PDF GRATIS
Accedi
OK
Non ancora registrato?
Registrati
DOWNLOAD PDF
:
Registrati
e scarica le frasi degli autori in formato PDF. Il servizio è gratuito.
Toggle navigation
Sezioni
Temi
Frasi sul Natale
Frasi sui regali
Frasi sui doni
Frasi sulle sorprese
Frasi sul perbenismo
Frasi sulla gentilezza
Frasi sull'appartenenza
Frasi sulla nascita
Frasi sulle stelle
Frasi sulla neve
Indice dei temi
Tutti i temi (1334)
Frasi
Commenti alle frasi
Frasi belle
Frasi divertenti
Frasi bellissime
Frasi celebri
Frasi famose
La frase di oggi
Newsletter
Incipit
Epitaffi
Proverbi
Meme
Le frasi più lette
Le immagini più viste
I temi più visitati
Le frasi più lette ieri
Gli autori più letti
Le storie più lette
Le poesie più lette
I proverbi più letti
I film più visti
Le frasi dei film più lette
Frasi con immagini
Frasi belle con immagini
Frasi da condividere
Immagini per le storie Instagram
Immagini di copertina per Facebook
Frasi dei film
Le migliori di sempre
Frasi promozionali dei film
Elenco di tutti i film
Elenco film per genere
Elenco di tutti i registi
Incipit dei film
Frase film della settimana
Storie
La laurea della figlia e l'auto d'epoca
L'asino, la tigre e il colore dell'erba
Il destino e la Morte (Leggenda di Samarcanda)
Il cavaliere pentito
Perché quando si è arrabbiati si alza la voce
Correre attraverso la pioggia
Il lupo nero e il lupo bianco (leggenda Cherokee)
Il vaso di vetro, i sassi, la birra e le priorità della vita
Tutte le storie
Poesie
Autori
Arte
Cinema
Economia
Letteratura
Moda
Musica
Politica
Religione
Scienze
Sport
Storia
TV
Varie
Indice degli autori
Aforismi Tito - parte 20
Frasi trovate
:
3.935
Il trentanovenne James Nelson, condannato da un tribunale di Londra a quindici anni per avere ucciso la madre a colpi di mattone, ha sen
tito
, chiuso in cella, la vocazione sacerdotale: si è messo a studiare teologia, e ora sta per diventare prete nella chiesa scozzese. «È mia intenzione ‐ ha dichiarato ‐ contribuire alla edificazione di una nuova società». Si può credergli: i mattoni ha dimostrato di saperli usare.
[25 maggio 1984]
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
Fra i tanti slogans che il par
tito
socialista francese ha lanciato in occasione delle elezioni presidenziali per rassicurare i bravi borghesi sottolineando il proprio carattere moderato e riformista, abbiamo letto anche questo: «Il socialismo può fare di chiunque un milionario». Ci crediamo senz'altro. A patto che quel chiunque fosse prima un miliardario.
[8 maggio 1981]
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
Prima di partire per Vienna, il presidente
[degli Stati Uniti]
Carter ha fatto due dichiarazioni. La prima: «Ci auguriamo che il signor Breznev
[allora presidente dell'Unione Sovietica e Primo Segretario del PCUS]
abbia per le nostre ragioni la stessa comprensione che noi abbiamo per le sue». La seconda: «Se Ted Kennedy si presenta contro di me alle elezioni presidenziali, gli faccio un c.o così» Il triviale Nixon avrebbe potuto dire le stesse cose, ma certamente ne avrebbe inver
tito
l'ordine di priorità riservando la comprensione a Kennedy ed il c.o a Breznev. La differenza fra i due è tutta qui.
[16 giugno 1979]
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
Ieri Fortebraccio, dalle colonne dell'«Unità», ha invocato per noi, previa qualche iniezione, il ricovero immediato, e a
tito
lo definitivo, in manicomio. La cosa non ci stupisce: sappiamo benissimo che di manicomi e di iniezioni nessuno s'intende più dei comunisti: chi c'è passato giura che ci hanno fatto una mano da maestri. Ci stupisce però che Fortebraccio lo abbia implicitamente ‐ e un po' anzitempo ‐ riconosciuto. Forse gli è scappata. Alla sua età, succede.
[10 dicembre 1976]
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
L'Unità ci rimprovera di aver pubblicato il manifesto degl'intellettuali in favore della libertà. E ha ragione. Si tratta infatti di una illecita concorrenza perché finora i manifesti, gli appelli, le «veglie» e tutto il resto sono stati monopolio del Pci, unico par
tito
capace di far cantare la gente in coro. Ma appunto per questo non vediamo di che si preoccupi. Gl'intellettuali italiani che preferiscono aver ragione da soli piuttosto che torto con gli altri, sono pochi. I più seguono la massima di Toulet: «Quando i lupi urlano, urla con loro».
[1 giugno 1976]
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
[Monty è nella sala dell'interrogatorio]
Poliziotto 1
: È proprio bella la tua ragazza! Le ispaniche ce l'hanno bollente!
[Monty lo guarda serio]
Uh! Che occhiataccia! "Ahia"!
[al suo collega]
Hai visto che occhiataccia?
[Polziotto 2 ride]
Naturelle Riviera. Che nome! E hai visto che carrozzeria? Uhh!
Monty
: È meglio che cerchi un'altra strada, tanto non puoi incastrarla.
Poliziotto 1
: No. Nononononono. Non hai capito. È lei... che ha incastrato te!
Monty
: Balle!
Poliziotto 1
: Ah sì?!
Monty
: Sì!
Polziotto 1
: Ah, che carino! Ti fidi davvero di lei?! Io so soltanto che se ne sta andando. Sì, abbiamo appena firmato il suo rilascio!
Poliziotto 2
: E probabilmente stasera festeggerà al Jimmy Bronx Caffè!
Polziotto 1
: Certo! Perché no?! Grandi festeggiamenti! Ha quel bel appartamento tutto per sé adesso. Perché? Pensavi che stesse con te perché sei bello?! Sono cazziii! La ragazza ha trovato la gallina dalle uova d'oro!
Poliziotto 2
: Eh già! È una ragazza molto sveglia... Tu invece...
Polziotto 1
: Dovevi essere tu quello in gamba. Hai anche ottenuto la borsa di studio per una scuola di lusso, no? Niente male per un bastardello di Bay Ridge!
Polziotto 2
: Già, ma poi ti sei fatto sbattere fuori perché spacciavi erba ai figli dei ricchi! Come ti è venuto in mente?
Poliziotto 1
: Lo sai che succede ai ragazzi carini come te in prigione?! Uh!
Poliziotto 2
: Perderanno la testa per te.
Monty
: Sì, può darsi. Ma può darsi... anche di no! "Vostro Onore, che cosa posso dire. Ho sbagliato. Mia madre era morta e mio padre era nei guai, dovevo aiutarlo. Ho perduto la testa. Ho conosciuto le persone sbagliate, e ho commesso un grosso errore. Me ne rendo conto, ma è la prima volta che lo faccio. Mi dispiace, giuro che non accadrà mai più." Esco subito, con la condizionale!
Poliziotto 1
: Tu non leggi molto i giornali, vero cervellone?! A New York abbiamo una cosa meravigliosa chiamata legge Rockefeller. Ti dico di che si tratta. Tu avevi un chilo di roba nel divano, con quella quantità diventa un reato grave. Da quindici anni all'ergastolo anche se è la prima volta. Con una gamma così ampia i giudici di solito seguono le indicazioni del procuratore. Perciò se la moglie del procuratore quella mattina l'ha fatto incazzare, sei fottuto! Se sei fortunato, molto fortunato, diciamo non so che magari la sera prima si è diver
tito
, forse ti accorda una riduzione, ma sono sempre da tre a otto anni, se sei incensurato, minimo. La pena che ti daranno dipende solo dall'umore del procuratore. E lui chiederà a noi "Ha collaborato?". Perciò... perché non ci racconti del tuo amico Nikolai? Così potremo aiutarti.
Monty
: Posso fare una domanda?
Polziotto 2
[sarcastico]
: Ma certo!
Monty
: Quando glielo infili in bocca continua sempre a parlare così tanto?! Perché a me sembra che non stia mai zitto. Be', è solo curiosità, ma non è fastidioso? Voglio dire, quando ce l'hai in bocca e non smette di parlare?
[Polziotto 1 ridacchia]
Polziotto 2
: Sta' a sentire, gran figlio di puttana! Quando sarai dentro, e lo prenderai nel culo, da una banda di bruti che ti chiamano Shirley, dovrai ringraziare solo te stesso e il governatore Rockefeller per la situazione in cui ti troverai!
Polziotto 1
: Andiamocene a casa.
[rivolto al suo collega]
Dì al procuratore che questo
[Monty]
è un testa di cazzo!
Dal film:
La 25a ora
Scheda film e trama
Frasi del film
Frank
: Come stai? Stai bene?
Monty
: Sei mesi prima, capisci?!
Frank
: Dai, Monty...!
Monty
: Sei mesi prima che mi beccassero, volevo portarti il mio gruzzolo e dirti "Investimeli in azioni, investimeli in fondi"!
Frank
: Non ci pensare.
Monty
: Avrei potuto rilassarmi e vedere i miei soldi crescere! Saremo diventati ricchi insieme.
Frank
: Non ha senso parlarne adesso...
Monty
: E ho pensato "Ah no, magari ne metto insieme un altro pò!" Sono diventato ingordo! Ingordo! E mi sono fregato!
Frank
: Lascia perdere, ti incazzi inutilmente se continui a pensare a queste cose!
Monty
: Non riesco a fare altro! Non riesco a fare altro che pensarci! Non ne uscirò vivo, Francis.
Frank
: Sì che ne uscirai!
Monty
: No, ci sono troppi uomini laggiù più duri di me. Se parliamo di quando affronto un tossico che non paga con Kosty alle spalle posso fare paura... ma là dentro sarò solo un ragazzino bianco senza amici. Quelli mi useranno e poi mi getteranno via.
Frank
: No, non lo faranno. Perché tu sei più intelligente di tutti loro. Quando sarai laggiù terrai gli occhi bene aperti e la bocca chiusa. Imparerai a muoverti, imparerai chi è chi, capirai tutto in una settimana.
