Fascisti su Marte
Frasi del film
Frasi di Fascisti su Marte
Riassunto e trama del film Fascisti su Marte
Nel 1938 un manipolo di camicie nere, comandato dal gerarca Gaetano Maria Barbagli, si imbarca sul prototipo di razzo spaziale tedesco Repentaglia IV e parte alla conquista di Marte, "rosso pianeta bolscevico e traditor". Arrivati a destinazione, dopo l'impatto con un meteorite, alle ore 15:00 del 10 maggio 1939, gli uomini si danno all'esplorazione del pianeta, risolvendo il primo grande problema, l'assenza di atmosfera, con un semplice ordine del Barbagli: "respirate!". Dopo aver piantato la bandiera e allestito il campo si presenta il problema dei viveri e delle provviste: non c'è acqua sul pianeta, e così durante le ricerche i quattro sottoposti arrivano a prendere uno sputo del gerarca come un segno della sua presenza. Durante la ricerca nella stiva del razzo, il manipolo scopre a bordo un balilla clandestino, trentasettenne e dichiarato ritardato. Questo oltraggia il busto del duce e, fuggendo dal plotone di esecuzione, s'imbatte in una strana roccia; credendola un essere animato torna al campo raccontando dei presunti marziani, giurando di averli sentiti dire la parola "mimimmi".
I fascisti quindi, scambiate le pietre per esseri senzienti, iniziano la breve campagna per la sottomissione del pianeta e, conclusa, dichiarano Marte "fascista", iniziando ad organizzare il dominio del pianeta. Ma il cibo scarseggia, e la mancanza di viveri porta i sottoposti ad ammutinarsi contro il comandante, durante una pioggia di meteoriti scambiata per un attacco dei Mimimmi partigiani. Barbagli però si libera e ingaggia un combattimento contro gli ammutinati; durante la battaglia atterra improvvisamente un disco volante, che si rivela pilotato da delle amazzoni aliene. Queste svolgono delle ricerche sul pianeta, incuranti della presenza umana, anzi offrendo agli sventurati camerati, nel frattempo riappacificati, cibo e acqua; di contro Barbagli rifiuta l'aiuto esterno e cerca in ogni maniera di mostrare ai visitatori la magnitudine di "Marte Littorio", esasperando l'amazzone capo a tal punto che offre loro un passaggio sulla Terra.
Il gerarca fa di tutto per impedire ai suoi sottoposti di partire, ma si ritrova alla fine solo sul pianeta rosso, impotente e destinato a morte certa. L'avventuroso viaggio di questi uomini cade presto nell'oblio a causa degli eventi della seconda guerra mondiale, e al termine del conflitto nessuno ha più interesse a ricordare quest'opera di conquista: solo nel 1996, durante la missione Mars Pathfinder, il rover Sojourner scopre quel che resta dello scheletro di Barbagli.
Contesto
Nato come una serie di sketch nel programma televisivo Il caso Scafroglia, nel 2003 Fascisti su Marte è divenuto un mediometraggio (della durata di 45 minuti circa) che venne presentato nella sezione Nuovi Territori alla 60ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, trasformandosi successivamente in un lungometraggio.
Il film è stato presentato nella sezione Extra durante il Festival Internazionale del Film di Roma 2006, ed è stato distribuito nelle sale italiane il 27 ottobre successivo.
Poster e locandina
Attori del film Fascisti su Marte
Corrado Guzzanti | nel ruolo di Gerarca Barbagli |
Marco Marzocca | nel ruolo di Freghieri |
Pasquale "Lillo" Petrolo | nel ruolo di Pini |
Andrea Blarzino | nel ruolo di Santodio |
Andrea Purgatori | nel ruolo di Fecchia |
Andrea Salerno | nel ruolo di Balilla Bruno Caorso |
Irene Ferri | nel ruolo di Capo Amazzone |
Caterina Guzzanti | nel ruolo di Amazzone |
Simona Banchi | nel ruolo di Madonna del manganello |
Paola Minaccioni | nel ruolo di Befana fascista |
Biografie correlate al film Fascisti su Marte
Sceneggiatura
Corrado Guzzanti, Paola Cannatello