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Aforismi Piedi
Frasi trovate
:
1.273
[Ernesto e Alberto spingono la moto in panne]
Ernesto
: Avevi detto che saremmo entrati in Cile come conquistatori, non a
piedi
come due pezzenti...
Alberto
: Se non ti sta bene, vaffanculo, Ernesto.
Ernesto
: Perché non l'abbandoniamo questa merda? Ci dà solo guai.
Alberto
: Ah sì? Vuoi farti tutto il continente a
piedi
, genio?
Ernesto
: Sì! Vedremmo più cose, conosceremmo più gente... e tu perderesti qualche chilo!
Alberto
: Piantala rompiscatole, con un paio di dollari della tua Chichina la sistemiamo la negra.
Ernesto
: Ancora con questa storia, quei soldi non esistono!
Alberto
: Ah sì? Bene, perfetto. In tal caso puoi andartene in Venezuela a
piedi
e lasciarmi in santa pace, tu e i soldi della tua padroncina.
Ernesto
: Magari, ci metterei la metà del tempo se potessi viaggiare come dico io!
[Molla la moto]
Alberto
: Che figlio di...! "UUh, Ernestino, comprami un bel costumino yankee a Miami!". E non capisci che non la vedrai mai con quel costume addosso... e tanto meno senza, cretino!
Dal film:
I diari della motocicletta
Scheda film e trama
Frasi del film
Mia madre è la mia più grande ispirazione. A 19 anni ha lasciato la Nigeria alla ricerca di un futuro migliore, viveva nella parte più povera dell'Africa, faceva gare di atletica senza le scarpe, correva a
piedi
nudi. È andata prima in Germania e poi è arrivata in Italia a Torino. Ha conosciuto mio padre al mercato di Porta Palazzo mentre erano in fila a comprare le uova.
Sara Curtis
Cit. da
Intervista da "Domani", 24 novembre 2018
Frasi di Sara Curtis
Cosa vorrei fare da grande?
Essere quello che sa dire di no.
No alle richieste vuote,
alle ingiustizie travestite da normalità,
alle promesse che suonano bene ma non valgono nulla.
Vorrei essere quello che protegge la propria anima,
che non svende la coscienza per convenienza,
che resta in
piedi
anche quando il mondo cerca di piegarlo.
Luca Paletti
Luca Paletti
Fa freddo a Parigi, alle sei e quaranta di mattina in una giornata di marzo, e il freddo sembra ancor più intenso quando sta per essere giustiziato un uomo. L'11 marzo 1963, a quell'ora, nel cortile principale di Fort d'Ivry, un colonnello dell'aviazione francese era in
piedi
davanti a un palo conficcato nella ghiaia gelida e mentre gli legavano le mani fissava con incredulità sempre meno evidente il plotone di fronte a lui, a una ventina di metri.
Frederick Forsyth
Cit. da
Il giorno dello sciacallo ‐ Incipit
Frasi di Frederick Forsyth
So che l'Occidente aveva reagito freddamente alla candidatura di Černomyrdin, e lo stesso si può dire della nostra stampa che lo definiva un tipico funzionario di partito, anche se lui in realtà non lo era mai stato. Černomyrdin si è sempre occupato di produzione, ha percorso in lungo e in largo la Siberia e gli Urali, è un uomo che conosce il valore delle cose, mi è capitato di vederlo immerso fino alle cinocchia nel fango con gli stivali di gomma ai
piedi
, quello era il suo lavoro, un lavoro duro. (p. 206)
Boris Yeltsin
Cit. da
Il Diario del Presidente
Frasi di Boris Eltsin
Balzai sul carro e mi misi in
piedi
. È forse stato lì che ho nettamente percepito che avremmo vinto e che non potevamo perdere? La sensazione era di completa lucidità, di unione totale con la gente che stava intorno a me. Sono in molti, volano i fischi, le urla. Ci sono molti giornalisti, operatori televisivi, fotoreporter. Prendo in mano il foglio con l'appello. Le grida si interrompono, io leggo con forza, quasi mi si rompe la voce... Alla fine saluto il comandante del carro armato e scambio qualche parola con i soldati. Dai loro visi e dai loro occhi capisco che non ci avrebbero sparato. Salto giù dal carro e dopo pochi minuti sono di nuovo al mio ufficio, ma sono già un'altra persona. (pp. 63-64)
Boris Yeltsin
Cit. da
Il Diario del Presidente
Frasi di Boris Eltsin
Se ti sei innamorato una volta, sai ormai distinguere la vita da ciò che è supporto biologico e sentimentalismo, sai ormai distinguere la vita dalla sopravvivenza. Sai che la sopravvivenza significa vita senza senso e sensibilità, una morte strisciante: mangi il pane e non ti tieni in
piedi
, bevi acqua e non ti disseti, tocchi le cose e non le senti al tatto, annusi il fiore e il suo profumo non arriva alla tua anima. Se però l'amato è accanto a te, tutto, improvvisamente, risorge, e la vita ti inonda con tale forza che ritieni il vaso di argilla della tua esistenza incapace a sostenerla. Tale piena della vita è l'eros. Non parlo di sentimentalismi e di slanci mistici, ma della vita, che solo allora diventa reale e tangibile, come se fossero cadute squame dai tuoi occhi e tutto, attorno a te, si manifestasse per la prima volta, ogni suono venisse udito per la prima volta, e il tatto fremesse di gioia alla prima percezione delle cose. Tale eros non è privilegio né dei virtuosi né dei saggi, è offerto a tutti, con pari possibilità. Ed è la sola pregustazione del Regno, il solo reale superamento della morte.
Umberto Galimberti
Frasi di Umberto Galimberti
Ancora abbiamo perso questo tramonto.
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Nessuno stasera ci vide con le mani unite
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mentre il vento azzurro cadeva sopra il mondo.
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|
Ho visto dalla mia finestra
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la festa del ponente sui monti lontani.
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A volte, come una moneta
|
si incendiava un pezzo di sole tra le mani.
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Io ti ricordavo con l'anima stretta
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da quella tristezza che tu mi conosci.
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Allora dove eri?
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Tra quali genti?
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Che parole dicendo?
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Perché mi arriva tutto l'amore d'un colpo
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quando mi sento triste e ti sento così lontana?
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Cadde il libro che sempre si prende nel tramonto
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e come un cane ferito ai miei
piedi
rotolò la mia cappa.
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Sempre, sempre ti allontani nelle sera
|
dove corre il tramonto cancellando statue.
Pablo Neruda
Titolo della poesia:
Ancora abbiamo perso questo tramonto
Frasi di Pablo Neruda
Aveva cercato di convincere la Adidas e anche loro si erano mostrati scettici. Abracadabra. Non avevo bisogno di sentire altro. Chiesi se potevo infilare le suole ad aria nelle mie scarpe da corsa e fare una prova. «Non hanno uno stabilizzatore» disse lui. «Non sono fissate, si muoveranno.» «Non ha importanza» dissi. Infilai le suole nelle scarpe, me le rimisi ai
piedi
, allacciai le stringhe. Non male, dissi, rimbalzando su e giù. Mi feci una corsa di una decina di chilometri. In effetti erano instabili. Ma erano anche un gran bel correre. Tornai subito in ufficio. Ancora coperto di sudore, andai dritto da Strasser e gli dissi: «Potremmo aver trovato qualcosa di interessante».
Phil Knight
Cit. da
L'arte della vittoria
Frasi di Phil Knight
[Sull'introduzione dell'Halo in Formula 1, 8 agosto 2016]
Non so davvero perché abbiano stabilito il rinvio per il 2018. Se avessimo la sfortuna di avere un incidente nel prossimo anno e mezzo, sarà come tirarsi la zappa sui
piedi
.
[...]
Spero solo che nel tempo che ci rimane prima della sua introduzione nessuno rimanga ferito, me compreso.
Lewis Hamilton
Cit. da
corrieredellosport.it, 8 agosto 2016
Frasi di Lewis Hamilton
Le idee arrivano nei modi più impensati, basta tenere gli occhi aperti. Qualche volta sul set capitano dei piccoli incidenti che mettono in moto l'immaginazione. Durante le riprese dell'episodio pilota dei Segreti di Twin Peaks, nella nostra troupe c'era un arredatore di nome Frank Silva. Mai e poi mai sarebbe dovuto comparire nella serie. Mentre giravamo alcune scene nella casa di Laura Palmer, Frank stava spostando dei mobili nella camera da letto della ragazza. Io mi trovavo nell'ingresso, sotto un ventilatore a soffitto. Una donna disse: «Frank, non spostare il cassettone davanti alla porta in quel modo. Non chiuderti dentro». Ebbi così una visione di Frank nella stanza. Lo raggiunsi di corsa e gli domandai: «Sei un attore?». Rispose: «Guarda caso sì», perché a Los Angeles sono tutti attori. Forse al mondo lo sono tutti. Così dissi: «Frank, in questa scena ci sarai tu». Girammo tre panoramiche della camera, due senza e una con Frank accucciato e immobile ai
piedi
del letto. Non avevo idea però di cosa significasse o a che cosa servisse questa scena. Di sera, scesi al piano inferiore, stavamo girando la scena in cui la madre di Laura Palmer è sdraiata sul divano. Annientata dal dolore e dalla disperazione. Improvvisamente, vede qualcosa con l'occhio della mente e scatta a sedere di colpo, urlando. Sean, il cineoperatore, doveva manovrare la cinepresa e seguire il volto della donna mentre si alzava all'improvviso. Mi parve che avesse fatto un ottimo lavoro. Così dissi: «Stop! Perfetto, stupendo!». Sean dissentì: «No, per niente». «Perché?» «C'era qualcuno riflesso nello specchio.» «Chi?» «Frank.» Sono incidenti che capitano e mettono in moto l'immaginazione. Da cosa nasce cosa e se lasci fare ne nascerà un'altra completamente diversa.
David Lynch
Cit. da
In acque profonde
Frasi di David Lynch
Il regista dovrebbe avere l'ultima parola su ogni singolo elemento, parola, suono, ogni singola cosa che scorre nel tempo sulla pellicola di celluloide. In caso contrario, il film non starà in
piedi
. Può anche darsi che faccia schifo, ma almeno sarà solamente colpa tua.
David Lynch
Cit. da
In acque profonde
Frasi di David Lynch
Fu un freddo avvento per noi,
|
Proprio il tempo peggiore dell'anno
|
Per un viaggio, per un lungo viaggio come questo
|
Le vie fangose e la stagione rigida
|
Nel cuore dell'inverno.
|
E i cammelli piagati, coi
piedi
sanguinanti, indocili
|
Sdraiati nella neve che si scioglie.
|
Vi furono momenti in cui noi rimpiangemmo
|
I palazzi d'estate sui pendii, le terrazze,
|
E le fanciulle seriche che portano il sorbetto.
|
Poi i cammellieri che imprecavano e maledicevano
|
E disertavano, e volevano, donne e liquori,
|
E i fuochi notturni s'estinguevano, mancavano ricoveri,
|
E le città ostili e i paesi nemici
|
Ed i villaggi sporchi e tutto a caro prezzo:
|
Ore difficili avemmo.
|
Preferimmo viaggiare di notte,
|
Dormendo solo a tratti,
|
Con le voci che cantavano agli orecchi, dicendo
|
Che questo era tutta follia.
|
|
Poi all'alba giungemmo a una valle più tiepida,
|
Umida, sotto la linea della neve, tutta odorante di vegetazione;
|
Con un ruscello in corsa ed un molino ad acqua che batteva il buio,
|
E tre alberi contro il cielo basso,
|
E un vecchio cavallo bianco al galoppo sul prato.
|
Poi arrivammo a una taverna con l'architrave coperta di pampini,
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Sei mani ad una porta aperta giocavano a dadi monete d'argento,
|
E
piedi
davano calci agli otri vuoti.
|
Ma non avemmo alcuna informazione, e così proseguimmo
|
Ed arrivati a sera non un solo momento troppo presto
|
Trovammo il posto; cosa soddisfacente voi direte.
|
|
Tutto questo fu molto tempo fa, ricordo,
|
E lo farei di nuovo, ma considerate
|
Questo considerate
|
Questo: ci trascinarono per tutta quella strada
|
Per una Nascita o per una Morte? Vi fu una Nascita, certo,
|
Ne avemmo prova e non avemmo dubbio. Avevo detto nascita e morte
|
Ma le avevo pensate differenti; per noi questa Nascita fu
|
Come un'aspra ed amara sofferenza, come la Morte, la nostra morte
|
Tornammo ai nostri luoghi, ai nostri Regni,
|
Ma ormai non più tranquilli, nelle antiche leggi,
|
Fra un popolo straniero che è rimasto aggrappato ai propri idoli.
|
Io sarei lieto di un'altra morte.
|
|
* * *
|
|
A cold coming we had of it,
|
Just the worst time of the year
|
For a journey, and such a long journey:
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The ways deep and the weather sharp,
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The very dead of winter.