Monty
: Quel posto è sovraffollato. Hanno messo i letti a castello in palestra per sistemare la gente in più. Finirò in uno stanzone con duecento uomini, Frank. Te l'immagini? La prima sera spengono le luci, e le guardie se ne vanno girandosi a guardare e ridendo di me "Adesso non sei più a casa tua!". La porta si chiude, boom, e io mi ritrovo sul pavimento con un ginocchio in mezzo alla schiena. Proverò a fare resistenza ma saranno troppi, e qualcuno prenderà un tubo da sotto il materasso e comincerà a sbattermelo in faccia, per farmi saltare i denti, così potranno farmeli succhiare tutti senza preoccuparsi che possa mordere. O mettiamo pure che sconti sette anni meno ottantaquattro giorni per buona condotta. Che cosa potrei fare, eh? Non troverei un lavoro, e non posso certo rimettermi a fare questa vita. Da quindici anni all'ergastolo per recidiva. Sarò soltanto un povero ex-detenuto col culo rotto e la dentiera passata dalla mutua.
Frank
: Avrai solo trentotto anni. E quando uscirai io e te metteremo su qualcosa insieme. Magari un bar, in fondo siamo due irlandesi di Brooklyn, come cazzo faremo senza un bar? Come potremo non avere un bar? Distribuiremo hot-dog gratis il lunedì sera quando c'è la partita, e poi metteremo un vecchio juke-box in un angolo. E berremo birra verde il giorno di San Patrizio, andiamo...
Monty
: Odio la birra verde, Frank, e tu lavori da quindici anni per scappare dalla birra verde.
Frank
: Sto solo dicendo che abbiamo delle possibilità, d'accordo?
Monty
: Apprezzo il pensiero... ma non ci credo. Tra sette anni tu sarai un pezzo grosso, non ti ci vedo a lavorare con me.
Frank
: Ci conosciamo da quando avevamo tre anni! Non ho sempre mantenuto le promesse, eh?! Ho mai mancato a una promessa?! Ti ho mai detto che sarei stato in un posto e poi non mi sono presentato? Ti risulta?
Monty
: No.
Frank
: Sarò lì anche quando uscirai. Mi hai sen
tito
? Cazzo, vedrai che ci sarò!
Monty
: Lo so che ci sarai, questo lo so, ma non sarai lì domani. Ed è domani che conta.
Dal film:
La 25a ora
Scheda film e trama
Frasi del film
La strega non è il «tifo» che dallo sport è inseparabile. E non siamo nemmeno noi, come vogliono i cantautori del «siamo tutti colpevoli» che ieri giornali e radio hanno in
tito
lato. Perché, se di qualcosa siamo colpevoli, è di aver sempre secondato la corruttrice e demagogica tendenza a scaricare l'individuo di ogni responsabilità, rigettandola regolarmente e interamente sulla società. È la società che ci obbliga a rubare, è la società che ci obbliga ad uccidere. E si capisce che quando si offrono alla gente di questi alibi, c'è sempre qualcuno che ne approfitta. Stamane leggevo su un giornale francese un dotto articolo in cui si spiegava che la furia dei tifosi del Liverpool era dovuta la fatto che, essendo quasi tutti minatori, per un anno erano rimasti senza lavoro a causa dello sciopero: il che gli aveva fatto accumulare la rabbia che poi era scoppiata a Bruxelles. Insomma, senza dirlo, l'articolo induceva alla conclusione che il vero responsabile del massacro era la signora Thatcher. Ecco in che senso siamo tutti colpevoli. Siamo colpevoli di assolvere tutti come vittime innocenti di una società iniqua che, a furia di essere tutti noi, non è nessuno. È un giuoco a cui non ci stiamo. I responsabili di Bruxelles sappiamo chi sono: sono i delinquenti che abbiamo visto avventarsi, prima che la partita cominciasse, e quindi senza alcuna provocazione, contro i tifosi italiani con sbarre e coltelli di cui erano accorsi armati, con l'evidente intenzione di farne l'uso che ne hanno fatto. Delinquenti, non vittime. La società non c'entra, non c'entrano le miniere. Casomai l'alcol. Ma ne avevano ingerito per delinquere meglio. Speriamo che la polizia li identifichi e li consegni a quella inglese. Della quale possiamo fidarci.
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
Tirava aria romena o cecoslovacca in quelle assemblee: ma della Romania e della Cecoslovacchia di Ceausescu e di Husak, con l'idolatria dello Stato, con gli applausi unanimi, con la riduzione al silenzio degli oppositori. S'è sen
tito
, a proposito sempre di Cervi, il sinistro termine «provocazione» con cui tutti gli oppressori legittimano i loro soprusi. Qualcuno di quei ragazzi pretende che esistano parentele tra questo movimento e quelli dell'Est, dimenticando che là ci si batte, a rischio della pelle, per instaurare non il regime dello statalismo, ma al contrario per abbatterlo e introdurre o reintrodurre quello di iniziativa privata in tutti i campi, compreso quello della cultura e della scuola. Che siano diventati, gli studenti di Berlino, di Praga, di Bucarest, fascisti anche loro?
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
Quanto alla legge Ruberti, Cervi ha osservato che viene presa di mira perché consentirebbe un limitato ingresso dei privati nella gestione delle università: e al solo sentir parlare di «privato» ‐ che le folle e i giovani dell'Est chiedono con slancio entusiastico ‐ gli epigoni nostrani del marxismo-leninismo sono presi da convulsioni.
[...]
La legge Ruberti è passata in sott'ordine, il punto centrale del dibat
tito
‐ o piuttosto della successione di sproloqui, intimazioni e insulti ‐ è diventato il degrado di questa povera Italia privatizzata, che invece conoscerebbe fulgidi destini se fosse tutta pubblica e stabilizzata. Gli slogans, le utopie, le bugie e le dissennatezze sessantottine o settantasettine riemergevano dalle pagine dei libri e dalla polvere degli archivi, per imitazione o per transfert generazionale.
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
Non erano, le mie, parole di circostanza. Erano ‐ e rimangono ‐ quelle di un conservatore abbastanza spassionato e nutrito di Storia da capire che non c'è, per la conservazione di ciò che va conservato, nemico più mortale dei conservatori che vogliono conservare tutto; e che un sistema capitalistico senza un correttivo socialista diventa una jungla che conduce pari pari a Carlo Marx. Di qui il mio amore per uno dei personaggi meno amabili, sul piano umano, della nostra Storia, Giolitti, che sempre cercò l'accordo con Turati, a cui il cretinume massimalista ‐ che nel vostro par
tito
ha sempre dominato ‐ lo impedì. Il vedervi ‐ sbriciolati in gruppi, gruppetti e gruppuscoli ‐ annaspare nell'attuale centro-sinistra in cui nessuno riesce a recitare la parte di se stesso, fa male al cuore di un vecchio autentico liberal-conservatore come me. Cosa aspettate, caro Tamburrano, a ridarci il socialismo, ma che sia quello e quello solo: il socialismo di Turati e di Massarenti?
[...]
Credo che come forza politica siate abbastanza mal messi. Ma in compenso avete in mano una grande bandiera che prima o poi un esercito la ritroverà. Arrivederci, al primo settembre, cari lettori.
[4 luglio 2001]
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
Che un giudice spagnolo in vena di protagonismo abbia chiesto all'Inghilterra la consegna di un ospite straniero andato a Londra in forma privatissima per ragioni di salute, non mi stupisce: un Di Pietro può nascere dovunque. Ma che l'Inghilterra si proponga di consentire, non mi stupisce. Mi sbalordisce, come ha sbalordito e indignato la signora Thatcher che aveva ospitato in casa il Generale. Ma ancora di più mi sbalordirebbe che la Giustizia spagnola, cioè di un Paese che non solo ha accettato per quarant'anni il potere di un Generale, ma gli ha consen
tito
(per sua fortuna) di disporne anche dopo morto, portasse davanti a una Corte di Giustizia quello cileno. Per non parlare delle conseguenze che tutto questo potrebbe provocare in Cile dove, nel caso che il governo Frei si mostrasse esitante e accomodante, le Forze Armate potrebbero riprendere il potere per rompere i rapporti diplomatici con Spagna e Inghilterra e dimostrare al mondo che i processi alla Norimberga hanno fatto il loro tempo. Se a qualcuno il Generale cileno Pinochet deve rendere conto del suo operato, è soltanto al Cile e ai suoi tribunali. E se io fossi un cileno che ha votato Frei (come certamente avrei fatto se fossi stato un cileno), in questa occasione mi schiererei con le Forze Armate. Con tanti saluti a tutto il sinistrume italiano passato, presente e futuro.
[24 ottobre 1998]
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
Al matrimonio misto, che dell'integrazione razziale è la condizione genetica, sono i neri, molto più dei bianchi, che si rifiutano. Non è quindi colpa degl'italiani, o almeno non tutta questa colpa è degl'italiani, se anche da noi l'integrazione con gl'immigrati africani incontra degli ostacoli. Quella con gli oriundi dei Paesi europei non ne incontra nessuno, salvo quelli che frappone la burocrazia, la quale ne pone tanti anche a noi, e anzi campa solo di questo. Non ho mai sen
tito
un francese, o un inglese, o un tedesco, o un bulgaro o un ukraino lamentarsi di una apartheid italiana. Ci sono anche da noi, purtroppo, delle manifestazioni di razzismo. Ma queste sono dovunque, e in Italia meno violente che altrove. L'Italia è un Paese che va a catafascio. Ma non buttiamogli addosso anche delle croci che non merita. Quelle che merita bastano, e ne avanza.
[24 agosto 1997]
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
Io non ho
tito
li culturali che mi qualifichino a lezioni su una tematica come quella del calvinismo. Ma credo di averne afferrato l'essenziale: la concezione della Ricchezza come segno della Grazia, di cui quindi non si è proprietari, ma amministratori per conto del Signore col compito di moltiplicarla per il bene di tutti.
[21 dicembre 1996]
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
Non so se il Pci sia sotterraneamente sceso a trattative con le Br per convincerle a secondare questo piano. So soltanto che le Br, le quali invece la rivoluzione la volevano sul serio, lo rifiutarono, e fu proprio per farlo naufragare che rapirono e poi uccisero colui che doveva esserne lo strumento.
[...]
Fu il risoluto e quasi furibondo (oltre che sacrosanto) no dei comunisti che fece naufragare il tentativo
[Trattativa Stato-BR durante il sequestro Moro]
, che invece in seno alla Dc aveva parecchi sostenitori, anche se non osavano dirlo apertamente. Di qui le accuse e le insinuazioni contro i suoi compagni di par
tito
, lanciate da Moro in quelle famose lettere, che avrebbe fatto meglio a non scrivere perché indegne di un vero uomo di Stato, anzi di un uomo tout court, e che ancor oggi forniscono materia al sospetto di una congiura fra democristiani ‐ con l'aiuto dei soliti servizi segreti «deviati» ‐ per sbarazzarsi di lui. Vero nulla. Forse nella Dc le forze «trattativiste», praticamente disposte alla resa alle Br, avrebbero vinto, se non ne fossero state impedite dalla risolutezza del Pci, che di un brigatismo assurto ad interlocutore dello Stato non voleva sentir parlare e di un Moro salvato al prezzo di una simile capitolazione non avrebbe più saputo che farsi.
