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Cena con delitto - Knives Out

Frasi del film

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Frasi di Cena con delitto - Knives Out

Riassunto e trama del film Cena con delitto - Knives Out

[da Wikipedia]

Massachusetts. Il famoso scrittore di romanzi gialli Harlan Thrombey (Christopher Plummer) viene trovato morto nella propria camera. Una settimana dopo, i parenti sono convocati per essere interrogati: tutto lascia pensare che si sia trattato di un suicidio, come pensano il detective Elliot e l'agente Wagner, ma secondo l'investigatore privato e consulente Benoît Blanc (Daniel Craig) ci sono ancora troppe domande senza una risposta, prima fra tutte: perché quella mattina una busta anonima, piena di denaro, è stata recapitata alla porta del detective con la richiesta di investigare? L'anziano scrittore è stato trovato morto la mattina dopo aver festeggiato il proprio 85º compleanno, invitando a casa tutti i membri dell'intera famiglia, che quindi, se non si è trattato di suicidio, si ritrovano ad essere sospettati tutti quanti di omicidio.

La famiglia è grande e alquanto disfunzionale. I componenti sono i figli di Harlan, Linda Drysdale (Jamie Lee Curtis) e Walter, con i rispettivi coniugi, Richard e Donna, e i rispettivi figli, Hugh Ransom Drysdale (Chris Evans) e Jacob Drysdale, assieme a Joni Thrombey (Toni Collette), vedova del defunto figlio di Harlan, Neil, sua figlia Meg e l'anziana madre di Harlan, Nana. Altre persone vicine ad Harlan erano la domestica Fran (Edi Patterson) e l'infermiera di Harlan, Marta Cabrera (Ana de Armas) . Tra tutti, solo Marta sembra avere un alibi, dato che Walt ricorda di aver intravisto il padre, dopo che la ragazza era tornata a casa, verso la mezzanotte. Inoltre, la giovane ha uno strano disturbo: non può mentire senza vomitare, quindi Benoit decide di farsi assistere da lei nelle indagini.

Man mano che l'indagine procede vengono fuori nuovi indizi, così come nuove domande. Harlan, infatti, il giorno prima aveva scoperto che Richard tradiva Linda e lo aveva esortato a confessare (l'uomo trova il biglietto con cui lo scrittore lo ricattava ma è bianco), così come aveva scoperto che Joni, con la scusa di pagare la retta scolastica di Meg, lo aveva derubato e quindi intendeva smettere di aiutarla economicamente. Inoltre l'anziano scrittore, sempre la sera prima, aveva licenziato Walt, che gli faceva anche da editore e che voleva far produrre degli adattamenti cinematografici dei romanzi del padre (cosa a cui egli era sempre stato contrario), e aveva litigato con Ransom dopo averlo escluso dal testamento.

In realtà Harlan si è davvero suicidato, ma solo per proteggere Marta: a causa di una distrazione, l'infermiera gli aveva somministrato una dose letale di morfina quindi, non trovando il naloxone necessario per salvare l'uomo, aveva tentato di chiamare i soccorsi. Il vecchio aveva però deciso di aiutarla non facendole dire nulla e aiutandola a crearsi un falso alibi, per poi suicidarsi. Questo perché, oltre ad essersi affezionato alla ragazza (unica persona che gli stava vicino senza un secondo fine, a differenza dei suoi familiari), sapeva che se le fosse successo qualcosa la madre di lei, un'immigrata irregolare, sarebbe stata espulsa dagli Stati Uniti. Così, le aveva suggerito di uscire, rientrare nella proprietà (dato che i cani da guardia la conoscono e quindi non avrebbero abbaiato), arrampicarsi sul cornicione per entrare dalla finestra, travestirsi da Harlan e farsi vedere da lontano da Walt, che in questo modo l'avrebbe scambiata per il padre. L'unica ad accorgersi della ragazza è stata l'anziana Nana che, vedendola, l'aveva scambiata per Ransom. Con alcuni accorgimenti, Marta riesce a sfruttare le indagini per distruggere gli indizi contro di lei, tra cui un video delle telecamere di sicurezza e delle impronte lasciate nel fango, ma non a impedire che uno dei cani porti al detective un pezzo del cornicione, rotto durante la scalata, e a scoprire le tracce di fango sulla finestra e sul tappeto dove la ragazza era entrata.

L'indagine viene interrotta dalla lettura del testamento: la famiglia scopre con orrore che Harlan ha lasciato tutto il suo denaro e tutte le sue proprietà a Marta, con solo Ransom che ci riderà su. Aggredita dai Thrombey, la ragazza riesce a scappare con l'aiuto di Ransom. Rimasti soli, l'uomo convince Marta a confessargli la verità, sapendo che il nonno non si sarebbe suicidato e che la ragazza non può mentire, per poi annunciare di volerla aiutare a patto che lui ottenga parte dell'eredità. Nel frattempo, la famiglia scopre che l'unico modo per riappropriarsi del denaro di Harlan è dimostrare che è stata Marta a ucciderlo, o come minimo fare in modo che venga messa sotto processo. Tra tutti solo Meg sembra accettare la situazione, fino a che non scopre anche lei che sua madre ha sprecato i soldi per la sua retta universitaria. Meg accetta quindi suo malgrado di provare a chiedere a Marta di restituire i soldi alla famiglia.

