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Aforismi Prova - parte 12
Frasi trovate
:
2.631
Drugo
: Cazzo di Quintana! Quel verme gioca alla grande.
Walter
: Già, però è un pervertito.
Drugo
: Sì?
Walter
: Eh! È stato in galera per crimini sessuali. Sei mesi per esibizionismo con una bambina di otto anni.
Drugo
: Ah!
Walter
: Quando si è trasferito a Hollywood per cercare lavoro ha dovuto dire a tutti che è un pederasta.
Donny
: Cos'è un pederasta, Walter?
Walter
: Zitto e vaffanculo, Donny. Allora? Quanto ti hanno offerto?
Drugo
: Ventimila verdoni, amico. E chiaramente posso anche tenermi il tappeto.
Walter
: Solo per fare la consegna?
Drugo
: Sì, mi hanno anche dato un teledrin, così quando quelli chiamano io posso...
Walter
: E se c'è la partita?
Drugo
: Ah, gli ho detto che se succede durante una partita di torneo...
Donny
: Cosa durante la partita?
Drugo
: No, no.
Walter
: La vita non si ferma e poi riparte a vostro comodo, miserabili pezzi di stronzi!
Drugo
: Io penso che...
Donny
: Ma che gli prende a Walter?
Drugo
: A me sembrano soldi facili, senza rischi, e mi sa che il rapimento l'ha organizzato lei.
Walter
: Eh?
Donny
: Ah? Come sarebbe, Drugo?
Drugo
: I pisciatappeti non c'entrano in questa storia. E scusa: una bella giovane moglie ha sposato uno soltanto per soldi, ma ha l'impressione che non gliene dia abbastanza. E allora fa debiti da tutte le parti.
Walter
: Fottuta puttanella!
Drugo
: È un clamoroso falso, amico. Sai cosa diceva Lenin? Tu cerca la persona che ne trae beneficio e... insomma...
Donny
: Obladì obladà.
Drugo
: Insomma, avrai... Walter, capisci cosa voglio dire?
Donny
: Obladì obladà.
Walter
: Quella fottuta puttanella!
Drugo
: Già!
Donny
: Obladì obladà.
Walter
: Quella è... Vuoi chiudere quella boccaccia? Non Lennon, Lenin! Vladimir Ilic Ulianov!
Donny
: Ma di che cazzo sta parlando?
Walter
: È successo questo. Proprio così.
Drugo
: Certo.
Walter
: È una cosa che mi fa venire la nausea.
Drugo
: Ma cosa te ne frega, Walter?
Walter
: Questi stronzi di ricchi! Con le loro stronzate! Non ho visto crepare i miei compagni con la faccia nel fango perché quella scrofetta... quella troia... quella puttanella da quattro soldi...
Drugo
: Walter, non vedo che connessione ci trovi con il Vietnam.
Walter
: E la connessione c'è.
Drugo
: No, Walter, ammettilo, non c'è nessuna connessione. Ti parli addosso.
Walter
: Vedila come vuoi, comunque il punto è...
Drugo
: Ti parli addosso.
Walter
: Il punto è che...
Drugo
: Ti parli addosso.
Jesus Quintana
: Siete pronti a farve fottere? Vedo che siete entrati en la semifinale. Dios mio, amigos. Seamus e il sottoscritto ve abriremo le chiappe!
Drugo
: Sì? Beh, questa è solo... la tua opinione e basta.
Quintana
: Apri le orecchie, ascolta, bendego.
Prova
a fare una delle tue stronzate de pazzo,
prova
a tirare fuori el ferro. Io te lo estrappo de mano, te lo metto en el culo e poi premo il grilletto hasta che siento el clic!
Drugo
: Fai sul serio!
Quintana
: Lo hai detto, hermano. Non si scherza con Jesus.
Walter
: Una bambina di otto anni.
Dal film:
Il Grande Lebowski
Scheda film e trama
Frasi del film
Mourinho è un allenatore fantastico e i titoli vinti parlano per lui ha vinto ogni cosa in Portogallo, in Inghilterra e in Italia e questo lo rende il migliore. Per me per essere il migliore devi
prova
rlo in paesi e campionati diversi: Mourinho lo ha fatto, a differenza di tutti gli altri. È semplice.
[Nel 2012]
Cristiano Ronaldo
Frasi di Cristiano Ronaldo
Il sano amore di sé rimane la premessa indispensabile di ogni amore ricambiato. Suona improbabile e oltremodo illusorio chiedere a un'altra persona di regalarci qualcosa che non riusciamo a concederci da soli. Per poter dare e ricevere amore, occorre prima liberarsi dalla dipendenza. Chi ha bisogno non
prova
piacere. È soltanto quando riesce a bastare a se stesso che comincia ad attrarre chi lo completa.
Massimo Gramellini
Frasi di Massimo Gramellini
Sulla terrazza-ristorante del loro albergo romano, due signore di mezza ma ben conservata età lasciarono il tavolo della colazione per andare ad appoggiarsi alla balaustra; e dopo essersi scrutate a vicenda posarono gli occhi, con la stessa aria di vaga ma benevola ap
prova
zione, sulle gloriose rovine del Palatino e del Foro.
Edith Wharton
Cit. da
Febbre romana ‐ Incipit
Frasi di Edith Wharton
Cesonia
: Ora ti odiano.
Caligola
: Lascia che mi odino, purché abbiano paura di me.
Cesonia
: Sono senatori, consoli. Sono uomini importanti.
Caligola
: Così importanti che ap
prova
no tutto quello che faccio! Devono essere pazzi. Non so che altro fare per provocarli.
Dal film:
Caligola
Scheda film e trama
Frasi del film
Bob
: Stanno arrivando! Di chi è questo whisky? Tu? Tu? Sta arrivando! Uh! Ce n'è per tutti, gente! Uh! Dio ci salverà! Drink per tutti!Tequila per voi! Venite al bancone, signore e signori! Devi accendere?
I Partecipante
: Funziona ancora?
Bob
: Sì. Dunque, sì, aveva chiesto un cocktail con gin. Ha detto Gin Buck o Gin Fizz?
II Partecipante
: Senti, fa' quello che ti viene meglio. È uguale.
Bob
: Che aveva chiesto? Ah. Sì, mi pare questo qui.
Larry
: Phil? Phil, Phil, Phil, ma lo sai che ore sono?
Phil
: Scommetto che me lo dirai.
Larry
: Sono le nove e mezza!
Phil
: E allora?
Larry
: Ma come sarebbe "e allora"? È cominciata alle sette, lui non viene.
Phil
: Ha detto che sarebbe venuto.
Larry
: Si vede che scherzava, perché lui qui non c'è. Non c'è, Phil.
Phil
: E che cosa vuoi che faccia?
Larry
: Fa' un po' il preoccupato.
Phil
: Sono preoccupato.
Larry
: Ah, davvero?
Phil
: Sì, sono preoccupato, Larry.
Larry
: No, perché allora lo nascondi molto, molto bene.
Phil
: Senti, cerca... di avere fede. Ce la fai? Per una volta.
Larry
: Avere fe... ? Ah, beh... Avere fede?
Partecipanti
: Il grande... Kahuna! Uh! Uh! Uh! Uh!
Partecipante
: Tante grazie, eh?
Phil
: Quel figlio di un cane! Mi ha parlato di pallacanestro per quasi due ore. Ed è riuscito solo a dimostrarmi che non ci capisce praticamente nulla. Cosa? Non c'era un bicchiere più piccolo? Potevi darmi un ditale, magari.
Bob
: Sono tutti sporchi.
Phil
: Dammi quella bottiglia. È questo che mi piace delle convention, che mi fa impazzire di queste cose. Cioè, che tu prendi un tale, lo separi dalla moglie per un paio di giorni, gli fai bere un paio di bicchieri in più, e lui tutt'a un tratto diventa in assoluto il più grande esperto di sport al mondo. Ecco perché Dio ha creato le mogli: perché facciano capire agli uomini quando stanno facendo i coglioni. Se tu separi uno da sua moglie, anche per poco tempo, quello non ha la più vaga idea di come comportarsi. Puoi credermi.
Bob
: Sai, la Bibbia dice che Dio creò Eva come aiuto degno dell'uomo.
Phil
: Come cosa?
Bob
: Un aiuto per... adatto alle sue esigenze.
Phil
: Ah, io non so niente di questa roba, ma quello che so è questo: Dio creò le donne per fare da specchio, così un uomo può vedere che asino è. Voglio dire, tu mi parli di anime... Un uomo non sa assolutamente com'è la sua anima, non ha la minima idea di che aspetto abbia la sua anima, fino a che non scruta negli occhi della donna che ha sposato, e allora, se è appena decente come essere umano, passa almeno due giorni a vomitare. Perché nessun uomo, nessun uomo perbene può tollerare quell'immagine. Dai, togliti le scarpe, mettiti comodo, se ne sono andati tutti.
Bob
: Non avevi detto che non ti piaceva essere sposato?
Phil
: Certo, non m'è piaciuto, ma questo non vuol dire che non lo raccomandi. Ci sono tante cose a questo mondo che sono giuste, ma non necessariamente piacevoli. Prendi la circoncisione. Oh! Era ora, finalmente. Dove cavolo sei stato?
Larry
: Come sarebbe dove cavolo sono stato? Mentre voi ve ne stavate qui a lisciarvi tutti i coglioni che sono entrati da quella porta, io me ne sono andato in cerca del "grande Kahuna"!
Bob
: Il cosa?
Larry
: Il "salvatore", Bob. "El presidente"! L'uomo che proferendo una sola parola, con una singola eiaculazione di suoni potrebbe ingravidare la nostra azienda.
Phil
: L'hai trovato?
Larry
: Phil, usa la tua intuizione, per un secondo. Usa quel dono del Signore, vedi di indovinare qual è la realtà della situazione. Ho l'aria d'averlo trovato?
Phil
: No.
Larry
: Bravo, ce l'hai ancora!
Bob
: Ma di chi state parlando?
Larry
: Stiamo parlando del "grande Kahuna", Bob, del grosso pesce che deve abboccare. Hai mai letto "Il vecchio e il mare"?
Bob
: No.
Larry
: Hm, va bè, lasciamo perdere, va. Stiamo parlando di un uomo che rappresenta, lui da solo, il più grosso cliente che la nostra azienda abbia mai visto e che probabilmente vedrà mai.
Phil
: Potenziale cliente.
Larry
: Ah, potenziale. Sì, fai bene a puntualizzarlo! Potenziale! Che avrebbe potuto. Perché era nostro còmpito, compari, trasformare quella potenzialità in realtà. Farlo cadere nelle nostre braccia. Si doveva corteggiare, quell'uomo. Promettergli doni, se necessario, per attirarlo dalla nostra parte. Ma ci siamo riusciti o abbiamo fallito? Si vota per alzata di mano.
Phil
: Finirà bene.
Larry
: Sì, è sicuro che finirà. Quando avranno ripescato i nostri corpi nel fiume, e spedito il nostro spirito sulla Luna, solo allora sarà finita. È quello che è in mezzo che dà fastidio: l'essere spellati vivi e bruciati. Il resto è solo pace.
Bob
: Sei dovuto andare a cercare questo signore?
Larry
: Abbiamo dovuto, Bob. Non era previsto che lo facessimo, ma, sì, abbiamo dovuto. Si supponeva che lui sarebbe venuto qui stasera. Qualcuno avrebbe dovuto attirarlo qui per un drink.
Phil
: Perché guardi me, scusa? La mia parte l'ho fatta.
Larry
: Gli hai telefonato?
Phil
: Certo che gli ho telefonato, eccome!
Larry
: E hai parlato con lui direttamente.
Phil
: Ho parlato con la sua segretaria.
Larry
: Aaah!
Phil
: Stava facendo un'interurbana importante. Mi ha assicurato che veniva.
Larry
: Oh! Ti ha assicurato che veniva! Sai che c'è? Ti ha fatto uno scherzo! Ci saranno stati un sacco di suoi amici, tutt'intorno al vivavoce, che dicevano: "Senti questo!". Scommetto che tira bidoni per hobby.
Phil
: Sarà capitato qualcosa.
Larry
: Direi che è quasi ovvio che è capitato qualcosa.
Bob
: Magari si è sentito male all'ultimo minuto.
Larry
: No, no, no, no, è qui, è qui. L'ho sentito nominare varie volte questa sera e sempre al presente. È qui, amici miei. Solo che non è qui. Se cogliete la sottile sfumatura.
Phil
: Però, dobbiamo soltanto trovare un'altra strada, ecco tutto.
Larry
: Phil, scusa, sei sordo? L'abbiamo perso. Era invitato, ma non è comparso. Siamo come i dinosauri quando cambiò il clima, non abbiamo più alcuna ragione di vagare sulla Terra.
Bob
: Perché non potete fissare un appuntamento e incontrarlo normalmente in ufficio?
Larry
: Non si fissa un appuntamento con quello lì, è il Presidente, ti manda dai suoi... sottoposti.
Bob
: Perché non andiamo dai sottoposti?
Larry
: Perché sono tutti dei coglioni. Tutti, nessuno escluso. Certe volte si devono lasciar perdere i pesci piccoli, ingraziarsi qualcuno più in alto sulla scala che possa dire: "Sapete che cìè? Li voglio
prova
re questi nuovi prodotti, quindi comprateli,
prova
teli, oppure fottetevi, perché vi licenzio!".
Phil
: Proverò a ritelefonare alla segretaria domattina.
Larry
: Phil, hai sentito una sola parola di quello che ho detto? Capisco che è nella natura umana pensare che abbiamo ancora una chance, ma è un'illusione e basta! Domani ce ne torneremo a Chicago e Evans ci dirà: "Ehi, Phil, Larry, Bob, venite nel mio ufficio, ho qualcosa per voi. Piegatevi". Ah... Che ne dici, Bob, vuoi fare questo per vivere?
Bob
: Non lo so, la serata mi è parsa interessante.
Larry
: Ah sì? In che senso?
Bob
: Si sentono un sacco di storie interessanti.
Larry
: Questo si fa. Vanno distinte dalle tante cazzate che volano in serate del genere. Ma ci sono, se vuoi ascoltarle.
Bob
: C'è sempre così tanta gente?
Larry
: Sembrava che ci fosse tanta gente perché la camera era tanto piccola.
Phil
: Larry!
Larry
: Scusa, le carote mi hanno dato alla testa.
Bob
: Ho conosciuto uno che si è messo a parlarmi di cani.
Larry
: Che ti ha raccontato?
Bob
: Che ne ha sempre avuti. Mi ha detto che... ha avuto dei cani per tutta la vita, soprattutto pastori tedeschi.
Larry
: Non è tanto insolito, c'è un sacco di gente che ha dei cani.
Bob
: Lo so, ma era uno che aveva fatto tante di quelle cose... All'ultimo aveva dovuto far fare l'iniezione perché aveva morso una persona. Poi ha cominciato a parlarmi di quello prima, e di quello ancora prima, e di quello ancora prima. E così mi sono fatto un quadro di tutta la sua vita, attraverso una serie di cani, soprattutto pastori tedeschi.
Larry
: Vorrei che ci fosse Murdock qui con noi.
Bob
: Chi è Murdock?
Larry
: Dale Murdock, il più grande agente vendite che la nostra azienda abbia mai avuto. Dio del cielo, che talento!
Bob
: Un uomo di successo?
Larry
: No, più che di successo, capisci, quello là... quello là aveva il dono. Era come sai... quando guardi certi atleti che ti danno l'impressione di fare dei gesti che hanno sempre conosciuto, non che hanno dovuto imparare. E per Murdock era così trattare con le persone.
Bob
: Dov'è adesso?
Larry
: Chi? Murdock?
Bob
: Sì.
Larry
: Ah, ha avuto quello che meritava. Già. Ho sentito che ora sta in Florida.
Phil
: Io ho sentito dire da qualcuno che... che aveva tutta una catena di Burger King.
Larry
: Non ho dubbi che debba essere la più importante catena della Florida. Ma i giorni di Murdock sono passati, gente, e ora sono i giorni di Larry e Phil. Phil e Larry, e Bob. Tre sfigati che stanno per prenderla regalmente nel culo!
Phil
: Finirà bene.
Larry
: Sei convinto, eh?
Phil
: Certo.
Larry
: Beh, spero che tu abbia ragione, perché esserci lasciati sfuggire in questo modo Fuller può essere interpretato come un segno di assoluta incompetenza, il che ci mette in una pessima luce.
Bob
: Scusa, hai detto Fuller?
Larry
: Sì.
Bob
: Dick Fuller?
Larry
: Sì, Dick... Richard... Perché, lo conosci?
Bob
: Era quello con cui ho parlato.
Larry
: Cosa? Che? Che?
Bob
: Quello dei cani! Quello era Dick Fuller!
Larry
: Oh, ma smettila!
Bob
: No, sul serio, mi ha dato il biglietto da visita.
Phil
: Ma che mi venga un colpo! Da' qua, fammi vedere! Ma non hai controllato i cartellini di tutti?
Larry
: Ho controllato i cartellini di tutti! E a quelli che non ce l'avevano sono andato e gli ho chiesto: "Come ti chiami?".
Bob
: Non aveva il suo cartellino.
Larry
: Cosa?
Bob
: Cioè, non aveva il suo, penso fosse quello di un altro.
Phil
: Perché diavolo doveva portare il cartellino di un altro, Bob?
Bob
: Non lo so, doveva aver già bevuto un po' prima di venire qua. L'avrà scambiato con qualcun altro. Ho avuto l'impressione che volesse essere lasciato in pace. Era distrutto per il cane.
Larry
: No, cazzo, non ci posso credere! Ma come? Avevamo Dick Fuller qui a portata di mano e ce lo siamo fatto scappare via?
Bob
: Mi dispiace.
Phil
: Non è colpa tua, Bob.
Larry
: Ce l'avevamo, ce l'avevamo, era nostro!
Phil
: La prossima volta chiedi il nome alle persone, che il cartellino ce l'abbiano o no.
Larry
: Ti do un'informazione: non ci sarà una prossima volta per noi, mio caro. Avevamo Dick Fuller nella nostra sfera di influenza, e lo abbiamo lasciato andare via senza dirgli neanche una parola.
Phil
: Finirà bene.
Larry
: Di che cosa avete parlato, Bob?
Bob
: Di... Non lo so, varie cose.
Larry
: Senti, potresti essere un po' più specifico? Di sport, del tempo, di cosa?
Bob
: Di cani soprattutto.
Larry
: Tutto qui? Nient'altro?
Bob
: Di cani... e poi si è parlato della famiglia. Mi ha chiesto di mia moglie.
Larry
: Tua moglie?
Bob
: Sì.
Larry
: E che voleva sapere di tua moglie?
Bob
: Niente. Così, ha chiesto.
Larry
: Gli hai detto che poteva averla, se voleva, e se in cambio faceva qualche affare con noi?
Phil
: Larry!
Larry
: Allora, cosa? Di che avete parlato, Bob?
Bob
: Forse... Non saprei... Di religione, un po'.
Larry
: Tu col presidente di una delle più grandi industrie manifatturiere del Midwest hai parlato di religione?
Bob
: Beh, è questo che è? Io non lo sapevo.
Larry
: Va bene, aspetta un po'. Che gli hai detto? Che... cosa gli hai detto sulla religione?
Bob
: Abbiamo... chiacchierato.
Larry
: Non lo hai contraddetto, vero?
Bob
: No.
Larry
: Grazie a Dio. È la prima regola sul parlare di religione a una convention: non contraddire il cliente. No, mi correggo, è la seconda regola. La prima regola sul parlare di religione alle convention è: no.
Bob
: "No"... "No" cosa?
Larry
: Non farlo.
Bob
: Beh, sembra che siamo ancora vivi.
Larry
: Lo hai contraddetto mai?
Bob
: No.
Larry
: Bene, ecco perché. Per questa ragione sei ancora vivo.
Bob
: È stata una bella chiacchierata.
Larry
: Beh, come sei finito a parlare di religione con Dick Fuller? Scusa, ce lo spieghi?
Bob
: È venuto fuori con le morti dei suoi cani. Così.
Larry
: Gli hai detto che i suoi cani sono in cielo?
Bob
: No.
Larry
: Gli hai detto che sono all'inferno?
Bob
: Ovviamente no.
Larry
: E allora cosa? Si può sapere cosa gli hai detto di preciso?
Bob
: Niente, ci... ci siamo messi a parlare. La storia dei cani è stata solo l'innesco. Per metterci a parlare della vita e della morte.
Larry
: È stato l'innesco, Bob?
Bob
: Certo.
Larry
: Il che implica, se non erro, che stavi cercando di avere l'opportunità di... di parlare della vita e della morte.
Bob
: Certo, credo fosse così. Certo.
Larry
: Beh, no, non dire "certo", perché non è certo. Insomma, io non me l'aspetto. La maggior parte delle persone, sai, non se ne va in giro cercando l'opportunità di avviare una conversazione con un perfetto estraneo, sulla vita, e la morte e la religione e altre cose insane...
Bob
: Certe persone sì.
Larry
: Certe persone probabilmente sì, ce n'è qualcuna, e apparentemente tu sei una di quelle. Ma il più delle persone no, Bob. Il più delle persone, se gli chiedi della vita e della morte, dice: "La vita è bene, la morte è male". Fine. Non se ne va in giro a cercare opportunità.
Bob
: Si vede che io non sono il più delle persone.
Larry
: Bob, sai, questo probabilmente è vero, è una saggia considerazione.
Bob
: Credo che sia importante che la gente sappia in cosa credi.
Larry
: Oh, Gesù Cristo!
Bob
: Se avessi saputo che avevate bisogno di parlare con quel tale, vi avrei detto... vi avrei avvertito in qualche modo.
Phil
: Non è colpa tua, Bob.
Larry
: Phil!
Phil
: Come faceva a sapere che stava parlando proprio con lui?
Larry
: Che gli parlasse sì, ma che lo ascoltasse no, non credo. Almeno non per cogliere l'occasione di fare gli interessi dell'azienda. Insomma, se la conversazione fosse rimasta su un piano più terra terra, allora magari sarebbe riuscito a farla scivolare verso un argomento banale, in cui i lubrificanti si potevano menzionare.
