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Aforismi Mezzo
Frasi trovate
:
1.969
È difficile dire cosa sia l'Europa oggi senza considerare la sua storia. Quando si parla di immigrazione, ad esempio, dobbiamo tenere a mente cosa sono stati il colonialismo e la decolonizzazione. La storia del '900 ha mostrato dove possono portare nazionalismo e guerra e per quasi
mezzo
secolo una cortina di ferro ha separato due sistemi politici, economici, sociali e culturali contrapposti. L'Europa di oggi affonda le sue radici in queste vicende: facendo i conti con il proprio passato troverebbe certamente spunti per affrontare il presente e costruire il proprio futuro.
Ilaria Salis
Cit. da
lastampa.it, intervista, 19 maggio 2024
Frasi di Ilaria Salis
Il sogno tornò di nuovo, poco prima che iniziasse a piovere. Preso com'era dal sogno, lui non ud¡ neppure la pioggia.
Ecco di nuovo la radura nella macchia siciliana, sopra Taormina. Lui che usciva dal folto e si avviava lentamente verso il centro dello spiazzo, come stabilito. Teneva la valigetta nella destra. Arrivato in
mezzo
alla radura, si fermò, posò per terra la valigetta, arretrò di alcuni passi e si lasciò cadere in ginocchio, come d'accordo. La valigetta conteneva un miliardo di lire.
Frederick Forsyth
Cit. da
Il negoziatore ‐ Incipit
Frasi di Frederick Forsyth
L'uomo in grigio decise che avrebbe rubato i famosi diamanti Glen a mezzanotte. Purché fossero ancora nella cassaforte e l'appartamento fosse deserto. Questo doveva assolutamente saperlo con certezza. Perciò spiava e attendeva. Alle sette e
mezzo
la sua pazienza fu ricompensata.
Frederick Forsyth
Cit. da
Il Quarto Protocollo
‐ Incipit
Frasi di Frederick Forsyth
Era proprio Gajdar ad apparire il miglior garante delle riforme economiche agli occhi dei governi occidentali e io lo sapevo bene, ma un conto è vedere le cose dal laggiù, un altro è trovarsi in
mezzo
agli avvenimenti. (p. 206)
Boris Yeltsin
Cit. da
Il Diario del Presidente
Frasi di Boris Eltsin
Oggi è il sette novembre, porta tante domande amare alla gente della vecchia generazione, anche a quella della generazione di
mezzo
: chi erano i «bianchi», chi erano i «rossi», chi erano i veri eroi? Non ci si capisce niente. E chi siamo noi nella nostra storia? Possibile che siamo stati solo schiavi, carne da cannone? (p. 200)
Boris Yeltsin
Cit. da
Il Diario del Presidente
Frasi di Boris Eltsin
Mi ricordo bene quando lì, nella foresta vergine di Belaja Veža ebbi finalmente una sensazione di liberazione, come se mi fossi scrollato un peso di dosso. Firmando quel patto, la Russia aveva scelto una nuova via per il proprio sviluppo, non si trattava tanto di parti dell'antico impero conquistate secoli prima che si separavano, l'integrazione economica, culturale e politica avrà prima o poi il suo decorso naturale e quei paesi rimarranno in una zona di mutua collaborazione. Piuttosto era importante il fatto che la Russia si era scelta una strada pacifica, democratica e non imperiale, si era scelta una nuova strategia globale rinunciando all'immagine consolidata di dominatrice di
mezzo
mondo, rinunciando al confronto armato con la civiltà occidentale e al ruolo di gendarme nei conflitti etnici. (p. 108)
Boris Yeltsin
Cit. da
Il Diario del Presidente
Frasi di Boris Eltsin
[I quattro gradi dell'amore]
[...]
bisogna che il nostro amore cominci dalla carne. Se poi è diretto secondo un giusto ordine,
[...]
sotto l'ispirazione della Grazia, sarà infine perfezionato dallo spirito. Infatti non viene prima lo spirituale, ma ciò che è animale precede ciò che è spirituale.
[...]
Perciò prima l'uomo ama sé stesso per sé
[...]
. Vedendo poi che da solo non può sussistere, comincia a cercare Dio per
mezzo
della fede, come un essere necessario e Lo ama.
Nel secondo grado, quindi, ama Dio, ma per sé, non per Lui. Cominciando però a frequentare Dio e ad onorarlo in rapporto alle proprie necessità, viene a conoscerlo a poco a poco con la lettura, con la riflessione, con la preghiera, con l'obbedienza; cosí gli si avvicina quasi insensibilmente attraverso una certa familiarità e gusta pura quanto sia soave.
Dopo aver assaporato questa soavità l'anima passa al terzo grado, amando Dio non per sé, ma per Lui. In questo grado ci si ferma a lungo, anzi, non so se in questa vita sia possibile raggiungere il quarto grado.
Quello cioè in cui l'uomo ama sé stesso solo per Dio.
[...]
Allora, sarà mirabilmente quasi dimentico di sé, quasi abbandonerà sé stesso per tendere tutto a Dio, tanto da essere uno spirito solo con Lui. Io credo che provasse questo il profeta, quando diceva: "-Entrerò nella potenza del Signore e mi ricorderò solo della Tua giustizia-".
[cap. XV]
San Bernardo di Chiaravalle
Cit. da
De diligendo Deo
Frasi di San Bernardo di Chiaravalle
Ahi Francia, ahi Francia! Chiamata dai Nostri predecessori "specchio di tutta la Cristianità e sicura colonna della Fede", tu che nel fervore della Fede cristiana e nella devozione alla Sede Apostolica non hai mai seguito le altre Nazioni, ma le hai sempre precedute! Quanto sei lontana da Noi oggi, con codesto animo così ostile verso la vera Religione: sei diventata la più implacabile nemica fra tutti gli avversari della Fede che mai siano esistiti! Eppure non puoi ignorare, anche se lo volessi, che la Religione della Fede cristiana è il sostegno più solido dei regni, poiché reprime l'abuso dei potenti e la licenza dei sudditi. Per questa ragione gl'invidiosi nemici del potere dei re, per toglierlo di
mezzo
, aspirano a sovvertire la Fede cattolica. Ahi Francia, ancora una volta! Tu che hai chiesto di avere un re cattolico, poiché le leggi fondamentali del regno non esigono nessun altro re se non cattolico, proprio perché era cattolico lo hai ucciso!
[capp. XII-XIII]
Papa Pio VI
Cit. da
Quare lacrymae
Frasi di Papa Pio VI
Il mio ufficio privato era elegante ed enorme, più grande di tutta la nostra prima sede, quella accanto al Pink Bucket. E completamente vuoto. La decoratrice d'interni aveva optato per il minimalismo giapponese, con una nota assurda che suscitava l'ilarità generale. Come tocco di classe aveva piazzato accanto alla mia scrivania una poltrona di cuoio che era un enorme guantone da baseball. «Ora,» mi disse «si potrà sedere qui ogni giorno e pensare alle sue... cose di sport.» Sedetti su quella poltrona sentendomi una palla lanciata male e guardai fuori. Avrei dovuto gustare quel momento, apprezzarne l'umorismo e l'ironia. Uno dei grandi dispiaceri della mia vita era stata l'esclusione dalla squadra di baseball della mia scuola, e in quel momento ero seduto su un guantone gigante, in un ufficio sfacciatamente chic, ed ero il presidente di un'azienda che vendeva «cose di sport» ai giocatori di baseball professionisti. Ma invece di apprezzare i traguardi raggiunti, vedevo soltanto la strada che ci restava da fare. Dalla mia finestra si godeva una vista meravigliosa, ma tutto quello che riuscivo a vedere io era il bicchiere
mezzo
vuoto. Allora non capivo cosa mi stesse accadendo, ma ora sì. Stavo pagando tutti gli anni di stress. Se vedi soltanto problemi, non hai una visione chiara delle cose. E proprio nel momento in cui avevo bisogno di essere più lucido, ero prossimo all'esaurimento.
Phil Knight
Cit. da
L'arte della vittoria
Frasi di Phil Knight
Adesso ci serviva soltanto un nome da abbinare a quel logo che non amavo. Nei giorni successivi discutemmo decine di idee, fino a quando emersero due possibili candidature. Falcon. E Dimension Six. Io propendevo per il secondo perché lo avevo proposto io. Woodell e tutti gli altri mi dissero che era orribile. Non restava impresso e non voleva dire niente. Lanciammo un sondaggio fra i dipendenti. Segretarie, contabili, rappresentanti, commessi, archivisti, magazzinieri: chiedemmo a tutti di passare e suggerire almeno un nome. La Ford aveva appena pagato 2 milioni di dollari a un consulente di alto profilo perché trovasse un nome alla nuova Maverick. Annunciai a tutti: «Non abbiamo 2 milioni di dollari, ma cinquanta persone brillanti, e non possiamo fare peggio di... Maverick». Inoltre, diversamente dalla Ford, avevamo una scadenza. Quel venerdì la Canada avrebbe messo in produzione le nostre scarpe. Avevamo passato ore e ore a litigare e urlare, dibattendo le virtù di questo o quel nome. A qualcuno piaceva il suggerimento di Bork, Bengal. Altri dissero che l'unico nome possibile era Condor. Io sbuffavo e brontolavo. «Nomi di animali. Nomi di animali! Abbiamo preso in considerazione il nome di quasi tutti gli animali della foresta. Deve proprio essere un animale?» Io continuavo a insistere per Dimension Six. E i miei dipendenti continuavano a rispondere che era atroce oltre ogni dire. Qualcuno, non ricordo chi, riassunse la situazione in due parole. «Tutti quei nomi... fanno schifo.» Forse era Johnson, ma, stando a tutti i documenti, lui era già tornato a Wellesley. Una sera tardi eravamo tutti stanchi e la nostra pazienza si era esaurita. Se avessi sentito un altro nome di animale mi sarei buttato dalla finestra. Domani è un altro giorno, dicemmo, uscendo dall'ufficio diretti alle nostre auto. Tornai a casa e sedetti sulla mia poltrona reclinabile. La mia mente andava continuamente avanti e indietro. Falcon? Bengal? Dimension Six? Altro? Nient'altro? Arrivò il giorno della decisione. La Canada aveva già messo in produzione le scarpe, e i campioni erano pronti a partire, ma prima che le potessero spedire avremmo dovuto scegliere un nome. Avevamo anche in programma pagine pubblicitarie sui periodici, che dovevano uscire in concomitanza con le spedizioni, e i grafici aspettavano di sapere che nome inserire. Poi, non ultimo, dovevamo presentare la documentazione all'Ufficio brevetti americano. Woodell entrò nel mio ufficio. «Il tempo è scaduto» disse. Mi sfregai gli occhi. «Lo so.» «Allora, quale sarà il nome?» «Non lo so.» Mi si stava spaccando la testa. Ormai i nomi si fondevano nella mia mente sotto pressione in un caos demenziale. Falconbengaladimensionsix. «Ci sarebbe... un ulteriore suggerimento» disse Woodell. «Di chi?» «Johnson ha telefonato stamattina prestissimo» rispose. «Pare che l'altra notte gli sia venuto in mente un nome in sogno.» Alzai gli occhi al cielo. «In sogno?» «Lo dice seriamente» disse Woodell. «Lui è sempre serio.» «Dice di essersi svegliato di colpo nel bel
mezzo
della notte e di aver visto il nome davanti a sé» dichiarò Woodell. «E quale sarebbe?» chiesi, preparandomi al peggio. «Nike.» «Cosa?» «Nike.» «Come si scrive?» «N-I-K-E» compitò Woodell. Lo scrissi su un bloc-notes giallo. La dea greca della vittoria. L'Acropoli. Il Partenone. Il Tempio. Ci pensai per un momento, breve. «Il tempo è scaduto» dissi. «Nike. Falcon. Oppure Dimension Six.» «A nessuno piace Dimension Six.» «A nessuno tranne a me.» Si rabbuiò. «La scelta è tua.» Mi lasciò solo. Scarabocchiai sul bloc-notes. Scrissi elenchi, li cancellai. Tic-tac, tic-tac. Dovevo spedire il telex alla fabbrica. Subito. Odiavo prendere decisioni in fretta, ma in quei giorni sembrava facessi soltanto quello. Fissai il soffitto. Mi concessi altri due minuti per rimuginare sulle diverse opzioni, poi andai al telex. Una volta seduto lì davanti, mi accordai altri tre minuti. Riluttante, digitai il messaggio. Il nome del nuovo marchio è... Per la testa mi passavano un'infinità di pensieri, consci e inconsci. In primo luogo Johnson, che ci aveva fatto notare come tutti i marchi iconici – Clorox, Kleenex, Xerox – avessero nomi brevi. Due sillabe o meno. E sempre un suono forte nel nome, una lettera come la «k» o la «x», che rimane impressa. Tutto aveva senso. E tutto descriveva il nome Nike. Poi mi piaceva che Nike fosse la dea della vittoria. Che cosa c'è di più importante della vittoria?, pensai. Nei lontani recessi della mia mente, forse sentii anche la voce di Churchill. Se chiedete quale sia il nostro obiettivo, vi rispondo con una sola parola: la vittoria. O forse ho ricordato la Victory Medal assegnata a tutti i veterani della seconda guerra mondiale, una medaglia di bronzo che raffigura Atena Nike mentre spezza in due una spada. Forse. A volte credo che sia successo. Ma alla fine non so davvero che cosa mi abbia portato alla decisione. Fortuna? Istinto? Una voce interiore? Sì. «Che cos'hai deciso?» mi chiese Woodell alla fine di quel giorno. «Nike» borbottai. «Mmm» rispose. «Sì, lo so» replicai. «Forse ci abitueremo» disse. Forse.
