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Aforismi Sopra - parte 16
Frasi trovate
:
3.798
Vedere la mia infanzia? Più di dieci lustri me ne separano e i miei occhi presbiti forse potrebbero arrivarci se la luce che ancora ne riverbera non fosse tagliata da ostacoli d'ogni genere, vere alte montagne: i miei anni e qualche mia ora.
Il dottore mi raccomandò di non ostinarmi a guardar tanto lontano. Anche le cose recenti sono preziose per essi e
sopra
tutto le immaginazioni e i sogni della notte prima. Ma un po' d'ordine pur dovrebb'esserci e per poter cominciare ab ovo, appena abbandonato il dottore che di questi giorni e per lungo tempo lascia Trieste, solo per facilitargli il compito, comperai e lessi un trattato di psico-analisi. Non è difficile d'intenderlo, ma molto noioso.
[Preambolo]
Italo Svevo
Cit. da
La coscienza di Zeno
Frasi di Italo Svevo
Niente è più singolare, più imbarazzante che il rapporto tra due persone che si conoscono solo attraverso gli occhi, che si vedono tutti i giorni a tutte le ore, si osservano e nello stesso tempo sono costretti dall'educazione o dalla bizzarria a fingere indifferenza e a passarsi accanto come estranei, senza saluto né parola. Fra di loro c'è inquietudine ed esasperata curiosità, l'isteria di un bisogno insoddisfatto, innaturale e represso di conoscersi e di comunicare e
sopra
ttutto una sorta di ansiosa attenzione. Infatti l'uomo ama e onora l'uomo fino a che non è in grado di giudicarlo, e il desiderio è il frutto di una conoscenza incompleta.
Thomas Mann
Cit. da
La morte a Venezia
Frasi di Thomas Mann
Amo il mare sempre di piú... forse una volta preferivo la montagna perché era tanto lontana. Adesso non vorrei piú andarci. Credo che proverei vergogna e paura. È troppo capricciosa, troppo irregolare, troppo varia... certo mi sentirei in condizioni d'inferiorità. Quali sono gli uomini che preferiscono la monotonia del mare? Sono quelli, mi sembra, che hanno scrutato troppo a lungo, troppo profondamente nel groviglio delle cose interiori per non chiedere almeno a quelle esteriori una cosa
sopra
ttutto: la semplicità... Non è il fatto che in montagna ci si debba arrampicare coraggiosamente, mentre al mare si sta placidamente sdraiati sulla sabbia. Ma io conosco il diverso sguardo degli appassionati dell'una e dell'altro. Occhi sicuri, audaci, giocondi, pieni di iniziativa, di coraggio e di risolutezza errano di vetta in vetta; ma sulla vastità del mare che con mistico e snervante fatalismo rovescia sulla spiaggia le onde, si posa uno sguardo sognante, velato, disincantato e pieno di saggezza, che è già penetrato profondamente in qualche intrico doloroso. Salute e malattia: ecco la differenza. Ci si inerpica arditi nella meravigliosa molteplicità delle vette dentate, frastagliate, dirupate per mettere alla prova un'energia vitale non ancora spesa. Ma si cerca riposo nella vasta semplicità delle cose esteriori, stanchi come si è della confusione di quelle intime.
Thomas Mann
Cit. da
I Buddenbrook
Frasi di Thomas Mann
L'uomo ha tendenza a considerare la sua condizione del momento, sia essa serena o intricata, tranquilla o appassionata, come quella vera, caratteristica e duratura della sua esistenza, e
sopra
ttutto a elevare immediatamente, nella sua fantasia, ogni felice ex tempore a bella regola e inviolabile consuetudine, mentre in realtà è condannato a improvvisare e a vivere, dal punto di vista morale, alla giornata.
[da Cane e padrone]
Thomas Mann
Frasi di Thomas Mann
L'umanità non può
sopra
vvivere. I replicanti sono il futuro della specie. Ma non posso crearne di più.
Neander Wallace
Dal film:
Blade Runner 2049
Scheda film e trama
Frasi del film
Mi manca il mio paese
[Barbados]
sopra
ttutto in estate. È un piccolo scoglio di paradiso, se potessi, vivrei ancora lì.
Rihanna
Frasi di Rihanna
John "Bunny" Breckenridge
:
[Riferito a Plan 9 from Outer Space]
Come hai potuto far battezzare tutti i tuoi amici soltanto per fare un film di mostri?
Ed Wood
: Non è un film di mostri, è un giallo
sopra
nnaturale.
Dal film:
Ed Wood
Scheda film e trama
Frasi del film
Salute amici miei. Voi siete interessati all'ignoto, al mistero, all'inesplicabile, ecco il motivo per cui siete qui. E noi per la prima volta siamo lieti di presentarvi il pieno resoconto degli eventi. Soddisfaremo la vostra curiosità offrendovi le prove basate sulle testimonianze delle anime miserabili
sopra
vvissute al terrificante cimento. I fatti accaduti, i luoghi. Amici, non possiamo più tenere segreta questa vicenda. Chissà se i vostri cuori riusciranno a sopportare i fatti sconvolgenti della vita di Edward D. Wood junior.
[uscendo da una bara e rivolgendosi direttamente al pubblico]
Criswell
Dal film:
Ed Wood
Scheda film e trama
Frasi del film
[L'orata]
Il rapido pesce sacro dalle
sopra
cciglia dorate.
Eratostene di Cirene
Frasi di Eratostene di Cirene
Cos'è il benaltrismo? Consiste nel dire che c'è sempre qualcosa di meglio da fare, qualsiasi cosa venga proposta. Una patologia trasversale, ma tipica
sopra
ttutto della sinistra. Un governo vara una riforma? «Noi avremmo fatto ben altro» rispondono gli oppositori. Spesso senza nemmeno entrare nel merito. In Italia il risultato di questo modo di pensare è il non concludere mai nulla: il trionfo della cultura del parlare e la mortificazione di quella del fare.
Giuseppe Cruciani
Cit. da
Questo ponte s'ha da fare
Frasi di Giuseppe Cruciani
Aspettava, Kate Croy, che suo padre rincasasse, ma egli la faceva attendere in modo incomprensibile, e c'erano momenti in cui la ragazza presentava a se stessa, nello specchio sul caminetto, un viso addirittura impallidito dall'irritazione che l'aveva portata al punto di andarsene senza vederlo. A quel punto però era rimasta; cambiando posto, muovendosi dal logoro divano alla poltrona ricoperta di una stoffa lucida che dava l'impressione ‐ l'aveva provata ‐ dello scivoloso e insieme dell'appicicaticcio. Aveva guardato le stampe giallastre sulle pareti e l'unica rivista dell'anno prima che insieme con un lumetto di vetro colorato e uno sgualcito centrino bianco lavorato coi ferri cooperava a ravvivare l'effetto del tappeto violaceo sulla tavola principale;
sopra
ttutto, di tanto in tanto, aveva fatto una breve sosta sul balconcino a cui si accedeva dalle due porte-finestre.
Henry James
Cit. da
Le ali della colomba ‐ Incipit
Frasi di Henry James
Fare qualcosa di impossibile è sempre stato il mio sogno. A volte però, strafare prende il
sopra
vvento. L'ho capito a Rio. Quando le bandiere azzurre coprivano gli spalti ... lo sognavo da quindici anni. È invece, è stato solo una liberazione dalla pressioni di tutti quelli che si aspettavano che tornassi con l'oro. E dalla mia pressione. Ero orgoglioso e fiero, ma la vittoria olimpica non era neppure la metà di quella gioia pura e istintiva che ho vissuto da bambino quando, dopo allenamenti e sfide perse, ho superato mio padre in mare. Vincere è una gioia a metà. Mi piace il percorso che mi spinge ad arrivare, le emozioni, i momenti in cui ho pensato di smettere e quelli in cui mi vedo leggendario, 10 record di fila. A Rio la voglia di strafare è diventata paura. La gioia non goduta mi ha fatto capire che dovevo schiarirmi le idee.
Gregorio Paltrinieri
Cit. da
Il peso dell'acqua
Frasi di Gregorio Paltrinieri
La normalità è una stanza senza porte né finestre. È un mistero come uno ci finisca dentro. Ma di una simile stanza esistono planimetrie, e a molti piace, dai loro scranni, chinarvisi
sopra
a esaminarle.
Elias Canetti
Frasi di Elias Canetti
Non gli
sopra
vvivrà nessuno, perché tutti quelli che lo hanno sopportato sono morti.
Elias Canetti
Frasi di Elias Canetti
Il Doppio, il Ka, l'Eidolon, per i più il compagno, adesso è per molti la donna.
Sopra
ttutto in Inghilterra sono frequenti questi matrimoni con il Doppio. Il rispetto che si porta alla moglie è in gran parte rispetto per la propria controfigura. Ci si rispetta reciprocamente perché si è sempre insieme. Ciò che la donna guadagna così in autorità, lo perde in quanto donna. La sua condotta è parallela a quella dell'uomo e non le è consentito tralignare dal modo d'essere di quest'ultimo. Donna potrà ancora esserlo, tutt'al più, quando lui e lei non sono insieme; in tal caso ella guarda verso di lui, invece che procedere al suo fianco.
Elias Canetti
Cit. da
Aforismi per Marie-Louise
Frasi di Elias Canetti
Non esiste né un principio né una verità: l'unica cosa che può fare l'uomo è di
sopra
vvivere all'universo.
Alda Merini
Frasi di Alda Merini
Qualcosa è
sopra
vvissuto.
[Frase promozionale]
Dal film:
Il mondo perduto - Jurassic Park
Scheda film e trama
Frasi del film
Eri seduto
sopra
il mio letto
|
con le palpebre semichiuse
|
e guardando le mie gambe d'agosto dicesti:
|
"Somigli a un cane.
|
Poi, mi asciugasti il sudore:
|
"Se soffri troppo io ti abbandono".
Alda Merini
Titolo della poesia:
Eri seduto
sopra
il mio letto
Frasi di Alda Merini
Foglia, dita di mano fresca
|
che addormenta la schiena
|
di un destino ormai perverso.
|
Tenera farfalla che piange
|
sopra
un petalo di rosa.
|
È come fare un albero di pane
|
che muore nel silenzio.
Alda Merini
Titolo della poesia:
Foglia, dita di mano fresca
Frasi di Alda Merini
Si dice che Amore nascesse libero
|
e che poi venisse impigliato
|
nei veli di una cetra,
|
anzi nelle sue corde.
|
Ma poiché Amore era tenero
|
e
sopra
ttutto era fanciullo
|
le corde gli procurarono ampie ferite.
|
Così il tuo fallo meraviglioso
|
mi ha dato una cicatrice nell'anima
|
che mi ferirà a morte.
Alda Merini
Titolo della poesia:
Si dice
Frasi di Alda Merini
Quando feci il mio primo servizio di moda avevo 14 anni, ero poco più di una bambina. Si trattava di foto per una rivista per teenager. La notte prima non ho chiuso occhio, ero così agitata. Non avevo mai lavorato prima e non sapevo che cosa avrei fatto. Era un territorio sconosciuto e mi sentivo
sopra
ffatta dalla responsabilità. Pensavo: Sto facendo bene?. Ho vissuto tutte le ansie da primo giorno di lavoro, insomma. Come capita a tutti, solo che io avevo 14 anni.
Emily Ratajkowski
Frasi di Emily Ratajkowski
Dopo la mia elezione, anche alcune componenti della sinistra internazionale hanno pensato che il "proceso bolivariano" non sarebbe
sopra
vvissuto senza Chavez. La destra ha scommesso che sarei caduto nel 2013, nel 2014, nel 2015... Invece siamo ancora qui: siamo gli eredi di Bolivar, che era l'uomo delle difficoltà.
Nicolás Maduro
Frasi di Nicolás Maduro
[Sul comunicato di Ima Spa, emesso per dire che non ha incarichi operativi]
Il comunicato l'ho voluto io. Per me, non essere nella gestione è un merito: chi ha un'azienda dovrebbe chiedersi se gestirla da sé è la scelta migliore. Se tutti avessero questa umiltà, le aziende familiari che
sopra
vvivono alla terza generazione sarebbero molte di più che il 15 per cento. La Ima è gestita da mio cugino Alberto che è bravissimo, ci adoriamo.
[Corriere.it, 4 agosto 2017]
Gianluca Vacchi
Frasi di Gianluca Vacchi
Ci sono cose che non andrebbero mai fatte: depilarsi per esempio. Li prenderei a schiaffi. È la cosa peggiore che possa fare un uomo, è orripilante vedere un uomo con le
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cciglia fatte e senza peli sul torace.
Lando Buzzanca
Frasi di Lando Buzzanca
- Mostratemi dunque un piedino.
Ella lo allungò subito fuori dalla corta sottana nera.
- Grazie, principessa.
- Mi avete riconosciuta? ‐ domandò con un tremito nella voce sottile, abbassando vezzosamente il volto sotto il mascherino per guardare la scarpetta scollata, in pelle bronzina, a bottoncini rotondi
sopra
un fianco, che teneva ancora alzata.
- Talento di calzolaio! ‐ l'altro replicò, mentre il gruppo delle maschere si scioglieva come per incanto a quel nome di principessa.
Alfredo Oriani
Cit. da
Oro, Incenso, Mirra ‐ Incipit
Frasi di Alfredo Oriani
John McBurney
: Ammiro la vostra forza.
Martha Farnsworth
: Sto solo dando loro ciò che serve per
sopra
vvivere in questo momento.
Dal film:
L'inganno
Scheda film e trama
Frasi del film
È chiaro che al giorno d'oggi le cose sono cambiate quando ero giovane raccoglievo i palloni in palestra e lo faccio tuttora, ascoltavo i consigli delle compagne più esperte e si lavorava con umiltà e tanto rispetto. Mentre a molte atlete che si sono affacciate da poco al mondo della pallavolo non viene in mente di mettersi a raccogliere i palloni in palestra. In senso generale quello che manca è
sopra
ttutto il rispetto. Rispetto che nel volley dobbiamo avere tutti sia da parte nostra, vale a dire delle veterane, verso le diciottenni che dalle più giovani verso di noi.
[Nel 2015]
Francesca Piccinini
Frasi di Francesca Piccinini
In questi vent'anni di pallavolo ho attraversato quattro generazioni di atlete, ero la più piccola dello spogliatoio, e ora sono la senatrice del gruppo, e le ragazze sono cambiate tanto rispetto a quando ho iniziato io a giocare. Ho giocato con molte ragazze brave e umili. Ma spesso altre entrano in una squadra credendo che tutto gli sia dovuto, non hanno rispetto di chi è più esperto e ha una storia. Hanno la lingua lunga e il cellulare ultimo modello sempre sotto gli occhi. A 18 anni rispondono a muso duro a quelli di 40, io quando ne avevo 18 ascoltavo e sapevo stare al mio posto. Io capisco la voglia di essere giovani e sfrontati, ma bisogna avere rispetto.
Sopra
ttutto quando non hai ancora vinto niente nella vita. E comunque il rispetto serve anche se hai avuto successo.
[Nel 2015]
Francesca Piccinini
Frasi di Francesca Piccinini
Non avevo mai davvero creduto che diventare madre potesse cambiarmi, eppure è successo. Oggi voglio che i miei figli e i miei nipoti possano godere del mondo allo stesso modo in cui ne ho potuto godere io. Che possano respirare aria pulita, bere acqua pura. Se continuiamo così, però, non so che cosa succederà. Noi magari non ci saremo più, ci estingueremo come i dinosauri, mentre il pianeta troverà un modo per
sopra
vviverci.
Gisele Bundchen
Frasi di Gisele Bündchen
Dedicato a chi visse il brivido dello sbarco sulla luna, e mai lo dimenticherà. E a quei babbei che credono che lo sbarco non sia mai avvenuto.
21 luglio 1969. Quella fu per noi la notte della Luna, il mondo intero viveva in diretta la discesa del primo uomo dalla scaletta del modulo spaziale alla superficie lunare. Immagini traballanti, ma emotivamente insuperate: la cronaca che si sovrapponeva alla fantascienza. Forse anche l'inizio della fine dei sogni: da quel giorno, poco a poco, abbiamo disimparato a sognare.