Phil
: Questo non lo puoi sapere.
Larry
: Oh, andiamo! Le probabilità sarebbero state molto alte. Ma invece la conversazione non ha seguìto il suo corso naturale, perché qualcuno teneva il timone e la dirigeva, non è vero, Bob?
Phil
: A me pare che Fuller volesse essere lasciato in pace.
Larry
: Non è questo il punto e lo sai.
Bob
: Phil ha ragione. Praticamente me l'ha detto.
Larry
: Beh, ragazzi, amici, compari, il nostro dovere era quello di spegnere quel suo desiderio, almeno per un pochino, di accendere il suo interesse. E vi faccio notare che non voleva essere lasciato in pace, altrimenti sarebbe restato nella sua camera d'albergo tutta la sera. Non avrebbe scorrazzato per la suite in cerca di conversazione. Non voleva essere lasciato in pace, solo non parlare d'affari.
Phil
: E anche in questo caso ci andava male.
Larry
: Ma per favore, lo sai che c'è il modo di aggirare certi ostacoli. Senza importunarlo, ma per comunicargli quello per cui eravamo venuti fin qui, mi spiego?
Bob
: Senti, mi dispiace.
Larry
: È inutile dispiacersi. Dispiacersi non serve a niente, adesso.
Bob
: Che altro posso fare?
Larry
: Niente, non puoi fare un bel niente, al punto in cui siamo. Niente. Ha detto per caso dove alloggiava?
Bob
: È in quest'albergo.
Larry
: In questo albergo?
Bob
: Sì.
Larry
: Oh.
Phil
: Cosa vorresti fare? Bussare alla sua porta in piena notte?
Larry
: Sto chiedendo, Phil. È un crimine adesso? Perché pensavo che domani mattina potremmo, sai, incontrarlo, così per caso, giù di sotto in caffetteria.
Phil
: Se non sappiamo che faccia ha!
Larry
: Lo sa Bob.
Bob
: Ve lo indico volentieri.
Phil
: Cos'è questa roba scritta dietro al biglietto, Bob?
Bob
: È dove ha detto che andava uscito di qua.
Larry
: Cosa? Cosa? Cosa?
Bob
: Una qualche festa privata all'albergo in fondo alla strada.
Larry
: Che facciamo ancora qui? Andiamo, forza!
Bob
: Non possiamo.
Larry
: Perché no?
Bob
: Perché è solo per inviti.
Larry
: E allora?
Bob
: Allora dico che si arrabbia se ci presentiamo lì tutti quanti. Ci ha tenuto a puntualizzare che era una cosa privata.
Larry
: Questa è l'ultima delle nostre preoccupazioni. Se si arrabbia, vedremo che fare. Forza, prendete le giacche.
Phil
: No, non correre, Larry.
Larry
: Come?
Phil
: Può darsi che Bob abbia ragione, insomma, non possiamo imporgli la nostra presenza.
Larry
: Phil!
Phil
: Senti, riflettici un momento. Davvero vuoi farlo incavolare intrufolandoti in una festa esclusiva? Per non parlare di chi altro può esserci.
Larry
: Che suggerisci di fare? Starcene qui come dei tonti, mentre il cliente di una vita ci sfugge dalle mani?
Phil
: No, no.
Larry
: E allora cosa?
Phil
: Direi di mandare Bob.
Larry
: Che cosa?
Phil
: Scusa, ti ha dato quel biglietto da visita come invito, giusto?
Bob
: Sì, ha detto che mi faceva entrare.
Larry
: Phil, Phil, Phil, Phil! Non farmi questo, ti prego.
Phil
: Quali alternative ci sono, Larry? Non abbiamo un altro modo lecito di entrare lì. E poi, lui lo conosce, Bob. Hanno parlato. Bob ha un aggancio.
Larry
: Stai mettendo il nostro futuro nelle mani di un ragazzino.
Phil
: No, andrà tutto bene. Dammi il tuo biglietto.
Larry
: Dio mio!
Phil
: Dammelo, forza, dai!
Larry
: Ecco.
Phil
: Allora, ti spiego che devi fare. Siediti! Sentimi bene.
Bob
: Ti ascolto.
Phil
: Ecco cosa devi fare. Ora vai in fondo alla strada e vedi se riesci a trovare Fuller. Se sei fortunato e è ancora lì, voglio che tu gli dia i nostri biglietti da visita. Digli che desidereremmo tanto... incontrarlo. Appena umanamente possibile. È chiaro?
Bob
: Appena umanamente possibile.
Phil
: D'accordo. Digli che saremo in albergo per tutta la mattinata. Ci può trovare qui o ai numeri sui biglietti da visita. È chiaro? Ecco. Devi chiedergli, chiedigli, per favore, di mettersi in contatto con Larry o con me, perché noi vorremmo parlargli, molto brevemente, a proposito di affari.
Larry
: Affari, solo affari.
Phil
: Spiegagli bene che sappiamo quanto è occupato, non ci vorrà molto tempo, ma ci sono alcune cose di cui dovremmo proprio discutere. Ti è tutto chiaro, Bob?
Bob
: Sì, certo.
Phil
: Devi soltanto... ascoltami! Devi soltanto dargli i biglietti e andartene.
Bob
: E se vuole parlare?
Larry
: Allora parli. Parli quanto vuole. Quattro giorni e quattro notti, se devi, finché non si stanca. Poi torni e ci dici com'è andata.
Bob
: Aspettate in piedi?
Larry
: Per il prossimo trimestre, più in là non posso garantire.
Phil
: Sta' tranquillo, andrai benissimo.
Larry
: Sì, sì, sì, sì, andrai benissimo. Mi dispiace di aver dubitato di te. Se segui le nostre istruzioni andrai benissimo, hai capito?
Bob
: Sì.
Larry
: Bene, perfetto. Ora vai, il tempo vola.
Bob
: Va bene, a più tardi.
Larry
: Certo, corri. Ma non tanto, perché se arrivi sudato poi non ti si avvicina.
Bob
: Okay.
Larry
: Tu hai... Ti do la sensazione di essere un uomo particolarmente religioso?
Phil
: No, neanche per sogno.
Larry
: E allora perché sono colto da un repentino, irresistibile desiderio di pregare?
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
Larry
: Sarebbe questa?
Phil
: Ciao, Larry.
Larry
: Cazzo, sarebbe questa qui?
Phil
: Come "sarebbe questa qui"? Certo che è questa qui, che ti aspettavi?
Larry
: Phil, "suite". La parola chiave è "suite". "Suite per meeting", non "cesso per meeting". Ma non lo vedi quant'è striminzita?
Phil
: È il meglio che ho potuto trovare.
Larry
: Dove... dove ti aspetti che stia la gente, in corridoio?
Phil
: Ma che hai da lamentarti? Siamo al sedicesimo piano. Guarda che vista!
Larry
: Phil, pensaci, siamo a Wichita, in Kansas. Che cambia se siamo al primo o al cinquecentesimo piano? La vista è sempre la stessa.
Phil
: Organizza tu la prossima volta.
Larry
: Murdock avrebbe trovato una suite quattro volte più grande.
Phil
: Ah, sì? Ma Murdock non c'è, giusto?
Larry
: Sì, questo è evidente. Almeno possiamo buttarci di sotto, se non si presenta nessuno.
Phil
: Vaffanculo, Larry.
Larry
: Lo vedi? Uno ha un forte senso estetico ed è costretto a convivere con persone volgari.
Phil
: Conosci Bob del settore Ricerche?
Larry
: Certo che lo conosco. Come va?
Bob
: Ciao.
Phil
: È al telefono con la moglie.
Bob
: ... va bene, sì..
Larry
: Spero che sia soprattutto lei a parlare, dobbiamo conservare quel po' d'ossigeno che c'è ancora qua dentro.
Bob
: ... sì, però adesso non posso. Non lo so quanto durerà.
Larry
: Questo cos'è?
Phil
: A te cosa sembra?
Larry
: No, sentiamo.
Phil
: Quello è il buffet.
Larry
: Tu questo lo chiami "il buffet"?
Phil
: Non cominciare, per favore, Larry.
Larry
: Phil, amico mio, questo non è un buffet. Ma che roba è? Carote, gambi di sedano, un paio di salsine, e quattro palline di mais al formaggio?
Phil
: Lo sai, è stato organizzato tutto all'ultimo momento.
Larry
: Sai che cosa serve l'azienda al piano di sotto?
Phil
: Non lo so e non lo voglio sapere.
Larry
: Gamberoni, amico mio, un trionfo di gamberoni giganti. Ostriche, un assortimento dei più strani formaggi francesi, delle tortine salate di pasta sfoglia. Quello sì che è un buffet, Phil, amico mio caro, non questo! Lì con un gambo di sedano neanche entri, devi lasciarlo fuori dalla porta.
Phil
: Allora va' a mangiare di sotto, stasera.
Larry
: Infatti sto pensando di andarci. Santo cielo, Bob, ma ti pare possibile?
Bob
: Eh... Io direi che va bene.
Larry
: Ecco, questo è esattamente il punto! Tu non ne sai niente. Senza offesa, ma a quante di queste cose hai partecipato?
Bob
: Solo una.
Larry
: Questa qui, giusto?
Bob
: Sì.
Larry
: Già, ne ero sicuro. Va beh... Phil, magari saremo fortunati, e stasera verranno soltanto dei novellini come Bob.
Bob
: Ci sono problemi?
Phil
: No, nessun problema.
Larry
: Ti stai aggiornando sulla letteratura tecnica, Phil?
Phil
: Fatti gli affari tuoi, grazie.
Larry
: Non ti stavo condannando. Ho soltanto notato. Avessi visto la ragazza seduta vicino a me in aereo...
Phil
: Carina?
Larry
: Altro che carina! E con un fisico, e... aveva il tailleur.
Phil
: Già, ti piacciono quelle col tailleur, a te.
Larry
: C'è qualcosa nelle donne col tailleur che mi fa impazzire. Non lo so, è come se fossero confezionate in un bel pacchettino e... aspettassero solo qualcuno che lo scarti e ne liberi il contenuto. Una donna in tailleur è la mia idea di arte. Sentiamo te, Bob, che abbigliamento femminile ti esalta?
Bob
: Non penso di potertelo dire.
Larry
: Non hai preferenze?
Bob
: Cerco di non pensarci.
Larry
: Cerchi di non pensarci?
Bob
: Sono sposato.
Larry
: Certo che sei sposato. Siamo tutti sposati. Anche Phil lo era. Ti ho solo chiesto come si orientano i tuoi gusti.
Bob
: Io... non lo so.
Larry
: Ti dovrei fare una domanda, seria.
Bob
: E cioè?
Larry
: Sei gay?
Phil
: Larry!
Larry
: Beh, ho soltanto chiesto! Sembra che gli manchi una delle caratteristiche fondamentali del maschio americano. Lo capirei se fosse... ma non lo sei... insomma credo che tu... Sei sposato, no?
Bob
: Non vedo ragioni di guardarmi ancora in giro, visto che Dio mi ha dato una donna meravigliosa come moglie.
Larry
: Ah, ecco cos'è. Sei un tipo spirituale.
Bob
: Sì, diciamo che è questo.
Larry
: Cioè, Dio ti toglie la vista per darti la salvezza?
Bob
: Gesù ha detto che guardare le donne con lussuria è come commettere adulterio.
Larry
: Ha detto così? Vuol dire che non aveva mai visto una donna in tailleur. Se no, chi lo sa? Forse ora avremmo tutta un'altra religione. Una dove la lussuria è un sacramento.
Phil
: Ehi! Non ti facevano schifo i miei stuzzichini?
Larry
: Sto solo assaggiando, Phil, e non lo faccio per il piacere, voglio essere sicuro che nessuno ci resti secco.
Phil
: Beh, non ti spazzolare tutto.
Larry
: Sai perché sei qui, Bob?
Bob
: No. Non esattamente.
Larry
: Cristo Santo, per forza quest'azienda sta finendo nello scarico del cesso. Sei qui a fini, come dire, di tipo cosmetico.
Bob
: Come sarebbe?
Larry
: Sei qui per rappresentare il settore Ricerche e Sviluppo. I cervelli della nostra azienda.
Bob
: Io?
Larry
: Esattamente.
Bob
: Eh, ma non ho mica tanta esperienza.
Larry
: Non ha importanza. Tu come persona non hai importanza, è quello che rappresenti.
Bob
: Ah... E dovrei fare qualcosa?
Larry
: No, solo star seduto con l'aria assennata o in piedi, dipende da te.
Phil
: Farai un figurone, Bob.
Bob
: Accidenti, spero di sì.
Larry
: Lo sai, se ci pensi bene, in realtà, non c'è anima viva qui. Credi di vedere persone per i corridoi, ma non è così. Quel che vedi sono funzioni. Questa è la natura di una convention.
Phil
: Larry vuole dire che, se la guardi dal punto di vista del perché siamo qui, cosa siamo è più importante di chi siamo.
Bob
: Mi sembra un tantino impersonale.
Larry
: Ma certo che è impersonale, e come! Perché credi che tengano le convention in posti del genere? C'è qualcosa in questo posto che per te abbia un'ombra di personalità?
Bob
: Eppure mi sembra un peccato.
Phil
: Non è un peccato, Bob.
Larry
: Guarda... E con chi ti stanno facendo lavorare?
Bob
: Ah... Il professor Young.
Larry
: Jim Young?
Bob
: Sì. Lo conosci?
Larry
: Un poco.
Bob
: Un tipo strepitoso.
Larry
: Ah, davvero? In che senso?
Bob
: Avrà registrato, non lo so... venti, trenta brevetti? Credo che sia anche diacono della sua chiesa.
Larry
: Ah, e questo lo renderebbe strepitoso?
Bob
: Beh, i brevetti soltanto.
Larry
: Senti, Bob, senza offesa, perché vedo che ammiri il professore, ma... devo proprio dirti una cosa su Jim Young.
Bob
: Che cosa?
Larry
: È un idiota!
Bob
: Cosa?
Larry
: È un povero scemo, non gli farei neanche lucidare la macchina.
Bob
: Ma come fai a dirlo?
Larry
: Lo conosco abbastanza. Ho avuto a che fare con Jim Young in varie occasioni, e posso dirti per certo che è un gran cazzone.
Bob
: Beh, io non trovo, e lavoro con lui tutti i giorni.
Larry
: Magari non lo guardi con occhio critico.
Bob
: Oppure abbiamo metri di giudizio diversi.
Larry
: Senti, Bob, ce l'hai un minuto? Devo dirti una cosa.
Bob
: Certo.
Larry
: Ci sono persone a questo mondo, Bob, che hanno un'aria molto solenne mentre fanno quello che devono fare. E lo sai perché?
Bob
: Perché?
Larry
: Perché non sanno quello che fanno. Perché se sai quello che fai, non devi avere l'aria di saperlo, ti viene naturale, mi segui?
Bob
: Certo.
Larry
: Okay. Allora, tu sai come ti accorgi della differenza?
Bob
: No.
Larry
: Dunque, Bob, tu te ne accorgi perché una vocetta sbucata dal profondo della tua mente ti dice: "Questo tizio seduto davanti a me, o questa tizia, sta mentendo spudoratamente e mi racconta delle balle". Ora, ricevuta questa informazione, che cosa fai?
Bob
: Ah... No, non lo so.
Larry
: Senti che farei io, allora. Gli direi: "Bello, ne ho sentite di fesserie in vita mia, perché lo sa Dio, siamo piazzisti, e noi ne passiamo di cotte e di crude per sfangarla. Ma tu vinci alla grande! Non credo che tu abbia la più vaga idea di quello che stai dicendo. Sicuramente i tuoi figli ti ammirano come noi tutti vorremmo essere ammirati e forse tua moglie non ne è consapevole, ma io lo sono. E la mia consapevolezza mi costringe a richiamarti alla realtà del fatto che sei un testa di cazzo bugiardo come al mondo non ce n'è". Poi mi siederei e finirei la zuppa.
Bob
: No, non lo faresti.
Larry
: Phil, mi hai o non mi hai mai visto e sentito fare quello che ho appena raccontato?
Phil
: Sì.
Larry
: Ecco, hai visto? Per questo c'è speranza, Bob, perché ci sono persone come me: vigili.
Bob
: Quando è stato?
Larry
: Perché chiedi quando? Stai... stai dubitando di un uomo che se ne sta lì a leggere Penthouse per allargare i confini della mente. Non ti fidi?
Phil
: Un paio d'anni fa. Eravamo a pranzo con un responsabile degli acquisti.
Larry
: Hai visto?
Bob
: E gliel'hai detto davvero?
Larry
: Parola per parola.
Phil
: Non parola per parola.
Larry
: In linea di principio, Phil! Sto parlando al ragazzo in linea di principio, perché dopo tutto è un giovanotto brillante che sa cogliere il succo di un concetto.
Bob
: E cos'è successo?
Larry
: Tu cosa credi sia successo? Cosa ti aspetti che sia successo?
Bob
: Quello si è arrabbiato?
Larry
: Quello si è infuriato. È rimasto seduto tutto il resto del pranzo a smaniare senza dire una parola.
Bob
: A... a... a... avete perso il cliente?
Larry
: È ovvio che abbiamo perso il cliente! Bob, non puoi parlare a un uomo in quel modo e sperare di conservare il cliente. E se succede... Se dici una cosa del genere a un uomo, e lui mette giù la sua forchetta e ti dice: "Bob, hai assolutamente ragione. Ho fatto finta di sapere di cosa stavo parlando fin dal momento in cui mi sono seduto, e mi dispiace. Non per te, perché in fondo non ti devo niente, ma per me stesso. Perché vorrei essere il miglior essere umano possibile, e voglio essere onesto, sopra ogni altra cosa". Allora ti scordi del cliente, ti scordi di ogni cosa. Ti radi la testa, ti metti un saio color zafferano e vendi foto di quel tizio all'aeroporto, perché lui non ha nessuna paura, ne ha appena dato
prova
. Si merita di essere venerato.
Bob
: Wow!
Larry
: Wow è esatto, Bob. Wow riassume abbastanza bene.
Bob
: Non riesco a credere che tu gliel'abbia detto davvero.
Larry
: Fatti un grande favore.
Bob
: E cioè?
Larry
: Non diventare una di quelle persone.
Bob
: No, io non ho intenzione...
Larry
: Non voglio doverti affrontare un giorno come ho fatto con quel tizio. Ma lo farei, per il tuo bene, perché mi piaci.
Bob
: Certo.
Larry
: Tutto bene?
Bob
: Sì, devo solo andare in bagno.
Larry
: Ti preparo qualcosa mentre sei via?
Bob
: No, grazie, devo solo andare...
Phil
: Chi è che ti ha irritato?
Larry
: Non mi ha irritato nessuno. Sono solo un po' su di giri. Faremo affari questa sera. C'è profumo di affari nell'aria! Lo puoi sentire. È il tipo d'aria che fa crescere la lista clienti.
Phil
: C'è soltanto un cliente che conta per noi stasera.
Larry
: E acchiapperemo anche quello, vedrai. Fuller arriverà, entrerà da quella porta, si darà un'occhiata intorno, si sentirà così sopraffatto dal trovarsi al sedicesimo piano, dominando con lo sguardo tutta Wichita, come un antico signore che contempli i suoi domìni - così predice Larry - che dirà: "Venite a parlarmi di intraprendenza? Chiunque abbia la dotazione estetica necessaria a scegliere questo posto per un meeting, per forza avrà la giusta linea di lubrificanti per il mio stabilimento di Gary. Che cosa ci vuole per convincervi a vendermi tutto quello che potete? Quanto posso dare a voi personalmente? Vi voglio corrompere!"
Phil
: Farà questo discorso?
Larry
: Parola per parola. E sai che gli risponderò? Gli dirò: "Signor Fuller, lei ha perfettamente ragione. Noi abbiamo la linea di lubrificanti giusta per le sue esigenze. E sarei fiero di siglare personalmente il contratto, ma c'è una cosa che vorrei chiederle. Le chiedo un favore, perché ci si possa conoscere meglio".
Phil
: Che cosa?
Larry
: "Che lei prenda me come sua concubina, o Phil, se lo trova più attraente".
Phil
: Credi davvero che sceglierà noi?
Larry
: Deve, Phil.
Phil
: E se non lo fa?
Larry
: Se non sceglie noi?
Phil
: Già.
Larry
: Allora sai che facciamo? Domani mattina ci svegliamo, facciamo i bagagli, e prendiamo il primo aereo per casa. Vaghiamo per l'ufficio fino a verso le due e mezza, poi andiamo in bagno e ci impicchiamo con le cravatte.
Phil
: Hai idea di che faccia abbia?
Larry
: No. Tu?
Phil
: Neanche la più vaga.
Larry
: Forse Bob?
Phil
: Bob? Come fa Bob a sapere che faccia ha?
Larry
: Eh, già. Non importa. Una delle cose buone delle convention è che tutti... tutti i figli di Dio hanno il cartellino, soprattutto quelli come lui. Ce n'avrà uno speciale al neon, no? Dick Fuller. No? Presidente. Soprannome: "El Kahuna. Grande". Spero che abbia un anello, così glielo bacio. Phil, cos'è quello?
Phil
: Un attaccapanni.
Larry
: Lo so che è un attaccapanni. Che cosa ci fa qui?
Phil
: Per i cappotti.
Larry
: Ma chi vuoi che si porti il cappotto? Siamo tutti nello stesso albergo! Su, fuori, c'è già così poco spazio qua, dai.
Phil
: Io mi ero premunito. Se non c'era l'attaccapanni avresti detto: "Phil, dov'è l'attaccapanni?".
Larry
: Adesso sappiamo dov'è, in corridoio. Come starà andando di là?
Phil
: Non credo che stia tanto bene.
Larry
: Davvero? Com'è?
Phil
: Forse sono i nervi. Magari non sopporta i tuoi atteggiamenti.
Larry
: Cosa?
Phil
: Come cosa? L'hai affrontato col fucile spianato.
Larry
: Chi, io? No, facevamo due chiacchiere.
Phil
: È un bravo ragazzo.