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And the camels galled, sore-footed, refractory,
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Lying down in the melting snow.
|
There were times when we regretted
|
The summer palaces on slopes, the terraces,
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And the silken girls bringing sherbet.
|
Then the camel men cursing and grumbling
|
And running away, and wanting their liquor and women,
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And the night-fires going out, and the lack of shelters,
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And the cities dirty and the towns unfriendly
|
And the villages dirty and charging high prices:
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A hard time we had of it.
|
At the end we preferred to travel all night,
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Sleeping in snatches,
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With the voices singing in our ears, saying
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That this was all folly.
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Then at dawn we came down to a temperate valley,
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Wet, below the snow line, smelling of vegetation;
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With a running stream and a water mill beating the darkness,
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And three trees on the low sky,
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And an old white horse galloped away in the meadow.
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Then we came to a tavern with vine-leaves over the lintel,
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Six hands at an open door dicing for pieces of silver,
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And feet kicking the empty wineskins.
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But there was no information, and so we continued
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And arrived at evening, not a moment too soon
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Finding the place; it was (you may say) satisfactory.
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All this was a long time ago, I remember,
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And I would do it again, but set down
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This set down
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This: were we led all that way for
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Birth or Death? There was a Birth, certainly,
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We had evidence and no doubt. I had seen birth and death,
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But had thought they were different; this Birth was
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Hard and bitter agony for us, like Death, our death.
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We returned to our places, these Kingdoms,
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But no longer at ease here, in the old dispensation,
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With an alien people clutching their gods.
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I should be glad of another death.
Thomas Stearns Eliot
Titolo della poesia:
Il viaggio del Magi - The Journey of the Magi
Frasi di Thomas Stearns Eliot
La dimensione della musica sta da un'altra parte. Fuori da quella trovo fondamentale un attaccamento al reale, a ciò che ci circonda. La musica ci consente di trasformarlo, e non bisogna cadere nel tranello di raccontarlo davvero per com'è. È un confine sottile, quello tra le cose che bisogna tenere e che cosa invece si deve modificare in una canzone. È una cosa anche della vita, secondo me. Bisogna tenere i
piedi
per terra, poi sul palco ci si può trasformare, essere qualche altra cosa, scordarmi della mia vita. Fuori di lì però meglio non avere illusioni, non assumere una posa, non credersi chissà chi.
Lucio Corsi
Cit. da
27 novembre 2024, Rolling Stone, intervista
Frasi di Lucio Corsi
Due d'agosto, bel dì! gran gente accorre
In barca, in cocchio, a
piedi
, ad uno, a torme,
Fortuna d'osti. - Oggi Giuditta bea
L'aure del Lario co' soavi accenti,
Onde incantata la città d'Insubria
Oro profuse, coniò bronzi, intanto
Che colui che del Merto e del Compenso
In lavoro immortal librò le leggi,
Da niun saputo, in abbandon moriva.
Cesare Cantù
Frasi di Cesare Cantù
Chi Chi
: Non ho chiesto io di fare questo viaggio, sbaglio? No, non credo proprio! Vi ho chiesto io di ripulirmi e di farmi fare i salti mortali come un cane ammaestrato? No, non credo proprio! E voglio finire in galera per un'ammazzasbirri? No, non credo proprio! Perciò appena arrivati alla prossima città salto sul primo uomo e lo cavalco fino al centro di New York City, via da due putas raggrinzite e puzzone, perché questo viaggio fa schifo, fa schifo!
Vida
: Dopo tutto quello che abbiamo fatto per includerti ci lasceresti su due
piedi
?
Chi Chi
: Così!
[schiocca le dita]
Vida
: D'accordo, bene. Visto che non hai imparato assolutamente niente, io qui presente ti spoglio di tutti i tuoi punti di principessa
[mima il gesto di stracciare un foglio e gettarne via i pezzi]
Noxeema
: Uh, questo è voodoo!
Dal film:
A Wong Foo, grazie di tutto! Julie Newmar
Scheda film e trama
Frasi del film
Una nazione che si tassa nella speranza di diventare prospera è come un uomo con i
piedi
nel secchio che cerca di sollevarsi tirando il manico.
Winston Churchill
Frasi di Winston Churchill
«Quel negro che percorre adesso la strada» disse il dottor Hasselbacher, stando in
piedi
nel Wonder Bar, «mi ricorda lei, signor Wormold.» Era tipico da parte del dottor Hasselbacher continuare a dare del lei e servirsi dell'appellativo "signore" dopo quindici anni di amicizia... l'amicizia procedeva con la lentezza e la certezza di una diagnosi prudente. Sul suo letto di morte, quando il dottor Hasselbacher fosse accorso a tastargli il sempre più debole polso, Wormold sarebbe forse divenuto Jim.
Graham Greene
Cit. da
Il nostro agente all'Avana ‐ Incipit
Frasi di Graham Greene
Mary
: Ma perché uno dei coltelli del servizio d'argento? Non ha proprio senso.
Constance
: Avrà dimenticato di portarne uno. Pensa a tutti gli attrezzi che si devono portare dietro. Tutti quei
piedi
di porco, quelle torce, quei passe-partout... È un miracolo che qualcuno venga anche derubato.
Dal film:
Gosford Park
Scheda film e trama
Frasi del film
Suo padre è tagliato dal sarto come le sue giacche da avvocato, scivola sempre dietro un fiume di parole che annacquano la vita, la diluiscono, fino a renderla poco incisiva. Sua madre è l'esatto opposto, è capace di essere soltanto se stessa.
...la storia è un mille
piedi
e ogni piede tira l'altro, e in mezzo c'è il corpo nostro.
Margaret Mazzantini
Cit. da
Mare al mattino
Frasi di Margaret Mazzantini
la mia ragazza è alta, ha duri lunghi sguardi;
|
quando è in
piedi
le sue lunghe dure mani tengono
|
il silenzio sul suo vestito; buono per il letto
|
è il suo lungo duro corpo pieno di sorprese,
|
come bianco filo elettrico dà scosse,
|
se sorride, talvolta al duro lungo sorriso
|
gaiamente mi trafiggono eccitanti dolori,
|
e il lieve rumore dei suoi occhi affila
|
subito il taglio alla mia smania. La mia ragazza
|
è alta e soda, ha le gambe sottili di una vite
|
che ha consumato la vita sul muro di un giardino,
|
e sta per morire. Quando andiamo a letto irritati
|
comincia a ondeggiare le gambe, e s'avvinghia
|
a me e mi bacia il viso e la testa.
Edward Estlin Cummings
Frasi di Edward Estlin Cummings
Nulla di più diverso delle due grandi città marinare rivali che si divisero il dominio del Mediterraneo e i traffici con l'Oriente: Venezia e Genova. Eppure esse hanno in comune un dato negativo nella loro situazione topografica che già determina il loro destino. Entrambe le metropoli sono sorte senza terra sotto i
piedi
: Venezia come città di palafitte e isolotti lagunari, Genova come città verticale addossata alle alture che non lasciano spazio tra le loro pareti e il mare, di modo che le case devono appiattirsi l'una sull'altra, espandersi a ventaglio sopra un porto sempre più ramificato e affollato. (pp. 2385-2386)
Italo Calvino
Cit. da
Liguria
Frasi di Italo Calvino
Come unica ragazza cresciuta tra tre fratelli, avevo sempre paura di essere esclusa. Se c'era un gioco da fare, uno sport da imparare, una competizione a cui partecipare, ero pronta e in
piedi
. Non passavo molto tempo da sola per paura di perdermi qualcosa.
[As the only girl growing up among three brothers, I was always afraid of being excluded. If there was a game to be played, a sport to be learned, a competition to join, I was on my feet and ready. I didn't spend much time alone for fear that I'd miss out.]
Elisabeth Shue
Frasi di Elisabeth Shue
Banditore
: Signori e signore, sono molto onorato di presentarvi un vero esponente del popolo, il futuro governatore Willie Stark!
[la folla applaude]
Willie Stark
: Amici miei... amici miei, io... io ho un discorso pronto. Il discorso tratta dei problemi dello Stato, ma a che scopo dovrei dirvi ciò che occorre al nostro Stato? Voi siete lo Stato e sapete che vi occorre.
[rivolto a un uomo nella folla]
Tu, laggiù! Guarda i tuoi calzoni. Hanno dei buchi nelle ginocchia, eh? Ascolta il tuo stomaco. Non lo senti stringersi dalla fame? E tu, come vanno i raccolti, imputridiscono, e non puoi portarli al mercato perché la strada è impraticabile. E tu, che fanno i tuoi figli? Crescono nell'ignoranza perché non ci son scuole per istruirli? No, io non vi leggerò il discorso. Vi racconterò invece una storia, una storia buffa. Preparatevi a ridere!
Sadie Burke
: Ehi! Ma che dice?
Jack Burden
: Sta' zitta.
Willie Stark
: A scoppiare dal ridere, perché questa è la storia di un povero gonzo. Già, un gonzo. Un gonzo come voi, credetemi, sì, come voi. Un gonzo cresciuto fra il sudiciume di una fattoria. Un poveraccio che sapeva cosa significasse alzarsi la notte per mungere le vacche prima dell'alba e far poi sei miglia a
piedi
per recarsi all'unica scuola della zona. Ah, quel poveraccio sapeva bene d'essere un gonzo, e sapeva anche altrettanto bene che nessuno l'avrebbe aiutato, perciò si mise a studiare la notte, a studiare le leggi ritenendo che ciò sarebbe stato utile a sé stesso e a quelli come lui. No, io non voglio mentirvi. Da principio non pensava agli altri gonzi, a ciò che avrebbe potuto fare per loro. No, da principio pensava solo a sé stesso, ma a un tratto gli venne un'idea, e gli venne dopo aver capito il sommo valore della solidarietà umana. Gli venne quell'idea dopo aver visto crollare la scala di una scuola costruita con materiali scadenti dai profittatori che il governatorato proteggeva. Una dozzina di bimbi morirono, ma questo vi è noto. Il gonzo protestò contro le autorità responsabili. Il popolo amava quel gonzo, e i politicanti lo sapevano, perciò andarono da lui con una bella automobile e gli dissero di presentarsi candidato alla carica di governatore.
Jack Burden
: Sadie, è magnifico, magnifico!
Willie Stark
: Insistettero, e quel poveraccio pensò che avrebbe potuto fare qualche cosa per il popolo. Era un contadino e credeva che anche l'uomo più umile potesse divenire governatore, se i suoi concittadini lo ritenevano idoneo a questo. Così, quei volgari politicanti ebbero buon gioco e riuscirono a persuaderlo.
Tiny Duffy
[protestando]
: Willie, che cosa...
Willie Stark
: Eccolo qui, ecco il Giuda Iscariota, guardatelo! Guardate chi vi affama, guardate chi vi uccide!
Tiny Duffy
[rivolto alla banda]
: Musica, musica!
[la banda inizia a suonare]
Willie Stark
: Guardatelo, guardatelo!
Tiny Duffy
[protestando]
: Ma non è vero!
[...]
Willie Stark
[rivolto alla banda]
: E voi, perché suonate?
[la banda si ferma]
State a sentire, amici! Siete gonzi anche voi, e vi hanno ingannati migliaia di volte come hanno ingannato me! Ma questa volta però si sbagliano! Mi presenterò lo stesso, e lotterò fino in fondo! Datemi ascolto, vi prego! Ascoltatemi, fratelli, e sentirete finalmente delle parole disinteressate e vere! Sì, voi tutti, ho detto, siete gonzi, e solo un altro gonzo potrà aiutarvi! Volevano disperdere i vostri voti, ma io ora sono qui, dritto sulle mie zampe, anche un cane può imparare a far questo! E voi ci state dritti sulle vostre zampe? Avete almeno imparato a star dritti? E allora che cos'è che aspettate?! Del coraggio, del coraggio ci vuole! Scacciate tutte le canaglie che vi affamano! Scacciate Joe Harrison! Scacciate McMurphy! Non ve ne sentite capaci? Ebbene, li scaccerò io!
