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Indice degli autori
Aforismi Faccio - parte 8
Frasi trovate
:
1.950
Si parla sempre delle donne che fingono l'orgasmo. Anch'io a volte lo
faccio
. Io sono un uomo che finge l'orgasmo: cioè non è che fingo di venire, fingo il contrario.
Fabio Volo
Cit. da
Esco a fare due passi
Frasi di Fabio Volo
Che freddo. Sono raffreddato. Del resto lo sapevo.
Si è fermata da me per la notte, e ho voluto dormire nudo, perché mettere la maglietta mi sembrava poco macho. Pensare che lo so che se non mi metto la magliettina poi prendo freddo. Ma a volte mi piace fare il figo, mi piace fingere di essere quello che non sono.
Faccio
il duro a torso nudo e la mattina dico: «Babba bia che freddo». Ma mi sa che questa è stata l'ultima volta.
Qualcosa è cambiato.
Mi sa che l'amo. Mi sa che per la prima volta sono innamorato. Intendo dire innamorato veramente.
Fabio Volo
Cit. da
È una vita che ti aspetto ‐ Incipit
Frasi di Fabio Volo
Io non
faccio
nulla se non posso dare il 100%.
[I don't do anything unless I can give it 100%.]
David Beckham
Frasi di David Beckham
Dan
: Ti hanno conferito la Medaglia d'Onore del Congresso.
Forrest
: Ora, questo è il tenente Dan. Tenente Dan!
Dan
: Ti hanno conferito la Medaglia d'Onore del Congresso.
Forrest
: Sì, signore. È come dice lei.
Dan
: Hanno conferito a te, un imbecille, un broccolo che va in televisione a fare la figura del deficiente davanti all'intero dannatissimo Paese, la Medaglia d'Onore del Congresso?
Forrest
: Sì, signore.
Dan
: Bene, allora la cosa è perfetta! Ho soltanto una cosa da aggiungere. Dio maledica questa benedetta America. Oddio! Ah...
Forrest
: Tenente Dan! Il tenente Dan mi disse che stava in un albergo. E siccome non aveva le gambe, passava quasi tutto il tempo a esercitare le braccia.
Dan
: Volta a destra. Volta a destra! Forza.
I Tassista
: Ehi, ci vogliamo sbrigare?
Forrest
: Cosa ci fa a New York, tenente Dan?
Dan
: Vivo attaccato al capezzolo del Governo. Lo succhio tutto. Ehi, ehi, ehi! Ma sei cieco?
II Tassista
: Tornatene a casa, prima che ti ammazzino!
Dan
: Non lo vedi che sto camminando?
II Tassista
: Ma te guarda!
Dan
: Forza, vai, vai, vai!
Forrest
: Restai col tenente Dan e passammo insieme le feste.
Bob Hope
: Un anno fantastico, tornate a casa. Dio vi benedica.
Dan
: Tu l'hai già trovato Gesù, Gump?
Forrest
: Dovevo cercarlo? Non lo sapevo, signore.
Dan
: Ah, ah, ah! Tutti quegli storpi dell'Associazione Veterani... Non fanno altro che parlare di questo. Gesù qui, e Gesù là. Allora? L'ho trovato Gesù? Hanno perfino mandato un prete a parlare con me. Ha detto che Dio ci ascolta, ma che io devo aiutarmi da solo. E che se
faccio
entrare Gesù nel mio cuore, un giorno camminerò a fianco a lui nel regno beato dei cieli. Hai sentito quello che ho detto? Camminare a fianco a lui nel regno beato dei cieli. Beh, accidenti al mio culo sciancato! Dio ci ascolta. Sono tutte stronzate.
Forrest
: Io ci vado in Paradiso, tenente Dan.
Dan
: Ah. Bene. Prima di andarci, perchè non muovi quel tuo culo fino all'angolo e prendi un'altra bottiglia di vino fetente?
Forrest
: Sì, signore.
Dal film:
Forrest Gump
Scheda film e trama
Frasi del film
Uomo
: È stato un proiettile, vero?
Forrest
: Un proiettile?
Uomo
: Che è saltato fuori e l'ha morso.
Forrest
: Oh... Sì, signore. Mi ha morso dritto nel posteriore, sì. Dissero che era una ferita da un milione di dollari, ma... quei soldi ce l'avrà l'esercito, perchè non ho ancora visto un centesimo di quei dollari. La sola cosa buona quando uno è ferito nel posteriore è il gelato. Mi dettero tutto il gelato che volevo. E indovini un po'? Nel letto accanto al mio c'era un mio buon amico. Tenente Dan, le ho portato gelato alla crema. Tenente Dan, gelato alla crema!
Infermiere
: È l'ora del bagno, tenente. Harper!
I Soldato
: Cooper. Larson. Webster. Gump. Gump?
Forrest
: Sono Forrest Gump.
I Soldato
: Kyle. Nichols. McMill. Johnson. Tyler. Holiday.
Gomer Pyle
: Sorpresa! Sorpresa, sorpresa!
II Soldato
: Gump, come fai a guardare questo mucchio di stronzate? Spegni il televisore.
Annunciatore
: Dalla D.M.Z., siete all'ascolto delle trasmissioni per le Forze Americane in Vietnam. Qui è il canale 6, di Saigon.
III Soldato
: Bella presa, Gump. Ci sai giocare? Vieni. Ti
faccio
vedere io. Tieni. Ora, il segreto del gioco è che qualunque cosa succede, non devi mai, mai perdere d'occhio la pallina. Dai.
Forrest
: Non so perché, ma il ping-pong mi veniva naturale.
III Soldato
: Vedi? Qualunque idiota ci riesce.
Forrest
: Così cominciai a giocarci sempre. Giocavo a ping-pong anche quando non avevo nessuno con cui giocare a ping-pong. Quelli dell'ospedale dicevano che mi calzava come un guanto, chissà volevano dire. Anche il tenente Dan veniva a vedermi giocare. Giocavo a ping-pong talmente tanto che ci giocavo anche nel sonno.
Dal film:
Forrest Gump
Scheda film e trama
Frasi del film
Molla quello stereo, altrimenti ti
faccio
saltare il cervello, brutto stronzo!
Eugene Tackleberry
Dal film:
Scuola di polizia
Scheda film e trama
Frasi del film
Se penso di essere nel giusto, lotto fino a quando mi dimostrano il contrario, a quel punto
faccio
un passo indietro senza problemi.
Jessica Chastain
Cit. da
vanityfair.it, intervista, 22 agosto 2017
Frasi di Jessica Chastain
Comandante Lewis, ho bisogno che tu faccia una cosa per me: se muoio, voglio che sia tu a contattare i miei genitori, vorranno sapere tutto dalla nostra spedizione qui su Marte. Lo so che è una rogna, sarà dura parlare a dei genitori della morte del loro figlio. Non è poco quello che chiedo, è per questo che lo chiedo a te. Io non mi arrendo, dobbiamo solo essere preparati a ogni evenienza. Per favore, digli... digli che amo quello che
faccio
e che sono molto bravo a farlo... E che sto morendo per qualcosa di immenso e magnifico. E più grande di me. Digli che accetto tutto questo e digli che li ringrazio per essere stati mia madre e mio padre.
Mark Watney
Dal film:
The Martian
Scheda film e trama
Frasi del film
Mohra
: Come va?
Gary
: Il signor Mohra?
Mohra
: Sì.
Gary
: Agente Olson.
Mohra
: Sì, lo so. Allora, io servivo giù al bar da Ecklund & Swedlin's martedì scorso, e questo piccoletto se ne sta lì a bere e mi chiede: "Dov'è che posso trovare un po' di movimento? Su al lago divento matto". E io gli chiedo: "Che tipo di movimento?", e lui mi fa: "Movimento di donne, no? Per chi mi hai preso?". E io gli dico: "Ma tu per chi mi hai preso? Io non organizzo queste cose". E lui mi fa: "Ma io su al lago da solo non ce la
faccio
più". E io gli dico: "Capisco, ma questo non è quel genere di posto".
Gary
: Hm-hm.
Mohra
: E lui mi fa: "Ah, allora pensi che sono un coglione perché te l'ho chiesto?", solo che non ha detto proprio "coglione".
Gary
: Ah, ho capito.
Mohra
: Poi ha detto: "Sei tu un coglione", e "L'ultimo che mi ha chiamato coglione oggi ingrassa i vermi", e così io non dico niente, e lui mi fa: "Allora, come vedi la cosa?", e io gli dico: "Non mi sembra che ha fatto un grande affare, non mi sembra proprio".
Gary
: Eh, non posso darle torto.
Mohra
: Eh, già, e poi mi fa: "Quell'uomo è morto, ma non di vecchiaia, amico mio". E poi alla fine mi fa: "Cristo santo, io su al lago sto diventando matto".
Gary
: White Bear Lake?
Mohra
: Sì, però il bar Ecklund & Swedlin's è più vicino al Moose Lake, io pensavo più a quello.
Gary
: Ah, certo.
Mohra
: Comunque è rimasto a bere su al bar e io non ci ho dato troppo peso. Però quando la signora Mohra, mia moglie, ha saputo dei tre omicidi, mi ha detto: "Devi telefonare", e così ho telefonato. Fine della storia.
Gary
: Che aspetto aveva il tipo del bar?
Mohra
: Oh, era... un piccoletto con una faccia curiosa.
Gary
: Ah-ah. In che senso?
Mohra
: Oh, in senso generale, sa com'è, no?
Gary
: Okay. Beh, la ringrazio molto, signor Mohra. Ha ragione lei, forse non è importante, ma grazie per avere chiamato.
Mohra
: Di niente. Sembra che domani farà ancora più freddo di oggi.
Gary
: Eh, sì. C'è un freddo polare in arrivo.
Mohra
: Sì, ci scommetto le mutande.
Carl
: Cristo santo...
Marge
: Oh, Valerie, sto ripartendo per Brainerd.
Valerie
: Mi spiace di non poterti incontrare.
Marge
: Ma tu credi che stia bene? Ci siamo visti ieri sera e...
Valerie
: Cosa ti ha detto?
Marge
: Mah, non è quello che ha detto che mi preoccupa. Mi sembra che sia ancora molto scosso, sai, la morte della moglie...
Valerie
: La moglie?
Marge
: Linda.
Valerie
: Chi?
Marge
: Linda Cooksey.
Valerie
: Ma no! No, no, non erano... Beh, lui le è stato dietro per più di un anno, ma non si sono mai sposati. Sì, la tormentava, non voleva lasciarla in pace...
Marge
: Ah, sì? Ma allora... non erano?
Valerie
: No, no, non si sono mai sposati. Mike ha problemi psichiatrici.
Marge
: Oh, mio Dio!
Valerie
: Eh, sì, è malato. È tornato a vivere con i genitori.
Marge
: Oh, Signore!
Valerie
: Linda sta benissimo. Perché non le telefoni?
Marge
: Accidenti! Beh... Accidenti! È proprio una sorpresa. Non c'è nessuno? Signor Lundegaard, mi spiace disturbarla di nuovo. Posso entrare?
Jerry
: Sì. No, ho parecchio da fare in questo momento, e...
Marge
: Capisco. Farò in fretta, non si preoccupi. Sto per lasciare la città, però mi stavo chiedendo... Le dispiace se mi siedo? Ho un bel peso da portare.
Jerry
: No. È che...
Marge
: Ecco, si tratta della macchina di cui le parlavo ieri, ma mi stavo chiedendo se...
Jerry
: Appunto. Come le ho già detto ieri, non ci manca nessuna automobile.
Marge
: Okay. Ne è sicuro? Scusi, sa, ma è importante. Vede, nel crimine su cui sto indagando i malviventi erano a bordo di un'auto senza targa e hanno fatto una telefonata qui. Sarebbe una strana coincidenza se non ci fosse neanche un collegamento.
Jerry
: Eh, già, capisco.
Marge
: Quindi come può dirlo? Ha fatto una sorta di inventario recentemente?
Jerry
: L'auto non proviene dalla nostra concessionaria.
Marge
: Ma come può esserne sicuro senza fare un...
Jerry
: Eh, beh, lo saprei. Io sono il responsabile vendite.
Marge
: Lo so, però a me sembra che...
Jerry
: Le assicuro che non mi sfugge niente qui.
Marge
: Capisco, però, beh, come fate a stabilirlo? Voglio dire, contate le macchine tutti i giorni, oppure avete un altro metodo, non so...
Jerry
: Mi scusi, ho già risposto alla sua domanda.
Marge
: Come ha detto, signore?
Jerry
: Mi scusi, ma ho già risposto alla sua domanda. Ho già risposto. Io collaboro, ma... ma tu guarda... Mi sembra che non... Che non ci... Eh...
Marge
: Senta, non è il caso che faccia l'antipatico con me, sto facendo il mio lavoro.
Jerry
: Ah, ma... Ah, mi sembra che... Io... io non... non lo metto in dubbio. E sto collaborando. Io... io sto... sto... sto facendo del mio meglio.
Marge
: Allora vorrei parlare col signor Gustafson. Signor Lundegaard?
Jerry
: Ma insomma non ho capito, io... Non ho capito a che gioco vuole giocare. Io sto collaborando, questo non lo può negare, però... D'accordo, farò questo... questo maledetto inventario.
Marge
: Lo fa sùbito?
Jerry
: Sì, sùbito! Immediatamente. Se è tanto importante per lei.
Marge
: Ma, mi scusi, signore!
Jerry
: E mi scusi! Mi scusi un cazzo!
Dal film:
Fargo
Scheda film e trama
Frasi del film
Josè Feliciano
: Questa è una canzone che ho scritto tanti anni fa. Fa così. Let's find each other tonight, everything will be all right / Don't hesitate now, let's find each other tonight.
Escort
: Allora... sei di queste parti?
Feliciano
: If you need some company...
Carl
: Solo una scappata. Affari.
Escort
: Ah.
Feliciano
: ... mama take a chance on me.
Carl
: Come dire, una botta e via.
Feliciano
: Don't hesitate now, let's find each other tonight.
Escort
: Che cosa fai?
Carl
: Ah...
Feliciano
: And you don't wanna be like those other dreamers...
Carl
: Eri... eri mai venuta qui al Celebrity Room con altri clienti?
Feliciano
: That dream about lovin' and never love.
Escort
: Non credo proprio.
Feliciano
: You wanna be a screamer...
Escort
: È carino qui.
Carl
: Già, beh, dipende dall'artista.
Feliciano
: ... so honey I'm open and honey I'm hopin'
Carl
: Con José Feliciano, si va sul sicuro.
Escort
: Sì, penso di sì.
Carl
: Cameriere!
Feliciano
: That if you need some company, marble mama take a chance on me
Carl
: Ma è sordo? Dimmi un po', da quanto tempo lavori come hostess?
Feliciano
: Don't hesitate now, let's find each other tonight, ahhhh hey.
Escort
: Non saprei, qualche mese.
Feliciano
: Let's find each other tonight.
Carl
: Lo trovi un lavoro interessante?
Feliciano
: let's find each other tonight.
Escort
: Ma di che cosa stai parlando? Avanti, dai. Continua, che sento le campane. Forza, coraggio! Allora? Dove sei? Eh? Eh? Aaah!
Carl
: Shep, ma che cazzo fai? Sto scopando!
Shep
: Brutto stronzo! Vaffanculo, stronzo di merda! Mi rimandano a Stillwater, brutta testa di cazzo! Vieni fuori! Alzati!
Cliente
: Ehi! La volete far finita, cazzo?
Escort
: Ma questo è matto da legare! Tutte a me succedono!
Cliente
: Sto cercando di dormire, per la puttana! Ehi, amico...
Shep
: Vaffanculo! Vaffanculo!
Escort
: Animali! Animali! Animali!
Carl
: Stai lontano da me, bestione. Fumati il calumet della pace. Aspetta! Non provare a toccarmi, perdio!
Shep
: Vaffanculo! Stronzo, figlio di puttana, pezzo di merda! Schifoso che non sei altro, bastardo, rotto in culo! Stronzo mangiamerda! Pezzo di coglione! Brutto pezzo di merda!
Jerry
: Pronto?
Carl
: Jerry, mi sono rotto di aspettare. Ce l'hai i soldi, cazzo?
Jerry
: Sì, i soldi sono pronti, però...
Carl
: Non fare lo stronzo con me! Portami il malloppo al parcheggio di Dayton-Radisson, ultimo livello, fra trenta minuti e chiudiamo la faccenda.
Jerry
: Okay, ma...
Carl
: Ehi!
Jerry
: Aspe...
Carl
: O ti trovi lì tra mezz'ora o ti vengo a cercare e sparo a te, a quella stronza di tua moglie e a tutti i tuoi figli. Gli
faccio
un buco in quelle testoline di cazzo, chiaro?
Jerry
: Va bene, però stai lontano da mio figlio Scott.
Carl
: È chiaro?
Jerry
: Okay. Molto bene.
Scotty
: Papà...
Jerry
: Tutto bene, Scotty.
Scotty
: Dove vai?
Jerry
: Ah... torno tra un minuto. Se chiama Stan, digli che sono andato da Embers. Oh, Cristo!
Wade
: Okay. Ecco i tuoi maledetti soldi. Eh, eh! Dov'è mia figlia? Brutto... delinquente criminale!
Carl
: E tu chi cazzo saresti? Fanculo, chi cazzo sei tu?
Wade
: Ho portato il malloppo. Dov'è mia figlia?
Carl
: Ne ho abbastanza di stronzate. Posa quella valigetta per terra!
Wade
: Mia figlia dov'è?
Carl
: Fanculo, amico, dov'è finito Jerry? Le istruzioni erano molto semplici, per la miseria!
Wade
: Dove hai nascosto mia figlia? Niente Jean, niente soldi.
Carl
: Molla la valigetta, per la puttana!
Wade
: No, niente Jean, niente soldi!
Carl
: Ma che cazzo facciamo qui? Giochiamo?
Wade
: Cristo!
Carl
: Sei contento adesso, stronzo? Ma che cos'ha questa gente? Una manica di imbecilli. Aaah! Figlio di puttana, mi hai sparato! Aaah! Ah!
Parcheggiatore
: Il biglietto d'entrata, per favore.
Carl
: Alza quella sbarra del cazzo!
Jerry
: Oh, Gesù!
Scotty
: Papà?
Jerry
: Sì?
Scotty
: Ha chiamato Stan Grossman.
Jerry
: Ah, okay.
Scotty
: Due volte.
Jerry
: Okay.
Scotty
: Va tutto bene?
Jerry
: Sì.
Scotty
: Lo richiami Stan?
Jerry
: Beh, voglio... Voglio andare a dormire adesso.
Dal film:
Fargo
Scheda film e trama
Frasi del film
Wade
: Per quanto mi riguarda, quando c'è un problema si chiama un professionista.
Jerry
: No. Hanno detto che non vogliono sbirri. Sono stati più che chiari, Wade. Hanno detto che se informiamo la polizia, la faranno fuori senza pensarci su.
Wade
: Mi sembra scontato che dicano così. Come
faccio
a fidarmi? Hanno in mano Jean. Se consegno il milione di dollari a quei bastardi, chi mi garantisce che la rilasceranno?
Jerry
: Non abbiamo scelta, purtroppo.
Wade
: Un milione di dollari sono un bel mucchio.
Jerry
: Sì, ma la situazione è semplice.
Wade
: Quei bastardi hanno in mano mia figlia.
Jerry
: La situazione è molto semplice, Wade. Se gli diamo quello che vogliono, perché non dovrebbero lasciarla andare? Devi... tu devi starmi a sentire questa volta, Wade.
Wade
: Sì, ma che ne sai tu? Tu parli tanto per parlare. Io dico che la polizia può darci dei buoni consigli.
Guarda, chiamiamo dei professionisti.
Jerry
: No. Niente sbirri. Non se ne parla. Riguarda me questa storia, Wade.
Wade
: Dio!
Jerry
: Jean è mia moglie, no?
Stan
: Devo riconoscere, Wade, che sono d'accordo con Jerry.
Wade
: Beh...
Stan
: Dobbiamo proteggere Jean perché non abbiamo carte in mano, Wade, ce l'hanno tutte loro, conducono loro il gioco.
Jerry
: Assolutamente.
Wade
: Porca...
Stan
: Purtroppo...
Wade
: Allora perché... perché non... Senti, Stan, pensavo di offrirgli mezzo milione, eh?
Jerry
: No, ma che cosa stai dicendo? Non ci pensare nemmeno, non esiste, non...
Stan
: Non siamo a un mercato in piazza, Wade.
Jerry
: Esatto.
Stan
: Dobbiamo fare buon viso a cattiva sorte.
Jerry
: Esatto.
Stan
: Allora, qual è la prossima mossa, Jerry?
Jerry
: Hanno detto che mi chiameranno per dirmi dove lasciare i soldi. La somma dev'essere pronta per domani.
Wade
: Merda!
Cassiera
: È andato tutto bene oggi?
Jerry
: Sì, molto bene, grazie.
Wade
: Andiamo, Stan.
Jerry
: Lei come va?
Stan
: Okay, allora, prepareremo i soldi per domani. Non preoccuparti, Jerry. Senti, vuoi qualcuno in casa con te in attesa che chiamino?
Jerry
: No, no, non vogliono nessun altro, vogliono trattare solo con me. Sono stati chiari.
Stan
: Eh, già.
Jerry
: Se mettiamo il telefono sotto controllo, se ne accorgeranno.
Stan
: Ah-ah.
Jerry
: Sai, può darsi che sia solo un bluff però, come hai detto tu, sono loro a condurre il gioco.
Stan
: D'accordo. E, senti, con Scotty pensi di cavartela?
Jerry
: Beh, già, c'è... Scotty. Sì, troverò modo di parlargli.
Stan
: Eh!
Jerry
: Ciao, come va, Scott?
Scotty
: Papà, cosa le faranno? Cosa vogliono fare alla mamma?
Jerry
: Non aver paura, Scott. Non le faranno del male. Quelli... I rapitori vogliono... vogliono solo i soldi.
Scotty
: Sì, ma se qualcosa dovesse andare storto, papà?
Jerry
: No, no, no, no, no. Andrà tutto bene. Il nonno e io stiamo facendo il possibile per affrontare la situazione adeguatamente.
Scotty
: Non sarebbe meglio informare la polizia?
Jerry
: No, no. Non lo deve sapere nessuno. Dobbiamo stare molto attenti con quella gente. Chiedilo a Grossman, ti confermerà quello che dico.
Scotty
: Sì, papà, ma...
Jerry
: Faremo in modo di far tornare la mamma, ma dobbiamo stare al gioco. Capisci? La condizione è questa. Quindi se telefona Lorraine o Sylvia, devi dire che la mamma è andata in Florida con Pearl e Marty. Hm? È la cosa migliore da fare.
