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Indice degli autori
Aforismi Faccio - parte 7
Frasi trovate
:
1.950
Spesso mi chiedo perché ancora lo
faccio
| rispondo, devo toccare il fondo se voglio più slancio | ho la testa mozzata trovano il corpo sul ghiaccio | riconosci il mio cadavere dal nome scritto sul braccio | Devo scrivere più in fretta | prima che il tempo cancelli l'inchiostro partendo dalla prima lettera
Salmo
Cit. da
Morte in diretta
Frasi di Salmo
Se mi ammazzo tu muori, lo farai ridendo | ti
faccio
fuori, se non fai ritento | Manda un mazzo di fiori, corpi sul pavimento | fanno la guerra fuori, quando la guerra è dentro
Salmo
Cit. da
Mic Taser
Frasi di Salmo
Nella testa c'ho un coro, mi parlano a ruota | non mi sento mai solo se la stanza è vuota | Fai progetti sul futuro io lo
faccio
adesso | se domani crepi sicuro che vado a letto presto
Salmo
Cit. da
Mic Taser
Frasi di Salmo
Nel 2012 è venuta fuori la dubstep e io ho avuto l'intuizione di cantarci sopra. Da lì non sono più sceso dall'onda, perché avevo altre carte da giocarmi.
Faccio
il cazzo che mi pare e funziona, che bomba.
Salmo
Cit. da
rollingstone.it, intervista, 8 dicembre 2018
Frasi di Salmo
Posso sopportare che tu mi dica quello che ho fatto e quello che non ho fatto.
E posso sopportare le tue interpretazioni, ma ti prego di non confondere le due cose.
Se vuoi complicare qualsiasi questione ti posso dire come puoi fare:
confondi quello che
faccio
con il modo in cui tu vi reagisci.
Dimmi che sei frustrato per i lavori che non porto a termine, ma chiamarmi "irresponsabile" non e' certo un modo per motivarmi.
E dimmi che ti senti triste quando dico di "no" alle tue proposte, ma dirmi che sono un uomo freddo e insensibile non aumenterà le tue possibilità.
Sì, posso sopportare che tu mi dica quello che ho fatto o che non ho fatto. E posso sopportare le tue interpretazioni, ma ti prego non mescolare le due cose.
Marshall Rosenberg
Commenti:
1
L'India una nazione! Che apoteosi! L'ultima arrivata ne l'incolore fratellanza del diciannovesimo secolo! E in quest'ora del mondo sgambettava per prendere il proprio posto! Lei, che non aveva l'eguale se non nel Sacro Romano Impero, sarà forse alla pari col Guatemala e col Belgio! Fielding tornò a deriderlo. Aziz, travolto da una rabbia furiosa, caracollava qua e là senza sapere che fare, e gridò: ‐ Abbasso gli inglesi, ad ogni modo. Questo è certo. Sgombrate, gente, e alla svelta, vi dico. Noi possiamo odiarci l'un l'altro, ma odiamo di piú voi. Se non
faccio
sgombrare io, lo farà Ahmed, lo farà Karim; ci volessero anche centocinquantacinque anni, ci libereremo di voi, sí, butteremo a mare ogni maledetto inglese, e allora, ‐ galoppò furiosamente contro Fielding, ‐ e allora, ‐ continuò, quasi baciandolo, ‐ voi ed io saremo amici.
‐ Perché non possiamo esserlo subito? ‐ disse l'altro, stringendolo con affetto. ‐ È quello che voglio. È quello che voi volete.
Ma i cavalli non volevano: scartarono di fianco; non voleva la terra, che balzava su in massi tra cui i cavalieri dovevano parare l'uno dietro l'altro; i templi, il lago, la prigione, il palazzo, gli uccelli, le carogne, la Foresteria, che apparvero alla visi quando loro uscirono dalla gola e scorsero Mau ai loro piedi: non volevano, dissero con le loro cento voci: «No, non ancora», e il cielo disse: «No, non qui».
[Explicit]
Edward Morgan Forster
Cit. da
Passaggio in India
Frasi di Edward Morgan Forster
‐ La signora non doveva fare una cosa simile ‐ disse la signorina Bartlett. ‐ Non doveva farla assolutamente. Ci ha promesso delle stanze a sud, vicine e con una bella vista; invece queste sono stanze a nord, guardano su un cortile e sono molto distanti una dall'altra. Oh, Lucy!
‐ E per giunta è una cockney ‐ disse Lucy che l'inaspettato accento della signora aveva molto rattristato. ‐ Sembra di essere a Londra. ‐ Guardò le due file di inglesi seduti a tavola; la fila di bottiglie del'acqua, bianche, e delle bottiglie di vino, rosse, che correva tra gli inglesi: i ritratti della defunta Regina e del defunto poeta laureato che erano appesi dietro la schiena degli inglesi in una pesante cornice; l'avviso della Chiesa Inglese (Reverendo Cuthbert Roger, A. Oxon), che erano l'unica decorazione della parete. ‐ Charlotte, non sembra anche a te di essere a Londra?
faccio
fatica a credere che appena fuori dall'uscio ci sono tante cose diverse. Probabilmente è perché sono stanca.
‐ Questa carne è certamente già stata adoperata per fare il brodo ‐ disse la signorina Bartlett, posando la forchetta.
‐ Desideravo tanto di vedere l'Arno. Le camere che la signora ci ha promesso nella lettera dovevano guardare sull'Arno. La signora non doveva proprio fare una cosa simile. Oh, è una vergogna!
‐ Per me va bene qualsiasi buco, ‐ continuò la signorina Bartlett; ‐ ma è ben triste che tu debba avere una camera senza vista.
Edward Morgan Forster
Cit. da
Camera con vista ‐ Incipit
Frasi di Edward Morgan Forster
[Sui ruoli che interpreta]
A me piace tutto, sono un curioso. Se trovo qualcosa che mi incuriosisce lo
faccio
. Non penso a cosa piace agli altri, deve incuriosire me per poterlo trasmettere. Ho un atteggiamento critico verso il modo in cui si fanno le cose.
Kaspar Capparoni
Cit. da
ilprofumodelladolcevita.com, intervista, 22 dicembre 2018
Frasi di Kaspar Capparoni
Due avversari che combattono sono solo due persone consapevoli che osservano le mosse dell'altro e che sono in grado di adeguarvisi, non esiste nessuno schema codificato, non si può dire ... e quando lui fa cosi allora io
faccio
così..., c'è la massima libertà nel reagire alle mosse dell'avversario, Bruce descrisse benissimo questo principio con una frase che fece incidere nel retro di questo medaglione, la frase divenne poi il suo motto, e dice: usa il non metodo come metodo, avendo l'assenza di limiti come limite, nel corso degli anni questa frase è stata anche male interpretata, molti hanno pensato che usare un non metodo come metodo volesse dire che qualunque cosa uno faccia va bene e lo stile con cui lo si fa sia il proprio stile, io non credo che Bruce la intendesse così, voleva dire che è sbagliato rinchiudersi in uno schema che prevede un solo modo per reagire ad una data situazione, lui pensava che fosse necessario adattarsi a ogni situazione in modo diverso e credo che ci sia riuscito perfettamente.
Linda Lee Cadwell
Dal film:
Bruce Lee - La leggenda
Scheda film e trama
Frasi del film
Un Cane Lupo, ch'era stato messo
|
de guardia a li cancelli d'una villa,
|
tutta la notte stava a fa' bubbù.
|
Perfino se la strada era tranquilla
|
e nun passava un'anima: lo stesso!
|
Nu' la finiva più!
|
Una Cagnola d'un villino accosto
|
je chiese: - Ma perché sveji la gente
|
e dai l'allarme quanno nun c'è gnente?
|
Dice: - Lo
faccio
pe' nun perde er posto.
|
Der resto, cara mia,
|
spesso er nemmico è l'ombra che se crea
|
pe' conserva' un'idea:
|
nun ce mica bisogno che ce sia.
Trilussa
Titolo della poesia:
Er nemico
Frasi di Trilussa
Suellen
: Rossella è odiosa! Quella sua nuova casa è un'ostentazione! E ci ha tolto anche i nostri servi!
Careen
: Cara, non essere severa con Rossella. Grazie a lei nessuno potrà più toglierci Tara.
Suellen
: E che me ne
faccio
di Tara? Lei ha avuto tre mariti e io morirò zitella!
Dal film:
Via col vento
Scheda film e trama
Frasi del film
Rossella
: Oh, Rhett, avevo un gran freddo ed ero affamata e tanto stanca. E cercavo qualcosa. Vagavo nella nebbia ma non riuscivo a trovarla.
Rhett
: Cosa cercavi?
Rossella
: Ah, non lo so.
Faccio
sempre lo stesso sogno che finisce così. Cerco qualcosa e non la trovo.
Rhett
: Tesoro...
Rossella
: Oh, non sognerò mai di aver trovato quello che cerco e di essere salva?
Rhett
: In sogno ciò non accade mai. Ma ora avrai una vita sicura e felice e non farai più brutti sogni. Vedrai, tesoro, penserò io a proteggerti.
Dal film:
Via col vento
Scheda film e trama
Frasi del film
Rossella
: Voglio 300 dollari per pagare le tasse di Tara. Oh, vi ho mentito quando vi ho detto che le cose andavano bene. Vanno nel peggiore dei modi possibile! E voi dovete avere dei milioni.
Rhett
: Quali garanzie offrite?
Rossella
: I miei orecchini.
Rhett
: Non m'interessano.
Rossella
: Un'ipoteca su Tara.
Rhett
: Che me ne
faccio
d'una fattoria?
Rossella
: Ah, non perderete niente. Vi rimborserò col raccolto.
Rhett
: Non mi va. C'è niente di meglio?
Rossella
: Una volta diceste di amarmi. Se mi amate ancora io sono...
Rhett
: Avete dimenticato che non sono tipo da sposarvi?
Rossella
: No, non l'ho dimenticato.
Rhett
: Non valete 300 dollari. E mi ripaghereste solo con delle cattiverie.
Rossella
: Avanti, insultatemi, non me ne importa niente, purché mi diate il denaro! Non rinuncio a Tara! Dovessi lottare per lei fino al mio ultimo respiro! Oh, Rhett, vi prego, datemi quel denaro!
Rhett
: Anche se volessi non potrei davvero. I miei fondi sono a Liverpool, non ad Atlanta. Se io emettessi una tratta, i nordisti ci si butterebbero sopra come lupi. E così, mia cara, vi siete umiliata per niente.
Dal film:
Via col vento
Scheda film e trama
Frasi del film
Gerald
: Senti Rossella, devo dirti una cosa.
Rossella
: Sì, papà, che c'è?
Gerald
: Ho parlato con Prissy e Mami. Non mi va il modo come le tratti. Si deve essere severi coi domestici, ma anche gentili. Specialmente coi negri.
Rossella
: Sì, papà, lo so. Ma non chiedo a nessuno di fare più di quel che
faccio
io.
Gerald
: Comunque, disapprovo i tuoi modi.
Dal film:
Via col vento
Scheda film e trama
Frasi del film
[Sulla canzone "Da Lei"]
In questa canzone ho pensato di raccontare una "Fiaba Metropolitana", di quest'uomo che rincorre la sua "lei", ma più che attraverso un sentiero in un bosco deve correre nel traffico della città. Volevo mescolare realtà e sogno, come d'altronde sempre
faccio
nella mia musica.
Ghemon
Cit. da
tgcom24, intervista, 30 maggio 2014
Frasi di Ghemon
E certe volte non lo so | se per pigrizia o per avidità |
faccio
discorsi al limite dell'ovvietà | tipo che: amo chi mi ama | e annullo chi mi odia | ma il paradosso sta nella normalità | perché finisco coll'amare chi mi odia | e per penalizzare chi mi ama | Del resto la mia vita è fatta anche di questo | e la mia pace è diventata un fatto complicato.
Ghemon
Cit. da
Pace
Frasi di Ghemon
Nick
: Ehi, Flash, ti
faccio
un indovinello?
Judy
: No!
Flash
: Sì.
Nick
: Come si chiama un cammello a tre gobbe?
Flash
: Non... so... come.. si... chiama... un...
Judy
: ...cammello a tre gobbe!
Flash
: ...cammello... a... tre... gobbe.
Nick
: Incinto!
Dal film:
Zootropolis
Scheda film e trama
Frasi del film
Lady Beekman
[minacciosa]
: Vi accorgerete che
faccio
sul serio.
Dorothy
: "Sul serio"?! Allora perché s'è messa quel cappello?
Dal film:
Gli uomini preferiscono le bionde
Scheda film e trama
Frasi del film
Pritchard
: Miss Lee, io rappresento i Beekman e la compagnia di assicurazioni London.
Lorelei
: Io no grazie, non
faccio
assicurazioni.
Dal film:
Gli uomini preferiscono le bionde
Scheda film e trama
Frasi del film
Conosco Vieri da molti anni ma non mi sarei mai aspettata di creare una famiglia insieme a lui. Lo conosco da dieci anni perché avevamo tanti amici in comune. È strano come a volte l'amore della tua vita ce l'hai davanti e te ne rendi conto solo dopo anni. È stata una cosa incredibile ma molto naturale. Lui è molto protettivo, dolce e con lui mi
faccio
un sacco di risate. Stiamo bene insieme, ci divertiamo tantissimo. Se Bobo me lo chiederà, lo sposerò.
Costanza Caracciolo
Cit. da
Verissimo, settembre 2018, intervistata da Silvia Toffanin
Frasi di Costanza Caracciolo
Spesso ne risento la mattina dopo: dormire due ore, uscire tutte le sere stando in giro fino alle 6, fumare, bere, fare, disfare... Poi la mattina è dura. Quando entri in un locale non entri per bere ma per fare un film. Il mio buon senso mi porta sempre a cancellare i video che
faccio
la sera in discoteca. Ho un format: di notte verso le 4 metto delle stories su Instagram e le tolgo alle 8 del mattino. Così le può vedere e capire solo il popolo della notte e i ragazzini che vanno a scuola evitano di vedere cose un po' strane.
Sfera Ebbasta
Cit. da
rollingstone.it, intervista, 3 febbraio 2018
Frasi di Sfera Ebbasta
Quello che mi fa paura non è fallire o sparire ma è il pensiero delle malattie, della morte. Se mia nonna, che mi diceva sempre di mettere la canottiera quando faceva freddo, sapesse che cazzo
faccio
oggi la notte... altro che canottiera!
Sfera Ebbasta
Cit. da
rollingstone.it, intervista, 3 febbraio 2018
Frasi di Sfera Ebbasta
Non ho mai nascosto il mio utilizzo di droghe leggere, mi piace fumare le canne. Capisco che un ragazzino che mi segue sui social, vedendomi con una canna in mano, possa dire: se fuma lui, che è pieno di soldi e di tipe, allora lo
faccio
anch'io. Ma un artista deve essere libero di non dover mentire. I miei fan non sono i miei capi, come non lo è l'opinione pubblica. Non incito nessuno all'utilizzo di droghe, racconto semplicemente la mia vita.
Sfera Ebbasta
Cit. da
vanityfair.it, intervista, 30 marzo 2018
Frasi di Sfera Ebbasta
Wanda Maximoff
:
Faccio
un salto al negozio. Torno tra 20 minuti.
Visione
[le si para davanti]
: In alternativa possiamo ordinare una pizza?
Wanda Maximoff
: Visione... mi stai chiedendo di non uscire?
Visione
: È una questione di sicurezza.
Wanda Maximoff
: So proteggermi bene da sola.
Visione
[fermandola di nuovo]
: Non la tua. Il signor Stark vuole scongiurare la possibilità di un altro incidente pubblico fintanto che gli accordi non avranno fondamenta più solide.
Wanda Maximoff
: E tu che cosa vuoi?
Visione
: Che la gente ti veda come ti vedo io.
Dal film:
Captain America - Civil War
Scheda film e trama
Frasi del film
Quando si riesce a fare le cose che
faccio
io, se non le fai e poi succedono cose brutte, succedono per causa tua.
Peter Parker / Spider-Man
Dal film:
Captain America - Civil War
Scheda film e trama
Frasi del film
Ilaria Cucchi
[Riferendosi a suo padre]
: Dove sta andando?
Rita Calore
: Tribunale, Stefano è stato arrestato.
Ilaria
: Che ha fatto stavolta?
Rita
: L'hanno trovato con dell'hashish e della cocaina.
Ilaria
: Anche eroina?.
Rita
: No, no. Eroina no.
Ilaria
: Ma perché me lo dici solo ora?
Rita
: E che ti dovevo svegliare? L'hanno arrestato in piena notte, Ila. I carabinieri hanno perquisito casa, ma non hanno trovato niente.
Ilaria
: Ma perché non sono andati a casa sua?
Rita
: Forse c'erano già stati, non lo so. Non ne abbiamo parlato. Stefano era seduto in camera, in silenzio.
Ilaria
: Ma io dico... Ma pure la casa gli avete comprato? Ve l'avevo detto o no che era troppo presto? Voi ad ascoltare quello della comunità, "dategli fiducia", ma di che? Che non lo conosciamo Stefano? Almeno finché stava qua lo controllavamo.
Rita
: Ma Stefano passava qui ogni giorno. E nessuno di noi ha avuto il minimo sospetto.
Ilaria
: Mamma io te lo dico: io non mi
faccio
più prendere in giro. Non le voglio più sentire le tue cazzate. Quando Stefano ritorna, deve dirci la verità e basta.
Rita
: La verità è sempre la stessa. È da quindici anni che la verità è sta roba qua.
Dal film:
Sulla mia pelle
Scheda film e trama
Frasi del film
Guardia carceraria
: Cucchi? È arrivato il 118.
Stefano Cucchi
: Eh rimandali a casa.
