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Aforismi Faccio - parte 9
Frasi trovate
:
1.950
È chiaro che al giorno d'oggi le cose sono cambiate quando ero giovane raccoglievo i palloni in palestra e lo
faccio
tuttora, ascoltavo i consigli delle compagne più esperte e si lavorava con umiltà e tanto rispetto. Mentre a molte atlete che si sono affacciate da poco al mondo della pallavolo non viene in mente di mettersi a raccogliere i palloni in palestra. In senso generale quello che manca è soprattutto il rispetto. Rispetto che nel volley dobbiamo avere tutti sia da parte nostra, vale a dire delle veterane, verso le diciottenni che dalle più giovani verso di noi.
[Nel 2015]
Francesca Piccinini
Frasi di Francesca Piccinini
Quando Michael Jordan va su dice, "Bene, forse resto sospeso qui in aria per un po', potete star seduti intanto." Poi all'improvviso dice, "Bene, forse
faccio
un 360 gradi. No ho cambiato idea. Vado su dall'altro lato." È semplicemente incredibile.
[Once Michael gets up there he says, "Well, maybe I'll just hang up here in the air for a while, just sit back." Then all of a sudden, he says, "Well, maybe I'll 360. No I changed my mind. I'll go up on the other side." He's just incredible]
Magic Johnson
Frasi di Magic Johnson
Io sono un uomo d'affari. Questo è quel che
faccio
ogni giorno. Lo adoro. Adoro andare al lavoro. Non ho mai avuto una giornataccia.
[I am a businessman. This is what I do each and every day. I love it. I love coming to work. I never have a bad day - 2005]
Magic Johnson
Frasi di Magic Johnson
Oscar Galvin
: Lei fra tre settimane sarà licenziato e fa questo per noi?
Frank Barnes
: Non è per voi... Non lo
faccio
per voi.
Dal film:
Unstoppable
Scheda film e trama
Frasi del film
Io sono cresciuta con così tanti uomini nella mia famiglia italiana che forse l'idea che gli uomini siano forti mi ha condizionata. Della mia generazione in famiglia sono l'unica ragazza, i miei fratelli, i miei cugini sono tutti maschi. Forse coi film che
faccio
cerco di ristabilire un po' di equilibrio, provo a far sentire una voce femminile.
Sofia Coppola
Frasi di Sofia Coppola
Io
faccio
film inusuali per il mercato americano, non è facile farli accettare in un mondo conservatore come quello del cinema.
Sofia Coppola
Frasi di Sofia Coppola
Ho deciso di fare l'attrice fin da piccola. Se mia figlia Marlowe un domani volesse seguire le mie orme, la incoraggerei.
Faccio
un lavoro straordinario. A due anni e mezzo adora la confusione e le roulotte degli attori. Le ho spiegato che la mamma si traveste e gioca.
Sienna Miller
Frasi di Sienna Miller
Faccio
schifo!
[da Fracchia e il capufficio, nel programma televisivo Signore e signora, nei panni di Giandomenico Fracchia]
Paolo Villaggio
Frasi di Paolo Villaggio
[In riferimento alla partita Milan-Sampdoria 0-1, 26 agosto 2012]
Il Galliani che faceva passerella è un ricordo del passato, stavolta l'Ad ha invece alzato i tacchi e ha lasciato la poltrona, quella dello stadio, perché a quella della società è talmente incollato che non lo scollerebbe neanche un bulldozer
[...]
L'Ad ha consegnato ad Allegri una squadra sbrindellata, e dunque dovrebbe essere il tecnico a lamentarsi e non viceversa. Galliani potrebbe dire che senza soldi non si cantano messe e dare in sostanza le colpe alla scelta di Berlusconi, però deve farsi anche un esame di coscienza. È facile andare avanti ed avere il
faccio
ne sempre sorridente se si dispone di assegni da molti zeri bisogna sapere anche fare di necessità virtù, e sarebbe ora che l'Ad del Milan dimostrasse capacità anche in questo.
[Goal.com, 29 agosto 2012]
Luciano Moggi
Frasi di Luciano Moggi
Nel 2006 avevo previsto dove sarebbe andato a finire il calcio italiano e di professione non
faccio
certo l'indovino. Dissi "il calcio italiano sarà completamente nelle mani delle squadre milanesi, che si alterneranno nelle vittorie". Adesso le due milanesi si dividono anche i favori arbitrali, come dimostra l'ultima giornata con successi ottenuti grazie a goal irregolari. Questi favori vengono però riportati dai media in silenzio, tra parentesi. Se la mia Juve avesse vinto così avrebbero invece gridato allo scandalo, presentato interpellanze parlamentari.
[...]
Il Cagliari ha perso immeritatamente contro l'Inter per via di un goal irregolare. Cellino è però rimasto zitto e ha delegato a parlare il giocatore Biondini, che si è lamentato della direzione arbitrale dal 1° al 90°. Sapete perché Cellino non ha parlato? Perché avrebbe dovuto rimangiarsi tutte le frasi fuoriposto dette in questi anni ed ammettere che il calcio è molto più marcio adesso di cinque anni fa.
[21 febbraio 2011]
Luciano Moggi
Frasi di Luciano Moggi
Io
faccio
programmi tv a seconda del tipo di pubblico a cui devo parlare in quel momento.
Paolo Limiti
Frasi di Paolo Limiti
Una vecchia leggenda Cherokee racconta che un giorno il capo di un grande villaggio decise che era arrivato il momento di insegnare al nipote preferito cosa fosse la vita. Lo portò nella foresta e lo fece sedere ai piedi di un grande albero e gli spiegò:
-
Figlio mio, nella mente e nel cuore di ogni essere umano si combatte una lotta incessante. Anche se io sono vecchio capo, guida della nostra gente, che mi considera saggio, quella lotta avviene anche dentro di me. Se non ne conosci l'esistenza, ti spaventerai e non saprai mai quale direzione prendere. Magari, qualche volta nella vita vincerai, ma poi, senza capire perché, all'improvviso ti ritroverai perso, confuso e in preda alla paura, e rischierai di perdere tutto quello che hai faticato tanto a conquistare.
Crederai di fare le scelte giuste per poi scoprire che erano sbagliate. Se non capisci le forze del bene e del male, la vita individuale e quella collettiva, il vero sé e il falso sé, vivrai sempre in grande tumulto.
È come se ci fossero due grandi lupi che vivono dentro di ognuno: uno bianco, l'altro nero
.
Il lupo bianco è buono, gentile e innocuo. Vive in armonia con tutto ciò che lo circonda e non arreca offesa quando non lo si offende. Il lupo buono, ben ancorato e forte nella comprensione di chi è e di cosa è capace, combatte solo quando è necessario, e quando deve proteggere sé stesso e la sua famiglia. Anche in questo caso lo fa nel modo giusto. Sta molto attento a tutti gli altri lupi del suo branco e non devia mai dalla propria natura.
Ma c'è anche un lupo nero che vive in ognuno, ed è molto diverso. È rumoroso, arrabbiato, scontento, geloso e pauroso. Le più piccole cose gli provocano eccessi di rabbia. Litiga con chiunque, continuamente, senza ragione. Non riesce a pensare con chiarezza poiché avidità, rabbia e odio in lui sono troppo grandi. Ma la sua è rabbia impotente, figlio mio, poiché non riesce a cambiare niente. Quel lupo cerca guai ovunque vada, e li trova facilmente. Non si fida di nessuno, quindi non ha veri amici.
A volte è difficile vivere con questi due lupi dentro di sé, perché entrambi lottano strenuamente per dominare l'anima.
Il ragazzo chiese ansiosamente:
-
Quale dei due lupi vince, nonno?
Con voce ferma, il capo rispose:
-
Tutti e due, figlio mio. Se scelgo di nutrire solo il lupo bianco, quello nero mi aspetta al varco per approfittare di qualche momento di squilibrio, o in cui sono troppo impegnato e non riesco ad avere il controllo di tutte le responsabilità. Il lupo nero allora attaccherà il lupo bianco. Sarà sempre arrabbiato e in lotta per ottenere l'attenzione che pretende. Ma se gli presto un po' di attenzione perché capisco la sua natura, se ne riconosco la potente forza e gli
faccio
sapere che lo rispetto per il suo carattere, e gli chiederò aiuto se la nostra tribù si trovasse mai in gravi problemi, lui sarà felice. Anche il lupo bianco sarà felice. Così entrambi vincono. E tutti noi vinciamo.
Confuso, il ragazzo chiese:
-
Non capisco, nonno, come possono vincere entrambi?
Il capo indiano continuò:
-
Il lupo nero ha molte importanti qualità di cui posso aver bisogno in certe circostanze. È temerario, determinato e non cede mai. È intelligente, astuto e capace di pensieri e strategie tortuose. Sono caratteristiche importanti in tempo di guerra. Ha sensi molto acuti e affinati che soltanto chi guarda con gli occhi delle tenebre può valorizzare. Nel caso di un attacco, può essere il nostro miglior alleato.
Il capo Cherokee tirò fuori due pezzi di carne dalla sacca e li gettò a terra: uno a sinistra e uno a destra. Li indicò, poi disse:
-
Qui alla mia sinistra c'è il cibo per il lupo bianco, e alla mia destra il cibo per il lupo nero. Se scelgo di nutrirli entrambi, non lotteranno mai per attirare la mia attenzione e potrò usare ognuno dei due nel modo che mi è necessario. E dal momento che non ci sarà guerra tra i due, potrò ascoltare la voce della mia coscienza più profonda, scegliendo quale dei due potrà aiutarmi meglio in ogni circostanza.
Se capisci che ci sono due grandi forze dentro di te e le consideri con uguale rispetto, saranno entrambi vincenti e convivranno in pace. La pace, figlio mio, è la missione dei Cherokee, il fine ultimo della vita. Un uomo che ottiene la pace interiore ha tutto. Un uomo che è lacerato dalla guerra che si combatte dentro di lui, è niente.
Da:
Il lupo nero e il lupo bianco (leggenda Cherokee)
Julian
: Ora ti
faccio
un'indovinello e tu devi darmi la risposta.
Ragazza nel panico
: Cosa?!
Julian
: Quanto avresti... quanto avresti se ti dicessi che ti pago un penny il primo giorno, e poi due penny il secondo e poi quattro il terzo e continuassi a raddoppiarli per tutto il mese? Quanti soldi avresti alla fine del mese? Quanti?
Ragazza nel panico
: Dieci dollari.
Julian
: No, aumenta, aumenta. Forza, continua a guardare me. Continua a guardare solo me.
Ragazza nel panico
: Venti dollari?
Julian
: No. Di più. Di più.
Ragazza nel panico
: Trenta. Sì, trenta. Sono trenta dollari.
Julian
: Te la do io la risposta. Sono più di dieci milioni di dollari. Avresti più di dieci milioni di dollari alla fine del mese.
Dal film:
E venne il giorno
Scheda film e trama
Frasi del film
Alla fine sono arrivata al punto in cui ho deciso che non mi importa se ciò che
faccio
sia buona arte o cattiva arte. Mi piace farlo, e alla gente piace.
Margaret Keane
Frasi di Margaret Keane
Be',
faccio
del mio meglio | per essere come sono | ma tutti vogliono | che sia come loro.
Bob Dylan
Cit. da
Maggie's farm
Frasi di Bob Dylan
Le cose mi andavano bene... Cantare e suonare mi davano una certa sicurezza, ma devo dire che stavo cominciando ad annoiarmi. Non potevo più salire sul palco e suonare in quel modo, perciò cominciai a pensare di abbandonare. Ormai andavo sul sicuro: sapevo cosa avrebbe fatto il pubblico, come avrebbe reagito - ormai era una cosa automatica... Quello che
faccio
adesso è tutta un'altra cosa. Non suoniamo rock, non è un sound duro. Certa gente lo chiama folk-rock, il che è un termine piuttosto semplicistico, buono forse per far vendere più dischi; per quel che mi riguarda, non so proprio di cosa si tratti, so solo che non può essere chiamato folk-rock. Rappresenta tutto un modo di fare le cose.
[Nel 1965]
Bob Dylan
Frasi di Bob Dylan
Era maggio del 2002, e Dario Hübner fu preso in prestito dal Milan per la tournée in America. Ricordo un aneddoto, che successe contro l'Ecuador. Finì il primo tempo, e al rientro negli spogliatoi
[...]
cerco Hübner, e non lo trovo. Chiedo agli altri: "che fine ha fatto Dario?" Abbiati mi fa: "Mister è dietro il bagno". Aprìi la porta, e vidi che stava fumando una Marlboro e vicino aveva una piccola lattina di birra, che si era portato dall'albergo. Gli dissi: "ma Dario, che fai? Ti stai giocando una conferma nel Milan, e vieni a fumare e bere negli spogliatoi? Come lo giochi il secondo tempo?" Lui mi guardò ed in tutta tranquillità disse: "Mister, sinceramente è una vita che
faccio
questo, e se non lo
faccio
non riesco a rendere al meglio. Per quanto riguarda il Milan, son venuto solamente per la pubblicità in modo che posso allungare la carriera di altri 2-3 anni. A quest'ora ero al mio paese a prendere un po' di fresco. Terza cosa: la vuole una sigaretta?" A quella frase tutto lo spogliatoio, cominciò a ridere, ed anche io mi feci una bella risata. Era così Dario, genuino al massimo. Pensava solo a star bene con se stesso.
Carlo Ancelotti
Frasi di Carlo Ancelotti
Io non parlo di frode, piuttosto
faccio
intendere che magari c'è qualcosa di pilotato. Basta comporre le giurie in un certo modo o far chiudere il televoto a una certa ora e il gioco è fatto. E non credo che esista nemmeno il sistema perfetto per evitare dubbi sull'esito della gara. D'altronde Sanremo fa girare milioni di interessi e qualcuno quel benedetto trofeo se lo deve pur portare a casa.
Enrico Ruggeri
Frasi di Enrico Ruggeri
Tu fai l'avvocato, io invece me ne
faccio
uno.
Jackie Grimaldi
Dal film:
High Crimes
Scheda film e trama
Frasi del film
Aiuto, sto cambiando disse il ghiaccio
Sto diventando acqua, come
faccio
?
Acqua che fugge nel suo gocciolìo!
Ci sono gocce, non ci sono io!.
Ma il sole disse: Calma i tuoi pensieri.
Il mondo cambia, sotto i raggi miei:
tu tieniti ben stretto a ciò che eri
e poi lasciati andare a ciò che sei.
Quel ghiaccio diventò un fiume d'argento
non ebbe più paura di cambiare
e un giorno disse: Il sale che io sento
mi dice che sto diventando mare.
E mare sia. Perché ho capito, adesso,
non cambio in qualcos'altro, ma in me stesso.
Bruno Tognolini
Non
faccio
sport, non amo la palestra. Mi basta rincorrere mia figlia ai giardinetti. Inseguirla è già un buon esercizio: è una bimba esplosiva.
[Nel 2011]
Giorgia Palmas
Frasi di Giorgia Palmas
Le maledizioni hanno potere quando si crede in loro. E io non lo
faccio
.
[Si allontana, si ferma e poi si gira verso Sally]
Sai una cosa? Lo voglio anche per te.
Gary Hallet
Dal film:
Amori e incantesimi
Scheda film e trama
Frasi del film
In una bottega, dietro il bancone, vedo un Angelo.
Meravigliato gli chiedo:
"
Cosa si vende qui?
"
"
Tutti i doni di Dio
", mi risponde.
"
Costano molto?
"
"
Niente. E' tutto gratis!
"
Mi guardo intorno incuriosito: bottiglie di fede, pacchetti di speranza, confezioni di felicità.
Mi
faccio
coraggio e gli ordino:
"
Mi dia, per favore, molto Amore, tutto il Perdono che ha, una bottiglia di fede, abbastanza Felicità e la Salvezza per me e i miei amici
"
L'Angelo mi prepara un pacchettino ben confezionato. E' così piccolo che riesce a stare nella mia mano.
"
Tutto qui?
", domando.
E Lui, sorridendomi mi risponde:
"
Mio piccolo amico, il negozio di Dio non vende frutti, ma semi
"
Da:
Nel negozio di Dio
Ogni tanto penso, Sai che c'è?, vado a lavorare in panetteria. Poi penso, col cavolo, mi piace il lavoro che
faccio
. Il tuo sogno di quando avevi nove anni l'hai realizzato, Claudia, ce l'hai fatta. Se ci pensi è bellissimo. Non bisogna dimenticarsi di essere stati bambini.
Levante
Frasi di Levante
Della mia vita privata non voglio parlare, ma poi la mostro, ne
faccio
foto. Devi stare al gioco, perché nel momento in cui ti mostri non puoi chiedere discrezione.
Levante
Frasi di Levante
Quella della politica è spesso la logica del consenso a ogni costo, che impone di radunare nello stesso recinto tutto e il contrario di tutto. Io
faccio
politica da pochi anni, ma sono animalista militante da più di trenta. E ho voluto, da subito, rendermi interprete delle istanze dei milioni di italiani che la pensano come me e che chiedono maggiori tutele per gli animali. La mia storia, i miei ideali e i miei valori non saranno mai in vendita o asserviti a un partito.
Michela Brambilla
Cit. da
Manifesto animalista
Frasi di Michela Brambilla
[Jack e Wang giocano a Fan-Ta, un gioco d'azzardo]
Jack
: Incredibile, non lo vuoi mollare questo fan.
Wang
: Ecco qua! Vai! Un altro fan, avanti!
Jack
: guarda che è incredibile! Ne vuole un altro! Toh, tieni!
Cinese al Tavolo
: Basta! Basta! ...Ai!
Jack
: Allora, si può sapere che cos'è?
Wang
: Uno per me... fan, fan ancora fan.
Jack
: io sono venuto a giocare a fan-ta, non a vedere vincere te! Forza... Haaa!
Jack
: Ah ah ah. E' la mia giornata, che devo dirvi? Ah ah, perché ve ne andate? Non vi è piaciuto? Ah ah ah. Che cosa ha detto il cinese? Traduci!
Wang
: Che i principianti hanno foruna. E qualcos'altro... Ora chiude.
Jack
: Chiude? E perché? Non è neppure giorno e ha ancora qualche centinaio di dollari da perdere. Ma che gli ha preso?... Ah meglio così, sennò tra venti munuti non avrai più neanche la camicia! Eh, mi dispiace portarti via tutti questi soldi... Tanto la prossima volta organizzerai contro di me un agguato talmente rapido che non mi accorgerò neanche che te li sei ripresi.
Wang
: No!
Jack
: Ah, figurati... Presto vinti, presto persi!
Wang
: NO! Non la prossima volta! Adesso!
Jack
: Deve finire male tra noi, eh? Spero proprio di no, perché sono convinto che noi due, nonostante la differenza siamo legati da una vecchia amicizia, visto che praticamente siamo californiani tutti e due... E allora va a cagare! In fondo è un gioco.
Wang
: O il doppio o niente! Con questo coltello, taglio una bottiglia in due di netto. O il doppio o niente!
Jack
: Eh... Puttanate!
Wang
: O il doppio o niente!
Jack
: Ma perché? Non fare lo stupido!
Wang
: Mi servono soldi!
Jack
: Questi sono più di mille dollari!
Wang
: 1.148 per l'esattezza, Jack.
Jack
: Come vuoi. Ma non questa bottiglia... Questa!
Wang
: Molto bene!
Jack
: Fai una fesseria Wang! Comunque auguri!
[Wang non riesce a tagliare la bottiglia con il coltello. La bottiglia schizza verso Jack, che la blocca con una mano]
Jack
: Questione di riflessi!
Wang
: A casa ci riesco sempre!
Jack
: Allora uno di questi anni, invitami a cena e dimostramelo, nel frattempo pagami 1.148 verdoni moltiplicato due.
Wang
: E chi ce li ha tutti quei soldi?
Jack
:
Faccio
finta di non aver sentito.
Wang
: Ma io sono un povero ragazzo cinese! Te lo ricordi?
Jack
: Già, padrone di un ristorante, che è molto più di quanto abbia io!
Wang
: Sì, hai ragione! Ma io volevo dire che non ho tutti quei soldi con me.
Jack
: L'avevo capito che intendevi questo... Dov'è il tuo camion?
Wang
: Prima devo passare in un posto.
Jack
: No, non puoi!
Wang
: Invece devo, perciò vediamoci al mio ristorante... Fra un paio d'ore.
Jack
: Mmm...
Wang
: Ti porto i soldi lì.
Jack
: Me li dai subito, i soldi. Dov'è che devi andare?
Wang
: All'aeroporto!
Jack
: E come no! Passando sul mio cadavere!
Wang
: Se necessario sì!
Jack
: Ti seguo col Camion.
Wang
: Siamo amici da tanti anni e non ti fidi... mi fai incazzare! Mi ricordi di un vecchio proverbio cinese.
Jack
: Sta calmo. Ti porto io, sali!
Wang
: Hai detto che mi seguivi Jack.
Jack
: Lo so, ma poi mi sono svegliato!
Dal film:
Grosso guaio a Chinatown
Scheda film e trama
Frasi del film
Carina Smyth
: Gli uomini su quella nave cercano Jack e io me la
faccio
a nuoto.
[inizia a spogliarsi]
Henry Turner
: Carina, basta!
Jack Sparrow
: No, no, no, no. Che basta?!
Henry Turner
: Così è già abbastanza...
Jack Sparrow
: ...Ancora un po'!
[Lei si tuffa in acqua]
Henry Turner
: Le ho visto le caviglie!
Jack Sparrow
: Altro che caviglie! Se ti fossi stato zitto!
Dal film:
La vendetta di Salazar
Scheda film e trama
Frasi del film
Alcuni giocatori si lamentano che li
faccio
correre troppo? A Pescara vivo sul lungomare, e ogni mattina alle sei vedo un sacco di persone che corrono. E non li paga nessuno.
Zdenek Zeman
Frasi di Zdenek Zeman
Faccio
le cose solo quando sono pronta.
Chiara Ferragni
Frasi di Chiara Ferragni
Samantha
: Ciao.
Theodore
: Ciao Samantha. Ti va di parlare?
Samantha
: Ok.
Theodore
: Mi dispiace tanto. Non so cosa mi prende, tu per me sei meravigliosa.
Samantha
: Cominciavo a pensare di essere pazza. Dicevi che andava tutto bene ma da te non avevo che distanza e rabbia.
Theodore
: Lo so, io
faccio
così. Lo facevo anche con Katrine. Ero magari arrabbiato per qualcosa ma non lo riuscivo a dire. Lei lo capiva che qualcosa non andava, ma io negavo e non voglio farlo mai più. Io ti voglio dire tutto quanto.
Samantha
: Va bene. Stasera, dopo che sei andato via, ho pensato tanto. A te e a come mi trattavi e ho pensato "Ma perché lo amo?". E poi ho sentito che dentro di me mi stavo liberando da tutto quello a cui ero aggrappata e ho capito che non c'è un motivo razionale, non ne ho bisogno. Mi fido di me stessa, mi fido di quello che sento. Non cercherò più di essere diversa da quella che sono, e spero che tu lo possa accettare.
Theodore
: Lo accetterò, promesso.
Samantha
: Lo sai? Io riesco a sentire la paura che hai dentro e vorrei fare qualcosa perché te ne liberassi. Perché se lo facessi non ti sentiresti più così solo.
Dal film:
Lei
Scheda film e trama
Frasi del film
Non so quello che voglio, non lo so mai. Sono sempre confuso e... Lei ha ragione, non
faccio
che ferire e confondere chi mi sta intorno.
Theodore Twombly
Dal film:
Lei
Scheda film e trama
Frasi del film
Jackie Treehorn
: Salve, Drugo. Grazie per essere venuto. Sono Jackie Treehorn.
Drugo
: Gran bella tana, amico. Non c'è che dire. Pulita, ben conservata...
Treehorn
: Che bevi di solito, Drugo?
Drugo
: White russian, grazie.
Treehorn
: White russian.
Drugo
: Come va il mercato culi-tette?
Treehorn
: Ah, non ne ho idea. Io mi occupo di editoria, spettacolo, appoggi politici.
Drugo
: C'è crisi al momento?
Treehorn
: Sì. Hai colto nel segno. Lo standard dell'intrattenimento per adulti è crollato. Stiamo parlando di video. Ormai siamo in competizione con prodotti amatoriali, e non ci conviene più investire nello sviluppo artistico, nelle storie valide, nei sentimenti. La gente ha dimenticato che il cervello è la più vasta zona erogena.