Larry
: Certo che è un bravo ragazzo. Non sprecherei il mio tempo se non lo fosse. Se c'è una cosa che non ci serve è un altro viscidone nell'industria dei lubrificanti. E poi, mi ricorda noi per tanti versi.
Phil
: No, non è vero. Lui ti ricorda te.
Larry
: Sì, ma io ho preso da te, quindi tutto torna.
Phil
: Non mi va che si mettano a fare le interurbane.
Larry
: Beh, puoi detrarlo dal conto. Forse, chi lo sa, starà assaporando l'esperienza.
Phil
: Di andare in bagno?
Larry
: Sì. Tu ci sei già stato?
Phil
: No, perché?
Larry
: Oh, è fantasmagorico! È l'unica cosa che mi piace di questo posto. C'è un faretto puntato sopra il cesso, e ci sono specchi messi sui tre lati. Tu hai la possibilità di guardarti mentre ti pulisci il culo.
Phil
: È un tuo sogno nel cassetto?
Larry
: Credo che sia un'esperienza che dovremmo fare tutti una volta nella vita. Ti rendi conto di cosa avrebbero dato i faraoni d'Egitto per potersi guardare mentre si pulivano il culo? Molto, ma
non potevano, la tecnologia non era disponibile.
Phil
: Esistevano gli specchi.
Larry
: Ma sì, degli specchietti. Degli affaretti che tenevi in mano...
Prova
a guardarti, mentre pulisci il culo, con uno specchio che tieni in mano. Non... non puoi. Non riesci a vedere niente. Tanto vale che guardi qualcun altro, no? No, no, no, no, per vederti come si deve ci vuole una bella serie di specchi a parete. Allora sì che hai il quadro complessivo. Ti ricorda che non sei diverso da nessun altro quando andiamo al fondo. Ti dà un senso di umiltà.
Phil
: Se lo dici tu...
Larry
: La porta è bloccata.
Phil
: Chiamo giù e glielo dico.
Larry
: Oh, Cristo! Ehilà! Ti senti meglio, Bob?
Bob
: Sì, ho... soltanto un po' di nausea, ecco.
Larry
: Porter ti ha fatto lavorare di sotto tutto il giorno?
Bob
: Più o meno.
Larry
: Eri al bancone?
Bob
: Eh... sì.
Larry
: Ah, ecco. Dovevi dirgli di andare a farsi fottere. Io odio stare al bancone.
Bob
: L'ho trovato interessante.
Larry
: Qui non c'è un armadio!
Phil
: Per questo c'era l'attaccapanni.
Larry
: Beh, Bob, qualunque cosa è interessante per un po'. L'odontoiatria è interessante per un po', ma certe cose stufano in fretta.
Phil
: Ma quella è una cosa che va fatta.
Larry
: Ah! Ah! Eccoci qua, parole calate dall'alto. "Ma quella è una cosa che va fatta".
Phil
: Larry, fatti scroccare una sigaretta.
Larry
: Una volta te l'avrei offerta volentieri, ma ormai... ho smesso.
Phil
: Figurati se hai smesso!
Larry
: Lo giuro su Dio.
Phil
: Quando?
Larry
: Da un paio di mesi, e dovresti anche tu, se ci tieni alla salute.
Phil
: Vaffanculo, Larry, non sei mia moglie.
Larry
: Hai ragione, non sono tua moglie. E... Fai bene a puntualizzarlo, perché, data la nostra intimità, me lo dimentico a volte. Sai, Bob ha più buon senso di noi due messi insieme. Non hai mai fumato una sigaretta in vita tua, vero?
Bob
: No, in effetti.
Larry
: E scommetto che non bevi molto.
Bob
: Ogni tanto una birra, se capita.
Larry
: Ma niente di più forte, vero?
Bob
: No.
Larry
: E, correggimi se sbaglio, ma sarei pronto a giocarmici la paga, che mai in vita tua, mai, sei entrato in un locale di spogliarelli, sei salito sul palco, hai preso in braccio la spogliarellista, e te la sei scopata a sangue davanti a tutti quanti.
Bob
: Non ho fatto cosa?
Phil
: Gesù santo, Larry!
Larry
: Rispondi alla domanda. Sì o no?
Bob
: No. Io... io in quei posti non ci sono mai stato.
Larry
: Ecco, che ti dicevo? Dovresti fare domanda per la beatificazione. La concorrenza non è più dura come una volta, secondo me ti accettano. Sei cattolico?
Bob
: No.
Larry
: Episcopale?
Bob
: No.
Larry
: Allora che cosa?
Bob
: Battista.
Larry
: Ecco, questo è un problema. Ma pure loro avranno qualcosa di analogo per chi vive tutta una vita senza fare niente.
Bob
: No, a quanto mi risulta no.
Larry
: Beh, che diamine! Allora è ora di cambiare religione. Va' dove ti apprezzano, dove si può fare carriera. Fammi sapere se succede.
Bob
: Sarei il primo.
Larry
: Ricordati che l'idea è mia, ho i diritti sul merchandising: statuette di plastica, cose così. Dove vai?
Phil
: Faccio un salto al bar, sto via qualche minuto. Torno subito.
Bob
: Vengo con te.
Phil
: No, no, è meglio che resti qui. Ci vuole qualcuno che tenga d'occhio Larry, è capace di subaffittarsi la suite.
Larry
: Visto che vai giù, fèrmati al 15° piano e vedi cosa fa la gente che sa il suo mestiere. Sempre che tu possa reggere alla vergogna. E portami su qualche gambero! Che matto.
Bob
: Tu o lui?
Larry
: Lui. Mi fa morire dal ridere.
Bob
: Non è Phil che definirei matto qua dentro.
Larry
: Questo perché non lo conosci. Vuoi un bastoncino di carota?
Bob
: Da quanto lavorate insieme?
Larry
: Beh, dipende da come calcoli. Vuoi un bastoncino di carota?
Bob
: No, grazie.
Larry
: Secondo il tempo geologico, ci siamo appena incontrati. Se calcoli con gli anni dei cani, è una vita.
Bob
: Se facciamo in anni umani?
Larry
: Anni umani?
Bob
: Sì.
Larry
: Ci conosciamo da un po', perché me lo chiedi?
Bob
: Ho l'impressione che sia un tipo interessante.
Larry
: Ah, è un tipo in gamba. Bob, se stai cercando qualcuno da ammirare, prendi Phil, non quel coglione di Jim Young.
Bob
: Da quant'è che è divorziato?
Larry
: Non credo lo sia ufficialmente, credo sia ancora in attesa, ma non me lo chiedere perché non lo so.
Bob
: È un peccato che debba divorziare.
Larry
: Guarda, non ti devi rammaricare, Insomma, avrà fatto questa scelta per guadagnarci qualcosa.
Bob
: E che cosa?
Larry
: La sua libertà, credo.
Bob
: Comunque, si deve rinunciare a troppo.
Larry
: Certe volte ti devi tagliar via le gambe per sfuggire alle trappole della vita.
Bob
: Forse sì.
Larry
: Phil è cambiato tanto negli ultimi due anni. E on parlo solo del divorzio.
Bob
: Davvero? In che senso?
Larry
: Vedi, lui prima era... Non lo so. Era entusiasta. Il mondo era un posto meraviglioso e lui era felice di starci.
Poi, da un giorno all'altro, non avresti detto di parlare con la stessa persona, come se qualcuno lo avesse sgonfiato.
Avevi l'impressione che da un momento all'altro, potesse tirare fuori una pistola e spararsi. Aveva ancora un bell'aspetto, distinto, solo che... non lo so, avevo la sensazione che qualcosa dentro di lui si fosse... disfatto.
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
Carissima Tania,
oggi voglio raccontare per te, Delio e Giuliano, un episodio natalizio della mia fanciullezza, che vi divertirà e vi darà un tratto caratteristico della vita delle mie parti.
Avevo quattordici anni e facevo la terza ginnasiale a Santu Lussurgiu, un paese distante dal mio circa diciotto chilometri.
Con un altro ragazzo, per guadagnare ventiquattr'ore in famiglia, ci mettemmo in istrada a piedi il dopopranzo del 23 dicembre, invece di aspettare la diligenza del mattino seguente.
Cammina, cammina, eravamo circa a metà del viaggio, in un posto completamente deserto e solitario. A sinistra, un centinaio di metri dalla strada, si allungava una fila di pioppi con delle boscaglie di lentischi. A un tratto ci spararono un primo colpo di fucile sulla testa: la pallottola fischiò a una decina di metri in alto. Credemmo a un colpo casuale e continuammo tranquilli. Un secondo e un terzo colpo bassi ci avvertirono subito che eravamo proprio presi di mira e allora ci buttammo nella cunetta, rimanendo appiattiti un pezzo. Quando
prova
mmo a sollevarci, un altro colpo, e così circa due ore con una dozzina di colpi che ci inseguivano, mentre ci allontanavamo strisciando, ogni volta che tentavamo di ritornare sulla strada. Certamente era una comitiva di buontemponi che voleva divertirsi a spaventarci, ma che belloscherzo natalizio, eh? Arrivammo a casa a notte buia, discretamente stanchi e infangati e non raccontammo la storia a nessuno, per non spaventare in famiglia; ma non ci spaventammo gran che, perché alle prossime vacanze di carnevale il viaggio fu ripetuto senza incidenti di sorta.
Antonio Gramsci
Cit. da
L'albero del riccio ‐ Incipit
Frasi di Antonio Gramsci
Frank
[trovando per caso una busta]
: Ecco dov'era la
prova
che non si trovava sul caso Kilner. Mio Dio, ma allora è innocente!
Ed
: L'hanno giustiziato due anni fa.
Frank
: Bene, allora non serve più!
[getta via la
prova
]
Dal film:
Una pallottola spuntata
Scheda film e trama
Frasi del film
L'attentato alla vita di Nordberg mi aveva lasciato scosso e turbato. Una miriade di domande cominciarono ad affollare la mia mente, salivano su in continuazione, come bollicine in un bicchiere di soda. Chi era l'uomo dell'ospedale? Perché aveva cercato di uccidere Nordberg? E per conto di chi? Ludwig mi aveva mentito? Non avevo nessuna
prova
, ma in un certo senso non riuscivo a fidarmi completamente di lui. Perché la "Io ti amo" non era nei registri di Ludwig? E se invece era stata cancellata lui come faceva a saperlo? E se non lo sapeva, chi altri? E adesso dove cavolo mi trovavo?
Frank Drebin
Dal film:
Una pallottola spuntata
Scheda film e trama
Frasi del film
Tutti i miei film sono autobiografie divise in tre: c'è una parte di me, una parte di Ismail
[Merchant]
, una parte di Ruth
[Prawer Jhabvala]
. Ci sono i viaggi che abbiamo fatto, le emozioni che abbiamo
prova
to, le persone che abbiamo incontrato e le nostre grandi passioni, in prima fila la letteratura.
James Ivory
Frasi di James Ivory
[Su David Bowie]
Lui mi ha fatto risorgere. Il nostro rapporto di amicizia ha fatto sì che io mi salvassi da un annichilimento professionale e magari anche personale. Tantissime persone
prova
vano curiosità per quello che io facevo, ma solo lui aveva veramente qualcosa in comune con me, era l'unica persona cui quello che facevo piaceva veramente, con cui potevo condividere quello che facevo. E anche l'unico che avesse davvero intenzione di aiutarmi, quando sono stato in difficoltà. Mi ha fatto davvero del bene.
Iggy Pop
Frasi di Iggy Pop
Noah
: Perché io voglio te... Io voglio tutto di te, per sempre... Io e te, ogni giorno della nostra vita... Vuoi fare una cosa per me, per favore?
Prova
ad immaginare la tua vita... Fra 30 anni, 40 anni... Come sarà? Se la vedi con lui vai, vai! Te ne sei andata una volta, sopravviverò anche la seconda, se è quello che realmente vuoi... Ma non scegliere la strada più facile...
Allie
: Quale strada facile? Non esiste una strada facile... Comunque finisco per ferire qualcuno.
Noah
: Smettila di pensare a quello che vogliono gli altri! Non pensare a quello che voglio io, a quello che vuole lui o a quello che vogliono i tuoi... Tu, cosa vuoi? Che cosa vuoi?
Dal film:
Le pagine della nostra vita
Scheda film e trama
Frasi del film
Sì, noi siamo così. Noi litighiamo. Tu dici a me che sono un arrogante figlio di puttana, e io ti dico quanto sei una rompi coglioni. E, lo sei il novantanove percento del tempo. E non ho paura di offenderti. Tanto ti bastano due secondi di recupero per passare alla rottura di coglioni successiva
[...]
e allora, non sarà facile, anzi sicuramente molto difficile, e dovremmo lavorarci ogni giorno. Ma io voglio farlo, perché io voglio te. Io voglio tutto di te, per sempre. Io e te, ogni giorno della nostra vita. Vuoi fare una cosa per me? Per favore.
Prova
ad immaginare la tua vita tra trent'anni, fra quarant'anni. Come sarà? Se la vedi con lui, va. Vai! Te ne sei andata una volta, sopravviverò anche alla seconda se è quello che realmente vuoi. Ma non scegliere la strada più facile.
[...]
Smettila di pensare a quello che vogliono gli altri. Non pensare a quello che voglio io, o a quello che vuole lui, o a quello che vogliono i tuoi. Tu che cosa vuoi? Tu, che cosa vuoi? Tu. Che cosa vuoi? Dimmelo, che cosa vuoi.
Noah Calhoun
Dal film:
Le pagine della nostra vita
Scheda film e trama
Frasi del film
Per me è una soddisfazione essere arrivata in finale senza mai essere stata nominata dai miei amici, perché vuol dire che mi hanno apprezzata. Sull'Isola i naufraghi cercavano di vincere la
prova
leader per non essere nominati, ma a me non interessava nemmeno. Alla fine sono uscita come quarta classificata e per me è già una vittoria.
[Sulla partecipazione all'Isola dei Famosi 2017]
Nancy Coppola
Frasi di Nancy Coppola
McKittrick
: Sì, Paul, che succede?
Richter
: Ho controllato i generatori dei numeri a caso, non sono in funzione. Hai trovato qualcosa?
Tecnico
: No, signore, continuo a controllare.
Richter
: Bene. Senti, non so cosa dire. Potrebbe arrivare da qualsiasi parte.
Beringer
: Ah, ah, ah, ah!
Conley
: Signore, è meglio che metta la cuffia.
Beringer
: Sì?
McKittrick
: Generale, la macchina ci ha tagliati fuori. Sta inviando numeri a caso ai silos.
Healy
: Cerca di trovare i codici...
McKittrick
: Sì.
Healy
: ...del lancio dei missili.
McKittrick
: Lo so.
Beringer
: Togliete corrente al maledetto arnese, che diavolo!
McKittrick
: No, non funzionerebbe, Generale. Interpreterebbe l'arresto come distruzione del NORAD. I computer, nei silos, seguirebbero le ultime istruzioni. Lancerebbero.
Beringer
: Non possiamo disarmare i missili?
Healy
: Più di migliaio di missili? Non c'è il tempo. Con questo ritmo scoprirà i codici di lancio in cinque primi e tre secondi.
Beringer
: Signor McKittrick, dopo attenta riflessione, signore, sono giunto alla conclusione che il suo nuovo sistema di difesa è un vero schifo.
McKittrick
: Come si permette, grosso maiale in uniforme?
Beringer
: Oh. Mi aspettavo qualcosa di meglio da lei, da un uomo della sua levatura.
Lem
: Generale, il Presidente.
McKittrick
: Come? Che cosa ha in mente... Che cosa gli dirà?
Beringer
: Che do ordine ai bombardieri di rimanere in attesa. Potremmo essere costretti ad entrare in azione. Sì, signore.
Falken
: Ne ha trovato uno. Quando li troverà tutti e dieci, lancerà i missili.
David
: Non possono inserirsi e fermarlo?
Falken
: No. Loro no. Hanno cancellato la mia parola d'accesso.
David
: Beh, che cosa facciamo?
Falken
: Io non lo so. E tu?
Jennifer
: Ti avevo detto di non giocare con quel coso.
David
: Ha detto bene. Giochiamo!
Falken
:
Prova
.
Richter
: John, inseriamoci nel sistema.
McKittrick
: È troppo rischioso. Potremmo distruggerlo.
Richter
: Come si è inserito il ragazzo? La backdoor...
Healy
: L'abbiamo tolta.
McKittrick
: E invadere la logica profonda?
Richter
: Continuiamo a sbattere contro un maledetto muro.
David
: Se vuole fare una partita, giocàtela! Chieda l'elenco dei giochi.
McKittrick
: Stephen, per la miseria!
Jennifer
: Lo lasci fare. L'ha già fatto prima.
Falken
: Di sicuro non farà peggio di voi, John.
Healy
: Due numeri.
Beringer
: Maledizione! Camminerei sui carboni accesi se servisse a qualcosa. Lasci fare al ragazzo, maggiore!
David
: Elencare i giochi. Scacchi.
Healy
: Tre numeri identificati.
David
: Poker.
Lem
: Il sistema di sicurezza nega qualunque accesso.
David
: Guerra Termonucleare Globale.
McKittrick
: Gioco attualmente in corso.
Healy
: Quattro numeri.
McKittrick
: Stephen, per amor di Dio, fa' qualcosa.
Militare
: Dai, ragazzo, lèvati.
David
: No.
Jennifer
: No.
Prova
ancora.
David
: Di nuovo. L'elenco, presto!
Lem
: Ci abbiamo già
prova
to.
David
: Lo faccia riapparire!
Falken
: Sì, rivediamolo.
David
: Non è in elenco!
McKittrick
: Cosa non è in elenco?
Falken
: Continua. Ci dev'essere certamente.
David
: Tris. Nuovo gioco.
McKittrick
: Sei inserito. Ordinare il disarmo dei missili.
David
: No! No. Ecco. Accesso negato. Tic-tac-toe. È il tris.
Healy
: Cinque numeri. La metà del codice. Giocatori: uno.
Tecnico
: Metti la X nella casella di centro.
David
: Lo so.
Healy
: Sei numeri.
Beringer
: È impossibile vincere a quel gioco.
David
: Io lo so, lui no. Non l'ha imparato. C'è un modo per farlo giocare contro se stesso?
Falken
: Sì. Numero dei giocatori: zero.
Healy
: Sette!
David
: Avanti! Accidenti, impara!
Healy
: Otto.
Tecnico
: Percorre un ciclo ripetitivo. Attinge sempre più energia dal resto del sistema.
Healy
: Nove numeri. Dieci! Ha trovato il codice. Sta per lanciare.
Jennifer
: Ah!
Militare
: Generale!
Beringer
: Colonnello Conley, chiami il SAC. Voglio un rapporto sulla situazione d'attacco. Maggiore Dawes, chiami il Presidente.
Dawes
: Sissignore.
Beringer
: Maggiore Lem?
Lem
: Tutte le linee di terra sono interrotte. Cerchiamo di ristabilire un contatto radio.
Beringer
: Ha chiamato, colonnello?
Conley
: Tutte le linee di terra sono interrotte. Cerco di collegarmi via satellite.
Beringer
: Va bene. Continui a cercare un contatto. Quando l'avrà ottenuto, voglio un rapporto sulla condizione di attacco di tutti i missili intercontinentali.
Militare
: Top Gun. Cobra Comando NORAD. Rispondete.
Beringer
: Ci serviranno degli aerei cisterna per rifornire.
Dawes
: Ci siete?
Jennifer
: Che sta facendo?
David
: Sta imparando.
Joshua
: Salve, professor Falken.
Falken
: Salve, Joshua.
Joshua
: Strano gioco. L'unica mossa vincente è non giocare. Che ne dice di una bella partita a scacchi?
Beringer
: Colonnello Conley, possiamo andare a DEFCON 5.
Conley
: Sì, signore.
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
Lem
: Tutte le unità confermano. Armi regolate e pronte.
Conley
: Siamo in condizioni di lancio.
Lem
: Attendiamo codici lancio.
Beringer
: Maggiore Lem, escludere variazioni.
Lem
: Ricevuto. Variazioni escluse.
McKittrick
: Va bene. La richiamo.
Healy
: Qui!
McKittrick
: Non so cosa credi di poter fare qui, Stephen.
Falken
: John! Che piacere vederti! Vedo che tua moglie continua a sceglierti le cravatte.
McKittrick
: Che cosa ti ha detto questo ragazzo?
Falken
: A che punto siamo?
McKittrick
: Il Presidente sta quasi per ordinare il contrattacco. È quello che gli consigliamo di fare.
Falken
: È un bluff, John. Annulla tutto.
McKittrick
: No, non è un bluff. È realtà.
Falken
: Salve, generale Beringer! Stephen Falken.
Beringer
: Signor Falken, ha scelto un giorno del cavolo per farci visita.
Falken
: Generale, quello che vede sugli schermi quassù è tutta immaginazione. Una specie di allucinazione creata dal computer. Quei segnali non sono missili veri, sono fantasmi.
McKittrick
: Jack, non c'è niente che indichi una qualche simulazione. Tutto funziona perfettamente.
Falken
: Ma ha per caso un senso?
Beringer
: Che cosa non avrebbe senso?
Falken
: Questo!
Beringer
: Senta, non ho tempo per fare conversazione in questo momento!
Falken
: Generale, lei è preparato a distruggere il nemico?
Beringer
: Può scommetterci.
Falken
: Ed è convinto che loro lo sanno?
Beringer
: Credo che siamo stati abbastanza chiari.
Falken
: No, loro non lo sanno. Dica al Presidente di non ordinare l'attacco.
Conley
: Signore, vogliono una decisione.
Falken
: Generale, lei è veramente convinto che il nemico attaccherebbe senza provocazione, impiegando così tanti missili, bombardieri e sommergibili, non lasciandoci altra scelta se non quella di annientarli?
Aviere
: Un minuto e trenta secondi all'impatto.
Falken
: Generale, lei sta dando ascolto a una macchina. Faccia un favore al mondo, e non lo diventi anche lei.
Aviere
: Un minuto e venti secondi all'impatto.
Beringer
: Sì, signor Presidente.
Aviere
: Un minuto e dieci secondi all'impatto.