Phil Knight
Cit. da
L'arte della vittoria
Frasi di Phil Knight
Come tutti i miei amici aspiravo al successo. A differenza di loro non sapevo che cosa significasse. Soldi? Forse. Una moglie? Dei figli? Una casa? Certo, se avessi avuto fortuna. Erano questi gli obiettivi ai quali mi era stato insegnato ad aspirare, e una parte di me era a quello che aspirava, istintivamente. Ma nel profondo cercavo qualcos'altro, qualcosa di più. Avevo la penosa sensazione che il nostro tempo fosse breve, più breve di quanto pensassimo, breve come una corsa mattutina, e volevo che il mio avesse un senso. E uno scopo. Che fosse creativo. E importante. Ma, soprattutto... diverso. Volevo lasciare un segno nel mondo. Volevo vincere. No, non è esatto. Semplicemente, non volevo perdere. E poi è successo. Mentre il mio giovane cuore iniziava a martellare, i miei polmoni rosei si allargavano come le ali di un uccello e gli alberi diventavano indistinte macchie verdastre, mi passò davanti agli occhi, con assoluta chiarezza, quello che volevo fare della mia vita. Un gioco. Sì, pensai, ecco. Questa è la parola giusta. Il segreto della felicità, l'avevo sempre sospettato, l'essenza della bellezza o della verità, o tutto ciò che dobbiamo sapere di entrambe, sta in quel momento in cui la palla è a mezz'aria, quando i due pugili sentono avvicinarsi il suono della campana, quando i corridori sono prossimi al traguardo e la folla si alza come un corpo solo. C'è una sorta di esuberante chiarezza in quel fremito,
mezzo
secondo prima che si decidano la vittoria o la sconfitta. Quella, qualunque cosa fosse, doveva essere la mia vita, la mia esistenza quotidiana.
Phil Knight
Cit. da
L'arte della vittoria
Frasi di Phil Knight
[Sull'introduzione dell'Halo in Formula 1, 8 agosto 2016]
Non so davvero perché abbiano stabilito il rinvio per il 2018. Se avessimo la sfortuna di avere un incidente nel prossimo anno e
mezzo
, sarà come tirarsi la zappa sui piedi.
[...]
Spero solo che nel tempo che ci rimane prima della sua introduzione nessuno rimanga ferito, me compreso.
Lewis Hamilton
Cit. da
corrieredellosport.it, 8 agosto 2016
Frasi di Lewis Hamilton
Il mio modo di correre e il mio stile di guida sono anche frutto di valutazioni, bisogna scegliere quando essere prudenti e quando vale la pena correre dei rischi. È qualcosa che sviluppi, credo, con l'esperienza e con l'abilità, qualcosa che progredisce molto dal primo momento in cui arrivi in Formula 1. Quando muovi i primi passi in questo campionato cerchi sempre di rischiare, cerchi di brillare, cerchi di dimostrare il tuo valore, ma col passare del tempo, quando riesci a guadagnare un po' di stabilità, le cose cambiano. Ammetto, però, che con la firma del mio primo contratto di due anni con la McLaren, mi sono anche detto che avrei potuto correre qualche rischio senza essere troppo influenzato dal risultato. Per la prima volta ero cosciente che se avessi sbagliato una gara non avrei messo a rischio il rinnovo del contratto per la stagione successiva, avevo finalmente un biennale, quindi un anno e
mezzo
per far dimenticare un eventuale errore. Questa stabilità mi ha dato l'opportunità di poter considerare, se necessario, di rischiare qualcosa in più senza grandi conseguenze. Quando ero un giovane della Red Bull sapevo di non potermi permettere un passo falso, ero cosciente che un giorno o l'altro avrei potuto essere fuori dal programma, ma è stata una buona scuola, mi ha allenato bene per la Formula 1.
Carlos Sainz
Cit. da
20 ottobre 2021
Frasi di Carlos Sainz
MIKE
:
[Cooper e Truman si recano nell'obitorio dell'ospedale, dove si trova un misterioso uomo con un braccio solo che vuole parlargli degli omicidi]
Stamattina Laura Palmer era qui, vero?
[Guarda il lettino su cui era disposto il cadavere di Laura]
"Nell'oscurità di un futuro passato, il mago desidera vedere. Un uomo canta una canzone, tra questo mondo e l'altro. Fuoco, cammina con me. Noi, viviamo tra la gente. Tu lo chiameresti un negozio conveniente. Noi ci viviamo sopra, proprio così com'è, come lo vedi tu. Il mio nome è Mike, ed il suo, il suo è BOB".
Dale Cooper
: Lei si trovava con noi nell'ascensore dell'ospedale, oggi alle tredici e trenta.
MIKE
: Stavo cercando Bob. Lui certe volte lavora in
mezzo
agli infermi... Hai feriti di ogni specie. Io lo stavo cercando, signor Cooper, da più di un anno. Aspettavo che Bob venisse allo scoperto.
[Sorride]
Ho saputo che vorreste avere notizie sulle sue attività recenti. Anch'io sono stato toccato dall'essere infernale. Un tatuaggio sulla spalla sinistra. Ah, ma il giorno che vidi il volto di Dio divenni un altro, e mi staccai il braccio intero.
Dal film:
I segreti di Twin Peaks
Scheda film e trama
Frasi del film
Ho chiuso con il cinema inteso come
mezzo
espressivo. Secondo me, il cinema è morto. Guarda le apparecchiature che si usano oggi in tutto il mondo per scattare fotografie: inizierai a renderti conto di quello che accadrà in futuro.
David Lynch
Cit. da
In acque profonde
Frasi di David Lynch
Poi c'è Federico Fellini, un'enorme fonte di ispirazione. Dei suoi film mi piacciono La strada e Otto e
mezzo
. No, in realtà mi piacciono tutti, sempre per lo stesso motivo: il mondo, i personaggi, l'atmosfera e questo sottofondo, inafferrabile, che affiora in ciascuno di essi.
David Lynch
Cit. da
In acque profonde
Frasi di David Lynch
Durante i cinque anni necessari necessari per terminare le riprese di Eraserhead - La mente che cancella, pensavo di essere morto.
[...]
Jack Nance, l'attore che interpretava Henry, mi aspettò per tre anni conservando il ricordo del personaggio, tenendolo in vita. C'è una scena del film in cui si trova davanti a una porta chiusa, e solo un anno e
mezzo
dopo girammo la scena seguente in cui la varcava. Mi chiedevo come fosse potuto succedere. Come ha fatto a rimanere coerente con il personaggio per così tanto tempo? Invece Jack aspettò e ci riuscì.
David Lynch
Cit. da
In acque profonde
Frasi di David Lynch
Non potevamo certo lasciare Torino, ma avremmo potuto trascorrere la nostra prima notte insieme. Cosa che mi emozionò moltissimo. Non riuscivo a pensare ad altro, con impazienza e imbarazzo. Avrei voluto essere giovane per lui, donargli la migliore versione di me, poter avere tutta la vita davanti, quella incosciente e pazza, senza pianificazioni e scadenze. Quella che dormi fino a
mezzo
giorno di un lunedì mattina, che esci senza l'ombrello in una giornata di pioggia, e ti alzi a vedere l'alba per sentire che sei viva. Il destino ci aveva fatti incontrare nella seconda parte della nostra vita, dopo averci prosciugato della fede e dell'incanto. Quando ormai ci eravamo rassegnati a un'idea di relazione senza infamia né lode, per non stare soli o per stare soli in due. Invece era capitato un fulmine che ci aveva trafitti, lasciandoci stupefatti e spaventati da qualcosa di mai provato prima. Qualcosa di unico, inspiegabile che non aveva un termine di paragone nemmeno tornando indietro con la mente. Avevamo scoperto l'amore quando i nostri corpi e i nostri cuori si erano già arresi. Quando il mal di schiena del mattino ti ricorda la tua età, quando lo specchio non ti regala più niente e la mammografia diventa obbligatoria. Eppure dentro avevamo vent'anni e tutta la vita davanti.
Federica Bosco
Cit. da
Il nostro momento imperfetto
Frasi di Federica Bosco
Il miglior
mezzo
di trasporto
è un bacio.
Luca Paletti
Luca Paletti
La dimensione del sogno è una fuga, un
mezzo
di trasporto. Il sogno riesce a calarci in altri panni, ci trasporta in altre epoche. La musica, come il sogno, deve essere un inganno.
Lucio Corsi
Cit. da
7 settembre 2023, rocknation.it, intervista
Frasi di Lucio Corsi
Se vi dovesse capitare di passare davanti alla mia tomba vedrete due date con un trattino in
mezzo
. Bene, guardate attentamente quel trattino. È l'unica cosa che conta.
Robin Williams
Frasi di Robin Williams
Lydia
: Non sei tenuto a dirlo.
Parry
: Non dico mai quello che sono tenuto a dire.
Lydia
: No, dicevo: non sei mica tenuto a dirmi cose carine. È un po' all'antica in vista di quello che stiamo per fare.
Parry
: E cos'è che stiamo per fare?
Lydia
: Tu mi accompagni a casa.
Parry
: Mmm.
Lydia
: Credo che tu mi trovi un po' attraente.
Parry
: Si.
Lydia
: E... magari vorrai salire a prendere un caffè.
Parry
: Io non prendo caffè.
Lydia
: E forse berremmo qualcosa, parleremo, arriveremo a conoscerci... un po' meglio. Ci metteremo comodi e poi tu... passerai la notte da me e domattina ti sveglierai e sarai distaccato e non vorrai nemmeno restare per la colazione. Forse soltanto per un caffè.
Parry
: Io non prendo mai il caffè.
Lydia
: E poi ci scambieremo i numeri di telefono e tu te ne andrai... e non telefonerai più. Io andrò al lavoro e mi sentirò molto bene per la prima ora e poi, lentamente, comincerò a sentirmi diventare una cacca. Io mica lo so perché mi espongo a tutto questo. È stato un piacere conoscerti... 'notte.
Parry
: 'notte. Hei, scusami ! Aspetta, sen... aspetta ! Scusa, senti, aspetta, dove, scusa. Ti prego aspetta aspetta.
Lydia
: No guarda, io non mi sento molto bene.
Parry
: E lo credo ! Ci siamo conosciuti, amati e lasciati ed è successo tutto nel giro di 30 secondi... e non ho avuto neanche il primo bacio! Che poi è la parte migliore.
Lydia
: Senti. È stata una bellissima cosa anche per me.
Parry
: Altrettanto.
Lydia
: È stata una cosa meravigliosa.
Parry
: Ma secondo me sarebbe ora che tu stessi zitta. Sta zitta. Ti prego.
Lydia
: Si.
Parry
: Io non voglio venire a casa tua. Non ne ho mai avuto intenzione.
Lydia
: Oh, lo sapevo. Non mi desideri.
Parry
: No, io ti desidero... il mio desiderio è così grande che sembra la Florida. Ma non voglio una cosa di una notte. Io ho una confessione da farti.
Lydia
: Ah, sei sposato?
Parry
: No.
Lydia
: Sei divorziato?
Parry
: No.
Lydia
: Hai... hai una malattia?
Parry
: No! Ti prego: basta. Io mi sono innamorato di te.
Lydia
: Oh!
Parry
: Ssshhhh! E non solo da questa sera. Io ti conosco da un sacco di tempo. Io so che esci da lavoro tutti i giorni a
mezzo
giorno e che entri in agitazione per uscire dalla porta girevole ma poi ti spingono dentro e 3 secondi dopo scappi fuori. E poi io ti seguo quando vai a pranzo e so che per te è una buona giornata se compri un giornaletto rosa da quel giornalaio. E so cosa ordini, e so che ogni mercoledì vai dal parrucchiere e che... che ti compri uno di quegli spaccagengive prima di andare al lavoro. E so che odi il tuo lavoro e che non hai molti amici. E che a volte ti senti un po' scombinata e non ti senti euforica come tutti gli altri perché... ti senti sola e... e io ti amo.
Io ti amo e secondo me tu sei la più bella invenzione dopo il profiterole. E credo che mi verranno le convulsioni se non potessi avere quel primo bacio. E non sarò mai e poi mai distaccato e tornerò da te domattina e ti telefonerò se me lo permetterai.
Ma continuo a non bere caffè.
Lydia
: Tu sei vero.
Parry
: Si.
Lydia
: Proprio vero.