Carl
: Oh! Ah, ah, ah, ah! Oops! Ah, ah, ah, ah! Oddio! Ah, ah, ah!
Segretaria
: Tieni, Marge, questo è per te.
Radio
: Le autopattuglie 2-4 sono pronte in garage.
Marge
: Grazie.
Agente
: Ciao.
Radio
: Le autopattuglie 2-4 sono pronte in garage.
Marge
: Ciao. Ciao, Bobby. Buongiorno.
Radio
: L'agente Morris è atteso nell'ufficio...
Marge
: Ah, Janie, sono nel mio ufficio se mi cercano.
Janie
: Va bene.
Marge
: Ah, ciao, tesoro.
Norm
: Ti ho portato qualcosa da mangiare, Marge. Cosa c'è lì dentro, lombrichi?
Marge
: Sì.
Norm
: Oh, grazie, amore.
Marge
: Ma figùrati. Grazie per il pranzo. Sembrano in forma, eh? Vediamo cosa c'è. Hamburger?
Norm
: Ah-ah.
Marge
: Come procede il quadro?
Norm
: Molto bene. Anche gli Hautman parteciperanno con un dipinto quest'anno.
Marge
: Ah, tu sei molto più bravo.
Norm
: Loro sono in gamba.
Marge
: Sono in gamba, ma tu sei più bravo di loro.
Norm
: Ma... Lo credi davvero?
Marge
: Ma quanti hamburger mi hai portato?
Lou
: Ciao, Norm. Come procede il dipinto?
Norm
: Non mi lamento, grazie.
Marge
: Scoperto niente su quell'auto?
Lou
: Nessun motel ha registrato una Ciera ieri sera, ma due uomini la sera prima si sono fermati al Blue Ox e hanno registrato una Ciera lasciando in bianco lo spazio della targa.
Marge
: Direi che è una buona traccia.
Lou
: Già.
Marge
: Il Blue Ox è dove si fermano i camionisti sulla 35?
Lou
: Sì. Al banco c'era il proprietario. Dice che erano in dolce compagnia.
Marge
: Ah, sì?
Lou
: Sì.
I Prostituta
: Sì, tutt'e due. Anche lei è andata all'università.
II Prostituta
: Ho frequentato Normandale per un anno e mezzo.
I Prostituta
: Sì, è là che ci siamo conosciute.
II Prostituta
: Però poi ho lasciato.
I Prostituta
: Sì, ha voluto lasciare.
II Prostituta
: Sì.
Marge
: Di dove siete esattamente?
I Prostituta
: Chaska.
II Prostituta
: LeSeure, ma ho fatto il liceo a White Bear Lake. Forza, Bears!
Marge
: Okay. Allora, ditemi: che aspetto avevano quei due?
I Prostituta
: Beh, quello mingherlino era un tipo curioso.
Marge
: In che senso?
I Prostituta
: Non saprei, era curioso.
Marge
: Non puoi essere un po' più precisa?
I Prostituta
: Non saprei cosa dire. Non era circonciso, ecco.
Marge
: Qualcos'altro di curioso a parte quello?
I Prostituta
: Cioè?
Marge
: Allora hai avuto rapporti sessuali col piccoletto?
I Prostituta
: Ah! Hm-hm.
Marge
: Qualcos'altro che puoi dirmi di lui?
I Prostituta
: No. Come ho detto era un tipo curioso, più curioso della media, direi.
Marge
: E il suo amico invece?
II Prostituta
: Lui era un po' più vecchio. E fumava come una ciminiera.
Marge
: Ah, sì?
II Prostituta
: Sì. Di continuo, si accendeva una sigaretta dopo l'altra.
Marge
: Ah-ah.
II Prostituta
: Sai, una di quelle cose a livello inconscio.
Marge
: Eh, sì, può succedere.
II Prostituta
: Eh, sì.
I Prostituta
: Hanno detto che stavano andando a Minneapolis.
Marge
: Ah, sì?
I Prostituta
: Sì, sì, ti può essere utile?
Marge
: Puoi scommetterci.
Prostitute
: Ah, ah!
Marge
: Grazie.
Carl
: E dai! Porca puttana! Oh, Cristo! Scatola di merda! Qui passano i giorni senza un cazzo da fare. Che stronzo di un televisore, non fa... E dai, porca puttana, fa' vedere qualcosa, dammi un
segnale! Porca puttana! Avanti, muoviti! Vaffanculo! Andiamo, sintonìzzati un po', bastardo, dai! Avanti! Vaffanculo! Vaffanculo! Vaffanculo! Vaffanculo!
Don Wescott
: Il coleottero trasporta la preda nel suo nido, dove continuerà a nutrire i suoi piccoli per sei mesi. In primavera le larve si schiudono e il ciclo ha di nuovo inizio.
Marge
: Norm, sono al capolinea.
Norm
: Ah, sì?
Wescott
: Qui lo vediamo liberarsi dell'involucro larvale.
Dal film:
Fargo
Scheda film e trama
Frasi del film
Carl
: Cazzo, apri almeno il finestrino! Sai che è provato che il fumo passivo è cancre... Eh... fa venire il cancro. Guarda, ecco Minneapolis. Vedi quel grattacielo pieno di vetrate? È il più alto in tutto il Midwest, dopo, ehm, Sears, ehm, di Chicago, o il John Hancock, credo. Sei mai stato a Minneapolis?
Gaear
: No, mai.
Carl
: Non è che muori se dici qualcosa.
Gaear
: L'ho detta.
Carl
: No. È la prima parola che hai detto da quattro ore in qua. È un... è un torrente di parole in piena, un vulcano in eruzione. Porca puttana, sta' un po' zitto, eh. Cazzo. Quant'è che sto seduto al volante? Non ho mai smesso di guidare da quando abbiamo lasciato Brainerd, cerco solo di scambiare due parole, cazzo, per tenere su il morale, combattere la noia della strada e tu non sai nemmeno fare un po' di conversazione. Ma vaffanculo, allora smetto di parlare. Se ti piace così. Per carità, in silenzio. Dobbiamo giocare a questo gioco? Va bene. Poi vediamo come va a finire. Assoluto silenzio. Ah!
Reilly Diefenbach
: Signor Lundegaard? Reilly Diefenbach, della finanziaria GMAC. Come vanno le cose?
Jerry
: Molto bene, lei come sta?
Diefenbach
: Benone, signor Lundegaard. È un'impresa riuscire a parlarle.
Jerry
: Già, abbiamo molto da fare, ma non ci dispiace affatto.
Diefenbach
: Ah, ne sono sicuro. La chiamo perché su queste ultime pratiche di finanziamento che ha inviato
non si riesce a leggere il numero di matricola dei veicoli.
Jerry
: Sì, ma ho già ricevuto... è tutto a posto, i finanziamenti sono stati erogati. Ho ricevuto i...
Diefenbach
: Sì, i 320mila dollari li abbiamo mandati il mese scorso.
Jerry
: Esatto, è tutto sistemato.
Diefenbach
: Sì, però non siamo in grado di identificare i veicoli che le abbiamo finanziato, perché i numeri di matricola sui moduli sono illeggibili. Lei dovrebbe semplicemente...
Jerry
: Ma le pratiche sono già archiviate, ho avuto gli importi.
Diefenbach
: Sì, ma noi abbiamo dei revisori in ufficio, e dobbiamo assicurarci che i veicoli che abbiamo finanziato esistano davvero.
Jerry
: Beh, certo, è chiaro che esistono.
Diefenbach
: Ah, beh, non lo metto in dubbio. Però non abbiamo i numeri di matricola, quindi se lei volesse dettarmeli adesso...
Jerry
: Come no, certo... Eh, bene... Vede, non li ho a portata di mano. Posso mandarle le copie per fax?
Diefenbach
: No. No, no, no, no, il fax non va bene, perché ce li ho già sul fax, non si legge un'acca.
Jerry
: Sì, dirò alla mia segretaria di spedirle le copie.
Diefenbach
: Ecco, per posta è meglio. Sa, se non possiamo fare riscontro con le matricole, dovremo revocare il finanziamento erogato.
Jerry
: Sì, quant'era la cifra?
Diefenbach
: 320mila dollari. Devo allegare le singole somme ai relativi veicoli, capisce?
Jerry
: Sì. D'accordo, nessun problema, le mando i moduli per fax.
Diefenbach
: No, no, no, no, no, non per fax!
Jerry
: Volevo dire per posta, glieli
faccio
inviare subito.
Diefenbach
: D'accordo, allora siamo intesi.
Jerry
: Okay, molto bene.
Dale
: Siamo ancora qui con Katie Carlson.
Katie Carlson
: Salve.
Dale
: Ma prima di proseguire voremmo ricordare al nostro pubblico che questo mese di marzo, per il secondo anno di fila, in collaborazione con la Twin City Travel, organizzeremo una crociera di due settimane lungo il Nilo. È un viaggio bellissimo, come già sapete, e vorremmo che tutti voi vi partecipaste. E lo diciamo sul serio. Molto bene, allora, per chi si fosse messo in ascolto in questo momento, diciamo che questa mattina Katie ci insegnerà come preparare in casa le uova Holidazzle. Katie, devo ammettere che...
Katie
: Cosa?
Dale
: ... che sono rimasto sorpreso quando ho preso in mano questo.
Katie
: Perché?
Dale
: Questo è un guscio vuoto.
Katie
: Esattamente, Dale.
Dale
: Beh, come hai fatto a svuotarlo? C'era un uovo qui dentro, no?
Katie
: Certo.
Dale
: Ecco, appunto, non capisco come fai. Non mi dirai che hai una gallina vuota da qualche parte che fa le uova vuote?
Katie
: Ah, ah!
Jean
: Aaah!
Gaear
: Mi ci vuole una pomata.
Carl
: Eh?
Gaear
: Mi ci vuole una pomata. Allora hai fatto?
Carl
: Merda.
Jean
: Aaah!
Jerry
: Ah. Come va, Stan? Tutto bene, Wade?
Stan Grossman
: Piacere di rivederti, Jerry. Se i numeri sono giusti, l'affare non è niente male.
Jerry
: Oh, i numeri sono giusti, anzi, giustissimi.
Wade
: La cosa è fattibile.
Stan
: Congratulazioni, Jerry.
Jerry
: Ti ringrazio, Stan. È stato...
Wade
: Beh, che percentuale vorresti per aver ideato l'affare?
Jerry
: Eh?
Stan
: L'analisi finanziaria è dettagliata. Dobbiamo solo conoscere il tuo compenso.
Jerry
: Il mio compenso? Wade, ma di che diavolo sta parlando?
Wade
: Stan e io siamo d'accordo.
Jerry
: Sì.
Wade
: Investiremo.
Jerry
: Sì.
Wade
: Ma dobbiamo parlare del tuo compenso per averci proposto l'affare.
Jerry
: No, aspetta, io ti ho proposto l'affare perché tu mi prestassi il capitale necessario. Quest'affare lo voglio fare io.
Stan
: Jerry, tu ci stai proponendo un investimento.
Jerry
: Sì, esatto.
Stan
: E tu vuoi dire... Che cosa vuoi dire?
Wade
: Vuoi dire che noi mettiamo i soldi e tu riscuoti quando arrivano i profitti?
Stan
: Eh, eh, eh, eh!
Jerry
: No... No, sapete, io... io restituisco il capitale e... e pago tutti gli interessi. Anche un punto in più del tasso bancario.
Stan
: Noi non siamo una banca.
Wade
: Se volessi avere solo gli interessi di banca andrei alla MidWest Federal, dal vecchio Bill Diehl.
Stan
: Non è alla Norstar?
Wade
: No, è sempre...
Jerry
: No, no. A me... a me non serve una percentuale, mi ci vuole... La percentuale a quanto ammonta? Un 10%? Non mi risolve il problema. Io ho bisogno del capitale.
Stan
: Non ci passa neanche per la testa di darti 750mila dollari.
Wade
: Ma che cosa pensavi? Voglio complete garanzie se devo avere solo interessi di banca, copertura totale. E non mi sembra sia il tuo caso.
Jerry
: Sì, però io... io... Vi garantisco che vi restituirò fino all'ultimo centesimo.
Wade
: Non sto parlando della tua dannata parola, Jerry. Cristo! Ma che cavolo?
Stan
: Non siamo una banca, Jerry.
Wade
: Senti, non voglio tagliarti fuori dall'affare. Accetta, è conveniente. Siamo intesi che qualora tu non fossi interessato, non ti opporrai a che noi ci si muova autonomamente.
Dal film:
Fargo
Scheda film e trama
Frasi del film
TV
: Ecco i Gophers, che cercano di uscire dalla propria area con Lansum, numero 29. Scambio ravvicinato con Dumbull...
Jerry
: Cara!
Jean Gustafson Lundegaard
: Ciao, tesoro, bentornato.
TV
: Gira via sulla destra.
Jean
: Com'è andata a Fargo?
TV
: Ecco, ecco, c'è un tentativo di rilancio di Schultz...
Jerry
: Bene, bene.
TV
: ... ma si scontra con...
Jean
: C'è papà, sai?
TV
: ... numero 32, sfuma l'azione. Intanto continua lo zero a zero dei cambi. Jennings dei Converse che cerca di servire McHolbut. Ci riesce! Scontro terrificante con...
Jerry
: Come va, Wade?
Wade Gustafson
: Bene, direi.
Jerry
: Che stai guardando?
Wade
: I Gophers.
TV
: ... supera Beaumont.
Jerry
: Ah. È una bella partita?
Wade
: Uh! Ah!
TV
: ... schizza oltre la linea blu. Si precipita Dublin, che rimette in moto Kellogs. Niente da fare...
Jerry
: Si ferma a cena da noi?
Jean
: Sì, almeno credo. Papà?
Wade
: Che c'è?
Jean
: Ti fermi a cena qui da noi?
Wade
: Sì.
TV
: ... ma il disco va nettamente fuori.
Scotty Lundegaard
: Se volete scusarmi...
Jerry
: Ah. Hai finito?
Scotty
: Ah-ah. Adesso devo uscire.
Jean
: Dove devi andare?
Scotty
: Un salto da McDonald's.
Jerry
: Nove e mezzo al più tardi.
Scotty
: Okay.
Wade
: Non ha neanche finito di mangiare. Va da McDonald's invece di finire qui?
Jean
: Si incontra gli amici, niente di male.
Wade
: Niente di male? Che pensi che facciano là? Non vanno certo a bere frullati, te l'assicuro.
Jean
: Non c'è da preoccuparsi, papà.
Wade
: Ai miei tempi...
Jerry
: Che cos'hai deciso per quell'affare di cui ti ho accennato? Quei 40 acri da comprare a Wayzata.
Wade
: Me ne hai già parlato.
Jerry
: Sì, infatti, hai detto che volevi pensarci. Lo so che costa parecchio, ma...
Wade
: Costa un occhio della testa. Cosa hai detto che vuoi farci?
Jerry
: Un lotto. Adibito a...
Wade
: Ah. Un lotto di che?
Jerry
: Un lotto adibito a parcheggio.
Wade
: Sì, 750mila dollari sono un terno al lotto!
Jerry
: È vero, sono un sacco di soldi, però io credo...
Wade
: Una volta ho avuto dei parcheggi, li ho solo persi i soldi. Ma proprio tanti.
Jerry
: Capisco, ma questa volta...
Wade
: Perché non ne parli con Stan Grossman? È lui che esamina queste faccende prima di sottoporle a me.
Jerry
: Sì, certo, ma Stan è un tuo dipendente, è un'altra cosa. Io preferisco chiederlo a te. Potremmo sistemarci io, Jean e Scotty.
Wade
: Jean e Scotty non hanno di che preoccuparsi.
Gaear
: Dov'è la Casa della Frittella?
Carl
: Cosa?
Gaear
: Fermiamoci alla Casa della Frittella.
Carl
: Ma sei scemo? Non mangiamo altro che frittelle! Voglio andare in un posto dove mi danno una bella birra e una bistecca. Fanculo le frittelle, andiamo. Oh, andiamo, amico. Okay, allora ho un'idea. Ci fermiamo appena fuori Brainerd, c'è un posto dove si scopa, va bene?
Gaear
: Io ho una fame del cazzo, chiaro?
Carl
: Va bene, va bene, ho capito. Possiamo mangiare prima delle frittelle e poi andare a scopare.
Venditore
: Se ha un momento di pazienza la
faccio
accompagnare da un nostro incaricato. Per favore, Winston, rispondi tu al telefono.
Bucky
: Ne abbiamo parlato in questo stesso ufficio, eravamo d'accordo.
Jerry
: Sì, però, la zincatura...
Bucky
: Ero seduto qui come adesso e ho detto che la zincatura non la volevo.
Jerry
: È vero, però quando non si fa la zincatura, vede, spesso la ruggine diventa un problema. E allora le costerebbe altro che cinquecento dollari.
Bucky
: Lei se ne sta lì seduto a girarci attorno e insiste come se non ne avessimo già parlato.
Jerry
: Sì, però...
Bucky
: Avevamo concordato 19.500. Da quella scrivania ha detto che mi dava la macchina...
Jerry
: Sì...
Bucky
: ... con tutti gli accessori senza zincatura per 19.500.
Jerry
: Ma certo, non le sto dicendo che non...
Bucky
: Poi venti minuti fa mi telefona che è arrivata la macchina. Pronta per la consegna, venga giù a prenderla. E... E invece sta facendo perdere tempo a me e a mia moglie. E comunque non la pago un centesimo di più.
Jerry
: D'accordo. Ne parlo col mio capo. Però, vede, la zincatura la fanno in fabbrica, noi non possiamo farci niente.
Bucky
: Senta...
Jerry
: Va bene, ne parlo col mio capo.
Bucky
: Questa gente... Con questa gente... Ah! Non cambiano mai. Sempre fregature.
Jerry
: Sabato vai a vedere i Gophers?
Venditore
: Puoi scommetterci.
Jerry
: Non è che hai un biglietto in più?
Venditore
: Vuoi scherzare?
Jerry
: Allora... È una cosa che non fa mai, ma, considerate le particolari circostanze, vi toglierà cento dollari dal costo della zincatura.
Bucky
: Cento dollari? Lei mi ha mentito, signor Lundegaard. Ha una bella faccia tosta.
Moglie
: Bucky, smettila.
Bucky
: Lei è uno schifoso bugiardo.
Moglie
: Bucky, smettila.
Bucky
: Dammi il libretto, che gli stacco un assegno e la facciamo finita. Dov'è?
Moglie
: È qui.
Ed McMahon
: E eccomi di nuovo a voi, gentili telespettatori!
Jean
: Sto parlando delle tue effettive capacità.
Scotty
: Hm-hm.
Jean
: Tu non sei uno studente da 6 meno.
Scotty
: Sì.
Jean
: E invece arrivi appena al 6. È questa incongruenza che preoccupa sia me che papà.
Scotty
: Hm-hm.
Jean
: Sai che significa incongruenza?
Scotty
: Sì.
Jean
: Ecco! Bene! Ed è per questo che non vogliamo che tu vada fuori a giocare a hockey.
Scotty
: Mamma! Ma perché ne fate un affare di Stato? Sto fuori solo un'ora!
Jean
: Aspetta.
Scotty
: Perché tante storie?
Jean
: Pronto?
Wade
: Ciao, cara.
Jean
: Ah, ciao, papà.
Wade
: Jerry è in casa?
Jean
: Sì. Tesoro? Sì, è in casa. Sì, te lo chiamo subito.
Wade
: Passamelo.
Jean
: Tesoro?
Jerry
: Sì.
Jean
: È papà.
Jerry
: Ah, grazie.
Scotty
: Senti, papà, ma che cazzo significa...
Jean
: Scotty!
Jerry
: Ehi, modera il linguaggio, capito? Ciao, come va, Wade?
Wade
: Ma che sta succedendo?
Jerry
: Ah, niente. Come vanno le cose?
Wade
: Stan Grossman ha dato un'occhiata alla tua proposta. Dice che non è niente male.
Jerry
: Sul serio?
Wade
: Potrebbe interessarci.
Jerry
: Sul serio? Ah... allora occorrono i soldi piuttosto in fretta per chiudere la trattativa.
Wade
: Passa in ufficio alle due e mezzo e ne parliamo. Se i numeri che hai sono giusti, Stan dice che si può fare. Parlo di Stan Grossman.
Jerry
: Sì.
Wade
: Alle due e mezzo.
Jerry
: Sì, senz'altro. Ciao, Shep, come va? Senti, sai quei due con i quali mi hai messo in contatto su a Fargo?
Shep Proudfoot
: Ti ho messo in contatto con Grimsrud.
Jerry
: Sì, beh, era insieme a un amico e volevo...
Shep
: Per l'amico non garantisco.
Jerry
: Oh, va bene, non fa niente.
Shep
: Garantisco per Grimsrud. Quale amico?
Jerry
: Ah, Carl, mi pare.
Shep
: Mai sentito, per lui non garantisco.
Jerry
: Oh, non fa niente, è un amico del tuo uomo, tu garantisci per lui, quindi non mi preoccupo. Volevo soltanto sapere... dato che li devo contattare, e questa faccenda può darsi che non vada più in porto, perché sono intervenuti altri fatti, forse non serve più che si muovano.
Shep
: Telefonagli.
Jerry
: Sì, infatti, ci ho provato, ma non sono riuscito a raggiungerli, e allora ho pensato che forse tu potevi avere un altro numero, oltre il numero che hai dato a me.
Shep
: Macché.
Jerry
: Okay. Va bene, fa lo stesso. Sì.
Dal film:
Fargo
Scheda film e trama
Frasi del film
Ringo
: Nessuno si muova, questa è una rapina!
Yolanda
: E se per caso qualcuno di voi si azzarda a muoversi, io vi
faccio
secchi tutti fino all'ultimo, brutti figli di puttana! Avete capito? Restate seduti! Non vi muovete!
Ringo
: I camerieri si gettino a terra, i clienti restino seduti! A terra, ho detto! Ho detto a terra, cazzo!
Yolanda
: Tu, vieni fuori di lì, sei troppo nascosto! Porta le tue signore a quel tavolo, quello là! Conto fino a dieci!
Ringo
: I messicani fuori dalla cucina! State giù! Giù!
Yolanda
: Tre, quattro, cinque, sei, sette, otto...
Ringo
: E tu che cazzo vuoi fare? Mettiti a terra, stronzo! Mettiti a terra, non ti muovere!
Astante
: Sì! Sì, sì, sì!
Yolanda
: Ehi, tu, tirami quei sacchetti!
Ringo
: Muovetevi! Muovetevi! Che cazzo fate? Uscite dalla cucina! Fuori! Fuori! Muovetevi! Gettatevi a terra, cazzo! A terra! E tu stai fermo! Non ti muovere! Non ti muovere!
