ci si sente felici, eh, è che sembra che non si sarà mai più infelici.
Dal film:
Il bacio della donna ragno
Scheda film e trama
Frasi del film
Molina
: Aspettando, come sempre, aspettando, aspettando, aspettando, aspettando.
Valentin
: Aspettando che cosa?
Molina
: Un uomo. Un vero uomo. Ma non può essere, perché un vero uomo quello che vuole è una vera donna.
Valentin
: Posso chiederti una cosa? Cos'è un vero uomo, nella tua mente?
Molina
: Beh... uno straordinariamente bello e... forte, senza ostentazione, ma superbo, come il mio cameriere.
Valentin
: Ti può fare questa impressione, ma dentro è tutta un'altra cosa. In questa società, se non hai potere alle
spalle
, nessuno può essere superbo.
Molina
: Hm. Non essere geloso.
Valentin
: Non essere stupido.
Molina
: Lo vedi come reagisci? Non si può parlare di uno a qualcun altro senza litigare.
Valentin
: Senti, cerca di mantenerti a un certo livello, okay? Oppure non parliamo per niente.
Molina
: Va bene, dimmi tu chi è un vero uomo.
Valentin
: Non lo so.
Molina
: Certo che lo sai. Forza, dimmelo.
Valentin
: Beh... non cedere davanti a nessuno, neppure davanti al potere. No, la cosa più importante, ciò che realmente caratterizza un uomo, è in qualche modo non umiliare nessuno, e non permettere che quelli che stanno intorno si sentano degradati.
Molina
: Parli di un santo.
Valentin
: Lascia perdere.
Molina
: Aaah...
Valentin
: Che cos'hai?
Molina
: Uh, lo stomaco...
Valentin
: Forse è l'appendice.
Molina
: No, me l'hanno levata. Dio, che male!
Valentin
: Ti viene da rigettare?
Molina
: No, è più giù, nella pancia! Ooh...
Valentin
: Io ho mangiato, ma non mi sento niente.
Molina
: Non lo so, forse è l'ulcera. Però non mi piace!
Valentin
: Perché non continui a raccontare il film?
Molina
: Dio! Non ho mai provato un dolore come questo!
Valentin
: Lascia perdere. Racconta.
Dal film:
Il bacio della donna ragno
Scheda film e trama
Frasi del film
Raymond Dufayel
: Bretodeau... non Bredoteau. Lei ha bisogno di un bicchiere di vino caldo alla cannella. Venga. Venga! Ah!
Amelie
: Sono cinque anni che abito qui, è la prima volta che la incontro.
Raymond
: Ah, ma... io non esco mai sul pianerottolo. Non ho voglia di incontrare chissà chi... Tutta gente che corre a rintanarsi in casa. Si accomodi. Di là. Si accomodi. Lo sa, mi chiamano "l'uomo di vetro", ma il mio vero nome è Raymond Dufayel.
Amelie
: Amélie Poulain, sono cameriera...
Raymond
: ... al "Deux Moulins". Lo so. Ed è appena tornata senza bottino dalla caccia al Bretodeau. Perché non è mica "do", è "to". Come Totò.
Amelie
: Grazie. Mi piace molto questo quadro!
Raymond
: È la "Colazione dei canottieri", di Renoir. Ecco, ne faccio uno all'anno, da vent'anni. La cosa più dura sono gli sguardi. A volte ho l'impressione che cambino espressione apposta, ma non appena volto le
spalle
, eh?
Amelie
: Qui sembrano piuttosto contenti della vita.
Raymond
: Ma loro possono. Quest'anno hanno avuto lepre ai funghi, e cialde con marmellata per i bambini. Vediamo cosa ne ho fatto... di quel pezzetto di carta. Ah, vedo che sta guardando la mia videocamera... alla finestra. È un regalo di mia cognata. L'ho messa là, così... non ho più bisogno di ricaricare le mie pendole. Ebbene, dopo tutti questi anni la sola persona che faccio ancora fatica a delineare è la ragazza con il bicchiere d'acqua. È al centro eppure ne è fuori.
Amelie
: Forse è solo diversa dagli altri.
Raymond
: Eh? In cosa?
Amelie
: Non saprei.
Raymond
: Quand'era piccola, lei non doveva giocare spesso con gli altri bambini. Forse non ci ha mai giocato. Tenga. Dominique Bretodeau, al 27 di rue Mouffetard. È per lei.
Dal film:
Il favoloso mondo di Amélie
Scheda film e trama
Frasi del film
Paul
: Auggie!
Violet Sanchez De Jalapeno
: Ehi!
Auggie
: Ehi! Amico! Mi fa piacere vederti!
Paul
: Auggie, April Lee. April Lee, saluta Auggie Wren.
Auggie
: Molto lieto, April Lee.
April
: Molto piacere.
Auggie
: Lietissimo di fare la sua conoscenza.
April
: Anch'io.
Auggie
: E questa bella signorina è Violet Sanchez de Jalapeno!
Violet
: Aaah, ah, ah, ah!
Auggie
: Il peperoncino più piccante di tutto Rio Grande!
Violet
: Ciao, Violet.
Auggie
: Tutto bene, tesoro?
Violet
: Altro che, Augusto! Anche tu però a fuoco non scherzi, eh? È timido, diventa rosso, eh, eh!
Auggie
: Che ci fate voialtri in una bettola come questa?
Paul
: È il compleanno di Rashid, oggi, e pensavamo di fare un po' di baldoria.
Auggie
: Quanti anni hai, ragazzo?
Rashid
: Diciassette.
Violet
: Ah!
Auggie
: Diciassette? Oh, oh, oh!
Violet
: Ah, ah, ah, ah, ah!
Auggie
: Mi ricordo quando avevo diciassette anni. Bla bla bla, bla bla bla.
Violet
: Ah, ah, ah!
Auggie
: Cristo, io mi ricordo. Quando avevo... quando io avevo diciassette anni, ero un vero figlio di puttana.
Violet
: È tutto matto!
Auggie
: Sei così, figliolo? Sei un ragazzo tutto matto?
Rashid
: Irrimediabile. Direi che ci hai preso in pieno.
Auggie
: Bene! Continua così! Forse un giorno diventerai un grand'uomo come me!
Violet
: Eh, sì, sì, sì! Che ragazzaccio! Ciao.
Paul
: Auggie, stavo pensando: ti servirà un aiuto in negozio, per l'estate, ora che Vinnie se n'è andato.
Auggie
: Aiuto? Cos'hai in mente?
Paul
: Stavo pensando al ragazzo. Sono sicuro che funzionerebbe.
Auggie
: Ehi, ragazzo! Ti va di lavorare? La tua agenzia di collocamento ha detto che stai cercando lavoro nella vendita al dettaglio.
Rashid
: Un lavoro? Decisamente non volterei le
spalle
a un lavoro.
Auggie
: Fai un salto al negozio di sigari domani mattina. Vieni alle dieci e ne parliamo, okay? Vedremo cosa si può fare.
Rashid
: Domani mattina alle dieci.
Violet
: Bravo! E a me che mi dai?
Paul
: Ti sono debitore.
Violet
: Andiamo!
Paul
: Non dimenticare.
Violet
: Ciao!
Dal film:
Smoke
Scheda film e trama
Frasi del film
Santo cielo, quel Johonzel! | Il desiderio l'ha reso folle! | Quando pensa alla sua Doxerl | il cuscino pare che bolle.
[fonte 298]
|| Se il mio tesoro è corrucciato, | io mi faccio tutto piccino, | ma ella alza appena le
spalle
| e non le importa neanche un pochino. || Ai miei vecchi queste cose | paiono solo una stupidata, | ma non osano fiatare | per timor di una sfuriata! || Il mio tesoro con la sua bocca, | canta ariette tenere e belle, | talché del cuore la corda mi tocca | e la mia voce raggiunge le stelle.
[20 agosto 1900]
Albert Einstein
Cit. da
Lettere d'amore
Frasi di Albert Einstein
Sono in una clinica. Seduto su una sedia scomoda in una sala d'aspetto che guarda sul cortiletto interno. Tutto è tranquillo. Silenzioso e pulito.
Francesca è a pochi metri da me in un'altra stanza. Sta per partorire nostra figlia. Alice. Sono emozionato. Sono preoccupato. Penso a loro e penso a me. Francesca è la donna che amo. È un arcipelago. Un insieme di meravigliose isole che io, navigando nelle loro acque, visito in tutte le loro delicate forme. Di lei conosco ogni piccola sfumatura, ogni minuscolo dettaglio. Conosco i suoi silenzi, la sua gioia. I suoi mille profumi, l'ombra dei suoi baci, la carezza del suo sguardo. Amo la rotondità della sua calligrafia. La luminosità delle sue
spalle
nude e il suo collo a cui ho sussurrato i miei più intimi segreti. Sono incantato dalla capacità che hanno le sue mani di creare attimi di eternità dentro di me. Adoro i territori dove mi conduce quando mi abbraccia. Territori che conosco pure non essendoci mai stato. E nonostante tutta questa conoscenza riesco ancora ad emozionarmi e a regalarmi istanti di stupore. Lo so: sono sdolcinato, stucchevole, patetico, ma non posso farci niente.
Fabio Volo
Cit. da
Un posto nel mondo ‐ Incipit
Frasi di Fabio Volo
[Citando La linea d'ombra di Joseph Conrad]
"Ci si chiude alle
spalle
il cancelletto dell'infanzia, e si entra in un giardino di incanti. Persino la penombra qui brilla di promesse. A ogni svolta il sentiero ha le sue seduzioni".
Fabio Volo
Cit. da
Il tempo che vorrei
Frasi di Fabio Volo
Signora Gump
: Oh... Torna sano e salvo. Intesi?
Soldato
: Forza, vai!
Forrest
: Ora, ci avevano detto che il Vietnam era molto diverso dagli Stati Uniti d'America. Tranne che per i barattoli di birra e la grigliata, era vero.
Soldato
: Vai forte, amico!
Bubba
: Queste acque sono zeppe di gamberi! Mi hanno detto che i Vietnamiti li pescano alla grande! Sai, dopo che avremo vinto la guerra, e ci saremo presi tutto, possiamo chiamare i pescatori americani a pescare qui. Non faremo che pescare gamberi, tanti di quei gamberi da non crederci.
Soldati
: Aiutatemi a scaricare i sacchi. Sì.
Tenente Dan Taylor
: Ecco i nuovi arrivi del cazzo.
Forrest e Bubba
: Buongiorno, signore.
Dan
: Ehi, tenete giù quelle mani. Non fatemi il saluto. Ci sono cecchini sparsi in tutta la zona che si divertono a freddare gli ufficiali. Sono il tenente Dan Taylor. Benvenuti al Quarto Plotone. Che hai fatto al labbro?
Bubba
: Sono nato con le gengive grosse, signore.
Dan
: Ti conviene ripiegarlo. Ti si impiglia nel filo delle trappole. Da che parte del mondo venite?
Forrest e Bubba
: Dall'Alabama, signore!
Dan
: Siete gemelli?
Forrest
: No. Non siamo parenti, signore.
Dan
: Sentite, è molto semplice qui. Se mi state incollati e imparate da quelli che si trovano qui da un pezzo, ve la caverete. Nella nostra dotazione c'è una cosa che può segnare la differenza tra un soldato vivo e uno morto: i calzini. Fondo rinforzato, verde grigiastro. Cercate di tenere i piedi asciutti. E in perlustrazione ricordate di cambiarvi i calzini ogni volta che ci fermiamo. Il Mekong è capace di strapparvi i piedi dalle gambe. Sergente Sims, porca puttana, dove sono le imbracature che ti avevo chiesto di ordinare?
Sergente Sims
: Le ho messe tra le richieste al comando...
Dan
: Sì, sì, sì, beh, richiama quei figli di buona donna...
Forrest
: Il tenente Dan sì che era bravo. Era lui il mio tenente, che fortuna per me. Viene da una lunga e gloriosa tradizione militare. Qualcuno della sua famiglia aveva combattuto ed era morto in ogni singola guerra americana.
Dan
: Pigliali a calci nel sedere.
Sims
: Agli ordini, tenente.
Dan
: Datti da fare!
Forrest
: Gli toccava essere all'altezza di un sacco di cose.
Dan
: Così voi due venite dall'Arkansas, eh? Bene. Ci sono passato. Little Rock è una bella città. Ora, posate i vostri arnesi, andate dal sergente del plotone ed equipaggiatevi per la battaglia. Se poi avete fame, lì abbiamo delle bistecche sul fuoco. Ci sono due ordini precisi in questo plotone. Uno, state attenti ai vostri piedi. Due, cercate di non fare niente di stupido, tipo farvi ammazzare.
Forrest
: Spero veramente di non deluderlo. Mi capitò di vedere molta campagna. Facevamo delle lunghissime camminate. E stavamo sempre a cercare un tizio di nome Charlie.
Dan
: Alt!
Sims
: Colonna, alt!
Forrest
: Non sempre era divertente. Il tenente Dan sentiva sempre delle strane cose che venivano da un sasso, una traccia, o un sentiero, perciò ci diceva: "A terra! State zitti!".
Dan
: A terra! State zitti!
Forrest
: E così facevamo. Ora, io non è che sono un pozzo di scienza, ma credo che a questa guerra hanno preso parte alcuni dei migliori giovani d'America. C'era Dallas, di Phoenix. Cleveland, lui era di Detroit.
Cleveland
: Ehi, Tex. Senti, Tex. Amico, che diavolo succede?
Forrest
: E Tex e... era... Non mi ricordo di dov'era Tex.
Dan
: Ah, niente. Quarto plotone, in piedi. Ci sono ancora dieci chilometri per arrivare a quel fiume. Muovetevi! Forza, muovetevi! Cercate di sembrare svegli! Allungate il passo! Allungate il passo, avanti!
Forrest
: La cosa bella del Vietnam è che c'era sempre un posto dove andare.
Dan
: Sparate in quel buco! Gump, controlla quel buco.
Forrest
: E c'era sempre una cosa da fare.
Dan
: Pronti all'attacco!
Sims
: Sparpagliatevi! Copritegli le
spalle
!
Forrest
: Un giorno cominciò a piovere, e non la smise più, per quattro mesi. Siamo stati sotto le piogge di tutti i tipi. Quella fina fina che ti punge, e quella grossa grossa che ti ammacca. La pioggia che scorreva giù di lato, e a volte la pioggia che veniva anche dritta dritta da sotto. Accidenti, pioveva anche di notte.
Bubba
: Ciao, Forrest.
Forrest
: Ciao, Bubba.
Bubba
: Facciamo che io mi appoggio contro la tua schiena e tu contro la mia. In questo modo non ci tocca dormire con la testa nel fango. Sai perchè la nostra società funziona, Forrest? Perchè ognuno si prende cura dell'altro, come fratelli o cose del genere. Ehi, Forrest, c'è una cosa cui ho pensato. E ho una domanda molto importante da farti. Che ne dici di entrare nel commercio dei gamberi con me?
Forrest
: Okay.