Medico
: Come si chiama?
Guardia
: Cucchi.
Medico
: De nome, come fa de nome?
Guardia
: Stefano.
Medico
[Entrando in cella]
Stefano che te senti?
Stefano
[Coprendosi con una coperta]
: Niente sto bene, grazie.
Medico
: Ho capito se c'hanno chiamato un motivo ce sta. Dimme che è successo.
Stefano
: È tutt'apposto.
Medico
: Senti, soffri di qualche patologia? Prendi farmaci?
Stefano
: No, arrivederci.
Medico
: Senti ma così però è difficile per me. Almeno te vojo vedé.
Stefano
: Che voi vedé? Quanto so bello?
[Il medico prova a togliergli la coperta ma lui si oppone]
Aho', ma che famo i giochetti?
Medico
: Come
faccio
a aiutatte se fai così, eh?
Stefano
: Infatti non me devi aiutà, è tutt'apposto t'ho detto.
Medico
: Senti Stè, famo 'na cosa: mo' se n'annamo da sto posto: vieni con me all'ospedale? Così ce facciamo du chiacchiere, in privato, io e te tranquilli, eh?.
Stefano
: Te ringrazio daa proposta... ma te farei fa' 'n viaggio a voto.
Medico
: Ma perché te nascondi sotto quella coperta? De che c'hai paura?
Stefano
: E basta, famme dormì, dai.
Medico
: C'hai paura de quarcuno?
Stefano
: Basta vattene!
Medico
: Basta, io più de così. Se ci ripensi comunque richiamace. Non te fa' problemi. 'Nnamo.
Dal film:
Sulla mia pelle
Scheda film e trama
Frasi del film
Carabiniere
[Bussando alla macchina dove Cucchi e il suo amico stavano fumando]
: Che stamo a fa' qui?
Stefano Cucchi
: Buonasera, stamo a fuma' una sigaretta.
Carabiniere
: Scendi dalla macchina. Pure tu, eh. Forza. Che era 'na sigaretta o 'na canna?
Stefano
: 'Na sigaretta, se vole je la
faccio
vede'.
Carabiniere
: Io sento puzza de fumo.
Collega
: S'ha so' fatti prima. Che c'è, non ve le fate le canne voi, no?
Carabiniere
: Sentite, è meglio se la cacciate voi la roba, perché se la troviamo noi è peggio.
Stefano
: Ma guardi che non c'avemo niente noi..
Collega
: Dammi i documenti. Dai forza, pure tu dai. Qua c'è scritto che sei geometra. E ti chiami Stefano Cucchi.
Stefano
: Sì.
Collega
: Allora Cucchi, prima che cosa stavi passando all'amico tuo?
Stefano
: Prima, niente. T'ho passato qualche cosa prima?
Andrea Lattanzi
: No, m'ha dato na sigaretta.
Collega
: È la macchina tua questa?
Stefano
: Sì.
Collega
: Controlla Ma'.
Stefano
: Ma che ce perquisite?
Collega
: Sì, c'hai qualcosa in contrario?
Stefano
: No, non c'ho niente in contrario, me stavo a fa 'na chiacchiera co n'amico mio in macchina, vabbè.
Collega
: Senti, svuota le tasche e metti tutto sul tettuccio. Sbrigate dai. Me'? Pure tu, forza. Dai, tutto. La macchina tua qual'è?
Andrea
: Quella la'.
Collega
: Allarga ste gambe...
Stefano
: Sì, n'attimo. Poi t'ho detto che 'n c'ho niente.
Collega
: Mo' vediamo, mo' vediamo. Oh e qua che c'è di bello?
[Gli trova la droga nei pantaloni]
Due chiacchiere tra amici, eh? E chi è mo'?
[Arriva una pattuglia di agenti in borghese]
Ah, tu sei?
Agente in borghese
: Che sta a succede qua?
Carabiniere
: Sti due c'hanno un po' di roba. E che ci fate qua?
Agente
: Abbiamo staccato quando? Mezz'ora fa? Ma vi diamo una mano lo stesso.
Stefano Cucchi
: Sta a diventa' na festa delle guardie.
Carabiniere
: Che hai detto?
Stefano
: No, niente.
Carabiniere
: Girate. Che fai lo spiritoso? Mh? Al posto tuo lo spiritoso non lo farei. Se fossi pieno di fumo, con cinque carabinieri innanzi, io me ne starei calmo e zitto. Che dici tu?
Collega
: La macchina è pulita.
Carabiniere
: Controlla anche la sua.
Agente
: Quindi lui è lo spacciatore e tu il cliente?
Stefano
: No io sono geometra, non sono uno spacciatore.
Agente
: Ah sì e come secondo lavoro?
Stefano
: No, non scherzamo, io sto co n'amico mio a parla' in macchina.
Agente
: Devi sta' zitto, ti devi stà zitto.
Dal film:
Sulla mia pelle
Scheda film e trama
Frasi del film
Buongiorno Stefano. Devo fare un prelievo. Svegliati Stè.
Faccio
presto ja'. Stè. Stefano? Stè, Stefano? Chiama 'a dottoress. Emergenza, chiama 'a dottoress! Non c'è circolo, damme 'na mano.
[Provando a rianimarlo]
Stefano? Stefano? Non fa' scherzi Stè!
Infermiere
Dal film:
Sulla mia pelle
Scheda film e trama
Frasi del film
Mio padre era un poeta, abbastanza conosciuto in Italia. Insegnava nelle scuole ed era un poeta. Per me è stato naturale iniziare a scrivere poesie. Poi a ventun anni ho pubblicato un libro, ma già prima di allora Pasolini era un grande amico di mio padre, perché mio padre gli aveva fatto pubblicare il primo romanzo, Ragazzi di vita. Pasolini si è trasferito nello stesso palazzo in cui abitavamo noi, e un giorno, quando avevo vent'anni, l'ho incontrato davanti la porta e mi ha detto: Ehi, a te piacciono i film, giusto? Io ho detto di sì, e lui ha continuato: Perché girerò un film. E voglio che mi fai da assistente alla regia. E io: Cosa?. Sì,
faccio
un film, si chiamerà Accattone. Io: Ma Pier Paolo, non ho mai fatto l'aiuto regista. E lui: E io non ho mai diretto un film».
Bernardo Bertolucci
Cit. da
corriere.it, intervista, 6 gennaio 2017
Frasi di Bernardo Bertolucci
Tecnicamente divenni chef proprio con Gualtiero Marchesi all'Albereta, quando Carlo Cracco se ne andò. Io ero sous, Marchesi rifletteva su cosa fare per sostituire il partente, io andai da lui e gli dissi: "Se vuole prendermi in considerazione, io mi sento pronto". Lui sulle prima fu dubbioso, "sei giovane, è un bell'impegno.... Era insomma incerto. Io pensavo: "Lo
faccio
, lo voglio fare. Mal che vada, se non ci riesco, mi manderà via". Non mi ha mandato via.
Andrea Berton
Cit. da
identitagolose.it, intervista, 17 maggio 2018
Frasi di Andrea Berton
Maria Hill
: Il laboratorio è pronto, capo.
Tony Stark
: Oh, a dire il vero è lui
[indicando Captain America]
il capo... Io metto i soldi, il progetto e
faccio
sembrare tutti più affascinanti.
Dal film:
Avengers Age of Ultron
Scheda film e trama
Frasi del film
Sono una misura 44 con orgoglio. C'è modo e modo di essere una 44, e questo mi ha dato sicurezza con gli altri, mi
faccio
meno problemi, mi accetto meglio.
Benedetta Mazza
Cit. da
quotidiano.net, 10 settembre 2008
Frasi di Benedetta Mazza
Ogni volta è come la prima volta per me sul palco, ogni volta con qualcosa in più e un po' più di sicurezza. Poi se le altre mille serate sono andate bene a questi di stasera non gliene frega nulla, non lo sanno. Quindi bisogna sempre dare il massimo. Io
faccio
anche cinema e televisione, ma la vera arte per un comico, secondo me, è il teatro. Perché il teatro è artigianale, ogni sera fai qualcosa e la sera dopo devi rifare tutto daccapo. Il cinema lo possono fare in tanti, il teatro in pochi. Ci vuole il fisico, la lucidità, le cose che hai vissuto, l'incredibile che diventa credibile appunto perché l'hai vissuto.
Maurizio Battista
Cit. da
mywhere.it, intervista, 27 dicembre 2013
Frasi di Maurizio Battista
Il limite è non conoscere i propri limiti. Se mi chiedi di fare uno spettacolo in inglese... non lo
faccio
, perché non ne sono capace! La politica per me è come l'inglese.
Maurizio Battista
Cit. da
tvblog.it, intervista, 20 dicembre 2017
Frasi di Maurizio Battista
Nel mio ristorante ho solo un tavolo e non ho dipendenti,
faccio
tutto io: dall'accoglienza alla cucina. Ho fatto così perché non volevo puzzare di frittella, non volevo essere circondato da nessuno e non volevo casini. Sì, sono un po' egocentrico.
Andrea Mainardi
Cit. da
foxlife.it, intervista, 30 mar 2015
Frasi di Andrea Mainardi
Io sono nato a Roma, la città della grande bellezza, e ho vissuto a Cuba, e
faccio
avanti e indietro da Montecarlo. Ma la verità è che solo quando imbocco il casello di Sirmione, provenendo dal mondo, mi sento davvero a casa.
Valerio Merola
Cit. da
bresciaoggi.it, intervista, 17 giugno 2018
Frasi di Valerio Merola
L'Isola ha intaccato i miei muscoli e anche i miei neuroni. Ho perso 20 chili in 50 giorni.
[...]
Soffrivo di perdite di memoria. Ho dovuto fare esercizi per superarli, li
faccio
tutt'ora. Se ne sono uscito lo devo alla fiducia in me stesso, grazie anche ai miei figli e alla fede. Non mi vergono a parlarne, anche se la parola depressione in Italia è ancora un tabù.
[Dopo la partecipazione all'Isola dei Famosi nel 2003]
Walter Nudo
Frasi di Walter Nudo
Adesso facciamo così: tu ti riprendi con calma e poi ti
faccio
portare in comunità.
Dal film:
La pazza gioia
Scheda film e trama
Frasi del film
Da quasi due anni sono casta. Non
faccio
l'amore. Forse è l'input persiano che mi ha dato la mia mamma (Fariba, ndr) che mi ha sempre detto che un ragazzo deve corteggiarmi, che prima di fare sesso bisogna essere innamorati... Ed eccomi qui, è già un miracolo che non arriverò vergine al matrimonio.
Giulia Salemi
Cit. da
tgcom24, intervista, 5 giugno 2017
Frasi di Giulia Salemi
Nella canzone "Polisex" era importante distinguere le due parti, quella in cui
faccio
l'amore con un uomo e quella in cui provo con una donna. Erano espressamente sottolineate le diversità dei due tipi di rapporto. Era un po' una risposta al Triangolo di Renato Zero e a Pensiero stupendo di Patty Pravo, e contro il fatto di volerlo fare a tre o a quattro che tanto andava di moda all'epoca.
Ivan Cattaneo
Cit. da
jaymag.it, intervista, 16 gennaio 2015
Frasi di Ivan Cattaneo
Faccio
musica come il pittore dipinge la sua tela, cioè assolutamente solo, senza passaggi postproduttivi attraverso miriadi di mani estranee, arrangiatori, musicisti, discografici, tecnici del suono, programmatori elettronici.
Ivan Cattaneo
Frasi di Ivan Cattaneo
[...]
Quelli usciti dai talent... C'è chi è gay, e si vede lontano un miglio che lo è, e non lo dice, anzi fa di tutto per nasconderlo. Chi fa così perde la mia stima completamente. La perdono anche quelli più anziani, non
faccio
nomi, ma gente famosissima che non lo dice. È una mancanza di chiarezza anche con loro stessi, in fondo. Chi mente con se stesso, mente anche con gli altri. È una cosa patologica, non mi fido di queste persone. E non c'entrano niente le politiche discografiche.
Ivan Cattaneo
Cit. da
jaymag.it, intervista, 16 gennaio 2015
Frasi di Ivan Cattaneo
In genere non sono una persona che vive di rimpianti, sono soddisfatto di quello che
faccio
adesso. Sono impegnato con la radio e sono contento di come la
faccio
. Però se un domani dovesse capitare, sono pronto a vagliare qualsiasi proposta. Di certo non sono uno che si mette a scrivere un format perché ho necessita di tornare necessariamente sullo schermo.
Enrico Silvestrin
Cit. da
starpeoplenews.it, 5 settembre 2017
Frasi di Enrico Silvestrin
Una mattina che uscivo sul corso per andare a giocare al parco vidi tante persone tutte agitate che andavano verso la piazza. E allora io che
faccio
? Vado anch'io. C'era una folla vicino al castello, vidi dei repubblichini che mandavano indietro la gente. Io, essendo più piccola, riuscii a farmi largo. All'alba avevano ammazzato sedici partigiani, e infatti oggi si chiama piazza dei martiri, e io li vidi. Un gruppo di giovani uomini, gettati l'uno sull'altro a terra, col sangue raggrumato. E i parenti erano tutt'intorno tenuti fermi dai repubblichini. Impedivano di portarseli via, dovevano stare lì al momento, come esempio, come nell'Antigone. Quell'episodio, tutti quei cadaveri, mi tornò in mente quando giravo il film I cannibali, l'avevo cancellata. Ma ora è come se la vedessi, nei minimi dettagli. Eppure non l'avevo mai raccontata a nessuno, neanche in casa mia, evidentemente un meccanismo di rimozione mi aveva fatto dimenticare.
Liliana Cavani
Cit. da
stateofmind.it, intervista, 24 giugno 2015
Frasi di Liliana Cavani
Io sono ingenua. Mia madre mi ha sempre detto che lo ero troppo, mi metteva in guardia. Invece avere fiducia non guasta. Certo prendi delusioni, ma io ho incontrato tante persone valide, intelligenti. Se sospetti sempre, se hai paura della delusione, poi non fai mai niente. Mia madre mi dava dell'ingenua perché io vado,
faccio
, mi butto, provo. Ma l'ingenuità va bene, ti aiuta ad aprire delle porte, a superare ostacoli. Altrimenti, se stai troppo ad analizzare tutto quanto, finisci davvero a perdere tempo e ti impedisci tutto l'imprevisto.
Liliana Cavani
Cit. da
stateofmind.it, intervista, 24 giugno 2015
Frasi di Liliana Cavani
Igor
: Stacco tutto.
Inga
: Come
faccio
a sapere quando sono fatti?
Igor
: Il dottore ha detto di farli andare per quindici minuti, né un secondo di più, né uno di meno.
Cittadini
: Uccidiamolo! Uccidiamolo!
Inga
: Quanto manca?
Igor
: Ancora due minuti.
Ispettore Kemp
: Ein, zwei, drei! Eeeh! Ein, zwei, drei! Eeeh! Ein, zwei, drei! Eeeh!
Inga
: Che succede?
Igor
: Non lo so.
Inga
: Quanto manca ora?
Igor
: Ci siamo quasi.
Inga
: Oh mio Dio, sono i paesani. No! Mancano solo sette secondi, vi prego! No! No! No!
Mostro
: Mettete giù quell'uomo!
I Cittadino
: Mostro che parla.
II Cittadino
: Questo non possibile.
I Cittadino
: E invece sì.
Mostro
: Ho detto: mettete giù quell'uomo.
Ispettore Kemp
: Ma chi crede lei di essere per dare ordini a questa gente und perfino a me.
Mostro
: Io sono il Mostro.
Ispettore Kemp
: Sì, io vedo bene, vedo, lei è Mostro.
Mostro
: Tutta la gente ha avuto per me sempre odio e disprezzo. Guardavano il mio viso e il mio corpo, e correvano via inorriditi. Nella mia solitudine avevo deciso che se non riuscivo a suscitare l'amore che profondamente agognavo avrei suscitato paura. Io vivo perché questo povero caro genio squinternato mi ha dato la vita. Soltanto lui mi considerava come qualcosa di bello e poi, quando gli sarebbe stato facile rimanere al sicuro, egli ha usato il suo corpo come fosse una cavia, per darmi un cervello normale e un modo più sofisticato e civile di esprimermi.
Ispettore Kemp
: Beh, questo naturalmente crea un situazione tutta diversa, tutta. Quale capo di questa comunità, questa, voglio essere primo a lei offrire mia mano di amicizia, mano.
Mostro
: Grazie.
Ispettore Kemp
: Non c'è assolutamente di che, ma ora andiamo tutti a casa mia, tutti, per un pezzo di pan di Spagna, und poco di vino, und, cazzen... Tutti fare baldoria!
Dal film:
Frankenstein Junior
Scheda film e trama
Frasi del film
Helga
: Io ama mia bella fiorellina, fiorellina, fiorellina, io ama mia bella fiorellina, fiorelli...
Mostro
: Mmm.
Marito
: Quel mostro libero, dobbiamo tappare tutto! Grazie al cielo hai messo Helga a letto, con questa faccenda del mostro non voglio correre rischi, penso ancora all'altra volta.
Moglie
: Ma papi, io ti aveva detto che io doveva girare arrosto in forno tu non rammente. Io aveva detto a te di mettera Helga a...
Marito
: Tu non...
Helga
: Ora manda bacetto e fai ciao ciao.
Mostro
: Mmm.
Helga
: Oh, ora più niente restare. Cosa possiamo adesso gettare?
Marito
: Ma forse era in bagno quando hai guardato.
Moglie
: Ma... ma non ho nemmeno guardato sopra, credevo avevi guardato tu.
Marito
: Tu non hai guardato sopra?
Moglie
: Oh!
Helga
: Tu siede là! Tu siede là!
