Solaris
Frasi del film
Frasi di Solaris
Riassunto e trama del film Solaris
In un futuro imprecisato, la "Solaristica" è l'insieme di discipline scientifiche votate da decenni allo studio di Solaris, pianeta ricoperto da un misterioso oceano gelatinoso dalla natura incomprensibile. Lo psicologo Kris Kelvin (Donatas Banionis) si appresta a partirvi per investigare sugli strani comportamenti degli ultimi tre occupanti della stazione scientifica, fluttuante sulla sua superficie; suo anche il compito di deciderne il destino stesso, che il Consiglio Scientifico considera inutilmente dispendiosa.
Kris trascorre gli ultimi giorni nella dacia paterna, immerso nei ricordi in compagnia dell'anziano genitore, conscio di non rivederlo mai più data la lunghezza del viaggio, per ricevere la visita indesiderata dell'amico di famiglia Henri Berton (Vladislav Dvoreckij), venuto ad avvertire Kris degli strani e sconvolgenti fenomeni ai quali avrebbe assistito anni prima sul pianeta. Una commissione del Consiglio aveva liquidato la sua testimonianza come frutto di allucinazioni, scetticismo confermato dallo stesso Kris, oramai sfiduciato della stessa "Solaristica", considerata una branca scientifica inutile, destando la rabbia di Berton che si congeda bruscamente.
Giunto su Solaris Kris trova la stazione in evidente stato di abbandono e, quando finalmente incontra qualcuno, il Dr. Snaut, lo trova preso ad intonare una cantilena ad una misteriosa figura, tenuta nascosta in un'amaca. Visibilmente turbato dal nuovo venuto, lo scienziato gli comunica la recente morte per suicidio del Dr. Gibarian, collega ed amico di Kris.
Giunto nella stanza di questi rinviene un messaggio video nel quale il suicida lo mette in guardia dall'influenza del pianeta, capace di far perdere la ragione. Angosciato della situazione, Kris si arma con una pistola e prosegue l'esplorazione della stazione. Giunto al laboratorio Kris incontra il Dr. Sartorius, che vi si è barricato dentro e non gli permette di entrare. Nasce quindi un'accesa discussione che viene però interrotta da un misterioso nano sgusciato all'improvviso fuori dal laboratorio. Lo spaesamento di Kris aumenta quando scorge un'adolescente nei corridoi della stazione, seguendola fino a perderla nella cella frigorifera, dove trova il corpo congelato di Gibarian; barricatosi nella sua stanza egli riprende la visione del video realizzando il nesso tra il suo collega morto e la giovanissima. Stravolto e confuso, Kris cade in un sonno profondo.
Risvegliatosi, Kris si trova accanto una donna con le sembianze e gli atteggiamenti di sua moglie Hari (Natal'ja Bondarčuk), rendendosi conto che non si tratta di un sogno ma allo stesso tempo consapevole dell'assurdità della presenza in quanto ella sarebbe morta suicida dieci anni prima. Spaventato la convince ad entrare in un razzo, spedendola in orbita e rischiando di rimanere bruciato vivo dal fuoco dei reattori. Soccorso da Snaut gli spiega finalmente come questi "fantasmi" potrebbero essere una reazione cosciente dell'oceano ai loro esperimenti e ciò dimostrerebbe che l'oceano è un essere senziente e gli studi su di esso non sarebbero vani.
La notte successiva si materializza una nuova Hari, inconsapevole degli eventi del giorno prima ma questa volta Kris riesce a mantenere la calma, accettando la sua presenza e assecondandola; al risveglio però, quando lui abbandona di nascosto la stanza lasciandola sola, lei improvvisamente sfonda a mani nude la porta metallica, per raggiungerlo. La ragazza è ricoperta di sangue ma le ferite sembrano guarire all'istante. Lei stessa non si è resa conto di nulla, ma confessa la strana impossibilità ad allontanarsi dall'uomo senza venir assalita da un panico incontrollabile e, a causa di questo, Kris è costretto a portare anche Hari ad un incontro con gli altri due scienziati, presentandola come sua moglie, davanti al loro sgomento.