Yolanda
: Ehi, tu, nonnetto! A terra! Giù!
Direttore
: Sono il direttore di questo posto, e non c'è nessun problema. Non c'è nessun problema.
Ringo
: Vuoi creare problemi? Per caso vuoi crearmi qualche problema?
Direttore
: No, signore, niente affatto, non voglio creare problemi.
Ringo
: Vuoi crearmi qualche problema? Giù! Giù! Abbiamo un eroe qui, coniglietta.
Yolanda
: E allora che aspetti? Ammazzalo!
Direttore
: Ma guardate che io non ho nessuna voglia di fare l'eroe.
Ringo
: Resta giù, stronzo!
Yolanda
: State giù!
Direttore
: Sono soltanto il direttore del locale.
Yolanda
: Il ristorante è nostro!
Direttore
: Per favore! Avanti, prendete quello che volete.
Ringo
: Va bene, allora parla con i clienti.
Direttore
: Sì.
Ringo
: Se non stanno calmi, li
faccio
fuori.
Direttore
: Sì.
Ringo
: E presto sarà tutto finito.
Direttore
: Sì.
Ringo
: Mi hai capito bene?
Direttore
: Sì. Statemi a sentire! Restate calmi. Collaborate! E tutta questa storia sarà finita tra un minuto.
Ringo
: E ora a terra! Ben fatto. Aprite bene le orecchie! Ora passo a ritirare i vostri portafogli. Non dite nemmeno una parola! Metteteli in questo sacco. È tutto chiaro? Ho detto: è tutto chiaro, cazzo? Bene, ora fuori i portafogli. Stai giù, dammi il portafogli.
Astante
: Sì.
Ringo
: Nel sacco. Nel sacco. Nel sacco! Nel sacco. E tu che aspetti? Buttalo nel sacco. Laura? Laura? Le mance, nel sacco. È un cellulare quello?
Astante
: Sì.
Ringo
: Bravo, nel sacco. Mettilo nel sacco.
Astante
: Ti do tutto.
Ringo
: Così. Così. Ora sdraiati per terra. Per terra, cazzo! Nel sacco. Nel sacco. Nel sacco. Nella valigetta?
Jules
: Il bucato sporco del mio capo.
Ringo
: Il tuo capo ti fa lavare il bucato?
Jules
: Quando lo vuole pulito.
Ringo
: Sembra un lavoro di merda.
Jules
: Strano, stavo pensando la stessa cosa.
Ringo
: Aprila.
Jules
: Ho paura di non potere.
Ringo
: Non ho sentito.
Jules
: Sì invece.
Yolanda
: Che cosa succede?
Ringo
: A quanto pare abbiamo tra noi un vigilante.
Yolanda
: Sparagli in faccia!
Jules
: Non voglio disilluderti, ma non è la prima volta che mi puntano addosso una pistola.
Ringo
: Se non togli la mano da quella valigetta, sarà l'ultima.
Direttore
: La smetta di creare problemi! Ci farà ammazzare tutti! Gli dia quello che vuole, così se ne vanno!
Jules
: Chiudi quella cazzo di bocca, non sono affari tuoi, palla di merda!
Yolanda
: Fermi!
Ringo
: Buona. Stai calma, coniglietta. Nessun problema, è tutto sotto controllo. Ora conterò fino a tre. Se non apri quella valigetta, se non la apri, ti spappolo la faccia. È chiaro? Uno... due... tre.
Jules
: D'accordo, Ringo, hai vinto. È tutta tua.
Ringo
: Aprila.
Yolanda
: Allora? Che cos'è? Che cos'è?
Ringo
: È quello che penso che sia?
Jules
: Hm-hm.
Ringo
: È bellissimo.
Yolanda
: Accidenti, dimmi, che cos'è? Lascialo andare! Lascialo andare sùbito! Lascialo andare, ho detto!
Jules
: La puttana stia quieta!
Yolanda
: Guarda che ti ammazzo! Ti
faccio
secco!
Jules
: Di' "puttana sta' quieta"!
Ringo
: Stai quieta!
Jules
: Di' "puttana sta' quieta"!
Ringo
: Stai quieta!
Jules
: Dì a quella puttana di merda di tacere!
Ringo
: Taci, coniglietta!
Jules
: Dì a quella puttana di merda di calmarsi!
Ringo
: Sta' calma, coniglietta!
Yolanda
: Ti ho avvertito!
Jules
: Falla finita!
Ringo
: Falla finita, coniglietta!
Jules
: Bene. Ora dille che andrà tutto a posto.
Ringo
: Andrà tutto a posto.
Jules
: Promettilo!
Ringo
: Lo prometto!
Jules
: Dille di stare zitta.
Ringo
: Sta' zitta, coniglietta.
Jules
: Bene. Dimmi come si chiama.
Ringo
: Yolanda.
Jules
: Bene. Yolanda, non ti metterai a fare la stupida, vero?
Yolanda
: Non devi fargli del male.
Jules
: Se ce ne stiamo quieti, nessuno si farà del male. Saremo tutti come tre piccoli Fonzie, noi qui. Com'è Fonzie, lo sai? Avanti, Yolanda, lo sai com'è Fonzie? Come?
Yolanda
: Quieto.
Jules
: Brava! Hai vinto un mappamondo! Ed è esattamente quello che saremo. Noi saremo quieti. Ora, Ringo, conterò fino a tre. E quando arrivo a tre, voglio che molli sùbito la pistola, piazzi le mani aperte sul tavolo e metti quel tuo culo a sedere. Ma quando lo fai, lo fai zitto e quieto. Sei pronto? Uno... due... tre.
Yolanda
: D'accordo, adesso lascialo andare!
Jules
: Yolanda, credevo che saresti stata quieta. E invece tu alzi la voce e mi rendi nervoso. E quando divento nervoso mi spavento, e quando un figlio di puttana si spaventa, càpita che gli altri figli di puttana vengano ammazzati.
Yolanda
: Giuro che se gli fai del male, tu muori.
Jules
: Beh, pare proprio questa la situazione. Ma io questo non lo voglio, tu questo non lo vuoi, e Ringo, qui, sicuramente questo non lo vuole. Perciò vediamo che cosa si può fare. Dunque. Esaminiamo la situazione. Normalmente le vostre budella si ritroverebbero sparpagliate nel locale. Ma per caso mi avete trovato in un periodo di transizione, perciò non voglio uccidervi. Voglio aiutarvi. Ma questa valigetta non ve la posso dare, perché non appartiene a me. Non solo: ho passato troppi casini per questa valigetta stamattina per poi consegnarla a voi deficienti. Vincent! Stai calmo. Yolanda, tutto a posto, piccola, tutto a posto.
Yolanda
: Ti ammazzo!
Jules
: Stiamo ancora solo parando. Dai, punta la pistola su di me. Punta la pistola su di me! Ecco, così. Ehi, Vincent, tu fatti da parte. Non fare un cazzo di niente. Dille che va tutto liscio.
Vincent
: Va bene.
Ringo
: Va tutto liscio, coniglietta.
Jules
: Come stai, piccola?
Yolanda
: Devo fare pipì. Voglio andare a casa mia.
Jules
: Tieni duro, piccola, sei grande, sono fiero di te. Anche Ringo è fiero di te. È quasi finita. Dille che sei fiero di lei.
Ringo
: Sono fiero di te, coniglietta.
Yolanda
: Ti amo.
Ringo
: Anch'io ti amo, coniglietta.
Jules
: Adesso voglio che tu guardi in quel sacco e trovi il mio portafogli.
Ringo
: E qual è?
Jules
: Quello con la scritta "brutto figlio di puttana". Eccolo, quello è il mio, "brutto figlio di puttana". Aprilo, tira fuori i soldi. Contali. Quanti sono?
Ringo
: Circa 1.500 dollari.
Jules
: Bene, mettiteli in tasca, è roba tua, con tutti gli altri portafogli e la cassa. Mi sembra che abbia avuto successo, il colpetto.
Vincent
: Jules, se regali 1.500 dollari a quel coglione, io gli sparo per principio.
Jules
: No! Yolanda, Yolanda, lui non farà un accidente di niente, quel figlio di puttana. E sta' zitto, Vincent! Cazzo!
Yolanda
: Sta' zitto!
Jules
: Su, Yolanda, non ti distrarre, piccola. Non glieli sto regalando, Vincent. Compro qualcosa con i miei soldi. Vuoi sapere che cosa sto comprando, Ringo?
Ringo
: Cosa?
Jules
: La tua vita. Ti sto dando dei soldi perché non mi va di farti saltare il culo. Tu la leggi la Bibbia?
Ringo
: No. Di regola no.
Jules
: Beh, c'è un passo che conosco a memoria. Ezechiele, 25:17. "Il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre; perché egli è il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti. E la mia giustizia calerà su di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare e a distruggere i miei fratelli. E tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te". Ora, sono anni che dico questa cazzata. E se la sentivi, significava che eri fatto. Non mi sono mai chiesto cosa volesse dire. Pensavo che fosse una stronzata da dire a sangue freddo a un figlio di puttana prima di sparargli. Ma stamattina ho visto una cosa che mi ha fatto riflettere. Vedi, adesso penso: magari vuol dire che tu sei l'uomo malvagio e io sono l'uomo timorato. E il signor Nove Millimetri, qui, lui è il pastore che protegge il mio timorato sedere nella valle delle tenebre. O può voler dire che tu sei l'uomo timorato, e io sono il pastore. Ed è il il mondo ad essere malvagio ed egoista, forse. Questo mi piacerebbe, ma questa cosa non è la verità. La verità è che tu sei il debole e io sono la tirannia degli uomini malvagi. Ma ci sto provando, Ringo, ci sto provando, con grande fatica, a diventare il pastore. Vattene.
Vincent
: Secondo me ora è meglio andarsene.
Jules
: Sì, mi pare una buona idea.
Dal film:
Pulp Fiction
Scheda film e trama
Frasi del film
Marsellus
: Beh, diciamo che torna a casa. Cosa pensi che farà? Non mi dire "cazzo avrà una crisi", questa non è una risposta. Insomma tu la conosci, io no. Una crisi grossa o piccola?
Jules
: Ti conviene valutare l'elemento esplosivo rappresentato da Bonnie e la sua situazione. Voglio dire, se torna a casa dopo una dura nottata di lavoro e trova in cucina dei gangster, che fanno cose da gangster, eh... chi può dire cos'è capace di fare?
Marsellus
: Questo l'ho afferrato, Jules, sto soltanto esaminando i se.
Jules
: Non voglio sentire nessun cazzo di "se"! La sola cosa che ti deve uscire dal culo è "non ci sono problemi Jules, penso io a questa puttanata. Torna là dentro, rassicura i ragazzi e aspetta la cavalleria, che dovrebbe arrivare per direttissima"!
Marsellus
: Non ci sono problemi Jules. Penso io a questa puttanata, torna là dentro e rassicura i ragazzi. E aspetta Wolf che arriverà per direttissima.
Jules
: Vuoi mandare Wolf?
Marsellus
: Ti senti meglio, figlio di puttana?
Jules
: Sì, grande capo, certo, non dovevi dire altro!
Winston "The Wolf" Wolfe
: È un tipo isterico? A che ora è prevista? Hm-hm. Ripetimi i nomi dei presenti. Jules, nero. Hm-hm. Vincent, bianco. Jimmie, bianco. Bonnie, nera. Hm-hm. Un corpo senza testa. Ci vogliono trenta minuti. Ce ne metterò dieci.
[9 MINUTI E 37 SECONDI DOPO...]
Wolf
: Tu sei Jimmie, giusto? È casa tua?
Jimmie
: Sì, proprio così.
Wolf
: Sono il signor Wolf, risolvo problemi.
Jimmie
: Ah, bene. Ne abbiamo uno.
Wolf
: Me l'hanno detto. Posso accomodarmi?
Jimmie
: Ma sì, la prego. Entri.
Wolf
: Tu devi essere Jules, perciò tu sei Vincent. Veniamo subito al sodo, signori. Se sono stato informato correttamente, le lancette volano.
Jimmie
: Al 100%.
Wolf
: Tua moglie Bonnie torna a casa alle nove e mezza del mattino, è esatto?
Jimmie
: Hm-hm.
Wolf
: Mi è stato fatto capire che se dovesse tornare e ci trovasse qui non ne sarebbe troppo soddisfatta.
Jimmie
: Per niente.
Wolf
: Bene, questo ci dà quaranta minuti per toglierci dalle palle. Che se fate quello che vi dico e quando ve lo dico, sono sufficienti. Allora, in garage avete una macchina con un cadavere a cui manca la testa. Portatemici. Jimmie.
Jimmie
: Ah-ah?
Wolf
: Fammi un favore, ti dispiace? Ho sentito un buon odore di caffè. Me ne dai una tazza?
Jimmie
: Sì, sùbito. Ah... Come lo prende?
Wolf
: Molta panna, molto zucchero. Riguardo alla macchina, c'è qualcosa che devo sapere? Si ingolfa, fa fumo, è molto rumorosa, c'è benzina... qualsiasi cosa.
Jules
: A parte l'aspetto la macchina è a posto.
Wolf
: Sicuro? Non voglio uscire per strada e magari gli stop non funzionano.
Jules
: Ehi, amico, per quanto ne so io questa figlia di puttana è perfetta.
Wolf
: Meglio così. Torniamo in cucina.
Jimmie
: Ecco, signor Wolf.
Wolf
: Grazie, Jimmie. Hm...
Jimmie
: Eh, eh!
Wolf
: Allora, prima cosa, voi due: prendete il corpo e mettetelo nel portabagagli. Jimmie, la tua sembra una casa ben curata. Questo mi fa pensare che nel garage, o sotto il lavandino, ci sono molti prodotti: detersivi...
Jimmie
: Sì, sì, sotto il lavandino.
Wolf
: Bene. Quello che voi due dovete fare è prendere questi detersivi e pulire l'interno della macchina. Intendo dire presto, presto, presto. Dovete andare sul sedile posteriore e raccogliere tutti quei pezzettini di cervello e di cranio, e toglierli da lì. Pulite la tappezzeria. Riguardo alla tappezzeria, non è necessario che sia immacolata, non dobbiamo farci un banchetto. Dategli solo una buona strofinata. Quello di cui dovete occuparvi sono le parti ridotte veramente male, quelle pozze di sangue che si sono formate, quella schifezza, bisogna asciugarla. Ora, Jimmie, dobbiamo saccheggiare la tua biancheria. Mi servono coperte, trapunte imbottite e copriletti. Più sono pesanti e scure, meglio è. Niente roba bianca. Non possiamo usarla.
Jimmie
: Ah, no.
Wolf
: Dobbiamo camuffare l'interno della macchina. Copriremo il sedile anteriore, quello posteriore e i tappetini con trapunte e coperte. Certo, se un poliziotto ci ferma e infila il suo grugno nella macchina, lo stratagemma non funzionerà. Ma a una prima occhiata l'auto sembrerà normale. Jimmie, fai strada. Voi due al lavoro!
Vincent
: Un "per favore" sarebbe carino.
Wolf
: Che hai detto, scusa?
Vincent
: Ho detto che un "per favore" sarebbe carino.
Wolf
: Chiariamoci, campione, non sono qui per dire "per favore". Sono qui per dirti cosa fare. E se un istinto di conservazione ancora lo possiedi, sarà meglio che tu lo faccia, e sùbito, anche. Sono qui per dare una mano. E se il mio aiuto non è apprezzato, tanti auguri, signori miei.
Jules
: No, no, no, signor Wolf, le cose non stanno così. Il suo aiuto è sicuramente apprezzato.
Vincent
: Mister Wolf, ascolti. La mia non è mancanza di rispetto, chiaro? Io la rispetto. Solo che non mi piace che la gente mi abbai gli ordini, tutto qua.
Wolf
: Sono brusco con voi solo perché il tempo è a sfavore. Penso in fretta, quindi parlo in fretta. E voi dovete agire in fretta se volete cavarvela. Perciò vi prego, per piacere, pulite quella cazzo di macchina.
Vincent
: Non cominciare a guardarmi così, va bene? Conosco quello sguardo.
Wolf
: È una Chevrolet del 1974. Verde. Niente, tranne il casino all'interno. Ah, circa venti minuti. Uno di cui non sentiremo la mancanza. Sei un brav'uomo, Joe. Grazie mille. Come andiamo, Jimmie?
Jimmie
: Piuttosto bene. È tutto qui. Ma... signor Wolf, lei deve capire una cosa...
Wolf
: Winston. Jimmie, per favore, Winston.
Jimmie
: D'accordo. Devi capire una cosa, Winston. Ah... No, grazie. Questa è la nostra biancheria migliore. Ed è... È stato... è stato un regalo di nozze di mio zio Conrad e mia zia Ginny. Loro ormai non ci sono più. Io desidero aiutarti, eccome...
Wolf
: Voglio farti una domanda, Jimmie, se non ti dispiace.
Jimmie
: No, no, no, fa' pure.
Wolf
: Lo zio Conrad e la zia Ginny erano miliardari?
Jimmie
: No, no.
Wolf
: Bene, lo zio Marsellus invece sì. E sono sicurissimo che se lo zio Conrad e la zia...
Jimmie
: Ginny.
Wolf
: ... Ginny fossero qui, vi regalerebbero volentieri un'intera camera da letto. Cosa che lo zio Marsellus sarebbe felicissimo di fare. A me piacciono i mobili di rovere. Ce li ho nella mia camera da letto. Tu che ne pensi, Jimmie? Ti piace il rovere?
Jimmie
: Il rovere è bello.
Jules
: Oh, merda... Non ti perdonerò mai per la stronzata che hai fatto. Questa roba fa schifo. Schifo.
Vincent
: Conosci quella filosofia, secondo cui quando un uomo ammette di avere sbagliato gli vengono immediatamente perdonati tutti i suoi errori? L'hai mai sentito dire?
Jules
: Sparisci dalla mia vista con queste cagate. Il figlio di puttana che l'ha detto non ha mai dovuto raccogliere pezzettini di cranio per colpa della tua stupidità!
Vincent
: C'è un limite, Jules, c'è un limite preciso alle offese che posso accettare! In questo momento sono una macchina da corsa e tu mi spingi al massimo! Ti sto soltanto dicendo che è pericolosissimo spingere al massimo una macchina da corsa, tutto qua. Potrei esplodere.
Jules
: Oh! Stai per esplodere?
Vincent
: Sì! Sto per esplodere!
Jules
: E io sono un fungo atomico sterminatore, figlio di puttana! Figlio di puttana, ogni volta che le mie dita toccano cervelli divento Superfly TNT, divento "I cannoni di Navarone"! Infatti!" Ma che cazzo ci sto a fare io qui dietro? Sei tu che devi pensare al cervello! Scambiamoci il posto! Io pulisco i finestrini e tu raccogli il cranio di questo stronzo!
Wolf
: Ottimo lavoro, signori. Forse possiamo cavarcela.
Jimmie
: Incredibile, non sembra la stessa macchina!
Wolf
: Beh, non è ancora il momento di cominciare a farci i pompini a vicenda. La prima fase è completata, pulire la macchina. Il che ci porta alla seconda fase, pulire voi due. Spogliatevi.
Vincent
: Completamente?
Wolf
: A culo nudo. Svelti, signori miei. Abbiamo circa quindici minuti prima che la dolce metà di Jimmie imbocchi il viale.
Jules
: Ah, l'aria della mattina è fredda, cazzo!
Vincent
: Sicuro che sia assolutamente necessario?
Wolf
: Sapete voi due che sembrate?
Vincent
: Cosa?
Wolf
: Due che hanno fatto appena esplodere la testa di un uomo. Togliersi quegli stracci insanguinati è assolutamente necessario. Metteteli nel sacco della spazzatura.
Jules
: Oh! Non fare la stupidaggine di lasciare questa roba davanti a casa tua per il netturbino.
Wolf
: Non preoccuparti, la portiamo con noi. Jimmie, il sapone.
Jimmie
: Ecco.
Wolf
: Benissimo, signori, siete già stati in carcere entrambi, ne sono sicuro. Attenzione, arriva!
Jules
: Porca troia, è gelata!
Wolf
: Meglio a voi che a me, signori. Non abbiate paura del sapone. Lavatevi bene.
Jimmie
: Bagnagli bene la testa.
Jules
: Sui capelli! Mandami l'acqua sui capelli! Avanti, cazzo! Eh!
Wolf
: Asciugamani. Sono asciutti, non perdiamo tempo. Dagli i vestiti. Ah, ah, ah! Perfetto! Perfetto, non avremmo potuto fare di meglio. Ragazzi, ora sembrate... Cosa ti sembrano, Jimmie?
Jimmie
: Eh... Due cazzoni!
Wolf
: Ah, ah, ah, ah!
Jimmie
: Sì, sembrano un paio di cazzoni!
Wolf
: Ah, ah, ah, ah!
Jules
: Ah, ah! Sono i tuoi vestiti, stronzo!
Wolf
: Forza, signori miei. Se restiamo a ridere finiamo in prigione. Non fatevi pregare. Benissimo, signori, chiariamo le regole da seguire sulla strada. Andiamo in un posto chiamato "Lo sfasciacarrozze del mostro Joe". Ora, Mostro Joe e sua figlia Raquel finiranno di risolvere il nostro problema. Il posto è a North Hollywood. Perciò, tranne qualche deviazione, andremo dritti per la Hollywood Way. Allora, io guido la macchina incriminata. Jules, tu vieni con me.
Jules
: Hm-hm.
Wolf
: Vincent, tu ci segui con la mia Acura. Ora, se dovessimo imbatterci in qualche tutore della legge, nessuno fa un cazzo di niente finché io non
faccio
qualcosa.
Vincent
: Capito.
Wolf
: Che cosa ho detto?
Jules
: Non fare un cazzo, a meno che...
Wolf
: A meno che?
Jules
: Non lo faccia lei per primo.
Wolf
: Sei davvero un bambino prodigio. Riguardo a te, cowboy, sei capace di non giocare a "Mezzogiorno di fuoco"?
Vincent
: Signor Wolf, senta, il colpo mi è partito non so come. Sono lucido, glielo garantisco.
Wolf
: Tanto basta. Al volante sono una scheggia, perciò stammi dietro. E se quando riprendo la mia macchina è diversa da come te l'ho data, Mostro Joe dovrà sbarazzarsi di due cadaveri. Va' via, Rex!
Jules
: Allora?
Wolf
: Mai successo niente.
Vincent
: Bene.
Wolf
: Ragazzi, vi presento Raquel. Un giorno tutto questo sarà suo.
Raquel
: Ciao. Ma come vi siete vestiti, ragazzi? Andate a una partita di volley?