[Bacio]
Lydia
: Eh... ho sbagliato porta. Puoi telefonarmi.
[Lei rientra a casa]
Parry
: Non mi ha dato il suo numero... ehehehe!
Cavaliere Rosso
:
[Appare]
Parry
: No, ti prego. Questo lasciamelo. Devi lasciarmelo...
[Urlo]
.
Dal film:
La leggenda del re pescatore
Scheda film e trama
Frasi del film
Questo film non vuole, non può voler spiegare il cinema, né costituirne l'oggetto, ma più modestamente fornire qualche efficace
mezzo
per arrivarci. Questo film non è il film da fare, ma se si ha un film da fare, si passerà senz'altro da qualcuno dei sentieri percorsi qui.
Voce narrante
Dal film:
La gaia scienza
Scheda film e trama
Frasi del film
Vida
: Oh, cara, un fatto è più che certo: tu non uscirai col signor Bobby Ray.
Chi Chi
: E perché no? Abbiamo un sacco di cose in comune.
Noxeema
: Oh, sì! Per dirne una avete lo stesso affarino in
mezzo
alle gambe! Boing-boing-boing-boing-boing!
Dal film:
A Wong Foo, grazie di tutto! Julie Newmar
Scheda film e trama
Frasi del film
John Jacob
:
Mezzo
di trasporto?
Vida
: Il meno caro.
John Jacob
: Oh, la vacca!
[a Noxeema]
Oh, scusa, cara. Scusami, nessun riferimento.
[...]
John Jacob
: Allora... l'autobus?
Noxeema
: Io non ci vado in autobus! Mi confondi con Blanche di Un tram che si chiama Desiderio.
John Jacob
: Lxnay per il Grey Hound, allora. Vi andrebbe le chemin de fer? Il treno.
- Mode of transportation?
– Cheapest.
– Oh, well, mule! Sorry, darling. Forgive me.
– You've got her number.
– Let's say bus.
– I do not do the bus. You have me mistaken for Miss Rosa Parks.
– Lxnay on the Hound, then. How about chemin de fer? Train.
Dal film:
A Wong Foo, grazie di tutto! Julie Newmar
Scheda film e trama
Frasi del film
La generazione a cui appartengo è una generazione tumultuosa.
Essa si è aperta alla vita letteraria in
mezzo
agli sconvolgimenti del surrealismo. Gli anni che seguirono alla prima guerra mondiale furono caratterizzati da una emozionalità traboccante. La letteratura soffocava, dentro i suoi limiti: pareva portare in sé una rivoluzione.
Georges Bataille
Cit. da
La letteratura e il male ‐ Incipit
Frasi di Georges Bataille
Ho provato in tutti i modi ad avere il posto fisso. Mi sono laureato in legge, ma non mi ricordo niente. Ho dato un concorso da ispettore di polizia, ma non mi hanno preso. Zia Lina tentò di farmi assumere da un avvocato: avrei dovuto fare le fotocopie nello studio dall'onorevole Francesco Paolo Sisto. L'altro giorno l'ho incontrato e gli ho detto: 'Fammi 'na fotocopia, dai.' Sono stato anche rappresentante di medicinali. Piazzavo molta amuchina che a Bari c'era paura del colera.
Alla fine ho iniziato a suonare ai matrimoni. Era un mestiere redditizio, perché in Puglia il matrimonio va molto. Erano 70€ a serata. C'era di tutto. Anche pregiudicati con amici e parenti in galera. Presi l'abitudine di esordire così: 'Il concerto è dedicato ai reclusi di Taranto, con augurio di presta libertà'. Al Nord scoppiavano a ridere. Al Sud scoppiava un applauso sincero: mi prendevano sul serio.
Insomma le ho provate tutte. E non mi sono mai arreso. Sono stato fortunato, anzi fortunatissimo perché senza una buonissima dose di culo non vai da nessuna parte, ma quando ho avuto un'occasione ho dimostrato di sapermela meritare. Mi mandavano in onda, a Telenorba e poi a Zelig, funzionavo, facevo ridere. Oggi piaccio all'italiano terra terra o a De Gregori, all'intellettuale, è al pubblico di
mezzo
che sto sulle palle.
Checco Zalone
Frasi di Checco Zalone
"Alcuni cercano di scansare le onde. Poi ti volti e qualcuno non c'è più: forse un'onda troppo forte. O una corrente fredda, chennesó. O forse non ce la faceva più a rimanere abbarbicato come un koala a un pezzo di legno fracico in
mezzo
al nulla. La verità è che non lo sai mai perché alla fine uno molla la presa.
"Quello c'ha sempre avuto le mani di ricotta".
"Quella non l'avrei mai detto, pareva aggrappata benissimo". E invece vanno giù, quasi sempre in silenzio. O forse sei tu che sei troppo impegnato a stare a galla per accorgertene..."
[Zerocalcare]
Michele Rech
Cit. da
Questo mondo non mi renderà cattivo
Frasi di Michele Rech
[Sul pattinaggio]
Era uno sport che facevo perché i miei pensavano che fosse importante non solo per la salute, ma anche per la mia formazione morale e intellettuale. Ero molto timida e pensavano che il pattinaggio mi avrebbe aiutato a uscire fuori dalla mia buccia, dalla mia corazza: è ovvio che non ti fa superare il tuo essere riservata, ma può senz'altro suggerirti in che maniera gestire questo lato di te. Superare lo shock di trovarti sola in
mezzo
a una pista a intrattenere una giuria e un pubblico è stato l'inizio di quello che poi è stato il mio lavoro.
Milly Carlucci
Frasi di Milly Carlucci
Cara mamma
Sono andato da Ponchielli e mi sono trattenuto quattro giorni. Parlai col Fontana, poeta, che trovasi a villeggiare lì vicino a Ponchielli, e si fissò, quasi, per un libretto. Anzi mi disse che gli piaceva la mia musica. Ponchielli, poi, entrò anche lui di
mezzo
, e mi raccomandò caldamente.
Giacomo Puccini
Cit. da
Epistolario
Frasi di Giacomo Puccini
Alla morte di mio padre è ricaduta sul sottoscritto la responsabilità di tentare di conferire all'opera forma tale da renderla pubblicabile. Mi è però risultato subito evidente che lo sforzo inteso a presentare, in un unico volume, materiali così disparati – vale a dire di offrire Il Silmarillion qual è veramente, una creazione continua che si è sviluppata lungo oltre
mezzo
secolo – non avrebbe che ingenerato confusione, obnubilando quanto vi è di essenziale. Ragion per cui mi sono accinto a elaborare un testo unico, scegliendo e ordinando i materiali in modo tale da attribuire loro l'aspetto di un insieme narrativo più coerente e privo di contraddizioni possibile.
Christopher Tolkien
Cit. da
Premessa a J R. R. Tolkien, Il Silmarillion
Frasi di Christopher Tolkien
– Vuoi un po' di vino?
Lei muove appena il mento, un gesto vago, infastidito. Assente. Dev'essere lontana, presente altrove, in qualche cosa che le sta a cuore e che naturalmente non può essere lui.
Li hanno strizzati in quel tavolino con i sottopiatti di carta da macelleria, in
mezzo
al bordello. Delia ha ancora la borsa attaccata alla spalla.
Guarda la coppia anziana, seduta pochi tavoli più in là. Era lì che le sarebbe piaciuto stare, in quell'angolo più appartato. La schiena protetta, a ridosso del muro.
– Il germe della distruzione albergava già in quella esaltazione.
Margaret Mazzantini
Cit. da
Nessuno si salva da solo
‐ Incipit
Frasi di Margaret Mazzantini
Suo padre è tagliato dal sarto come le sue giacche da avvocato, scivola sempre dietro un fiume di parole che annacquano la vita, la diluiscono, fino a renderla poco incisiva. Sua madre è l'esatto opposto, è capace di essere soltanto se stessa.
...la storia è un millepiedi e ogni piede tira l'altro, e in
mezzo
c'è il corpo nostro.
Margaret Mazzantini
Cit. da
Mare al mattino
Frasi di Margaret Mazzantini
Anch'io sono orgoglioso di scendere in piazza, come cittadino, per la difesa dei diritti. Nel mondo qualcosa di importante si sta muovendo, l' attivismo si organizza anche grazie a Internet: l'anno scorso ho sfilato a Londra appena prima dell'attacco all'Iraq, ero in
mezzo
a due milioni di persone, e nelle grandi capitali mondiali si marciava tutti nello stesso momento. Tutti vogliono spiegazioni dai loro governanti: sulla guerra, sulle politiche sociali. Questo è indice di salute di una democrazia.
Tim Robbins
Frasi di Tim Robbins
La novella è un cavallo: un
mezzo
di trasporto, con una sua andata, trotto o galoppo, secondo il percorso che deve compiere, ma le velocità di cui si parla è una velocità mentale. (p. 47)
Italo Calvino
Cit. da
Lezioni americane
Frasi di Italo Calvino
Giornalista
: Burden! Ehi, Jack Burden! Il capo vuole parlarti.
[Burden si alza dalla sedia e va nell'ufficio del direttore]
Direttore del giornale
: Ehi, Jack, hai mai sentito parlare di Willie Stark?
Jack Burden
: No, chi ha ammazzato?
Direttore del giornale
: Credo che ammazzeranno lui, se continuerà a dar noia – e ne dà molta – alle autorità della contea di Kanoma.
Jack Burden
: Un politicante, eh? Cosa vuol diventare?
Direttore del giornale
: Oh... tesoriere della contea, o qualcosa di simile.
Jack Burden
: Che ha di tanto speciale?
Direttore del giornale
: Dicono che sia un uomo onesto, quindi corri a fargli una bella intervista!
Jack Burden
: Io devo andare in ferie.
Direttore del giornale
: Le ferie aspetteranno.
Jack Burden
: Sì, ma vedi... c'è di
mezzo
questa.
[mostra il giornale con la foto di Anne Stanton]
Direttore del giornale
: Aaah! Be', aspetterà anche lei!
Jack Burden
: No, non sono d'accordo.
Direttore del giornale
[perentorio]
: Tu sei d'accordo. Ti ho dato un ordine.
Jack Burden
: Bene. Ah, come hai detto che si chiama?
Direttore del giornale
: Chi?
Jack Burden
: Quell'individuo.
Direttore del giornale
: Ah, già. Stark. Willie Stark.
Jack Burden
: Willie Stark.
Dal film:
Tutti gli uomini del re (1949)
Scheda film e trama
Frasi del film
Io vengo con te.
[...]
In quanto a mia madre so cosa fare. Non vogliamo trovarci in
mezzo
a dei guai... Qualcosa come un incidente... La gente muore ogni giorno.
Pauline Yvonne Parker Rieper
Dal film:
Creature del cielo
Scheda film e trama
Frasi del film
Grande fu la speranza di S. Francesco di Sales. Stava egli certo che sempre Dio veglia a nostro bene, e perciò si vedea sempre sereno ed intrepido in
mezzo
'a maggiori pericoli.
Sant'Alfonso
Cit. da
Opere Ascetiche
Frasi di Sant'Alfonso
Frank White
: D'ora in poi non si fa niente se non ci sono di
mezzo
anch'io, capito? Il traffico di droga dipende anche da me, ormai. Vendi un centesimo di roba nel parco? Voglio la mia parte. Vi siete ingrassati mentre gli altri morivano di fame per la strada: è arrivato il mio turno.
[Fa per uscire dal locale]
Arty Clay
[Ultime parole]
: Non vivrai a lungo per spendere quei soldi, sucaminchia!
[Frank torna dentro e lo crivella di colpi]
Frank White
:
[Agli uomini di Arty]
Se voi siete stanchi di farvi derubare da un bastardo come quello là...
[Spara un altro colpo contro il cadavere]
Uomo di Arty
:
[Alzando le mani]
Non sparare!
Frank White
: ...Allora venite da me: mi trovate all'hotel Plaza. Siete i benvenuti: tutti benvenuti!
[Spara un ultimo colpo contro Arty]
Vi aspetto.
Dal film:
King of New York
Scheda film e trama
Frasi del film
Padre Adam Guiteau
: Dove stiamo andando? Deve dirmi che sta succedendo, signor Crow!
Jack Crow
: Lei ha mai visto un vampiro?
Padre Adam Guiteau
: No...
Jack Crow
: Per prima cosa non sono romantici, chiaro? Non assomigliano affatto ad un branco di transessuali che se ne vanno in giro in abito da sera a tentare di rimorchiare tutti quelli che incontrano con un falso accento europeo. Dimentichi quello che ha visto al cinema: non diventano pipistrelli, le croci non servono a niente, l'aglio, vuole provare con l'aglio? Si metta una treccia d'aglio intorno al collo e quei vigliacchi le arrivano alle spalle, glielo mettono allegramente in quel posto mentre intanto le succhiano il sangue senza cannuccia. non dormono in bare di lusso foderate di seta, vuole ammazzarne uno? Gli pianti un paletto di legno direttamente in
mezzo
al cuore, il sole li riduce in cenere nel giro di un minuto.