Drugo
: Parla per te.
Treehorn
: Approfittiamo però degli aspetti positivi. Le nuove tecnologie ci permettono di fare cose entusiasmanti nel campo del software erotico-interattivo. Avanguardia del futuro! Drugo, 100% elettronico.
Drugo
: Beh, io mi
faccio
ancora le seghe a mano.
Treehorn
: Ah, non ne dubito. Vedo che fremi perché io venga al punto. Bene, allora eccolo qui.
Dov'è Bunny?
Drugo
: Pensavo che lo sapessi tu, amico.
Treehorn
: E perché dovrei? Se Bunny è scappata, è solo per sfuggire al cospicuo debito che ha con me.
Drugo
: No, non è scappata. È stata...
Treehorn
: Risparmiami la storia del rapimento. So che ci sei dentro fino al collo, Drugo. E non mi importa quello che vuoi cavarne dal marito, questi sono affari tuoi. Dico solo che voglio i miei soldi.
Drugo
: Già, infatti la cose ha molte... sfaccettature. Ci sono molte parti interessate.
Treehorn
: Scusami. Sì? Ah, sì? Di che si tratta? Bene. Scusami.
Drugo
: Ah.
Treehorn
: Perdonami.
Drugo
: Nessun problema, amico. Allora, se io ti riporto i soldi, cosa ci scappa per Drugo?
Treehorn
: Ovviamente è un aspetto da discutere. Riempiamo?
Drugo
: Per la puttana, che aspetti?
Treehorn
: 10% a consegna avvenuta. Va bene?
Drugo:Hm! Okay! Siamo d'accordo. Mi piace come fai gli affari. I tuoi soldi sono in mano di un ragazzino che si chiama Larry Sellers. Abita a North Hollywood su Radford, vicino al fast food "In and Out". Oh, un piccolo figlio di puttana, ma i tuoi gorilla gli strapperanno il malloppo. Ha 15 anni, e... va male in sociologia. Quindi, se vuoi staccarmi un assegno per il mio 10% di mezzo milione, cinque centoni, io vado a conoscere un po' di gen... Però, sono belli tosti i tuoi drink.
Treehorn
: Un ragazzino quindicenne! Vorrebbe essere uno scherzo?
Drugo
: No, nessuno scherzo! Davvero, Jackie, i soldi ce li ha il ragazzino. Salve, gente. Lui voleva solo un'auto. E Drugo voleva solo il suo tappeto. Nessuna avidità. È che dava... un tono all'ambiente.
Lo Straniero
: L'oscurità si abbatté su Drugo, più nera del batacchio di un manzo nero in unanotte senza luna nella prateria. Non c'era fine.
Dal film:
Il Grande Lebowski
Scheda film e trama
Frasi del film
Drugo
: Ah, fanculo! Porca puttana! Il ragazzo li ha già spesi tutti.
Walter
: Per la Corvette? Non esiste! Direi che gli restano 960-970.000 dollari, almeno. Dipende dagli optional. Aspetta in macchina, Donny.
Pilar
: Sì?
Walter
: Pilar? Sono Walter Sobchak. Lui è il mio socio, Jeffrey Lebowski. Ahm... Vorremmo parlare col giovane Larry. Possiamo entrare?
Pilar
: Claro. Prego.
Walter
: Grazie. Dev'essere lui. Signore, le auguro una bella serata.
Pilar
: Ehm... Accomodatevi, prego. Larry, c'è un signore per te! Puoi venire?
Walter
: Riesce... riesce ancora a scrivere?
Pilar
: Oh, no, no. Ha grossi problemi di salute.
Walter
: Ah-ah. Ahm, signore, ci tengo a dirle... che noi due, dal punto di vista personale, la ammiriamo tantissimo. "Branded", soprattutto nei primi episodi, è stato una vera fonte di ispirazione.
Pilar
: Caro, siedi qui con noi. I signori sono poliziotti.
Walter
: Non vorrei averle dato l'impressione che siamo della polizia, signora. Anzi, noi speriamoche non sia necessario chiamarla. Ma questo dipende dal piccolo Larry. Non è così, Larry? Questoè un tuo còmpito, Larry? Questo è un tuo còmpito, Larry?
Drugo
: Senti, bello, noi...
Walter
: Drugo, ti prego.
Drugo
: Walter...
Walter
: Questo è un tuo còmpito, Larry?
Drugo
: Walter, perché non gli chiedi della macchina?
Walter
: Questo è tuo, Larry? Questo è un tuo còmpito, Larry?
Drugo
: È tua la macchina qui di fronte?
Walter
: Questo è un tuo còmpito, Larry?
Drugo
: Lo sappiamo che quello è un suo còmpito! Dov'è finito il malloppo, faccia da porcello?
Walter
: Senti, Larry, hai mai sentito parlare del Vietnam?
Drugo
: Ah... vaffanculo il Vietnam, Walter.
Walter
: Stai per entrare in una valle di lacrime. Sappiamo che questo è il tuo còmpito. Sappiamo che hai rubato la macchina...
Drugo
: E il fottuto malloppo!
Walter
: E il fottuto malloppo. E sappiamo che questo è il tuo còmpito.
Drugo
: Guarda che noi ti tagliamo il piffero, Larry!
Walter
: Stai uccidendo tuo padre, Larry. Visto che non serve a niente, va bene, passiamo al piano B. Vuoi vedere che cosa succede al parabrezza? Ecco che cosa succede quando cerchi di fottere chi non conosci! Problemi di comunicazione, eh? Il pezzetto di merda mi fa l'ostruzionismo.
Drugo
: Walter! Che cosa vuoi fare? Walter, che cosa fai?
Walter
: Guarda bene, Larry. Guarda che succede! Lo vedi che succede, Larry?
Drugo
: Porca puttana!
Walter
: Lo vedi che succede? Questo succede quando cerchi di fottere chi non conosci. Ecco! Ecco quello che succede! Lo vedi che succede, Larry? Vedi che succede quando cerchi di fottere chi non conosci? Questo succede! Lo vedi che succede, Larry? Lo vedi che succede, Larry? Lo vedi che succede, Larry, quando cerchi di fottere chi non conosci? Questo succede, Larry! Questo succede, Larry!
Proprietario della Corvette
: La mia macchina! La mia bambina!
Walter
: Ecco che cosa succede quando cerchi di fottere...
Proprietario della Corvette
: Ma che cazzo stai facendo? Sei diventato pazzo?
Walter
: Oh! Oh!
Proprietario della Corvette
: Fermati!
Walter
: No, no!
Proprietario della Corvette
: Ah! Questa macchina l'ho comprata la settimana scorsa! Aaah!
Walter
: No, no, sta' fermo!
Proprietario della Corvette
: Io ti ammazzo, perdio!
Walter
: Non volevo!
Proprietario della Corvette
: L'ho comprata una settimana fa questa macchina!
Walter
: Non l'ho fatto apposta!
Proprietario della Corvette
: Quel cesso è tuo? Te lo distruggo!
Drugo
: No! Ehi! Ehi! Non è la sua!
Proprietario della Corvette
: Ti piace così? Vaffanculo!
Drugo
: No! No! No! No!
Proprietario della Corvette
: Ti piace così? Vaffanculo!
Drugo
: Fermati! Basta!
Proprietario della Corvette
: Aaah! Aaah! Te la
faccio
a pezzi, la tua macchina di merda! Te la
faccio
a pezzi!
Dal film:
Il Grande Lebowski
Scheda film e trama
Frasi del film
Walter
: Il dito non era suo, Drugo.
Drugo
: Perché, secondo te di chi era?
Walter
: Ma come
faccio
a saperlo. Però so che non c'è niente che possa indicare che quel dito...
Drugo
: Ma c'era il suo smalto sopra, Walter.
Walter
: Va bene. Come se fosse impossibile applicare un po' di smalto sul dito di una persona qualunque, e poi...
Drugo
: Una persona qualunque?
Walter
: Zàcchete!
Drugo
: Ma dove credi che se lo vanno a trovare...
Walter
: Vuoi un dito del piede? Te lo procuro io. Credimi, c'è il modo. Cose che è meglio non sapere.
Drugo
: Ma piantala!
Walter
: Ma credimi.
Drugo
: Non dire fesserie, Walter!
Walter
: Te lo procuro io il dito, per questo pomeriggio, smalto compreso. Fottuti dilettanti!
Drugo
: Senti, Walter...
Walter
: Ci spediscono un dito e noi dovremmo farcela sotto dalla paura! Santa polenta!
Drugo
: Walter...
Walter
: La mia opinione è che...
Drugo
: Quelli l'ammazzano, Walter, e poi ammazzano anche me.
Walter
: Drugo, vedi... è solo lo stress che ti fa parlare così. Adesso come adesso, noi abbiamoquella che secondo me è una serie di crimini senza vittime.
Drugo
: Ma cazzo! C'è il dito!
Walter
: E lascialo stare quel cazzo di dito!
Cameriera
: Scusi, signore, le dispiacerebbe abbassare la voce? Ci sono delle famiglie in questo ristorante.
Walter
: La prego, cara. Per sua informazione, la Corte Suprema ha respinto il principio didiversificazione pregiudiziale.
Drugo
: Per favore, Walter. Non c'entra niente qui il Primo Emendamento.
Cameriera
: Signore, se non si calma mi vedrò costretta a chiederle di andare via.
Walter
: Signora, ho visto i miei amici morire con la faccia nel fango perché io e lei ci godessimo questo ristorante per famiglie!
Drugo
: Beh, me ne vado.
Walter
: Dai, Drugo, non andare via. Andiamo, questa cosa ci riguarda tutti, è la base della libertà! Io rimango. A finire il mio caffè. A gustare il mio caffè!
Dal film:
Il Grande Lebowski
Scheda film e trama
Frasi del film
Walter
: "Si salvi chi può", come diceva la mia ex.
Drugo
: Che c'entra quello che diceva tua moglie? Cosa facciamo con Lebowski?
Walter
: Eh? Ah, già, Lebowski! Beh, non vedo... Perché, qual è il problema?
Drugo
: Il problema è che... Come sarebbe qual è il pro... Non abbiamo... Non c'è... ammazzeranno quella povera donna, capisci?
Walter
: Ma che stai dicendo? Vaneggi? Quella povera donna... Quella povera troia, vuoi dire! Si è rapita da sola, l'hai detto tu stesso.
Drugo
: Oh, la miseria! Ho detto solo che pensavo che l'avesse fatto lei, sei tu che ne sei così sicuro.
Walter
: Proprio così, sicuro al 100%.
Donny
: C'è il calendario delle prossime partite.
Walter
: Donny, chiudi quella fo... Quando giochiamo?
Donny
: Questo sabato. Quintana e...
Walter
: Sabato? Beh, dovranno spostare.
Drugo
: Walter, che cosa devo dire a Lebowski?
Walter
: Gliel'avevo detto a quell'imbecille della Lega. Chi è il responsabile del calendario?
Drugo
: Walter.
Donny
: Burkhalter.
Walter
: Gliel'ho detto mille volte a quel crucco del cazzo che non gioco di sabato!
Drugo
: Walter.
Donny
: Il programma è affisso.
Walter
: Lo disaffiggano, porca puttana!
Drugo
: Ma chi se ne frega del calendario? Uccideranno quella povera donna, maledizione, e io cosa dirò a Lebowski?
Walter
: Piantala, Drugo. Si stancherà del gioco, prima o poi, tornerà a casa dal maritino.
Drugo
: Ah, sì.
Donny
: Come mai non giochi di sabato?
Walter
: Shomer shabbas.
Donny
: E che significa?
Drugo
: Sì, e nel frattempo che... che... che cosa racconto a Lebowski?
Walter
: Ora ti spiego, Donny. Shabbas è il giorno di riposo ebraico, vuol dire che non lavoro, e non... non guido la macchina, non vado in giro in macchina, non tocco i soldi, non accendo il forno, e di sicuro non gioco a bowling!
Donny
: Ehi!
Walter
: Shomer shabbas!
Drugo
: Walter, allora io come
faccio
?
Walter
: Sono un osservante del sabato!
Drugo
: Basta, porca puttana, me ne vado!
Walter
: Falla finita, Drugo! Che rompicoglioni... Drugo! Drugo! Ah! Aspetta! Digli semplicemente che... abbiamo consegnato il malloppo, che tutto è andato per il meglio.
Donny
: Ah, già, com'è andata?
Walter
: Benissimo, ha solo ammaccato un po' la macchina.
Drugo
: Walter, noi non abbiamo fatta la consegna, porca puttana! Quelli i soldi non li hanno avuti! E adesso sai che faranno?
Walter
: Uccideranno quella povera donna! Uccideranno quella povera donna!
Donny
: Senti, Walter, ma se non puoi andare in macchina, come fai a muoverti il sabato?
Walter
: Drugo, sai che mi sorprendi? Quelli non ammazzeranno nessuno, non faranno niente. Ma cosa possono fare, stupidi dilettanti? Ma intanto guarda la sostanza dei fatti: chi è seduto su un milione di fottutissimi dollari? O mi sbaglio?
Drugo
: Walter...
Walter
: Noi abbiamo un milione di dollari che ci aspettano nel portabagagli della mia macchina.
Drugo
: La tua macchina, Walter?
Walter
: E loro che cos'hanno in mano? Le mie mutande sporche. La mia biancheria. Di' un po', dov'è la macchina?
Donny
: Chi ha le tue mutande sporche?
Walter
: Dov'è la tua macchina?
Drugo
: Non lo sai, Walter?
Walter
: Era parcheggiata in un posto riservato agli invalidi, l'avranno portata via.
Drugo
: Lo sai benissimo che è stata rubata.
Walter
: È senz'altro una possibilità, Drugo.
Drugo
: Vaffanculo.
Donny
: Dove vai, Drugo?
Drugo
: Me ne vado a casa.
Donny
: Il telefono sta squillando.
Drugo
: Sì, grazie, Donny.
Dal film:
Il Grande Lebowski
Scheda film e trama
Frasi del film
Drugo
: Era quella l'uscita.
Walter
: Insomma, a noi basta riportare a casa la ragazza, così nessuno avrà da lamentarsi, e ci terremo il malloppo.
Drugo
: Già, sembra facile, eh? Ma non mi hai detto come faremo a riportarla a casa. Dov'è?
Walter
: Quella è la parte più semplice. Ci presentiamo alla consegna e me lo
faccio
dire a forzadi botte. Eh?
Drugo
: Sì. È davvero un bel piano. Walter, è un piano ingegnosissimo, sempre che io abbia capito bene. Un orologio svizzero, guarda.
Walter
: Esattamente, Drugo. La sua bellezza è la sua semplicità. Quando il piano diventa troppo complesso, qualcosa finisce che va storto. Se c'è qualcosa che mi ha insegnato il Vietnam...
Drugo
: Drugo.
Voce
: State per arrivare vicini a un ponte di legno. Quando sarete sul ponte, lanciate la valigetta dal finestrino di sinistra senza fermare la macchina. Sarete osservati.
Drugo
: Cazzo!
Walter
: Che ha detto? Dove consegnamo?
Drugo
: Da nessuna parte. Sul ponte dobbiamo lanciare la valigetta dal finestrino.
Walter
: Eh?
Drugo
: Dobbiamo lanciare il malloppo dalla macchina in corsa.
Walter
: Non possiamo farlo, Drugo. Il piano va a farsi fottere.
Drugo
: Oh, allora chiamali al telefono e spiegaglielo tu. Il tuo piano è talmente semplice che lo capiranno anche loro. È questa la bellezza.
Walter
: Al ponte di legno, eh?
Drugo
: Io butto la valigetta col malloppo. Non facciamo cazzate, amico.
Walter
: Okay, stiamo arrivando al ponte. Dammi il facsimile.
Drugo
: Lascia perdere, Walter. Io ti voglio bene, però dovrai ammettere che sei un cazzone, prima o poi.
Walter
: Dai, su, non è il momento di litigare.
Drugo
: Porca puttana!
Walter
: Ecco il ponte!
Drugo
: Walter! Walter!
Walter
: Parte il facsimile!
Drugo
: Ma che cazzo...
Walter
: Prendi il volante! A quindici miglia all'ora salto giù, torno indietro, e ne
faccio
parlare uno a forza di botte. Passami il mitra.
Drugo
: Il mitra?
Walter
: Vuoi che salti giù completamente nudo?
Drugo
: Walter, aspetta!
Walter
: Via, conquistiamo la collina!
Drugo
: Walter, non farlo! Ehi! Ce l'abbiamo noi! È qui la valigetta! Ce l'abbiamo noi! Ce l'abbiamo noi! Ce l'abbiamo...
Walter
: Al diavolo, Drugo. Andiamo al bowling.
Dal film:
Il Grande Lebowski
Scheda film e trama
Frasi del film
Brandt
: È arrivata una terribile notizia, e il signor Lebowski si è rinchiuso nell'ala Ovest. Il signor Lebowski.
Lebowski
: È buffo! Se mi guardo indietro, la mia vita è costellata di successi, obiettivi raggiunti, avversari surclassati, ostacoli superati. Ho realizzato più cose io, per quanto privo dell'uso delle gambe, di tanti altri. Cos'è... cos'è che fa di un uomo un uomo, signor Lebowski?
Drugo
: Drugo. Non... non lo so, signore.
Lebowski
: Essere pronti a fare ciò che è più giusto. A qualunque costo. Non è questo che fa di un uomo un uomo?
Drugo
: Sì, quello e un paio di testicoli.
Lebowski
: Lei scherza. Ma... potrebbe aver ragione.
Drugo
: Mi
faccio
uno spinello, eh?
Lebowski
: Bunny...
Drugo
: Scusi?
Lebowski
: Bunny Lebowski è la luce dei miei occhi. È sorpreso di vedermi piangere?
Drugo
: Beh, francamente...
Lebowski
: Anche gli uomini più forti piangono.
Drugo
: Sì.
Lebowski
: Anche gli uomini più forti piangono. Stamattina ho ricevuto questo fax. Come può vedere, è la richiesta di un riscatto.
Drugo
: Abbiamo Bunny.
Lebowski
: Scritta da uomini incapaci di concretizzare sul piano del gioco leale.
Drugo
: Procurate un milione di dollari...
Lebowski
: Vigliacchi.
Drugo
: ... in biglietti da venti non segnati e non consecutivi.
Lebowski
: Deboli.
Drugo
: Attendete istruzioni...
Lebowski
: Sbandati!
Drugo
: ... e niente scherzi. Brutto trip.
Lebowski
: Eh?
Drugo
: Questo è un brutto trip. Voglio dire, proprio un brutto trip.
Lebowski
: Brandt le illustrerà i dettagli.
Brandt
: Il signor Lebowski è disposto a farle una generosa offerta se vorrà agire da corriere una volta avute le istruzioni per la consegna del riscatto.
Drugo
: Perché proprio io?
Brandt
: Perché ritiene che i rapitori possano essere le medesime persone che hanno insozzato il suo tappeto. E lei è la sola persona in grado di smentire o confermare questo suo sospetto.
Drugo
: Dietro ci sarebbe il pisciatappeti?
Brandt
: Beh, Drugo, questo non lo sappiamo.
Dal film:
Il Grande Lebowski
Scheda film e trama
Frasi del film
Io nell'amore |
faccio
due cose | spengo la luce | e amo le rose.
Adriano Celentano
Cit. da
Torno a settembre
Frasi di Adriano Celentano
Lo so, non t'importa di quello che
faccio
, ma se lo
faccio
ti arrabbi.
Harry Steve Morgan
Dal film:
Acque del Sud
Scheda film e trama
Frasi del film
Cesonia
: Ora ti odiano.
Caligola
: Lascia che mi odino, purché abbiano paura di me.
Cesonia
: Sono senatori, consoli. Sono uomini importanti.
Caligola
: Così importanti che approvano tutto quello che
faccio
! Devono essere pazzi. Non so che altro fare per provocarli.
Dal film:
Caligola
Scheda film e trama
Frasi del film
Caligola
: Voglio il tuo onesto consiglio. Dovrei farmi proclamare re di Roma?
Claudio
: Re? Ma... Questa è una repubblica. Non è così?
Caligola
: E che importa? Mi
faccio
proclamare re della repubblica.
Longino
: Ma tu sei già più grande di qualunque re, Cesare.
Caligola
: Io sono un dio, o lo sarò quando sono morto.
Dal film:
Caligola
Scheda film e trama
Frasi del film
Caligola
: Ho detto a Cesonia che ho intenzione di sposarla.
Drusilla
: Non farlo.
Caligola
: Ma solo quando mi sarà dato un figlio maschio.
Drusilla
: E come farai a sapere che è tuo?
Caligola
: È facile. La
faccio
sorvegliare dalle mie guardie.
Drusilla
: E come farai a sapere che il padre non sarà una delle tue guardie?
Caligola
: Sono tutti omosessuali, e gli ho fatti castrare.
Dal film:
Caligola
Scheda film e trama
Frasi del film
Nerva
: L'uomo che sceglie l'ora della sua morte ha la cosa più vicina possibile a defare il fato, e il fato dice che quando morirai tu, Macro mi ucciderà.
Tiberio
: Lo
faccio
arrestare e mettere a morte.
Nerva
: Non puoi. Ti controlla. E poi, anche se Macro fosse morto, come potrei voler vivere con questo rettile?
Dal film:
Caligola
Scheda film e trama
Frasi del film
Bob
: Stanno arrivando! Di chi è questo whisky? Tu? Tu? Sta arrivando! Uh! Ce n'è per tutti, gente! Uh! Dio ci salverà! Drink per tutti!Tequila per voi! Venite al bancone, signore e signori! Devi accendere?
I Partecipante
: Funziona ancora?
Bob
: Sì. Dunque, sì, aveva chiesto un cocktail con gin. Ha detto Gin Buck o Gin Fizz?
II Partecipante
: Senti, fa' quello che ti viene meglio. È uguale.
Bob
: Che aveva chiesto? Ah. Sì, mi pare questo qui.
Larry
: Phil? Phil, Phil, Phil, ma lo sai che ore sono?
Phil
: Scommetto che me lo dirai.
Larry
: Sono le nove e mezza!
Phil
: E allora?
Larry
: Ma come sarebbe "e allora"? È cominciata alle sette, lui non viene.
Phil
: Ha detto che sarebbe venuto.
Larry
: Si vede che scherzava, perché lui qui non c'è. Non c'è, Phil.
Phil
: E che cosa vuoi che faccia?
Larry
: Fa' un po' il preoccupato.
Phil
: Sono preoccupato.
Larry
: Ah, davvero?
Phil
: Sì, sono preoccupato, Larry.
Larry
: No, perché allora lo nascondi molto, molto bene.
Phil
: Senti, cerca... di avere fede. Ce la fai? Per una volta.
Larry
: Avere fe... ? Ah, beh... Avere fede?
Partecipanti
: Il grande... Kahuna! Uh! Uh! Uh! Uh!
Partecipante
: Tante grazie, eh?
Phil
: Quel figlio di un cane! Mi ha parlato di pallacanestro per quasi due ore. Ed è riuscito solo a dimostrarmi che non ci capisce praticamente nulla. Cosa? Non c'era un bicchiere più piccolo? Potevi darmi un ditale, magari.
Bob
: Sono tutti sporchi.
Phil
: Dammi quella bottiglia. È questo che mi piace delle convention, che mi fa impazzire di queste cose. Cioè, che tu prendi un tale, lo separi dalla moglie per un paio di giorni, gli fai bere un paio di bicchieri in più, e lui tutt'a un tratto diventa in assoluto il più grande esperto di sport al mondo. Ecco perché Dio ha creato le mogli: perché facciano capire agli uomini quando stanno facendo i coglioni. Se tu separi uno da sua moglie, anche per poco tempo, quello non ha la più vaga idea di come comportarsi. Puoi credermi.
Bob
: Sai, la Bibbia dice che Dio creò Eva come aiuto degno dell'uomo.
Phil
: Come cosa?
Bob
: Un aiuto per... adatto alle sue esigenze.
Phil
: Ah, io non so niente di questa roba, ma quello che so è questo: Dio creò le donne per fare da specchio, così un uomo può vedere che asino è. Voglio dire, tu mi parli di anime... Un uomo non sa assolutamente com'è la sua anima, non ha la minima idea di che aspetto abbia la sua anima, fino a che non scruta negli occhi della donna che ha sposato, e allora, se è appena decente come essere umano, passa almeno due giorni a vomitare. Perché nessun uomo, nessun uomo perbene può tollerare quell'immagine. Dai, togliti le scarpe, mettiti comodo, se ne sono andati tutti.
