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Indice degli autori
Aforismi Ormai - parte 4
Frasi trovate
:
1.168
Sembra di essere tornati indietro di due milioni di anni. Questo sta accadendo sotto i miei occhi. Il mostro preistorico chiamato
ormai
da tutti Godzilla emerge in questo momento dalle acque. È più alto di un grattacielo di trenta piani.
Steve Martin
Dal film:
Godzilla 1954
Scheda film e trama
Frasi del film
Solo alle volte la notte da solo mi capita che | il mio cuscino è un po' freddo, mi giro | e ripenso un po' a te, | e mi dispiace se
ormai
non siamo più niente di che.
Coez
Cit. da
Niente di che
Frasi di Coez
Trevor Reznik
: Mio Dio, Miller... da dove comincio...?
Miller
[
ormai
senza un braccio]
: Sta tranquillo, ragazzo. Non c'è niente da dire.
Trevor Reznik
: Vorrei che ci fosse un modo per poterti ripagare.
Miller
: Per cominciare potresti darmi il tuo braccio sinistro. Anzi, sono venuto per questo. Vero, Tucker?
Tucker
: Quello che è giusto è giusto.
Miller
[Scoppiando a ridere per la faccia di Trevor]
: Ti prendiamo in giro, dai! Tu tieniti il tuo braccio sinistro e io mi tengo il mio risarcimento! Tanti darebbero un braccio per avere un trattamento come questo. Sono comunque fortunato.
Trevor Reznik
: Capisco. Miller, se posso fare qualcosa, io...
Miller
: Lascia perdere. Senza rancore, eh?
[Gli porge la mano. Trevor gliela stringe]
Ci si vede, bello.
Dal film:
L'uomo senza sonno
Scheda film e trama
Frasi del film
[Sulla crisi delle democrazie occidentali]
Viviamo un momento storico di forti tensioni sociali e politiche, assistendo ad un aumento della distanza tra governanti e governati, ma anche tra popoli che pensavamo
ormai
uniti. Quell'Unione Europea, che avrebbe dovuto essere un ponte tra differenti anime, per costituire un modello di unità nella diversità si interroga ora, a pochi giorni dal referendum del Regno Unito, su quale sia il proprio destino e quali le risposte rimaste inevase. Il trionfo delle democrazie occidentali al quale abbiamo assistito dopo la seconda guerra mondiale e, ancora di più, dopo il crollo dei regimi socialisti dell'89, sembra ora arenato, messo nell'incapacità di arginare crescenti estremismi ed una insofferenza fatta
ormai
cifra dell'azione politica.
Chiara Appendino
Cit. da
ilFattoQuotidiano.it, 30 giugno 2016, dal discorso d'insediamento al comune di Torino
Frasi di Chiara Appendino
Floyd
: Elena, che piacere rivederti!
Elena
: Heywood, che magnifica sorpresa vederti qui.
Floyd
: Ti trovo benissimo.
Elena
: Grazie, anche tu stai benone. Questo è un mio caro amico, il dottor Heywood Floyd. Ti presento la dottoressa Kalinan...
Floyd
: Molto lieto.
Kalinan
: Piacere.
Elena
: ... la dottoressa Stretyneva...
Floyd
: Piacere.
Stetyneva
: Molto lieta.
Elena
: ... e questo è il dottor Andrei Smylov.
Floyd
: Onorato.
Andrey Smyslov
: Dottore...
Floyd
: Ho sentito parlare molto di lei.
Smyslov
: Vuole accomodarsi?
Floyd
: Certo. Beh...
Smyslov
: No, no, la prego.
Floyd
: Ah. Grazie.
Smyslov
: Gradisce qualcosa da bere, dottore?
Floyd
: Oh, no, grazie, non ho ancora fatto colazione
Smyslov
: Ah.
Floyd
: Mi stanno aspettando nel ristorante. Mi trattengo soltanto un minuto, se non vi dispiace, poi devo andare.
Smyslov
: Proprio sicuro?
Floyd
: Sì, sì, proprio sicuro.
Smyslov
: Bene.
Floyd
: Allora, come sta Gregor?
Elena
: Oh, sta bene. Compie delle ricerche sottomarine nel Baltico, adesso, e così... purtroppo non ci siamo visti molto spesso in questi ultimi tempi.
Floyd
: Eh, eh, eh, eh, eh. Beh, quando lo vedi fagli i miei saluti, eh?
Elena
: Sì, naturalmente.
Floyd
: Bene. Voi dove state andando? Su o giù?
Elena
: Oh, noi torniamo a casa. Abbiamo appena passato tre mesi a calibrare le nuove antenne a Tchalinko.
Floyd
: Ah-ah.
Elena
: E tu dove vai?
Floyd
: Io sono diretto su Clavius.
Smyslov
: Oh, davvero?
Floyd
: Hm-hm.
Smyslov
: Bene... dottor Floyd, spero che Lei non mi giudichi troppo curioso, ma forse Lei potrebbe chiarirci il grande mistero di quello che sta succedendo lassù.
Floyd
: Non capisco a cosa si riferisca.
Smyslov
: Oh, al fatto che ultimamente sono accadute delle cose stranissime a Clavius.
Floyd
: Ah, davvero?
Smyslov
: Sì, sì. Per dirne una, ogni volta che si telefona alla base, risponde una registrazione che ripete che le linee sono temporaneamente fuori servizio.
Floyd
: Mah! Probabilmente avranno delle difficoltà con gli impianti.
Smyslov
: Sì. Anche noi avevamo pensato a questo, ma
ormai
la cosa va avanti da più di dieci giorni.
Floyd
: Non vi è riuscito di mettervi in contatto per dieci giorni?
Smyslov
: Esatto.
Floyd
: Oh, capisco.
Elena
: E c'è un'altra cosa, Heywood. Due giorni fa, a una nostra astronave hanno negato il permesso di un atterraggio di emergenza a Clavius.
Floyd
: Questo sì è strano.
Smyslov
: Sì, sì, e temo che la cosa avrà qualche grave strascico. Negare il permesso di atterraggio è una violazione della convenzione aerospaziale.
Floyd
: Sì, certo. Beh, spero che se la siano cavata.
Smyslov
: Sì, sì, sì, fortunatamente sì.
Floyd
: Bene, mi fa piacere.
Smyslov
: Dottor Floyd, a rischio di proseguire nonostante la sua evidente reticenza, posso farle una domanda precisa?
Floyd
: Ma certamente.
Smyslov
: Bene, ehm... Bene, sarò franco. Noi abbiamo ricevuto delle informazioni attendibili che una grave epidemia sarebbe scoppiata a Clavius, di cui, a quanto pare, l'origine è ignota. Lei ci conferma la notizia?
Floyd
: Sono spiacente, dottor Smylov, ma io non sono autorizzato a discuterne.
Smyslov
: Sì, capisco. Ma... questa epidemia potrebbe anche arrivare alla nostra base. Noi dovremmo esserne informati, dottor Floyd.
Floyd
: Sì, sì, lo so. Ma, come ho detto, non sono autorizzato a discuterne.
Smyslov
: Hm-hm.
Elena
: Allora, sei sicuro di non voler cambiare idea e bere qualcosa?
Floyd
: No, proprio no. Ora devo salutarvi.
Elena
: Bene, spero che tu e tua moglie veniate al congresso aerospaziale a giugno.
Floyd
: Spero bene, faremo il possibile.
Elena
: Se venite, non dimenticate di portare quel tesoro di vostra figlia.
Floyd
: Beh, questo dipenderà dalle vacanze scolastiche e da tutto il resto. Ma cercheremo di portarla. E voi ricordate che sarete nostri ospiti negli Stati Uniti.
Elena
: Con piacere. Io e Gregori speriamo tanto di visitarvi.
Floyd
: Bene. Arrivederci, Elena. È stato un piacere conoscervi tutti. Dottor Smylov...
Smyslov
: Qualunque sia il motivo del suo viaggio a Clavius, dottor Floyd, le faccio i miei migliori auguri.
Floyd
: Grazie mille. Signore...
Dal film:
2001: Odissea nello spazio
Scheda film e trama
Frasi del film
Sen
: Ecco. Vorremmo andare a Fondo di Palude. Cosa c'è? Ah, vuole venire con noi? Per favore, vorrebbe venire anche lui. Si sieda qui. E si comporti bene, capito?
Haku
: Kamajii, svegliati!
Kamajii
: Oh, Haku. Come ti senti?
Haku
: Sto bene. Dov'è andata Sen? Puoi dirmi che è successo? Io non ci capisco più niente.
Kamajii
: Hai perso conoscenza, non te lo ricordi?
Haku
: Sì, mi ricordo di essere stato al buio, e poi ricordo la voce di Sen che continuava a ripetere il mio nome. Ho seguito la sua voce e ad un tratto mi sono svegliato qui e mi sentivo meglio.
Kamajii
: È stato l'amore. L'amore ha rotto un potente incantesimo. Sen è andata a riconsegnare il sigillo d'oro. L'ha fatto per salvarti la vita.
Yubaba
: Quest'oro compensa a malapena i danni che ha fatto quello stupido Senza-volto. Sen me la pagherà cara, la punirò severamente.
Spirito Rana
: Signora, le ricordo che Sen, dopotutto, ci ha salvato la vita.
Aogaeru
: Vero, vero.
Yubaba
: Che me ne importa! Prima non si sa quanti guai mi combina e poi trova pure il coraggio di scappare via! Ha persino abbandonato i suoi genitori! A proposito, quei maiali dovrebbero essere belli grassi. Facciamoci dei prosciutti!
Haku
: No. Aspetta.
Spirito Rana
: Maestro Haku!
Yubaba
: Sei ancora vivo? Che cosa vuoi da me?
Haku
: Vedo che non hai notato che sei stata privata di qualcosa di molto prezioso.
Yubaba
: Non darti troppe arie, giovanotto! Da quando in qua si parla così alla propria maestra? Il mio bambino!
Spirito Rana
: Ma non era oro?
Yubaba
: Oh! Dove sei, piccino mio? Dove sei, mio piccolo amore? Tu! Dove hai nascosto il mio bambino? Che gli hai fatto?
Haku
: È con tua sorella Zeniba.
Yubaba
: Zeniba? Molto ingegnosa! L'ho capita, quella strega maligna! Ha rapito il mio bambino per tenermi in pugno. Eh, eh, eh, eh! Allora! Qual è la tua proposta?
Haku
: Io ti riporterò il tuo bambino. E in cambio, tu farai ritornare sùbito Sen e i suoi genitori nel mondo degli umani.
Yubaba
: E va bene, accetto, ma ad una condizione: sottoporrò Sen a un'ultima prova e, se fallisce, sarà mia!
Sen
: Speriamo che sia la fermata giusta. Andiamo. Salite sulla mia spalla, se siete stanchi.
Zeniba
: Entrate.
Sen
: È permesso?
Zeniba
: Su, sbrigatevi! Non ho tempo da perdere.
Sen
: Avanti!
Zeniba
: Così, ce l'avete fatta tutti.
Sen
: Ma...
Zeniba
: Sedetevi. Vi preparo una tazza di tè.
Sen
: Signora Zeniba, Haku le aveva rubato questo. Sono venuta a riportarglielo.
Zeniba
: Hai idea di cosa sia questo?
Sen
: Sì. È il sigillo d'oro che stava cercando. Sono venuta a chiederle scusa da parte di Haku. Mi dispiace molto.
Zeniba
: Non hai provato niente di strano toccandolo?
Sen
: No.
Zeniba
: Come? L'incantesimo protettivo se n'è andato?
Sen
: Mi dispiace! Dice l'esserino nero che stava sul sigillo?
Zeniba
: Hm.
Sen
: Temo di averlo schiacciato col piede.
Zeniba
: Schiacciato? Ah, ah, ah, ah! Quello non apparteneva a me! È stata mia sorella a mettere quello Spirito dentro Haku, in modo da controllarlo. L'hai schiacciato! Ah, ah, ah, ah, ah! E al mio incantesimo cos'è successo? Solo l'amore poteva romperlo.
Sen
: Signora, per favore, può far tornare questi due com'erano prima?
Zeniba
: Ma sì! L'incantesimo
ormai
si è rotto da un pezzo. Siete liberi di tornare com'eravate. Non vado d'accordo con mia sorella. È davvero insopportabile! E poi hai visto che cattivo gusto che ha? Siamo sorelle gemelle, ma completamente opposte. Mi dispiace che abbia trasformato i tuoi genitori in maiali, ma vedi, io non posso fare nulla per aiutarti. Devi scoprire da sola come salvare i tuoi genitori e Haku. Usa ciò che ricordi.
Sen
: Sì, ma non potrebbe darmi qualche indizio in più? Ho l'impressione di aver già incontrato Haku, ma era tanto tempo fa.
Zeniba
: Ogni volta che ci accade qualcosa, quel ricordo ci apparterrà per sempre. Anche se non lo ricordiamo più. Basta solo un po' di tempo per far tornare la memoria. Mentre tu pensi, ti prepariamo una cosa, e mi piacerebbe che mi chiamassi nonna. Avanti, continuate! Bravi! Senza-volto, dove hai imparato a tessere? Sei veramente in gamba! Adesso lavoriamo i fili insieme. Passa il filo, fai due punti. Passa il filo, fai due punti.
Sen
: Nonnina, ora devo veramente andare via. Mentre io me ne sto seduta qui, Haku potrebbe anche morire. E i miei genitori potrebbero essere mangiati per cena.
Zeniba
: Ci vuole solo un momento. Ecco fatto. Usalo per legarti i capelli.
Sen
: Oh! È bellissimo.
Zeniba
: Ti proteggerà. È stato fatto con i fili che hanno tessuto i tuoi amici.
Sen
: Grazie.
Zeniba
: Però, che tempismo! È arrivato un altro ospite. Apri tu?
Sen
: Certo. Oh! Ma... Haku! Haku! Grazie al cielo sei vivo! Non posso crederci, sai? Come hai fatto?
Zeniba
: Eh, eh, eh! Guardate! È l'amore.
Sen
: Nonna, hai visto? Haku è vivo!