Quello sbarco ‐ «un piccolo passo per un uomo, ma un gigantesco balzo per l'umanità», secondo la frase di Armstrong ‐ ci fece sentire tutti onnipotenti, e
sopra
ttutto fece sentire onnipotente l'America, vincitrice della corsa verso il nostro satellite. Bella forza, direte voi giovani: era il frutto della sfida alla conquista dello spazio tra Usa e Urss in piena guerra fredda. Ma anche la libertà dei popoli quasi sempre arriva dopo una guerra, e non per questo ne è invalidata. È un fatto però che la conquista tecnologica nasce in gran parte dall'industria militare. Anche Internet, la vera rivoluzione di libertà del nostro tempo, è figlio dell'industria militare e di quella spaziale. La bomba atomica nasce dal genio di un ebreo italiano che sfuggì al destino del lager riparando negli Usa. E la conquista della Luna fu guidata da uno scienziato che fino al 1945 progettava i missili nazisti V2 con cui fu devastata Londra. Si chiamava Wernher von Braun.
Andò a vivere a Huntsville, in Alabama, con altri 120 scienziati tedeschi, tutti passati al servizio del progetto spaziale americano. Lì nel 1964 lo intervistò Oriana Fallaci per un suo straordinario reportage, Se il sole muore. Allora la Luna sembrava un sogno. Oriana gli chiese: davvero ci arriverete entro il 1970? Lui rispose: «Se il popolo americano è disposto a pagare, sì». I fatti gli diedero ragione. Ma la Fallaci gli chiese anche di Marte. E von Braun: «Per andare su Marte dovremo raggiungere un livello tecnologico molto più alto, e io temo proprio che un simile volo non sarà possibile che dieci o dodici anni dopo il primo viaggio sulla Luna». Per il capo del progetto Apollo, insomma, l'uomo avrebbe potuto conquistare il Pianeta Rosso già all'inizio degli anni '80.
Invece le cose sono andate diversamente dopo la notte in cui Armstrong mise piede sulla Luna. Lui fu il primo e Cernan, tre anni dopo, l'ultimo. La crisi economica abbatté la febbre di ulteriori conquiste, e la sconfitta in Vietnam fece il resto. Quarant'anni dopo, un veicolo lanciato dagli Usa ha visitato Marte, e le foto inviate a Terra da Curiosity sono straordinarie. Ma non è la stessa cosa. Il futuro non si è materializzato come la fantascienza lo aveva sognato: i computer di oggi sono più piccoli del solo occhio di Hal 9000, protagonista tecnologico di 2001 Odissea nello spazio. E, a proposito, i libri da cui furono tratti quel film e l'altro capolavoro del cinema, Blade Runner, furono scritti da Arthur C. Clarke e Philip Dick solo un anno prima del passo di Armstrong: si poteva sognare tutto, nel '68.
Abbiamo passato il 2001 di Odissea e ci avviciniamo al 2019 di Blade Runner, e la tecnologia ci ha piantati ancor di più coi piedi al suolo. Non ci sono auto spaziali né navi volanti. Il futuro dallo spazio è rimbalzato indietro, l'Odissea è sulla Terra. E la sfida non è più per la conquista del cosmo, ma dei nostri smartphone, veri depositari dell'innovazione digitale, terminali delle linee telefoniche come dei nostri ridimensionati brividi fantascientifici, non più Glenn contro Gagarin, ma Apple contro Samsung, California contro Corea. Almeno questo fa un po' Blade Runner.
[Facebook, dalla sua pagina personale, 21 luglio 2017]
Enrico Mentana
Frasi di Enrico Mentana
Icaro mi fa tornare in mente il volo di Lauro De Bosis, che dovrebbe esserle carissimo. Era nato nel 1901 e aveva poco più di vent'anni quando fu invitato a New York e avvertì gli americani dell'infamia della dittatura fascista: proprio come fece poi il Gaetano Salvemini cui lei si ispira, e che fu fra gli amici di Lauro. Nel 1926 insegnò a Harvard e nel 1927 scrisse il poema intitolato così: "Icaro". I suoi famigliari e collaboratori furono arrestati mentre lui tornava dall'Italia in America. Si fermò a Parigi, faceva il portiere d'albergo, traduceva, studiava, preparava antologie di poeti, imparava a guidare l'aereo. Nel 1931 una sottoscrizione gli consentì di acquistare un piccolo velivolo e di caricarlo di volantini. Il 3 ottobre decollò da Marsiglia, arrivò
sopra
Roma, scese a una quota bassissima, versò su piazza Venezia e sul resto del centro 400 mila manifestini. Aveva preparato tre testi diversi. In uno si leggeva fra l'altro: "Chiunque tu sia, tu certo imprechi contro il fascismo e ne senti tutta la servile vergogna.Ma anche tu ne sei responsabile con la tua inerzia.Non cercarti un'illusoria giustificazione col dirti che non c'è nulla da fare. Non è vero. Tutti gli uomini di coraggio e d'onore lavorano in silenzio per preparare un'Italia libera". De Bosis sapeva che il carburante non gli sarebbe bastato per il ritorno. Precipitò in mare vicino all'isola d'Elba, Icaro di se stesso. La notte prima aveva scritto una "Storia della mia morte". Non era invasato di morte, come gli assassini-suicidi delle Torri. Pensava semplicemente che bisognasse. "Mentre, durante il Risorgimento, i giovani pronti a dar la vita si contavano a migliaia, oggi ce ne sono assai pochi. Bisogna morire. Spero che, dopo me, molti altri seguiranno, e riusciranno infine a scuotere l'opinione". La sua compagna, la famosa attrice Ruth Draper, intitolò a lui una donazione per una cattedra di italianistica a Harvard. Quel Gaetano Salvemini vi tenne le sue famose lezioni sulle origini del fascismo.
[Una mia vecchia lettera non spedita a Oriana Fallaci, il Foglio, 29 marzo 2016]
Adriano Sofri
Frasi di Adriano Sofri
Il 24 febbraio 1815 la vedetta di Nostra Signora della Guardia segnalò il tre-alberi Pharaon che arrivava da Smirne, via Trieste e Napoli.
Come al solito, un pilota costiero partì immediatamente dal porto, costeggiò il castello d'If e raggiunse la nave tra il Capo Morgiou e l'isola di Rion. E tosto, come al solito, il belvedere del forte Saint-Jean si riempì di curiosi poiché a Marsiglia l'arrivo di un bastimento,
sopra
ttutto se è stato costruito, attrezzato e stivato nei cantieri della vecchia Fhochée e appartiene a un armatore della città, è sempre un grande avvenimento.
Alexandre Dumas padre
Cit. da
Il conte di Montecristo
‐ Incipit
Frasi di Alexandre Dumas padre
Io sono nato ignorante, come tutti, del resto il grande Totò diceva: "Nessuno nasce imparato". Ma per crescere, per capire e migliorarmi, per appagare la mia continua curiosità, ho studiato e mi sono posto mille domande e mille obiettivi. E ci si migliora pure passando attraverso gli errori: per cui, anch'io, come tanti, ho mangiato carne, pesce, uova e formaggi "perché così cresci forte" mi dicevano... Poi, piano piano, ho cominciato a informarmi e
sopra
ttutto a seguire il mio istinto. C'era qualcosa che non mi tornava, e il cambiamento è avvenuto spontaneo, graduale, ma convinto e definitivo. Vent'anni fa ho smesso di consumare carne e tutti i suoi derivati e nel 2009 sono diventato totalmente vegano.
Red Canzian
Cit. da
Sano vegano italiano
Frasi di Red Canzian
Per troppo tempo la mia immagine pubblica ha preso il
sopra
vvento sul mio ruolo nel cinema: ero molto famosa, ma per le ragioni sbagliate. E non riuscivo più a gestire la mia notorietà. Sapevo di fare un buon lavoro come attrice, la critica mi lodava, ma il gossip prevaleva sempre su tutto. Ho rischiato che distruggesse la mia carriera. Ora finalmente mi sento libera di essere l'artista che ho sempre sognato di essere.
[Da un'intervista a Grazia, Dicembre 2014]
Sienna Miller
Frasi di Sienna Miller
Voi giovani avete il vizio in questo momento di dire che siete infelici, che avete paura del futuro, che la colpa è di questo o di quello... ed incolpate
sopra
ttutto la nostra generazione, i ladri, i politici... no, non è vero, voi siete anche in colpa, credetemi. LA MIA GENERAZIONE!! Quando è finita la guerra, il paese era completamente distrutto, non c'erano né strade, né autostrade, né ponti, né ospedali, non c'era un cazzo, c'erano solo delle chiese. Dopo finita una tragedia orrenda come la guerra non c'era più un cacchio, niente, niente!! In quindici anni noi, in Italia, siamo diventati il quarto paese industrializzato della Terra. In soli quindici anni! Oooh! Allora io vi prego, ragazzi, la colpa è vostra. Questo continuo lamentio!! Io comincio a pensare che siamo più felici noi da vecchi, che voi da giovani. Pensate, è una cosa incredibile!
[durante Wikitaly, programma di Enrico Bertolino, in onda su Rai 2, 11 ottobre 2012]
Paolo Villaggio
Frasi di Paolo Villaggio
Sono inviperito per questa tendenza che esiste
sopra
ttutto in Italia, forse per le sue radici cattoliche, di riconoscere i meriti degli artisti solo dopo la morte. Come se la morte nobilitasse.
[Nel 2005]
Paolo Villaggio
Frasi di Paolo Villaggio
In fondo, a Fantozzi, la signorina Silvani, che lavorava su in contabilità, piaceva abbastanza. Non era certo una bellezza, anzi a voler essere un po' severi era un 'mostrino' di gamba corta all'italiana, denti da coniglietto e capelli tinti, ma certo più viva di sua moglie signora Pina, della quale lui odiava la rassegnazione nel subire il loro tragico ménage matrimoniale senza speranze, ma
sopra
ttutto più giovane.
Paolo Villaggio
Cit. da
Fantozzi, il libro ‐ Incipit
Frasi di Paolo Villaggio
Mia madre, per non farmi annoiare nella sua boutique, mi mandò da Marisa Benassai, nella sua scuola di danza al piano di
sopra
. Avevo quattro anni. L'incantesimo fu immediato. Rimasi lì seduta a guardare le bimbe in tutù, io con le braccia incrociate, silenziosa e immobile. Quando mamma venne a prendermi, balzai in piedi e urlai: Voglio stare qui e basta. Iniziai a ballare e la sera dovettero portarmi via a forza.
Eleonora Abbagnato
Frasi di Eleonora Abbagnato
Le canzoni sono state il mio modo di confidare cose che nella vita non avrei detto a nessuno, di calarmi nella tragedia della condizione umana. Vedevo crescere la sofferenza, la disperazione, e negli Anni '90 le ho dato voce. Gli spari
sopra
, C'è chi dice no: ci sentiamo così comodi, siamo così ipocriti; ma gli spari sono per noi.
Vasco Rossi
Frasi di Vasco Rossi
Io sono nato
sopra
l'osteria di mio nonno Breno, con una enne sola, a Zocca, e sono cresciuto nel periodo più felice degli ultimi duemila anni. La guerra era finita, finito il fascismo, finite le esecuzioni di massa dei tedeschi. Gli scampati e i neonati erano vivaci, allegri. Il nonno aveva fatto la Grande Guerra. Era in un reparto che doveva essere fucilato per diserzione: riconobbe uno del paese, a un cenno si gettò in un dirupo, fu dato per disperso, si nascose in convento; tanti anni dopo l'ho accompagnato a rivedere i luoghi, il convento era sempre là. Io lo prendevo in giro: Nonno non sei stato proprio un eroe, lui rispondeva: Era una guerra per ammazzare i poveretti. Poi il nonno era andato in Africa a lavorare come camionista. Camionista era anche mio padre.
Vasco Rossi
Frasi di Vasco Rossi
Mi chiamo Vasco come un compagno di prigionia di mio padre. Dopo l'8 settembre i tedeschi lo portarono nel campo vicino a Dortmund, in Germania. Papà, che si chiamava Giovanni Carlo, fu uno dei 600 mila che preferirono restare nei lager piuttosto che combattere al fianco dei nazisti. Il campo fu bombardato, lui cadde nel cratere di una bomba, questo Vasco lo tirò su, gli salvò la vita. Non si rividero più, non so se sia
sopra
vvissuto. Tanti suoi amici morirono di fatica. Papà tornò a casa dopo due anni. Pesava 35 chili. Ci è rimasto il suo diario. Non riusciva a vedere i film sull'Olocausto, erano emozioni troppo forti per lui.
Vasco Rossi
Frasi di Vasco Rossi
La vita è un brivido che vola via.
È tutto un equilibrio
sopra
la follia.
Vasco Rossi
Cit. da
Sally
Frasi di Vasco Rossi
La solitudine esistenziale viene elevata, si fa per dire, a prerequisito lavorativo. Finora ci si limitava ad alludervi a mezza bocca durante il colloquio privato. Se adesso la si scrive
sopra
un cartello esposto al pubblico, significa che sono saltate anche le cerniere dell'imbarazzo e non ci si vergogna più di dire a una donna: se ti pago, voglio tutta la tua vita. Ci sarà pure chi su certe garanzie ci avrà speculato, trasformandole in alibi per darsi alla macchia. Però l' abuso di un diritto da parte di qualcuno non può diventare motivo per toglierlo a tutti. In passato gli annunci di lavoro si accontentavano di richiedere personale «militesente». Ora si pretende che sia esente dal vivere.
Massimo Gramellini
Frasi di Massimo Gramellini
[Sull'acquisto di Pavel Nedved nel 2001]
Anche lui non voleva lasciare la Lazio. Per i tifosi era un idolo, lui non avrebbe voluto tradirli.
Sopra
ttutto, non voleva abbandonare la sua casa all'Olgiata. Era irremovibile. Gli dissi: "Ma almeno vieni a vedere l'abitazione che ti vorremmo dare, il posto". All'ennesimo no, rilancio: "Ti metto a disposizione un aereo privato. Non saprà niente nessuno, vieni in segreto a Torino, ti fai un'idea e poi decidi"
[...]
. Fu colpito dalle parole "in segreto" e allora disse di sì.
Luciano Moggi
Frasi di Luciano Moggi
[Riferendosi a Roberto Bettega]
[...]
Lui non è adatto a tenere il timone di un'azienda. È un bravo ragazzo, un operativo. Se lo mandi in giro fa il suo dovere. Ma ha bisogno di qualcuno che gli stia
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, come ai tempi miei e di Giraudo. Non lo stimo più, Bettega. Anzi, sa cosa le dico? Non lo saluterò neanche se me lo ritrovassi a un passo. Ma come? Al Tribunale sportivo di Roma gli azionisti, certi azionisti almeno, ci scaricano e ci tirano addosso. Alla Procura di Torino ci denunciano per infedeltà patrimoniale. E lui rientra in società, dentro questa società? Ci vuole anche la faccia come il c... per richiamarlo. Bettega farà la fine di Ferrara, glielo garantisco. A Ciro gli hanno fatto accettare un gruppo senza capo né coda, a lui rinfacceranno di non aver rimesso a posto la squadra.
Luciano Moggi
Frasi di Luciano Moggi
Tenacia, tenacia al massimo,
sopra
ttutto in questi momenti di crisi. Mettetevi i paraocchi come ho fatto io e dite "tanto che mi frega": soffro, farò tante cose, ma un giorno arriverò a fare quello che voglio. E se lo volete lo fate.
[Nel 2014]
Lino Banfi
Frasi di Lino Banfi
Sono
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ffatto dalla gioia di venire presentato da qualcuno che sa pronunciare il mio nome. Mi piace parlare del mio nome perché è uno di quei bei nomi italiani che contengono mezzo alfabeto. Si scrive B-u-s-c-a-g-l-i-a e si pronuncia come Dio vuole. La cosa più divertente che mi sia mai capitata col mio nome è successa una volta che feci una telefonata interurbana. La linea era occupata e la centralinista mi disse che mi avrebbe richiamato appena possibile. Quando richiamò, mi disse: «Per favore, avverta il dottor Box Car che c'è la sua comunicazione». «Può essere Buscaglia, per caso?» domandai. E lei: «Signore, può essere qualunque cosa».
Leo Buscaglia
Cit. da
Vivere, amare, capirsi ‐ Incipit
Frasi di Leo Buscaglia
Ricordate che tutto cambia,
sopra
ttutto i rapporti umani, e che per mantenerli noi dobbiamo cambiare con essi. Assicuratevi di progredire e di crescere costantemente insieme, ma separatamente.