Dal film:
Vampires
Scheda film e trama
Frasi del film
Salve! Avete visto qualche bel film ultimamente? Sentite questa: una madre ebrea va all'aeroporto per incontrarsi con la figlia. La figlia scende dall'aereo con uno stregone Zulu alto due metri e
mezzo
che ha un osso al naso. La madre strilla "Cretina, ti avevo detto un medico, ma ricco!".
[raccontando una barzelletta cercando di interagire con Susan e Lisa possedute]
Walter
Dal film:
Il signore del male
Scheda film e trama
Frasi del film
Violet Baudelaire, la maggiore, era una delle più brillanti inventrici quattordicenni del mondo. Chiunque conoscesse bene Violet, sapeva che stava inventando qualcosa quando i suoi lunghi capelli erano raccolti con un nastrino. In un mondo di oggetti abbandonati e di materiali scartati, Violet sapeva che c'era sempre qualcosa. Qualcosa che poteva trasformare in quasi ogni congegno per quasi ogni occasione. E per collaudare le sue invenzioni, nessuno era più adatto di suo fratello. Klaus Baudelaire, quello di
mezzo
, amava i libri, o meglio, le cose che imparava dai libri. I coniugi Baudelaire avevano un'enorme biblioteca nella loro magione una stanza zeppa di migliaia di libri su quasi ogni argomento. Nulla rallegrava Klaus più del trascorrere un pomeriggio a riempirsi la testa del loro contenuto. E tutto ciò che leggeva, ricordava. Sunny, la minore, aveva un interesse diverso. Si dilettava a mordere le cose, e aveva quattro dentini affilatissimi. C'era ben poco che a Sunny non piacesse mordere. Sunny aveva un'età in cui ci si esprime soprattutto con una serie gridolini incomprensibili, ad esempio
[Sunny emette uno dei suddetti gridolini]
Che probabilmente significava "Guardate quella figura misteriosa che emerge dalla nebbia!". O forse: "Come mai un banchiere come il signor Poe arranca sulla sabbia per venire da noi a Spiaggia Salmastra?"
Lemony Snicket
Dal film:
Lemony Snicket - Una serie di sfortunati eventi
Scheda film e trama
Frasi del film
Terry Hoitz
: Io non ti reggo! Tu sei finto, secondo me. Il rumore del tuo piscio nell'urinatoio è quello di una femmina! Nella preistoria... Ti avrei attaccato! Anche se tu non fossi nella mia catena alimentare metterei delle trappole per toglierti dal mondo! Se io fossi un leone e tu fossi un tonno, nuoterei in
mezzo
all'oceano e verrei ad azzannarti!!! E poi mi scoperei tua moglie-tonno!
Allen Gamble
: Okay. Innanzitutto, un leone... Che nuota nell'oceano? I leoni odiano l'acqua! Se avessi ambientato il tutto nei pressi di un fiume o di una sorgente ci potrebbe stare, ma stai nuotando nell'oceano, con onde di sei metri, immagino al largo del Sud Africa. E se ti trovassi ad affrontare un tonno adulto di trecento chili insieme a una trentina di amici? Avresti la peggio. Avresti la peggio nove volte su dieci! E indovina un po'? Sei andato a finire nel nostro branco di tonni e adesso abbiamo assaporato la carne di leone, ci siamo consultati, abbiamo comunicato e ci siamo detti: "Ragazzi, il leone è squisito! Andiamo a cercare un po' di leoni!" Abbiamo sviluppato un sistema con una testa di sbarco organizzata per stanare te e la tua famiglia! E costringeremo all'angolo il tuo branco, le tue femmine, i tuoi cuccioli...
Terry Hoitz
: Ah sì, e come farete?
Allen Gamble
: Costruiremo una serie di sacche per la respirazione con il kelp e ricaveremo una quantità x di ossigeno. Non resisteremo tantissimo, ma un'ora, un'ora e tre quarti? Non sarà un problema! Questo ci darà il tempo di scoprire dove vivete, tornare in mare, recuperare altro ossigeno e darvi la caccia! Sei stato sconfitto allo stesso giochetto in cui mi volevi intrappolare! È andata come ti aspettavi? No.
[di tutta risposta Terry gli rovescia addosso il suo caffé]
Aaargh! No! Nooo! Argh!
Dal film:
I poliziotti di riserva
Scheda film e trama
Frasi del film
Si contano circa 8 milioni di abitanti nei cinque distretti di New York, 12 milioni nell'area metropolitana, ci sono quasi 10 milioni di linee telefoniche con oltre 50 gestori, 3 milioni di newyorchesi usano il cellulare. Una volta era indice di infermità mentale vedere gente che parla da sola, adesso è invece status symbol e la telefonia mobile va rapidamente soppiantando il gettone. Nonostante l'uso crescente di apparecchi cellulari, si calcola che 4 milioni e
mezzo
di residenti e 2 milioni di turisti usino ancora regolarmente i telefoni pubblici. Questa è la cabina telefonica tra la cinquantatreesima e l'ottava, forse l'ultimo vestigio di privacy nel West Side di Manhattan. È l'ultima di questo tipo regolarmente funzionante. Da qui partono fino a 300 telefonate al giorno. La cabina è stata scassinata 41 volte negli ultimi 6 mesi. La Veraison ne ha programmato l'abbattimento e la sostituzione con una struttura a chiosco per le 8:00 di domani mattina. A neanche due isolati da qui, ecco l'uomo destinato ad essere l'ultimo occupante di questa cabina.
Narratore
Dal film:
In linea con l'assassino
Scheda film e trama
Frasi del film
Milton
: Io non sono venuto fino a qui per farmi trattare come un cane rognoso!
Sergente
: È vilipendio alla bandiera. Io dico che non hanno la capacità di provare l'ammirazione o avere la sicurezza per indossare l'uniforme!
Burt
: Di chi stiamo parlando?
Milton
: Se uno scolorito mi si mette fra i piedi, io gli sparo alle spalle!
Sergente
: Be', lo sappiamo che stare qui a voi piace di più!
Harald
: È inutile, io non ci parlo con te.
Sergente
: Tu non puoi rifiutare...
Meekins
: Ora basta, sergente.
Sergente
: Sissignore, generale Meekins.
Meekins
: L'ho risollevata dal compito, riveda il suo atteggiamento.
[a Burt]
Ecco perché la volevo come ufficiale medico, Berstein.
Burt
: Berendsen, signore.
Meekins
: Mi scusi. Il signor Woodman. C'è una contingenza che forse può aiutarmi a risolvere.
Burt
: Quale contingenza, signore?
Meekins
: Signor Woodman, perché non gli dice perché siete qui in detenzione?
Burt
[a Harald]
: Perché siamo in detenzione?
Harald
: Insubordinazione.
Burt
: Siete stati insubordinati?
Harald
: Sì.
Burt
: Perché?
Harald
: Ci hanno dato ufficiali razzisti come quella testa di rapa. Ma ci rifiutiamo di continuare, se non ci mandano una persona migliore.
Meekins
: Qualcuno perbene e rispettoso.
Burt
: Starebbe parlando di me, signore?
Meekins
: Di lei, Berendsen.
Burt
[voce fuori campo]
: Le persone che conosci in queste circostanze di forte tensione emotiva sono legate a te per la vita.
Harald
: Tu sei il tipo di medico che se cado lascia che muoia dissanguato e devo sparargli alle spalle? Perché, io te lo dico, gli ufficiali che ci hanno dato se ne fregano se viviamo o moriamo!
Burt:Io non lascio nessuno morire dissanguato e non ho intenzione di farmi sparare alle spalle. Sono figlio di un meccanico di Elmira, sono sposato, sono
mezzo
cattolico,
mezzo
ebreo, sono un medico, ho un ambulatorio a Park Avenue, e credo che i miei suoceri mi abbiano spedito qui per sbarazzarsi di me.
Harald
: Be', sembra tutto rassicurante, a parte... i suoceri, ma mi fido proprio per questo. Stringiamo un patto: tu ti assicuri che noi non moriamo e io mi assicuro che non ti uccidano.
Burt
: Protezione reciproca.
Harald
: Harald Thaddeus Woodman.
Burt
: Bertram Berendsen.
Harald
: Benvenuto nel 369º.
Burt
: Grazie.
[si stringono la mano]
Meekins
: Finalmente quello che cercavo. un po' di rispetto. Ora affrontiamo questa triste contingenza delle uniformi.
Milton
: Sì, affrontiamo questa stronzata delle uniformi!
Dal film:
Amsterdam
Scheda film e trama
Frasi del film
Giuliana
: Valerio. Valerio, andiamo, vieni.
Valerio
[vicino a un tubo di scarico rumoroso]
: Perché fa sempre così?
Giuliana
: Non lo so.
[si dirigono verso una fabbrica]
Attento.
Valerio
[indicando la ciminiera della fabbrica]
: Perché quel fumo è giallo?
Giuliana
: Perché c'è il veleno.
Valerio
: Ma allora se un uccellino passa lì in
mezzo
muore.
Giuliana
: Ma ormai gli uccellini lo sanno e non ci passano più. Andiamo.
[Finale del film]
Dal film:
Deserto rosso
Scheda film e trama
Frasi del film
Io non sto mai in
mezzo
alla gente. La odio, perché non voglio essere uno della folla. Ma quando sei qualcuno, la cosa cambia. Allora la folla sono milioni di persone che ti invidiano da morire.
Aubrey
Dal film:
I vinti
Scheda film e trama
Frasi del film
Perché voi siete tutti leoni? Uhm... Per il resto so già come andrà a finire, mi manderanno in una bella isola, con tanto mare intorno, e una città nel
mezzo
, come questa, con tanto sesso, un illustre clinico, una nobildonna, uno stimato umanista, un figlio di un industriale, la figlia di un prefetto, una suora.
Commissario Pepe
Dal film:
Il commissario Pepe
Scheda film e trama
Frasi del film
[Il padrone di casa dei cugini Posalaquaglia, il cavaliere Temistocle Bisogni, si reca dai suoi inquilini per un "consiglio legale"]
Bisogni
: Dunque, vi spiego in due parole...
Antonio
: Abbiamo capito tutto.
Bisogni
: Che cosa?
Antonio
: Non lo so,
[rivolto a Peppino]
che ha detto?
Peppino
: Eh?
Antonio
: Eh? Cosa ha detto, dico?
Bisogni
: Ma se non mi lasciate parlare!
Antonio
: Ma se lei non parla, scusi!
Bisogni
: Ah un momento! Oh, dunque, come voi sapete io oltre a essere proprietario di una tabaccheria avviata, sono anche proprietario di appartamenti.
Antonio
: Be' be' be' be' be', be' be', non esageriamo cavaliere, non li chiamiamo "appartamenti" codesti costì, abbia pazienza. Sono spelonche!
Peppino
: Abitucoli!
Bisogni
: Ah sì, eh?
Antonio
: Catapecchie!
Peppino
: Caverne!
Bisogni
: Comunque, affittati!
Peppino
: Ah, sono proprio queste proprietà che rendono...
Antonio
: Investimento... investimento ottimo.
Bisogni
: Sì: mentre gli inquilini pagano puntualmente ogni mese la pigione tutti...
Peppino
: ... tutti?
Antonio
: Proprio tutti?
Bisogni
: No, non proprio tutti...
Antonio
: Ahh...
Bisogni
: Qualcuno da sei mesi occupa uno dei miei migliori quartierini, senza darmi un soldo!
Antonio
: Uè!
Bisogni
: Eh!
Antonio
: Queste sono mascalzonate sa!
Bisogni
: Vero?
Peppino
: Farabutti!
Bisogni
: Farabutti...
Antonio
: Delinquenti.
Peppino
: Esosi!
Bisogni
: Io appunto vorrei sapere da voi se io posso agire legalmente contro questi inquilini morosi.
[...]
Peppino
: Ma è naturale, caro cavaliere! In primis, in primis: lei può intimare loro lo sfratto e metterli in
mezzo
a una strada!
Antonio
: In "secondis": lei può avere l'ausilio della forza pubblica in caso di reticenza dell'affituario!
Peppino
: Sì. "Terzero"...
Antonio
: Ergastolo! Quarto...
Peppino
: Fucilazione!
Dal film:
La cambiale
Scheda film e trama
Frasi del film
Io mi trovo bene in
mezzo
a tanta gente che fa casino. Il set di un film per me è come la mattina di Natale. Se la situazione è troppo tranquilla e silenziosa divento nervoso.
Paul Thomas Anderson
Frasi di Paul Thomas Anderson
Lei è un problema del
Mezzo
giorno che io intendo risolvere!
[a Raffaele]
commissario Voghera
Dal film:
Giallo napoletano
Scheda film e trama
Frasi del film
[Famosa gaffe in vista delle celebrazioni per i 2500 anni di fondazione della città partenopea]
Il consiglio dei ministri vara il comitato per celebrare 2 secoli e
mezzo
di Napoli.
Gennaro Sangiuliano
Frasi di Gennaro Sangiuliano
Ferito in ambulanza
: Quanto mi daranno?