Dal film:
Tutti gli uomini del re (1949)
Scheda film e trama
Frasi del film
Willie Stark
: Mi chiamo Willie Stark. Vengo da Mason City. Io avevo un discorso, su questo Stato e quello che gli serve. È inutile che ve lo dica io, siete voi lo Stato e voi sapete che cosa vi serve. Guardate i ginocchi dei vostri calzoni. Guardate i raccolti, i vostri figli. Avete buchi, e muffa, e figliolanza ignorante a causa di questo Stato. Io avevo un discorso, ma non ce l'ho più. È il signor Duffy che ce l'ha adesso, nelle sue grasse manine.
[rivolto a Duffy]
Vero, Tiny? Coraggio, fallo vedere al popolo, sollevalo.
[rivolto alla folla]
Allora, visto che ce l'ha lui, mi toccherà dire qualcos'altro, ma va bene così, perché ce l'ho qualcos'altro da dire. Ho una storia di un contadino zotico, uno come voi, se permettete. Bene, questo tizio, tempo fa, questo zotico, cominciò a pensare a tutti quanti gli altri zotici, a cosa fare per loro, e un giorno la risposta gli arrivò con la prorompente forza della mano stessa di Dio. Quando l'unico edificio scolastico della sua contea crollò per via che era stato costruito coi ferri e i mattoni marci della politica, uccidendo e massacrando dei piccoli, poveri scolaretti. Voi la conoscete questa storia, se n'è parlato. Lui s'era battuto contro la politica che aveva usato questi mattoni marci, ma aveva perso. Aveva perso, e ci fu il crollo. Ci fu il crollo. Beh, non passò molto tempo prima che alcuni funzionari pubblici della capitale arrivassero con un bel macchinone a dire a questo zotico che volevano farlo candidare a governatore. Nelle loro braghe gessate mi dissero che MacMurphy era un portaborse, Joe Harrison solo un galoppino di notabili, e che volevano che questo signor nessuno, moralista zotico, subentrasse come onesto governatore, e sapete chi erano quelli nel bel macchinone? I servi di Joe Harrison, i suoi tira
piedi
, sguinzagliati per togliere a MacMurphy metà voti! Esatto! Il vostro voto di zotici! Eccolo lì!
[indica Duffy]
Eccolo, è qui davanti a voi il Giuda Iscariota lecca
piedi
scagnozzo venuto dalla capitale, eccolo lì. Vieni avanti, Tiny, guardatelo il burattino di Joe Harrison. Avanti, fatti applaudire. Coraggio, dai, la gente ti vuole vedere, fatti applaudire, dai!
[Duffy, indietreggiando, dal palco cade in un recinto di maiali; alcuni cercano di aiutarlo a rialzarsi]
No, no, no, lasciatelo lì, lasciatelo lì! Lasciate che il maiale si rotoli nel suo letame! Lasciatelo stare, però ascoltatemi, voi zotici, sì, io non sono il solo zotico qui, lo siete anche voi! V'hanno fatti fessi anche voi, come hanno fatto fesso me migliaia di volte! Ma è ora che sia io a fare fesso qualcuno, è ora che io faccia fessi loro, questi lecca
piedi
con le braghe gessate che odiano noi zotici! Mi candido a governatore da indipendente! Li affronterò da solo e voglio vedere il loro sangue!
[la folla applaude]
Per prima cosa vi costruirò una strada sulla palude, sugli alligatori, e su ogni altra cosa si metta di traverso. Mille miglia di asfalto, se sarà necessario! Così potrò venire a trovare i miei colleghi zotici regolarmente. Poi vi costruirò un ponte sul possente Mississippi, e gli darò il mio nome perché l'ho costruito io, e a voi tutti costruirò nuove scuole, e i vostri figli avranno gratis quaderni, matite e libri per poter studiare e prepararsi per la nuova università che costruirò, dove tutti quanti loro potranno andare come i figli dei ricchi. Io spero che voi mi stiate a sentire, zotici, perché non voglio rifare tutta la strada di casa per tornare qui tra una settimana a dirvelo ancora. A dirvi questo: se voi non votate, voi non contate. Non contate! Voi non contate! E siete tanto ignoranti quanto dicono quelli della città, mentre vi rubano il cibo dalla tavola e gli ultimi spiccioli dalle tasche dicendovi: "Grazie mille!" Perché sareste davvero un branco di zotici, e non avete niente perché non meritate niente. Perciò ascoltatemi, aprite le orecchie, levate lo sguardo e guardate in faccia l'innegabile verità, la divina e pura verità: voi siete zotici, e nessuno aiuta mai uno zotico se non si aiuta da solo. Sta solo a voi inchiodare questi parassiti al muro. Sta a voi, a me, e a Dio.
Una voce tra la folla
: Amen!
Willie Stark
: Inchiodiamo Joe Harrison!
La folla
: Inchiodiamolo!
Willie Stark
: Inchiodiamo MacMurphy!
La folla
: Inchiodiamolo!
Willie Stark
: Inchiodiamo chiunque si frapponga tra me e voi e le strade, i ponti e le scuole e il cibo che vi occorre! Voi datemi il martello e io li inchioderò! Inchioderò la loro pelle alla porta del granaio! Inchiodiamoli!
La folla
: Inchiodiamoli!
Willie Stark
: Inchiodiamoli!
La folla
: Inchiodiamoli!
[ripetono lo scambio di battute più volte]
Dal film:
Tutti gli uomini del re
Scheda film e trama
Frasi del film
Dennis Gilley
: Per prima cosa vorrei salutare Tommy Flanigan, che è il primo nero ad un matrimonio irlandese: ti trovi a tuo agio, Tom?
Tommy Flanigan
: Si, vengo dal Sud!
Dennis Gilley
: Ma sei davvero a tuo agio?
Tommy Flanigan
:
[Bevendo un bicchiere]
Si, perché sono insieme ai miei amici e ai miei fratelli!
[Tutti ridono]
Dennis Gilley
: Ah, stai sudando. Joe!
[Joe lo raggiunge]
Joe Mulligan, il padre della sposa! Vieni qui, vicino a me. Grazie per averci fatto trovare queste splendide decorazioni: dove le hai prese, al circo Barnum?
[Tutti ridono]
E il dramma è che le ha anche pagate almeno ottocento dollari!
Joe Mulligan
: Ah, e smettila di prendermi in giro...
Dennis Gilley
: A proposito, puoi mettere via il fucile: il test è negativo.
[Tutti ridono]
Meglio così, ma lasciamo perdere. Bishop, vedo una certa lucentezza africana nei tuoi capelli ricci! Come mai?
[Tommy scoppia a ridere e Bishop sorride]
Dick, Kathleen: brindo alla più bella coppia che ho il piacere di conoscere, anche perché siete gli unici che stanno ancora insieme!
[Tutti ridono]
Auguro salute, felicità, ricchezza e molti bambini, sperando che non diventino
piedi
piatti come Dick: non abbiamo bisogno di altri poliziotti che corrano con la pistola in mano!
[Tutti ridono]
Ma a parte tutte le mie stronzate, penso di parlare a nome di tutti i presenti: Dio vi benedica.
Dal film:
King of New York
Scheda film e trama
Frasi del film
Saprete tutti che ho dato ordine di chiudere le frontiere dell'Idaho. Questa decisione scaturisce dal desiderio di preservare il nostro modo di vivere, quel sogno americano che in maniera miope e cinica è stato propagato in tutto il mondo, un mondo che negli ultimi dieci anni è cresciuto in un miliardo di persone. Contateli, gente! Un miliardo, solo posti in
piedi
dal Maine e California. E a furia di lasciarci invadere da questa massa di - chiamateli come volete, immigrati, emmigrati, clandestini, profughi, refugiati, alieni, fate voi, ci stiamo impantanando. Stiamo distruggendo il nostro modo di vivere in un momento in cui la comunità industriale a provveduto, con i trasferimenti, a stroncare completamente il nostro potenziale di manodopera. Impianti all'estero in nome della produttività!
[...]
Secondo loro, dovremmo starcene zitti a guardare mentre il resto del mondo sommerge l'America?
Jim Farley
Dal film:
La seconda guerra civile americana
Scheda film e trama
Frasi del film
Allen Gamble
: Io mi sono rotto, va bene? Sono stanco di esplosioni e pistole puntate, voglio tornare alla mia scrivania!
Terry Hoitz
: Sai, a volte la vita fa un casino infernale e ti tormenta le orecchie! E non è onesto evitarlo nascondendoti dietro una scrivania.
Allen Gamble
: È onestissimo, invece! Sono anni che lo faccio, non c'è nessuna esplosione alla mia scrivania! Non ci sono esplosioni dove abito con la mia comunissima moglie nella mia comunissima casa!
Terry Hoitz
: Allen, di che hai paura? Sono il tuo partner, dimmelo, da che cosa ti stai nascondendo?
Allen Gamble
: Ero al secondo anno di università, mi segui? Quell'anno il rettore aveva deciso di aumentare i costi... A una mia amica, Brenda, venne in mente un piano nel tentativo di guadagnare e continuare a pagare la retta. Così usciva coi ragazzi e si faceva pagare. Cioè, voleva assicurarsi che filasse tutto liscio, che i ragazzi la pagassero... Avevo anche una percentuale.
Terry Hoitz
: Non mi dire, facevi il pappone?!
Allen Gamble
: Cosa? Che stai dicendo? No, stavo aiutando un'amica! Cominciammo a fare un sacco di soldi e com'era prevedibile molte amiche di Brenda decisero di mettersi con noi. Così mi ritrovai a proteggere quattordici ragazze che mi versavano una quota.
Terry Hoitz
: Cioè una scuderia di puttane.
Allen Gamble
: Decisi di non usare il mio vero nome... E così optai per "Gator".
Terry Hoitz
: Lo vedi che eri un pappone?
Allen Gamble
: No! Ma stai ascoltando la storia? Comunque un giorno mi sveglio, mi guardo allo specchio e vedo una cosa che non mi piace: in pratica avevo perso il controllo senza capire che cosa mi stesse succedendo.
Terry Hoitz
: Non avevi la stoffa del vero pappone.
Allen Gamble
: Una sera due delle mie ragazze preferite, Candy e Joline, capirono la situazione e mi scaricarono al pronto soccorso. Lì conobbi Sheila, stavo di merda e... Insomma, promisi a me stesso e a lei che non avrei mai più perso in controllo della mia vita... Così una volta laureato mi impiegai come contabile del dipartimento di polizia. Il lavoro più stabile che potessi immaginare... Il contabile delle forze dell'ordine. Non voglio più sentirmi fuori controllo come in quella occasione.
Terry Hoitz
: Tranquillo, ti copro le spalle. E adesso affrontiamo Ershon e vediamo se cede, sono stanco di andare in punta di
piedi
!
Allen Gamble
: Va bene.
Dal film:
I poliziotti di riserva
Scheda film e trama
Frasi del film
Milton
: Io non sono venuto fino a qui per farmi trattare come un cane rognoso!
Sergente
: È vilipendio alla bandiera. Io dico che non hanno la capacità di provare l'ammirazione o avere la sicurezza per indossare l'uniforme!
Burt
: Di chi stiamo parlando?
Milton
: Se uno scolorito mi si mette fra i
piedi
, io gli sparo alle spalle!
Sergente
: Be', lo sappiamo che stare qui a voi piace di più!
Harald
: È inutile, io non ci parlo con te.
Sergente
: Tu non puoi rifiutare...
Meekins
: Ora basta, sergente.
Sergente
: Sissignore, generale Meekins.
Meekins
: L'ho risollevata dal compito, riveda il suo atteggiamento.
[a Burt]
Ecco perché la volevo come ufficiale medico, Berstein.
Burt
: Berendsen, signore.
Meekins
: Mi scusi. Il signor Woodman. C'è una contingenza che forse può aiutarmi a risolvere.
Burt
: Quale contingenza, signore?
Meekins
: Signor Woodman, perché non gli dice perché siete qui in detenzione?
Burt
[a Harald]
: Perché siamo in detenzione?
Harald
: Insubordinazione.
Burt
: Siete stati insubordinati?
Harald
: Sì.
Burt
: Perché?