Wolf
: Ah, ah, ah! Io vado con la signorina a fare colazione. Forse posso darvi un passaggio. Dove abitate?
Vincent
: A Redondo.
Jules
: Englewood.
Wolf
: Shh! Vedo... nel vostro futuro. Vedo... una corsa in taxi! Dovete uscire dai ghetti, ragazzi! Di' buonanotte, Raquel.
Raquel
: Buonanotte, Raquel.
Wolf
: Noi ci rivedremo in giro. E state lontano dai guai, pazzerelli!
Jules
: Signor Wolf. Volevo solo dirle che è stato un vero piacere vederla al lavoro.
Vincent
: Sì, è così, e grazie infinite, signor Wolf.
Wolf
: Chiamatemi Winston. Hai visto, signorina? Rispetto. Mi rispettano tutti, perché io ho carattere.
Raquel
: Anch'io ho carattere!
Wolf
: No, tu hai un caratteraccio! Non vuol dire che tu abbia carattere.
Jules
: Prendiamo un taxi.
Vincent
: Mi è venuta un po' di fame. Ti va di fare colazione con me?
Jules
: Ci sto.
Dal film:
Pulp Fiction
Scheda film e trama
Frasi del film
Maynard
: Nessuno ammazza qualcuno nel mio negozio, tranne me e Zed. Questo è Zed.
Zed
: Avevi detto che mi aspettavi.
Maynard
: L'ho fatto.
Zed
: Come mai sono conciati così?
Maynard
: Se le sono date da soli. Sono entrati già in queste condizioni. Quello a destra stava per sparare a quest'altro.
Zed
: Ma non mi dire. Davvero volevi sparargli? Eh? Grace sta bene messa qui fuori?
Maynard
: Sì. Non è martedì, no?
Zed
: No, è giovedì.
Maynard
: Allora siamo tranquilli.
Zed
: Bene, fa' uscire lo storpio.
Maynard
: Adesso starà dormendo.
Zed
: Beh, pare proprio che ora dovrai svegliarlo, non credi?
Maynard
: Alzati.
Zed
: In ginocchio.
Maynard
: Chi dei due ti vuoi fare per primo?
Zed
: Ancora non lo so. Chissà, chissà / la fortuna chi l'avrà? / Chissà, chissà / la fortuna chi l'avrà? / Chi l'avrà, chi l'avrà chissà? / Uno, due, tre, tocca a te. Tocca a te, campione. Te lo vuoi fare qui?
Maynard
: No, è meglio nella vecchia stanza di Russell.
Zed
: Per me va bene.
Maynard
: Tu tieni d'occhio questo qui.
Zed
: Sta' fermo!
Maynard
: Sta' giù! Ancora!
Zed
: Ti piace, eh?
Maynard
: Più forte! Sì! Più forte!
Zed
: Adesso! Adesso! Sta' fermo!
Maynard
: Ancora! Prendi!
Zed
: Sì! Ti piace, eh?
Butch
: Vuoi la pistola. Vero, Zed? Eh? Coraggio, puoi prenderla. Su, raccoglila. Avanti, dai, forza! La devi raccogliere, Zed.
Marsellus
: Lascialo a me.
Butch
: Stai bene?
Marsellus
: No, amico. Mai stato così lontano dallo stare bene.
Butch
: E adesso?
Marsellus
: E adesso... Ora ti dico adesso cosa: chiamerò qualche scagnozzo strafatto di crack per fare un lavoretto in questo cesso con un paio di pinze e una buona saldatrice. Hai sentito quello che ho detto, pezzo di merda? Con te non ho finito neanche per il cazzo! Ho una cura medievale per il tuo culo!
Butch
: Dicevo, adesso che sarà tra me e te?
Marsellus
: Ah, in quel senso là. Adesso ti dico che sarà tra me e te. Non c'è niente tra me e te. Non c'è più niente.
Butch
: Pace, allora.
Marsellus
: Pace, allora. Due cose. Uno: non raccontare questa storia. Questa cosa resta fra me, te, e il merdoso che presto vivrà il resto della sua stronza breve vita fra agonie e tormenti, il violentatore qui. Non riguarda nessun altro questo affare. Due: lascia la città stasera, all'istante, e una volta fuori, resta fuori, o ti
faccio
fuori. A Los Angeles hai perso i tuoi privilegi.
Butch
: Va bene.
Marsellus
: E adesso vattene via.
Butch
: Oh, cazzo! Fabienne! Fabienne! Fabienne!
Fabienne
: Butch!
Butch
: Presto, tesoro, presto! Prendi la tua roba. Dobbiamo andarcene.
Fabienne
: Butch, ero preoccupata! E i bagagli?
Butch
: Affanculo i bagagli! Se non ci muoviamo sùbito perdiamo il treno! Dai, sbrigati, ti aspetto giù.
Fabienne
: È tutto a posto?
Butch
: Muoviti, muoviti, muoviti!
Fabienne
: Siamo in pericolo?
Butch
: Muoviti! Dai, muoviti!
Fabienne
: Dove l'hai presa quella motocicletta?
Butch
: Non è una motocicletta, tesoro. È un chopper. Dai, andiamo.
Fabienne
: E la mia Honda che fine ha fatto?
Butch
: Mi dispiace, piccola, ma non esiste più la tua Honda. E ora, per favore, vuoi scendere? Forza, andiamo! Andiamo, andiamo, andiamo!
Fabienne
: Sei ferito?
Butch
: No, no. No, no, forse mi sono solo rotto il naso, una scemata. Monta, dai. Piccola, per favore, tesoro, lo vuoi capire che dobbiamo andarcene, Cazzo! Sali! Scusa, vieni qui, vieni qui. Vieni qui, amore. Scusa. Scusa. Scusa.
Fabienne
: Sei stato via così tanto che mi sono venuti brutti pensieri.
Butch
: Mi dispiace, non volevo farti preoccupare. Va tutto bene. Com'era la colazione?
Fabienne
: Era buona.
Butch
: Hai preso le frittelle? Le frittelle con tanti mirtilli?
Fabienne
: No, non ce le avevano le frittelle ai mirtilli, ho dovuto prendere la panna cotta. Sei sicuro di stare bene?
Butch
: Amore, da quando ti ho lasciato ti assicuro che questo è stato in assoluto il giorno più incredibile della mia vita. Forza, monta. Ti racconto tutto. Dai, sali, su, dobbiamo andare. Dobbiamo andare, forza. Sali, su.
Fabienne
: Ma questa motocicletta di chi è?
Butch
: È un chopper, piccola.
Fabienne
: Sì. Questo chopper di chi è?
Butch
: Di Zed.
Fabienne
: Chi è Zed?
Butch
: Zed è morto, piccola. Zed è morto.
Dal film:
Pulp Fiction
Scheda film e trama
Frasi del film
Vincent
: Cazzo, non mi morire, Mia! Sono un coglione, lo so. E dai!
Uomo
: Poche storie, signor Forrester, mi dia l'astuccio con gli anelli!
Forrester
: Sì, vado a prenderli sùbito.
Donna
: E faccia presto! Oh, la prego, la prego, si sbrighi!
J.M. Benton
: Dunque, sì, vediamo, dunque, qui ci dovrebbero essere scritti i nomi. Ah... tenetevi per mano, piccioncini.
Donna
: No...
Vincent
: Vaffanculo, Lance, vai al telefono!
Donna
: Ah, ah, ah, ma guarda!
J.M. Benton
: Tenetevi per mano.
Uomo
: Sì, ecco.
Donna
: E ora che cos'ha da dire?
J.M. Benton
: Ah... allora... mi arrendo, vi sposo.
Donna
: Oh...
Uomo
: Oh, signor Devon, la prego, per favore.
Jody
: Lance, il telefono sta suonando, accidenti!
Donna
: ... ma lo sai che hai una bella faccia tosta?
Lance
: Lo sento.
Donna
: Ora ti insegno un paio di cose.
Jody
: Ma non avevi detto a quei rotti in culo di non chiamare mai a quest'ora?
Lance
: Sì, gliel'avevo detto. Ed è esattamente quello che dirò a questo rotto in culo qui, adesso.
Donna
: Ho trovato gli anelli!
Lance
: Pronto?
Vincent
: Lance, Vincent. Sono nella merda fino al collo, amico, sto venendo a casa tua.
Lance
: Ehi... Ehi... Frena, bello mio! Qual è... qual è il problema?
Vincent
: C'è una tizia che è finita in overdose, capito?
Lance
: Beh, non portarla qui. Guarda che non sto scherzando, cazzo. Non pensare di portare una ragazzina sballata a casa mia!
Vincent
: Non ho scelta.
Lance
: È in overdose?
Vincent
: Cazzo, tra poco ci lascia la pelle!
Lance
: Bene, allora non ti resta che ingoiare la merda, portarla all'ospedale e chiamare un avvocato.
Vincent
: Negativo!
Lance
: Cazzo, questo... questo non è un problema mio. Tu l'hai fatta sballare e ora lo risolvi tu questo casino. Ma, scusa, mi stai parlando da un telefono cellulare? Io non ti conosco, chi parla? Non venire qui. Riattacco il telefono. È uno scherzo. È uno scherzo.
Donna
: Ma dove sono gli anelli?
Jody
: Ma che diavolo succede?
Lance
: Ma ti sei bevuto il cervello, cazzo? Prima ti metti a parlare di droga da un cellulare e ora ti vai a schiantare contro casa mia?
Vincent
: Forza, Lance, aiutami. Prendila per i piedi. Per i piedi!
Lance
: Ehi! Ehi! Sei sordo?
Vincent
: Prendila per i piedi!
Lance
: Tu non ce la porti questa troia sbomballata a casa mia.
Vincent
: Lance, questa troia sbomballata è la moglie di Marsellus Wallace, e sai chi è Marsellus Wallace?
Lance
: Sì.
Vincent
: Se questa mi crepa, io divento concime per le piante. Ora senti, a questo punto io dovrò per forza raccontargli che tu non mi hai dato una mano, e che l'hai fatta morire sul tuo prato. Hai capito? Dammi una mano adesso.
Lance
: Cazzo!
Jody
: Lance! Ma tu guarda, le due di notte! Ma che cazzo sta succedendo qui? E chi è?
Lance
: Vai in frigo e prendi la siringa con la dose di adrenalina.
Jody
: Che cazzo le è successo?
Lance
: È in overdose.
Jody
: Sbattila sùbito fuori!
Vincent
: Prendi quella cazzo di siringa!
Jody
: Vaffanculo! E vaffanculo anche tu!
Vincent
: Quanto rompe questa figlia di puttana!
Lance
: Continua a parlarle, capito? Lei prende la siringa, io prendo il libretto di medicina.
Vincent
: A che cazzo ti serve un libro di medicina?
Lance
: Mai fatta un'iniezione di adrenalina, devo leggere come si fa.
Vincent
: No, non ho mai fatto un'iniezione di adrenalina
Lance
: Non mi è mai capitato, va bene? Io non vado in giro a strafarmi con i mocciosi! I miei amici sanno gestire i loro panni!
Vincent
: Prendi la siringa!
Lance
: Certo, se mi lasci andare!
Vincent
: Non te lo sto mica impedendo!
Lance
: E allora smettila di parlare con me, parla con lei!
Vincent
: E prendi la siringa! Sbrigati, Lance! Se ne sta andando!
Lance
: Sto cercando più in fretta che posso!
Jody
: Che sta cercando?
Vincent
: E che ne so? Un libro.
Jody
: Che stai cercando?
Lance
: Il mio libretto nero di medicina.
Jody
: Che stai cercando?
Lance
: Il cazzo del mio libretto nero di medicina. È una specie di... di manuale che danno agli infermieri.
Jody
: Mai visto nessun libro di medicina.
Lance
: E... fidati, ce l'ho.
Jody
: Se è così importante, perché non lo tieni insieme alla siringa?
Lance
: Non lo so! Piantala di rompermi le palle!
Jody
: Senti, mentre lo cerchi, quella crepa sul nostro tappeto. Non troverai mai niente in questo casino.
Lance
: Tesoro, ti ammazzo se non chiudi sùbito quella bocca!
Jody
: Sono mesi che ti dico di pulire la stanza, ma tu sei troppo occupato a farti!
Vincent
: Lance, fottitene di quella stronza! Corri qui!
Jody
: Bastardo.
Lance
: Levati di mezzo!
Jody
: Maiale!
Vincent
: Smettila di cazzeggiare e falle l'iniezione, su.
Lance
: Va bene. Senti, mentre io preparo qua, apri la camicia e cercale il cuore.
Vincent
: Dev'essere il punto esatto?
Lance
: Certo che dev'essere esatto. Se questa è un'iniezione del cuore non puoi tirare a indovinare.
Vincent
: Ma dove cazzo sta il cuore? Beh, secondo me è qui.
Jody
: È lì, è lì.
Vincent
: Davvero? Bene. Ora quello che mi serve è un pennarello bello grosso. Ce l'hai?
Jody
: Che cosa?
Vincent
: Un pennarello, una penna con la punta molto grossa! Uno schifosissimo pennarello!
Lance
: Ci siamo. Ecco.
Vincent
: Presto! Presto!
Lance
: Cazzo!
Vincent
: Hm!
Lance
: Ecco. Ecco, adesso è pronta. Ecco.
Vincent
: Lance, presto.
Lance
: Va bene.
Vincent
: Fai presto.
Lance
: Tieni, ti dico cosa fare.
Vincent
: No, no, no, no, mai nella vita. T... t... tu gliela devi fare.
Lance
: No, tu gliela devi fare.
Vincent
: Io non gliela
faccio
.
Lance
: No, io non gliela
faccio
.
Vincent
: Io non ho mai fatto un'iniezione.
Lance
: Neanch'io ne ho mai fatte, va bene? Non comincerò certo adesso. Senti, tu l'hai portata qui, perciò gliela fai tu l'iniezione. Quando porterò da te una in overdose le farò l'iniezione. Falle l'iniezione.
Vincent
: Gliela
faccio
io.
Jody
: Ecco.
Vincent
: Finalmente! Sono pronto. Dimmi che cosa devo fare.
Lance
: Bene. Stai per farle un'iniezione di adrenalina dritta nel cuore. Qua c'è lo sterno. Allora devi trapassarlo, perciò non devi fare altro che abbassare l'ago, come... come se volessi pugnalarla.
Vincent
: De... devo pugnalarla tre volte?
Lance
: No, non devi pugnalarla tre volte, una volta sola, ma con forza, in modo da trapassarle lo sterno, e beccarle il cuore, capito?
Vincent
: Sì.
Lance
: E poi, quando hai fatto, devi... devi premere sullo stantuffo.
Vincent
: D'accordo. E poi che succede?
Lance
: Anch'io sono curioso di saperlo.
Vincent
: Questo non è uno scherzo, cazzo! L'ammazzerò? Insomma, che succede?
Lance
: No, dovrebbe riprendersi sùbito, così...
Vincent
: Va bene, forza, conta fino a tre.
Lance
: Va bene.
Vincent
: Pronto?
Lance
: Uno. Due. Tre!
Mia
: Aaaahh!
Lance
: Se stai bene prova a dire qualcosa.
Mia
: Qualcosa.
Jody
: È stato meglio di una strippata! Ah, ah, ah!
Lance
: Mamma mia!
Vincent
: Mia. Mia. Com... Come pensi di... risolvere questa storia?
Mia
: E tu, Vincent?
Vincent
: Beh, io sono del parere, anche se Marsellus vivesse cent'anni non c'è bisogno che sappia di questo incidente.
Mia
: Se Marsellus venisse a sapesse di questo incidente, sarei nei guai esattamente quanto te.
Vincent
: Se permetti ne dubito!
Mia
: So tenere un segreto se lo fai anche tu.
Vincent
: Qua la mano! Muti come una tomba. Deciso? Ora, se vuoi scusarmi, vado a casa a farmi venire un infarto.
Mia
: Vincent. Vuoi sentire la mia barzelletta di "Volpe Forza Cinque"?
Vincent
: Volentieri. Solo che, vedi, sono ancora troppo terrorizzato per ridere.
Mia
: No, non riderai, perché non è divertente. Ma, se ancora la vuoi ascoltare, te la racconto.
Vincent
: Non vedo l'ora!
Mia
: Okay. Tre pomodori camminano per la strada, Papà Pomodoro, Mamma Pomodoro e il Pomodorino. Il Pomodorino cammina con aria svagata e Papà Pomodoro allora si arrabbia e... Va da lui, lo schiaccia e dice: "Fai il concentrato!"
Vincent
: Ah. Ah.
Mia
: Il concentrato.
Vincent
: Ah.
Mia
: Bene, ci vediamo.
Dal film:
Pulp Fiction
Scheda film e trama
Frasi del film
Jules
: Ti ricordi di Antwan Rockamora? Mezzo nero, mezzo samoano, lo chiamavano Tony Rocky Horror?
Vincent
: Si, mi pare, quello grasso, no?
Jules
: Io non me la sentirei di chiamarlo grasso, ha problemi di peso, poveraccio, che deve fare? È Samoano.
Vincent
: Credo di sapere di chi parli. E allora?
Jules
: Beh, Marsellus gli ha dato una bella ripassata. In giro corre voce che è successo per colpa della moglie di Marsellus Wallace.
Vincent
: Che cosa ha fatto, se l'è scopata?
Jules
: No, no, no, no, niente di cosi' grave.
Vincent
: E cosa, allora?
Jules
: Le ha fatto un massaggio ai piedi.
Vincent
: Un massaggio ai piedi.
Jules
: Hm-hm.
Vincent
: Tutto qui?
Jules
: Hm-hm.
Vincent
: E allora Marsellus che ha fatto?
Jules
: Ha mandato a casa sua un paio di scagnozzi, lo hanno portato sulla veranda e l'hanno buttato di peso fuori dal balcone. Il negro s'è fatto un volo di quattro piani. Di sotto c'era... c'era un giardinetto ben curato, col tetto di vetro, come quello delle serre. Il negro c'è passato attraverso. E da allora non è capace di esprimersi molto chiaramente.
Vincent
: Cazzo, un vero peccato.
Jules
: Hm-hm.
Vincent
: Però bisogna ammetterlo, quando uno gioca col fuoco prima o poi si brucia.
Jules
: Che vuoi dire?
Vincent
: Ma che non si va a fare un massaggio ai piedi alla nuova moglie di Marsellus Wallace
Jules
: Secondo te non ha esagerato.
Vincent
: Beh, Antwan probabilmente non si aspettava che lui reagisse come ha fatto, ma doveva pur aspettarsi una reazione.
Jules
: Ma era un massaggio ai piedi, non è niente. Io lo
faccio
sempre a mia madre.
Vincent
: no, è mettere le mani in modo intimo sulla nuova moglie di Marsellus Wallace. Voglio dire, è così grave come se gliela avesse leccata, no, ma è lo stesso fottuto campo da gioco.
Jules
: Oooh, aspetta, fermo lì. Leccargliela a una troia e farle un massaggio ai piedi non è esattamente la stessa cosa.
Vincent
: Non lo è, ma è lo stesso campo da gioco.
Jules
: Non è neanche lo stesso campo da gioco, cazzo. Ora senti, forse il tuo metodo di massaggi è diverso dal mio, ma sai, toccare i piedi di sua moglie, e infilare la lingua nel più sacro dei suoi buchi, non è lo stesso fottuto campo da gioco, non è lo stesso campionato e non è nemmeno lo stesso sport. Guarda, il massaggio ai piedi non significa un cazzo.
Vincent
: Ma tu l'hai mai fatto un massaggio ai piedi?
Jules
: Eh... non venirmi a parlare di massaggi ai piedi, perché io sono un maestro di piedi massaggiati.
Vincent
: E ne hai fatti molti?
Jules
: Cazzo, ho una tecnica che, lèvati, niente solletico, niente di niente.
Vincent
: A... a un uomo glielo faresti un massaggio ai piedi?
Jules
: Vaffanculo.
Vincent
: L'hai fatto a molti?
Jules
: Vaffanculo
Vincent
: Sai, mi sento un po' stanco, mi farebbe bene un massaggino ai piedi.
Jules
: Basta, eh? Hai capito? Cominciano a girarmi le palle!
Vincent
: Eh, eh! Ah!
Jules
: Questa è la porta.
Vincent
: Sì, eccola qua.
Jules
: Che ora fai?
Vincent
: Sono esattamente le 7:22.
Jules
: Ah... Non è ancora il momento. Dai, leviamoci da qui. Stai a sentire: solo perché non farei mai un massaggio ai piedi a un uomo, non è giusto che Marsellus scaraventi Antwan in una merdosissima serra incasinandogli il modo di parlare. Sono cose che non si fanno. Se quel figlio di puttana lo facesse a me, o mi paralizza anche il culo o io lo ammazzo. Mi sono spiegato?
Vincent
: Ah, ma non sto dicendo che è giusto, ma che per te un massaggio ai piedi non significa niente, per me invece sì. Guarda, ho fatto a migliaia di donne migliaia di massaggi ai piedi e tutti avevano un significato. Noi facciamo finta di no, ma è così. Ed è questo che ti intriga mentre li fai. È un fatto sensuale che monta, dove, beh, nessuno dei due ne parla, ma tu lo sai e lo sa lei. Quello stronzo di Marsellus lo sapeva, e quel coglione di Antwan doveva saperlo ancora meglio. Insomma, quella è sua moglie, cazzo, nessun uomo prende con umorismo certe stronzate. Mi sono spiegato?
Jules
: Sì, è un punto di vista interessante. Coraggio, entriamo nei personaggi.
Vincent
: Come hai detto che si chiama lei?
Jules
: Mia.
Vincent
: Mia.
Jules
: Perché ti interessa tanto la moglie del gran capo?
Vincent
: Beh, lui parte, va in Florida, e mi ha chiesto di... di occuparmi di lei mentre è via.
Jules
: Ah. Occuparti di lei?
Vincent
: No, ma che dici? Devo portarla fuori, sai, farla divertire, così non si sente sola.
Jules
: Cioè tu e Mia Wallace vi date un appuntamento?
Vincent
: Non è come intendi tu. Sai, è come... come quando porti fuori la moglie del tuo migliore amico, al cinema o in qualche altro posto. È solo buona compagnia, nient'altro. Non è un appuntamento. Non è nessun appuntamento!
Jules
: Salve, ragazzi. Come ve la passate? No, comodo, comodo, comodo, comodo. Stai comodo. Sapete chi siamo? Siamo colleghi del vostro socio d'affari Marsellus Wallace. Certo vi ricordate del vostro socio d'affari, vero? No, no, non ditemi niente, voglio indovinare. Tu sei Brett, giusto?
Brett
: Sì.
Jules
: Visto? Ho indovinato. Ti ricordi bene del tuo socio d'affari Marsellus Wallace, non è vero, Brett?