Zeniba
: Haku, ti perdono per aver rubato il mio prezioso sigillo, ma in cambio dovrai proteggere sempre questa ragazza. Che aspettate voi due? È ora di andare a casa. Tornate a trovarmi presto. Senza-volto, perché non rimani con me? Ho giusto bisogno un assistente.
Sen
: Nonnina! Grazie mille, mi mancherai.
Zeniba
: Non preoccuparti. Andrà tutto bene, Sen.
Chihiro
: Voglio che tu sappia il mio vero nome: mi chiamo Chihiro.
Zeniba
: Chihiro. È un bellissimo nome. Proteggilo sempre, è prezioso.
Chihiro
: Lo farò.
Zeniba
: Forza, vai!
Dal film:
La città incantata
Scheda film e trama
Frasi del film
[Renzo vede i cartelloni pubblicitari del marito di Anna]
Renzo
: Che effetto ti fa vedere le strade tappezzate con il tuo nome?
Anna
: Quelle
ormai
, non me ne accorgo neanche più. E poi il mio nome è Anna! Non te lo ricordi già più?
Renzo
: Sì...
Anna
: Davvero, Renzo sei così cambiato da ieri sera. Hai l'aria di non riconoscermi.
Renzo
: No, è che quando ti ho vista mi è mancato il fiato.
Dal film:
Ieri oggi domani
Scheda film e trama
Frasi del film
Mio figlio Lapo, che è un uomo intelligente e sensibile come tutte le persone creative,
ormai
conosce bene la vita nei suoi alti e nei suoi bassi. Ha affrontato esperienze che non sono di tutti e lo ha fatto con umiltà, orgoglio, forza di volontà e coraggio. Oggi c'è molta gente che lo ammira, che gli vuole bene, che lo ascolta professionalmente perché ha talento. Tutto ciò che ha passato lo rende ancora più speciale.
Alain Elkann
Cit. da
barbarabenedettelli.it, intervista, 26 maggio 2014
Frasi di Alain Elkann
Si è passati
ormai
da una "geopolitica degli spazi" ad una "geopolitica dei flussi": il territorio ha perduto quello che era il suo valore originario dal profilo strategico, e le guerre, aperte o sotterranee, si combattono per garantire flussi di risorse e non più per conquistare nuove terre.
[da Il caro Kyoto pesa sull'energia, L'Indipendente, 24 maggio 2006]
Corrado Maria Daclon
Frasi di Corrado Maria Daclon
Sono esatto e d'argento, privo di preconcetti.
|
Qualunque cosa io veda subito l'inghiottisco
|
tale e quale senza ombre di amore o disgusto.
|
Io non sono crudele, ma soltanto veritiero
|
quadrangolare occhio di un piccolo iddio.
|
Il più del tempo rifletto sulla parete di fronte.
|
È rosa, macchiettata.
Ormai
da tanto tempo
|
la guardo che la sento un pezzo del mio cuore.
|
Ma lei c'è e non c'è.
|
Visi e oscurità continuamente si separano.
|
|
Adesso io sono un lago. Su me si china una donna
|
cercando in me di scoprire quella che lei è realmente.
|
Poi a quelle bugiarde si volta: alle candele o alla luna.
|
Io vedo la sua schiena e la rifletto fedelmente.
|
Me ne ripaga con lacrime e un agitare di mani.
|
Sono importante per lei. Anche lei viene e va.
|
Ogni mattina il suo viso si alterna all'oscurità.
|
In me lei ha annegato una ragazza,
|
da me gli sorge incontro giorno dopo giorno
|
una vecchia, pesce mostruoso.
Sylvia Plath
Titolo della poesia:
Specchio
Frasi di Sylvia Plath
[...]
In sogno gli erano apparse delle creature che non aveva mai visto prima. Non parlavano. Gli sembrava che fossero acquattate accanto alla brandina mentre dormiva e che al suo risveglio si fossero dileguate. Si voltò a guardare il bambino. Forse per la prima volta, capì che ai suoi occhi lui era un alieno. Un essere venuto da un pianeta che non esisteva più. Le storie che raccontava erano sospette. Non poteva ricostruire il mondo perduto per compiacerlo senza trasmettergli anche il dolore della perdita, e pensò che forse il bambino lo sapeva meglio di lui. Cercò di mettere a fuoco il sogno ma non ci riuscì. Ne conservava solo la sensazione. Su cosa? Sul fatto che non poteva riaccendere nel cuore del bambino ciò che era
ormai
cenere nel suo. Anche ora, una parte di lui rimpiangeva di aver trovato quel rifugio. Una parte di lui continuava a desiderare la fine.
Cormac McCarthy
Cit. da
La strada
Frasi di Cormac McCarthy
Eccolo, il ragazzino. È pallido e magro, indossa una camicia di lino lisa e sbrindellata. Attizza il fuoco nel retrocucina. Fuori si stendono campi arati, scuri e cosparsi di chiazze di neve, e poi boschi più scuri che celano ancora i pochi lupi rimasti. I suoi sono noti come taglialegna e venditori d'acqua, ma in realtà suo padre era maestro di scuola. Sdraiato, ubriaco, cita versi di poeti i cui nomi sono
ormai
andati perduti. Il ragazzo si rannicchia accanto al fuoco e lo guarda.
Cormac McCarthy
Cit. da
Meridiano di sangue ‐ Incipit
Frasi di Cormac McCarthy
Si sedette al sole e guardò le terre a oriente, l'ampia barranca del Bavispe e la Piana della Carretas, che un tempo era stata il fondo di un mare, e i campicelli uno di fianco all'altro e il grano nuovo
ormai
verde nei vecchi territori del Chichimeca, dove i preti non c'erano più, i soldati non c'erano più, le missioni erano tornate a essere fango, le catene delle montagne al di là della pianura, catena dopo catena, un azzurro pallido dove il terreno si apriva a nord e a sud, canyon e catena montuosa, sierra e barranca, tutti in un'attesa di sogno che il mondo venisse creato, che il mondo passasse.
Cormac McCarthy
Cit. da
Oltre il confine
Frasi di Cormac McCarthy
Certe cose di cui ho scritto
ormai
non rivestono più alcun interesse per me, ma certamente mi interessavano prima di scriverle. C'è qualcosa, sul fatto di scrivere di determinate cose, che le appiattisce. Le hai consumate. Io dico alla gente che non ho mai letto nessuno dei miei libri, ed è vero. Loro pensano che li stia prendendo in giro.
Cormac McCarthy
Cit. da
20 novembre 2009, intervista, Wall Street Journal
Frasi di Cormac McCarthy
A volte racconto al bambino vecchie storie di coraggio e giustizia,
ormai
così difficili da ricordare. L'unica cosa che so è che il bambino è la mia garanzia. E se non è lui il verbo di Dio, allora Dio non ha mai parlato.
L'uomo
Dal film:
The Road
Scheda film e trama
Frasi del film
‐ Be', noi non li incontriamo in società, ‐ disse lui ridendo. ‐ Sono pieni di tutte le virtù, ma noi non li incontriamo, e
ormai
sono quarantun anno, è troppo tardi per appurarne i motivi.
Edward Morgan Forster
Cit. da
Passaggio in India
Frasi di Edward Morgan Forster
La pazzia non è da tutti, ma quella di Maurice risultò il fulmine che scaccia le nuvole. Il temporale non andava covando da tre giorni, come lui si figurava, bensì da sei anni. Aveva fermentato nelle tenebre dell'essere che nessun occhio perfora, l'atmosfera in cui lui era vissuto l'aveva addensato. Era esploso, e lui non era morto. Attorniato dal fulgore del giorno, sostò sulla catena montuosa che adombra la giovinezza, e vide.
[...]
Ogni cosa appariva talmente chiara, adesso. Aveva mentito. Era stato «rimpinzato di bugie,» così si espresse tra sé, ma le bugie erano il cibo naturale della fanciullezza, e lui se n'era pasciuto con ingordigia. La prima risoluzione che prese fu di essere più cauto in avvenire. Avrebbe vissuto lealmente, non perché importasse a nessuno,
ormai
, ma per stare al gioco. Non avrebbe più ‐ ecco la prova cruciale ‐ finto di interessarsi alle donne quando l'unico sesso che lo attraeva era il suo. Amava gli uomini e sempre li aveva amati. Smaniava dalla voglia di abbracciarli e di fondere il proprio essere nel loro. Ora, nel momento in cui l'uomo che ricambiava il suo amore era perduto, ora lo ammetteva.
Edward Morgan Forster
Cit. da
Maurice
Frasi di Edward Morgan Forster
Scegliere di far praticare uno sport agonistico ai propri figli è una delle decisioni più altruistiche e masochistiche che un genitore può compiere.
Dovrete portarlo all'allenamento, a tutte le ore, nei giorni di festa e rientrando prima dalle vacanze. Dovrete spendere soldi, e spenderne ancora e ancora, per cose che sembrano del tutto futili. Dovrete portarlo in trasferta, aspettare ore guardando uno sport che magari non vi piace. Dovrete vederlo stanco, che non ce la fa più, che non riesce a gestire compiti, catechismo, amici e sport.
Dovrete vederlo piangere perché è stanco, piangere perché perde, piangere perché l'insegnante non è soddisfatto, piangere perché il sabato sera i suoi amici escono e lui si prepara per la partita dell'indomani.
Dovrete vederlo "sbagliare" perché metterà lo sport prima di tutto il resto, perché sceglierà di mollare la fidanzata "perfetta" per voi perché lei non lo supporta, prenderà 108 invece che 110 all'università. E quando andrà fuori di casa i weekend, invece che trascorrerli con voi, li trascorrerà con i suoi compagni di squadra.
E dovrete litigare. Ma
ormai
è nel tunnel dello sport agonistico.
Ormai
ha perso di vista le priorità secondo voi.
Ma provate a vedere se il sorriso del suo amichetto terminata una partita alla PlayStation, è lo stesso di quando un atleta termina un allenamento.
Provate a vedere se le amicizie che lega in giro sono sincere tanto quanto quelle legate in spogliatoio.
Provate a chiedergli se è meglio perdere una gara o non parteciparvi.
Provate a guardare le analisi del sangue di uno sportivo agonista e di un bambino che non esce di casa... Vedrete che il cortisolo non fa poi così male!
Ricordatevi che un atleta si ricorda SEMPRE se a bordo campo, ad aspettarlo dopo aver perso l'ennesima gara, ci sono la sua mamma e il suo papà.
Ricordatevi che un atleta, per quanto piccolo, è cosciente degli sforzi che vengono fatti dai genitori, dagli amici, dagli allenatori, dai dirigenti.
Ricordatevi che piangerà quando non riuscirà a finire di studiare per il giorno dopo in 4ª elementare, ma che tutto ciò lo aiuterà a organizzarsi e finire l'università.
Ma soprattutto ricordate che state dando a vostro figlio la possibilità di provare una gamma di emozioni che altrimenti non potrebbe neppure immaginare.
Chiedigli di spiegare cosa vuol dire essere emozionati, felici, impauriti, determinati, delusi, riconoscenti, soddisfatti, te lo saprà dire.
Chiedigli se per la delusione di un allenamento andato male, vale la pena di mollare lo sport o è il pretesto per tornare il prima possibile e provarci ancora, e ancora, e ancora. Finché la delusione diverrà soddisfazione.
Prova!
Da:
I figli e gli sport agonistici
Commenti:
1
Dimenticate quello che credete di sapere. Tutte le lezioni imparate a scuola, quello che vi hanno insegnato i vostri genitori, niente ha più importanza! Non siete più ragazzi,
ormai
. Non siete studenti. Siete X-Men!
[Frase finale del film]
Mystica
Dal film:
X-Men - Apocalisse
Scheda film e trama
Frasi del film
A Lord Turn, Altissimo Magistrato della Corte e delle Prigioni Imperiali, Città del Governo, Pianeta Voltar, Confederazione di Voltar.
Vostra Eccellenza! Signore!
Io, Soltan Gris, Ufficiale di grado XI del Servizio Generale, ed ex Dirigente Secondario del Coordinamento Informativo Aggregato, Confederazione di Voltar, (lunga vita a Sua Maestà Cling il Superbo), nella dovuta umiltà sottopongo con la presente il quinto volume dei miei crimini.
Benché non abbia ancora ricevuto riscontro da Vostra Eccellenza, sono certo di averLa
ormai
convinta che fu Jettero Heller, Ufficiale della Flotta, a istigare la commissione di questa azioni riprovevoli.
Ron Hubbard
Cit. da
Gli invasori tramano ‐ Incipit
Frasi di Ron Hubbard
[Riprendendo sulla vita di Bruce Lee]
L'interesse di Bruce Lee per la filosofia, definita dagli occidentali come amore per la saggezza è una passione che lo accompagna nel corso di tutta la sua breve vita. Lee insegna da sei anni cultura e filosofia cinese agli americani e tiene corsi sulle finezze del pensiero cinese nel nord ovest del pacifico. Tuttavia la sua grande passione è il kung fu, antica arte marziale cinese conosciuta anche come gung fu. Lee ha studiato per nove anni uno stile particolare di Kung Fu cinese chiamato Wing Chun ed è considerato uno dei suoi esponenti più dotati e versatili, il suo maestro in quest'arte è stato un anziano cinese di Hong Kong di nome Yip Man. Nonostante la grande abilità di Lee in questo stile i suoi studi di filosofia lo spingono a porsi delle domande. Lee si chiede per quale motivo i grandi esperti di arti marziali, cinesi e non, siano più impegnati a preservare la tradizione e non a comprenderne le radici filosofiche più profonde, in più Lee ha iniziato a elaborare un proprio stile di kung fu che lui descrive di natura non classica e che ha alla base i principi dell'economia del movimento, della semplicità e dell'immediatezza. Le comunità di arti marziali americane e cinesi sconfessano quella che considerano un eresia, un giovane come lui che critichi miglia di anni di tradizioni e di autorità mai messa in dubbio viene considerata una minaccia allo status quo e al suo potere
ormai
consolidato.