La mattina dopo Marta viene importunata dalla stampa e da Walt, giunto alla sua porta con la velata minaccia di denunciare sua madre se lei non gli concederà l'eredità, ma la ragazza non cede, capendo che, con i soldi che otterrà, riuscirà anche a regolarizzare la propria madre. Poi, tra la posta, Marta trova una lettera anonima in cui è presente la fotocopia di una parte del referto tossicologico dell'autopsia di Harlan assieme a un indirizzo. Ransom capisce che qualcuno intende ricattarla e la esorta a incontrare il misterioso mittente della lettera e ad accettare le sue condizioni: solo così potrà assicurarsi che nessuno veda il referto, unica prova della sua colpevolezza.

Nel frattempo, l'ufficio del medico legale viene distrutto da un incendio: Marta e Ransom, visti sul luogo, vengono inseguiti e fermati da Blanc e dalla polizia, che arresta Ransom, denunciato dalla anziana Nana che ha detto a Blanc di averlo visto tornare alla residenza, la notte dell'omicidio. Marta è costretta ad accompagnare il detective in centrale, ma si reca al luogo dell'appuntamento: una lavanderia abbandonata dove dice che deve fare una piccola commissione. Qui Marta trova Fran, colpita da un'overdose di morfina che prima di svenire dice "Tu ...colpevole". Rifiutando di lasciar morire anche lei, Marta chiama l'ambulanza e, una volta in ospedale, confessa a Blanc la verità. Il detective allora la riporta a casa di Harlan, per permetterle di chiedere scusa alla famiglia dello scrittore.

Giunti a destinazione i due scoprono l'ubicazione del referto tossicologico originale, nel nascondiglio di Fran conosciuto solo dall'infermiera e da Meg: una volta letto, Benoit impedisce a Marta di confessare e la fa portare in salotto assieme a Ransom. Qui il detective rivela che l'esame tossicologico è risultato negativo, perciò Harlan non stava morendo di overdose e questo fornisce al detective il tassello finale per risolvere il caso: dopo aver scoperto a chi il nonno intendeva lasciare l'eredità, Ransom se ne era andato dalla festa, ma poi era tornato indietro e, utilizzando lo stesso percorso utilizzato da Marta per crearsi un alibi (evitando però di camminare sul fango), aveva raggiunto la camera di Harlan, dove aveva scambiato il contenuto dei flaconi dei due farmaci e aveva rubato il naloxone, venendo nel frattempo visto da Nana (infatti vedendo Marta disse "Sei di nuovo tornato Ransom"). La mattina seguente però, dopo aver scoperto che il nonno sembrava essersi suicidato, aveva assunto anonimamente Blanc perché capisse che non si era trattato di un semplice suicidio.

Durante il funerale del nonno era tornato a casa a rimettere a posto i flaconi, non potendo farlo né prima, a causa della presenza della famiglia, né la notte dell'omicidio, a causa dei cani da guardia a cui stava antipatico (che abbaiando, fecero svegliare Meg), ma Fran lo aveva visto ed avendo intuito ciò che aveva fatto aveva deciso di ricattarlo con la lettera contenente parte del referto tossicologico, ottenuto grazie a una propria parente che lavora per il medico legale. In verità, ricevendo la lettera ricattatoria, Ransom si era rasserenato, perché credeva che l'esame tossicologico avrebbe dimostrato la colpevolezza di Marta, ma dopo averla aiutata a fuggire alla lettura del testamento e sentitone la confessione, si era reso conto che questa non aveva somministrato nulla di letale a Harlan: essendo lei una brava infermiera, aveva somministrato i due farmaci non basandosi sull'etichetta, letta solo successivamente, ma sul colore e sulla viscosità dei due liquidi; pertanto, lui decise di cambiare piano, fingendo di aiutarla per poi incastrarla. Così, Ransom aveva bruciato l'ufficio del medico legale per distruggere le prove dell'innocenza di Marta, le aveva spedito la lettera di Fran e si era incontrato con quest'ultima in lavanderia, dove le aveva iniettato la dose di morfina e bruciato il referto tossicologico (in realtà una copia) che la domestica si era portata con sé, con l'intenzione di chiamare anonimamente la polizia e incastrare Marta per l'omicidio di Fran. Tuttavia Marta, una volta arrivata, al contrario di quanto lui sperava si è rifiutata di abbandonare Fran (che disse in realtà "Hugh ...colpevole"[2]) rovinandogli il piano, anche perché con il suo arresto non ha potuto fare la telefonata alla polizia. Proprio mentre Benoit finisce di raccontare la storia, una telefonata avverte Marta che Fran si è risvegliata. Inoltre, ora che la polizia ha trovato il referto tossicologico che Fran aveva nascosto per sicurezza, Marta è scagionata dall'accusa di omicidio.