Abelardo
: Una visita, non chiedo altro. Un viandante che possa aiutarmi a passare qualche ora della mia vita solitaria.
Mostro
: Aaah!
Abelardo
: Grazie Signore, grazie.
Mostro
: Mmm.
Abelardo
: No, no, no, no, no, non parlare, non parlare, non dire niente. Oh, mia gioia, premio del cielo. Tu devi essere stato il più alto della classe, mi chiamo Abelardo e vivo qui tutto solo. Tu come ti chiami?
Mostro
: Mmm.
Abelardo
: Non ho afferrato.
Mostro
: Mmm.
Abelardo
: Oh, perdonami, non ho capito che eri muto. Il cielo ha strani schemi, io un povero eremita cieco e tu... tu un muto. Un muto incredibilmente grande. Ma hai le mani gelate figlio mio, che ne diresti di una bella tazza di minestra, eh? Ah ah, vieni, vieni. Vedrai che starai meglio quando ti sarai rifocillato. Eh, io so cosa significa avere fame e freddo. Sì, sì, e com'è importante avere gentilezze da uno sconosciuto. Sei pronto per la zuppa?
Mostro
: Mmm.
Abelardo
: Allora porgimi la tazza. Eh, amico mio, amico mio, tu non sai quanto la tua visita significhi per me, per quanto tempo ho atteso la gioia della compagnia di un altro essere umano.
Mostro
: Aaah!
Abelardo
: A volte nella preoccupazione per le faccende di tutti i giorni tendiamo a dimenticare quelli che sono i piaceri semplici...
Mostro
: Aaah!
Abelardo
: ... che costituiscono la base della vera felicità, ah sì, sì, sì, sì, eh. E ora un po' di vino con la zuppa?
Mostro
: Mmm.
Abelardo
: Sì, sì, tieni. Aspetta! Un brindisi, un brindisi ad una lunga amicizia. Chissà quanta fame avevi, e adesso, adesso una piccola sorpresa, per una simile occasione avevo da parte dei... sigari. Ecco, tieni!
Mostro
: Mmm.
Abelardo
: Cosa? No, no, no, no, il fuoco è buono, è buono, ascolta, il fuoco, il fuoco è nostro amico. Guarda come
faccio
io, adesso ti mostro, eh? Ecco, hai visto? Hai il tuo sigaro? Fa' vedere, fa' vedere, bene. Guarda eh, ora tienlo così, non aspirare finché la punta non è rossa.
Mostro
: Uahhh! Mmm!
Abelardo
: Aspetta. Aspetta. Ma dove vai? Volevo offrirti anche una sambuca.
Dal film:
Frankenstein Junior
Scheda film e trama
Frasi del film
Elizabeth
: Oh, mio caro tesoro. Oh, mio dolce amore. Conterò le ore che tu sei via.
Dr. Frankenstein
: Oh tesoro adorato, anch'io.
Elizabeth
: No, non sulle labbra.
Dr. Frankenstein
: Cosa?
Elizabeth
: Vado a quel party di Nanna e Nicky più tardi, non voglio avere sbaffi di rossetto.
Dr. Frankenstein
: Oh.
Elizabeth
: Capisci vero?
Dr. Frankenstein
: Ma certo.
Capostazione
: In carrozza!
Elizabeth
: Oh Dio!
Dr. Frankenstein
: Beh, credo che ci siamo.
Elizabeth
: Freddy, tesoro... Oh, come
faccio
a dire in due minuti quello che mi ci è voluto tutta una vita a comprendere?
Dr. Frankenstein
: Perché non provi?
Elizabeth
: D'accordo. Sei tutto maschio, sono tua, fai ciò che vuoi di me, che altro posso dire?
Dr. Frankenstein
: Mio dolce amore...
Elizabeth
: I capelli! Vengo adesso dal parrucchiere.
Dr. Frankenstein
: Scusa, scusa.
Elizabeth
: Spero che ti piacciano le nozze all'antica.
Dr. Frankenstein
: Preferisco le notti di nozze all'antica.
Elizabeth
: Ah, sei incorreggibile.
Dr. Frankenstein
: Vorrebbe dire che mi ami?
Elizabeth
: Ci puoi scommettere le mutandine.
Dr. Frankenstein
: Oh, mio unico amore...
Elizabeth
: Taffetà, caro.
Dr. Frankenstein
: Taffetà, tesorino.
Elizabeth
: No, il vestito. È di taffetà, si sgualcisce.
Dr. Frankenstein
: Oh.
Capostazione
: In carrozza!
Elizabeth
: Lo odio quell'uomo orribile. Beh, vai via, prima che perda ogni controllo di me stessa... Ah le unghie. Ah...
Dr. Frankenstein
: Scusami! A presto cara.
Elizabeth
: A presto Freddy.
Dr. Frankenstein
: Tesoro...
Elizabeth
: Oh...
Moglie
: Harry, quello ha ricominciato!
Harry
: E che diavolo vuoi che ci faccia.
Moglie
: Ma tutti i giorni!
Harry
: Beato lui che ce la fa.
Controllore
: New York signori, per New York prepararsi a scendere.
Moglie
: Hans, er wachte schon weider.
Hans
: Was so
[...]
Moglie
: Aber jaden tag.
Hans
:
[...]
Lass ihm, lass ihm.
Controllore
: Transylvania nachste! Jeder austeigen fur Transylvania!
Dr. Frankenstein
:
[Ehi, ragazzo. Siamo in Transilvania?]
Ragazzo
: Ja, klar,
[l'hai azzeccata. Ehi, vuoi una lucidata?]
Dr. Frankenstein
: Uh... No, danke.
Dal film:
Frankenstein Junior
Scheda film e trama
Frasi del film
Irene
: Tu che cosa fai?
Pilota
: Guido.
Irene
: Le limousine?
Pilota
: No, guido nei film.
Irene
: Fai inseguimenti o roba del genere?
Pilota
: Sì.
Irene
: Non è pericoloso?
Pilota
: Lo
faccio
part-time. In realtà lavoro in un'officina.
Dal film:
Drive
Scheda film e trama
Frasi del film
Siete vicini di casa no? Può accompagnarvi lui. Sarà felice di farlo. È un bravo ragazzo. Si è presentato alla mia officina cinque o sei anni fa, è saltato fuori dal nulla. Cercava un lavoro, quindi ho pensato di metterlo alla prova: è bravissimo! Così l'ho assunto all'istante, boom! e alla metà del salario che pagherei normalmente. Non ha battuto ciglio. E da quel momento non
faccio
altro che sfruttarlo. Shhh non glielo dica!
[Parlando a Irene di Pilota a sua insaputa]
Shannon
Dal film:
Drive
Scheda film e trama
Frasi del film
Potrei essere rinchiuso in un guscio di noce e tuttavia ritenermi Re di uno spazio infinito, se non fosse che
faccio
brutti sogni.
William Shakespeare
Cit. da
Amleto, atto II, scena II
Frasi di William Shakespeare
Poliziotti
: Presto, portate qui quelle transenne! I candelotti! I candelotti! Su! Mettete i chiodi!
Sala Operativa
: A tutte le unità. Segnalazione codice 10-7-9. È in atto un inseguimento. Una berlina Dodge color bianco e nero del 1974, diretta a sud sulla 4-7. Rispondete al segnale 10-7-9. A bordo del veicolo si trovano un certo Jake Blues e un certo Elwood Blues...
Capo Nazista
: Gruppenfuehrer!
Sala Operativa
: ... considerati soggetti estremamente pericolosi.
Elwood
: Ehi! Jake! Jake!
Faccio
una deviazione.
Mount
: Direzione sud, autostrada 4-7.
Mercer
: Salve! Mi passa il microfono? Grazie infinite. Hello, qui è l'auto... che auto siamo?
Mount
: Cinque-cinque.
Mercer
: Auto cinquantacinque. Siamo... siamo a cavallo, eh, eh, eh!
Poliziotti
: Aiuto, aiuto! Sono qui sotto! State calmi! Dammi una mano!
Sala Operativa
: Codice 10-7-9 sempre vigente. Il veicolo diretto a sud si sta avvicinando ai confini territoriali di Chicago. Il Comando consiglia di contattare i distretti di Chicago per intercettazione locale. Procedere con tutti i mezzi. Il ricorso alla violenza anche non necessaria per l'arresto dei Blues Brothers è ammesso e approvato.
Poliziotti
: Oooh!
Elwood
: Beh, questa deve essere la Lower Wacker Drive. Se i miei calcoli sono giusti, dovremmo essere nei paraggi di Piazza Onorevole Richard J. Daley.
Jake
: Dove c'è la statua di Picasso?
Elwood
: Sì.
Poliziotto
: Da quella parte! Figli di puttana! Fuoco! Fuoco a volontà!
Capo Nazista
: Eccoli là!
Elwood
: Oh, no!
Jake
: Che cos'è? La nebbia?
Elwood
: No, è il motore. È partito un pistone.
Jake
: Poi torna?
Elwood
: No.
Capo Nazista
: Più in fretta! Più veloce.
Gruppenfuehrer
: Oh, cazzo! Ti ho sempre amato.
Dal film:
The Blues Brothers
Scheda film e trama
Frasi del film
Curtis
: Ascoltate. Mi avete già sentito parlare di Jake e di Elwood. Beh, un tempo vivevano qui, proprio come voialtri, e io cantavo per loro esattamente come
faccio
ora per voi. Stasera Jake e Elwood andranno a cantare e a suonare con la banda, e il ricavato andrà a dei bambini orfani come voi, e quindi dovete contribuire. Allora, salite su quel macinino e andiamo su al Nord a fare un po' di pubblicità.
Elwood
: Solo per stasera, alle ore 20, i favolosi Blues Brothers! Alla Sala Grande del Palace Hotel! Lago Wazzapamani! Alle ore 20, i favolosi Blues Brothers Show Band and Review!
Curtis
: Grazie, amico! Siete formidabili! Ah!
I Bimbo
: Attenzione! Attenzione!
II Bimbo
: Solo stasera...
III Bimbo
: ... da Chicago...
IV Bimbo
: ... i Blues Brothers!
V Bimbo
: Canzoni e musiche e varietà.
VI Bimbo
: Soltanto stasera i favolosi...
Elwood
: ... Blues Brothers! Show Band and Review! Ehi, tu sulla moto! Voi due, ragazze! Ditelo ai vostri amici! Parcheggio gratis! Solo due dollari d'ingresso, gente! Sarà una serata indimenticabile! Solo due dollari!
VII Bimbo
: La mette in vetrina, signora, perché è una cosa importante.
Elwood
: Soltanto stasera, da Chicago, i favolosi Blues Brothers Show Band and Review! Serata dedicata a signore e signorine! Per ballare al ritmo giusto! Stasera, Sala Grande del Palace Hotel!
Tucker
: Soltanto stasera, i Blues Brothers e il loro complesso. Spettacolo eccezionale. Sala Grande del Palace Hotel. Soltanto stasera!
Elwood
: Come andiamo?
Jake
: Bene. Finora abbiamo coperto il Lago McHenry e parte della Contea Page.
Elwood
: Bene. Continuiamo il giro.
Jake
: Che cosa c'è?
Elwood
: È finita la benzina! Cazzo!
Dal film:
The Blues Brothers
Scheda film e trama
Frasi del film
Commessa
: Vuole altro, signore?
Cliente
: Avete anche una Miss Piggy?
Jake
: Carine quelle giacchette.
Elwood
: Già, sono in saldo ancora per una settimana.
Jake
: Lì fanno dei ciambelloni strepitosi.
Elwood
: Davvero? Reparto premaman.
Jake
: Certo che si trova proprio di tutto, qui, eh?
Elwood
: La Oldsmobile. È uscito il nuovo modello. Guarda che bei paralumi.
Agente
: Oh, Cristo! Mi si è rotto l'orologio.
Mount
: Quello lo becco, prima o poi! Fosse l'ultima cosa che
faccio
in vita mia, lo giuro!
Dal film:
The Blues Brothers
Scheda film e trama
Frasi del film
Sono 104 giorni che non
faccio
sesso. Però ieri ho fatto l'amore.
Francesca Di Modugno
Dal film:
Immaturi
Scheda film e trama
Frasi del film
Fare il Dj era un modo per fare soldi e allo stesso tempo esprimere la mia creatività, e poi la musica è un linguaggio universale. Ho passato vent'anni cercando di sfondare come attore, ora sono fortunato:
faccio
il dj e il produttore nelle pause tra i film.
Idris Elba
Cit. da
gioia.it, intervista, 30 luglio 2017
Frasi di Idris Elba
Sono piuttosto volubile,
faccio
tante cose, alcune riescono altre no, alcune mi piacciono un sacco ma poi non funzionano. Il mio sogno nel cassetto è lavorare nel cinema ma, sai, è una di quelle cose che tengo lì senza sapere se accadrà mai.
Fabio Rovazzi
Cit. da
rockit.it, intervista, 8 luglio 2016
Frasi di Fabio Rovazzi
Io mi gaso molto mentre
faccio
video, poi, una volta pubblicati, non mi piacciono più. Sono un po' perfezionista, il che è anche un bene perché mi spinge ogni volta a fare meglio. La cosa bella di questo lavoro è che fai cose che ti piacciono e, sostanzialmente, ti fanno ridere. I veri lavori sono altri, dai.
Fabio Rovazzi
Cit. da
rockit.it, intervista, 8 luglio 2016
Frasi di Fabio Rovazzi
Vestiti da Sandra che io
faccio
il tuo Raimondo.
Edoardo D'Erme (Calcutta)
Cit. da
Del verde
Frasi di Edoardo D'Erme (Calcutta)
Io in politica? Scherziamo?
Faccio
il metalmeccanico, produco auto, camion e trattori.
Sergio Marchionne
Frasi di Sergio Marchionne
Il fatto che io possa considerare il mio ultimo disco come l'ultimo è una cosa che
faccio
sempre perché lo devo a me e a chi mi ascolta come impegno nei confronti loro.
Niccolò Fabi
Cit. da
wired.it, intervista, 24 novembre 2017
Frasi di Niccolò Fabi
Smoking Man
: Procedure di protezione, tutto il resto del personale giù. Se non siete armati provvedete sùbito. Probabile intrusione.
Soldato
: Muoversi! Muoversi! Anche voi, forza!
Mulder
: Scully!
Intercom
: Datemi conferma attivazione allarme di secondo e terzo livello.
Tecnico
: C'è un contaminante nel sistema!
Intercom
: ... sistema di ventilazione a regime, procedere a ispezione aree...
Smoking Man
: Mulder ha il vaccino, è chiaro.
Mulder
: Respira! Scully, ce la fai a respirare?
Scully
: Ho freddo. Ho freddo.
Mulder
: Ora ti
faccio
uscire.
Tecnici
: Conflitto di sistema! I comandi a distanza non rispondono! Impianti 8, 9 e 10 fuori servizio! Abbandonare... Evacuare... Attendiamo istruzioni! Controllo, rispondete! Controllo, rispondete! Ma cosa succede?
Smoking Man
: Sta andando tutto a puttane!
Tecnico
: Che ne facciamo di Mulder?
Smoking Man
: Non ne uscirà mai vivo!
Tecnico
: Via! Via! Comincia a mettere in moto! Fate in fretta! Fate in fretta! Dirigi verso Nord, non ti fermare! Muoversi! Muoversi!
Mulder
: Non ci possiamo fermare! Tieni duro!
Scully
: Non ce la
faccio
.
Mulder
: Sì che ce la fai! Scully, prova a aggrapparti a quel condotto. Scully, aggràppati a quel condotto! Scully... Ti prego, respira! Respira! Scully, respira! Brava, ora inspira. Inspira. Inspira.
Scully
: Ci sei cascato di nuovo.
Mulder
: Nel condotto! Vai, forza! Fa' presto, Scully! Presto!
Scully
: Mulder!
Dal film:
X-Files
Scheda film e trama
Frasi del film
Agente
: Temo che lei stia cercando il classico ago nel pagliaio. L'esplosione è stata talmente violenta che finora non siamo riusciti a mettere insieme granché.
Mulder
: Mi interessa qualsiasi cosa esuli dalla normalità. Magari proveniente dai locali del NFGE dove c'erano i corpi.
Agente
: Beh, non ci aspettavamo di trovare cadaveri, tra le macerie. Ora sono a Washington.
Mulder
: C'è altro rinvenuto in quei locali che Washington sta ancora aspettando?
Agente
: Dei frammenti ossei, sono usciti dal setaccio stamattina. Abbiamo pensato a un'altra vittima, ma poi si è saputo che provenivano da un sito archeologico nei dintorni.
Mulder
: Li avete esaminati?
Agente
: No, sono solo fossili, a quanto ci risulta.
Mulder
: Vorrei che li vedesse quella collega, se non le dispiace.
Agente
: Se sono a portata di mano, l'accontento volentieri.
Mulder
: Hai detto che non saresti venuta.
Scully
: Non era previsto. Oltretutto stanotte ho passato più di mezz'ora in una cella frigorifera. Ma ho studiato i campioni di sangue e di tessuto prelevati dal corpo del pompiere.
Mulder
: Cos'hai scoperto?
Scully
: Qualcosa che non potrei mostrare a nessuno. Non senza suscitare quel genere di attenzione che al momento tendo a evitare. Comunque, ciò che ha infettato le vittime è rivestito di uno strato proteinico che finora non avevo mai visto. La sua azione su di loro è stata estremamente rapida.
Mulder
: Com'è avvenuta l'infezione?
Scully
: Questo non lo so, ma a meno che non risponda ai trattamenti convenzionali potrebbe costituire una seria minaccia
Agente
: Sono solo fossili, come le ho detto. Erano lontani dall'epicentro dell'esplosione, non ne ricaverete granché.