Dal film:
Bruce Lee - La leggenda
Scheda film e trama
Frasi del film
[...]
dopo anni di lotta contro un certo integralismo culturale e professionale e privazioni economiche ed emotive e di sforzi immensi per mantenere l'integrità della sua arte la perseveranza di Lee viene finalmente ricompensata, diventa l'attore più famoso del mondo. Con il nuovo potere acquisito Lee potrebbe riposare sugli allori e andare sul sicuro riproponendo quella formula che
ormai
gli viene offerta quasi quotidianamente, ma le parole formula e metodo non hanno alcuna presa sul giovane artista. .
Dal film:
Bruce Lee - La leggenda
Scheda film e trama
Frasi del film
Io non ho più paura di morire
ormai
. Sono già morto.
Hugh Glass
Dal film:
Revenant - Redivivo
Scheda film e trama
Frasi del film
Hugh Glass
: Mi servono un cavallo e un fucile!
Andrew Henry
: No, lei ha bisogno di riposare, di mangiare, andrò io a cercarlo.
[Fitzgerald]
Hugh Glass
[scuote la testa]
: No, non lo troverebbe mai senza di me.
Andrew Henry
: Se aspettiamo fino a domattina avrà un giorno di vantaggio, ci scapperà.
Hugh Glass
: No invece. Ha paura! Sa quanta strada ho fatto per cercarlo. È come un cervo: quando hanno paura si nascondono nel bosco. L'ho intrappolato, solo che lui non lo sa ancora.
Andrew Henry
: Come fa ad esserne sicuro?
Hugh Glass
: Perché lui ha tutto da perdere. Tutto quello che io avevo era quel ragazzo e lui me l'ha portato via.
Andrew Henry
: Non posso lasciarla tornare laggiù. Non di nuovo.
Hugh Glass
: No... io non ho più paura di morire
ormai
. Sono già morto. Verrò con lei.
Dal film:
Revenant - Redivivo
Scheda film e trama
Frasi del film
Suellen
: Ho la schiena rotta. Guarda che mani! Mamma diceva che le vere signore si riconoscono dalle mani.
Careen
: Credo che queste cose non contino più nulla,
ormai
.
Dal film:
Via col vento
Scheda film e trama
Frasi del film
[Dopo aver descritto i sintomi della
ormai
inarrestabile sordità]
Più volte già ho maledetto il Creatore e la mia esistenza. Plutarco mi ha indicato la strada della rassegnazione.
[29 giugno 1801, da una lettera all'amico Franz Wegeler]
Ludwig Van Beethoven
Frasi di Ludwig Van Beethoven
Trasferisciti in una città piccola dove le leggi hanno ancora un senso. Qui non sopravviverai: non sei un lupo e questa è una terra di lupi,
ormai
.
Alejandro
Dal film:
Sicario
Scheda film e trama
Frasi del film
C'è una grande confusione tra le veline e le showgirl.
Ormai
il termine velina è entrato nel vocabolario italiano per descrivere negativamente una donna. Io credo che giudicare una persona senza conoscerla sia anche normale, lo facciamo un po' tutti, però per la mia personale esperienza quello che posso dire è che ballare sul bancone più importante d'Italia è il sogno di tutte le ragazze di 18 anni e non c'è nulla di male. Credo anche, però, che dopo la parentesi da velina, ogni donna debba dimostrare altro: saper parlare, condurre, recitare. Per questo bisogna studiare ed è quello che io stessa sto facendo.
Costanza Caracciolo
Cit. da
velvetstyle.it, intervista, 31 luglio 2014
Frasi di Costanza Caracciolo
C'era una volta un'allegra cicala che cantava sul ramo di un albero, mentre sotto di lei una lunga fila di formiche faticava per trasportare chicchi di grano. Era una calda estate.
Fra una pausa e l'altra del canto, la cicala si rivolse alle formiche:
-
Ma perché lavorate tanto, venite qui all'ombra a ripararvi dal sole, potremo cantare insieme!
Ma le formiche, instancabili, senza fermarsi continuavano il loro lavoro...
-
Non possiamo! Dobbiamo preparare le provviste per l'inverno! Quando verrà il freddo e la neve coprirà la terra, non troveremo più niente da mangiare e solo se avremo le dispense piene potremo sopravvivere!
-
L'estate è ancora lunga e c'è tempo per fare provviste prima che arrivi l'inverno! Io preferisco cantare! Con questo sole e questo caldo è impossibile lavorare!
- ribatté la cicala.
Per tutta l'estate la cicala continuò a cantare e le formiche a lavorare. Ma i giorni passavano veloci, poi le settimane e i mesi. Arrivò così l'autunno e gli alberi cominciarono a perdere le foglie. La cicala scese dall'albero
ormai
spoglio. Anche l'erba diventava sempre più gialla e rada.
Una mattina la cicala si svegliò tutta infreddolita, mentre i campi erano coperti dalla prima brina. Il gelo bruciò il verde delle ultime foglie: era arrivato l'inverno.
La cicala cominciò a vagare cibandosi di qualche gambo rinsecchito che spuntava ancora dal terreno duro e gelato. Venne la neve e la cicala non trovò più niente da mangiare: affamata e tremante di freddo, pensò con rimpianto al caldo e ai canti dell'estate.
Una sera vide una lucina lontana e si avvicinò affondando nella neve:
Aprite! Aprite, per favore! Sto morendo di fame! Datemi qualcosa da mangiare!
La finestra si aprì e la formica si affacciò:
-
Chi è? Chi è che bussa?
-
Sono io, la cicala! Ho fame, freddo e sono senza casa!
-
La cicala?! Ah! Mi ricordo di te! Cosa hai fatto durante l'estate, mentre noi faticavamo per prepararci all'inverno?
-
Io? Cantavo e riempivo del mio canto cielo e terra!
-
Hai cantato?
- replicò la formica -
Adesso balla!
Morale: è necessario essere previdenti e pensare al futuro. Sperare di potersi godere la vita senza fare nulla, contando sull'aiuto di chi invece ha sempre lavorato duramente, non è garanzia di successo.
Da:
La cicala e la formica
Max
: Se ancora vi sta bene, guido io la motrice.
Pappagallo
: Non ci interessa più. Troppo tardi.
Max
: Ma io vi chiedo soltanto di guidarla.
Pappagallo
: E come mai? Ti offri di farlo gratis?
Max
:
Ormai
non ho altra scelta!
Dal film:
Interceptor il guerriero della strada
Scheda film e trama
Frasi del film
E continuammo il nostro viaggio verso il nord, per arrivare al mare, dove saremmo stati liberi. Il pilota dell'elicottero divenne il nuovo capo, e come aveva previsto il capitano Valiant, riuscimmo a sfuggire per sempre agli Humungus, perché avevamo nascosto tutta la benzina nelle nostre macchine. Nella cisterna c'era soltanto sabbia. Io divenni un uomo, ed un giorno fui io ad essere eletto capo della grande Tribù del Nord. E Max? Nessuno lo vide più.
Ormai
egli vive soltanto nei nostri ricordi.
Kid anziano
Dal film:
Interceptor il guerriero della strada
Scheda film e trama
Frasi del film
Io guiderò la motrice. O riesco a passare, o salto in aria.
Ormai
loro vogliono soltanto la cisterna con la benzina, perciò attaccheranno tutti me, e voi dovete approfittarne. Non perderanno tempo ad inseguire voi, non esitate, appena fuori sparpagliatevi in piccoli gruppi e dirigetevi a Nord. A duecento miglia da qui sempre a Nord c'è un ponte distrutto su un fiume in secca, ci ritroveremo lì. E se al tramonto non mi vedete arrivare, proseguite e non fermatevi mai più.
Pappagallo
Dal film:
Interceptor il guerriero della strada
Scheda film e trama
Frasi del film
Lo sport è
ormai
uno strumento talmente abbagliante che tutti i politici giocano a fare gli sportivi.
Livio Berruti
Cit. da
ilgiornale.it, intervista, 26 dicembre 2018
Frasi di Livio Berruti
Il titolo del disco (Rockstar) avrebbe potuto essere Trapstar, ma sarebbe stato riduttivo rispetto a quello che stiamo facendo: non è più di nicchia, siamo popolari ‐ anche nel mercato ‐ siamo belli chiari e presenti alla gente.
Ormai
il rap è il nuovo rock, come attitudine. Il rock, soprattutto in Italia è diventato musica leggera, e l'unica rockstar rimasta è Vasco.
Sfera Ebbasta
Cit. da
rollingstone.it, intervista, 3 febbraio 2018
Frasi di Sfera Ebbasta
Ormai
collezionava frasi di circostanza. La più gettonata era: «Coraggio, tuo marito David avrebbe voluto che fossi forte». Invece
[Sandra]
avrebbe voluto registrarle tutte per poter poi dimostrare al mondo che esiste qualcosa di peggio dell'indifferenza al dolore altrui: la banalità con cui si cercava di sanarlo.
[4a sezione: Quattro giorni fa]
Donato Carrisi
Cit. da
Il tribunale delle anime
Frasi di Donato Carrisi
La stanza 13 dell'obitorio di Stato era il girone dei dormienti. Si trovava al quarto e ultimo livello del sotterraneo, nel gelido inferno delle sale frigorifere. Il piano era riservato ai cadaveri senza identità. Di rado qualcuno chiedeva di visitarlo. Ma quella notte era in arrivo un ospite.
[...]
A quel punto il tono cambiò,
[il custode]
si fece inquieto, perché il seguito riguardava la ragione di quella strana visita notturna. «Poi ci sono quelli della stanza numero tredici.» Le vittime anonime degli omicidi irrisolti. «Nei casi di omicidio, la legge dice che il corpo costituisce elemento di prova fino a quando non viene accertata l'identità della vittima» affermò il custode. «Non si può condannare un assassino se non si dimostra che la persona che ha ucciso esisteva veramente. Senza un nome, il corpo è la sola prova di quell'esistenza. Perciò viene conservato senza limite di tempo. È uno di quegli strambi cavilli legali che piacciono tanto agli avvocati.» Fin quando non veniva definito il fatto criminoso a cui era collegata la morte, le spoglie non potevano essere distrutte o destinate a naturale deperimento, recitavano le disposizioni. «Noi li chiamiamo i dormienti.» Uomini, donne, bambini sconosciuti per la cui uccisione non era stato ancora individuato un colpevole. Da anni attendevano che qualcuno si presentasse per liberarli dalla maledizione di somigliare ai vivi. E, come in una fiaba macabra, perché ciò accadesse era sufficiente pronunciare una parola segreta. Il loro nome. La dimora che li accoglieva ‐ la stanza numero 13 ‐ era l'ultima in fondo. Arrivati di fronte alla porta di metallo, il custode armeggiò con un mazzo di chiavi finché non trovò quella giusta. Aprì e indietreggiò per cedere il passo. Appena l'ospite mise piede nel buio, sul soffitto si accese una fila di lampade gialle azionate da sensori di movimento. Al centro della sala c'era un tavolo autoptico circondato da alte pareti frigorifero con decine di celle. Un alveare d'acciaio. «Deve firmare qui, è il regolamento» disse il custode porgendo un registro. «Quale le interessa?» domandò poi, tradendo una certa irrequietezza. L'ospite finalmente parlò. «Il cadavere che sta qui da più tempo.» AHF-93-K999. Il custode aveva imparato la sigla a memoria, pregustando la soluzione di un antico mistero. Individuò subito la cella con l'etichetta attaccata alla maniglia. Era situata sulla parete sinistra, la terza dal basso. La indicò all'ospite. «Fra le storie dei corpi che sono qua sotto, non è neanche la più originale» ci tenne a precisare l'uomo. «Un sabato pomeriggio alcuni ragazzi giocano a calcio nel parco e il pallone finisce dentro un cespuglio: è così che l'hanno trovato. Gli avevano sparato in testa. Non ha documenti, nemmeno le chiavi di casa. Il volto è ancora perfettamente riconoscibile, ma nessuno chiama i numeri di emergenza in cerca d'informazioni e non vengono presentate denunce di scomparsa. In attesa di un colpevole, che potrebbe anche non essere mai individuato, la sola prova del delitto è proprio il cadavere. Per questo il tribunale decide che venga preservato finché il caso non sarà risolto e verrà fatta giustizia.» Fece una pausa. «Da allora sono passati anni, ma lui sta ancora qui.» Per tanto tempo il custode si era domandato che senso avesse conservare la prova di un crimine di cui
ormai
nessuno serbava memoria. Come d'altronde aveva sempre ritenuto che il mondo si fosse scordato da un pezzo dell'anonimo inquilino della stanza 13. Ma dalla successiva richiesta dell'ospite intuì che il segreto conservato dietro quei pochi centimetri d'acciaio andava ben oltre una semplice identità. «Apra, voglio vederlo.» AHF-93-K999. Per anni era stato il suo nome. Ma quella notte forse le cose sarebbero cambiate. Il custode dei morti azionò la valvola di sfiato per procedere all'apertura della cella. Il dormiente stava per essere svegliato.
Donato Carrisi
Cit. da
L'ipotesi del male ‐ Incipit
Frasi di Donato Carrisi
Carcere di XXXXXXX
Distretto Penitenziario n.º 45.
Report del Direttore, dr Alphonse Bérenger.
23 nov. c.a.
All'attenzione dell'Ufficio del
Procuratore Generale
J.B. Marin
Oggetto: CONFIDENZIALE
Gentile signor Marin,
mi permetto di scriverLe per segnalare lo strano caso di un detenuto.
Il soggetto in questione è il numero di matricola RK-357/9.