Brett
: Sì, sì, me lo ricordo bene.
Jules
: Bravo. Oh, a quanto pare io e Vincent abbiamo interrotto la vostra colazione. Ci dispiace veramente. Che mangiavate?
Brett
: Hamburger.
Jules
: Hamburger, dici? La colonna portante di ogni colazione vitaminica! E che tipo di hamburger?
Brett
: È un... un cheeseburger.
Jules
: No, no, no, no. Dove li avete comprati? Da McDonald's, da Wendy's, Jack-in-the-Box, dove?
Brett
: Ehm... Al Big Kahuna Burger.
Jules
: Al Big Kahuna Burger! Dove gli hawaiani fanno gli hamburger! Dicono che sono saporiti i loro hamburger, io non li ho mai assaggiati, personalmente. Come sono?
Brett
: Buoni. Buoni. Sono buoni.
Jules
: Vi dispiace se ne assaggio uno? È tuo questo, eh?
Brett
: Sì.
Jules
: Hm! Sì che è saporito questo hamburger. Vincent! Hai mai mangiato un Big Kahuna Burger?
Vincent
: Hm.
Jules
: Ne vuoi un morso? Sono saporiti.
Vincent
: Non ho fame.
Jules
: Beh, se ti piacciono gli hamburger una volta li devi provare. Io di solito non posso mangiarli perché la mia ragazza è vegetariana. E questo praticamente fa di me un vegetariano, ma vado pazzo per il sapore di un buon hamburger. Hmmm! Sai come chiamano un quarto di libbra con formaggio in Francia?
Brett
: No.
Jules
: Diglielo, Vincent.
Vincent
: Royale con formaggio.
Jules
: Royale con formaggio. E sai perché lo chiamano così?
Brett
: Per il sistema metrico decimale?
Jules
: Ma guarda che bel cervellone ha il nostro Brett! Uh, sei in gamba, figlio di puttana, lo sai? Il sistema metrico. Lì dentro che c'è?
Brett
: Sprite.
Jules
: Ah, Sprite. Buona. Ti dispiace se... se assaggio la tua bevanda saporita per mandare giù il boccone?
Brett
: Fa' pure.
Jules
: Ah! Ci voleva proprio! Tu, col frangettone, sai perché siamo qui? Perché non dici al mio amico Vince, là, dove hai nascosto la roba? Perché non glielo dici?
Marvin
: È lì dentro.
Jules
: Non ricordo di averti fatto nessuna domanda del cazzo, se non sbaglio! Cosa dicevi?
Roger
: Nell'armadietto. No. No, quello all'altezza delle ginocchia.
Jules
: Siamo contenti? Vincent? Siamo contenti?
Vincent
: Sì, siamo contenti.
Brett
: Ehm... ascolta... Mi dispiace, io... io... io non ho capito il tuo nome. Ho... ho capito il tuo, ehm, Vincent, giusto? Ma non ho capito il tuo.
Jules
: Mi chiamo Gerda e non è con le chiacchiere che uscirai da questa merda.
Brett
: No, no. No. No. Voglio solo che sappiate quanto... Voglio solo che sappiate quanto ci dispiace che le cose siano andate a puttane tra noi e il signor Wallace. E... Noi ci siamo messi in questo affare con le migliori intenzioni, davvero, no, no, no...
Jules
: Oh, scusami, ho spezzato la tua concentrazione. Oh, non volevo farlo. Per favore, continua. Dicevi qualcosa a proposito delle migliori intenzioni, sì. Ma che ti prende? Ah, avevi finito? Interessante, ma non mi hai convinto, sai? Dì un po', Marsellus Wallace che aspetto ha?
Brett
: Cosa?
Jules
: Da che paese vieni?
Brett
: Cosa? Cosa?
Jules
: "Cosa" è un paese che non ho mai sentito nominare! Lì parlano la mia lingua?
Brett
: Cosa?
Jules
: La mia lingua, figlio di puttana! Tu la sai parlare?
Brett
: Sì!
Jules
: Allora capisci quello che dico!
Brett
: Sì! Sì! Sì!
Jules
: Descrivimi perciò Marsellus Wallace! Che aspetto ha!
Brett
: Cosa?
Jules
: Di' "cosa" un'altra volta! Di' "cosa" un'altra volta! Ti sfido, due volte, ti sfido, figlio di puttana, di' "cosa" un'altra maledettissima volta!
Brett
: È... è... è nero.
Jules
: Vai avanti!
Brett
: È senza capelli.
Jules
: Secondo te sembra una puttana?
Brett
: Cosa?
Jules
: Secondo te, lui ha l'aspetto di una puttana?
Brett
: No!
Jules
: Perché allora hai cercato di fotterlo come una puttana?
Brett
: Non l'ho fatto!
Jules
: Sì che l'hai fatto! Sì, tu l'hai fatto! Brett, hai cercato di fotterlo!
Brett
: No!
Jules
: Ma a Marsellus Wallace non piace farsi fottere da anima viva tranne che dalla signora Wallace. Leggi la Bibbia, Brett?
Brett
: S... s... sì.
Jules
: E allora ascolta questo passo che conosco a memoria, è perfetto per l'occasione. Ezechiele, 25:17. "Il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre, perché egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti, e la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare e infine a distruggere i miei fratelli, e tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te".
Dal film:
Pulp Fiction
Scheda film e trama
Frasi del film
Yolanda
: Dici sempre così, ogni volta la stessa storia: "Ho chiuso, mai più, è troppo pericoloso...".
Ringo
: Lo so che lo dico sempre, ho anche ragione.
Yolanda
: Ma tendi a dimenticartene dopo un giorno o due.
Ringo
: Ma i giorni in cui dimentico sono finiti. Stanno per cominciare i giorni in cui ricordo.
Yolanda
: Lo sai cosa sembri quando attacchi con questa menata?
Ringo
: Un fottuto uomo pieno di buonsenso. Ecco cosa sembro.
Yolanda
: Sei tale e quale a un'anatra. Qua, qua, qua, qua, qua!
Ringo
: Tira il fiato, perché l'anatra non la sentirai più. Visto che non lo farò mai più, non mi sentirai più fare quack dicendo che non lo farò più.
Yolanda
: Dopo stasera?
Ringo
: Esatto, ho tutta la sera per fare quack.
Cameriera
: Desiderate ancora un po' di caffè?
Yolanda
: Oh, sì. Grazie tante.
Cameriera
: Prego.
Ringo
: Come stanno le cose adesso, c'è lo stesso rischio di una rapina in banca. Anzi, più di un rischio: le banche sono più facili. Quelle federali non debbono fermarti in nessun modo durante una rapina. Sono assicurate, non gliene frega un cazzo. Vai senza pistola in una banca federale. Ho sentito di uno che è entrato in una banca con un telefono portatile. Da' il telefono al cassiere. Una voce dall'altro capo del telefono dice: "Abbiamo la figlioletta di quest'uomo, se non gli date tutti i vostri soldi la uccideremo".
Yolanda
: Ha funzionato?
Ringo
: Ha funzionato sì, è questo che voglio dire. Un coglione entra in una banca solo con un telefono. Non con una pistola, non con un fucile, ma con un cazzo di telefono. Li ripulisce e quelli non alzano nemmeno un dito, tutto qua.
Yolanda
: La bambina è rimasta ferita?
Ringo
: Non lo so, probabilmente quella bambina non è mai esistita, ma... qui la faccenda non è la bambina, qui la faccenda è: una rapina in banca con un telefono.
Yolanda
: Vuoi rapinare le banche?
Ringo
: Non dico rapiniamo le banche. Ti sto solo illustrando che sarebbe più facile di quello che facciamo.
Yolanda
: Niente più negozi di liquori?
Ringo
: Non senti quando parlo? Sì, niente più negozi di liquori! E poi non c'è più lo sfizio di una volta, ormai sono in mano a troppi stranieri: vietnamiti, coreani... non parlano neanche la tua
lingua. Gli dici :"svuota il registratore di cassa", non sanno di che cazzo parli. Ne fanno un fatto personale. Uno di questi musi gialli ci costringerà ad ammazzarlo, vedrai, tu. Vedrai.
Yolanda
: Ma io non voglio ammazzare nessuno.
Ringo
: Perché, credi che io voglia ammazzare qualcuno? Ma magari ci mettono in una situazione in cui o noi o loro. E se non saranno i musi gialli saranno quei fottuti ebrei che posseggono il negozio da quindici fottute generazioni. Troveremo nonno Irving seduto dietro... dietro il bancone con la sua stronza Magnum in mano! Entra in questi posti armato solo di un telefono, e vedrai che fine fai! Fanculo, scordatene! Basta, chiuso.
Yolanda
: Ma che vuoi fare? Vuoi cercare un impiego?
Ringo
: Non in questa vita.
Yolanda
: E allora cosa?
Ringo
: Garçon, caffè! Questo posto.
Cameriera
: "Garçon" vuol dire ragazzo.
Yolanda
: Questo locale qua? Una caffetteria pidocchiosa?
Ringo
: Che c'è di male? Nessuno rapina mai i ristoranti. Perché no? Bar, negozi di liquori, distributori di benzina ti spiaccicano la testa se ne assalti uno. I ristoranti, invece, cara, li becchi con le braghe calate. Non si aspettano di essere rapinati. O se lo aspettano meno degli altri.
Yolanda
: Mangiano, bevono e ruttano. E non è sicuramente pieno di eroi un posto come questo.
Ringo
: Proprio così! Esattamente come le banche, questi posti sono assicurati. Al direttore non gliene frega un cazzo, vuole solo farti uscire prima che cominci a sforacchiare i clienti. Le cameriere fanno finta di niente, non stanno lì a beccarsi una pallottola per la cassa. Ma agli inservienti, mettiamo messicani, che prendono un dollaro e cinquanta l'ora, non gliene può fregare un cazzo se tu gli derubi il padrone. I clienti, con la bocca piena, non capiscono che succede. Sono lì che mangiano un'omelette Denver e si ritrovano una pistola puntata in faccia. Vedi, l'idea mi è venuta nell'ultimo negozio rapinato, te lo ricordi?
Yolanda
: Hm.
Ringo
: Tutti quei clienti che entravano?
Yolanda
: Sì.
Ringo
: E tu hai avuto l'idea di prendergli i portafogli,
Yolanda
: Hm-hm.
Ringo
: Ora, quella era una buona idea.
Yolanda
: Grazie.
Ringo
: C'erano più soldi nei portafogli che nella cassa.
Yolanda
: Sì, è vero.
Ringo
: Un sacco di persone va al ristorante.
Yolanda
: Un sacco di portafogli.
Ringo
: Mica male, eh?
Yolanda
: Mica male, certo!
Ringo
: Eh...
Yolanda
: Sono pronta. Facciamolo, in questo momento. Sì, qui. Forza.
Ringo
: D'accordo. Come l'ultima volta, ti ricordi bene? Tu pensi ai clienti, io mi occupo del personale.
Yolanda
: Ti amo, zucchino mio.
Ringo
: Ti amo, coniglietta mia. Nessuno si muova! Questa è una rapina!
Yolanda
: E se per caso qualcuno di voi coglioni si azzarda a muoversi, io vi
faccio
secchi, brutti figli di puttana! Tutti, fino all'ultimo!
Dal film:
Pulp Fiction
Scheda film e trama
Frasi del film
Il fatto che
faccio
sesso con il regista potrebbe avere avuto importanza.
[Ironicamente, sul ruolo di regista del marito Joel Coen]
Frances McDormand
Frasi di Frances McDormand
Harry Lockhart
: Ehi Perry, ho fatto pipì sul cadavere. Possono identificarmi per questo?
Perry van Shrike
: Cosa?!
Harry
: Aspetta devo farti una domanda.
Perry
: No, te la
faccio
io la domanda! Come diavolo ti è venuto in mente di fare pipì sul cadavere?!
Harry
: Non l'ho fatto apposta, che diamine! Non l'ho fatto mica per divertirmi.
Dal film:
Kiss Kiss Bang Bang
Scheda film e trama
Frasi del film
Non vi preoccupate: ho visto Il signore degli anelli e non
faccio
finire il film almeno diciassette volte. Qui c'è una vera scena finale. Per la gioia dei vostri occhi.
Harry Lockhart
Dal film:
Kiss Kiss Bang Bang
Scheda film e trama
Frasi del film
Io, che mi ritengo una mamma moderna, mi sento spesso inadeguata. Quindi cerco di fare sempre tutto, al posto di tutti: non delego, mi
faccio
carico di ogni cosa. Come ognuna di noi, credo.
Stefania Rocca
Cit. da
Grazia, intervista 19 aprile 2017
Frasi di Stefania Rocca
A casa ho un mio piccolo spazio. Ma a volte studio ruoli per cui ho bisogno di molto di più, allora mi metto in salone. Però lo
faccio
soltanto quando sono in casa da sola. Non mi va di essere una mamma che invade tutta la casa. La madre-attrice, con ego ridondante... quel cliché lì non mi piace. E poi mi piace mantenere segreto il rapporto con il mio personaggio in fase creativa.
Stefania Rocca
Cit. da
Grazia, intervista 19 aprile 2017
Frasi di Stefania Rocca
[Recitare è terapeutico?]
Secondo me sì, non so proprio in quale altro modo avrei potuto imparare a gestire le mie emozioni. A 7 anni volevo già fare l'attrice, ma ero troppo timida, diventavo rossa continuamente, mi sentivo imbarazzata ogni volta che qualcuno mi rivolgeva la parola. Poi ho capito che recitare mi dava un alibi di libertà. Non dovevo più sparire, bastava che diventassi un'altra persona. Nella vita io sono sempre presente a me stessa, so quel che
faccio
e quel che dico. Quando recito non mi sento, non mi vedo. Magnifico.
Stefania Rocca
Cit. da
Grazia, intervista, 19 aprile 2017
Frasi di Stefania Rocca
Padre Karras
: Si tratta di mia madre, Tom. È sola, non dovevo lasciarla. Se stessi a New York almeno le starei più vicino.
Tom
: Potrei provare a farti trasferire.
Padre Karras
: Vorrei un altro incarico Tom, non fare più questo lavoro, non è per me. Non ci sono più tagliato.
Tom
: Tu sei il migliore che abbiamo.
Padre Karras
: Lo pensi davvero? Qui non basta la psichiatria, e tu lo sai Tom. Molti dei loro problemi riguardano la fede, la loro vocazione, il significato della loro vita e io non ce la
faccio
più. Devo smetterla, non fa per me... credo di aver perso la fede, Tom.
Dal film:
L'esorcista
Scheda film e trama
Frasi del film
Eva
: Per te il mio lavoro non serve a niente.
Rocco
: Ma perché dici questo, non è vero, lo sai che non è vero.
Eva
: Eh perché in fondo lo pensi.
Rocco
: Ma invece io penso che noi facciamo un lavoro molto simile invece. Tu rifai i cervelli, io ri
faccio
le tette. Facciamo star meglio la gente, solo che tu ci metti qualche anno e io ce metto un paio d'ore!
Dal film:
Perfetti sconosciuti
Scheda film e trama
Frasi del film
Anderton
: Come
faccio
a sapere chi ce l'ha?
Iris Hineman
: È sempre in quello più dotato dei tre.
Anderton
: E qual è il più dotato.
Iris Hineman
: È la femmina!
Dal film:
Minority Report
Scheda film e trama
Frasi del film
Fare pop è davvero un'arte difficile, significa fare cose orecchiabili, archetipiche, ma ricche e a loro modo complete, c'è una meticolosa stesura del testo, una attenta ricerca sul suono delle parole che
faccio
con mio fratello, le assonanze, le rime interne.
Max Gazzè
Cit. da
Repubblica.it, 19 agosto 2016
Frasi di Max Gazzè
Liquidate la vostra casa attuale, macchine e anche gli altri beni, e acquistate la tenuta di livello regency, in pratica una casa dell'equivalente di mille metri quadrati, su un lotto equivalente a seimila metri quadrati... Il regency potrebbe essere la vostra prima scelta o vi
faccio
vedere qualcosa di più di lusso?
venditrice
Dal film:
Downsizing
Scheda film e trama
Frasi del film
A inizio concerto prepariamo il pubblico:
faccio
parlare il lettore automatico di Google che con una voce robotizzata racconta cosa ci sarà nello show. Tipo: Potrete sentire del pop, del funk, qualcosa che magari considerate merda, ma che per noi vuol dire tanto.
Stash
Cit. da
Rolling Stone, intervista del 6 ottobre 2015
Frasi di Stash
Nella mia stanza oggi tutto è muto. Ma non voglio scappare. Voglio resistere. Nella mia stanza oggi la tristezza sta entrando a ondate. Cerco di arginarla con una spugna.
Faccio
ridere. Resisto qualche minuto, poi la paura sale, e sono un naufrago al centro di un oceano di solitudine. (Leo)
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Bianca come il latte, rossa come il sangue
Frasi di Alessandro D'Avenia
È ufficiale: la scuola è inutile. Se divento ministro dell'Istruzione la prima cosa che
faccio
è chiudere le scuole. (Leo)
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Bianca come il latte, rossa come il sangue
Frasi di Alessandro D'Avenia
Il passo "Romani 7" dice: "C'è in me il desiderio del bene, ma non la capacità di attuarlo. Infatti io non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio". È quello che
faccio
io.
Eric LeMarque
Dal film:
L'ultima discesa
Scheda film e trama
Frasi del film
Sono un papà a tempo pieno di un figlio adolescente e un produttore di musica elettronica e dj, professione che
faccio
da trentuno anni. La musica è la passione eterna, la tv è un'esperienza.
Filippo Nardi
Frasi di Filippo Nardi
Salve! Sono Taddeo e sono talmente povero che ogni estate vado al mare e mi
faccio
investire da un'auto, così mi
faccio
una settimana di ferie in ospedale.
Nino Formicola
Frasi di Nino Formicola
Francesco Campo
: Senti René, io preferisco dirlo alle persone con cui lavoro, anche per correttezza, insomma... Io, la sera, mi
faccio
.
René
: Cioè ti fai...
Francesco Campo
: Mi
faccio
,
faccio
uso di eroina per dirla burocraticamente, ma solo la sera, mai sul lavoro. No, te lo dico perché magari la sera mi chiami e io è facile che non ti rispondo, insomma.
René
: No, ma figurati. Guarda, anch'io la sera spesso non rispondo al telefono.
Dal film:
Boris - Il film
Scheda film e trama
Frasi del film
[Al telefono]
Stanis
: Renato, è una settimana che non rispondi. L'irreperibilità è una cosa che non ti puoi permettere, Renato, io posso essere irreperibile, tu no.
René
: Dimmi Stanis.
Stanis
: Ma cioè, come, tu fai un film per il cinema e non me lo dici?
René
: No... ma t'avrei chiamato. Guarda che non è manco sicuro che si faccia sto film, capito? Non c'è neanche ancora una sceneggiatura, figurati, eh?
Stanis
: Fammi fare Fini.
René
: Eh?
Stanis
: Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, te lo
faccio
io.
René
: Ma non c'è Fini nel mio film, Stanis.
Stanis
: È un errore, è un errore. Tu vuoi fare un film sull'Italia senza Gianfranco Fini, Renato?
René
: Senti Stanis, abbi pazienza, io c'ho tanti cazzi, va bene? Quando facciamo il cast magari ti richiamo, va bene? Rimaniamo così.
Stanis
: Renato se mi tradisci, io m'ammazzo però. Te lo devo dire... Ti devo dire la verità... M'ammazzo, lo sai che lo
faccio
.Mi tolgo la vita, Renato.
René
: D'accordo. D'accordo. Ciao Stanis.
Dal film:
Boris - Il film
Scheda film e trama
Frasi del film
Lopez
: Se
faccio
un'altra cazzata mi retrocedono, mi mandano alla sezione cinema dove ci sono i registi che non si lavano, che puzzano di zolfo, i dirigenti con la salmonella che tra di loro si chiamano "compagno consigliere". Cristo René, io non me li voglio mettere quei golfini pelosi con quegli occhialetti alla Gramsci.
René
: Ma cosa dici? Ma quali occhialetti? Ma cosa stai dicendo?
Lopez
: Mi lascio morire se finisco lì dentro, René. Perché dopo la sezione cinema c'è la radio. Dopo la radio, c'è la morte.
Dal film:
Boris - Il film
Scheda film e trama
Frasi del film
Ma voi c'avete presente il film Matrix?
[...]
Ve
faccio
capì come faceva Neo, eh? Guardate, eh. Arrivava il proiettile sparato dal cattivone, un proiettile speciale. Rallenty. Primo proiettile: schivato. Secondo proiettile. A un certo punto il proiettile si avvicina a un millimetro dalla faccia e lui proprio ‐ me lo so' studiato ‐ proprio le parole precise, lui arriva il proiettile e fa: bu-cio de cu-looo!
[durante il suo spettacolo teatrale E sti cazzi]
Nando Martellone
Dal film:
Boris - Il film
Scheda film e trama
Frasi del film
Douglas Shaap
: È ricco?
Richard
: No, diciamo che sono benestante.
Faccio
il chirurgo.
Douglas Shaap
: È impegnato politicamente?
Richard
: No.
Douglas Shaap
: E sua moglie?
Richard
: Lo stesso. Pensi che non andiamo nemmeno più a votare.
Douglas Shaap
: Non sembra che ci siano elementi validi a sostegno del rapimento. Questo è il suo unico indizio
[riferendosi al braccialetto della donna]
Può esserle caduto. È un po' delicato, non si aggancia molto bene.
Richard
: Prima si agganciava.
Douglas Shaap
: Lei era sotto la doccia quando hanno telefonato a sua moglie?
Richard
: Sì.
Douglas Shaap
: Quindi non ha sentito niente della loro conversazione?
Richard
: No. Neanche una parola. Hanno parlato insieme un momento e poi lei è scesa giù per incontrarlo.
Douglas Shaap
: Incontrarlo?
Richard
: Sì, perché era un uomo. E quando hanno lasciato l'albergo lui l'accingeva con un braccio. Non immagina la scena? Lui la circondava con un braccio, guardi. Ecco, così.
[mimando il gesto]
e con una pistola nascosta, qui, puntata su di lei. Sta zitta, sorridi, muoviti. Adesso usciamo eh?! È chiaro, no?
Douglas Shaap
: Sì, si... è possibile. O forse si stavano solo divertendo.
Richard
: Signor Shaap, lei sta parlando di mia moglie. Ma sembra che stia pensando alla sua.
Dal film:
Frantic
Scheda film e trama
Frasi del film
In trent'anni di teatro come attore, regista e capocomico ho imparato tanto, vado fiero della esperienza con la grande famiglia teatrale. Mi metto alla prova in tutto,
faccio
un po' tutti i mestieri, che sono apparentati anticamente. In tanti si sono cimentati nell'una e nell'altra cosa. Lo
faccio
anch'io a piccoli passi, ma sempre verso la tradizione partenopea, una grande tradizione alle spalle.