Mulder
: La ringrazio. Ti spiacerebbe dare un'occhiata a questo reperto? Da quale località ha detto che provengono?
Agente
: Glielo
faccio
vedere sulla carta.
Bronschweig
: Voglio che tutte le regolazioni siano verificate e ricalibrate. Voglio una temperatura costante di due gradi sotto zero, quando trasferiremo il soggetto dopo la somministrazione del vaccino. È uscito!
Tecnico
: Come?
Bronschweig
: Ha abbandonato l'ospite. L'incubazione è terminata.
Tecnico
: Cosa c'è?
Bronschweig
: Aspetta. Lo vedo. Oh! Bontà divina.
Tecnico
: Lo vede ancora?
Bronschweig
: Sì. Altro che piccoli omini verdi. Ho bisogno di voi, quaggiù! Presto! Ho bisogno di aiuto! Ma cosa fate? Cosa fate? Oh, mio dio! Oh...
Dal film:
X-Files
Scheda film e trama
Frasi del film
Militare
: Documenti e nome del paziente.
Mulder
: Andiamo giù all'obitorio.
Militare
: È zona interdetta, al momento, salvo che per i sanitari autorizzati.
Mulder
: Su ordine di chi?
Militare
: Del generale McAddie.
Mulder
: Ha richiesto lui la nostra presenza. Siamo stati svegliati alle tre. Ci è stato detto di venire sùbito qui.
Militare
: A me non risulta niente.
Mulder
: Beh, chiama il generale.
Militare
: Ma non ho il numero.
Mulder
: Chiama il centralino e fattelo passare. Gesù, non sai neanche il numero del centralino?
Militare
: Cerco l'ufficiale di servizio.
Mulder
: Giovanotto, non abbiamo il tempo di cazzeggiare mentre tu fai sfoggio della tua ignoranza in materia di gerarchia. È un ordine del generale McAddie. Chiamalo. Mentre ti fai confermare l'autorizzazione, noi ci mettiamo al lavoro.
Militare
: Va bene, magari cominciate a scendere, io intanto chiedo conferma al generale.
Mulder
: Grazie. Da quando in qua i generali interdicono l'accesso agli obitori?
Scully
: Questo è uno dei pompieri che sono morti a Dallas?
Mulder
: Stando alla targhetta.
Scully
: E tu cosa vorresti scoprire?
Mulder
: Causa del decesso.
Scully
: Te lo posso dire io, senza neanche guardarlo. Lesioni multiple degli organi interni imputabili a deflagrazione a distanza ravvicinata. Mulder, gliel'hanno già fatta l'autopsia. Si vede benissimo da com'è stato impacchettato.
Mulder
: Corrisponde alla descrizione che hai letto?
Scully
: Oh, mio dio. Questo poveraccio ha i tessuti ridotti...
Mulder
: ... a gelatina.
Scully
: Si direbbe una disgregazione cellulare. Oh, ma è completamente edematoso. Qui non è stata eseguita nessun'autopsia. Non c'è incisione a Y, è chiaro che non l'hanno aperto.
Mulder
: In altre parole, quello che dice il referto è falso? Non è morto per una deflagrazione a distanza ravvicinata.
Scully
: Io non ti so dire che cosa ha ucciso quest'uomo, ma penso che nessuno te lo saprebbe dire. Mulder, tu sapevi già da prima che non è morto sul luogo dell'attentato.
Mulder
: Così mi è stato detto.
Scully
: Quindi secondo te è una copertura? Ma di che cosa?
Mulder
: Non ne ho idea. Ma ho il sospetto che quello che scoprirai si presti poco a essere catalogato o facilmente codificato.
Scully
: Mulder, aspetta. Un'autopsia richiede tempo, e prima o poi qualcuno si accorgerà che qui dentro non ci dovremmo stare, in teoria.
Mulder
: Ci accusano della morte di quest'uomo. Io gradirei sapere di cosa è morto. A te non interessa?
Radio
: Fermata alla Quindici in tre minuti.
Mulder
: Dovrebbe essere lì.
Radio
: 157 Capitol Avenue. 157 Capitol Avenue.
Detective
: Controlla bene. Puoi scommettere che quel porco tiene nascosto la sua riserva speciale in qualche doppio fondo. Smontate armadi, cassettiere, librerie. Non tralasciate niente. Scusi, lei. Desidera?
Mulder
: Abita qui il dottor Kurtzweil?
Detective
: Se vuole saperlo, ci sarà un motivo.
Mulder
: Sì, lo sto cercando.
Detective
: Se lo cerca, ci sarà un motivo.
Agente
: Anche qui è pieno di cassette.
Detective
: Lo stanno cercando anche i Federali. Bel commercio ha messo su, eh?
Mulder
: Cioè?
Detective
: Vendeva porno foto di bambini via internet. Lo cerca per qualche altra ragione?
Mulder
: Sì. Sì, avevo appuntamento per un'ecografia dell'utero. Hm.
Detective
: Ah, ah, ah, ah! Le
faccio
un colpo se prendiamo Kurtzweil?
Mulder
: No, non si disturbi.
Kurtzweil
: Ha visto che commedia? Qualcuno sa che ho parlato con lei.
Mulder
: No, almeno a sentire la polizia.
Kurtzweil
: Cos'è stavolta? Ancora pedofilia? Molestie sessuali a una paziente?
Mulder
: La vogliono screditare, perché?
Kurtzweil
: Perché sono pericoloso. Perché io conosco troppo bene la verità.
Mulder
: Ah, sì, quella spazzatura millenaristica che si diverte a scrivere.
Kurtzweil
: Conosce i miei saggi? Su Dallas avevo ragione, però.
Mulder
: Come faceva a saperlo?
Kurtzweil
: Sa dell'esistenza di un virus chiamato Hanta?
Mulder
: Sì, è un virus mortale diffuso parecchi anni fa dai topi selvatici negli Stati Uniti sudoccidentali.
Kurtzweil
: Secondo i giornali, il còmpito di impedire il diffondersi di un'epidemia venne affidato al NFGE, Nucleo Federale Gestione Emergenze. Lei ha idea di quali sono i suoi effettivi poteri? In caso di emergenza nazionale, l'NFGE autorizza la Casa Bianca a sospendere le garanzie costituzionali. Rifletta. Perché un organismo dotato di un potere pressoché assoluto si mobilita per combattere una modesta epidemia nelle campagne texane?
Mulder
: L'epidemia in realtà non era così modesta?
Kurtzweil
: No. Non si trattava di un'epidemia di virus Hanta.
Mulder
: Di che si trattava? Di che si trattava?
Kurtzweil
: In gioventù, quando eravamo ancora militari, io e suo padre venimmo reclutati per un progetto, finalizzato alla guerra biologica, ci dissero. Un virus.
Mulder
: Che cosa ha ucciso quegli uomini?
Kurtzweil
: Qualcosa a cui non crederebbero neanche i miei lettori. Qualcosa che sfugge a ogni umana comprensione. Qualcosa che quando si scatenerà avrà conseguenze oggi inimmaginabili.
Mulder
: Una pestilenza.
Kurtzweil
: La pestilenza che porrà fine a tutte le pestilenze. L'arma silenziosa di una guerra silenziosa. La sistematica inoculazione di un organismo incontrollabile, che non lascia scampo agli uomini che ne sono i portatori. Ci hanno lavorato sopra per cinquant'anni! Mentre il resto del mondo combatteva asiatici e comunisti, quella gente ha negoziato in tutta segretezza un'apocalisse preordinata!
Mulder
: E con chi l'avrebbe negoziata?
Kurtzweil
: Ci può arrivare anche da solo, no? La data è già stabilita. Un giorno festivo. La popolazione sarà lontana dalle proprie case. Il Presidente dichiarerà lo stato di emergenza, da quel momento tutti i ministeri e gli enti governativi passeranno sotto il controllo del Nucleo Federale Gestione Emergenze. Si insedierà il governo ombra.
Mulder
: E poi danno a me del paranoico.
Kurtzweil
: Torni sùbito a Dallas, agente Mulder, e indaghi. O scopriremo la verità insieme al resto degli Americani, quando sarà tardi.
Mulder
: Scully, sono io.
Scully
: Sì.
Mulder
: Perché bisbigli?
Scully
: Mulder, adesso non posso parlare.
Mulder
: Cos'hai trovato?
Scully
: Tracce evidenti di una massiccia infezione.
Mulder
: Che tipo di infezione?
Scully
: Non lo so.
Mulder
: Okay, sta' a sentire: ora vado a casa e prenoto un posto per Dallas. Prendo un biglietto anche per te.
Scully
: Mulder...
Mulder
: Ti prego. Ho bisogno di te, mi serve la tua consulenza.
Scully
: Domattina ho un'altra udienza a Washington.
Mulder
: Ti ci porterò in tempo, sta' tranquilla, e forse con delle prove che faranno scalpore.
Scully
: Non posso, non insistere! Mi sono già spinta molto al di là del ragionevole.
Mulder
: In questa storia di ragionevole c'è ben poco. Scully? Sei ancora lì? Scully! Scully!
Dal film:
X-Files
Scheda film e trama
Frasi del film
Agente
: Sì, d'accordo, restate lì. L'edificio è stato evacuato e ispezionato da cima a fondo, signore. Non c'è traccia di ordigni esplosivi, né di altri oggetti sospetti.
Darius Michaud
: Nell'ispezione avete impiegato i cani?
Agente
: Sì, signore.
Michaud
: Mandateceli di nuovo.
Agente
: Forza e coraggio! Si ricomincia!
Dana Katherine Scully
: Pronto, Mulder, sono io.
Fox William Mulder
: Dove sei?
Scully
: Sul tetto del palazzo.
Mulder
: Trovato qualcosa?
Scully
: No, macché, niente.
Mulder
: Che cos'hai?
Scully
: Non lo so, mi sono fatta dodici piani a piedi, sono accaldata, sto crepando di sete, e in tutta sincerità mi domando cosa ci
faccio
quassù.
Mulder
: Stai cercando una bomba.
Scully
: Ah, grazie, questo lo so, ma la telefonata parlava degli uffici federali all'altro lato della strada.
Mulder
: Sono già coperti.
Scully
: Mulder, quando viene annunciata per telefono una bomba terrorista, lo scopo razionale che si prefigge l'anonimo informatore è metterci in condizione di trovare la bomba. La ragion d'essere del terrorismo è appunto quella di propagare il terrore. Se studiassi le statistiche, individueresti un modello comportamentale standard applicabile a tutti i casi in cui alla minaccia è seguito l'attentato. E se non si opera tenendo conto di questa costante, se ci si ostina a ignorarla, come facciamo noi, abbiamo buone probabilità, nel caso la bomba ci sia, di non trovarla, col rischio che muoia della gente. Mulder? Pronto?
Mulder
: Boom.
Scully
: Accidenti, Mulder!
Mulder
: Non è più di moda rompere gli schemi? Il fattore sorpresa... l'agire a casaccio dell'inopinabilità... Se non impariamo ad anticipare l'imprevedibile, o ad aspettarci l'inaspettato in un universo di infinite possibilità, ci ritroveremo alla mercé di qualsiasi persona o cosa che non possa essere programmata, catalogata, o facilmente codificata. Che cosa ci facciamo quassù, Scully? Fa un caldo infernale.
Scully
: So benissimo che questo incarico ti annoia, ma in un momento simile pensare a ruota libera può solo costarti caro.
Mulder
: Perché mi annoierei?
Scully
: Devi smettere di cercare quello che non c'è. Hanno chiuso gli X-Files. D'ora in poi si seguono le procedure, il protocollo.
Mulder
: Forse dovremmo annunciare una bomba a Houston. Stasera c'è una finalissima allo stadio.
Scully
: E adesso?
Mulder
: È chiusa?
Scully
: Altro che anticipare l'imprevedibile. C'eri cascato.
Mulder
: Ma figurati!
Scully
: Altroché. C'eri cascato eccome!
Mulder
: Ma fammi il favore! Ho visto che fingevi di tirarla.
Agente
: E mi raccomando, senza spingere.
Insegnante
: Forza, nell'ascensore. Entrate due alla volta.
Scully
: Te lo si leggeva in faccia. Hai avuto un momento di panico totale.
Mulder
: Tu non mi hai mai visto nel panico. Quando sono nel panico la mia faccia è questa.
Scully
: Infatti era questa.
Mulder
: Non era questa.
Scully
: Era la faccia che hai fatto, invece. Da bere offri tu.
Mulder
: Cosa vuoi? Coca, Pepsi, una flebo di salina?
Scully
: Qualcosa di dolce. Pronto?
Mulder
: Scully, ho trovato la bomba.
Impiegato
: Per l'economato.
Scully
: Molto spiritoso. Dove sei, Mulder?
Mulder
: Nel locale ristoro.
Scully
: Sei tu che batti?
Mulder
: Sì, trova qualcuno che venga ad aprirmi.
Scully
: Dovrei cascarci?
Mulder
: Hai meno di quattordici minuti per evacuare l'edificio.
Scully
: E piantala, Mulder ...
Mulder
: Tredici e cinquantasei. Tredici e cinquantaquattro. Tredici e cinquantadue. Tredici e cinquanta. Statisticamente, che ti suggerisce?
Scully
: Sta' tranquillo, Mulder, ti
faccio
uscire di lì. Fate evacuare sùbito il palazzo! Lo voglio sgombro entro dieci minuti! Chiami i vigili del fuoco e faccia bloccare il centro città per un raggio di almeno un chilometro intorno a questa strada!
I Vigilante
: In dieci minuti?
Scully
: Non deve pensare! Deve alzare il telefono e fare in modo che succeda!
I Vigilante
: È la vigilanza.
II Vigilante
: Attuare procedura di allarme incendio.
Scully
: Qui agente speciale Scully, è urgente. Voglio l'agente speciale in capo Michaud. È andato nel palazzo sbagliato!
Michaud
: Dov'è?
Scully
: L'ha trovato in un distributore automatico, e lui è bloccato nel locale.
Mulder
: Scully, hai presente la faccia che ti ho fatto vedere? Beh, adesso ce l'ho.
Scully
: Allontànati dalla porta, veniamo a prenderti.
Agente
: Attenzione!
Mulder
: Ditemi che c'è dell'innocua gazzosa in quelle taniche.
Michaud
: È di costruzione artigianale, ma devastante. Trenta litri di astrolite. Okay, tutti fuori. Sgombrare la zona.
Agente
: Forza! Muoversi!
Mulder
: Sarà il caso che qualcuno resti con lei.
Michaud
: Vi ho dato un ordine, levatevi di torno, evacuate l'edificio.
Scully
: È in grado di disinnescarlo?
Michaud
: Dovrei riuscirci.
Mulder
: Restano meno di quattro minuti per scoprire se è vero.
Michaud
: Ha sentito cosa ho detto? Fuori.
Scully
: Andiamo, Mulder.
Pompiere
: Tenetevi pronti, e aspettate istruzioni per radio.
I Agente
: Forza! Mandali tutti di qua!
II Agente
: Presto! Salite in macchina!
Scully
: Mulder! Cosa fai?
Mulder
: C'è qualcosa che non quadra!
Scully
: Mulder!
Mulder
: Non mi tornano i conti.
Scully
: Sali in macchina! Non c'è più tempo!
II Agente
: Avanti, sbrigatevi! Forza, forza!
Mulder
: Un'altra volta offri tu.
Dal film:
X-Files
Scheda film e trama
Frasi del film
Tanta gente non ama LeBron James ma ama soltanto quello che
faccio
in campo. Mi ammira come giocatore ma non come uomo, non per quello che rappresento.
LeBron James
Cit. da
GQ, novembre 2017
Frasi di LeBron James
Khan
: Ridurre a metà potenza d'impulso. Dimostriamoci amichevoli...
Joachim
: Ridurre a metà potenza d'impulso.
Sulu
: Reliant nella nostra sezione e stesso quadrante. In rallentamento.
Saavik
: Signore? Mi permette di citarle il Paragrafo 12? All'avvicinarsi di una nave, se le comunicazioni non sono state stabilite...
Spock
: Tenente! L'Ammiraglio Kirk conosce il Regolamento.
Saavik
: Signorsì!
Kirk
: Possibile che il loro sistema di comunicazione non funzioni?
Spock
: Ciò spiegherebbe moltissime cose...
Joachim
: Chiedono comunicazione, Signore.
Khan
: Non gli daremo soddisfazione.
Joachim
: Hanno sempre gli schermi abbassati.
Khan
: Certo! Noi siamo una grande Flotta amichevole. Ah, Kirk, mio vecchio amico, conosci l'antico proverbio di Klingon che dice: "la vendetta è un piatto che è meglio gustare freddo"? Ed è molto freddo... nello spazio.
Kirk
: È tutto molto strano... Allarme giallo!
Saavik
: Energizzare schermi difesa!
Uhura
: È arrivato un messaggio in chiaro: le loro bobine di carica hanno interferito sul loro sistema di comunicazione.
Kirk
: Spock!
Spock
: Controllo. Circuito normale, Ammiraglio.
Joachim
: Non hanno ancora sollevato gli schermi, Signore.
Khan
: Solleviamo i nostri!
Spock
: Stanno alzando gli schermi!
Khan
: Fasatori sul bersaglio!
Joachim
: Fasatori puntati sul bersaglio!
Spock
: Stanno puntando i fasatori!
Kirk
: Su gli schermi!
Khan
: Fuoco!
Kirk
: Faccia alzare quegli schermi, Sulu!
Sulu
: Sto provando, Signore!
Cadetti
: Di qui! Presto, presto! Vieni! Presto, vieni! Dai! Vieni! Forza! Forza! Via! Via!
Sulu
: Non ho abbastanza energia!