Bob
: Non avevi detto che non ti piaceva essere sposato?
Phil
: Certo, non m'è piaciuto, ma questo non vuol dire che non lo raccomandi. Ci sono tante cose a questo mondo che sono giuste, ma non necessariamente piacevoli. Prendi la circoncisione. Oh! Era ora, finalmente. Dove cavolo sei stato?
Larry
: Come sarebbe dove cavolo sono stato? Mentre voi ve ne stavate qui a lisciarvi tutti i coglioni che sono entrati da quella porta, io me ne sono andato in cerca del "grande Kahuna"!
Bob
: Il cosa?
Larry
: Il "salvatore", Bob. "El presidente"! L'uomo che proferendo una sola parola, con una singola eiaculazione di suoni potrebbe ingravidare la nostra azienda.
Phil
: L'hai trovato?
Larry
: Phil, usa la tua intuizione, per un secondo. Usa quel dono del Signore, vedi di indovinare qual è la realtà della situazione. Ho l'aria d'averlo trovato?
Phil
: No.
Larry
: Bravo, ce l'hai ancora!
Bob
: Ma di chi state parlando?
Larry
: Stiamo parlando del "grande Kahuna", Bob, del grosso pesce che deve abboccare. Hai mai letto "Il vecchio e il mare"?
Bob
: No.
Larry
: Hm, va bè, lasciamo perdere, va. Stiamo parlando di un uomo che rappresenta, lui da solo, il più grosso cliente che la nostra azienda abbia mai visto e che probabilmente vedrà mai.
Phil
: Potenziale cliente.
Larry
: Ah, potenziale. Sì, fai bene a puntualizzarlo! Potenziale! Che avrebbe potuto. Perché era nostro còmpito, compari, trasformare quella potenzialità in realtà. Farlo cadere nelle nostre braccia. Si doveva corteggiare, quell'uomo. Promettergli doni, se necessario, per attirarlo dalla nostra parte. Ma ci siamo riusciti o abbiamo fallito? Si vota per alzata di mano.
Phil
: Finirà bene.
Larry
: Sì, è sicuro che finirà. Quando avranno ripescato i nostri corpi nel fiume, e spedito il nostro spirito sulla Luna, solo allora sarà finita. È quello che è in mezzo che dà fastidio: l'essere spellati vivi e bruciati. Il resto è solo pace.
Bob
: Sei dovuto andare a cercare questo signore?
Larry
: Abbiamo dovuto, Bob. Non era previsto che lo facessimo, ma, sì, abbiamo dovuto. Si supponeva che lui sarebbe venuto qui stasera. Qualcuno avrebbe dovuto attirarlo qui per un drink.
Phil
: Perché guardi me, scusa? La mia parte l'ho fatta.
Larry
: Gli hai telefonato?
Phil
: Certo che gli ho telefonato, eccome!
Larry
: E hai parlato con lui direttamente.
Phil
: Ho parlato con la sua segretaria.
Larry
: Aaah!
Phil
: Stava facendo un'interurbana importante. Mi ha assicurato che veniva.
Larry
: Oh! Ti ha assicurato che veniva! Sai che c'è? Ti ha fatto uno scherzo! Ci saranno stati un sacco di suoi amici, tutt'intorno al vivavoce, che dicevano: "Senti questo!". Scommetto che tira bidoni per hobby.
Phil
: Sarà capitato qualcosa.
Larry
: Direi che è quasi ovvio che è capitato qualcosa.
Bob
: Magari si è sentito male all'ultimo minuto.
Larry
: No, no, no, no, è qui, è qui. L'ho sentito nominare varie volte questa sera e sempre al presente. È qui, amici miei. Solo che non è qui. Se cogliete la sottile sfumatura.
Phil
: Però, dobbiamo soltanto trovare un'altra strada, ecco tutto.
Larry
: Phil, scusa, sei sordo? L'abbiamo perso. Era invitato, ma non è comparso. Siamo come i dinosauri quando cambiò il clima, non abbiamo più alcuna ragione di vagare sulla Terra.
Bob
: Perché non potete fissare un appuntamento e incontrarlo normalmente in ufficio?
Larry
: Non si fissa un appuntamento con quello lì, è il Presidente, ti manda dai suoi... sottoposti.
Bob
: Perché non andiamo dai sottoposti?
Larry
: Perché sono tutti dei coglioni. Tutti, nessuno escluso. Certe volte si devono lasciar perdere i pesci piccoli, ingraziarsi qualcuno più in alto sulla scala che possa dire: "Sapete che cìè? Li voglio provare questi nuovi prodotti, quindi comprateli, provateli, oppure fottetevi, perché vi licenzio!".
Phil
: Proverò a ritelefonare alla segretaria domattina.
Larry
: Phil, hai sentito una sola parola di quello che ho detto? Capisco che è nella natura umana pensare che abbiamo ancora una chance, ma è un'illusione e basta! Domani ce ne torneremo a Chicago e Evans ci dirà: "Ehi, Phil, Larry, Bob, venite nel mio ufficio, ho qualcosa per voi. Piegatevi". Ah... Che ne dici, Bob, vuoi fare questo per vivere?
Bob
: Non lo so, la serata mi è parsa interessante.
Larry
: Ah sì? In che senso?
Bob
: Si sentono un sacco di storie interessanti.
Larry
: Questo si fa. Vanno distinte dalle tante cazzate che volano in serate del genere. Ma ci sono, se vuoi ascoltarle.
Bob
: C'è sempre così tanta gente?
Larry
: Sembrava che ci fosse tanta gente perché la camera era tanto piccola.
Phil
: Larry!
Larry
: Scusa, le carote mi hanno dato alla testa.
Bob
: Ho conosciuto uno che si è messo a parlarmi di cani.
Larry
: Che ti ha raccontato?
Bob
: Che ne ha sempre avuti. Mi ha detto che... ha avuto dei cani per tutta la vita, soprattutto pastori tedeschi.
Larry
: Non è tanto insolito, c'è un sacco di gente che ha dei cani.
Bob
: Lo so, ma era uno che aveva fatto tante di quelle cose... All'ultimo aveva dovuto far fare l'iniezione perché aveva morso una persona. Poi ha cominciato a parlarmi di quello prima, e di quello ancora prima, e di quello ancora prima. E così mi sono fatto un quadro di tutta la sua vita, attraverso una serie di cani, soprattutto pastori tedeschi.
Larry
: Vorrei che ci fosse Murdock qui con noi.
Bob
: Chi è Murdock?
Larry
: Dale Murdock, il più grande agente vendite che la nostra azienda abbia mai avuto. Dio del cielo, che talento!
Bob
: Un uomo di successo?
Larry
: No, più che di successo, capisci, quello là... quello là aveva il dono. Era come sai... quando guardi certi atleti che ti danno l'impressione di fare dei gesti che hanno sempre conosciuto, non che hanno dovuto imparare. E per Murdock era così trattare con le persone.
Bob
: Dov'è adesso?
Larry
: Chi? Murdock?
Bob
: Sì.
Larry
: Ah, ha avuto quello che meritava. Già. Ho sentito che ora sta in Florida.
Phil
: Io ho sentito dire da qualcuno che... che aveva tutta una catena di Burger King.
Larry
: Non ho dubbi che debba essere la più importante catena della Florida. Ma i giorni di Murdock sono passati, gente, e ora sono i giorni di Larry e Phil. Phil e Larry, e Bob. Tre sfigati che stanno per prenderla regalmente nel culo!
Phil
: Finirà bene.
Larry
: Sei convinto, eh?
Phil
: Certo.
Larry
: Beh, spero che tu abbia ragione, perché esserci lasciati sfuggire in questo modo Fuller può essere interpretato come un segno di assoluta incompetenza, il che ci mette in una pessima luce.
Bob
: Scusa, hai detto Fuller?
Larry
: Sì.
Bob
: Dick Fuller?
Larry
: Sì, Dick... Richard... Perché, lo conosci?
Bob
: Era quello con cui ho parlato.
Larry
: Cosa? Che? Che?
Bob
: Quello dei cani! Quello era Dick Fuller!
Larry
: Oh, ma smettila!
Bob
: No, sul serio, mi ha dato il biglietto da visita.
Phil
: Ma che mi venga un colpo! Da' qua, fammi vedere! Ma non hai controllato i cartellini di tutti?
Larry
: Ho controllato i cartellini di tutti! E a quelli che non ce l'avevano sono andato e gli ho chiesto: "Come ti chiami?".
Bob
: Non aveva il suo cartellino.
Larry
: Cosa?
Bob
: Cioè, non aveva il suo, penso fosse quello di un altro.
Phil
: Perché diavolo doveva portare il cartellino di un altro, Bob?
Bob
: Non lo so, doveva aver già bevuto un po' prima di venire qua. L'avrà scambiato con qualcun altro. Ho avuto l'impressione che volesse essere lasciato in pace. Era distrutto per il cane.
Larry
: No, cazzo, non ci posso credere! Ma come? Avevamo Dick Fuller qui a portata di mano e ce lo siamo fatto scappare via?
Bob
: Mi dispiace.
Phil
: Non è colpa tua, Bob.
Larry
: Ce l'avevamo, ce l'avevamo, era nostro!
Phil
: La prossima volta chiedi il nome alle persone, che il cartellino ce l'abbiano o no.
Larry
: Ti do un'informazione: non ci sarà una prossima volta per noi, mio caro. Avevamo Dick Fuller nella nostra sfera di influenza, e lo abbiamo lasciato andare via senza dirgli neanche una parola.
Phil
: Finirà bene.
Larry
: Di che cosa avete parlato, Bob?
Bob
: Di... Non lo so, varie cose.
Larry
: Senti, potresti essere un po' più specifico? Di sport, del tempo, di cosa?
Bob
: Di cani soprattutto.
Larry
: Tutto qui? Nient'altro?
Bob
: Di cani... e poi si è parlato della famiglia. Mi ha chiesto di mia moglie.
Larry
: Tua moglie?
Bob
: Sì.
Larry
: E che voleva sapere di tua moglie?
Bob
: Niente. Così, ha chiesto.
Larry
: Gli hai detto che poteva averla, se voleva, e se in cambio faceva qualche affare con noi?
Phil
: Larry!
Larry
: Allora, cosa? Di che avete parlato, Bob?
Bob
: Forse... Non saprei... Di religione, un po'.
Larry
: Tu col presidente di una delle più grandi industrie manifatturiere del Midwest hai parlato di religione?
Bob
: Beh, è questo che è? Io non lo sapevo.
Larry
: Va bene, aspetta un po'. Che gli hai detto? Che... cosa gli hai detto sulla religione?
Bob
: Abbiamo... chiacchierato.
Larry
: Non lo hai contraddetto, vero?
Bob
: No.
Larry
: Grazie a Dio. È la prima regola sul parlare di religione a una convention: non contraddire il cliente. No, mi correggo, è la seconda regola. La prima regola sul parlare di religione alle convention è: no.
Bob
: "No"... "No" cosa?
Larry
: Non farlo.
Bob
: Beh, sembra che siamo ancora vivi.
Larry
: Lo hai contraddetto mai?
Bob
: No.
Larry
: Bene, ecco perché. Per questa ragione sei ancora vivo.
Bob
: È stata una bella chiacchierata.
Larry
: Beh, come sei finito a parlare di religione con Dick Fuller? Scusa, ce lo spieghi?
Bob
: È venuto fuori con le morti dei suoi cani. Così.
Larry
: Gli hai detto che i suoi cani sono in cielo?
Bob
: No.
Larry
: Gli hai detto che sono all'inferno?
Bob
: Ovviamente no.
Larry
: E allora cosa? Si può sapere cosa gli hai detto di preciso?
Bob
: Niente, ci... ci siamo messi a parlare. La storia dei cani è stata solo l'innesco. Per metterci a parlare della vita e della morte.
Larry
: È stato l'innesco, Bob?
Bob
: Certo.
Larry
: Il che implica, se non erro, che stavi cercando di avere l'opportunità di... di parlare della vita e della morte.
Bob
: Certo, credo fosse così. Certo.
Larry
: Beh, no, non dire "certo", perché non è certo. Insomma, io non me l'aspetto. La maggior parte delle persone, sai, non se ne va in giro cercando l'opportunità di avviare una conversazione con un perfetto estraneo, sulla vita, e la morte e la religione e altre cose insane...
Bob
: Certe persone sì.
Larry
: Certe persone probabilmente sì, ce n'è qualcuna, e apparentemente tu sei una di quelle. Ma il più delle persone no, Bob. Il più delle persone, se gli chiedi della vita e della morte, dice: "La vita è bene, la morte è male". Fine. Non se ne va in giro a cercare opportunità.
Bob
: Si vede che io non sono il più delle persone.
Larry
: Bob, sai, questo probabilmente è vero, è una saggia considerazione.
Bob
: Credo che sia importante che la gente sappia in cosa credi.
Larry
: Oh, Gesù Cristo!
Bob
: Se avessi saputo che avevate bisogno di parlare con quel tale, vi avrei detto... vi avrei avvertito in qualche modo.
Phil
: Non è colpa tua, Bob.
Larry
: Phil!
Phil
: Come faceva a sapere che stava parlando proprio con lui?
Larry
: Che gli parlasse sì, ma che lo ascoltasse no, non credo. Almeno non per cogliere l'occasione di fare gli interessi dell'azienda. Insomma, se la conversazione fosse rimasta su un piano più terra terra, allora magari sarebbe riuscito a farla scivolare verso un argomento banale, in cui i lubrificanti si potevano menzionare.
Phil
: Questo non lo puoi sapere.
Larry
: Oh, andiamo! Le probabilità sarebbero state molto alte. Ma invece la conversazione non ha seguìto il suo corso naturale, perché qualcuno teneva il timone e la dirigeva, non è vero, Bob?
Phil
: A me pare che Fuller volesse essere lasciato in pace.
Larry
: Non è questo il punto e lo sai.
Bob
: Phil ha ragione. Praticamente me l'ha detto.
Larry
: Beh, ragazzi, amici, compari, il nostro dovere era quello di spegnere quel suo desiderio, almeno per un pochino, di accendere il suo interesse. E vi
faccio
notare che non voleva essere lasciato in pace, altrimenti sarebbe restato nella sua camera d'albergo tutta la sera. Non avrebbe scorrazzato per la suite in cerca di conversazione. Non voleva essere lasciato in pace, solo non parlare d'affari.
Phil
: E anche in questo caso ci andava male.
Larry
: Ma per favore, lo sai che c'è il modo di aggirare certi ostacoli. Senza importunarlo, ma per comunicargli quello per cui eravamo venuti fin qui, mi spiego?
Bob
: Senti, mi dispiace.
Larry
: È inutile dispiacersi. Dispiacersi non serve a niente, adesso.
Bob
: Che altro posso fare?
Larry
: Niente, non puoi fare un bel niente, al punto in cui siamo. Niente. Ha detto per caso dove alloggiava?
Bob
: È in quest'albergo.
Larry
: In questo albergo?
Bob
: Sì.
Larry
: Oh.
Phil
: Cosa vorresti fare? Bussare alla sua porta in piena notte?
Larry
: Sto chiedendo, Phil. È un crimine adesso? Perché pensavo che domani mattina potremmo, sai, incontrarlo, così per caso, giù di sotto in caffetteria.
Phil
: Se non sappiamo che faccia ha!
Larry
: Lo sa Bob.
Bob
: Ve lo indico volentieri.
Phil
: Cos'è questa roba scritta dietro al biglietto, Bob?
Bob
: È dove ha detto che andava uscito di qua.
Larry
: Cosa? Cosa? Cosa?
Bob
: Una qualche festa privata all'albergo in fondo alla strada.
Larry
: Che facciamo ancora qui? Andiamo, forza!
Bob
: Non possiamo.
Larry
: Perché no?
Bob
: Perché è solo per inviti.
Larry
: E allora?
Bob
: Allora dico che si arrabbia se ci presentiamo lì tutti quanti. Ci ha tenuto a puntualizzare che era una cosa privata.
Larry
: Questa è l'ultima delle nostre preoccupazioni. Se si arrabbia, vedremo che fare. Forza, prendete le giacche.
Phil
: No, non correre, Larry.
Larry
: Come?
Phil
: Può darsi che Bob abbia ragione, insomma, non possiamo imporgli la nostra presenza.
Larry
: Phil!
Phil
: Senti, riflettici un momento. Davvero vuoi farlo incavolare intrufolandoti in una festa esclusiva? Per non parlare di chi altro può esserci.
Larry
: Che suggerisci di fare? Starcene qui come dei tonti, mentre il cliente di una vita ci sfugge dalle mani?
Phil
: No, no.
Larry
: E allora cosa?
Phil
: Direi di mandare Bob.
Larry
: Che cosa?
Phil
: Scusa, ti ha dato quel biglietto da visita come invito, giusto?
Bob
: Sì, ha detto che mi faceva entrare.
Larry
: Phil, Phil, Phil, Phil! Non farmi questo, ti prego.
Phil
: Quali alternative ci sono, Larry? Non abbiamo un altro modo lecito di entrare lì. E poi, lui lo conosce, Bob. Hanno parlato. Bob ha un aggancio.
Larry
: Stai mettendo il nostro futuro nelle mani di un ragazzino.
Phil
: No, andrà tutto bene. Dammi il tuo biglietto.
Larry
: Dio mio!
Phil
: Dammelo, forza, dai!
Larry
: Ecco.
Phil
: Allora, ti spiego che devi fare. Siediti! Sentimi bene.
Bob
: Ti ascolto.
Phil
: Ecco cosa devi fare. Ora vai in fondo alla strada e vedi se riesci a trovare Fuller. Se sei fortunato e è ancora lì, voglio che tu gli dia i nostri biglietti da visita. Digli che desidereremmo tanto... incontrarlo. Appena umanamente possibile. È chiaro?
Bob
: Appena umanamente possibile.
Phil
: D'accordo. Digli che saremo in albergo per tutta la mattinata. Ci può trovare qui o ai numeri sui biglietti da visita. È chiaro? Ecco. Devi chiedergli, chiedigli, per favore, di mettersi in contatto con Larry o con me, perché noi vorremmo parlargli, molto brevemente, a proposito di affari.
Larry
: Affari, solo affari.
Phil
: Spiegagli bene che sappiamo quanto è occupato, non ci vorrà molto tempo, ma ci sono alcune cose di cui dovremmo proprio discutere. Ti è tutto chiaro, Bob?
Bob
: Sì, certo.
Phil
: Devi soltanto... ascoltami! Devi soltanto dargli i biglietti e andartene.
Bob
: E se vuole parlare?
Larry
: Allora parli. Parli quanto vuole. Quattro giorni e quattro notti, se devi, finché non si stanca. Poi torni e ci dici com'è andata.
Bob
: Aspettate in piedi?
Larry
: Per il prossimo trimestre, più in là non posso garantire.
Phil
: Sta' tranquillo, andrai benissimo.
Larry
: Sì, sì, sì, sì, andrai benissimo. Mi dispiace di aver dubitato di te. Se segui le nostre istruzioni andrai benissimo, hai capito?
Bob
: Sì.
Larry
: Bene, perfetto. Ora vai, il tempo vola.
Bob
: Va bene, a più tardi.
Larry
: Certo, corri. Ma non tanto, perché se arrivi sudato poi non ti si avvicina.
Bob
: Okay.
Larry
: Tu hai... Ti do la sensazione di essere un uomo particolarmente religioso?
Phil
: No, neanche per sogno.
Larry
: E allora perché sono colto da un repentino, irresistibile desiderio di pregare?
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
Bob
: Le cose che non si sanno di una persona...
Larry
: È per questo che Dio ci ha dato gli occhi e le orecchie: per scoprirle. Eccetto alcune cose che non sono proprio affari nostri.
Bob
: Certo.
Larry
: Chiedimi quello che vuoi su Phil, ti risponderò con piacere, se, come credo, hai buone intenzioni. Però... non chiedere a lui, ne ha passate tante, bisogna lasciarlo in pace. Tu da quanto sei sposato?
Bob
: Sei mesi.
Larry
: La ami tua moglie?
Bob
: Mi chiedi se amo mia moglie? Perché non dovrei?
Larry
: Vedi... le persone si sposano per tante ragioni diverse, Bob. Tu mi sembri un tipo che ha dei princìpi.
Bob
: Allora?
Larry
: Beh, ho conosciuto persone, non dico che tu sia di quelle, persone che avevano dei saldi princìpi, e che avevano incontrato qualcun altro che aveva dei saldi princìpi, e così i due si erano sposati. Solo per scoprire un giorno che in realtà erano stati i princìpi a sposarsi. Loro erano stati, diciamo, a guardare.
Bob
: Oh.
Larry
: Con l'amore si prendono tanti abbagli, ci si confonde spesso.
Bob
: Certo.
Larry
: Ehi, parli del diavolo... Dov'è il mio gambero?
Phil
: Mangiati una carota, se hai tanta fame, o una pallina al formaggio.
Larry
: Non voglio una pallina al formaggio, voglio dei gamberi.
Phil
: Allora chiama il servizio in camera e fatteli portare.
Larry
: Phil. non vorrei metterti in imbarazzo davanti a lui.
Phil
: Puoi credermi, Larry, ti conosco così bene che niente che tu possa dire o fare potrebbe minimamente imbarazzarmi.
Larry
: Lo vedi cosa devo sopportare? Sono dodici anni. Ma un giorno basta, vado in ufficio con un mitra. Leggerai la notizia il giorno dopo sui giornali. Sicuro di non volere niente da bere?
Bob
: Eh... sì, basta che non sia alcolico.
Phil
: Il portacenere.
Larry
: Eccolo. Sentiamo, tu che cosa vuoi? Un Black Russian, un Martini Cocktail... ?
Phil
: Prendo una gazzosa.
Larry
: Una gazzosa?
Phil
: Sì, con una fettina di limone.
Larry
: Sei sicuro di sentirti bene?
Phil
: Ho smesso di bere.
Larry
: Sul serio? Quando?
Phil
: Di recente.
Larry
: Beh, guardate, sono allibito! Io non fumo, tu non bevi, e Bob non fa pensieri licenziosi sulle altre donne. Messi insieme noi tre siamo praticamente Gesù. Ora che mi viene in mente, chi... chi fa il barista stasera?
Phil
: Avevo pensato a Bob.
Bob
: A me?
Phil
: Sì, ti va?
Bob
: Ve l'ho detto, non sono abituato a bere liquori forti.
Phil
: Nessuno ti sta chiedendo di berli, solo di servirli.
Bob
: Ma non saprei cosa sto facendo.
Larry
: Non ha importanza. Devi versare la roba nei bicchieri, così. Ora sai fare il barista.
Bob
: Co... come
faccio
... per le formule?
Phil
: Formule? No, si chiamano ricette. Ci facciamo mandare su un libro. Risolto.
Bob
: E se qualcuno vuole qualcosa di esotico?
Larry
: Oh, guarda, è perfetto. La ragione per cui uno chiede un cocktail esotico, è far vedere quanto è sofisticato. Se deve dirti come farlo, allora ancora meglio, lo fa sentire un esperto, ecco.
Phil
: E poi Larry e io saremo occupatissimi.
Bob
: Il cervellone dell'azienda tenterà.
Larry
: È quello che vogliamo da te, Bob. Tentare. Signori, alla profonda esperienza religiosa che si vive nel far bene il proprio lavoro, se pur tragicamente sottopagati.
Phil
: Alla nostra salute.
Larry
: Evviva Gesù.
Bob
: Evviva... Amen!
Larry
: A che ora dovrebbe cominciare stasera?
Phil
: Alle sette.
Larry
: Hai fame?
Phil
: Sì, mangerei qualcosa.
Larry
: Che ti va?
Phil
: Forse è meglio se scendiamo di sotto.
Larry
: Sì, sono d'accordo. Adesso scendiamo di sotto, ci riempiamo la pancia con i manicaretti dell'albergo, molestiamo le cameriere, oppure no, e poi ritorniamo quassù e sveliamo a Bob i trucchi del mestiere. Gli insegniamo che vuol dire fare affari.
Bob
: Bene, non vedo l'ora.
Larry
: Bravo. Ti senti pronto per il grande balzo?
Bob
: Credo ci sia solo un modo di scoprirlo: buttarmi in acqua e vedere se riesco a nuotare.
