In nome del popolo sovrano
Frasi del film
Frasi di In nome del popolo sovrano
Riassunto e trama del film In nome del popolo sovrano
Dopo l'assassinio del primo ministro Pellegrino Rossi, il Papa Pio IX (Gianni Bonagura) capisce che è tempo di andare in esilio a Gaeta. Qualche mese dopo, proclamata la Repubblica Romana con Mazzini e Carlo Bonaparte per capi, i francesi di Luigi Napoleone Bonaparte, alleato papale, sono scesi in Italia ed hanno posto l'assedio alla città.
È in questo periodo che si svolgono le vicende private di vari personaggi: Cristina, moglie del marchesino Eufemio Arquati (Massimo Wertmüller) e fervente sostenitrice della repubblica, è innamorata del garibaldino Giovanni Livraghi (Luca Barbareschi), amico del frate barnabita Ugo Bassi (Jacques Perrin), contrario al potere temporale del Papa.
Tra i vari popolani, emerge la figura di Angelo Brunetti, detto Ciceruacchio, e del di lui figlio minore.
Gli eventi precipitano: a causa della scarsa coordinazione dei difensori e nonostante l'intervento di Garibaldi e dei bersaglieri di Luciano Manara i francesi hanno presto partita vinta e a Ciceruacchio, Ugo Bassi e Livraghi non resta che fuggire al nord, al seguito di Garibaldi, per tentare di raggiungere l'insorta Venezia. Mentre Eufemio ed il padre pranzano con l'"assassino della Repubblica" generale Oudinot, Cristina fugge per raggiungere l'amato Livraghi, ma invano: il capitano, infatti, caduto in mano austriaca, viene fucilato insieme a Bassi, poco dopo Ciceruacchio, nonostante le "raccomandazioni alla pietà" che la giovane rivolge ad uno zio che giudica i "colpevoli".
Rimasta sola, Cristina viene raggiunta da Eufemio che, in un impeto di gelosia, era partito per ucciderla; ma poi, resosi conto della situazione politica e avendo acquisito una presa di coscienza, decide di arruolarsi nell'esercito piemontese "per fare l'Italia". Dieci anni dopo, il vecchio Marchese Arquati (Alberto Sordi) osserva soddisfatto le foto del figlio bersagliere e della nuora, che al seguito di Vittorio Emanuele hanno unificato l'Italia. Roma, però, è ancora governata dal Papa.
Anno
1990 (34 anni fa)
Titolo originale
In nome del popolo sovrano
Genere
Durata
110 minuti (1 ora e 50 minuti)
Data di uscita
venerdì 21 dicembre 1990
Poster e locandina
Attori del film In nome del popolo sovrano
Elena Sofia Ricci | nel ruolo di Cristina Arquati |
Alberto Sordi | nel ruolo di Marchese Arquati |
Nino Manfredi | nel ruolo di Angelo Brunetti "Ciceruacchio" |
Jacques Perrin | nel ruolo di Ugo Bassi |
Massimo Wertmüller | nel ruolo di Eufemio Arquati |
Carlo Croccolo | nel ruolo di Carlo Luciano Bonaparte |
Luca Barbareschi | nel ruolo di Giovanni Livraghi |
Serena Grandi | nel ruolo di Rosetta, la cameriera |
Elena Berera | nel ruolo di Giacinta Arquati |
Costantino Meloni | nel ruolo di Lorenzo Brunetti |
Gianni Bonagura | nel ruolo di Pio IX |
Luigi De Filippo | nel ruolo di Monsignor Bedini |
Roberto Herlitzka | nel ruolo di Giuseppe Gioachino Belli |
Gianni Garko | nel ruolo di generale Nicolas Charles Victor Oudinot |
Lorenzo Flaherty | nel ruolo del giovane ufficiale francese |
Camillo Milli | nel ruolo di prete veneto |
Benedetto Fanna | nel ruolo di Ciro Belli |
Sebastiano Busiri Vici | nel ruolo di ufficiale garibaldino |
Doppiatori italiani |
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Massimo Ghini | nel ruolo di Ugo Bassi |
Vittoria Febbi | nel ruolo di Rosetta, la cameriera |
Biografie correlate al film In nome del popolo sovrano
Soggetto e sceneggiatura
Luigi Magni, Arrigo Petacco