Leo Buscaglia
Cit. da
Vivere, amare, capirsi
Frasi di Leo Buscaglia
Carl Jenkis
:
[Al suo arrivo, Carmen e Rico gli fanno il saluto poiché è diventato colonnello]
Riposo...
Carmen Ibañez
: Come stai, Carl?
Carl Jenkis
: Carmen. Bene. Mi dispiace sia toccata alla tua unità sul pianeta P, c'era pochissime probabilità di
sopra
vvivenza.
Johnny Rico
: Gli insetti ci hanno teso una trappola, vero?
Carl Jenkis
: ...È stata una raffinata prova d'intelligenza. Immaginavamo ci fosse un cervello degli insetti.
Carmen Ibañez
: Lo sapevate e ce li avete mandati comunque?!
Carl Jenkis
: Non potevamo lanciare un'operazione se così non fosse stato... Non approvi? Be', mi dispiace. Combattiamo per la nostra specie, è questione di numeri: loro sono di più... E ogni giorno io devo prendere decisioni che mandano a morte centinaia di persone come voi!
Johnny Rico
: Non gliel'hanno detto, colonnello? La Fanteria mobile è fatta apposta per questo!
Carl Jenkis
: Spero siate pronti a combattere. Torniamo sul pianeta P... Per catturare quel cervello!
Johnny Rico
: ...I Leoni sono sempre pronti, signore.
Carl Jenkis
: So che serve un nuovo tenente. Vuoi tu il posto?
Johnny Rico
: Accetto. Finché non mi ammazzano o non trovate qualcuno più bravo.
Dal film:
Starship Troopers
Scheda film e trama
Frasi del film
Carl Jenkis
: Statisticamente a questo punto dovresti aver già indovinato per puro caso.
Johnny Rico
: Quindi capacità extrasensoriali zero e in più sono sfortunato!
Carl Jenkins
: Oh, la fortuna non c'entra... In realtà nessuno sa perché alcuni sono sensitivi e altri no. Magari è un nuovo stadio dell'evoluzione umana! È per questo che fanno queste ricerche federali.
[Il furetto di Carl sale sulla tastiera del suo computer]
Ma..! Cyrano! Ah, scusa, time out...
Johnny Rico
: Dai, vuole solo un po' di attenzione... Non ci giochi più con lui!
Carl Jenkins
: Cyrano?
[Si mette a fissare il furetto negli occhi]
Va' a tormentare la mamma, Cyrano...
[Il furetto scende dal tavolo e sale su per le scale]
Johnny Rico
: Come fai a farglielo fare?
Carl Jenkins
: Gli ho trasmesso l'immagine di un bruco che sale sulle gambe di mia madre: la sua missione è mangiarselo!
Signora Jenkins
:
[Dal piano di
sopra
]
Ahhh! Scendi dalla mia gamba! Ahhh! CAAARL!
[Lui e Rico si mettono a ridere]
Johnny Rico
: Non farai niente del genere con me, spero.
Carl Jenkins
: Non avere paura, con gli umani non posso... Per ora!
Dal film:
Starship Troopers
Scheda film e trama
Frasi del film
Una volta qualcuno mi ha chiesto se conoscevo la differenza tra un cittadino e un civile. Ora posso dirvela: un cittadino ha il coraggio di fare della salvezza del genere umano una sua propria responsabilità! ... Dizzie era mia amica. Era un soldato. Ma
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tutto era una cittadina della Federazione.
Johnny Rico
Dal film:
Starship Troopers
Scheda film e trama
Frasi del film
L'unico insetto buono è un insetto morto!
Civile sopravvissuto di Buenos Aires
Dal film:
Starship Troopers
Scheda film e trama
Frasi del film
La devastazione davanti alla quale ci ritroviamo è senza precedenti. A giudicare dalle prime valutazioni, milioni di morti. Una città in rovina. Il meteorite è stato sparato fuori dall'orbita dal plasma degli insetti proveniente da Klendathu, il pianeta di residenza degli Aracnidi. Niente è
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vvissuto a quello che una volta era considerato il paradiso dell'America Latina... Buenos Aires è stata cancellata via dalla Terra! Il Consiglio Federale si è riunito pochi minuti fa, e ha votato all'unanimità la mobilitazione al fine di distruggere gli Aracnidi.
Rete Federale
Dal film:
Starship Troopers
Scheda film e trama
Frasi del film
[Ultime parole famose]
Angelo
[Ogbonna]
è un bravo ragazzo.
Sopra
ttutto un ragazzo onesto. Non pensa minimamente di andare alla Juventus perché ama il Toro. Il giorno in cui lascerà il Toro avrà tali e tante offerte straniere che non gli passerà nemmeno per l'anticamera del cervello.
Urbano Cairo
Frasi di Urbano Cairo
Torino è anche, anzi
sopra
ttutto la città del Toro.
Urbano Cairo
Frasi di Urbano Cairo
Il flusso di sensazioni creato attraverso la musica intensifica le emozioni che la semplice espressione grafica sa conferire,
sopra
ttutto quando essa diventa visione filmica, aiutandoci a comprendere meglio il film assoluto.
Oskar Fischinger
Frasi di Oskar Fischinger
Steven Meisel è una delle persone con cui preferisco lavorare. Abbiamo un legame speciale. Con lui imparo ed esploro il mio mestiere. Mi fa sentire bella e,
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ttutto, cosa che non capita spesso, le foto escono meglio di come le immaginavi.
Gigi Hadid
Frasi di Gigi Hadid
[Su 8½]
Nel film vanno separati nettamente due "tempi": quello che riguarda la concezione, e quello che si riferisce all'esecuzione. Sulla "concezione" si può dissentire
[...]
per una qual certa insofferenza di questa ostentazione del fatto privato. Sulla "esecuzione" è più difficile manifestare il proprio disaccordo. Direi anzi che è quasi impossibile.
[...]
L'opera si presenta come un'improvvisazione geniale
[...]
, Fellini vi ha tracciato l'arabesco di una particolare condizione del suo spirito. L'opera è diventata il giuoco di abilità più difficile che il regista abbia mai affrontato. È come una serie di acrobazie che il funambolo esegue al di
sopra
della folla
[...]
sempre sul punto
[...]
di cadere per sfracellarsi al suolo; ma l'acrobata sa compiere al momento giusto la capovolta giusta, con un colpo di reni si raddrizza, si salva e vince. L'esercizio è riuscito.
[da Bianco e Nero, XXIV, 4, Roma, aprile 1963]
Mario Verdone
Frasi di Mario Verdone
Perché vado sempre in giro con quegli occhiali neri? Non si tratta di una forma di aggressività. Al massimo di insicurezza. Credo di portarli
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ttutto perché mi piace portarli.
Bob Dylan
Frasi di Bob Dylan
[«Che cosa ha donato sua madre al cinema?»]
Una naturalezza che le altre attrici non avevano. Quando lei arrivò a Hollywood, il produttore Davis Selznick voleva che cambiasse nome, Bergman suonava troppo tedesco; c'era anche la guerra contro la Germania in quel periodo. Voleva cambiarle le
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cciglia... Lei disse "assolutamente no, sono già famosa in Svezia, il mio nome è Ingrid Bergman e questo è il mio aspetto". E lui: però, questa è una buona idea, sarai la prima attrice al naturale. Una incredibile conferma per le donne: si poteva essere belle, attraenti e talentuose senza artifici. E poi, trovo positivo come abbia assorbito la cultura di paesi diversi: in America è percepita come americana, in Europa come europea, e questo è molto inusuale. Parlava cinque lingue.
[Nel 2015]
Isabella Rossellini
Frasi di Isabella Rossellini
Ho ancora nel naso l'odore che faceva il grasso sul fucile mitragliatore arroventato. Ho ancora nelle orecchie e sin dentro il cervello il rumore della neve che crocchiava sotto le scarpe, gli sternuti e i colpi di tosse delle vedette russe, il suono delle erbe secche battute dal vento sulle rive del Don. Ho ancora negli occhi il quadrato di Cassiopea che mi stava
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la testa tutte le notti e i pali di sostegno del bunker che mi stavano
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la testa di giorno. E quando ci ripenso provo il terrore di quella mattina di gennaio quando la Katiuscia, per la prima volta, ci scaraventò addosso le sue settantadue bombarde.
Mario Rigoni Stern
Cit. da
Il sergente nella neve ‐ Incipit
Frasi di Mario Rigoni Stern
La sera ci colse di sorpresa seduti sotto un abete dove avevamo finito la borraccia della grappa. Lontano, giù in fondo, si vedeva il paese illuminato. Dalla linea delle luci indovinavo le strade e le contrade.
Sopra
le case si stendeva il fumo dei camini. I camini che fumano: case calde, latte fumante, patate e zuppa bollente, bambini assonnati. Finita la caccia.
[Explicit]
Mario Rigoni Stern
Cit. da
Il bosco degli urogalli
Frasi di Mario Rigoni Stern
Portami con te nel mattino vivace
|
le reni rotte l'occhio sveglio appoggiato
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al tuo fianco di donna che cammina
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come fa l'amore,
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sono gli ultimi giorni dell'inverno
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a bagnarci le mani e i camini
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fumano più del necessario in una
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stagione così tiepida,
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ma lascia che vadano in malora
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economia e sobrietà,
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si consumino le scorte
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della città e della nazione
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se il cielo offuscandosi, e poi
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schiarendo per un sole più forte,
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ci saremo trovati
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là dove vita e morte hanno una sosta,
|
sfavilla il mezzogiorno, lamiera
|
che è azzurra ormai
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senza residui e
sopra
|
calmi uccelli camminano non volano.
Attilio Bertolucci
Titolo della poesia:
Portami con te
Frasi di Attilio Bertolucci
Negli ultimi decenni l'omeopata ha riempito il vuoto lasciato dal medico di famiglia, un po' dottore e un po' confessore. Quello che cominciava la visita chiedendo «come va?» e uno partiva dal pretesto del mal di schiena per rovesciargli addosso la sua vita. Oggi molti dottori allopatici (non tutti, sia chiaro) conoscono meglio le malattie che i malati. Seguono protocolli scientificamente testati, ma senza personalizzarli, come se ogni paziente fosse uguale agli altri o al se stesso del mese prima.
Sopra
ttutto ascoltano poco. Guardano gli esami e le radiografie, ma spesso non il malato. Che invece avrebbe una voglia matta di raccontare quello che mangia, che teme, che sogna. Da quando la scienza è diventata una religione, certi medici si rifiutano di esserne i parroci. Qualche volta dimenticano che non stanno curando numeri, ma persone che hanno accettato la disumanizzazione dei rapporti un po' ovunque - alla posta, in banca, nei negozi - però non in ospedale. Quando stanno male, prima che curate pretendono di essere ascoltate.
Massimo Gramellini
Frasi di Massimo Gramellini
È più facile parlare dei problemi che risolverli, più facile distruggere che costruire, ma con il CETA abbiamo costruito qualcosa di importante,
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ttutto in questo momento.
[Il CETA - Comprehensive Economic and Trade Agreement - è un trattato di libero scambio tra Canada e Unione europea]
Justin Trudeau
Frasi di Justin Trudeau
Il cielo aperto la vita errante, per paese l'universo e per legge la tua volontà e
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ttutto una cosa inebriante: la libertà!
[da: Carmen]
Georges Bizet
Frasi di Georges Bizet
Ogni tanto, quando penso a me stessa, mi chiedo: chi è questa donna? È impossibile essere me. Ecco, è così che
sopra
vvivo.
Camilla Parker Bowles
Frasi di Camilla Shand
Certe volte mi chiedo quanto sia fortunata la gente a fare un lavoro normale. A me mancano, i lavori normali, mi piacciono. Ho fatto la cameriera,
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ttutto. Da subito ho cominciato a lavorare con la musica, però mi sono pagata "Manuale distruzione"
[il primo disco]
facendo pasticcini.
Levante
Frasi di Levante
Ringrazi Dio, non me. Lui ci ha fatti
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vvivere, almeno è ciò che dovremmo credere.
Capitano Hosenfeld
Dal film:
Il pianista
Scheda film e trama
Frasi del film
E' proprio vero, spesso, la vita terrena non offre a tutti le stesse possibilità.
Mio malgrado, l' ho constatato in prima persona.
Infatti, devo considerarmi veramente un fortunato.
Non di rado capita che chi ha raggiunto un obiettivo se ne attribuisca i meriti, ma nel mio caso però non posso negare come le circostanze mi siano state favorevoli e abbia avuto un destino più benevolo rispetto ai miei compagni che purtroppo, non sono
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vvissuti.
Vincenzo Di Michele
Cit. da
Io Prigioniero in Russia
Frasi di Vincenzo Di Michele
Se revisionismo significa ritornare indietro nell'analisi storica con nuovi elementi , con altre prove e
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ttutto con ponderate riflessioni senza pregiudizi ideologici e/o di parte dico e affermo: sono un revisionista. Alla resa dei conti: "La storia non la fanno i vincitori"; ecco perché sono un revisionista.
Vincenzo Di Michele
Frasi di Vincenzo Di Michele
[Antonio Conte è]
un tecnico con le idee chiare. Magari non complicatissime, ed è una fortuna, ma molto efficaci.
Sopra
ttutto è un martello. E di solito la combinazione tra l'avere le idee chiare ed essere un martello, risulta vincente. La cosa che più mi ha colpito è stata la capacità di trasmettere in modo sincero e genuino il suo senso di appartenenza, la juventinità, che unita all'effetto stadio ha creato una miscela esplosiva. È da tanto che non vedevo un rapporto così intenso.
Gianluca Vialli
Frasi di Gianluca Vialli
Non so quale possa essere il segreto del mio successo, di certo posso dire che in questi anni mi sono sempre impegnata con tenacia per fare sempre meglio e sempre di più. Ho sempre cercato di ascoltare non solo me stessa e i miei sogni, ma anche le persone attorno a me che mi consigliavano e
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ttutto i miei follower.
Chiara Ferragni
Frasi di Chiara Ferragni
È ovvio che rispetto a questo tema, che comprende le discriminazioni nei confronti degli omosessuali e dei transgender, il mio impegno è pieno. Il tema è quello dei diritti. I diritti sono importanti e le diversità non possono essere oggetto di discriminazioni. L'impegno contro le discriminazioni e contro ciò che le fa sorgere, persino nei bambini, deve essere massimo. Non può appartenere soltanto al ministro e al ministero, ma deve essere una questione che si diffonde nel Paese ed entra a far parte di ciò che i bambini imparano da piccoli. Deve essere appreso che la diversità è un valore e non un ostacolo. Cercherò la collaborazione del Ministro Profumo, con cui ho già avuto contatti informali, perché i semi si gettano
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ttutto tra i bambini nelle scuole.
[Gennaio 2012]
Elsa Fornero
Frasi di Elsa Fornero
Mi piacciono i legumi, il farro, il cous cous, la carne bianca. Carboidrati solo a pranzo, in Italia quasi tutti i giorni. La pizza almeno una volta la settimana. Adoro quella con tonno e cipolle ma la mangio solo se non c'è il mio fidanzato, altrimenti bufalina. A Milano mi appesantisco di più, mentre a Los Angeles è più facile mangiare leggero: mi piacciono i locali vegani dove fanno le ciotolone di insalata con mix di ingredienti buonissimi, tipo fagioli, quinoa e avocado. Superenergetiche e poco caloriche. L'hamburger al massimo una volta alla settimana. Se è periodo di sfilate cerco comunque di non saltare, altrimenti mi innervosisco. Odio mangiare di fretta e in piedi, piuttosto pranzo alle tre del pomeriggio. Non sono brava in cucina ma adoro il cibo fatto in casa e
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ttutto apprezzo molto che qualcuno lo cucini per me: fatto dalla mamma o da un'amica tutto ha un sapore diverso.
Chiara Ferragni
Frasi di Chiara Ferragni
Anna Harrison
: Hai paura?
Jackie Harrison
: Un pochino,
sopra
ttutto avevo paura per voi, ma adesso non più perché so che ve la caverete benissimo.
Anna
: Io non ti voglio dire addio, mi mancherai tanto mamma!