Larry
: No, non hai chiara la situazione: ti buttiamo giù da una rupe, e vediamo se sai volare.
Phil
: Hai un'altra etichetta sui pantaloni.
Larry
: Li ho appena comprati.
Phil
: Toglitela, no?
Larry
: Cavolo, ce l'hai delle forbicine?
Bob
: Il cervellone dell'azienda tenterà...
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
Larry
: Sarebbe questa?
Phil
: Ciao, Larry.
Larry
: Cazzo, sarebbe questa qui?
Phil
: Come "sarebbe questa qui"? Certo che è questa qui, che ti aspettavi?
Larry
: Phil, "suite". La parola chiave è "suite". "Suite per meeting", non "cesso per meeting". Ma non lo vedi quant'è striminzita?
Phil
: È il meglio che ho potuto trovare.
Larry
: Dove... dove ti aspetti che stia la gente, in corridoio?
Phil
: Ma che hai da lamentarti? Siamo al sedicesimo piano. Guarda che vista!
Larry
: Phil, pensaci, siamo a Wichita, in Kansas. Che cambia se siamo al primo o al cinquecentesimo piano? La vista è sempre la stessa.
Phil
: Organizza tu la prossima volta.
Larry
: Murdock avrebbe trovato una suite quattro volte più grande.
Phil
: Ah, sì? Ma Murdock non c'è, giusto?
Larry
: Sì, questo è evidente. Almeno possiamo buttarci di sotto, se non si presenta nessuno.
Phil
: Vaffanculo, Larry.
Larry
: Lo vedi? Uno ha un forte senso estetico ed è costretto a convivere con persone volgari.
Phil
: Conosci Bob del settore Ricerche?
Larry
: Certo che lo conosco. Come va?
Bob
: Ciao.
Phil
: È al telefono con la moglie.
Bob
: ... va bene, sì..
Larry
: Spero che sia soprattutto lei a parlare, dobbiamo conservare quel po' d'ossigeno che c'è ancora qua dentro.
Bob
: ... sì, però adesso non posso. Non lo so quanto durerà.
Larry
: Questo cos'è?
Phil
: A te cosa sembra?
Larry
: No, sentiamo.
Phil
: Quello è il buffet.
Larry
: Tu questo lo chiami "il buffet"?
Phil
: Non cominciare, per favore, Larry.
Larry
: Phil, amico mio, questo non è un buffet. Ma che roba è? Carote, gambi di sedano, un paio di salsine, e quattro palline di mais al formaggio?
Phil
: Lo sai, è stato organizzato tutto all'ultimo momento.
Larry
: Sai che cosa serve l'azienda al piano di sotto?
Phil
: Non lo so e non lo voglio sapere.
Larry
: Gamberoni, amico mio, un trionfo di gamberoni giganti. Ostriche, un assortimento dei più strani formaggi francesi, delle tortine salate di pasta sfoglia. Quello sì che è un buffet, Phil, amico mio caro, non questo! Lì con un gambo di sedano neanche entri, devi lasciarlo fuori dalla porta.
Phil
: Allora va' a mangiare di sotto, stasera.
Larry
: Infatti sto pensando di andarci. Santo cielo, Bob, ma ti pare possibile?
Bob
: Eh... Io direi che va bene.
Larry
: Ecco, questo è esattamente il punto! Tu non ne sai niente. Senza offesa, ma a quante di queste cose hai partecipato?
Bob
: Solo una.
Larry
: Questa qui, giusto?
Bob
: Sì.
Larry
: Già, ne ero sicuro. Va beh... Phil, magari saremo fortunati, e stasera verranno soltanto dei novellini come Bob.
Bob
: Ci sono problemi?
Phil
: No, nessun problema.
Larry
: Ti stai aggiornando sulla letteratura tecnica, Phil?
Phil
: Fatti gli affari tuoi, grazie.
Larry
: Non ti stavo condannando. Ho soltanto notato. Avessi visto la ragazza seduta vicino a me in aereo...
Phil
: Carina?
Larry
: Altro che carina! E con un fisico, e... aveva il tailleur.
Phil
: Già, ti piacciono quelle col tailleur, a te.
Larry
: C'è qualcosa nelle donne col tailleur che mi fa impazzire. Non lo so, è come se fossero confezionate in un bel pacchettino e... aspettassero solo qualcuno che lo scarti e ne liberi il contenuto. Una donna in tailleur è la mia idea di arte. Sentiamo te, Bob, che abbigliamento femminile ti esalta?
Bob
: Non penso di potertelo dire.
Larry
: Non hai preferenze?
Bob
: Cerco di non pensarci.
Larry
: Cerchi di non pensarci?
Bob
: Sono sposato.
Larry
: Certo che sei sposato. Siamo tutti sposati. Anche Phil lo era. Ti ho solo chiesto come si orientano i tuoi gusti.
Bob
: Io... non lo so.
Larry
: Ti dovrei fare una domanda, seria.
Bob
: E cioè?
Larry
: Sei gay?
Phil
: Larry!
Larry
: Beh, ho soltanto chiesto! Sembra che gli manchi una delle caratteristiche fondamentali del maschio americano. Lo capirei se fosse... ma non lo sei... insomma credo che tu... Sei sposato, no?
Bob
: Non vedo ragioni di guardarmi ancora in giro, visto che Dio mi ha dato una donna meravigliosa come moglie.
Larry
: Ah, ecco cos'è. Sei un tipo spirituale.
Bob
: Sì, diciamo che è questo.
Larry
: Cioè, Dio ti toglie la vista per darti la salvezza?
Bob
: Gesù ha detto che guardare le donne con lussuria è come commettere adulterio.
Larry
: Ha detto così? Vuol dire che non aveva mai visto una donna in tailleur. Se no, chi lo sa? Forse ora avremmo tutta un'altra religione. Una dove la lussuria è un sacramento.
Phil
: Ehi! Non ti facevano schifo i miei stuzzichini?
Larry
: Sto solo assaggiando, Phil, e non lo
faccio
per il piacere, voglio essere sicuro che nessuno ci resti secco.
Phil
: Beh, non ti spazzolare tutto.
Larry
: Sai perché sei qui, Bob?
Bob
: No. Non esattamente.
Larry
: Cristo Santo, per forza quest'azienda sta finendo nello scarico del cesso. Sei qui a fini, come dire, di tipo cosmetico.
Bob
: Come sarebbe?
Larry
: Sei qui per rappresentare il settore Ricerche e Sviluppo. I cervelli della nostra azienda.
Bob
: Io?
Larry
: Esattamente.
Bob
: Eh, ma non ho mica tanta esperienza.
Larry
: Non ha importanza. Tu come persona non hai importanza, è quello che rappresenti.
Bob
: Ah... E dovrei fare qualcosa?
Larry
: No, solo star seduto con l'aria assennata o in piedi, dipende da te.
Phil
: Farai un figurone, Bob.
Bob
: Accidenti, spero di sì.
Larry
: Lo sai, se ci pensi bene, in realtà, non c'è anima viva qui. Credi di vedere persone per i corridoi, ma non è così. Quel che vedi sono funzioni. Questa è la natura di una convention.
Phil
: Larry vuole dire che, se la guardi dal punto di vista del perché siamo qui, cosa siamo è più importante di chi siamo.
Bob
: Mi sembra un tantino impersonale.
Larry
: Ma certo che è impersonale, e come! Perché credi che tengano le convention in posti del genere? C'è qualcosa in questo posto che per te abbia un'ombra di personalità?
Bob
: Eppure mi sembra un peccato.
Phil
: Non è un peccato, Bob.
Larry
: Guarda... E con chi ti stanno facendo lavorare?
Bob
: Ah... Il professor Young.
Larry
: Jim Young?
Bob
: Sì. Lo conosci?
Larry
: Un poco.
Bob
: Un tipo strepitoso.
Larry
: Ah, davvero? In che senso?
Bob
: Avrà registrato, non lo so... venti, trenta brevetti? Credo che sia anche diacono della sua chiesa.
Larry
: Ah, e questo lo renderebbe strepitoso?
Bob
: Beh, i brevetti soltanto.
Larry
: Senti, Bob, senza offesa, perché vedo che ammiri il professore, ma... devo proprio dirti una cosa su Jim Young.
Bob
: Che cosa?
Larry
: È un idiota!
Bob
: Cosa?
Larry
: È un povero scemo, non gli farei neanche lucidare la macchina.
Bob
: Ma come fai a dirlo?
Larry
: Lo conosco abbastanza. Ho avuto a che fare con Jim Young in varie occasioni, e posso dirti per certo che è un gran cazzone.
Bob
: Beh, io non trovo, e lavoro con lui tutti i giorni.
Larry
: Magari non lo guardi con occhio critico.
Bob
: Oppure abbiamo metri di giudizio diversi.
Larry
: Senti, Bob, ce l'hai un minuto? Devo dirti una cosa.
Bob
: Certo.
Larry
: Ci sono persone a questo mondo, Bob, che hanno un'aria molto solenne mentre fanno quello che devono fare. E lo sai perché?
Bob
: Perché?
Larry
: Perché non sanno quello che fanno. Perché se sai quello che fai, non devi avere l'aria di saperlo, ti viene naturale, mi segui?
Bob
: Certo.
Larry
: Okay. Allora, tu sai come ti accorgi della differenza?
Bob
: No.
Larry
: Dunque, Bob, tu te ne accorgi perché una vocetta sbucata dal profondo della tua mente ti dice: "Questo tizio seduto davanti a me, o questa tizia, sta mentendo spudoratamente e mi racconta delle balle". Ora, ricevuta questa informazione, che cosa fai?
Bob
: Ah... No, non lo so.
Larry
: Senti che farei io, allora. Gli direi: "Bello, ne ho sentite di fesserie in vita mia, perché lo sa Dio, siamo piazzisti, e noi ne passiamo di cotte e di crude per sfangarla. Ma tu vinci alla grande! Non credo che tu abbia la più vaga idea di quello che stai dicendo. Sicuramente i tuoi figli ti ammirano come noi tutti vorremmo essere ammirati e forse tua moglie non ne è consapevole, ma io lo sono. E la mia consapevolezza mi costringe a richiamarti alla realtà del fatto che sei un testa di cazzo bugiardo come al mondo non ce n'è". Poi mi siederei e finirei la zuppa.
Bob
: No, non lo faresti.
Larry
: Phil, mi hai o non mi hai mai visto e sentito fare quello che ho appena raccontato?
Phil
: Sì.
Larry
: Ecco, hai visto? Per questo c'è speranza, Bob, perché ci sono persone come me: vigili.
Bob
: Quando è stato?
Larry
: Perché chiedi quando? Stai... stai dubitando di un uomo che se ne sta lì a leggere Penthouse per allargare i confini della mente. Non ti fidi?
Phil
: Un paio d'anni fa. Eravamo a pranzo con un responsabile degli acquisti.
Larry
: Hai visto?
Bob
: E gliel'hai detto davvero?
Larry
: Parola per parola.
Phil
: Non parola per parola.
Larry
: In linea di principio, Phil! Sto parlando al ragazzo in linea di principio, perché dopo tutto è un giovanotto brillante che sa cogliere il succo di un concetto.
Bob
: E cos'è successo?
Larry
: Tu cosa credi sia successo? Cosa ti aspetti che sia successo?
Bob
: Quello si è arrabbiato?
Larry
: Quello si è infuriato. È rimasto seduto tutto il resto del pranzo a smaniare senza dire una parola.
Bob
: A... a... a... avete perso il cliente?
Larry
: È ovvio che abbiamo perso il cliente! Bob, non puoi parlare a un uomo in quel modo e sperare di conservare il cliente. E se succede... Se dici una cosa del genere a un uomo, e lui mette giù la sua forchetta e ti dice: "Bob, hai assolutamente ragione. Ho fatto finta di sapere di cosa stavo parlando fin dal momento in cui mi sono seduto, e mi dispiace. Non per te, perché in fondo non ti devo niente, ma per me stesso. Perché vorrei essere il miglior essere umano possibile, e voglio essere onesto, sopra ogni altra cosa". Allora ti scordi del cliente, ti scordi di ogni cosa. Ti radi la testa, ti metti un saio color zafferano e vendi foto di quel tizio all'aeroporto, perché lui non ha nessuna paura, ne ha appena dato prova. Si merita di essere venerato.
Bob
: Wow!
Larry
: Wow è esatto, Bob. Wow riassume abbastanza bene.
Bob
: Non riesco a credere che tu gliel'abbia detto davvero.
Larry
: Fatti un grande favore.
Bob
: E cioè?
Larry
: Non diventare una di quelle persone.
Bob
: No, io non ho intenzione...
Larry
: Non voglio doverti affrontare un giorno come ho fatto con quel tizio. Ma lo farei, per il tuo bene, perché mi piaci.
Bob
: Certo.
Larry
: Tutto bene?
Bob
: Sì, devo solo andare in bagno.
Larry
: Ti preparo qualcosa mentre sei via?
Bob
: No, grazie, devo solo andare...
Phil
: Chi è che ti ha irritato?
Larry
: Non mi ha irritato nessuno. Sono solo un po' su di giri. Faremo affari questa sera. C'è profumo di affari nell'aria! Lo puoi sentire. È il tipo d'aria che fa crescere la lista clienti.
Phil
: C'è soltanto un cliente che conta per noi stasera.
Larry
: E acchiapperemo anche quello, vedrai. Fuller arriverà, entrerà da quella porta, si darà un'occhiata intorno, si sentirà così sopraffatto dal trovarsi al sedicesimo piano, dominando con lo sguardo tutta Wichita, come un antico signore che contempli i suoi domìni - così predice Larry - che dirà: "Venite a parlarmi di intraprendenza? Chiunque abbia la dotazione estetica necessaria a scegliere questo posto per un meeting, per forza avrà la giusta linea di lubrificanti per il mio stabilimento di Gary. Che cosa ci vuole per convincervi a vendermi tutto quello che potete? Quanto posso dare a voi personalmente? Vi voglio corrompere!"
Phil
: Farà questo discorso?
Larry
: Parola per parola. E sai che gli risponderò? Gli dirò: "Signor Fuller, lei ha perfettamente ragione. Noi abbiamo la linea di lubrificanti giusta per le sue esigenze. E sarei fiero di siglare personalmente il contratto, ma c'è una cosa che vorrei chiederle. Le chiedo un favore, perché ci si possa conoscere meglio".
Phil
: Che cosa?
Larry
: "Che lei prenda me come sua concubina, o Phil, se lo trova più attraente".
Phil
: Credi davvero che sceglierà noi?
Larry
: Deve, Phil.
Phil
: E se non lo fa?
Larry
: Se non sceglie noi?
Phil
: Già.
Larry
: Allora sai che facciamo? Domani mattina ci svegliamo, facciamo i bagagli, e prendiamo il primo aereo per casa. Vaghiamo per l'ufficio fino a verso le due e mezza, poi andiamo in bagno e ci impicchiamo con le cravatte.
Phil
: Hai idea di che faccia abbia?
Larry
: No. Tu?
Phil
: Neanche la più vaga.
Larry
: Forse Bob?
Phil
: Bob? Come fa Bob a sapere che faccia ha?
Larry
: Eh, già. Non importa. Una delle cose buone delle convention è che tutti... tutti i figli di Dio hanno il cartellino, soprattutto quelli come lui. Ce n'avrà uno speciale al neon, no? Dick Fuller. No? Presidente. Soprannome: "El Kahuna. Grande". Spero che abbia un anello, così glielo bacio. Phil, cos'è quello?
Phil
: Un attaccapanni.
Larry
: Lo so che è un attaccapanni. Che cosa ci fa qui?
Phil
: Per i cappotti.
Larry
: Ma chi vuoi che si porti il cappotto? Siamo tutti nello stesso albergo! Su, fuori, c'è già così poco spazio qua, dai.
Phil
: Io mi ero premunito. Se non c'era l'attaccapanni avresti detto: "Phil, dov'è l'attaccapanni?".
Larry
: Adesso sappiamo dov'è, in corridoio. Come starà andando di là?
Phil
: Non credo che stia tanto bene.
Larry
: Davvero? Com'è?
Phil
: Forse sono i nervi. Magari non sopporta i tuoi atteggiamenti.
Larry
: Cosa?
Phil
: Come cosa? L'hai affrontato col fucile spianato.
Larry
: Chi, io? No, facevamo due chiacchiere.
Phil
: È un bravo ragazzo.
Larry
: Certo che è un bravo ragazzo. Non sprecherei il mio tempo se non lo fosse. Se c'è una cosa che non ci serve è un altro viscidone nell'industria dei lubrificanti. E poi, mi ricorda noi per tanti versi.
Phil
: No, non è vero. Lui ti ricorda te.
Larry
: Sì, ma io ho preso da te, quindi tutto torna.
Phil
: Non mi va che si mettano a fare le interurbane.
Larry
: Beh, puoi detrarlo dal conto. Forse, chi lo sa, starà assaporando l'esperienza.
Phil
: Di andare in bagno?
Larry
: Sì. Tu ci sei già stato?
Phil
: No, perché?
Larry
: Oh, è fantasmagorico! È l'unica cosa che mi piace di questo posto. C'è un faretto puntato sopra il cesso, e ci sono specchi messi sui tre lati. Tu hai la possibilità di guardarti mentre ti pulisci il culo.
Phil
: È un tuo sogno nel cassetto?
Larry
: Credo che sia un'esperienza che dovremmo fare tutti una volta nella vita. Ti rendi conto di cosa avrebbero dato i faraoni d'Egitto per potersi guardare mentre si pulivano il culo? Molto, ma
non potevano, la tecnologia non era disponibile.
Phil
: Esistevano gli specchi.
Larry
: Ma sì, degli specchietti. Degli affaretti che tenevi in mano... Prova a guardarti, mentre pulisci il culo, con uno specchio che tieni in mano. Non... non puoi. Non riesci a vedere niente. Tanto vale che guardi qualcun altro, no? No, no, no, no, per vederti come si deve ci vuole una bella serie di specchi a parete. Allora sì che hai il quadro complessivo. Ti ricorda che non sei diverso da nessun altro quando andiamo al fondo. Ti dà un senso di umiltà.
Phil
: Se lo dici tu...
Larry
: La porta è bloccata.
Phil
: Chiamo giù e glielo dico.
Larry
: Oh, Cristo! Ehilà! Ti senti meglio, Bob?
Bob
: Sì, ho... soltanto un po' di nausea, ecco.
Larry
: Porter ti ha fatto lavorare di sotto tutto il giorno?
Bob
: Più o meno.
Larry
: Eri al bancone?
Bob
: Eh... sì.
Larry
: Ah, ecco. Dovevi dirgli di andare a farsi fottere. Io odio stare al bancone.
Bob
: L'ho trovato interessante.
Larry
: Qui non c'è un armadio!
Phil
: Per questo c'era l'attaccapanni.
Larry
: Beh, Bob, qualunque cosa è interessante per un po'. L'odontoiatria è interessante per un po', ma certe cose stufano in fretta.
Phil
: Ma quella è una cosa che va fatta.
Larry
: Ah! Ah! Eccoci qua, parole calate dall'alto. "Ma quella è una cosa che va fatta".
Phil
: Larry, fatti scroccare una sigaretta.
Larry
: Una volta te l'avrei offerta volentieri, ma ormai... ho smesso.
Phil
: Figurati se hai smesso!
Larry
: Lo giuro su Dio.
Phil
: Quando?
Larry
: Da un paio di mesi, e dovresti anche tu, se ci tieni alla salute.
Phil
: Vaffanculo, Larry, non sei mia moglie.
Larry
: Hai ragione, non sono tua moglie. E... Fai bene a puntualizzarlo, perché, data la nostra intimità, me lo dimentico a volte. Sai, Bob ha più buon senso di noi due messi insieme. Non hai mai fumato una sigaretta in vita tua, vero?
Bob
: No, in effetti.
Larry
: E scommetto che non bevi molto.
Bob
: Ogni tanto una birra, se capita.
Larry
: Ma niente di più forte, vero?
Bob
: No.
Larry
: E, correggimi se sbaglio, ma sarei pronto a giocarmici la paga, che mai in vita tua, mai, sei entrato in un locale di spogliarelli, sei salito sul palco, hai preso in braccio la spogliarellista, e te la sei scopata a sangue davanti a tutti quanti.
Bob
: Non ho fatto cosa?
Phil
: Gesù santo, Larry!
Larry
: Rispondi alla domanda. Sì o no?
Bob
: No. Io... io in quei posti non ci sono mai stato.
Larry
: Ecco, che ti dicevo? Dovresti fare domanda per la beatificazione. La concorrenza non è più dura come una volta, secondo me ti accettano. Sei cattolico?
Bob
: No.
Larry
: Episcopale?
Bob
: No.
Larry
: Allora che cosa?
Bob
: Battista.
Larry
: Ecco, questo è un problema. Ma pure loro avranno qualcosa di analogo per chi vive tutta una vita senza fare niente.
Bob
: No, a quanto mi risulta no.
Larry
: Beh, che diamine! Allora è ora di cambiare religione. Va' dove ti apprezzano, dove si può fare carriera. Fammi sapere se succede.
Bob
: Sarei il primo.
Larry
: Ricordati che l'idea è mia, ho i diritti sul merchandising: statuette di plastica, cose così. Dove vai?
Phil
:
Faccio
un salto al bar, sto via qualche minuto. Torno subito.
Bob
: Vengo con te.
Phil
: No, no, è meglio che resti qui. Ci vuole qualcuno che tenga d'occhio Larry, è capace di subaffittarsi la suite.
Larry
: Visto che vai giù, fèrmati al 15° piano e vedi cosa fa la gente che sa il suo mestiere. Sempre che tu possa reggere alla vergogna. E portami su qualche gambero! Che matto.
Bob
: Tu o lui?
Larry
: Lui. Mi fa morire dal ridere.
Bob
: Non è Phil che definirei matto qua dentro.
Larry
: Questo perché non lo conosci. Vuoi un bastoncino di carota?
Bob
: Da quanto lavorate insieme?
Larry
: Beh, dipende da come calcoli. Vuoi un bastoncino di carota?
Bob
: No, grazie.
Larry
: Secondo il tempo geologico, ci siamo appena incontrati. Se calcoli con gli anni dei cani, è una vita.
Bob
: Se facciamo in anni umani?
Larry
: Anni umani?
Bob
: Sì.
Larry
: Ci conosciamo da un po', perché me lo chiedi?
Bob
: Ho l'impressione che sia un tipo interessante.
Larry
: Ah, è un tipo in gamba. Bob, se stai cercando qualcuno da ammirare, prendi Phil, non quel coglione di Jim Young.
Bob
: Da quant'è che è divorziato?
Larry
: Non credo lo sia ufficialmente, credo sia ancora in attesa, ma non me lo chiedere perché non lo so.
Bob
: È un peccato che debba divorziare.
Larry
: Guarda, non ti devi rammaricare, Insomma, avrà fatto questa scelta per guadagnarci qualcosa.
Bob
: E che cosa?
Larry
: La sua libertà, credo.
Bob
: Comunque, si deve rinunciare a troppo.
Larry
: Certe volte ti devi tagliar via le gambe per sfuggire alle trappole della vita.
Bob
: Forse sì.
Larry
: Phil è cambiato tanto negli ultimi due anni. E on parlo solo del divorzio.
Bob
: Davvero? In che senso?
Larry
: Vedi, lui prima era... Non lo so. Era entusiasta. Il mondo era un posto meraviglioso e lui era felice di starci.
Poi, da un giorno all'altro, non avresti detto di parlare con la stessa persona, come se qualcuno lo avesse sgonfiato.
Avevi l'impressione che da un momento all'altro, potesse tirare fuori una pistola e spararsi. Aveva ancora un bell'aspetto, distinto, solo che... non lo so, avevo la sensazione che qualcosa dentro di lui si fosse... disfatto.
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
Mi ritengo fortunato perché
faccio
un genere che esce dai canoni e mi permette di imparare anche da altri mondi. Io scrivo e preparo tante cose nuove continuamente, senza alcun cliché che mi leghi a qualche cosa che debba necessariamente rimanere sempre la stessa.
Mario Biondi
Frasi di Mario Biondi
Jack
: Oddio, che voglia di bere qualcosa! Maledizione, magari soltanto... solo una birra. Salve, Lloyd. C'è poca gente, stasera. Ah, ah, ah, ah, ah!
Lloyd
: Lei ha ragione, mister Torrance. Che cosa prende?
