1492 - La conquista del paradiso
Frasi del film
Frasi di 1492 - La conquista del paradiso
Riassunto e trama del film 1492 - La conquista del paradiso
Cristoforo Colombo (Gérard Depardieu) è un ambizioso marinaio italiano in Spagna che, conscio che la Terra è tonda, ha il progetto di raggiungere le ricche Indie descritte da Marco Polo viaggiando verso occidente.
Il suo progetto è tuttavia osteggiato dai teologi e accademici dell'Università di Salamanca, i quali sostengono che le teorie del navigatorie entrino in contrasto con la visione del mondo ormai accettata di Aristotele e Tolomeo.
Colombo, senza una nave ed una ciurma, è perciò impossibilitato di inseguire il suo sogno.
Ben presto viene avvicinato da Martín Pinzón, il quale è proprietario di alcune navi a Palos e che lo mette in contatto con il banchiere Luis de Santángel (Frank Langella), con cui la Regina Isabella (Sigourney Weaver) di Castiglia ha un debito da pagare.
Viene perciò arrangiato un incontro tra Colombo e la Regina Isabella in cui il navigatore riesce a fare approvare a quest'ultima il suo progetto.
Colombo inganna gli armatori e molti membri dell'equipaggio dicendo loro che il viaggio durerà solo sette settimane.
Così, il 3 agosto 1492, le tre caravelle salpano da Palos alla volta delle Indie.
Il viaggio, in realtà, si rivela molto più lungo del previsto e le caravelle trascorrono nove settimane in mare senza alcun segno di terra.
L'equipaggio diventa sempre più irrequieto e Colombo teme un ammutinamento da un giorno all'altro.
Fortunatamente, il 12 ottobre, viene avvistata terra e gli spagnoli sbarcano sull'Isola di Guanahani, dove stringono amicizia con i nativi locali, riuscendo anche ad insegnare lo spagnolo ad uno di loro, in modo che funga da interprete.
Insoddisfatto per non aver trovato l'oro che sperava, Colombo lascia Guanahani e prosegue il suo viaggio verso ovest, sbarcando sull'isola di Haiti, dove gli abitanti gli consegnano in dono alcuni preziosi oggetti d'oro.
Colombo salpa per fare ritorno in Spagna lasciando sull'isola un gruppo di trentanove uomini.
Tornato in Spagna, Colombo viene accolto con grandi onori e celebrazioni, venendo invitato ad un banchetto reale in presenza della Regina Isabella e la sua corte.
Qui la regina e i suoi consiglieri manifestano una certa delusione per la scarsità di oro trovato da Colombo.
Poco tempo dopo riparte per un'ulteriore spedizione, questa volta con un seguito di 17 navi e più di 1000 uomini tra soldati, artigiani e clericali.
Tuttavia, una volta sbarcato ad Haiti, Colombo scopre che gli uomini da lui lasciati nel primo viaggio sono stati uccisi.
I nativi gli dicono che gli spagnoli sono stati massacrati da un'altra tribù e mentre Colombo decide di credergli, il comandante delle forze armate Adrián de Moxica (Michael Wincott) non è convinto, consigliando a Colombo di punire i nativi sterminandoli, trovando però la netta opposizione del navigatore.
Gli spagnoli costruiscono l'insediamento di La Isabela, in cui convivono in maniera pacifica con i nativi, insegnando loro la civiltà e iniziando a convertirli.
Quattro anni dopo, i nativi vengono impiegati dagli spagnoli per raccogliere l'oro.
Moxica si rivela sempre più un comandante spietato e privo di scrupoli nel trattare con violenza i nativi, tagliando in un'occasione la mano ad uno di essi che non aveva trovato nessun pezzo d'oro.
La voce di questo atto di violenza si diffonde tra le tribù indigene e tutte scompaiono nella foresta.
Colombo inizia a preoccuparsi di una potenziale guerra con i nativi, i quali sono molto più numerosi di loro. Colombo trova la sua casa incendiata da Moxica e dai suoi seguaci, confermando la sua impopolarità tra una certa fazione dei coloni.
Presto le tribù arrivano per combattere gli spagnoli e l'isola viene devastata dalla guerra.
Per non essere catturato da Colombo, Moxica si suicida buttandosi da un burrone e i sostenitori della sua rivolta vengono giustiziati.