Beringer
: A questo punto non possiamo confermare con certezza l'attacco. Abbiamo motivo di credere che possa essere inesistente. Sì, signore, affermativo. Sì, signore. Anch'io.
Aviere
: Un minuto all'impatto.
Beringer
: Chi è il primo e tra quanto?
Lem
: Il primo impatto sarà al 43esimo Gruppo bombardieri a Loring, al 319esimo a Grand Forks, e al Comando aereo dell'Alaska, a Elmendorf.
Aviere
: 50 secondi all'impatto.
Beringer
: Mi chiami il comandante di ognuna delle stazioni. Gli voglio parlare personalmente.
Conley
: A tutte le stazioni, qui è il Comando NORAD. Restate in ascolto per un messaggio del Generale. Date il ricevuto.
Bowers
: Base aerea di Elmendorf. Settore operativo. Tenente colonnello Bowers.
Chase
: 319esimo, Gruppo bombardieri. Colonnello Chase.
Dougherty
: Eh, qui è... è la base aerea di Loring. Il comandante non è qui al momento.
Beringer
: Non fa niente. Lei chi è?
Dougherty
: Signore, eh, qui è l'aviere scelto Dougherty, signore.
Beringer
: Qui è il generale Beringer, al NORAD.
Aviere
: Quaranta secondi all'impatto.
Beringer
: La nostra attuale situazione è... Bene, i radar segnalano attualmente circa 240 testate nucleari sovietiche in arrivo, ma al momento non possiamo confermarlo. Ripeto, non possiamo confermarlo.
Aviere
: Trenta secondi all'impatto.
Beringer
: Siamo con voi, ragazzi. Abbiamo fatto tutti i passi necessari. State pronti a lanciare i missili al mio ordine.
Conley
: Sì, signore.
Beringer
: Restate in attesa su questo canale. Lo stesso faremo qui.
Aviere
: Venti secondi all'impatto. Dieci, nove, otto, sette, sei, cinque, quattro, tre, due, uno, impatto.
Conley
: Qui Comando NORAD. Siete in linea? Qui Comando NORAD. Siete ancora in linea? Mi sentite?
Chase
: Affermativo, signore.
Dougherty
: Sì! Siamo qui! Gesù Cristo! Ci siamo ancora!
Conley
: I nostri schermi indicano un impatto.
Bowers
: No, signore. Nessun impatto. Siamo vivi e stiamo bene.
Beringer
: Ah, ah, ah, ah, ah!
David
: Evviva!
Jennifer
: David!
David
: Evviva!
Tutti
: Ah, ah, ah, ah, ah!
Beringer
: Fantastico! Ah, ah, ah, ah!
Conley
: Dio, non erano veri quei bastardi! Ah, ah, ah, ah!
Beringer
: Fate rientrare i bombardieri! Fate rientrare i missili!
Lem
: Accesso negato.
Falken
: Joshua, che diavolo stavi facendo?
Lem
: Qui Controllo. Chiamo il dottor McKittrick, urgente.
McKittrick
: Sì, qui McKittrick.
Lem
: Signore, ho un problema. Lo WOPR non mi permette di cambiare il programma. Non posso introdurre l'ordine per il rientro dei missili.
McKittrick
: Bene, aspetti. Sì, Paul, qui è McKittrick. Ehm, lo WOPR ci nega l'accesso.
Richter
: Lo so. Nessuno può inserirsi attualmente. Stiamo tentando tutto. È come se l'archivio delle parole di accesso fosse stato spazzato via. Ho già
prova
to! Pensa che non abbia
prova
to a farlo?
David
: Quelli che sono?
Falken
: Sono codici di lancio.
Jennifer
: A cosa servono?
Falken
: Joshua cerca di trovare il codice giusto per lanciare i missili da solo!
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
Healy
: Sono arrivati.
John McKittrick
: Bene. Andiamo.
Healy
: Cabot e Watson sono soli. Né senatori né membri del Congresso.
McKittrick
: Avrei preferito un paio di senatori.
Healy
: Come?
McKittrick
: Vorrei dirgli cosa sta succedendo qui.
Healy
: Ah, John, ti prego, non ricominciare. Ho parlato con loro per telefono, e si sono calmati.
Watson
: Bene, allora siamo proprio sicuri che quegli uomini non avevano modo di sapere che si trattava solo di una
prova
?
Arthur Cabot
: Lyle, per l'amor di Dio, quante volte dobbiamo tornarci su? Non fa più nessuna differenza, ormai.
Jack Beringer
: Ho parlato con quegli uomini. Sono tutti convinti che fosse una cosa vera.
Cabot
: Sentite, tra meno di un'ora dobbiamo prendere un aereo. E io sono quello che deve spiegare al Presidente perché il 22% dei suoi comandanti di basi non hanno lanciato i loro missili. Cosa dovrei dirgli, che il 22% non è poi tanto male?
Beringer
: Il Presidente sa che sono pienamente responsabile degli uomini sotto il mio comando, signore. Ho ordinato una revisione completa della nostra procedura di controlli psicologici.
McKittrick
: Un momento, mi scusi, Generale. Non possiamo chiedere a questi signori di tornare dal Presidente degli Stati Uniti con un sacco di cazzate di strizzacervelli. E poi le reazioni umane sono imprevedibili! Quegli uomini nei silos sanno benissimo che cosa significhi girare le chiavi, ma alcuni non sono capaci di farlo. È tutto qui. Ritengo che dovremmo escludere gli uomini dai circuiti.
Beringer
: Signor McKittrick, lei sta esagerando.
McKittrick
: Perché sto esagerando?
Cabot
: Un momento.
McKittrick
: Come sarebbe a dire "esagerando"?
Cabot
: Scusatemi! Io non capisco. Che cosa intende con "escludere gli uomini dal circuito"?
Beringer
: Signori miei! Abbiamo avuto uomini in quei silos fin da prima che tutti voialtri metteste i calzoni lunghi. Ora io, per parte mia dormo benissimo la notte, sapendo che ci sono quei ragazzi lì sotto.
McKittrick
: Generale, sappiamo tutti che sono bravissimi, ma in una guerra nucleare non possiamo permetterci di lasciare i nostri missili inattivi nei silos perché quegli uomini si rifiutano di girare le chiavi quando il computer glielo ordina.
Watson
: Eh-ehm, vuol dire quando il Presidente glielo ordina.
McKittrick
: Il Presidente probabilmente seguirebbe il piano di guerra del computer. Questo è garantito!
Watson
: Oh, beh, immagino che i Capi di stato maggiore avranno un certo peso.
Beringer
: Lo può dir forte, signore.
Cabot
: Beh, al diavolo! Se i sovietici attaccano di sorpresa non ci sarà tempo.
Healy
: Ventitrè minuti dall'allarme all'impatto. Sei minuti se è da sommergibili.
McKittrick
: Sei minuti. Sei minuti bastano appena perché il Presidente prenda una decisione. E una volta presa la decisione, dovrebbe subentrare il computer. Bene. Signore, so che c'è un aereo che la sta aspettando, ma se vuole concedermi cinque minuti vorrei farle vedere una cosa. Questi computer ci forniscono all'istante i dati sulla situazione mondiale. Movimenti di truppe, collaudi di missili sovietici, mutamenti atmosferici. Tutto confluisce in questa stanza, e poi in quello che noi chiamiamo il computer WOPR.
Cabot
: WOPR? Di che si tratta?
McKittrick
: Risposta circa il piano di operazioni di guerra. Questo è il signor Richter. Paul, puoi dire a questi signori cosa fa lo WOPR?
Paul Richter
: Beh, lo WOPR passa tutto il suo tempo a pensare alla terza guerra mondiale. 24 ore al giorno, 365 giorni l'anno, fa una serie infinita di giochi usando tutte le informazioni disponibili sulla situazione mondiale. Lo WOPR ha già combattuto la terza guerra mondiale, come un gioco, centinaia e centinaia di volte. Valuta le reazioni sovietiche alle nostre reazioni, alle loro reazioni, e così via. Fa la stima dei danni, calcola i morti, e cerca i modi per migliorare il punteggio.
McKittrick
: Beh, ma il punto è che le decisioni chiave su qualsiasi scelta concepibile in una crisi nucleare sono già state prese dallo WOPR.
Cabot
: Quindi sta dicendomi che tutte queste apparecchiature da un bilione di dollari sono in realtà alla mercé di quegli uomini con le chiavette?
McKittrick
: Esattamente. Il cui unico problema è che sono esseri umani. Ma in, trenta giorni potremmo rimpiazzarli con relais elettronici. Escludere gli uomini dai circuiti.
Beringer
: Signori, io non mi fiderei di questa spropositata massa di microcircuiti più di quanto mi fiderei di un estraneo. Mi chiedo se volete affidare la sicurezza del nostro Paese a qualche diodo al silicone, eh, eh, eh!
McKittrick
: Generale, nessuno parla di affidare la sicurezza di una nazione a una qualsiasi macchina, per la miseria! Manterremo il controllo, ma lo manterremo qui, al vertice, com'è giusto.
Cabot
: Benissimo, signori. Credo che proporrò l'idea di McKittrick al Presidente e vi riferirò le sue decisioni.
McKittrick
: Grazie. Non se ne... non se ne pentirà.
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
Chi non ama i propri compaesani o concittadini ‐ che vede e conosce ‐ non ha molte probabilità di arrivare a
prova
re amore per l'«Uomo», che non ha mai visto né conosciuto.
Clive Staples Lewis
Cit. da
I quattro amori
Frasi di Clive Staples Lewis
Fin da quando ero piccola e mia madre
prova
va a farmi addormentare dopo pranzo, io smaniavo per quello che gli altri bambini da svegli avrebbero fatto nel frattempo. Mi sembrava di sprecare la vita, a dormire.
Kasia Smutniak
Frasi di Kasia Smutniak
Sono paraplegica, tetraplegica, incompleta. Soffro. Per lenire i miei dolori ho
prova
to di tutto: dall'aspirina alla morfina. Ma io non mi arrendo. Non dobbiamo arrenderci. Lavoro, mi faccio coraggio, penso positivo. Non posso fare diversamente perché per la prima volta nella mia vita, in questa guerra, sono davvero sola. E quando uno è solo che deve combattere. E vincere.
Scarlett Von Wollenmann
Frasi di Scarlett Von Wollenmann
Sposa
: Posso?
Hattori
: Puoi. Aspetta.
Prova
la seconda dall'alto. È buffo. A te piacciono spade di samurai. A me piace baseball. Volevo mostrarti queste. Anche se tu che sai tante cose, saprai sicuramente che non fabbrico più strumenti di morte. Ho tenuto queste soltanto per il loro valore estetico e sentimentale. Sono fiero del mio lavoro, ma ormai sono in pensione.
Sposa
: Allora mi dia una di queste.
Hattori
: Queste non sono in vendita.
Sposa
: Io non ho detto "mi venda", ho detto "mi dia".
Hattori
: Ah, ah, ah! E perché dovrei aiutarti?
Sposa
: Perché il mio parassita, in passato, è stato uno dei suoi allievi. E considerato l'allievo, direi che lei ha un obbligo piuttosto rilevante verso di me.
Hattori
: Puoi dormire qui. Mi ci vorrà un mese per fare la spada. Puoi passarlo ad allenarti. Ho fatto ciò che 28 anni fa, davanti a Dio, avevo giurato di non fare più. Ho creato "qualcosa che uccide le persone". E in questo ho avuto successo. L'ho fatto perché, filosoficamente, sono favorevole al tuo scopo. Senza presunzione, questa è la mia spada migliore. Se nel tuo viaggio dovessi incontrare Dio, lo trapasserai. Bionda guerriera, vai.
Sposa
: Domo.
Dal film:
Kill Bill vol. 1
Scheda film e trama
Frasi del film
Sposa
: Texas. Okay. Avanti, muovi l'alluce. Avanti, muovi l'alluce. Avanti, muovi l'alluce. Avanti, muovi l'alluce. Avanti, muovi l'alluce. Mentre stesa nel furgone di Buck cercavo di costringere le mie membra a uscire dall'entropia... Avanti, muovi l'alluce. ...rivedevo le facce delle troie e dello stronzo che mi avevano ridotta così. Tutti membri del parto mentale di Bill, la Squadra Assassina Vipere Mortali. Quando la fortuna sorride a una cosa violenta e torba come la vendetta, sembra essere la
prova
assoluta non solo che Dio esiste, ma che stai facendo la sua volontà. Nel momento in cui sapevo poco o niente dei miei nemici, la prima persona della mia lista di morte, O-Ren Ishii, era la più facile da trovare. Ma è ovvio: quando si riesce nell'impresa di diventare la regina del crimine di Tokyo, non lo si tiene segreto, o no?
Speaker
: O-Ren Ishii, Squadra Assassina Vipere Mortali. Nome in codice: Mocassino acquatico.
Dal film:
Kill Bill vol. 1
Scheda film e trama
Frasi del film
[Sulla canzone "Eres mía", in spagnolo]
Il singolo è nato più da Fede che da me. Lui ha sempre avuto la passione per il pop latino. Eravamo in vacanza a Santo Domingo, all'inizio di febbraio. Nel villaggio sentiamo questo pezzo e improvvisiamo una cover in spiaggia. Carichiamo il video e diventa virale: tre milioni di clic! Quelli del villaggio erano stragasati. Allora ci siamo detti: perché non
prova
re a fare qualcosa in lingua spagnola?
Benjamin Mascolo
Frasi di Benjamin Mascolo
[Vincenzo Monti]
La bontà del mio Amico fu nota e
prova
ta a quanti lo conobbero, degni di amarla; e non meno la conobbero gli indegni, che troppi, e troppo l'abusarono. Ma quelli che non lo videro, e molte generazioni future che ne' suoi scritti leggeranno parole superbe e sdegnose, potrebbero leggermente crederlo assai diverso da quello che fu.
[da Ritratto di Vincenzo Monti, 1830]
Pietro Giordani
Frasi di Pietro Giordani
Randolph
: Ha toccato il minimo. Forza, compriamo.
Mortimer
: Parla Mortimer Duke. Compri 200 contratti di pancetta May a 66,8. Li metta sul mio tavolo personale.
Billy Ray
: Sarebbe un grosso errore, amico.
Mortimer
: Valentine, qui sta succedendo qualcosa di molto importante. Lei stia solo a guardare.
Billy Ray
: D'accordo, ma state per prendere una fregatura.
Randolph
: Sentiamo, perché non dovremmo comprare ora, Valentine?
Billy Ray
: Perché il prezzo continuerà a scendere.
Mortimer
: Randolph, qui non stiamo mica giocando con i soldi del Monopoli.
Randolph
: Parla Randolph Duke. Sospenda quell'ordine per la pancetta. Mi spieghi perché lei pensa che il prezzo della pancetta di maiale scenderà ancora, Valentine.
Billy Ray
: Perché sotto Natale sono tutti un po' tesi.
Mortimer
: Per favore, adesso possiamo comprare, Randolph?
Billy Ray
: Se volete perdere quattrini, fate pure.
Randolph
: Continui quello che stava dicendo, Valentine.
Billy Ray
: Okay. Il prezzo della pancetta di maiale è andato scendendo tutta la mattina, il che significa che stanno tutti nei loro uffici seduti aspettando che il prezzo precipiti per poter comprare a quattro soldi. Chi ha invece bisogno di vendere le pancette se la sta facendo sotto, perché pensa "Ehi, qui perdiamo i nostri quattrinoni. Natale è dietro l'angolo e io non potrò neanche comprare la tuta spaziale a mio figlio", okay? "E mia moglie non vorrà scop... Mia moglie non vorrà fare l'amore con me perché io non ho soldi", okay? Per cui stanno lì a cagarsi sotto e a urlare: "Vendete! Vendete!", perché non vogliono perdere i loro soldi, giusto? Stanno tutti a chiappe strette, io lo sento, tutti quanti. Guardateli. Muoiono dalla strizza.
Randolph
: Mortimer, ha ragione Valentine. Eh, sì, ha ragione.
Billy Ray
: Io aspetterei che arrivi a 64 e poi comprerei. A quel punto gli avvoltoi sono già fuori.
Randolph
: Ti rendi conto di quanti soldi ci ha fatto risparmiare, Mortimer?
Mortimer
: Ma il denaro non è tutto, lo sai, Randolph.
Randolph
: Consiglia ai nostri clienti interessati alla pancetta di comprare a 64. Il signor Valentine ha fissato il prezzo. Molto bene, Valentine, ottimo lavoro.
Mortimer
: Andiamo, Randolph, se no finisce che facciamo tardi.
Billy Ray
: Ehi... A Mortimer è caduta la molla dei soldi. Li conti. Ci sono tutti quanti, signor Randolph.
Randolph
: Grazie, Valentine.
Billy Ray
: Ci sono tutti, li conti.
Randolph
: Oh, ne sono sicuro, Valentine. Grazie, continui sempre così.
Billy Ray
: Okay, Randy. Ehi!
Randolph
: Ci hai
prova
to, eh, Mortimer? Ah, ah, ah!
Dal film:
Una poltrona per due
Scheda film e trama
Frasi del film
Poliziotto
: Avanti, vieni! Avanti!
Arrestato
: Voi non sapete con chi avete a che fare! Lasciatemi! Un giorno ve ne pentirete! Io sono uno che non perdona!
Billy Ray
: Posso suggerirle l'uso del manganello?
Poliziotto
: Ma va' al diavolo!
Arrestato
: No! Lasciatemi! No!
Poliziotti
: Avanti, cammina! Cammina!
Randolph
: Signor Valentine! Potrebbe concedermi un momento?
Billy Ray
: Ehi, ma io vi conosco già a voi due.
Randolph
: Venga dentro, fa un bel calduccio qui!
Mortimer
: Whisky, tutto quello che vuole.
Billy Ray
: Ah, belli, io non mi faccio mica fregare due volte, eh? Volete farmi salire e poi mi fate arrestare per furto d'auto.
Randolph
: Perché dovremmo farlo, signor Valentine? Siamo noi che abbiamo versato la cauzione per lei, no?
Mortimer
: Eh, eh, eh, eh!
Randolph
: Ah, ah! Ah, ah, ah! Eh, eh, eh!
Billy Ray
: Ehi, dite un po'. Ma voi due chi siete? Che cosa volete da me?
Randolph
: Vogliamo aiutarla, signor Valentine. Mio fratello e io dirigiamo un programma finanziato privatamente per riabilitare le persone culturalmente svantaggiate. Noi vorremmo fornirle una casa tutta sua, un'auto, un generoso conto in banca e un impiego nella nostra compagnia.
Mortimer
: La faremo iniziare con ottantamila dollari l'anno.
Billy Ray
: Ottantamila dollari?
Mortimer
: Hm-hm.
Billy Ray
: Scusate un attimo. Eh, eh, eh, eh! Che cos'è, uno scherzo del cazzo? Eh, eh, eh! Ah, ho capito, sono due finocchi questi. Tu che sei colorato come me che ne pensi? Grazie, sei stato molto prezioso. Eh, eh, eh! Ehi, giovanotti, come la mettiamo con la polizia?
Randolph
: Abbiamo fatto ritirare la denuncia, signor Valentine.
Mortimer
: Lei ora è un uomo libero, Valentine. Possiamo fermarci subito, e lei può anche abbandonarci per sempre.
Billy Ray
: Ah, no. No, mi sa che mi trattengo ancora un po' con voialtri, sì.
Randolph
: Ottimo! Io sono Randolph Duke.
Billy Ray
: Tanto lieto, Randy, è un piacere.
Randolph
: Mio fratello minore, Mortimer.
Billy Ray
: Ehi, Morty, come va, eh? Eh, eh, eh, eh! Billy Ray Valentine, Capricorno. Eh, eh! Randolph, eh? Insomma, come Randolpho Valentino, giusto?
Randolph
: Ehm, sì. Sì, più o meno.
Billy Ray
: Eh, sì, eh!
Randolph
: Valentine, siamo arrivati.
Billy Ray
: Come va? Ehi, Randy, Morty. È forte qui, è forte un sacco.
Randolph
: Valentine...
Billy Ray
: Ah, Billy Ray.
Randolph
: Valentine, questo è Coleman. Si occuperà delle sue necessità giornaliere.
Coleman
: Vuole darli a me, signore?
Billy Ray
: Sì, e tu che cosa mi dai in cambio?
Coleman
: Ehm... Allora la sua giacca, signore?
Billy Ray
: Ah, sì, questa è una giacca, ed è mia.
Mortimer
: Coleman è qui per avere cura di lei, è il suo domestico.
Coleman
: Posso prendere...
Billy Ray
: Ah, sciò, pussa via!
Mortimer
: Valentine gradirebbe molto fare un bel bagno caldo e infilarsi qualcosa di molto molto comodo. Non è vero, caro Valentine?
Billy Ray
: Sì, eh?
Coleman
: Idromassaggio, signore?
Billy Ray
: Ecco, lo sapevo che eravate tutti finocchi! A me le mani addosso non me le mettete!
Coleman
: Si tratta di un massaggio con un getto d'acqua. Credo che sarà di suo gusto.
Billy Ray
: Ehi! Che belle bollicine! Quando ero piccolo, per fare l'idromassaggio sparavo certe bombe dentro la vasca! Che bello! Eh, eh, eh, eh, eh! Bollicine! Ah, ah, ah! Sparo bombe in vasca! Tu-du-du-du-du! Ehi!
Mortimer
: Che cosa sta facendo là dentro?
Coleman
: Sta... cantando, signore.
Randolph
: I negri sono gente molto musicale, vero?
Coleman
: Ehm... cosa devo fare con questi... questi vestiti, signore?
Mortimer
: Li mandi in lavanderia. Dovrà avere qualcosa da mettersi quando tornerà nel ghetto, quando avrò vinto la scommessa.
Randolph
: Allora, Valentine, che gliene pare?
Billy Ray
: Mi piace, Randy, è molto carino. Mi piace come hai messo gli specchi e tutti quei quadretti là sopra. Proprio bellino, mi piace. Quegli specchi sono proprio molto chic.
Mortimer
: Io credo che Valentine non abbia capito, Randolph.