Equipaggio
: I visori non funzionano! Lo sportello di destra dell'energizzatore!
Kirk
: Scotty!
Equipaggio
: Attivare! Attivare!
Kirk
: Uhura! Spenga i visori!
Uhura
: Signor Scotty, a rapporto!
Scott
: Siamo a mal partito, Signore! L'energizzatore principale è in avaria!
Kirk
: Provi l'energia ausiliaria!
Scott
: Sì! Sì, Signore!
Kirk
: Rapporto avarie.
Spock
: Sapevano esattamente dove colpirci.
Kirk
: Chi sapeva dove colpirci, e perché?
Spock
: Una cosa è certa: non possiamo fuggire con l'energia ausiliaria.
Kirk
: Visuale! Tutta l'energia sui fasatori!
Spock
: Troppo tardi!
Kirk
: Attenti! Scotty! Cos'è rimasto?
Scott
: Solo le batterie, Signore!Posso inserire le batterie tra pochi minuti!
Kirk
: Non li abbiamo pochi minuti! C'è energia per i fasatori?
Scott
: Per pochi colpi, Signore!
Spock
: Non bastano contro i loro schermi!
Kirk
: Chi diavolo sono?
Uhura
: Ammiraglio! Il Comandante della Reliant sta segnalando! Vuole discutere i termini della nostra resa.
Kirk
: Visuale sullo schermo!
Uhura
: Ma Ammiraglio...
Kirk
: Lo faccia! Finchè siamo in tempo.
Uhura
: Visuale, Signore...
Kirk
: Khan!
Khan
: Lei si ricorda ancora di me, Ammiraglio. Non posso fare a meno di esserne toccato. Io naturalmente mi ricordo di lei.
Kirk
: Che significa quest'attacco? Dov'è l'equipaggio della Reliant?
Khan
: Io credevo che i miei piani fossero più che lampanti. Ho intenzione di prendermi la rivincita su di lei, Ammiraglio. Ho privato di energia la sua nave, e prima di andarmene ho intenzione di toglierle la vita. Ma prima volevo che lei sapesse chi sarà l'autore della sua distruzione.
Kirk
: Khan... Se è me che vuole... mi farò condurre a bordo. Risparmi il mio equipaggio
Khan
: Le
faccio
una controproposta: accetterò i suoi termini se... se... in aggiunta alla sua persona, lei mi consegnerà i dati e tutto il materiale relativo al Progetto chiamato... Genesi.
Kirk
: Genesi? Che cos'è?
Khan
: Non offenda la mia intelligenza, Kirk.
Kirk
: Mi dia almeno il tempo di richiamare i dati sul computer.
Khan
: Le darò sessanta secondi, Ammiraglio.
Kirk
: Sgombrate la Plancia!
Spock
: Almeno sappiamo che non ha il Genesi.
Kirk
: Continui ad annuire come se le dessi degli ordini. Signor Saavik, elabori i dati della console di comando della Reliant.
Saavik
: La console della Reliant?
Kirk
: Presto!
Khan
: Quarantacinque secondi!
Spock
: Il codice del prefisso?
Kirk
: È tutto quello che abbiamo.
Saavik
: Dati elaborati, Signore!
Khan
: Ammiraglio!
Kirk
: Li stiamo cercando!
Khan
: Ammiraglio!
Kirk
: La prego... La prego deve darci tempo. La Sala Comando è distrutta, il computer in avaria.
Khan
: Il tempo è un lusso che non può permettersi, Ammiraglio!
Kirk
: Maledizione!
Khan
: Allora, Ammiraglio?
Kirk
: Fra poco ci siamo, Khan!
Spock
: Il numero di codice della Reliant è: 16309.
Saavik
: Non riesco a capire...
Kirk
: Deve imparare perché le cose funzionano su una nave stellare.
Spock
: Ogni nave ha un suo codice...
Kirk
: ... per impedire al nemico di fare ciò che stiamo tentando noi: usare la nostra console per costringere la Reliant ad abbassare i suoi schermi.
Spock
: Sempre che non abbia cambiato codice. È piuttosto intelligente.
Khan
: Quindici secondi, Ammiraglio!
Kirk
: Khan, chi ci assicura che manterrà la parola?
Khan
: Io non ho nessuna parola da mantenere, Ammiraglio. Dal mio punto di vista lei non ha alcuna alternativa.
Kirk
: Lei è stato chiarissimo! Pronti a ricevere la nostra trasmissione! Signor Sulu! Fasatori sul bersaglio, e attendere il mio ordine!
Sulu
: Fasatori puntati!
Khan
: Il tempo è scaduto, Ammiraglio!
Kirk
: Ecco che arriva. Ora, Signor Spock!
Joachim
: Signore! Stanno scendendo i nostri schermi!
Khan
: Li sollevi!
Joachim
: Non ci riesco!
Khan
: Dov'è l'ausiliario? L'ausiliario!
Kirk
: Fuoco! Fuoco!
Khan
: Fuoco! Fuoco!
Joachim
: Non possiamo far fuoco, Signore!
Khan
: Perché non possiamo?
Joachim
: Hanno danneggiato il comando fotonico e la barra warp! Dobbiamo ritirarci!
Khan
: Nooo!
Joachim
: Dobbiamo, Signore!
Khan
: Nooo!
Joachim
: L'Enterprise può aspettare! Non può andare da nessuna parte, Signore!
Sulu
: Ce l'ha fatta!
Kirk
: No, non ho fatto niente! Mi sono fatto sorprendere come un idiota. Sto diventando vecchio. Signor Saavik, continui pure a citare i regolamenti! Vediamo di scoprire a quanto ammontano le nostre avarie.
Dal film:
Star Trek 2 - L'ira di Khan
Scheda film e trama
Frasi del film
Diventa sempre più difficile, ragazzi, ringraziarvi senza correre il rischio di leccarvi il culo, ma non ce la
faccio
proprio. Grazie di cuore, siete stati grandissimi.
Luciano Ligabue
Cit. da
Saluto al pubblico, Milano, stadio San Siro, 1997
Frasi di Luciano Ligabue
Se abbiamo bisogno di trovare cento persone per un programma, è molto più facile in un paesino di montagna che a Roma o a Milano, perché lì basta andare in parrocchia. C'è un modo di vivere la fede molto più intenso.
Faccio
un esempio: in città si è quasi completamente persa l'abitudine di ringraziare Dio prima di un pasto. Nei piccoli centri, sarà anche per il contatto più ravvicinato con la natura, invece è più facile trovare persone anche giovani che lo fanno. Ricordo una puntata di Linea Bianca. Dovevamo salire su una montagna. Durante il tragitto mi sono messo a riflettere con le persone che mi accompagnavano sulla bellezza dei luoghi che vedevamo e quando sono arrivato in cima, mentre ero in onda, mi è venuto spontaneo farmi il segno della Croce.
Massimiliano Ossini
Cit. da
famigliacristiana.it, intervista, 17 novembre 2017
Frasi di Massimiliano Ossini
Ho deciso di accettare la candidatura alle elezioni politiche nel Movimento 5 Stelle poiché sono convinto che sia l'unica forza politica in grado, in questo momento, di cambiare in meglio il nostro Paese. Lo
faccio
con spirito di servizio alla comunità, con impegno civile e con l'obiettivo di ristabilire quella giustizia sociale che tanti anni di promesse non mantenute dai partiti tradizionali hanno sempre di più allontanato.
Emilio Carelli
Cit. da
dal sito emiliocarelli.it
Frasi di Emilio Carelli
Sono tanti anni che
faccio
politica e le persone le conosco tutte. Volendo andare al Governo, con i poteri forti bisogna avere a che fare, ma non in modo supino.
Giancarlo Giorgetti
Cit. da
varesenews.it, 24 febbraio 2018
Frasi di Giancarlo Giorgetti
Non rinuncio a niente. Semplicemente
faccio
ciò che posso perché le cose rinuncino a me.
Julio Cortázar
Cit. da
Rayuela
Commenti:
1
Frasi di Julio Cortázar
Non saprei nemmeno dove andare. La famiglia e anche gli amici me lo avevano detto che dovevo stare alla larga dal nazionalsocialismo. Come
faccio
a dire "Rieccomi qua. Mi ero sbagliata, però l'ho capito solo quando le cose si sono messe male"?
Traudl Junge
Dal film:
La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler
Scheda film e trama
Frasi del film
Faccio
divulgazione scientifica da quasi cinquant'anni, e ogni volta è sorprendente rendersi conto che più escono cose dalla scatola della conoscenza più se ne creano dentro, in continuazione, di nuove.
Piero Angela
Frasi di Piero Angela
[Unstoppable Momentum]
E' la forza che mi spinge ad impegnarmi per migliorare costantemente in quello che
faccio
. Musicalmente, è la forza che mi spinge a impegnarmi nel suonare il mio strumento, la chitarra, raggiungendo sempre nuovi livelli, migliorandomi di continuo. Non è una forza fisica, reale, è una forza che risiede dentro di me, un momento inarrestabile' che continua a farmi muovere e progredire.
Joe Satriani
Cit. da
metalitalia.com, intervista, 25 maggio 2013
Frasi di Joe Satriani
Cerco sempre di non ripetermi. Non che lo faccia apposta, non ho mai un piano preciso per quello che
faccio
, ma finisce che facciamo sempre canzoni diverse ogni sera, quindi alla fine di un tour mi trovo con un centinaio di pezzi registrati e molte cose sono improvvisate, alcune le suoniamo in un solo concerto, o due.
Neil Young
Cit. da
repubblica.it, intervista, 24 maggio 2016
Frasi di Neil Young
Valentin
: La situazione è quella che è. Tornerò tra qualche giorno. Come ho sempre fatto.
Marta
: Io non ce la
faccio
più. Sempre ad aspettare, guardare il telefono. Sempre sola. Valentin... se te ne vai, non tornare. Ti prego, non tornare.
Valentin
: Non credevo più ai metodi violenti, ma qualcosa dovevo fare. Essendo un giornalista sentivo sempre parlare degli arresti illegali e delle torture segrete, così facevo filtrare all'estero queste notizie. Mi avevano incaricato di incontrare uno dei membri superstiti del Movimento originario. Il suo nome di battaglia era "Dottor Amerigo". Aveva bisogno del mio passaporto per lasciare il Paese. Va tutto bene?
Dottor Amerigo
: Mi sento piuttosto stanco.
Valentin
: Sarebbe dovuto partire molto tempo fa, dottor Amerigo.
Amerigo
: È qui che hanno bisogno di me.
Valentin
: Continuo a chiedermi se proprio ne vale la pena, dato che non cambia niente. Bene, buona fortuna. Questo è il suo passaporto. Si riguardi, dottore.
Amerigo
: Grazie.
Valentin
: Le sue teorie non avevano portato a niente. Tuttavia ero contento di averlo aiutato.
Pedro
: Altolà! Fermi! Fermi! Qui! Allargate le gambe! Svelti! Svelti! Muoviti! Muoviti!
Dal film:
Il bacio della donna ragno
Scheda film e trama
Frasi del film
Valentin
: Oooh! Uuuh! Ah! Ho un chiodo nella pancia. Va meglio. Fammi il favore di piantarla con quelle balle su donne bellissime in lacrime.
Molina
: Il cuore di Leni batteva così forte che i suoi seni gonfi balzarono fuori dalla profonda scollatura, come sensuali antipasti su un piatto d'argento. Aaah...
Valentin
: Oh, non farmi ridere, mi fa male.
Molina
: Toh, tieni questo morbido seno. Ah!
Valentin
: Uh, uh, uh, uh, uh!
Molina
: Ce n'è un altro, qua.
Valentin
: Uh, uh, uh, uh!
Molina
: Nei locali eleganti si servono in coppia.
Valentin
: Oh, oh, oh, oh! Il buiolo! Presto! Oh, no! Ah! Ah... Oh!
Molina
: Cristo, che puzza!
Valentin
: Scusami. Non sai quanto sto male.
Molina
: Butta fuori tutto. Non può puzzare più di quello che puzza ora.
Valentin
: Oh... Oddio, non ce la
faccio
più.
Molina
: Hai superato di peggio. Molto peggio.
Valentin
: Mi vergogno tanto.
Molina
: Non sei tu quello che diceva sempre: prendila da uomo? Comportati da uomo.
Valentin
: Non ce la
faccio
. Non mi sopporto in questo stato.
Molina
: Lèvati i calzoni. Presto. Andiamo, andiamo! Copriti con l'asciugamano. Ecco. Perché devi tormentarti sempre? Non agitarti, stai calmo. Ecco, prima questo... e poi l'altro... Ecco, così. Okay. Ecco. Ecco, mettiti questa.
Valentin
: No, è... è tua.
Molina
: No, non è mia, è nostra. Ora cerca di pulirti. Va bene. C'è ancora un po' qui... e qui.
Valentin
: Gesù, ma non ti
faccio
schifo?
Molina
: Mi si spezza il cuore a vederti così. Ecco, ho quasi finito. Bene. Ora lèvati la camicia.
Valentin
: No, va bene così.
Molina
: Dietro è sporca. Per favore. Fatto. Guarda che roba. Okay, ora... cerca di stare in piedi.
Valentin
: No, puzzo.
Molina
: La mia doccia settimanale è domani. Per mezzogiorno avrai tutto pulito. Ecco, così. Così. Sei completamente avvolto come un neonato.
Valentin
: Veramente non ti fa schifo?
Molina
: Mettiti giù. Ecco, bravo. Non vorrai prendere freddo. Eh, che peccato che non ho più borotalco. Ti senti comodo?
Valentin
: Sì, ho solo freddo.
Molina
: Ti farò una bella tazza di tè. Ti farà bene. Attento, è bollente, ti scotterai!
Valentin
: Sinceramente sei molto gentile. Non so che cosa dire.
Molina
: Non scottarti. Eh, uhm... questa ti è caduta dalla camicia.
Valentin
: Su, leggila pure. So che sei curioso.
Molina
: No, leggo solo lettere d'amore. Io di politica non ne so niente.
Valentin
: È della mia ragazza. Si chiama Lidia.
Molina
: Non si chiama Marta?
Valentin
: Che ne sai tu di Marta?
Molina
: Mentre dormivi ripetevi sempre il suo nome.
Valentin
: Che cos'altro dicevo?
Molina
: Nient'altro.
Valentin
: Questa lettera è di Lidia. È la mia ragazza nel Movimento.
Molina
: Ha una calligrafia da bambina.
Valentin
: Non ha avuto una grande educazione. Ti voglio dire la verità: sotto la tortura, ogni volta che mi sentivo vicino alla morte, era a Marta che rivolgevo il pensiero, e lei mi salvava. Tutto il corpo mi doleva, ma non mi importava.
Molina
: Com'è?
Valentin
: Lei è molto fine. Alta borghesia. Ha quello che vuole. Denaro, bellezza, educazione. Libertà. Io sono un vero ipocrita, come tutti quei porci classisti. Devo ammettere che mi faceva comodo un posto sicuro dove stare quando ero costretto a nascondermi. Finché un bel giorno le dovetti parlare anche della mia seconda vita. Lei si limitò ad ascoltarmi in silenzio, come se già lo sapesse. Poi mi chiese di lasciare il Movimento. Ma come facevo a restare inattivo, quando i miei amici sparivano, ogni giorno? Capivo che aveva ragione, ma non avevo scelta. Così ancora una volta non seppi che cosa dirle.
Dal film:
Il bacio della donna ragno
Scheda film e trama
Frasi del film
Valentin
: Zitto! Non riesco a sentire. Assassini. Fascisti assassini. Assassini! Fascisti assassini! Assassini! Fascisti assassini! Assassini! Assassini! Fascisti assassini! Pezzi di merda! Maledetti schifosi! Pezzi di merda!
Molina
: Pulirò io.
Valentin
: Figlio di puttana! Stanno massacrando uno dei miei fratelli, e che cosa
faccio
? Sto ad ascoltare il tuo maledetto film nazista! Ma non sai niente, tu? Non sai cosa i nazisti facevano alla gente? Ebrei, marxisti, cattolici, omosessuali...
Molina
: Certo che lo so, credi che sia più stupido di quello che sono?
Valentin
: Tu non sei un cazzo!
Molina
: Oh!
Valentin
: Non ti renderesti conto della realtà neppure se te la mettessero nel culo!
Molina
: Perché mai dovrei pensare alla realtà in un letamaio come questo? Perché dovrei essere ancora più depresso di quanto sono?
Valentin
: Sei peggio di quanto pensavo! Ti servi di questi film soltanto per eccitarti!
Molina
: Se non la finisci non parlerò mai più con te!
Valentin
: Piantala di piangere! Mi sembri una vecchia signora!
Molina
: È quello che sono! È quello che sono!
Valentin
: Che cos'è questo che hai tra le gambe? Dimmelo, battona!
Molina
: È un'escrescenza. Se ne avessi il coraggio me lo taglierei.
Valentin
: Tu sei ancora un uomo. Un uomo! Un uomo in carcere. Esattamente come quei froci che i nazisti gettavano nei forni.
Molina
: Non guardarmi in quel modo...
Dal film:
Il bacio della donna ragno
Scheda film e trama
Frasi del film
Lucien
: Come sta, signora Wallace?
Madeleine
: Quando uno non si aspetta più niente dalla vita, sai...
Lucien
: Oh, non dica così. è bella la vita.
Madeleine
: Sì, sì. Ridi, ridi.
Lucien
: Buongiorno, signor Dufayel.
Raymond
: Ah, buongiorno, Lucien.
Lucien
: C'è tutto quello che mi ha chiesto, signor Dufayel.
Raymond
: Mi sembra strano. Io odio i carciofi.
Lucien
: Lei ha torto. Le
faccio
vedere. Lo prenda. Ta-da!