Ormai
ci riferiamo a lui solo in questo modo, visto che non ha mai voluto fornire le proprie generalità. Il fermo di polizia è avvenuto il 22 ottobre. L'uomo vagava di notte ‐ solo e senza vestiti ‐ in una strada di campagna nella regione di _. Il confronto delle impronte digitali con quelle contenute negli archivi ha escluso il suo coinvolgimento in precedenti reati o in crimini rimasti irrisolti. Tuttavia il reiterato rifiuto a rivelare la propria identità, anche davanti a un Giudice, gli è valso una condanna a quattro mesi e diciotto giorni di reclusione. Dal momento in cui ha messo piede al Penitenziario, il detenuto RK-357/9 non ha mai dato segni d'indisciplina, dimostrandosi sempre rispettoso del regolamento carcerario. Inoltre l'individuo è di indole solitaria e poco incline a socializzare. Forse anche per questo nessuno si è mai accorto del particolare comportamento, notato solo di recente da uno dei nostri secondini. Il detenuto RK-357/9 deterge e ripassa con un panno di feltro ogni oggetto con cui entra in contatto, raccoglie tutti i peli e i capelli che perde quotidianamente, lustra alla perfezione le posate e il water ogni volta che li usa. Siamo dunque di fronte a un maniaco igienista o, molto più verosimilmente, a un individuo che vuole a tutti i costi evitare di lasciare «materiale organico». Nutriamo, di conseguenza, il serio sospetto che il detenuto RK-357/9 abbia commesso qualche crimine di particolare gravità e voglia impedirci di prelevare il suo DNA per identificarlo. Fino a oggi il soggetto ha potuto condividere la cella con un altro recluso, il che l'ha certamente favorito nell'opera di confondere le proprie tracce biologiche. Però La informo che come prima misura lo abbiamo tolto da tale condizione di promiscuità, mettendolo in isolamento. Segnalo quanto sopra al Suo Ufficio per avviare apposita indagine e richiedere, se necessario, un provvedimento d'urgenza del Tribunale che costringa il detenuto RK- 357/9 a effettuare la prova del DNA. Il tutto tenuto conto anche del fatto che fra esattamente 109 giorni (il 12 marzo) il soggetto finirà di scontare la pena.
Con osservanza.
Direttore dr Alphonse Bérenger
Donato Carrisi
Cit. da
Il suggeritore ‐ Incipit
Frasi di Donato Carrisi
Giovanni Cucchi
: Je l'hai detto all'ingegnere de Frascati che lo saluto?
Stefano Cucchi
: No papà.
Giovanni
: Perché?
Stefano
: Perché voglio che la gente la smette da vedemme solo come er fijjo der geometra Giovanni Cucchi. Quindi non te 'i posso saluta' tutti gli ingegneri che incontro, dai. I documenti firmati li ho lasciati giù in ufficio, eh?
Giovanni
: Bravo.
Stefano
: Te so piaciuto che sta cosa te l'ho risolta in du' secondi?
Giovanni
: Sì, mi sei piaciuto, eh? Solo che io spero che quando vai in giro per lavoro, non parli così.
Stefano
: Mamma mia papà, sta 'n fissa co st'italiano.
Giovanni
: Dije qualche cosa tu che hai fatto 'a maestra per trent'anni.
Rita Calore
: Giova', io
ormai
c'ho perso le speranze.
Stefano
: Ecco brava, poi i tempi cambiano, no?
Giovanni
: Sì, i tempi cambiano, ma l'italiano quello è.
Stefano
: Vabbè, comunque 'o sapete chi è il più paraculo de tutti gli ingegneri? Quello che scassa er mondo e a mezzogiorno e mezza chiude tutto e va a magna', ciao.
Dal film:
Sulla mia pelle
Scheda film e trama
Frasi del film
Il leninismo è il marxismo creativo dell'epoca dell'imperialismo; è la teoria, la strategia e la tattica della rivoluzione proletaria, la potente arma dei popoli rivoluzionari per il rovesciamento della società che
ormai
ha espresso tutte le sue possibilità e per la creazione di un mondo nuovo, e la grande bandiera di lotta della nostra epoca. La realtà prova nettamente la forza invincibile del leninismo, dottrina rivoluzionaria del proletariato che trasforma il mondo. La bandiera rivoluzionaria immortale di Lenin sventola sul mondo, dà un impulso ogni giorno più potente alla lotta dei popoli progressisti di tutto il mondo e consuce sicuramente tutta l'umanità verso un avvenire radioso.
[da un articolo pubblicato sulla Pravda il 16 aprile 1970]
Kim Il-sung
Frasi di Kim Il-sung
Il popolo coreano ha lottato per più di venti anni per l'unificazione del paese e contro l'occupazione della Corea del sud da parte dell'imperialismo yankee. La rivoluzione coreana è parte del movimento rivoluzionario internazionale e la lotta rivoluzionaria del popolo coreano si sviluppa dentro la lotta comune dei popoli di tutto il mondo per la pace, la democrazia l'indipendenza nazionale e il socialismo. Il popolo coreano lotta per completare la sua causa di liberazione nazionale e, nello stesso tempo, compie tutti gli sforzi per accelerare lo sviluppo generale del movimento rivoluzionario internazionale. Il nostro popolo solidarizza con tutte le forze che si oppongono all'imperialismo nordamericano ed appoggia senza sosta la lotta dei popoli di tutti i paesi contro l'imperialismo yankee. Noi consideriamo questo come un fattore importante per il trionfo della rivoluzione coreana. L'imperialismo è una forza in agonia la cui epoca è
ormai
tramontata e la lotta per la libertà dei popoli è una forza nuova che aspira al progresso dell'umanità. Sebbene si possano incontrare numerose difficoltà, ostacoli e contrattempi sulla strada della lotta per la liberazione dei popoli, la disfatta dell'imperialismo e il trionfo di questa lotta è una legge dello sviluppo della storia, che non si può impedire. Sebbene gli imperialisti, ammaestrati dall'imperialismo yankee, facciano sforzi disperati per frenare la sempre pili vasta lotta di liberazione dei popoli, questo non è altro che l'ultimo delirio dei condannati alla rovina. Quanto più gli imperialisti nordamericani si disperano, tanto più peggiorano la situazione. L'imperialismo yankee va tramontando e il suo destino è uguale a quello del sole di ponente. Gli imperialisti nordamericani saranno cacciati sicuramente dall'Asia, dall'Africa e dall'America latina, grazie alla lotta di liberazione dei popoli. La grande causa rivoluzionaria antimperialista dei popoli dell'Asia, dell'Africa e dell'America latina è invincibile.
[8 ottobre 1968]
Kim Il-sung
Frasi di Kim Il-sung
[Sull'Edipo re di Sofocle]
[...]
quanto mai opposta alla forma tragica, poiché l'azione ha già avuto luogo e cade quindi completamente al di là della tragedia. Si aggiunga che ciò che è già accaduto, essendo
ormai
immutabile, è per sua natura tanto più terribile, e che il terrore che possa essere accaduto qualcosa affligge l'animo umano in modo ben diverso dal terrore che possa accadere qualcosa in futuro. ‐ L'Edipo è, per così dire, solo un'analisi tragica. Tutto è già presente, e non fa che essere sviluppato. Ciò può avvenire mediante un'azione semplicissima e in un lasso di tempo assai breve, anche se le vicende erano complicate e soggette a varie circostanze. E di quanto se ne avvantaggia il Poeta! Ma temo che l'Edipo formi un genere a sé, e che non ne esista una seconda specie...
[da una lettera destinata a Goethe, 2 ottobre 1797]
Friedrich Schiller
Frasi di Friedrich Schiller
Sono
ormai
passati sedici o diciassette anni da quando scorsi per la prima volta la Regina di Francia, allora la Delfina, a Versailles, e certo mai visione più leggiadra venne a visitare questa terra, ch'essa sembrava appena sfiorare. La vidi al suo primo sorgere all'orizzonte, decorare ed allietare quella sfera elevata in cui aveva appena incominciato a muoversi, fulgida al pari della stella del mattino, piena di vita e di splendore e di gioia. Oh! quale rivoluzione! e quale cuore dovrei aver io per contemplare senza commozione quell'elevatezza e quella caduta!
[...]
Non avrei mai sognato di vivere abbastanza da vedere un disastro del genere abbattersi su di lei in una nazione d'uomini così galanti, in una nazione d'uomini d'onore e di cavalieri. Nella mia immaginazione vedevo diecimila spade levarsi subitamente dalle loro guaine a vendicare foss'anche uno sguardo che la minacciasse d'insulto. Ma l'età della cavalleria è finita. Quella dei sofisti, degli economisti e dei contabili è giunta; e la gloria dell'Europa giace estinta per sempre.
Edmund Burke
Cit. da
Reflection on the Revolution in France, 1790
Frasi di Edmund Burke
Ormai
rifiuto tutti gli inviti. Mi sono ritirato in campagna nel podere di mio nonno, sopra Predappio. E non mi schiodano nemmeno con le cannonate.
Cino Ricci
Cit. da
corriere.it, intervista, 27 settembre 2018
Frasi di Cino Ricci
Se un errore c'è stato
[nel passato]
è quello di non essere stato abbastanza stronzo e dire un grande NO a chi mi spingeva a fare cose che
ormai
non amavo più, vedi dischi revival.
Ivan Cattaneo
Cit. da
faremusic.it, intervista, 24 settembre 2015
Frasi di Ivan Cattaneo
La musica italiana è orfana delle vendite
ormai
inesistenti, delle case discografiche che non esistono più e dei grandi produttori di una volta... Nanni Ricordi, Ennio Melis e pochissimi altri. E a livello mondiale persiste una deviazione/diseducazione diffusa dalla TV e da tutti i talent, per cui arte è il cantare. Ma cantare bene non è assolutamente un'arte! E' piacevole, è un buon conduttore di emozioni, ma non è arte; gli artisti veri sono quelli che inventano, che creano qualcosa di nuovo, e anche un cantante, ma solo se improvvisa e crea di suo, vedi la voce nel jazz. Insomma, avere una bella voce è importante, ma è un dono di natura, non si dice così? E in ultima analisi allora è come avere un bel nasino e un bel culo... ma se non ci aggiungi la creazione la voce rimane lì e basta.
Ivan Cattaneo
Cit. da
faremusic.it, intervista, 24 settembre 2015
Frasi di Ivan Cattaneo
Elwood
: Spero che questo coso porti da qualche parte.
Jake
: Elwood,
ormai
siamo vicini alla meta!
Elwood
: Ma chi è quella ragazza?
Donna Del Mistero
: Beh, Jake, se tu sapessi che grande gioia è per me vederti strisciare nella melma come un verme!
Jake
: Non c'è problema.
Donna
: Questa volta non mi sfuggirai, Jake.
Mercer
: Andiamo a cercarli. Coraggio, voliamo!
Jake
: Che piacere vederti, Fiorellino!
Donna
: Sei un luridissimo porco. Io sono rimasta casta e pura per te. Sono rimasta davanti all'altare, in trepida e virginale attesa di te, con 350 invitati tra parenti e amici. Mio zio aveva ingaggiato i migliori cuochi rumeni dell'Illinois. Per procurarsi le sette limousine dper il corteo nuziale, mio padre ha versato una tangente al racket delle pompe funebri. E quindi per me, per mia madre, per mia nonna, mio padre, mio zio, e per l'onore della famiglia, ora devo uccidere te e tuo fratello.
Jake
: Ah! Ti prego, non ucciderci! Ti prego, ti prego, non ucciderci! Lo sai che ti amo, baby! Non ti volevo lasciare! Non è stata colpa mia!
Donna
: Che bugiardo schifoso! Credi di riuscire a cavartela così? Dopo avermi tradito?
Jake
: Non ti ho tradito. Dico sul serio. Ero... rimasto senza benzina. Avevo una gomma a terra. Non avevo i soldi per prendere il taxi. La tintoria non mi aveva portato il tight. C'era il funerale di mia madre! Era crollata la casa! C'è stato un terremoto! Una tremenda inondazione! Le cavallette! Non è stata colpa mia! Lo giuro su Dio!
Donna
: Oh, Jake. Jake, tesoro.
Jake
: Andiamo.
Elwood
: Eh, è fatto così!
Donna
: Ah!
Dal film:
The Blues Brothers
Scheda film e trama
Frasi del film
Pubblico
: Vogliamo lo show! Vogliamo lo show! Vogliamo lo show! Vogliamo lo show! Vogliamo lo show! Vogliamo lo show! Vogliamo lo show!
Fabulous
: Ehi, ehi, allora io me ne vado.
Pubblico
: Vogliamo lo show!
Willie
: Ma che fregatura.
Curtis
: Ehi! La conoscete "Minnie l'impicciona"?
Murph
: Io conoscevo una certa "Minnie la battona".
Curtis
: No! La canzone "Minnie l'impicciona"!
Steve
: Sì, e allora?
Curtis
: Suonatela! Hey folks here's the story 'bout Minnie the Moocher / She was a lowdown hoocie coocher / She was the roughest toughest frail / But Minnie had a heart as big as a whale / Hidehidehidehi (Hidehidehidehi) / Hodehodehodeho (Hodehodehodeho) / Hedehedehedehe (Hedehedehedehe) / Hidehidehideho (Hidehidehideho) / She messed around with a bloke named Smokie / She loved him though he was cokey / He took her down to Chinatown / and he showed her how to kick the gong around / Hidehidehidehi (Hidehidehidehi) / Whoah (Whoah) / Hedehedehedehe (Hedehedehedehe) / A hidehidehideho (Hidehidehideho) / She had a dream about the King of Sweden / He gave her things that she was needin' / He gave her a home built of gold and steel / A diamond car with platinum wheels / A hidehidehidehidehidehidehi (Hidehidehidehidehidehidehi) / Hodehodehodehodehodehodeho (Hodehodehodehodehodehodeho) / ... (...) / ... (...)
Elwood
: Un po' di mastice. Tipo extra-forte.
Jake
: Che diavolo stai facendo?
Elwood
: In questa bomboletta ci sono quindici once pressurizzate di puro, non adulterato isopropil-monosolfato di butano. Mischiato all'ossigeno e un po' di calore provocherà una rapida espansione.
Curtis
: ... Hidehidehidehi (Hidehidehidehi) / Hodehodehodeho (Hodehodehodeho) / Hedehedehedehe (Hedehedehedehe) / Hidehidehideho (Hidehidehideho) / Poor Min, poor Min, poor Minnie.
Daniel
: Okay, è il momento! Forza!
Mercer
: Aspettate, non li ho mai sentiti cantare questi ragazzi. D'accordo?
Mount
: D'accordo. Tanto
ormai
non ci scappano.