Peppe Servillo
Frasi di Peppe Servillo
Meg Altman
:
[Meg dà il bacio della buonanotte a Sarah]
Faccio
schifo dal bene che ti voglio.
Sarah
: Parliamone...
Dal film:
Panic Room
Scheda film e trama
Frasi del film
Mi sorprende vedere quanta gente mi stia scrivendo per dirmi non solo che ama l'album
[Cosa siamo diventati]
ma che lo sente vicino. Nel momento in cui scrivi cose molto personali non ti aspetti che possano ritrovarvisi anche delle persone praticamente sconosciute. Questa è la cosa che forse ha avvicinato anche me alla musica; anche io mi sento ispirato dalle canzoni che mi piacciono e le
faccio
mie perchè sento un legame con le parole del testo.
Diodato
Frasi di Diodato
Il tempo non si trattiene. La vita è un compito da fare e che ci portiamo a casa.
Quando uno guarda e...
sono già le sei del pomeriggio.
Quando uno guarda ed è già venerdì.
Quando uno guarda ed è finito già il mese.
Quando uno guarda ed è già finito un anno.
Quando uno guarda e già sono passati 50 o 60 anni.
Quando uno guarda e si accorge di aver perso un amico.
Quando uno guarda l'amore della propria vita andarsene e accorgersi che è tardi per tornare indietro...
Non smettere di fare qualcosa che ti piace per mancanza di tempo, non smettere di avere qualcuno accanto a te o di goderti la solitudine. Perché i tuoi figli subito non saranno più tuoi e dovrai fare qualcosa con questo tempo che resta. In quanto l'unica cosa che ci mancherà sarà lo spazio che solo si può godere con gli amici di sempre, quel tempo che purtroppo non torna più.
Prova ad eliminare il "dopo"...
dopo ti chiamo...
dopo lo
faccio
...
dopo lo dico...
dopo io cambio..
ci penso dopo...
Lasciamo tutto per dopo come se il dopo fosse il meglio, perché non capiamo che:
dopo il caffè si raffredda...
dopo la priorità cambia...
dopo l'incanto si perde...
dopo il presto si trasforma in tardi...
dopo la malinconia passa...
dopo le cose cambiano...
dopo i figli crescono...
dopo la gente invecchia...
dopo le promesse si dimenticano...
dopo il giorno é notte...
dopo la vita finisce...
Non lasciare niente per dopo perché nell'attesa del dopo puoi perdere i migliori momenti, le migliori esperienze, i migliori amici, i migliori amori...
Ricordati che il dopo può essere tardi, il giorno è oggi, non siamo più nell'età in cui ci è permesso di posticipare.
Anonimo
Commenti:
2
Faccio
molti filmati, poi li modifico. I cambiamenti avvengono davanti agli occhi, ci sono cose che puoi fare e cose che non puoi. Il mio atteggiamento è sempre "lascia che vada da sé".
Terrence Malick
Frasi di Terrence Malick
Skeeter
[leggendo una delle lettere a cui deve rispondere]
: "Cara Miss Myrna, quando taglio le cipolle come
faccio
a evitare di piangere?"
Aibileen
: Caspita, è facile. Gli dica di tenere un fiammifero fra i denti.
Skeeter
: Acceso?
Aibileen
: No, signora...
Dal film:
The Help
Scheda film e trama
Frasi del film
Ho tirato su diciassette bambini nella mia vita. Prendermi cura dei bambini bianchi è quello che
faccio
.
[...]
So come fare addormentare i bambini, come farli smettere di piangere e come fargliela fare nel water la mattina prima che la loro mamma si alzi. Ai bambini piace il grasso, gli piacciono anche le gambe grassottelle e io lo so.
[...]
Lavoro per i Leefolt dalle otto alle quattro, sei giorni a settimana. Prendo novantacinque centesimi l'ora: fanno centottantadue dollari al mese. Per loro cucino, pulisco, lavo, stiro e vado a fare la spesa, ma soprattutto mi prendo cura della piccolina. Signore mio, ho paura che diventerà cicciottella!
[...]
E non sarà mai una reginetta di bellezza.
[...]
Miss Leefolt prende in braccio la piccolina non più di una volta al giorno. Miss Leefolt è stata molto depressa dopo il parto. L'ho visto succedere molte volte alle bambine che si mettono a fare bambini. Quelle giovani signore bianche di Jackson, o Signore mio, quanti bambini facevano! Ma Miss Skeeter no. Nessuno uomo e nessun bambino.
Aibileen Clark
Dal film:
The Help
Scheda film e trama
Frasi del film
John Cairncross
: Noi e sovietici siamo dalla stessa parte. Quello che
faccio
aiuterà la Gran Bretagna.
Alan Turing
: Dovrò dirlo a Denniston.
John Cairncross
: Non lo farai. Perché se gli riveli il mio segreto io gli rivelo il tuo. Lo sai cosa fanno agli omosessuali. Non potrai mai più lavorare e neanche insegnare. La tua preziosa macchina non credo che te la faranno rivedere.
Dal film:
Imitation Game
Scheda film e trama
Frasi del film
Sul set spesso mi sento come una marionetta perché
faccio
ciò che il regista mi dice, mentre io cerco di diventare sempre più libera come interprete, in modo da trovare le vere emozioni del personaggio.
Amy Adams
Cit. da
movieplayer.it, 20 luglio 2017
Frasi di Amy Adams
Io non
faccio
male a nessuno, sono il Robin Hood del gossip
[telepaparazzo]
: rubo ai vip per dare ai pettegoli e non a caso il mio emblema è l'ape, che punge ma non avvelena.
[Adnkronos.com, 14 marzo 1997]
Enrico Papi
Frasi di Enrico Papi
Sono uno che provoca. Un dissacratore. Per il gusto di fare una battuta potrei persino perdere un'amicizia. Perché se mi scappa, mi scappa. Ma litigare no, non lo
faccio
mai.
[Letteradonna.it, 15 aprile 2016]
Enrico Papi
Frasi di Enrico Papi
Vicki
: Warren... ti dispiace se
faccio
un'osservazione?
Warren
: Cioè?
Vicki
: Be', non hai per niente perso il buonumore nonostante tutto quello che hai passato di recente e lo so che ti ho appena conosciuto però io ho un certo istinto per le persone... e quello che tu mi comunichi è che, a dispetto della tua allegria e del tuo bell'atteggiamento positivo... dentro di te... sei triste, amareggiato.
Warren
: Be', occorre un certo riassestamento quando si perde una moglie.
Vicki
: Sì, ma c'è qualcosa di più... io avverto qualcosa che va oltre il dolore e il lutto, qualcosa di più profondo.
Warren
: Cioè cosa? Non so...
Vicki
: Io ti conosco appena però... credo che sia rabbia. Eh, sì, rabbia e non lo so, forse... paura, solitudine.
Warren
: Be', la sento la solitudine.
Vicki
: Vedi, io l'ho capito.
Warren
: Te la posso dire una cosa?
Vicki
: Ti ascolto!
Warren
: Io ti conosco da appena un'ora circa eppure sento che tu riesci a capirmi meglio di quanto mia moglie Helen abbia mai fatto, nemmeno dopo quarantadue anni di matrimonio. Quarantadue anni... Magari se avessi conosciuto prima una donna come te...
Vicki
: Oh, che tristezza mi fai! Che tristezza in quello che hai appena detto, Warren!
Dal film:
A proposito di Schmidt
Scheda film e trama
Frasi del film
Non amo molto fare le prove e meno ne
faccio
, meglio sto.
Corinne Cléry
Frasi di Corinne Cléry
Oggi ci sono tanti ruoli per donne, soprattutto in teatro. Io mi sono messa a fare teatro quindici anni fa per caso: mi avevano chiamata chiedendomi se volevo fare uno spettacolo teatrale, e io mi sono detta: No, non lo posso fare, non mi sento pronta, ma, essendo molto impulsiva, alla fine ho risposto: Ma sì, lo
faccio
. Poi sono partita in Africa, per un lavoro per Retequattro e mentre stavo lì, ho pensato: Oddio, ma che follia! Che cosa ho detto! Ho accettato di fare teatro, ma non ne sono proprio in grado. Poi, mentre stavo facendo una fiction con Marco Columbro, dove c'era anche Erika Blanc ‐ un'attrice teatrale ‐ ho cominciato a studiare con lei teatro e ho veramente capito quanto sia stata folle ad aver accettato, così su due piedi. Fino all'ultimo momento ho detto: Che follia, che follia, poi quando tutto è stato fatto, e tutto è andato bene, mi sono innamorata del teatro. Il teatro ti prende... è come un amore, e io voglio farlo.
Corinne Cléry
Frasi di Corinne Cléry
La vispa Teresa guardò la bilancia e disse: "Sorpresa! Ho messo su pancia!"
Poi, tutta giuliva, pappando un'oliva, gridava a distesa:
"Urrà, sono obesa! Mi piace il risotto, adoro il carpaccio: mangiando per otto che male ti
faccio
?"
Teresa, che è lieta, ci piace così: abbasso la dieta, evviva i supplì!
Anonimo
L'aiuto dei nonni è preziosissimo. Abbiamo scelto di non avere tate perché sono dell'idea: "ho voluto una figlia e adesso me la cresco io".
Faccio
la mamma al cento per cento.
Federica Nargi
Frasi di Federica Nargi
In casa
[Alessandro Matri]
è un vero e proprio disastro. Molto disordinato. Quando manco qualche giorno da casa, al mio rientro sembra siano passati i ladri... Sala, cucina, camera, bagno: tutte le stanze sono invase. Trovo ovunque vestiti, scarpe, calzini e mutande. Prima di aprire la porta di casa
faccio
sempre un grande sospiro per prepararmi al peggio. Sono anni che cerco di cambiarlo ma niente da fare. Mentre io sono maniaca dell'ordine e della pulizia a livelli esagerati. Sto sempre con la pezzetta in mano.
Federica Nargi
Frasi di Federica Nargi
Generale Donald McClintock
: Con tutto il rispetto Colonnello Daniels, se lei non ci segue alla base aerea di Travis, io la
faccio
abbattere! Ci può scommettere!
Sam Daniels
: Generale, con tutto il rispetto, vada a fare in culo!
Dal film:
Virus letale
Scheda film e trama
Frasi del film
Devono essersene andati tutti mentre facevo un pisolino... Quindi chissà? Forse anch'io andrò via da qualche parte. Ma mi chiedo, come
faccio
a dire addio a me stesso?
[Kingdom Hearts]
Winnie Pooh
Frasi di Winnie Pooh
Harry Weston
: Quanto volete per il cavallo e per il fucile?
Matt Calder
: Soldi? E che me ne
faccio
? Li metto davanti all'aratro e li tiro addosso agli indiani se attaccano?
Dal film:
La magnifica preda
Scheda film e trama
Frasi del film
«Sì, sì, ‐ pensava. ‐ L'opera che si compie per mezzo della nostra vita, tutta l'opera e il suo senso non è e non può essermi comprensibile
[...]
. Capire tutto questo, capire tutta l'opera del Creatore non è in mio potere. Ma fare la Sua volontà, scritta nella mia coscienza: questo è in mio potere, e io lo so con certezza. E quando lo
faccio
, sono certamente tranquillo».
Lev Tolstoj
Cit. da
Resurrezione
Frasi di Lev Tolstoj
Tu no paghi, sai che facciamo? Ti taglio al punto vita, sbuccio tutta la tua pelle fino alla testa e
faccio
un nodo. Tu non muori per questo, tu muori soffocato.
Gennady
Dal film:
Limitless
Scheda film e trama
Frasi del film
Iniziai a fare sport pensando a Pistorius e Zanardi. Ma chi regala speranza è Margherita, che fa parte di art4sport, l'associazione di cui
faccio
parte, grazie alla quale tanti giovani amputati possono fare sport: è nata senza un braccio, ma ama è il taekwondo. E anche se qualcuno le spiegava che non poteva, è andata avanti.
Bebe Vio
Frasi di Bebe Vio
Adesso mi suicido. Così gridai a mio papà. Non sapevo neanche bene cosa volesse dire, ero piccola. Ma lui mi sorprese: E come fai?. Arrabbiata dissi: Sai cosa
faccio
? Mi butto dal letto. E lui: Senti, se vuoi farlo, fallo bene e ti porto al secondo piano. Io lo guardai sconvolta. Poi mi disse: Dai smettila, la vita è una figata. Mi lasciò sul letto e se ne andò. Cavoli, in quel momento mi si rivoltò il mondo: ero ancora viva, quindi meglio che iniziavo a godermela, la vita.
Bebe Vio
Frasi di Bebe Vio
Chuck
: Ehi, pivello, dove stai andando?
Thomas
: Voglio solo vedere.
Chuck
: Guarda quanto ti pare, ma non oltrepassare mai quei muri.
Thomas
: Perché no? Che c'è lì dentro?
Chuck
: Non lo so. Io
faccio
quello che mi dicono. Non possiamo entrare e basta.
Dal film:
Maze Runner
Scheda film e trama
Frasi del film
Mi piace molto l'Italia, soprattutto la Sicilia. Ci vengo abbastanza spesso.
[...]
Mi sento molto vicino a questa terra così ricca di memorie felici per me e questo viaggio è per certi versi un pellegrinaggio che
faccio
con particolare devozione e amore.
Tennessee Williams
Cit. da
Intervista a Il Manifesto, 17 ottobre 1982
Frasi di Tennessee Williams
Ho iniziato ad allenare una ragazzina:
faccio
la prima schiacciata lenta e altre due palle le mando sopra la testa. Poi le dico: adesso non ti anticipo nulla perché posso usare la bassa o l'alta o dritta in faccia, non devi avere paura del pallone perché sei protetta dal bagher. Ho schiacciato, lei ovviamente ha esitato e si è presa la stampata in bocca, le è uscito il sangue dal naso, sono andato lì perché mi sentivo davvero in colpa e le ho chiesto: come stai, vuoi il ghiaccio o vuoi andare a bagnarti? E lei mi ha risposto: no, ancora. E' stata lì davanti, aveva 11 anni. Alla fine questo tipo di sfide ti temprano e ti fanno crescere.
Andrea Lucchetta
Frasi di Andrea Lucchetta
Faccio
i 100 Secondi su Rds e le notti elettorali. Sono decatleta dell'informazione e fantasista di titoli e battute.
Enrico Mentana
Cit. da
Da un'intervista a Corriere.it, 24 settembre 2017
Frasi di Enrico Mentana
[Un uomo e una donna, parlano della vita dopo la morte]
Uomo
: Continuo a pensare a una cosa che hai detto. Hai detto che spesso ti senti come se stessi osservando la tua vita dal punto di vista una vecchia in punto di morte.
Donna
: Sì, a volte mi sento ancora così. Come se stessi rivedendo la mia vita, come se i suoi ricordi fossero il mio stato di coscienza.
Uomo
: Si esattamente. Ho sentito dire che Tim Leary poco prima di morire, disse che aspettava con ansia il momento in cui il suo corpo sarebbe morto ma il cervello sarebbe rimasto in vita. Sai che dicono che l'attività cerebreale continua per 6-12 minuti dalla morte del corpo? E un secondo di coscienza onirica, un solo secondo, è infinitamente più lungo di un secondo da svegli.
Donna
: Ah si altroché. Per esempio, mi sveglio e sono le 10 e 12, poi mi rimetto a dormire e
faccio
questi sogni lunghi, bellissimi che sembrano durare ore. E invece, mi risveglio e sono le 10 e 13.
Uomo
: Si esatto! E quindi in quei 6-12 minuti di attività cerebrale, potrebbe esserci tutta la tua vita, voglio dire, tu sei quella vecchia che sta rivedendo ogni singola cosa.
Donna
: Anch'io pensavo ad una cosa che hai detto. Quando hai parlato della reincarnazione e dell'arrivo delle nuove anime. Ci sono tante persone che sono convinte di essere la reincarnazione di Cleopatra, o di Alessandro Magno, e mi viene voglia di dire loro che sono solo degli stronzi qualunque. Insomma è possibile? Pensaci un attimo. La popolazione mondiale è raddoppiata, negli ultimi 40 anni giusto? Perciò se bisogna credere davvero a quella teoria dell'anima eterna che trasmigra, c'è solo il 50% di probabilità che la tua anima abbia più di 40 anni. E addirittura, una probabilità su sei che abbia più di 150 anni.
Uomo
: Cioè vuoi dire che la reincarnazione non esiste? Che siamo tutte anime giovani e che la metà di noi è solo al primo giro, questo vuoi dire?
Donna
: No quello che cerco di dire è che secondo me la reincarnazione è solo un'espressione poetica del concetto di memoria collettiva. Mi ricordo di aver letto l'articolo di un biochimico un po' di tempo fa, e lui spiegava che quando nasce un elemento di una determinata specie, ha un miliardo di anni di ricordi da cui attingere, ed è così che noi ereditiamo i nostri istinti.
Uomo
: Si mi piace! È come se ci fosse una grande rete telepatica e tutti noi ne facessimo parte, in modo cosciente o meno. E questo spiegherebbe anche il perché di questi progressi apparentemente spontanei in tutto il mondo, sia nell'arte che nella scienza! Ti ritrovi con gli stessi risultati dappertutto, indipendetemente dalle differenze. C'è un tipo al computer che trova una soluzione e quasi simultaneamente, in altre parti del mondo, altri che trovano la stessa soluzione!
[...]
È come se telepaticamente, ci scambiassimo le nostre esperienze.
Dal film:
Waking Life
Scheda film e trama
Frasi del film
Mi vendicherò, figli di puttana, fosse l'ultima cosa che
faccio
[...]
. Sarete voi a supplicarmi di farvi morire!
Dal film:
Waking Life
Scheda film e trama
Frasi del film
La creazione sembra nascere dall'imperfezione, sembra venir fuori da uno sforzo e dalla frustrazione, ed è così che secondo me è nato il linguaggio, è derivato da un forte... desiderio di trascendere il nostro isolamento per comunicare in qualche modo gli uni con gli altri, e probabilmente è stato facile, è stata una semplice questione di sopravvivenza, per dire 'acqua' abbiamo prodotto questo suono, 'c'è una tigre dietro di te' e abbiamo prodotto un altro suono... Ma quello che è davvero interessante, secondo me, è il fatto che noi usiamo lo stesso identico sistema di simboli per comunicare tutti i fenomeni astratti o intangibili che si verificano nella nostra vita. Come si esprime la frustrazione? Come si esprime la rabbia o l'amore ? Quando dico la parola amore il suono viene fuori dalla mia bocca e colpisce l'orecchio dell'altra persona, viaggia attraverso un intricato percorso che porta al cervello attraverso i ricordi d'amore o di mancanza d'amore e l'altra persona registra quello che dico e dice di capire, ma io come
faccio
a saperlo? Perché le parole sono inerti, sono simboli, sono morte, capisci? E una grandissima parte di tutta la nostra esperienza è intangibile, gran parte di quello che percepiamo non può essere espressa con le parole. Eppure... quando noi comunichiamo l'uno con l'altro, e percepiamo di avere stabilito un contatto, e capiamo di essere stati capiti, secondo me proviamo una sensazione quasi di... comunione spirituale. Ed è forse una sensazione transitoria ma è ciò per cui viviamo.
Dal film:
Waking Life
Scheda film e trama
Frasi del film
Quando
faccio
la brava, sto bene, ma quando
faccio
la cattiva, sto meglio.
Mae West
Frasi di Mae West
Io i miei affari li
faccio
in questa città... a molti miei clienti la cosa non piacerebbe, potrebbero storcere un po' il naso e chiamarmi "Martin Luther Werthan" dietro le spalle.
Boolie Werthan
Dal film:
A spasso con Daisy
Scheda film e trama
Frasi del film
[Su Alan Friedman]
È un amico, ma una primadonna assoluta. A Mister Euro, lui conduceva, io facevo interviste. C'era la guerra in Kosovo e ottengo un'intervista a D'Alema premier. Friedman dice ti accompagno. Andiamo e gli fa: Presidente, di solito le interviste non le
faccio
io, ma se preferisce, per lei
faccio
un'eccezione. E D'Alema: Secondo lei, posso davvero preferirla a Myrta Merlino?
Myrta Merlino
Cit. da
Corriere.it, intervista di Candida Morvillo del 10 settembre 2017
Frasi di Myrta Merlino
In tutto quello che
faccio
, il mio obiettivo è rafforzare la democrazia in Germania e altrove.
Angela Merkel
Cit. da
Corriere.it, intervista del 5 settembre 2017
Frasi di Angela Merkel
Non mi piace quando giro con certe persone e mi accorgo che pensano che io non sia abbastanza fico, perché non c'è niente al mondo che mi impedisca di essere totalmente fico. Tutto ciò che
faccio
è innovativo, magari potete non capirlo subito, ma è fico. La famiglia è super fica. Andare a letto con una ragazza diversa ogni sera è super fico. Tutto ciò che
faccio
è fico.
Kanye West
Frasi di Kanye West
Quelle che i media chiamano "crisi", io le definisco "opportunità". I media fanno tutto ciò che possono per spezzare i creativi, gli artisti, lo spirito delle persone, e di conseguenza io
faccio
tutto ciò che è in mio potere per distruggere i media.
Kanye West
Frasi di Kanye West
Jack
: Dopo ho lavorato su un peschereccio per calamari a Monterey, poi sono andato a Los Angeles, al molo di Santa Monica, e lì ho iniziato a fare ritratti per dieci centesimi l'uno.
Rose
: Perché non posso essere come te, Jack? Dirigermi verso l'orizzonte quando ne ho voglia. Dimmi che un giorno andremo su quel molo, anche se dovessero restare solo parole.
Jack
: No, lo faremo. Berremo della birra da quattro soldi, e andremo sulle montagne russe fino a vomitare.
Rose
: Ah, ah, ah!
Jack
: Poi cavalcheremo lungo la spiaggia, sopra le onde. Ma tu devi farlo da vero cowboy, niente cavalcata all'amazzone.
Rose
: Vuoi dire una gamba su ogni lato?
Jack
: Esatto.
Rose
: Vuoi farmi vedere come si fa?
Jack
: Certo, se vuoi.
Rose
: Mi insegni a cavalcare come un uomo.
Jack
: E a masticare il tabacco come un uomo.
Rose
: Ah... E sputare come un uomo.
Jack
: Perché, non te l'hanno già insegnato al collegio femminile?
Rose
: No.
Jack
: Avanti, vieni, ti
faccio
vedere. Coraggio.
Rose
: Cosa?
Jack
: Ti
faccio
vedere come si fa. Forza.
