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Amici miei atto II

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Frasi di Amici miei atto II

Riassunto e trama del film Amici miei atto II

[da Wikipedia]

Rimasti in quattro dopo la morte di Perozzi; Mascetti, Melandri, Necchi e Sassaroli continuano senza freno i loro scherzi zingareschi. Una visita al cimitero dove riposa l'amico diviene la scena di un'atroce burla ai danni di un vedovo davanti alla tomba della consorte: Sassaroli farà credere all'uomo che la moglie defunta è stata anche sua amante. Poi ricorderanno l'amico scomparso con flashback narrativi.

Qui Perozzi non appena termina il turno al giornale, passa a casa di Anita, moglie del fornaio sotto casa. Laura, moglie di Perozzi, lo scopre per la terza e ultima volta e decide di ritornare dai suoi genitori, lasciandogli il figlioletto Luciano. Ogni giorno la vita di Perozzi si complica sempre più a causa del pedante figlio, allora Mascetti, dietro compenso, s'offre di badarlo. Alquanto "secchione", come compito a casa Luciano scrive una pagina di diario pesantemente offensiva nei confronti delle povere condizioni in cui è costretta a vivere la famiglia di Mascetti, che non esita a restituire Luciano al padre, consigliandogli di riconciliarsi con Laura: ci riuscirà aggiungendo artatamente il nome dell'amante tra le vittime di un incidente in un articolo scritto da egli stesso.

Passano i giorni e, dopo un mese di assenza, riappare Melandri che invita gli amici al suo battesimo, poiché è deciso a convertirsi al cristianesimo, essendosi innamorato di Noemi, sorella del frate battezzatore. Dopo una commovente cerimonia, Noemi invita Melandri a cena a casa sua, durante la quale l'architetto tenta di sedurre la donna, ma proprio sul più bello egli sarà costretto a tornarsene a casa in seguito alla furia dell'alluvione di Firenze, nel tentativo di salvare i suoi beni dalla catastrofe (come se non bastasse, è la seconda donna che perde a malincuore, dopo la moglie di Sassaroli nel film precedente); Perozzi, svegliatosi di soprassalto per via del fiume esondato, viene scoperto nel letto di Anita dal marito, tornato a casa per via dell'alluvione, che l'aggredisce furioso. A seguito di ciò, la moglie di Perozzi capisce di essere stata raggirata dal marito per l'ennesima volta e l'abbandona definitivamente, questa volta però portando con sé anche Luciano.

I quattro lasciano il cimitero: Necchi finge un litigio con la moglie Carmen accusandola di tradimento per avere ricevuto un mazzo di rose rosse (in realtà inviate da Necchi stesso), questo perché egli avrebbe un presunto appuntamento con una cliente del ristorante proprio il giorno di chiusura del locale e in cui dovrebbe portare la moglie a cena e al cinema. Alice, moglie di Mascetti, appreso della gravidanza della figlia Melisenda, tenta nuovamente di asfissiarsi col gas, fallendo nuovamente nell'impresa (questa volta il gas era stato tagliato dall'ente erogatore). Mascetti è quindi alla ricerca del seduttore, che si rivela un energumeno violentatore, un sottocuoco della mensa in cui la figlia lavora; il conte, sconsolato, decide comunque di aiutare Melisenda a crescere il figlio, anche senza il padre, al quale dà il suo stesso nome.

Per distrarre meglio l'addolorato Mascetti, gli amici organizzano una zingarata in cui conquisteranno la fiducia dei passanti per sorreggere la pendente Torre di Pisa; successivamente vengono fermati da un vigile, per essere passati contromano, che chiede la patente a Necchi: questi esibisce il documento di un certo Augusto Verdirame, concordando alla fine che c'è stato un caso di scambio di patente e quindi non viene multato. Necchi scopre così di essere stato veramente tradito dalla moglie e l'aggredisce non appena ritorna a casa. L'amante si presenta al ristorante e Necchi l'obbliga a ingurgitare una minestra nella quale ha prima urinato. Successivamente i quattro approfittano della distrazione di un gruppo di clienti spagnoli per fotografare le proprie parti intime con le macchine fotografiche dei turisti.

