Il 13° guerriero
Frasi del film
Frasi di Il 13° guerriero
Riassunto e trama del film Il 13° guerriero
Il film è tratto dal romanzo Mangiatori di morte, di Michael Crichton.
Anno 922. Ahmed Ibn Fahdlan (Antonio Banderas) è un colto cortigiano di Baghdad, uno dei più importanti centri culturali del Medio Oriente dell'epoca. Scoperta una sua relazione con la moglie di un potente nobile, quest'ultimo convince il Califfo a nominarlo ambasciatore nelle Terre del Nord. Lo accompagna Melchisidek (Omar Sharif), vecchio amico di suo padre. Mentre è in viaggio, la carovana, inseguita dai Tartari, si salva da questi ultimi poiché si imbatte in un gruppo di Normanni: Ahmed non parla la loro lingua, la imparerà in seguito. Melchisidek riesce a comunicare con essi in latino e, nonostante le persuasioni di quest'ultimo, Ahmed resta convinto che si tratta di un popolo rozzo e primitivo e vorrebbe riprendere la strada.
Ma secondo il responso di un'indovina, l'arabo è l'uomo che i vichinghi cercano: il loro villaggio, minacciato da un popolo di misteriose creature, i Wendol (che ricordano i Berserkr vikinghi oppure dei residui di Uomo di Neanderthal cannibale europeo), potrà essere salvato solo con l'intervento di una compagnia di tredici guerrieri, di cui uno straniero. Ahmed, ribattezzato Eban, si reca allora nel villaggio normanno, dove risiede il vecchio re Hrotgar. Il sovrano spiega loro il pericolo che li minaccia, ovvero il terribile popolo barbaro dei Wendol, citando anche il risveglio di un enorme drago di fuoco. Dapprima i guerrieri non credono al racconto del re, anche perché i Wendol sono scomparsi da generazioni, ma l'incontro con un fanciullo coperto di sangue farà loro cambiare idea. Giunti nella capanna del bambino, scoprono con orrore che i corpi dei familiari sono stati mutilati e mangiati.
I guerrieri dunque sono pronti a combattere i Wendol che attaccheranno il villaggio nella notte, approfittando della nebbia. Durante il sanguinoso agguato, Ahmed viene ferito in viso e due dei dodici guerrieri vichinghi perdono la vita. Terminato lo scontro, non si riesce a trovare i corpi dei Wendol uccisi e si pensa quindi che siano demoni invincibili. Convinti che presto i Wendol torneranno, e più numerosi, i guerrieri si prestano a costruire alcune rozze difese attorno al villaggio. Un suono di corno annuncia il risveglio del drago di fuoco. Durante il salvataggio di una fanciulla rimasta fuori dalle mura, Ahmed scopre che il drago in realtà sono gli stessi Wendol a cavallo, in fila e illuminati da fiaccole.
L'attacco in massa finisce con il ritiro dei Wendol e con la perdita di altri vichinghi. Durante la lotta, tuttavia, Ahmed fa un'altra scoperta: i Wendol sono in realtà semplici uomini travestiti e non creature demoniache. La moglie del re decide di portare i guerrieri da una vecchia indovina, che mette in guardia il capo, Buliwyf (Vladimir Kulich) : per distruggere i Wendol dovrà uccidere la loro madre e il loro capo, ovvero colui che indossa i corni del potere. Termina dicendo che dovrà cercarli nella terra. Ahmed, avendo notato che i Wendol usano pelli di orso e vari ornamenti che rappresentano questo animale, intuisce che il loro covo si trova dentro delle caverne.
I guerrieri individuano il loro covo e penetrano in segreto sino alla caverna della "madre dei Wendol", una strega che Buliwyf si incarica di uccidere: poco prima di ucciderla, tuttavia, ella riesce a colpirlo con un artiglio avvelenato. La compagnia riesce a fuggire seguendo un corso d'acqua sotterraneo che li porterà sino al mare.
I Wendol non tardano a vendicarsi dei Normanni: partecipa anche Buliwyf, nonostante sia allo stremo per gli effetti letali del veleno. L'esito della battaglia è favorevole ai vichinghi che trionfano quando Buliwyf riesce ad uccidere il capo. Il vichingo raccoglie le sue ultime forze per sedersi su un trono e morire da re.
Per onorare il capo della spedizione e rendere immortali le sue gesta, Ahmed, una volta ripreso il largo per tornare a sud, dopo aver salutato Herger (Pino Insegno), Edgtho e Wheath (Christian Iansante), gli ultimi tre superstiti del gruppo dei Normanni, decide di scrivere una cronistoria degli avvenimenti, ringraziando infine Allah per avergli concesso il grande dono di conoscere e combattere a fianco di guerrieri così diversi da lui e, al tempo stesso, molto valorosi e onorevoli.
Data di uscita
venerdì 27 agosto 1999
Poster e locandina
Attori del film Il 13° guerriero
Antonio Banderas | nel ruolo di Ahmed Ibn Fahdlan |
Vladimir Kulich | nel ruolo di Buliwyf |
Dennis Storhøi | nel ruolo di Herger (il gioioso) |
Daniel Southern | nel ruolo di Edgtho (il silenzioso) |
Neil Maffin | nel ruolo di Roneth |
John DeSantis | nel ruolo di Ragnar (il cupo) |
Clive Russell | nel ruolo di Helfdane (il grasso) |
Mischa Hausermann | nel ruolo di Rethel (l'arciere) |
Oliver Sveinall | nel ruolo di Haltaf (il giovane) |
Asbjorn Riis | nel ruolo di Halga (il saggio) |
Richard Bremmer | nel ruolo di Skeld (il superstizioso) |
Tony Curran | nel ruolo di Wheath (il musicante) |
Albie Woodington | nel ruolo di Hyglak (il litigioso) |
Omar Sharif | nel ruolo di Melchisidek |
Sven Wollter | nel ruolo di Re Hrothgar |
Diane Venora | nel ruolo di Regina Weilew |
Anders T. Andersen | nel ruolo di Wigliff (figlio del Re) |
Marie Bonnevie | nel ruolo di Olga |
Erick Avari | nel ruolo di Capo carovaniere |
Doppiatori italiani |
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Luca Ward | nel ruolo di Ahmed ibn Fahdlan |
Roberto Draghetti | nel ruolo di Buliwyf |
Pino Insegno | nel ruolo di Herger |
Christian Iansante | nel ruolo di Wheath |
Stefano Mondini | nel ruolo di Helfdane |
Massimo Corvo | nel ruolo di Rethel |
Luciano Roffi | nel ruolo di Skeld |
Ennio Coltorti | nel ruolo di Hyglak |
Gianni Musy | nel ruolo di Hrothgar |
Roberta Greganti | nel ruolo di Weilew |
Roberto Certomà | nel ruolo di Wigliff |
Barbara De Bortoli | nel ruolo di Olga |
Biografie correlate al film Il 13° guerriero
Sceneggiatura
William Wisher Jr., Warren Lewis
Soggetto
Michael Crichton, romanzo Mangiatori di morte
Musiche
Jerry Goldsmith