[26 marzo 1996]
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
I voti dei democristiani novaresi non sono andati al par
tito
; sono andati a Scalfaro, democristiano talmente anomalo, che si permette persino di credere in Dio.
[...]
Il vecchio magistrato conosce il suo mestiere, e sa benissimo di operare in un Paese in cui la mamma dei Casson è sempre incinta. In nome della Legge, le leggi le farà funzionare. Insomma siamo sicuri che starà in Quirinale come un italiano deve starci: da straniero. Unico pericolo: le prediche. Anche Einaudi le faceva. Ma le chiamava «inutili».
[26 maggio 1992, il Giornale]
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
Chi sarà il nostro lettore noi non lo sappiamo perché non siamo un giornale di parte, e tanto meno di par
tito
, e nemmeno di classi o di ceti. In compenso, sappiamo benissimo chi non lo sarà. Non lo sarà chi dal giornale vuole soltanto la «sensazione»
[...]
Non lo sarà chi crede che un gol di Riva sia più importante di una crisi di governo. E infine non lo sarà chi concepisce il giornale come una fonte inesauribile di scandali fine a se stessi. Di scandali purtroppo la vita del nostro Paese è gremita, e noi non mancheremo di denunciarli con quella franchezza di cui crediamo che i nostri nomi bastino a fornire garanzia. Ma non lo faremo per metterci al rimorchio di quella insensata e cupa frenesia di dissoluzione in cui si sfoga un certo qualunquismo, non importa se di destra o di sinistra.
[...]
Vogliamo creare, o ricreare un certo costume giornalistico di serietà e di rigore. E soprattutto aspiriamo al grande onore di venire riconosciuti come il volto e la voce di quell'Italia laboriosa e produttiva che non è soltanto Milano e la Lombardia, ma che in Milano e nella Lombardia ha la sua roccaforte e la sua guida.
[...]
A questo lettore non abbiamo «messaggi» da lanciare. Una cosa sola vogliamo dirgli: questo giornale non ha padroni perché nemmeno noi lo siamo. Tu solo, lettore, puoi esserlo, se lo vuoi. Noi te l'offriamo.
[25 giugno 1974, il Giornale nuovo, 1° Editoriale]
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
Anche noi siamo convinti che il Paese ha il diritto di conoscere la verità (che non riguarda soltanto quella di Piazza Fontana). Ma non ci riusciamo. Anche perché se la pista rimane, come sembra accertato, quella del terrorismo nero, non sappiamo quali nomi l'accusa potrà tirar fuori dal suo cappello. I tre maggiori indiziati sono già stati assolti con sentenza passata in giudicato che non consente di richiamarli sul banco degli imputati. Gli altri di cui si fa il nome non sarebbero che comparse, la più importante delle quali, Delfo Zorzi, risiede a Tokio con passaporto giapponese che lo mette al riparo da ogni pericolo di estradizione. Vale la pena ricominciare? L'ouverture dei dibattimenti non è stata incoraggiante. Il proscenio era occupato da Capanna, Valpreda, Dario Fo e altri reduci sessantottini, cui si era aggiunto anche Sergio Cusani, l'intangentato conver
tito
si (lo diciamo senza nessuna ironia) al missionarismo.
[...]
Invano i portaparola della parte lesa, cioè dei familiari delle vittime, si sono dichiarati estranei e contrari a ogni tentativo di politicizzare il processo. Una parola. Non ci riescono nemmeno Jovanotti e Teocoli con le loro filastrocche dal palcoscenico di Sanremo. Figuriamoci se potranno riuscirci i registi di questo processo rouge et noir, se mai ve ne furono.
[...]
Ecco a cosa servono i processi come questo: non a cercare la verità, ma a fornire argomenti al rouge o al noir.
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
Era la prima volta che il par
tito
socialista italiano aveva trovato un uomo
[Bettino Craxi]
, se non di Stato, almeno di governo, che lo aveva liberato dalla subalternanza al Pci, e condotto su posizioni democratiche, europeistiche e atlantiche. Lo avrà anche fatto con metodi alquanto spicciativi e disinvolti, più da padrino che da leader. Ma mi chiedo se avrebbe potuto usarne di diversi per avere ragione dei vecchi tromboni del massimalismo populista e piazzaiolo con le loro clientele incrostate da decenni. E mi chiedo anche quanto contribuirono alla sua crocifissione i rancori e le acredini che si era lasciato dietro. Ma nella difesa si perse, e non per mancanza, ma forse per eccesso di coraggio.
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
Il caso Chiesa era un caso modestissimo. Fece da detonatore perché il momento era maturo per arrivare a Tangentopoli, che era dovuto a una cosa molto più complessa che era questa: che ci fosse la corruzione in Italia si è sempre saputo, la classe dominante promanava questo puzzo di fogna che tutti sentivano, il famoso «turarsi il naso». Soltanto che fin quando l'alternativa di questa classe politica allora al potere era un Par
tito
comunista, che era un fac-simile di quello sovietico, basato sui carri armati, sulla polizia segreta, sulle delazioni, sui processi,
[...]
finché c'era questo spettro noi non potevamo prenderci il lusso di mettere sotto processo e mandare in galera la classe politica dirigente allora. Fu quando, col Muro di Berlino, crollò questo incubo che i tempi furono maturi perché questo avvenisse.
[da Tangentopoli]
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
Craxi era un uomo di par
tito
certamente molto accorto, era un uomo valido di governo perché sapeva decidere; che cosa fosse lo Stato, da buon socialista, non lo sapeva.
[da Il terrorismo fino al sequestro e all'uccisione di Aldo Moro]
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
Questa storia dell'MSI è una delle grandi truffe della Prima Repubblica: nella Costituzione c'è un articolo che proibisce la rinascita di un par
tito
fascista. Ecco. Ora, l'MSI era chiaramente un par
tito
fascista. Non lo negava, anzi si faceva gloria del fatto di essere l'erede eccetera. Perché lo avevano messo, allora? Lo avevano messo perché questo par
tito
fascista, che avrebbe dovuto essere escluso dalla vita politica, serviva a captare un certo numero di voti che, senza questo par
tito
, sarebbero andati a dei partiti moderati di Centro e soprattutto, forse, alla Democrazia Cristiana. Quindi quale fu il gioco delle Sinistre, a cui la Democrazia Cristiana però si piegò e si rassegnò: è consen
tito
di esistere all'MSI, però l'MSI quando è in Parlamento è escluso dal gioco parlamentare. Così si mettevano i voti dell'MSI in frigidaire, e così non andavano alla Democrazia Cristiana e ai partiti
[di Centro]
. È una delle peggiori truffe che è stata inventata dalla classe politica che ci ha governato per cinquant'anni.
[da I successori di De Gasperi e la politica italiana fino alla morte di Togliatti]
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
I difetti furono soprattutto due. Il primo difetto fu di ripartizione dei lavori. La Costituente era formata da 600 membri eletti di passaggio. Voglio
[...]
notare che quella fu la prima elezione che si tenne in Italia ‐ per la Costituente, non per il Parlamento ‐ ma dove ci fu lo spiegamento dei partiti. Ogni par
tito
portò i suoi candidati, cioè dei giuristi che facevano capo alla propria ideologia. Bene, in quella prima elezione il 35% dei voti andò ai democristiani, il 21% andò ai socialisti di Nenni, il 19% ai comunisti. Quindi in quel momento... non c'era ancora il Fronte ma in quel momento i socialisti facevano premio sui comunisti. Erano di poco, ma un po' più forti dei comunisti.
[...]
Questi 600 costituenti non potevano lavorare tutti insieme, era impossibile mandare avanti 600 persone a dibattere all'infinto le stesse cose, e allora i lavori furono devoluti a una commissione che si chiamò la Commissione dei Settantacinque, perché erano 75 membri della Costituente che venivano incaricati per le loro competenze specifiche di redigere il testo. Ma anche 75 erano troppi, e allora anche i 75 si frazionarono in sotto-commissioni, ognuna delle quali lavorò per conto suo. Non ci fu un piano di insieme.
[«Quindi non fu un vero lavoro collettivo»]
Non fu un vero lavoro collettivo. Calamandrei lo disse subito: «Noi stiamo montando una macchina, che magari pezzo per pezzo sarà anche ben fatta, ma le cui giunture non coincidono con le giunture di altri pezzi».
[...]
Fu lasciata così perché nessuno volle rinunziare al proprio elaborato, e questo è tipico degli italiani.
[da Dall'assemblea costituente alla vigilia delle elezioni del 1948]
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
È difficile sapere che cosa fu Togliatti, perché Togliatti non ha lasciato memoriali, non ha lasciato diario, che cosa pensasse Togliatti non lo sapeva nessuno, credo nemmeno la sua compagna Nilde Iotti. Si può dire che è stato un esecutore fedele degli ordini di Stalin. Lo è stato sempre, e per questo godeva la fiducia di Stalin.
[...]
Era un diplomatico per sé, soprattutto, perché é un uomo sopravvissuto a venticinque o trent'anni anni di Mosca, senza finire in galera, processato o contro il muro. Beh, questo è uno dei grandi personaggi. Sono pochi.
[«Non era uno statista, per esempio?»]
Non poteva essere uno statista perché i comunisti non hanno lo Stato nel sangue, i comunisti hanno il par
tito
. Stalin non è mai stato Capo dello Stato, e nemmeno Capo del Governo, era capo del par
tito
. Il potere nei regimi comunisti non sta né nello Stato né nel governo, sta nel par
tito
.
[da Dalla proclamazione della Repubblica al Trattato di pace]
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
Il silenzio mantenuto finora
[sui massacri delle foibe]
, o quasi silenzio, si spiega facilissimamente: tutta la storiografia italiana del dopoguerra era di sinistra, apparteneva all'intellighenzia di sinistra, la quale era completamente succuba del Par
tito
Comunista. Quindi non si poteva parlare delle foibe, che non appartenevano al comunismo italiano, ma appartenevano certamente al comunismo slavo, di cui però il comunismo italiano era alleato e faceva gli interessi. Quindi di questo non si poteva parlare, e non si poteva parlare delle stragi del triangolo della morte, perché anche queste ricadevano sulla coscienza ‐ ammesso che ce ne sia una ‐ del Par
tito
Comunista, il che sta a dimostrare quello che dicevo prima, cioè che la Resistenza non fu una resistenza, fu una guerra civile tra italiani che continuò anche dopo il 25 aprile.
[...]
[Sull'eccidio dei conti Manzoni]
Andai come giornalista
[...]
per appurare com'era andata la strage dei conti Manzoni, dopo la fine della guerra.
