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È stata la mano di Dio

Frasi del film

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Frasi di È stata la mano di Dio

Riassunto e trama del film È stata la mano di Dio

[da Wikipedia]

Napoli, anni '80. Fabietto Schisa (Filippo Scotti) vive un'adolescenza spensierata in compagnia dei genitori Saverio Schisa (Toni Servillo) e Maria e dei fratelli Marchino e Daniela. Gli Schisa, circondati da una pletora di parenti e amici sui generis, sono molto uniti e nutrono un grande affetto reciproco, ma la loro serenità è guastata da alcuni eventi: la bella e spregiudicata Patrizia (Luisa Ranieri), sorella di Maria, viene picchiata dal marito Franco (Massimiliano Gallo) dopo avergli raccontato di un incontro miracoloso con San Gennaro e il Munaciello, dietro il quale si nasconderebbe la tendenza della donna a prostituirsi; Marchino, aspirante attore, viene bocciato a un provino col regista Federico Fellini e perde fiducia nelle proprie capacità; infine Maria scopre che Saverio l'ha tradita con una collega di lavoro, e lo caccia di casa in seguito a un furibondo litigio. Ad alleviare questi problemi c'è un evento storico: il calciatore Diego Armando Maradona viene acquistato dal Napoli; la gioia e l'attesa per questa notizia coinvolge gli Schisa, i loro amici e l'intera Napoli, e per Fabietto, dotato di estrema sensibilità, diventa il baluardo emotivo a cui aggrapparsi per superare tutte le tristezze.

Saverio e Maria si riappacificano e acquistano una villetta a Roccaraso dove passare le vacanze insieme alla famiglia. Un giorno propongono a Fabietto di seguirli là per un fine settimana in montagna, ma il ragazzo rifiuta poiché quella domenica si terrà la partita Napoli-Empoli, alla quale lui parteciperà per veder giocare il suo idolo Maradona. Quel giorno, Saverio e Maria muoiono a causa di una perdita di monossido di carbonio. La disgrazia getta nello sconforto e nel dolore i fratelli Schisa; Fabietto in particolare rimarrà segnato dal fatto che i medici gli impediscano di vedere i corpi dei genitori. Al tempo stesso, il ragazzo matura la consapevolezza che, se non fosse stato trattenuto a Napoli dalla partita, probabilmente sarebbe morto anche lui: è stato dunque Maradona a salvarlo.

Disorientato e senza punti di riferimento, Fabietto cerca di superare il lutto e trovare la sua strada. Consuma il suo primo rapporto sessuale con l'anziana baronessa Focale, stringe amicizia con il contrabbandiere Armando che lo porterà a scoprire il sottobosco della delinquenza napoletana; nel frattempo sogna di studiare cinematografia, affascinato da una pellicola surrealista di Antonio Capuano e dall'attrice sudamericana Yulia. Nel frattempo zia Patrizia viene ricoverata in un ospedale psichiatrico: quando il ragazzo si reca a trovarla, la donna gli rivela che dopo l'incontro con San Gennaro e il Munaciello era rimasta miracolosamente incinta, ma in seguito a nuove percosse da parte del marito aveva subito un aborto spontaneo, e aveva chiesto di essere internata pur non essendo affatto pazza allo scopo di sfuggire a una vita che la opprimeva; di conseguenza, anche nel ragazzo inizia a maturare l'idea di trasferirsi a Roma. Intanto Fabietto vede deteriorarsi anche il rapporto con Marchino, il quale reagisce al dolore evitando di preoccuparsi del futuro, e con Daniela, che gli rivela l'esistenza di un fratellastro illegittimo avuto dal padre con la sua amante.

Durante uno spettacolo di Yulia, Fabietto vede intervenire lo stesso Antonio Capuano, che con ferocia stronca l'attrice evidenziandone platealmente tutti i difetti. Il ragazzo ha un lungo colloquio col regista, nel quale gli esprime il desiderio di andare a Roma per studiare cinema; Capuano, tuttavia, comprende che questo sarebbe soltanto il suo tentativo di sfuggire al dolore, e gli rivela che il cinema non avrà mai il potere di guarirlo dal lutto; lo invita pertanto a "non disunirsi", ossia a non fuggire da Napoli e dal suo passato, e gli propone di fare cinema con lui per poter raccontare le molte storie che offre la città.

In seguito all'incontro col regista Fabietto comprende di non poter più resistere al dolore, e decide quindi di tener fede al proposito di recarsi a Roma. Lungo il tragitto in treno, in una stazione desolata, Fabietto vede apparire un Munaciello, che lo saluta con un sorriso benevolo.

Anno

2021 (3 anni fa)

Genere

Drammatico

Durata

130 minuti (2 ore e 10 minuti)

Regia

Paolo Sorrentino

Film di Paolo Sorrentino

Data di uscita

mercoledì 24 novembre 2021

Poster e locandina

Attori del film È stata la mano di Dio

Filippo Scotti nel ruolo di Fabietto Schisa
Toni Servillo nel ruolo di Saverio Schisa
Teresa Saponangelo nel ruolo di Maria Schisa
Luisa Ranieri nel ruolo di Patrizia
Massimiliano Gallo nel ruolo di Franco
Renato Carpentieri nel ruolo di Alfredo
Marlon Joubert nel ruolo di Marchino Schisa

Trailer

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Sceneggiatura

Paolo Sorrentino

Musiche

Lele Marchitelli

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