Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo
Frasi del film
Frasi di Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo
Riassunto e trama del film Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo
Deserto del Nevada, 1957. Un commando di militari sovietici guidati da Irina Spalko (Cate Blanchett) e dal Colonnello Dovchenko, espugna una base segreta americana, l'Hangar 51, conducendovi Indiana Jones (Harrison Ford) e la sua spalla George "Mac" McHale. La spietata comandante Spalko intende servirsi del dottor Jones per trovare una particolare cassa contenuta tra migliaia di altre in un deposito, poiché dieci anni prima l'uomo aveva avuto occasione di esaminarne il contenuto, vale a dire dei resti di un essere apparentemente extraterrestre. Mentre l'attenzione di tutti è catalizzata sul contenuto della cassa, Jones tenta di rovesciare la situazione a suo favore, ma Mac lo ostacola, rivelando di essere al soldo dei Russi. L'eroe riesce comunque a scappare, stende Dovchenko, e si ritrova al centro di un test atomico, al quale miracolosamente sopravvive, per poi essere recuperato dai militari Usa.
Decontaminato dalle radiazioni, a causa della sua amicizia con Mac viene sospettato dagli agenti dell'FBI di essere una spia comunista (siamo in tempo di maccartismo), tanto che al ritorno al Marshall College il suo ufficio viene sottoposto ad ispezione, mentre Charles Stanforth (Jim Broadbent), amico e preside del college, arriva anche a dimettersi pur di difenderlo. Jones, messo in aspettativa dal College, decide di lasciare gli Stati Uniti, per stabilirsi a Londra. Poco prima di partire però, il giovane Mutt Williams gli chiede aiuto: sua madre è stata rapita mentre si interessava della scomparsa del professor Oxley, il quale le aveva lasciato una lettera indecifrabile, che la donna aveva giudicato comprensibile soltanto da Jones. L'uomo intravede una pista che porta a Nazca, in Perù, verso il Teschio di cristallo di Akakor, un manufatto leggendario oggetto di venerazione e paura. Sulle sue tracce vi sono anche agenti del KGB, che interrompono i due e li costringono ad una rocambolesca fuga in moto per il campus universitario.
Giunti in Perù, i due scoprono che Oxley era impazzito, e visitando la cella di un sanatorio in cui era stato rinchiuso, trovano la mappa del cimitero in cui è stato sepolto il conquistador spagnolo Francisco de Orellana, che aveva visitato la mitica El Dorado, e portato via da essa il Teschio. Recuperato l'oggetto ed evitati gli indios custodi delle tombe, i due vengono rapiti da Mac e dal colonnello Dovchenko. La Spalko è convinta che il possesso del Teschio fornisca a chi lo possiede poteri mentali e conoscenza, e decide di servirsi di Jones per scoprire sia come usare il Teschio, sia la strada per la mitica Città d'oro.
Per ottenerne la collaborazione, Jones viene ricattato minacciando la morte di Mutt e la madre, che si rivela essere Marion Ravenwood (Karen Allen), sua vecchia fiamma. Interrogando il professor Oxley, ormai apparentemente delirante, Jones riesce a trovare la strada da percorrere: attraversando il Rio do Sono[1], un affluente del Rio delle Amazzoni. Tentando di fuggire dai russi, Marion e Jones finiscono nelle sabbie mobili, e la donna, certa di morire, rivela all'ex fidanzato che Mutt è suo figlio, e che il suo vero nome è Henry Jones III. Vengono poi salvati proprio dal giovane, ma vengono fatti nuovamente prigionieri a causa di Oxley.
Durante la ricerca, si ripresenta l'occasione per fuggire, e Mac li accompagna, poiché rivela di essere un agente della CIA, e di fare quindi il doppio gioco. Dopo uno spettacolare inseguimento nella giungla, a bordo di una jeep sottratta ai russi, il gruppo finisce in un terreno popolato da formiche giganti. In aiuto della Spalko arrivano il colonnello Dovchenko e un gruppo ben armato di soldati. Dopo un combattimento all'ultimo sangue, Indiana riesce a gettare il colonnello in pasto alle formiche e, ripresa la fuga con i suoi compagni di avventura, dopo aver superato tre cascate giunge all'ingresso della mitica città d'oro.
Espugnata l'entrata, sono aggrediti da una tribù di indios, ma riescono a fuggire. Dopo aver superato una "trappola" arrivano a El Dorado. All'interno trovano una raccolta di antichi manufatti di tutte le civiltà terrestri, ori e preziosi, ma soprattutto una sala contenente tredici scheletri di cristallo, di cui uno mancante del teschio. Ma ricompaiono a sorpresa i russi, poiché Mac aveva lasciato dietro di sé una scia di segnalatori elettronici, essendo sempre stato loro alleato e avendo mentito sul doppio gioco.
La Spalko colloca il Teschio al suo posto, il quale, parlando in antica lingua Maya per bocca del professor Oxley, manifesta la sua gratitudine. A questo punto gli scheletri, di natura infradimensionale, riprendono vita fondendosi in una sola creatura, che apre un varco dimensionale nel quale vengono risucchiati Mac e tutti i russi, mentre la Spalko si disintegra, bruciata dall'immensa quantità di sapere che l'essere le dona come "ricompensa". Nel finale, mentre Jones e i suoi amici fuggono per scampare allo "sgretolamento" della sala dei tredici scheletri, giunti all'esterno assistono attoniti al decollo di un immenso disco volante, diretto nello "spazio tra gli spazi", su cui l'intera città era edificata. La città crolla e si inabissa definitivamente al di sotto delle acque del fiume.
Indiana Jones torna ad insegnare all'università, e finalmente lui e Marion convolano a nozze e Mutt accetta Indiana come padre.
Anno
2008 (16 anni fa)
Titolo originale
Indiana Jones and the Kingdom of the Crystal Skull
Genere
Commedia, Avventura, Azione, Fantascienza
Durata
122 minuti (2 ore e 2 minuti)
Poster e locandina
Attori del film Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo
Harrison Ford | nel ruolo di Indiana Jones |
Shia LaBeouf | nel ruolo di Mutt Williams/Henry Jones III |
Cate Blanchett | nel ruolo di Irina Spalko |
Ray Winstone | nel ruolo di "Mac" George McHale |
Karen Allen | nel ruolo di Marion Ravenwood |
John Hurt | nel ruolo di Harold Oxley |
Jim Broadbent | nel ruolo di Charles Stanforth |
Igor' iikin | nel ruolo di Col. Dovchenko |
Joel Stoffer | nel ruolo di Ag. Taylor |
Neil Flynn | nel ruolo di Ag. Smith |
Alan Dale | nel ruolo di Gen. Ross |
Doppiatori italiani |
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Michele Gammino | nel ruolo di Indiana Jones |
Andrea Mete | nel ruolo di Mutt Williams/Henry Jones III |
Emanuela Rossi | nel ruolo di Irina Spalko |
Francesco Pannofino | nel ruolo di "Mac" George McHale |
Chiara Salerno | nel ruolo di Marion Ravenwood |
Dario Penne | nel ruolo di Harold Oxley |
Ugo Maria Morosi | nel ruolo di Charles Stanforth |
Carlo Scipioni | nel ruolo di Col. Dovchenko |
Fabrizio Pucci | nel ruolo di Ag. Taylor |
Stefano Mondini | nel ruolo di Ag. Smith |
Carlo Reali | nel ruolo di Gen. Ross |
Biografie correlate al film Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo
Sceneggiatura
David Koepp
Soggetto
George Lucas, Jeff Nathanson