Mercer
: Coraggio, sorvegliate tutte le uscite! Andiamo, forza, sbrigatevi! Seduti! Chi vuole un Orange Whip? Un Orange Whip? Orange Whip? Tre Orange Whip.
Donne
: Aaah! Aiuto!
Jake
: Permesso...
Elwood
: Comode, signorine. Comode.
Dal film:
The Blues Brothers
Scheda film e trama
Frasi del film
Murph
: Allora...
Fabulous
: Senti, amico,
ormai
stiamo in macchina da tre ore. Ma dove cavolo è questo posto?
Jake
: Ve l'ho detto che ci voleva un po' di tempo per arrivarci.
Murph
: Come si chiama il locale?
Jake
: E... e... si chiama il... si chiama... Bob's Country Bunker! Ci siamo.
Elwood
: Bob's Country Bunker?
Fabulous
: Jake, il cartello dice: "Solo per stasera i Good Ole Boys".
Jake
: "I Blues Brothers"! Dovrebbe dire: "Solo per stasera i Blues Brothers. Trionfale ritorno". Ci dev'essere un errore. Voi scaricate la roba. Elwood, vieni con me.
Dal film:
The Blues Brothers
Scheda film e trama
Frasi del film
Murph
: Si vuoi dirmi di sì / Divi dillo perché / No ha senso per me / La mia via senza te / Dime quando tu verai / Dime quando quando quando / E baciando tu verai / Non se le creremo mai, mai, mai, quando... Grazie. Siete meravigliosi. Siete meravigliosi, grazie. Io sono Murph, e questi sono i miei ragazzi: Steve "Colonnello" Cropper, Donald "Duck" Dunn, Willie e Tom "Bones" Malone. Torneremo a voi fra poco con i vostri ballabili preferiti fra pochi minuti, dopo un piccolo intervallo, e quindi non vi strappate i capelli.
Willie "Too Big" Hall
: E così, Jake, ora sei fuori. Sei libero. Sei riabilitato. E adesso che progetti hai? Che hai intenzione di fare? Hai da pagare gli arretrati, brutto figlio di puttana.
Elwood
: Sentite, mettiamo subito in chiaro una cosa. La ragione per cui è andato al fresco, tanto per cominciare, è stata la rapina alla stazione di servizio, per coprire voialtri.
Donald "Duck" Dunn
: Stai scherzando!
Elwood
: Ha fatto quel colpo per pagare il conto della cena dopo la festa a Coal City, che vi eravate "dimenticati" di saldare.
Steve "The Colonel" Cropper
: È vero?
Jake
: È vero sì. Perciò di arretrati non voglio più sentir parlare, chiaro?
Elwood
: Noi vogliamo rimettere insieme la vecchia banda.
Jake
: Ora... Chi a questa tavola può dire onestamente di aver suonato meglio quando era con noi o di essere stato più felice quando era con i Blues Brothers? Voi eravate la spina dorsale. Il sistema nervoso di una grande rhythm'n'blues band. E adesso la potete far vivere, respirare e vibrare di nuovo. "Murph e i Magic Tunes"... ma guardatevi! Sembrate tante scimmiette ammaestrate. Ero più elegante io col pigiama a strisce.
Willie
: Sì, ma adesso noi ci siamo comprati i vestiti nuovi. Tu stai portando lo stesso schifo che portavi tre anni fa.
Donald
: Jake in fondo ha ragione. Ai tempi della banda noi facevamo scintille pure senza l'accendino.
Tom "Bones" Malone
: Ma non lo ricreeremo più quel sound così pieno se non mettiamo insieme gli ottoni.
Ormai
non abbiamo più Fabulous.
Jake
: Dov'è?
Murph
: Niente da fare. Purtroppo Fabulous è capo maitre d'hotel da Chez Paul. Si becca sei bigliettoni a settimana.
Steve
: Sì, e Matt Murphy nel frattempo si è sposato.
Elwood
: Dov'è Matt "Guitar" Murphy?
Tom
: Ha aperto un ristorante tavola calda con la moglie a Maxwell Street, e Blue Lou è andato con lui.
Willie
: No, non convincerete mai Matt e Fabulous a mollare delle paghe sicure e tornare con noi.
Jake
: Ah no? Beh, noi e il buon Dio abbiamo fatto un patto.
Elwood
: Siamo in missione per conto del Signore.
Dal film:
The Blues Brothers
Scheda film e trama
Frasi del film
Elwood
: Dico solo che dobbiamo trovare come procurarci quei soldi onestamente.
Jake
: Potrebbe essere un problema.
Elwood
: Come dice la Pinguina, dobbiamo muoverci verso la redenzione. Dobbiamo andare in chiesa.
Jake
: Dobbiamo redimerci. Dobbiamo andare in chiesa. Stronzate.
Elwood
: Andiamo.
Cerimoniere
: E ora, fratelli, il sermone di oggi sarà tenuto dal nostro amato reverendo Cleophus James!
Reverendo Cleophus James
: Voglio... voglio raccontarvi cosa mi è capitato. Al mio risveglio, stamattina, ho udito uno strano rumore. Al mio risveglio, stamattina, ho udito uno strano rumore. Sapete che cos'era? Era uno scampanellio, di migliaia di anime perdute. E sto parlando delle anime di donne e di uomini che sono dipartiti da questa vita. Dove sono quelle anime perdute e tormentate che vagano invisibili sulla terra? Cercando la luce divina che
ormai
non troveranno? Perché è troppo tardi, troppo tardi sì!, troppo tardi perché possano vedere di nuovo la luce che un tempo hanno scelto di non seguire! Fratelli, io vi dico: non vi perdete quando arriva la vostra ora! Poiché il giorno del Signore arriva come un ladro nella notte! Amen! Siete pronti?
Well, well, well... Let us all (All go back) / To the Old (Old landmark) / Let us all to the Old (All go back Old Landmark) / Let us stay in the service of the Lord / Jesus, ohh! (He's my Lord, oh, my Lord) / Let us preach of the Old / At the... (Hey! Hey!) / Landmark / Praise the Lord, well! / Let us preach, at the Old / Preach the Word, all the way / Yeah, preach / Preach the Word, all the way / Do it, know it, fell it (All people) / People, people, well (Preach the Word) / Let us preach, at the Old (Preach the Word, Old Landmark) / Preach the Word, at the Old (Preach the Word, Old Landmark) / Preach the Word, at the Old (Preach the Word, Old Landmark) / Preach the Word, at the Old (Preach the Word, Old Landmark) / Preach the Word, at the Old (Preach the Word, Old Landmark) / People, now / Brothers, sisters / Yeah, Lord, Yeah, Lord, Yeah, Lord, Yeah, Lord / Oh, Oh, Oh, Oh, Oh, Oh / Oh, Lord / Oh, Oh, Oh, Oh, Oh, Oh / Oh, child...
Elwood
: Jake, ti senti bene?
Jake
: La banda! La banda!
James
: Tu hai visto la luce!
Jake
: La banda! La banda!
James
: Tu hai visto la luce!
Elwood
: Quale luce?
James
: Lui ha visto la luce!
Jake
: Sì! Sì! Gesù Cristo ha compiuto il miracolo! Ho visto la luce! La banda, Elwood! La banda!
Elwood
: La banda? La ba... La banda. La banda!
James
: Ringraziamo Iddio!
Elwood
: Che il Signore benedica gli Stati Uniti d'America! La banda! La banda! La banda! La banda! La banda!
James
: Well / Let us all, to the Old (All go back, Old Landmark) / Let us all, to the Old (All go back, Old Landmark) / Turnin', yearnin', learnin', burnin' / Gonna go back, Ahh (Oh, Oh, Oh, Oh, Oh, Oh) / Gonna go back, Ahh (Oh, Oh, Oh, Oh, Oh, Oh) / Gonna go back, Ahh (Oh, Oh, Oh, Oh, Oh, Oh) / Gonna go back, Ahh (Oh, Oh, Oh, Oh, Oh, Oh) / Let us stay in the service of the Lord
Dal film:
The Blues Brothers
Scheda film e trama
Frasi del film
Ho lavorato nei locali per tre anni. All'inizio ero gasatissimo ma quando da PR sono passato a fare i video delle feste ho iniziato a odiare quel mondo. Quindi, se mi dici andiamo a ballare, ti rispondo zero totale.
Ormai
mi rompo le palle, i locali sembrano tutti fatti con lo stampino: sempre la stessa musica, sempre le stesse cose. Sinceramente preferisco stare a casa a guardare Netflix.
Fabio Rovazzi
Cit. da
rockit.it, intervista, 8 luglio 2016
Frasi di Fabio Rovazzi
Delios
: Temistocle, vecchia serpe! Cosa ti porta quaggiù?
Temistocle
: Sono venuto a chiedere appoggio per la guerra
ormai
imminente.
Delios
: Anche noi siamo nella stessa situazione. Un messaggero persiano ci ha chiesto la sottomissione a Serse:un' offerta simbolica di terra e acqua! Spartani! Chi è pronto a morire a fianco del nostro re?!
Spartani
: Auh! Auh! Auh!
Dal film:
300 - L'alba di un impero
Scheda film e trama
Frasi del film
Cantare canzoni di Ivano Fossati scritte apposta per me. Che onore, che emozione! Lui, che
ormai
non scrive per nessuno. E poi il palco, la gente che dopo due ore e mezza di concerto non è ancora sazia.
Loredana Bertè
Cit. da
corriere.it, intervista, 1 agosto 2018
Frasi di Loredana Berté
Uomo Dalle Mani Curate
: Il dottor Kurtzweil, suppongo. Il dottor Alvin Kurtzweil. Signor Mulder.
Mulder
: E il dottor Kurtzweil?
Uomo Dalle Mani Curate
: Com'è venuto se n'è andato.
Mulder
: Voglio sapere dov'è Scully.
Uomo Dalle Mani Curate
: Le istruzioni per trovare l'agente Scully e quanto occorre per salvarle la vita. Si accomodi.
Mulder
: Cosa contiene?
Uomo Dalle Mani Curate
: Un vaccino contro il virus che ha infettato l'agente Scully. È un composto ancora instabile, va somministrato entro novantasei ore. Non le resta molto tempo, quelle sono le coordinate.
Mulder
: È un tranello.
Uomo Dalle Mani Curate
: No, quantunque non abbia il modo di provarlo. Il virus è di origine extraterrestre. Non ne sappiamo quasi nulla, salvo che è stato la prima forma di vita ad abitare questo pianeta.
Mulder
: Un virus.
Uomo Dalle Mani Curate
: Cos'è un virus, se non una forza colonizzatrice che non può essere sconfitta? Nascosta nell'oscurità di una caverna, ha atteso la mutazione e sferrato l'attacco.
Mulder
: Questo il vostro complotto mirava a occultare? Una malattia?
Uomo Dalle Mani Curate
: Ma no, per amor del cielo. Capovolga la prospettiva: in realtà, il virus Ebola e l'AIDS in termini evolutivi sono gli ultimi arrivati. Quest'organismo invece camminava sulla Terra ancora prima dei dinosauri.
Mulder
: Camminava, addirittura?
Uomo Dalle Mani Curate
: I suoi alieni, agente Mulder. I suoi omini verdi. Sono giunti qui milioni di anni fa. Durante l'ultima glaciazione alcuni ripartirono, gli altri rimasero in stato di latenza, sotto forma di agenti patogeni evoluti, aspettando di essere riportati alla vita dai progenitori alieni, che sarebbero tornati a colonizzare il pianeta servendosi di noi come ospiti. E contro questo non abbiamo difese, a parte un vaccino instabile. Capisce perché tanta segretezza? Perché uomini di valore, uomini come suo padre, occultarono la verità? Prima di Dallas ci illudevamo che il virus ci avrebbe solo dominati, che l'infezione di massa ci avrebbe ridotti in schiavitù. Immagini il nostro sgomento quando avvenne la mutazione. La mia organizzazione ha dovuto cooperare con gli alieni dando vita a programmi come quello cui ha assistito, per mettere le mani sul virus con la speranza di poter sviluppare in segreto una cura.
Mulder
: Una cura per salvarvi il culo.
Uomo Dalle Mani Curate
: Sopravvivere. È la nostra unica parola d'ordine. Suo padre fu il solo a dimostrarsi scettico.
Mulder
: Mio padre sacrificò Samantha, la consegnò nelle loro mani.
Uomo Dalle Mani Curate
: Senza l'ausilio del vaccino, gli unici che supereranno indenni l'olocausto virale saranno gli individui immuni, gli ibridi generati dalla clonazione. Sua sorella fu consegnata agli alieni e inserita nel programma di replicazione per un unico motivo.
Mulder
: Per renderla un ibrido. E consentirle di sopravvivere.
Uomo Dalle Mani Curate
: Suo padre rifiutò l'egoismo e scelse la speranza. E voi due eravate il suo ponte verso il futuro. Si augurava che lei riuscisse a scoprire la verità sul progetto, che riuscisse a fermarlo, che riuscisse a sfidare il futuro.
Mulder
: Perché mi racconta queste cose?
Uomo Dalle Mani Curate
: Per amore dei miei nipotini. Quando ciò che le ho detto verrà divulgato, io non sarò più tra i vivi.
Mulder
: Dov'è il dottor Kurtzweil?
Vorrei scendere, se non le secca. Si fermi, voglio scendere!
Uomo Dalle Mani Curate
: Procediamo. Le persone con cui lavoro non si fermeranno dinanzi a nulla pur di accaparrarsi la loro parte nell'inevitabile futuro. Ho avuto l'ordine di uccidere Kurtzweil, e di uccidere anche lei. Non si fidi di nessuno, Mulder. Scenda, per favore.
Mulder
: Perché?
Ormai
la tappezzeria è rovinata.
Uomo Dalle Mani Curate
: Le ho chiesto di scendere. Ogni minuto può esserle prezioso. Di ciò che le ho consegnato gli alieni ignorano ancora l'esistenza. Il vaccino in suo possesso è a tutt'oggi l'unica difesa contro il virus. Introdurlo in ambiente alieno potrebbe comportare l'immediato fallimento del piano di colonizzazione su cui per cinquant'anni abbiamo steso un manto di assoluta segretezza.
