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J. Edgar

Frasi del film

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Frasi di J. Edgar

Riassunto e trama del film J. Edgar

[da Wikipedia]

Nel film si affrontano le fasi più importanti di come J. Edgar Hoover (Leonardo DiCaprio) modifica radicalmente il metodo e i mezzi investigativi dell'FBI: la narrazione parte con l'ormai vecchio Edgar, che racconta il suo excursus lavorativo da semplice impiegato a direttore dell'FBI. Tutto l'intero film presenta continui flashback, che danno vita alla narrazione di Edgar. Vissuto in una famiglia in cui la madre è molto autoritaria, mentre il padre è un uomo vecchio e malato, il giovane Hoover viene descritto come una persona i cui unici obiettivi sono la carriera e la difesa della patria da qualsiasi tipo di attacco, mettendo tutto il resto in secondo piano. Come emergerà nel corso dell'intero film, Hoover (sia in giovane età che da adulto) è succube delle decisioni di una madre autoritaria e di un'educazione rigida e conservatrice.

Entrato a far parte del Dipartimento di Giustizia, vive in prima persona gli attentati della fazione radicale e bolscevica nel corso del secondo decennio del XX secolo, e nel 1919 viene nominato capo della nuova Divisione di Intelligence Generale del Bureau Investigation, per poi diventare poco dopo direttore dello stesso Bureau. Giorno dopo giorno, rinnova l'intero personale degli agenti speciali assunti dal dipartimento, richiedendo sempre più specifiche competenze (non solo di tipo scolastico, ma anche di tipo fisico, quali la forma, l'aspetto e l'abbigliamento). È proprio nella selezione dei giovani agenti che conosce Clyde Tolson (Armie Hammer), collaboratore che lo accompagnerà durante tutta la sua vita, sia in ambito lavorativo che in quella privata: nel racconto si sottolinea il rapporto tra i due, che va oltre la semplice amicizia, ma che non si spingerà mai oltre la reciproca fiducia. Solo in un'occasione, una sera durante una vacanza per giocare alle corse dei cavalli, mentre Clyde rivela il suo amore per lui, Edgar confida la decisione di dover prendere moglie (nell'educazione conservatrice un uomo senza moglie è considerato un uomo incompleto, di cui si sospetta un tipo di natura eticamente sbagliata), e dopo un litigio burrascoso e un bacio, Edgar afferma di non voler più ripetere una situazione di quel genere, mentre Clyde minaccia di andarsene via nel momento in cui lui avesse preso moglie o si fosse fidanzato: Edgar non si sposerà mai.

Di tutti i casi risolti nella sua carriera, ne vengono menzionati in particolare tre.

Il caso del rapimento del figlio di Charles Lindbergh (Josh Lucas), in cui si sottolinea l'importanza dell'uso della scienza e dei mezzi tecnologici per lo svolgimento dell'investigazione. Edgar, promotore di innovazione investigativa, trasforma man mano la sede dell'FBI in un centro di ricerca all'avanguardia, le cui prove, avvalendosi di tecniche scientifiche e specialisti del campo, diventano schiaccianti per la risoluzione dei casi e nelle accuse dei colpevoli (in questo particolare caso l'FBI fa sì che il riscatto sia composto da soldi tracciabili, e proprio l'uso di questi soldi condurranno gli agenti all'arresto di Bruno Hauptmann (Damon Herriman) ). Purtroppo il caso si risolve con il tragico ritrovamento del corpo del bimbo, anche se era stato pagato il riscatto: Edgar intuisce già dall'inizio che il rapimento non era andato a buon fine, in quanto la scala di legno usata per raggiungere il piano in cui si trovava il bambino, era stata ritrovata spezzata, a causa del peso. L'episodio finisce con la condanna a morte del rapitore.