Infermiere
: Di carcere?
Ferito in ambulanza
: No, di soldi! Mi ha investito l'autobus... il
mezzo
pubblico paga. Sulle strisce... mi ha investito sulle strisce. Mi è andata bene. Cosa posso perdere? Una gamba? Ma io sto male dappertutto! Lei che è pratico, faccia un po' i conti: supponiamo che io rimanga infermo... quanto mi daranno?
Infermiere
: Mah, non lo so, dipende da quanto guadagnava da vivo...
Ferito in ambulanza
: Ma io mica sono morto?!
Altro infermiere
: Faje 'na siringa de morfina, così sta zitto!
Dal film:
L'ingorgo
Scheda film e trama
Frasi del film
Anna Carla
: Insomma Massimo, vuoi deciderti o no a fornirci il tuo alibi per la sera del delitto?
Massimo
: Io non ho mai alibi. Ma faccio notare che chi non ha un alibi è innocente, vero commissario? Un vero assassino si prepara sempre un alibi.
Anna Carla
: Quand'è così sono innocente anch'io, aah!
Massimo
: Troppo facile! Anna Carla, commissario, ha
mezzo
alibi. È stata al cinema, ma nessuno l'ha vista. Tutti gli assassini vanno sempre al cinema la sera del delitto.
Dal film:
La donna della domenica
Scheda film e trama
Frasi del film
Oreste
[in
mezzo
al traffico]
: Ma io dico: invece di chiedere all'altre nazioni di darsi un volto umano, ce volemo comincia' a cambiare il nostro, che avemo trasformato il cuore di una città storica in un carosello infernale per le macchine de Gianni Agnelli, eh?
[poi rivolgendosi all'immaginaria Adelaide, ormai defunta, accanto a lui]
Scusa cocca!
[rivolto a un automobilista mentre cerca di attraversare la strada]
Aspetta! Hui! Acchiappime!
Adelaide
[voce fuori campo]
: Sìì!!
[nel cambio scena si vedono Oreste e Adelaide correre e divertirsi sulla spiaggia, come un tempo]
Dal film:
Dramma della gelosia
Scheda film e trama
Frasi del film
[Durante una manifestazione del PCI, mentre un membro del partito sta parlando alla folla]
Oreste
: Aoh, ciao Berto'!
Bertocchi
: Ah, chi nun more, se rivede!
Oreste
: C'hai ragione, scusa. A Bertocchi, te posso dì 'na cosa?
Bertocchi
: Adesso?
Oreste
: Mm, sì... Una sofferenza d'amore può essere in quarche modo collegata alla lotta di classe?
Bertocchi
: Ma che stai a dì, a Nardi?
Oreste
: Io cerco di dare a una mia questione personale, è vero, un ambito più allargato, marxista... per non sentimme solo. È ar segretario della mia sezione che parlo... Io so' solo, a Berto', pure in
mezzo
a tutti 'sti compagni, me sento solo e nun è giusto! Insomma, segui il mio ragionamento: la sofferenza umana è determinata dalla supremazia che detiene la classe economica. E siccome colui che m'ha portato via Adelaide è un ricco sfruttatore della società
[...]
l'interro'... a Berto'... l'interrogativo che ci dobbiamo porre è il seguente: se Amleto Di Meo fosse un mio pari, essa m'avrebbe lasciato? La mia risposta è no! Qual è il tuo parere politico?
Bertocchi
: Ore', ma te senti bene?
Oreste
: No, nun me sento bene, Bertocchi. Nun me sento bene pe' niente!
Dal film:
Dramma della gelosia
Scheda film e trama
Frasi del film
Adelaide
: Ecco, il mio malessere è il seguente: può un sistema nervoso essere innamorato ugualmente di colui che l'ha corcata di botte? E cioè alludo a Oreste. A mente fredda penso che lo odio, giuro di mai più rivederlo, ma so che mento a me stessa. Ora mi spiego. L'altro, il secondo, Nello, mi appaga sia sul piano umano che su quello dei sessi, ma poi il ricordo del primo, Oreste, prende il mio sopravvento e io mi ritrovo a desiderare proprio colui che m'ha menato in un'insonnia notturna che non mi fa dormire. Debbo parlare dell'infanzia, vero?
Psicologo
: Parli dell'infanzia.
Adelaide
: Ho fatto la piscia a letto fino a due anni e
mezzo
poi non più. Nel vitto sono sempre stata di gusti semplici: pasta asciutta, spezzato con patate, contorni vari, frutta secca...
Psicologo
: Lasci stare il vitto!
Adelaide
: Sogni ricorrenti?
Psicologo
: Mmm...
Adelaide
: Io mi sogno sempre de spogliamme nuda insieme a tanta gente in cima a un cornicione. Indizio di insicurezza.
Psicologo
: Gli indizi li dico io.
Adelaide
: Eh ma allora io che dico?
Psicologo
: Quello che vuole, parli, parli...
Adelaide
: Vabbè, a venticinque anni prima esperienza completa, a Torvaianica e poi quasi più nulla fino al grande amore, Oreste, che è ariete e c'ha l'ascendente su me che so' scorpione.
Psicologo
: Il che non è rilevante, lasci stare l'oroscopo.
Adelaide
: Ecco, lo sapevo. Leggo un po' di tutto.
[lo psicologo esce]
Psicologo
[rivolto alle persone in sala d'attesa che lo chiamano]
: Parlate! Parlate! Parlate pure ad alta voce! Terapia di gruppo!
[...]
Adelaide
: È il mio tormento, devo uscire da questo bivio angoscioso, da queste sturbe psichiche, eh dottore? Dottore?
[lo psicologo rientra]
Dottore?
Psicologo
: Parli, parli!
Adelaide
: Sì, le stavo dicendo, ma di che natura è il mio male? Ho avuto un trauma? Sono sotto shock? È un disturbo neurovegetativo? O è perché sono mignotta?
Psicologo
: Lasci stare i termini scientifici. Il suo malessere dipende essenzialmente dal fatto che lei si ritiene un caso unico e disperato, invece amando due uomini lei oggi come oggi è al di sotto della media. Si distragga, non pensi così ossessivamente a quel Nello e a quell'Ernesto.
Adelaide
: Oreste!
Psicologo
: Torni giovedì, intanto le prescrivo qualcosa per dormire.
Adelaide
: Ho fatto proprio bene a venire, lei mi ha ridato la serenità. Grazie dottore. Grazie mille.
[poco dopo tenta il suicidio]
Dal film:
Dramma della gelosia
Scheda film e trama
Frasi del film
Ugo, Ughe'! Stamme a sentì! Ma te l'ho mai detto come c'ha la pelle Adelaide? Aoh, Ughetto! Liscia, liscia come una persica. E la boccuccia a cuore che quanno te ride è tutta una giostra de denti. Quanno te sta in
mezzo
ai fiori nu' la riconosci, pare 'n fiore pure lei!
Oreste Nardi
Dal film:
Dramma della gelosia
Scheda film e trama
Frasi del film
Idraulico
: Guardi, sono le undici. Tra una cosa e l'altra se fanno le undici e mezza, a
mezzo
giorno dobbiamo stacca', non vale la pena. Tornamo domani, eh?
Annibale
: Eh già, tra una cosa e l'altra... voglia di lavorar, saltami addosso!
Dal film:
Fantasmi a Roma
Scheda film e trama
Frasi del film
Cesira
[cantando]
: O mia bela Madonina, | che te brilet de lontan, | tota d'ora e piscinina, | ti te dominet Milan. 'Giorno zia, dormito bene?
Tina
: Che vi stavate chiacchierando di la voi due?
Cesira
: Niente! Si parlava.
Tina
: D'amore! Qui non si parla che d'amore. Amore alla mattina, amore a
mezzo
giorno, amore di sera!
Dal film:
Il segno di Venere
Scheda film e trama
Frasi del film
«Ti capita di sentirti solo pur essendo in
mezzo
ad altre persone?»
Non risposi subito. Era partito come un semplice gioco, ma quelle domande stavano diventando insidiose. Continuai a guardare per terra, in
mezzo
alle gambe. Studiai le trame del viale asfaltato sotto alle mie mani intrecciate. E quando il mio silenzio si protrasse oltre un'attesa ragionevole, spostai nervosamente un rametto con la punta della scarpa.
«Mmh» riuscii solo a dire.
Elena alzò lo sguardo dal cellulare. Non mi voltai, però sentivo i suoi occhi addosso. Il cuore accelerò un po' il battito. Essere osservato dalla persona che ti piace è un incubo, e al tempo stesso un sogno che diventa realtà e che vorresti anche diventasse abitudine.
«Alessio, non per metterti fretta, ma non puoi prenderti dieci minuti per ogni risposta» disse.
Mi voltai. Sorrideva, il cellulare tra le mani. Si era tolta le scarpe ed era a piedi nudi, seduta sulla panchina verde con le gambe incrociate e la schiena dritta, in una posa piena di grazia che aveva acquisito in ore e ore di yoga. Ne parlava spesso, di quella sua passione. Una volta aveva persino detto che lo yoga le aveva salvato la vita, ma eravamo insieme ad altre persone e così non avevo osato chiederle cosa intendesse nello specifico.
«Qual è la domanda, di preciso?» chiesi sfregandomi nervosamente i palmi delle mani.
Elena tornò a guardare lo schermo del cellulare.
«Ti capita di sentirti solo pur essendo in
mezzo
ad altre persone: spesso, a volte o mai.»
Gianluca Gotto
Cit. da
La pura vida
‐ Incipit
Frasi di Gianluca Gotto
Se ti sforzi di stare in
mezzo
alle altre persone, il tuo dolore viene
[...]
assorbito da chi ti vuole bene. Non è più la tua battaglia, è una faccenda di tutti. E così diventa più facile vincerla.
Gianluca Gotto
Cit. da
La pura vida
Frasi di Gianluca Gotto
Tu dici che forse abbiamo mandato sul lastrico della gente oggi, e tutto questo inutilmente. Ma tu praticamente lo fai ogni giorno da quasi quarant'anni, Sam. E se tutto questo è inutile, allora lo è anche quello che c'è là fuori. Sono solamente soldi, nient' altro che un' invenzione. Pezzi di carta che evitano di ammazzarci a vicenda per prendere qualcosa da mangiare. Non è sbagliato. E sicuramente non è diverso oggi da come è sempre stato. 1637, 1797, 1819, '37 , '57 , '84 , 1901 , '907 , '29 , 1937 , '74 ,1987 – cazzo, mi hanno fottuto di brutto in quell'anno – '92, '97, 2000 e ora questo. Quindi, che mi dici? E' sempre la stessa cosa che si ripete nel tempo, non possiamo farci niente. E io e te non possiamo controllarla, o fermarla, e neanche rallentarla, né alterarla impercettibilmente. Noi interagiamo. Se facciamo bene guadagniamo tanto, se sbagliamo finiamo in
mezzo
a una strada. C'è sempre stata e sempre ci sarà la stessa percentuale di vincitori e di perdenti, di stronzi felici e di coglioni tristi, di fortunati e di sfigati a questo mondo. Sì, probabilmente quelli come noi saranno un po' di più, ma le percentuali rimangono esattamente le stesse.
John Tuld
Dal film:
Margin Call
Scheda film e trama
Frasi del film
L'amore fisico mi piace, te ne sarai accorto. Ma il motivo per cui mi piace non sta nel brivido con cui ci inebria e ci consegna all'oblio.
Sta nella compagnia che ci regala e con la quale ci rincuora, nel conforto che proviamo a possedere un corpo da cui si è attratti: unire il nostro corpo a quel corpo, sentircelo dentro ed addosso.
Alcuni sostengono che l'amore fisico non è che un
mezzo
per procreare, continuare la specie, ma si sbagliano di grosso... No, l'amore fisico è assai più d'un
mezzo
per continuare la specie.
È un
mezzo
per parlare, comunicare, farsi compagnia.
È un discorso fatto con la pelle anziché con le parole.
E, finché dura, niente strappa alla solitudine quanto la sua materialità.
Niente riempie e arricchisce quanto la sua tangibilità.
Però è anche la più potente droga che esista, la più grossa fabbrica di illusioni e di equivoci che la natura ci abbia fornito.
La droga, appunto, dell'oblio.
L'illusione che l'oblio duri per sempre.
L'equivoco di venir amati con l'anima di chi ci ama esclusivamente col corpo, di chi per egoismo o paura rifiuta le assolutezze dell'amore, preferisce il falso succedaneo dell'amicizia.
Il tuo caso.
In che modo me ne sono accorta? Caro, eccettuata la notte in cui mi spiegasti che l'universo finirà per autodistruggersi perché l'entropia è uguale alla costante di Boltzmann moltiplicata per il logaritmo naturale delle probabilità di distribuzione, con le parole ci siamo detti poco io e te. Col corpo, invece, ci siamo detti molto, ed io non ho perso una sillaba di quel che dicevi.
Il nostro non è che un contatto epidermico, dicevi, un esercizio di sesso, un'appagante ginnastica, un dialogo fra sordomuti. Non mi basta, dicevi, preferisco l'amicizia.