Jackie
: Tesoro mio, sta tranquilla! Amore... Oh amore mio, sta tranquilla: è normale che io ti manchi, è giusto... Ma puoi sentire la mia mancanza e puoi portarmi con te se vuoi, puoi farlo, voglio dire quando sarai in crisi... Tienimi con te e quando ti innamorerai tienimi con te... Si può fare! In fondo è così che le persone restano vive per sempre, sai... Perché c'è qualcuno che le porta con sé. Quando ti laurei, e al tuo matrimonio, e quando avrai i bambini portami con te... Va bene?
Anna
: Sempre, sempre, sempre!
Jackie
: Voi avete reso la mia vita una cosa meravigliosa, porta anche questo con te, va bene?
Anna
: Ok.
Dal film:
Nemiche amiche
Scheda film e trama
Frasi del film
Un uomo e una donna hanno bisogno di qualcosa per dormire e vanno nello stesso reparto: pigiami da uomo. L'uomo dice al commesso: mi serve solo il sotto... e la donna dice: mi serve solo il
sopra
. I due si guardano e questo è un bell'incontro.
Dal film:
L'amore non va in vacanza
Scheda film e trama
Frasi del film
Di uno strano pensiero che avevi fatto al risveglio ma che poi hai dimenticato... Mi racconterai le follie della gente, e ci rideremo
sopra
?
Theodore Twombly
Dal film:
Lei
Scheda film e trama
Frasi del film
Non c'è niente di più umano della voglia di
sopra
vvivere.
[Frase promozionale]
Dal film:
Ex Machina
Scheda film e trama
Frasi del film
Drugo
: Ah, fanculo! Porca puttana! Il ragazzo li ha già spesi tutti.
Walter
: Per la Corvette? Non esiste! Direi che gli restano 960-970.000 dollari, almeno. Dipende dagli optional. Aspetta in macchina, Donny.
Pilar
: Sì?
Walter
: Pilar? Sono Walter Sobchak. Lui è il mio socio, Jeffrey Lebowski. Ahm... Vorremmo parlare col giovane Larry. Possiamo entrare?
Pilar
: Claro. Prego.
Walter
: Grazie. Dev'essere lui. Signore, le auguro una bella serata.
Pilar
: Ehm... Accomodatevi, prego. Larry, c'è un signore per te! Puoi venire?
Walter
: Riesce... riesce ancora a scrivere?
Pilar
: Oh, no, no. Ha grossi problemi di salute.
Walter
: Ah-ah. Ahm, signore, ci tengo a dirle... che noi due, dal punto di vista personale, la ammiriamo tantissimo. "Branded",
sopra
ttutto nei primi episodi, è stato una vera fonte di ispirazione.
Pilar
: Caro, siedi qui con noi. I signori sono poliziotti.
Walter
: Non vorrei averle dato l'impressione che siamo della polizia, signora. Anzi, noi speriamoche non sia necessario chiamarla. Ma questo dipende dal piccolo Larry. Non è così, Larry? Questoè un tuo còmpito, Larry? Questo è un tuo còmpito, Larry?
Drugo
: Senti, bello, noi...
Walter
: Drugo, ti prego.
Drugo
: Walter...
Walter
: Questo è un tuo còmpito, Larry?
Drugo
: Walter, perché non gli chiedi della macchina?
Walter
: Questo è tuo, Larry? Questo è un tuo còmpito, Larry?
Drugo
: È tua la macchina qui di fronte?
Walter
: Questo è un tuo còmpito, Larry?
Drugo
: Lo sappiamo che quello è un suo còmpito! Dov'è finito il malloppo, faccia da porcello?
Walter
: Senti, Larry, hai mai sentito parlare del Vietnam?
Drugo
: Ah... vaffanculo il Vietnam, Walter.
Walter
: Stai per entrare in una valle di lacrime. Sappiamo che questo è il tuo còmpito. Sappiamo che hai rubato la macchina...
Drugo
: E il fottuto malloppo!
Walter
: E il fottuto malloppo. E sappiamo che questo è il tuo còmpito.
Drugo
: Guarda che noi ti tagliamo il piffero, Larry!
Walter
: Stai uccidendo tuo padre, Larry. Visto che non serve a niente, va bene, passiamo al piano B. Vuoi vedere che cosa succede al parabrezza? Ecco che cosa succede quando cerchi di fottere chi non conosci! Problemi di comunicazione, eh? Il pezzetto di merda mi fa l'ostruzionismo.
Drugo
: Walter! Che cosa vuoi fare? Walter, che cosa fai?
Walter
: Guarda bene, Larry. Guarda che succede! Lo vedi che succede, Larry?
Drugo
: Porca puttana!
Walter
: Lo vedi che succede? Questo succede quando cerchi di fottere chi non conosci. Ecco! Ecco quello che succede! Lo vedi che succede, Larry? Vedi che succede quando cerchi di fottere chi non conosci? Questo succede! Lo vedi che succede, Larry? Lo vedi che succede, Larry? Lo vedi che succede, Larry, quando cerchi di fottere chi non conosci? Questo succede, Larry! Questo succede, Larry!
Proprietario della Corvette
: La mia macchina! La mia bambina!
Walter
: Ecco che cosa succede quando cerchi di fottere...
Proprietario della Corvette
: Ma che cazzo stai facendo? Sei diventato pazzo?
Walter
: Oh! Oh!
Proprietario della Corvette
: Fermati!
Walter
: No, no!
Proprietario della Corvette
: Ah! Questa macchina l'ho comprata la settimana scorsa! Aaah!
Walter
: No, no, sta' fermo!
Proprietario della Corvette
: Io ti ammazzo, perdio!
Walter
: Non volevo!
Proprietario della Corvette
: L'ho comprata una settimana fa questa macchina!
Walter
: Non l'ho fatto apposta!
Proprietario della Corvette
: Quel cesso è tuo? Te lo distruggo!
Drugo
: No! Ehi! Ehi! Non è la sua!
Proprietario della Corvette
: Ti piace così? Vaffanculo!
Drugo
: No! No! No! No!
Proprietario della Corvette
: Ti piace così? Vaffanculo!
Drugo
: Fermati! Basta!
Proprietario della Corvette
: Aaah! Aaah! Te la faccio a pezzi, la tua macchina di merda! Te la faccio a pezzi!
Dal film:
Il Grande Lebowski
Scheda film e trama
Frasi del film
Walter
: Abita a North Hollywood, su Radford, vicino al fast food "In and Out".
Drugo
: "In and Out" è su Camrose.
Walter
: Vicino al fast food "In and Out". Allora...
Donny
: Fanno ottimi hamburger, Walter.
Walter
: Stai zitto! Chiudi quella fogna. Il ragazzino è in terza media, Drugo. Il padre è... Sei pronto?
Drugo
: Hm.
Walter
: Il padre è Arthur Digby Sellers.
Drugo
: E chi se ne frega!
Walter
: Eh?
Drugo
: Chi sarebbe Arthur Digby Sellers?
Walter
: Chi sare... Mai sentito parlare di una trasmissione che si chiama "Branded"?
Drugo
: Sì, sì, la conosco, ma...
Walter
: "Solo quell'uomo
sopra
vvisse là a Bitter Creek".
Drugo
: Sì, conosco quella trasmissione. E allora?
Walter
: Allora questo Arthur Digby Sellers ne ha scritto 156 episodi.
Drugo
: Ah!
Walter
: Gran parte della serie.
Drugo
: Ah!
Walter
: E non è per niente un peso piuma.
Drugo
: No.
Walter
: Il figlio invece è una testa di rapa.
Drugo
: Ah.
Walter
: Comunque noi andremo là, quando sarà finita questa roba. Metteremo sotto il ragazzo, saràuna passeggiata.
Donny
: Saremo vicini al fast food?
Walter
: Zitto! Chiudi quella fogna!
Spettatore
: Silenzio!
Walter
: Metteremo sotto il ragazzo. Sarà una passeggiata. Ci ripagheremo quel dannato milione di verdoni, sperando che non li abbia già spesi. Un milione di fottuti verdoni. E, sì, saremo vicini al...
Donny
: ... al fast food?
Walter
: Un hamburger, due birre...
Drugo
: Shhh. Silenzio.
Walter
: ... quattro risate. La fine di tutti i nostri problemi.
Dal film:
Il Grande Lebowski
Scheda film e trama
Frasi del film
Drugo
: Ah, Drugo non è in casa. Lasciate un messaggio dopo il bip. Avete un minuto.
Rolvaag
: Signor Lebowski, sono l'agente Rolvaag, del Dipartimento di polizia di Los Angeles.
Abbiamo ritrovato il suo veicolo.
Drugo
: Ah!
Rolvaag
: Può rivolgersi al deposito giudiziario di North Hollywood, sulla Victory...
Drugo
: Fantastico! Questa è una bella notizia.
Rolvaag
: È necessario che si presenti con il libretto dell'auto, la patente e un documento valido.
Karl
: Eccolo lì, nella vasca da bagno.
Drugo
: Ehi, signori, questa è una residenza privata!
Franz
: Ah, si fa il bagno, il porco! Ora gli diamo noi una pulitina!
Drugo
: Ah, bella la marmotta. Ah! Ah! Aaah!
Karl
: Dov'è il malloppo? Vogliamo i nostri soldi, Lebowski!
Drugo
: Tiratela via! Basta con gli scherzi!
Karl
: Secondo te stiamo scherzando? O abbiamo voglia di sopportare i tuoi scherzi?
Franz
: Possiamo farti cose che non hai mai neanche sognato.
Drugo
: Sì.
Karl
: Non crediamo in niente.
Kieffer
: Non crediamo in niente, Lebowski. In niente. E domani torneremo a tagliarti il cetriolo.
Drugo
: Il mio... Mi scusi?
Karl
: Ho detto che ti tagliamo cetriolo!
Drugo
: Ah...
Franz
: Ti consiglio di pensarci su, Lebowski.
Kieffer
: Sì, il tuo bel pisellino pendùlo.
Karl
: Magari ci balliamo
sopra
tip-tap e te lo schiacciamo tutto.
Franz
: Sì, bello!
Dal film:
Il Grande Lebowski
Scheda film e trama
Frasi del film
Walter
: Il dito non era suo, Drugo.
Drugo
: Perché, secondo te di chi era?
Walter
: Ma come faccio a saperlo. Però so che non c'è niente che possa indicare che quel dito...
Drugo
: Ma c'era il suo smalto
sopra
, Walter.
Walter
: Va bene. Come se fosse impossibile applicare un po' di smalto sul dito di una persona qualunque, e poi...
Drugo
: Una persona qualunque?
Walter
: Zàcchete!
Drugo
: Ma dove credi che se lo vanno a trovare...
Walter
: Vuoi un dito del piede? Te lo procuro io. Credimi, c'è il modo. Cose che è meglio non sapere.
Drugo
: Ma piantala!
Walter
: Ma credimi.
Drugo
: Non dire fesserie, Walter!
Walter
: Te lo procuro io il dito, per questo pomeriggio, smalto compreso. Fottuti dilettanti!
Drugo
: Senti, Walter...
Walter
: Ci spediscono un dito e noi dovremmo farcela sotto dalla paura! Santa polenta!
Drugo
: Walter...
Walter
: La mia opinione è che...
Drugo
: Quelli l'ammazzano, Walter, e poi ammazzano anche me.
Walter
: Drugo, vedi... è solo lo stress che ti fa parlare così. Adesso come adesso, noi abbiamoquella che secondo me è una serie di crimini senza vittime.
Drugo
: Ma cazzo! C'è il dito!
Walter
: E lascialo stare quel cazzo di dito!
Cameriera
: Scusi, signore, le dispiacerebbe abbassare la voce? Ci sono delle famiglie in questo ristorante.
Walter
: La prego, cara. Per sua informazione, la Corte Suprema ha respinto il principio didiversificazione pregiudiziale.
Drugo
: Per favore, Walter. Non c'entra niente qui il Primo Emendamento.
Cameriera
: Signore, se non si calma mi vedrò costretta a chiederle di andare via.
Walter
: Signora, ho visto i miei amici morire con la faccia nel fango perché io e lei ci godessimo questo ristorante per famiglie!
Drugo
: Beh, me ne vado.
Walter
: Dai, Drugo, non andare via. Andiamo, questa cosa ci riguarda tutti, è la base della libertà! Io rimango. A finire il mio caffè. A gustare il mio caffè!
Dal film:
Il Grande Lebowski
Scheda film e trama
Frasi del film
Brandt
: Questo è lo studio, come può vedere, con le varie onorificenze: premi...
Drugo
: Jeffrey Lebowski.
Brandt
: ... attestati, lauree honoris causa, eccetera.
Drugo
: Hm, davvero notevole.
Brandt
: Oh, le esamini pure, se vuole.
Drugo
: No, non è che io sia tanto...
Brandt
: No, no, no, prego, prego. Questa è la chiave della città di Pasadena, che il signor Lebowski ha ricevuto due anni fa a riconoscimento del suo impegno civico. Ah... Oh. Quello è il diploma di merito della camera di commercio di Los Angeles, che viene assegnato non necessariamente ogni anno, ma solo quando esiste un vero...
Drugo
: Ehi! Ma questo...
Brandt
: ... merito.
Drugo
: Questo qui mi sembra lui, con Nancy.
Brandt
: Oh, sì, quello in effetti è il signor Lebowski con la First Lady, sì.
Drugo
: Ah!
Brandt
: E con loro c'è anche la signora...
Drugo
: Ah! Il signor Lebowski è quello a sinistra, no?
Brandt
: Sì, certo, il signor Lebowski è quello a sinistra. Vede? Vede?
Drugo
: A quanto vedo è...
Brandt
: Oh.
Drugo
: ... handicappato, vero?
Brandt
: Il signor Lebowski è disabile, sì. Ah... la foto è stata scattata quando la signora Reagan era la First Lady nazionale, sì. Non della California.
Drugo
: Eccolo qui.
Brandt
: In effetti ha avuto anche un incontro privato con il Presidente, ma purtroppo non ci fu il tempo di scattare una foto ricordo.
Drugo
: Ah, Nancy non è male.
Brandt
: Oh, una donna meravigliosa! Eravamo...
Drugo
: E... e questi sono...
Brandt
: Oh, quelli sono i bambini del signor Lebowski, se vogliamo.
Drugo
: Madri diverse?
Brandt
: No, no...
Drugo
: Del razzismo se ne sbatte, hm?
Brandt
: Ah, ah, ah, ah, ah! Non figli suoi in senso letterale. Sono le piccole speranze urbane Lebowski. Ragazzini dei quartieri poveri che promettono bene ma non hanno i mezzi per un'istruzione superiore. E così il signor Lebowski si è impegnato a mantenerli tutti al college. Ah... mi scusi. Grazie. Grazie.
Drugo
: Fantastico. Pensa che ci sia ancora un posto?
Brandt
: Credo che... Oh! Ah, ah, ah, ah! Non ha frequentato il college. La prego, eviti di toccare.
Drugo
: No, no, l'ho frequentato, ma passavo gran parte del tempo a occupare vari edifici dell'amministrazione. Fumavamo marijuana e sfondavamo la porta del circolo per giocare a bowling. Ci crede se le dico che non mi ricordo quasi niente.
Brandt
: Oh.
Jeffrey "Il Grande" Lebowski
: Bene, signore, lei si chiama Lebowski e anch'io mi chiamo Lebowski. È stupendo. Ma sono molto occupato come immagino sia lei. Cosa posso fare per lei?
Drugo
: Ah... vede, signore, si tratta di questo mio tappeto. Dava veramente un tono all'ambiente.
Lebowski
: Lo ha già detto a Brandt al telefono, e lui lo ha detto a me. Io che cosa c'entro?
Drugo
: Beh, quei due... quei due stavano cercando lei, e quindi...
Lebowski
: Forse non ha sentito. L'ha già detto a Brandt al telefono, e lui l'ha detto a me. So cos'è successo. Allora? Allora?
Drugo
: Quindi sa che quelli volevano pisciare sul mio tappeto?
Lebowski
: Ho urinato io sul suo tappeto?
Drugo
: Nel senso che è venuto di persona a far pipì sul mio tappeto?
Lebowski
: Pronto? C'è qualcuno in casa? Parla forse un'altra lingua? Le ripeto la domanda: ho urinato io sul suo tappeto?
Drugo
: No, è stato Woo a pisciare sul mio tappeto.