Bubba
: Amico, sai una cosa? Io ho già calcolato tutto. Con tot chili di gamberi ci paghiamo la barca. Con tot chili la nafta. Viviamo direttamente sulla barca, non paghiamo l'affitto. Io sarò il capitano. Possiamo cavarcela da soli, dividiamo ogni cosa a metà, amico, parlo di cinquanta e cinquanta. E poi, Forrest, ti mangi i gamberi gratis.
Forrest
: Questa è una grande idea. Bubba aveva avuto una grande idea. Scrissi perfino a Jenny, e le raccontai tutto. Le mandavo lettere. Non tutti i giorni, ma quasi. Le dicevo quello che facevo e le chiedevo quello che faceva lei. E le dicevo che pensavo sempre a lei. E che avevo una gran voglia di ricevere una sua lettera non appena trovava un momentino per scrivermi. Aggiungevo sempre che stavo bene, e poi firmavo ogni lettera "Con affetto, Forrest Gump". Un giorno, stavamo camminando come al solito, e poi, tutt'un tratto, qualcuno chiuse il rubinetto della pioggia, e uscì il sole.
Dan
: Riparatevi! Riparatevi! Maledizione, portate qui la 60! Portate la mitragliatrice, cazzo!
Bubba
: Forrest, stai bene?
Dan
: Fortebraccio! Fortebraccio, Fortebraccio, qui Lima 6! Ci stanno attaccando!
Bubba
: C'è un uomo ferito!
Dan
: Fortebraccio, qui Lima 6, passo! Ricevuto, Fortebraccio! Avvisiamo che ci sparano addosso dalla linea degli alberi al punto Blue 2, con granate e colpi di mortaio!
Soldato
: La mitragliatrice! La mitragliatrice si è inceppata! È bollente!
Dan
: Porca puttana, Mac! Prendi quella cazzo di mitragliatrice e puntala contro gli alberi! Stiamo subendo perdite pesanti! Lima 6 ripiega sulla linea blu. Lima 6 è finita! Ripiegare!
Bubba
: Corri! Corri, Forrest!
Sims
: Ripiegare!
Bubba
: Forrest! Corri, amico! Corri!
Dan
: Ripiega, Gump! Corri, maledizione! Corri!
Forrest
: Io correvo, e correvo, proprio come Jenny mi aveva detto di fare. Corsi così lontano e così veloce che presto mi ritrovai da solo, che non è una bella cosa. Bubba! Bubba era il mio migliore amico. Dovevo essere certo che stava bene. Bubba! E mentre tornavo per cercare Bubba, beh, c'era un altro ragazzo che stava per terra. Tex. Ah, okay. Non potevo lasciarlo là tutto solo, impaurito com'era, così me lo caricai e me lo portai via. E ogni volta che tornavo per cercare Bubba, c'era qualcun altro diceva, "Aiutami, Forrest, aiutami!".
Soldato
: Sta' calmo, amico. Sta' giù. Te la caverai! Te la caverai!
Forrest
: Cominciai ad avere paura di non ritrovare più Bubba.
Fortebraccio
: ... siete vicini alla zona di pericolo, passo.
Dan
: Ricevuto, Fortebraccio! Lo so che ci troviamo nella zona di pericolo! Ci sono i Charlie tutt'intorno, devo avere subito quei mezzi veloci, passo.
Fortebraccio
: Lima 6, vogliamo...
Forrest
: Tenente Dan, Coleman è morto!
Dan
: Lo so che è morto! Tutto il mio maledetto plotone è stato spazzato via!
Fortebraccio
: Lima 6, Lima 6, qual è la situazione, passo.
Dan
: Maledizione! Che stai facendo? Lasciami qui! Vattene via! Lasciami qui! Vattene!
Fortebraccio
: Lima 6, qui Fortebraccio. Mi sentite? Passo.
Dan
: Perdio, ti ho detto di lasciarmi qui, porca puttana!
Fortebraccio
: Lima 6, Lima 6, Lima 6, i mezzi veloci stanno per arrivare, passo.
Forrest
: Poi qualcosa saltò fuori e mi morse. Aaah! Qualcosa mi ha morso!
Dan
: Aaah! Maledetti Vietcong figli di puttana! Non posso lasciare il plotone! Ti ho detto di mollarmi qui, Gump. Lasciami perdere, tu pensa a salvarti! Hai sentito quello che ti ho detto? Porca puttana, mettimi giù! Porta il tuo culo lontano da qui. Non ti ho chiesto di tirarmi fuori di lì, che Dio ti stramaledica! E adesso dove credi di andare?
Forrest
: A prendere Bubba.
Dan
: Ho richiesto un'incursione aerea. Distruggeranno col napalm l'intera zona. Gump, resta qui, maledizione! Questo è un ordine!
Forrest
: Devo andare a trovare Bubba!
Bubba
: Forrest.
Forrest
: Bubba?
Bubba
: Sto bene, Forrest. Sto bene. Oh...
Forrest
: Bubba, no.
Bubba
: No... Me la caverò.
Forrest
: Andiamo. Su, andiamo. Vieni qui.
Bubba
: Sto bene, Forrest. Sto bene...
Dan
: Mettetevelo in quel posto con una bella fiammata!
Forrest
: Non sapevo che era l'ultima volta che io e Bubba ci parlavamo, se no trovavo qualcosa di meglio da dire. Ehi, Bubba.
Bubba
: Ehi, Forrest. Forrest, perchè è successo?
Forrest
: Ti hanno sparato. Poi Bubba disse una cosa che non dimenticherò mai.
Bubba
: Voglio tornare a casa.
Forrest
: Bubba era il mio migliore buono amico. E anche io lo so che non è una cosa che uno trova dietro l'angolo. Bubba doveva diventare il capitano di una barca per gamberi, ma invece morì lì, vicino a quel fiume, in Vietnam. È tutto quello che ho da dire su questa faccenda.
Dal film:
Forrest Gump
Scheda film e trama
Frasi del film
Anastasia
[mentre prova la scarpetta]
: Ecco qua, lo dicevo io che era la mia! È proprio la mia misura! Io l'avevo detto subito che era la mia, appena l'ho vista ho detto...
[s'interrompe quando il valletto le solleva il piede e si scopre che entra appena]
Oh! Oh, beh, ecco, f... forse ho il piede un po' gonfio, sapete com'è, dopo aver ballato tutta la notte... Basterebbe un po' di buona volontà e...
[intanto il valletto alza le
spalle
, si rimbocca le maniche, si strofina le mani e salta sulla gamba della ragazza cercando di farle entrare la scarpetta a suon di pugni]
Mi è sempre entrata così bene...! Mamma, non potresti...?
Lady Tremaine
[zittendo Anastasia]
: Shhh, zitta, mia cara. Non bisogna disturbare sua Grazia.
[rivolta al valletto]
Giovanotto, è sicuro che sia quello il piede giusto?
Anastasia
: Come piede mi sembra proprio quello giusto, ma, davvero non capisco... Mi è sempre andata bene fino a ieri!
Granduca Monocolao
: Voi siete le uniche ragazze in questa casa spero... ehm, presumo!
Lady Tremaine
: Non c'è nessun'altra, vostra grazia!
Dal film:
Cenerentola
Scheda film e trama
Frasi del film
Il nano vede più lontano del gigante, quando ha le
spalle
del gigante su cui montare.
Samuel Taylor Coleridge
Cit. da
The friend
Frasi di Samuel Taylor Coleridge
Con cinquant'anni di carriera alle
spalle
trovi anche giusto raccontare le cose della vita, d'altra parte hai una visione più completa.
Amedeo Minghi
Cit. da
Vanity Fair, intervista, 14 ottobre 2016
Frasi di Amedeo Minghi
Quando sei tu a darmi le
spalle
, è la vita che mi dà le
spalle
. Perdonami. E se puoi riprendimi con i miei difetti. Abbracciami così. Come io farò con te. Saranno i nostri abbracci a cambiarci. Io ti voglio bene come sei, fallo anche tu, anche se non sono perfetta come Beatrice. Vorrei che la tua panchina diventasse nostra: due cuori e una panchina. Come vedi mi accontento di poco... (Silvia)
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Bianca come il latte, rossa come il sangue
Frasi di Alessandro D'Avenia
Quando ho fissato le tue
spalle
, quel giorno, dalla tua panchina, qualcosa dentro di me si è spezzato. Ho capito che io riesco a vedere il mondo solo insieme a te. (Silvia)
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Bianca come il latte, rossa come il sangue
Frasi di Alessandro D'Avenia
Restava Flora, sua madre, immobilizzata da una malattia muscolare, che lo implorava di scappare. Shekeb, ingegnere, avrà fatto qualche calcolo. Tra lui e la salvezza c'erano ventiquattro piani di scale invase dalle fiamme. Possibilità di attraversarle da solo: una su mille. Possibilità con la madre al seguito: una su un miliardo. Shekeb non ha avuto esitazioni. Si è messo Flora sulle
spalle
, come Enea il padre Anchise durante la fuga da Troia, e ha cominciato la discesa.
Massimo Gramellini
Cit. da
Madri e figli, Corriere.it, 17 giugno 2017
Frasi di Massimo Gramellini
Sceneggiatore 1
: Le soluzioni per fare 'sto film, Renato, sono due: o fai l'impepata de cozze, oppure fai il film alla Michael Moore. E te di Michael Moore non c'hai niente. Né la credibilità, né il talento documentaristico, né il team di avvocati alle
spalle
.
Sceneggiatore 2
: Manco la panza di Michael Moore c'hai.
Sceneggiatore 3
: Manco i soldi.
[...]
Sceneggiatore 1
: E quindi devi fare per forza l'impepata di cozze. Un film cioè verosimile metaforico da spacciare come storia universale.
[ride]
Sceneggiatore 3
: Noi, se vuoi l'impepata di cozze, in tre settimane te la scriviamo.
Dal film:
Boris - Il film
Scheda film e trama
Frasi del film
Se saprai confrontarti con Trionfo e Rovina | e trattare allo stesso modo questi due impostori.
[If you can meet with Triumph and Disaster | And treat those two impostors just the same.]
|
[If you can meet with Triumph and Disaster | And treat those two impostors just the same.]
[frase scritta su un muro alle
spalle
di Borg e McEnroe, prima della finale di Wimbledon 1980]
Dal film:
Borg McEnroe
Scheda film e trama
Frasi del film
In trent'anni di teatro come attore, regista e capocomico ho imparato tanto, vado fiero della esperienza con la grande famiglia teatrale. Mi metto alla prova in tutto, faccio un po' tutti i mestieri, che sono apparentati anticamente. In tanti si sono cimentati nell'una e nell'altra cosa. Lo faccio anch'io a piccoli passi, ma sempre verso la tradizione partenopea, una grande tradizione alle
spalle
.
Peppe Servillo
Frasi di Peppe Servillo
Non ho voglia
|
di tuffarmi
|
in un gomitolo
|
di strade
|
|
Ho tanta
|
stanchezza
|
sulle
spalle
|
|
Lasciatemi così
|
come una
|
cosa
|
posata
|
in un
|
angolo
|
e dimenticata
|
|
Qui
|
non si sente
|
altro
|
che il caldo buono
|
|
Sto
|
con le quattro
|
capriole
|
di fumo
|
del focolare
Giuseppe Ungaretti
Titolo della poesia:
Natale
Frasi di Giuseppe Ungaretti
Forse quando avrò dieci film alle
spalle
, allora avrò qualcosa che vale la pena raccontare.
Terrence Malick
Frasi di Terrence Malick
La politica mi interessa più della tv. Avrei solo bisogno di un partito importante alle
spalle
. Io sono un ex radicale, poi diventata socialista. Poi mi candidai come sindaco a Monza, ma mollai perché non ero così convinta della città. Mi proposero anche Torre del Greco, ma rinunciai anche lì.
Milly D'Abbraccio
Frasi di Milly D'Abbraccio
Grazie a Giorgio Albertazzi sono diventata una donna sicura, lasciando alle
spalle
il brutto anatroccolo. Mi ha insegnato ad amare i miei difetti, mostrandomi la bellezza da un altro punto di vista, ero sempre io, ma potevo guardarmi allo specchio senza paura, ha influenzato il rapporto con i personaggi che interpreto.
Barbara Tabita
Frasi di Barbara Tabita
Un vecchio dopo aver raccolto la legna nel bosco, se la caricò sulle
spalle
. Doveva andare lontano con quel carico. Poco dopo, affranto, depose la legna al suolo e disse: Ah! Meglio la morte che questa vita!
La morte accorse.
Eccomi, disse, che vuoi da me?
Preso dalla paura, il vecchio le rispose:Voglio che tu mi aiuti a rimettermi sulle
spalle
la mia legna.
Lev Tolstoj
Cit. da
Il vecchio e la morte ‐ Incipit
Frasi di Lev Tolstoj
Voi ritenete che le donne nella nostra società nutrano interessi diversi rispetto alle donne delle case di tolleranza, e io vi dimostrerò che è falso. Se le finalità, il contenuto interiore dell'esistenza sono differenti, tale differenza si rifletterà inevitabilmente anche sull'aspetto esteriore, e tale aspetto sarà differente. Ma osservate quelle derelitte e infelici, e poi le dame della più alta società: agghindate, vestite allo stesso modo, gli stessi profumi, le stesse braccia,
spalle
e seni denudati e il sedere in bella mostra sotto gli abiti attillati, la stessa passione per le pietruzze e gli altri gingilli costosi e luccicanti, gli stessi divertimenti, balli, musica e canti. Sia quelle che queste usano ogni mezzo per sedurre. Non c'è alcuna differenza. A un esame oggettivo si può solo dire che quelle che si prostituiscono per brevi periodi sono di solito disprezzate, e quelle che si prostituiscono più a lungo sono invece riverite.
Lev Tolstoj
Cit. da
La sonata a Kreutzer
Frasi di Lev Tolstoj
Perché nel momento in cui la tua vita supera i tuoi sogni più sfrenati appare un coltello alle tue
spalle
?
Dal film:
Limitless
Scheda film e trama
Frasi del film
Il governo Renzi ha fatto per l'economia cose che nessuno aveva fatto prima. Ma ha dato l'impressione che i problemi fossero ormai alle
spalle
. Non era e non è così.
Carlo Calenda
Cit. da
la Repubblica, 11 agosto 2017
Frasi di Carlo Calenda
Alla fine dell'ultima guerra mi trovavo a New York. Per me, uomo senza patria che sapeva in misura molto limitata la lingua del paese, la zona intorno alla 57° Strada era diventata quasi una nuova patria.
Avevo alle
spalle
una via lunga e pericolosa, la «Via dolorosa» di tutti coloro che di fronte al regime hitleriano avevano dovuto fuggire.
Erich Maria Remarque
Cit. da
Ombre in Paradiso ‐ Incipit
Frasi di Erich Maria Remarque
[Sul film Il piano di Maggie]
John, il mio personaggio, è un antropologo non del tutto realizzato, da sempre desidera avere successo anche come scrittore. Il legame con la moglie, Julianne Moore, ha ormai delle crepe, ma non è certo semplice per un uomo lasciarsi alle
spalle
l'intimità, la complicità, le fratture e il passato di un matrimonio.