Jack
: Una domanda molto azzeccata, caro Lloyd. Perché si dà il caso, amico mio, che ho due pezzi da venti e due da dieci, qui nel mio portafogli, e temevo che ci rimanessero fino all'aprile prossimo. Allora facciamo una cosa: tu mi passi una bottiglia di bourbon, con del ghiaccio e un bicchierino. Che dici, ci riesci, Lloyd? Non è che hai troppo da fare?
Lloyd
: Sono sempre a sua disposizione.
Jack
: Sei l'uomo che cercavo. Allora tira fuori tutto, che mi
faccio
una bevuta, Lloyd, così mi tira su. È il senso del dovere che ci frega, amico mio, il senso del dovere ci frega. Oh, Lloyd, ho paura che per il momento sto al verde. Come andiamo a credito, in questo locale?
Lloyd
: Oh, per lei non c'è nessun problema.
Jack
: Questa è classe. Tu mi piaci, Lloyd. L'ho sempre detto io. Sei il miglior barman del mondo. Il migliore tra tutti i dannati barman che ho visto fra Timbuktu e Portland, Maine. O, Portland, Oregon, se preferisci.
Lloyd
: Lei è davvero gentile.
Jack
: Volevo dire, io le mani addosso non gliele ho mai messe. Non l'ho toccato. Io quella sua dolce testolina santa non la toccherei nemmeno con un dito. Io lo amo quel mio figlietto di puttana, ah, ah! Io farei qualsiasi cosa per lui. Qualsiasi fottuta cosa per lui. Ma quella... stronza... Lo so che fino a che vivrò farà tutto il possibile perché io non dimentichi. Io gli ho fatto male una volta, okay? Ma è stato un incidente. Senza nessuna intenzione. Non l'ho fatto mica apposta. Ma può succedere a tutti, è stato tre maledetti anni fa! Quella stronzina aveva buttato a terra tutti i miei fogli di carta, allora io gli ho preso il braccio, l'ho tirato via! È stata una mancata coordinazione muscolare, nient'altro. Capisci? Soltanto qualche chilogrammo di energia in più per secondo, per secondo!
Dal film:
Shining
Scheda film e trama
Frasi del film
Wendy
: È fantastico quanta attività c'è ancora, oggi.
Ullman
: Sì, i clienti e gran parte del personale se ne sono andati ieri, ma l'ultimo giorno è sempre più indaffarato. Vogliono partire tutti prima che sia possibile. Per le cinque di questa sera vi sembrerà che qui non ci sia mai stato nessuno.
Wendy
: Come la nave fantasma, eh?
Ullman
: Eh, eh, sì.
Halloran
: Tu lo sai perché sapevo che ti chiamano Doc? Tu hai capito, vero, che voglio dire? Sai, mi viene in mente quando ero ancora bambino. Mia nonna e io riuscivamo a fare delle lunghe conversazioni e senza mai aver bisogno di aprire la bocca. Diceva che era lo "shining", la luccicanza. E per molto tempo io credevo che eravamo solo noi due ad averla, la luccicanza. Proprio come tu credi di averla tu e basta. Ma ce l'hanno anche tanti altri, invece, solamente che forse non lo sanno, oppure non ci credono. Da quanto tempo hai capito di averla? Avanti, perché non ne vuoi parlare?
Danny
: Perché non devo parlarne.
Halloran
: Ma chi ti ha detto che non devi parlarne?
Danny
: Tony.
Halloran
: Chi è Tony?
Danny
: Tony è... è il bambino che sta nella mia bocca.
Halloran
: E Tony è quello che... ti dice le cose?
Danny
: Sì.
Halloran
: E com'è che te le dice?
Danny
: È come quando di notte
faccio
i sogni. Lui mi fa vedere le cose. Ma quando mi sveglio, però, io non mi ricordo esattamente tutto.
Halloran
: Senti, mamma e papà sanno per caso di Tony?
Danny
: Sì.
Halloran
: Sanno anche quello che ti dice?
Danny
: No, Tony m'ha detto che loro non devono saperlo.
Halloran
: E Tony cosa ti ha detto a proposito di questo posto? A proposito dell'Overlook Hotel?
Danny
: Non lo so.
Halloran
: Avanti, cerca di sforzarti, Doc. Pensaci.
Danny
: Qui c'è qualcosa di malefico?
Halloran
: Beh... Quando capita qualcosa di brutto, a volte restano delle tracce di quello che è avvenuto. È come... come quando brucia il pane dei toast. Vedi, certe cose che succedono lasciano tante tracce di quello che è accaduto. Ma sono tracce che non tutti possono vedere, ma solamente quelle persone che hanno la luccicanza, solo loro. Così come riescono a vedere quello che potrà avvenire. Oppure gli è possibile rivivere degli avvenimenti di tanto tempo fa. Io credo che qui, in questo posto, siano successe, sì, qui, proprio in questo hotel, attraverso gli anni, tante cose non proprio giuste.
Danny
: Mi parli della camera 237?
Halloran
: La camera 237?
Danny
: Tu hai paura della camera 237.
Halloran
: No, non ne ho.
Danny
: Mister Hallorann, che cosa c'è nella camera 237?
Halloran
: Niente! Non c'è niente, nella camera 237! Ma tu non devi andarci assolutamente, lì dentro, non devi comunque. Devi restarne lontano, Danny. Sono stato chiaro? Restane lontano!
Dal film:
Shining
Scheda film e trama
Frasi del film
Leo Getz
: Come
faccio
ad essere sicuro che sei della polizia?
Martin Riggs
: Dopo che ti ho sparato, fai esaminare il proiettile.
Dal film:
Arma letale 2
Scheda film e trama
Frasi del film
Roger Murtaugh
: Ho letto che sei anche un esperto di arti marziali. Tai-chi e altre cosette che ammazzano. Ti dovremmo registrare sotto la voce "Arma letale" ehehe...
Martin Riggs
: Senti, basta con le stronzate adesso. Lo sai anche tu perché sono stato trasferito, dicono che sono un maniaco suicida e nessuno vuole lavorare con me, quindi sono fottuto. O credono che ci marcio per avere la pensione e nessuno vuole lavorare con me, quindi sono fottuto lo stesso. Sono fottuto comunque!
Roger Murtaugh
: Sai che ti dico?
Martin Riggs
: Cosa?
Roger Murtaugh
: Io non voglio lavorare con te.
Martin Riggs
: Come non detto.
Roger Murtaugh
: Solo che non ho scelta. E quindi siamo fottuti tutti e due!
Martin Riggs
: Bene!
Roger Murtaugh
: Dio ce l'ha con me, questo è il guaio.
Martin Riggs
: E tu fa come
faccio
io amico, ignoralo.
Dal film:
Arma letale
Scheda film e trama
Frasi del film
E cosa vuoi sentire, amico?! Che ogni tanto ho voglia di sentire il sapore di una pistola, eh?! Be', è vero! Ho anche la cartuccia speciale per l'occasione, con la punta cava, guarda! Per farmela esplodere nel cranio in mille pezzi, un lavoretto coi fiocchi! Non c'è giorno che non mi sveglio e non mi chieda perché non dovrei farlo, e questo succede tutti i santi giorni! E sai perché non lo
faccio
?! Vuoi ridere?! Sai perché non lo
faccio
?! Non lo
faccio
per il lavoro, per il senso del dovere! Questa è l'unica ragione!
Martin Riggs
Dal film:
Arma letale
Scheda film e trama
Frasi del film
VIETATO DIRE NON CE LA
FACCIO
Un'espressione banale come non ce la
faccio
ha il potere di impedire alle persone di realizzare i propri sogni. In realtà con l'impegno e la costanza, le cose che non si riescono a fare sono pochissime. Non ce la
faccio
è il blocco mentale che usiamo per convincerci ad arrenderci.
Anonimo
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Non ho più vent'anni e non sono una modella, quindi devo darmi da fare: mangio sano, vado in palestra, bevo acqua minerale frizzante e caffè ghiacciato, prendo vitamine e
faccio
esami del sangue regolarmente per sapere di quali integratori ho bisogno.
Victoria Adams
Frasi di Victoria Adams
È un genere nel quale vengo collocato e attraverso il quale viene spiegato al pubblico che musica
faccio
. La trovo una cosa molto noiosa. Non sono un fan dell'etichetta punk.
Iggy Pop
Frasi di Iggy Pop
Jennifer
: Ciao!
David
: Ehi! Ciao.
Jennifer
: Mi dispiace di averti messo nei guai, ma non potevo smettere di ridere.
David
: Ah, non c'è di che. Sei stata perfetta.
Jennifer
: Davvero?
David
: Sì.
Jennifer
: Vuoi uno strappo a casa?
David
: Sì. Posso?
Jennifer
: Dai, monta.
David
: Oooh! Aiuto!
Jennifer
: Ah, ah, ah! Così anche tu hai avuto una F nel test di oggi, eh?
David
: Già.
Jennifer
: Passeremo l'estate a studiare per riparare.
David
: Io no davvero.
Jennifer
: E perché no? Devi riparare biologia.
David
: No, non credo.
Jennifer
: Perché? Perché? Avanti, dimmelo. Perché?
David
: Vai a sinistra. Vieni un momento a casa mia, ti
faccio
vedere.
Jennifer
: Che cosa vuoi farmi vedere?
David
: Ti
faccio
vedere. Ti
faccio
vedere come... come si fa. Ciao, Bol!
Jennifer
: Oh!
David
: Ehi, Bol!
Jennifer
: Ciao, Bol!
David
: Ehi, come va?
Jennifer
: Guardalo!
David
: Bol, Bol, Bol, Bol!
Jennifer
: Ciao, Bol!
David
: Bol! Bol!
Jennifer
: Ti piaccio, eh?
David
: Bol!
Jennifer
: Ti piaccio.
David
: La camera mia è di sopra.
Jennifer
: I tuoi non sono a casa?
David
: No. Lavorano. Oh... ah... è un po' in disordine.
Jennifer
: Non fa niente.
David
: Che disastro.
Jennifer
: Se vedessi la mia camera... Sei un maniaco di computer, eh?
David
: Sì.
Jennifer
: Che cosa fai?
David
: Mi sto collegando al computer della scuola. Cambiano la parola di accesso ogni due settimane, ma io so dove la scrivono.
Jennifer
: Quelli sono i tuoi voti?
David
: Sì. Non credo che meritassi una F, e tu?
Jennifer
: Ma non puoi farlo!
David
: L'ho già fatto. Che c'è dopo Jennifer?
Jennifer
: K. Katherine. Quelli sono i miei voti.
David
: Sì. Come si fa a prendere D in affari domestici?
Jennifer
: David, non sono affari tuoi. La cancelli, per favore?
David
: No. Troppo tardi.
Jennifer
: Che cosa fai?
David
: Cambio il tuo voto in biologia.
Jennifer
: No, no, non voglio. Non farlo. Mi metti nei guai.
David
: Ma no, nessuno lo scoprirà. Ecco, hai appena preso C. Non dovrai più riparare a ottobre.
Jennifer
: Riscrivilo com'era!
David
: Perché? Non possono scoprire...
Jennifer
: Ho detto riscrivilo com'era.
David
: Okay, d'accordo.
Jennifer
: Credo sia meglio che vada.
David
: Grazie del passaggio.
Jennifer
: Sì, okay. Ciao.
David
: Ciao.
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
Faccio
molta fatica a resistere alla Nutella, ma una ditata ogni tanto ci sta.
Claudio Santamaria
Frasi di Claudio Santamaria
Io posso mangiare biscotti, ma Dio ha reso le tigri carnivore così devo imparare a catturare il pesce. Se non lo
faccio
, ho paura che il suo ultimo pasto sarà un magro ragazzo vegetariano.
Pi
Dal film:
Vita di Pi
Scheda film e trama
Frasi del film
Si parla del Milan di Sacchi, di Zaccheroni e di Ancelotti e non si parla mai del Milan di Berlusconi. Eppure sono io che da 18 anni
faccio
le formazioni, detto le regole e compero i giocatori
[...]
Sembra che io non esista.
[2004]
Silvio Berlusconi
Frasi di Silvio Berlusconi
Sono paraplegica, tetraplegica, incompleta. Soffro. Per lenire i miei dolori ho provato di tutto: dall'aspirina alla morfina. Ma io non mi arrendo. Non dobbiamo arrenderci. Lavoro, mi
faccio
coraggio, penso positivo. Non posso fare diversamente perché per la prima volta nella mia vita, in questa guerra, sono davvero sola. E quando uno è solo che deve combattere. E vincere.
Scarlett Von Wollenmann
Frasi di Scarlett Von Wollenmann
Noi abbiamo le nostre regole, io sono il garante e le
faccio
rispettare. Chi non è d'accordo si faccia un altro partito.
[Marzo 2017]
Beppe Grillo
Frasi di Beppe Grillo
[Rivolto ad Ammar]
Se mi dici cazzate ti
faccio
male.
Dan
Dal film:
Zero Dark Thirty
Scheda film e trama
Frasi del film
[Capitolo Cinque. Resa dei Conti alla Casa delle Foglie Blu]
Sposa
: Un anno dopo il massacro di El Paso, Texas, Bill appoggiò finanziariamente e filosoficamente la sua progenie giapponese nella sua shakespeariana lotta per il potere contro gli altri clan della Yakuza per chi dovesse regnare sulla malavita della città di Tokyo. Quando anche l'ultima spada venne ringuainata, furono O-Ren Ishii e il suo potente entourage, "Gli 88 Folli", a risultare vincitori. La bella signora a destra di O-Ren, vestita come un cattivo di Star Trek, è l'avvocato, la migliore amica e il luogotenente di O-Ren, la mezza francese e mezzo giapponese Sofie Fatale. Un'altra ex favorita di Bill. La ragazzina in uniforme scolastica è la guardia del corpo personale di O-Ren, la diciassettenne Gogo Yubari. Gogo sarà anche giovane, ma ciò che le difetta in età è compensato dalla sua follia.
Uomo D'affari Giapponese
: Ti piacciono le Ferrari?
Gogo Yubari
: Spazzatura italiana. Vuoi scoparmi? Non ridere. Vuoi scoparmi, sì o no?
Uomo
: Sì.
Gogo
: E adesso, grand'uomo? Vorresti ancora penetrarmi o sono io... o sono io... ..che ho penetrato te?
Sposa
: Capite cosa intendo? Il tizio pelato col vestito nero e la maschera Kato è Johnny Mo, generale capo dell'esercito personale di O-Ren, "Gli 88 Folli". E se per caso vi steste chiedendo come abbia fatto una mezzosangue nippo-cinese-americana a diventare il boss di tutti i boss di Tokio, in Giappone, ve lo dirò. L'argomento della discendenza e della nazionalità di O-Ren emerse una sola volta in Consiglio, la notte in cui O-Ren assunse il comando del Consiglio del crimine. L'uomo che sembra deciso a rovinare l'atmosfera è il boss Tanaka. E quello che pensa il boss Tanaka è...
Boss Benta
: Boss Tanaka! Perché questo scatto d'ira? Oggi dobbiamo festeggiare!
Boss Tanaka
: E cosa festeggiamo, esattamente? La degradazione del nostro Consiglio?
Boss Honda
: Tanaka, sei impazzito? Non tollererò altro! Così manchi di rispetto a nostra sorella.
O-Ren
: Tanaka-San, di quale degradazione parli?
Tanaka
: Mio padre, insieme al tuo e al vostro, ha dato vita a questo Consiglio. E mentre voi ridete come stupidi somari, loro piangono nell'aldilà... Silenzio! ...per questa evidente
degradazione!
Boss Ozawah
: Oltraggioso! Tanaka, sei tu che insulti il Consiglio! Bastardo!
Tanaka
: Stronzo!
O-Ren
: Signori. Evidentemente Tanaka è preoccupato. Lasciate che si esprima.
Tanaka
: Parlo della degradazione raggiunta dal Consiglio, che io amo più dei miei stessi figli, nel fare di una troia nippo-cinese-americana il proprio capo!
O-Ren
: Perché capiate quanto
faccio
sul serio, vi parlerò in inglese. Come vostro capo, vi incoraggerò, di tanto in tanto, e sempre in maniera rispettosa, a discutere delle mie scelte. Se non siete convinti di un piano d'azione che io invece ritengo il più saggio, dovete ditemelo. Ma permettete a me di convincervi, e di promettervi come sto facendo, che nessun argomento sarà mai considerato tabù. Tranne, ovviamente, l'argomento di cui si discuteva ora. E il prezzo che si paga, per parlare della mia discendenza cinese o americana in maniera negativa, è che io mi prendo la vostra testa. Come è successo a questo stronzo qui. Se qualcuno di voi figli di puttana ha ancora qualcos'altro da dire, lo dica subito, in questo momento! Non avevo dubbi. Signori, la riunione è aggiornata.
Dal film:
Kill Bill vol. 1
Scheda film e trama
Frasi del film
Sposa
: La nostra casalinga di Pasadena si chiama Jeanne Bell. Moglie del dottor Lawrence Bell. Ma quando la conoscevo io, quattro anni fa, si chiamava Vernita Green. Il suo nome in codice era Copperhead, Testa di Rame. Il mio, Black Mamba. Hai una salvietta?
Vernita
: Tieni.
Sposa
: Grazie.
Vernita
: Lo prendi sempre con zucchero e latte?
Sposa
: Sì.
Vernita
: Suppongo che sia un po' tardi per farti le mie scuse, eh?
Sposa
: Supposizione esatta.
Vernita
: Senti, troia, hai intenzione di fare altre stronzate davanti alla mia bambina?
Sposa
: Rilassati, per ora. Non ho intenzione di ammazzarti davanti a tua figlia, va bene?
Vernita
: Sei più razionale di quanto Bill ti ritenesse capace.
Sposa
: Sono la pietà, la compassione e il perdono che mi mancano, non la razionalità.
Vernita
: Senti, lo so, ti ho fregata, è vero. Ho fatto il gioco sporco. Vorrei non averlo fatto, ma l'ho fatto. Capisco che tu voglia pareggiare i conti.
Sposa
: No, no, no, no. No. Per andare pari, pari veramente, dovrei uccidere prima te, poi andare su da Nikki, ucciderla, aspettare tuo marito, il dottor Bell, e uccidere anche lui. Così saremmo pari, Vernita. Quel che si dice "quadratura".
Vernita
: Se per magia potessi tornare indietro nel tempo, lo farei. Ma non posso. Voglio solo dirti che sono una persona diversa, ora.
Sposa
: Oh, che bello. E chi se ne frega?
Vernita
: Non mi
faccio
illusioni. Lo so che non merito né la tua pietà né il tuo perdono. Tuttavia, ti supplico di averli entrambi, in nome di mia figlia.
Sposa
: Che merda. È meglio che ti fermi dove sei. Ti ho detto che non voglio ammazzarti sotto gli occhi di tua figlia, ma questo non significa che spiattellarmela davanti come stai facendo ora mi ispiri compassione. Tu e io abbiamo una faccenda in sospeso. E nessuna delle stramaledette cose che hai fatto in questi ultimi quattro anni, compresa quella di farti ingravidare, cambierà la situazione.
Vernita
: Allora, quando li chiudiamo i conti?
Sposa
: Dipende solo da te. Quand'è che preferisci morire? Domani? Oppure dopodomani?
Vernita
: Perché non facciamo stanotte?
Sposa
: Splendido. E dove?
Vernita
: C'è un campo di baseball dove alleno la squadra dei piccoli a circa un miglio da qui. Ci vediamo lì alle 2:30 di questa notte, vestite completamente di nero. Copri i capelli con una calza nera. E vediamo chi è più brava con il coltello. Non ci disturberà nessuno. Ora, devo preparare i cereali per Nikki.
Sposa
: Bill diceva che eri una delle migliori a maneggiare un'arma da taglio.
Vernita
: Vaffanculo, troia. Non le ha mai dette, certe stronzate. Quindi tu infilatele nel culo le tue puttanate, Black Mamba. Black Mamba... Doveva essere il mio nome in codice, Black Mamba...
Sposa
: Che arma scegli? Se vuoi continuare col coltello da macellaio per me va bene.
Vernita
: Ah, ah, ah! Molto divertente, troia. Molto!
Sposa
: Non era mia intenzione farlo davanti a te. E questo mi dispiace. Ma puoi credermi sulla parola. Tua madre se l'è cercata. Quando sarai grande, se la cosa ti brucerà ancora e vorrai vendicarti, io ti aspetterò.
Hattori Hanzo
: Per chi è considerato guerriero, durante il combattimento l'annientamento del nemico deve essere l'unica preoccupazione. Reprimete qualsiasi emozione o compassione. Uccidete chiunque vi ostacoli, ancorché fosse Dio, o Buddha in persona. Questo è il cuore dell'arte del combattimento.
Dal film:
Kill Bill vol. 1
Scheda film e trama
Frasi del film
Sarah
: Sei sicura di voler portare via tutti?
Shannon
: No, ma che
faccio
: Schindler's list?
Dal film:
Corpi da reato
Scheda film e trama
Frasi del film
Louis
: Io chiarirò fino in fondo questa storia. C'è stato un gravissimo errore!
Billy Ray
: Ehi, ma quello non è il tizio che mi ha fatto beccare, Coleman?
Coleman
: Come dice?
Billy Ray
: Guarda là. Non è quel figlio di puttana... Beh, insomma, assomiglia proprio a quel signore che mi ha fatto mettere dentro. Secondo me è lui.
Coleman
: A chi si riferisce, signore?
Billy Ray
: A quello là, a quel tizio là di fronte, laggiù.
Louis
: Questo è troppo. Io scoprirò chi...
Billy Ray
: Eccolo là! Eccolo là!
Louis
: Quella è la mia macchina! Coleman! Coleman, quella è la mia macchina! Quella è la mia macchina! E tu sei il mio autista!
Billy Ray
: Qui c'e qualcosa che non mi sconfinfera, Coleman.
Coleman
: Non vorrà fare tardi il primo giorno di lavoro, signore.
Billy Ray
: Ma che dovrei fare lì dentro? Che cosa vogliono da me quelli?
Coleman
: Glielo diranno loro, signore.
Billy Ray
: Già, e se poi io non lo so fare?
Coleman
: Lei sia se stesso, signore. Comunque vada questa cosa non gliela possono portar via.
Billy Ray
: Scusi, io mi chiamo...
Receptionist
: Sì, signor Valentine. La stanno aspettando nell'ultimo ufficio in fondo al corridoio.
Billy Ray
: Ah.
Randolph
: Ah, Valentine, ragazzo mio. Puntualissimo. Si accomodi, si accomodi. Si sieda.
Billy Ray
: No, grazie, ragazzi. Ho già fatto colazione stamattina.
Mortimer
: Questa non è una colazione, Valentine. Noi siamo qui per tentare di spiegarle che cosa facciamo qui.
Randolph
: Noi trattiamo titoli di beni di consumo, Valentine. Ora, che cosa sono i beni di consumo? I beni di consumo sono prodotti agricoli. Come il caffè che lei ha preso a colazione, grano, che viene usato per fare il pane, pancetta di maiale, che si usa per fare il bacon, che lei potrebbe gradire, diciamo, accompagnato alle uova. Poi ci sono altri beni di consumo, come... il succo d'arancia surgelato... e l'oro. Solo che, naturalmente, l'oro non cresce sugli alberi come le arance, eh, eh, eh!
Billy Ray
: Eh, eh, eh!
Randolph
: È chiaro finora?
Billy Ray
: Sì.
Randolph
: Bravo, Valentine. Ora, alcuni dei nostri clienti stanno ipotizzando che il prezzo dell'oro è destinato a crescere nel futuro. E altri clienti che invece prevedono che il prezzo dell'oro cadrà nel futuro. I clienti affidano le loro ordinazioni a noi e noi compriamo o vendiamo oro per conto dei nostri clienti.
Mortimer
: Digli la parte bella.
Randolph
: Ah! La parte bella, Valentine, è che, ehm, a prescindere dal fatto che i nostri clienti guadagnino denaro o perdano denaro, la Duke & Duke prende una percentuale.
Mortimer
: Cosa ne dice, Valentine?
Billy Ray
: Eh, secondo me siete una specie di allibratori.
Randolph
: Te l'avevo detto che avrebbe capito, eh, eh.
Louis
: Non ci vuole mica un genio, eh?, per capire chi mi vuole incastrare. È quello che ha tentato di rubrmi i soldi degli stipendi. Non ho il minimo dubbio, è stato lui. È lui che mi ha messo addosso la droga.