Lebowski
: No, io vorrei capire una cosa. Ogni volta che qualcuno mingia su un tappeto, in questa bella città, io devo risarcire il proprietario?
Drugo
: Andiamo, per la miseria! Le sembro uno che vuole fregare la gente? E nemmeno per sogno, è solo che...
Lebowski
: È solo in cerca di soldi, come tutti gli altri. Lei ha un impiego, signor Lebowski?
Drugo
: Un momento, aspetti che le spieghi una cosa. Io non sono il signor Lebowski, lei è il signor Lebowski. Io sono Drugo, è così che deve chiamarmi, capito? Se preferisce, Drughetto, oppure Drugantibus, oppure Drughino, se è di quelli che mettono il diminutivo ad ogni costo.
Lebowski
: Lei ha un impiego, signore?
Drugo
: Impiego? Ah, ah.
Lebowski
: Non si va in giro a cercare lavoro vestiti in quel modo in un giorno feriale.
Drugo
: Perché, oggi... Che cos'è oggi?
Lebowski
: Io invece lavoro, signore, quindi, se non le dispiace...
Drugo
: Mi spiace, eccome. Il "drugo" si dispiace. Non può tollerare, capisce, quest'aggressione non può essere tollerata. Insomma, se sua moglie va in giro...
Lebowski
: Mia moglie non c'entra per niente in questo! Spero che mia moglie un giorno impari a farsi bastare il mensile, che è ampio! Ma se così non fosse, sarebbe un problema suo, non mio. Come il tappeto è un problema suo. E proprio come ogni sbandato del mondo è responsabile della propria vita, indipendentemente da chi ha scelto di incolpare. Io non ho incolpato nessuno quando ho perso le gambe. Un mu*o gi**lo me le ha portate via, in Corea. Ma io sono andato avanti, a realizzare. Eh, eh, eh! Non posso risolvere i suoi problemi, signore, solo lei può.
Drugo
: Ma vaffanculo.
Lebowski
: Eh. Vaffanculo? Sì, questa è la sua risposta. La sua risposta a tutto. Se la faccia tatuare in fronte. La vostra rivoluzione è finita, signor Lebowski! Condoglianze! Gli sbandati hanno perso! Faccia come i suoi genitori, accetti il mio consiglio: si trovi un lavoro! Gli sbandati perderanno sempre! Mi ha sentito, Lebowski? Gli sbandati perderanno sempre!
Brandt
: Com'è andato l'incontro con il signor Lebowski?
Drugo
: Molto bene, il vecchio mi ha detto di prendere il tappeto che preferisco.
Brandt
: Allora se lo goda. Magari qualche volta ci rivediamo, Drugo.
Drugo
: Sì, certo, se mi trovo nei paraggi e devo andare al cesso... Ehi, guarda un po'!
Bunny Lajoya Lebowski
: Soffiaci
sopra
.
Drugo
: Eh?
Bunny
: Avanti. Soffia.
Drugo
: Vuoi che soffi sulle dita?
Bunny
: Ah-ah. Io non ci posso arrivare.
Drugo
: E se poi quello se la prende?
Bunny
: A lui non importa niente di niente, è un nichilista.
Drugo
: Ah, dev'essere faticoso da morire.
Bunny
: Tu non stai soffiando.
Brandt
: Il nostro ospite deve andar via, signora Lebowski.
Drugo
: Ah. Tu sei Bunny?
Bunny
: Te lo succhio se mi dai mille dollari.
Brandt
: Ah, ah, ah, ah! Che donna meravigliosa! Andiamo pazzi per quel suo spirito libero.
Bunny
: Però Brandt non può guardare, se no mi dà un centone.
Brandt
: Ah, ah! È meravigliosa!
Drugo
: Scusa, vado a cercare un bancomat.
Dal film:
Il Grande Lebowski
Scheda film e trama
Frasi del film
"Undine Spragg... come ti permetti?", protestò la madre, alzando la mano prematuramente rugosa e carica d'anelli a difendere un biglietto che un fattorino esangue aveva appena portato.
Ma il gesto era debole tanto quanto le parole di protesta, e la signora continuò a sorridere alla sua ospite, mentre la signorina Spragg, con un guizzo delle dita agili e giovani, si impadroniva del messaggio e si appartava nel vano della finestra per leggerlo.
"Tanto, immagino che sia per me", si limitò a rispondere alla madre girando la testa al di
sopra
della spalla.
"Ma si è mai vista una cosa del genere, signora Heeny?", mormorò la signora Spragg, che non era riuscita a nascondere l'orgoglio dietro all'indignazione.
Edith Wharton
Cit. da
L'usanza del paese ‐ Incipit
Frasi di Edith Wharton
La ragazza uscì dalla casa dell'avvocato Royall, situata in fondo all'unica strada di North Dormer, e si fermò sulla soglia.
Era l'inizio di un pomeriggio di giugno. Il cielo trasparente e ancora primaverile spandeva una luce argentea sui tetti, sui pascoli e sui boschetti di larici che circondavano il villaggio. Una brezza leggera giocava tra le nuvole bianche e tonde che indugiavano sui fianchi della collina, spingendole al di
sopra
dei campi e del viottolo erboso che, entrando in North Dormer, assumeva il nome di strada, su cui esse proiettavano la loro sagoma. Il paese era costruito in un luogo alto e aperto, e mancava dell'ombra che abbonda nei paesini più riparati del New England.
Edith Wharton
Cit. da
Estate ‐ Incipit
Frasi di Edith Wharton
Da ora in avanti, tutti i giuramenti ufficiali dovranno contenere questo appunto; io non stimerò la mia vita, ne la vita dei miei figli, al di
sopra
di quella di Cesare... o di sua sorella Drusilla.
Caligola
Dal film:
Caligola
Scheda film e trama
Frasi del film
Pace non trovo, et non ò da far guerra;
|
e temo, et spero; et ardo, et son un ghiaccio;
|
et volo
sopra
'l cielo, et giaccio in terra;
|
et nulla stringo, et tutto 'l mondo abbraccio.
|
|
Tal m'à in pregion, che non m'apre né serra,
|
né per suo mi riten né scioglie il laccio;
|
et non m'ancide Amore, et non mi sferra,
|
né mi vuol vivo, né mi trae d'impaccio.
|
|
Veggio senza occhi, et non ò lingua et grido;
|
et bramo di perir, et cheggio aita;
|
et ò in odio me stesso, et amo altrui.
|
|
Pascomi di dolor, piangendo rido;
|
egualmente mi spiace morte et vita:
|
in questo stato son, donna, per voi.
Francesco Petrarca
Titolo della poesia:
Pace non trovo, et non ò da far guerra
Frasi di Francesco Petrarca
Pur essendo
[il libro]
il media più vecchio, ha oltre duemila anni di vita, mantiene una attualità stupefacente. Si è dimostrato il più coriaceo e il meno vulnerabile. Neppure la rivoluzione comunicativa più importante nella storia dell'uomo, e cioè il digitale, ne ha messo in discussione la
sopra
vvivenza. Non credo esista un caso analogo, una tecnologia nata migliaia di anni fa che però conserva ancora tutta la sua freschezza e la sua modernità.
[...]
Il libro ha un valore speciale.
Marina Berlusconi
Frasi di Marina Berlusconi
Bob
: Stanno arrivando! Di chi è questo whisky? Tu? Tu? Sta arrivando! Uh! Ce n'è per tutti, gente! Uh! Dio ci salverà! Drink per tutti!Tequila per voi! Venite al bancone, signore e signori! Devi accendere?
I Partecipante
: Funziona ancora?
Bob
: Sì. Dunque, sì, aveva chiesto un cocktail con gin. Ha detto Gin Buck o Gin Fizz?
II Partecipante
: Senti, fa' quello che ti viene meglio. È uguale.
Bob
: Che aveva chiesto? Ah. Sì, mi pare questo qui.
Larry
: Phil? Phil, Phil, Phil, ma lo sai che ore sono?
Phil
: Scommetto che me lo dirai.
Larry
: Sono le nove e mezza!
Phil
: E allora?
Larry
: Ma come sarebbe "e allora"? È cominciata alle sette, lui non viene.
Phil
: Ha detto che sarebbe venuto.
Larry
: Si vede che scherzava, perché lui qui non c'è. Non c'è, Phil.
Phil
: E che cosa vuoi che faccia?
Larry
: Fa' un po' il preoccupato.
Phil
: Sono preoccupato.
Larry
: Ah, davvero?
Phil
: Sì, sono preoccupato, Larry.
Larry
: No, perché allora lo nascondi molto, molto bene.
Phil
: Senti, cerca... di avere fede. Ce la fai? Per una volta.
Larry
: Avere fe... ? Ah, beh... Avere fede?
Partecipanti
: Il grande... Kahuna! Uh! Uh! Uh! Uh!
Partecipante
: Tante grazie, eh?
Phil
: Quel figlio di un cane! Mi ha parlato di pallacanestro per quasi due ore. Ed è riuscito solo a dimostrarmi che non ci capisce praticamente nulla. Cosa? Non c'era un bicchiere più piccolo? Potevi darmi un ditale, magari.
Bob
: Sono tutti sporchi.
Phil
: Dammi quella bottiglia. È questo che mi piace delle convention, che mi fa impazzire di queste cose. Cioè, che tu prendi un tale, lo separi dalla moglie per un paio di giorni, gli fai bere un paio di bicchieri in più, e lui tutt'a un tratto diventa in assoluto il più grande esperto di sport al mondo. Ecco perché Dio ha creato le mogli: perché facciano capire agli uomini quando stanno facendo i coglioni. Se tu separi uno da sua moglie, anche per poco tempo, quello non ha la più vaga idea di come comportarsi. Puoi credermi.
Bob
: Sai, la Bibbia dice che Dio creò Eva come aiuto degno dell'uomo.
Phil
: Come cosa?
Bob
: Un aiuto per... adatto alle sue esigenze.
Phil
: Ah, io non so niente di questa roba, ma quello che so è questo: Dio creò le donne per fare da specchio, così un uomo può vedere che asino è. Voglio dire, tu mi parli di anime... Un uomo non sa assolutamente com'è la sua anima, non ha la minima idea di che aspetto abbia la sua anima, fino a che non scruta negli occhi della donna che ha sposato, e allora, se è appena decente come essere umano, passa almeno due giorni a vomitare. Perché nessun uomo, nessun uomo perbene può tollerare quell'immagine. Dai, togliti le scarpe, mettiti comodo, se ne sono andati tutti.
Bob
: Non avevi detto che non ti piaceva essere sposato?
Phil
: Certo, non m'è piaciuto, ma questo non vuol dire che non lo raccomandi. Ci sono tante cose a questo mondo che sono giuste, ma non necessariamente piacevoli. Prendi la circoncisione. Oh! Era ora, finalmente. Dove cavolo sei stato?
Larry
: Come sarebbe dove cavolo sono stato? Mentre voi ve ne stavate qui a lisciarvi tutti i coglioni che sono entrati da quella porta, io me ne sono andato in cerca del "grande Kahuna"!
Bob
: Il cosa?
Larry
: Il "salvatore", Bob. "El presidente"! L'uomo che proferendo una sola parola, con una singola eiaculazione di suoni potrebbe ingravidare la nostra azienda.
Phil
: L'hai trovato?
Larry
: Phil, usa la tua intuizione, per un secondo. Usa quel dono del Signore, vedi di indovinare qual è la realtà della situazione. Ho l'aria d'averlo trovato?
Phil
: No.
Larry
: Bravo, ce l'hai ancora!
Bob
: Ma di chi state parlando?
Larry
: Stiamo parlando del "grande Kahuna", Bob, del grosso pesce che deve abboccare. Hai mai letto "Il vecchio e il mare"?
Bob
: No.
Larry
: Hm, va bè, lasciamo perdere, va. Stiamo parlando di un uomo che rappresenta, lui da solo, il più grosso cliente che la nostra azienda abbia mai visto e che probabilmente vedrà mai.
Phil
: Potenziale cliente.
Larry
: Ah, potenziale. Sì, fai bene a puntualizzarlo! Potenziale! Che avrebbe potuto. Perché era nostro còmpito, compari, trasformare quella potenzialità in realtà. Farlo cadere nelle nostre braccia. Si doveva corteggiare, quell'uomo. Promettergli doni, se necessario, per attirarlo dalla nostra parte. Ma ci siamo riusciti o abbiamo fallito? Si vota per alzata di mano.
Phil
: Finirà bene.
Larry
: Sì, è sicuro che finirà. Quando avranno ripescato i nostri corpi nel fiume, e spedito il nostro spirito sulla Luna, solo allora sarà finita. È quello che è in mezzo che dà fastidio: l'essere spellati vivi e bruciati. Il resto è solo pace.
Bob
: Sei dovuto andare a cercare questo signore?
Larry
: Abbiamo dovuto, Bob. Non era previsto che lo facessimo, ma, sì, abbiamo dovuto. Si supponeva che lui sarebbe venuto qui stasera. Qualcuno avrebbe dovuto attirarlo qui per un drink.
Phil
: Perché guardi me, scusa? La mia parte l'ho fatta.
Larry
: Gli hai telefonato?
Phil
: Certo che gli ho telefonato, eccome!
Larry
: E hai parlato con lui direttamente.
Phil
: Ho parlato con la sua segretaria.
Larry
: Aaah!
Phil
: Stava facendo un'interurbana importante. Mi ha assicurato che veniva.
Larry
: Oh! Ti ha assicurato che veniva! Sai che c'è? Ti ha fatto uno scherzo! Ci saranno stati un sacco di suoi amici, tutt'intorno al vivavoce, che dicevano: "Senti questo!". Scommetto che tira bidoni per hobby.
Phil
: Sarà capitato qualcosa.
Larry
: Direi che è quasi ovvio che è capitato qualcosa.
Bob
: Magari si è sentito male all'ultimo minuto.
Larry
: No, no, no, no, è qui, è qui. L'ho sentito nominare varie volte questa sera e sempre al presente. È qui, amici miei. Solo che non è qui. Se cogliete la sottile sfumatura.
Phil
: Però, dobbiamo soltanto trovare un'altra strada, ecco tutto.
Larry
: Phil, scusa, sei sordo? L'abbiamo perso. Era invitato, ma non è comparso. Siamo come i dinosauri quando cambiò il clima, non abbiamo più alcuna ragione di vagare sulla Terra.
Bob
: Perché non potete fissare un appuntamento e incontrarlo normalmente in ufficio?
Larry
: Non si fissa un appuntamento con quello lì, è il Presidente, ti manda dai suoi... sottoposti.
Bob
: Perché non andiamo dai sottoposti?
Larry
: Perché sono tutti dei coglioni. Tutti, nessuno escluso. Certe volte si devono lasciar perdere i pesci piccoli, ingraziarsi qualcuno più in alto sulla scala che possa dire: "Sapete che cìè? Li voglio provare questi nuovi prodotti, quindi comprateli, provateli, oppure fottetevi, perché vi licenzio!".
Phil
: Proverò a ritelefonare alla segretaria domattina.
Larry
: Phil, hai sentito una sola parola di quello che ho detto? Capisco che è nella natura umana pensare che abbiamo ancora una chance, ma è un'illusione e basta! Domani ce ne torneremo a Chicago e Evans ci dirà: "Ehi, Phil, Larry, Bob, venite nel mio ufficio, ho qualcosa per voi. Piegatevi". Ah... Che ne dici, Bob, vuoi fare questo per vivere?
Bob
: Non lo so, la serata mi è parsa interessante.
Larry
: Ah sì? In che senso?
Bob
: Si sentono un sacco di storie interessanti.
Larry
: Questo si fa. Vanno distinte dalle tante cazzate che volano in serate del genere. Ma ci sono, se vuoi ascoltarle.
Bob
: C'è sempre così tanta gente?
Larry
: Sembrava che ci fosse tanta gente perché la camera era tanto piccola.
Phil
: Larry!
Larry
: Scusa, le carote mi hanno dato alla testa.
Bob
: Ho conosciuto uno che si è messo a parlarmi di cani.
Larry
: Che ti ha raccontato?
Bob
: Che ne ha sempre avuti. Mi ha detto che... ha avuto dei cani per tutta la vita,
sopra
ttutto pastori tedeschi.
Larry
: Non è tanto insolito, c'è un sacco di gente che ha dei cani.