Mulder
: Come sarebbe a dire "potrebbe"?
Uomo Dalle Mani Curate
: Pensi a trovare l'agente Scully. Solo allora si renderà conto della portata e della vastità del progetto. Vada. Non perda tempo!
Dal film:
X-Files
Scheda film e trama
Frasi del film
Smoking Man
: Ha qualcosa da mostrarmi?
Bronschweig
: Abbiamo riportato l'atmosfera sotto zero allo scopo di controllarne lo sviluppo. Mai visto niente di simile, finora.
Smoking Man
: Cosa l'ha attivato?
Bronschweig
: Il calore, presumo. L'immissione nell'organismo ospite, cioè il pompiere, in concomitanza con un ambiente che ne ha innalzato la temperatura oltre i trentasei gradi.
Smoking Man
: Ma quest'uomo è ancora vivo.
Bronschweig
: Tecnicamente. E biologicamente. Comunque,
ormai
è condannato.
Smoking Man
: Com'è possibile?
Bronschweig
: L'organismo in via di sviluppo si serve dell'energia vitale dell'ospite digerendone ossa e tessuti. Noi non abbiamo fatto che rallentare il processo. Avete intenzione di eliminare anche questo, prima che termini l'incubazione?
Smoking Man
: Eh, no, no. Sperimenteremo il vaccino.
Bronschweig
: Se l'esperimento fallisse...
Smoking Man
: Bruciatelo. Come gli altri.
Dal film:
X-Files
Scheda film e trama
Frasi del film
Di questo sarto non occorrerebbe certo dir molto, ma poiché è
ormai
invalso l'uso che in un racconto venga dichiarato appieno il carattere di ciascun personaggio, così non v'è nulla da fare: serviamo, allora, in tavola anche questo Petrovic!
Nikolaj Gogol
Cit. da
Il cappotto
Frasi di Nikolaj Gogol
Ma io ora debbo, come in uno di quei decisivi, sacri momenti, in cui si tratta di salvare la patria, quando ciascun cittadino dà tutto e tutto sacrifica, io debbo lanciare un grido, se non altro a coloro che hanno ancora in petto un cuore russo, e comprendono che voglia dire nobiltà d'animo. Non è davvero il momento di star a discutere chi di noi sia piú colpevole!
[...]
L'importante è questo, che è venuto per noi il momento di salvare il nostro paese; che perirà, il paese nostro, non piú per l'irruzione di venti popoli stranieri, ma per opera di noi stessi; che
ormai
, accanto alla legale amministrazione della cosa pubblica, è venuta a formarsi una seconda amministrazione, assai piú potente di quella legale. È venuto a stabilirvisi un regolamento proprio, tutto ha la sua tariffa, e i prezzi sono portati a conoscenza del pubblico. E nessun reggitore di stato, fosse pure il piú sapiente di tutti i legislatori e reggitori, non avrà il potere di correggere il male, per quanto si affanni a limitarne l'esplicazione da parte dei cattivi impiegati, imponendo a costoro la sorveglianza d'altri impiegati. Tutto sarà vano, finché ciascuno di noi non avrà sentito che allo stesso modo in cui all'epoca dell'insurrezione dei popoli afferrò le armi contro..., cosí ha il dovere d'insorgere contro la disonestà. Come russo, come uomo legato a voi dalla parentela del sangue, d'uno stesso sangue col vostro, io ora mi rivolgo
[a]
voi. Mi rivolgo a chi fra voi abbia una qualche comprensione di ciò che significhi nobiltà di pensieri. Io vi esorto a ricordare il dovere che, qualunque sia il suo posto, incombe all'uomo. Io vi esorto a considerare piú da vicino il vostro dovere e le obbligazioni della vostra missione terrena, poiché è questa una cosa che a tutti noi si presenta in modo confuso, e noi ben difficilmente...
[Explicit]
Nikolaj Gogol
Cit. da
Le anime morte
Frasi di Nikolaj Gogol
È piú che dubbioso che l'eroe da noi scelto sia piaciuto ai lettori. Alle signore non piacerà, questo si può dir di sicuro, giacché le signore esigono che l'eroe sia una perfezione assoluta, e basta che abbia, nell'anima o nel corpo, una qualsiasi macchiolina ‐ apriti cielo! Per quanto profondo sia sceso in lui lo sguardo dell'autore, per quanto abbia reso con piú nettezza d'uno specchio la sua immagine, non gliene riconosceranno il minimo pregio. La stessa complessione pienotta e la mezza età di Čícikov gli saranno di grave pregiudizio: la complessione pienotta non verrà a nessun patto perdonata al nostro eroe, e moltissime signore, torcendo il viso dall'altra parte, diranno: ‐ Pfu! com'è detestabile! ‐ Ahimè, son tutte cose che l'autore sa bene; e, nonostante tutto, egli non può scegliere per suo eroe un uomo virtuoso. Ma... chissà, nel corso di questa stessa narrazione, si faranno sentire altre corde, non tocche fin qui; verrà a risaltare la smisurata ricchezza dello spirito russo; apparrà un uomo dotato di virtú sovrumane, o una di quelle prodigiose giovinette russe, come altrove non se ne trovano al mondo, in tutta la stupenda bellezza della sua anima femminile, tutta aspirazioni magnanime e spirito di sacrificio. E morti sembreranno, di fronte a loro, tutti gl'individui virtuosi dell'altre stirpi, com'è morto un libro di fronte alla viva parola! Si solleveranno i moti propri dell'indole russa... e si vedrà quanto a fondo sia penetrato nella natura slava ciò che ha sfiorato appena la natura degli altri popoli... Ma a che scopo parlare di quello che è innanzi? Non si conviene all'autore, che è un uomo educato
ormai
da gran tempo alla severa vita interiore e alla fredda lucidità della solitudine, lasciarsi trasportare come un giovanotto. A ogni cosa il suo turno, e il suo luogo, e il suo tempo! Ma l'uomo virtuoso, no, non l'abbiamo scelto a nostro eroe. E possiamo anche dire perché non l'abbiamo scelto. Perché è tempo, una buona volta, di concedere un po' di riposo al povero uomo virtuoso; perché a vuoto gira su tutte le labbra la parola uomo virtuoso; perché hanno ridotto a un cavallo l'uomo virtuoso, e non c'è scrittore che non ci scarrozzi, incitandolo colla frusta, o qualunque altra cosa gli capiti; perché hanno talmente massacrato l'uomo virtuoso, che
ormai
non c'è piú in lui neppur l'ombra della virtú ‐ gli sono restate le coste e la pelle, al posto del corpo; perché ipocritamente si fa venire in ballo l'uomo virtuoso; perché non si rispetta, l'uomo virtuoso. No, è tempo, una buona volta, d'attaccare alle stanghe anche un farabutto. Suvvia dunque, attacchiamo questo farabutto!
Nikolaj Gogol
Cit. da
Le anime morte
Frasi di Nikolaj Gogol
L'occhio sinistro
[del defunto]
non ammiccava
ormai
più, ma uno dei sopraccigli era ancora alzato con un'espressione interrogativa. Che cosa desiderava sapere il defunto: perché fosse morto o perché era vissuto? Iddio solo lo può sapere.
[Storia del capitano Kopèikin]
Nikolaj Gogol
Cit. da
Le anime morte
Frasi di Nikolaj Gogol
Ecco com'era Nozdrëv! Forse lo definiranno un tipo troppo abusato; vorranno dire che
ormai
, di Nozdrëv, non ce n'è piú. Ahimè! non amano la verità, quelli che vorranno dire cosí. Nozdrëv ancora per un pezzo non sparirà dalla faccia della terra. Egli è dovunque fra noi, e forse, semplicemente, indossa un altro caffettano: ma distratta, superficiale è la gente, e un uomo che indossa un altro caffettano, sembra ad essa un altr'uomo.
Nikolaj Gogol
Cit. da
Le anime morte
Frasi di Nikolaj Gogol
Cos'è tutto ciò che ho scritto fin oggi? Mi sembra di scartabellare un vecchio quaderno di scuola dove in una pagina noti negligenza, in un'altra impazienza e abborracciature; la mano timida e incerta del principiante, e il modo di fare ardito dell'insolente... È
ormai
tempo di accingersi a lavorare sul serio. Oh, quale meraviglioso significato hanno avuto tutte le circostanze e le vicissitudini della mia vita! Quale via di salvazione sono state per me le amarezze e le avversità... La mia lontananza attuale dalla patria è voluta dall'alto, da quella stessa sublime provvidenza che tutto mi concede per la mia educazione. Questa è una grande svolta
[perelom]
, una grande epoca della mia vita.
[Da una lettera a Zukovskij del 16 giugno 1836]
Nikolaj Gogol
Frasi di Nikolaj Gogol
La planetizzazione significa
ormai
comunità di destino per tutta l'umanità. Le nazioni consolidavano la coscienza delle loro comunità di destino con la minaccia incessante del nemico esterno. Ora, il nemico dell'umanità non è esterno. È nascosto in essa. La coscienza della comunità di destino ha bisogno non solo di pericoli comuni, ma anche di un'identità comune che non può essere la sola identità umana astratta, già riconosciuta da tutti, poco efficace a unirci; è l'identità che viene da un'entità paterna e materna, concretizzata dal termine patria, e che porta alla fraternità milioni di cittadini che non sono affatto consanguinei. Ecco che cosa manca, in qualche modo, perché si compia una comunità umana: la coscienza che siamo figli e cittadini della Terra-Patria. Non riusciamo ancora a riconoscerla come casa comune dell'umanità.
Edgar Morin
Frasi di Edgar Morin
Saavik
: Il Tenente Saavik chiama Enterprise, ci sentite? Il Tenente Saavik chiama Enterprise, ci sentite? Ci sentite?
McCoy
: Si sta riprendendo.
Kirk
: Pavel...
Saavik
: Ci sentite? È inutile, Ammiraglio, le frequenze sono molto disturbate.
McCoy
: Se l'Enterprise ha eseguito gli ordini,
ormai
dev'essere lontana. Se non ha ubbidito, allora... è finita...
David
: Anche per noi, a quanto pare.
Carol
: Non capisco. Chi è il responsabile di tutto questo? Chi è Khan?
Kirk
: Ah, è una lunga storia.
David
: Beh, abbiamo tutto il tempo che vogliamo.
Kirk
: Non c'è qualcosa da mangiare? Non so voialtri, ma io sono affamato.
McCoy
: Come può pensare a mangiare in un momento come questo?
Kirk
: Il nostro primo dovere è quello di sopravvivere.
Carol
: C'è del cibo, nel cunicolo del Genesi. Sufficiente almeno per una vita intera, se necessario. Puoi approfittarne...
McCoy
: Ma non è questo, Genesi?
Carol
: Questo? Gli ingegneri della Flotta Stellare hanno impiegato più di dieci mesi per scavare tutto quello che vedete. Quello che abbiamo all'interno lo abbiamo fatto in un giorno. David, fa' vedere al dottor McCoy e al Tenente le nostre riserve di sopravvivenza.
David
: Non possiamo restare qui inattivi.
Kirk
: Sì, perché no?
David
: Okay, tanto per avere qualcosa da fare. Venite!
Saavik
: Ammiraglio...
Kirk
: Come il suo istruttore è solito dire, mi piace pensare che c'è sempre una via di scampo. Ho fatto quello che volevi. Sono stato lontano. Perché non me l'hai detto?
Carol
: Come puoi chiedermelo? Saremmo stati felici? Avremmo mai potuto? Tu avevi il tuo mondo, e io il mio, e volevo che lui stesse nel mio, non a caccia nell'universo con suo padre. In realtà... ti assomiglia moltissimo. In tante cose. Ti prego, dimmi cosa senti dentro.
Kirk
: C'è un uomo là fuori che non vedevo da quindici anni, e che vuole uccidermi. Tu mi mostri un figlio che vorrei poter aiutare. Mio figlio... La vita che poteva essere... e che non è stata. Come mi sento? Vecchio. Distrutto.
Carol
: Lascia che ti mostri una cosa che ti farà sentire giovane, giovane come se il mondo fosse nuovo.
Joachim
: Energia ad impulso ripristinata.
Khan
: Eccellente! Il tempo è segnato per l'Enterprise!
Kirk
: Carol, hai fatto tutto questo in un giorno?
Carol
: La Matrice si è formata in un giorno. Le forme di vita crescono in sèguito, con un ritmo estremamente accelerato...
McCoy
: Kirk! È fantastico! Ha mai visto niente di simile?
Carol
: Sono orgogliosa di tutto questo.
Dal film:
Star Trek 2 - L'ira di Khan
Scheda film e trama
Frasi del film
Saavik
: Ammiraglio!
McCoy
: Questo è Genesi, immagino.
Jedda
: Giù i fasatori!
David
: Brutto figlio...
Kirk
: Dov'è il dottor Marcus?
David
: Sono io il dottor Marcus!
Carol
: Jim!
Kirk
: Quello è David?
Carol
: Tu...
David
: Mamma! Ha ucciso tutti quelli che abbiamo lasciato qui!
Carol
: No, non è stato lui. Non rendere tutto ancora più difficile.
Terrell
: Temo che sia anche più difficile di quello che pensa, Dottore. Prego! Non muovetevi!
Kirk
: Chekov!
Chekov
: Sono... spiacente, Ammiraglio!
Terrell
: Eccellenza, sta ascoltando?
Khan
: Sì, sto ascoltando, Comandante. Complimenti, Comandante.
David
: Te l'ho detto, sono dei figli di puttana!
Terrell
: Non muovetevi! Fermi dove siete!
Khan
: Comandante! Stiamo aspettando! Perché questo ritardo?
Terrell
: Tutto regolare, Signore. Lei ha le coordinate per il transfer di Genesi.
Khan
: Prima di ogni altra cosa, Comandante... uccida l'Ammiraglio Kirk!
Terrell
: Signore... è difficile... io... io vorrei obbedire, ma...
Khan
: Lo uccida, Terrell!
Terrell
: Io... Aaargh!