Ethan Hawke
Frasi di Ethan Hawke
Noi esseri umani siamo il frutto del luogo e delle culture nelle quali veniamo al mondo. Puoi lasciarti alle
spalle
molte cose, ma non le tue vere radici, che sono nel tuo inconscio, che ritornano.
Ethan Hawke
Frasi di Ethan Hawke
Io i miei affari li faccio in questa città... a molti miei clienti la cosa non piacerebbe, potrebbero storcere un po' il naso e chiamarmi "Martin Luther Werthan" dietro le
spalle
.
Boolie Werthan
Dal film:
A spasso con Daisy
Scheda film e trama
Frasi del film
I Passeggero
: Okay, figliolo, avvolgilo stretto come ti ho fatto vedere, così! Bene, ora lancialo.
II Passeggero
: Ah, è in gamba, il ragazzo. Molto bene, eccellente, direi.
II Passeggero
: Davvero eccellente, figliolo. Sei stato bravissimo.
Rose
: Signor Andrews, mi perdoni, ho fatto un veloce calcolo del numero delle scialuppe moltiplicato per la capacità di ognuna. Eh... mi perdoni, ma... pare che non ce ne siano a sufficienza per tutti i passeggeri.
Andrews
: Solo per la metà. Eh, Rose, non le sfugge nulla, eh? Infatti feci installare questo nuovo tipo di gru che può tenere una fila di scialuppe in più da questo lato. Ma c'era chi sosteneva che il ponte avrebbe avuto un aspetto troppo disordinato. Così la mia proposta fu bocciata.
Cal
: È uno spreco di spazio, e poi stiamo parlando di una nave inaffondabile.
Andrews
: Dorma sonni tranquilli, piccola Rose. Le ho costruito un'ottima nave, forte e robusta. Ma è lei l'unico vero sostegno. Continuate verso poppa. La prossima fermata sarà la sala macchine.
Jack
: Vieni con me.
Rose
: Jack, non è possibile questo. Non posso vederti.
Jack
: Devo parlarti.
Rose
: No, Jack. No. Jack, sono fidanzata. Sto per sposare Cal. Amo Cal.
Jack
: Rose, non sei certo uno zuccherino, va bene? Anzi, direi persino che sei una bisbetica viziata. Ma, sotto questa facciata sei la più fantastica, la più straordinaria, la creatura più splendente che abbia mai conosciuto, e... e...
Rose
: Jack, io...
Jack
: No, no, lascia che mi spieghi. Sei... sei... incre... Non sono un idiota. So come funziona il mondo. Ho dieci dollari in tasca. Non ho niente da offrirti, e questo lo so. Lo capisco. Ma ormai ci sono troppo dentro. Salti tu, salto io, ricordi? Non posso voltarti le
spalle
senza avere la certezza che starai bene. Desidero solo questo.
Rose
: Beh, sto bene. Starò benissimo. Davvero.
Jack
: Davvero? Non credo proprio. Ti tengono in trappola, Rose. E morirai se non ti liberi. Forse non subito, perché sei forte, ma... prima o poi, quell'ardore che amo tanto in te, Rose, quell'ardore si spegnerà.
Rose
: Non spetta a te salvarmi, Jack.
Jack
: Hai ragione. Solo tu puoi farlo.
Rose
: Adesso torno dov'ero. Lasciami in pace.
Passeggera
: Racconta a Lucille il disastro che hanno combinato i cartolai.
Ruth
: Beh, ho dovuto rimandare indietro gli inviti per ben due volte.
Lucille
: Oh, santo cielo.
Ruth
: E gli abiti delle damigelle erano un orrore. Adesso ti racconto che odissea è stata: Rose aveva deciso per il color lavanda, pur sapendo benissimo che io detesto quel colore. Lo ha scelto solo per farmi un dispetto.
Lucille
: Se solo fossi venuta da me prima... Ruth ha visto i miei modelli in "La Mode Illustrée", erano per il corredo da sposa della figlia minore della duchessa di Marlborough. Deliziosi. Ma credo che mi darai ragione, mia cara, abbiamo fatto risorgere quegli abiti dalle ceneri come l'araba fenice.
Dal film:
Titanic
Scheda film e trama
Frasi del film
Trudy
: Caffè, signore?
Cal
: Speravo che venissi da me, stanotte.
Rose
: Ero stanca.
Cal
: La tua esuberanza sul ponte ti ha senza dubbio spossata.
Rose
: Vedo che mi hai fatta seguire da quel becchino del tuo servitore. Tipico.
Cal
: Non ti comporterai mai più in quel modo, Rose, sono stato chiaro?
Rose
: Non puoi comandarmi come se fossi un caposquadra di una delle tue acciaierie. Sono la tua fidanzata.
Cal
: La mia fidanzata! La mia fi... La mia fidanzata! Sì, lo sei, sei anche mia moglie! Praticamente lo sei, pur non essendolo ancora per legge. Perciò mi rispetterai. Mi rispetterai come si richiede
a una moglie di rispettare il marito. Perché non farò la figura del pagliaccio, Rose. Qualcosa non ti è chiaro?
Rose
: No.
Cal
: Bene. Compermesso.
Trudy
: Oh, signorina Rose.
Rose
: Abbiamo avuto un piccolo incidente.
Trudy
: Non è niente, signorina Rose, non è niente.
Rose
: Mi dispiace, Trudy. Lascia che ti aiuti.
Trudy
: Non è niente, signorina. Non è niente, signorina.
Ruth
: Del tè, Trudy.
Trudy
: Sì, signora.
Ruth
: Non devi mai più rivedere quel ragazzo, mi hai capito? Rose, te lo proibisco.
Rose
: Oh, smettila, mamma. Ti farai venire un'emorragia nasale.
Ruth
: Questo non è un gioco. La nostra è una situazione precaria. Sai che non abbiamo più denaro.
Rose
: Certo che lo so. Me lo ricordi tutti i santi giorni.
Ruth
: Tuo padre non ci ha lasciato altro che un elenco di debiti celato dal suo buon nome. E quel nome è l'unica carta che ci rimane da giocare. Non ti capisco. Tu e Hockley siete una coppia perfetta. Questo assicurerà la nostra sopravvivenza.
Rose
: Come puoi mettermi un tale peso sulle
spalle
?
Ruth
: Perché sei così egoista?
Rose
: Ah, sarei io l'egoista?
Ruth
: Vuoi vedermi lavorare come cucitrice? È questo che vuoi? Vuoi vedere le nostre belle cose messe all'asta? I nostri ricordi buttati al vento?
Rose
: È così ingiusto.
Ruth
: Certo che è ingiusto. Siamo donne. Le nostre non sono mai scelte facili.
Dal film:
Titanic
Scheda film e trama
Frasi del film
Lovett
: Il registratore. Cominci pure, Rose.
Rose
: Sono trascorsi 84 anni.
Lovett
: Non fa niente. Cerchi di ricordare quello che può, qualunque cosa.
Rose
: La vuol sentire questa storia, signor Lovett?
Lovett
: Scusi.
Rose
: Sono trascorsi 84 anni, e ancora sento l'odore della vernice fresca. I servizi di porcellana non erano mai stati usati. Nessuno aveva mai dormito tra quelle lenzuola. Il Titanic era chiamato "la nave dei sogni". E lo era. Lo era davvero.
Operaio
: Avanti, avanti! Bene così! Avanti, ancora, ancora!
Inserviente
: Passeggeri di terza classe con cuccetta a proravia da questa parte, per favore!
Bert Cartmell
: È una barca grandissima.
Inserviente
: Questa fila qui! Qui.
Cora Cartmell
: No, no, è una nave.
Cartmell
: Hai ragione.
Rose
: Non capisco il motivo di tutto questo gran chiasso. Non sembra più grande del Mauretania.
Caledon Hockley
: Si può essere blasé riguardo ad alcune cose, Rose, ma non riguardo al Titanic. È almeno trenta metri più lungo del Mauretania, e molto più lussuoso. Sua figlia è davvero impossibile da sbalordire, Ruth.
Ruth Dewitt Bukater
: Ah, ah! Allora sarebbe questa la nave che dicono inaffondabile?
Cal
: È inaffondabile.
Inserviente
: Signore?
Cal
: Dio stesso non potrebbe affondare questa nave.
Inserviente
: Signore?
Cal
: Che c'è?
Inserviente
: Signore, deve consegnare i bagagli al molo principale. È alle sue
spalle
, signore.
Cal
: Ripongo in lei la mia fiducia, buon uomo. Si rivolga al mio aiutante.
Inserviente
: Oh, sì, signore, con piacere. Signore, se posso fare qualunque cosa per rendere il suo...
Cal
: Sì, sì, certo.
Spicer Lovejoy
: Tutti i bauli su quell'automobile lì, dodici di questi, e la cassaforte, vanno nella suite presidenziali B-52, 54, 56.
Cal
: Signore, è meglio far presto. Muoviamoci.
Rose
: Il mio soprabito?
Trudy Bolt
: L'ho preso io, signorina.
Inserviente
: Passeggeri di terza classe da questa parte per il controllo sanitario. Terza classe da questa parte per il controllo sanitario.
Ufficiale Medico
: Non ti muovere. Su la testa.
Marinaio
: Benvenuta sul Titanic, signora.
Rose
: Per gli altri era la nave dei sogni. Per me, era una nave carica di schiavi, che mi riportava in America in catene. Agli occhi degli altri ero tutto quello che una ragazza di buona famiglia
doveva essere. Ma dentro, invece, urlavo.
Dal film:
Titanic
Scheda film e trama
Frasi del film
Bodine
: È una maledetta bugiarda! Una svitata in cerca di soldi o di pubblicità. O di solo Dio sa cosa. Come quell'altra russa, Anastasia.
Buell
: Stanno arrivando.
Bodine
: Rose Dewitt Bukater è deceduta sul Titanic all'età di 17 anni, esatto?
Lovett
: Sì, esatto.
Bodine
: Se fosse vissuta, oggi avrebbe oltre cento anni.
Lovett
: 102 anni, per essere esatti.
Bodine
: E va bene, allora è una vecchissima maledetta bugiarda. Senti, mi sono già informato sul passato di questa donna: negli anni '20 lavorava come attrice. Un'attrice. Ecco il primo indizio, Sherlock. Allora si chiamava Rose Dawson. Si sposa con un certo Calvert. Si trasferiscono a Cedar Rapids e lei sforna un paio di ragazzini. Ora Calvert è morto, e per quanto ne so io, anche Cedar Rapids è morta.
Lovett
: Sì, ma anche gli altri che sapevano del diamante dovrebbero essere morti tutti, invece lei ne è al corrente.
Marinaio
: Attenti alle
spalle
!
Bodine
: Non è una che ci va leggera, eh?
Lovett
: Signora Calvert, sono Brock Lovett. Benvenuta a bordo del Keldysh. Okay, portiamola dentro.
Marinaio
: Andiamo!
Lovett
: Benvenuta, signorina Calvert.
Lizzy
: Buongiorno.
Lovett
: Benvenuta a bordo del Keldysh.
Lizzy
: La ringrazio.
Pilota
: Ehi, tenga!
Rose
: Sì?
Lovett
: Le vostre cabine vanno bene?
Rose
: Ah, sì, sono deliziose. Ha conosciuto mia nipote, Lizzy? Lei si prende cura di me.
Lizzy
: Ci siamo conosciuti pochi minuti fa. Ricordi, nonna, sul ponte?
Rose
: Ah, già. Ecco, così è perfetta. Devo avere le mie foto quando viaggio.
Lovett
: Che cosa desidera? Posso offrirle qualcosa?
Rose
: Sì. Desidero vedere il mio ritratto.
Lovett
: Luigi XVI indossava una pietra favolosa chiamata il Diamante Blu della Corona. Sparì nel 1792, intorno allo stesso periodo in cui il vecchio Luigi perse tutto, dal collo in su. Secondo alcune informazioni, anche il Diamante della Corona fu tagliato, assumendo la forma di un cuore, e poi fu ribattezzato Cuore dell'Oceano. Oggi avrebbe un valore superiore al famoso diamante Hope.
Rose
: Era terribilmente pesante. Lo indossai solo quella volta.
Lizzy
: Nonna, sei proprio convinta di essere tu, questa?
Rose
: Sono io, cara. Non ero un bel bocconcino?
Lovett
: Ah, ah, L'ho rintracciato attraverso documenti d'assicurazione. Una vecchia richiesta di risarcimento definita con clausole di assoluta segretezza. Può dirmi chi era il destinatario del risarcimento?
Rose
: Immagino che fosse qualcuno di nome Hockley.
Lovett
: Nathan Hockley. Esatto. Magnate dell'acciaio di Pittsburgh. La polizza fu fatta per una collana di diamanti che suo figlio, Caledon, comprò alla sua fidanzata, lei. Una settimana prima di imbarcarsi sul Titanic. Fu presentata per il risarcimento una settimana dopo l'affondamento. Perciò il diamante deve essere andato giù con la nave. Vede la data?
Lizzy
: 14 aprile 1912.
Bodine
: Il che significa, se sua nonna è chi veramente sostiene di essere, che indossava il diamante il giorno in cui affondò il Titanic.
Lovett
: E questo fa di lei la mia più grande amica.
Dal film:
Titanic
Scheda film e trama
Frasi del film
Ci sarà un'eccessiva pressione su Murray da parte dei media britannici e del pubblico, che per tutti questi anni sono stati affamati in attesa di un campione. Quando giocavo, Wimbledon non cominciava sui giornali britannici, o in televisione, fino a quando non venivano fuori tutti i giocatori britannici. Posso dire con ironia, che da americano ero un po' invidioso del fatto che avessero un'intera nazione alle loro
spalle
.
Jimmy Connors
Frasi di Jimmy Connors
Quando ero ragazzina, mia madre mi chiese quale fosse la parte più importante del corpo. Mi piaceva moltissimo ascoltare musica, come ai miei amici del resto. Sul momento pensai che l'udito fosse molto importante per gli esseri umani, così risposi:
- "
Le orecchie
".
- "
Alcune persone sono sorde, eppure vivono felicemente
" - rispose mia madre.
Dopo qualche tempo, mia madre mi rifece la stessa domanda:
- "
Qual è la parte più importante del corpo umano?
".
Io intanto ci avevo pensato e credevo di avere la risposta giusta:
- "
Vedere è meraviglioso ed è molto importante per tutti, quindi... gli occhi
".
Lei mi guardò e disse:
- "
Molti sono ciechi e se la cavano benissimo
".
Pensavo che fosse solo una specie di gioco tra me e mia madre. Poi però un giorno, tristissimo per me, morì mio nonno. Era una persona molto importante per me. L'amavo tantissimo. Ero distrutta dal dolore. Quel giorno mia madre mi disse:
- "
Oggi è il giorno giusto perché tu possa capire la risposta alla domanda. La parte più importante del corpo sono le
spalle
".
