Mio fratello è figlio unico
Frasi del film
Frasi di Mio fratello è figlio unico
Riassunto e trama del film Mio fratello è figlio unico
Anno 1962: Antonio "Accio" Benassi (Elio Germano), dodicenne, entra in seminario. Il sogno da bambino è quello di aiutare gli "ultimi". Accio, dopo essersi masturbato a letto guardando una fotografia di Marisa Allasio, capisce che il seminario non è la sua vita, e torna a Latina. Iniziano i primi contrasti con la famiglia.
Fa amicizia con il venditore ambulante di tovaglie del quartiere, Mario, che lo fa avvicinare al fascismo. Accio, che non è molto più che un ragazzino ribelle, si iscrive al Movimento Sociale Italiano.
Suo fratello maggiore, Manrico Benassi (Riccardo Scamarcio), è sempre occupato nelle battaglie degli operai. Lavora in fabbrica, fa parte della sezione comunista e organizza scioperi, occupazioni e manifestazioni, spesso scontrandosi con Accio e i suoi amici di partito. Manrico ha una relazione con una sua compagna, Francesca (Diane Fleri) . Con questa Accio instaura un rapporto di amicizia.
La fede nel fascismo di Accio vacilla quando blocca Mario e gli altri suoi "amici", decisi a bruciare l'auto di Manrico e decide di strappare la sua tessera di partito. La rottura definitiva avviene in occasione di un concerto organizzato dal Movimento Comunista Rivoluzionario al quale Accio partecipa, durante il quale irrompe un gruppo di fascisti. I rapporti tra Manrico e Accio però si interrompono quando quest'ultimo assiste alla morte di Mario, in realtà vittima di un attacco cardiaco e sulla cui morte nessuno indaga. Accio tuttavia scappa. Dopo un anno passato presso una famiglia piemontese amica di Manrico, Francesca passa a prendere Accio, chiedendogli di aiutarla ad accudire il figlioletto avuto da lei e Manrico, Amedeo, che il padre non visita da due anni. Accio si rifiuta e per più di due anni di suo fratello e di Francesca non sa nulla.
Un giorno Manrico chiama il fratello, chiedendogli di portargli a Torino i soldi che troverà nascosti nell'armadio, probabilmente gli stessi soldi rapinati anni prima sparando al suo datore di lavoro. Arrivato a Torino, Accio chiama Francesca che però riattacca immediatamente il telefono, ma è troppo tardi perché la linea è infatti intercettata dalla polizia, in cerca di Manrico. Dopo un breve inseguimento, Manrico viene ucciso da due poliziotti, e Francesca viene arrestata per complicità.
Accio torna a Latina con il piccolo Amedeo. Una notte Accio si introduce nel municipio alla ricerca del fascicolo con le persone assegnatarie delle case popolari. Accio chiama tutti gli assegnatari, compresa la sua famiglia, e li chiama all'occupazione delle nuove case.
Curiosità
Il film Mio fratello è figlio unico è ispirato al libro di Antonio Pennacchi Il fasciocomunista.
Lo scrittore, però, si è dissociato dal film, sostenendo che soprattutto nella seconda parte siano state tradite le sue reali intenzioni.
Il film trae il titolo dall'omonima canzone di Rino Gaetano.
Data di uscita
venerdì 20 aprile 2007
Poster e locandina
Attori del film Mio fratello è figlio unico
Elio Germano | nel ruolo di Antonio "Accio" Benassi |
Riccardo Scamarcio | nel ruolo di Manrico Benassi |
Luca Zingaretti | nel ruolo di Mario Nastri |
Angela Finocchiaro | nel ruolo di Amelia Benassi |
Anna Bonaiuto | nel ruolo di Bella Nastri |
Claudio Botosso | nel ruolo di professor Montagna |
Ninni Bruschetta | nel ruolo di segretario Bombacci |
Ascanio Celestini | nel ruolo di padre Cavalli |
Diane Fleri | nel ruolo di Francesca |
Massimo Popolizio | nel ruolo di Ettore Benassi |
Vittorio Emanuele Propizio | nel ruolo di Accio a 13 anni |
Alba Rohrwacher | nel ruolo di Violetta Benassi |
Pasquale Sammarco | nel ruolo di padre Tosi |
Biografie correlate al film Mio fratello è figlio unico
Sceneggiatura
Stefano Rulli, Daniele Luchetti, Sandro Petraglia
Soggetto
Antonio Pennacchi, romanzo
Musiche
Franco Piersanti