Il maratoneta
Frasi del film
Frasi di Il maratoneta
Riassunto e trama del film Il maratoneta
Thomas Babington "Babe" Levy (Dustin Hoffman), timido e introverso studente di storia, si allena per la maratona e prepara la sua tesi di laurea sulla "tirannia" negli Stati Uniti, con l'ossessione di riabilitare la memoria del padre, caduto in disgrazia e suicidatosi durante il maccartismo. Durante un suo allenamento a Central Park assiste a un incendio causato da un incidente stradale in cui trova la morte l'anziano fratello del criminale di guerra nazista Christian Szell (Laurence Olivier) .
Il fratello di Babe, Henry "Doc", sotto le spoglie di affermato uomo d'affari del settore petrolifero, è in realtà un agente che opera nella cosiddetta "Divisione", un'agenzia diretta da Peter Janeway (William Devane) che si colloca nel limbo tra la CIA ed i servizi segreti. Doc svolge l'incarico di corriere per il trasporto dei diamanti di proprietà di Christian Szell, custoditi nella cassetta di sicurezza di una banca di New York di cui, oltre Szell, residente in una località segreta in Uruguay, solo il fratello deceduto nell'incidente stradale aveva la chiave. Szell arriva segretamente a New York con l'intenzione di ritirare i suoi diamanti, mentre tutti i corrieri vengono uccisi in modo misterioso. Anche Doc scampa a due attentati mentre si trova a Parigi, ma nel momento in cui i due si incontrano Szell lo accoltella con un'arma che tiene nascosta nella manica; questo è l'anello che collegherà Babe al criminale nazista: Doc, ferito mortalmente, riesce a raggiungere la casa del fratello, spirando prima di potergli confidare alcunché sulla sua reale identità.
Szell, preoccupato dalla possibilità che Doc prima di morire possa avere fornito delle informazioni sui diamanti a Babe, lo fa sequestrare da Janeway e da due suoi complici e, per estorcergli le informazioni che ritiene Babe possa avere ricevuto, lo tortura sfruttando le competenze della sua antica professione di dentista, trapanandogli un dente fino al nervo. Viene quindi svelato che Szell è ricompensato e tenuto nascosto dalla "Divisione" di Janeway in cambio di informazioni sui criminali di guerra nazisti. Scampato fortunosamente alla morte grazie anche alle sue doti di corridore, Babe, ferito, sconvolto e avvilito dalle rivelazioni sulla vera attività del fratello, si arma della pistola del padre, che egli custodisce fin dalla morte del genitore e, per nascondersi, contatta Elsa, la ragazza straniera di cui si era innamorato e che il fratello gli aveva dimostrato come mentisse sulla sua vita cercando in realtà di sposare un americano per ottenere la cittadinanza statunitense.
E in vero Elsa, che è un agente di Janeway, lo attira in una trappola, portandolo nella casa del fratello di Szell, dove poco dopo arrivano Janeway e due suoi scagnozzi chiamati dalla donna. Babe ha scoperto però l'inganno e fa entrare i tre in casa, tenendo Elsa in ostaggio con la pistola. In un improvviso scontro a fuoco i due uomini di Janeway rimangono uccisi. Janeway rivela allora a Babe la banca in cui Szell andrà a ritirare i diamanti, ma mentre Babe sta abbandonando di corsa la casa afferra la pistola per inseguirlo e ucciderlo. Elsa urla per salvare Babe e Janeway le spara, uccidendola. Babe a sua volta fredda Janeway, sparandogli attraverso una finestra.
Nel frattempo Szell si reca nel distretto dei diamanti di New York, sulla 47ma strada, per informarsi sul loro corrente valore, ma viene riconosciuto in strada da due reduci dei campi di concentramento, un commesso di un negozio e un'anziana donna.
Quest'ultima cerca di attirare l'attenzione della folla indifferente verso il criminale nazista, e in un disperato tentativo di fermarlo viene investita da un'auto. Il commesso riesce invece a raggiungerlo, ma viene accoltellato da Szell con la stessa pugnale retrattile usato per uccidere Doc. Mentre il commesso, agonizzante, viene soccorso, il criminale prende un taxi e si dà alla fuga verso la banca. All'uscita dalla banca, dove ha finalmente ritirato i suoi diamanti, Szell trova Babe, che lo minaccia con la pistola e lo trascina dentro a una centralina di smistamento dell'acqua, situata nella zona lungo il reservoir, il lago artificiale di Central Park, il luogo dove Babe svolge i suoi allenamenti per la maratona.
Inizialmente Babe non sa cosa fare del criminale in quel momento nelle sue mani, e questi cerca di corromperlo offrendogli una parte dei diamanti, ma Babe rifiuta e risponde a Szell che potrà tenersi i diamanti che riuscirà a ingoiare. Szell dopo aver ingoiato un diamante si rifiuta di proseguire e aggredisce Babe con la sua lama retrattile, ma Babe getta la valigia con i diamanti verso l'acqua. Szell si getta per afferrarla, ma cade e rotola giù per una scala a chiocciola metallica, trafiggendosi per sbaglio con la sua stessa arma. Alla fine Babe, distrutto fisicamente ed emotivamente, getta nel lago la pistola e se ne va via.
Data di uscita
venerdì 8 ottobre 1976
Poster e locandina
Attori del film Il maratoneta
Dustin Hoffman | nel ruolo di Thomas Babington "Babe" Levy |
Laurence Olivier | nel ruolo di Christian Szell |
Roy Scheider | nel ruolo di Henry David "Doc" Levy |
Marthe Keller | nel ruolo di Elsa Opel |
Fritz Weaver | nel ruolo di prof. Biesenthal |
William Devane | nel ruolo di Peter Janeway |
Richard Bright | nel ruolo di Karl |
Marc Lawrence | nel ruolo di Erhard |
Allen Joseph | nel ruolo di padre di Babe |
Ben Dova | nel ruolo di Klaus Szell |
Jacques Marin | nel ruolo di LeClerc |
James Wing Woo | nel ruolo di Chen |
Nicole Deslauriers | nel ruolo di Nicole |
Lotte Palfi Andor | nel ruolo di sopravvissuta ebrea |
Madge Kennedy | nel ruolo di signora in banca |
Tito Goya | nel ruolo di Melendez |
Doppiatori italiani |
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Giancarlo Giannini | nel ruolo di Thomas Levy |
Glauco Mauri | nel ruolo di dottor Christian Szell |
Luigi Vannucchi | nel ruolo di Henry Levy |
Solvi Stübing | nel ruolo di Elsa Opel |
Massimo Foschi | nel ruolo di professor Biesenthal |
Stefano Satta Flores | nel ruolo di Peter Janeway |
Vittorio Congia | nel ruolo di Karl |
Biografie correlate al film Il maratoneta
Soggetto e sceneggiatura
William Goldman
Musiche
Jules Massenet, Charles Mougeot, Franz Schubert, Michael Small