Khan
: Lo uccida, Terrel! Sùbito!
Terrell
: Aaargh!
Chekov
: Oooh... Aaargh!
McCoy
: Oh, santo cielo... Che cos'è?
Kirk
: Vecchio bastardo! Ora dovrai farlo da solo il tuo sporco lavoro! Hai capito? Hai capito?
Khan
: Kirk... Kirk, sei ancora vivo, vecchio amico mio...
Kirk
: Sì, ancora vivo! Purtroppo per te, Khan! Sei riuscito a uccidere tutti quanti gli altri! Ma nonostante i tuoi sforzi il tuo bersaglio principale continua a sfuggirti!
Khan
:
Ormai
ho ottenuto ciò che volevo ottenere.
David
: No! Ferma! Fermatelo!
Kirk
: Khan! Khan, adesso hai il Genesi, ma non hai ancora me! Tu volevi uccidermi, Khan! Dovrai venire qui a farlo!
Khan
: Ho fatto molto peggio che ucciderti. Ti ho ferito... e ho intenzione di continuare a ferirti! Ti lascerò come tu lasciasti me... e mia moglie... abbandonato per l'eternità al centro di un pianeta morto. Sepolto vivo! Sepolto vivo!
Kirk
: Khaaan! Khaaan!
Dal film:
Star Trek 2 - L'ira di Khan
Scheda film e trama
Frasi del film
Dobbiamo pensare all'innovazione non quando é
ormai
inevitabile, ma quando é possibile.
Davide Casaleggio
Cit. da
corriere.it, 1 luglio 2018
Commenti:
1
Frasi di Davide Casaleggio
Sto a Montecitorio dal 1948, da più di trent'anni. Il Msi si è trasformato, da quel nucleo iniziale di reduci del fascismo.
Ormai
fa parte stabilmente della geografia politica dell'Italia repubblicana. È stato un processo lento e difficile. Bene: ma lei crede davvero che io possa pensare di chiudere la mia carriera, la mia vita politica, facendo il becchino di un partito che muore perché una generazione si spegne per motivi anagrafici e un'altra perché chiusa in galera? Crede davvero che sia così miserabile da avere questa ambizione da nostalgico rincoglionito?
[...]
Le dirò di più: io non voglio morire da fascista. Tanto che sto lavorando per individuare e far crescere chi dovrà prendere le redini del Msi dopo di me. Giovane, nato dopo la fine della guerra. Non fascista. Non nostalgico. Che creda, come
ormai
credo anch'io, in queste istituzioni, in questa Costituzione. Perché solo così il Msi può avere un futuro. Altrimenti è costretto a sparire. Capisce perché sono così deciso nel negare qualsiasi legame con chiunque abbia messo la bomba di Bologna? È un nemico anche del Msi.
[a microfono spento, a seguito dell'intervista Daniele Protti, per Il Lavoro, settembre 1980; citato in Daniele Protti, Almirante: «Non voglio morire da fascista», Corriere della sera.it, 3 marzo 2009]
Giorgio Almirante
Frasi di Giorgio Almirante
Questo Governo
[il Governo Renzi]
intende il Parlamento come uno zerbino su cui ogni tanto pulire i propri piedi, mentre sorride ai petrolieri e alle lobby. Questo lo abbiamo capito; il vero problema è che trova riscontro, che trova favore in una maggioranza di parlamentari che dovrebbero sentirsi dipendenti dei cittadini e che dovrebbero sentire, come loro dovere, quello di difendere il dibattito in Aula e dovrebbero sentire ciò come una priorità; non dovrebbero sentire come priorità quella di ubbidire a un capo padre-padrone che
ormai
è abituato a calpestare questo Parlamento.
Alfonso Bonafede
Cit. da
Camera dei deputati, Seduta n. 621, 10 maggio 2016
Frasi di Alfonso Bonafede
Per me non è un problema il fatto che il ministro Boschi sia uscito dall'Aula, per me il problema è quando entra in Aula, perché il Ministro per i rapporti con il Parlamento ha un modo tutto suo di intendere questo rapporto col Parlamento, cioè lei entra, sta cinque minuti, il tempo di leggere una dichiarazione che,
ormai
, immagino abbia imparato anche a memoria visto che l'ha ripetuta tante volte, bloccare il dibattito in Aula e andare via. Questo non è curare i rapporti col Parlamento, così come non lo era, curare i rapporti col Parlamento, rivendicare un emendamento che arrivava di notte per favorire gli amici degli amici.
Alfonso Bonafede
Cit. da
Camera dei deputati, Seduta n. 621, 10 maggio 2016
Frasi di Alfonso Bonafede
Per accusare qualcuno di aggressione sessuale sembra che
ormai
basti la parola di una donna e alcuni stanno già chiedendo un rovesciamento dell'onere della prova e che sia l'uomo sospettato a dover provare la propria innocenza.
Tom Wolfe
Cit. da
Intervista, repubblica.it, 1 gennaio 2018
Frasi di Tom Wolfe
[Sull'evoluzione del ruolo di difensore]
Non credo sia un bene snaturare la propria identità. Credo che l'avvento del guardiolismo, chiamiamolo così, in Italia abbia snaturato quello che ci ha sempre portati in fondo alle grandi manifestazioni per anni, cioè l'arte di saper difendere. C'è un buco generazionale nei difensori impressionante, ed è dovuto a questa cosa qui.
Ormai
i ragazzi arrivano in Serie A che si aprono bene, che sanno passare la palla, che sanno fare un lancio di quaranta metri, ma non hanno la minima idea di come si marchi, di come fare un uno contro uno. È una grossa deresponsabilizzazione e stiamo perdendo quello che poi ci ha portato in alto. Ogni squadra ha la sua storia, e devi prendere il bene dalle innovazioni
[...]
ma non bisogna snaturarsi, perché il rischio è quello di ritrovarsi senza difensori per dieci anni, ed è successo questo.
Giorgio Chiellini
Cit. da
Gli equilibri di Giorgio Chiellini - Intervista di Davide Coppo, Undici, nº 19, dicembre 2017-gennaio 2018
Frasi di Giorgio Chiellini
[Sull'affrontare gli avversari]
Gli attaccanti se gli lasci spazio ti fanno sempre gol. Uno deve disturbare i movimenti, prevenirli, lavorare su cose che li mandino in corto circuito. Sono sempre stato così, credo che i grandi duelli vadano vissuti anche in questo modo. Non sono di sicuro piacevole da affrontare, ma non sono mai stato scorretto. E poi
ormai
sono più riflessivo, meno impulsivo.
Giorgio Chiellini
Cit. da
Gli equilibri di Giorgio Chiellini - Intervista di Davide Coppo, Undici, nº 19, dicembre 2017-gennaio 2018
Frasi di Giorgio Chiellini
[Dopo la vittoria con la Juventus del campionato 2014-2015]
A inizio stagione qualcuno andava in giro a dire che questa squadra
ormai
aveva chiuso un ciclo e che certe vittorie ce le saremmo scordate e invece rieccoci qui, col quarto tricolore di fila
[...]
. Una grande cavalcata, siamo stati bravi a mantenere la fame di sempre, dimostrando la voglia di alzare sempre l'asticella. Il rischio, dopo i tre anni precedenti, era quello di accontentarsi. Abbiamo dimostrato di essere i più forti in campo, e non a parole.
Giorgio Chiellini
Cit. da
Tuttosport, 3 maggio 2015
Frasi di Giorgio Chiellini
[Su Stefan Edberg]
Stupendo volleatore, rovescio angelico, perenne eleganza e correttezza, si implicò in una fiera rivalità con Boris Becker in tre deliziose finali, vincendone due. Ultimo rappresentante, insieme con l'avversario, di una specie di tennista
ormai
scomparsa, il serve and volleyer.
[la Repubblica, 5 settembre 2006]
Gianni Clerici
Frasi di Gianni Clerici
Nel 1977, Vilas vinse quarantasette partite, prima di cadere alla quarantottesima in modo curioso. Un genietto austriaco, Werner Fisher, aveva inventato un curioso modo di incordare le racchette, e un filologo yankee le aveva soprannominate "Racchette Spaghetti". La rotazione assestata alla palla era tale che, indignato, Vilas si ritirò per lasciare la finale di Aix en Provence a quel birbo di Nastase, armato della Spaghetti. La racchetta fu poi dichiarata illegale, ma la lunga striscia di Vilas era
ormai
interrotta.
[la Repubblica, 25 marzo 2005]
Gianni Clerici
Frasi di Gianni Clerici
È probabilmente per questa sua indifferenza, questo fatalismo, che Marat non rimane negli annali come il suo talento gli avrebbe concesso. In un mondo in cui il professionismo richiede
ormai
devozione assoluta, Marat è stato capace di vivere come un tipo bizzarro, ma dilettante. Oltre alle risse, delle quali portava spesso i segni, rifiutandosi di entrare nei dettagli, oltre l'ovvia passione per il gioco d'azzardo, rimane l'invenzione delle safinette, gruppi di giovani donne affascinate, e da lui finanziate.
[la Repubblica, 22 novembre 2009]
Gianni Clerici
Frasi di Gianni Clerici
[Su Novak Djokovic]
Da modesto insegnante di tennis, aggiungerò che il gioco del nuovo campione si basa su una condizione tecnica straordinaria, anche per la capacità di assorbire e metabolizzare la fatica. Grazie allo straordinario perno delle gambe, Nole è in grado di colpire splendidamente palle per altri quasi perdute all'esterno delle righe laterali, e trasformarle in parabole rientranti di geniale geometricità. «Mi ricorda qualcuno» mi ha giusto confermato questa mattina Gianni Rivera. Bimane sul rovescio com'è
ormai
obbligatorio nell'Era post Federer, è in grado di giocare con una sola mano volée e drop micidiali, dissestando un tennis contemporaneo
ormai
legato alla linea di fondo . Ha acquistato in se stesso tutta la fiducia instillatagli da un'intera tribù, o meglio da un'intera nazione.
Gianni Clerici
Cit. da
la Repubblica, 17 maggio 2011
Frasi di Gianni Clerici
Se devo vivere senza di te, che sia duro e cruento,
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la minestra fredda, le scarpe rotte, o che a metà dell'opulenza
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si alzi il secco ramo della tosse, che latra
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il tuo nome deformato, le vocali di spuma, e nelle dita
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mi si incollino le lenzuola, e niente mi dia pace.
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Non imparerò per questo a meglio amarti,
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però sloggiato dalla felicità
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saprò quanta me ne davi a volte soltanto standomi nei pressi.
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Questo voglio capirlo, ma mi inganno:
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sarà necessaria la brina dell'architrave
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perché colui che si ripari sotto il portale comprenda
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la luce della sala da pranzo, le tovaglie di latte, e l'aroma
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dl pane che passa la sua mano bruna per la fessura.
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Tanto lontano
ormai
da te
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come un occhio dall'altro,
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da questa avversità che assumo nascerà adesso
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lo sguardo che alla fine ti meriti.
Julio Cortázar
Titolo della poesia:
Se devo vivere
Frasi di Julio Cortázar
Solo a sera m'è dato
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assistere alla deposizione
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della luce, quando
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la vita,
ormai
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senza rimedio, è perduta.
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Mio convoglio funebre
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di ogni notte: emigrazione
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di sensi, accorgimenti
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delle ore tradite, intanto
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che lo spirito è rapito
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sotto l'acutissimo arco
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dell'esistenza: l'accompagna
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una musica di indicibile
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silenzio.
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Invece dovere
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ogni mattina risorgere
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sognare sempre
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impossibili itinerari.
David Maria Turoldo
Titolo della poesia:
O giorni miei
Frasi di David Maria Turoldo
Questa è la disastrosa democrazia secondo Renzi e secondo il Partito Democratico, una democrazia dove comandano le banche e il Governo ne rappresenta il comitato esecutivo. È un Governo che con questa revisione della Costituzione disporrà di pieni poteri, perché anche i più disattenti hanno
ormai
capito che l'unico scopo perseguito da Renzi, con quella che chiama riforma, è accentrare i poteri nelle mani del Capo del Governo, cioè nelle sue mani e nelle mani delle banche, degli speculatori e dei lobbisti. Tutto il resto era ed è materiale con cui tentate di distrarre la massa, ma sbagliate se pensate di avere gli italiani dalla vostra parte.
Danilo Toninelli
Frasi di Danilo Toninelli
L'uscita era affollata di viaggiatori stanchi, per lo più in piedi e accalcati lungo le pareti perché da tempo,
ormai
, gli scarsi sedili di plastica erano stati occupati. Almeno un'ottantina di passeggeri arrivavano e partivano su ogni aereo, eppure c'era da sedere solo per poche decine.
Sembravano mille le persone in attesa del volo delle diciannove per Miami. Erano infagottati e carichi, e dopo essersi districati nel traffico, al check-in e nell'assembramento dell'atrio apparivano tutti un po' spenti. Era il martedì prima del Ringraziamento, il giorno più caotico dell'anno per i viaggi in aereo e, mentre sgomitavano e venivano compressi in un nodo ancora più stretto a ridosso dell'uscita, molti si chiedevano, non per la prima volta, perché mai avessero scelto quella data per volare.
John Grisham
Cit. da
Fuga dal Natale ‐ Incipit
Frasi di John Grisham
Krebs
: Il nemico è riuscito a sfondare su un'ampia linea del fronte. A sud della città ha preso Zossen, e sta avanzando verso Stahnsdorf. Al momento attacca la periferia nord, tra Frohnau e Pankow. E a est
ormai
il nemico è attestato sulla linea Lichtenberg-Karlshorst.
Hitler
: Appena Steiner attaccherà, le cose torneranno a posto.
Krebs
: Mein Führer... Steiner...
Jodl
: Steiner manca di forze sufficenti per un attacco. Non ci sarà l'attacco di Steiner.
Hitler
[con la mano tremante, si toglie gli occhiali]
: Si trattengano soltanto... Keitel, Jodl, Krebs e Burgdorf.