Nonostante ciò, le notizie del fallimento di Colombo come governatore del Nuovo Mondo arrivano in Spagna, motivo per cui viene inviato Francisco de Bobadilla (Mark Margolis) a destituire Colombo dal titolo di governatore e a ordinargli di tornare in Spagna.
Seppur affranto, Colombo è comunque speranzoso di potersi ora dedicare al progetto di trovare il continente, suo piano originale.
Ma anche qui riceve un'altra delusione, in quanto de Bobadilla gli dice che il continente è già stato trovato da poche settimane da un altro italiano, Amerigo Vespucci.
Colombo torna in Spagna non più considerato un eroe e viene recluso in carcere.
Dopo qualche tempo riesce, grazie ai suoi figli, ad avere udienza dalla Regina, la quale consente a Colombo di ripartire, avvertendolo però di stare lontano dalle colonie.
Tempo dopo, in Spagna, Colombo è ormai dimenticato da tutti e la scoperta del Nuovo Mondo è attribuita unicamente a Vespucci.
Il figlio di Colombo, Ferdinando, chiede al padre di raccontargli la sua storia in modo che possa trascriverla.
Curiosità sul film
- Il film fu realizzato su commissione. Fu pubblicato da Paramount Pictures per celebrare il cinquecentesimo anniversario del primo viaggio di Colombo e della scoperta dell'America.
- La première debuttò quasi in contemporanea a quella di "Cristoforo Colombo - La scoperta", diretto da John Glen, creando spesso confusione tra i due film.
Anno
1992 (32 anni fa)
Titolo originale
1492: Conquest of Paradise
Genere
Biografico, Drammatico, Storico
Durata
154 minuti (2 ore e 34 minuti)
Data di uscita
giovedì 8 ottobre 1992
Poster e locandina
Attori del film 1492 - La conquista del paradiso
Gérard Depardieu | nel ruolo di Cristoforo Colombo |
Armand Assante | nel ruolo di Don Gabriel Sanchez |
Sigourney Weaver | nel ruolo di Regina Isabella |
Loren Dean | nel ruolo di Fernando Colombo |
Ángela Molina | nel ruolo di Beatrice |
Fernando Rey | nel ruolo di Frate Marchena |
Michael Wincott | nel ruolo di Adrián de Moxica |
Tchéky Karyo | nel ruolo di Martín Alonso Pinzón |
Kevin Dunn | nel ruolo di Mendez |
Frank Langella | nel ruolo di Luis de Santángel |
Mark Margolis | nel ruolo di Francisco de Bobadilla |
Kario Salem | nel ruolo di Arojas |
Billy L. Sullivan | nel ruolo di Fernando Colombo bambino |
Arnold Vosloo | nel ruolo di Guevara |
Steven Waddington | nel ruolo di Bartolome |
José Luis Ferrer | nel ruolo di Alonso |
Bercelio Moya | nel ruolo di Utapan |
Juan Diego Botto | nel ruolo di Diego Colombo |
Achero Mañas | nel ruolo di mozzo di bordo |
Fernando García Rimada | nel ruolo di re Ferdinando |
Ángela Rosal | nel ruolo di moglie di Pinzón |
Doppiatori italiani |
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Roberto Pedicini | nel ruolo di Cristoforo Colombo |
Romano Malaspina | nel ruolo di Don Gabriel Sanchez |
Ada Maria Serra Zanetti | nel ruolo di Regina Isabella |
Giorgio Borghetti | nel ruolo di Fernando (da ragazzo) |
Laura Boccanera | nel ruolo di Beatrice |
Vittorio Di Prima | nel ruolo di Frate Marchena |
Massimo Corvo | nel ruolo di Adrián de Moxica |
Rodolfo Bianchi | nel ruolo di Martín Alonso Pinzón |
Glauco Onorato | nel ruolo di Francisco de Bobadilla |
Tonino Accolla | nel ruolo di Arojas |
Massimo Rossi | nel ruolo di Bartolome |
Diego Reggente | nel ruolo di Alonso |
Manfredi Aliquò | nel ruolo di Utapan |
Biografie correlate al film 1492 - La conquista del paradiso
Soggetto e sceneggiatura
Roselyne Bosch
Musiche
Vangelis