Sorpresa, dissi:
- "
Perché sostengono la testa?
"
- "
No
" - rispose mia madre - "
Perché su di esse possono appoggiare la testa gli amici o le persone care quando piangono. Tutti abbiamo bisogno di una spalla su cui piangere, in alcuni momenti della nostra vita
".
Quella volta scoprii quale fosse la parte più importante del mio corpo, perché in quel momento, quella che aveva bisogno di una spalla su cui piangere ero io.
Abbiate
spalle
sempre pronte ad accogliere gli amici e le persone che amate. Le persone potranno dimenticare ciò che dite. E potranno dimenticare ciò che fate. Ma non dimenticheranno mai le
spalle
che accolgono il loro dolore.
Da:
La parte più importante del corpo
Dei due, era lui l'egoista, il giovane; ella viveva per lui come una madre dimentica di se stessa, ma ciò non impediva a lui di parlarne come di un altro destino importante legato al suo e che pesava sul suo, e così, sentendosi le
spalle
gravate di tanta responsabilità, egli traversava la vita cauto, lasciando da parte tutti i pericoli ma anche il godimento, la felicità.
Italo Svevo
Cit. da
Senilità
Frasi di Italo Svevo
Non fidarti della gente del mondo dello spettacolo, è poco sincera. Quando sei all'apice sono tutti amici, ma appena hai una difficoltà ti volta le
spalle
.
Mara Venier
Frasi di Mara Venier
Alleluja! Suona l'orchestra davanti al Quirinale e in tutta Italia festeggiamo la giornata della Liberazione. Il dopo è incerto, ma la vergogna di essere rappresentati nel mondo da un uomo simile
[Silvio Berlusconi]
ce la lasciamo alle
spalle
.
[da: Italia nazione deberlusconizzata, 12 novembre 2011]
Gad Lerner
Frasi di Gad Lerner
«Ti ammiro» disse il piccolo principe, alzando un po' le
spalle
. «Ma che cosa te ne viene?»
Antoine de Saint-Exupéry
Cit. da
Il piccolo principe
Frasi di Antoine de Saint-Exupéry
Il profeta nazionale della trasgressione si mostra stasera ai suoi fedeli circondato da uno sbarramento di divieti più consono al raduno di una chiesa evangelica che a un concerto rock. Le ragioni sono evidenti, ma il contrappasso e il paradosso egualmente fortissimi, per noi che amiamo Vasco senza ormai più neanche chiederci perché. Oggi a Modena sarà proibito fare quasi tutto ciò che di solito è permesso. Avere uno zaino sulle
spalle
, condurre un animale al guinzaglio, guidare una bicicletta e sguainare una di quelle protesi dell'ego altrimenti note come «prolunghe da selfie». Severamente vietato intrufolarsi in un sacco a pelo, compreso il proprio, e aprire ombrelli in caso di pioggia. Ma si sa come va a finire, con i divieti. Una volta che ci prendono gusto, non si fermano più. Il disco rosso della Legge si estende a molte altre attività, diciamo così ricreative, che solitamente ai concerti di Vasco vengono tollerate. Sarà permesso ubriacarsi solo con l'acqua minerale, purché in bottigliette di plastica senza tappi. E sarà consentito ammalarsi, però vietato curarsi con medicinali senza prescrizione. Le nascite sono vivamente scoraggiate, ma non impedite, a differenza delle sepolture. Chi muore prima del bis di Albachiara lo fa a suo rischio e pericolo. Nessuno potrà sposarsi, nemmeno i preti a una certa età (scusate, questo era Lucio Dalla, vietato anche lui), né sostenere gli esami di maturità. Per fortuna, almeno per ora, al concerto di Vasco sarà consentito ascoltare Vasco. Magari mentre canta «Voglio una vita spericolata» e, guardandosi intorno, gli scappa da ridere.
Massimo Gramellini
Frasi di Massimo Gramellini
In Argentina, i Mondiali
[del 1978]
dovevano immortalare l'immagine di un popolo felice e ordinato e di un'organizzazione efficiente. Insomma, erano uno spot per la dittatura militare di Jorge Rafael Videla. Da calciatore ho girato il mondo in lungo e in largo, ma avevo poco tempo per comprenderlo davvero. Noi vivevamo in una bolla, in una gabbia dorata ben separata dalla realtà. Io, in quel periodo, pensavo solo al calcio, al Mondiale. Poi, un giorno, mentre andavo all'allenamento, ho incrociato lo sguardo di un uomo con un bambino sulle
spalle
, forse erano padre e figlio: la folla intorno a loro si sbracciava per salutarci, per avere un autografo. Loro, invece, erano fermi, composti. Non ho mai dimenticato la tristezza di quegli occhi. È stata quella l'unica volta che in Argentina ho percepito il dolore della gente.
Marco Tardelli
Cit. da
Tutto o niente - La mia storia
Frasi di Marco Tardelli
[Alla domanda: qual è il suo autentico messaggio?]
Tieni la testa sulle
spalle
e portati appresso una torcia elettrica.
[Nel 1965]
Bob Dylan
Frasi di Bob Dylan
Come pesa la neve su questi rami,
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come pesano gli anni sulle
spalle
che ami.
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L'inverno è la stagione più cara,
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nelle sue luci mi sei venuta incontro
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da un sonno pomeridiano un'amara
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ciocca di capelli sugli occhi.
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Gli anni della giovinezza sono anni lontani.
Attilio Bertolucci
Titolo della poesia:
L'inverno
Frasi di Attilio Bertolucci
Lasciate che m'incammini per la strada in salita
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e al primo batticuore mi volga,
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già da stanchezza e gioia esaltato ed oppresso,
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a guardare le valli azzurre per la lontananza,
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azzurre le valli e gli anni
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che spazio e tempo distanziano.
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Così a una curva, vicina
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tanto che la frescura dei fitti noccioli e d'un'acqua
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pullulante perenne nel cavo gomito d'ombra
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giunge sin qui dove sole e aria baciano la fronte le mani
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di chi ha saputo vincere la tentazione al riposo,
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io veda la compagnia sbucare e meravigliarsi di tutto
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con l'inquieta speranza dei migratori e dei profughi
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scoccando nel cielo il mezzogiorno montano
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del 9 settembre '43. Oh, campane
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di Montebello Belasola Villula Agna ignare,
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stordite noi che camminiamo in fuga
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mentre immobili guardano da destra e da sinistra
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più in alto più in basso nel faticato appennino
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dell'aratura quelli cui toccherà pagare
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anche per noi insolventi,
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ma ora pacificamente lasciano splendere il vomere
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a solco incompiuto, asciugare il sudore, arrestarsi
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il tempo per speculare sul fatto
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che un padre e una madre giovani un bambino e una serva
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s'arrampicano svelti, villeggianti fuori stagione
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(o gentile inganno ottico del caldo mezzodì),
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verso Casarola ricca d'asini di castagni e di sassi.
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Potessero ascoltare, questi che non sanno ancora nulla,
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noi che parliamo, rimasti un po' indietro,
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perdutisi la ragazza e il bambino più sù in un trionfo
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inviolato di more ritardatarie e dolcissime,
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potessi io, separato da quel giovane
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intrepido consiglio di famiglia in cammino,
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tenuto dopo aver deciso già tutto, tutto gettato nel piatto
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della bilancia con santo senso del giusto,
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oggi che nell'orecchio invecchiato e smagrito mi romba
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il vuoto di questi anni buttati via. Perché,
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chi meglio di un uomo e di una donna in età
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di amarsi e amare il frutto dell'amore,
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avrebbe potuto scegliere, maturando quel caldo
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e troppo calmo giorno di settembre, la strada
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per la salvezza dell'anima e del corpo congiunti
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strettamente come sposa e sposo nell'abbraccio?
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Scende, o sale, verso casa dai campi
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gente di Montebello prima, poi di Belasola, assorta
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in un lento pensiero, e già la compagnia fotestiera
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s'è ricomposta, appare impicciolita più in alto
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finché l'inghiotte la bocca fresca d'un bosco
|
di cerri: là
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c'è una fontana fresca nel ricordo
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di chi guida e ha deciso
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una sosta nell'ombra sino a quando i rondoni
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irromperanno nel cielo che fu delle allodole. Allora
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sarà tempo di caricare il figlio in cima alle
spalle
,
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che all'uscita del folto veda con meraviglia
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mischiarsi fumo e stelle su Casarola raggiunta.
Attilio Bertolucci
Titolo della poesia:
Verso Casarola
Frasi di Attilio Bertolucci
Avvicinare Francesco
[Totti]
all'area di rigore è come mettere la volpe vicina al pollaio: trova sempre lo spazio per creare terrore. Totti fa gol, è bravo a mandare, a non dare punti di riferimento e quando calcia trova sempre i cantucci
[gli angoli liberi]
. Io, poi, ho sempre valutato gli equilibri di squadra: lì è libero di fare quello che vuole, senza compiti di copertura.
[Nel 2012]
Luciano Spalletti
Frasi di Luciano Spalletti
Mourinho? Sì è inserito bene e subito nel nostro contesto, e sì, mi sta simpatico, perché parla diretto, chiaro.
[Nel 2008]
Luciano Spalletti
Frasi di Luciano Spalletti
Sono d'accordo con Pelè, anche perché se ne intende più di me: è Totti il giocatore più forte al mondo. Dargli la palla è come metterla in banca, è lui l'allenatore di questa Roma.
[Nel 2006]
Luciano Spalletti
Frasi di Luciano Spalletti
[Le serate ad Arcore]
Erano delle semplici cene. Subito dopo si scendeva al piano di sotto e chi voleva ballava. I magistrati hanno capito male. Berlusconi un sera mi ha detto di limitarmi a guardare nel mio piatto, ma lo diceva solo perché lui era a dieta. Ho una carriera alle
spalle
, le sembra che possa confondermi con certa gente? Lele Mora, la Minetti che fa il mestiere che fa
[...]
. Pensi che una sera quando Nicole Minetti rimase a seno nudo Berlusconi le lanciò subito uno scialle per coprirla.
[da un intervento al "Processo Ruby", 1 giugno 2013; citato in Ma quale assaggiatore? Io seguivo il pianista e alle due andavo a dormire, Repubblica.it, 2 giugno 2013]
Emilio Fede
Frasi di Emilio Fede
Tu che conosci l'antica pazienza
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di sciogliere ogni nodo della corda
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e allevi un pioppo zingaro venuto
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a crescere nel coccio dei garofani,
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lascia ch'io senta in te, come la sorda
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nenia del mare dentro la conchiglia,
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la voce della casa che il perduto
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tempo ha ridotto in cenere.
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Ma è cenere di pane scuro, sacro,
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‐ quello che alimentavi col tuo soffio
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nel forno buio della guerra ‐ e reca
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imperitura in sé la filigrana
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dei tuoi ciliegi dilaniati.
|
L'allegria rialza la sua cresta
|
di galletto sui borghi desolati,
|
come il lillà che ti cresce alle
spalle
|
passo a passo, baluardo sul massacro.
|
Raccogli ancora e sempre il pigolante
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nido abbattuto dal vento di marzo
|
e ripara le falle della chiglia.
|
Nessuno è senza casa se l'attende
|
a sera la tua voce di conchiglia.
Maria Luisa Spaziani
Titolo della poesia:
A mia madre
Commenti:
1
Frasi di Maria Luisa Spaziani
Knox Harrington
: E così lei è Lebowski.
Drugo
: Sì.
Harrington
: Maude mi ha raccontato tutto di lei. Tornerà fra un minuto. Si accomodi. Beve qualcosa?
Drugo
: Sì, un white russian.
Harrington
: Il bar è alla sue
spalle
. Allora, cos'è che fa lei nella vita?
Drugo
: Ma chi cazzo sei tu, bello?
Harrington
: Sono solo un amico di Maude.
Drugo
: Ah, sì, quello famoso per rompere le palle? E tu che lavoro fai?
Harrington
: Oh, niente di particolare.
Maude
: Ciao, Jeffrey.
Harrington
: Ciao.
Drugo
: Ciao. Come va? Senti, Maude... Mi sa che devo... rassegnare le mie dimissioni o qualcosa del genere, perché... sembra che tua madre in realtà sia stata rapita veramente.
Maude
: Questo si può tranquillamente escludere.
Drugo
: Porca puttana! Perché stai ad ascoltare, di tanto in tanto? Potresti imparare qualcosa, no? Dicevo che...
Maude
: Per favore, non dire: "tua madre". In questa storia lei è la responsabile, non la vittima.
Drugo
: Ti sto dicendo che ho avuto delle prove indiscutibili!
Maude
: Da chi?
Drugo
: Dal principale, dal Capo.
Maude
: Uli Kunkel? L'attore nel film di "Tope al vento"?
Drugo
: Tope al vento? Vuoi dire vagina? Perché, tu conosci quel tizio?
Maude
: Potrei averglielo presentato io, per quanto ne so. Te lo ricordi Uli?
Harrington
: Hm...
Maude
: È un musicista. Aveva anche un gruppo, gli Autobahn. Guarda tra i miei Lp. Hanno inciso un album verso la fine degli anni '70. Facevano una specie di... techno-pop. E ti ha fatto credere di essere lui il rapitore?
Drugo
: Beh, sì.
Maude
: Ragiona: a nessuno verrebbe in mente di rapire una persona che conosce. È essenziale che l'ostaggio non possa riconoscere e identificare il rapitore una volta rilasciato.
Drugo
: Beh, sì, questo lo so.
Harrington
: Eh, eh, eh, eh, eh!
Drugo
: Cosa cazzo ci ha da ridere questo? Chi è?
Maude
: Knox Harrington, l'artista del video. Quindi è Uli che ha il malloppo.
Drugo
: Beh, eh... no, non esattamente. È... ah, è molto complicato come caso, Maude. Un mucchio di input e output. Una quantità di informazioni, e un mucchio di elementi da considerare. Ho una quantità di elementi da tenere presente.
Harrington
: Pronto?
Sandro
: Ciccio, so' Sandro!
Maude
: Se Uli non ha i soldi chi ce l'ha?
Harrington
: Ah, ah, ah! È Sandro, dalla Biennale.
Maude
: Oh, scusa, devo rispondere. Hai ancora il numero del dottore?
Drugo
: Oh, no, veramente non ho più neanche il livido.
Maude
: Ti prego, Jeffrey, non vorrei sentirmi responsabile di eventuali conseguenze. Dimmi,Sandro. Sì?
Sandro
: Ciao, carissima, come stai?
Maude
: Sì?
Drugo
: Eventuali conseguenze?
Maude
: Sì, sì, che ridicolo! Ah, ah, ah, ah! Ah, ah, ah, ah!
Dal film:
Il Grande Lebowski
Scheda film e trama
Frasi del film
Poliziotto
: È stata ritrovata ieri notte, su Venice, piantata contro una
spalle
tta.
Drugo
: Per la miseria, dov'era piantata?
Poliziotto
: È una fortuna che non gliel'abbiano smembrata, signor Lebowski.
Drugo
: Ah, che macello!