Peccato che tu non abbia udito neanche una sillaba di ciò che dicevo io.
L'amicizia non può rimpiazzare l'amore, dicevo.
L'amicizia è un ripiego effimero, artificioso, e spesso una menzogna.
Non aspettarti mai dall'amicizia i miracoli che l'amore produce: gli amici non possono sostituire l'amore.
Non possono strappare alla solitudine, riempire il vuoto, offrire quel tipo di compagnia.
Hanno la propria vita, gli amici, i propri amori. Sono un'entità indipendente, estranea, una presenza transitoria e soprattutto priva di obblighi.
Riescono ad essere amici dei tuoi nemici, gli amici.
Vanno e vengono quando gli pare o gli serve, e si dimenticano facilmente di te: non te ne sei accorto?
Oh, andando promettono montagne. Magari in buona fede.
Conta-su-di-me, rivolgiti-a-me, chiama-me. Però, se li chiami, nella maggior parte dei casi non li trovi.
Se li trovi, hanno qualche impegno inderogabile e non vengono.
Se vengono, al posto delle montagne ti portano una manciata di ghiaia: gli avanzi, le briciole di se stessi.
E tu fai la medesima cosa con loro.
No, a me non basta l'amicizia.
Io ho bisogno di amore.
Oriana Fallaci
Cit. da
Insciallah
Frasi di Oriana Fallaci
C'è sempre qualcosa che non mi piace in questi test. Questi test mi trattano come una rincoglionita. Questi test trattano me e mia madre e tutta la mia famiglia peggio dei dementi. Una schifosa macchia nera da lavare. Da spedire in un altro posto. Certe volte vorrei essere morta. Ce la farò, credo. Perché guardo in alto. Guardo in alto per vedere se mi cade in testa un pianoforte, una scrivania, un divano, una tv o magari mamma! C'è sempre qualcosa che si mette in
mezzo
. Alternativa. Poi la mia mente ritorna sulla terra. (Clareece "Precious" Jones)
Precious
Dal film:
Precious
Scheda film e trama
Frasi del film
La mia Palermo? Ne detesto soprusi e mentalità mafiosa.
Eva Riccobono
Frasi di Eva Riccobono
Ora la mia disposizione è questa: benché io ammiri molto il Cristianesimo, nondimeno non riesco a formare nel mio animo la persuasione del Cristianesimo ortodosso. Devo dirvi con tutta umiltà che l'induismo, come lo conosco, soddisfa interamente l'anima mia, riempie tutto il mio essere, ed io trovo nella Bhagavad Gita e nelle Upanishadi una consolazione che non riesco a sentire nemmeno nel Sermone del Monte. Non perché io non apprezzi l'ideale e gli insegnamenti di quel Sermone, ma perché, quando io mi sento nel dubbio e nella delusione e non vedo nessun raggio di luce all'orizzonte, io mi volgo alla Bhagavad Gita, e vi trovo un versetto che mi conforta, e subito comincio a sorridere in
mezzo
all'opprimente tristezza. La mia vita è stata piena di tragedie esteriori, e se esse non hanno lasciato nessun effetto visibile ed indelebile in me, lo devo agli insegnamenti della Bhagavad Gita.
Mahatma Gandhi
Frasi di Mahatma Gandhi
Noi
[indiani]
resistiamo all'imperialismo britannico così come al nazismo. Se c'è una differenza, è una differenza di grado. Un quinto della razza umana è stato assoggettato alla Gran Bretagna attraverso mezzi che non potrebbero mai trovare una giustificazione. La nostra resistenza a questa oppressione non significa che noi vogliamo male al popolo britannico. Noi cerchiamo di convertirlo, non di batterlo sul campo di battaglia. La nostra rivolta contro il dominio britannico è disarmata. Ma che noi convertiamo o no i britannici, siamo decisi a rendere la loro dominazione impossibile per
mezzo
della non cooperazione non violenta. È un metodo invincibile per sua stessa natura. È basato sul fatto che nessun usurpatore può raggiungere i suoi scopi senza un minimo di cooperazione, volontaria o forzata, da parte della vittima. I nostri padroni possono avere le nostre terre e i nostri corpi, ma non le nostre anime.
Mahatma Gandhi
Frasi di Mahatma Gandhi
Il miglio sarà suddiviso in otto furlong, ogni furlong in quaranta pertiche, e ogni pertica sarà di sedici piedi e
mezzo
.
Elisabetta I
Frasi di Elisabetta I
Quando mi ritrovai fuori, mi fermai in
mezzo
alla strada e stringendo i pugni dissi forte: "Caro Padre Eterno, ti voglio dire una cosa: sei un poco di buono!". E mordendomi le labbra tesi le braccia contro le nuvole: "Sì, il diavolo mi porti, un poco di buono!".
Knut Hamsun
Cit. da
Fame
Frasi di Knut Hamsun
La coscienza di essere una persona onesta mi montava la testa e mi dava una sensazione beata: la sensazione di essere un uomo di carattere, un faro bianco e luminoso in
mezzo
a una marea spregevole di relitti umani.
Knut Hamsun
Cit. da
Fame
Frasi di Knut Hamsun
Eccola, dunque, finalmente, ci dicevamo, questa Sicilia, la mèta del nostro viaggio, l'argomento delle nostre discussioni da tanti mesi, eccola tutta intera sotto i nostri piedi. Girando su noi stessi possiamo percorrerla in un istante; ne tocchiamo con gli occhi tutti i punti; quasi nulla ce ne sfugge ed essa è ben lungi dall'occupare l'orizzonte. Noi venivamo dall'Italia: avevamo calpestato la cenere dei più grandi uomini che furono mai esistiti e respirato la polvere dei loro monumenti, eravamo pieni delle grandezze della storia. Ma qualcos'altro ancora parlava, qui, all'immaginazione: tutti gli oggetti che scorgevamo, tutte le idee che venivano ad offrirsi, numerosissime, alla nostra mente, ci riportavano ai tempi primitivi. Toccavamo le prime età del mondo, quelle età di semplicità e di innocenza in cui gli uomini non erano ancora rattristati dal ricordo del passato, né spaventati dall'incertezza dell'avvenire, in cui, contenti della felicità presente e fiduciosi nella sua durata, raccoglievano quel che la terra dava loro senza coltivarla, e, vicini agli déi per la purezza del cuore, ne incontravano ancora ad ogni passo la traccia e vivevano, in un certo senso, in
mezzo
a loro; è qui che la leggenda ci mostra i primi uomini. È questa la patria delle divinità della mitologia greca. Vicino a questi luoghi, Plutone rapì Proserpina alla madre; in questo bosco che abbiamo appena attraversato, Cerere sospese la sua rapida corsa e, stanca delle sue vane ricerche, si sedette su una roccia e, benché dea, pianse, dicono i Greci, perché era madre. Apollo ha custodito le mandrie in queste valli; questi boschetti che si estendono fin sulla riva del mare hanno risuonato del flauto di Pan; le ninfe si sono smarrite sotto le loro ombre e hanno respirato il loro profumo. Qui Galatea fuggiva Polifemo, e Akis, sul punto di soccombere sotto i colpi del suo rivale, incantava ancora queste rive e vi lasciava il suo nome... In lontananza si scorge il lago d'Ercole e le rocce dei Ciclopi. Terra degli déi e degli eroi!
[cap. 1, Scritti giovanili, Frammenti del viaggio in Sicilia, p. 134]
Alexis de Tocqueville
Cit. da
La rivoluzione democratica in Francia
Frasi di Alexis de Tocqueville
Quando cito la situazione in cui versa la mia comunità, ricevo spesso una spiegazione che suona più o meno così: «Certo, le prospettive per i bianchi della classe operaia sono peggiorate, J.D., ma tu stai confondendo la causa con l'effetto: divorziano di più, si sposano di meno e sono meno felici perché le loro prospettive economiche si sono ridotte. Se avessero più occasioni di lavoro, migliorerebbero anche tutti gli altri aspetti della loro vita».
Un tempo la pensavo anch'io così, e da ragazzo volevo crederci a tutti i costi.
Ha senso. Essere disoccupati è stressante, e non avere abbastanza soldi per vivere lo è ancora di più. Quando il centro manifatturiero del Midwest industriale si è svuotato, il proletariato bianco ha perso sia la sicurezza economica sia la stabilità materiale e familiare che vi si accompagna.
Ma l'esperienza può essere una maestra severa, e a me ha insegnato che questa storia dell'insicurezza economica è, a dir poco, incompleta. Alcuni anni fa, l'estate prima di iscrivermi alla Yale Law School, cercavo un lavoro a tempo pieno per finanziare il mio trasferimento a New Haven, nel Connecticut. Un amico di famiglia mi ha proposto di andare a lavorare con lui in un'azienda di distribuzione di piastrelle che aveva sede poco lontano dalla mia città natale. Le piastrelle sono pesantissime, da un chilo e
mezzo
a tre chili l'una, e sono imballate quasi sempre in cartoni da otto a dodici pezzi. Il mio compito principale era caricare le piastrelle su un pallet e prepararlo per la spedizione. Non era un lavoro leggero, ma mi pagavano 13 dollari all'ora e avevo bisogno di quei soldi, perciò ho accettato la proposta cercando di fare più straordinari che potevo.
J. D. Vance
Cit. da
Elegia americana
Frasi di J. D. Vance
Nel bel
mezzo
di una crisi il Paese non merita di meglio di pupazzi di cani che fanno di sì con il muso dietro i vetri delle automobili?
Keir Starmer
Frasi di Keir Starmer
Io mi pento di aver fatto l'errore di aver fornito a Martin Mystère – cosa abbastanza inusuale per un personaggio dei fumetti – una data di nascita: il 26 giugno del 1942, esattamente cinque anni prima di me. Ero convinto che la serie avrebbe avuto vita breva, ma sono stato piacevolmente smentito. Di tanto in tanto trovo qualche lettore che mi sottolinea il fatto che oggi Martin Mystère dovrebbe ormai essere piuttosto vecchio e rincoglionito – fino a un lustro fa non mi giravano le scatole – e devo dargli ragione. A questo punto facciamo valere la regola come per i cani, ogni sette dei loro ne vale uno dei nostri. In una quarantina d'anni per noi ne sono passati cinque e
mezzo
per Martin Mystère, inoltre sa come tenersi sempre in forma.
Alfredo Castelli
Frasi di Alfredo Castelli
Per detestare l'idea stessa della guerra, basterebbe vedere una volta ciò che io ho visto così spesso durante questi anni
[della prima guerra mondiale]
: uomini e ragazzi portati nelle ambulanze del fronte, in
mezzo
al sangue e al fango; molti di loro erano condannati a una morte rapida, altri a mesi di dolori e sofferenze.
Marie Curie
Frasi di Marie Curie
[...]
La nave, anzi, lo yacht inverte la rotta con i motori al massimo e la vita di Fedez, da quel momento, diventa l'ostentazione quotidiana del privilegio. Chiara Ferragni, che già sfoggiava il lusso per mestiere, contamina invece il suo storytelling con la cronaca spasmodica della sua vita familiare e, soprattutto, con l'idea di diventare non solo la più ricca e la più famosa, ma anche la più grande dispensatrice di buone azioni che il Paese abbia mai avuto.
Dopo sette anni e
mezzo
, i primi di marzo del 2024, Fedez presenzierà alle sfilate parigine da solo, cercando di rimanere aggrappato a un mondo, quello del fashion, che in meno di tre mesi ha espulso sua moglie come una spina dal dito. Chiara Ferragni sarà in tv ospite del conduttore Fabio Fazio, nel disperato tentativo di rifarsi una verginità reputazionale. I ruoli sembrano ormai invertiti, come se negli anni Fedez e Chiara si fossero scambiati di posto. La verità, però, è molto più amara: quella contaminazione ha portato sfortuna a entrambi.
Selvaggia Lucarelli
Cit. da
Il vaso di Pandoro. Ascesa e caduta dei Ferragnez
Frasi di Selvaggia Lucarelli
Giuro davanti al popolo italiano, per
mezzo
della Assemblea Costituente, che ne è la diretta e legittima rappresentanza, di compiere la mia breve ma intensa missione di Capo provvisorio dello Stato ispirandomi ad un solo ideale: di servire con fedeltà e con lealtà il mio Paese.
Enrico De Nicola
Cit. da
15 luglio 1946
Frasi di Enrico De Nicola
Ciò che udivo era soltanto la melodia dei bambini che giocavano, soltanto quello, e l'aria era così limpida che in
mezzo
a quel vapore di voci mescolate, maestose e minute, remote e magicamente vicine, schiette e divinamente enigmatiche, si poteva udire di tanto in tanto, come liberato, uno zampillo quasi articolato di vivide risa, o il colpo di una mazza, o lo sferragliare di un camion giocattolo, ma era tutto troppo lontano dagli occhi perché si potesse distinguere un movimento nelle strade appena tratteggiate. Rimasi ad ascoltare quella vibrazione musicale dall'alto del mio dirupo, quegli sprazzi di grida isolate che avevano per sottofondo una sorta di schivo mormorio, e allora capii che la cosa disperatamente straziante non era l'assenza di Lolita dal mio fianco, ma l'assenza della sua voce da quel concerto di suoni.