I tre discutono e giungono alla conclusione che questi esseri, che decidono di chiamare "ospiti", vengono creati dall'entità senziente di Solaris attingendo ai ricordi e ai pensieri più intimi dei terrestri durante il sonno; tali esseri sembrano composti non da atomi bensì da neutrini, resi stabili da un campo magnetico creato dall'"oceano". Questa loro struttura dona loro quindi una forza sovrumana, una eccezionale capacità di guarigione e l'immortalità, facendo sembrare impossibile il liberarsene.
Sartorius propone l'utilizzo di un "annichilatore", macchina di sua costruzione in grado di neutralizzarne il campo magnetico che da forma agli "ospiti", eliminandoli senza troppi scrupoli ma questa procedura incontra la decisa opposizione di Kris, che la ritiene immorale, mentre Snaut propone un'alternativa: provare a comunicare con Solaris, nell'ipotesi che gli "ospiti" siano solo un modo per entrare in contatto con loro, proponendo di trasmettere verso l'oceano l'encefalogramma di un umano sveglio, fornendo così un esempio di pensiero vigile e coerente e sperando in uno sviluppo più costruttivo in questo strano "dialogo".
Durante la festa per il compleanno di Snaut, si ripresentano i contrasti tra gli occupanti della stazione e nella discussione si inserisce anche Hari che vorrebbe essere considerata "umana"; la ragazza infatti sta prendendo sempre più coscienza di sé e della situazione, restando però turbata dalla mancanza di una vera memoria: non riconosce il proprio volto ed i suoi ricordi e atteggiamenti le derivano dai ricordi di Kris o se li inventa al momento; la sua stessa natura più profonda resta per lei un mistero. Una notte, presa ormai da un'angoscia crescente, la ragazza tenta il suicidio ingerendo dell'ossigeno liquido, tuttavia in breve tempo il suo corpo si ricompone e la giovane resuscita sotto gli occhi atterriti dell'uomo, ormai sinceramente innamorato di lei.
Nonostante il sentimento che li lega, sale un'atmosfera opprimente: ora è Kris a non voler mai lasciare sola Hari che, dal canto suo, ritiene una normale vita insieme irrealizzabile. Nervosismo e notti insonni portano Kris ad una febbre delirante, durante la quale sogna la casa della sua infanzia e sua madre, morta quand'era ragazzo, confondendola con la figura di Hari, che si prende cura di lui. Una volta guarito, Kris apprende da Snaut che Hari si è sottoposta volontariamente all'annichilimento, lasciandogli un biglietto nel quale gli dichiara il suo affetto e lo prega di accettare la sua decisione, presa per liberare entrambi da un sogno impossibile.
Dopo la trasmissione dell'elettroencefalogramma di Kris tutti gli "ospiti" sembrano spariti definitivamente e dall'inospitale oceano di Solaris sono emerse delle isole dall'aspetto "terrestre", con prati e alberi: sembra quindi che un qualche contatto con l'entità aliena sia finalmente avvenuto. Kris, ancora sconvolto dagli avvenimenti, è indeciso se restare su Solaris, attendendo il ritorno di una nuova Hari, o tornare sulla Terra, abbandonando la pur flebile speranza di rivederla.
Kris si ritrova nella dacia paterna dove rivede suo padre ed il suo cane; lo zoom della telecamera rivela però che non si è sulla Terra ma in una delle isole sorte su Solaris.
Poster e locandina
Attori del film Solaris
Donatas Banionis | nel ruolo di Kris Kelvin |
Natal'ja Bondarčuk | nel ruolo di Hari |
Jüri Järvet | nel ruolo di Dottor Snaut |
Anatolij Solonicyn | nel ruolo di Dottor Sartorius |
Sos Sargsyan | nel ruolo di Dottor Gibarian |
Vladislav Dvoreckij | nel ruolo di Henri Berton |
Nikolai Grinko | nel ruolo di Padre di Kris |
Olga Barnet | nel ruolo di Madre di Kris |
Tamara Ogorodnikova | nel ruolo di Zia Anna |
Georgi Tejkh | nel ruolo di Prof. Messenger |
Yulian Semyonov | nel ruolo di Presidente della conferenza scientifica |
Olga Kizilova | nel ruolo di Ospite di Gibarian |
Premi |
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Festival di Cannes 1972 | Grand Prix Speciale Della Giuria, Premio Fipresci |
Biografie correlate al film Solaris
Sceneggiatura
Andrej Tarkovskij, Fridrikh Gorentejn
Soggetto
Stanislaw Lem, romanzo
Musiche
Eduard Artemjev