Poliziotto
: Devono averla presa solo per fare un giro e poi l'hanno abbandonata contro il muro di sostegno.
Drugo
: La mia valigetta non c'è, è sparita! Porca...
Poliziotto
: Ah, sì, l'avevo letto sulla denuncia, mi dispiace. Dovrà usare l'altro sportello perentrare.
Drugo
: Ah!
Poliziotto
: Ah, tenga, il retrovisore era in mezzo alla strada, vicino alla macchina. Èfortunato: le hanno lasciato lo stereo e le cassette dei Creedence.
Drugo
: Oh, cazzo! Che cos'è questa puzza di merda?
Poliziotto
: Ah, sì, è probabile che un barbone ci abbia dormito dentro. O forse l'ha usata comegabinetto e poi se n'è andato.
Drugo
: Senta, amico, voi pensate di ritrovarli, i ladri? O insomma, siete in possesso di qualche... indizio...
Poliziotto
: Indizio? Certo, come no! Controllerò con i ragazzi della scientifica giù al laboratorio. Abbiamo altri quattro detective impegnati sul caso. Stiamo facendo i turni! Ah, ah,ah, ah, ah! Indizio! Ah, ah, ah, ah, ah!
Dal film:
Il Grande Lebowski
Scheda film e trama
Frasi del film
[Su Marilyn Monroe]
La inquadravano di
spalle
per mettere in evidenza la rotazione delle anche, un movimento così fluido da apparire comico. In realtà era la sua camminata naturale.
Arthur Miller
Frasi di Arthur Miller
Un contadinello trovò un mattino una volpe alla tagliola. Le assestò una bastonata sul capo, se la caricò sulle
spalle
, e contento per le lirette che avrebbe ricavato dalla pelle dell'animale, si avviò verso il paese più vicino dove sperava trovare l'acquirente della merce mandatagli dal cielo.
Antonio Gramsci
Cit. da
Apologhi e raccontini torinesi - Armonie della natura ‐ Incipit
Frasi di Antonio Gramsci
Avevo la chitarra sulle
spalle
e guidavo un motorino. Chiusi gli occhi per 10 secondi e naturalmente mi feci molto male. Mi lacerai il legamento. Ho 17 punti sulla schiena. Venivo da un festa con più di 100 persone, ma se ti senti solo puoi avere intorno il mondo e sempre solo rimani. Feci una cazzata perché volevo proprio farmi del male. Ero lucido e non avevo bevuto. Ma ero scisso. Una parte di me diceva: "Apri gli occhi, imbecille", e l'altra rispondeva: "Tienili chiusi". Avevo lo stomaco stretto stretto. Diedi retta all'impulso sbagliato. Finii con il motorino sul marciapiede e poi su una macchina in sosta. Un botto tremendo. Sono fortunato a poterlo raccontare.
Claudio Santamaria
Frasi di Claudio Santamaria
Le ultime gocce dell'acquazzone temporalesco avevano appena cessato di cadere, quando il viandante si cacciò la carta topografica in tasca, assestò più comodamente il sacco sulle stanche
spalle
e, abbandonato il riparo di un grande castagno, si spinse in mezzo alla strada. La luce del tramonto, violenta e gialla, si diffondeva da uno squarcio di nuvole a occidente, ma dritto sopra le colline il cielo aveva il colore bruno dell'ardesia.
Clive Staples Lewis
Cit. da
Lontano dal pianeta silenzioso ‐ Incipit
Frasi di Clive Staples Lewis
Passo il mio tempo libero a scrivere memorie per difendermi dal mio lavoro. Le richieste di risarcimento danni in ambito civile sono un buco nero. Ne ho accumulate per oltre 61 milioni di euro, una follia! Noi abbiamo la tutela legale che copre le spese processuali, ma poi, se perdi per dolo (e puoi perdere solo per dolo nei fatti), la Rai, come qualsiasi editore, giustamente, si può rivalere sull'autore del servizio. Finché alle
spalle
ho la Rai e avrò la possibilità di difendermi, non ho timori, sono certo di aver sempre agito nell'interesse pubblico e di aver sempre documentato ogni mia inchiesta, nel rispetto del pubblico e della mia azienda. L'unico pensiero che ho, e che mi toglie il sonno, è cosa succederà alla mia famiglia se dovesse accadere qualcosa a me. Perché la tutela legale è per il solo dipendente. Chi la difenderà dall'aggressione dei miei accusatori?
Sigfrido Ranucci
Frasi di Sigfrido Ranucci
Adoravano queste case durante il proibizionismo,
[...]
riguardava gli alcolici: alla gente piaceva bere anche se era vietato e queste case avevano dei nascondigli dove tenerli
[dà le
spalle
del caminetto e preme un pulsante nascosto, si apre una nicchia contenente delle armi]
come questo. Ho qualcosa dietro? Ce l'ho, vero?
[rivolta alla squadra]
Ora potete andare.
Sarah Ashburn
Dal film:
Corpi da reato
Scheda film e trama
Frasi del film
Penso che un uomo di stato deve avere, come minimo, la testa sulle
spalle
. Per promuovere i rapporti interstatali bisogna essere guidati dagli interessi fondamentali dei propri paesi e non dalle emozioni.
[In risposta a Hillary Clinton, che aveva indicato Putin come un uomo senza anima]
Vladimir Putin
Frasi di Vladimir Putin
Billy Ray
: Ehi, pupa, come va? Stai un po' con me? Guarda che gli uomini senza gambe vanno di moda oggi, sono fortissimi. Ma no, dico sul serio, non hai visto "Porgy and Bess"? Non sai che ti perdi! Te lo dico io! Peggio per te! Chi è? Chi è? Che volete?
Agente Pantuzzi
: Polizia. Ci sono reclami su certi farabutti che vanno in giro fingendo di essere ciechi e storpi.
Billy Ray
: Ah, io vi aiuterei volentieri ma ho perso la vista quando ho messo il piede su una mina in Vietnam nel '72. È stata un'esperienza terribile.
Agente Reynolds
: Sei stato in Vietnam? Anche noi. Dove?
Billy Ray
: Oh... Io stavo a Sang Bang... Ding Dong... Don Din... Sono stato un po' dappertutto, in un sacco di posti, in un sacco di posti, in un sacco di posti.
Agente Reynolds
: In quale unità eri?
Billy Ray
: Ah, stavo con i berretti verdi, squadre di unità speciale... Comando tattico aerotrasportato specialistico. Poi... poi con l'unità di battaglione, però era una cosa segreta, una cosa segreta, io ero l'agente arancio, io mi chiamavo in codice così, agente speciale arancio, mi chiamavo così, mi chiamavo.
Agente Pantuzzi
: Aerotrasportato, eh?
Billy Ray
: Io ci vedo! Io ci vedo! E ho anche... ho anche le gambe! Io... Oddio, guardate, ho due gambe! Riesco a camminare! Gesù! Miracolo, Gesù! Oh, grazie, grazie! Che bello! Non ci posso credere! Grazie! Non ci posso credere! Non ci posso credere! Io... Sia lodato Gesù Cristo e sempre sia lodato! Guardate: no, no, è troppo! Io non ci posso credere! Due angeli! Come potrò mai ringraziarvi? Il Signore ha aperto a Mosè le acque del Mar Rosso, e adesso ha fatto questo a me! Oh, Dio, come sono felice, guardatemi! No, no, è troppo, troppo! Che giornata stupenda! Non so come ringraziarvi! Non so come ringraziarvi. Sono ridiventato normale, guardate, cammino! Io cammino! Si è compiuto il miracolo! Chiamatemi Lazzaro! Sono guarito. Dio vi benedica. Siete stati stupendi tutti e due, tutti e due. Eh, eh, eh! Salve, ragazzi. Salve. Mi dispiace molto, amico. Tieni, la tua valigetta.
Louis
: Fermo! Al ladro! Aiuto!
Billy Ray
: Ehi, ma che stai dicendo, amico? Ecco la sua valigetta.
Louis
: Non spari, la prenda, la prenda. La prego, non mi uccida: io sto per sposarmi.
Billy Ray
: Auguri, ma io non voglio, grazie.
Louis
: Aiuto! Aiuto!
Billy Ray
: Ehi! Ehi!
Louis
: Aiuto! Aiuto!
Billy Ray
: Oh, Cristo! Scusi! Permesso!
Louis
: Aiuto!
Billy Ray
: Permesso! Permesso!
Louis
: È la dentro! Fermatelo!
Billy Ray
: Mi scusi!
Inserviente
: Ehi, ma...
Louis
: Attenti! Probabilmente è armato!
Billy Ray
: Permesso!
Louis
: Fermatelo! Mi ha rubato la valigetta! Fermatelo! Fermatelo!
Billy Ray
: Arrivederci!
Portiere
: È lì dentro! È pericoloso, ragazzi!
Billy Ray
: E va bene, tenetevela!
Louis
: Attenti! Non lo fate scappare! Eccolo lì! Prendetelo! Prendetelo, è sotto il tavolo! Qualcuno vada là sotto! Qualcuno vada là sotto! Eccolo lì! Eccolo lì!
Billy Ray
: Eh, eh, eh, eh! Avete dei problemi, ragazzi?
Randolph
: In nome di Dio, che cosa sta succedendo qua dentro?
Louis
: Ha tentato di rubarmi gli stipendi, Randolph. Mi ha aggredito in pieno giorno.
Billy Ray
: Ma che stai dicendo? Questo tizio mi è venuto addosso.
Louis
: Non è vero, sei stato tu a buttarmi per terra e a rubarmi la valigetta.
BILLT RAY
: Sì, ma è stato un incidente, amico.
Louis
: Un incidente? Non è vero.
Randolph
: Che succederà ora a quest'uomo?
Agente Pantuzzi
: Lo portiamo dentro per aggressione e tentata rapina, signore. Resistenza alla forza pubblica.
Mortimer
: Molto bravo, Winthorpe.
Billy Ray
: No, io sono innocente. È lui che è venuto addosso a me. Io volevo solamente ridargli la valigetta, tutto qui. E che devo andare in galera perché uno stronzo non guarda dove mette i
piedi?
Louis
: Signor agente, vorrei raccomandarle la massima durezza. Per la società, uomini come lui sono una minaccia.
Randolph
: Lei avrà avuto genitori separati, immagino.
Billy Ray
: Hm? E che ne so? Chi l'ha mai conosciuti!
Randolph
: Avrà avuto dei precedenti. Arresti minorili, presumo. Uso di droga, riformatori, prigioni di Stato e via dicendo, no?
Billy Ray
: Ehi, ma che vuole questo? Io voglio un avvocato. C'e un avvocato qui dentro? Non c'è...
Randolph
: Quell'uomo è il prodotto di un ambiente sottosviluppato. Non ha assolutamente niente che non va, e io lo posso provare.
Mortimer
: Ma come? Ma certo che ha qualcosa che non va: è un negro, Randolph! E magari ruba da quando era ancora in fasce.
Randolph
: Trovandosi in un ambiente adeguato e con un adeguato incoraggiamento, io scommetto che quell'uomo potrebbe dirigere la nostra compagnia altrettanto bene che il nostro Winthorpe.
Mortimer
: Hai intenzione di scommettere veramente, Randolph? E suppongo che tu pensi anche che se Winthorpe dovesse perdere il suo posto, si ridurrebbe a rapinare la gente per le strade.
Randolph
: No, io non credo che la sola perdita del posto sarebbe sufficiente per il nostro Winthorpe. Io ritengo che dovremmo caricare sulle sue fragili
spalle
qualche altra sventuretta. Se perdesse sia il lavoro, che la casa, nonché la fidanzata e gli amici, e se cadesse in qualche modo in disgrazia, e fosse arrestato dalla polizia e mandato in galera, magari... Sì, sono sicuro che sguazzerebbe nel crimine come un pesce nell'acqua.
Mortimer
: Naturalmente bisognerebbe metterlo nell'ambiente sbagliato, con la gente della peggiore risma. Sì, insomma, con la feccia bella e buona, mio caro Randolph.
Randolph
: E va bene, mi vuoi provocare, vero? Questa volta è per una buona causa. Quanto vuoi scommettere?
Mortimer
: Diciamo la solita somma?
Randolph
: Perché no?
Penelope Witherspoon
: Quanto sei stato coraggioso, Louis.
Louis
: Qualcuno deve pur difendersi dai criminali come quello.
Penelope
: Ma avrebbe potuto ucciderti, Louis.
Louis
: In quella situazione non si ha il tempo di pensare. L'istinto ha il sopravvento. O si uccide o si è uccisi.
Penelope
: Louis le ha detto che ha fatto oggi?
Coleman
: Sì, è stato così cortese di farmi partecipe della disavventura di questo pomeriggio, miss Penelope.
Penelope
: Dio, quanto sei focoso, tesoro. Io mi sarei buttata in terra e avrei chiesto pietà, Louis. Ti voglio, Louis, adesso.
Louis
: Coleman.
Coleman
: Dica, signore.
Louis
: Credo che berremo i nostri drink nel soggiorno, accanto al fuoco.
Coleman
: Niente dessert, signore?
Louis
: Mangialo tu.
Coleman
: Grazie, signore. Pronto. Sì, sì sono solo, signor Duke. Che cosa? Un esperimento scientifico? No, niente affatto, signore, no, anzi... Mi sembra tutto molto... originale. Beh, la casa è sua e io lavoro per lei, hm? Sì, provvederò a tutto il necessario. Auguro una buonanotte anche a lei, signore. Che figlio di puttana!
Penelope
: Louis, mammina vuol dare un party per noi, subito dopo Capodanno. Il 2 di gennaio. Andrebbe bene per te?
Louis
: Ah, okay per me, tesoro. La trovo squisitamente gentile. Oh, accidenti, il 2 di gennaio? Non posso proprio, amore.
Penelope
: Oh, Louis.
Louis
: È il giorno in cui escono i rapporti sui raccolti.
Penelope
: Beh, ma... Ma che cosa c'entrano quegli stupidi rapporti sui raccolti col party di mammina?
Louis
: E il momento più critico dell'anno in ufficio, coniglietta, come te lo devo dire?
Penelope
: Però non e giusto. E perché non glielo fai fare un altro giorno, scusa?
Louis
: E no... Il Dipartimento dell'Agricoltura riceve stime da tutto il Paese. Pancetta di maiale, fagioli di soia, succo d'arancia surgelato...
Penelope
: Allora mi toccherà chiedere a Todd di farmi da cavaliere.
Louis
: Eh, no, aspetta un momento, tu! Non permetterò mai a quel playboy da strapazzo di corteggiarti!
Penelope
: Stavo scherzando.
Louis
: Vuoi sapere una cosa, tortorella?
Penelope
: Cosa?
Louis
: Noi due saremo una coppia fantastica. E avremo una vita fantastica, tortorella.
Coleman
: Mi scusi, signore.
Louis
: Che cosa c'è adesso, Coleman?
Coleman
: Pensa di avere ancora bisogno di me, signore?
Louis
: No, credo di avere tutto quello che mi occorre.
Coleman
: Buonanotte, signore.