Rose
: Jack, no.
Jack
: Dai.
Rose
: No, Jack.
Jack:Avanti.
Rose
: No, aspetta, Jack.
Jack
: Coraggio.
Rose
: Jack, non potrei proprio.
Jack
: Forza.
Rose
: Jack...
Jack
: Osserva attentamente.
Rose
: È disgustoso!
Jack
: Va bene, tocca a te. Ah, è pietoso. Dai, devi espettorare al massimo, capisci? Cerca di far leva, usa le braccia. Hai visto la portata di quello? Okay, via. Così va meglio. Devi fare solo un po' di pratica.
Rose
: Davvero?
Jack
: Devi cercare di espettorare il più possibile, per accumularne un bel po', capisci?
Rose
: Mamma. Posso presentarti Jack Dawson?
Ruth
: Incantata.
Rose
: Le altre erano cortesi e curiose verso l'uomo che mi aveva salvato la vita. Ma mia madre lo guardava come se fosse un insetto. Un insetto pericoloso, che doveva essere schiacciato immediatamente.
Molly
: Beh, Jack, pare che convenga averti a portata di mano quando ci si trova nei pasticci. Perché insistono ad annunciare l'ora di cena come se fosse una carica di cavalleria?
Rose
: Ah, ah, ah! Andiamo a vestirci, mamma? Ci vediamo a cena, Jack.
Molly
: Ah, figliolo? Figliolo! Hai idea del pasticcio in cui ti stai cacciando?
Jack
: Non proprio.
Molly
: Beh, stai per entrare nella fossa dei serpenti. Cosa hai intenzione d'indossare? Ah, l'immaginavo. Andiamo. Avevo ragione! Tu e mio figlio portate la stessa taglia.
Jack
: Più o meno.
Molly
: Sei splendente come un penny lustrato, ah, ah, ah!
Dal film:
Titanic
Scheda film e trama
Frasi del film
Professore
: Cominciamo?
Giada
: Alberti Carolina.
Carolina Alberti
: Presente.
Giada
: Caloria Lucio.
Lucio Caloria
: Presente.
Giada
: Porzio Livia.
Livia Porzio
: Presente.
Giada
: Zamponi Maria.
Maria Zamponi
: Presente.
Giada
: Croce Riccardo.
Riccardo
: Presente.
Giada
: Croce, la interrogo io. Così magari è più a suo agio. Le piace tanto la sociologia della comunicazione a quanto vedo. Addirittura biennalizza. Ha fatto male i suoi calcoli. La sua assistente preferita non c'è più.
Riccardo
: Vedo che si ricorda i dettagli. Allora non le ero così indifferente.
Giada
: Vedo che il tempo passa, ma lei rimane lo sbruffone di sempre.
Riccardo
: No, Giada, sono cambiato grazie a te, e vorrei che mi ascoltassi.
Giada
: Allora, Croce, parliamo di manipolazione. Hm? Cosa mi sa dire dei fattoidi?
Riccardo
: I fattoidi. Sono delle allucinazioni mediali. Si tratta di fatti mai accaduti che i mezzi di comunicazione presentano come reali. Questo aspetto però non riguarda soltanto i media. Può capitare a tutti di prendere un abbaglio. Magari innamorandosi di una persona che in realtà non è mai esistita.
Giada
: Anche la menzogna consiste nella creazione di notizie su eventi totalmente inventati.
Riccardo
: Io ho sbagliato a mentire, Giada, e ne sto pagando le conseguenze. Tu, invece? Mi sai dire chi sei veramente? Appena sei potuta salire sulla giostrina che tanto criticavi lo hai fatto, senza esitare un attimo.
Giada
: Evidentemente io non sono stata abituata a stare sulla giostrina da piccola, non avendo papà che mi pagava i giri. E adesso ci rimango quanto mi pare. Attieniti alle domande, o l'interrogazione finisce qui. Mi parli della manipolazione ai fini commerciali.
Riccardo
: Il concetto di base è che chi mostra vende. E per vendere un prodotto bisogna vendere l'idea più che la sostanza. Tu, per esempio, adesso che idea vendi?
Giada
: Le domande qui dentro le
faccio
io. Continuiamo o se ne vada. Che cos'è l'agenda-setting?
Riccardo
: L'ipotesi di agenda-setting sostiene che le persone tendono a considerare importanti e reali soltanto le cose di cui parlano i media, in particolare la televisione. Ciò che non viene mostrato non esiste. Soltanto adesso ho imparato a guardare, Giada, e ti vedo chiaramente. Tu, invece, ti vedi?
Giada
: Pure la morale. Proprio tu. Patetico. Si è preparato. Trenta. Vattene. Vattene!
Riccardo
: Giada, io ti amo.
Giada
: È un problema tuo. Mi parli di quello che vuole.
Studente
: Sì... ehm... la comunicazione... La comunicazione è una cosa molto importante. Ehm... Infatti sta diventando... ecco... proprio il centro... se andiamo a vede...
Dal film:
Come tu mi vuoi
Scheda film e trama
Frasi del film
Giada
: Eccomi qui. Allora, che avete mangiato?
Avventori
: Tre primi grazie.
Giada
: Vino e pane... Facciamo 55? Non so di cosa stai parlando.
Peppe
: Ah, non sai? Ma cosa credi? Ho fatto i conti. Sono giorni che va avanti questa storia. Credi che sono rincoglionito? Son trenta anni che
faccio
questo lavoro. Io adesso ti denuncio.
Giada
: No, Peppe, ti pre...
Peppe
: Tu sei una ladra! Sei una ladra. A che ti sono serviti quei soldi, eh? Ti sono serviti per farti su carina?
Giada
: Era solo un prestito.
Peppe
: Sì.
Giada
: Te li avrei ridati.
Peppe
: Sì. Tira fuori tutti i soldi che ci hai in tasca. E vattene, prima che ci ripenso.
Sara
: Hai una faccia.
Giada
: Sto a pezzi, non ho dormito.
Sara
: Ma hai fatto tardi in trattoria? Non ti ho nemmeno sentita rientrare.
Giada
: Sì, ho fatto tardissimo. Ieri c'era un sacco di gente.
Sara
: Ma certo che così t'ammazzi proprio, però.
Giada
: Tanto non ci lavoro più. Non mi piaceva e mi sono licenziata.
Sara
: E come fai adesso?
Giada
: Qualcosa troverò.
Sara
: Ti manca Riccardo, vero?
Giada
: Per me Riccardo è morto.
Professore
: Avanti!
Giada
: Professore! La disturbo?
Professore
: Signorina Ferretti!
Giada
: Ho ripensato alla sua offerta. Accetterei con gioia. Seguirla è sempre stato il mio sogno sin dal primo anno. Solo che non so se posso permettermelo. Ho bisogno di un lavoro per mantenermi gli studi.
Professore
: Un lavoretto, capisco. Non è facile.
Giada
: Lo so, però io non sono una ragazza ricca. So che questo non è un suo problema, quindi se non può aiutarmi...
Professore
: No, si figuri. Fare l'assistente non paga, ma posso coinvolgerla in qualche progetto di ricerca ben retribuito.
Giada
: Grazie, professore. Sarebbe un sogno per me!
Telefonino
: Tim, messaggio gratuito. Il cliente da lei chiamato non è al momento raggiungibile.
Loris
: Io non lo reggo più, è diventato una mummia. Pare una zecca. Ecco. T'ho detto tutto.
Fiamma
: Ci credo. La maestrina gli ha fatto saltare Ibiza.
Loris
: Hm. Sì, però, la maestrina adesso... Cioè tu te la ricordi prima? Io du' bottarelle gliele darei. Non so è diventata una... zoccola, bella figa.
Fiamma
: Era inevitabile.
Loris
: Hm. No, no, ma era chiaro, infatti, no, ci hai ragione. Cioè, pensi che se gliele davo io 50 Euro a lezione non era uguale? Non era lo stesso? Inf... infatti alla festa, cioè, gliele stavo... Sì, no, gliele stavo per dare proprio, e... poi, vabbè, Ricky, le cose... Ma senti, ma... te ce l'hai il numero suo? No? Che è? Ricky, eh, eh, non t'avevo sentito, cioè era uno...
Riccardo
: Me ne so accorto.
Loris
: No, ma mo' ti abbiamo sentito arrivare, era uno scherzo. Scherzo.
Riccardo
: Senti, Loris, fai una cosa: quando te ne vai, lascia le chiavi sul tavolo.
Loris
: Dai!
Riccardo
: Questa casa non è più la puttana di tutti.
Loris
: Ma te pare?
Riccardo
: E non sto scherzando.
Loris
: Certo, pure te, la scusa di... di tuo padre... Potevi inventartene una meglio.
Riccardo
: Che hai detto?
Loris
: Potevi inventartene una meglio! Una sc...
Riccardo
: Tu che cazzo ne sai?
Loris
: Caz...
Riccardo
: Gliel'hai detto tu?
Loris
: Ma te pare? Te pare? Gliel'ha detto... gliel'ha detto Alessia. Gliel'ho detto io.
Riccardo
: Alessia?
Loris
: Alessia.
Riccardo
: E tu lo sapevi?
Loris
: Sapevo... Sì.
Riccardo
: E non m'hai detto un cazzo? Begli amici, bravi. Sapete che vi dico? Che mi fate schifo! Sparite, tutti quanti.
Fiamma
: Poraccio.
Loris
: Tu aspetta un altro quarto d'ora a dirmi che sta là.
Dal film:
Come tu mi vuoi
Scheda film e trama
Frasi del film
Sara
: Giada non c'è.
Riccardo
: Ah. E a che ora torna?
Sara
: È andata dai suoi. Ha detto che vi vedete lunedì all'esame.
Riccardo
: Cioè, non è proprio a Roma? Ma non m'ha detto niente!
Sara
: Eh, che ci vuoi fare? È fatta così. È in ritiro pre-esame. Però tu abbi fede, eh, che chi semina raccoglie. Ciao.
Riccardo
: Grazie.
Giada
: Mi scusi.
Riccardo
: Giada! Oh! Porca puttana.
Professore
: Silenzio! Cominciamo.
Riccardo
: Giada! Ecco!
Professore
: E consegna così, quattro sgorbi?
Riccardo
: Sì, buongiorno. Giada! Ehi! Ferma! Ma perché l'hai fatto?
Giada
: Vattene. Tu sei l'ultimo a cui devo delle spiegazioni.
Riccardo
: Ma che cazzo hai? Sei matta? Mi hai fatto bocciare!
Giada
: E questi metafisici gran cazzi non ce li metti? Ti bocciano? Sai perché? Non è per colpa mia, ma perché tu sei un idiota che non sa fare un cazzo!
Riccardo
: Giada, càlmati. Che è successo?
Giada
: L'hai sentito Robbie Williams qui? Vuole sapere che è successo. Te lo dobbiamo mimare?
Sara
: Va bene così? O ci mettiamo in mutande?
Giada
: E poi tuo padre è davvero una bella figa. Non c'è che dire. Carino il localino dove andate a cena.
Riccardo
: Ah, non dirmi che tu... giovedì?
Giada
: Vaffanculo!
Riccardo
: Senti, te l'avrei detto! Tu come l'hai saputo?
Giada
: Riccardo, vattene o ti prendo a calci nelle palle. Non sto scherzando.
Riccardo
: Senti, ti dico tutto. Ho sbagliato a non invitarti, mi dispiace, ma... sto bene quando ballo, mi piace. Non
faccio
niente di male.
Giada
: Hai sentito? Non fa niente di male.
Sara
: Ah! E noi che invece... maligne!
Giada
: Niente niente?
Riccardo
: Pure quello hai visto? Senti, Giada, ero ubriaco, quella non conta niente, capisci?
Giada
: Basta, sparisci! Tu mi fai schifo. Tu e il tuo mondo di buffoni. La tua vita è incolore, è insapore, inodore. Non esiste. Tu non esisti.
Riccardo
: Aspetta. Che stronzo! Vaffanculo!
Giada
: Via tutto! Via tutto! Non voglio più vederle, queste cose! Quella Giada è morta.
Sara
: Ma pure quelle? Ma alcune non sono così male! Guarda che poi magari ti penti.
Giada
: Quelle? Ma figurati, non se le prendono manco gli albanesi! Forse questo lo tengo.
Sara
: E no, se fai una scelta, allora coerenza.
Giada
: Giusto. Ma vaffanculo pure a nonna. Vaffanculo! Ma che si pensa, che muoio perlui? Che stavo giocando? Che ne sa uno così dei problemi delle persone normali? Eh? Che ne sa?
Sara
: E che lo chiedi a me? E che ti sembro una persona speciale?
Giada
: Ma io non ci torno nella merda, eh? No, io non ci torno. Io mi tiro fuori. Ecco, questo no, è pulito. No. Porca puttana. Porca troia! L'ho messo tre volte e già s'è scucito. Cazzo!
Sara
: A Giada, 'sti cazzi! È un vestito, si cuce, càlmati!
Giada
: Senti, io non ce l'ho i soldi per tornare da Hermes. Dove li trovo? Ho già speso tutto quello che avevo.
Sara
: Ho capito, ma càlmati! Falla finita co' 'sti vestiti! Che pure se non ti vesti da mignotta un giorno, mica muori?
Giada
: Oh, ma mica mi vesto da mignotta io, eh? Io gli do solo quello che vogliono, hai capito? Io posso smettere quando voglio.
Sara
: Vabbè, senti, io non ti posso vedere così. Capisco tutto, però me sa che quasi quasi... eri meglio prima.
Giada
: Vaffanculo.
Dal film:
Come tu mi vuoi
Scheda film e trama
Frasi del film
Giada
: Quattro caffè... Tre? Limoncello?
Avventore
: Sì, tre limoncelli.
Giada
: Fanno 315.
Avventore
: Ecco. Tenga pure il resto, signorina.
Giada
: Grazie. Le porto la ricevuta.
Avventore
: No, non fa niente, abbiamo fretta, grazie.
Giada
: Arrivederci.
Peppe
: Ah, Gia'! Oh, mi raccomando, il tavolo giù in fondo, so' amici. Trattameli bene, eh? Capito?
Giada
: Sì, certo.
Peppe
: Ah, beh.
Giada
: Devi aiutarmi. Lo rivoglio. Avevi ragione, io... È il look!
Sara
: Ssst! Ci ho un mal di testa... Non è che ne possiamo parlare domani?
Giada
: No! 1.500 euro, è tutto quello che ho. 600 di ripetizioni e 900 da Peppe.
Sara
: Ammazza! Ma ti pagano tanto in trattoria!
Giada
: Ho lavorato un sacco questo mese. Poco di più e potrei cambiare vita.
Sara
: Quanto?
Giada
: Non lo so, 500?
Sara
: E va bene. Farò piangere mamma e papà, però se è per una giusta causa...
Giada
: Grazie!
Cliente
: Arrivederci.
Sara
: Guarda questo! Non è divino?
Giada
: Non so se è il genere di Riccardo.
Sara
: Okay... Trovato! Eh?
Giada
: Non lo so.
Sara
: E dammi retta! L'esperta sono io qui.
Giada
: Sai che è? Magari è meglio se prima mi
faccio
un giro da sola per farmi un'idea. Per dare un'occhiata. Poi andiamo insieme.
Sara
: Va bene. Come vuoi.
Giada
: Okay. Allora ci vediamo a casa?
Sara
: Sì.
Fiamma
: Giada! Che sorpresa trovarti qui.
Giada
: Stavo dando solo un'occhiata.
Fiamma
: Allora non è vero che non ti piacciono i bei vestiti.
Giada
: Beh, non me ne intendo molto, ma devo ammettere che sono belli.
Fiamma
: Eh già, le cose belle sono belle.
Giada
: Se solo non fossero così care!
Fiamma
: Il problema sono sempre i mezzi. Interessante. Ti va un Campari da Babbington's? Grazie.
Cameriera
: Prego.
Fiamma
: Oggi offro io.
Giada
: Grazie.
Fiamma
: Allora, come va con Riccardo?
Giada
: Insomma, ho capito che così come sono non gli piaccio.
Fiamma
: Certo. Questo è comprensibile. Per alcune non c'è nulla da fare. Ma tu hai una buona base, lavorandoci. E ricorda: gli uomini sono creature più elementari di quello che sembrano. Ti porto da uno che ha le chiavi del paradiso.
Giada
: Lui può aiutarmi davvero?
Fiamma
: Lui può guarirti.
Dal film:
Come tu mi vuoi
Scheda film e trama
Frasi del film
Giada
: Ti disturbo? Sono passata per un salutino.
Riccardo
: No, figurati. È che stavo uscendo...
Fiamma
: Ricky! Ho trovato il tipo per te!
Riccardo
: Con degli amici.
Fiamma
: Allora?
Riccardo
: Lei è Giada, sai, no... che... mi dà ripetizioni di economia politica... E lei è Fiamma.
Fiamma
: Mh, Giada. Sei proprio come ti immaginavo. Ma vieni di là.
Riccardo
: Mio cugino Loris lo... lo conosci già. E lei è Katia, e lei è Alessia.
Giada
: Giada.
Riccardo
: Sì. Bene. Presentazioni fatte. Beviamo qualcosa? Sì?
Alessia
: Come vanno le ripetizioni?
Giada
: Bene. Fa grossi progressi.
Loris
: Ma in che campo proprio, precisamente?
Riccardo
: Dai, fatela finita, eh?
Fiamma
: Ricky, che fai? Ti agiti? Non è da te.
Alessia
: Fiamma, lascia perdere. Magari c'è qualcosa che non sappiamo.
Riccardo
: Ho capito. È scattato l'angolino dell'umorismo, vero? Vabbè, usciamo?
Loris
: Ottima idea! Andiamo tutti a ballare?
Alessia
: Magari! Certo che non so se ci fanno entrare.
Katia
: Giada, giusto? Vuoi passare a casa a cambiarti?
Giada
: No, grazie. Tanto se andate in discoteca, io non vengo. Non mi piace molto.
Alessia
: Giura? Non l'avrei mai detto! E cosa fai di solito?
Katia
: Beh, shopping lo escluderei.
Alessia e Katia
: Ah, ah, ah, ah!
Loris
: Che iene, oh!
Giada
: Beh, c'è molto altro da fare in una vita che meriti di essere vissuta. Per esempio, io non ho bisogno del gommista per rifarmi il trucco.
Katia
: Ah, ah, ah!
Loris
: Oddio, che t'ha detto!
Alessia
: Ma sta parlando con me, 'sto scaldabagno?
Riccardo
: Alessia, adesso basta, eh?
Giada
: Chi è lo scaldabagno? Pensi di valere qualcosa per quei quattro stracci? Ma vai a lavorare un giorno e poi mi racconti!
Fiamma
: Va bene, ragazze, adesso basta. Si parla d'altro. Così ci annoiate.
Giada
: Perché, prima ci stavamo divertendo? Comunque io vado. Ero passata solo per un saluto.
Riccardo
: Giada, aspetta. Senti, mi dispiace. Alessia... è un po' stronza.
Giada
: Non fa niente. Non dovevo passare senza avvisarti, lo sapevo.
Riccardo
: Ma no, dai, fammi un sorriso. Non mi va che te ne vai così. Senti, ti chiamo in questi giorni, okay?
Loris
: Secondo me, invece, è una bella fica!
Katia
: Ma com'era vestita, poverella?
Alessia
: Li avrà presi alla Caritas?
Riccardo
: Allora? Usciamo?
Fiamma
: Intentabile!
Loris
: Ric, è ancora più cozza di come me la ricordassi.
Alessia
: Ricky, mica te lo scopi 'sto mostro, vero?
Riccardo
: Io? Scoparmela? State scherzando, spero. Eh? Ce la
faccio
credere un po', così, per non pagare, dai. Oh, ragazzi, ma vi pare?
Giada
: Pezzi di merda, bastardi. A me se... se io fossi al potere, saprei come risolverla, col Napalm! E i sopravvissuti nelle miniere a spalare, nei gulag!
Sara
: Ma lui che faceva?
Giada
: Si vergognava di me. Ma sembro così sfigata?
Sara
: Devo rispondere?
Giada
: Non essere cattiva con me.
Sara
: Ma non è cattiveria, però sei tu che, con ostinazione, difendi il tuo look.
Giada
: E che devo fare? Solo la parola "look" mi... mi fa venire voglia di vestirmi peggio.
Sara
: Difficile...
Giada
: Ma non lo capisci? Almeno tu! Io voglio essere amata per quella che sono.
Sara
: A Giada! La storia della bellezza interiore è 'na cazzata! Prendine atto. Nella vita, bello vuole bello. Come diceva Darwin! È la selezione naturale, no?
Dal film:
Come tu mi vuoi
Scheda film e trama
Frasi del film
Giada
: ... l'etnocentrismo...
Riccardo
: Ehi, ma non ti annoi a studiare sempre?
Giada
: È necessario. E poi preferisco studiare che essere costretta a divertirmi.
Riccardo
: Tu vieni proprio da un altro pianeta, eh? Guarda là. Tutto in mostra. Poi ci parli e magari scopri che non hanno niente da dire. A quella sta bene farsi trattare come un oggetto. Si fanno mercificare. Tu invece... no.
Giada
: Riccardo...
Riccardo
: Sì.
Giada
: È un paio di giorni che cerco uno dei miei taccuini. Quello che non ti volevo dare. Per caso ce l'hai tu?
Riccardo
: Io?
Giada
: Sì, tu. O forse ce l'ha la ragazza che ama farsi mercificare. Pensi che sono cretina? Mi prendi pure per il culo?
Riccardo
: Va bene. Scusa.
Giada
: Sei un essere spregevole. Come ti sei permesso? È una violenza, lo capisci?
Riccardo
: E dai! Non esagerare adesso. Ho sbagliato. Ma non so come fare con te. Io volevo... solo cercare di capirti un po'.
Giada
: Ma che cazzo te ne frega di capirmi!
Riccardo
: Effettivamente non lo so! Però mi frega. Senti, ormai le ho lette le cose che hai scritto. E ci ho pure pensato, sul serio! Tu dici cose giuste, ma... ci hai troppa rabbia. Tu ci rosichi troppo. La vita può essere presa anche in un altro modo, sai? Giada, io non voglio insegnarti niente. Lo so che pensi che sono un coglione.
Giada
: Mh.
Riccardo
: E forse hai anche ragione.
Giada
: Mh.
Riccardo
: Ma almeno quando c'è il sole, io sorrido. Oggi c'è il sole, Giada. Te ne sei accorta?
Giada
: Sì, però non mi piace che tu...
Riccardo
: Lo so, ho sbagliato. E... Ti chiedo scusa. Dai, sai che facciamo? Oggi niente lezione. Ci sei mai salita sul tetto? No? Ti va? Così ci godiamo questo splendido sole.