[...]
Una famiglia di persone che col fascismo non aveva niente a che fare, ci aveva convissuto come tutti gli italiani. Bene, nessuno mi voleva parlare di questa faccenda.
[...]
Nessuno ne aveva parlato, né dei Carabinieri né della Polizia e tantomeno della magistratura, eppure lo sapevano.
[...]
C'era una complicità assoluta, una complicità dannata.
[...]
Se ne parla ora perché il Muro di Berlino è crollato, ma si ricordi che trent'anni fa, quando De Felice annunziò di mettere allo studio il ventennio fascista per sapere com'era andata, fu proposta la sua estromissione dalla cattedra universitaria, solo perché metteva allo studio un ventennio di storia italiana che, bella o brutta, c'era stata.
[...]
Non era possibile inquadrare storicamente il fascismo: chi lo faceva, cercando di spiegare i perché della sua durata, ed anche i perché della sua catastrofe, veniva accusato di fascismo.
[da Dalla Monarchia alla Repubblica]
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
[Il regime corrotto]
C'è ancora. Ma la rivolta non era tanto contro la corruzione e la par
tito
crazia, che erano senza dubbio un grosso male, ma che non erano il male più letale. In quel momento era proprio la società che si disfaceva, le condizioni della scuola, la predicazione del nulla, insomma la contestazione globale, l'ubriacatura degli Anni Settanta, che fu l'ubriacatura del terrorismo, e quella acquiescenza di una certa borghesia, salottiera, radical chic, che amoreggiava con queste cose, che aveva le smanie maotsetunghiste, che poi parlavano tutti di cose che non sapevano. La corruzione dei partiti invece è quasi immanente. La par
tito
crazia è destinata a durare almeno finché non si riforma la legge elettorale. Ma questa è la battaglia che noi cerchiamo di fare oggi.
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
Tutto questo mi evoca dei ricordi poco simpatici. Era il fascismo che si conduceva così. Era il Fascismo che proibiva la satira, che in un paese civile e democratico dovrebbe essere assolutamente indenne da controlli politici; perché la satira non ha niente a che fare con la politica, anche se prende in giro la politica, ma si sa che è satira. Ed ogni regime serio e democratico accetta la satira, come si accettano le caricature. Era Mussolini che non le sopportava. E qui pensano: «Ripuliremo la stalla», «Faremo piazza pulita». Ma questo linguaggio, al signor Fini, chi glielo ispira? Ci ricorda delle cose che avremmo voluto dimenticare. Questa non è la destra, questo è il manganello. Gli italiani non sanno andare a destra senza finire nel manganello.
[...]
Alla RAI faranno piazza pulita, lo hanno già annunziato. Ma come si fa a definire democratico un par
tito
che annunzia «Quando saremo al potere, noi faremo piazza pulita»? Ma questo è un linguaggio del peggiore squadrismo, che loro non sanno cosa fu, ma io me lo ricordo. Questo è il linguaggio con cui
[i fascisti]
andarono al potere.
[da La settimana di Montanelli, 17 marzo 2001]
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
La Lega è una cosa sgradevole. Però le Leghe sono un fenomeno di reazione a una provocazione. È la politica nazionale, che fa nascere le Leghe. Questo non vuol dire che io le approvi. La reazione è sbagliata, ma provocazione c'è, le degenerazioni della par
tito
crazia ci sono. Che il pubblico denaro sia male amministrato e che a farne le spese siano soprattutto i cittadini del Nord non è contestabile.
[da La Stampa, 7 novembre 1990]
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
Quello che ci ripugna è che, per mettere un controllo all'autorità politica, ci sia bisogno di ricorrere all'autorità giudiziaria. Cioè che, alla fine, noi avremo le riforme istituzionali non per via politica, ma per via giudiziaria e processuale. Questo ci allarma anche perché, come avrete ben capito, la mia opinione dei politici è molto bassa, ma quella dei giudici non è migliore. Perché anche i giudici sono stati corrotti dalla par
tito
crazia. Lo dimostra il semplice fatto che molti di loro ostentano la tessera di par
tito
. Un giudice che ha venduto la propria imparzialità ai partiti è un giudice che, prima di processare gli altri, dovrebbe essere processato lui e cacciato in galera. Lo so che a dire queste cose si possono avere dei dispiaceri, ma io di dispiaceri in vita mia ne ho avuti tanti che, uno più o uno meno, non mi fa nessunissimo effetto.
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
Pur ricordandovi che la nostra regola è quella di non tener conto delle intemperanze altrui, specie dei politici, e di dire sempre la verità, tutta la verità, senza par
tito
preso né animosità verso nessuno, vi autorizzo a comunicare al suddetto signore, se ve ne capita l'occasione, che l'unica «testa» in pericolo di cadere dopo il 5 aprile non è la vostra ma, casomai, la sua. E potete aggiungere, da parte mia, che non la considererei una gran perdita.
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
[Su Slobodan Milosevic]
Oltre che un despota, lo ritengo anche un satrapo della razza dei Ceausescu, avido non solo di potere, ma anche di denaro, e credo che la sorte che si merita sia un bel plotone di esecuzione. Purché composto da serbi, al comando di un serbo, e in esecuzione di una sentenza emessa da un tribunale serbo e motivata non tanto da generici crimini contro l'umanità, che sono sempre ‐ salvo casi di monumenti all'orrore come l'Olocausto ‐ oggetto di discussione e dissensi; ma dal più grande e imperdonabile delitto di cui Milosevic si è macchiato nei confronti non soltanto dei serbi: la distruzione della Nazione Jugoslava, che la Monarchia serba aveva fondato dopo la prima guerra mondiale; che il croato
Tito
aveva difeso coi denti e restaurato dopo la seconda, dando alla Balcania un esempio e un puntello di stabilità; e che Milosevic e il suo compare croato Tudjman distrussero per poter restare ciascuno padrone in casa sua; e sulle cui macerie si scatenarono tutte le violenze (Bosnia, Kosovo) che hanno insanguinato e continuano a insanguinare quel povero Paese.
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
La nostra classe politica ha fatto del par
tito
una specie di totem intoccabile e gli ha attribuito tutti i poteri, con in più un diritto: il diritto di abusarne.
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
Certo, per un direttore di giornale, avere sottomano un Travaglio, che su qualsiasi protagonista, comprimario e figurante della vita politica italiana è pronto a fornirti su due piedi una istruttoria rifinita nel minimo dettaglio è un bel conforto. Ma anche una bella inquietudine. Il giorno in cui gli chiesi se in quel suo archivio, in cui non consente a nessuno di ficcare il naso, ci fosse anche un fascicolo in
tito
lato al mio nome, Marco cambiò discorso.
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
Infatti, come avrete intuito dal
tito
lo ‐ aveva continuato
[Robert]
Langdon ‐ la Divina Commedia venne scritta in volgare, la lingua parlata dal popolo. Riuscì comunque a fondere in modo brillante religione, storia, politica, filosofia e commenti sociali in un arazzo narrativo che, per quanto erudito, risultò totalmente accessibile alle masse. L'opera diventò un tale pilastro della cultura italiana che a Dante è riconosciuto nientemeno che il merito della definitiva codificazione dell'italiano moderno.
Dan Brown
Cit. da
Inferno
Frasi di Dan Brown
Come indubbiamente saprete, Dante è famoso soprattutto per il suo capolavoro letterario, la Divina Commedia, un vivido e crudo resoconto della discesa dell'autore nell'Inferno, del suo passaggio attraverso il Purgatorio e infine della sua ascesa al Paradiso per unirsi in spirito con Dio. Secondo i nostri standard moderni, l'opera non ha assolutamente nulla della commedia, ma la scelta del
tito
lo è dettata da due diversi motivi. Innanzitutto, il poema di Dante tratta anche tematiche turpi tipiche di una letteratura popolare e si conclude con un lieto fine, nonostante un inizio tragico per il protagonista. Inoltre, il poema non fu scritto in latino, che nel quattordicesimo secolo era ancora considerata la lingua per eccellenza della cultura alta.
[Robert Langdon]
Dan Brown
Cit. da
Inferno
Frasi di Dan Brown
Ha criticato le mie mani. Nessuno ha mai criticato le mie mani. Non ho mai sen
tito
critiche. Guardatele. Sono mani piccole? Rubio ha criticato le mie mani per dire che se sono piccole, allora qualcos'altro dev'esser piccolo. Vi garantisco che non c'è alcun problema. Ve lo garantisco.
Donald Trump
Frasi di Donald Trump
Un "politico"? Non voglio essere definito un "politico". Tutte chiacchiere e niente fatti. Mi rifiuto di essere definito un "politico".
Donald Trump
Frasi di Donald Trump
Per tutta la vita sono stato avido, avido, avido. Ho afferrato tutto il denaro che potevo. Sono così avido. Ma ora voglio essere avido in favore degli Stati Uniti. Voglio afferrare tutto quel denaro. Sarò avido a favore degli Stati Uniti.
Donald Trump
Frasi di Donald Trump
Penso che il grande problema di questo paese sia il dover essere politicamente corretti.
[Alla giornalista Megyn Kelly, che ha riportato le dichiarazioni che durante gli anni ha fatto in merito alle donne]
Donald Trump
Frasi di Donald Trump
C'è una sola cosa che so, ed è una certezza. E cioè che la verità non rende liberi. Non come ho sempre sen
tito
dire, né come io stesso ho ripetuto infinite volte in stanze minuscole e in celle di prigione, mentre facevo pressione perché uomini distrutti mi confessassero i loro peccati. Mentivo. Li ingannavo. La verità non salva né rende integri. Non permette di innalzarsi al di sopra delle macerie delle menzogne, dei segreti e delle ferite del cuore. Le verità che ho scoperto mi incatenano alla tenebra, in un oltretomba dove vittime e fantasmi mi strisciano accanto come serpenti. In questo luogo la verità non è qualcosa da contemplare. Qui il male sta in agguato. Qui, un respiro dopo l'altro, ti alita in bocca e nel naso, finché non riesci più a sfuggirgli. È questa la cosa che so. L'unica.
Michael Connelly
Cit. da
Il Poeta è tornato ‐ Incipit
Frasi di Michael Connelly
La cacofonia si faceva via via più incontrollabile a mano a mano che la fiumana di gente inondava i viali del parco dei divertimenti alles
tito
tra i campi alla periferia di Baltimora. La serata estiva era calda e quasi tutti avevano il viso e il collo madidi di sudore, a eccezione di quelli che si tuffavano lungo le serpentine mozzafiato delle montagne russe, o strillavano precipitando lungo i canali angusti e tortuosi di acqua impetuosa a bordo di canoe dalla forma di tronco. Alle sgargianti luci colorate che ammiccavano follemente lungo il viale centrale, faceva da contrappunto il rimbombo irritante della musica enfatica, metallica, vomitata da troppi altoparlanti - calliopi "presto", marce "prestissimo".