Dal film:
Una poltrona per due
Scheda film e trama
Frasi del film
Pretoriano
: Aprite, in nome dell'imperatore! Proximo! Apri i cancelli, in nome dell'imperatore! Proximo! Apri i cancelli! Apri i cancelli, Proximo! Vuoi forse morire, vecchio?
Proximo
: Ecco, tutto è pronto. Sembra che tu abbia conquistato la tua libertà.
Massimo
: Proximo, non rischierai di diventare un uomo buono?
Proximo
: Ah!
Massimo
: Juba.
Pretoriani
: Tutti i nemici dell'imperatore moriranno! Aprite i cancelli! L'imperatore lo comanda! Tirate! Muovetevi! Schieratevi a sinistra!
Massimo
: Mi basta poco tempo, quindi non buttate via le vostre vite.
Pretoriano
: Quei soldati alle
spalle
!
Massimo
: Se non volete partecipare tornate in cella.
Hagen
: Noi ti aspetteremo qui, Massimo. Forza e onore.
Gladiatori
: Forza e onore.
Hagen
: Vai.
Massimo
: Forza e onore.
Pretoriano
: Armate gli archi! Fermatelo! Fermate Massimo! Ai cavalli! È laggiù!
Proximo
: Ombre e polvere.
Cicero
: Massimo! Mi dispiace.
Massimo
: Nooo!
Dal film:
Il Gladiatore
Scheda film e trama
Frasi del film
Quinto
: Avanzate! Avanzate! Forza! Gettate le armi! Gladiatore, l'imperatore Commodo ha chiesto di te.
Massimo
: Sono al servizio dell'imperatore.
Commodo
: Alzati. Alzati. La tua fama è ben meritata, Ispanico. Non credo che ci sia mai stato un gladiatore come te, e quanto a questo giovane, insiste nel dire che sei Ettore redivivo.
Oppure era Ercole? Ma perché l'eroe non si rivela e non ci dice il suo vero nome? Perché tu hai un nome?
Massimo
: Mi chiamano Gladiatore!
Commodo
: Come osi voltare le
spalle
a me? Schiavo! Ti toglierai l'elmo e mi dirai il tuo nome!
Massimo
: Mi chiamo Massimo Decimo Meridio. Comandante dell'Esercito del Nord. Generale delle Legioni Felix. Servo leale dell'unico vero imperatore Marco Aurelio. Padre di un figlio
assassinato. Marito di una moglie uccisa. E avrò la mia vendetta, in questa vita o nell'altra.
Quinto
: Armatevi!
Folla
: No! Fateli vivere! Grazia! Grazia! Grazia! Grazia! Grazia! Grazia! Grazia!...
Quinto
: Abbassate le armi!
Gladiatori
: Massimo! Massimo! Massimo! Massimo! Massimo! Massimo! Massimo! Massimo! Massimo! Massimo! Massimo! Massimo! ...
Dal film:
Il Gladiatore
Scheda film e trama
Frasi del film
Guardiano Capo
: Quando l'imperatore entrerà, sollevate le armi, e salutatelo, tutti insieme. State davanti all'imperatore e non voltategli mai le
spalle
.
Andate, e morite con onore!
Gladiatori
: Eeeh!
Folla
: Ave, potente Cesare... Cesare! Cesare! Cesare! Cesare! Cesare! Cesare! Cesare! Cesare!
Gladiatori
: Ave, Cesare, morituri te salutant.
Cassio
: In questo giorno ci rivolgiamo alla gloriosa antichità per presentarvi una ricostruzione delle seconda caduta della potente Cartagine. Sulla deserta pianura di Zama, stavano le numerose invincibili armate del temibile barbaro Annibale. Feroci mercenari e guerrieri brutali votati alla distruzione spietata e alla conquista! Il vostro imperatore si compiace nell'offrirvi l'orda barbarica!
Massimo
: Qualcuno è stato nell'esercito?
Cassio
: Ma in quel giorno illustre...
I Gladiatore
: Io.
II Gladiatore
: Io.
III Gladiatore
: Sì, io.
IV Gladiatore
: Io ho servito con te a Vindobona.
Massimo
: Allora puoi aiutarmi.
Cassio
: ... gli dei inviarono contro di loro i più potenti guerrieri...
Massimo
: Qualunque cosa esca da quei cancelli...
Cassio
: ... che avrebbero, in quello stesso giorno...
Massimo
: ... avremo maggiore possibilità di sopravvivere se combatteremo uniti. Avete capito?
Cassio
: ... in successi deserti della Numidia, deciso il destino dell'Impero.
I Gladiatore
: Ho capito.
II Gladiatore
: Sì.
III Gladiatore
: D'accordo.
Massimo
: Se saremo uniti, sopravviveremo.
Cassio
: Il vostro imperatore si compiace di offrirvi i legionari di Scipione l'Africano!
I Gladiatore
: Attenti! Attenti!
II Gladiatore
: Fino alla morte!
Folla
: Morte! Morte! Morte!
Massimo
: Stiamo vicini! Restiamo uniti! Stiamo vicini! Stiamo vicini!
Spettatore
: I tuoi uomini saranno trucidati tutti!
Massimo
: Uniamo gli scudi come un sol uomo! Fermi! Fermi! Come un sol uomo! Ben fatto! Fermi! Testuggine! Testuggine! Hagen! Quella colonna alla biga! Questa colonna con me! Svelti! Andate di là, voi!
Juba
: Massimo!
Massimo
: Colonna unita! Colonna unita! Colonna unita!
Commodo
: Non ricordo molto bene la storia, Cassio, ma i barbari non dovrebbero perdere la battaglia di Cartagine?
Cassio
: Eh, sì, Cesare. Beh, perdonami, imperatore.
Commodo
: No, le sorprese mi divertono. Chi è quello?
Cassio
: Lo chiamano l'Ispanico, imperatore.
Spettatore
: Gloria ai barbari.
Commodo
: Voglio andare a conoscerlo.
Cassio
: Sì, Cesare.
Spettatore
: La vittoria è dei barbari.
Dal film:
Il Gladiatore
Scheda film e trama
Frasi del film
I Soldato
: Una magnifica battaglia, comandante.
Massimo
: Grazie.
I Soldato
: Andiamo a bere.
II Soldato
: È stata una delle battaglie più cruente. Dovevano essere più di quattrocento.
Massimo
: Generale! Ancora vivo?
Quinto
: Ancora vivo.
Massimo
: Gli dei hanno il senso dell'umorismo.
Quinto
: Gli dei devono amarti.
Massimo
: Valerio.
Valerio
: Torni agli accampamenti, generale, oppure a Roma?
Massimo
: A casa. Da mia moglie, da mio figlio, e al mio raccolto.
Quinto
: Massimo il contadino! È ancora difficile immaginarlo, per me.
Massimo
: La terra si toglie molto più facilmente del sangue, Quinto.
Commodo
: Eccolo qui!
Massimo
: Principe.
Commodo
: Il senatore Gaio, il senatore Falco. Guardati da Gaio. Verserà un fluido mieloso nelle tue orecchie e un giorno ti sveglierai e potrai dire solo: "Repubblica! Repubblica! Repubblica!".
Gaio
: Perché no? Roma è stata una Repubblica per lungo tempo.
Commodo
: Sì. E in una repubblica il Senato ha il potere. Ma il senatore Gaio non si lascia influenzare da questo.
Falco
: Qual è la tua posizione, generale? Per l'Imperatore o per il Senato?
Massimo
: Un soldato ha il grande vantaggio di poter guardare il suo nemico negli occhi, senatore.
Gaio
: Ma con un esercito alle tue
spalle
potresti avere un grandissimo peso politico.
Commodo
: Ti avevo avvertito, adesso ti salverò. Senatori...
Lucilla
: Massimo.
Commodo
: Avrò bisogno di uomini come te.
Massimo
: Come posso servirti, Principe?
Commodo
: Sei un uomo che sa cosa vuol dire comandare. Tu dai gli ordini, gli ordini vengono eseguiti e la battaglia è vinta. Ma questi senatori complottano, e litigano, e lusingano, e ingannano. Massimo, noi dobbiamo salvare Roma dai politicanti, amico mio. Potrò contare su di te quando verrà il momento?
Massimo
: Principe, quando tuo padre mi congederà intendo ritornare a casa.
Commodo
: A casa? Beh, nessuno lo merita più di te. Non adagiarti troppo sugli allori, potrei chiamarti fra non molto. Lucilla è qui, lo sapevi? Non ti ha mai dimenticato. E ora tu sei "Massimo il Grande".
Marco Aurelio
: Se solo tu fossi nata uomo! Che grande Cesare saresti stata!
Lucilla
: Padre.
Marco Aurelio
: Saresti stata forte. Mi domando: saresti stata anche giusta?
Lucilla
: Sarei stata come tu mi avresti insegnato.
Marco Aurelio
: Ah! Com'è andato il viaggio?
Lucilla
: Lungo, scomodo... Perchè mi hai voluta qui?
Marco Aurelio
: Ho bisogno del tuo aiuto, per tuo fratello
Lucilla
: Ma certo!
Marco Aurelio
: Ti vuole bene, te ne ha sempre voluto, e... avrà bisogno di te, ora, più che mai. Basta con la politica. Fingiamo che tu sia una figlia amorosa e che io sua un buon padre.
Lucilla
: È una piacevole finzione, non credi?
I Soldato
: Si gela!
II Soldato
: Non ce la faccio più. Non vedo l'ora di tornare a Roma. Ave Massimo.
III Soldato
: Ave Cesare.
IV Soldato
: Uno! Due!
V Soldato
: Preparare tre cavalli.
IV Soldato
: Due! Tre! Quattro! Uno! Due!
Dal film:
Il Gladiatore
Scheda film e trama
Frasi del film
Jason
: È suo il locale?
Marie
[di
spalle
]
: Sì.
Jason
: Simpatico, un po' furi mano, ma...
[Marie riconosce la voce di Jason e si gira]
Me lo affitta uno scooter?
Marie
: Ha un documento?
Jason
: No, veramente.
[i due si abbracciano]
Dal film:
The Bourne Identity
Scheda film e trama
Frasi del film
Gandalf
: Faramir! Faramir! La volontà di tuo padre è diventata follia. Non gettare via la tua vita in modo così avventato.
Faramir
: Dove sta la mia lealtà se non qui?
Gandalf
: Tuo padre ti vuole bene, Faramir. Se ne ricorderà prima della fine.
Denethor
: Sai cantare, messer Hobbit?
Pipino
: Ecco... sì. Almeno abbastanza bene per la mia gente. Ma non abbiamo canzoni per grandi palazzi e tempi malvagi.
Denethor
: E perché le vostre canzoni sarebbero inadatte al mio palazzo? Cantami una canzone.
Pipino
: Casa è alle
spalle
, il mondo avanti. Le strade da seguire, tante. Nell'ombra il mio viaggio va finché luce nel cielo sarà. Nebbia e ombra, oscurità, tutto svanirà. Tutto svanirà.
Troll
: March! March! March! March! March!
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Il ritorno del Re
Scheda film e trama
Frasi del film
Gamling
: Aragorn! Ritiratevi nella fortezza! Porta via i tuoi uomini!
Aragorn
: Nan barad! Su, presto! Nan barad! Haldir! Nan barad!
Gimli
: Che state facendo? Perchè vi fermate? Ah!
Haldir
: Nan barad! Ah...
Aragorn
: Haldir!
I Soldato
: Difendete il cancello!
II Soldato
: Fermateli!
Théoden
: Al cancello. Sguainate le spade!
Gamling
: Fate largo! Non resisteremo a lungo!
Théoden
: Trattienili!
Aragorn
: Quanto tempo ti occorre?
Théoden
: Il tempo che puoi darmi.
Aragorn
: Gimli!
Théoden
: Attenzione!
Soldato
: Difendete il cancello!
Gimli
: Oh, dai, possiamo farcela!
Aragorn
: La distanza è grande.
Gimli
: Lanciami.
Aragorn
: Come?
Gimli
: Non ce la faccio a superarlo. Devi lanciarmi! Ehm... non dirlo all'Elfo.
Aragorn
: Non una parola. Aaah!
Théoden
: Puntellate la porta!
Soldato
: Fate largo!
Gamling
: Seguitemi alla barricata!
I Soldato
: Attenti alle
spalle
!
II Soldato
: Tirane un altro qui!
Théoden
: Più in alto!
Soldato
: Hanno preso il cancello!
Théoden
: Gimli! Aragorn! Allontanatevi!
Legolas
: Aragorn!
Théoden
: Che tutti ripieghino! Falli ripiegare!
Gamling
: Ripiegare! Ripiegare!
Théoden
: Sono entrati! Hanno aperto una breccia nel Trombatorrione! Ritirarsi!
Gamling
: Ripiegare!
Théoden
: Ritirarsi!
Aragorn
: Presto! Dentro! Fateli entrare!
Gamling
: Nella fortezza!
Samvise Gamgee
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Le due Torri
Scheda film e trama
Frasi del film
Deve essere a scelta.
|
Cambiare, purché niente cambi.
|
È facile, impossibile, difficile, ne vale la pena.
|
Ha gli occhi, se occorre, ora azzurri, ora grigi,
|
neri, allegri, senza motivo pieni di lacrime.
|
Dorme con lui come la prima venuta, l'unica al mondo.
|
Gli darà quattro figli, nessuno, uno.
|
Ingenua, ma ottima consigliera.
|
Debole, ma sosterrà.
|
Non ha la testa sulle
spalle
, però l'avrà.
|
Legge Jaspers e le riviste femminili.
|
Non sa a che serve questa vite, e costruirà un ponte.
|
Giovane, come al solito giovane, sempre ancora giovane.
|
Tiene nelle mani un passero con l'ala spezzata,
|
soldi suoi per un viaggio lungo e lontano,
|
una mezzaluna, un impacco e un bicchierino di vodka.
|
Dove è che corre, non sarà stanca?
|
Ma no, solo un poco, molto, non importa.
|
O lo ama, o si è intestardita.
|
Nel bene, nel male, e per l'amor del cielo.
Wislawa Szymborska
Titolo della poesia:
Ritratto di donna
Frasi di Wislawa Szymborska
Gamling
: Aragorn! Ritiratevi nella fortezza! Porta via i tuoi uomini!
Aragorn
: Nan barad! Su, presto! Nan barad! Haldir! Nan barad!
Gimli
: Che state facendo? Perchè vi fermate? Ah!
Haldir
: Nan barad! Ah...
Aragorn
: Haldir!
I Soldato
: Difendete il cancello!
II Soldato
: Fermateli!
Théoden
: Al cancello. Sguainate le spade!
Gamling
: Fate largo! Non resisteremo a lungo!
Théoden
: Trattienili!
Aragorn
: Quanto tempo ti occorre?
Théoden
: Il tempo che puoi darmi.
Aragorn
: Gimli !
Théoden
: Attenzione!
Soldato
: Difendete il cancello!
Gimli
: Oh, dai, possiamo farcela!
Aragorn
: La distanza è grande.