Finale

Con le spalle al muro, Ransom ammette tutto, ma non si mostra troppo preoccupato, perché gli unici crimini che ha veramente compiuto sono l'aggressione a Fran e l'incendio, mentre non è imputabile della morte di Harlan, che si è suicidato senza che fosse necessario. Secondo lui, con un buon avvocato riuscirà a ottenere una pena minima. Ma a gelare la sua sicurezza è Marta, che gli vomita in faccia, indicando come stesse mentendo: Fran è morta, quindi Ransom ha appena ammesso un omicidio. Senza più nulla da perdere, l'uomo afferra un coltello da una grande scultura ornamentale fatta di lame (davanti alla quale si sono svolti i vari interrogatori all'inizio del film) e pugnala Marta, ma fortunatamente il coltello è finto e quindi Ransom viene arrestato.

Rimasti soli, Benoit confessa all'infermiera di aver sempre saputo che lei era coinvolta, grazie a una macchia di sangue sulla sua scarpa, ma aveva anche capito che, essendo la ragazza una brava persona, non poteva aver commesso un omicidio volontariamente, quindi l'aveva tenuta vicino a sé, per proteggerla e capire come aiutarla. Prima di andarsene, il detective le ricorda che è stato proprio il suo buon cuore a farla vincere e la esorta a comportarsi nello stesso modo da lì in avanti. Mentre Ransom viene portato via, i Thrombey, anche loro senza più nulla (Linda inoltre, grazie ad un biglietto scritto con inchiostro simpatico dal padre, scopre il tradimento del marito), restano in giardino mentre Marta esce sulla terrazza e, guardandoli dall'alto, lascia intendere che seguirà il consiglio di Blanc e li aiuterà, ma alle sue condizioni, bevendo dalla tazza personale di Harlan, messa in risalto all'inizio del film, con scritto: "My house, my rules, my coffee".

Curiosità sul film

Anno

2019 (5 anni fa)

Titolo originale

Knives Out

Genere

Commedia, Giallo, Grottesco, Noir, Thriller

Durata

130 minuti (2 ore e 10 minuti)

Regia

Rian Johnson

Film di Rian Johnson

Data di uscita

giovedì 5 dicembre 2019

Poster e locandina

Attori del film Cena con delitto - Knives Out

Daniel Craig nel ruolo di Benoît Blanc
Chris Evans nel ruolo di Hugh Ransom Drysdale
Ana de Armas nel ruolo di Marta Cabrera
Jamie Lee Curtis nel ruolo di Linda Drysdale
Michael Shannon nel ruolo di Walter "Walt" Thrombey
Don Johnson nel ruolo di Richard Drysdale
Toni Collette nel ruolo di Joni Thrombey
Lakeith Stanfield nel ruolo di tenente Elliot
Katherine Langford nel ruolo di Meg Thrombey
Jaeden Martell nel ruolo di Jacob Thrombey
Frank Oz nel ruolo di Alan Stevens
Riki Lindhome nel ruolo di Donna Thrombey
Edi Patterson nel ruolo di Fran
Noah Segan nel ruolo di Agente Wagner
K Callan nel ruolo di Wanetta "Nana" Thrombey
Christopher Plummer nel ruolo di Harlan Thrombey
M. Emmet Walsh nel ruolo di Sig. Proofroc
Marlene Forte nel ruolo di Madre di Marta

Doppiatori italiani

Francesco Prando nel ruolo di Benoît Blanc
Marco Vivio nel ruolo di Hugh Ransom Drysdale
Joy Saltarelli nel ruolo di Marta Cabrera
Angiola Baggi nel ruolo di Linda Drysdale
Pino Insegno nel ruolo di Walter "Walt" Thrombey
Alessio Cigliano nel ruolo di Richard Drysdale
Claudia Catani nel ruolo di Joni Thrombey
Andrea Mete nel ruolo di tenente Elliot
Emanuela Ionica nel ruolo di Meg Thrombey
Alex Polidori nel ruolo di Jacob Thrombey
Gianni Giuliano nel ruolo di Alan Stevens
Domitilla D'Amico nel ruolo di Donna Thrombey
Anna Cugini nel ruolo di Fran
Simone Crisari nel ruolo di Agente Wagner
Graziella Polesinanti nel ruolo di Wanetta "Nana" Thrombey
Dario Penne nel ruolo di Harlan Thrombey
Franco Zucca nel ruolo di Sig. Proofroc
Laura Romano nel ruolo di Madre di Marta

Trailer

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Sceneggiatura

Rian Johnson

Musiche

Nathan Johnson

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