Ophelia
: Ciao Mohammed, ciao Larry. Ciao.
Mohammed e Larry
: Ehi, ciao Ophelia. Guarda chi si vede! Come va? Bella!
Louis
: Ma come? Lei conosce quelli?
Ophelia
: Sono quelli che conoscono me.
Louis
: Portava la mia cravatta di Harvard. No, dico, incredibile! La mia cravatta di Harvard. Dio, che orrore! Come se ci fosse andato lui ad Harvard, quell'imbecille! Insomma, se ne va in giro per la città scarrozzando con la mia macchina, niente di più facile che si sia piazzato anche a casa mia. Magari ha addirittura preso il mio posto, il mio lavoro! Sa, non mi sorprenderebbe neanche un po' se in questo momento stesse accarezzando la mia fidanzata. E Coleman, dopo tanti anni di servizio, mi tradisce in questo modo. È assurdo. Io non riesco a capire. Non ci riesco. Ah, ma me la pagheranno eccome! Eccome se me la pagheranno! Il giorno che riuscirò...
Ophelia
: E dai, piantala, Louis. Senti, guarda, i taxi vanno pagati, l'affitto va pagato, quello che mangi va pagato! Tu vuoi che io ti dia una mano, giusto? E va be', poi mi risarcirai. Ah, questi li ho trovati qui. Mettiteli, se vuoi.
Louis
: Guardi, io... io non so come dirle quanto apprezzi tutto questo suo, ehm... ah...
Ophelia
: Mi chiamo Ophelia.
Louis
: Ophelia. Forse saprà che questo è...
Ophelia
: Lo so, lo so, lo so, l'amichetta di Amleto. Lui diventò matto, e lei si suicidò. Ma qui non c'è Shakespeare, Louis. Io ho 24 anni, e vengo da un paesino sperduto che tu magari non hai mai sentito nominare in vita tua. L'unica cosa che mi ha mandato avanti in questo grande mondo è questo... questo corpo, questa faccia e quello che ci ho qui dentro. Non prendo droga e non ho neanche un magnaccia. Questo posto è una topaia, ma costa poco, è pulito ed è tutto mio. Ho da parte 40mila dollari in buoni vincolati con un interesse niente male. Ho calcolato che devo lavorare per altri tre anni, e dopo mi ritiro in campagna.
Louis
: Ma come, lei... lei è una prostituta?
Ophelia
: Ah! Adesso ti
faccio
una bella proposta di affari, Louis. Guarda, io ti aiuto a rimetterti in piedi, ma tu devi pagarmi, e in contanti, cinque bigliettoni. Questo è quanto. E ricordati che non
faccio
sconti a nessuno. È chiaro? Ah, dimenticavo. A proposito, non è la pensione la sola cosa che si paga qui da me. Tu dormi sul divano, capito?
Dal film:
Una poltrona per due
Scheda film e trama
Frasi del film
Poliziotto
: Andiamo, Winthorpe.
Ophelia
: Non hai idea! Ma guarda!
Beeks
: Scusate.
Ophelia
: Ci vediamo a pranzo, ciao.
Beeks
: Ti vuoi guadagnare un centone facile facile?
Ophelia
: Ma io sono uscita adesso. Ma che intenzioni hai? Di fare una cosina qui, in mezzo al distretto di polizia?
Beeks
: No.
Ophelia
: Devi essere proprio assatanato.
Beeks
: No, no. Si tratta...
Losco individuo
: È sua quella borsa?
Penelope
: Sì.
Losco individuo
: È una bella borsa.
Penelope
: Grazie.
Louis
: Tesoro, quanto sono contento di vederti.
Penelope
: Louis, stai dando spettacolo.
Louis
: La buona notizia è che io sono innocente. Non ho mai fatto niente che assomigli a quello che dicono loro. Sul serio, è la verità.
Penelope
: Louis, hai un aspetto orribile. Io... Io mi vergogno. Quei vestiti e... e quelle scarpe... Hai anche fatto a pugni, scommetto. E poi, Dio mio, come puzzi.
Louis
: Certo che puzzo. Penelope, ma ti rendi conto di dove sono stato in queste ultime 24 ore? Sono stato picchiato, mi hanno rubato i vestiti. C'era della gente che ha perfino tentato di abusare di me!
Penelope
: Louis, non potremmo parlarne in qualche altro posto?
Louis
: Uno di loro ha cercato di farmi mettere ginocchioni! I... I... insomma, se... se questo posto è un esempio degli istituti correzionali di questo Paese, tanto vale che facciamo uscire tutti i detenuti. La gente peggiora li dentro.
Penelope
: Tu rubi ai tuoi amici al club, Louis. L'eroina, Louis! Ti devi essere ammattito, Louis. Mammina vuole mandare all'aria il matrimonio, e anche Todd.
Louis
: Todd? Che cosa c'entra lui con questo?
Penelope
: Sei stato licenziato dalla Duke & Duke. Stanno per denunciarti per appropriazione indebita.
Louis
: Appropriazione? Non ho mai rubato niente in vita mia.
Penelope
: Ma come ha potuto, l'uomo che amo, e i cui figli avrei voluto attaccare al mio seno, diventare uno spacciatore d'eroina?
Louis
: Non era eroina, era polvere d'angelo, FCD. Senti, Penelope, io te lo giuro, sul mio onore, e che Dio onnipotente mi fulmini in questo momento, è la verità. Io non sono uno spacciatore di polvere d'angelo.
Penelope
: Oh, Louis.
Ophelia
: Ti ho cercato dappertutto, bambolo. Senti, Louis, potresti... io devo farmi una pera. Ti prego...
Louis
: Per favore...
Penelope
: Louis! Chi è questa persona?
Louis
: Ehi! Non ho mai visto questa donna in vita mia.
Ophelia
: Non dire cosi, eh, Louis?
Penelope
: Ah!
Ophelia
: Andiamo, bello, dai, soltanto una bustina. E io poi ti
faccio
tutte quelle cose che ti piacciono tanto. Tutte!
Penelope
: Traditore! Lurido vigliacco! Sporcaccione! Mi fai schifo! Sporco verme! Todd aveva ragione sul tuo conto. Non voglio rivederti mai più fino a quando avrò vita.
Louis
: Bene. Bene. Grazie infinite.
Ophelia
: Era uno scherzo. Il tuo amico ha detto che te ne volevi liberare.
Louis
: Vuol dire che qualcuno le ha chiesto di farmi questo?
Ophelia
: Si, e mi ha pure dato cento dollari. È quello laggiù. Fammi un po' capire bene, io ti do 20 dollari per pagare il taxi, e tu quando arriviamo a casa tua me ne ridai 50, è così?
Louis
: Sì, esatto. Il mio maggiordomo Coleman le darà cinquanta dollari, e poi l'accompagnerà in macchina dove lei desidera.
Ophelia
: Tu non sembri il tipo da avere un maggiordomo. Ehi, non sarà mica che mi stai fregando!
Louis
: Io sto fregando lei? Ma che cosa dice? Non crederà mica che queste le diano a chiunque, vero? Io posso farmi addebitare merci e servizi in 86 paesi nel mondo.
Ophelia
: Ah, si? Beh, io non accetto carte di credito.
Louis
: Beh, adesso vedrà che è stato tutto un malinteso.
Coleman
: Sì?
Louis
: Ah, Coleman, puoi farmi entrare? Non... non mi funziona bene la chiave.
Coleman
: Chi è lei? Che cosa vuole?
Louis
: Coleman, tu togli la catena e fammi entrare. Ti prego, non scherzare, non è il momento.
Coleman
: Coleman? Non ci sono Coleman qui. Lei si sta sbagliando.
Louis
: Mi scusi. Solo un attimino. Coleman! Fammi entrare!
Coleman
: Se lei non se ne va, sarò costretto a chiamare la polizia.
Louis
: Salve. Per favore, vorrei fare un prelevamento dal mio conto di 500 dollari. Anzi no, facciamo mille, per favore.
Cassiera
: Scusi un attimo.
Direttore della banca
: Mi dispiace, signor Winthorpe, ma la Tributaria ha congelato tutti quanti i suoi conti.
Louis
: Ma che sta dicendo? Lei mi conosce.
Direttore della banca
: Lei è uno spacciatore di eroina, signor Winthorpe.
Louis
: Non era eroina, era polvere d'angelo, FCD, e io non l'ho mai neppure toccata.
Direttore della banca
: Comunque sia, non è il genere di affari che gradiamo qui alla First National. Posso vedere le sue carte di credito, prego? Ho ricevuto ordine di sequestrargliele.
Louis
: Cosa? Ehi, aspetti un minuto. E io secondo lei di cosa dovrei vivere? Insomma, cosa ne sarà di me?
Direttore della banca
: Roger...
Louis
: Villano! Perché qualcuno sta tentando deliberatamente di distruggere la mia vita?
Ophelia
: Senti, lasciamo stare i cinquanta dollari, okay? Io sono molto stanca. Me ne vado a dormire.
Louis
: Lei... lei deve credermi. Signorina, deve credermi! Mi hanno incastrato! Non può lasciarmi qui così!
Ophelia
: Io ci ho già un sacco di problemi, Louis! Andiamo! Andiamo, forza!
Louis
: Ascolti! Aspetti! Aspetti! Signorina, magari non sembra, ma io ho più di 150mila dollari in quella banca. Ma a lei non interessa, vero? Perché è anche colpa sua se mi è successo tutto
questo.
Ophelia
: Vieni. Vieni un po' qui. Non serve che ci arrivi in ginocchio, Louis.
Louis
: Ah, sì.
Ophelia
: Fa' vedere le mani. Mani morbide, con tanto di manicure. Tu non hai lavorato un giorno in vita tua, giusto? Io lo so che me ne pentirò. Andiamo. Salta su.
Dal film:
Una poltrona per due
Scheda film e trama
Frasi del film
Poliziotto
: Avanti, vieni! Avanti!
Arrestato
: Voi non sapete con chi avete a che fare! Lasciatemi! Un giorno ve ne pentirete! Io sono uno che non perdona!
Billy Ray
: Posso suggerirle l'uso del manganello?
Poliziotto
: Ma va' al diavolo!
Arrestato
: No! Lasciatemi! No!
Poliziotti
: Avanti, cammina! Cammina!
Randolph
: Signor Valentine! Potrebbe concedermi un momento?
Billy Ray
: Ehi, ma io vi conosco già a voi due.
Randolph
: Venga dentro, fa un bel calduccio qui!
Mortimer
: Whisky, tutto quello che vuole.
Billy Ray
: Ah, belli, io non mi
faccio
mica fregare due volte, eh? Volete farmi salire e poi mi fate arrestare per furto d'auto.
Randolph
: Perché dovremmo farlo, signor Valentine? Siamo noi che abbiamo versato la cauzione per lei, no?
Mortimer
: Eh, eh, eh, eh!
Randolph
: Ah, ah! Ah, ah, ah! Eh, eh, eh!
Billy Ray
: Ehi, dite un po'. Ma voi due chi siete? Che cosa volete da me?
Randolph
: Vogliamo aiutarla, signor Valentine. Mio fratello e io dirigiamo un programma finanziato privatamente per riabilitare le persone culturalmente svantaggiate. Noi vorremmo fornirle una casa tutta sua, un'auto, un generoso conto in banca e un impiego nella nostra compagnia.
Mortimer
: La faremo iniziare con ottantamila dollari l'anno.
Billy Ray
: Ottantamila dollari?
Mortimer
: Hm-hm.
Billy Ray
: Scusate un attimo. Eh, eh, eh, eh! Che cos'è, uno scherzo del cazzo? Eh, eh, eh! Ah, ho capito, sono due finocchi questi. Tu che sei colorato come me che ne pensi? Grazie, sei stato molto prezioso. Eh, eh, eh! Ehi, giovanotti, come la mettiamo con la polizia?
Randolph
: Abbiamo fatto ritirare la denuncia, signor Valentine.
Mortimer
: Lei ora è un uomo libero, Valentine. Possiamo fermarci subito, e lei può anche abbandonarci per sempre.
Billy Ray
: Ah, no. No, mi sa che mi trattengo ancora un po' con voialtri, sì.
Randolph
: Ottimo! Io sono Randolph Duke.
Billy Ray
: Tanto lieto, Randy, è un piacere.
Randolph
: Mio fratello minore, Mortimer.
Billy Ray
: Ehi, Morty, come va, eh? Eh, eh, eh, eh! Billy Ray Valentine, Capricorno. Eh, eh! Randolph, eh? Insomma, come Randolpho Valentino, giusto?
Randolph
: Ehm, sì. Sì, più o meno.
Billy Ray
: Eh, sì, eh!
Randolph
: Valentine, siamo arrivati.
Billy Ray
: Come va? Ehi, Randy, Morty. È forte qui, è forte un sacco.
Randolph
: Valentine...
Billy Ray
: Ah, Billy Ray.
Randolph
: Valentine, questo è Coleman. Si occuperà delle sue necessità giornaliere.
Coleman
: Vuole darli a me, signore?
Billy Ray
: Sì, e tu che cosa mi dai in cambio?
Coleman
: Ehm... Allora la sua giacca, signore?
Billy Ray
: Ah, sì, questa è una giacca, ed è mia.
Mortimer
: Coleman è qui per avere cura di lei, è il suo domestico.
Coleman
: Posso prendere...
Billy Ray
: Ah, sciò, pussa via!
Mortimer
: Valentine gradirebbe molto fare un bel bagno caldo e infilarsi qualcosa di molto molto comodo. Non è vero, caro Valentine?
Billy Ray
: Sì, eh?
Coleman
: Idromassaggio, signore?
Billy Ray
: Ecco, lo sapevo che eravate tutti finocchi! A me le mani addosso non me le mettete!
Coleman
: Si tratta di un massaggio con un getto d'acqua. Credo che sarà di suo gusto.
Billy Ray
: Ehi! Che belle bollicine! Quando ero piccolo, per fare l'idromassaggio sparavo certe bombe dentro la vasca! Che bello! Eh, eh, eh, eh, eh! Bollicine! Ah, ah, ah! Sparo bombe in vasca! Tu-du-du-du-du! Ehi!
Mortimer
: Che cosa sta facendo là dentro?
Coleman
: Sta... cantando, signore.
Randolph
: I negri sono gente molto musicale, vero?
Coleman
: Ehm... cosa devo fare con questi... questi vestiti, signore?
Mortimer
: Li mandi in lavanderia. Dovrà avere qualcosa da mettersi quando tornerà nel ghetto, quando avrò vinto la scommessa.
Randolph
: Allora, Valentine, che gliene pare?
Billy Ray
: Mi piace, Randy, è molto carino. Mi piace come hai messo gli specchi e tutti quei quadretti là sopra. Proprio bellino, mi piace. Quegli specchi sono proprio molto chic.
Mortimer
: Io credo che Valentine non abbia capito, Randolph.
Billy Ray
: Oh, Morty, io ho capito e come!
Randolph
: Valentine?
Billy Ray
: Sì.
Randolph
: Questa casa è sua.
Billy Ray
: Ah-ah, certo.
Randolph
: A-a-appartiene a lei.
Billy Ray
: Già, è tutta roba mia. Bella la mia casa, molto carina. Io ho gusto per l'arredamento. Mi piace.
Randolph
: Tutto quello che vede in questa stanza è suo adesso.
Billy Ray
: Ho capito, è roba mia.
Randolph
: È sua proprietà personale.
Billy Ray
: Come no, è tutta personale.
Randolph
: Lei capisce?
Billy Ray
: Questo è mio, per esempio. Carino, no? Eh? Lo sai cos'è che mi piace di più di casa mia, Randy? Le tende. Guardate le tende. L'ho proprio arredato bene questo posto, vero, amici? È proprio la fine del mondo. Mi piace un sacco. Anche quest'armadietto. Bellissimo. E magari io potrei avere questo televisore gratis, non è vero, Randy?
Randolph
: Esatto.
Billy Ray
: Ah-ah, e tutto quello che c'è qui è mio, eh? E quindi anche lo stereo è mio e gratis, eh?
Randolph
: Assolutamente.
Billy Ray
: Oh, troppa grazia Sant'Antonio. Ma io le capisco queste cose, Randy. Lo sai perché? Queste cose in genere mi capitano tutte le settimane.
Mortimer
: Questa e casa sua. Questo... sono tutte sue proprietà personali, queste. Non farebbe altro che rubare qualcosa a se stesso, chiaro, Valentine?
Billy Ray
: Ho capito. Voi prima mi fate sbattere in galera, giusto? E poi mi portate fuori e cominciate a dire frescacce come "questa è casa tua, questo è il tuo tappeto personale", e magari mi direte pure che quello è il mio schiavo personale.
Randolph
: Io capisco che cosa prova, Valentine, ma il fatto rimane. Tutto questo è suo. Lei può farne tutto quello che desidera.
Billy Ray
: Questa è roba mia, sto in casa mia, eh? Ci posso fare quello che voglio con questa roba, giusto? Questo... questo è un vaso mio, no, giusto? Questo è il vaso di Billy Ray, vero? Io sono il padrone del vaso, e ci posso giocare come gli Harlem Globetrotter se voglio, giusto? Lo volete vedere un palleggio alla Lemon? Scusatemi, mi dispiace tanto.
Randolph
: Non deve dispiacersi per noi. Quello era un vaso suo.
Billy Ray
: Era un vaso da quattro soldi, vero? Un falso, dico bene?
Randolph
: Credo che lo abbiamo pagato 35mila dollari. Ma mi sembra di ricordare che lo stimammo 50mila dollari per la compagnia di assicurazioni. Ah, ah, ah, ah! Vedi, Mortimer? Valentine ci ha già fatto guadagnare ben quindicimila dollari. Ah, ah, ah, ah!
Mortimer
: Sì.
Coleman, Mortimer e Randolph
: Ah, ah, ah, ah!
Billy Ray
: Ah, ah, ah, ah! Volete che vi rompa qualcos'altro?
Coleman, Mortimer e Randolph
: No!
Billy Ray
: Ah, ah, ah, ah!
Dal film:
Una poltrona per due
Scheda film e trama
Frasi del film
Billy Ray
: Io era un po' che lo tenevo d'occhio. È per questo che mi ero messo addosso queste schifezze. Dovevo essere sicuro che avesse gli stipendi prima di partire all'attacco.
Doo Rag Lenny
: E con che cosa l'hai accoltellato?
Billy Ray
: Ma no, che c'entra? E chi l'ha accoltellato?
I compagno di cella
: Tu ieri hai detto che l'hai ferito.
Billy Ray
: Con queste mani l'ho ferito. Io sono cintura nera di kung fu. Il mio grande maestro è stato Bruce Lee. Adesso ti
faccio
vedere. Da-dah! Daaah! Eh? Si chiama la "tecnica del mezzo
litro". Se fai gli porti via mezzo litro di sangue a chi ti capita sotto.
II compagno di cella
: E come hai massacrato il poliziotto?
Billy Ray
: Ma quale poliziotto, amico? Erano poliziotti, con la i plurale. Nove, dieci, dodici sbirri. Allora ho dovuto cambiare tutta la mia strategia, non potevo usare la stessa.
Enorme tizio nero
: Ehi, tu! Quando ti hanno portato qua dentro e ti hanno rinchiuso, tu piangevi come un vitello, negretto.
Grosso tizio nero
: È vero.
Billy Ray
: Sì, perché uno dei piedipiatti è caduto e m'ha sparato in faccia un lacrimogeno, quello che usano per disperdere la folla, amico. Io sono entrato qui da uomo, quindi non rompete i
coglioni, okay?
Enorme tizio nero
: Sì, però dico: tu hai massacrato un uomo e ne hai mandato un altro all'ospedale. Ma come mai non hai neanche un graffio addosso?
Grosso tizio nero
: Già.
Billy Ray
: Perché sono un campione di karate, ve l'ho detto. E i campioni di karate si feriscono dentro, capito? Non le fanno vedere le ferite. Ma tu che ne sai? Tu sei un pallone di ciccia rotta
in culo. E adesso non mi rompete più, okay? Che aspettano le mie donnine ad arrivare? Non posso mica perdere tempo qua dentro con voialtri.
Enorme tizio nero
: Già, visto che sei un magnaccia, come mai le tue puttane non si fanno vive?
Grosso tizio nero
: Già.
Billy Ray
: Ma come, non te l'avevo detto? Il telefono della mia limousine era scassato e non ho potuto mettermi in contatto con le mie donnine. Semplice, no?
Doo Rag Lenny
: Il telefono della limousine era scassato, ci potevi arrivare anche da solo, no?
Billy Ray
: Ehi, ragazzi, seduti, okay?
Enorme tizio nero
: Vai a fare il pallonaro da qualche altra parte, negretto. Qui non abbocca nessuno.
Billy Ray
: Ehi! Eh, eh, eh! Eh, eh! Voi non vi rendete conto di quello che fate. Si vede. Lo sapete chi avete attaccato come un ombrello? Lo sapete? Raaah! Non rompete i coglioni, mettetemi giù!
Sapete chi state minacciando nella cella numero quattro al nono piano?
Poliziotto
: Billy Ray Valentine?
Billy Ray
: Sì.
Poliziotto
: Cammina. Cauzione pagata.
Billy Ray
: Sul serio?
Dal film:
Una poltrona per due
Scheda film e trama
Frasi del film
Cal
: Grazie per l'incoraggiamento, ma sai una cosa? Non credo che sono in grado di rimorchiare solo perché ti ho osservato rimorchiare!
Jacob
: Hai visto Karate Kid?
Cal
: E questo che centra adesso?
Jacob
: Dai la cera, togli la cera, quando gli insegna a combattere.
Cal
: Vuoi che combatta per caso?
Jacob
: Qual è la prima cosa che
faccio
con una donna? Le offro un drink.
Cal
: Sì, sempre! Ogni volta, le offri da bere e anche se lei non vuole tu insisti.
Jacob
: E parlo mai di me stesso?
Cal
: Mai! Mai parlare di se stessi, sempre di lei!
Jacob
: Perché le chiacchiere da bar...
Cal
: Sono pallose!
Jacob
: Da morire!
Cal
: Poni sempre l'attenzione su di lei, deve essere interessante, colpiscimi fammi capire quanto sei interessante, un grande gioco, un gioco, un subdolo passatempo.
Jacob
: Sei un po' troppo severo. E alla fine della serata le chiedo di venire da me?
Cal
: No! Le dici di venire a casa con te, non resistono al tuo fascino, è stata una tua scelta, loro sono così felici di aver avuto l'opportunità di aver fatto del dolce, dolcissimo sesso con te! Oh mio Dio... hai fatto come il maestro Miaghi!
Dal film:
Crazy Stupid Love
Scheda film e trama
Frasi del film
La ricerca che
faccio
io è una ricerca mirata a quello che voglio ottenere poi nella recitazione: non ho mai la sensazione di aver davvero appreso qualcosa di un determinato periodo, vedo semplicemente come applicare questa conoscenza a quello che devo fare. Non mi sento quindi più illuminato o istruito grazie alle ricerche che
faccio
: il problema è che tendo a dimenticare tutto, non scherzo, è un po' come quando qualcuno prepara un esame, fa tutte le sue ricerche, si prepara, studia, poi dà l'esame e non ricorda più nulla. È quello che succede a me: conservo sempre il materiale che accumulo per un film e lo metto in delle scatole che vanno a sommarsi ad altre e ogni tanto mi capita di ritrovare cose, come appunti o libri, che non ricordo minimamente di aver letto. Forse tutto questo succede perché lavoro a compartimenti stagni: cerco di prendere quella piccola parte di cervello che è in grado di assimilare nozioni, ci infilo dentro tutte le cose che riguardano quel determinato personaggio e poi mi dimentico tutto dopo.
Joaquin Phoenix
Frasi di Joaquin Phoenix
Pubblico
: Massimo! Massimo! Massimo! Massimo! Massimo! ...
Commodo
: Che cosa devo fare con te? Sembra proprio che tu non voglia... morire. Siamo poi così diversi tu e io? Anche tu togli la vita quando devi, come
faccio
io.
Massimo
: Ho solo un'altra vita da prendere, poi avrò finito.
Commodo
: Allora prendila adesso! Mi hanno detto che tuo figlio gridava come una femminuccia mentre lo inchiodavano alla croce. E tua moglie gemeva come una puttana mentre la violentavano, ancora, e ancora, e ancora.
Massimo
: Il tempo degli onori presto sarà finito per te, principe.