Gimli
: Lanciami.
Aragorn
: Come?
Gimli
: Non ce la faccio a superarlo. Devi lanciarmi! Ehm... non dirlo all'Elfo.
Aragorn
: Non una parola. Aaah!
Théoden
: Puntellate la porta!
Soldato
: Fate largo!
Gamling
: Seguitemi alla barricata!
I Soldato
: Attenti alle
spalle
!
II Soldato
: Tirane un altro qui!
Théoden
: Più in alto!
Soldato
: Hanno preso il cancello!
Théoden
: Gimli! Aragorn ! Allontanatevi!
Legolas
: Aragorn!
Théoden
: Che tutti ripieghino! Falli ripiegare!
Gamling
: Ripiegare! Ripiegare!
Théoden
: Sono entrati! Hanno aperto una breccia nel Trombatorrione! Ritirarsi!
Gamling
: Ripiegare!
Théoden
: Ritirarsi!
Aragorn
: Presto! Dentro! Fateli entrare!
Gamling
: Nella fortezza!
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Le due Torri
Scheda film e trama
Frasi del film
Gimli
: Continua a respirare. Questo è il segreto. Respira.
Legolas
: Corrono come se avessero alle
spalle
i padroni con le fruste.
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Le due Torri
Scheda film e trama
Frasi del film
Corro perché non ho mai avuto scelta. Se mi fermassi un attimo a riprendere fiato le ombre del mio passato mi pugnalerebbero alle
spalle
.
Menotti Lerro
Frasi di Menotti Lerro
È strano notare come sebbene a volte io abbia il sole di fronte, non si intravedano ombre alle
spalle
. L'ombra mi precede sempre.
Menotti Lerro
Frasi di Menotti Lerro
Bilbo
: Eh, eh, eh, eh, eh! Uh!
Gandalf
: Ti riterrai incredibilmente scaltro.
Bilbo
: Suvvia, Gandalf. Hai visto le loro facce?
Gandalf
: Ci sono molti anelli magici a questo mondo, Bilbo Baggins, e nessuno di essi va usato con leggerezza!
Bilbo
: Era solo per giocare un po'... Ah, probabilmente hai ragione, come al solito... Darai una mano a Frodo, non è vero?
Gandalf
: Due mani, ogni volta che non dovrò usarle altrimenti.
Bilbo
: Lascio ogni mia cosa a lui.
Gandalf
: E del tuo anello che mi dici? Lasci anche quello?
Bilbo
: Sì, sì. È in una busta, sulla mensola del caminetto.
Gandalf
: Ah...
Bilbo
: No. Aspetta, ce... Ce l'ho qui in tasca. Eh... Non è... non è strano? Sì. Dopotutto, perché no? Perché non dovrei tenerlo?
Gandalf
: Credo che faresti meglio a lasciartelo alle
spalle
, Bilbo. Ti è così difficile?
Bilbo
: Beh, no... Invece sì. Ora che è il momento non voglio separarmi da lui. È mio! L'ho trovato io! È venuto da me!
Gandalf
: Non è il caso di arrabbiarsi.
Bilbo
: Se sono arrabbiato è colpa tua! È mio. Tutto mio. Il mio tesoro!
Gandalf
: Tesoro? È già stato chiamato così, ma non da te.
Bilbo
: Ah, non sono affaracci tuoi quello che faccio con le mie cose!
Gandalf
: Io credo che tu l'abbia tenuto abbastanza.
Bilbo
: Lo vuoi per te, ecco!
Gandalf
: Bilbo Baggins! Non prendermi per uno squallido stregone da quattro soldi! Non cerco di derubarti! Cerco di aiutarti. Per tutti i tuoi lunghi anni siamo stati amici. Credimi, come in passato. Hmmm? Lascialo qui.
Bilbo
: Hai ragione, Gandalf. L'anello deve andare a Frodo. È tardi, la strada è lunga... Sì, è ora.
Gandalf
: Bilbo! Hai ancora l'anello in tasca.
Bilbo
: Eh, eh... Già. Eh, eh... Ho pensato a un finale per il mio libro. "E visse per sempre felice e contento, fino alla fine dei suoi giorni".
Gandalf
: Sono sicuro che sarà così, amico mio.
Bilbo
: Addio, Gandalf.
Gandalf
: Addio, caro Bilbo.
Bilbo
: La via prosegue, non ha porte / Lungi dall'uscio dal quale parte...
Gandalf
: Al prossimo incontro.
Dal film:
Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello
Scheda film e trama
Frasi del film
Di nuovo a Vienna e di ritorno a casa da una visita nei quartieri fuori mano, mi sorprese un rovescio di pioggia che, con sferzate d'acqua, costringeva la gente a rimpiattarsi rapida sotto i portoni e altri ricoveri, e anch'io cercai in fretta un tetto sotto cui ripararmi. Per fortuna a Vienna c'è un caffè in attesa a ogni angolo, e io mi rifugiai in quello proprio lì di fronte, con il cappello già gocciolante e le
spalle
bagnate fradice. All'interno si rivelò il solito tradizionale caffè di periferia, senza il contorno accattivante di quelle orchestrine alla moda che in centro imitano i locali tedeschi, ma pervaso invece dall'atmosfera familiare della vecchia Vienna e affollato di gente modesta che consumava più giornali che dolciumi. A quell'ora, verso sera, l'aria già di per sé viziata presentava nelle azzurre volute di fumo un fitto disegno marmorizzato, e tuttavia il caffè aveva un aspetto lindo con i suoi divani di velluto palesemente nuovi e con la cassa di alluminio chiaro. Nella fretta non mi ero dato la pena di leggere il suo nome da fuori, ma a che scopo d'altronde? E adesso ero lì seduto al caldo, e guardavo impaziente di là dai vetri inondati d'azzurro e mi domandavo quando quella pioggia molesta avrebbe avuto la compiacenza di spostarsi di qualche chilometro.
Stefan Zweig
Cit. da
Mendel dei libri ‐ Incipit
Frasi di Stefan Zweig
Mi stupisco degli alberi.
|
Perché desideriamo sopportare
|
Per sempre il loro fruscio
|
Più che gli altri rumori
|
Cosi prossimi alla nostra casa?
|
Li sopportiamo giorno per giorno
|
Finché perdiamo tutta la misura del passo
|
E la consistenza delle nostre gioie,
|
E acquistiamo un'aria di ascoltatori.
|
Essi sono pari a colui che parla sempre di andarsene
|
E non se ne va mai;
|
E ragiona per continuare a sapere
|
Mentre diviene più saggio e invecchia,
|
E che ora ci dice di restare.
|
I miei piedi premono sul pavimento,
|
La mia testa si reclina sulle
spalle
|
Quando osservo qualche volta
|
Dalla finestra o dalla porta
|
Gli alberi inchinarsi.
|
Partirò per qualche luogo,
|
Farò la imprudente scelta un giorno
|
Quando essi si faranno sentire,
|
E si agiteranno come per impaurire
|
Le bianche nubi sopra di loro.
|
Avrò più poco da dire,
|
Ma me ne sarò andato.
|
|
[The Sound of trees]
|
|
I wonder about the trees.
|
Why do we wish to bear
|
Forever the noise of these
|
More than another noise
|
So close to our dwelling pIace?
|
We suffer them by dar
|
Till we lose all measure of pace,
|
And fixity in our joys,
|
And acquire a listening air.
|
They are that that talks of going
|
But never gets away;
|
And that talks no less far knowing,
|
As it .grows wiser and older,
|
That now it means to star.
|
My feet tug at the floor
|
And my head sways to my shoulder
|
Sometimes when I watch trees sway,
|
From the window or the door.
|
I shall set forth far somewhere,
|
I shall make the reckless. choice
|
Some day when they are in voice
|
And tossing so as to scare
|
The white clouds over them on.
|
I shall have less to say,
|
But I shall be gone.
Robert Frost
Titolo della poesia:
La voce degli alberi
Frasi di Robert Frost
Jack
: Beh, che te ne pare?
Wendy
: Aaah!
Jack
: Beh, che te ne pare? Che cosa sei venuta a fare qui?
Wendy
: Io volevo... giuro... parlare con te.
Jack
: Okay. Allora fallo. Di che cosa volevi parlare?
Wendy
: Ah... Non me lo ricordo più.
Jack
: Non te lo ricordi più.
Wendy
: No. Non me lo ricordo più.
Jack
: Forse volevi parlare di Danny? Forse riguardava lui? Dobbiamo assolutamente parlare di Danny. Dobbiamo decidere che cosa ci conviene fare. Cosa ci conviene fare del bambino.
Wendy
: Io non lo so.
Jack
: Io non credo che tu non lo sai. Sono convinto che tu abbia idee molto chiare per quanto riguarda nostro figlio Danny, e vorrei tanto saperle anch'io, tesoro.
Wendy
: Io... io credo... che sarebbe giusto farlo visitare da un dottore.
Jack
: Tu credi che sarebbe giusto farlo visitare da un dottore?
Wendy
: Sì.
Jack
: E quando credi che sarebbe giusto farlo visitare dal dottore?
Wendy
: Al più presto possibile.
Jack
: Al più presto possibile.
Wendy
: Jack, ti prego.
Jack
: Ti preoccupa la salute di Danny, vero, cara?
Wendy
: Sì.
Jack
: E sei agitata per tuo figlio?
Wendy
: Sì.
Jack
: E non sei agitata anche per me?
Wendy
: Certo, anche per te.
Jack
: Certo, anche per me!
Jack
: Ma tu ci hai mai pensato alle mie responsabilità? Eh?
Wendy
: Io non so di che parli.
Jack
: Hai mai pensato solo un secondo, un momento, a quante fottute responsabilità ho sulle mie
spalle
? Hai mai pensato solo per un secondo, da quando siamo qui, alle mie responsabilità verso la direzione? Non ti sei ancora resa conto che io ho accettato di occuparmi dell'Overlook Hotel fino al primo maggio? Non te ne sbatte niente, a te, vero?, che i proprietari mi hanno messo in mano l'albergo, e che hanno fiducia in me, e che io ho sottoscritto una lettera, un impegno, un contratto col quale ho accettato di prendermi questa responsabilità? Ma tu ce l'hai una vaga idea di che cos'è un principio etico e morale? Ce l'hai? E tu ce l'hai solo una vaga idea di che cosa sarebbe il mio futuro se non ce la faccio a mantenere gli impegni che ho preso? Ci hai mai pensato tu? Rispondi!
Wendy
: Stammi lontano! Io voglio tornare in camera mia...
Jack
: Perché?
Wendy
: Perché... perché sono molto confusa. Ti scongiuro, ti chiedo solo cinque minuti per pensare.
Jack
: Tu hai avuto tempo tutta la tua porca vita per pensarci sopra! A cosa vuoi che ti servano altri cinque minuti ora?
Wendy
: Stammi lontano! Ti prego! Non farmi male!
Jack
: Oh, ma chi ti fa niente?
Wendy
: Stammi lontano!
Jack
: Wendy?
Wendy
: Stammi lontano!
Jack
: Tesoro... luce della mia vita... non ti farò niente. Solo che devi lasciarmi finire la frase. Ho detto che non ti farò niente. Soltanto quella testa te la spacco in due! Quella tua testolina te la faccio a pezzi! Ah, ah, ah!
Wendy
: Stammi lontano! Non toccarmi!
Jack
: Non ti faccio niente.
Wendy
: Non toccarmi! Via!
Jack
: Ferma con quella mazza.
Wendy
: Via!
Jack
: Metti via quella mazza.
Wendy
: Via! Via!
Jack
: Wendy, dammi la mazza.
Wendy
: Via! Via!
Jack
: Dammi la mazza.
Wendy
: Vattene!
Jack
: Dammi la mazza.
Wendy
: Vattene! Vattene! Vattene via!
Jack
: Smettila con quella mazza.
Wendy
: Ti prego, basta!
Jack
: Dammi quella mazza.
Wendy
: Via! Via!
Jack
: Wendy... Dammi quella mazza. Dammi quella mazza... Porca... Aah!
Dal film:
Shining
Scheda film e trama
Frasi del film
Paulie
: Quando sarà vecchia, io me la porterò
[la madre]
in giro sulle
spalle
.
Mouse
: Almeno l'hai mai vista?
Paulie
: Quelle dell'Infanzia mi hanno preso da lei in ospedale. Lei mi ha tenuto un giorno intero, sempre in braccio. Così mi hanno detto.
Tori
: Io non scrivo mai a mia madre. Ci parliamo solo al telefono.
Paulie
: Per questo forse non le dici quello che pensi.
Tori
: Io non le posso dire quello che penso, Paulie. Insomma, come potrei dirle quello che penso veramente? Anche in una lettera. Scriverei: cara mamma, io ti odio per una varietà di motivi, il più recente dei quali è dovuto ai tuoi commenti sui miei denti davanti ai tuoi grossolani amici. Tu vuoi che io sia la perfetta signorina elegante e raffinata che diventerà una rispettabile signora, concubina di qualche banchiere, come te. Ma la verità è che tu sei come una droga per me, come la cioccolata. È come se io non riuscissi a fare a meno di te. Ti sto addosso continuamente, e tu continui a darmi calci sui denti con le tue parole, col tuo tono, e certe volte io... non lo so, vorrei proprio che tu morissi.
Dal film:
L'altra metà dell'amore
Scheda film e trama
Frasi del film
Era più vecchio dei giorni che aveva vissuto e dei respiri che aveva esalato. Collegava il presente al passato, e l'eternità alle sue
spalle
gli palpitava dentro come un potente ritmo al quale ondeggiava come le mareggiate e le stagioni. Al fuoco di John Thornton sedeva un cane dall'ampio torace con la zanna bianca e il pelo lungo; ma alle
spalle
lo pressavano e lo stimolavano le ombre di ogni genere di cane, mezzi lupi e lupi selvaggi, i quali assaporavano il gusto della carne che mangiava, bramavano la sua acqua, annusavano il vento con lui e con lui stavano in ascolto; e quando dormiva gli parlavano dei suoni della vita nella foresta, dettandone gli stati d'animo e guidandone le azioni, coricati al suo fianco a sognare con lui e anche oltre, facendosi materia stessa dei suoi sogni.
Jack London
Cit. da
Il richiamo della foresta
Frasi di Jack London
Renato Zero è uno che sa fare il suo lavoro. Sfrutta il suo momento, e bene, con furbizia. Sa benissimo che oggi ha tutti ai suoi piedi e che domani può essere che tutti gli voltino le
spalle
. Lui sfrutta il momento, ogni occasione, ogni uscita televisiva... Ci sono personaggi più bravi di lui che magari hanno meno successo, proprio perché non hanno tutto organizzato all'americana come lui. Certo, non sono una sua ammiratrice, non lo sono di nessuno, a parte Mina, che per me è la più brava, sempre, ma apprezzo il modo che usa per farsi valere, per conquistare tutti, grandi e bambini. Del resto è perfetto per i tempi in cui viviamo: oggi i giovani non sanno chi sono. non sanno che personalità hanno, a momenti non sanno che sesso hanno. E lui gioca coi dubbi del suo pubblico.