Harald
: Ci hanno dato ufficiali razzisti come quella testa di rapa. Ma ci rifiutiamo di continuare, se non ci mandano una persona migliore.
Meekins
: Qualcuno perbene e rispettoso.
Burt
: Starebbe parlando di me, signore?
Meekins
: Di lei, Berendsen.
Burt
[voce fuori campo]
: Le persone che conosci in queste circostanze di forte tensione emotiva sono legate a te per la vita.
Harald
: Tu sei il tipo di medico che se cado lascia che muoia dissanguato e devo sparargli alle spalle? Perché, io te lo dico, gli ufficiali che ci hanno dato se ne fregano se viviamo o moriamo!
Burt:Io non lascio nessuno morire dissanguato e non ho intenzione di farmi sparare alle spalle. Sono figlio di un meccanico di Elmira, sono sposato, sono mezzo cattolico, mezzo ebreo, sono un medico, ho un ambulatorio a Park Avenue, e credo che i miei suoceri mi abbiano spedito qui per sbarazzarsi di me.
Harald
: Be', sembra tutto rassicurante, a parte... i suoceri, ma mi fido proprio per questo. Stringiamo un patto: tu ti assicuri che noi non moriamo e io mi assicuro che non ti uccidano.
Burt
: Protezione reciproca.
Harald
: Harald Thaddeus Woodman.
Burt
: Bertram Berendsen.
Harald
: Benvenuto nel 369º.
Burt
: Grazie.
[si stringono la mano]
Meekins
: Finalmente quello che cercavo. un po' di rispetto. Ora affrontiamo questa triste contingenza delle uniformi.
Milton
: Sì, affrontiamo questa stronzata delle uniformi!
Dal film:
Amsterdam
Scheda film e trama
Frasi del film
Nunziatella
: Attento a 'ndo mettete i
piedi
, perché a Roma nun ce sta nessun rispetto pe' la vestigia del passato.
Gustavo
: Non ho capito.
[si pulisce le scarpe su un sasso]
Ho capito.
Dal film:
Arrivano i bersaglieri
Scheda film e trama
Frasi del film
Don Prospero
: Io, certe volte, sto un'intera giornata a guardare un comò.
Olimpia
: Io l'ho sempre saputo che, un giorno o ll'altro, te portano ar manicomio!
Don Prospero
: Intanto io posso dire di aver visto tutto il mondo seduto su una sedia e guardando sopra un tavolo.
Nunziatella
:
[notando che Costanza fa
piedi
no a un reticente Alfonso]
Però sotto nun c'avete guardato mai, eh?
Dal film:
Arrivano i bersaglieri
Scheda film e trama
Frasi del film
[A cena a casa di Bonmartini]
Francesco Bonmartini
: Volete sapere perché stavo ridendo? Stavo pensando a un episodio, quando ero all'università, a Bologna. Il professore stava facendo lezione su un cadavere, una ragazza che aveva appena sedici anni. Quando il professore si allontanò dall'aula, tutti, fissando quelle carni bianche, si dimenticarono che era morta, e pensarono soltanto a una cosa: fare l'amore. Capite? Abominevole! Tutti tranne io, giuro che io non ci pensai.
Linda Murri
: È tutto inventato, ed è una storia di cattivo gusto. L'hai raccontata solo perché mi avrebbe dato fastidio.
Tullio Murri
: In questo modo tu hai distrutto l'amore che Linda aveva per te.
Francesco Bonmartini
: Linda non è capace di nessun pensiero amabile! Non c'è niente in lei che una donna, una vera donna dovrebbe possedere! Io ho fatto di tutto per strapparla via da questa strada che la porta alla rovina morale, e in cambio che cosa ho avuto? Disprezzo!
Tullio Murri
: Basta!
Francesco Bonmartini
: Vieni qui per farmi delle imposizioni. Il padrone sono io!
Tullio Murri
[alzando la voce]
: Ma non della vita di Linda!
[con tono implorante]
Ti supplico: non la tormentare più! Abbi pietà per lo meno della sua malattia! E stai attento, Cesco, che se succede qualcosa a Linda, io sono capace di ucciderti. Ti supplico, lasciala in pace.
Francesco Bonmartini
: Chi supplichi? Chi? Non Dio, al quale non credi! Una famiglia di anticristi, ignobili atei, ecco quello che siete! Tutto questo per vostro padre, tronfio, egoista, avaro professor Murri! La verità è che mi disprezzate perché non sono come voi! Non sono un senza Dio. Non mangio con la servitù. Non tratto con quei vagabondi dei miei contadini. Voi che cosa avete fatto per me? Niente!
[Linda si alza da tavola e si allontana]
Tullio Murri
: È una vera pazzia che vi siate rimessi assieme. Anche i tuoi figli sarebbero più felici se vivessero in maniera diversa, meno idealista, e non li esponeste ai rischi dei vostri litigi.
[si alza in
piedi
]
Ma ci sarà una soluzione, e finirà con quest'ergastolo benedetto da Santa Romana Chiesa!
[esce dalla sala da pranzo]
Francesco Bonmartini
: È inutile continuare con una vita che mi dà tutti gli incomodi del matrimonio senza darmi nessun vantaggio.
[a Linda]
Non vuoi più nemmeno fare l'amore. I soldi che potrei spendere per l'educazione dei nostri figli li spendo per andare con le puttane!
[butta il posacenere giù dalla tavola]
Finora sono stato un imbecille, ma adesso basta. Se vuoi che i tuoi figli non vadano in collegio, devi convincere tuo padre a farmi suo assistente. O così, o peggio!
Linda Murri
: Non posso farci niente, lo sai bene.
Francesco Bonmartini
: Sappiamo benissimo che l'illustrissimo professor Murri sente molto i consigli della sua degnissima figlia!
Linda Murri
: Non accetto questo ricatto.
Francesco Bonmartini
: E allora via da Bologna, via dall'influenza nefasta della tua famiglia! A Padova, dai miei!
[Linda protesta]
Altrimenti farò uno scandalo e i bambini non li vedrai mai più!
Linda Murri
: A Padova non verrò mai! Non puoi ricattarmi, piuttosto mi uccido!
[Francesco prende una sedia e fa per scagliarla contro la moglie, ma si trattiene]
Dal film:
Fatti di gente perbene
Scheda film e trama
Frasi del film
Capi d'accusa: non risponde alla domanda "Perché sei qui?" Non risponde alla domanda: "Come mai hai deciso di nascere maschio?" Non ha risposto all'invito di dire quello che sa. Non trova la via d'uscita. Non si è mai dato, abbandonato, fidato. Non è in grado di fornire un perfetto piacere sessuale alla donna. Non distingue. Non riconosce la sua componente femminile. Fa sempre le stesse cose. Porta i calzini a letto. Fa finta di niente. Colpevole di non guardare. Colpevole di autocompiacimento. Si compatisce. Non sa uscire da questa storia. Teme di concludere. Sta sempre zitto. Parla troppo. Colpevole di sentirsi colpevole. Si prende sempre sul serio. Colpevole di culità maniacale. Ha i peli. Non sa cosa significa sentirsi occupato da un'unica donna. Continua ad illudersi che esista una sola ed unica ideale donna. Crede nell'inferiorità mentale della donna. Considera la donna un essere superiore. Vuol scoprire l'altra faccia della luna. Non è libero. Non sa giustificare la sua aggressività, volgarità, spudoratezza nella visione della donna. Si sente solo. Nessuno è il suo tipo. Si crede protagonista. Continua a scappare. Non si rassegna. Ha la presunzione di cercare ancora. Abitudinario, borghese, moralista, maschio, frocio. Non vuol mai sentirsi rifiutato. E' un tacchino. Ha paura. Non si accontenta mai. Respira male. Non vuol crescere. Non sa cucinare. Sta in
piedi
.
donna incappucciata
Dal film:
La città delle donne
Scheda film e trama
Frasi del film
Barbara
: Perdono mi deve chiedere Antonio per l'offesa.
Rosaria
: Ma che dici? Che stai dicendo? Ma perché ti ha offesa Antonio?
Barbara
: Io gli ho voluto bene come all'anima mia e credevo che anche lui me ne volesse.
Rosaria
: E perché? Non era la verità?
Barbara
: No, non sono più una bambina. Ora io ho saputo.
Rosaria
: Cosa hai saputo?
Barbara
: Quello che una donna maritata deve sapere.
Rosaria
: Spiegati.
Barbara
: Antonio non mi hai voluto bene, mi ha trattata come un pezzo di legno.
Rosaria
: Ma se ti portava in palma di mano... Se gli lucevano gli occhi quando ti guardava.
Barbara
: Mi disprezzava.
Rosaria
: Finché non mi avrai spiegato perché ti disprezzava, io dirò che questa è una scusa.
Barbara
: Una scusa? E allora perché mi ha trattata così?
Rosaria
: Insomma Barbara, qui siamo due donne maritate, tu non sei più una bambina. Io alla tua età avevo già un figlio di dodici anni.
Barbara
: Non è colpa mia se non ho un figlio, signora.
Rosaria
: Ehi ragazzina, a me non mi devi mancare di rispetto. Io sono buona e cara ma queste parole col veleno dei Puglisi dentro con me non attaccano.
Barbara
: Arrivederla!
Rosaria
: Aspetta! E non credere di impressionarmi. Tu puoi metterti in
piedi
, seduta, coricata, a testa sotto e a
piedi
all'aria, di qui non usciremo se non ci siamo dette la verità.
Barbara
: Lei la sa!
Rosaria
: Zitta! Parlo prima io. E comincio col dirti che a me quella storiella del disprezzo di Antonio non me la devi raccontare. Tu lo sai meglio di me che Antonio non ti disprezza e anzi ti vuole bene come gli occhi suoi.
Barbara
: Sì, però...
Rosaria
: Però niente! Gli è accaduta una disgrazia come può capitare a chiunque. E lo sai quando capita? Capita quando si vuole molto bene, quando il cuore batte troppo. Quando la persona che si ama si crede una cosa del cielo.
Barbara
: Ma io non sono una cosa del cielo.
Rosaria
: Aspetta che finisca di parlare! Tu non eri dentro il fuoco che non potevi aspettare ancora un po'. Non è l'aria che ti mancava!
Barbara
: Speravo che lei fosse venuta a consolarmi, sapendo quello che ho sofferto.
Rosaria
: Ma che cosa hai sofferto, Barbara? A me mi vieni a raccontare queste cose? Mio marito andò a fare il soldato venti giorni dopo che eravamo sposati e io sono rimasta ad aspettarlo quieta due anni, senza smanie. Ma chi ci pensava a quella cosa!
Barbara
: Insomma! Non sono qui per farmi offendere da lei.
[se ne va]
Dal film:
Il bell'Antonio
Scheda film e trama
Frasi del film
I sassi che tengo sotto ai
piedi
sono le persone che hanno cambiato faccia, i cuori che non si aprono nemmeno quando li incoraggi. Sono le menti chiuse che non ti lasciano mai spiegare, convinte che tu sia veleno.
Luce Argentea
Luce Argentea
«Ti capita di sentirti solo pur essendo in mezzo ad altre persone?»
Non risposi subito. Era partito come un semplice gioco, ma quelle domande stavano diventando insidiose. Continuai a guardare per terra, in mezzo alle gambe. Studiai le trame del viale asfaltato sotto alle mie mani intrecciate. E quando il mio silenzio si protrasse oltre un'attesa ragionevole, spostai nervosamente un rametto con la punta della scarpa.
«Mmh» riuscii solo a dire.
Elena alzò lo sguardo dal cellulare. Non mi voltai, però sentivo i suoi occhi addosso. Il cuore accelerò un po' il battito. Essere osservato dalla persona che ti piace è un incubo, e al tempo stesso un sogno che diventa realtà e che vorresti anche diventasse abitudine.
«Alessio, non per metterti fretta, ma non puoi prenderti dieci minuti per ogni risposta» disse.
Mi voltai. Sorrideva, il cellulare tra le mani. Si era tolta le scarpe ed era a
piedi
nudi, seduta sulla panchina verde con le gambe incrociate e la schiena dritta, in una posa piena di grazia che aveva acquisito in ore e ore di yoga. Ne parlava spesso, di quella sua passione. Una volta aveva persino detto che lo yoga le aveva salvato la vita, ma eravamo insieme ad altre persone e così non avevo osato chiederle cosa intendesse nello specifico.
