Le Petit Soldat
Frasi del film
Frasi di Le Petit Soldat
Riassunto e trama del film Le Petit Soldat
Bruno Forestier (Michel Subor), un giovane appartenente a un'organizzazione terrorista di estrema destra che combatte la resistenza algerina, giunge a Ginevra dalla Francia.
Come copertura per il fatto di avere disertato dall'esercito ha un lavoro da fotografo.
Il capo dei terroristi neri, un deputato poujadista, lo incarica di uccidere un giornalista della radio svizzera, Palivoda, sostenitore della causa algerina.
Un amico fa conoscere a Bruno una ragazza che vorrebbe fare la fotomodella e scommette 50 dollari che si innamorerà di lei; poco dopo avergli presentato Véronica, aspirante attrice, incassa la scommessa.
Bruno si reca a casa della ragazza per un servizio fotografico; la interroga e viene a sapere che è una russa nata a Copenaghen e che i genitori sono stati fucilati durante la guerra.
Anche Véronica dimostra interesse per lui.
Il dialogo fra i due serve a esporre alcune convinzioni del regista a proposito del Cinema.
Il giorno seguente, Bruno si accinge ad assassinare Palivoda, ma una serie di casi fortuiti glielo impedisce.
Deve desistere, e poco dopo viene catturato da un commando del FLN algerino che agisce a Ginevra.
Rinchiuso in un appartamento viene torturato, ma riesce a fuggire in maniera rocambolesca.
Si rifugia da Véronica mentre ha ancora le manette ai polsi e scopre che lei ha le chiavi per aprirle: anche la ragazza infatti fa parte del commando filo-algerino, però si è innamorata e ha intenzione di lasciare i complici.
Ma Véronica viene a sua volta rapita dai terroristi neri dell'OAS, per costringere Bruno a portare a termine la missione omicida.
Il ragazzo uccide il giornalista, ma scopre che per Véronica è troppo tardi: è stata torturata e uccisa dai suoi rapitori.
"Mi restava solo una cosa" dice la voce fuori campo di Bruno nel finale, "imparare a non essere amaro: ma ero contento, perché mi restava davanti tanto tempo".
Curiosità sul film
Il film venne censurato durante la seduta della Commissione di controllo il 7 settembre 1960, con 13 voti a favore, 6 contro e 1 astenuto.
Il ministro gollista dell'informazione Louis Terrenoire bandisce dunque il film con le motivazioni:
"1) Il fatto che suddette torture vengano eseguite da membri del FLN non può modificare il giudizio che dev'essere espresso contro tali pratiche e le loro rappresentazioni sullo schermo. 2) In un momento in cui tutti i giovani francesi sono chiamati a servire e combattere in Algeria, non pare possibile che il comportamento opposto [la diserzione] sia menzionato, mostrato e addirittura giustificato. Il fatto che suddetto personaggio sia paradossalmente impegnato in un'azione antiterroristica non cambia il problema. 3) Le parole messe in bocca al protagonista di un film con le quali l'azione della Francia in Algeria viene descritta come priva di un ideale, mentre si difende ed esalta la causa della ribellione, costituiscono da sole, nelle circostanze attuali, motivo di divieto".
Il deputato di estrema destra Jean-Marie Le Pen propone addirittura in parlamento l'espulsione dalla Francia di Godard, all'epoca ancora cittadino svizzero.
La censura venne meno a guerra terminata e il film finì per essere distribuito nelle sale cinematografiche francesi il 25 gennaio 1963.
Data di uscita
martedì 7 aprile 1970
Poster e locandina
Attori del film Le Petit Soldat
Michel Subor | nel ruolo di Bruno Forestier |
Anna Karina | nel ruolo di Véronica Dreyer |
Henri-Jacques Huet | nel ruolo di Jacques |
László Szabó | nel ruolo di Laszlo |
Paul Beauvais | nel ruolo di Paul |
Biografie correlate al film Le Petit Soldat
Sceneggiatura
Musiche
Maurice Leroux