Vladimir Nabokov
Cit. da
Lolita
Frasi di Vladimir Nabokov
Da qualche parte, dietro la baracca di Bill, una radio accesa dopo il lavoro aveva cominciato a cantare di fato e di follia, e lei era lì, con la sua bellezza distrutta, le mani strette e le vene in rilievo, da adulta, e le braccia bianche con la pelle d'oca, e le orecchie appena concave, e le ascelle non rasate, era lì (la mia Lolita!), irrimediabilmente logora a diciassette anni, con quel bambino che già sognava, dentro di lei, di diventare un pezzo grosso e di andare in pensione intorno al 2020 – e la guardai, la guardai, e seppi con chiarezza, come so di dover morire, che l'amavo più di qualunque cosa avessi mai visto o immaginato sulla terra, più di qualunque cosa avessi sperato in un altro mondo. Di lei restava soltanto il fievole odor di viole, l'eco di foglia morta della ninfetta sulla quale mi ero rotolato un tempo, con grida così forti; un'eco sull'orlo di un precipizio fulvo, con un bosco lontano sotto il cielo bianco, e foglie marrone che soffocano il ruscello, e un solo ultimo grillo fra le erbacce secche... ma grazie a Dio io non veneravo soltanto quell'eco. Ciò che solevo vezzeggiare fra i tralci intricati del mio cuore, mon grand péché radieux, si era ridotto alla propria essenza; il vizio sterile ed egoista, quello lo cancellai e lo maledissi. Potete anche schernirmi e minacciare di far sgombrare l'aula, ma finché non sarò imbavagliato e
mezzo
strangolato urlerò la mia povera verità. Insisto perché il mondo sappia quanto amavo la mia Lolita, quella Lolita, pallida e contaminata, gravida del figlio di un altro, ma sempre con gli occhi grigi, sempre con le sopracciglia fuligginose, sempre castano e mandorla, sempre Carmencita, sempre mia; Changeons de vie, ma Carmen, allons vivre quelque part où nous ne serons jamais séparés; Ohio? Le plaghe desolate del Massachusetts? Non importa, anche se quei suoi occhi si fossero sbiaditi come quelli di un pesce miope, e i suoi capezzoli si fossero gonfiati e screpolati, e il suo adorabile, giovane delta vellutato e soave si fosse corrotto e lacerato... anche così sarei impazzito di tenerezza alla sola vista del tuo caro viso esangue, al solo suono della tua giovane voce rauca, Lolita mia.
Vladimir Nabokov
Cit. da
Lolita
Frasi di Vladimir Nabokov
La vita con te è stata un sogno- e quando dico un sogno, intendo colombi e gigli, e velluto, e quel roseo "V" nel
mezzo
e il modo che avevi di arricciare la lingua nel pronunciare quella lunga languida 'l. La nostra vita insieme era fatta di allitterazioni, e quando penso a tutte le piccole cose che morranno, ora che non possiamo più condividerle, mi sembra d'essere morto anch'io. E forse lo siamo.
Vladimir Nabokov
Cit. da
La vera vita di Sebastian Knight
Frasi di Vladimir Nabokov
C'è il mito e c'è lo stereotipo. In
mezzo
, un confine quasi invisibile. Ahimè. Sì, perché stavolta nell'ultimo film di Brian De Palma
[Black Dahlia]
c'è poco Brian De Palma.
Antonio Scurati
Cit. da
Corriere della Sera, 9 ottobre 2006
Frasi di Antonio Scurati
Purtroppo oggi la grande passione per i rally si è affievolita, dato che anziché gareggiare tre giorni e tre notti, si parte alle nove del mattino, all'una si entra in parco assistenza, poi la sera si va a dormire. Un tempo si stava tre giorni e tre notti al seguito dei concorrenti, le assistenze erano a bordo strada, in
mezzo
al pubblico, e non nei parchi assistenza, assolutamente vietati agli appassionati. E anziché addentare qualche panino, ci si siede nei mezzi posteggiati nei parchi assistenza a mangiare i manicaretti preparati da qualche chef. Questo ha allontanato il grande pubblico. E poi vi erano, fra i primi, una macchina italiana e dei piloti italiani...
Cesare Fiorio
Cit. da
29 novembre 2020
Frasi di Cesare Fiorio
[Sulla Lancia Stratos]
[...]
è la mia Lancia da rally preferita. Era una vettura nata e concepita per dominare i rally. Negli anni Settanta avevamo la Fulvia, ma vincevano solamente gare particolari o con meteo avverso. Io invece volevo un
mezzo
che potesse vincere in qualunque condizione di meteo o di strada, e per quello avevo concepito di costruire una vettura come la Stratos. Lancia non aveva un motore adatto per questa vettura, perciò andai a Maranello da Enzo Ferrari per chiedere e ricevere un motore. Rimasi sorpreso: Enzo Ferrari sapeva tutto di noi e ci diede i motori. Ad Enzo entusiasmava il fatto che vincevamo le competizioni con pochi soldi.
Cesare Fiorio
Cit. da
17 agosto 2020
Frasi di Cesare Fiorio
Le macchine pensanti sono già in
mezzo
a noi, sostituendoci in diverse funzioni, da più tempo e in più settori di quanto siamo consapevoli. ChatGpt ha creato uno shock speciale perché ha invaso delle attività di massa come l'insegnamento e numerosi lavori di scrittura. Ha già superato esami di giurisprudenza e altre facoltà. Ha anche rivelato una inquietante tendenza a imbrogliare: ad esempio spacciandosi per un essere umano in modo da aggirare barriere e controlli anti-robot.
Federico Rampini
Cit. da
Corriere della Sera, 1 aprile 2023
Frasi di Federico Rampini
Accesi, spenti e stupidi, speciali
Due consonanti perse in tre vocali
Son loro che ci aiutano a non sentirci soli
Perciò sono importanti
E li chiamiamo amori
Gli amori sotto un grande cielo
O chiusi in una stanza
Gli amori in cui hai perso la speranza
Gli amori con le spalle al muro
O quando dici, "Dio ci pensa"
Gli amori in cui non sei sicuro
A cui non dai importanza
Ma quanti amori, ma quali amori
Con il coraggio e la paura di volversi bene
Amori fragili che vanno via
Quelli in cui soffri solamente tu
E gli altri a dire, "Cosa vuoi che sia"
Quanti amori, ma quali amori
Amori ormai scoppiati
Che non sanno stare insieme
Amori al limite della follia
Quelli che trovi e che non lasci più
Gli amori a pezzi da gettare via
Immagina due mondi solitari
Sospesi tra le stelle in
mezzo
ai mari
A volte si avvicinano per non sentirsi soli
Per questo sono grandi
E li chiamiamo amori
Ma quanti amori, ma quali amori
Con il coraggio e la paura di volversi bene
Amori fragili che vanno via
Quelli in cui soffri solamente tu
E gli altri a dire, "Cosa vuoi che sia"
Quanti amori, ma quali amori
Amori appena nati con la voglia di restare insieme
Amori al limite della pazzia
Quelli che trovi e che non lasci più
Gli amori a pezzi da gettare via
Quanti amori, ma quali amori
Amori al limite della follia
Quelli che trovi e che non lasci più
Gli amori a pezzi da gettare via
Gli amori sono quasi tutti uguali
La differenza adesso falla tu
Toto Cutugno
Cit. da
Gli amori
Frasi di Toto Cutugno
Nel '66 feci un viaggio studio in America. Andai alla Nasa a Houston. Allora si mangiava alla mensa. Si passava con il vassoio, alla cassa pagavi un dollaro e
mezzo
, e poi andavi al tavolo e mangiavi con gli astronauti. Pranzai proprio con Virgil Grissom che era simpaticissimo, rideva sempre. Sembrava non dico un italiano, ma un meridionale, un uomo del Sud, molto espansivo.
Tito Stagno
Cit. da
20 luglio 2019
Frasi di Tito Stagno
Quanto tempo ti manca per esser pronta?
Io sono sotto che ti aspetto,
Così ti porto al mare.
Quanto è passato dall'ultima volta
Che mi hai detto, sì, mi hai detto,
Che ti manca il sale
Che brucia le ferite?
E sulla pelle, tra i capelli, sulla tua bocca,
Eravamo ghiaccio che si scioglie in
mezzo
al nulla,
In
mezzo
a tutta quella neve:
Dio, com'eri bella?!
E ogni volta che sembra essere tutto perfetto,
C'è sempre un pezzo
Che ci manca
Anche sotto il tetto:
Non rifacciamo il letto!
E allora piove da quel buco sulle teste,
Sì, ma non fa niente.
Tanto si riparte:
Non so nemmeno dove.
Tu dici: "Andiamo ovunque, basta sia lontano dalla gente
E non fa niente, non fa niente...
Basta saper andare, andare, andare...
Chi se ne frega dove?!".
Quanto è rimasto addosso di quella rincorsa
Che tu hai preso, sì, mi hai preso,
Solo per poi cantare:
"Discese e risalite"?
E sulla pelle, tra i capelli, sulla tua bocca,
Eravamo una canzone di Battisti all'alba,
Anche senza "bionde trecce":
Dio, quanto sei bella?!
E allora piove da quel buco sulle teste,
Sì, ma non fa niente.
Tanto si riparte:
Non so nemmeno dove.
Tu dici: "Andiamo ovunque, basta sia lontano dalla gente
E non fa niente, non fa niente...
Basta saper andare, andare, andare...
Chi se ne frega dove?!".
Ma a me importa solo di poter restare
Fermo sulle mie gambe, qui, ad aspettare.
E che sia al mare, che sia dove soffia il vento,
Non mi importa:
Ricominciamo tutto!
E chi se ne fotte di tutti quei sogni,
Di una canzone o uno stupido testo?!
Io, qui, ti aspetto!
Dici che poi ti trovo in un cassetto,
Intatto come quel sogno mai fatto?
Scendi, che ti aspetto:
Ricominciamo tutto!
Giuliano Sangiorgi
Cit. da
Ricominciamo tutto
Frasi di Giuliano Sangiorgi
Siamo caduti più in basso come le cascate
Cercando di prendere il volo sopra queste case
Ho visto in amore persone un po' troppo sfacciate
Ferirsi lasciandosi le ali spezzate
Dimmelo te se ti piace
Ma si spezza la corda
Ci resta poco o nulla
Ma siamo ancora a galla
Chissà perché
Siamo la prima volta
Quella che non si scorda
Quel bacio con la lingua
Che fa paura
Scendo tra 24 ore
Cerco per strada l'amore
Aspetto uno su un milione
Te lo ricordi
Cosa siamo noi
Solo diamanti grezzi
Cadono in mille pezzi
Di una storia sola
Dove andremo poi
Se corriamo a fari spenti
Non siamo più gli stessi
Non sappiamo ancora
Fare a meno di parole che quando si schiantano lasciano il segno
Corrono sopra i 300
In
mezzo
alle strade del centro
Non saremo mai
Quello che poi ti aspetti
Oro nei fallimenti
Solo diamanti grezzi
Cosa c'è da capire
Che forse tradire non è il modo giusto
Fa solo soffrire
Alla fine
Il mare è più bello quando non sta fermo
E ti fa sentire
Meno solo meno solo meno solo
Meno vuoto meno vuoto ma
Ma si spezza la corda
Ci resta poco o nulla
Ma siamo ancora a galla
Chissà perché
Siamo la prima volta
Quella che non si scorda
Quel bacio con la lingua
Che fa paura
Cosa siamo noi
Solo diamanti grezzi
Cadono in mille pezzi
Di una storia sola
Dove andremo poi
Se corriamo a fari spenti
Non siamo più gli stessi
Non sappiamo ancora
Fare a meno di parole che quando si schiantano lasciano il segno
Corrono sopra i 300
In
mezzo
alle strade del centro
Non saremo mai
Quello che poi ti aspetti
Oro nei fallimenti
Solo diamanti grezzi
Perdiamo tutto
L'amore è una sala slot
Mi gioco tutto
Da quando non ricordi più
Cosa siamo noi
Solo diamanti grezzi
Cadono in mille pezzi
Di una storia sola
Dove andremo poi
Se corriamo a fari spenti
Non siamo più gli stessi
Non sappiamo ancora
Fare a meno di parole che quando si schiantano lasciano il segno
Corrono sopra i 300
In
mezzo
alle strade del centro
Non saremo mai
Quello che poi ti aspetti
Oro nei fallimenti
Solo diamanti grezzi
Clara Soccini
Cit. da
Diamanti grezzi
Frasi di Clara Soccini
Dammi una città, un governo punk
Sono un Dio che ha una regina da salvare
(Sotto il temporale)
Dammi la metà di un cachet da star
Un'identità, ma da cui possa scappare
(Fammi vergognare)
Parliamo da soli in una notte di prigione
Con gli occhi spalancati e le labbra di silicone
Dammi un po' di te, un pezzo dei Blur, un locale da spaccare
(Fammi vergognare)
(Perché) in giro non c'è niente di che
In provincia la nebbia è la stessa dal 2003
Scrivo dentro un garage
La mia testa è un collage
Di canzoni e momenti tristi
Ho finito le chance
Per chiederti se
Mi porti via da me
Via da me
Via da me
Dai miei incubi e dai miei vizi
(Un, due, tre, qua-)
C'è una novità, un governo punk
L'anno che verrà me ne vado un anno al mare
(Sotto il temporale)
Stamattina io mi lavo i denti col gin
Metto i soliti jeans
Sono un nomade in un attico chic
(Ma non abitavi a Beverly Hills?)