Robert Ludlum
Cit. da
The Bourne Ultimatum. Il ritorno dello Sciacallo ‐ Incipit
Frasi di Robert Ludlum
Artù
: Non avevo mai pensato fino ad allora quanto possa essere dolce essere amati da una donna sola. E per la prima volta nella mia vita ho desiderato...
Ginevra
: Cosa?
Artù
: Ciò che tutti gli uomini saggi dicono che non duri, ciò che non può essere promesso, né fatto durare più di un raggio di sole. Ma io non voglio morire senza aver sen
tito
quel calore sul mio viso. Sposa il re, Ginevra. Ma ama l'uomo.
Ginevra
: Conosco un solo modo di amare, mio signore. E cioè col corpo, col cuore e con l'anima.
Dal film:
Il primo cavaliere
Scheda film e trama
Frasi del film
Così l'ho in
tito
lato Chiedi alla polvere, perché in quelle strade c'è la polvere dell'Est e del Middle West, ed è una polvere da cui non cresce nulla, una cultura senza radici, una frenetica ricerca di un riparo, la furia cieca di un popolo perso e senza speranza alle prese con la ricerca affannosa di una pace che non potrà mai raggiungere.
E c'è una ragazza ingannata dall'idea che felici fossero quelli che si affannavano, e voleva essere dei loro.
[dalla prefazione]
John Fante
Cit. da
Chiedi alla polvere
Frasi di John Fante
- Giovanotto, - mi disse. - È messicano per caso?
Mi indicai e mi misi a ridere.
- Messicano, io? - scossi il capo. - Sono americano, signora Hargraves. E quello non è un racconto sui cani. Parla di un uomo e non è niente male. Non c'è nemmeno un cane, lì dentro.
- Non ospitiamo messicani in quest'albergo, - insisté.
- Non sono messicano. E il
tito
lo l'ho tratto da una favola. «E il cagnolino rise a vedere uno simile spasso».
- E nemmeno ebrei, - concluse.
John Fante
Cit. da
Chiedi alla polvere
Frasi di John Fante
Molti storici concordano nel sostenere che i racconti medievali su Re Artù e i suoi cavalieri siano ispirati a un personaggio realmente esis
tito
negli anni oscuri e confusi che segnarono la fine dell'Impero Romano. Recenti scoperte archeologiche gettano nuova luce sulla sua reale identità.
Narratore
Dal film:
King Arthur
Scheda film e trama
Frasi del film
Il denaro non ha tutto quel valore che gli uomini gli hanno attribuito. Tutto il mio denaro è stato inves
tito
in esperimenti, permettendomi di giungere a scoperte che hanno contribuito a migliorare la vita dell'uomo.
Nikola Tesla
Frasi di Nikola Tesla
I cinquant'anni sono come
L'ultima ora del pomeriggio,
quando il sole tramontato
ci dispone spontaneamente alla riflessione.
Nel mio caso, tuttavia,
il crepuscolo mi induce al peccato.
Forse per questo,
arrivata alla cinquantina,
medito sul mio rapporto
con il cibo e l'erotismo,
le debolezze della carne,
che più mi tentano,
anche se, a ben guardare, non sono quelle
che più ho praticato.
Mi pento delle diete, dei piatti prelibati rifiutati per vanità, come mi rammarico di tutte le occasioni di fare l'amore che ho lasciato correre per occuparmi di lavoro in sospeso o per virtù puritana. Passeggiando per i giardini della memoria, scopro che i miei ricordi sono associati ai sensi. Mia zia Teresa, quella che si trasformò lentamente in angelo e che quando morì aveva germogli di ali sulle spalle, è legata per sempre all'odore delle pastiglie alla violetta. Quando quell'incantevole signora faceva capolino per una visita, con il ves
tito
grigio illuminato con discrezione da un colletto di pizzo e il capo regale incorniciato dalla neve, noi bambini le correvamo incontro e lei apriva con gesti rituali la sua vecchia borsetta, sempre la stessa, estraeva una scatoletta di latta dipinta e ci dava una caramella color malva.
Isabel Allende
Cit. da
Afrodita ‐ Incipit
Frasi di Isabel Allende
Non cancelleranno l'amore
né liti,
né distanze. È pensato,
provato,
riprovato.
Innalzando solennemente i versi come le dita,
Io giuro:
amo
di un amore immutabile e fedele.
Vladimir Majakovskij
Cit. da
Il flauto di vertebre. Prime poesie 1912-1916
Commenti:
2
Frasi di Vladimir Majakovskij
So che recentemente numerose dichiarazioni su di me sono apparse su Internet e nella posta elettronica col
tito
lo di "Chuck Norris facts". Ne ho viste alcune. Alcune sono divertenti. Altre sono un po' eccessive. Poiché mi interesso più del Selvaggio West che del selvaggio mondo di Internet, non so bene cosa pensarne. Mi sorprende abbastanza. So che i ragazzi sono ragazzi, e non mi offendo né prendo la cosa troppo seriamente. Chissà, forse queste frasi inventate invoglieranno i giovani a informarsi sui fatti reali nel mio recente libro autobiografico, "Against All Odds". O potrebbero addirittura essere così interessati da voler dare un'occhiata al mio romanzo ambientato nel vecchio West, "The Justice Riders", pubblicato questo mese. Sono molto orgoglioso di questi sforzi letterari.
Chuck Norris
Frasi di Chuck Norris
[Riferito al campionato 2001-2002]
Quel campionato si conclude in uno dei giorni più belli della storia bianconera: il 5 maggio. C'è una possibilità su mille di portarsi a casa lo Scudetto: l'Inter gioca a Roma contro la Lazio e vincendo si aggiudicherebbe il
tito
lo. Noi siamo in trasferta, sappiamo di dover battere l'Udinese per sperare, ma sappiamo anche che, molto probabilmente, potrebbe non bastare. Noi facciamo quello che ci siamo detti per tutta la settimana: partiamo forte per mettere pressione all'Inter. Dopo meno di un quarto d'ora siamo in vantaggio 2-0. Ora non dipende più da noi. Possiamo gestire la partita con un orecchio alla radio, la quale ci riserva delle sorprese indimenticabili. All'Olimpico succede l'incredibile. Il primo tempo è un saliscendi di emozioni e si conclude sul 2-2. Nel secondo tempo ci pensa Maresca a tenerci aggiornati, oltre ai boati dei nostri tifosi presenti a Udine. Enzo continua a ripetere a chiunque gli si avvicini: «Guarda che stanno perdendo! Guarda che stanno perdendo!». E alla fine perdono. Risultati finali: Udinese-Juventus 0-2, Lazio-Inter 4-2. Noi siamo campioni d'Italia, l'Inter chiude addirittura terza, scavalcata anche dalla Roma. In campo e sugli spalti esplode la nostra festa. Quello Scudetto giunge inaspettato, con un finale avvincente.
Antonio Conte
Cit. da
Testa, cuore e gambe
Frasi di Antonio Conte
[Sul suo libro "Mangio ergo sum"]
Il
tito
lo è un chiaro riferimento a Cartesio, che ha rivoluzionato la storia del pensiero dicendo cogito ergo sum, ovvero penso, dunque sono. Ma io credo che sarebbe più corretto affermare: "Mangio, dunque sono", perché non solo siamo quello che mangiamo, ma se non mangiamo non siamo e non pensiamo.
Bud Spencer
Frasi di Bud Spencer
Non può esserci un'appartenenza diretta a un'area politica, soprattutto oggi che siamo usciti dalle divisioni manichee: vi sembra facile indicare quali siano i valori esclusivi di un par
tito
o dell'altro? Tutto è uscito dai vecchi confini rigidi e il racconto del Paese, e della politica, deve fluire liberamente.
[Parlando del futuro di Rai3]
Daria Bignardi
Frasi di Daria Bignardi
Ci interessa sapere come il culto della persona di Stalin sia andato continuamente crescendo e sia divenuto, a un dato momento, fonte di tutta una serie di gravissime deviazioni dai principi del par
tito
, dalla democrazia del par
tito
e dalla legalità rivoluzionaria.
Nikita Kruscev
Frasi di Nikita Kruscev
Una rivista tedesca mi ha appena chiesto di fare un servizio con i Google Glass. È incredibile, per scattare devi solo dare un colpetto qui sull'asticella, presto basterà un bat
tito
di ciglia. Fotografare diventa uguale a vedere, non hai cornice, inquadratura, nulla.
Elliott Erwitt
Frasi di Elliott Erwitt
Non minore è la meraviglia davanti al comportamento del cuculo, che alla luce della nostra morale umana appare dettato da un'astuzia perversa. Invece di costruire un nido, la femmina depone l'uovo nel nido di un uccello più piccolo; la coppia
tito
lare del nido spesso (non sempre) non si accorge dell'intrusione, cova l'uovo estraneo insieme con i propri e il piccolo cuculo schiude.
[...]
Si rigira, si sforza, spinge, finché non ha fatto cadere a terra tutte le uova dei suoi fratelli putativi.
Primo Levi
Cit. da
Ranocchi sulla luna e altri animali
Frasi di Primo Levi
Una volta, viaggiando a notte su un'autostrada illuminata dalla luna, ho sen
tito
i vetri e il tetto dell'auto bombardati come dalla grandine: era uno sciame di ditischi, lucidi, bruni ed orlati di arancio, grossi come una mezza noce, che avevano scambiato l'asfalto della strada per un fiume, e tentavano invano di ammararvi. Questi scarabei, per ragioni idrodinamiche, hanno raggiunto una compattezza e semplicità di forme che credo unica nel regno animale: visti dal dorso, sono ellissi perfette, da cui sporgono solo le zampe mutate in remi.
Primo Levi
Cit. da
Ranocchi sulla luna e altri animali
Frasi di Primo Levi
La somiglianza fra uno scarabeo che avanza scartando l'erba, lento e possente, e un carro armato, è tale da far subito sorgere in mente una metafora nei due sensi: l'insetto è un piccolo panzer, il panzer è un enorme insetto. E il dorso dello scarabeo è araldico: convesso o piatto, opaco o rilucente, è uno stemma nobiliare: anche se il suo aspetto non ha alcun rapporto simbolico con il «mestiere» del suo
tito
lare, cioè col suo modo di sfuggire agli aggressori, di riprodursi e di alimentarsi.