Raymond
: Ah! Io preferisco questo.
Lucien
: Ancora, ancora! Ta-ta!
Raymond
: Lucien, sei il re dei maghi!
Lucien
: E tutto... tutto a spese del signor Collignon.
Raymond
: Del? "Signor" Collignon? Lucien!
Lucien
: Non l'ho fatto apposta, signor Dufayel, mi sono distratto.
Raymond
: Esercitati, mio piccolo Lucien. Esercitati!
Lucien
: Allora...
Raymond
: Esercitati! Ripeti con me. Collignon, il volgaron.
Lucien
: Co... Collignon, il volgaron.
Raymond
: Esatto. A te, adesso, vai, vai. Collignon...
Lucien
: Co... Co...
Raymond
: Avanti!
Lucien
: Collignon, gran buffon.
Raymond
: Ah, bravo. Ecco, vedi? Quando vuoi, tu... tu...
Lucien
: Sì.
Raymond
: Avanti. Collignon...
Lucien
: Coll... Collignon da schiaffon.
Raymond
: Ah, da schiaffon. Benissimo! Da schiaffon! Collignon...
Lucien
: Collignon... Collignon, gran buffon.
Raymond
: Così! Così!
Lucien
: Collignon da schiaffon.
Raymond
: Ah!
Lucien
: Collignon, gran buffon! Collignon da schiaffon! Collignon, gran schiaffon! No, no, no, no, no! Collignon...
Raymond
: Benissimo!
Lucien
: Collignon...
Raymond
: Basta.
Lucien
: Collignon, sei un buffon e un volgaron. Collignon!
Raymond
: Oh! E basta! No! Lucien, basta così. Abbiamo finito per oggi. Va benissimo. Benissimo. Ah!
Lucien
: Signor Dufayel...
Raymond
: Sì.
Lucien
: L'ho trovato sotto lo zerbino. Collignon da schiaffon.
Dal film:
Il favoloso mondo di Amélie
Scheda film e trama
Frasi del film
Amelie
: Che tempo strano oggi.
Suzanne
: Ah, ah, ah, ah!
Amelie
: Ho detto una scemenza?
Suzanne
: No, ma chiunque è entrato ci ha fatto da servizio metereologico.
Hipolito
: Eh, sì, l'angoscia del tempo che passa ci fa parlare del tempo che fa.
Gina
: No, è proprio per evitare di dire delle fesserie che si parla del tempo.
Hipolito
: Di fesserie ne scrivo parecchie, ma nessuno vuole pubblicarle.
Suzanne
: Va ancora male?
Hipolito
: Trentesimo rifiuto.
Suzanne
: E quel suo cugino che è critico letterario?
Hipolito
: Figuriamoci, signora Suzanne. I critici letterari sono dei cactus ricoperti di aculei tra avvoltoi che vivono della loro penna.
Amelie
: E il suo libro, invece... È una storia d'amore?
Hipolito
: No, è la storia di uno che scrive un diario. Solo che non scrive le cose che man mano gli càpitano, ma la versione catastrofica di quello che potrebbe capitargli. Il risultato: si deprime, e quindi... non fa niente.
Gina
: Insomma, la storia di uno che non combina niente.
Hipolito
: Le
faccio
una dedica sul manoscritto che mi hanno restituito.
Gina
: Eccolo lì. Lui le dedica il suo manoscritto e lei passa una spugna sul suo sospeso.
Suzanne
: No, io scambio i suoi romanzi con i miei manzi. Dia. È sponsorizzazione.
Hipolito
: Tenga.
Suzanne
: Grazie.
Hipolito
: Grazie a lei, signora Suzanne.
Dal film:
Il favoloso mondo di Amélie
Scheda film e trama
Frasi del film
Raymond Dufayel
: Bretodeau... non Bredoteau. Lei ha bisogno di un bicchiere di vino caldo alla cannella. Venga. Venga! Ah!
Amelie
: Sono cinque anni che abito qui, è la prima volta che la incontro.
Raymond
: Ah, ma... io non esco mai sul pianerottolo. Non ho voglia di incontrare chissà chi... Tutta gente che corre a rintanarsi in casa. Si accomodi. Di là. Si accomodi. Lo sa, mi chiamano "l'uomo di vetro", ma il mio vero nome è Raymond Dufayel.
Amelie
: Amélie Poulain, sono cameriera...
Raymond
: ... al "Deux Moulins". Lo so. Ed è appena tornata senza bottino dalla caccia al Bretodeau. Perché non è mica "do", è "to". Come Totò.
Amelie
: Grazie. Mi piace molto questo quadro!
Raymond
: È la "Colazione dei canottieri", di Renoir. Ecco, ne
faccio
uno all'anno, da vent'anni. La cosa più dura sono gli sguardi. A volte ho l'impressione che cambino espressione apposta, ma non appena volto le spalle, eh?
Amelie
: Qui sembrano piuttosto contenti della vita.
Raymond
: Ma loro possono. Quest'anno hanno avuto lepre ai funghi, e cialde con marmellata per i bambini. Vediamo cosa ne ho fatto... di quel pezzetto di carta. Ah, vedo che sta guardando la mia videocamera... alla finestra. È un regalo di mia cognata. L'ho messa là, così... non ho più bisogno di ricaricare le mie pendole. Ebbene, dopo tutti questi anni la sola persona che
faccio
ancora fatica a delineare è la ragazza con il bicchiere d'acqua. È al centro eppure ne è fuori.
Amelie
: Forse è solo diversa dagli altri.
Raymond
: Eh? In cosa?
Amelie
: Non saprei.
Raymond
: Quand'era piccola, lei non doveva giocare spesso con gli altri bambini. Forse non ci ha mai giocato. Tenga. Dominique Bretodeau, al 27 di rue Mouffetard. È per lei.
Dal film:
Il favoloso mondo di Amélie
Scheda film e trama
Frasi del film
Signor Collignon
: Bredoteau.
Amelie
: Come, prego?
Signor Collignon
: È il nome che sta cercando. Ma se sono io che glielo dico non conta, perché sono rimbambito, eh!
Signora Collignon
: Non gli dia retta, è rimbambito.
Signor Collignon
: Ah!
Signora Collignon
: Lo vede anche lei come ha ridotto i miei lauri!
Signor Collignon
: E con questo?
Signora Collignon
: È un guaio.
Signor Collignon
: Ah! Ma cosa fai?
Signora Collignon
: E non è colpa mia!
Signor Collignon
: Non puoi stare un po' più attenta, no?
Signora Collignon
: Sempre con questa tazza in mezzo! Prima della drogheria era bigliettaio della Metropolitana.
Signor Collignon
: Non è una vergogna.
Signora Collignon
: E adesso, da tre mesi si alza tutte le notti con la sua macchinetta per obliterare i miei lauri.
Signor Collignon
: Io avrei preferito dei lillà. La vita è fatta male, ma ognuno... si calma i nervi come può.
Amelie
: Io
faccio
rimbalzare i sassi.
Signor Collignon
: Rimbalzare i sassi? Eh, eh!
Signora Collignon
: Troverò quello che cerca, stia tranquilla. Sono organizzatissima.
Signor Collignon
: Sì, sì.
Signora Collignon
: Io segno tutto. Ah!
Signor Collignon
: Cosa segni tu?
Signora Collignon
: Certo, certo. Quando penso che tuo figlio ha 50 anni suonati...
Signor Collignon
: Ora ricomincia.
Signora Collignon
: ... e io sono ancora costretta a tenergli la contabilità, ah, ah...
Signor Collignon
: Ricòrdati che a 15 anni gli mettevi ancora il dentifricio sullo spazzolino. Tutto si paga.
Signora Collignon
: Sì, sì, sì, ecco... Camus... Camus... secondo piano...
Signor Collignon
: E i Camus ora che c'entrano?
Signora Collignon
: Poi i Brossard. No, no, no, alla scala B c'erano i Brossard. Ecco! Trovato! Bredoteau, quinto piano a destra! Venivano dalla provincia.
Signor Collignon
: Bredoteau...
Signora Collignon
: Eh, sissignore.
Signor Collignon
: E non aggiungo altro.
Dal film:
Il favoloso mondo di Amélie
Scheda film e trama
Frasi del film
Centurione
: Largo! Fate largo!
Uomo
: Maledetti Romani!
Centurione
: Attento a te! C'è rimasta ancora qualche croce!
Parvus
: Eccoti bello e sistemato, Nasone!
Nasone
: Questa me la paghi caro, brutto bastardo!
Parvus
: Ah, sì?
Nasone
: Ah, ci puoi giurare! Io non la dimentico mai una faccia!
Parvus
: Ah, no?
Nasone
: Ti avverto: ti
faccio
sputare tutti i denti, testa di ferro che non sei altro!
Parvus
: Ma piantala, sterco di Giudeo!
Nasone
: A chi hai detto Giudeo? Io non sono Giudeo, sono un Samaritano!
Gregory
: Un Samaritano? Guarda che questo è il settore Giudeo.
Parvus
: Ma che ve ne frega! Tanto sarete tutti secchi, tra un giorno o due.
Gregory
: Non sarà importante per te, Romano, ma lo è certamente per noi. Non è così, cara?
Mrs. Gregory
: Ca va sans dir.
Gregory
: Secondo la legge abbiamo diritto ad essere crocifissi in una zona riservata esclusivamente ai Giudei.
Pharisee
: I Farisei separati dai Sadducei.
Cerese
: E gli Svedesi separati dai Ceresi.
Vittime
: Giusto! È così!
Parvus
: Va bene, va bene, ho capito. Sistemiamo subito la faccenda. Alzino la mano destra quelli che non vogliono essere crocifissi qui. Mozione respinta. Un altro!
Passante
: Ah, senta, questa croce non è mia.
Parvus
: Come?
Passante
: Ehm, non è la mia croce. La stavo tenendo a un poverino che mi sembrava stanco e...
Parvus
: Mettiti giù, che non ho tempo da perdere.
Passante
: No, capisco, e non vorrei dare fastidi, però...
Parvus
: Senti, questa è una giornataccia. Siete in centoquaranta da tirare su.
Gregory
: Senta, lui è Giudeo?
Parvus
: La vuoi fare finita?
Gregory
: Non vogliamo altri Samaritani in questa zona.
Parvus
: Ma va' a mori' ammazzato!
Passante
: Scusi, mi tirerete giù se quello torna?
Parvus
: Sì, sì, ti tireremo giù. Un altro!
Brian
: Ma perché lo fate? Voi non siete costretti a prendere ordini.
Parvus
: Io adoro gli ordini.
Sfacciato
: Non è mica male, una volta su. Ti vengono a salvare, vero?
Brian
: È un po' tardi ormai, non ti pare?
Sfacciato
: Oh, no, no. Staremo qui due o tre giorni, c'è tutto il tempo. Quasi tutti vengono salvati.
Brian
: Eh?
Sfacciato
: Ah, sì. Mio fratello viene sempre a salvarmi, se riesce a non scopare per più di venti minuti.
Brian
: Eh?
Sfacciato
: Quello è un assatanato, sai? S'è ripassato tutte le donne dell'Impero. Eh, eh, eh! Che ti dicevo? È arrivata la tua famiglia.
Brian
: Reg!
Reg
: Salve, fratello Brian.
Brian
: Grazie a Dio siete venuti.
Reg
: Ah, sì. Ma credo di doverti precisarti, in tutta onestà, che non siamo qui come Comitato di Salvataggio. Comunque, mi è stato chiesto di leggerti la seguente dichiarazione a nome del Movimento. "Noi del Fronte Popolare di Giudea, tra parentesi Comitato Direttivo, abbiamo l'onore di portare i nostri sentimenti di fraternità e sorellanza a te, Brian, in questa che è l'occasione del tuo martirio".
Brian
: Cosa?
Reg
: "La tua morte resterà una pietra miliare nella lotta per liberare la madrepatria, o padremàdria, dalla stretta degli aggressori imperialisti Romani, ovviamente esclusi quelli che si occupano di fogne, medicina, strade, edilizia, istruzione, viticultura, nonché ogni altro Romano che contribuisce al benessere dei Giudei di entrambi i sessi e degli ermafroditi. Firmato, a nome del F.P.G., eccetera, eccetera". E vorrei aggiungere una mia nota personale di ammirazione per ciò che stai facendo per noi, in quello che tutto sommato dev'essere per te un momento molto difficile.
Brian
: Reg! Ma che intendete fare? Io...
Reg
: Addio, Brian, e grazie.
Francis
: Addio, Brian. In bocca al lupo, eh?
Loretta
: Ottimo lavoro, Brian.
Brian
: No...
Reg
: Ai voti. Unanimità. E...
F.P.G.
: Perché è un bravo ragazzo / Perché è un bravo ragazzo / Perché è un bravo ragazzo / E nessuno lo può negar...
Loretta
: Nessuno lo può negar...
Brian
: Bastardi! Bastardi!
Centurione
: Dov'è Brian di Nazareth?!
Brian
: Brutti bigotti bastardi!
Centurione
: Ho l'ordine di liberarlo!
Brian
: Stupidi, brutti e bastardi!
Sfacciato
: Eh, sono io Brian di Nazareth.
Brian
: Cosa?
Sfacciato
: Sì, sono Brian di Nazareth.
Centurione
: Tiratelo giù!
Brian
: Sono io Brian di Nazareth!
I Vittima
: Io sono Brian!
Nasone
: Sono io Brian!
II Vittima
: Io sono Brian di Nazareth!
III Vittima
: Sentilo, anch'io sono Brian!
Brian
: Sono io Brian!
Vittime
: Io sono Brian!
Gregory
: Io sono Brian, e anche mia moglie!
Vittime
: Sono io Brian! Sono io Brian di Nazareth!
Brian
: Sono io Brian di Nazareth!
Centurione
: Così. Liberatelo senza pietà.
Sfacciato
: No, stavo solo scherzando. Non è vero che sono Brian. No, non sono Brian. Forza, rimettetemi a posto. Vi stavo solo prendendo in giro! È solo uno scherzo! Non sono lui, vi volevo solo prendere in giro! Rimettetemi in croce! Maledetti Romani! Mai che capiscano uno scherzo!
Lavoratore
: Oddio! Il Fronte Popolare Giudaico!
Parvus
: Mammamia! Gambe, gambe!
Otto
: All'attaccooo!
Lavoratori
: Il Fronte Popolare Giudaico! Il Fronte Popolare Giudaico! Il Fronte Popolare Giudaico!...
Otto
: Noi siamo il Fronte Popolare Giudaico, Squadra Suicida Scelta. Squadrone! Moner... Così imparano? Oh.
Brian
: Che razza di stronzi...
Judith
: Brian! Brian! Brian! Brian!
Brian
: Judith!
Judith
: Fantastico! Eccezionale! Reg mi ha spiegato tutto, è... grandioso quello che fai. Grazie, Brian. Io... io non ti dimenticherò mai.
Mandy
: Ah, ecco dov'eri! Avrei dovuto saperlo che saresti finito così. Se penso a tutto l'amore e l'affetto che ho sprecato per te. Beh, se è così che tratti la tua povera e vecchia madre, nell'autunno della sua vita, posso dirti soltanto: fai pure, fatti crocifiggere! Chissenefrega! Ah, chi l'avesse mai detto? Ai giovani d'oggi interessa soltanto quello...
Brian
: Mamma!
Mandy
: ...io vorrei sapere ma...
Brian
: Mamma!
Mandy
: di questo passo non c'è più religione, è inutile...
Mr. Frisbee III
: Allegria, Brian. Sai come si dice. Nella vita ci son fatti che ci fanno uscire matti. Altri ancora fan di tutto perché alfin tu sia distrutto. Ma chi affoga nella merda la pazienza mai non perda. Schiocca le dita, su! È la vita, e rose e fior vedrai che avrai. And... Always look on the bright side of life / Always look on the light side of life / If life seems jolly rotten, / There's something you've forgotten / And that's to laugh and smile and dance and sing / When you're feeling in the dumps / Don't be silly chumps / Just purse your lips and whistle. That's the thing / And... Always look on the bright side of life / Come on! / Always look on the right side of life / For life is quite absurd / And death's the final word / You must always face the curtain with a bow / Forget about your sin / Give the audience a grin / Enjoy it. It's your last chance, anyhow / So,... / Always look on the bright side of death / Just before you draw your terminal breath / Life's a piece of shit / When you look at it / Life's a laugh and death's a joke. It's true / You'll see it's all a show / Keep 'em laughing as you go / Just remember that the last laugh is on you / And... / Always look on the bright side of life / Always look on the right side of life / Come on, boy, cheer up! / Always look on the bright side of life / Always look on the bright side of life...
I Voce
: Ma... tutto qui?
II Voce
: E perché? C'è qualcosa che non va?
I Voce
: Ma... mica finirà così!
II Voce
: Ma sì! Non ti piace?
I Voce
: Veramente mi sembra un po' moscio.
II Voce
: Ma non è la vera fine! Questo è cinema! Poi ci sarà "Brian 2".
I Voce
: Ma... ma se muore il protagonista!
II Voce
: Ah... ah, sì, già, è... è vero, eh... allora vediamo, diciamo che... ecco: all'ultimo momento arriva in una biga dorata tirata da quattro cammelli una stupenda ereditiera egizia che lo scorge, si innamora, e lo tira giù dalla croce. Poi se lo porta al Cairo, lo fa diventare vice faraone e ritornare vincitor da una guerra che provoca il declino e la caduta dell'Impero Romano. Eh? Beh, che ne dici?
I Voce
: Scusa, e se invece lo lasciamo morire e poi, qualche giorno dopo, lo facciamo resuscitare?
II Voce
: No, no! Ma chi vuoi che ci creda?
Dal film:
Brian di Nazareth
Scheda film e trama
Frasi del film
Gallo
: Chicchirichì!