Billy Ray
: Oh, Morty, io ho capito e come!
Randolph
: Valentine?
Billy Ray
: Sì.
Randolph
: Questa casa è sua.
Billy Ray
: Ah-ah, certo.
Randolph
: A-a-appartiene a lei.
Billy Ray
: Già, è tutta roba mia. Bella la mia casa, molto carina. Io ho gusto per l'arredamento. Mi piace.
Randolph
: Tutto quello che vede in questa stanza è suo adesso.
Billy Ray
: Ho capito, è roba mia.
Randolph
: È sua proprietà personale.
Billy Ray
: Come no, è tutta personale.
Randolph
: Lei capisce?
Billy Ray
: Questo è mio, per esempio. Carino, no? Eh? Lo sai cos'è che mi piace di più di casa mia, Randy? Le tende. Guardate le tende. L'ho proprio arredato bene questo posto, vero, amici? È proprio la fine del mondo. Mi piace un sacco. Anche quest'armadietto. Bellissimo. E magari io potrei avere questo televisore gratis, non è vero, Randy?
Randolph
: Esatto.
Billy Ray
: Ah-ah, e tutto quello che c'è qui è mio, eh? E quindi anche lo stereo è mio e gratis, eh?
Randolph
: Assolutamente.
Billy Ray
: Oh, troppa grazia Sant'Antonio. Ma io le capisco queste cose, Randy. Lo sai perché? Queste cose in genere mi capitano tutte le settimane.
Mortimer
: Questa e casa sua. Questo... sono tutte sue proprietà personali, queste. Non farebbe altro che rubare qualcosa a se stesso, chiaro, Valentine?
Billy Ray
: Ho capito. Voi prima mi fate sbattere in galera, giusto? E poi mi portate fuori e cominciate a dire frescacce come "questa è casa tua, questo è il tuo tappeto personale", e magari mi direte pure che quello è il mio schiavo personale.
Randolph
: Io capisco che cosa
prova
, Valentine, ma il fatto rimane. Tutto questo è suo. Lei può farne tutto quello che desidera.
Billy Ray
: Questa è roba mia, sto in casa mia, eh? Ci posso fare quello che voglio con questa roba, giusto? Questo... questo è un vaso mio, no, giusto? Questo è il vaso di Billy Ray, vero? Io sono il padrone del vaso, e ci posso giocare come gli Harlem Globetrotter se voglio, giusto? Lo volete vedere un palleggio alla Lemon? Scusatemi, mi dispiace tanto.
Randolph
: Non deve dispiacersi per noi. Quello era un vaso suo.
Billy Ray
: Era un vaso da quattro soldi, vero? Un falso, dico bene?
Randolph
: Credo che lo abbiamo pagato 35mila dollari. Ma mi sembra di ricordare che lo stimammo 50mila dollari per la compagnia di assicurazioni. Ah, ah, ah, ah! Vedi, Mortimer? Valentine ci ha già fatto guadagnare ben quindicimila dollari. Ah, ah, ah, ah!
Mortimer
: Sì.
Coleman, Mortimer e Randolph
: Ah, ah, ah, ah!
Billy Ray
: Ah, ah, ah, ah! Volete che vi rompa qualcos'altro?
Coleman, Mortimer e Randolph
: No!
Billy Ray
: Ah, ah, ah, ah!
Dal film:
Una poltrona per due
Scheda film e trama
Frasi del film
Billy Ray
: Ehi, pupa, come va? Stai un po' con me? Guarda che gli uomini senza gambe vanno di moda oggi, sono fortissimi. Ma no, dico sul serio, non hai visto "Porgy and Bess"? Non sai che ti perdi! Te lo dico io! Peggio per te! Chi è? Chi è? Che volete?
Agente Pantuzzi
: Polizia. Ci sono reclami su certi farabutti che vanno in giro fingendo di essere ciechi e storpi.
Billy Ray
: Ah, io vi aiuterei volentieri ma ho perso la vista quando ho messo il piede su una mina in Vietnam nel '72. È stata un'esperienza terribile.
Agente Reynolds
: Sei stato in Vietnam? Anche noi. Dove?
Billy Ray
: Oh... Io stavo a Sang Bang... Ding Dong... Don Din... Sono stato un po' dappertutto, in un sacco di posti, in un sacco di posti, in un sacco di posti.
Agente Reynolds
: In quale unità eri?
Billy Ray
: Ah, stavo con i berretti verdi, squadre di unità speciale... Comando tattico aerotrasportato specialistico. Poi... poi con l'unità di battaglione, però era una cosa segreta, una cosa segreta, io ero l'agente arancio, io mi chiamavo in codice così, agente speciale arancio, mi chiamavo così, mi chiamavo.
Agente Pantuzzi
: Aerotrasportato, eh?
Billy Ray
: Io ci vedo! Io ci vedo! E ho anche... ho anche le gambe! Io... Oddio, guardate, ho due gambe! Riesco a camminare! Gesù! Miracolo, Gesù! Oh, grazie, grazie! Che bello! Non ci posso credere! Grazie! Non ci posso credere! Non ci posso credere! Io... Sia lodato Gesù Cristo e sempre sia lodato! Guardate: no, no, è troppo! Io non ci posso credere! Due angeli! Come potrò mai ringraziarvi? Il Signore ha aperto a Mosè le acque del Mar Rosso, e adesso ha fatto questo a me! Oh, Dio, come sono felice, guardatemi! No, no, è troppo, troppo! Che giornata stupenda! Non so come ringraziarvi! Non so come ringraziarvi. Sono ridiventato normale, guardate, cammino! Io cammino! Si è compiuto il miracolo! Chiamatemi Lazzaro! Sono guarito. Dio vi benedica. Siete stati stupendi tutti e due, tutti e due. Eh, eh, eh! Salve, ragazzi. Salve. Mi dispiace molto, amico. Tieni, la tua valigetta.
Louis
: Fermo! Al ladro! Aiuto!
Billy Ray
: Ehi, ma che stai dicendo, amico? Ecco la sua valigetta.
Louis
: Non spari, la prenda, la prenda. La prego, non mi uccida: io sto per sposarmi.
Billy Ray
: Auguri, ma io non voglio, grazie.
Louis
: Aiuto! Aiuto!
Billy Ray
: Ehi! Ehi!
Louis
: Aiuto! Aiuto!
Billy Ray
: Oh, Cristo! Scusi! Permesso!
Louis
: Aiuto!
Billy Ray
: Permesso! Permesso!
Louis
: È la dentro! Fermatelo!
Billy Ray
: Mi scusi!
Inserviente
: Ehi, ma...
Louis
: Attenti! Probabilmente è armato!
Billy Ray
: Permesso!
Louis
: Fermatelo! Mi ha rubato la valigetta! Fermatelo! Fermatelo!
Billy Ray
: Arrivederci!
Portiere
: È lì dentro! È pericoloso, ragazzi!
Billy Ray
: E va bene, tenetevela!
Louis
: Attenti! Non lo fate scappare! Eccolo lì! Prendetelo! Prendetelo, è sotto il tavolo! Qualcuno vada là sotto! Qualcuno vada là sotto! Eccolo lì! Eccolo lì!
Billy Ray
: Eh, eh, eh, eh! Avete dei problemi, ragazzi?
Randolph
: In nome di Dio, che cosa sta succedendo qua dentro?
Louis
: Ha tentato di rubarmi gli stipendi, Randolph. Mi ha aggredito in pieno giorno.
Billy Ray
: Ma che stai dicendo? Questo tizio mi è venuto addosso.
Louis
: Non è vero, sei stato tu a buttarmi per terra e a rubarmi la valigetta.
BILLT RAY
: Sì, ma è stato un incidente, amico.
Louis
: Un incidente? Non è vero.
Randolph
: Che succederà ora a quest'uomo?
Agente Pantuzzi
: Lo portiamo dentro per aggressione e tentata rapina, signore. Resistenza alla forza pubblica.
Mortimer
: Molto bravo, Winthorpe.
Billy Ray
: No, io sono innocente. È lui che è venuto addosso a me. Io volevo solamente ridargli la valigetta, tutto qui. E che devo andare in galera perché uno stronzo non guarda dove mette i
piedi?
Louis
: Signor agente, vorrei raccomandarle la massima durezza. Per la società, uomini come lui sono una minaccia.
Randolph
: Lei avrà avuto genitori separati, immagino.
Billy Ray
: Hm? E che ne so? Chi l'ha mai conosciuti!
Randolph
: Avrà avuto dei precedenti. Arresti minorili, presumo. Uso di droga, riformatori, prigioni di Stato e via dicendo, no?
Billy Ray
: Ehi, ma che vuole questo? Io voglio un avvocato. C'e un avvocato qui dentro? Non c'è...
Randolph
: Quell'uomo è il prodotto di un ambiente sottosviluppato. Non ha assolutamente niente che non va, e io lo posso
prova
re.
Mortimer
: Ma come? Ma certo che ha qualcosa che non va: è un negro, Randolph! E magari ruba da quando era ancora in fasce.
Randolph
: Trovandosi in un ambiente adeguato e con un adeguato incoraggiamento, io scommetto che quell'uomo potrebbe dirigere la nostra compagnia altrettanto bene che il nostro Winthorpe.
Mortimer
: Hai intenzione di scommettere veramente, Randolph? E suppongo che tu pensi anche che se Winthorpe dovesse perdere il suo posto, si ridurrebbe a rapinare la gente per le strade.
Randolph
: No, io non credo che la sola perdita del posto sarebbe sufficiente per il nostro Winthorpe. Io ritengo che dovremmo caricare sulle sue fragili spalle qualche altra sventuretta. Se perdesse sia il lavoro, che la casa, nonché la fidanzata e gli amici, e se cadesse in qualche modo in disgrazia, e fosse arrestato dalla polizia e mandato in galera, magari... Sì, sono sicuro che sguazzerebbe nel crimine come un pesce nell'acqua.
Mortimer
: Naturalmente bisognerebbe metterlo nell'ambiente sbagliato, con la gente della peggiore risma. Sì, insomma, con la feccia bella e buona, mio caro Randolph.
Randolph
: E va bene, mi vuoi provocare, vero? Questa volta è per una buona causa. Quanto vuoi scommettere?
Mortimer
: Diciamo la solita somma?
Randolph
: Perché no?
Penelope Witherspoon
: Quanto sei stato coraggioso, Louis.
Louis
: Qualcuno deve pur difendersi dai criminali come quello.
Penelope
: Ma avrebbe potuto ucciderti, Louis.
Louis
: In quella situazione non si ha il tempo di pensare. L'istinto ha il sopravvento. O si uccide o si è uccisi.
Penelope
: Louis le ha detto che ha fatto oggi?
Coleman
: Sì, è stato così cortese di farmi partecipe della disavventura di questo pomeriggio, miss Penelope.
Penelope
: Dio, quanto sei focoso, tesoro. Io mi sarei buttata in terra e avrei chiesto pietà, Louis. Ti voglio, Louis, adesso.
Louis
: Coleman.
Coleman
: Dica, signore.
Louis
: Credo che berremo i nostri drink nel soggiorno, accanto al fuoco.
Coleman
: Niente dessert, signore?
Louis
: Mangialo tu.
Coleman
: Grazie, signore. Pronto. Sì, sì sono solo, signor Duke. Che cosa? Un esperimento scientifico? No, niente affatto, signore, no, anzi... Mi sembra tutto molto... originale. Beh, la casa è sua e io lavoro per lei, hm? Sì, provvederò a tutto il necessario. Auguro una buonanotte anche a lei, signore. Che figlio di puttana!
Penelope
: Louis, mammina vuol dare un party per noi, subito dopo Capodanno. Il 2 di gennaio. Andrebbe bene per te?
Louis
: Ah, okay per me, tesoro. La trovo squisitamente gentile. Oh, accidenti, il 2 di gennaio? Non posso proprio, amore.
Penelope
: Oh, Louis.
Louis
: È il giorno in cui escono i rapporti sui raccolti.
Penelope
: Beh, ma... Ma che cosa c'entrano quegli stupidi rapporti sui raccolti col party di mammina?
Louis
: E il momento più critico dell'anno in ufficio, coniglietta, come te lo devo dire?
Penelope
: Però non e giusto. E perché non glielo fai fare un altro giorno, scusa?
Louis
: E no... Il Dipartimento dell'Agricoltura riceve stime da tutto il Paese. Pancetta di maiale, fagioli di soia, succo d'arancia surgelato...
Penelope
: Allora mi toccherà chiedere a Todd di farmi da cavaliere.
Louis
: Eh, no, aspetta un momento, tu! Non permetterò mai a quel playboy da strapazzo di corteggiarti!
Penelope
: Stavo scherzando.
Louis
: Vuoi sapere una cosa, tortorella?
Penelope
: Cosa?
Louis
: Noi due saremo una coppia fantastica. E avremo una vita fantastica, tortorella.
Coleman
: Mi scusi, signore.
Louis
: Che cosa c'è adesso, Coleman?
Coleman
: Pensa di avere ancora bisogno di me, signore?
Louis
: No, credo di avere tutto quello che mi occorre.
Coleman
: Buonanotte, signore.
Dal film:
Una poltrona per due
Scheda film e trama
Frasi del film
[Alla festa dei diplomi di terza media]
Robbie
: Benvenuta classe del 2011. I nostri anni nella scuola media sono giunti al termine, non possiamo più combattere, stiamo invecchiando! Per tutta la vita ho voluto crescere, volevo diventare grande, così la gente mi avrebbe preso sul serio. L'idea mi piaceva da morire. Crescere, trovare un lavoro, sposarmi ma... è tutta una fregatura! E l'amore... è la fregatura più grande! Io ero innamorato e so che fa ridere un po' perché ho solo 13 anni ma... non importa, lo ero. E prima pensavo, ci credevo davvero che esistesse un unico grande amore che se avessi combattuto per quella persona, avrebbe di sicuro funzionato, mi sembrava tutto così bello quando ero più piccolo ma, non vanno così le cose. Non esiste assolutamente il vero amore!
[Cal alzandosi davanti a tutti]
Cal
: Fermo!
[a bassa voce]
Ccccazzooo...
Jacob
: Non ci credo!
[Parlando con Robbie a bassa voce]
Cal
: Oh mio Dio, oh mio Dio...
Robbie
: Che cosa fai?
Cal
: Che cosa fai tu!
Robbie
: Avevo torto papà, non esiste il vero...
Cal
: Io... ehm... be', ecco la verità! Il discorso che ha fatto mio figlio fa schifo! Non è uno scherzo... in sua difesa, non so come volesse terminare, ma sarete d'accordo con me che si stava dirigendo verso una deprimente... ehm... fine! Mio figlio, non lui, il mio vero figlio, crede molto nei grandi gesti romantici, diciamo crede nell'esistenza dell'anima gemella! Ed è facile guardare un tredicenne e dire: "tu non sai di cosa parli tu hai torto"...ma non ne sono così sicuro! Io ho incontrato la mia anima gemella a 15 anni, siamo andati a prendere un gelato, dopodiché mio padre cominciò a prendermi in giro, sì, come fanno tutti i papà e gli dissi: "papà non significa niente, figurati uscirò con tante altre ragazze, avrò un sacco di altri appuntamenti..." e quella fu la prima volta in assoluto che mentii a mio padre. Ho incontrato la mia anima gemella quando avevo 15 anni e l'ho amata ogni minuto di ogni giorno, da quando le ho comprato quel cono menta e cioccolato. L'ho amata quando ha messo al mondo i miei tre magnifici figli, l'ho amata anche quando l'ho odiata... solo le coppie sposate mi capiranno... e non so se le cose si aggiusteranno, non so che succederà...mi dispiace Robbie questo non posso dirlo, ma posso prometterti una cosa, non smetterò di
prova
rci... perché quando si trova la persona giusta, non ci si arrende mai!
Dal film:
Crazy Stupid Love
Scheda film e trama
Frasi del film
Jacob
: Sei adorabile.
Hannah
: NO! Sono Sexy! Sono Sexy da "Vietato ai minori"! So come andrà nella versione per "minori accompagnati" di stasera, lo so: io mi ubriaco di brutto, a un certo punto svengo, tu mi copri con una coperta, mi dai un bacio sulla guancia e finisce così.... ma non sono venuta per questo. Sono qui per trombare il fico che ci ha
prova
to con me al bar!
Dal film:
Crazy Stupid Love
Scheda film e trama
Frasi del film
Commodo
: E adesso amano Massimo per la sua clemenza, così non posso ucciderlo, altrimenti apparirei ancora più spietato. Tutta questa storia sembra un folle incubo.
Falco
: Ti sta sfidando. Ogni sua vittoria è un atto di sfida. Il popolo se ne accorge, così come se ne accorge il Senato. Ogni giorno che lui vive i senatori si fanno più audaci. Uccidilo, Commodo.
Commodo
: No. Non voglio fare di Massimo un martire!
Falco
: Mi hanno raccontato di uno strano serpente marino che ha un modo piuttosto insolito di attirare le sue prede per poi ucciderle. Questo serpente giace sul fondo del mare come se fosse ferito, così i suoi nemici si avvicinano, e lui resta ancora sul fondo immobile. Allora i suoi nemici cominciano a strappargli a morsi piccoli pezzi di carne, e lui resta immobile, ancora.
Commodo
: Allora... resteremo immobili, e lasceremo avvicinare i nostri nemici a prenderci le carni. Fa' seguire ogni senatore.
Folla
: Sei un eroe, Massimo! Massimo, siamo con te! Ti adoriamo, Massimo.
Guardia
: Massimo.
Massimo
: Cicero, amico mio. Credevo di non rivederti mai più.
Cicero
: E io che fossi morto.
Massimo
: Quasi.! Da quanto tempo gli uomini stanno a Ostia?
Cicero
: Tutto l'inverno.
Massimo
: E come sono?
Cicero
: Grassi, e molto annoiati.
Massimo
: Chi li comanda?
Cicero
: Un incapace di Roma.
Massimo
: Quando potrebbero essere pronti a combattere?
Cicero
: Per te, domani.
Massimo
: Bisogna che tu mi faccia un favore.
Cicero
: Tutto.
Attore
: Venite a vedere, osservate, se non siete stati nell'arena potrete assistere allo spettacolo qui.
Cicero
: Grazie.
Attore
: Il gigante Massimo sconfigge il nostro imperatore, Commodo. Eh, che cosa dobbiamo fare? Lui sta sfidando tutti. Oh, che cosa stai facendo? Uh, numi dell'Olimpo! Oh, oh, oh! Oh, ma quale vittoria? Uh! L'ha preso, avete visto?
Guardia
: Fate largo! Fate largo!
Cicero
: Augusta Lucilla! Ho servito tuo padre a Vindobona!
Guardia
: Indietro.
Cicero
: Lucilla! Ho servito tuo padre a Vindobona!
Guardia
: Indietro.
Cicero
: E... e ho servito anche il generale Massimo! E lo servo ancora!
Lucilla
: Ferma. Ferma!
Guardia
: Ferma!
Lucilla
: State indietro!
Cicero
: Il generale ti manda un messaggio. Incontrerà il tuo politico.
Lucilla
: Per la tua lealtà, soldato.
Cicero
: Ti ringrazio, augusta Lucilla.
Guardia
: Andiamo!
Lucilla
: Lasciaci. Senatore Gracco.
Gracco
: Generale. Spero che la mia presenza qui oggi sia
prova
del fatto che tu puoi fidarti di me.
Massimo
: Il Senato è dalla tua parte?
Gracco
: Il Senato? Sì, posso parlare per loro.
Massimo
: Puoi comprare la mia libertà e farmi uscire da Roma?
Gracco
: Per quale motivo?
Massimo
: Lascia che esca dalle mura della città. Tieni pronti cavalli freschi per portarmi a Ostia, dov'è accampato il mio esercito. Per la notte del secondo giorno tornerò alla testa di cinquemila uomini.
Lucilla
: Ma le legioni hanno tutte nuovi comandanti leali a Commodo.
Massimo
: Lascia che i miei uomini mi vedano vivo, e vedrai a chi sono leali.
Gracco
: Questa è una pazzia! Nessun esercito romano è entrato nella capitale da cento anni!
Lucilla
: Gracco!
Gracco
: Non voglio barattare una tirannia per un'altra!
Massimo
: Il tempo delle mezze misure e delle parole è finito, Senatore.
Gracco
: E dopo il tuo glorioso colpo di mano che farai? Prenderai i tuoi cinquemila legionari e... partirai?
Massimo
: Io partirò. I soldati resteranno a proteggervi sotto il comando del Senato.
Gracco
: Così, una volta che Roma sarà diventata tua, tu non farai altro che renderla al popolo? Dimmi perché.
Massimo
: Perché questo era l'ultimo desiderio di un uomo morente. Io ucciderò Commodo, il destino di Roma lo lascio a voi.
Gracco
: Marco Aurelio si fidava di te. Sua figlia si fida di te. Io mi fiderò di te. Ma abbiamo poco tempo. Dammi due giorni e io riscatterò la tua libertà. E tu, tu rimani in vita, o io sarò morto. Adesso lasciamolo.
Dal film:
Il Gladiatore
Scheda film e trama
Frasi del film
Commodo
: Perché è ancora vivo?
Lucilla
: Non lo so.
Commodo
: Non dovrebbe essere vivo. Questo mi irrita molto. Sono terribilmente irritato. Ho fatto quanto dovevo fare. Se nostro padre avesse potuto fare a modo suo l'impero sarebbe stato fatto a pezzi. Lo capisci?
Lucilla
: Sì.
Commodo
: Che cosa hai
prova
to quando lo hai visto?
Lucilla
: Non ho
prova
to niente.
Commodo
: Ti ha colpito profondamente, non è vero?
Lucilla
: Non più di quanto io abbia colpito lui.
Commodo
: Mi hanno mentito in Germania. Mi avevano detto che era morto. Se mi hanno mentito non mi rispettano. Se non mi rispettano, come potranno amarmi?
Lucilla
: Allora dovrai far sì che le legioni sappiano che il tradimento non resterà impunito.
Commodo
: Povera sorella. Non vorrei essere tuo nemico.
Lucilla
: Che cosa farai?
Guardia
: Da questa parte.