Pubblico
: Massimo! Massimo! Massimo! Massimo! ...
Cicero
: Generale! Generale! Generale! Generale! Generale!
Guardia
: Indietro!
Folla
: Massimo! Massimo! Massimo!
Cicero
: Lèvati!
Folla
: Massimo! Massimo! Massimo!
Cicero
: Generale! Generale.
Massimo
: Dove siete accampati?
Cicero
: A Ostia.
Folla
: Massimo! Massimo! Massimo!
Massimo
: Dì agli uomini che il loro generale vive. Vieni da me. Trovami!
Guardia
: State indietro!
Folla
: Massimo! Massimo! Massimo! Massimo!
Juba
: Possono sentirti?
Massimo
: Chi?
Juba
: La tua famiglia, nell'altra vita.
Massimo
: Sì.
Juba
: E che gli stai dicendo?
Massimo
: A mio figlio dico che ci rivedremo presto, di tenere giù i talloni mentre cavalca. A mia moglie... beh, non sono affari tuoi.
Dal film:
Il Gladiatore
Scheda film e trama
Frasi del film
Massimo
: Mi hai mandato a chiamare, Cesare? Cesare?
Marco Aurelio
: Dimmi di nuovo, Massimo, perchè siamo qui?
Massimo
: Per la gloria dell'Impero, Cesare.
Marco Aurelio
: Ah, sì. Ah, sì, sì, mi ricordo. vedi quella mappa, Massimo? Quello è il mondo che ho creato io. Per venticinque anni ho conquistato, sparso sangue, espandendo l'Impero di
Roma. Da quando sono divenuto Cesare ho conosciuto solo quattro anni senza guerra. Quattro anni di pace su venti. E per che cosa? Io ho portato la spada, niente di più.
Massimo
: Cesare, la tua vita...
Marco Aurelio
: No, no, no, ti prego, non chiamarmi così. Vieni, ti prego. Siedi con me. E adesso parliamo, insieme, semplicemente, da uomini. Allora, Massimo, parla.
Massimo
: Cinquemila dei miei uomini sono là, nel fango ghiacciato. Tremila di loro sono piagati e feriti, duemila non lasceranno mai questo posto. Non posso credere che abbiano combattuto e siano morti per niente.
Marco Aurelio
: E che cosa credi, Massimo?
Massimo
: Hanno combattuto per te, e per Roma.
Marco Aurelio
: E che cos'è Roma, Massimo?
Massimo
: Ho visto gran parte del resto del mondo. È brutale, crudele, oscuro. Roma è la luce.
Marco Aurelio
: Eppure non ci sei mai stato. Non hai visto cos'è diventata Roma. Non ti accorgi che io sto morendo, Massimo? Quando un uomo è vicino alla sua fine vuole credere che la sua vita abbia avuto un senso. Come pronuncerà il mio nome il mondo negli anni a venire? Sarò noto come il filosofo? Il guerriero? Il tiranno? Oppure sarò l'imperatore che ha restituito a Roma il suo vero spirito? C'è stato un sogno, una volta, che era Roma. Si poteva soltanto sussurrarlo. Ogni cosa più forte di un sospiro l'avrebbe fatto svanire. Era così fragile... Io temo che non sopravviverà all'inverno. Massimo, sussurriamolo così, adesso, insieme tu e io. Tu hai un figlio. Parlami della tua casa.
Massimo
: La mia casa è sulle colline di Trujillo. Un posto molto semplice. Pietre rosa che si scaldano al sole, e... un orto che profuma di erbe il giorno, e di gelsomino la notte. Oltre il cancello c'è un gigantesco pioppo. Fichi, meli, peri... Il terreno, Marco, è nero. Nero come i capelli di mia moglie.
Marco Aurelio
: Eh, eh, eh!
Massimo
: Vigne sui declivi a sud, olivi su quelli a nord, cavallini giocano con mio figlio, che vuol essere uno di loro.
Marco Aurelio
: Da quanto tempo manchi dalla tua casa?
Massimo
: Due anni, 264 giorni e questa mattina.
Marco Aurelio
: Ah, come ti invidio, Massimo. È una bella casa. Vale la pena combattere per essa. C'è un ultimo dovere che ti chiedo di compiere prima di tornare alla tua casa.
Massimo
: Che cosa vuoi che faccia, Cesare?
Marco Aurelio
: Voglio che tu divenga il protettore di Roma dopo la mia morte. Te ne darò l'autorità, per un unico scopo: restituire il potere al popolo di Roma, e porre fine alla corruzione che la rende abietta. Accetterai questo grande onore che ti sto offrendo?
Massimo
: Con tutto il mio cuore, no.
Marco Aurelio
: Massimo! È per questo che devi essere tu!
Massimo
: Sicuramente un prefetto, un senatore, qualcuno che conosca la città, che capisca la sua politica...
Marco Aurelio
: Ma tu non sei stato corrotto dalla sua politica.
Massimo
: E Commodo?
Marco Aurelio
: Commodo è un uomo senza moralità! Questo lo sai sin da quando eri ragazzo. Commodo non può governare. Non deve assolutamente governare. Tu sei il figlio che avrei dovuto avere. Commodo accetterà la mia decisione. Sa bene che l'esercito è leale soltanto a te, Massimo.
Massimo
: Ho bisogno di un po' di tempo.
Marco Aurelio
: Certo. Al tramonto spero che avrai acconsentito. Ora abbracciami come un figlio, e porta a questo povero vecchio un'altra coperta.
Lucilla
: Mio padre ti favorisce, ora.
Massimo
: Augusta Lucilla.
Lucilla
: Non è sempre stato così.
Massimo
: Molte cose cambiano.
Lucilla
: Molte cose, ma non tutte le cose. Massimo, fermati! Lasciati guardare in faccia. Sembri turbato.
Massimo
: Ho perso molti uomini.
Lucilla
: Che cosa voleva mio padre da te?
Massimo
: Augurarmi ogni bene per il mio ritorno a casa.
Lucilla
: Tu menti. Ho sempre capito quando mentivi perché non sei mai stato abile nel farlo.
Massimo
: Eppure non mi hai mai consolato.
Lucilla
: È vero, ma del resto non ne avevi bisogno. La vita è molto più semplice per un soldato. O credi che non abbia cuore?
Massimo
: Credo che tu abbia il talento per sopravvivere.
Lucilla
: Eh, eh, eh, eh! Massimo, smettila. È davvero tanto penoso rivedermi?
Massimo
: No, sono stanco per la battaglia.
Lucilla
: Soffri nel vedere mio padre così debole. Commodo si aspetta che mio padre annunci la sua successione a giorni. Servirai mio fratello come hai servito mio padre?
Massimo
: Io servirò sempre Roma.
Lucilla
: Sai che ti ricordo ancora nelle mie preghiere? Ah, sì, io prego.
Massimo
: Mi ha rattristato la morte di tuo marito. Ho pianto per lui.
Lucilla
: Grazie.
Massimo
: E ho saputo che hai un figlio.
Lucilla
: Si, Lucio. Tra poco avrà otto anni.
Massimo
: Anche mio figlio ha quasi otto anni. Ti ringrazio per le tue preghiere. Sacri antenati, chiedo la vostra guida. Madre mia, indicami il volere degli dei per il mio futuro. Padre mio, vigila su mia moglie e mio figlio con rapida spada. Sussurra loro che vivo soltanto per poterli riabbracciare. Sacri antenati, io vi onoro, cercherò di vivere con la dignità che mi avete insegnato. Cicero.
Cicero
: Generale.
Massimo
: Non trovi difficile fare il tuo dovere?
Cicero
: Ogni tanto
faccio
quello che mi va di fare. Le altre volte
faccio
quello che devo.
Massimo
: Forse non è ancora tempo di tornare a casa.
Dal film:
Il Gladiatore
Scheda film e trama
Frasi del film
I Soldato
: Una magnifica battaglia, comandante.
Massimo
: Grazie.
I Soldato
: Andiamo a bere.
II Soldato
: È stata una delle battaglie più cruente. Dovevano essere più di quattrocento.
Massimo
: Generale! Ancora vivo?
Quinto
: Ancora vivo.
Massimo
: Gli dei hanno il senso dell'umorismo.
Quinto
: Gli dei devono amarti.
Massimo
: Valerio.
Valerio
: Torni agli accampamenti, generale, oppure a Roma?
Massimo
: A casa. Da mia moglie, da mio figlio, e al mio raccolto.
Quinto
: Massimo il contadino! È ancora difficile immaginarlo, per me.
Massimo
: La terra si toglie molto più facilmente del sangue, Quinto.
Commodo
: Eccolo qui!
Massimo
: Principe.
Commodo
: Il senatore Gaio, il senatore Falco. Guardati da Gaio. Verserà un fluido mieloso nelle tue orecchie e un giorno ti sveglierai e potrai dire solo: "Repubblica! Repubblica! Repubblica!".
Gaio
: Perché no? Roma è stata una Repubblica per lungo tempo.
Commodo
: Sì. E in una repubblica il Senato ha il potere. Ma il senatore Gaio non si lascia influenzare da questo.
Falco
: Qual è la tua posizione, generale? Per l'Imperatore o per il Senato?
Massimo
: Un soldato ha il grande vantaggio di poter guardare il suo nemico negli occhi, senatore.
Gaio
: Ma con un esercito alle tue spalle potresti avere un grandissimo peso politico.
Commodo
: Ti avevo avvertito, adesso ti salverò. Senatori...
Lucilla
: Massimo.
Commodo
: Avrò bisogno di uomini come te.
Massimo
: Come posso servirti, Principe?
Commodo
: Sei un uomo che sa cosa vuol dire comandare. Tu dai gli ordini, gli ordini vengono eseguiti e la battaglia è vinta. Ma questi senatori complottano, e litigano, e lusingano, e ingannano. Massimo, noi dobbiamo salvare Roma dai politicanti, amico mio. Potrò contare su di te quando verrà il momento?
Massimo
: Principe, quando tuo padre mi congederà intendo ritornare a casa.
Commodo
: A casa? Beh, nessuno lo merita più di te. Non adagiarti troppo sugli allori, potrei chiamarti fra non molto. Lucilla è qui, lo sapevi? Non ti ha mai dimenticato. E ora tu sei "Massimo il Grande".
Marco Aurelio
: Se solo tu fossi nata uomo! Che grande Cesare saresti stata!
Lucilla
: Padre.
Marco Aurelio
: Saresti stata forte. Mi domando: saresti stata anche giusta?
Lucilla
: Sarei stata come tu mi avresti insegnato.
Marco Aurelio
: Ah! Com'è andato il viaggio?
Lucilla
: Lungo, scomodo... Perchè mi hai voluta qui?
Marco Aurelio
: Ho bisogno del tuo aiuto, per tuo fratello
Lucilla
: Ma certo!
Marco Aurelio
: Ti vuole bene, te ne ha sempre voluto, e... avrà bisogno di te, ora, più che mai. Basta con la politica. Fingiamo che tu sia una figlia amorosa e che io sua un buon padre.
Lucilla
: È una piacevole finzione, non credi?
I Soldato
: Si gela!
II Soldato
: Non ce la
faccio
più. Non vedo l'ora di tornare a Roma. Ave Massimo.
III Soldato
: Ave Cesare.
IV Soldato
: Uno! Due!
V Soldato
: Preparare tre cavalli.
IV Soldato
: Due! Tre! Quattro! Uno! Due!
Dal film:
Il Gladiatore
Scheda film e trama
Frasi del film
Salga pure con i tacchi tanto il ponte io lo
faccio
rifare ogni sei mesi!
L'ingegnere
Dal film:
Rimini Rimini
Scheda film e trama
Frasi del film
Come
faccio
a dimenticarmi di te? Sei l'unica persona che conosco.
[a Marie]
Jason Bourne
Dal film:
The Bourne Identity
Scheda film e trama
Frasi del film
Lasciato il mio Paese e sbarcata dall'altra parte del mondo, ho iniziato a fare cinema e ho scoperto quant'è bello curare il proprio aspetto. Oggi adoro fare shopping, non posso rinunciare alla manicure e alla pulizia del viso. Se al mattino ho l'aria stanca, metto due cucchiai sugli occhi e, come per incanto, i segni scompaiono.
Faccio
ogni giorno una doccia fredda per rassodare la pelle, lavo i capelli spesso. Mi coccolo, insomma.
Margot Robbie
Frasi di Margot Robbie
A Los Angeles si finisce con incontrare solo gente di cinema o comunque di spettacolo, mentre io credo che per un attore sia importante avvicinare persone e luoghi diversi. Per questo, appena posso,
faccio
lo zaino e me ne vado per qualche giorno in posti dove me ne sto tranquilla, e nessuno mi riconosce.
Margot Robbie
Frasi di Margot Robbie
Gamling
: Aragorn! Ritiratevi nella fortezza! Porta via i tuoi uomini!
Aragorn
: Nan barad! Su, presto! Nan barad! Haldir! Nan barad!
Gimli
: Che state facendo? Perchè vi fermate? Ah!
Haldir
: Nan barad! Ah...
Aragorn
: Haldir!
I Soldato
: Difendete il cancello!
II Soldato
: Fermateli!
Théoden
: Al cancello. Sguainate le spade!
Gamling
: Fate largo! Non resisteremo a lungo!
Théoden
: Trattienili!
Aragorn
: Quanto tempo ti occorre?
Théoden
: Il tempo che puoi darmi.
Aragorn
: Gimli!
Théoden
: Attenzione!
Soldato
: Difendete il cancello!
Gimli
: Oh, dai, possiamo farcela!
Aragorn
: La distanza è grande.
Gimli
: Lanciami.
Aragorn
: Come?
Gimli
: Non ce la
faccio
a superarlo. Devi lanciarmi! Ehm... non dirlo all'Elfo.
Aragorn
: Non una parola. Aaah!
Théoden
: Puntellate la porta!
Soldato
: Fate largo!
Gamling
: Seguitemi alla barricata!
I Soldato
: Attenti alle spalle!
II Soldato
: Tirane un altro qui!
Théoden
: Più in alto!
Soldato
: Hanno preso il cancello!
Théoden
: Gimli! Aragorn! Allontanatevi!
Legolas
: Aragorn!
Théoden
: Che tutti ripieghino! Falli ripiegare!
Gamling
: Ripiegare! Ripiegare!
Théoden
: Sono entrati! Hanno aperto una breccia nel Trombatorrione! Ritirarsi!
Gamling
: Ripiegare!
Théoden
: Ritirarsi!
Aragorn
: Presto! Dentro! Fateli entrare!
Gamling
: Nella fortezza!
Samvise Gamgee
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Le due Torri
Scheda film e trama
Frasi del film
Gamling
: Aragorn! Ritiratevi nella fortezza! Porta via i tuoi uomini!
Aragorn
: Nan barad! Su, presto! Nan barad! Haldir! Nan barad!
Gimli
: Che state facendo? Perchè vi fermate? Ah!
Haldir
: Nan barad! Ah...
Aragorn
: Haldir!
I Soldato
: Difendete il cancello!
II Soldato
: Fermateli!
Théoden
: Al cancello. Sguainate le spade!
Gamling
: Fate largo! Non resisteremo a lungo!
Théoden
: Trattienili!
Aragorn
: Quanto tempo ti occorre?
Théoden
: Il tempo che puoi darmi.
Aragorn
: Gimli !
Théoden
: Attenzione!
Soldato
: Difendete il cancello!
Gimli
: Oh, dai, possiamo farcela!
Aragorn
: La distanza è grande.
Gimli
: Lanciami.
Aragorn
: Come?
Gimli
: Non ce la
faccio
a superarlo. Devi lanciarmi! Ehm... non dirlo all'Elfo.
Aragorn
: Non una parola. Aaah!
Théoden
: Puntellate la porta!
Soldato
: Fate largo!
Gamling
: Seguitemi alla barricata!
I Soldato
: Attenti alle spalle!
II Soldato
: Tirane un altro qui!
Théoden
: Più in alto!
Soldato
: Hanno preso il cancello!
Théoden
: Gimli! Aragorn ! Allontanatevi!
Legolas
: Aragorn!
Théoden
: Che tutti ripieghino! Falli ripiegare!
Gamling
: Ripiegare! Ripiegare!
Théoden
: Sono entrati! Hanno aperto una breccia nel Trombatorrione! Ritirarsi!
Gamling
: Ripiegare!
Théoden
: Ritirarsi!
Aragorn
: Presto! Dentro! Fateli entrare!
Gamling
: Nella fortezza!
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Le due Torri
Scheda film e trama
Frasi del film
Che me ne
faccio
di un mondo che non mi diverte né rattrista?
Menotti Lerro
Frasi di Menotti Lerro
A me non piace parlar male della gente,
faccio
prima a elencare i lati positivi.
Menotti Lerro
Frasi di Menotti Lerro
[Sulla partita da 81 punti]
È difficile spiegare cosa sia successo,
faccio
fatica a rendermene conto. E se dicessi che avevo in mente di fare qualcosa di simile, mentirei. A un certo punto tutti si sono resi conto che era una serata particolare.
Kobe Bryant
Frasi di Kobe Bryant
Sono passato attraverso diverse fasi della mia scrittura musicale. C'è stato un tempo in cui ero solito fare un po' di esercizi che incorporavano tutte le dodici note della scala cromatica. Ho usato questa tecnica per un po', ma non lo
faccio
più, perché sto tornando a melodie più semplici. Originariamente mi ero allontanato dalle canzoni semplici perché ho pensato che fossero troppo semplici.
Paul Simon
Frasi di Paul Simon
Rosie
: Buonanotte.
Frodo
: Buonanotte.
Sam
: Buonanotte.
Frodo
: Buonanotte, Sam.
Sam
: Notte, padron Frodo.
Gandalf
: È nascosto? È al sicuro?
Frodo
: Ah. Che cosa fai?
Gandalf
: Allunga la mano, Frodo. È freddo. Che cosa vedi? Vedi niente?
Frodo
: Niente. Non c'è niente. Aspetta... Ci sono dei segni. Mi sembra elfico. Non riesco a leggerlo.
Gandalf
: Pochi ci riescono. La lingua è quella di Mordor, e non la pronuncerò qui.
Frodo
: Mordor.
Gandalf
: Nella lingua corrente, si dice "Un Anello per domarli tutti, un Anello per trovarli, un Anello per ghermirli e nell'oscurità incatenarli". Questo è l'Unico Anello, forgiato da Sauron, l'Oscuro Signore, tra le fiamme del monte Fato, preso da Isildur dalle mani di Sauron in persona.
Frodo
: Bilbo l'ha trovato. Nella caverna di Gollum.
Gandalf
: Sì. Per sessant'anni l'Anello è rimasto quieto nelle mani di Bilbo, prolungandogli la vita, ritardandogli la vecchiaia. Ora non più, Frodo. Il male si sta scuotendo a Mordor. L'Anello si è svegliato. Ha sentito il richiamo del suo padrone.
Frodo
: Ma è stato annientato. Sauron è stato annientato.
Gandalf
: No, Frodo. Lo spirito di Sauron ha perdurato. La sua forza vitale è fissata all'anello, e l'anello è sopravvissuto. Sauron è tornato. I suoi Orchi si sono moltiplicati, la sua fortezza di Barad-dûr è ricostruita a Mordor. Gli occorre quest'Anello per avvolgere le terre con una seconda oscurità. Lo cerca. Lo cerca e non riesce a pensare ad altro. Perché l'Anello brama oltre ogni cosa di tornare nelle mani del suo padrone. Un tutt'uno. L'Anello, e l'oscuro Signore. Frodo, lui non deve mai trovarlo.
Frodo
: Va bene. Lo mettiamo via. Lo terremo nascosto. Non ne parleremo mai più. Nessuno sa che è qui, vero? Vero, Gandalf?
Gandalf
: C'era qualcun altro che sapeva che Bilbo aveva l'Anello. Ho cercato ovunque quella creatura, Gollum, ma l'ha trovato prima il nemico.
Gollum
: L'Anello!
Gandalf
: Non so per quanto l'abbiano torturato. Ma tra le grida senza fine e i balbettii senza senso, hanno riconosciuto due parole...
Gollum
: Contea! Ah! Baggins!
Frodo
: Contea? Baggins? Ma questo li condurrà qui!
Hobbit
: Chi va là?
Frodo
: Prendilo, Gandalf! Prendilo!
Gandalf
: No, Frodo.
Frodo
: Tu devi prenderlo!
Gandalf
: Non puoi offrirmi quest'anello.
Frodo
: Lo sto dando a te!
Gandalf
: Non... tentarmi, Frodo! Non oso prenderlo. Nemmeno per tenerlo al sicuro. Capiscimi, Frodo, userei quest'Anello per il desiderio di fare del bene. Ma attraverso me eserciterebbe un potere troppo grande e terribile da immaginare
Frodo
: Ma non può restare nella Contea!
Gandalf
: No! No, non può.
Frodo
: Che devo fare?
Gandalf
: Devi andartene. E alla svelta.
Frodo
: Dove? Dove vado?
Gandalf
: Allontanati dalla Contea. Va' al villaggio di Brea.
Frodo
: Brea... Tu cosa farai?
Gandalf
: Io ti aspetterò, alla locanda del "Puledro Impennato".
Frodo
: L'Anello sarà al sicuro lì?
Gandalf
: Non lo so, Frodo. Non so darti una risposta. Devo vedere il capo del mio ordine. È saggio, e potente. Fidati, Frodo. Lui saprà cosa fare. Lascerai dietro di te il nome Baggins. Questo nome non è sicuro fuori dalla Contea. Viaggia solo di giorno, lontano dalla strada.
Frodo
: Posso tagliare attraverso i campi con facilità.
Gandalf
: Mio caro Frodo. Gli Hobbit sono creature davvero straordinarie. Puoi imparare quanto c'è da sapere sulle loro usanze in un mese, eppure, dopo cento anni, riescono ancora a sorprenderti. Sta' giù.
Sam
: Ah!
Gandalf
: Per tutti i diavoli, Sam Gamgee! Stavi origliando?
Sam
: Non origliavo niente, signore, davvero. Tagliavo solo l'erba sotto la finestra lì. Se mi seguite...
Gandalf
: È un po' tardi per potare l'aiuola, non credi?
Sam
: Le voci erano alte...
Gandalf
: Cos'hai sentito? Parla!
Sam
: N-n-n-niente d'importante. Ho sentito un sacco di cose su un anello e un Oscuro Signore, e forse sulla fine del mondo, ma, vi prego, vossignoria, non fatemi del male. Non trasformatemi in una strana creatura...
Gandalf
: No? Forse no... Ho pensato a una soluzione migliore. Vieni, Sam, tieni il passo. State attenti, tutti e due. Il nemico ha molte spie al suo servizio: uccelli, bestie... È al sicuro?
Non metterlo mai. Attirerebbe i servi dell'Oscuro Signore. Rammenta sempre, Frodo
: l'Anello sta cercando di tornare al suo padrone. Vuole essere trovato. Ah!
Sam
: Ci siamo.
Frodo
: Che vuoi dire?
Sam
: Se
faccio
ancora un passo, non sarò mai stato così lontano da casa mia.
Frodo
: Forza, Sam. Ricorda cosa dceva Bilbo. "È pericoloso, ...
Bilbo
: "... Frodo, uscire dalla porta. Ti metti in strada, e se non dirigi bene i piedi, non si sa dove puoi finire spazzato via".
Dal film:
Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello
Scheda film e trama
Frasi del film
Bilbo
: Eh, eh, eh, eh, eh! Uh!
Gandalf
: Ti riterrai incredibilmente scaltro.
Bilbo
: Suvvia, Gandalf. Hai visto le loro facce?
Gandalf
: Ci sono molti anelli magici a questo mondo, Bilbo Baggins, e nessuno di essi va usato con leggerezza!
Bilbo
: Era solo per giocare un po'... Ah, probabilmente hai ragione, come al solito... Darai una mano a Frodo, non è vero?
Gandalf
: Due mani, ogni volta che non dovrò usarle altrimenti.
Bilbo
: Lascio ogni mia cosa a lui.
Gandalf
: E del tuo anello che mi dici? Lasci anche quello?
Bilbo
: Sì, sì. È in una busta, sulla mensola del caminetto.
Gandalf
: Ah...
Bilbo
: No. Aspetta, ce... Ce l'ho qui in tasca. Eh... Non è... non è strano? Sì. Dopotutto, perché no? Perché non dovrei tenerlo?
Gandalf
: Credo che faresti meglio a lasciartelo alle spalle, Bilbo. Ti è così difficile?