Bob
: Lo so, ma era uno che aveva fatto tante di quelle cose... All'ultimo aveva dovuto far fare l'iniezione perché aveva morso una persona. Poi ha cominciato a parlarmi di quello prima, e di quello ancora prima, e di quello ancora prima. E così mi sono fatto un quadro di tutta la sua vita, attraverso una serie di cani,
sopra
ttutto pastori tedeschi.
Larry
: Vorrei che ci fosse Murdock qui con noi.
Bob
: Chi è Murdock?
Larry
: Dale Murdock, il più grande agente vendite che la nostra azienda abbia mai avuto. Dio del cielo, che talento!
Bob
: Un uomo di successo?
Larry
: No, più che di successo, capisci, quello là... quello là aveva il dono. Era come sai... quando guardi certi atleti che ti danno l'impressione di fare dei gesti che hanno sempre conosciuto, non che hanno dovuto imparare. E per Murdock era così trattare con le persone.
Bob
: Dov'è adesso?
Larry
: Chi? Murdock?
Bob
: Sì.
Larry
: Ah, ha avuto quello che meritava. Già. Ho sentito che ora sta in Florida.
Phil
: Io ho sentito dire da qualcuno che... che aveva tutta una catena di Burger King.
Larry
: Non ho dubbi che debba essere la più importante catena della Florida. Ma i giorni di Murdock sono passati, gente, e ora sono i giorni di Larry e Phil. Phil e Larry, e Bob. Tre sfigati che stanno per prenderla regalmente nel culo!
Phil
: Finirà bene.
Larry
: Sei convinto, eh?
Phil
: Certo.
Larry
: Beh, spero che tu abbia ragione, perché esserci lasciati sfuggire in questo modo Fuller può essere interpretato come un segno di assoluta incompetenza, il che ci mette in una pessima luce.
Bob
: Scusa, hai detto Fuller?
Larry
: Sì.
Bob
: Dick Fuller?
Larry
: Sì, Dick... Richard... Perché, lo conosci?
Bob
: Era quello con cui ho parlato.
Larry
: Cosa? Che? Che?
Bob
: Quello dei cani! Quello era Dick Fuller!
Larry
: Oh, ma smettila!
Bob
: No, sul serio, mi ha dato il biglietto da visita.
Phil
: Ma che mi venga un colpo! Da' qua, fammi vedere! Ma non hai controllato i cartellini di tutti?
Larry
: Ho controllato i cartellini di tutti! E a quelli che non ce l'avevano sono andato e gli ho chiesto: "Come ti chiami?".
Bob
: Non aveva il suo cartellino.
Larry
: Cosa?
Bob
: Cioè, non aveva il suo, penso fosse quello di un altro.
Phil
: Perché diavolo doveva portare il cartellino di un altro, Bob?
Bob
: Non lo so, doveva aver già bevuto un po' prima di venire qua. L'avrà scambiato con qualcun altro. Ho avuto l'impressione che volesse essere lasciato in pace. Era distrutto per il cane.
Larry
: No, cazzo, non ci posso credere! Ma come? Avevamo Dick Fuller qui a portata di mano e ce lo siamo fatto scappare via?
Bob
: Mi dispiace.
Phil
: Non è colpa tua, Bob.
Larry
: Ce l'avevamo, ce l'avevamo, era nostro!
Phil
: La prossima volta chiedi il nome alle persone, che il cartellino ce l'abbiano o no.
Larry
: Ti do un'informazione: non ci sarà una prossima volta per noi, mio caro. Avevamo Dick Fuller nella nostra sfera di influenza, e lo abbiamo lasciato andare via senza dirgli neanche una parola.
Phil
: Finirà bene.
Larry
: Di che cosa avete parlato, Bob?
Bob
: Di... Non lo so, varie cose.
Larry
: Senti, potresti essere un po' più specifico? Di sport, del tempo, di cosa?
Bob
: Di cani
sopra
ttutto.
Larry
: Tutto qui? Nient'altro?
Bob
: Di cani... e poi si è parlato della famiglia. Mi ha chiesto di mia moglie.
Larry
: Tua moglie?
Bob
: Sì.
Larry
: E che voleva sapere di tua moglie?
Bob
: Niente. Così, ha chiesto.
Larry
: Gli hai detto che poteva averla, se voleva, e se in cambio faceva qualche affare con noi?
Phil
: Larry!
Larry
: Allora, cosa? Di che avete parlato, Bob?
Bob
: Forse... Non saprei... Di religione, un po'.
Larry
: Tu col presidente di una delle più grandi industrie manifatturiere del Midwest hai parlato di religione?
Bob
: Beh, è questo che è? Io non lo sapevo.
Larry
: Va bene, aspetta un po'. Che gli hai detto? Che... cosa gli hai detto sulla religione?
Bob
: Abbiamo... chiacchierato.
Larry
: Non lo hai contraddetto, vero?
Bob
: No.
Larry
: Grazie a Dio. È la prima regola sul parlare di religione a una convention: non contraddire il cliente. No, mi correggo, è la seconda regola. La prima regola sul parlare di religione alle convention è: no.
Bob
: "No"... "No" cosa?
Larry
: Non farlo.
Bob
: Beh, sembra che siamo ancora vivi.
Larry
: Lo hai contraddetto mai?
Bob
: No.
Larry
: Bene, ecco perché. Per questa ragione sei ancora vivo.
Bob
: È stata una bella chiacchierata.
Larry
: Beh, come sei finito a parlare di religione con Dick Fuller? Scusa, ce lo spieghi?
Bob
: È venuto fuori con le morti dei suoi cani. Così.
Larry
: Gli hai detto che i suoi cani sono in cielo?
Bob
: No.
Larry
: Gli hai detto che sono all'inferno?
Bob
: Ovviamente no.
Larry
: E allora cosa? Si può sapere cosa gli hai detto di preciso?
Bob
: Niente, ci... ci siamo messi a parlare. La storia dei cani è stata solo l'innesco. Per metterci a parlare della vita e della morte.
Larry
: È stato l'innesco, Bob?
Bob
: Certo.
Larry
: Il che implica, se non erro, che stavi cercando di avere l'opportunità di... di parlare della vita e della morte.
Bob
: Certo, credo fosse così. Certo.
Larry
: Beh, no, non dire "certo", perché non è certo. Insomma, io non me l'aspetto. La maggior parte delle persone, sai, non se ne va in giro cercando l'opportunità di avviare una conversazione con un perfetto estraneo, sulla vita, e la morte e la religione e altre cose insane...
Bob
: Certe persone sì.
Larry
: Certe persone probabilmente sì, ce n'è qualcuna, e apparentemente tu sei una di quelle. Ma il più delle persone no, Bob. Il più delle persone, se gli chiedi della vita e della morte, dice: "La vita è bene, la morte è male". Fine. Non se ne va in giro a cercare opportunità.
Bob
: Si vede che io non sono il più delle persone.
Larry
: Bob, sai, questo probabilmente è vero, è una saggia considerazione.
Bob
: Credo che sia importante che la gente sappia in cosa credi.
Larry
: Oh, Gesù Cristo!
Bob
: Se avessi saputo che avevate bisogno di parlare con quel tale, vi avrei detto... vi avrei avvertito in qualche modo.
Phil
: Non è colpa tua, Bob.
Larry
: Phil!
Phil
: Come faceva a sapere che stava parlando proprio con lui?
Larry
: Che gli parlasse sì, ma che lo ascoltasse no, non credo. Almeno non per cogliere l'occasione di fare gli interessi dell'azienda. Insomma, se la conversazione fosse rimasta su un piano più terra terra, allora magari sarebbe riuscito a farla scivolare verso un argomento banale, in cui i lubrificanti si potevano menzionare.
Phil
: Questo non lo puoi sapere.
Larry
: Oh, andiamo! Le probabilità sarebbero state molto alte. Ma invece la conversazione non ha seguìto il suo corso naturale, perché qualcuno teneva il timone e la dirigeva, non è vero, Bob?
Phil
: A me pare che Fuller volesse essere lasciato in pace.
Larry
: Non è questo il punto e lo sai.
Bob
: Phil ha ragione. Praticamente me l'ha detto.
Larry
: Beh, ragazzi, amici, compari, il nostro dovere era quello di spegnere quel suo desiderio, almeno per un pochino, di accendere il suo interesse. E vi faccio notare che non voleva essere lasciato in pace, altrimenti sarebbe restato nella sua camera d'albergo tutta la sera. Non avrebbe scorrazzato per la suite in cerca di conversazione. Non voleva essere lasciato in pace, solo non parlare d'affari.
Phil
: E anche in questo caso ci andava male.
Larry
: Ma per favore, lo sai che c'è il modo di aggirare certi ostacoli. Senza importunarlo, ma per comunicargli quello per cui eravamo venuti fin qui, mi spiego?
Bob
: Senti, mi dispiace.
Larry
: È inutile dispiacersi. Dispiacersi non serve a niente, adesso.
Bob
: Che altro posso fare?
Larry
: Niente, non puoi fare un bel niente, al punto in cui siamo. Niente. Ha detto per caso dove alloggiava?
Bob
: È in quest'albergo.
Larry
: In questo albergo?
Bob
: Sì.
Larry
: Oh.
Phil
: Cosa vorresti fare? Bussare alla sua porta in piena notte?
Larry
: Sto chiedendo, Phil. È un crimine adesso? Perché pensavo che domani mattina potremmo, sai, incontrarlo, così per caso, giù di sotto in caffetteria.
Phil
: Se non sappiamo che faccia ha!
Larry
: Lo sa Bob.
Bob
: Ve lo indico volentieri.
Phil
: Cos'è questa roba scritta dietro al biglietto, Bob?
Bob
: È dove ha detto che andava uscito di qua.
Larry
: Cosa? Cosa? Cosa?
Bob
: Una qualche festa privata all'albergo in fondo alla strada.
Larry
: Che facciamo ancora qui? Andiamo, forza!
Bob
: Non possiamo.
Larry
: Perché no?
Bob
: Perché è solo per inviti.
Larry
: E allora?
Bob
: Allora dico che si arrabbia se ci presentiamo lì tutti quanti. Ci ha tenuto a puntualizzare che era una cosa privata.
Larry
: Questa è l'ultima delle nostre preoccupazioni. Se si arrabbia, vedremo che fare. Forza, prendete le giacche.
Phil
: No, non correre, Larry.
Larry
: Come?
Phil
: Può darsi che Bob abbia ragione, insomma, non possiamo imporgli la nostra presenza.
Larry
: Phil!
Phil
: Senti, riflettici un momento. Davvero vuoi farlo incavolare intrufolandoti in una festa esclusiva? Per non parlare di chi altro può esserci.
Larry
: Che suggerisci di fare? Starcene qui come dei tonti, mentre il cliente di una vita ci sfugge dalle mani?
Phil
: No, no.
Larry
: E allora cosa?
Phil
: Direi di mandare Bob.
Larry
: Che cosa?
Phil
: Scusa, ti ha dato quel biglietto da visita come invito, giusto?
Bob
: Sì, ha detto che mi faceva entrare.
Larry
: Phil, Phil, Phil, Phil! Non farmi questo, ti prego.
Phil
: Quali alternative ci sono, Larry? Non abbiamo un altro modo lecito di entrare lì. E poi, lui lo conosce, Bob. Hanno parlato. Bob ha un aggancio.
Larry
: Stai mettendo il nostro futuro nelle mani di un ragazzino.
Phil
: No, andrà tutto bene. Dammi il tuo biglietto.
Larry
: Dio mio!
Phil
: Dammelo, forza, dai!
Larry
: Ecco.
Phil
: Allora, ti spiego che devi fare. Siediti! Sentimi bene.
Bob
: Ti ascolto.
Phil
: Ecco cosa devi fare. Ora vai in fondo alla strada e vedi se riesci a trovare Fuller. Se sei fortunato e è ancora lì, voglio che tu gli dia i nostri biglietti da visita. Digli che desidereremmo tanto... incontrarlo. Appena umanamente possibile. È chiaro?
Bob
: Appena umanamente possibile.
Phil
: D'accordo. Digli che saremo in albergo per tutta la mattinata. Ci può trovare qui o ai numeri sui biglietti da visita. È chiaro? Ecco. Devi chiedergli, chiedigli, per favore, di mettersi in contatto con Larry o con me, perché noi vorremmo parlargli, molto brevemente, a proposito di affari.
Larry
: Affari, solo affari.
Phil
: Spiegagli bene che sappiamo quanto è occupato, non ci vorrà molto tempo, ma ci sono alcune cose di cui dovremmo proprio discutere. Ti è tutto chiaro, Bob?
Bob
: Sì, certo.
Phil
: Devi soltanto... ascoltami! Devi soltanto dargli i biglietti e andartene.
Bob
: E se vuole parlare?
Larry
: Allora parli. Parli quanto vuole. Quattro giorni e quattro notti, se devi, finché non si stanca. Poi torni e ci dici com'è andata.
Bob
: Aspettate in piedi?
Larry
: Per il prossimo trimestre, più in là non posso garantire.
Phil
: Sta' tranquillo, andrai benissimo.
Larry
: Sì, sì, sì, sì, andrai benissimo. Mi dispiace di aver dubitato di te. Se segui le nostre istruzioni andrai benissimo, hai capito?
Bob
: Sì.
Larry
: Bene, perfetto. Ora vai, il tempo vola.
Bob
: Va bene, a più tardi.
Larry
: Certo, corri. Ma non tanto, perché se arrivi sudato poi non ti si avvicina.
Bob
: Okay.
Larry
: Tu hai... Ti do la sensazione di essere un uomo particolarmente religioso?
Phil
: No, neanche per sogno.
Larry
: E allora perché sono colto da un repentino, irresistibile desiderio di pregare?
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
Larry
: Sarebbe questa?
Phil
: Ciao, Larry.
Larry
: Cazzo, sarebbe questa qui?
Phil
: Come "sarebbe questa qui"? Certo che è questa qui, che ti aspettavi?
Larry
: Phil, "suite". La parola chiave è "suite". "Suite per meeting", non "cesso per meeting". Ma non lo vedi quant'è striminzita?
Phil
: È il meglio che ho potuto trovare.
Larry
: Dove... dove ti aspetti che stia la gente, in corridoio?
Phil
: Ma che hai da lamentarti? Siamo al sedicesimo piano. Guarda che vista!
Larry
: Phil, pensaci, siamo a Wichita, in Kansas. Che cambia se siamo al primo o al cinquecentesimo piano? La vista è sempre la stessa.
Phil
: Organizza tu la prossima volta.
Larry
: Murdock avrebbe trovato una suite quattro volte più grande.
Phil
: Ah, sì? Ma Murdock non c'è, giusto?
Larry
: Sì, questo è evidente. Almeno possiamo buttarci di sotto, se non si presenta nessuno.
Phil
: Vaffanculo, Larry.
Larry
: Lo vedi? Uno ha un forte senso estetico ed è costretto a convivere con persone volgari.
Phil
: Conosci Bob del settore Ricerche?
Larry
: Certo che lo conosco. Come va?
Bob
: Ciao.
Phil
: È al telefono con la moglie.
Bob
: ... va bene, sì..
Larry
: Spero che sia
sopra
ttutto lei a parlare, dobbiamo conservare quel po' d'ossigeno che c'è ancora qua dentro.
Bob
: ... sì, però adesso non posso. Non lo so quanto durerà.
Larry
: Questo cos'è?
Phil
: A te cosa sembra?
Larry
: No, sentiamo.
Phil
: Quello è il buffet.
Larry
: Tu questo lo chiami "il buffet"?
Phil
: Non cominciare, per favore, Larry.
Larry
: Phil, amico mio, questo non è un buffet. Ma che roba è? Carote, gambi di sedano, un paio di salsine, e quattro palline di mais al formaggio?
Phil
: Lo sai, è stato organizzato tutto all'ultimo momento.
Larry
: Sai che cosa serve l'azienda al piano di sotto?
Phil
: Non lo so e non lo voglio sapere.
Larry
: Gamberoni, amico mio, un trionfo di gamberoni giganti. Ostriche, un assortimento dei più strani formaggi francesi, delle tortine salate di pasta sfoglia. Quello sì che è un buffet, Phil, amico mio caro, non questo! Lì con un gambo di sedano neanche entri, devi lasciarlo fuori dalla porta.
Phil
: Allora va' a mangiare di sotto, stasera.