Seguaci
: È lui! Guardatelo, è lui! L'Eletto si è svegliato!
Brian
: Uuuh!
Mandy
: Brian!
Brian
: Uuuh! Mamma. Uuh...
Mandy
: Brian!
Brian
: Sì, eccomi, mamma! Sh-shhh. Ciao, mamma.
Mandy
: Accidenti a te! Altro che "ciao mamma"! Che ci fa tutta quella gente? Che vuole da te?
Brian
: Beh, è... ecco...
Mandy
: Avanti! Che cosa hai combinato stavolta?
Brian
: Sai, hanno fatto... Hanno fatto un salto da queste parti, mamma.
Mandy
: E lo chiami "salto"? Quella è una migrazione! È più pieno del Colosseo, là fuori!
Brian
: Hanno cominciato a seguirmi da ieri.
Mandy
: Beh, adesso li
faccio
smettere io, e di corsa. La dovete piantare di seguire mio figlio! Ma dico, non vi vergognate? Basta!
Seguaci
: Il messia! Il messia! Facci vedere il messia!
Mandy
: Il che cosa?
Seguaci
: Il messia!
Mandy
: Non c'è nessun messia qui. C'è un mezzo scemo, ma nessun messia. Forza, andatevene!
Seguaci
: Brian! Brian!
Mandy
: Insomma, Brian, che cavolo hai combinato?
Brian
: Niente, mamma. Io...
Mandy
: Andiamo, sputa l'osso!
Brian
: Quelli credono che sia il messia, mamma...
Mandy
: Si può sapere cosa gli hai raccontato?
Brian
: Niente, mamma! Io....
Mandy
: Guarda che così peggiori le cose.
Brian
: Ti posso spiegare...
Judith
: Lasci spiegare a me, signora Cohen! Suo figlio ha la stoffa del capo. Quella gente là fuori lo segue perché crede in lui, signora Cohen. Loro sanno che egli può offrire loro una nuova vita, un nuovo mondo, un futuro migliore!
Mandy
: Ma questa chi è?
Brian
: Oh! È... Judith, mamma. Judith, la mamma. Hmm...
Seguaci
: Facci vedere il messia! Facci vedere il messia! Facci vedere il messia!
Mandy
: Statemi bene a sentire! Lui non è nessun messia. È solo un bambino viziato e cattivo. E adesso andatevene!
Seguaci
: Ma tu chi sei?
Mandy
: Sono sua madre, se non vi dispiace.
Seguaci
: Benedetta sia sua madre! Benedetta sia sua madre! Ave a te, o madre di Brian! Ave a te, che tu sia benedetta! Osanna! Noi intoniamo le tue lodi ora e per sempre!
Mandy
: Sì, sì, ho capito, tanto non mi incantate! Lui non esce fuori, su questo non ci piove. Quindi, sciò!
Seguaci
: No!
Mandy
: Avete sentito quello che ho detto?
Seguaci
: Sì!
Mandy
: Ah, capisco. La mettete così?
Seguaci
: Sì!
Mandy
: Ahh. Be', va bene, allora, lo potete vedere per un minuto, ma non un secondo di più. Sono stata chiara?
Seguaci
: Sì!
Mandy
: Promesso?
Seguaci
: Va bene, diciamo di sì!
Mandy
: D'accordo, d'accordo, eccolo qui, allora. Forza, Brian.
Brian
: Mamma...
Mandy
: Vieni fuori a parlarci.
Brian
: Judith....
Mandy
: Ma lascia perdere quella sciacquetta!
Brian
: Ma io ci tengo molto, mamma.
Mandy
: Zitto!
Seguaci
: Brian! Brian! Brian!...
Brian
: Buongiorno.
Seguaci
: Benedizione! Benedizione! Benedizione!
Brian
: No. No, no, vi prego. Vi prego, vi prego. Ascoltate. Avrei una o due cose da dire, ascoltate.
Seguaci
: Diccele! Diccele tutte e due!
Brian
: Sentite, voi avete capito male. Non è necessario che seguiate me. Non è necessario che seguiate nessuno al mondo, non serve. Dovete pensare con la vostra testa. Siete tutti degli individui!
Seguaci
: Sì, siamo tutti degli individui!
Brian
: E ognuno di voi è diverso.
Seguaci
: Sì, ognuno di noi è diverso!
Dennis
: Io no.
Arthur
: Shhhh!
Brian
: Dovete tutti imparare a cavarvela da soli.
Seguaci
: Sì! Dobbiamo imparare a cavarcela da soli!
Brian
: Esatto!
Seguaci
: Dicci di più!
Brian
: No! Ecco il punto: non fatevi dire mai da nessuno che cosa fare, altrimenti...
Mandy
: Basta così, Brian!
Brian
: No, mammina! Così mi strappi l'orecchio!
Seguaci
: Oooh! Ma non era ancora passato un minuto!
Mandy
: Altro che, e abbondante!
Seguaci
: No, non è vero affatto!
Mandy
: Avete stufato, andate via!
Giovane
: Mi scusi.
Mandy
: Sì?
Giovane
: Lei è vergine?
Mandy
: Oh, brutto sfacciato!
Giovane
: Ah, beh, non c'è niente di personale, mi creda. No, dico, lei è vergine?
Mandy
: Se non c'è niente di personale in questo, allora mi dici "personale" che significa? Ma vai a impiccarti!
Giovane
: È vergine.
Seguaci
: Certo. È vergine. Già. Visto che reazione...
Folla
: Ooh. Oh! Oooh... Come sono contento di incontrarti! Fai qualcosa per me! Vieni! Sì solo tu puoi risolvere il mio problema! Posa le tue mani sulla mia testa!
Gregory
: Suo cognato è l'ex sindaco di Gath, mi spiego?
Folla
: Le ginocchia!
Reg
: E non sbattete in faccia il bambino al Salvatore. Lo toccherà più tardi.
Francis
: Indietro, indietro!
Reg
: Aspettare, purtroppo.
Gregory
: Verrò presto, per favore. Ci aspettano a colazione.
Folla
: Devi fare qualcosa!
Reg
: Ah, Brian, ti posso presentare il signore? È quello che ci presta la montagna domenica! E cercate di non fare tanto rumore! Quelli posseduti dal demonio cerchino di tenerlo sotto controllo, per favore, okay? Incurabili, temo che dovrete aspettare ancora qualche istante. Le donne che hanno peccato, in fila, contro quella parete, così stanno più sicure.
Judith
: Brian? Brian, sei stato fantastico!
Brian
: Anche tu non te la cavi male.
Judith
: Ma no, quello che hai detto poco fa. È la fine del mondo!
Brian
: Cosa? Ah, quello...
Judith
: Non ci servono capi. Hai proprio ragione. Reg ci ha dominato fin troppo a lungo.
Brian
: Ah, sì, ma...
Judith
: Andava detto, e tu l'hai detto, Brian.
Brian
: Lo sai che mi piaci molto?
Judith
: È la nostra rivoluzione. Tutti insieme possiamo farcela!
Brian
: Io credo... cioè...
Judith
: Siamo tutti con te, Brian! La rivoluzione dipende da te!
Brian
: Cosa? No, non era affatto questo che intendevo!
Centurione
: Stavolta ti sei fottuto, topastro di fogna. Guardia! Ma che vuo'?
Dal film:
Brian di Nazareth
Scheda film e trama
Frasi del film
Brian
: Io ho il naso grosso, mamma?
Mandy
: Oh, smettila di pensare al sesso!
Brian
: Io veramente...
Mandy
: Che chiodo fisso! Mattina, pomeriggio e sera! "Alle ragazze piacerà questo? Alle ragazze piacerà quello? Ce l'ho troppo grande? Ce l'ho troppo piccolo?"...
I Lebbroso
: Fate la carità!
II Lebbroso
: Fate la carità!
Ex-Lebbroso
: Fate la carità, la carità! Viaggiano in asino e non mollano uno spicciolo. Pezzenti, ne', hai visto? Eccone altri due. Date un talento a un ex-lebbroso.
Mandy
: Levati di mezzo!
Ex-Lebbroso
: Date un talento a un ex-lebbroso.
Mandy
: Un talento? Oh, questo non lo guadagna in un mese!
Ex-Lebbroso
: Allora mezzo.
Mandy
: Ma va' all'inferno, vai!
Ex-Lebbroso
: Dai, Nasone, trattiamo.
Brian
: Come?
Ex-Lebbroso
: Okay, tagliamo corto. Diciamo che tu hai uno sciclo. Io parto da duemila e ci accordiamo per 1800.
Brian
: No!
Ex-Lebbroso
: 1700?
Mandy
: Vattene via, sciò!
Ex-Lebbroso
: 1600?
Mandy
: Insomma, lo lasci in pace?
Ex-Lebbroso
: Okay. Due scicli, solo due. Ci stai?
Mandy
: Senti, tanto non ti dà un bel niente. Quindi sparisci!
Ex-Lebbroso
: Ultima offerta! Mezzo sciclo! Mezzo sciclo per un ex-lebbroso!
Brian
: Ma che significa ex-lebbroso?
Ex-Lebbroso
: Significa che mi sono fatto dieci anni di lebbra, e ne vado fiero.
Brian
: E poi che è successo?
Ex-Lebbroso
: Sono stato guarito.
Brian
: E come?
Ex-Lebbroso
: Un vero miracolo, che Dio la benedica, signore.
Brian
: E chi ti ha guarito?
Ex-Lebbroso
: Gesù! Gesù è stato! Io me ne andavo a zonzo pensando ai fatti miei, e tutt'a un tratto arriva lui, mi mette le mani in fronte e mi guarisce. Prima avevo un mestiere nelle mani, e ora mi ritrovo senza lavoro. Ma dico, vuoi chiedere il permesso? "Sei guarito...". Filantropo del piciu!
Brian
: Beh, perché non vai da lui a dirgli che vuoi tornare ad essere un lebbroso?
Ex-Lebbroso
: E già, potrei anche farlo. Giusto. Perché no? V-v-veramente pensavo di chiedergli se potesse farmi zoppo da una gamba, questa settimana, sa, una cosa che
faccio
appena. Ma non la lebbra che francamente è una gran rottura di coglioni.
Mandy
: Brian! Vieni a mettere a posto la tua stanza!
Brian
: Ecco, tieni.
Ex-Lebbroso
: Ben gentile, signore. Ma come? Mi dai questa miseria per tutta la sceneggiata della mia vita?
Brian
: Certi non si accontentano mai.
Ex-Lebbroso
: Anche Gesù me l'ha detto, signore.
Dal film:
Brian di Nazareth
Scheda film e trama
Frasi del film
Speaker
: Giudea, Anno Domini 33. Sabato pomeriggio. Grosso modo, all'ora del tè.
Predicatore
: Beati i poveri in spirito, perché sarà loro il regno dei cieli. Beati quelli che soffrono, perché saranno consolati. Beati i miti, perché erediteranno la terra. Beati quelli che hanno fame e sete di giustizia, perché saranno saziati. Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Mandy
: Voce!
Brian Cohen
: Shhh! Smettila, mamma.
Mandy
: Beh, non si sente un accidente! Facciamoci una bella lapidazione.
Mr. Nasone
: Shhh!
Brian
: Le lapidazioni ci sono tutti i giorni.
Mandy
: Oh, andiamo, Brian!
Nasone
: La dovete piantare!
Moglie Di Nasone
: E sempre con le dita nel naso!
Nasone
: Non è vero, mi stavo lisciando i baffi.
Moglie Di Nasone
: Sì, ti ho visto, sai, mentre parlavi con quella signora.
Nasone
: Non è vero!
Moglie Di Nasone
: E lascialo in pace, quel povero naso! Ma che t'ha fatto?
Mr. Sfacciato
: E piantatela! Non si sente una parola.
Moglie Di Nasone
: Guarda che tu a me "piantatela" non me lo dici! Io stavo parlando con mio marito, qua! Ma guarda questo!
Sfacciato
: Beh, vacci a parlare da un'altra parte! Non riesco a sentire niente!
Nasone
: Non alzare la voce con mia moglie!
Sfacciato
: Le ho solo chiesto di stare zitta, così sentiamo qualcosa, nasone!
Moglie Di Nasone
: Non permetterti più di chiamare "nasone" mio marito!
Sfacciato
: Non lo chiamerò più così, basta.
Mr. Gregory
: Volete far silenzio, per favore? Che cosa ha detto?
Sfacciato
: Non lo so, ero occupato a parlare con Nasone.
I Spettatore
: Mi pare che ha detto "beati i panificatori".
Moglie Di Gregory
: Beh, e che hanno di speciale, i panificatori?
Gregory
: Non va interpretato in senso letterale. Si riferisce a tutti coloro che operano nel settore cereali.
Sfacciato
: Se non chiacchieravi tanto lo sentivamo, Nasone.
Nasone
: Ehi, dillo un'altra volta e ti spacco la faccia, scemo!
Sfacciato
: Perché non lo ascolti? Magari adesso dice anche "beati i nasoni"!
Brian
: E dai, lascialo in pace.
Sfacciato
: Ah, anche tu mica scherzi, in quanto a naso. Ma da dove venite tutti quanti? Da Nasonia?
Nasone
: Tu prova a ripeterlo, e giuro che ti
faccio
un culo così!
Moglie Di Nasone
: Non essere volgare! E quelle dita mettitele in tasca, che è meglio!
Nasone
: Io le dita le metto dove mi pare, e quello lo gonfio!
II Spettatore
: Sentito? Beati i puri di cuori!
Gregory
: I puri di cuori?
II Spettatore
: Hmmm... Sì, perché si berranno Dio.
Gregory
: Qualcuno sa come si chiama?
Moglie Di Nasone
: Tu non gonfi proprio nessuno!
Nasone
: Lo gonfio eccome, se mi richiama "nasone"!
Sfacciato
: E quanto rompi, Nasone!
Nasone
: Ah-ha! Va bene, l'hai voluto! Lo vedi questo? Sapessi quanto fa male...
Moglie Di Nasone
: ... E pure i mansueti! Beati siano i mansueti! Oh, meno male, sono proprio contenta che qualcosa tocchi anche a loro. Sono proprio contenta, poveracci.
Sfacciato
: Senti, io dico solo la verità. Tu ce l'hai grosso, il naso!
Nasone
: Ehi! Il tuo, di naso, sarà diventato come un pallone, quando ti avrò sistemato, chiaro?
Spettatori
: Shhh!
Sfacciato
: Al tuo chi ci ha pensato, il fratello di Golia?
Nasone
: Ehi! D'accordo, ti ho avvertito!
Moglie Di Gregory
: Oh, ma la pianti di rompere? Ah!
Nasone
: Io lo ammazzo! L'ammazzo! Lasciami! Lasciatemi!
Mandy
: Oh, andiamocene alla lapidazione.
Brian
: D'accordo.
Nasone
: Lasciami!
Francis
: Ma è chiaro come il sole: la religione è sostenuta da tutti quelli che hanno interesse a mantenere lo status quo.
Reg
: Giusto, e quello che Gesù non riesce a valutare è che sono proprio i mansueti, il problema.
Judith
: Sì, questo è verissimo, Reg, sì, è proprio così.
Mandy
: Datti una mossa, Brian, se no arriviamo che l'hanno già lapidato.
Brian
: Vengo.
Moglie Di Gregory
: Aaah! Aaah!
Gregory
: Tu sei solo un maleducato!
Sfacciato
: ... è un pecoraio!
Gregory
: È mia moglie, questa signora!
Moglie Di Gregory
: Ma guarda che modi!
Dal film:
Brian di Nazareth
Scheda film e trama
Frasi del film
Paul
: Allora. Sei pronto?
Auggie
: Pronto. Quando vuoi.
Paul
: Sono tutt'orecchie.
Auggie
: Mi ricordo quella volta che mi hai chiesto come ho iniziato a fare le foto. Beh, questa è la storia della mia prima macchina fotografica. Veramente, prima e unica. Mi segui fin qui?
Paul
: Parola per parola.
Auggie
: Dunque. Ecco come sono andate le cose. Okay. Era l'estate del '76, all'epoca del mio primo lavoro per Vinnie, l'estate del Bicentenario. Una mattina al negozio un ragazzo cominciò a rubare delle cose. Stava giù, alla scansia dei tascabili, e si infilava le riviste porno sotto la maglietta. Non l'ho visto sùbito, c'era gente intorno al bancone, ma come me ne sono accorto, ho iniziato a strillare. Lui è scappato come un coniglio, shhh! E quando sono uscito fuori dal bancone, aveva già le chiappe sulla Settima Strada. L'ho rincorso per circa un isolato, poi ho lasciato stare. Gli era caduta qualcosa mentre scappava. E... dato che non me la sentivo più di correre, l'ho raccolta, per vedere cosa fosse. Era il suo portafogli. Non c'erano soldi dentro, ma c'era la sua patente, e altre tre o quattro fotografie. Avrei potuto farlo arrestare, certo, c'era nome e indirizzo sulla patente, ma sai, mi dispiaceva. Era solo un teppistello. E una volta viste quelle foto nel portafogli, non ce l'ho più fatta ad essere veramente arrabbiato con lui. Roger Goodwin. Si chiamava così. In una di quelle foto, mi ricordo, stava in braccio alla madre.