«Qual è la domanda, di preciso?» chiesi sfregandomi nervosamente i palmi delle mani.
Elena tornò a guardare lo schermo del cellulare.
«Ti capita di sentirti solo pur essendo in mezzo ad altre persone: spesso, a volte o mai.»
Gianluca Gotto
Cit. da
La pura vida
‐ Incipit
Frasi di Gianluca Gotto
Fuori dalla stanza, in corridoio, dissi al dottore: «C'è qualcosa che possa fare stanotte?».
«No. Non c'è niente da fare. Posso accompagnarla in albergo?»
«No, grazie. Rimarrò qui un momento.»
«So che non c'è niente da dire. Non so dirle...»
«No» dissi. «Non c'è niente da dire.»
«Buona notte» disse. «Non posso accompagnarla in albergo?»
«No, grazie.»
«Era l'unica cosa da fare» disse. «L'operazione si è dimostrata...»
«Non voglio parlarne» dissi.
«Vorrei accompagnarla in albergo.»
«No, grazie.»
Si avviò in corridoio. Mi avvicinai alla porta della stanza.
«Non può entrare, adesso» disse un'infermiera.
«Sì, posso» dissi.
«Non può ancora entrare.»
«Vada via» dissi. «Anche quell'altra.»
Ma quando le ebbi fatte uscire ed ebbi chiusa la porta e spenta la luce non servì a niente. Fu come salutare una statua. Dopo un po' me ne andai e uscii dall'ospedale e ritornai a
piedi
in albergo nella pioggia.
Ernest Hemingway
Cit. da
Addio alle armi
Frasi di Ernest Hemingway
Il miglio sarà suddiviso in otto furlong, ogni furlong in quaranta pertiche, e ogni pertica sarà di sedici
piedi
e mezzo.
Elisabetta I
Frasi di Elisabetta I
Nel calcio è tutto più difficile rispetto alla pallavolo, non c'è confronto. Ci sono esasperazioni, i praticanti a livello planetario sono infinitamente di più. Ovunque i bambini hanno il pallone fra i
piedi
, a qualsiasi latitudine e in ogni contesto socio-economico.
Julio Velasco
Frasi di Julio Velasco
Capivo che bisognava morire. Era l'autunno, ogni cosa era già immersa nel letargo invernale. Avevo tentato tutti i mezzi, avevo sfruttato tutte, tutte le risorse. Accarezzavo con commozione questo pensiero e ripudiavo ogni speranza di salvezza bisbigliando tra me: Non vedi, sciocco, che stai già morendo? Si trattava di scrivere ancora un paio di lettere, di prepararmi al viaggio, di tenermi pronto. Volevo lavarmi ancora una volta da capo a
piedi
e rifare il letto per benino. Avrei posato la testa su quel paio di fogli bianchi, la cosa più pulita che mi fosse rimasta.
Knut Hamsun
Cit. da
Fame
Frasi di Knut Hamsun
E il capitano mi assegnò il mio compito. Quando fummo al largo mi rizzai in
piedi
, sudato e abbattuto dalla febbre, e dissi addio per questa volta alla città, a Christiania, dove tutte le finestre, ora illuminate, scintillavano.
Knut Hamsun
Cit. da
Fame
Frasi di Knut Hamsun
Può sembrare divertente, ma io non sto seduto alla scrivania. Ciò mi farebbe impazzire. Così ho questo rialzo sul quale poggio il mio laptop, all'incirca all'altezza della vita, e lo uso quando sto al telefono, quando scrivo e-mail. Sto in
piedi
alla mia scrivania. Non mi siedo. E se qualcuno vuole avere un incontro con me, sarà un incontro fatto camminando.
[This might sound funny, but I don't sit at a desk. It would drive me crazy. So have this stand that my laptop sits on it's about at waist level and I use that when I'm on the phone, when I'm doing e-mails. I stand at my desk. I don't sit. And then if someone wants to have a meeting with me, it's a walking meeting.]
Dean Karnazes
Cit. da
8 dicembre 2006
Frasi di Dean Karnazes
Eccola, dunque, finalmente, ci dicevamo, questa Sicilia, la mèta del nostro viaggio, l'argomento delle nostre discussioni da tanti mesi, eccola tutta intera sotto i nostri
piedi
. Girando su noi stessi possiamo percorrerla in un istante; ne tocchiamo con gli occhi tutti i punti; quasi nulla ce ne sfugge ed essa è ben lungi dall'occupare l'orizzonte. Noi venivamo dall'Italia: avevamo calpestato la cenere dei più grandi uomini che furono mai esistiti e respirato la polvere dei loro monumenti, eravamo pieni delle grandezze della storia. Ma qualcos'altro ancora parlava, qui, all'immaginazione: tutti gli oggetti che scorgevamo, tutte le idee che venivano ad offrirsi, numerosissime, alla nostra mente, ci riportavano ai tempi primitivi. Toccavamo le prime età del mondo, quelle età di semplicità e di innocenza in cui gli uomini non erano ancora rattristati dal ricordo del passato, né spaventati dall'incertezza dell'avvenire, in cui, contenti della felicità presente e fiduciosi nella sua durata, raccoglievano quel che la terra dava loro senza coltivarla, e, vicini agli déi per la purezza del cuore, ne incontravano ancora ad ogni passo la traccia e vivevano, in un certo senso, in mezzo a loro; è qui che la leggenda ci mostra i primi uomini. È questa la patria delle divinità della mitologia greca. Vicino a questi luoghi, Plutone rapì Proserpina alla madre; in questo bosco che abbiamo appena attraversato, Cerere sospese la sua rapida corsa e, stanca delle sue vane ricerche, si sedette su una roccia e, benché dea, pianse, dicono i Greci, perché era madre. Apollo ha custodito le mandrie in queste valli; questi boschetti che si estendono fin sulla riva del mare hanno risuonato del flauto di Pan; le ninfe si sono smarrite sotto le loro ombre e hanno respirato il loro profumo. Qui Galatea fuggiva Polifemo, e Akis, sul punto di soccombere sotto i colpi del suo rivale, incantava ancora queste rive e vi lasciava il suo nome... In lontananza si scorge il lago d'Ercole e le rocce dei Ciclopi. Terra degli déi e degli eroi!
[cap. 1, Scritti giovanili, Frammenti del viaggio in Sicilia, p. 134]
Alexis de Tocqueville
Cit. da
La rivoluzione democratica in Francia
Frasi di Alexis de Tocqueville
Ti rivedo, in
piedi
, altera, la pistola puntata contro tuo padre ministro mentre sguazza nella vasca, che opponi le tue parche parole di assassina al suo sproloquio in malafede, il tuo profilo puro e severo, la tua superbia indignazione, i tuoi spari che trasformano il bagno di schiuma in un bagno di sangue, e poi entro in scena io, tu mi vedi, capisci che morirai, e con il coraggio della curiosità mi fissi dritto negli occhi.
Amélie Nothomb
Cit. da
Diario di Rondine
Frasi di Amélie Nothomb
Mani-
piedi
-bocca. Inizia da qui, dal nome curioso di un'infezione che provoca pustole nei bambini, e più raramente negli adulti, la storia d'amore che darà vita al neologismo sincratico più celebre della storia italiana: "Ferragnez". E quell'infezione - particolare che oggi appare come una sorta di presagio o avvertimento - era il fastidioso strascico di un viaggio che aveva a che fare con la beneficenza.
Selvaggia Lucarelli
Cit. da
Il vaso di Pandoro. Ascesa e caduta dei Ferragnez
‐ Incipit
Frasi di Selvaggia Lucarelli
Bob Harris
: Più conosci te stesso e sai quello che vuoi, meno ti lasci travolgere dagli eventi.
Charlotte
: Già... È solo che io non so cosa voglio diventare, capisci? Ho cercato di fare la scrittrice, ma detesto quello che scrivo. Mi sono messa a fare fotografie, ma sono mediocri. Sai, ogni ragazza attraversa una fase – la fotografia – la fissa dei cavalli... o fa foto dei
piedi
.
Bob Harris
: Ce la farai di sicuro, non sono preoccupato per te. Continua a scrivere.
Charlotte
: Ma ho dei limiti.
Dal film:
Lost in Translation
Scheda film e trama
Frasi del film
Gli ucraini combattono. Il popolo ucraino è in
piedi
e combatte. Lungo le coste del Mar Nero, nelle sterminate steppe del Nipro, nelle periferie di Kiev, strada per strada, combatte. Va ripetuto, ribadito, compreso, proprio nel giorno luttuoso della strage dei bambini all'ospedale di Mariupol, perché va affermandosi l'idea degli ucraini come vittime, prone al massacro, con il rischio di dimenticare che il loro coraggio non è solo quello della sofferenza ma è anche il coraggio della lotta.
Antonio Scurati
Cit. da
Corriere della Sera, 11 marzo 2022
Frasi di Antonio Scurati
Sono la strega in cima al rogo
Una farfalla che imbraccia il fucile
Una regina senza trono
Una corona di arancio e di spine
Sono una fiamma tra le onde del mare
Sono una sposa sopra l'altare
Un grido nel silenzio che si perde nell'universo
Sono il coraggio che genera il mondo
Sono uno specchio che si è rotto
Sono l'amore, un canto, il corpo
Un vestito troppo corto
Una voglia un desiderio
Sono le quinte di un palcoscenico
Una città, un impero
Una metà sono l'intero
Ahia ia ia ia ia iai
Ahia ia ia ia ia iai
Mi chiamano con tutti i nomi
Tutti quelli che mi hanno dato
E nel profondo sono libera, orgogliosa e canto
Ho vissuto in un diario, in un poema e poi in un campo
Ho amato in un bordello e mentito non sai quanto
Sono sincera sono bugiarda
Sono volubile, sono testarda
L'illusione che ti incanta
La risposta e la domanda
Sono la moda, l'amore e il vanto
Sono una madonna e il pianto
Sono stupore e meraviglia,
Sono negazione e orgasmo
Nascosta dietro a un velo
Profonda come un mistero
Sono la terra, sono il cielo
Valgo oro e meno di zero
Ahia ia ia ia ia iai
Ahia ia ia ia ia iai
Mi chiamano con tutti i nomi
Tutti quelli che mi hanno dato
E anche nel buio sono libera, orgogliosa e canto
Sono stata tua e di tutti di nessuno e di nessun altro
Con le scarpe e a
piedi
nudi
Nel deserto e anche nel fango
Una nessuna centomila
Madre figlia, luna nuova sorella, amica mia Io ti do la mia parola
Ahia ia ia ia ia iai
Ahia ia ia ia ia iai
Mi chiamano con tutti i nomi
Tutti quelli che mi hanno dato
Ma nel profondo sono libera, orgogliosa e canto
Mi chiamano con tutti i nomi
Con tutti quelli che mi hanno dato
E per sempre sarò libera, e orgogliosa canto!
Fiorella Mannoia
Cit. da
Mariposa
Frasi di Fiorella Mannoia
Quando non c'eri
E non stavo in
piedi
Avrei voluto aggrapparmi a un ricordo
Soltanto per vivere
E griderò forte
Ma non starò meglio
Cado ma in fondo me lo merito
Il fondo è così gelido
No
Tu no
Tu no
Tu no
Tu sorridevi
Cercavi un modo per proteggermi
Però non c'eri
Quando volevo che tu fossi qui
Bastasse
Solo una stupida canzone per riuscire a riportarti da me
Soltanto un'ultima canzone per riuscire a ricordarmi di te
Di te
Quando non c'eri
Passavano i mesi
E in un secondo tutto intorno era invisibile
E dimenticherò chi sei
Mi dimenticherò di te
E non lascerò
Non ti lascerò
Ancora una volta vedermi crollare
E mi innamorerò di lei
Ma tu non saprai mai chi è
Cado ma in fondo me lo merito
Il fondo è così gelido
No
Tu no
Tu no
Tu sorridevi
Cercavi un modo per proteggermi
Però non c'eri
Quando volevo che tu fossi qui
Bastasse
Solo una stupida canzone per riuscire a riportarti da me
Soltanto un'ultima canzone per riuscire a ricordarmi di te
Di te
Non posso riportarti da me
Tu sorridevi
Cercavi un modo per proteggermi
Però non c'eri quando volevo che tu fossi qui
Bastasse
Solo una stupida canzone per riuscire a riportarti da me
Soltanto un'ultima canzone per riuscire a ricordarmi di te
Irama
Cit. da
Tu no
Frasi di Irama
La passione ti fa smettere di mangiare, di dormire, di lavorare, di vivere in pace. Molti si spaventano perché quando compare, distrugge tutto ciò che vecchio incontra.