Larry
: Infatti sto pensando di andarci. Santo cielo, Bob, ma ti pare possibile?
Bob
: Eh... Io direi che va bene.
Larry
: Ecco, questo è esattamente il punto! Tu non ne sai niente. Senza offesa, ma a quante di queste cose hai partecipato?
Bob
: Solo una.
Larry
: Questa qui, giusto?
Bob
: Sì.
Larry
: Già, ne ero sicuro. Va beh... Phil, magari saremo fortunati, e stasera verranno soltanto dei novellini come Bob.
Bob
: Ci sono problemi?
Phil
: No, nessun problema.
Larry
: Ti stai aggiornando sulla letteratura tecnica, Phil?
Phil
: Fatti gli affari tuoi, grazie.
Larry
: Non ti stavo condannando. Ho soltanto notato. Avessi visto la ragazza seduta vicino a me in aereo...
Phil
: Carina?
Larry
: Altro che carina! E con un fisico, e... aveva il tailleur.
Phil
: Già, ti piacciono quelle col tailleur, a te.
Larry
: C'è qualcosa nelle donne col tailleur che mi fa impazzire. Non lo so, è come se fossero confezionate in un bel pacchettino e... aspettassero solo qualcuno che lo scarti e ne liberi il contenuto. Una donna in tailleur è la mia idea di arte. Sentiamo te, Bob, che abbigliamento femminile ti esalta?
Bob
: Non penso di potertelo dire.
Larry
: Non hai preferenze?
Bob
: Cerco di non pensarci.
Larry
: Cerchi di non pensarci?
Bob
: Sono sposato.
Larry
: Certo che sei sposato. Siamo tutti sposati. Anche Phil lo era. Ti ho solo chiesto come si orientano i tuoi gusti.
Bob
: Io... non lo so.
Larry
: Ti dovrei fare una domanda, seria.
Bob
: E cioè?
Larry
: Sei gay?
Phil
: Larry!
Larry
: Beh, ho soltanto chiesto! Sembra che gli manchi una delle caratteristiche fondamentali del maschio americano. Lo capirei se fosse... ma non lo sei... insomma credo che tu... Sei sposato, no?
Bob
: Non vedo ragioni di guardarmi ancora in giro, visto che Dio mi ha dato una donna meravigliosa come moglie.
Larry
: Ah, ecco cos'è. Sei un tipo spirituale.
Bob
: Sì, diciamo che è questo.
Larry
: Cioè, Dio ti toglie la vista per darti la salvezza?
Bob
: Gesù ha detto che guardare le donne con lussuria è come commettere adulterio.
Larry
: Ha detto così? Vuol dire che non aveva mai visto una donna in tailleur. Se no, chi lo sa? Forse ora avremmo tutta un'altra religione. Una dove la lussuria è un sacramento.
Phil
: Ehi! Non ti facevano schifo i miei stuzzichini?
Larry
: Sto solo assaggiando, Phil, e non lo faccio per il piacere, voglio essere sicuro che nessuno ci resti secco.
Phil
: Beh, non ti spazzolare tutto.
Larry
: Sai perché sei qui, Bob?
Bob
: No. Non esattamente.
Larry
: Cristo Santo, per forza quest'azienda sta finendo nello scarico del cesso. Sei qui a fini, come dire, di tipo cosmetico.
Bob
: Come sarebbe?
Larry
: Sei qui per rappresentare il settore Ricerche e Sviluppo. I cervelli della nostra azienda.
Bob
: Io?
Larry
: Esattamente.
Bob
: Eh, ma non ho mica tanta esperienza.
Larry
: Non ha importanza. Tu come persona non hai importanza, è quello che rappresenti.
Bob
: Ah... E dovrei fare qualcosa?
Larry
: No, solo star seduto con l'aria assennata o in piedi, dipende da te.
Phil
: Farai un figurone, Bob.
Bob
: Accidenti, spero di sì.
Larry
: Lo sai, se ci pensi bene, in realtà, non c'è anima viva qui. Credi di vedere persone per i corridoi, ma non è così. Quel che vedi sono funzioni. Questa è la natura di una convention.
Phil
: Larry vuole dire che, se la guardi dal punto di vista del perché siamo qui, cosa siamo è più importante di chi siamo.
Bob
: Mi sembra un tantino impersonale.
Larry
: Ma certo che è impersonale, e come! Perché credi che tengano le convention in posti del genere? C'è qualcosa in questo posto che per te abbia un'ombra di personalità?
Bob
: Eppure mi sembra un peccato.
Phil
: Non è un peccato, Bob.
Larry
: Guarda... E con chi ti stanno facendo lavorare?
Bob
: Ah... Il professor Young.
Larry
: Jim Young?
Bob
: Sì. Lo conosci?
Larry
: Un poco.
Bob
: Un tipo strepitoso.
Larry
: Ah, davvero? In che senso?
Bob
: Avrà registrato, non lo so... venti, trenta brevetti? Credo che sia anche diacono della sua chiesa.
Larry
: Ah, e questo lo renderebbe strepitoso?
Bob
: Beh, i brevetti soltanto.
Larry
: Senti, Bob, senza offesa, perché vedo che ammiri il professore, ma... devo proprio dirti una cosa su Jim Young.
Bob
: Che cosa?
Larry
: È un idiota!
Bob
: Cosa?
Larry
: È un povero scemo, non gli farei neanche lucidare la macchina.
Bob
: Ma come fai a dirlo?
Larry
: Lo conosco abbastanza. Ho avuto a che fare con Jim Young in varie occasioni, e posso dirti per certo che è un gran cazzone.
Bob
: Beh, io non trovo, e lavoro con lui tutti i giorni.
Larry
: Magari non lo guardi con occhio critico.
Bob
: Oppure abbiamo metri di giudizio diversi.
Larry
: Senti, Bob, ce l'hai un minuto? Devo dirti una cosa.
Bob
: Certo.
Larry
: Ci sono persone a questo mondo, Bob, che hanno un'aria molto solenne mentre fanno quello che devono fare. E lo sai perché?
Bob
: Perché?
Larry
: Perché non sanno quello che fanno. Perché se sai quello che fai, non devi avere l'aria di saperlo, ti viene naturale, mi segui?
Bob
: Certo.
Larry
: Okay. Allora, tu sai come ti accorgi della differenza?
Bob
: No.
Larry
: Dunque, Bob, tu te ne accorgi perché una vocetta sbucata dal profondo della tua mente ti dice: "Questo tizio seduto davanti a me, o questa tizia, sta mentendo spudoratamente e mi racconta delle balle". Ora, ricevuta questa informazione, che cosa fai?
Bob
: Ah... No, non lo so.
Larry
: Senti che farei io, allora. Gli direi: "Bello, ne ho sentite di fesserie in vita mia, perché lo sa Dio, siamo piazzisti, e noi ne passiamo di cotte e di crude per sfangarla. Ma tu vinci alla grande! Non credo che tu abbia la più vaga idea di quello che stai dicendo. Sicuramente i tuoi figli ti ammirano come noi tutti vorremmo essere ammirati e forse tua moglie non ne è consapevole, ma io lo sono. E la mia consapevolezza mi costringe a richiamarti alla realtà del fatto che sei un testa di cazzo bugiardo come al mondo non ce n'è". Poi mi siederei e finirei la zuppa.
Bob
: No, non lo faresti.
Larry
: Phil, mi hai o non mi hai mai visto e sentito fare quello che ho appena raccontato?
Phil
: Sì.
Larry
: Ecco, hai visto? Per questo c'è speranza, Bob, perché ci sono persone come me: vigili.
Bob
: Quando è stato?
Larry
: Perché chiedi quando? Stai... stai dubitando di un uomo che se ne sta lì a leggere Penthouse per allargare i confini della mente. Non ti fidi?
Phil
: Un paio d'anni fa. Eravamo a pranzo con un responsabile degli acquisti.
Larry
: Hai visto?
Bob
: E gliel'hai detto davvero?
Larry
: Parola per parola.
Phil
: Non parola per parola.
Larry
: In linea di principio, Phil! Sto parlando al ragazzo in linea di principio, perché dopo tutto è un giovanotto brillante che sa cogliere il succo di un concetto.
Bob
: E cos'è successo?
Larry
: Tu cosa credi sia successo? Cosa ti aspetti che sia successo?
Bob
: Quello si è arrabbiato?
Larry
: Quello si è infuriato. È rimasto seduto tutto il resto del pranzo a smaniare senza dire una parola.
Bob
: A... a... a... avete perso il cliente?
Larry
: È ovvio che abbiamo perso il cliente! Bob, non puoi parlare a un uomo in quel modo e sperare di conservare il cliente. E se succede... Se dici una cosa del genere a un uomo, e lui mette giù la sua forchetta e ti dice: "Bob, hai assolutamente ragione. Ho fatto finta di sapere di cosa stavo parlando fin dal momento in cui mi sono seduto, e mi dispiace. Non per te, perché in fondo non ti devo niente, ma per me stesso. Perché vorrei essere il miglior essere umano possibile, e voglio essere onesto,
sopra
ogni altra cosa". Allora ti scordi del cliente, ti scordi di ogni cosa. Ti radi la testa, ti metti un saio color zafferano e vendi foto di quel tizio all'aeroporto, perché lui non ha nessuna paura, ne ha appena dato prova. Si merita di essere venerato.
Bob
: Wow!
Larry
: Wow è esatto, Bob. Wow riassume abbastanza bene.
Bob
: Non riesco a credere che tu gliel'abbia detto davvero.
Larry
: Fatti un grande favore.
Bob
: E cioè?
Larry
: Non diventare una di quelle persone.
Bob
: No, io non ho intenzione...
Larry
: Non voglio doverti affrontare un giorno come ho fatto con quel tizio. Ma lo farei, per il tuo bene, perché mi piaci.
Bob
: Certo.
Larry
: Tutto bene?
Bob
: Sì, devo solo andare in bagno.
Larry
: Ti preparo qualcosa mentre sei via?
Bob
: No, grazie, devo solo andare...
Phil
: Chi è che ti ha irritato?
Larry
: Non mi ha irritato nessuno. Sono solo un po' su di giri. Faremo affari questa sera. C'è profumo di affari nell'aria! Lo puoi sentire. È il tipo d'aria che fa crescere la lista clienti.
Phil
: C'è soltanto un cliente che conta per noi stasera.
Larry
: E acchiapperemo anche quello, vedrai. Fuller arriverà, entrerà da quella porta, si darà un'occhiata intorno, si sentirà così
sopra
ffatto dal trovarsi al sedicesimo piano, dominando con lo sguardo tutta Wichita, come un antico signore che contempli i suoi domìni - così predice Larry - che dirà: "Venite a parlarmi di intraprendenza? Chiunque abbia la dotazione estetica necessaria a scegliere questo posto per un meeting, per forza avrà la giusta linea di lubrificanti per il mio stabilimento di Gary. Che cosa ci vuole per convincervi a vendermi tutto quello che potete? Quanto posso dare a voi personalmente? Vi voglio corrompere!"
Phil
: Farà questo discorso?
Larry
: Parola per parola. E sai che gli risponderò? Gli dirò: "Signor Fuller, lei ha perfettamente ragione. Noi abbiamo la linea di lubrificanti giusta per le sue esigenze. E sarei fiero di siglare personalmente il contratto, ma c'è una cosa che vorrei chiederle. Le chiedo un favore, perché ci si possa conoscere meglio".
Phil
: Che cosa?
Larry
: "Che lei prenda me come sua concubina, o Phil, se lo trova più attraente".
Phil
: Credi davvero che sceglierà noi?
Larry
: Deve, Phil.
Phil
: E se non lo fa?
Larry
: Se non sceglie noi?
Phil
: Già.
Larry
: Allora sai che facciamo? Domani mattina ci svegliamo, facciamo i bagagli, e prendiamo il primo aereo per casa. Vaghiamo per l'ufficio fino a verso le due e mezza, poi andiamo in bagno e ci impicchiamo con le cravatte.
Phil
: Hai idea di che faccia abbia?
Larry
: No. Tu?
Phil
: Neanche la più vaga.
Larry
: Forse Bob?
Phil
: Bob? Come fa Bob a sapere che faccia ha?
Larry
: Eh, già. Non importa. Una delle cose buone delle convention è che tutti... tutti i figli di Dio hanno il cartellino,
sopra
ttutto quelli come lui. Ce n'avrà uno speciale al neon, no? Dick Fuller. No? Presidente.
Sopra
nnome: "El Kahuna. Grande". Spero che abbia un anello, così glielo bacio. Phil, cos'è quello?
Phil
: Un attaccapanni.
Larry
: Lo so che è un attaccapanni. Che cosa ci fa qui?
Phil
: Per i cappotti.
Larry
: Ma chi vuoi che si porti il cappotto? Siamo tutti nello stesso albergo! Su, fuori, c'è già così poco spazio qua, dai.
Phil
: Io mi ero premunito. Se non c'era l'attaccapanni avresti detto: "Phil, dov'è l'attaccapanni?".
Larry
: Adesso sappiamo dov'è, in corridoio. Come starà andando di là?
Phil
: Non credo che stia tanto bene.
Larry
: Davvero? Com'è?
Phil
: Forse sono i nervi. Magari non sopporta i tuoi atteggiamenti.
Larry
: Cosa?
Phil
: Come cosa? L'hai affrontato col fucile spianato.
Larry
: Chi, io? No, facevamo due chiacchiere.
Phil
: È un bravo ragazzo.
Larry
: Certo che è un bravo ragazzo. Non sprecherei il mio tempo se non lo fosse. Se c'è una cosa che non ci serve è un altro viscidone nell'industria dei lubrificanti. E poi, mi ricorda noi per tanti versi.
Phil
: No, non è vero. Lui ti ricorda te.
Larry
: Sì, ma io ho preso da te, quindi tutto torna.
Phil
: Non mi va che si mettano a fare le interurbane.
Larry
: Beh, puoi detrarlo dal conto. Forse, chi lo sa, starà assaporando l'esperienza.
Phil
: Di andare in bagno?
Larry
: Sì. Tu ci sei già stato?
Phil
: No, perché?
Larry
: Oh, è fantasmagorico! È l'unica cosa che mi piace di questo posto. C'è un faretto puntato
sopra
il cesso, e ci sono specchi messi sui tre lati. Tu hai la possibilità di guardarti mentre ti pulisci il culo.
Phil
: È un tuo sogno nel cassetto?
Larry
: Credo che sia un'esperienza che dovremmo fare tutti una volta nella vita. Ti rendi conto di cosa avrebbero dato i faraoni d'Egitto per potersi guardare mentre si pulivano il culo? Molto, ma
non potevano, la tecnologia non era disponibile.
Phil
: Esistevano gli specchi.
Larry
: Ma sì, degli specchietti. Degli affaretti che tenevi in mano... Prova a guardarti, mentre pulisci il culo, con uno specchio che tieni in mano. Non... non puoi. Non riesci a vedere niente. Tanto vale che guardi qualcun altro, no? No, no, no, no, per vederti come si deve ci vuole una bella serie di specchi a parete. Allora sì che hai il quadro complessivo. Ti ricorda che non sei diverso da nessun altro quando andiamo al fondo. Ti dà un senso di umiltà.
Phil
: Se lo dici tu...
Larry
: La porta è bloccata.
Phil
: Chiamo giù e glielo dico.
Larry
: Oh, Cristo! Ehilà! Ti senti meglio, Bob?
Bob
: Sì, ho... soltanto un po' di nausea, ecco.
Larry
: Porter ti ha fatto lavorare di sotto tutto il giorno?
Bob
: Più o meno.
Larry
: Eri al bancone?
Bob
: Eh... sì.
Larry
: Ah, ecco. Dovevi dirgli di andare a farsi fottere. Io odio stare al bancone.
Bob
: L'ho trovato interessante.
Larry
: Qui non c'è un armadio!
Phil
: Per questo c'era l'attaccapanni.
Larry
: Beh, Bob, qualunque cosa è interessante per un po'. L'odontoiatria è interessante per un po', ma certe cose stufano in fretta.
Phil
: Ma quella è una cosa che va fatta.
Larry
: Ah! Ah! Eccoci qua, parole calate dall'alto. "Ma quella è una cosa che va fatta".
Phil
: Larry, fatti scroccare una sigaretta.
Larry
: Una volta te l'avrei offerta volentieri, ma ormai... ho smesso.