Viene poi citata una contorsionista di nome Carmencita, con la quale Mascetti ha avuto anni prima una relazione, indebitandosi con l'usuraio Savino Capogreco. A spese dello strozzino, invita la ragazza ad alloggiare in un lussuoso albergo (lei ricambia con notti d'amore), per poi svignarsela con il trucco del "rigatino" (che consiste nel travestirsi come uno dei facchini, vestendosi appunto con il rigatino tipico di questi ultimi e passare inosservato davanti al portiere, per poi svignarsela) da lui inventato e lasciando la circense in balia degli albergatori. Per estinguere il debito con l'usuraio di Mascetti, i cinque si concentrano nell'inventarsi uno scherzo per ottenere l'annullo del debito in cambio d'interventi chirurgici (mai effettuati) che Capogreco dovrebbe falsamente necessitare. Tuttavia al bar di Necchi sopraggiunge all'improvviso la contorsionista, che pare avere capito tutto. Sassaroli si finge dunque impresario di spettacoli circensi e chiede alla ragazza, poco esperta della lingua italiana, di dare prova delle proprie capacità contorsionistiche, chiudendosi in una valigia da viaggio: questo servirà a disfarsi della malcapitata, caricandola come bagaglio su un bus in partenza.

Alcuni giorni dopo, nel presente attuale, mentre i quattro stanno chiacchierando, Mascetti viene improvvisamente colpito da una trombosi, rischiando la vita. Se la cava su una sedia a rotelle, una piccola pensione da invalido (su richiesta degli amici e grazie alle contraffazioni burocratiche di Sassaroli e Melandri) e una villetta in campagna di Sassaroli, dove il primario concede loro di vivere, per permettere al conte di rifarsi una vita con la moglie, la figlia e il nipotino Raffaello. Il film si conclude con una gara Interregionale della sezione "handicappati" a Roma nella quale Mascetti gareggia su una sedia a rotelle per la sezione di Pisa, incitato dai suoi amici.

Anno

1982 (42 anni fa)

Titolo originale

Amici miei - Atto II°

Genere

Commedia

Durata

121 minuti (2 ore e 1 minuto)

Regia

Mario Monicelli

Film di Mario Monicelli

Data di uscita

mercoledì 22 dicembre 1982

Poster e locandina

Attori del film Amici miei atto II

Ugo Tognazzi nel ruolo del conte Mascetti - Raffaello "Lello" Mascetti
Gastone Moschin nel ruolo del Melandri - architetto Rambaldo Melandri
Adolfo Celi nel ruolo del Sassaroli - professor Alfeo Sassaroli
Renzo Montagnani nel ruolo del Necchi - Guido Necchi
Philippe Noiret nel ruolo del Perozzi - Giorgio Perozzi
Milena Vukotic nel ruolo di Alice Mascetti
Franca Tamantini nel ruolo di Carmen Necchi
Paolo Stoppa nel ruolo di Savino Capogreco, lo strozzino
Yole Marinelli nel ruolo di Anita Esposito, l'amante del Perozzi
Angela Goodwin nel ruolo di Laura Perozzi
Alessandro Haber nel ruolo di Paolo, il vedovo
Domiziana Giordano nel ruolo di Noemi Bernocchi
Tommaso Bianco nel ruolo di Antonio Esposito, fornaio
Fiorentina Bussi nel ruolo di Twister
Enio Drovandi nel ruolo di vigile urbano
Maurizio Scattorin nel ruolo di Luciano, figlio di Perozzi (da adulto)
Lucio Valerio Patanè nel ruolo di Luciano (da bambino)
Renato Cecchetto nel ruolo di Augusto Verdirame, amante della signora Necchi
Carmen Elisabete Dias da Silva nel ruolo di Carmencita, la contorsionista
Giovanni Nannini nel ruolo del custode del cimitero
Anna Maria Torniai nel ruolo di la suocera di Perozzi

Doppiatori italiani

Pino Locchi nel ruolo di Giorgio Perozzi
Emanuela Rossi nel ruolo di Noemi Bernocchi
Fabrizio Manfredi nel ruolo di Luciano Perozzi (da bambino)

Biografie correlate al film Amici miei atto II

Soggetto e sceneggiatura

Leonardo Benvenuti, Piero De Bernardi, Tullio Pinelli, Mario Monicelli

Musiche

Carlo Rustichelli

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