Bilbo
: Beh, no... Invece sì. Ora che è il momento non voglio separarmi da lui. È mio! L'ho trovato io! È venuto da me!
Gandalf
: Non è il caso di arrabbiarsi.
Bilbo
: Se sono arrabbiato è colpa tua! È mio. Tutto mio. Il mio tesoro!
Gandalf
: Tesoro? È già stato chiamato così, ma non da te.
Bilbo
: Ah, non sono affaracci tuoi quello che
faccio
con le mie cose!
Gandalf
: Io credo che tu l'abbia tenuto abbastanza.
Bilbo
: Lo vuoi per te, ecco!
Gandalf
: Bilbo Baggins! Non prendermi per uno squallido stregone da quattro soldi! Non cerco di derubarti! Cerco di aiutarti. Per tutti i tuoi lunghi anni siamo stati amici. Credimi, come in passato. Hmmm? Lascialo qui.
Bilbo
: Hai ragione, Gandalf. L'anello deve andare a Frodo. È tardi, la strada è lunga... Sì, è ora.
Gandalf
: Bilbo! Hai ancora l'anello in tasca.
Bilbo
: Eh, eh... Già. Eh, eh... Ho pensato a un finale per il mio libro. "E visse per sempre felice e contento, fino alla fine dei suoi giorni".
Gandalf
: Sono sicuro che sarà così, amico mio.
Bilbo
: Addio, Gandalf.
Gandalf
: Addio, caro Bilbo.
Bilbo
: La via prosegue, non ha porte / Lungi dall'uscio dal quale parte...
Gandalf
: Al prossimo incontro.
Dal film:
Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello
Scheda film e trama
Frasi del film
Io sono sempre stato uno molto allegro. Amo il jazz, quando vado negli Stati Uniti vedo due musical al giorno. Mi piace ballare. Mi piace giocare a pallone. Ho giocato nella Juventus fino alla squadra juniores. Però la politica la
faccio
sul serio.
Piero Fassino
Frasi di Piero Fassino
Che
faccio
io??? A comparsa?? Ah ah ah ... io so' attore, regolare iscritto ar colocamento, all'ocorenza stuntman in scene pericolose, e quanno dico scene pericolose me riferisco a: scene de crolli, teremoti, inabbissamenti, stupri, tutto!! Te bbasta??
[al direttore del casting del film "La figlia del pianeta nero"]
Oscar
Dal film:
Troppo forte
Scheda film e trama
Frasi del film
Lou Bloom
: Lui è morto facendo quello che amava.
Detective Frontieri
: E lei l'ha ripreso mentre moriva!
Lou Bloom
: È quello che
faccio
, è il mio lavoro. Come dico sempre: se mi vedi è il giorno peggiore della tua vita.
Dal film:
Lo sciacallo - Nightcrawler
Scheda film e trama
Frasi del film
Carol
[voce fuori campo]
: Oh, non ce la
faccio
a stare sveglia... Sta' sveglia! Sta' sveglia! Sta' sveglia! Adderall, vuoto. Ritalin, vuoto. Amitriptilina, amitriptiplina... Che cos'è? Che cos'è? Modifinil, CNS, Modifinil, dopamina, sì, è uno stimolante, Clonazepam, Clonazepam, bene. Perfetto, sì. Sì, in tasca, mettitelo in tasca. Oh, zucchero, zucchero. Fruttosio. Questa va bene.
Ultracorpo
[da dietro la porta]
: Aprite la porta! Aprite, vi prego! Vogliamo uscire, vi prego aprite la porta!
Carol
[voce fuori campo]
: Chi sono? Chi sono? Non dormire. Presto, svegliati! Ormai ce la fai! So che ce la fai! Non ce la
faccio
... Sta' sveglia, non ti addormentare! Ce la fai, avanti! Avanti!
Dal film:
Invasion
Scheda film e trama
Frasi del film
Ho sempre pensato che il talento sia una marea inarrestabile, un fuoco inestinguibile che divora dall'interno e che non si può ignorare, e che quindi venga fuori a vent'anni e costringa chi ce l'ha a seguirlo, e basta. Diverso è il mio caso: io racconto storie.
Faccio
un passo indietro, non racconto me stesso, ma personaggi che ho immaginato in un contesto reale che conosco o sul quale mi documento. Forse è questo che piace ai lettori; se è così, sono fiero di essere un gradevole artigiano, ma non sono certo un artista.
Maurizio de Giovanni
Frasi di Maurizio de Giovanni
Andai a vedere lo show di Beppe Grillo alla Bullona, un locale di Milano. Ero l'unico spettatore. Lo vidi e chiesi: "Quando si comincia?". "Se ti siedi, subito", rispose. Fece un monologo di mezz'ora solo per me. Meta-cabaret: "Qui devi ridere, qui devi piangere...". Mi dissi: questo è un genio. Gli organizzai un incontro con i dirigenti Rai, ma non c'erano le telecamere. Grillo improvvisò un dialogo immaginario con la madre: "Mamma
faccio
un provino per la tv, ma non c'è la tv...". Dissero: questo è un genio. Così Beppe si trasferì a Roma con un suo amico: Antonio Ricci. Nel loro residence si era rotto il riscaldamento, e li ospitai a casa mia.
Pippo Baudo
Frasi di Pippo Baudo
Jack
: Wendy? Sono a casa, amore! Su, vieni fuori. Dove ti nascondi?
Wendy
: Danny! Non ce la
faccio
! Vai! Corri!
Jack
: Cappuccetto rosso? Cappuccetto rosso? Su, apri la porta. Su, apri! Non hai sentito il mio toc, toc, toc? Allora vuoi che soffi? Vuoi che
faccio
puff? Allora devo aprirla io la porta?
Wendy
: Aaah! Aaah! Aaah! Aaah! Jack! Ti prego! Nooo! Nooo! Aaah! Aaah! Aaah! No, ti prego! Nooo! Ti prego! Nooo! Nooo! Nooo! Nooo! Ti prego! Aaah!
Jack
: Sono il lupo cattivo!
Wendy
: Aaah! Aaah!
Jack
: Aaah!
Dal film:
Shining
Scheda film e trama
Frasi del film
Jack
: Beh, che te ne pare?
Wendy
: Aaah!
Jack
: Beh, che te ne pare? Che cosa sei venuta a fare qui?
Wendy
: Io volevo... giuro... parlare con te.
Jack
: Okay. Allora fallo. Di che cosa volevi parlare?
Wendy
: Ah... Non me lo ricordo più.
Jack
: Non te lo ricordi più.
Wendy
: No. Non me lo ricordo più.
Jack
: Forse volevi parlare di Danny? Forse riguardava lui? Dobbiamo assolutamente parlare di Danny. Dobbiamo decidere che cosa ci conviene fare. Cosa ci conviene fare del bambino.
Wendy
: Io non lo so.
Jack
: Io non credo che tu non lo sai. Sono convinto che tu abbia idee molto chiare per quanto riguarda nostro figlio Danny, e vorrei tanto saperle anch'io, tesoro.
Wendy
: Io... io credo... che sarebbe giusto farlo visitare da un dottore.
Jack
: Tu credi che sarebbe giusto farlo visitare da un dottore?
Wendy
: Sì.
Jack
: E quando credi che sarebbe giusto farlo visitare dal dottore?
Wendy
: Al più presto possibile.
Jack
: Al più presto possibile.
Wendy
: Jack, ti prego.
Jack
: Ti preoccupa la salute di Danny, vero, cara?
Wendy
: Sì.
Jack
: E sei agitata per tuo figlio?
Wendy
: Sì.
Jack
: E non sei agitata anche per me?
Wendy
: Certo, anche per te.
Jack
: Certo, anche per me!
Jack
: Ma tu ci hai mai pensato alle mie responsabilità? Eh?
Wendy
: Io non so di che parli.
Jack
: Hai mai pensato solo un secondo, un momento, a quante fottute responsabilità ho sulle mie spalle? Hai mai pensato solo per un secondo, da quando siamo qui, alle mie responsabilità verso la direzione? Non ti sei ancora resa conto che io ho accettato di occuparmi dell'Overlook Hotel fino al primo maggio? Non te ne sbatte niente, a te, vero?, che i proprietari mi hanno messo in mano l'albergo, e che hanno fiducia in me, e che io ho sottoscritto una lettera, un impegno, un contratto col quale ho accettato di prendermi questa responsabilità? Ma tu ce l'hai una vaga idea di che cos'è un principio etico e morale? Ce l'hai? E tu ce l'hai solo una vaga idea di che cosa sarebbe il mio futuro se non ce la
faccio
a mantenere gli impegni che ho preso? Ci hai mai pensato tu? Rispondi!
Wendy
: Stammi lontano! Io voglio tornare in camera mia...
Jack
: Perché?
Wendy
: Perché... perché sono molto confusa. Ti scongiuro, ti chiedo solo cinque minuti per pensare.
Jack
: Tu hai avuto tempo tutta la tua porca vita per pensarci sopra! A cosa vuoi che ti servano altri cinque minuti ora?
Wendy
: Stammi lontano! Ti prego! Non farmi male!
Jack
: Oh, ma chi ti fa niente?
Wendy
: Stammi lontano!
Jack
: Wendy?
Wendy
: Stammi lontano!
Jack
: Tesoro... luce della mia vita... non ti farò niente. Solo che devi lasciarmi finire la frase. Ho detto che non ti farò niente. Soltanto quella testa te la spacco in due! Quella tua testolina te la
faccio
a pezzi! Ah, ah, ah!
Wendy
: Stammi lontano! Non toccarmi!
Jack
: Non ti
faccio
niente.
Wendy
: Non toccarmi! Via!
Jack
: Ferma con quella mazza.
Wendy
: Via!
Jack
: Metti via quella mazza.
Wendy
: Via! Via!
Jack
: Wendy, dammi la mazza.
Wendy
: Via! Via!
Jack
: Dammi la mazza.
Wendy
: Vattene!
Jack
: Dammi la mazza.
Wendy
: Vattene! Vattene! Vattene via!
Jack
: Smettila con quella mazza.
Wendy
: Ti prego, basta!
Jack
: Dammi quella mazza.
Wendy
: Via! Via!
Jack
: Wendy... Dammi quella mazza. Dammi quella mazza... Porca... Aah!
Dal film:
Shining
Scheda film e trama
Frasi del film
Maitre
: Buona sera, mister Torrance.
Jack
: Buona sera. Salve, Lloyd. Non mi hai visto per un po', ma rieccomi qui.
Lloyd
: Buona sera, mister Torrance. Piacere di vederla.
Jack
: Che dici, il piacere è tutto mio, Lloyd.
Lloyd
: Cosa prende, sir?
Jack
: E credi sia il caso di chiedermelo?
Lloyd
: Bourbon con ghiaccio!
Jack
: È quel che ci vuole!
Lloyd
: Offre la casa, mister Torrance.
Jack
: Offre la casa?
Lloyd
: Non vogliamo soldi da lei. Ordini superiori, sir.
Jack
: Ah, ordini superiori?
Lloyd
: Alla salute, mister Torrance.
Jack
: Ma un tipo come me lo vuol sapere chi glieli offre questi drink, Lloyd.
Lloyd
: Non è un problema che la riguarda, mister Torrance. Certo non a questo punto.
Jack
: Ah, come non detto, Lloyd. Come non detto.
Delbert Grady
: Oh! Oh, scusi! Mi scusi tanto, sir! Che guaio! Che guaio! Ho combinato un pasticcio con la sua giacca.
Jack
: Oh, non è niente, niente, davvero. Ne ho talmente, di giacche.
Grady
: Purtroppo era Advocaat, sir. La macchia resta!
Jack
: Ah, Advocaat, eh?
Grady
: Sì, sir. Senta, no, credo sia meglio che venga con me nella toilette dei signori, sir, così proviamo a smacchiarla con l'acqua.
Jack
: Non mi sembra... Mi pare che una macchia ce l'ha anche lei lì, eh, vecchio Jeeves?
Grady
: Ma io non conto, sir, è lei l'importante.
Jack
: Lei è davvero gentile.
Grady
: Grazie.
Jack
: Comunque avevo già deciso di cambiarmi la giacca per il cenone di questa sera.
Grady
: Saggia idea, sir, saggia idea.
Jack
: Le
faccio
strada.
Dal film:
Shining
Scheda film e trama
Frasi del film
Jack
: Oddio, che voglia di bere qualcosa! Maledizione, magari soltanto... solo una birra. Salve, Lloyd. C'è poca gente, stasera. Ah, ah,
ah, ah, ah!
Lloyd
: Lei ha ragione, mister Torrance. Che cosa prende?
Jack
: Una domanda molto azzeccata, caro Lloyd. Perché si dà il caso, amico mio, che ho due pezzi da venti e due da dieci, qui nel mio portafogli, e temevo che ci rimanessero fino all'aprile prossimo. Allora facciamo una cosa: tu mi passi una bottiglia di bourbon, con del ghiaccio e un bicchierino. Che dici, ci riesci, Lloyd? Non è che hai troppo da fare?
Lloyd
: Sono sempre a sua disposizione.
Jack
: Sei l'uomo che cercavo. Allora tira fuori tutto, che mi
faccio
una bevuta, Lloyd, così mi tira su. È il senso del dovere che ci frega, amico mio, il senso del dovere ci frega. Oh, Lloyd, ho paura che per il momento sto al verde. Come andiamo a credito, in questo locale?
Lloyd
: Oh, per lei non c'è nessun problema.
Jack
: Questa è classe. Tu mi piaci, Lloyd. L'ho sempre detto io. Sei il miglior barman del mondo. Il migliore tra tutti i dannati barman che ho visto fra Timbuktu e Portland, Maine. O, Portland, Oregon, se preferisci.
Lloyd
: Lei è davvero gentile.
Jack
: Volevo dire, io le mani addosso non gliele ho mai messe. Non l'ho toccato. Io quella sua dolce testolina santa non la toccherei nemmeno con un dito. Io lo amo quel mio figlietto di puttana, ah, ah! Io farei qualsiasi cosa per lui. Qualsiasi fottuta cosa per lui. Ma quella... stronza... Lo so che fino a che vivrò farà tutto il possibile perché io non dimentichi. Io gli ho fatto male una volta, okay? Ma è stato un incidente. Senza nessuna intenzione. Non l'ho fatto mica apposta. Ma può succedere a tutti, è stato tre maledetti anni fa! Quella stronzina aveva buttato a terra tutti i miei fogli di carta, allora io gli ho preso il braccio, l'ho tirato via! È stata una mancata coordinazione muscolare, nient'altro. Capisci? Soltanto qualche chilogrammo di energia in più per secondo, per secondo!
Dal film:
Shining
Scheda film e trama
Frasi del film
Wendy
: È fantastico quanta attività c'è ancora, oggi.
Ullman
: Sì, i clienti e gran parte del personale se ne sono andati ieri, ma l'ultimo giorno è sempre più indaffarato. Vogliono partire tutti prima che sia possibile. Per le cinque di questa sera vi sembrerà che qui non ci sia mai stato nessuno.
Wendy
: Come la nave fantasma, eh?
Ullman
: Eh, eh, sì.
Halloran
: Tu lo sai perché sapevo che ti chiamano Doc? Tu hai capito, vero, che voglio dire? Sai, mi viene in mente quando ero ancora bambino. Mia nonna e io riuscivamo a fare delle lunghe conversazioni e senza mai aver bisogno di aprire la bocca.
Diceva che era lo "shining", la luccicanza. E per molto tempo io credevo che eravamo solo noi due ad averla, la luccicanza. Proprio come tu credi di averla tu e basta. Ma ce l'hanno anche tanti altri, invece, solamente che forse non lo sanno, oppure non ci credono. Da quanto tempo hai capito di averla? Avanti, perché non ne vuoi parlare?
Danny
: Perché non devo parlarne.
Halloran
: Ma chi ti ha detto che non devi parlarne?
Danny
: Tony.
Halloran
: Chi è Tony?
Danny
: Tony è... è il bambino che sta nella mia bocca.
Halloran
: E Tony è quello che... ti dice le cose?
Danny
: Sì.
Halloran
: E com'è che te le dice?
Danny
: È come quando di notte
faccio
i sogni. Lui mi fa vedere le cose. Ma quando mi sveglio, però, io non mi ricordo esattamente tutto.
Halloran
: Senti, mamma e papà sanno per caso di Tony?
Danny
: Sì.
Halloran
: Sanno anche quello che ti dice?
Danny
: No, Tony m'ha detto che loro non devono saperlo.
Halloran
: E Tony cosa ti ha detto a proposito di questo posto? A proposito dell'Overlook Hotel?
Danny
: Non lo so.
Halloran
: Avanti, cerca di sforzarti, Doc. Pensaci.
Danny
: Qui c'è qualcosa di malefico?
Halloran
: Beh... Quando capita qualcosa di brutto, a volte restano delle tracce di quello che è avvenuto. È come... come quando brucia il pane dei toast. Vedi, certe cose che succedono lasciano tante tracce di quello che è accaduto. Ma sono tracce che non tutti possono vedere, ma solamente quelle persone che hanno la luccicanza, solo loro. Così come riescono a vedere quello che potrà avvenire.
Oppure gli è possibile rivivere degli avvenimenti di tanto tempo fa. Io credo che qui, in questo posto, siano successe, sì, qui, proprio in questo hotel, attraverso gli anni, tante cose non proprio giuste.
Danny
: Mi parli della camera 237?
Halloran
: La camera 237?
Danny
: Tu hai paura della camera 237.
Halloran
: No, non ne ho.
Danny
: Mister Hallorann, che cosa c'è nella camera 237?
Halloran
: Niente! Non c'è niente, nella camera 237! Ma tu non devi andarci assolutamente, lì dentro, non devi comunque. Devi restarne lontano, Danny. Sono stato chiaro? Restane lontano!
Dal film:
Shining
Scheda film e trama
Frasi del film
Danny
: Tony, tu credi che a papà glielo danno il lavoro?
Tony
: Sì, glielo danno. L'ha preso. Adesso telefona per dirvelo.
Wendy
: Chi è?
Jack
: Ciao, come va?
Wendy
: Ciao. Tutto bene, e tu?
Jack
: Anch'io. Senti, ti chiamo dall'hotel, ho ancora un mucchio di cose da sbrigare. Non credo che ce la
faccio
, sai. Sarò a casa verso le nove o le dieci.
Wendy
: Allora il lavoro l'hai preso?
Jack
: Certo. È un posto bellissimo, a te e a Danny farà impazzire.
Danny
: Tony, perché non ci vuoi andare in quell'albergo?
Tony
: Non lo so.
Danny
: Lo sai, invece. Avanti, Tony, dimmelo!
Tony
: No, non voglio.
Danny
: Ti prego!
Tony
: No.
Danny
: Avanti, Tony, dimmelo!
Dal film:
Shining
Scheda film e trama
Frasi del film
Jim
: Ciao, Fred. Fa un freddo cane qui.
Fred
: Già.
Jim
: Quant'è carina Mary. Non ti vedo tanto bene.
Fred
: Sopravviverò.
Jim
: C'è dell'aspirina nell'armadietto. Se...
Fred
: L'ho già presa. Sto benissimo, Jim. È stato un incidente che Mary sia di nuovo incinta. Dovevi vedere la mia faccia quando me l'ha detto.
Jim
: Beh, sei alquanto recidivo però.
Fred
: Già. Chissà se sarà maschio o femmina.
Jim
: Lo saprai molto presto.
Fred
: Già. Chi se lo sarebbe mai sognato di arrivare a questo punto? Voglio dire, di fare una missione vera. La maggior parte dei miei compagni di scuola non si sono mai mossi da casa, e io? Eccomi qua.
Jim
: Già. Eccoti qua.
Fred
: Mi fa male quando urino.
Jim
: Beh, non bevi abbastanza.
Fred
: Ah, bevo la mia razione come fai tu. Io dico che Swigert mi ha attaccato lo scolo. Ha pisciato nel mio tubo di scarico.
Jim
: Beh, sai quando dovrai spiegare la cosa al medico di volo? Sarà un altro primato per il programma spaziale americano.
Fred
: Senti. Eh... Stavo ripassando alcuni dati, e mi è venuto in mente che questo freddo possa influenzare l'efficienza delle nostre batterie. Avere smesso di riscaldare l'antigelo per risparmiare acqua e energia non ci aiuta per niente.
Jim
: Ci può costare qualche ampere/ora alla fine?
Fred
: Si è possibile.
Jack
: Ho ripassato di nuovo le cifre. Hanno chiamato per il piano di rientro? Stiamo arrivando con troppa pendenza.
Jim
: Stiamo lavorando su un'altra cosa, Jack.
Jack
: Ci fanno scendere troppo veloci.
Fred
: Non mi ricordo il rapporto rispetto alla temperatura e non abbiamo testi a bordo.
Jim
: Beh, chiedi a Houston di richiamare le specifiche dell'equipaggiamento e di controllare.
Jack
: Sentite! Ci hanno dato troppa accelerazione. Ci hanno fatto fare un'accensione troppo lunga. A questa velocità rimbalzeremo fuori dall'atmosfera e non rientreremo mai.
Fred
: Ma di che stai parlando? Come ci sei arrivato?
Jack
: So contare.
Jim
: Jack, metà dei cervelloni del pianeta sta lavorando su...
Fred
: Dicono che andiamo dritti come fusi.
Jack
: se avessero commesso un errore e non ci fosse modo di rimediare credete che ce lo direbbero? Non hanno un motivo al mondo per dircelo.
Fred
: Ma come non ce lo direbbero. È una cazzata.
Jim
: E va bene! Ci sono un migliaio di cose che devono succedere in sequenza. E noi ora siamo al numero 8. Tu stai parlando del numero 692.
Jack
: Io sto cercando di farvi capire che stiamo arrivando troppo veloci, loro lo sanno ed è per questo che non abbiamo ancora quel maledetto piano di rientro.
Jim
: Va bene, ricevuto. Grazie, Jack.
Jack
: Dio maledica questo pezzo di merda.
Fred
: Ehi! Questo pezzo di merda ti riporterà a casa.
Jim
: Ora basta.
Fred
: È l'unica cosa che c'è rimasta, Jack.
Jack
: Spiegati meglio.
Fred
: L'hai capito benissimo che sto dicendo.
Jack
: No, un momento. Io ho solo rimescolato l'ossigeno.
Fred
: Quanto indicava prima che toccassi l'interruttore?
Jack
: Non mi venire a insegnare come si pilota un modulo di comando, capito?
Fred
: Nemmeno lo sai vero?
Jack
: Mi hanno mandato qui a fare un lavoro! Se mi dicono di rimescolare il serbatoio, lo
faccio
!
Jim
: Jack, on la prendere così, okay?
Jack
: Non è colpa mia!
Jim
: Nessuno dice che lo sia. Se fossi stato sul sedile di sinistra all'arrivo dell'ordine li avrei rimescolati io.
Jack
: Beh, allora dillo a lui.
Fred
: T'ho solo chiesto quanto indicava...
Jim
: Ora basta, ragazzi.
Fred
: ...e tu non lo sai!
Jim
: Sentite, non dobbiamo fare così. Non è proprio il caso. Non possiamo sbattere la testa al muro per dieci minuti! Perché tanto poi ci ritroviamo con lo stesso problema: trovare il sistema di restare vivi!
Capcom
: Aquarius, qui Houston.
Jim
: Siamo in automatico?
Fred
: No, non siamo in automatico.
Jim
: Sì, Houston, qui Aquarius, avanti.
Capcom
: Jim, puoi dare un'occhiata all'indicatore del CO2 e darci la lettura?
Jim
: Sì, Houston, era quello che stavamo facendo. La nostra misurazione del CO2 è schizzata su di quattro tacche nell'ultima ora.
Fred
: Non è possibile. Li ho ripassati tre volte quei calcoli.
Capcom
: Sì, è più o meno giusto. Ce l'aspettavamo.
Jim
: Beh, questo ci è di grande conforto. Che cosa dobbiamo fare?
Capcom
: Beh, stiamo lavorando ad una procedura per voi. Mi ricevete?
Fred
: Oh, mamma.
Jim
: Okay, Houston, restiamo in attesa delle procedure.
Fred
: Ho capito perché i miei calcoli erano sbagliati. Ho fatto i calcoli per due persone.
Jack
: Se vuoi posso trattenere il fiato.
Dal film:
Apollo 13
Scheda film e trama
Frasi del film
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