Phil
: Figurati se hai smesso!
Larry
: Lo giuro su Dio.
Phil
: Quando?
Larry
: Da un paio di mesi, e dovresti anche tu, se ci tieni alla salute.
Phil
: Vaffanculo, Larry, non sei mia moglie.
Larry
: Hai ragione, non sono tua moglie. E... Fai bene a puntualizzarlo, perché, data la nostra intimità, me lo dimentico a volte. Sai, Bob ha più buon senso di noi due messi insieme. Non hai mai fumato una sigaretta in vita tua, vero?
Bob
: No, in effetti.
Larry
: E scommetto che non bevi molto.
Bob
: Ogni tanto una birra, se capita.
Larry
: Ma niente di più forte, vero?
Bob
: No.
Larry
: E, correggimi se sbaglio, ma sarei pronto a giocarmici la paga, che mai in vita tua, mai, sei entrato in un locale di spogliarelli, sei salito sul palco, hai preso in braccio la spogliarellista, e te la sei scopata a sangue davanti a tutti quanti.
Bob
: Non ho fatto cosa?
Phil
: Gesù santo, Larry!
Larry
: Rispondi alla domanda. Sì o no?
Bob
: No. Io... io in quei posti non ci sono mai stato.
Larry
: Ecco, che ti dicevo? Dovresti fare domanda per la beatificazione. La concorrenza non è più dura come una volta, secondo me ti accettano. Sei cattolico?
Bob
: No.
Larry
: Episcopale?
Bob
: No.
Larry
: Allora che cosa?
Bob
: Battista.
Larry
: Ecco, questo è un problema. Ma pure loro avranno qualcosa di analogo per chi vive tutta una vita senza fare niente.
Bob
: No, a quanto mi risulta no.
Larry
: Beh, che diamine! Allora è ora di cambiare religione. Va' dove ti apprezzano, dove si può fare carriera. Fammi sapere se succede.
Bob
: Sarei il primo.
Larry
: Ricordati che l'idea è mia, ho i diritti sul merchandising: statuette di plastica, cose così. Dove vai?
Phil
: Faccio un salto al bar, sto via qualche minuto. Torno subito.
Bob
: Vengo con te.
Phil
: No, no, è meglio che resti qui. Ci vuole qualcuno che tenga d'occhio Larry, è capace di subaffittarsi la suite.
Larry
: Visto che vai giù, fèrmati al 15° piano e vedi cosa fa la gente che sa il suo mestiere. Sempre che tu possa reggere alla vergogna. E portami su qualche gambero! Che matto.
Bob
: Tu o lui?
Larry
: Lui. Mi fa morire dal ridere.
Bob
: Non è Phil che definirei matto qua dentro.
Larry
: Questo perché non lo conosci. Vuoi un bastoncino di carota?
Bob
: Da quanto lavorate insieme?
Larry
: Beh, dipende da come calcoli. Vuoi un bastoncino di carota?
Bob
: No, grazie.
Larry
: Secondo il tempo geologico, ci siamo appena incontrati. Se calcoli con gli anni dei cani, è una vita.
Bob
: Se facciamo in anni umani?
Larry
: Anni umani?
Bob
: Sì.
Larry
: Ci conosciamo da un po', perché me lo chiedi?
Bob
: Ho l'impressione che sia un tipo interessante.
Larry
: Ah, è un tipo in gamba. Bob, se stai cercando qualcuno da ammirare, prendi Phil, non quel coglione di Jim Young.
Bob
: Da quant'è che è divorziato?
Larry
: Non credo lo sia ufficialmente, credo sia ancora in attesa, ma non me lo chiedere perché non lo so.
Bob
: È un peccato che debba divorziare.
Larry
: Guarda, non ti devi rammaricare, Insomma, avrà fatto questa scelta per guadagnarci qualcosa.
Bob
: E che cosa?
Larry
: La sua libertà, credo.
Bob
: Comunque, si deve rinunciare a troppo.
Larry
: Certe volte ti devi tagliar via le gambe per sfuggire alle trappole della vita.
Bob
: Forse sì.
Larry
: Phil è cambiato tanto negli ultimi due anni. E on parlo solo del divorzio.
Bob
: Davvero? In che senso?
Larry
: Vedi, lui prima era... Non lo so. Era entusiasta. Il mondo era un posto meraviglioso e lui era felice di starci.
Poi, da un giorno all'altro, non avresti detto di parlare con la stessa persona, come se qualcuno lo avesse sgonfiato.
Avevi l'impressione che da un momento all'altro, potesse tirare fuori una pistola e spararsi. Aveva ancora un bell'aspetto, distinto, solo che... non lo so, avevo la sensazione che qualcosa dentro di lui si fosse... disfatto.
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
Phil Cooper
: Non risponde.
Bob Walker
: Sarà andato a fare compere.
Phil
: Dio ce ne scampi.
Bob
: Perché lo dici?
Phil
: Ma no, così... Una cosa che gli uomini dicono quando parlano delle loro mogli. Uno dice: "Sarà andata a fare compere", e l'altro dice: "Dio ce ne scampi". È una battuta.
Bob
: Ah...
Phil
: Allora, come ti senti, Bob?
Bob
: In che senso?
Phil
: Come ci si sente in trasferta?
Bob
: Ah... Capisco che può essere stancante.
Phil
: Ci si affatica in questo lavoro. Uno magari non ci pensa, ma... ci si affatica, sì.
Bob
: Se non ho capito male, tu lo fai da tanto tempo.
Phil
: A dirti la verità, Bob, a volte ho la sensazione di non fare altro nella vita che stringere la mano di qualcuno.
Bob
: Però lo fai molto bene.
Phil
: Ti ringrazio, Bob.
Bob
: Insomma, da quello che dicono.
Phil
: Non ti rimangiare il complimento. Che ora fai?
Bob
: Le cinque meno un quarto.
Phil
: Eh! Chissà se è arrivato Larry.
Bob
: Non porti l'orologio?
Phil
: Il mondo è pieno di orologi. Orologi e specchi, una vera cospirazione. Non che m'importi più molto, le mie occasioni me le sono giocate da un pezzo.
Bob
: Perché lo dici, scusa?
Phil
: Non mi sto lamentando. Ognuno tocca il suo punto più alto e poi torna nel grigiore. Non c'è da vergognarsi.
Bob
: Quanti anni hai? Se non sono indiscreto.
Phil
: Ne ho 52.
Bob
: La tua segretaria ha detto che hai un'aria distinta.
Phil
: Davvero?
Bob
: E che hai una faccia che ha carattere.
Phil
: Mi concederò il beneficio del dubbio, e immaginerò che l'abbia detto con tutte le migliori intenzioni.
Bob
: Certe volte mi chiedo come sarò quando avrò la tua età.
Phil
: Mi strappi il cuore, figlio mio.
Bob
: No, non volevo dire che...
Phil
: Ah, non fa niente. Ho sentito di gente che
sopra
vvive benissimo anche ai 60. Spero solo che sia vero.
Bob
: Volevo dire che a volte mi chiedo... com'è che una persona si forma il carattere? Cioè, è una cosa con cui uno nasce, e che si rivela man mano nel tempo, o si devono vivere certe cose?
Phil
: Non ci avevo mai pensato. No.
Bob
: Insomma, in fondo potrei anche avere una faccia piena di carattere e neanche saperlo. Tu che dici?
Phil
: È un'arma a doppio taglio, Bob. Da quanto sei nell'azienda?
Bob
: Sei mesi.
Phil
: Appena finiti gli studi?
Bob
: Sì.
Phil
: Beh, ti do un consiglio. Non è mai troppo presto per mettersi a pensare a dove si vuole arrivare.
Bob
: C'è un bel po' da pensare.
Phil
: Sì, è vero. Fra non molto qualcuno ti porterà una torta con
sopra
40 candeline. Magari 50. Un po' di gente salterà fuori da un armadio gridando "sorpresa!", come se tu non ci pensassi sempre, ogni attimo della tua vita.
Bob
: Che stai leggendo?
Phil
: Penthouse.
Bob
: Ah...
Phil
: Vuoi che te lo presti quando ho finito?
Bob
: No, grazie.
Phil
: Non lo vuoi?
Bob
: No, non leggo quel tipo di riviste.
Phil
: Sei uno di quelli che crede che certe riviste non andrebbero pubblicate?
Bob
: Sono uno di quelli che pensa che non andrebbero comprate.
Phil
: Una risposta intelligente.
Bob
: Ho detto quello che penso.
Phil
: Sì, appunto. Lo hai fatto senza riflettere. Il che mi porta a pensare che puoi fare carriera nelle vendite.
Bob
: Che dice tua moglie del fatto che leggi quel tipo di riviste?
Phil
: A mia moglie non gliene importa.
Bob
: Non gliene importa?
Phil
: No. Siamo divorziati.
Bob
: Posso chiederti qual è stato il motivo?
Phil
: Perché non provi a richiamare tua moglie?
Bob
: Certo. È che mi riesce difficile immaginare come dev'essere arrivare al divorzio.
Phil
: Il quadro ti si fa paurosamente chiaro in un lasso di tempo molto breve. Puoi credermi, Bob.
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
Se vogliamo
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vvivere avremo bisogno di un nuovo tipo di soldato. Qualcuno che non pensi nel modo in cui noi pensiamo. E non tema le cose che noi temiamo. Qualcuno che il nemico non si aspetta.
Colonnello Hyrum Graff
Dal film:
Ender's Game
Scheda film e trama
Frasi del film
Ricordati, nello spazio non c'è un
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né un sotto.
Bean
Dal film:
Ender's Game
Scheda film e trama
Frasi del film
Ricordo la grande gioia quando ogni venerdì pomeriggio, finite le lezioni di scuola, andavamo a dipingere paesaggi e campagne,
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ttutto ad acquarello; o quando, un po' più grande, visitavo lo studio di un'amica che frequentava casa nostra; di quel posto magico ho ancora davanti agli occhi un enorme quadro dorato, credo fosse anche quello un campo o un bosco, però con qualcosa di indubbiamente magico.
James Ivory
Frasi di James Ivory
Posh è un'espressione inglese che deriva dalla sistemazione più confortevole a bordo delle navi dirette in India. Ovviamente solo i ricchi potevano permettersi i posti migliori. Quando andavo in tournée con le Spice Girls negli Stati Uniti il mio
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nnome lasciava tutti perplessi. Ma come ho detto più volte, mi piacciono le cose belle. Amo la moda, i buoni ristoranti, il buon vino e anche i trucchi che riescono a darti piacere, trasmettendoti l'idea di un piccolo lusso privato.
Victoria Adams
Frasi di Victoria Adams
Noah
: Perché io voglio te... Io voglio tutto di te, per sempre... Io e te, ogni giorno della nostra vita... Vuoi fare una cosa per me, per favore? Prova ad immaginare la tua vita... Fra 30 anni, 40 anni... Come sarà? Se la vedi con lui vai, vai! Te ne sei andata una volta,
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vviverò anche la seconda, se è quello che realmente vuoi... Ma non scegliere la strada più facile...
Allie
: Quale strada facile? Non esiste una strada facile... Comunque finisco per ferire qualcuno.
Noah
: Smettila di pensare a quello che vogliono gli altri! Non pensare a quello che voglio io, a quello che vuole lui o a quello che vogliono i tuoi... Tu, cosa vuoi? Che cosa vuoi?
Dal film:
Le pagine della nostra vita
Scheda film e trama
Frasi del film
Sì, noi siamo così. Noi litighiamo. Tu dici a me che sono un arrogante figlio di puttana, e io ti dico quanto sei una rompi coglioni. E, lo sei il novantanove percento del tempo. E non ho paura di offenderti. Tanto ti bastano due secondi di recupero per passare alla rottura di coglioni successiva
[...]
e allora, non sarà facile, anzi sicuramente molto difficile, e dovremmo lavorarci ogni giorno. Ma io voglio farlo, perché io voglio te. Io voglio tutto di te, per sempre. Io e te, ogni giorno della nostra vita. Vuoi fare una cosa per me? Per favore. Prova ad immaginare la tua vita tra trent'anni, fra quarant'anni. Come sarà? Se la vedi con lui, va. Vai! Te ne sei andata una volta,
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vviverò anche alla seconda se è quello che realmente vuoi. Ma non scegliere la strada più facile.
[...]
Smettila di pensare a quello che vogliono gli altri. Non pensare a quello che voglio io, o a quello che vuole lui, o a quello che vogliono i tuoi. Tu che cosa vuoi? Tu, che cosa vuoi? Tu. Che cosa vuoi? Dimmelo, che cosa vuoi.
Noah Calhoun
Dal film:
Le pagine della nostra vita
Scheda film e trama
Frasi del film
Kim Jong-un: un dittatore sanguinario che è in guerra con tutto il mondo,
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ttutto il mondo dei parrucchieri.
Maurizio Crozza
Frasi di Maurizio Crozza
Jennifer
: Non ci ha ascoltati affatto, vero?
Falken
: Sì, invece. Bello quando avete colpito Las Vegas. Giusto finale biblico per quel posto, non trovate?
David
: Li chiamerà per dirgli che cosa sta facendo Joshua?
Falken
: Ora, ragazzi, venite qui. Vi racconterò una bella favola. Siete seduti comodi? Allora comincio. Una volta, tanto tempo fa, viveva una magnifica razza di animali che dominava il mondo millennio dopo millennio. E correvano, e nuotavano, e combattevano, e volavano. Finché all'improvviso, molto di recente, sono scomparsi. La natura aveva rinunciato per ricominciare. Noi non eravamo neanche scimmie allora. Eravamo questi piccoli roditori che si nascondono tra le rocce. E quando spariremo, la natura ricomincerà da capo. Probabilmente con le api. La natura sa quando deve ritirarsi, David.
David
: Io non voglio ritirarmi. Se Joshua li induce a fargli lanciare un attacco, la colpa sarà sua.
Falken
: Mia, pensi? Lo scopo era di trovare un modo per fare una guerra nucleare senza distruggere noi stessi. Far sì che i computer imparassero dagli errori che noi non potevamo permetterci. Solamente non sono riuscito ad insegnare a Joshua la lezione più importante.
David
: Qual era?
Falken
: L'inutilità. Che c'è un momento in cui si deve rinunciare.
Jennifer
: Che razza di lezione sarebbe?
Falken
: Avete mai giocato a tris, voi?
Jennifer
: Sì, certo.
Falken
: Ma ora non più.
Jennifer
: No.
Falken
: Perché?
Jennifer
: Perché nessuno può vincere. Non è divertente.
Falken
: Esatto. Non c'è alcun modo di vincere. È un gioco inutile. Invece là, al NORAD, sono convinti che si possa vincere una guerra nucleare. Che si possano subire accettabili perdite.
David
: Si è rassegnato per questo? E ha deciso di fingersi morto?
Falken
: Per ragioni di sicurezza hanno gentilmente organizzato la mia morte. Lo sapevate che nessun animale terrestre di peso corporeo superiore ai venti chili è
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vvissuto a quell'era? L'estinzione fa parte delle leggi naturali.
David
: Balle! Se ci estinguiamo non sarà niente di naturale. Sarà solo stupido!
Falken
: No, non agitarti, l'ho programmato in anticipo. Siamo solo a tre miglia dall'obiettivo finale. Un millisecondo di luce sfavillante, e saremo vaporizzati. Molto più fortunati dei milioni di persone che vagheranno cieche fra le macerie del dopo. Ci sarà risparmiato l'orrore della
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vvivenza.
Jennifer
: Io ho solo 17 anni. Non sono ancora preparata a morire.
David
: Non farà una semplice telefonata.
Jennifer
: Se il vero Joshua fosse ancora vivo, il suo Joshua, lo farebbe, non è vero?
Falken
: Senti, potresti guadagnare qualche anno. Forse il tempo necessario per avere un figlio e vederlo morire. Ma l'umanità prepara l'autodistruzione. Che una telefonata non riuscirà a fermare.
David
: È incredibile! A lei non importa della morte perché lei è già morto. Sul suo conto io so molte cose. Lei non è sempre stato così. Cos'era l'ultima cosa che le stava a cuore?
Falken
: Avete perso l'ultimo traghetto. Vi ospiterò, se volete. Potrete dormire per terra. Buonanotte.
David
: Andiamo via. Vieni. Troveremo una barca. Ci dev'essere una barca.
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
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