Primo Levi
Cit. da
Ranocchi sulla luna e altri animali
Frasi di Primo Levi
In tempi più recenti, e in un bel romanzo fantascientifico, P. J. Farmer ha messo in rilievo le difficoltà respiratorie dei centauri classici, e le ha risolte fornendo loro un organo supplementare «simile a un mantice, che inspirava aria attraverso un'apertura simile a una gola»; altri hanno insis
tito
sul problema dell'alimentazione, facendo notare che una piccola bocca umana sarebbe stata insufficiente a permettere il passaggio del molto foraggio necessario per nutrire la parte equina.
Primo Levi
Cit. da
Ranocchi sulla luna e altri animali
Frasi di Primo Levi
Non salutavano, non sorridevano; apparivano oppressi, oltre che da pietà, da un confuso ritegno, che sigillava le loro bocche, e avvinceva i loro occhi allo scenario funereo. Era la stessa vergogna a noi ben nota, quella che ci sommergeva dopo le selezioni, ed ogni volta che ci toccava assistere o sottostare a un oltraggio: la vergogna che i tedeschi non conobbero, quella che il giusto prova davanti alla colpa commessa da altrui, e gli rimorde che esista, che sia stata introdotta irrevocabilmente nel mondo delle cose che esistono, e che la sua volontà buona sia stata nulla o scarsa, e non abbia valso a difesa. Così per noi anche l'ora della libertà suonò grave e chiusa, e ci riempì gli animi, ad un tempo, di gioia e di un doloroso senso di pudore, per cui avremmo voluto lavare le nostre coscienze e le nostre memorie della bruttura che vi giaceva: e di pena, perché sentivamo che questo non poteva avvenire, che nulla mai più sarebbe potuto avvenire di così buono e puro da cancellare il nostro passato, e che i segni dell'offesa sarebbero rimasti in noi per sempre, e nei ricordi di chi vi ha assis
tito
, e nei luoghi ove avvenne, e nei racconti che ne avremmo fatti. Poiché, ed è questo il tremendo privilegio della nostra generazione e del mio popolo, nessuno mai ha potuto meglio di noi cogliere la natura insanabile dell'offesa, che dilaga come un contagio. È stolto pensare che la giustizia umana la estingua. Essa è una inesauribile fonte di male: spezza il corpo e l'anima dei sommersi, li spegne e li rende abietti; risale come infamia sugli oppressori, si perpetua come odio nei superstiti, e pullula in mille modi, contro la stessa volontà di tutti, come sete di vendetta, come cedimento morale, come negazione, come stanchezza, come rinuncia.
Primo Levi
Cit. da
La tregua
Frasi di Primo Levi
Oggi io penso che, se non altro per il fatto che un Auschwitz è esis
tito
, nessuno dovrebbe ai nostri giorni parlare di Provvidenza: ma è certo che in quell'ora il ricordo dei salvamenti biblici nelle avversità estreme passò come un vento per tutti gli animi.
Primo Levi
Cit. da
Se questo è un uomo
Frasi di Primo Levi
Mi fa davvero rabbia vedere un campionato come la Serie A ormai declassato a terza-quarta scelta. Lo capisco quando parlo con i miei compagni al Feyenoord. Vedono gli stadi vecchi, le squadre mandate in ritiro, che qui non esiste. E poi il calcio in Italia non produce reddito, anzi, ogni anno i presidenti sono costretti ad aprire il portafoglio a fondo perso. Questo non attira nuovi inves
tito
ri. Aggiungiamoci poi il clima di tensione permanente che c'è nel calcio.
Graziano Pellè
Frasi di Graziano Pellè
Il significato della disperazione... proprio quello che ci voleva!
[Leggendo il
tito
lo di un libro caduto dallo zaino del militare Adalberto Romani]
Dario Del Grillo
Dal film:
Soldati - 365 all'alba
Scheda film e trama
Frasi del film
Perché dovrebbero chiedermi di indossare un'uniforme e andare a 10.000 miglia da casa e lanciare bombe e sparare proiettili sulla gente marrone del Vietnam, mentre i cosiddetti negri a Louisville sono trattati come cani e vengono loro negati i più semplici diritti umani? No, non ho intenzione di fare 10.000 miglia per aiutare l'omicidio e bruciare un'altra povera nazione, semplicemente per continuare il dominio dei bianchi schiavisti sulle persone più scure nel mondo. Questo è il giorno in cui questi mali devono finire. Sono stato avver
tito
che prendere questa posizione mi costerebbe milioni di dollari. Ma l'ho già detto una volta e lo dirò di nuovo. Il vero nemico della mia gente è qui. Io non disonoro la mia religione, la mia gente e me stesso, diventando uno strumento per asservire coloro che lottano per la propria giustizia, la libertà e l'uguaglianza. Se pensassi che la guerra possa per portare la libertà e l'uguaglianza per 22 milioni persone della mia gente, non dovrebbero convincermi, mi unirei domani. Non ho nulla da perdere se lotto per le mie convinzioni. Quindi, andrò in prigione, e allora? Siamo stati in carcere per 400 anni.
Muhammad Ali
Frasi di Muhammad Ali
Non puoi beccare quella seconda raffica di colpi. Lo sai, è lì che ti aspetta. Vuoi il
tito
lo? Vuoi portare la corona dei pesi massimi? Naso rotto, mascella fracassata, faccia spaccata. Sei disposto a questo? Sei pronto? Perché hai di fronte un uomo che morirà prima di farti vincere.
Muhammad Ali
Dal film:
Alì
Scheda film e trama
Frasi del film
C'è un tizio a Londra, in Inghilterra, chiamato tipo Brian... Brian Clough. Ho sen
tito
fino in America che questo tizio parla troppo. Dicono che sia un nuovo Muhammad Alì. C'è solo un Muhammad Alì. Ora, Clough, ne ho abbastanza. Smettila.
Muhammad Ali
Frasi di Muhammad Ali
Una piccola tradizione di benvenuto per quelli nuovi. Dimostrazione di battuta alle matricole!
[Vengono appesi allo steccato con nastro adesivo e presi come bersaglio da bat
tito
ri di baseball]
Dal film:
Tutti vogliono qualcosa
Scheda film e trama
Frasi del film
Morgan è la vera forza di X Factor: un personaggio teatrale, una maschera, un vero artista. Con lui, ves
tito
da stralunato gentiluomo del Settecento, vorrei fare un programma televisivo di letture, una gara di poesia adattata ai nostri tempi. Questo è un invito ufficiale: chissà, magari Morgan ci sta.
Giorgio Albertazzi
Frasi di Giorgio Albertazzi
Era stato un mese di cattive notizie. Il deputato Artut Carneiro Macedo da Rocha, discendente di antica famiglia paulista, pensava contento che entro poche ore quel fatidico mese di ottobre del 1937 sarebbe finito, chissà che novembre cominciasse sotto migliori auspici.
Si era appena cambiato il ves
tito
e, svuotando le tasche della giacca che aveva usato nel pomeriggio, trovò il telegramma di Paulo. Lo rilesse ancora una volta e lo gettò sul letto con un gesto di stizza. Ma insomma, quando arrivava? Perché si tratteneva a Buenos Aires? Il telegramma non lo diceva. Paulo poteva sbarcare da un aereo da un momento all'altro e sarebbe stato certamente attorniato da reporter famelici. Si sforzò di non pensare al figlio, al suo ritorno, allo scandalo in cui era coinvolto.
Jorge Amado
Cit. da
Tempi difficili: i sotterranei della libertà ‐ Incipit
Frasi di Jorge Amado
Non perché avviene in un giorno disordinato di lamentazioni e tristezze, non per questo si deve permettere che la veglia funebre vada alla bell'e meglio. Se la padrona di casa, fra singhiozzi e svenimenti fuori di sé, immersa nel suo dolore, o giacente morta nella bara non potrà farlo, un parente o una persona amica si assumerà l'incarico di occuparsi della veglia, perché non si possono abbandonare, senza niente da bere né da mangiare, i poveretti, solidali per tutta la notte, a volte in inverno e col freddo. Acciocché una veglia funebre sia animata ed onori effettivamente il defunto che la presiede, rendendogli meno grave la prima confusa notte della sua morte, è necessario dedicarvi cure sollecite, occupandosi del morale e dell'appe
tito
.
Jorge Amado
Cit. da
Dona Flor e i suoi due mariti
‐ Incipit
Frasi di Jorge Amado
Questa è la storia semplice di Adalgisa e Manela e di alcuni altri discendenti degli amori dello spagnolo Francisco Romero Perez y Perez con Andreza da Anunciação, la formosa Andreza di Yansã, mulatta scura. In essa si narrano, acciocché servano di esempio e monito, eventi senza dubbio inattesi e curiosi, verificatisi nella città di Bahia ‐ in nessun altro luogo avrebbe potuto accadere. L'importanza della data è relativa, ma vale la pena ricordare che tutto avvenne nello spazio breve di quarant'otto ore, dense di vita vissuta, alla fine degli anni Sessanta o all'inizio degli anni Settanta, più o meno, su per giù. Non si è cercato di dare una spiegazione, una storia si racconta, non si spiega.
Progetto di romanzo annunciato già da circa vent'anni, sotto il
tito
lo La Guerra degli Spiriti, solo ora, fra l'estate e l'autunno dell'87, fra la primavera e l'estate dell'88, a Parigi, ho messo giù l'intreccio sulla carta. Scrivendo mi sono diver
tito
; se qualcun altro si divertirà a leggere, mi darò per soddisfatto.
Jorge Amado
Cit. da
Santa Barbara dei Fulmini ‐ Incipit
Frasi di Jorge Amado
Charles Xavier
:
[Parlando di Mystica]
Quando l'hai vista l'ultima volta?
Erik Lehnsherr
: Il giorno in cui sono par
tito
per Dallas.
Charles Xavier
: E lei com'era?
Erik Lehnsherr
: Forte. Motivata. Leale.
Charles Xavier
: Come stava lei?
Erik Lehnsherr
: Stava... Stavamo... Ho capito perchè era tanto importante per te. Dovresti essere fiero di lei, Charles. È là a combattere per la nostra causa!
Charles Xavier
: Per la TUA causa! La ragazza che ho cresciuto non avrebbe mai ucciso!
Erik Lehnsherr
: Non l'hai cresciuta tu, siete cresciuti insieme. Non poteva restare bambina per sempre e se n'è andata.
Charles Xavier
: Se n'è andata perché tu le hai messo certe idee in testa!
Erik Lehnsherr
: Quello non è il mio potere... Lei ha fatto una scelta.
Charles Xavier
: Ma ora sappiamo dove porta quella scelta, vero? Lei ucciderà Trask, la cattureranno e spazzeranno via tutti quanti noi!
Erik Lehnsherr
: No, se riusciamo a raggiungerla... No, se cambiamo la storia domani! ...Mi dispiace, Charles, per quanto è successo. Mi dispiace davvero.
Charles Xavier
: ...