Lucilla
: Le ricche matrone pagano bene per passare la notte coi loro campioni preferiti.
Massimo
: Sapevo che tuo fratello avrebbe mandato dei sicari, non credevo che avrebbe inviato il migliore!
Lucilla
: Massimo, lui non sa che sono qui.
Massimo
: Mia moglie e mio figlio sono stati bruciati e crocifissi da vivi!
Lucilla
: Non sapevo niente.
Massimo
: Non mentirmi!
Lucilla
: Io ho pianto per loro.
Massimo
: Come hai pianto per tuo padre? Come hai pianto per tuo padre?
Lucilla
: Ho vissuto in una prigione di paura da quel giorno. Non poter piangere tuo padre per timore di tuo fratello. Vivere nel terrore ogni momento di ogni giorno perché tuo figlio è l'erede al trono. Oh, se ho pianto.
Massimo
: Mio figlio era innocente!
Lucilla
: Come lo è il mio! Dovrà morire anche mio figlio perché tu possa fidarti di me?
Massimo
: Che cosa ti importa se mi fido di te o no?
Lucilla
: Gli dei ti hanno risparmiato, non lo capisci? Oggi ho visto uno schiavo diventare più potente dell'imperatore di Roma!
Massimo
: Gli dei mi hanno risparmiato? Io sono alla loro mercé. Il mio unico potere è di divertire il popolo!
Lucilla
: Quello è il potere! Il popolo è Roma! E finché Commodo lo controlla, controlla ogni cosa. Ascoltami, mio fratello ha dei nemici, in primo luogo nel Senato. Ma poiché il popolo lo segue, nessuno ha osato levarsi contro di lui prima di te.
Massimo
: Gli si oppongono senza fare niente!
Lucilla
: Ci sono politici che hanno dedicato la loro vita a Roma. Un uomo più di tutti. Se riesco a convincerlo, tu lo incontrerai?
Massimo
: Non riesci a capire? Potrei morire qui stanotte o nell'arena domani mattina! Io sono uno schiavo! Che cosa credi che possa mai fare?
Lucilla
: Quest'uomo vuole quello che vuoi tu.
Massimo
: Allora che uccida lui Commodo!
Lucilla
: Conoscevo un uomo una volta. Un uomo nobile. Un uomo di saldi princìpi, che amava mio padre e che mio padre amava. Quell'uomo servì bene Roma.
Massimo
: Quell'uomo non c'è più. Tuo fratello ha fatto bene il suo dovere.
Lucilla
: Lasciati aiutare da me.
Massimo
: Sì, tu puoi aiutarmi. Dimentica di avermi conosciuto. E non tornare mai più qui. Guardia! Questa donna ha finito con me.
Dal film:
Il Gladiatore
Scheda film e trama
Frasi del film
Voglio dirvi cosa vedo io. Vedo un sistema creato apposta per farvi fallire. So che amate le statistiche perciò ve ne do qualcuna. Al Richmond High solo il 51% degli studenti si diploma; di quelli che ci riescono solo il 6% va al college. Questo vuol dire che quando cammino lungo i corridoi della scuola e guardo dentro le aule, mi viene da pensare che solo uno studente forse andrà al college. "Dannazione Coach Carter se non andrò al college, dove andrò?", questa è davvero una bella domanda... E la risposta per i giovani maschi afroamericani è questa: "probabilmente in prigione". Da queste parti il 33% dei maschi di colore tra i 18 e i 24 anni viene arrestato. Perciò guardate il compagno a sinistra. Ora guardate quello a destra. Uno di voi verrà arrestato. Vivendo qui a Richmond si hanno molte più probabilità di andare in prigione che al college. Questi sono i numeri. Queste sono statistiche da analizzare. Stasera tornate a casa e guardate la vostra vita e quella dei vostri genitori e
prova
te a chiedervi: voglio di meglio? Se la risposta è sì, ci vedremo qui domani. E sono pronto a promettervi che farò tutto quello che è in mio potere per farvi andare al college e avere una vita migliore.
Ken Carter
Dal film:
Coach Carter
Scheda film e trama
Frasi del film
Sono stato così sciocco Vassili. L'uomo sarà sempre l'uomo, non esiste l'uomo nuovo. Con tanta fatica abbiamo
prova
to a creare una società che fosse giusta, dove non ci fosse niente da invidiare al tuo compagno. Ma ci sarà sempre qualcosa da invidiare: un sorriso, un'amicizia, qualcosa che non hai e di cui ti vuoi appropriare. In questo mondo, perfino nel mondo sovietico, ci saranno sempre i ricchi e i poveri. Ricchi di talento, poveri di talento. Ricchi di amore, poveri di amore.
Danilov
Dal film:
Il nemico alle porte
Scheda film e trama
Frasi del film
Lorne
: Capitano Faramir! Abbiamo trovato il terzo.
Faramir
: Devi venire con me. Subito. Laggiù. Entrare nello Stagno Proibito comporta la condanna a morte.
Frodo
: Ah...
Faramir
: Aspettano il mio ordine. Devo darlo?
Sméagol
: Che freddo stagno per fare un bagno. Polposo, sì,.. Se mi riesce io cerco un pesce. Polposo, sì! Ah!
Frodo
: Aspetta! Quella creatura è legata a me. E io a lui. È la nostra guida. Ti prego, fammi andare a parlargli. Sméagol! Il padrone è qui. Vieni, Sméagol. Fidati del padrone, vieni.
Sméagol
: Dobbiamo andare ora?
Frodo
: Sméagol, tu devi fidarti del padrone. Seguimi. Andiamo. Vieni. Vieni, Sméagol. Bravo, Sméagol. Così. Forza.
Sméagol
: Aaah!
Frodo
: Non fategli del male! Sméagol, non lottare! Sméagol, ascoltami!
Sméagol
: Padrone! Nooo! Aaah! Aaah! Nooo! Nooo!
Faramir
: Dove li stai conducendo? Rispondimi!
Gollum
: Sméagol... Perchè piangi, Sméagol?
Sméagol
: Uomini crudeli ci fanno male. Il padrone ci ha ingannati!
Gollum
: È naturale. Te l'avevo detto che ingannava. Te l'avevo detto che era falso.
Sméagol
: Il padrone è nostro amico. Nostro amico.
Gollum
: ll padrone ci ha traditi.
Sméagol
: No! Non sono affari tuoi! Lasciaci in pace!
Gollum
: Luridi piccoli Hobbit! Ce l'hanno tolto, rubato!
Sméagol
: No. No.
Faramir
: Cos'hanno rubato?
Gollum
: Il mio... tesoro! Aaah!
Sam
: Dobbiamo andarcene da qui. Andate voi, fatelo subito! Potete riuscirci. Usate l'Anello, padron Frodo. Solo questa volta. Mettetelo. Sparite.
Frodo
: Non posso. Avevi ragione, Sam. Hai
prova
to a dirmelo, ma.... Io... Mi dispiace. L'Anello mi sta afferrando, Sam. Se lo metto, lui mi troverà. Lui vedrà.
Sam
: Padron Frodo...
Faramir
: Così, questa è la risposta a tutti gli enigmi. Qui nelle Terre Selvagge ho voi, due Mezzuomini, e un esercito di Uomini al mio comando. E l'Anello del Potere a portata della mia mano. Un'occasione per Faramir, Capitano di Gondor, di mostrare le sue qualità.
Frodo
: No!
Sam
: Smettila! Lascialo in pace! Ma non capisci? Lui deve distruggerlo! È lì che stiamo andando, a Mordor. Alla Montagna di Fuoco!
Malamir
: Osgiliath è stata attaccata. Chiedono rinforzi immediati.
Sam
: Ti prego. È un tale peso. Non vorresti aiutarlo?
Malamir
: Capitano.
Faramir
: Preparatevi a partire! L'Anello andrà a Gondor.
Samvise Gamgee
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Le due Torri
Scheda film e trama
Frasi del film
C'era un tempo per i miracoli della fede. C'è un tempo per i miracoli della Scienza. Un giorno il mio medico potrà, lo spero, dirmi: "
Prova
ad alzarti, perché forse cammini". Ma non ho molto tempo, non abbiamo molto tempo. E, tra una lacrima e un sorriso, le nostre dure esistenze non hanno bisogno degli anatemi dei fondamentalisti religiosi, ma del silenzio della libertà, che è democrazia. Le nostre esistenze hanno bisogno di una cura, di una cura per corpi e spiriti. Le nostre esistenze hanno bisogno di libertà per la ricerca scientifica. Ma non possono aspettare. Non possono aspettare le scuse di uno dei prossimi papi.
[Noi che non possiamo aspettare]
Luca Coscioni
Cit. da
Il maratoneta
Frasi di Luca Coscioni
C'era un tempo per i miracoli della fede. C'è un tempo per i miracoli della scienza. Un giorno, il mio medico potrà, lo spero, dirmi:
prova
ad alzarti, perché forse cammini.
Luca Coscioni
Frasi di Luca Coscioni
Come rimpiango che non siate qui. Quale gioia avreste
prova
to nel vedere Velázquez. Da solo, vale il viaggio. I pittori di tutte le altre scuole, che sono intorno a lui al Museo di Madrid, e molto ben rappresentati, sembrano tutti, in confronto a lui, dei rimasticatori. È il pittore dei pittori.
Edouard Manet
Frasi di Edouard Manet
Lorne
: Capitano Faramir! Abbiamo trovato il terzo.
Faramir
: Devi venire con me. Subito. Laggiù. Entrare nello Stagno Proibito comporta la condanna a morte.
Frodo
: Ah...
Faramir
: Aspettano il mio ordine. Devo darlo?
Sméagol
: Che freddo stagno per fare un bagno. Polposo, sì,.. Se mi riesce io cerco un pesce. Polposo, sì! Ah!
Frodo
: Aspetta! Quella creatura è legata a me. E io a lui. È la nostra guida. Ti prego, fammi andare a parlargli. Sméagol! Il padrone è qui. Vieni, Sméagol. Fidati del padrone, vieni.
Sméagol
: Dobbiamo andare ora?
Frodo
: Sméagol, tu devi fidarti del padrone. Seguimi. Andiamo. Vieni. Vieni, Sméagol. Bravo, Sméagol. Così. Forza.
Sméagol
: Aaah!
Frodo
: Non fategli del male! Sméagol, non lottare! Sméagol, ascoltami!
Sméagol
: Padrone! Nooo! Aaah! Aaah! Nooo! Nooo!
Faramir
: Dove li stai conducendo? Rispondimi !
Gollum
: Sméagol... Perchè piangi, Sméagol?
Sméagol
: Uomini crudeli ci fanno male. Il padrone ci ha ingannati!
Gollum
: È naturale. Te l'avevo detto che ingannava. Te l'avevo detto che era falso.
Sméagol
: Il padrone è nostro amico. Nostro amico.
Gollum
: ll padrone ci ha traditi.
Sméagol
: No! Non sono affari tuoi ! Lasciaci in pace!
Gollum
: Luridi piccoli Hobbit! Ce l'hanno tolto, rubato!
Sméagol
: No. No.
Faramir
: Cos'hanno rubato?
Gollum
: Il mio... tesoro! Aaah!
Sam
: Dobbiamo andarcene da qui. Andate voi, fatelo subito! Potete riuscirci. Usate l'Anello, padron Frodo. Solo questa volta. Mettetelo. Sparite.
Frodo
: Non posso. Avevi ragione, Sam. Hai
prova
to a dirmelo, ma.... Io... Mi dispiace. L'Anello mi sta afferrando, Sam. Se lo metto, lui mi troverà. Lui vedrà.
Sam
: Padron Frodo...
Faramir
: Così, questa è la risposta a tutti gli enigmi. Qui nelle Terre Selvagge ho voi, due Mezzuomini, e un esercito di Uomini al mio comando. E l'Anello del Potere a portata della mia mano. Un'occasione per Faramir, Capitano di Gondor, di mostrare le sue qualità.
Frodo
: No!
Sam
: Smettila! Lascialo in pace! Ma non capisci? Lui deve distruggerlo! È lì che stiamo andando, a Mordor. Alla Montagna di Fuoco!
Malamir
: Osgiliath è stata attaccata. Chiedono rinforzi immediati.
Sam
: Ti prego. È un tale peso. Non vorresti aiutarlo?
Malamir
: Capitano.
Faramir
: Preparatevi a partire! L'Anello andrà a Gondor.
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Le due Torri
Scheda film e trama
Frasi del film
Che dalla pazzia possa nascere un barlume di saggezza, forse lo
prova
no questi farneticanti aforismi.
Menotti Lerro
Frasi di Menotti Lerro
Tra un uomo e una donna può esserci amicizia solo se entrambi non
prova
no attrazione.
Menotti Lerro
Frasi di Menotti Lerro
A tutti può capire di
prova
re invidia: lo stupido l'asseconda, il saggio la combatte.
Menotti Lerro
Frasi di Menotti Lerro
Quando il cuore non regge alla tua corsa, allora sappi che è giunto il momento di metterlo alla
prova
, di accelerare.
Menotti Lerro
Frasi di Menotti Lerro
L'unica solitudine che si apprezza è quella che si
prova
dopo una serata trascorsa con gli amici.
Menotti Lerro
Frasi di Menotti Lerro
Se sei solo in mezzo al mare non ti resta che
prova
re a nuotare.
Menotti Lerro
Frasi di Menotti Lerro
Gli uomini
prova
no pietà per coloro che soffrono di patologie del corpo e deridono coloro che soffrono di patologie della mente. Non è forse la follia patologia onorevole?
Menotti Lerro
Frasi di Menotti Lerro
Prova
re invidia è come riconoscere la propria inferiorità.
Menotti Lerro
Frasi di Menotti Lerro
I grandi uomini non
prova
no invidia.
Menotti Lerro
Frasi di Menotti Lerro
La poesia è la fotografia dei sentimenti. Come una fotografia cattura la realtà esterna e la trattiene in modo tale da consentire a colui che ammira di ritornare al passato e rivivere le emozioni di allora; allo stesso modo le parole che hanno catturato i sentimenti di un determinato istante potranno essere riguardate allo scopo di ri
prova
re le stesse sensazioni di un tempo.
Menotti Lerro
Frasi di Menotti Lerro
Alcuni scrivono la storia, altri
prova
no a fuorviarla o a imporla.
Menotti Lerro
Frasi di Menotti Lerro
L'unica invidia che abbia mai
prova
to è stata per il mio gatto: usa le mie unghie per grattarsi, la mia cenere per scaldarsi, i miei piedi per profumarsi.
Menotti Lerro
Frasi di Menotti Lerro
Mi piacerebbe essere nato leone per poter raccontare a tutti cosa si
prova
nel portare la criniera.
Menotti Lerro
Frasi di Menotti Lerro
Galadriel
: Desideri guardare nello specchio?
Frodo
: Che cosa vedrò?
Galadriel
: Nemmeno il più saggio può dirlo. Lo specchio mostra molte cose. Cose che furono, cose che sono, e alcune cose che devono ancora verificarsi.
Frodo
: No!
Galadriel
: Io so cos'è che hai visto. Perché è anche nella mia mente. È ciò che si verificherà se tu dovessi fallire. La Compagnia si sta disperdendo. La cosa è già cominciata. Tenterà di prendere l'Anello. Tu sai a chi mi riferisco. Uno a uno, l'Anello li distruggerà tutti.
Frodo
: Se me lo chiedi, io ti darò l'Unico Anello.
Galadriel
: Me lo offri di tua iniziativa? Non nego che il mio cuore l'ha desiderato a lungo. Al posto dell'Oscuro Signore tu avresti una Regina! Non oscura, ma bellissima e terribile come l'alba! Infida come il mare! Più forte delle fondamenta della Terra! E tutti mi ameranno, disperandosi! Ho superato la
prova
. Perderò i poteri, me ne andrò all'Ovest, e rimarrò Galadriel.
Frodo
: Non posso farcela da solo.
Galadriel
: Sei il portatore dell'Anello, Frodo. Portare l'Anello del Potere vuol dire essere soli. Questo incarico è stato affidato a te, e se tu non troverai il modo, nessuno potrà.
Frodo
: Allora so cosa devo fare. È solo... che ho paura di farlo.
Galadriel
: Anche la persona più piccola può cambiare il corso del futuro.
Dal film:
Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello
Scheda film e trama
Frasi del film
Frodo
: Ah!
Aragorn
: Frodo! Boromir.
Boromir
: Che strano destino. Dobbiamo
prova
re tanti timori e dubbi per una cosa così piccola. Un oggettino...
Aragorn
: Boromir! Da' l'Anello a Frodo.
Boromir
: Come desideri. Non mi interessa. Eh, eh.
Saruman
: Così, Gandalf, hai tentato di condurli per Caradhras. E se poi fallisci? Allora dove andrai? Se la montagna ti sconfigge, rischierai una via più insidiosa?
Legolas
: C'è un'empia voce nell'aria.
Gandalf
: È Saruman!
Aragorn
: Vuole buttare giù la montagna! Gandalf, dobbiamo tornare indietro!
Gandalf
: No!! Losto Caradhras, sedho, hodo, nuitho i 'ruith!
Saruman
: Cuiva nwalca Carnirassë! Nai yarvaxëa rasselya taltuva ñotto-carinnar!
Legolas
: Frodo!
Gimli
: Ah!
Boromir
: Dobbiamo abbandonare la montagna! Verso la Breccia di Rohan! Prendete la via Ovest per la mia città!
Aragorn
: La Breccia di Rohan ci porta troppo vicini a Isengard.
Gimli
: Non possiamo passare sopra le montagne. Passiamoci sotto! Attraverso le Miniere di Moria.
Saruman
: Moria. Hai paura di quelle Miniere. I Nani hanno scavato troppo a fondo e con troppa avidità. Sai cos'hanno risvegliato nell'oscurità di Khazad-dûm? Ombra... e fiamme.
Gandalf
: Colui che porta l'Anello decida. Frodo?
Frodo
: Attraverseremo le Miniere.
Gandalf
: Così sia fatto.
Dal film:
Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello
Scheda film e trama
Frasi del film
Cara Claire, ci sono parole "e" e "se" che da sole non hanno nulla di minaccioso, ma se le metti insieme una vicina all'altra hanno il potere di tormentarti per tutta la vita: "e se... e se... e se...". Non so come sia finita la tua storia, ma se quello che hai
prova
to a quel tempo era vero amore, beh non è mai troppo tardi.
Se era vero allora perché non dovrebbe essere vero adesso. Ti serve solo il coraggio di seguire il tuo cuore. Non so cosa si
prova
con un amore come quello di Giulietta, un amore per cui lasciare le persone care, per cui attraversare gli oceani, ma mi piacerebbe credere che, se mai io dovessi
prova
rlo, avrei il coraggio di tenerlo stretto. Claire se non lo hai fatto prima, spero che tu un giorno lo faccia!
Sophie Hall
Dal film:
Letters to Juliet
Scheda film e trama
Frasi del film
La natura audace delle azioni di Muad'Dib può giudicarsi dal fatto che lui sapeva, fin dall'inizio, dov'era diretto, e tuttavia non una sola volta ha abbandonato quel sentiero. Lo espresse chiaramente quando dichiaro': Vi dico che ora è giunto il momento di
prova
re come io sia l'Ultimo Servitore. Cosi', Egli uni' il tutto in Uno, così sia gli amici che i nemici avrebbero potuto venerarlo. Per questa ragione, e soltanto per questa, i suoi apostoli hanno pregato, dicendo: Signore, salvaci dagli altri sentieri che Muad'Dib ha riscoperto con le Acque della Sua Vita. Quegli altri sentieri si possono immaginare soltanto col più profondo disgusto.
[dallo Yam-el-Din - Il Libro del Giudizio]
Frank Herbert
Cit. da
Messia di Dune
Frasi di Frank Herbert
Per i Fremen, lei è il Simbolo della Terra, una semidea il cui compito è quello di proteggere le tribù dagli effetti della violenza. È la Reverenda Madre di tutte le Reverende Madri. I pellegrini vengono a cercarla perché restituisca ad essi la virilità perduta o la fecondità al suolo inaridito: per essi rappresenta una sorta di potere antimentat. E si alimenta della sete umana di mistero. È la
prova
vivente dei limiti dell'«analitico». È l'estrema tensione, la vergine-meretrice: acuta, volgare, crudele, i suoi capricci possono distruggere come una tempesta di Coriolis.
[Santa Alia del Coltello, come è descritta nel «Rapporto» di Irulan]
Frank Herbert
Cit. da
Messia di Dune
Frasi di Frank Herbert
Profezia e preveggenza. Com'è possibile
prova
rne la verità davanti a domande senza risposta? Considera: in quale misura "l'onda" (come Muad'Dib chiama la sua visione immagine) è vera profezia, e quanto invece il profeta contribuisce a plasmare il futuro perché si adatti alla profezia? Il profeta vede veramente l'avvenire, oppure una linea di frattura, una crepa, un difetto che lui potrebbe spezzare con le decisioni o le parole, come il tagliatore di diamanti spezza una gemma con un colpo di scalpello?
[da "Riflessioni personali su Muad'Dib", della Principessa Irulan]
Frank Herbert
Cit. da
Dune
Frasi di Frank Herbert
«Molti uomini hanno
prova
to.» «Hanno
prova
to e hanno fallito?» «Hanno
prova
to e sono morti...»
[Reverenda Madre Gaius H. Mohiam]
Frank Herbert
Cit. da
Dune
Frasi di Frank Herbert
Oggi sento di poter rivendicare i progressi significativi realizzati sul versante di alcuni fondamentali diritti e di poter rappresentare con convinzione i valori per i quali abbiamo operato. Al valore della effettiva uguaglianza nella laicità è ispirata la legge sulle unioni civili il cui percorso di attuazione si è concluso. Abbiamo ora una legge che, per il nostro Paese, rappresenta una svolta di civiltà. Al valore della tutela delle persone deboli è orientata la legge sull'assistenza di persone con disabilità grave prive del sostegno familiare. La stessa legge introduce per la prima volta finalmente nel nostro ordinamento un sistema generalizzato di indennizzo delle vittime di reati intenzionali violenti. Anche questo credo sia un importante segno di civiltà. Come lo è la legge che colpisce l'odioso fenomeno del "caporalato", ap
prova
ta lo scorso anno, fenomeno che ferisce la dignità e il valore della persona che lavora. Anche in tema di accoglienza e diritto d'asilo è nostro dovere salvaguardare le garanzie fondamentali.