Nessuno vuole mettere a soqquadro il proprio mondo. Perciò alcune persone - tante - riescono a controllare questa minaccia, mantenendo in
piedi
una casa o una struttura già marcia. Sono gli ingegneri delle cose superate.
Altri individui pensano esattamente il contrario: si abbandonano senza riflettere, aspettandosi di trovare nella passione la soluzione di tutti i loro problemi. Attribuiscono all'altro il merito della propria felicità, e la colpa della propria possibile infelicità. Sono sempre euforici perché è accaduto qualcosa di meraviglioso, oppure depressi perché un evento inatteso ha finito per distruggere tutto.
Sottrarsi alla passione, o abbandonarvisi ciecamente: quale di questi atteggiamenti è il meno distruttivo?
Paulo Coelho
Cit. da
Undici minuti
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Frasi di Paulo Coelho
«Contemplando la Natura, impari a essere paziente. Perché ti rendi conto che non puoi velocizzare la crescita di un albero, non puoi accelerare il corso di un fiume, non puoi costringere il sole ad arrivare prima, non puoi far smettere la pioggia. E allora non c'è da correre, c'è solo da scorrere, al ritmo naturale della vita. Hai mai camminato a
piedi
nudi sull'erba? Hai mai chiuso gli occhi sotto la pioggia? Ti sei mai lasciato galleggiare sul mare? Ti sei mai fermato a contare le stelle nel cielo?» Scossi la testa. «Prova a farlo e capirai che non c'è fretta. Puoi rilassarti, puoi respirare, puoi sorridere, puoi essere felice. Perché ogni processo richiede i suoi tempi. E capirai anche che non devi aspettare che ti succeda qualcosa di bello. Qualcosa di bello sta già accadendo, ora: sei vivo.»
Gianluca Gotto
Cit. da
Succede sempre qualcosa di meraviglioso
Frasi di Gianluca Gotto
«Ma il coraggio dove lo trovo?» «È già dentro di te, però te ne rendi conto solo quando ti butti. Se non rischi mai, se ti circondi di sicurezze e comfort, a cosa ti serve il coraggio? E allora pensi di non averlo! Quando esci dal tuo piccolo cerchio di vita, dove tutto è scontato, quando ti butti e senti il vuoto sotto i
piedi
, ecco che invece il coraggio viene fuori. È come un meccanismo di sopravvivenza.»
Gianluca Gotto
Cit. da
Succede sempre qualcosa di meraviglioso
Frasi di Gianluca Gotto
«La società in cui vivi ti pone su un
piedi
stallo. Ti fa credere che tu sia più importante di una pianta, del mare, di un gatto, di un altro essere umano. Pensi di essere più importante di questo pugno di sabbia» disse prendendone un po' in mano. «Quando invece tu sei importante proprio perché fai parte di tutto questo.»
Gianluca Gotto
Cit. da
Succede sempre qualcosa di meraviglioso
Frasi di Gianluca Gotto
Vorrei far brutto | a chi mi ha messo i
piedi
in testa d'adolescente | ma non sempre serve | d'altro canto una tigre non ingerisce una serpe.
Tedua
Cit. da
Vertigini
Frasi di Tedua
Tendimi i tendini, tieni le redini, reggimi in
piedi
| poggiati fatti come quadri astratti su delle pareti.
Tedua
Cit. da
Colori
Frasi di Tedua
Linus: Sembra proprio una buona idea... "Per non scivolare sui marcia
piedi
gelati inchiodate dei tappi di bottiglia alle suole delle vostre sacrpe"
Lucy: Penso intendano che devi togliere le bottiglie.
Charles Schulz
Frasi di Charles M. Schulz
Non c'era ragione di essere impressionata. Devi sapere che io sono morto una volta e poi sono resuscitato, ciò che dimostra che ho sempre avuto la pelle dura. Da bambino, a 4 anni, ho avuto delle emorragie per tre giorni di seguito, che mi avevano completamente dissanguato, accompagnate da convulsioni. Il medico mi aveva dato per morto e mia madre ha conservato fino al 914 circa la piccola bara e il vestitino speciale che dovevano servire per seppellirmi; una zia sosteneva che ero resuscitato quando lei mi unse i
piedi
ni con l'olio di una lampada dedicata a una madonna e perciò quando mi rifiutavo di compiere gli atti religiosi mi rimproverava aspramente ricordando che alla madonna dovevo la vita, cosa che mi impressionava poco, a dir la verità. (a Tatiana, 7 settembre 1931)
Antonio Gramsci
Cit. da
Lettere dal carcere
Frasi di Antonio Gramsci
[Il 25 marzo 1945 venne rappresentata per la prima volta al San Carlo Napoli milionaria!]
Arrivai al terzo atto con sgomento. Recitavo e sentivo attorno a me un silenzio assoluto, terribile. Quando dissi la battuta finale: "Deve passare la notte" e scese il pesante velario, ci fu un silenzio ancora per otto, dieci secondi, poi scoppiò un applauso furioso, e anche un pianto irrefrenabile; tutti avevano in mano un fazzoletto, gli orchestrali del golfo mistico che si erano alzati in
piedi
, i macchinisti che avevano invaso la scena, il pubblico che era salito sul palco Tutti piangevano e anch'io piangevo, e piangeva Raffaele Viviani che era corso ad abbracciarmi. Io avevo detto il dolore di tutti.
Eduardo De Filippo
Frasi di Eduardo De Filippo
E poi c'è l'illusione dell'«accresciuto dominio sulla natura»: il che significa in sostanza che il cotone è a buon mercato e che, invece di far quattro miglia a
piedi
, l'uomo ne fa dieci in bicicletta. Ma anche se l'accresciuto dominio sulla natura includesse un poco di maggior dominio sopra noi stessi (e questo è l'unico dominio che voglia dire qualcosa, per l'evoluzione verso una specie superiore), resta il fatto che, soltanto con lo scappar via dall'accresciuto dominio sulla natura, verso i luoghi dove la natura domina ancora lei sull'uomo può questi riaversi dagli effetti del fumo, del fetore, dell'aria viziata, della vita nei formicai urbani col loro frastuono, la loro bruttezza e il loro sudiciume: dagli effetti insomma di tutto ciò che gli costa il cotone a buon mercato.
George Bernard Shaw
Frasi di George Bernard Shaw
Non arrenderti, | domani vedrai | che sarai di nuovo in
piedi
| a volte il mondo ti metterà KO, | ma capirai chi sei, chi sono i tuoi amici.
Lenny Kravitz
Cit. da
Stand
Frasi di Lenny Kravitz
Alcuni sono convinti che io passi il mio tempo in locali molto cool ed esclusivi, circondato da modelle e celebrities. In realtà non ho paura della solitudine. Anzi, spesso mi galvanizza: ho una casa minuscola a Eleuthera, l'isola delle Bahamas dove nacque mia madre. Appena posso ci vado, mi piace stare lì con i
piedi
a mollo e una chitarra in mano sotto il cielo stellato a comporre musica.
Lenny Kravitz
Cit. da
14 luglio 2008
Frasi di Lenny Kravitz
Quando hai beneficato un uomo, che pretendi tu ancora? Non ti contenti di aver operato secondo la natura tua, ma vuoi anche una mercede? Come se l'occhio chiedesse una mercede perché vede, o i
piedi
perché camminano. (IX, 42)
Marco Aurelio
Cit. da
A sé stesso
Frasi di Marco Aurelio
Dal mattino comincia a dire a te stesso: incontrerò gente vana, ingrata, violenta, fraudolenta, invidiosa, asociale; tutto ciò capita a costoro per l'ignoranza del bene e del male. Io, invece, che ho capito, avendo meditato sulla natura del bene, che esso è bello, e sulla natura del male che esso è turpe e sulla natura di chi sbaglia che egli è mio parente, non perché si sia del medesimo sangue e seme, ma perché egli è, come me, provvisto di mente e partecipe del divino, e che non posso essere danneggiato da alcuno di loro, perché nessuno mi potrà coinvolgere nella sua turpitudine, ebbene, io non posso né adirarmi con un mio parente né provare odio per lui. Siamo, infatti, nati per la cooperazione, come i
piedi
, le mani, le palpebre, i denti in fila sopra e sotto. L'agire gli uni contro gli altri è dunque contro natura, ed è agire siffatto lo scontrarsi e il detestarsi. (II, 1; 2008)
Marco Aurelio
Cit. da
A sé stesso
Frasi di Marco Aurelio
Le prime dita umide di bruma
|
hanno voltato la pagina del tempo
|
consegnando la città latente
|
allo smunto capitolo d'autunno.
|
Le piroette di un vento irrispettoso
|
ti han steso ai
piedi
un palco di fogliame
|
Strisci la mano sulla panca verde
|
scrostata ed indurita da intemperie;
|
banale e triste sgorga un'assonanza
|
su quanto provi dentro e sulla pelle.
|
In questo cosmo latte appiccicoso
|
fatica a muover le ali anche un piccione.
|
Nelle tue tasche lacere di anni
|
rovisti solo spiccioli di vita;
|
è il conto che speravi di saldare
|
scaldato dalla sciarpa degli affetti,
|
tra braccia forti con tatuato il nome
|
di figli che non senti ormai da un mese.
|
Hai sparso semi per aggrapparti a tronchi
|
ma a sostenerti hai solo il tuo bastone.
Marco Pezzini
Titolo della poesia:
Poesia d'autunno (La panchina verde)
[Gli uomini]
o sono sposati o checche. E se non sono checche hanno appena rotto con la donna più bella del mondo, o hanno appena rotto con una che era puttana e che somigliava tutta a me. E in fase transitoria, dopo una relazione monogama, hanno bisogno di spazio o sono stanchi di spazio ma non si vogliono impegnare, o vogliono l'impegno ma temono di avvicinarsi, o si avvicinano e tu non li vuoi tra i
piedi
!
Meg
Dal film:
Il grande freddo
Scheda film e trama
Frasi del film
Barbie: Sono successe cose che forse sono correlate: la doccia fredda, sono caduta dal tetto, e ho i talloni... piatti a terra.
Ragazza:
Piedi
piatti! Bleah!
[tutte le ragazze urlano]
Dal film:
Barbie
Scheda film e trama
Frasi del film
Abitavo a cento metri dalla casa dei Ferruzzi, in via Ravegnana. Mia nonna Assunta era amica della nonna di Idina, mia madre era amica della madre di Idina e mio padre era amico di Serafino. Le famiglie, insomma, si conoscevano da sempre. E Franco era spesso a giocare nel cortile dei Ferruzzi. lo ero più timido, ma quando passavo in bicicletta per via Ravegnana mi capitava di vedere Idina, Arturo e la Franca al di là del muro del loro giardino. Talvolta, per guardare meglio, mi alzavo in
piedi
sui pedali. Un'estate, essendo stato rimandato a settembre in matematica, prendevo ripetizioni quotidiane da un'insegnante di Ravenna, Vera Vignoli. Le nostre famiglie erano, come d'abitudine, a Marina. E così, tutti i pomeriggi montavo sulla mia bicicletta e pedalando coprivo gli undici chilometri che separano la costa dalla città. All'andata, con il vento di mare che soffiava alle spalle, era uno scherzo. Ma al ritorno, con il vento in faccia, si faceva una gran fatica. L'ideale era riuscire a prendere la ruota di qualche motorino di passaggio per sfruttare meglio la scia. Una sera mi accodai al Guzzino rosso di Serafino Ferruzzi, il quale tornava a casa dal lavoro, dopo aver chiuso il suo ufficio di via Mariani. Il padre di Idina mi invitò a cena e così cominciai a frequentare assiduamente la mia futura moglie.