In un'altra aveva un trofeo in mano, della scuola, e rideva, felice, come se avesse vinto alla lotteria. Proprio non me la sentivo. Un povero ragazzo di Brooklin. Non era una cosa grave. Tanto chi se ne importa di un paio di giornaletti porno? E così, mi sono tenuto il portafogli. Ehm... ogni volta che sentivo il bisogno di riportarglielo, io rimandavo, e non l'ho mai fatto. Finché arriva Natale, e io non ho niente da fare. Vinnie voleva invitarmi, ma la madre si era ammalata, e lui e la moglie erano corsi a Miami, all'ultimo minuto. Quindi me ne stavo a casa mia, quella mattina. Mi sentivo un po' solo. Quando l'occhio va sul portafogli di Roger Goodwin. Mi sono detto
: "che diavolo, perché non
faccio
qualcosa di buono? Mi infilo il cappotto e gli riporto il portafogli". Abitava dalle parti di Boerum Hill, nelle case popolari. Mi ricordo che faceva un freddo cane, quel giorno. Mi sono perso molte volte prima di trovarlo. Le case sono tutte uguali, laggiù. Giri nello stesso punto e credi di stare da un'altra parte.
Comunque, alla fine arrivo al palazzo che cercavo, alla casa che cercavo, e suono il campanello. Non succede niente. Penso che non ci sia nessuno. Suono di nuovo, per esserne sicuro. Ormai sto per andarmene; aspetto un altro po', e sento trafficare dietro la porta. E una voce di vecchia chiede
: "Chi è?". E io dico: "Sto cercando Roger Goodwin". "Sei tu, Roger?", mi dice. E dà quindici mandate per aprire la porta. Avrà avuto almeno 80 anni, se non addirittura 90! E la prima cosa che noto di lei è che è cieca. "Lo sapevo che saresti venuto, Roger", dice. "Lo sapevo che non avresti dimenticato nonna Ethel a Natale". E poi apre le braccia, e mi si avvicina per abbracciarmi. Non ho tempo per riflettere, capisci? Devo dire qualcosa in fretta. E prima che realizzo ciò che sta accadendo, le parole mi escono dalla bocca. "Proprio così, nonna Ethel", dissi, "sono tornato a trovarti per Natale". Non mi chiedere perché l'ho detto. Non ne ho la minima idea. Mi è uscito così.
D'improvviso la signora comincia ad abbracciarmi, davanti alla porta, e anch'io l'abbraccio. Era come se tutti e due avessimo deciso di giocare questo gioco senza doverne stabilire le regole. Sapeva benissimo che non ero il nipote. Era vecchia e debole, ma non così andata da non saper distinguere un perfetto sconosciuto ad uno di famiglia. Fu felice di fare come se fosse vero. E dato che non avevo di meglio da fare, fui contento di assecondarla. Insomma, entrammo in casa e passammo la giornata insieme, e quando mi chiedeva quello che facevo, io le mentivo. Le raccontai che avevo trovato lavoro in una tabaccheria, le dissi che stavo per sposarmi, inventai centinaia di storie, e lei faceva finta di credere a ogni cosa. "Ma bene, Roger", diceva, muovendo il capo e sorridendo, "ho sempre saputo che ti sarebbe andata bene". Mah. Dopo un po', cominciai ad avere fame, e siccome in casa non c'era niente da mangiare, andai a cercare un negozio lì vicino, e tornai su carico di roba. Pollo arrosto, zuppa di verdure, patate bollite, insomma un mucchio di roba.
Nonna Ethel aveva un paio di bottiglie nascoste in camera da letto, eh, eh, eh! E così fra tutti e due riuscimmo a mettere su una discreta cena di Natale. Eravamo tutti e due un po' brilli, mi ricordo, e dopo pranzo andammo a metterci di là, nel soggiorno, dove si stava seduti più comodi. Dovevo fare pipì, così a un certo punto ho chiesto scusa e sono andato al bagno, in fondo al corridoio. E qui la cosa prende un'altra piega. Era già stato stravagante giocare al nipote di nonna Ethel, ma quello che feci poi fu decisamente folle, e non me lo sono mai perdonato da allora. Entro nel bagno, e accatastate contro il muro vicino alla doccia, vedo una pila di sei o sette macchine fotografiche, del tutto nuove.
Macchinette trentacinque millimetri, ancora nella scatola. Non avevo mai scattato una foto in vita mia, e tantomeno avevo mai rubato. Ma come vidi quella pila di macchinette abbandonate nel bagno, decisi che ne volevo una tutta per me. Una come quelle. E senza pensarci un istante, ne prendo una, me la metto sotto il braccio, apro la porta del bagno e torno nel soggiorno. Non ci ho messo più di tre minuti, ma nel frattempo nonna Ethel si era addormentata. Troppo Chianti, immagino. Andai in cucina, a lavare i piatti, e in mezzo a quel fracasso lei dormiva come una bambina. Non c'era motivo di disturbarla, quindi decisi di andarmene. Non potei lasciarle neanche un biglietto di saluto, dato che era cieca. Me ne andai e basta. Misi il portafogli del nipote sul tavolo. Ripresi la macchinetta e lasciai l'appartamento. Fine della storia.
Paul
: L'hai più rivista? Sei mai tornato a trovarla?
Auggie
: Una volta, tre o quattro mesi dopo. Io stavo malissimo per il furto della macchinetta, non l'avevo neanche usata. Finalmente decisi di riportarla, ma nonna Ethel lì non c'era più. Qualcun altro viveva in quell'appartamento, e non sapeva dove fosse finita.
Paul
: Probabilmente era morta.
Auggie
: Sì, probabilmente.
Paul
: Il che vuol dire che ha passato il suo ultimo Natale con te.
Auggie
: Forse sì. Non ci avevo mai pensato.
Paul
: È stata una buona azione, Auggie. Hai fatto una bella cosa per lei.
Auggie
: Le ho mentito, le ho rubato un oggetto, e tu la chiami una buona azione?
Paul
: Beh, l'hai fatta felice. La macchinetta era sicuramente... rubata, non l'hai tolta al... al proprietario.
Auggie
: Qualsiasi cosa nel nome dell'arte, eh?
Paul
: No, non è proprio così. In fondo ne hai fatto un buon uso.
Auggie
: E tu ora hai la tua storia di Natale, no?
Paul
: Sì, immagino di sì. Il raccontare è un vero talento, Auggie. Per fare una bella storia devi sapere quali bottoni spingere. Tu sei al pari dei maestri.
Auggie
: Che vuoi dire?
Paul
: Voglio dire che è una bella storia.
Auggie
: Cazzo, se non confidi i tuoi segreti agli amici, allora che amico sei?
Paul
: Giusto. Non varrebbe la pena di vivere altrimenti, no? "Il racconto di Natale di Auggie Wren", scritto da Paul Benjamin.
Dal film:
Smoke
Scheda film e trama
Frasi del film
Paul
: È il 1942. È bloccato a Leningrado, durante l'assedio. Sto parlando di uno dei momenti peggiori della storia dell'umanità. Cinquemila persone morirono in quel posto. E c'è Bakhtin, in un appartamento, che aspetta di essere ucciso da un giorno all'altro. È pieno di tabacco, ma non ha le cartine, e allora prende le pagine di un manoscritto a cui lavorava da dieci anni. Dieci anni. E le strappa.
Rashid
: Era...
Paul
: Così, per farsi una sigaretta.
Rashid
: Era l'unica copia?
Paul
: Era l'unica copia. Insomma, se stai per morire cos'è più importante? Un buon libro o una buona fumata? Così aspira e sbuffa, aspira e sbuffa. Poco alla volta, si fuma il libro.
Rashid
: Bella prova. Per un momento ci sono anche caduto. Nessuno scrittore farebbe mai una cosa del genere, no?
Paul
: Non ci credi? Bene, d'accordo, ti
faccio
vedere. È tutto in questo libro. E questo cos'è?
Rashid
: Non lo so.
Paul
: È tuo.
Rashid
: Sì, può essere.
Paul
: Tieni, prendi.
Rashid
: Ehi!
Paul
: Allora, adesso mi stai dicendo che... che... che non era affatto così.
Rashid
: Non proprio. Cioè... cioè, ci sono delle altre cose che non ti ho detto.
Paul
: Non avevi visto cosa è successo. Loro hanno buttato il pacco per terra e tu lo hai... lo hai raccolto.
Rashid
: L'ho raccolto.
Paul
: E hai cominciato a correre.
Rashid
: Ho cominciato a correre.
Paul
: Bella pensata.
Rashid
: È andata così. Non ci ho pensato, l'ho fatto. L'ho fatto e basta.
Paul
: Certo che hai proprio un'abilità unica nel ficcarti nei guai. Beh, comunque, quanto c'è?
Rashid
: Seimila dollari.
Paul
: Quanto?
Rashid
: Cinquemila ottocento quaranta dollari.
Paul
: Quindi: tu hai rapinato i rapinatori, e i rapinatori ti stanno cercando.
Rashid
: Per riassumere, sì.
Paul
: Sì. Beh, sai, devi essere pazzo da legare per fare quello che hai fatto. Vuoi la mia opinione? Riporta i soldi al Rettile, ridaglieli sùbito, e digli che ti dispiace.
Rashid
: Non ridarò mai questi soldi indietro! Questi soldi sono miei ora!
Paul
: Ti farà un sacco di carezze quando il Rettile ti trova.
Rashid
: Questi soldi sono tutto il mio futuro.
Paul
: Con un atteggiamento del genere tu non avrai nessun futuro. Diciassette anni sono un'età assurda per morire. È questo che vuoi?
Dal film:
Smoke
Scheda film e trama
Frasi del film
Paul
: È chiuso?
Auggie
: Hai finito gli Schimmelpennincks?
Paul
: Ne potrei comprare un paio prima che te ne vada?
Auggie
: Ma certo! Non devo andare all'opera o al club.
Paul
: Qualcuno ha dimenticato la macchina fotografica.
Auggie
: Sì, io.
Paul
: È tua?
Auggie
: Sì, proprio mia. Ce l'ho da un sacco di tempo, questa scatoletta.
Paul
: Non sapevo che eri un fotografo.
Auggie
: Oddio, diciamo che è un hobby. Appena cinque minuti al giorno, ma... lo
faccio
ogni giorno. Con il sole e con la pioggia. Un po' come il postino, eh, eh!
Paul
: Allora non sei soltanto uno che mette i soldi in cassa.
Auggie
: Beh, la gente mi vede così, ma... non è detto che io sia così.
Paul
: Sono tutte uguali.
Auggie
: È vero. Quattromila fotografie dello stesso posto, l'angolo tra la Terza e la Settima, alle otto di mattina. Quattromila giorni con tutti i tipi di clima possibili. È per questo che non vado in vacanza, devo stare qui ogni mattina, alla stessa ora. Ogni mattina nello stesso posto alla stessa ora.
Paul
: Non ho mai visto niente del genere.
Auggie
: È il mio progetto, quello che puoi chiamare il lavoro della mia vita.
Paul
: Pazzesco! Non sono sicuro di aver capito: insomma, come ti è venuta questa idea di fare questo progetto?
Auggie
: Non lo so, mi è venuta. È il mio angolo, dopotutto. Sì, insomma, è una piccola parte del mondo, ma anche qui succedono delle cose, come in qualunque altra parte. È la documentazione del mio angolo.
Paul
: È un po' ossessivo. Ah, ah!
Auggie
: Non capirai mai se non vai più piano, amico mio.
Paul
: Cosa vuoi dire?
Auggie
: Voglio dire che vai troppo veloce, non guardi neanche le foto.
Paul
: Ma... ma sono tutte uguali.
Auggie
: Sono tutte uguali, ma ognuna è differente dall'altra. Ci sono delle mattine di sole, delle mattine buie, ci sono luci estive e luci autunnali. Giorni feriali e fine settimana. C'è gente con l'impermeabile e le galosce, e gente con la maglietta e i pantaloncini. Qualche volta la stessa gente, qualche volta differente. Qualche volta quelli differenti diventano uguali, e la stessa gente scompare. La Terra gira intorno al sole, e ogni giorno la luce del sole colpisce la Terra da un'angolazione differente.
Paul
: Più piano, eh?
Auggie
: È quello che consiglio. Lo sai com'è: domani, domani, domani... Il tempo mantiene sempre il suo ritmo.
Paul
: Oddio. Guarda. È Ellen.
Auggie
: Sì, è proprio lei. Ce ne sono parecchie con lei di quell'anno. Probabilmente andava al lavoro.
Paul
: È Ellen. Guarda. Il mio amore adorato.
Dal film:
Smoke
Scheda film e trama
Frasi del film
[1. Paul]
Paul
: È la legge dell'universo. Per favore, permettimi di fare qualcosa per te, ristabilire... l'equilibrio.
Rashid
: Messaggio ricevuto. Se mi viene in mente qualcosa manderò il mio maggiordomo a dirtelo.
Paul
: Per favore, almeno... almeno ti posso offrire una tazza di caffè?
Rashid
: Grazie, non bevo caffè. Beh, comunque, se insiste... una limonata fresca non mi dispiacerebbe.
Paul
: Bene! Io sono Paul.
Rashid
: E io Rashid. Rashid Cole.
Paul
: Dimmi, se qualcuno ti offrisse un posto dove stare, non avresti motivo di rifiutare, giusto?
Rashid
: La gente non fa queste cose. Non a New York.
Paul
: Io non sono la gente. Io sono io, e io
faccio
quello che mi va di fare, capisci?
Rashid
: Ehm, grazie, ma me la caverò.
Paul
: Nel caso te lo stia chiedendo, mi piacciono le donne, non i ragazzini, e non... non ti sto offrendo un alloggio a lungo termine, ma... solo un posto dove stare per un paio di giorni.
Rashid
: Grazie, so provvedere a me stesso.
Paul
: Come vuoi. Se dovessi cambiare idea... signorina! Su! Hai per caso una penna da prestarmi?
Cameriera
: Mi riserve.
Paul
: Sì. Se per caso cambi idea... ecco il mio indirizzo.
Dal film:
Smoke
Scheda film e trama
Frasi del film
Il portiere
: Ma chi è un parente?
Peppino Castagnano
: Ma quale parente, che ha la faccia da parente quello lì? È un amico della cameriera via!
Il portiere
: E ha dormito qui?
Peppino Castagnano
: Sì in casa mia
faccio
dormire chi voglio io anche gli amici della cameriera! Cammina, cammina! Quante cose vuol sapere questo qua, se amico della cameriera o non è amico della cameriera...!
Dal film:
Letto a tre piazze
Scheda film e trama
Frasi del film
Santo cielo, quel Johonzel! | Il desiderio l'ha reso folle! | Quando pensa alla sua Doxerl | il cuscino pare che bolle.
[fonte 298]
|| Se il mio tesoro è corrucciato, | io mi
faccio
tutto piccino, | ma ella alza appena le spalle | e non le importa neanche un pochino. || Ai miei vecchi queste cose | paiono solo una stupidata, | ma non osano fiatare | per timor di una sfuriata! || Il mio tesoro con la sua bocca, | canta ariette tenere e belle, | talché del cuore la corda mi tocca | e la mia voce raggiunge le stelle.
[20 agosto 1900]
Albert Einstein
Cit. da
Lettere d'amore
Frasi di Albert Einstein
[«Se in punto di morte tu ripercorressi con il pensiero la tua vita da quali fatti giudicheresti se è stata un successo o un fallimento?»]
Né in punto di morte né prima mi porrò una simile domanda. La natura non è né ingegnere né imprenditore, e io stesso
faccio
parte della natura.
Albert Einstein
Cit. da
Il lato umano
Frasi di Albert Einstein
La ricerca del sapere fine a se stesso, un amore quasi fanatico per la giustizia e il desiderio di indipendenza personale: sono questi i tratti della tradizione ebraica che mi fanno rendere grazie alle stelle perché ne
faccio
parte.
[Da: Ideali ebraici]
Albert Einstein
Cit. da
Il mondo come io lo vedo
Frasi di Albert Einstein
Eccomi qui seduto, all'età di sessantasette anni, per scrivere quello che potrebbe essere il mio necrologio. Lo
faccio
non solo perché il dottor Schilpp mi ha convinto a farlo, ma perché credo effettivamente che sia bene mostrare a chi opera accanto a noi come appaia retrospettivamente la nostra fatica e la nostra ricerca. Dopo averci riflettuto, capisco che qualsiasi tentativo del genere sarà sempre inadeguato. Per quanto breve e limitata possa essere la propria vita di lavoro, e per quanto grande sia la parte di essa sprecata in errori, esporre ciò che resta e merita d'essere detto è tuttavia difficile, perché l'uomo di oggi, che ha sessantasette anni, non è affatto lo stesso che ne aveva cinquanta, trenta, o venti. Ogni ricordo appare alla luce del presente, e quindi in una prospettiva ingannevole. Questa considerazione potrebbe addirittura fermarmi. Ma dalla propria esperienza si possono estrarre molte cose ancora ignote ad altre coscienze umane.
Albert Einstein
Cit. da
Autobiografia scientifica ‐ Incipit
Frasi di Albert Einstein
Non ho affatto voglia di andare in America, ci vado unicamente nell'interesse dei sionisti, che devono elemosinare dollari per costruire un'università a Gerusalemme
[Università Ebraica di Gerusalemme]
, per i quali fungo da grande sacerdote e da esca
[...]
. Ma
faccio
quello che posso per aiutare quelli della mia tribù: vengono talmente bistrattati altrove.
[8 marzo 1921]
Albert Einstein
Cit. da
Lettere a Maurice Solovine
Frasi di Albert Einstein
Muovere qualcuno: no, non lo
faccio
. C'è chi legge i miei scritti, chi se li studia, chi li impara a memoria, chi se ne serve quando deve predicare e insegnare... Mio Dio, ma allora io
faccio
più male che bene!
Soren Kierkegaard
Cit. da
Diario
Frasi di Soren Kierkegaard
Non posso giudicare la mia opera mentre la
faccio
; è necessario che mi comporti come i pittori, e che me ne allontani; non troppo però. Quanto allora? Vattelapesca.
Blaise Pascal
Frasi di Blaise Pascal
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