Andrea Orlando
Frasi di Andrea Orlando
Le idee, per realizzarsi, non hanno bisogno di manifestazioni visibili: proprio nell'invisibile serbano le loro forze più pure, e l'esito non gratificante di uno sforzo è la migliore
prova
per chi si applica con passione.
Stefan Zweig
Cit. da
La patria comune del cuore
Frasi di Stefan Zweig
Ma forse tutti quegli amici di Vienna erano in ultima analisi più saggi di me, perché essi soffersero soltanto quando la sventura veramente accadde, mentre io l'avevo già
prova
ta nella fantasia e la rivivevo una seconda volta nella realtà. Comunque io non li capivo più e non riuscivo più a farmi capire. Dopo due giorni avevo rinunciato a mettere in guardia ‐ qualcuno. Perché conturbare gente che non voleva essere turbata?
Stefan Zweig
Cit. da
Il mondo di ieri
Frasi di Stefan Zweig
Il fanciullo ha formulato la eterna domanda ebraica: perché Iddio tratta proprio noi tanto duramente, fra tutti gli altri popoli, noi che lo abbiamo servito come nessun altro? Perché ci getta sotto i piedi degli altri, affinché ci calpestino, noi che per primi l'abbiamo riconosciuto e celebrato nell'impenetrabilità dell'essere Suo? Perché distrugge quel che edifichiamo, annienta quello che speriamo, perché ci nega la dimora dovunque noi ci arrestiamo, perché aizza un popolo dopo l'altro contro di noi con odio eternamente rinnovato? Perché ci mette così duramente alla
prova
, noi, sempre noi, che egli aveva eletti e iniziati per primi nei suoi misteri? No, io non voglio mentire a un fanciullo, perché se la sua domanda è bestemmia allora io stesso sono un bestemmiatore in tutti i giorni della mia vita. Ecco, io lo confesso davanti a voi tutti: anch'io, per quanto resista, anch'io contendo senza fine con Dio, anch'io, vecchio di ottant'anni, rivolgo a Dio giorno per giorno la domanda di questo innocente: perché ci precipita Egli così profondamente nella miseria? Perché permette che siamo privati dei nostri diritti, perché aiuta persino i ladri nelle loro rapine? E anche se mi batto mille volte il petto con il pugno, umiliandomi, pure non posso soffocarlo questo grido d'ansiosa domanda. Non sarei un ebreo né un uomo se essa non mi torturasse ogni giorno, e solo nella morte essa s'irrigidirà sulle mie labbra».
Stefan Zweig
Cit. da
Il candelabro sepolto
Frasi di Stefan Zweig
La povertà è sempre stata di casa con la filosofia: è onesta, moderata, padrona di poco, desiderosa di ap
prova
zione, è un bene sicuro rispetto alle ricchezze; non si preoccupa mai delle apparenze, è di modi semplici, benevola quando dà consigli, non istiga mai alcuno alla superbia, non riduce mai alcuno al male per la sua sfrenatezza, mai rende bestiali con la sua tirrannia, non vuole, né può, tutti i piaceri del ventre e del sesso.
Apuleio
Cit. da
Sulla magia e in sua difesa
Frasi di Apuleio
È cominciata così. Io, avevo mai detto niente. Niente. È Arthur Ganate che mi ha fatto parlare. Arthur, uno studente, un fagiolo anche lui, un compagno. Ci troviamo dunque a Place Clichy. Era dopo pranzo. Vuol parlarmi. Lo ascolto. "Non restiamo fuori! mi dice lui. Torniamo dentro!". Rientro con lui. Ecco. "'Sta terrazza, attacca lui, va bene per le uova alla coque! Vieni di qua". Allora, ci accorgiamo anche che non c'era nessuno per le strade, a causa del caldo; niente vetture, nulla. Quando fa molto freddo, lo stesso, non c'è nessuno per le strade; è lui, a quel che ricordo, che mi aveva detto in proposito: "Quelli di Parigi hanno sempre l'aria occupata, ma di fatto, vanno a passeggio da mattino a sera;
prova
ne è che quando non va bene per passeggiare, troppo freddo o troppo caldo, non li si vede più; son tutti dentro a prendersi il caffè con la crema e boccali di birra. È così! Il secolo della velocità! dicono loro. Dove mai? Grandi cambiamenti! ti raccontano loro. Che roba è? È cambiato niente, in verità. Continuano a stupirsi e basta. E nemmeno questo è nuovo per niente. Parole, e nemmeno tante, anche le parole che son cambiate! Due o tre di qui, di là, di quelle piccole..." Tutti fieri allora d'aver fatto risuonare queste utili verità, siamo rimasti là seduti, incantati, a guardare le dame del caffè.
Louis-Ferdinand Céline
Cit. da
Viaggio al termine della notte
‐ Incipit
Frasi di Louis-Ferdinand Céline
Gli nasconde tutto la vita agli uomini. Nel rumore che fanno loro stessi non sentono niente. Se ne fottono. E più la città è grande e più è alta e più se ne fottono. Ve lo dico io. Ho
prova
to. Val mica la pena.
Louis-Ferdinand Céline
Cit. da
Viaggio al termine della notte
Frasi di Louis-Ferdinand Céline
'Sta repulsione istintiva che ispirano i commercianti a quelli che li avvicinano e che capiscono, è una delle rarissime consolazioni che quelli che non vendono niente a nessuno
prova
no a essere poveri come sono.
Louis-Ferdinand Céline
Cit. da
Viaggio al termine della notte
Frasi di Louis-Ferdinand Céline
Lambert
: Dov'è la Terra?
Kane
: Se non lo sai tu...
Ripley
: Non è il nostro sistema.
Kane
: Analizzatore, contatta controllo traffico.
Ripley
[alla radio]
: Qui veicolo commerciale da traino Nostromo, proveniente da Solomon. Numero di registrazione 180924609. Ripeto: qui veicolo commerciale da traino Nostromo, proveniente da Solomon. Numero di registrazione 180924609... Niente.
Kane
: Continua a
prova
re.
Ripley
: Chiamo controllo traffico Antartica. Mi sentite, Antartica? Passo. Qui veicolo commerciale da traino Nostromo...
Lambert
: L'ho trovato. Vicino a Zeta2 sul Reticolo, non abbiamo ancora raggiunto i limiti esterni.
Kane
[scopre che sono solo a metà strada per la Terra]
: È incredibile...
Lambert
: Che diavolo stiamo facendo quaggiù?
Kane
: Ehi, un momento... Che cosa ha detto, Lambert?
Ripley
: "Non è il nostro sistema".
Lambert
: Lo so, questo!
Dal film:
Alien
Scheda film e trama
Frasi del film
Congratulazioni! Congratulazioni! Il fatto che la Video Production news vi abbia selezionati è la
prova
che la commissione ha apprezzato le vostre storie lavorative e personali. Spero che grazie al duro lavoro e al massimo impegno supererete il programma di tirocinio e perseguirete i vostri obiettivi di carriera come impiegati a tempo pieno della Video Production news. Ve lo dico per esperienza signori: un modo sicuro per fare carriera è ascoltarmi con attenzione e seguire i miei ordini. Vi sentirete confusi a volte e altre volte insicuri, ma ricordate: mai e poi mai vi chiederò di fare qualcosa che non farei io stesso.
Lou Bloom
Dal film:
Lo sciacallo - Nightcrawler
Scheda film e trama
Frasi del film
Alcuni, dicono che il mondo finirà nel fuoco,
|
Alcuni dicono finirà nel ghiaccio.
|
Da quello che ho
prova
to di desiderio
|
Approvo coloro che sono per il fuoco.
|
Ma se dovessi perire due volte,
|
Credo di conoscere abbastanza il male
|
Per ammettere che per la distruzione
|
Il ghiaccio è pure forte e sarebbe sufficiente.
Robert Frost
Titolo della poesia:
Fuoco e ghiaccio
Frasi di Robert Frost
Lucy
: Ogni cellula conosce e parla con ogni altra cellula. Le cellule si scambiano migliaia di bit di informazioni al secondo, si raggruppano e formano una gigantesca rete di comunicazione, che a sua volta forma la materia. Le cellule si uniscono, assumono una forma, si deformano, si riformano. Non fa differenza, è la stessa cosa. Gli uomini si considerano unici. Quindi hanno basato l'intera teoria dell'esistenza sula loro unicità. Uno è la loro unità di misura. Ma non è così. I sistemi sociali che abbiamo costituito sono un'abbozzo. 1+1=2. Questo abbiamo imparato. Ma 1 + 1 non ha mai fatto 2. Non esistono in realtà né numeri né lettere. Abbiamo codificato la nostra esistenza per ridurla a dimensione umana, per renderla comprensibile. Abbiamo creato una scala di misura così da dimenticare la sua natura insondabile.
Samuel Norman
: Ma se l'uomo non è l'unità di misura e il mondo non è governato dalle leggi della matematica, che cosa governa tutto?
Lucy
: Filmi un'auto che sfreccia su una strada, velocizzi l'immagine all'infinito e l'auto scompare. Quindi che
prova
abbiamo della sua esistenza? Il tempo da legittimità alla sua esistenza. Il tempo è la sola vera unità di misura. È la
prova
dell'esistenza della materia. Senza tempo noi non esistiamo.
Samuel Norman
: Il tempo è l'unità.
Dal film:
Lucy
Scheda film e trama
Frasi del film
Imparare è sempre un processo doloroso. Come quando sei piccolo e ti crescono le ossa e ti fa male tutto. Ci credi che ricordo il suono delle mie ossa che crescono? Come un cigolio sotto la pelle. Tutto è diverso adesso. Per esempio i rumori sono musica che riesco a percepire armoniosamente. È strano, ero così preoccupata di chi fossi e di cosa volessi diventare e ora che ho accesso alle parti più recondite del mio cervello mi rendo conto che quello che fa di noi ciò che siamo è primitivo. Sono tutti ostacoli. È senza senso? Come questo dolore che stai
prova
ndo. Ti blocca. Ti impedisce di capire. Tutto quello a cui pensi ora è il dolore e basta.
Lucy
Dal film:
Lucy
Scheda film e trama
Frasi del film
Immaginate per un momento come sarebbe la nostra vita se avessimo accesso diciamo...al 20% delle nostre capacità cerebrali. Questo primo stadio ci potrebbe dare la possibilità di avere il controllo completo del nostro corpo.
[...]
Se ci riflettete è davvero sconcertante pensare che i greci, gli egiziani e gli indiani sapessero dell'esistenza delle cellule secoli prima dell'invenzione del microscopio. E che dire a proposito di Darwin, che tutti presero per matto quando presento la sua teoria dell'evoluzione? Sta a noi
prova
re ad andare oltre le regole e le leggi e passare dall'evoluzione alla rivoluzione. Cento miliardi di neuroni per essere umano di cui soltanto il 15% è attivo. Vi sono più connessioni in un corpo umano di quante stelle ci sono in una galassia. Noi possediamo una rete gigantesca di informazioni a cui non abbiamo quasi nessun accesso.
[...]
Lo stadio successivo sarebbe probabilmente il controllo di altre persone, ma per questo dovremmo accedere ad almeno il 40% delle nostre capacità cerebrali. Dopo il controllo di noi stessi e di altri ci sarebbe il controllo della materia. Ma adesso stiamo entrando nel regno della fantascienza. E ne sappiamo tanto quanto un cane che guarda la Luna.
Samuel Norman
Dal film:
Lucy
Scheda film e trama
Frasi del film
Dopo la laurea in giurisprudenza andai a Roma. Mi presentai ai cancelli di via Teulada da questuante. Pensavo la Rai come Broadway. Pareva un supercarcere. Mi chiesero quale provino volessi fare. Risposi: tutti.
Prova
i come pianista, cantante, attore, presentatore. Mi esaminò Antonello Falqui, convinto che i siciliani non sapessero l'italiano. "Pure Cavour pensava che parlassimo arabo", replicai. Il responso fu: "Buona presenza. Adatto a spettacoli minori".
Pippo Baudo
Frasi di Pippo Baudo
Jack
: Su, prego, entri. Si accomodi, su.
Grady
: Grazie, sir. Grazie. Allora, vediamo se viene via con un po' d'acqua.
Jack
: Oh, bene, ecco. Lo poggio qui, il mio bourbon e Advocaat, okay?
Grady
: Eh, eh! Solamente un minuto, sir.
Jack
: Ma certo. Senta, Jeeves, qui come la chiamano?
Grady
: Grady, sir, Delbert Grady.
Jack
: Grady?
Grady
: Sì, sir.
Jack
: Delbert Grady?
Grady
: Esatto, sir.
Jack
: Mister Grady, noi due ci siamo mai visti prima?
Grady
: No, sir. Credo proprio di no. Ecco, sì, sta venendo via, sir.
Jack
: Ehm... Mister Grady... ma lei non era il custode di quest'albergo?
Grady
: Ma no, sir, non mi pare proprio.
Jack
: Eh? Lei è sposato, non è vero, Mister Grady?
Grady
: Certo, sir. Ho moglie e due figlie, sir.
Jack
: E... dove sono ora?
Grady
: Oh, da qualche parte, al momento dove non saprei, sir.
Jack
: Mister Grady, lei faceva il custode, qui. Io l'ho riconosciuta. Ho visto su dei giornali una sua fotografia. Lei ha... fatto a pezzi moglie e figlie, piccolissimi pezzi, e... poi si è sparato al cervello.
Grady
: È strano, sir. Molto. È una cosa che non ricordo affatto.
Jack
: Mister Grady, io lo so che lei era il custode dell'albergo.
Grady
: Mi spiace di doverla contraddire, ma è lei il custode dell'albergo. È sempre stato lei il custode. Io lo so perché... io sono qui da sempre. Deve sapere, mister Torrance, che suo figlio fa tutto il possibile per inserire un elemento estraneo in questa situazione? Lo sapeva, sir?
Jack
: No.
Grady
: È così, mister Torrance.
Jack
: Chi è?
Grady
: Un negro.
Jack
: Un negro?
Grady
: Negro, cuoco.
Jack
: E come?
Grady
: Suo figlio ha dei poteri segreti. Credo che lei non sappia quanti ne ha, sir. Ma vede, sta
prova
ndo ad usare questi poteri contro di lei, capisce?
Jack
: Lui è un bambino che ha molta volontà.
Grady
: Certo che ne ha, mister Torrance. Ha molta volontà, suo figlio. Ed è anche... anche birbone, se posso prendermi la libertà di dirlo.
Jack
: È sua madre. È lei che si mette in mezzo.
Grady
: Una parolina, forse sarà il caso di dirgliela. Se... Se mi permette, le do un consiglio, e magari più di uno. Le mie figlie, all'inizio, non amavano affatto l'Overlook Hotel. Una di loro, addirittura, rubò una scatola di fiammiferi e cercò di dargli fuoco. Ma io le punii tutte e due. E quando mia moglie si mise in mezzo per impedirmi di fare il mio dovere, io punii anche lei.
Dal film:
Shining
Scheda film e trama
Frasi del film
Ken
: Okay, Jack, siamo pronti a vedere se il computer accetta la trasmissione dei dati di rientro.
Jack
: Okay. IMU in alto. Tocca di nuovo a noi, ragazzi.
Ken
: Capito tutto, Jack?
Jack
: Okay, Ken. Telemetria in salita, modulo di comando in ricezione, giusto?
Ken
: Affermativo, Jack. Coraggio,
prova
ci.
Gene
: Forza.
Jack
: Telemetria in salita.
Tecnico
: Finalmente!
Controllo
: Ora va meglio.
Lunney
: È andata.
Tecnico
: Okay, ragazzi, forza, al lavoro.
Ken
: Controlla l'amperaggio. Come va?
Jack
: Siamo in marcia di nuovo, Ken. Vorrei che tu fossi qui.
Ken
: Ti posso capire.
Fred
: Complimenti, Ken. Sei un asso, Jack.
Rientro
: Volo, qui è RETRO.
Gene
: Vai, RETRO.
Rientro
: Volo, abbiamo un avviso di tifone al limite della zona di recupero principale.
Gene
: Ripeti, RETRO.
Rientro
: Volo, abbiamo un avviso di tifone al limite della zona di recupero principale. È solo un avviso, potrebbe anche passare lontano.
Gene
: Sì, con la fortuna che si ritrovano...
Jack
: Jim, ci liberiamo del modulo di servizio!
Jim
: D'accordo, Jack. Al tre. Uno, due... spinta in alto!
Jack
: Distaccato.
Jim
: Invertire la spinta.
Jack
: Modulo di servizio distaccato.
Jim
: Okay, Houston. Il modulo di servizio è distaccato. Adesso possiamo vedere cos'è successo.
Ken
: Ricevuto.
Fred
: Eccolo là. Lo vedo.
Jim
: Houston, stiamo dando la nostra prima occhiata al modulo di servizio. Un intero lato dell'astronave è mancante. Proprio accanto alle antenne principali un intero pannello è saltato via sino al... sino al nostro scudo termico.
Ken
: Eh... ricevuto, Aquarius.
Fred
: Dev'essere partito anche il cono del motore. Lo vedi?
Jack
: Per la miseria! È incredibile!
Deke
: Lo scudo termico.
Dal film:
Apollo 13
Scheda film e trama
Frasi del film
Jack
: Come andiamo, Fred?
Fred
: Tutto okay.
Jack
: Ma che diavolo è stato?
Jim
: Forse il diaframma di sicurezza dell'elio. Houston, potete confermare se si è rotto il diaframma di sicurezza dell'elio?
Andy
: Confermato, Jim.
Jim
: Ah, Houston, ma potrà influenzare il nostro angolo di rientro?
Andy
: Negativo, il vostro angolo di rientro è costante a 6,24, Aquarius.
Jim
: Houston, noi gradiremmo molto la procedura di rientro, quassù. Quand'è che potremmo averla?
Andy
: Eh... sta arrivando al galoppo, Aquarius.
Jim
: Eh, Houston, noi non possiamo fare tutto insieme all'ultimo minuto. Ecco, sentite come facciamo. Ci dite adesso la procedura. Qualunque essa sia. E noi ce la riguardiamo passo per passo per evitare ogni intoppo. Siamo tutti un po' stanchi, quassù. E la Terra si avvicina sempre di più.
Deke
: Jim, qui è Deke.
Fred
: È Deke.
Jack
: Non sanno cosa fare.
Fred
: Forse Jack ha ragione.
Jim
: Ciao Deke, com'è la storia?
Deke
: Jim, avrete la procedura di riavviamento, ve la trasmetteremo appena possibile. Ken Mattingly sta lavorando nel simulatore, ragazzi.
Jim
: Ken ci sta lavorando?
Ken
: Ecco, vedrai che questa sequenza funziona, John.
Controllo
: Può darsi che funzioni, ma andiamo fuori con l'amperaggio.
Ken
: Di quanto?
Controllo
: Tre o quattro ampere.
Ken
: Porca miseria, John! Sono tre o quattro?
Young
: Quattro.
Controllo
: Quattro!
Ken
: Ancora quattro ampere. Hanno ancora un po' di corrente nelle batterie del LEM, giusto?
Young
: Già.
Ken
: E abbiamo una linea che fornisce corrente dal modulo di comando al LEM.
Young
: Sì, è una riserva per la fornitura di corrente al LEM.
Controllo
: Continua, Ken.
Ken
: Allora, invertiamola. Invertiamo il flusso e cerchiamo di succhiare quei quattro ampere dal LEM prima di mollarlo. Perché non
prova
rci?
Controllo
: Non c'è una procedura apposita, vero?
Young
: Ne perderai tanta a trasferirla, Ken.
Ken
: Sì, certo, ma a noi servono solamente quattro ampere.
Dal film:
Apollo 13
Scheda film e trama
Frasi del film
Ken
: Okay, il controllo dell'astronave passa al computer.
Young
: Accidenti!
Ken
: Abbiamo sovraccaricato. Abbiamo consumato troppa energia, prima. Ci dev'essere una perdita nel circuito tra il passo 7 e il 10.
Young
: Qual è quello che ha la perdita?
Ken
: Non lo so ancora, John, ma la sequenza era sbagliata. Bisogna tornare indietro e
prova
re un passo alla volta.
Young
: Ti vuoi riposare, Ken?
Ken
: Loro non si riposano, e io nemmeno.
Dal film:
Apollo 13
Scheda film e trama
Frasi del film
Controllo
: Se l'amperometro sale oltre i 20 in qualsiasi momento allora c'è uno sbaglio. Se lo vediamo schizzare su, addio computer di guida e i ragazzi non rientrano, è chiaro?
I Tecnico
: Ma quanta energia abbiamo da gestire?
Controllo
: Sì e no per questa caffettiera per nove ore.
II Tecnico
: John.
Controllo
: Sì?
II Tecnico
: Senti, Ken Mattingly è arrivato.
Controllo
: Ricevuto. È qui.
Young
: Stanno perdendo calore dal momento dell'incidente. Presto avranno un sacco di condensa acquosa sui pannelli di controllo.
Controllo
: Ken, meno male che sei qui. Sai già tutto?
Ken
: Ehm, John mi ha aggiornato. Quanto ci resta dentro le batterie?
Controllo
: Non lo sappiamo.
Ken
: Beh, dobbiamo cercare di rialimentare il modulo di comando.
Controllo
: Già. Ma tu sai come?
Ken
: Dipende tutto dalle sequenze. Se eliminiamo tutto quanto non è necessario e riattiviamo le cose nella giusta sequenza, forse...
Controllo
: Sono d'accordo.
Ken
: Hai già cominciato una procedura?
Controllo
: Beh, gli ingegneri ci hanno
prova
to, ma la barca è tua. Tocca a te adesso.
Ken
: Okay. Frank, voglio il simulatore freddo e scuro. Dammi esattamente le stesse condizioni in cui sono loro adesso, e mi serve lo stato attuale di tutta la strumentazione.