Raul Gardini
Cit. da
A modo mio
Frasi di Raul Gardini
«Ricorda come Gesù fu condotto del deserto e vi rimase quaranta giorni digiunando? Poi, quando fu affamato, il demonio gli si avvicinò e gli disse: "Se sei figlio di Dio, ordina che questi sassi siano trasformati in pani". Ma Gesù resisté alla tentazione. Il demonio allora lo collocò su una guglia del tempio: "Se sei figlio di Dio, buttati giù". Gli angeli infatti vegliavano su di lui e l'avrebbero sorretto. Ma Gesù seguitò a resistere. Il demonio lo condusse su un'alta montagna, gli mostrò tutti i regni del mondo e gli disse che glieli avrebbe dati se si fosse prosternato ai suoi
piedi
per adorarlo. Ma Gesù disse: "Va' via di qui, Satana". Così finisce la storia secondo il semplice e buon Matteo. Ma c'è un seguito. Il diavolo, che era molto astuto, tornò da Gesù e gli disse: "Se accetterai la vergogna e il disonore, le frustate, una corona di spine e la morte sulla croce salverai la razza umana, giacché l'amore più grande che un uomo possa provare è quello che gli fa sacrificare la vita per i suoi amici". Gesù cadde. E il diavolo rise fino a farsi scoppiare i fianchi: prevedeva il male che gli uomini avrebbero commesso in nome del loro Redentore.»
Isabel mi guardava indignata.
«Dove mai l'ha scovata questa storia?»
«In nessun posto. L'ho inventata lí per lí.»
«È un'idiozia, una bestemmia.»
«Volevo solo farle capire che il sacrificio di sé è una passione così prepotente da fare impallidire, al confronto, perfino la fame e la lussuria. Avvolge e conduce alla distruzione le sue vittime nella più alta affermazione della loro personalità. L'oggetto non conta: può essere degno o indegno. Nessun vino è tanto inebriante, nessun amore così rovente, nessun vizio così attraente. Mentre si sacrifica, un uomo è per un momento più grande di Dio, giacché, infinito e onnipotente com'è, come può Dio sacrificarsi? Nel migliore dei casi può solo sacrificare l'unico suo figlio.» (Maugham a Isabel: cap. V, 4)
William Somerset Maugham
Cit. da
Il filo del rasoio
Frasi di William Somerset Maugham
Non puoi immaginare che felicità sia leggere l'Odissea nell'originale. Si ha l'impressione che basti sollevarsi sulla punta dei
piedi
e allungare la mano per toccare le stelle. (Larry a Isabel: cap. II, 4)
William Somerset Maugham
Cit. da
Il filo del rasoio
Frasi di William Somerset Maugham
Seb
[Sebastian Vettel]
è una persona molto, molto gentile per essere un pilota di Formula 1. È davvero una persona genuina, sicuramente il più grande lavoratore nel paddock. Quando sono passato dalla Formula 2 all'Alfa Romeo e poi alla Ferrari, arrivavo in squadra al mattino e lui era già in
piedi
da un'ora e mezza! Ho preso un po' da lui, perché ora arrivo presto e esco tardi. All'inizio c'erano sempre piccoli dettagli di cui non mi occupavo: lui però sì, e facevano la differenza. Ci sono quindi molte cose che ho imparato da lui, soprattutto quando ero molto giovane, e averlo accanto a me come compagno mi ha aiutato molto.
Charles Leclerc
Cit. da
formulapassion.it, 16 novembre 2022
Frasi di Charles Leclerc
Io odio l'Islam, tutti gli islam, gli islamici e la loro religione più schifosa addirittura di tutte le altre, odio il loro odio che è proibito odiare, le loro moschee squallide, la cultura aniconica e la puzza di
piedi
, i tappeti pulciosi e l'oro tarocco, il muezzin, i loro veli, i culi sul mio marciapiede, il loro cibo da schifo, i digiuni, il maiale, l'ipocrisia sull'alcol, le vergini, la loro permalosità sconosciuta alla nostra cultura, le teocrazie, il taglione, le loro povere donne, quel manualetto militare che è il Corano, anzi, quella merda di libro con le sue sireh e le sue sure, e le fatwe, queste parole orrende che ci hanno costretto a imparare.
Filippo Facci
Cit. da
Libero, 28 luglio 2016
Frasi di Filippo Facci
Maddalena Cecconi
: E com'è 'sto fatto? Me lo fai apposta? Non hai tartagliato mai, non hai fischiato mai! Di' scola.
Maria Cecconi
: Scola.
Maddalena
: Aaah annamo bene. Prima di tutto si dice "scuola" no scola, perché mica vorrai parlare il romanesco per fare l'artista.
Maestra di danza classica
: Si balla col cervello, non coi
piedi
cara Signora.
Dal film:
Bellissima
Scheda film e trama
Frasi del film
"Sotto la gola, la vita è ai suoi
piedi
"... il Principio di Archimede!
Indiana Jones
Dal film:
Indiana Jones e il quadrante del destino
Scheda film e trama
Frasi del film
Un giorno mi telefonano i miei agenti: "Sabrina, devi fare assolutamente questo provino per The White Lotus". Rispondo impulsivamente: "Ragazzi, non me la sento: sto girando un altro film e sono concentrata sul mio personaggio". Insistono: "È un progetto pazzesco, vediti almeno la prima stagione". Quella notte l'ho guardata. E ho fatto l'alba. Sono rimasta folgorata e mi sono detta che dovevo assolutamente prendermi quel ruolo, ma avevo solo una domenica per poter realizzare il self-tape che avrei mandato alla produzione. Ho ripetuto le scene per tutto il giorno, fino alla nausea. A tarda sera non avevo nemmeno mangiato, ma ero stanchissima e dovevo ancora scegliere il meglio delle registrazioni da mandare al regista. In lacrime, stravolta, chiamo una mia amica e la imploro di venire ad aiutarmi. Lei lavora in un ristorante e molla tutti all'improvviso per venire da me. L'amicizia per me è il suono del citofono di quella sera. Siamo rimaste in
piedi
fino alle 4 del mattino per selezionare i provini. Quando poi i miei agenti mi hanno cercata per dirmi che ero stata scelta sono impazzita. Ridevo e piangevo, ma non potevo ridere e non potevo piangere perché ero a teatro. Raggiungo l'uscita e telefono subito a mia madre. Mio padre era venuto a mancare da un mese e lei si è messa a urlare: "Grazie Enea, grazie, grazie!".
Sabrina Impacciatore
Cit. da
Sette, Corriere della Sera, intervista, 30 giugno 2023
Frasi di Sabrina Impacciatore
Un brivido mi percorre dalla testa ai
piedi
: è... è lei che m'attendeva. Lei era lì, ergendo il suo busto immobile sopra la cassa, e sorrideva. Dal fondo di questo caffè qualcosa torna indietro sui momenti sparsi di questa domenica e li salda gli uni agli altri, dà loro un senso: ho traversato tutta questa giornata per venire a finir qui, con la fronte contro questo vetro, per contemplare questo volto fine che si schiude su una tenda granata. Tutto s'è fermato; la mia vita s'è arrestata: questo vetro, quest'aria greve, azzurra come l'acqua, ed io stesso formiamo un tutto immobile e compatto: sono felice.
Jean-Paul Sartre
Cit. da
La nausea
Frasi di Jean-Paul Sartre
L'oblio in cui cade il lavoro della Notari è quello inflitto alla donna regista (e dalle pagine del libro riemergono infatti decine di registe italiane dimenticate), ma è anche parte del destino della città in cui nasce il lavoro della regista.
Lucia Annunziata
Frasi di Lucia Annunziata
Il talento non è solo quello fisico: ci vuole la testa, devi fare le scelte giuste. Io ci sono riuscita mantenendo, grazie all'educazione ricevuta, i
piedi
per terra.
Rossella Brescia
Cit. da
ilmessaggero.it, intervista, 7 aprile 2023
Frasi di Rossella Brescia
Il cane si sente simile all'uomo e più vicino all'uomo
[rispetto al gatto]
. Alcuni cani ritengono che alcuni uomini, e nella fattispecie il sottoscritto, siano in parte cani pure se camminano eretti. Il gatto no, ci tiene alla sua specificità felina, e per questo mantiene una certa distanza e non mostra alcuna volontà di assumere atteggiamenti umani, come può invece capitare a un cane. Il gatto, come il cane, identifica il padrone, colui che lo nutre e che gli dimostra più devozione, ma al contrario non risponde con la stessa devozione canina quando provate a chiamarlo per nome. In quella circostanza il gatto non accorre come farebbe un qualunque cane domestico, verso cui può bastare un fischio per ritrovarselo scodinzolante tra i
piedi
. Per il gatto, il battesimo che gli dà l'uomo – ti chiamerò Filippo – non vale.
Maurizio Costanzo
Cit. da
Preferisco i cani (e un gatto)
Frasi di Maurizio Costanzo
Stia attento a dove mette i
piedi
. Questa casa va a pezzi, proprio come me. Nessuno può farci niente.
Signora Wilson
Dal film:
L'uomo del labirinto
Scheda film e trama
Frasi del film
«Aspettate: e la peste?» disse Renzo: «voi non l'avete avuta, credo.» «Io no: e voi?» «Io sì; ma voi dunque dovete aver giudizio. Vengo da Milano; e, sentirete, sono proprio stato nel contagio fino agli occhi. È vero che mi son mutato tutto da capo a
piedi
; ma l'è una porcheria che s'attacca alle volte come un malefizio. E giacché il Signore v'ha preservata finora, voglio che stiate riguardata fin che non è finito quest'influsso; perché siete la nostra mamma: e voglio che campiamo insieme un bel pezzo allegramente, a conto del gran patire che abbiam fatto, almeno io.»
Alessandro Manzoni
Cit. da
I promessi sposi
Frasi di Alessandro Manzoni
Un piccol sentiero erto, a scalini, sulla riva, indicava che altri passeggieri s'eran fatta una strada ne' campi. Renzo, salito per un di que' valichi sul terreno più elevato, vide quella gran macchina del duomo sola sul piano, come se, non di mezzo a una città
[Milano]
, ma sorgesse in un deserto; e si fermò su due
piedi
, dimenticando tutti i suoi guai, a contemplare anche da lontano quell'ottava maraviglia, di cui aveva tanto sentito parlare fin da bambino. Ma dopo qualche momento, voltandosi indietro, vide all'orizzonte quella cresta frastagliata di montagne, vide distinto e alto tra quelle il suo Resegone, si sentì tutto rimescolare il sangue, stette lì alquanto a guardar tristamente da quella parte, poi tristamente si voltò, e seguitò la sua strada.
Alessandro Manzoni
Cit. da
I promessi sposi
Frasi di Alessandro Manzoni
Tutti in
piedi
! Tutti in
piedi
per il Brasile! Tutti a danzare con la Selecao, per onorare il calcio. Non c'è posto per i deboli di spirito: chi ama il calcio deve godere, gioire e se può ringraziare.
Daniele Adani
Frasi di Daniele Adani
Messi! Messi! Leo Messi! Il sinistro migliore del mondo. Da Di Maria a Messi, dalla Bajada alla Perdriel sempre Rosario, la città del calcio. Uno per l'altro. Si sblocca la partita. Football!
[...]
Tutti in
piedi
per il miglior giocatore del mondo. Rispetto per il numero uno.
[...]
Rosario, città del calcio, per questo calciatore che troppe volte è stato criticato. Anche quando era a Barcellona, quando è arrivato, sofferente, da giovane, non ha mai dimenticato l'argentino. Parla rosarino, sente l'argentino nel sangue, ha pianto per la Seleccion ed è lui che la tiene in vita.
[...]
La mistica che entra in campo. Abbiamo nominato Diego
[Armando Maradona]
10 minuti fa. Con Diego dentro tutto è possibile ed è col pianto dell'Argentina e gli occhi spiritati del miglior giocatore del mondo.
[...]
VAMO!
Daniele Adani
Frasi di Daniele Adani
Quando, o Signore Federico, Principe molto glorioso, il magister Domenico mi portò a Pisa, ai
piedi
di vostra Eccellenza, il magister Giovanni da Palermo, avendomi incontrato, mi propose la questione, che non apparteneva meno alla geometria che al numero, di trovare un numero quadrato che, aumentato o diminuito di cinque, fa sempre nascere un numero quadrato.
Fibonacci
Frasi di Fibonacci
Pochi marcia
piedi
o marcia
piedi
interrotti (conseguenza della libertà individuale, spinta all'estremo). Selciato spaventoso. Nessuna vita per strada. – Molti balconi, nessuno ai balconi. Gli specchi per spiare, segno di noia, di curiosità e di mancanza di ospitalità. Tristezza di una città senza fiume.