[Butta giù il suo drink]
Non gioco da un po'.
Erik Lehnsherr
: Ci andrò leggero. Sarà una partita alla pari, stavolta.
Charles Xavier
: A te la prima mossa.
[Si mettono a giocare a scacchi]
Dal film:
X-Men - Giorni di un futuro passato
Scheda film e trama
Frasi del film
Charles Xavier
: Signore e signori, ragazzi e ragazze, questa è situazione da codice rosso! Abbiamo evacuato tutto il piano in modo che noi... Il mio collega e io possiamo assicurare il controllo della prigione!
Guardia
: Chi siete?
Charles Xavier
: Siamo... delle operazioni speciali CBFECI... D... Scusate, forse non mi avete sen
tito
quando l'ho detto la prima volta, ma è imperativo che lo capiate! Siamo in un blocco totale, dobbiamo portarvi tutti al terzo piano, dobbiamo subito...
[Wolverine stende a terra le due guardie]
Wolverine
: ...Oh, scusami, non avevi finito?
Charles Xavier
: Mi dispiace, non sono portato alla violenza...
[Si apre l'ascensore con dentro Erik e Quicksilver]
Erik Lehnsherr
: ...Charles!
[Xavier gli sferra un pugno in faccia]
...Anche per me è bello rivederti. E cammini!
Charles Xavier
: Non grazie a te.
Erik Lehnsherr
: Sei l'ultima persona al mondo che mi aspettavo di vedere oggi.
Charles Xavier
: Credimi, non sarei qua se non fossi obbligato. Se dobbiamo tirarti fuori di qui lo facciamo a modo mio, non si uccide!
Erik Lehnsherr
: Non ho l'elmetto! Non potrei disobbedirti neanche volendo.
Charles Xavier
: Non entrerò mai più in quella testa, voglio la tua parola, Erik!
Dal film:
X-Men - Giorni di un futuro passato
Scheda film e trama
Frasi del film
Ma i debiti i quali tu hai verso la Società? ‐ Debiti? forse perché mi ha tratto dal libero grembo della Natura, quand'io non aveva né la ragione, né l'arbitrio di acconsentirvi, né la forza di opporvimi, e mi educo fra' suoi bisogni e fra' suoi pregiudizj?
[...]
Ho io contratto questi debiti spontaneamente? e la mia vita dovrà pagare, come uno schiavo, i mali che la Società mi procaccia, solo perché gli in
tito
la beneficj? e sieno beneficj: ne godo e li ricompenso fino che vivo; e se nel sepolcro non le sono io di vantaggio, qual bene ritraggo io da lei nel sepolcro? O amico mio! ciascun individuo è nemico nato della Società, perché la Società è necessaria nemica degli individui. Poni che tutti i mortali avessero interesse di abbandonare la vita, credi tu che la sosterrebbero per me solo? e s'io commetto un'azione dannosa a' più, io sono punito; mentre non mi verrà fatto mai di vendicarmi delle loro azioni, quantunque ridondino in sommo mio danno. Possono ben essi pretendere ch'io sia figliuolo della grande famiglia; ma io rinunziando e a' beni e a' doveri comuni posso dire: Io sono un mondo in me stesso: e intendo d'emanciparmi perché mi manca la felicità che mi avete promesso. Che s'io dividendomi non trovo la mia porzione di libertà; se gli uomini me l'hanno invasa perché sono più forti; se mi puniscono perché la ridomando ‐ non gli sciolgo io dalle loro bugiarde promesse e dalle mie impotenti querele cercando scampo sotterra? Ah! que' filosofi che hanno evangelizzato le umane virtù, la probità naturale, la reciproca benevolenza ‐ sono inavvedutamente apostoli degli astuti, ed adescano quelle poche anime ingenue e bollenti le quali amando schiettamente gli uomini per l'ardore di essere riamate, saranno sempre vittime tardi pentite della loro leale credulità. ‐
Ugo Foscolo
Cit. da
Ultime lettere di Jacopo Ortis
Frasi di Ugo Foscolo
Ci fabbrichiamo la realtà a nostro modo; i nostri desideri si vanno moltiplicando con le nostre idee; sudiamo per quello che ves
tito
diversamente ci annoja; e le nostre passioni non sono alla stretta del conto che gli effetti delle nostre illusioni.
Ugo Foscolo
Cit. da
Ultime lettere di Jacopo Ortis
Frasi di Ugo Foscolo
Sento davvero che se non fosse stato per l'incidente, sarei ancora in lotta. Avrei ges
tito
bene alcuni di questi pugili. Avrei fatto in modo che i medici mi avrebbero dichiarato fisicamente sano; dopodiché, mi sarei allenato.
Roberto Duran
Frasi di Roberto Duran
La vita di un pugile è quella di combattere per i
tito
li mondiali.
Roberto Duran
Frasi di Roberto Duran
Perché i giovani sappiano, i vecchi ricordino e si cessi di ingannarli: il pacifismo in questo secolo ha prodotto effetti catastrofici, convergenti con quelli del nazismo e del comunismo. Se il comunismo e il nazismo sono messi al bando, il pacifismo merita di accompagnarli.
[Il disarmismo, l'antimilitarismo, la non-violenza]
non sono omologabili al pacifismo. La linea che da Gandhi a Bertrand Russell, da Luther King a Capitini, deve organizzarsi finalmente nel mondo. Il Par
tito
radicale questo progetta e comincia ad attuare, in Italia e nel mondo. È impresa ragionevole. Lasciarsi sconfiggere è la follia.
[...]
Non violenza e democrazia politica devono vivere quasi come sinonimi. Da un secolo non vi sono guerre tra democrazie, diritto e libertà sono la prima garanzia. E il pacifismo storico, nei fatti, lo ha sempre ignorato.
Marco Pannella
Frasi di Marco Pannella
Facevo parte di una band indie con mio fratello, poi una casa discografica ha sen
tito
delle mie composizioni e mi ha proposto un contratto come autore. Siccome nel settore del design avevo trovato solo collaborazioni a 200 euro al mese per 12 ore di lavoro al giorno, mi sono detto che se non avessi provato forse lo avrei rimpianto tutta la vita. E così mi sono deciso.
Alvaro Soler
Frasi di Alvaro Soler
Turiddu: O Lola ch'ai di latti la cammisa | sì bianca e russa comu la cirasa, | quannu t'affacci fai la vucca a risa, | biatu cui ti dà lu primu vasu! | 'Ntra la porta tua lu sangu è sparsu, | e nun me mporta si ce muoro accisu... | E s'iddu muoru e vaju mparadisu | si nun ce truovu a ttia, mancu ce trasu.
[dallo spar
tito
]
[Traduzione]
O Lola che hai di latte la camicia così bianca e rossa come una ciliegia, quando t'affacci e atteggi la bocca al riso, beato chi ti dà il primo bacio! Dietro la tua soglia è sparso il sangue, ma non me ne importa se muoio ucciso... E se muoio e vado in paradiso, se non ci trovo te manco ci entro.
[Versione in lingua italiana]
O Lola, bianca come fior di spino, | quando t'affacci tu, s'affaccia il sole; | chi t'ha baciato il labbro porporino | grazia più bella a Dio chieder non vôle. | C'è scritto sangue sopra la tua porta, | ma di restarci a me non me n'importa; | se per te muoio e vado in paradiso, | non c'entro se non vedo il tuo bel viso.
[dal libretto]
Pietro Mascagni
Cit. da
Cavalleria rusticana
‐ Incipit
Frasi di Pietro Mascagni
Ieri mi fecero vedere una film in
tito
lata: La canzone di Werner. Ma è stupidaggine assoluta. Oggi me ne hanno
[fatto]
vedere due: si tratta sempre di pellicole assolutamente nuove che sono appena in prova. Quelle due di oggi mi sono piaciute anche meno di quelle di ieri. Una è una cosa balorda in
tito
lata: La rivolta del Tirolo, l'altra avrebbe qualche elemento buono, ma l'ultima parte (e specialmente la fine) è insulsa e stupidamente vacua. È in
tito
lata Rapsodia satanica. Siamo sempre nel campo dei drammi a intreccio, che per la musica non si prestano. Se io accettassi quest'ultimo soggetto, si farebbe subito il contratto: ma io non ho il coraggio di accettarlo, perché mi pare di scendere troppo in basso con un simile lavoro.
[dalla lettera alla moglie del 27 aprile 1914]
Pietro Mascagni
Frasi di Pietro Mascagni
S'era sen
tito
dire quelle cose tante volte, che non avevano per lui nulla d'originale. Emma rassomigliava a tutte le amanti; e il fascino della novità, cadendo via a poco a poco al modo d'un ves
tito
, lasciava apparire a nudo l'eterna monotonia della passione, che ha sempre le stesse forme e lo stesso linguaggio. Non distingueva, quell'uomo così ricco di esperienze, la diversità dei sentimenti che si cela sotto l'uniformità delle espressioni. Poiché labbra libertine o venali gli avevano mormorato frasi simili, egli non credeva che debolmente al candore di quelle; tutto andava sminuito, pensava, nei discorsi infocati si nascondono gli affetti mediocri; come se la pienezza dell'anima non traboccasse qualche volta dalle metafore più vuote, perché nessuno, mai, riesce a dare l'esatta misura delle proprie necessità, né dei propri concetti, né del proprio dolore, e la parola umana è come una paiolo incrinato su cui veniamo battendo melodie atte a far ballare gli orsi, quando vorremmo intenerire le stelle.
Gustave Flaubert
Cit. da
Madame Bovary
Frasi di Gustave Flaubert
Eravamo allo studio, quando il Rettore entrò, seguito da un nuovo, ves
tito
ancora dei suoi abiti borghesi, e da un bidello che portava un gran banco. Quelli che dormivano si destarono, e tutti si alzarono in piedi, come sorpresi in mezzo al lavoro.
Gustave Flaubert
Cit. da
Madame Bovary
‐ Incipit
Frasi di Gustave Flaubert
[Sui maratoneti]
Gruppo di signori con pantaloncini di raso e canottiere traforate da cui erompono savane di peli. Sotto pance da gestanti nascondono marsupi pieni di misteriose pasticche rinvigorenti e bibite energomiche. Si involano in branchi verso i tornanti collinari e tornano sudatissimi, dicendo di aver percorso decine di chilometri. Alcuni si controllano il bat
tito
cardiaco, altri segnano i tempi sulla tabella di allenamento. Proprio quando credono di aver convinto tutti delle loro imprese sportive entra un amico con un borsello e dice: "Ehi ragazzi, chi di voi ha dimenticato questo al ristorante, un'ora fa?".