Frank
: D'accordo.
Ken
: Mi serve una torcia elettrica. Non è quella che hanno lassù. Non mi date niente che non abbiano a bordo. Tecnico: Si va in scena, ragazzi. Speditelo nello spazio.
Dal film:
Apollo 13
Scheda film e trama
Frasi del film
Gene
: Insomma, mi state dicendo che potete dare a quei ragazzi solo 45 ore? Questo li porterebbe pressappoco qui. Signori, non ci siamo.
Tecnico
: Ma manca il tempo!
Ingegnere
: Gene, senti dobbiamo parlare di energia elettrica.
Tecnico
: Datevi una calmata, ragazzi!
John
: L'energia è tutto.
Gene
: Come sarebbe a dire?
John
: Senza elettricità non parlano con noi, non correggono la traiettoria, non orientano lo scudo termico. Dobbiamo spegnere tutto quanto. Adesso. Se no non ce la fanno a rientrare.
Gene
: Come tutto quanto?
John
: Con tutto acceso il LEM assorbe 60 ampere. Continuando così, fra 16 ore le batterie saranno morte, non fra 45. E l'equipaggio pure. Dobbiamo portarle a 12 ampere.
I Tecnico
: Quanto hai detto?
II Tecnico
: 12 ampere!
III Tecnico
: No, non puoi.
IV Tecnico
: Non funziona neanche un aspirapolvere con 12 ampere, John.
V Tecnico
: John, non è assolutamente possibile.
John
: Dobbiamo spegnere... Dobbiamo spegnere i radar, il riscaldamento, il pannello strumenti, il computer di guida, tutto insomma.
Jerry
: Aspetta, il computer di guida? Ma così non sapranno neanche in che direzione sono orientati.
Gene
: Lo so.
John
: Più tempo discutiamo quaggiù, più corrente sprecano lassù. Ho esaminato i dati.
Gene
: È così?
John
: Sì. È così.
Gene
: Okay, John. Appena finita l'accensione riduciamo corrente al LEM.
John
: Bene.
Gene
: Ma nel frattempo ci ritroviamo un modulo di comando congelato. Fra un paio di giorni dovremo rimetterlo in funzione usando solo batterie di rientro.
I Tecnico
: Ci abbiamo mai
prova
to.
II Tecnico
: Non l'abbiamo mai neanche simulato prima d'ora, Gene.
Gene
: Beh, troviamo il modo di farlo. Voglio che il personale dei simulatori si metta al lavoro sul rientro. Dovete scovarmi ogni ingegnere che abbia progettato ogni commutatore, circuito, transistor e lampadina che c'è là dentro. Parlate col tizio della catena di montaggio che ha materialmente costruito quell'affare. Trovate il modo di spremere ogni ampere da tutti e due quei marchingegni. Voglio che questo puntino faccia tutto il percorso fino a Terra e che gli avanzi del tempo. Non abbiamo mai perso un americano nello spazio e di sicuro non ne perderemo uno mentre io sono qui. Il fallimento non è contemplato.
Dal film:
Apollo 13
Scheda film e trama
Frasi del film
I Tecnico
: Ciao, ci vediamo domani.
II Tecnico
: Buonanotte.
I Tecnico
: Stammi bene.
II Tecnico
: Ciao.
Tecnico Comunicazioni
: Va tutto liscio, eh?
Liebergot
: Da manuale, finora. Ho fatto una
prova
di carico minimo sul sistema di raffreddamento. Aspetta che faccio pulizia. Ti dicevo che ho fatto la
prova
e sembra tutto molto stabile.
I Tecnico
: Ce la siamo cavata niente male.
II Tecnico
: Buonanotte a tutti, ragazzi.
I Tecnico
: Notte.
Dal film:
Apollo 13
Scheda film e trama
Frasi del film
Tecnico
: Apollo 13, via all'innesco esplosivi e all'attracco. Tutti i sistemi sono controllati e funzionanti.
Fred
: Okay. Il terzo stadio è stabilizzato in orbita. Pannelli del Lem espulsi e liberi. Il raccordo connessioni moduli libero. La zona di attracco è sgombra.
Ken
: Okay, ci arrivo adesso. Due, uno, stop.
Fred
: 75 piedi, ci approssimiamo all'attracco.
Tecnico
: Spegniamo qualche ugello. Vediamo come Ken risolve questo problema.
Ken
: Ehilà! Un momento... ho perso in potenza, non riesco a spostarmi verso l'alto.
Fred
: Houston, stiamo derivando in basso in allontanamento.
Tecnico
: Ricevuto.
Jim
: Vuoi fare marcia indietro e ritentare.
Ken
: No, no. Ci sono, ci sono. Aspetta, cerco di stabilizzarlo così.
Fred
: Houston, rioriento l'antenna principale.
Ken
: Ho recuperato l'obiettivo sul reticolo. Siamo stabili. Valvole in posizione iniziale.
Fred
: Quaranta piedi.
Jim
: Interruttori in posizione regolare.
Fred
: Venti.
Ken
: Piano, piano.
Fred
: Dieci piedi.
Ken
: Catturato.
Jim
: Ci siamo. Ah, ah! Ah!
Fred
: Yuuh!
Jim
: È fatta.
Fred
: Bel colpo, Ken. Bellissimo. Bravo.
Ken
: Grazie.
Jim
: È così che si lavora, signori.
Fred
: Beh, mi hai proprio svegliato.
Tecnico
: Equipaggio di riserva Apollo 13 nel simulatore. Tocca a voi.
Jack
: Ottimo lavoro, Jim.
Jim
: Tre ore di noia mortale seguite da sette secondi di puro terrore.
Direttore NASA
: Bel lavoro, ragazzi. Avete vinto un bel tacchino per Natale.
Fred
: Ci hai
prova
to, eh, Frank?
Jim
: Bello scherzo, ragazzi.
Fred
: Tu però sei stato più furbo.
Direttore NASA
: Beh, sai com'è...
Ken
: Già, ma non è stato perfetto.
Tecnico
: Se no vi addormentavate.
Ken
: Ho consumato troppo combustibile.
Fred
: Eri sopra la curva.
Ken
: Non di molto. Sentite, ragazzi, io ci voglio ri
prova
re.
Fred
: Ehi, ci dobbiamo alzare all'alba per andare a Bethpage. Si parte alle 7.
Jim
: Sì, il decollo è alle 7.
Ken
: Sì, lo so, ma la mia velocità di virata è ancora un po' scarsa. Credo che ci dobbiamo ri
prova
re.
Jim
: Beh, facciamo un altro giro.
Ken
: Bene. Allora ripartiamo, Frank.
Tecnico
: Equipaggio di riserva, dovrete aspettare. L'equipaggio primario si fa un altro giro.
Fred
: Ciao, bello.
Dal film:
Apollo 13
Scheda film e trama
Frasi del film
Jack Swigert
: La cosa più importante quando entri nel modulo lunare è la posizione e la velocità relativa.
Tracey
: Ah!
Jack
: Ora diciamo che questo sono io nel modulo di comando e questa sei tu.
Tracey
: Va bene.
Jack
: Nel LEM.
Tracey
: Hm-hm.
Jack
: Questa che spunta fuori si chiama la sonda.
Tracey
: Dici sul serio?
Jack
: Parola d'onore. E, Tracey, ti assicuro che quando la senti scivolare dentro, e tutto combacia, non c'è niente di simile al mondo.
Tracey
: Ah, ah, ah, ah!
Jim Lovell
: Sì, crede di essere un grande comico.
Pete Conrad
: Arriva il propellente liquido!
Jim
: Ma che cosa festeggiamo?
Jack
: Come vanno le cose al Controllo Missione?
Jim
: È un manicomio. Camminano avanti e indietro, fumano come ciminiere, Gene Kranz sta per partorire. Jim Lovell.
Tracey
: Ciao.
Jack
: Questa è Tracey.
Jim
: Molto piacere, Tracey.
Jack
: Ecco, è lui il grand'uomo. Gemini 7, Gemini 12, Apollo 8. Il primo a girare attorno alla Luna. Il signore ha fatto dieci giri.
Jim
: Sì, e con una mano sola sul volante. Fate come a casa vostra, eh? Ehi, Marilyn!
Marilyn Lovell
: Ma dove ti eri cacciato?
Jim
: Questo è l'ultimo champagne in tutta Houston.
Marilyn
: Bravo. Bravissimo.
Jim
: Grazie. Il resto è a posto?
Marilyn
: Tutto in rotta comandante.
Jim
: Perfetto. Ehi! Cadetto Lovell.
Jay Lovell
: Ciao, papà.
Jim
: Mettile in ghiaccio con le altre. Ce le beviamo dopo. Hai litigato col barbiere per caso?
Jay
: Sono in vacanza, lo sai.
Jim
: Tagliarsi i capelli.
Ken Mattingly
: Non mi dispiacerebbe essere lassù stasera.
Fred Haise
: E a chi dispiacerebbe? Non ci pensare, il nostro turno arriverà. Non chiuderanno il programma prima del numero 14.
Ken
: Sai, mi ha telefonato mio cugino.
Fred
: Hmm.
Ken
: Dice chi abbiamo corrotto per entrare nel team di Lovell.
Fred
: Ah, si?
Ken
: Gli ho risposto che... che volevano che lui avesse i migliori.
Fred
: E li hanno trovati. Eh, eh, eh!
John Young
: Che canale mettiamo?
Ospiti
: Forza, metti Walter! Cambia! Vogliamo Walter! Walter! Ah, ecco. John, alza il volume! Alza!
Cronkite
: ...ha appena finito di indossare le tute spaziali, gli stivali, e...
Pete
: Un momento d'attenzione, prego.
Cronkite
: ...il casco.
Pete
: Vi ringrazio per aver partecipato a questa
prova
generale del mio atterraggio con l'Apollo 12. No, aspetta. Ci dovremo tutti soffermare per sottolineare l'esemplare, anzi, diciamo eroico impegno dimostrato dalla riserva di Neil Armstrong per questa storica passeggiata lunare e, naturalmente, per il suo equipaggio. Un bell'applauso per Jim Lovell, Ken Mattingly e Fred Haise!
Jim
: Lasciate che vi dica una cosa. No, no, guardate che sto parlando. Vieni qui, Fred. Anche tu, Ken, vieni.
Marilyn
: Eccolo! Ecco Armstrong! È lui, ragazzi!
Tracey
: Ooh!
Marilyn
: Zitti e seduti!
Ospite
: Guardate! Eccolo, è lui!
Jim
: Ehi!
Bruce McCandless
: Sì, qui Houston.
Jim
: Ragazzi!
Edwin Eugene "Buzz" Aldrin
: Abbiamo fatto un buon allunaggio. Okay. Possiamo controllare la posizione del...
Marilyn
: Forza, mettetevi a sedere.
Aldrin
: ...diaframma che dovrei dare alla telecamera.
Neil Armstrong
: Cosa?
Pete
: Jim, è troppo tardi per rinunciare?
Jim
: No, no. Ha... ha ancora tempo. Basta solo che qualcuno gli dia il segnale.
Cronkite
: Armstrong è sulla Luna.
Jim
: Lascia perdere, Neil! Torna dentro! Torna dentro!
Cronkite
: Ecco il suo piede che calca la superficie lunare.
McCandless
: Bene, Neil, ti vediamo scendere la scaletta, ora.
Armstrong
: Io...
Cronkite
: Amici, guardate queste immagini.
Armstrong
: ...sono ai piedi della scaletta. Le zampe del LEM affondano nella superficie solo di un paio di pollici. Sembra una specie di polvere.
Cronkite
: Armstrong è sulla Luna.
Armstrong
: Okay, adesso scendo.
Cronkite
: Neil Armstrong, americano di 38 anni, scende sulla superficie della Luna. Oggi è il 20 Luglio del 1969.
Armstrong
: È un piccolo passo per un uomo, ma un balzo da gigante per l'umanità.
Cronkite
: Avete sentito le sue parole. "È un piccolo passo per un uomo, un balzo da gigante per l'umanità".
Armstrong
: Sprofondo per una piccola frazione di pochi... un ottavo di pollice, ma posso vedere...
Dal film:
Apollo 13
Scheda film e trama
Frasi del film
I Uomo su comunicatore
: Volo, l'equipaggio sta percorrendo l'incastellatura di lancio per l'ingresso in capsula.
II Uomo su comunicatore
: Ricevuto.
Walter Cronkite
: Ispirata dal compianto presidente Kennedy, in soli sette anni, l'America si è dimostrata all'altezza della sfida che egli ebbe a definire "la più rischiosa e pericolosa avventura nella quale l'umanità si sia mai imbarcata". Dopo essere rimasta indietro per anni rispetto al programma russo di voli spaziali...
Astronauta
: Cortocircuito!
Cronkite
: ...e dopo che un tremendo ed improvviso incendio sulla rampa di lancio...
Astronauta
: Fuoco!
Cronkite
: ...durante una normale
prova
aveva ucciso gli astronauti americani Gus Grissom...
Saturn Test Conductor
: Fuoco nell'abitacolo.
Cronkite
: ...Ed White e Roger Chaffee...
Astronauta
: Fuoco nell'abitacolo! Andiamo a fuoco! Tirateci fuori di qui!
Cronkite
: ...erano sorti seri dubbi sulla possibilità di battere i russi nella corsa alla Luna. Ma stasera, a soli 18 mesi dalla tragedia di Apollo 1, il mondo ha osservato attonito Neil Armstrong e Buzz Aldrin atterrare sulla Luna. La bella notizia è arrivata un momento fa. Il Controllo Missione ha dato il via agli astronauti sulla navicella per le attività extraveicolari, cioè per la passeggiata sulla Luna, molto in anticipo sul previsto, le nove di sera, ora legale della Costa Orientale.
Dal film:
Apollo 13
Scheda film e trama
Frasi del film
Come posso credere che tutti gli uomini siano stati creati uguali, quando davanti a me vedo la carcassa maleodorante del gentiluomo dell'Ohio a
prova
che alcuni uomini sono stati creati inferiori, provvisti dal creatore di scarsa intelligenza, impermeabili alla ragione, con freddo pallido liquame nelle vene, cosi viscido e abbietto che il piede di un uomo non riuscirebbe a schiacciarvi, eppure perfino voi, voi inutile e indegno, dovreste essere trattato ugualmente di fronte alla Legge!
Thaddeus Stevens
Dal film:
Lincoln
Scheda film e trama
Frasi del film
Io ho portato al Festival me stessa, mi sono messa al servizio dell'unico vero evento che c'è in televisione. Mi sono messa alla
prova
su una cosa lontana da me, che mai mi sarei immaginata così: è un frullatore, finisce che non capisci nemmeno come ti chiami.
Maria De Filippi
Frasi di Maria De Filippi
Mi attirano personaggi complessi, che hanno sfumature. Quelli tratteggiati coi chiaroscuri. E non ho paura di fare il cattivo. Questo mestiere significa anche mettersi alla
prova
.
Luca Zingaretti
Frasi di Luca Zingaretti
Avrei potuto vincere molto con altre squadre, ma sono orgoglioso di ciò che ho fatto con questa casacca. Altri trionfi con una maglia diversa non mi avrebbero dato le stesse emozioni che ho
prova
to qui da capitano.
Francesco Totti
Frasi di Francesco Totti
E scientificamente
prova
to che alcuni alimenti facilitano la malattia e altri ci proteggono fortemente. Nella prima categoria rientrano i cibi di origine animale, nella seconda quelli di origine vegetale.
Marco Bianchi
Frasi di Marco Bianchi
Uscivamo insieme da tre mesi, ma non avevo mai dato un bacio a mia moglie. E se non fosse stata lei a dichiararsi, non ci avrei mai
prova
to.
Luca Laurenti
Frasi di Luca Laurenti
Allison
: Non mi hanno mai sparato.
Brian
: Non ti hanno mai sparato? È un bene.
Allison
: No, mi racconti. Cosa si
prova
?
Brian
: Be', Capitano, io sento questa domanda in circa 18 parti del mio corpo.
Allison
: Anch'io. Si dice che la maggior parte delle volte lo si capisce dal suono. Un colpo ben piazzato di un arma ha un rumore inconfondibile come...
Brian
: La palla di un fuori campo colpita da una mazza.
Dal film:
Sotto il cielo delle Hawaii
Scheda film e trama
Frasi del film
Sono stata molto, molto fortunata ad avere due genitori che mi hanno sempre incoraggiata. Loro, oltretutto, non hanno proprio nulla a che fare con Hollywood e in fondo non hanno mai neppure capito la ragione di questa mia scelta. Mi hanno sostenuta sia psicologicamente sia finanziariamente. Hanno sempre avuto un'idea molto realistica della situazione, eppure mia madre ha accettato di accompagnarmi a Los Angeles quando avevo solo quindici anni, perché
prova
ssi a realizzare i miei sogni.
Emma Stone
Frasi di Emma Stone
"Conoscete la piccola da molto tempo?"
"Abito qui di sopra".
La mia risposta parve abbastanza esauriente da calmarlo. "Il vostro appartamento allora è eguale?"
"Molto più piccolo".
Scosse la cenere sul pavimento. "Questa è una topaia. Incredibile. Ma la piccola non sa stare al mondo nemmeno quando ha un mucchio di soldi." La sua voce aveva il timbro scattante, metallico, di una telescrivente. "Allora," domandò, "che ne pensate? Lo è o non lo è?"
"Che cosa non è?"
"Una montatura."
"Non ci ho mai pensato."
"Avete torto. È una montatura. Ma, in un altro senso, avete ragione. Non è una montatura perché è una montatura autentica. È convinta di tutte le idiozie in cui crede. Impossibile dissuaderla. Io ci ho
prova
to, con le lacrime agli occhi.
[...]
Prova
teci, qualche volta. Fatevi dire da lei qualcuna delle cose in cui crede. E intendiamoci bene" continuò, "mi è simpatica, la ragazzina. È simpatica a tutti, ma c'è anche moltissima gente che non la può sopportare. A me è simpatica. È simpatica davvero, la ragazzina. Sono sensibile, io, ecco perché. Bisogna essere sensibili per apprezzarla, bisogna avere una vena di poeta. Ma voglio dirvi la verità. Potete farvi a pezzi per lei, e lei vi servirà merda su un piatto."
Truman Capote
Cit. da
Colazione da Tiffany
Frasi di Truman Capote
Io credo che noi pensiamo che la nostra esistenza fisica sia relativamente stabile, ma io non penso che lo sia. Il nostro corpo è come un uragano: muta costantemente, è solo un'illusione che si tratti dello stesso corpo giorno dopo giorno, ma non è mai lo stesso da un momento all'altro. Per questo la questione dell'identità diventa ancora più urgente. Avvertiamo che siamo qualcuno che continua, che ha una storia, che ha un futuro, ma non lo puoi
prova
re. È impossibile.
David Cronenberg
Frasi di David Cronenberg
Dobbiamo essere perfetti. A tutti i livelli del gioco. Chi manca un passaggio: un miglio di corsa. Chi manca un bloccaggio: un miglio di corsa.
Prova
te a perdere la palla e io vi prenderò a calci in quel posto, nero o bianco che sia, fino a rompermi il piede... e poi, un miglio di corsa. Perfezione!
Coach Boone
Dal film:
Il sapore della vittoria
Scheda film e trama
Frasi del film
La mia prima reazione leggendo lo script
[La grande scommessa]
è stata di incazzatura nei confronti di una classe dirigente senza scrupoli e ho
prova
to dolore per tutti quelli che hanno perso tutto quello che avevano: risparmi di una vita, investimenti per i propri figli. Il linguaggio finanziario è appositamente complicato proprio per fottere la gente.
Ryan Gosling
Frasi di Ryan Gosling
Questo campione è un'unica grande cellula, sicuramente biologica. La prima
prova
incontrovertibile della vita... extraterrestre.
Dal film:
Life - Non oltrepassare il limite
Scheda film e trama
Frasi del film
John Sculley
: Non so semplificarla più di così: dobbiamo investire risorse sull'aggiornamento dell'Apple II.
Steve Jobs
: Sottraendo quindi risorse al Mac!
John Sculley
: Sta fallendo, è oggettivo.
Steve Jobs
: Costa troppo.
John Sculley
: Non c'è la
prova
che...
Steve Jobs
: Sono io la
prova
! Sono il maggiore esperto mondiale di Mac, John! Qual è il tuo curriculum?!
John Sculley
: Dai indicazioni contraddittorie, sei insubordinato, rendi le persone infelici. I nostri migliori tecnici scappano alla SUN, DEL, HP, Wall Street non sa chi è al voltante. Abbiamo perso di valore per centinaia di milioni e io sono l'AD di Apple, Steve, ecco il mio curriculum!
Steve Jobs
: Ma prima di questo vendevi acqua gassata e zucchero, vero?! Io invece mi sono chiuso in un garage con Wozniak e ho inventato il futuro, perché gli artisti guidano e le mezze tacche vanno ad alzata di mano!
Dal film:
Steve Jobs
Scheda film e trama
Frasi del film
Steve Jobs
: Le luci delle uscite vanno spente, o non c'è buio totale.
Andrea "Andy" Cunningham
: Ho visto amministratore e addetto antincendio...
Steve Jobs
: E...?
Andrea "Andy" Cunningham
: È escluso che ci facciano spegnere le luci delle uscite.
Steve Jobs
: Pronto a pagare qualunque multa.
Andrea "Andy" Cunningham
: La multa è che loro entrano e buttano fuori tutti.
Steve Jobs
: Hai
prova
to a spiegargli che qui stiamo cambiando il mondo?
Andrea "Andy" Cunningham
: Certo, ma a meno che non cambiamo anche le proprietà del fuoco non gli interessa.
Steve Jobs
: Se un incendio provoca una fuga verso uscite non illuminate ne sarà valsa la pena per chi sopravviverà, per chi non ce la farà meno, ma sempre abbastanza.
Dal film:
Steve Jobs
Scheda film e trama
Frasi del film
Non vorresti cercare di essere ragionevole? Giusto, sai... per vedere cosa si
prova
.
Joanna Hoffman
Dal film:
Steve Jobs
Scheda film e trama
Frasi del film
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