[da II.Bruxelles. Fisionomia della Strada, p 7]
Charles Baudelaire
Cit. da
La Capitale delle Scimmie
Frasi di Charles Baudelaire
Prime impressioni. Si dice che ogni città, ogni paese ha il suo odore. Parigi, dicono, odora o odorava di cavolo acido. Il Capo odora di agnello. Ci sono isole tropicali che odorano di rosa. di muschio o di olio di cocco. La Russia odora di cuoio. Lione odora di carbone. L'Oriente, in genere, odora di muschio e di carogna. Bruxelles odora di sapone nero. Le camere d'albergo odorano di sapone nero. I letti odorano di sapone nero. I marcia
piedi
odorano di sapone nero. Lavaggio delle facciate delle case e dei marcia
piedi
anche quando piove a fiotti. Mania nazionale, universale.
[da II.Bruxelles. Fisionomia della Strada, p 7]
Charles Baudelaire
Cit. da
La Capitale delle Scimmie
Frasi di Charles Baudelaire
Perché, veramente, o Signore, è la migliore testimonianza che noi si possa dare della nostra dignità questo singhiozzo ardente che passa di secolo in secolo per morire ai
piedi
della tua eternità.
[I fari, 2006]
Charles Baudelaire
Cit. da
I fiori del male
Frasi di Charles Baudelaire
Ai
piedi
di una quercia secolare, è possibile percepire la saggezza che la natura sprigiona. Il sole che passa fra le foglie, accarezza e riscalda, andandosi ad appoggiare sulla spalla. La mano di mamma natura che protegge e sostiene.
Alessandra de Angelis
Alessandra de Angelis
Correre ma a
piedi
nudi
non m'importa della strada
mi guardi con gli occhi
di chi ha voglia di restare sveglio
per questa notte, per questa notte
corriamo sopra la città
per questa notte
Ariete
Cit. da
Tutto (con te)
Frasi di Ariete
Cory Lambert
: Correva ed è caduta qui. Quella pozza di sangue è dove è caduta di faccia. Qui scende a - 30 gradi di notte. E se respiri profondamente quell'aria fredda, perché corri, si gelano i polmoni. Si riempiono di sangue e cominci a sputarlo. Quindi da dovunque sia venuta, ha corso finché non le sono scoppiati i polmoni. E si è rannicchiata lì, annegando nel suo sangue.
Jane
: E da quale distanza si può correre a
piedi
nudi fino a qui?
Cory
: Questo io non lo so. Come misuri la volontà di sopravvivere?
Dal film:
I segreti di Wind River
Scheda film e trama
Frasi del film
Sai quanto ha corso Natalie prima di morire? Dieci chilometri a
piedi
nudi. Era una guerriera. Una guerriera. Tu? Forse farai duecento metri.
Cory Lambert
Dal film:
I segreti di Wind River
Scheda film e trama
Frasi del film
[Sugli inizi]
A 8 anni giocavo nel Ponzano, una squadra giovanile di Empoli, a circa 70 miglia da casa. Mia madre veniva a prendermi a scuola ogni giorno alle 15:15, 45 minuti prima della fine delle lezioni. Mi dava un contenitore con della pasta riscaldata, buonissima. Quindi andavamo verso sud, lungo il Mar Ligure, nella nostra Opel Vectra grigia. Dopo circa 40 minuti, arrivati a Pisa, ci dirigevamo ad est verso Empoli. Ci voleva un'altra mezz'ora prima di arrivare, di solito ero sempre un po' in ritardo. Mi allacciavo gli scarpini in macchina, la mamma accostava a malapena, e mi fiondavo in campo. Due ore dopo, finito l'allenamento, tornavamo a casa, dove non sarei andato a letto prima delle 22:30. Sarei stato di nuovo in
piedi
alle 08:00 per rifare tutto daccapo. Abbiamo fatto questo per 4 giorni a settimana, per anni. È stato difficile, ma ne è valsa la pena.
Federico Bernardeschi
Cit. da
18 gennaio 2019
Frasi di Federico Bernardeschi
Quando l'amore se ne va
partono le rotelle
i letti so barelle
vendono le stampelle
se spaccano le bielle
e non c'è niente da fa'
a
piedi
a casa devi ritorna'.
Mannarino
Cit. da
Quando l'amore se ne va
Frasi di Mannarino
Hellboy
: Baba? Baba Yaga! Basta cazzate, andiamo! Lo so che sei qui! Che cosa vuoi da me? Vuoi fare i tuoi giochetti, vero? Facciamo così, tiriamo fuori carte e dadi altrimenti, non mi interessa.
Baba Yaga
: Ho percepito tua fame e ho preparato banchetto per te.
[appare dalla finestra]
Hellboy
: Quanto sei carina.
Baba Yaga
: Molti trovano me grottesca. Una vecchia megera, con un occhio solo.
Hellboy
: Oh, no, io no.
Baba Yaga
: Forse perché sei stato tu a fare questo a me!
Hellboy
: Perché tu stavi tentando di evocare lo spirito di Stalin dalla Necropoli. Dovevo fare qualcosa per fermarti.
Baba Yaga
: Così hai sparato a mio occhio e mi hai messo in questa prigione!
Hellboy
: Io ho pensato che bandirti in una dimensione confinante fosse una bella idea.
Baba Yaga
: Vieni. Siedi. Mangia.
Hellboy
: Sì, una tavola così ricca per due persone.
Baba Yaga
: Celebriamo suo ritorno.
Hellboy
: Di Nimue?
Baba Yaga
: È ammirevole che elogi sua correttezza. In suo mondo, sarai osannato come eroe! Costruiranno statue di te alte duemila
piedi
! Fatte con ossa di tutti tuoi nemici.
Hellboy
: Ci vorrebbe una vagonata di ossa. Che c'è per cena?
[dentro una pentola trova un piccolo scheletro umano]
È un bambino?
Baba Yaga
: È solo bambino umano.
[Hellboy vede terrorizzato i corpi morti degli umani dall'altra stanza di dietro]
Ecco, mangia.
Hellboy
[si rifiuta disgustato, buttando via il suo piatto dalle mani della strega]
: Oh, Dio! Come sono goffo. Scusa. Devo andare. Devo essere presente alla resurrezione. Sarà meglio dei Beatles!
Baba Yaga
: Io posso aiutare te.
[ridacchia maleficamente]
Hellboy
: Puoi farlo, vero? Tu sai dov'è Nimue, è così?
Baba Yaga
: Che occhi affascinanti. Gialli come piscio. Mio colore preferito. Ne voglio uno per rimpiazzare quello che hai preso.
Hellboy
: Non succederà mai, sorella.
Baba Yaga
: Tuo tempo sta per scadere, demone. Quando la resurrezione di Nimue sarà completa, sua peste, strapperà carne da corpi.
Hellboy
: D'accordo, va bene, prendilo. Ma prima devi dirmi dove Nimue.
Baba Yaga
: Attento! Questo, è un patto molto sacro. Una volta stretto, non può essere più rotto!
Hellboy
: Vuoi che firmi un contratto!?
Baba Yaga
: Non serve. Sigilliamo con un bacio.
[gli dà un bacio sulla labbra di Hellboy come segno di un patto]
Hellboy
: Com'è che hai i peli sulla lingua?!
Baba Yaga
: Vai a Pendle Hill. Lei dovrà reclamare suo sangue per ristabilire suo potere. Hai solo tempo fino a mezzanotte.
[Hellboy fa i versi conati di vomito per quel disgustoso bacio]
Quale vuoi che sia, sinistro o destro?
[prende un falcetto]
Questo farà male. Molto male.
[Hellboy lo ferma il falcetto, rinnegando l'accordo]
Hai giurato!
Hellboy
: Avrai il tuo occhio. Quando avrò finito di usarlo. Non abbiamo specificato il momento esatto. Dovevi essere più precisa!
[si fa per andarsene, ma Baba Yaga lo attacca furiosamente, e lui immobilizza per terra]
Hai mangiato dei bambini!!!
Baba Yaga
[pronuncia la parola magica per muovere la sua dimora in modo di cacciarlo via]
: Ubiraysya!!! Va!! E tieni tuoi occhi ancora per un poco! Ma se imbrogli, ecco mia maledizione: avrai due occhi per vedere quello che ami di più al mondo, soffrire e morire!!!
[Hellboy cade giù dalla dimora della strega, ritornando nel suo mondo]
Dal film:
Hellboy (2019)
Scheda film e trama
Frasi del film
Ehi! Toglile i
piedi
da dosso!
[rivolto a una delle gemelle Vuote che attacca Sam con braccia rimpiazzate da gambe]
Steven Prince
Dal film:
La fine del mondo (2013)
Scheda film e trama
Frasi del film
[Sulla moglie]
Nel 2004 ero stato chiamato dalla sua azienda a Treviso per uno show. Lì ci siamo conosciuti e poi c'è voluto moltissimo tempo per approfondire l'amicizia. Siamo sposati dal 2012.
[Le mostra in anteprima i suoi giochi?]
Sì, ma ormai non mi dà più tanta retta... Ma è molto obiettiva, mi fa stare con i
piedi
per terra. Abbiamo molte cose in comune: amiamo viaggiare, ha un grande senso dell'umorismo, le piace l'arte contemporanea, andare per mostre.
Mr. Forest
Cit. da
Corriere della Sera, intervista, 11 aprile 2022
Frasi di Mr. Forest
[Sulla finale olimpica dei 100m, nel 2021]
Non volevo neppure correre. Ero sveglio dalle 5 del mattino. Avevo visto la prima pagina della Gazzetta dello Sport: una mia gigantografia, accanto una fotina di Baldini, l'oro nella maratona ad Atene 2004, con il titolo: ti dico io come si vince... Solo fare i 500 metri a
piedi
per andare allo stadio mi aveva distrutto. Mi sentivo esausto. Gambe di marmo. Crampi. Pensavo: sono il primo italiano ad aver raggiunto la finale dei 100; posso anche ritirarmi
Marcell Jacobs
Cit. da
Corriere della sera, 3 aprile 2022
Frasi di Marcell Jacobs
Chiara
: Ciao.
Gianni
: Ciao.
[Rispondendo al telefono mentre stava camminando]
Chiara
: È strano sembra che tu sia in
piedi
...
Gianni
: Io? No! Perché dici così?
[Mentre corre e si siede su una panchina lì vicino]
Dal film:
Corro da te
Scheda film e trama
Frasi del film
Uno dei due gemelli
: Levati dai
piedi
, hai capito? Quella tutina ti si sporca tutta di sangue.
Batman
: Mio o vostro?
Dal film:
The Batman
Scheda film e trama
Frasi del film
Romae, Nonis Martiis, hora prima
Roma, 7 marzo, le sei di mattina
Un'alba grigia, un cielo invernale, plumbeo e compatto, lasciava filtrare un velo di chiarore da nubi meno spesse distese sull'orizzonte. Anche i rumori erano diffusi, torpidi e opachi come la nuvolaglia che schermava la luce. Il vento giungeva a intervalli dal vico Iugario come l'ansito di un fuggitivo.
Un magistrato apparve nella piazza dall'estremità meridionale del foro. Era solo ma riconoscibile dalle insegne e camminava di buon passo verso il tempio di Saturno. Rallentò davanti alla statua di Lucio Junio Bruto, l'eroe che aveva abbattuto la monarchia quasi cinque secoli prima. Ai
piedi
del grande bronzo corrucciato, sul
piedi
stallo che recava l'elogio, qualcuno aveva tracciato una scritta con minio: "Bruto, dormi?".
Il magistrato scosse il capo e proseguì la sua strada, aggiustandosi la toga che gli scivolava dalle spalle magre a ogni soffio di vento. Salì sollecito le scale del tempio passando accanto all'altare ancora fumigante e scomparve nell'ombra del portico.
Al piano superiore della casa delle vestali si aprì una finestra. Le vergini custodi del fuoco si destavano al loro dovere. Altre si preparavano a riposare dopo la veglia notturna.
La vestale massima, avvolta di bianco, uscì dal portico interno e si diresse alla statua di Vesta che campeggiava al centro del claustro. La terra tremò, il capo della dea oscillò a destra e a sinistra. Un frammento di laterizio cadde dal cornicione dietro la fontana con un tonfo secco amplificato dal silenzio. Si udì un rumore lontano mentre la vestale levava gli occhi al vento e alle nubi.
Il suo sguardo si riempì di sgomento. Perché la terra rabbrividiva?
Valerio Massimo Manfredi
Cit. da
Idi di marzo ‐ Incipit
Frasi di Valerio Massimo Manfredi
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