[Da un'intervista del 1979]
Orietta Berti
Frasi di Orietta Berti
Anakin Skywalker
: Maestro, non vieni?
Obi-Wan Kenobi
: Oh, no, non sono coraggioso in politica. Devo fare rapporto al Consiglio. E poi è a te che spetta oggi la prima pagina.
Anakin
: Un momento. Quest'operazione è stata ideata da te.
Obi-Wan
: Non ci dimentichiamo però che tu hai salvato me dai droidi insetto. Hai ucciso il conte Dooku, e hai liberato il Cancelliere, e portato me privo di sensi sulle
spalle
.
Anakin
: Tutto grazie al tuo addestramento.
Obi-Wan
: Anakin, siamo giusti. Oggi sei tu l'eroe, e hai diritto alla tua giornata di gloria insieme ai politici.
Anakin
: Va bene. Ma sei mio debitore, e non perché ti ho salvato per la decima volta.
Obi-Wan
: La nona volta. Quell'impiccio su Cato Neimoidia non... direi che non conta. Ci vediamo alla riunione.
Dal film:
Guerre Stellari - La vendetta dei Sith
Scheda film e trama
Frasi del film
Yentl/Anshel
: Avigdor, che cosa faresti se il tuo più grande desiderio fosse studiare e invece fosse proibito?
Avigdor
: Non è proibito.
Yentl/Anshel
: Ma se lo fosse.
Avigdor
: Non lo è!
Yentl/Anshel
: E se invece ci fosse una legge assurda che dicesse "A tutti gli uomini di nome Avigdor, a tutti gli uomini con gli occhi marroni è proibito studiare", tu che faresti?
Avigdor
: Studierei lo stesso.
Yentl/Anshel
: In segreto?
Avigdor
: Se dovessi. Perché?
Yentl/Anshel
: Sarebbe difficile, non ti pare? Nascondersi, temere di essere scoperti...
Avigdor
: Sì, ma... Qual è il tuo segreto?
Yentl/Anshel
: Senti, senza il Talmud, senza studiare, tu non potresti vivere, esatto?
Avigdor
: Esatto. Ma tu...
Yentl/Anshel
: Neanche io potrei vivere senza!
Avigdor
: E così...?
Yentl/Anshel
: Io ho studiato in segreto.
Avigdor
: Non è vero. Ma di cosa stai blaterando, Anshel?
Yentl/Anshel
: Avigdor, non mi chiamo Anshel.
Avigdor
: Ah. È questo il tuo segreto?
Yentl/Anshel
: Caro Avigdor, non so proprio come dirtelo.
Avigdor
: Be', non dirlo. Indovinerò. Vediamo...
Yentl/Anshel
: Non sono un ragazzo dello yeshiva.
Avigdor
: Ho capito: sei il rabbino capo della Lituania. Ho indovinato?
Yentl/Anshel
: Non sono un ragazzo... Capisci?
Avigdor
: E nenche un rabbino capo. Va bene, va bene.
Yentl/Anshel
: Il mio nome non è Anshel. È-è Yentl.
Avigdor
: Yentl?
Yentl/Anshel
: E... Sono una donna.
Avigdor
: Una donna.
Yentl/Anshel
: Precisamente.
Avigdor
:
[scherzando]
: E ora il mio segreto: sono lo zar della Russia!
Yentl/Anshel
: Se tu non mi credi te lo dimostrerò.
Avigdor
: Oh, smettila Anshel!
Yentl/Anshel
: Non mi chiamo Anshel. Mi chiamo Yentl.
[Avigdor sbuffa, poi Yentl/Anshel inizia a spogliarsi]
Non sono un uomo. Sono una donna.
Avigdor
: Ora basta, eh.
Yentl/Anshel
: Sono una donna, Avigdor.
Avigdor
: Anshel, non mi piace questa storia. Che razza di gioco è?
Yentl/Anshel
: Non lo è, credimi. Non lo è più.
[inizia a sbottonarsi la camicia]
Avigdor
: Che stai facendo...? Ma che stai facendo...?!
[Yentl mostra il seno]
Oh, mio Dio...
Yentl/Anshel
: Te lo sto dimostrando così potrai testimoniarlo davanti ai rabbini.
Avigdor
: Non può essere...
Yentl/Anshel
: È così.
Avigdor
: Cos'hai fatto...?!
Yentl/Anshel
: Avigdor, ascoltami...
Avigdor
: Non avvicinarti.
Yentl/Anshel
: Ti prego, lascia solo che ti spieghi...
Avigdor
: Non... Non toccarmi!
Yentl/Anshel
: Avigdor, non aver paura di me. Non ti farò alcun male.
Avigdor
: Sei malavagia! Un mostro!
Yentl/Anshel
: No, no, non lo sono. Tutto quello che volevo nella vita era studiare...
Avigdor
: Peccati... Peccati su peccati... "Tutto quello che volevo nella vita era studiare"
Yentl/Anshel
: ...ma non mi era permesso. Non avevo altra scelta... Ti prego, cerca di capire...
Avigdor
: "Una donna non deve indossare ciò che appartiene all'uomo"! Sei un demonio!
Yentl/Anshel
: Io non sono un...
Avigdor
: Basta! Ti prego!
Yentl/Anshel
: No, non sono... No, non sono un demonio... Io...
Avigdor
: Ho peccato ogni secondo, ogni giorno, ogni notte!
Yentl/Anshel
: No...
Avigdor
: Sta' lontana da me, ti prego! Cosa sei, un demonio?
Yentl/Anshel
: No, e lo sai!
Avigdor
: Hai sputato sul Torah!
Yentl/Anshel
: Non è vero! Io amo il Torah!
Avigdor
: Ci hai sputato sopra! Hai sputato su tutto! Su tutti! Sulla natura stessa! Sul viso di Dio! Sul mio viso! Sul viso di Hadass! Mio Dio, Hadass!
Yentl/Anshel
: Lei non sa niente!
Avigdor
: Non sa niente?! Niente?!
Yentl/Anshel
: No, è innocente!
Avigdor
: Innocente?! È sposata ad un demonio! Hai sposato una donna! Come hai potuto farlo?!
Yentl/Anshel
: L'idea è stata tua!
Avigdor
: Perché, questo è opera mia?!
Yentl/Anshel
: Sì!
Avigdor
[spintonandola]
: Perché?! Perché?! Sei un uomo! Dimmi perché! Sei un uomo, rispondi da uomo! Voglio sapere perché! Perché?! Perché?!
Yentl/Anshel
: L'hai voluto tu!
Avigdor
: Non mi hai mai detto che eri una donna! Perché?
Yentl/Anshel
: Avevo paura!
Avigdor
: Di cosa?
Yentl/Anshel
: Di questo! Proprio di questo avevo paura!
Avigdor
: E così mi hai mentito! Hai mentito ad Hadass! Dio, le cose che ti ho detto! Cose che non direi ad una moglie!
Yentl/Anshel
: Sono felice che tu l'abbia fatto!
Avigdor
: Che razza di creatura sei?!
Yentl/Anshel
: Soltanto una donna!
Avigdor
: Questo non basta! Voglio la risposta! La risposta!
[scuotendola per le
spalle
]
Perché?! Perché?! Perché?! Perché?!
Yentl/Anshel
: Io... Io non avevo paura...
Avigdor
: Perché?!
Yentl/Anshel
: Volevo starti vicino...
Avigdor
: Perché?!
Yentl/Anshel
: Non volevo perderti!
Avigdor
: Perché?!
Yentl/Anshel
: Perché ti amavo!
[scoppia a piangere accasciata a terra]
Ti amavo!
Avigdor
: Oh, mio Dio...
Yentl/Anshel
: Ti amavo...
Avigdor
: Oh, mio Dio... Credevo che tu non capissi cosa fosse l'amore. Oh, Dio... Mio Dio... Ora capisco. Ogni volta che ti guardavo, che ti toccavo non riuscivo a capire perché. Credevo di essere anormale.
Yentl/Anshel
: Non c'era niente di anormale in te. Colpa mia.
Avigdor
: La tua pelle così... I capelli... Dovevano essere bellissimi.
Yentl/Anshel
: Cresceranno di nuovo.
Avigdor
: Le tue mani...
Yentl/Anshel
: Cerco di nasconderle sempre.
Avigdor
: Oh, no. Tenevo a te. Volevo toccarti. Avevo paura di farlo. La tua bocca... Yentl, ti amo anch'io.
Dal film:
Yentl
Scheda film e trama
Frasi del film
[Yentl/Anshel e Avigdor sono costretti a dormire nel medesimo letto perciò Yentl/Anshel si mette sull'orlo con una mano appoggiata alla parete per non cadere]
Avigdor
: Cadrai giù dal letto.
Yentl/Anshel
: Dormo sempre così...
Avigdor
: Perché?
Yentl/Anshel
: Perché? Eh... Credo che stia scritto.
Avigdor
: Che cosa?
Yentl/Anshel
: "Due scapoli nello stesso letto devono darsi le
spalle
."
Avigdor
: Davvero?
Yentl/Anshel
: Sul serio. Quindi voltati, per favore.
Dal film:
Yentl
Scheda film e trama
Frasi del film
Quanto è pesante la vostra vita? Immaginate per un attimo di avere uno zaino sulle
spalle
. Cercate di sentire le cinghie sulle vostre
spalle
. Le sentite? Ora dovete riempirlo, con tutte le cose che avete nella vita. Cominciate da quelle piccole: gli oggetti sugli scaffali, nei cassetti, i gingilli, gli oggetti da collezione. Sentite come aumenta il peso. Poi aggiungete le cose più grandi: vestiti, elettrodomestici, lampade, biancheria, la tv. Lo zaino sarà piuttosto pesante. Ora le cose più grandi: il divano, il letto, il tavolo della cucina; infilate tutto dentro. La macchina, pigiatela bene. La casa. Che sia un monolocale o che abbia due camere da letto. Tutto dentro quello zaino. Infilate tutto bene dentro. Ora provate a camminare. E' difficile vero? Questo è quello che noi facciamo quotidianamente: ci appesantiamo a tal punto da non riuscire a muoverci, e state pure certi, il movimento è vita.
Ryan Bingham
Dal film:
Tra le nuvole
Scheda film e trama
Frasi del film
È facilissimo montarsi la testa con il successo. Credo che la differenza la faccia il tipo di famiglia che hai alle
spalle
. La mia mi riporta giù, con i piedi per terra, ogni due minuti.
Lodovica Comello
Frasi di Lodovica Comello
Han
: Generale, io devo andar via. Non posso restare qui.
Rieekan
: Lo so, e mi dispiace.
Han
: C'è una taglia sulla mia testa. Se non pago Jabba the Hutt sono un uomo morto.
Rieekan
: Con la morte alle
spalle
è difficile vivere. Sei un buon combattente. Ci mancherai molto.
Dal film:
Guerre Stellari - L'Impero colpisce ancora
Scheda film e trama
Frasi del film
Lando
: Bravo. Chiudili nella torre di sicurezza e acqua in bocca. Muoviti.
Leila
: Ma cosa hai intenzione di fare?
Lando
: Ce ne andiamo da qui.
D-3BO
: Io lo sapevo: doveva esserci uno sbaglio.
Leila
: Credi che dopo quello che hai fatto a Han ci fideremo di te?
Lando
: Non avevo scelta.
[Ciubecca soffoca Lando]
D-3BO
: Cosa fai? Fidati! Fidati!
Leila
: Abbiamo capito, vero Ciube? Lui non aveva scelta.
Lando
: Cercavo di aiutarvi!
Leila
: Grazie, non ci serve l'aiuto di uno come te.
Lando
: Han.
Leila
: Cosa?
Lando
: Han.
D-3BO
: Sembra che dica: Han.
Lando
: C'è ancora una possibilità di salvare Han. Alla est... Piattaforma est.
Leila
: Ciube!
D-3BO
: Mi dispiace moltissimo per tutto questo, ma dopotutto è soltanto un Wookiee.
[...]
D-3BO
: C1! C1! Dov'eri finito? Aspetta! Girati, mucchio di pelo! Presto! Presto! Stiamo cercando di salvare Han dal cacciatore di taglie. Beh, tu almeno sei ancora tutto d'un pezzo. Guarda come sono ridotto io. Oh, no! Ciube, hai i soldati alle
spalle
!
Dal film:
Guerre Stellari - L'Impero colpisce ancora
Scheda film e trama
Frasi del film
Alla vigilia delle Paralimpiadi di Rio non mi sentivo prontissima, mi sono dovuta dare una svegliata. Ma queste cose riescono più facilmente se hai un team alle
spalle
, una squadra come la mia, splendida. E una famiglia, la mia grande forza. Ogni volta che finiva l'assalto li guardavo e vedevo che erano tutti contenti. Alla fine piangevo, urlavo, abbracciavo tutti. Magnifico, inimmaginabile.
Bebe Vio
Frasi di Bebe Vio
Naturalmente, non è che l'uomo abbia il dovere di dedicarsi all'estirpazione del male, anche del più smisurato; giustamente, può avere altre faccende di cui occuparsi; ma è suo dovere, perlomeno, tenersene fuori, e, se il suo pensiero ne è lontano, non deve aiutare il male di fatto. Se mi dedico ad altri scopi e progetti, per prima cosa devo almeno verificare che non li sto perseguendo stando seduto sulle
spalle
di un altro uomo. Prima di tutto devo scendere da lì, di modo che anche lui possa perseguire i suoi obiettivi.
Henry David Thoreau
Cit. da
Disobbedienza civile
Frasi di Henry David Thoreau
Esaminiamo ora il "maiale" da prora a poppa. La testa (lunga m. 1,8) che contiene 300 Kg. di esplosivo, si può staccare dal resto mediante una braga di facile maneggio. Viene poi, nel corpo del siluro, la cassa assetto di prora e sopra, alla stessa altezza, il posto dei primo pilota col parabrezza, cruscotto e strumenti di comando e controllo. Al centro sono le batterie degli accumulatori e il locale motore, sovrastati dalla cassa per la rapida immersione manovrata da una leva e comunicante con l'esterno con un tubo che sfoga l'aria. Il suo esaurimento avviene mediante l'aria ad alta pressione contenuta in bombole disposte a tergo. Ecco ora il posto del secondo uomo che appoggia le
spalle
ad un cofanetto contenente gli strumenti di lavoro: alza-reti e taglia-reti ad aria compressa, cesoie, i morsetti, detti «sergenti», per la manovra di attacco della carica alla nave nemica, cima abbondante che occorre ugualmente per la manovra e che, avvolta su un'assicella di legno, nel nostro gergo si chiama «ascensore». Nel corpo del siluro viene poi la cassa d'assetto di poppa, il locale dell'albero dell'elica, l'elica circondata da un reticolo di protezione, il timone orizzontale di profondità e quello verticale di direzione, entrambi comandati dalla cloche.
Junio Valerio Borghese
Cit. da
Decima Flottiglia Mas
Frasi di Junio Valerio Borghese
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