La seconda vicenda tratta della guerra dei Gangster che colpì la sicurezza dell'intero paese: chiedendo al dipartimento maggiori finanziamenti e l'autorizzazione di arrestare e dell'uso di armi, l'FBI si trasforma in un vero e proprio corpo per la protezione e salvaguardia del Paese, con un proprio regolamento federale valido per tutti gli Stati Uniti. Uno dopo l'altro i capi della criminalità organizzata vengono arrestati o uccisi, in particolare vengono ricordati la cattura e l'uccisione di John Dillinger, avvenuta da parte dell'agente speciale Melvin Purvis. In questo particolare caso vengono sottolineate alcune tra le debolezze di Edgar, restio a qualsiasi tipo di critica: dopo esser stato accusato di esser un agente incompleto in quanto incapace di dirigere sul campo un'azione d'arresto, comincia a partecipare ai compiti svolti dagli agenti fuori dagli uffici, e al contempo, per capriccio personale e invidioso dei loro progressi, dà ordine di spostare brillanti agenti dal campo aperto alla scrivania. Il caso più eclatante fu proprio quello dell'agente speciale Melvin Purvis, declassato dopo aver ricevuto onorificenze per le proprie azioni di grande coraggio sul campo.

Infine la terza vicenda, che coinvolge Hoover dagli esordi alla fine della sua carriera, è proprio la salvaguardia della sicurezza nazionale dagli scandali degli uomini di potere: introducendo l'uso delle microspie, Edgar ottiene un potere non costituzionale che gli permette di "minacciare" anche i suoi superiori, tra cui il presidente, per ottenere maggiori finanziamenti e migliorie per l'FBI. Ogni singolo segreto, ogni singola situazione non eticamente corretta, viene catalogata all'interno del proprio archivio personale, diventando così uno degli uomini più potenti degli Stati Uniti.

Infine viene sottolineata la natura effimera dell'uomo, che anche se potente, è comunque mortale e che proprio alla morte deve chinarsi senza ribellarsi. Edgar non accetta la vecchiaia.

Anno

2011 (13 anni fa)

Titolo originale

J. Edgar

Genere

Biografico, Drammatico

Durata

137 minuti (2 ore e 17 minuti)

Regia

Clint Eastwood

Film di Clint Eastwood

Data di uscita

giovedì 3 novembre 2011

Poster e locandina

Attori del film J. Edgar

Leonardo DiCaprio nel ruolo di J. Edgar Hoover
Armie Hammer nel ruolo di Clyde Tolson
Naomi Watts nel ruolo di Helen Gandy
Josh Lucas nel ruolo di Charles Lindbergh
Ed Westwick nel ruolo di Agente Smith
Lea Thompson nel ruolo di Lela Rogers
Dermot Mulroney nel ruolo di Colonnello Schwarzkopf
Jeffrey Donovan nel ruolo di Robert Kennedy
Stephen Root nel ruolo di Arthur Koehler
Geoff Stults nel ruolo di Raymond Caffrey
Judi Dench nel ruolo di Anne Marie Hoover
Ken Howard nel ruolo di Generale Harlan F. Stone
Miles Fisher nel ruolo di Agente Garrison
Ryan McPartlin nel ruolo di Lawrence Ritchie
Damon Herriman nel ruolo di Bruno Hauptmann
Christian Clemenson nel ruolo di Ispettore Schell
Denis O'Hare nel ruolo di Albert S. Osborn
Geoff Pierson nel ruolo di Alexander Mitchell Palmer
Christopher Shyer nel ruolo di Richard Nixon
Michael O'Neill nel ruolo di Senatore McKellar
Amanda Schull nel ruolo di Anita Colby
Josh Hamilton nel ruolo di Robert Irwin
Zach Grenier nel ruolo di John Condon
Gary Werntz nel ruolo di Avvocato generale
Josh Stamberg nel ruolo di Agente Stokes
Michael Rady nel ruolo di Agente Jones

Biografie correlate al film J. Edgar

Soggetto e sceneggiatura

Dustin Lance Black

Musiche

Clint Eastwood

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