Amici miei atto III
Frasi del film
Frasi di Amici miei atto III
Riassunto e trama del film Amici miei atto III
Invecchiati ma sempre con la voglia di proseguire nelle zingarate a danno del prossimo, il paralitico Raffaello Mascetti (Ugo Tognazzi), l'architetto in pensione Melandri, il barista Necchi e il dottor Sassaroli continuano a frequentarsi regolarmente.
Vedovo da poco, Mascetti a malincuore si stabilisce nella casa di riposo Villa Serena, dove fa amicizia con Valeria, compagna del ricovero. Nostalgici delle zingarate insieme al Mascetti, Melandri, Necchi e Sassaroli decidono di andare a trovarlo. Gli anziani compagni dimoranti di Villa Serena restano i fissi burattini delle zingarate dei quattro, e stavolta collaborano nelle zingarate anche alcuni personaggi esterni al quartetto, in particolare l'inserviente Cecco. Il primo scherzo riguarda un'improbabile trasmissione televisiva per anziani. Lo scherzo successivo riguarda Amalia, una piacente e distinta signora ospite della casa di riposo, di cui Melandri si innamora perdutamente al punto di fidanzarsi con lei: in realtà la signora non è affatto la creatura sensibile e romantica che finge di essere, e - messa alla prova da Mascetti - non esita ad andare a letto con lui. Il terzo scherzo viene fatto al signor Lenzi, al quale gli amici fanno credere che può ringiovanire vendendo l'anima al diavolo; Sassaroli si mostra dinnanzi a lui travestito da Satana. Grazie a una tintura di capelli effettuata di nascosto dai quattro compari, Lenzi si convince di essere effettivamente ringiovanito, e ne approfitta per tornare dopo molti anni in un bordello: ma l'esperienza gli è fatale.
Dopo la morte di Lenzi si è liberata una stanza e il Necchi convince la moglie Carmen a stabilirsi dopo aver chiuso il loro bar. I quattro stanno così sempre insieme come quando erano più giovani e manterranno la loro voglia di vivere e di fare scherzi ed esperienze sempre nuove. Questo fa andare su tutte le furie la direttrice, che concede loro un mese di tempo per andarsene dall'ospizio. Carmen, disgustata dagli scherzi irrispettosi dei quattro lascia il marito per rifarsi una vita.
I quattro "sabotano" l'intero complesso spargendo rane in sala pranzo, versando del profumo nel minestrone e combinando altri scherzi. Tutti i dimoranti danno la colpa alla direttrice e, durante un'occupazione sul tetto della casa di riposo la vedono abbandonare il complesso, all'inizio pensano che si sia arresa ma in realtà la proprietà è stata acquistata da qualcun altro. Il nuovo proprietario è in realtà il Sassaroli, che aveva venduto la sua clinica in collina.
In qualità di direttore, concede ai dimoranti meno restrizioni, di quanto avrebbe fatto la precedente direttrice, ma alla fine, annoiati dalla vita comunque troppo tranquilla dell'ospizio giungono alla stazione per fare la loro zingarata preferita, schiaffeggiare i passeggeri dei treni in partenza. I quattro, ormai troppo vecchi, non riescono più a raggiungere con gli schiaffi le persone affacciate ai finestrini, e vengono schiaffeggiati a loro volta dai passeggeri stessi.
Data di uscita
venerdì 20 dicembre 1985
Poster e locandina
Attori del film Amici miei atto III
Ugo Tognazzi | nel ruolo di Raffaello Mascetti |
Gastone Moschin | nel ruolo di Rambaldo Melandri |
Adolfo Celi | nel ruolo di Alfeo Sassaroli |
Renzo Montagnani | nel ruolo di Guido Necchi |
Bernard Blier | nel ruolo di Stefano Lenzi |
Franca Tamantini | nel ruolo di Carmen Necchi |
Gianni Giannini | nel ruolo di Cecco, l'inserviente |
Valeria Sabel | nel ruolo di Valeria Migliari |
Enzo Cannavale | nel ruolo di Cavaliere Ferrini |
Mario Feliciani | nel ruolo di Generale Mastrostefano |
Caterina Boratto | nel ruolo di Amalia Pecci Bonetti |
Doppiatori italiani |
|
Mario Mastria | nel ruolo di Stefano Lenzi |
Alina Moradei | nel ruolo di Amalia Pecci Bonetti |
Biografie correlate al film Amici miei atto III
Sceneggiatura
Leonardo Benvenuti, Piero De Bernardi, Tullio Pinelli, Nanni Loy
Soggetto
Leonardo Benvenuti, Piero De Bernardi, Tullio Pinelli
Musiche
Carlo Rustichelli, Paolo Rustichelli