Ti pare
Parliamo d'amore in
mezzo
a una rivoluzione
Ti pettini i capelli con una calibro 9
Metti un altro film, un pezzo dei Queen
Metti che finisce male?
(Ma non ci pensare)
(Perché) in giro non c'è niente di che
In provincia la nebbia è la stessa dal 2003
Scrivo dentro un garage
La mia testa è un collage
Di canzoni e momenti tristi
Ho finito le chance
Per chiederti se
Mi porti via da me
Via da me
Via da me
Dai miei incubi e dai miei vizi
Governo punk
Questa città sembra una maledizione
Restiamo qua, fermi a guardare
Un tramonto in televisione
Governo punk
Questa città sembra una competizione
Restiamo qua, fermi a guardare La nostra generazione
(Un, due, tre, qua-)
Scrivo dentro un garage
La mia testa è un collage
Di canzoni e momenti tristi
Ho finito le chance
Per chiederti se
Mi porti via da me
Via da me
Via da me
Dai miei incubi e dai miei vizi
Bnkr44 (Bunker Quarantaquattro)
Cit. da
Governo Punk
Parlarti di quello che sento mi sembra impossibile
Perché non esistono parole per dirti cosa sei per me
Tu mi hai insegnato a ridere
Tu mi hai insegnato a piangere
L'ho imparato con te che certe volte un fiore cresce anche nelle lacrime
Ma non è facile
Se non sei con me
Io e te fermiamo il mondo quando siamo insieme
Anche se dura un secondo come le comete
Griderò, griderò il tuo nome fino a perdere la voce
Sotto la pioggia sotto la neve
Sospesi in aria come due altalene
Quante volte ci siamo trovati sul fondo
Passando da un incubo a un sogno
Anche un'alba diventa un tramonto a seconda di dove ti trovi nel mondo
Non c'era nessuno intorno
Però c'eri tu lo ricordo
Mi hai curato quelle cicatrici che non può guarire nemmeno l'inchiostro
Ti tengo per mano
Anche se cadiamo vado ovunque vai
Andiamo lontano in un posto che non abbiamo visto mai
In
mezzo
al temporale abbiamo unito i nostri lividi come due oceani indivisibili
Ma non è facile
Se non sei con me
Io e te fermiamo il mondo quando siamo insieme
Anche se dura un secondo come le comete
Griderò, griderò il tuo nome fino a perdere la voce
Sotto la pioggia sotto la neve
Sospesi in aria come due altalene
È come nelle favole ogni volta tornerò da te
Forse nessuno ci crede
E vincerò solo con te tutte le guerre dentro me
Impareremo a cadere
Io e te fermiamo il mondo quando siamo insieme
Anche se dura un secondo come le comete
Griderò, griderò il tuo nome fino a perdere la voce
Sotto la pioggia sotto la neve
Sospesi in aria come due altalene
Mr. Rain
Cit. da
Due altalene
Frasi di Mr. Rain
Cosa ci fai qui
Non vorrai mica deludermi
Hai sciolto le catene che abbiamo stretto insieme
Per tenerci lontani
E già mi parli così
Ma a cosa serve ora insistere
Me lo ricordo bene
Il nostro tempo insieme
Me lo ricordo
Ma anche se sai che è inutile
Anche se sai che è inutile
Tu ancora ti muovi
Qui dentro ti muovi
Cerchi l'ultima parte di me
Che crede ancora che sia possibile
Davvero è questo quel che vuoi
Un sorso di veleno e poi
Un altro gioco di parole
Un'altra dose di dolore
Ma ormai sei già nella tempesta
Non puoi fermare ciò che resta
E vuoi toccare il fondo, andare a fondo, fino in fondo
E ancora ti muovi
Qui dentro ti muovi
Cerchi l'ultima parte di me
Che crede ancora che sia possibile
Che se poi mi trovi, tu ancora mi trovi
Forse un'ultima parte di me crede davvero che sia possibile
Se ancora ci sei,
Se in
mezzo
a tutto il resto ancora ci sei
Forse esiste una parte di me che spera ancora che sia possibile
Diodato
Cit. da
Ti muovi
Frasi di Diodato
Sali o togliti di
mezzo
.
[Get on or get out of the way.]
Dal film:
Money Train
Scheda film e trama
Frasi del film
Sono solo uno dei tanti maestri che troverai lungo la tua strada. Perché il maestro è ovunque. Quando vuoi imparare, apri gli occhi e guardati intorno consapevolmente. Capirai che il maestro è ovunque. Può essere anche un filo d'erba che cresce nella crepa di un marciapiede, in
mezzo
a smog, rumore e cemento. Se lo osservi attentamente, non con quello sguardo distratto così comune al giorno d'oggi, vedrai che ti sta insegnando cos'è la resilienza. Perché, nonostante sia in un ambiente ostile e minacciato da mille pericoli, continua a crescere imperterrito. Se cammini per strada e un cane ti si avvicina scodinzolando, tu fermati ad accarezzarlo. Cascasse il mondo. Perché anche lui è un maestro: ti sta insegnando che non c'è sofferenza qui e ora, ma solo gioia. L'unica sofferenza è dentro la tua mente. Il maestro è ovunque: può essere la cameriera del ristorante dove vai a mangiare ogni giorno a pranzo, il tuo vicino di casa che saluti per abitudine, l'albero che cresce davanti alla finestra del tuo ufficio. Tuo fratello, la tua fidanzata, il tuo migliore amico. Presta attenzione a quello che hai intorno e scoprirai che le lezioni di vita sono dappertutto.
Gianluca Gotto
Cit. da
Succede sempre qualcosa di meraviglioso
Frasi di Gianluca Gotto
«Ti ho già parlato del concetto buddhista di non-attaccamento?» Scossi la testa. «È molto semplice: tu non possiedi niente e nessuno. Tutto è in continuo cambiamento e nulla è mai uguale a com'è nel momento precedente o in quello successivo. Ma allora che cosa ti appartiene davvero? Che cosa è davvero tuo per sempre? La tua casa? Il tuo compagno? Il tuo lavoro? Le tue amicizie? Le tue cosiddette "certezze"? Niente di tutto ciò è "tuo". Se pensi il contrario, ti stai illudendo. L'attaccamento è come credere di possedere un pezzo di acqua che scorre nel fiume. Per i buddhisti, invece, bisogna accettare che la vita è il fiume e che noi dovremmo semplicemente scorrere. È il concetto del non-attaccamento.» «Però, se nulla mi appartiene, cosa mi rimane?» «È questo il bello. Quando ti liberi dall'attaccamento illusorio, ti rimane quanto di più prezioso e luminoso ci sia: te stesso. Tu sei la tua unica certezza in
mezzo
a questo continuo cambiamento. Ecco perché la fonte della tua felicità non dovrebbe mai essere qualcuno o qualcosa al di fuori di te, altrimenti, come già ti ho detto, ne diventi schiavo e crei delle aspettative che verranno puntualmente deluse. Se vuoi essere felice, pratica il non-attaccamento.»
Gianluca Gotto
Cit. da
Succede sempre qualcosa di meraviglioso
Frasi di Gianluca Gotto
Nel buddhismo c'è un concetto meraviglioso: la Via di
Mezzo
. Chi la segue, non cade mai negli eccessi, perché negli eccessi si cela la sofferenza. La pace mentale, invece, è tutta nell'equilibrio.
Gianluca Gotto
Cit. da
Succede sempre qualcosa di meraviglioso
Frasi di Gianluca Gotto
Onorevoli colleghi, quando nell'estate scorsa ebbi occasione di incontrare Stalin egli mi disse parole che mi sembrano oggi poter racchiudere la lezione della sua vita: non ammettere mai che non ci sia più niente da fare, non rompere mai il contatto con l'avversario o con il nemico, non puntare mai su una carta dubbia le sorti dello Stato, del partito, della collettività. La sua costante preoccupazione di essere pronto alla guerra se l'avversario la impone ma di contare sulla pace come sul
mezzo
e la causa migliore, era la conseguenza naturale e logica della sua filosofia e della sua politica. In questo senso noi socialisti italiani ravvisammo in lui una garanzia di pace, né minore è la fiducia che riponiamo nei suoi successori. Un evento sciagurato e tristissimo, determinatosi fuori della volontà e del controllo del nostro popolo, schierò in guerra l'esercito italiano contro l'Unione Sovietica. Noi socialisti ci auguriamo che quell'evento venga dimenticato e, associandoci con animo commosso e ansioso al dolore dei popoli sovietici per la morte del loro grande capo, presentando da questa tribuna le nostre condoglianze al governo di Mosca, partecipando al lutto del proletariato mondiale, esprimiamo un augurio di pace per tutto il mondo e di relazioni cordiali e operose del nostro paese con il paese di Lenin e di Stalin.
Pietro Nenni
Cit. da
Discorso alla Camera dei Deputati per la morte di Iosif Stalin, 1953
Frasi di Pietro Nenni
Ho conosciuto Mao nel 1955. Era affabile e onesto nei modi. Dimostrò un notevole interesse per l'Europa e anche per il nostro Paese. Mi parve più incline ad ascoltare che a parlare. Non era ancora in vista, se non forse a conoscitori profondi della Cina, la rivoluzione culturale, variante cinese della rivoluzione permanente, un
mezzo
cioè per fronteggiare e liquidare la burocratizzazione militare e poliziesca della rivoluzione, per restituirla al proprio slancio creativo.
Pietro Nenni
Cit. da
Avanti!, 10 settembre 1976
Frasi di Pietro Nenni
Mi ricordo il primo anno quando ero ridotto a stare in tribuna. Era l'84, i tecnici stranieri non potevano scendere in panchina e allora dovevo guardarmi le partite in
mezzo
alla gente, sugli spalti. Da lassù si vede meglio la partita? Sì, ma si sentono meglio gli insulti: se la squadra andava male, bum, tutti addosso a me che non potevo guidare concretamente la squadra durante il match. Una domenica ad Avellino fu terribile: mi insultarono tanto, ma tanto che quel pomeriggio non me lo dimenticherò più.
[«Voglia di scappare?»]
Molta. Fu la prima e unica volta che mi dissi: ma che ci sto a fare in Italia?
Sven-Göran Eriksson
Cit. da
Guerin Sportivo nº 31, intervista, agosto 1997
Frasi di Sven-Göran Eriksson
Ti immagino seria e tetra, senza un sorriso neanche sfuggevole. Vorrei farti rallegrare in qualche modo. Ti racconterò delle storielle; che te ne pare? Ti voglio, per esempio, come inter
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alla descrizione del mio viaggio in questo mondo così grande e terribile, dire qualcosa intorno a me stesso e alla mia fama, di molto divertente. Io non sono conosciuto all'infuori di una cerchia abbastanza ristretta; il mio nome è storpiato perciò in tutti i modi più inverosimili: Gramasci, Granusci, Gràmisci, Granìsci, Gramàsci, fino a Garamàscon, con tutti gli intermedi più bizzarri. A Palermo, durante una certa attesa per il controllo dei bagagli, incontrai in un deposito un gruppo di operai torinesi diretti al confino; insieme a loro era un formidabile tipo di anarchico ultra individualista, noto coll'indicazione di «Unico»
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che rifiuta di confidare a chiunque, ma specialmente alla polizia e alle autorità in generale, le sue generalità: «sono l'Unico e basta», ecco la sua riposta. Nella folla che lo attendeva, l'Unico riconobbe tra i criminali comuni (mafiosi) un altro tipo, siciliano (l'Unico deve essere napoletano o giù di lì), arrestato per motivi compositi, tra il politico e il comune, e si passò allora alle presentazioni. Mi presentò: l'altro mi guardò a lungo, poi domandò: «Gramsci, Antonio?» Sì, Antonio!, risposi. «Non può essere, replicò, perché Antonio Gramsci deve essere un gigante e non un uomo così piccolo» – Non disse più nulla, si ritirò in un angolo, si sedette su uno strumento innominabile e stette, come Mario sulle rovine di Cartagine, a meditare sulle proprie illusioni perdute. Evitò accuratamente di parlare con me durante il tempo in cui restammo ancora nello stesso camerone e non mi salutò quando ci separarono.
[a Tania, 19 febbraio 1927]
Antonio Gramsci
Cit. da
Lettere dal carcere
Frasi di Antonio Gramsci
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