Giada
: È proprio bello qui.
Riccardo
: Senti, ti va di venire a cena da me questa sera?
Giada
: Dici che ho fatto bene ad accettare subito?
Sara
: Minimo.
Giada
: Ho chiesto anche il permesso in trattoria. Non so, sono confusa. So solo che quando ci penso mi sento una stretta allo stomaco. Che significa?
Sara
: Che ti sto invidiando.
Giada
: Beh, non c'è molto da dire. Vengo da un paesello vicino a Roma. E ci torno poco per non sentire le lagne di mia madre. Mi
faccio
un gran culo per pagarmi gli studi. Fine. E tu?
Riccardo
: Neanche io ho molto da dire. Sempre stato qui. Con mio padre parlo poco, mia madre invece parla troppo. E nella vita non vorrei fare un cazzo, tranne divertirmi.
Giada
: Certo che noi due non abbiamo proprio niente in comune.
Riccardo
: Già. Eppure sei a cena qui. Curioso, no?
Giada
: Sì. Infatti è strano. Perché sono qui?
Riccardo
: Beh, perché magari ci sono cose che ancora non ci siamo detti. Forse.
Giada
: Cose tipo?
Riccardo
: Posso? Sei più bella così. Perché li porti?
Giada
: Perché non ci vedo. Senza mi sento persa.
Riccardo
: Forse è meglio. Non trovi?
Giada
: Non lo so. Dici?
Riccardo
: Non ti piace guardarci?
Giada
: Preferisco esserci.
Riccardo
: C'è qualcosa che non va?
Giada
: Non così.
Riccardo
: E come?
Giada
: Dolcemente.
Dal film:
Come tu mi vuoi
Scheda film e trama
Frasi del film
Loris
: Colpo di scena! La cozza si è chiusa nel suo guscio, eh? E dillo che ti rode.
Riccardo
: Falla finita.
Loris
: Strategico, cugino mio. Cosa può volere l'animale cozza dall'uomo? Questa è la domanda. Rassicurala. Scopri quello che pensa e... e assecondala. Falle credere che state sulla stessa linea d'onda.
Giada
: Ha fatto bene gli esercizi e dice che a Ibiza questa estate non ci va più. Quella di Ibiza è una cazzata per sembrare profondo. E gli esercizi se li sarà scaricati via Internet.
Sara
: Ma tu guarda le cose da un altro punto di vista. Se mente, mente per te. Ma non credo che non ne sei per niente lusingata.
Giada
: Tu ti fideresti di uno così?
Riccardo
: "Il male del mondo". Che è?
Giada
: Riflessioni.
Riccardo
: Riflessioni su cosa?
Giada
: Su come vedo il mondo.
Riccardo
: Ah, interessante. Posso leggerle?
Giada
: Non credo che ti interesserebbero.
Riccardo
: Perché no? La smetti di trattarmi come un minorato?
Giada
: Scusami. È che sono cose confuse, private. È il mio modo di guardare, ed è una cosa intima.
Riccardo
: Beh, mi interessano davvero. Prometto che non lo
faccio
leggere a nessuno.
Giada
: No. No, non siamo così in confidenza, no.
Riccardo
: Guarda che anche io ho la mia visione del mondo: le mie foto.
Giada
: Ah sì, le tue foto, è vero.
Riccardo
: Ah sì? Perché, cos'hanno?
Giada
: Niente. Non so se vuoi davvero sapere quello che penso.
Riccardo
: Perché non voglio? Avanti, dimmi.
Giada
: Penso che siano begli scatti. Sai abbinare con gusto i colori, sai usare Photoshop. Ma niente di più. Sono solo illustrazioni. Non c'è sguardo, non c'è personalità. Tu non sai guardare, questo penso.
Riccardo
: Ah, non so guardare?
Giada
: No.
Riccardo
: Tu sì, invece.
Giada
: Sì. Cambia capitolo.
Loris
: Aspetta, aspetta, no! Ce n'è un'altra! Fuggono i cervelli, restano le tette. Imbottite e strizzate per sembrare sempre più turgide e potenti! Il push-up è il simbolo della falsità imperante. La supremazia dell'apparenza sulla sostanza.
Ragazza
: E poi a che serve il push-up? Tanto la gomma adesso te la metti dentro, vero, Alessia? Loris: L'individuo contemporaneo crede che basti esserci per esistere. Vive ma non guarda, vede solo le forme e non la sostanza, ed è convinto che questa sia la sua missione. In realtà è solo una debole maschera che nasconde la tragedia di una vita vuota.
Katia
: Ma questa sta proprio fuori!
Fiamma
: Oddio, poverina. È chiaro che parla così perché è brutta e povera. No, Ricky?
Riccardo
: Eh, beh, sì, eh? Abbastanza.
Fiamma
: Per forza. Uno è interessato alla verità solo perché il resto non può permetterselo. È così ovvio. Dalle per qualche giorno la possibilità, e poi vedi.
Riccardo
: E se invece fossimo noi a non capire il suo punto di vista? Magari perché vediamo le cose da un'altra prospettiva.
Fiamma
: Fìdati, caro. Se una così potesse mettere le sue manine su ciò che disprezza tanto, nel giro di qualche istante te la ritroveresti a difenderlo con le unghie. Come se fosse sempre stato suo.
Riccardo
: Sì, infatti hai ragione. Però, forse, non sono tutti come noi, no?
Fiamma
: No, Ricky, è come dico io. L'essere umano è fatto così.
Loris
: Fine antropologa.
Dal film:
Come tu mi vuoi
Scheda film e trama
Frasi del film
Peppe
: Allora, facciamo così: io ti prendo in prova per una settimana. E poi se va bene, t'assumo.
Giada
: Ma questa settimana è pagata?
Peppe
: Ma certo!
Giada
: Tre volte a settimana, tre ore al giorno. 50 euro. Pagamento a inizio lezione, e soprattutto nessuna responsabilità per il risultato. Mh-mh. Sì.
Loris
: Ehm... buongiorno... sorella. Mi dispiace, ma abbiamo già un'enciclopedia che ci fa da aspirapolvere, ed è anche Testimone di Geova.
Giada
: Sono qui per le ripetizioni, fratello.
Riccardo
: Ah. A quanto pare ci conosciamo già.
Loris
: Beh, buona fortuna, cugino. Ti lascio al tuo destino.
Riccardo
: Ti piacciono? Fatte io.
Giada
: Sì, belle. Molto colorate. Come ci mettiamo?
Riccardo
: Io preferisco sotto.
Giada
: Ce li hai almeno i libri?
Riccardo
: Sì, dovrei cercarli. Servono proprio?
Giada
: Mh. E i soldi.
Riccardo
: Capisci? Non ce la
faccio
più. È troppo. L'economia, i grafici, la matematica... e Maria la Sanguinaria che mi scuce 600 sui 1.000 che mi restano! Sto alla fame, Bro'. Mi tocca chiedere le cose a credito. Mollo!
Loris
: Sì, così lo zio ti fa saltare anche le palle, oltre ad Ibiza.
Riccardo
: Ecco, lo vedi? È un complotto. Non c'è verso di sfuggire al ragno al limone.
Fiamma
: Non male. La più cliccata sono io.
Loris
: Ci credo, ti si vede pure il pancreas!
Ragazza
: Oh! Ricky, sei bravissimo! Queste sì che sono foto... artistiche.
Riccardo
: Che
faccio
, la chiamo e mollo?
Loris
: Così passi l'estate a spazzare aghi di pino nella villa a Fregene con papà. Devi essere freddo, Ricca'. Scopatela! Almeno smetti di pagarla.
Riccardo
: Che cazzo dici, Bro'? Ma l'hai vista? Con quella non mi si alza.
Alessia
: Scopare chi?
Loris
: Niente, Alessia. È questione di business.
Riccardo
: Perché, tu dici che risolvo?
Giada
: Porca paletta!
Sara
: Vado io!
Giada
: Sara, hai una lampada da prestarmi?
Sara
: Prendi quella che ho sul comodino! Ciao! Ah, tu sei... sei Ri... Riccardo?
Riccardo
: Eh, sì. Ma c'è Giada? Ciao!
Giada
: Ah... vieni, entra pure. Li hai portati gli esercizi? Okay. Mettiamo una cosa in chiaro, mister culo di marmo. Se ti aspetti che ti dia ripetizioni china tra le tue gambe, ti sbagli di grosso. Quindi, o lavoriamo o quella è la porta. Io non sono come le assistenti con le quali sei abituato a trattare tu.
Riccardo
: Senti, scusami. Io pensavo che... Così, l'ho fatto sulla scia degli eventi.
Giada
: Quali eventi?
Riccardo
: Beh, il buio, le lucette, la finestra chiusa...
Giada
: La finestra chiusa? Sei più a tuo agio così?
Riccardo
: Ah.
Sara
: Dammene uno così! Anche se assomiglia un po' meno a questo, va bene uguale, amen. Fa' che sia io la prescelta. Ti prego, ti prego, ti prego!
Giada
: Finalmente se n'è andato. Ci ha pure provato, l'ameba.
Sara
: E tu?
Giada
: E io che? Non sai che faccia che ha fatto. Pensa che le donne fanno la fila per dargliela.
Sara
: Perché, non è così?
Dal film:
Come tu mi vuoi
Scheda film e trama
Frasi del film
Franca
: ... tu sei troppo giovane per capire. Quando diventi mamma pure tu, vedi. La colpa è pure mia. Almeno avesse scelto Economia, o Medicina. Ma che pensa di farci con Scienza della Comunicazione? Finirà sotto i ponti.
Sara
: Ma no, Franca. Giada è in gamba.
Franca
: Speriamo, Sara. Ti ricordi quand'era piccola? Era già così: sempre in disparte, piena di problemi. Mh! Come si concia poi! Me pare un maschio. Ma si incontra con qualche ragazzo, almeno? La mia paura è che me rimane zitella, con la casa piena de gatti!
Giada
: Ciao, mamma. È sempre un piacere sentirti parlare di me.
Sara
: Il pranzo è quasi pronto.
Franca
: Scusa, Giada, ma 'na mamma se preoccupa sempre, no?
Giada
: Lasciamo perdere. A proposito, a che cosa devo questa tua visita?
Franca
: Ehm... Senti un po', Giada, io e tuo padre abbiamo parlato a lungo. Mi spiace tanto, ma... da quando sono arrivati l'euri non se campa più. La vita costa troppo. E noi non ce la facciamo più a mantenerti qua a Roma. Quindi perciò te ne devi tornà a casa e venire giù solo per l'esame. Oppure te devi trovà un lavoro.
Sara
: No, dai, su, bisogna uscire, vedere gente. Ho letto l'oroscopo: dice che per le Vergini ci saranno importanti novità in amore. Cambiati, su. Dai.
Giada
: Non capisco cosa c'è che non va.
Sara
: Era out negli anni Ottanta, figurati ora! Ti squalifichi da sola.
Giada
: Ma squalifico da cosa? È solo un maglione! Mi copre, tiene caldo e poi ci tengo. Me l'ha regalato mia nonna.
Sara
: E si vede.
Giada
: Sandalo Fornarina, 180 euro, pari a 60 ore lavorative di un ferrotranviere. Cinta Just Cavalli, 600 euro. Un mese di lavoro di una bidella e un pitone assassinato. Taglio alla Paris Hilton, 80 euro. Per un totale di 200 euro mensili. Venti ore di lavoro di un'infermiera.
Marco Babelli
: Scusa, posso? Ti disturbo?
Giada
: No.
Marco
: Che scrivi?
Giada
: Prendo appunti. Sto sviluppando delle teorie sugli scambi sociali, cazzate.
Marco
: No, perché cazzate? È interessante. Cioè?
Giada
: Cioè... la comunicazione sociale funziona a piramide. Ogni gradino è una classe. Chi sta su questo gradino è impegnato ad imitare quelli che sono sopra, via via sino al vertice, dove siede chi non fa nulla e quindi non ha nulla da dire. Risultato? Facciamo tutti lunghe conversazioni sulla caccia alla lepre.
Marco
: Sì, certo. Non ci avevo mai pensato.
Giada
: Invece parlare di... di se stessi, oppure del proprio lavoro, non è "in". Ma perché?
Marco
: Giusto. Infatti io volevo parlarti proprio di quello che
faccio
.
Giada
: E certo, che cosa fai?
Marco
: Il giornalista.
Giada
: Ah, bello! E... e dove scrivi?
Marco
: "Parioli Pocket". È una free press, ma non ha niente da invidiare a quelle a pagamento, eh? È trendy, è roba seria, ci sono i servizi e tutto... E poi guarda, guarda che finezza.
Giada
: Tu di che ti occupi? Rilegature?
Marco
: No, no, io sono Marco Babelli. Io curo la rubrica "Prima/Dopo". Vedi, la nostra redazione trasforma le ragazze qualunque in tipi very cool. Io cerco volti. Questa rubrica aiuta le persone a sentirsi forti dentro.
Giada
: Ah, perdonami, Marco, ho solo un dubbio: la lobotomia te l'hanno fatta da piccolo o è ancora fresca?
Dal film:
Come tu mi vuoi
Scheda film e trama
Frasi del film
Giada
: ...come sono organizzate le attività ripetitive della società. Le attività della società. ... altre forme di attività sociale dal punto di vista del comportamento... altamente organizzata... si riferisce a...
Riccardo
: Bro'! Sì, sono arrivato in tempo. Se non era per te, lo saltavo pure stavolta. Ma quale in bocca al lupo, che non ho aperto libro. Qui l'unica speranza è l'assistente. È l'unica qui dentro preparata meno di me. Sì, bella! A dopo. Stai ripassando?
Giada
: Non lo vedi?
Riccardo
: Mi fai dare un'occhiata giusto per sapere di che si parla?
Giada
: Solo dell'ultimo secolo delle comunicazioni di massa.
Riccardo
: Professoressa! Mi scusi, posso parlarle un secondo?
Assistente
: Mi dica.
Riccardo
: Mi piacerebbe m'interrogasse lei. Sa, sono un po' nervoso e con lei sarei decisamente più a mio agio.
Assistente
: Come si chiama?
Riccardo
: Croce. Riccardo Croce.
Assistente
: Bene. Inizi parlando della teoria del proiettile magico.
Riccardo
: Sì. Sì, sì... ehm... la teoria per cui il proiettile fa...
Giada
: Il sistema dei mass media ha la pretesa di, ehm, creare, eh, diciamo, una comunanza tra le diverse classi sociali, ma al contempo corre il rischio di provocare la passività e l'asservimento del pubblico attraverso la manipolazione delle coscienze. A tal proposito ho provato ad analizzare il contesto sociale all'interno del quale i media agiscono.
Professore
: E cosa ne ha dedotto?
Giada
: Come direbbe Sartori, l'Homo Sapiens è diventato Homo Videns. Non si comunica più con la parola, ma con l'immagine.
Professore
: Sì, questo lo dicono in tanti.
Giada
: Certo. Ma i teorici dimenticano di dire che la TV commerciale impone programmi mediocri affinché sia la pubblicità, ben più interessante, a catturare l'attenzione dello spettatore, e a stimolare il bisogno di imitazione dei modelli che propina.
Assistente
: Allora, Croce, mi parli della teoria ipodermica, mh?
Riccardo
: Sì, eh, la teoria ipodermica... ehm... è quella sviluppata intorno agli anni... Venti, mi pare. No, forse erano i Trenta. Vabbè, che poi, praticamente... il periodo è quello. Sa che ho sempre avuto un po' di difficoltà con i numeri... a parte quelli di telefono, che invece...
Assistente
: Mh. Non è molto preparato, eh? Va bene, Croce, per questa volta se la cava con venti. Accetta?
Riccardo
: Sì. Grazie.
Professore
: Trenta con lode.
Giada
: Scusi, professore...
Professore
: Sì.
Giada
: Io le ho già chiesto la tesi e dopo mi piacerebbe continuare a studiare. Mi chiedevo se con la sua cattedra ci fossero delle possibilità.
Professore
: Mi farebbe piacere, ma purtroppo non posso più prendere assistenti. Ne ho già troppi, eh?
Giada
: Capisco. No, grazie.
Riccardo
: Oh, come t'è andata?
Giada
: Trenta e lode.
Riccardo
: Mazza, che culo!
Giada
: Che cazzo c'entra il culo? Io studio, e
faccio
male. Perché in questo Paese è più facile che quelli come te riescano a diventare assistenti e non io. Quelli come te sono la principale causa del declino culturale, politico ed economico del nostro Paese.
Riccardo
: Addirittura? Non pensavo di essere così importante. Ma vaffanculo, va. 'Sto ragno al limone!
Fabiola Croce
: Ecco, vedi, Giuseppe? Non ne abbiamo uno adatto. Sì, questo potrebbe andar bene, ma se ne è sbeccato uno. Devo prenderne uno nuovo.
Giuseppe Croce
: Prendilo, Fabiola, prendilo.
Riccardo
: Buongiorno! Ciao, papà.
Giuseppe
: Ciao.
Riccardo
: Mamma... Ciao, Cristì! Anche l'esame di comunicazione è andato, eh? Ventisette.
Fabiola
: Ah! Bravo, tesoro, complimenti! Che fai, ti fermi a pranzo?
Giuseppe
: E bravo, Ric.
Riccardo
: Grazie.
Giuseppe
: Quindi siamo a quota esami?
Riccardo
: Quelli del mese scorso più uno, cioè diciotto, no?
Giuseppe
: Eh, già diciotto. Volevo ben dire. Tieni, ho una cosetta per te.
Riccardo
: Cos'è?
Giuseppe
: Certificato esami sostenuti. Dodici. Con la media del diciannove. Il preside di facoltà è un amico. Ma così, per curiosità, che cosa sono io per te? Un asino che se gli tiri la coda caca monete? Dove ho sbagliato io con te? Che ti ho pure permesso di scegliere questo cazzo di Scienza della Comunicazione, che mi dicevi essere la più adatta per l'e-business. E lo sapevo che è solo perché a te non ti va di fare un cazzo. Ma io niente, zitto. E adesso tu mi prendi anche per il culo?
Riccardo
: Papà, ascolta...
Giuseppe
: No, parlo io. Sei un bugiardo, succhia soldi, inconcludente! Ma si cambia, adesso. Basta extra. Basta conti in rosso tutti i mesi. Te ne do 1.000 al mese! Fatteli bastare. E se vuoi andare in vacanza, vedi di superare almeno economia politica, che forse è utile a qualche cosa. Altrimenti passi l'estate a studiare con me e con la mamma.
Fabiola
: Ma dai, Giuseppe, non essere troppo duro, eh! Ma se non li spende lui i soldi, scusa, chi può farlo? Non può mica andare in giro come i figli dei nostri dipendenti.
Giuseppe
: Senti, se è venuto su così... con questa idea della classe eletta e non sa fare un cazzo...
Dal film:
Come tu mi vuoi
Scheda film e trama
Frasi del film
Sono un papà tranquillo. Porto mia figlia e i suoi amichetti al lago a fare i salti con la moto d'acqua. Però lei fa ginnastica artistica. Non sono presente fisicamente per il lavoro che
faccio
, ma quando ci sono cerco di dare qualità. Non so se basta, ma mi impegno.
Andrea Dovizioso
Frasi di Andrea Dovizioso
Ho nuotato tra gli squali per un servizio fotografico. E' stato memorabile. Mi sono divertita ed è stata un'esperienza unica. Tutto quello che
faccio
, in fondo, nasce per mostrare il mio lato coraggioso e creativo.
Rihanna
Frasi di Rihanna
Faccio
questo lavoro da 25 fottuti anni e non ho mai saputo, mentre lo giravo, se il film che stavo facendo sarebbe stato bello o brutto. Puoi solo dare il meglio di te.
Javier Bardem
Frasi di Javier Bardem
«Tutti mi chiedono che cosa penso di ogni cosa» disse Spencer Brydon «e io per rispondere
faccio
del mio meglio, usando un tono evasivo, eludendo il problema, scoraggiandoli con le mie stupidaggini. In verità» aggiunse «a nessuno potrebbe interessare la mia opinione poiché, anche se riuscissi a rispondere con prontezza a domande così sciocche su problemi così vasti, i miei pensieri sarebbero sempre strettamente correlati a me e alla mia esistenza.» Stava parlando con Miss Staverton. Da almeno un paio di mesi cercava ogni pretesto per potere conversare con lei.
Henry James
Cit. da
L'Angolo Allegro ‐ Incipit
Frasi di Henry James
Suor Charlotte
: Ti serve aiuto?
Janice
: Ce la
faccio
.
Dal film:
Annabelle 2: Creation
Scheda film e trama
Frasi del film
All'alba quando fugo
|
i miei destini nell'ombra
|
e mi ri
faccio
antico vate
|
sento che la mia mente
|
mi sgombra e torna
|
e non so qual nulla fiate
|
il petto che d'amore
|
mi rindonda.
Alda Merini
Titolo della poesia:
All'alba quando fugo
Frasi di Alda Merini
Non
faccio
niente per diventare bambina.
Alda Merini
Frasi di Alda Merini
Ho tre costanti: cura del corpo; cura della mente e studio della musica.
Faccio
sempre sport e la mattina m'iberno nella criosauna a meno 110 gradi: mantiene giovane. Consigliano due minuti, io ne reggo sei. Studiando da deejay sei ore al giorno, ho trovato la mia realizzazione: suono e sento che spargo vibrazioni positive.
Gianluca Vacchi
Frasi di Gianluca Vacchi
Io voglio eccellere in tutto quello che
faccio
. Da sciatore, battevo Alberto Tomba e sono stato campione italiano di slalom. Ho lasciato perché dopo la laurea in Economia ho intuito che la Ima, che fa macchine per confezionare tè, farmaci e cosmetici, aveva prospettive enormi. Ho acquisito le quote dei parenti meno interessati, indebitandomi per cinque volte il patrimonio di papà.
[Corriere.it, 4 agosto 2017]
Gianluca Vacchi
Frasi di Gianluca Vacchi
Il problema è sempre lo stesso. Anche quelle volte in cui Roger
[Federer]
batte Rafa
[Nadal]
tennisticamente non lo batte mai mentalmente. Perché una volta Roger possa sperare di vincere bisognerà che gli faccia ancora più male nella prima mezz'ora. Gli deve fare così male mentalmente da trasmettergli questo (duro) messaggio: "Giochi come una merda! Io ti
faccio
vedere come si gioca a tennis, tutti i colpi che non hai, e ti farò un culo così".
Mats Wilander
Frasi di Mats Wilander
I miei avversari cambiano tattica, confronto dopo confronto e per questo anch'io devo cambiare tattica,
faccio
aggiustamenti per rafforzarmi.
[Nel 2016]
Sun Yang
Frasi di Sun Yang
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