Stefano Benni
Cit. da
Bar Sport Duemila
Frasi di Stefano Benni
Vent'anni fa, Leopold Mapple era il giovane scienziato più brillante del nostro corso per studenti superdotati all'Istituto di Scienze di Londra. Era un ragazzone di cento chili, roseo e ben ves
tito
. Lo si sarebbe potuto prendere per un ricco rampollo nullafacente: invece era lo scienziato più importante nella ricerca sulla fisica subatomica. Ma era anche il più inveterato gaudente, mangione, bevitore, tabagista, donnaiolo e cultore di ogni altra cosa dai più chiamata vizio. Spesso veniva richiamato dal nostro rettore, gran lucertolone calvinista, ad un atteggiamento più morale, ma Apple gli rispondeva sempre: "Sono uno scienziato e ho studiato con attenzione il mondo: e dico mai, nelle mie osservazioni, né col microscopio, né con con la camera a bolle, né con le analisi chimiche, né coi raggi X ho mai visto apparirmi una cosa chiamata 'morale'. Era infatti Leopold Mapple, l'uomo più radicalmente ateo, più rigidamente materialista, più lontano da qualsiasi sbavatura filosofica o mistica, che io avessi conosciuto.
Stefano Benni
Cit. da
Terra!
Frasi di Stefano Benni
Il pianeta più strano di cui ho sen
tito
raccontare è il pianeta della Sacra Merda. In esso la merda è la più grande ricchezza, la moneta con cui si compra tutto. Gli abitanti non hanno portafogli: ma grossi vasi che portano in giro, e più sono grossi e puzzano e più si vantano. Le banche sono dei giganteschi pozzi neri, guardati a vista da poliziotti e vigilantes. Qua si effettuano i versamenti. Dai più piccoli, alla vecchina che viene a consegnare due palline da coniglio, tutti i suoi risparmi, al commerciante che viene a portare l'incasso della giornata, una carriolona ben odorosa. Naturalmente, nelle case non si dice "vado nel bagno", ma si dice "metto nel salvadanaio".
Stefano Benni
Cit. da
Terra!
Frasi di Stefano Benni
[Riferito a Billie Holiday]
E quando tornerete a casa dite | Ho sen
tito
cantare un angelo | Con le ali di marmo e raso | Puzzava di whisky era negra puttana e malata | Dite il mio nome a tutti, non mi dimenticate | Sono la regina di un reame di stracci | Sono la voce del sole sui campi di cotone | Sono la voce nera piena di luce | Sono la lady che canta il blues | Ah, dimenticavo... e mi chiamo Billie | Billie Holiday
[da Lady sings the blues, Stefanobenni.it]
Stefano Benni
Frasi di Stefano Benni
"Fame?"
[...]
"Sì, conte," rispose il cuoco "credo si riferisca a una degenerazione del sano appe
tito
, un'affezione morbosa che colpisce i miserabili, ma da cui la gente perbene è del tutto immune."
Stefano Benni
Cit. da
La Compagnia dei Celestini
Frasi di Stefano Benni
[Sui dissidi con Shaquille O'Neal]
Vi piace ricamarci sopra eh? Non sono stupido, senza Shaq non avrei vinto tre
tito
li.
Kobe Bryant
Frasi di Kobe Bryant
[Sulla sua fama di non essere altruista in campo]
Non è così, ma questo fa parte delle leggende sul mio conto. Non voglio parlarne. Però una persona cresce e vede le cose in modo diverso. Ho vinto tre
tito
li e credo di non dover dimostrare più nulla. La mia prossima sfida è trasformare i miei compagni, aiutare il gruppo a diventare una squadra capace di competere per il
tito
lo.
Kobe Bryant
Frasi di Kobe Bryant
Il fatto è che una riduzione dei contributi fa aumentare il disavanzo corrente, ma ridurrà automaticamente quelli futuri per il minor debito implicito associato al pagamento delle pensioni, man mano che queste andranno a maturazione. Non ci risulta che questa proprietà del nostro sistema previdenziale sia stata fatta valere nei negoziati a livello comunitario sulla legge di stabilità.
[3 dicembre 2013]
Tito Boeri
Frasi di Tito Boeri
Serve un progetto che renda Milano una «città-mondo» anche nella produzione e commercializzazione del cibo; un progetto che aiuti le comunità di migranti a promuovere una diffusa imprenditoria alimentare e crei una rete di spazi (come le molte cascine dismesse presenti nei confini comunali) dove queste diverse culture possano trovare un supporto logistico.
[27 settembre 2008]
Tito Boeri
Frasi di Tito Boeri
Grazie alle grandi aree coltivate che ancora la lambiscono Milano potrebbe davvero diventare la prima metropoli dove l'agricoltura torna ad essere una linfa vitale per la città e non solo una presenza estranea. Ma serve un' agricoltura plurale, promossa da politiche urbane plurali. Serve una nuova cintura di agricoltura estensiva che potrebbe ridisegnare il perimetro della città ed evitarne ogni ulteriore espansione; ma ci serve anche una «agricoltura a chilometro zero» per dare un senso alle migliaia di piccole porzioni di spazio vuoto che costellano la grande città diffusa del Nord Milano. E infine ci serve un'agricoltura urbana, per moltiplicare le superfici vegetali e organiche sui tetti e ai lati delle strade e creare ovunque occasioni di lavoro e di attenzione ambientale.
[27 settembre 2008]
Tito Boeri
Frasi di Tito Boeri
Il sistema internazionale delle esposizioni, delle mostre, delle Biennali, degli eventi a tema scientifico è oggi densissimo e pervasivo. E per quanto ogni anno si affaccino nel mondo nuove folle di turisti planetari (cinesi, russi, anche indiani) è molto difficile farsi largo in un quadro esacerbato di concorrenza.
[...]
perché 29 milioni di visitatori dovrebbero venire a Milano nell'estate del 2015? Per assistere a una straordinaria mostra sull'alimentazione (i cui materiali potrebbero essere consultati in tempo reale sul nostro I-Phone mentre ci rechiamo in India o in Brasile a studiare dal vivo le loro politiche alimentari)? Oppure per visitare le bellezze di Milano (nessun dubbio su questo, ma qualche dubbio sulla nostra capacità di contrastare da questo punto di vista il richiamo di concorrenti ben più agguerrite)? Non c'è proprio da scherzare: se vogliamo che l'Expo di Milano non sia un flop, è cruciale che Milano diventi gradualmente un polo di attrazione globale sul tema dell'alimentazione.
[27 settembre 2008]
Tito Boeri
Frasi di Tito Boeri
Il monopolio di Stati Uniti e Europa nel processo di selezione condanna invece Banca mondiale e Fondo monetario ad essere viste come mere emanazioni degli interessi strategici dei Paesi industrializzati. La scelta di chi guida queste istituzioni è troppo importante per essere affidata a meccanismi poco trasparenti, non democratici e sempre meno in grado di garantire che a prevalere sarà il candidato migliore.
[31 marzo 2005]
Tito Boeri
Frasi di Tito Boeri
Il blog non è forse lo strumento più consono per svolgere la funzione vera della politica, che è quella di mediare fra interessi diversi e trovare una sintesi. Più probabile che Internet continui ad essere uno strumento di informazione e di denuncia. È una funzione comunque molto importante.
[12 settembre 2007]
Tito Boeri
Frasi di Tito Boeri
Appena mi sono insediato ho chiesto che venisse riformata l'attuale governance monocratica dell'Inps per reintrodurre il consiglio di amministrazione e snellire gli organi. Mi è stato risposto che non c'era il veicolo normativo.
[...]
Abbiamo chiesto di poter utilizzare risorse del bilancio per inviare a tutti i lavoratori la "busta arancione" con i loro dati pensionistici. Ci è stato risposto che non si potevano utilizzare risorse non specificatamente stanziate.
[Febbraio 2016]
Tito Boeri
Frasi di Tito Boeri
L'Italia ha un alto debito pubblico accumulato ma è uno dei paesi che ha fatto una riforma pensionistica in grado di controllare la dinamica della spesa.
[...]
L'Italia ha un livello del debito pensionistico del tutto sostenibile e per questo andrebbe premiata.
[Febbraio 2016]
Tito Boeri
Frasi di Tito Boeri
Dopo un anno di lavoro nella Pubblica amministrazione dico che la vera riforma da fare è quella della macchina della Pubblica amministrazione. Senza una macchina efficiente non si cammina.
[Febbraio 2016]
Tito Boeri
Frasi di Tito Boeri
La mia più grande preoccupazione era come chiamarla. Ho pensato di chiamarla "informazione", ma alla parola si era troppo abituati, così ho deciso di chiamarlo "incertezza". Quando ho parlato con John von Neumann, ha avuto un'idea migliore. Von Neumann mi ha detto: si dovrebbe chiamare entropia, per due motivi. In primo luogo la funzione di incertezza è stata utilizzata in meccanica statistica sotto quel nome, quindi ha già un nome. In secondo luogo, e più importante, nessuno sa realmente che cosa realmente è l'entropia, quindi in un dibat
tito
si avrà sempre un vantaggio.
Claude Shannon
Frasi di Claude Shannon
Mi chiamo Arthur Gordon Pym. Mio padre era un rispettabile commerciante in articoli marittimi a Nantucket, dove io sono nato. Il mio nonno materno faceva l'avvocato e vantava una buona clientela. Era fortunato in tutto e aveva inves
tito
con notevole successo nei
tito
li di quella che un tempo si chiamava la Edgarton New Bank. Grazie a questo e ad altri mezzi era riuscito a metter da parte una discreta somma di denaro. Credo che fosse affezionato a me più che a chiunque altro al mondo, e alla sua morte speravo di ereditare gran parte dei suoi beni. A sei anni mi spedì alla scuola del vecchio signor Ricketts, un eccentrico gentiluomo che aveva un braccio solo ‐ certamente chiunque sia stato a New Bedford lo conoscerà bene. Frequentai quella scuola fino all'età di sedici anni e poi mi trasferii all'accademia del signor E. Ronald, sulla collina. Lì divenni intimo amico del figlio del signor Barnard, un capitano che d'abitudine solcava i mari alle dipendenze della Lloyd e Vredenburgh ‐ anche il signor Barnard è conosciuto a New Bedford e conta, di questo sono sicuro, molti parenti a Edgarton. Suo figlio, di nome Augustus, aveva quasi due anni più di me. Insieme al padre aveva partecipato a una spedizione sulla baleniera John Donaldson, e mi raccontava sempre delle sue avventure nel Pacifico meridionale.
Edgar Allan Poe
Cit. da
Gordon Pym
‐ Incipit
Frasi di Edgar Allan Poe
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
Questa pagina è stata utile? Speriamo di sì.
Scrivi un commento. La tua opinione è importante!
Ricevi LE FRASI PIÙ BELLE via e-mail
E-mail
OK