[tutti i presenti, tranne i quattro che Hitler ha nominato, escono dalla sala riunioni]
Avevo dato un ordine! Avevo ordinato a Steiner di attaccare! Voi pensate di poter disobbedire a un mio preciso ordine?! A questo punto siamo arrivati?! Le forze armate mi hanno mentito, tutti mi hanno mentito, perfino le SS! I nostri alti comandi militari sono composti da una accozzaglia di vili, pavidi e infidi vigliacchi!
Burgdorf
: Mein Führer, sono soldati che versano il proprio sangue per lei!
Hitler
: Sono soltanto dei codardi! Dei traditori, degli incapaci!
Burgdorf
: Mein Führer, quello che sta dicendo è inaudito!
Hitler
: I nostri generali sono la feccia del popolo tedesco!
[sbatte le sue matite sul tavolo]
Sono uomini senza onore! Si fanno chiamare "generali" perché hanno trascorso anni all'accademia militare al solo scopo di imparare ad usare correttamente cucchiaio, coltello e forchetta! Per anni le forze armate hanno intralciato le mie iniziative! Non hanno fatto che crearmi ostacoli in tutti i modi possibili per impedire le mie mosse! Se soltanto a suo tempo avessi anche io liquidato i generali e tutti gli ufficiali delle forze armate come Stalin!
[si rimette al suo posto]
Non ho mai frequentato le accademie militari... Ma sono riuscito da solo, da solo, io sono riuscito a conquistare l'intera Europa! Traditori! Fin dall'inizio i signori generali non hanno fatto altro che ingannarmi e tradirmi! Hanno commesso un mostruoso tradimento ai danni del popolo tedesco! Ma tutti questi traditori dovranno pagarla! Pagheranno il tradimento col loro stesso sangue! Pagheranno annegando nel loro stesso sangue!
Traudl Junge
[fuori dalla sala riunioni, cerca di consolare Gerda]
: Ti prego Gerda, non perdere il controllo.
Hitler
: I miei ordini sono parole al vento... È impossibile... continuare a guidare la nazione in queste condizioni.
Ormai
è finita... La guerra è perduta... Ma se voi signori credete che io sia disposto a lasciare Berlino sappiate che vi sbagliate di grosso! Preferisco piantarmi una pallottola in testa! Fate quello che volete.
Dal film:
La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler
Scheda film e trama
Frasi del film
Himmler
:
Ormai
è un uomo finito.
Fegelein
: Che cosa ci si può aspettare da uno che oltre a non fumare, non bere, è anche vegetariano?
Himmler
: Parliamo seriamente Fegelein, dovrò prendere io la situazione in mano, Berlino cadrà entro pochi giorni quando il Führer sarà morto, con chi crede che vorranno trattare gli alleati?
Fegelein
: Come può essere tanto sicuro che vorranno trattare con lei?
Himmler
: Dopo la guerra avranno bisogno delle mie SS per ristabilire l'ordine, mi basta un'ora di colloquio con Eisenhower e lo convincerò , ho già dei primi contatti.
Fegelein
: Faccia attenzione, è alto tradimento.
Himmler
[ridendo e non prendendo in considerazione l'affermazione di Fegelein]
: Fegelein, sono altri i miei problemi, secondo lei quando sarò davanti ad Eisenhower dovrò fargli il saluto nazista o porgergli la mano ?
Fegelein
[vedendo arrivare Speer]
: Guardi chi c'è, i più attesi arrivano sempre per ultimi.
Speer
: Signori,
[rivolgendosi ad Himmler]
siete già di partenza? Volevo parlare con lei, l'ordine del Führer di distruggere tutti gli impianti civili...
Himmler
: Dolente mio caro ma devo andare ora, passi a trovarmi a Hohenlychen quando avrà occasione, io e il mio stato maggiore ci siamo spostando nel nord del Reich per offrire un maggior contributo alla difesa di Berlino.
Dal film:
La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler
Scheda film e trama
Frasi del film
"Questo è il mio testamento politico. Da quando nel 1914 impegnai le mie modeste forze come volontario nella prima guerra mondiale in cui il Reich si trovò coinvolto sono
ormai
trascorsi trent'anni. In questi tre decenni ho dedicato i miei pensieri, i miei sforzi e la mia vita unicamente al bene dell'amato popolo tedesco.
[...]
I secoli passeranno, ma dalle rovine delle nostre città e dei tanti monumenti continuerà a sgorgare con rinnovata forza l'odio per coloro che sono i responsabili di tali rovine, coloro che sono all'origine di tutto: gli esponenti e sostenitori del giudaismo internazionale."
[dettando a Traudl Junge il proprio testamento politico]
Adolf Hitler
Dal film:
La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler
Scheda film e trama
Frasi del film
Personalmente penso che le qualità dell'uomo vengono esaltate dalla sua capacità di elevarsi nella conoscenza, più che nel suo talento di coltivare antiche illusioni.
Per far questo, purtroppo, è però necessario rinunciare a un certo mondo incantato; è necessario cioè uscire dalla stanza delle fiabe e dei racconti fantastici.
Ciò può essere scomodo e anche deludente. Personalmente non lo penso. Penso che l'avventura dell'intelligenza sia molto più stimolante di quella della credulità. E che il desiderio di scoprire sia più eccitante di quello di rimanere nella stanza delle fiabe.
E credo che, comunque, sia difficile rimanerci quando la porta è
ormai
aperta.
Piero Angela
Cit. da
Viaggio nel mondo del paranormale
Frasi di Piero Angela
Nessuno di noi è in grado di fermare lo sviluppo tecnologico: perché è qualcosa che cammina per conto suo, attraverso sterminate ramificazioni che si estendono
ormai
in tutto il mondo.
[...]
. Limitarsi a denunciare i rischi dello sviluppo tecnologico non è quindi sufficiente, perché, comunque, la tecnologia continuerà ad avanzare (e la gente a usarla).
[...]
. Quello che si può fare è prender atto di questa situazione e, per quanto possibile, governarla.
Piero Angela
Cit. da
Quark Economia
Frasi di Piero Angela
Per affrontare seriamente la crisi energetica sembra
ormai
inevitabile ricorrere massicciamente alla fonte più abbondante di energia che esista, quella meno inquinante, meno costosa, più disponibile immediatamente: cioè il risparmio di energia...
Secondo certi calcoli, infatti, con il solo risparmio energetico si potrebbe «liberare» tanta energia quanta ne producono da sole le centrali nucleari, e sarebbe quindi più conveniente investire soldi e sforzi nel campo del risparmio anziché in quello della produzione di energia.
Piero Angela
Cit. da
Nel buio degli anni luce
Frasi di Piero Angela
Spesso ho, di proposito, illuminato in modo violento certi aspetti della biologia, nell'intento di proporre un dibattito salutare, necessario a una presa di coscienza dei problemi che si pongono all'uomo moderno. Basta leggere le cronache allucinanti dell'avvelenamento del pianeta, guardare il modo in cui si continuano a costruire le città, o il tipo di vita che stiamo conducendo e preparando per i nostri figli, per renderci conto che il problema non è nella tecnologia ma nel modo di utilizzarla.
Il ritardo mentale, che è innanzitutto politico e morale, sembra aver oggi annebbiato quello che è sempre stato uno degli istinti vitali più forti: la sopravvivenza della specie, quella forza che, già attraverso la selezione, premiava l'istinto materno e la difesa dei piccoli a costo del sacrificio.
Per noi, invece, il futuro sono i prossimi cinque minuti: non sembriamo disposti a sacrificare questa generazione per la prossima. Ma il problema si può rovesciare: è disposta la prossima generazione a lasciarsi sacrificare da questa?
Io penso che i giovani, quelli che desiderano diventare uomini immaginanti e non uomini-ape, si trovino
ormai
in una situazione di legittima difesa.
[Explicit]
Piero Angela
Cit. da
L'uomo e la marionetta
Frasi di Piero Angela
Ormai
Alberto non è più il figlio di Piero Angela, sono io a essere suo padre.
Piero Angela
Frasi di Piero Angela
La linea è costituita da un numero infinito di punti; il piano, da un numero infinito di linee; il volume, da un numero infinito di piani; l'ipervolume, da un numero infinito di volumi... No, decisamente non è questo, more geometrico, il modo migliore di iniziare il mio racconto. È diventata
ormai
una convenzione affermare che ogni racconto fantastico è veridico; il mio, tuttavia, è veridico.
Jorge Luis Borges
Cit. da
Il libro di sabbia ‐ Incipit
Frasi di Jorge Luis Borges
Stavo per sostenere il mio ultimo esame all'Università del Texas, ad Austin, quando seppi che mio zio, Edwin Arnett, era morto per un aneurisma, al remoto confine del continente. Provai quello che proviamo tutti quando muore qualcuno: l'angoscia,
ormai
inutile, che non ci sarebbe costato nulla essere più buoni...
Jorge Luis Borges
Cit. da
Il libro di sabbia - «There are more things» ‐ Incipit
Frasi di Jorge Luis Borges
Georgette
: Chiudete quella porta!
Suzanne
: Che cos'ha? Ti tiene il muso?
Georgette
: Trova che sorrido troppo, adesso.
Suzanne
: Ah, ti preferisce imbronciata.
Georgette
: Beh, con gli uomini, sì.
Suzanne
: Ah!
Narratore
: Nino è in ritardo. Per Amélie ci sono due spiegazioni possibili. La prima: non ha trovato la foto. La seconda: non ha ancora avuto il tempo di ricomporla, perché tre banditi, multirecidivi, che assaltavano una banca, l'hanno preso in ostaggio. Seguiti da tutti i poliziotti della zona, sono riusciti a seminarli, ma lui ha provocato un incidente. Quando ha ripreso conoscenza, non ricordava nulla. Un camionista ex detenuto l'ha raccolto, e credendolo in fuga l'ha messo in un container in partenza per Istambul. Là, è finito tra avventurieri afgani, che gli hanno proposto di andare a rubare testate missilistiche sovietiche. Ma il camion è saltato su una mina alla frontiera col Tagikistan. unico superstite, è stato accolto in un villaggio di montagna, ed è diventato militante mujahiddin. Perciò, Amélie non vede perché deve stare in quello stato per uno scemo che mangia la minestra di cavolo per tutta la vita con uno stupido portavasi in testa.
Nino
: Buongiorno.
Gina
: Buongiorno. Che cosa le porto?
Nino
: Un caffè, per piacere.
Gina
: Sì. Un caffè. Ecco il suo caffè...
Nino
: Grazie.
Amelie
:
Ormai
ha capito. Poserà il cucchiaino. Poi raccoglierà con il dito i granelli di zucchero dal tavolo. Dopodichè si girerà, e a quel punto mi parlerà.
Nino
: Mi scusi. È lei? Sì, è lei, questa.
Amelie
: Eh, no! Gina, mi devi fare un favore. Non portare quel caffè. Gli devi dare questo biglietto.
Gina
: Le tolgo la tazzina sporca. Ecco. Le porto un altro caffè?
Nino
: Ah, no, grazie. Va bene così.
Gina
: Come vuole.
Dal film:
Il favoloso mondo di Amélie
Scheda film e trama
Frasi del film
Amelie
: Sei straordinaria. Non potevi fare meglio.
Philomene
: Hai avuto dei risultati?
Amelie
: Dagli tempo.
Philomene
: In ogni caso sono pronta a rifarlo quando vuoi, tanto il guaio è fatto.
Amelie
: In che senso?
Philomene
: Biancaneve. È così che mi chiamano tutti
ormai
.
Dal film:
Il favoloso mondo di Amélie
Scheda film e trama
Frasi del film
Amelie
: Lei non ha mai saputo stringere dei rapporti con gli altri. Quando era piccola, era sempre tutta sola.
Tv
: La sera di una scintillante giornata di luglio, mentre sulle spiagge i bagnanti si divertono in un clima di ritrovata spensieratezza, e a Parigi i curiosi oppressi dal caldo ammirano i primi scoppi dei fuochi d'artificio tradizionali, Amélie Poulain, soprannominata anche "la madrina di tutti gli emarginati", o "la Madonna degli indesiderati", ha ceduto al peso dell'ennesima fatica. Sotto le finestre di una Parigi schiantata dal dolore, milioni di persone in lutto si stringono lungo il corteo funebre a testimonianza silenziosa del loro incommensurabile dolore di sentirsi
ormai
orfani.
Strano il destino di questa giovane donna privata di se stessa, eppure tanto sensibile al fascino discreto dalle piccole cose della vita. Come Don Chisciotte, lei aveva deciso di combattere l'implacabile mulino di tutte le miserie umane. Una battaglia perduta in partenza che ha logorato prematuramente la sua vita. Ad appena 23 anni, Amélie Poulain, esangue, ha lasciato che la sua breve esistenza si immergesse nel vortice del malessere universale. È allora che l'ha assalita il rimorso lancinante d'aver lasciato morire suo padre senza avere mai tentato di restituire a quest'uomo asfissiato la ventata d'aria che era riuscita a instillare in tanti altri.
Dal film:
Il favoloso mondo di Amélie
Scheda film e trama
Frasi del film
Narratore
: Questa mattina, come tutti i martedì, Dominique Bretodeau è uscito a comprare un pollo ruspante. In genere lo fa al forno con le patate saltate. Dopo aver tagliato le cosce, il
petto e le ali, il suo piacere più grande è scarnificare la carcassa ancora bollente con le dita, cominciando dal "boccone del prete". Invece no, nient'affatto, oggi Bretodeau non comprerà il pollo.
Non andrà oltre questa cabina telefonica. Questa qui. In un istante tutto gli riaffiora alla mente. La vittoria di Federico Bahamontes al giro di Francia del '59. Le sottane della zia Josette. E
soprattutto quella giornata tragica... la giornata tragica in cui vinse tutte le biglie dei compagni.
Insegnante
: Bretodeau! Bretodeau! La pinza, Bretodeau! Bretodeau, la conosci la pinza?
Dominque Bretodeau
: Un cognac, per piacere. È incredibile quello che mi è capitato. Sarà stato il mio angelo custode, non è possibile, se no. Era come se la cabina mi chiamasse. Squillava, squillava,
squillava...
Barista
: A proposito di squilli, c'è il microonde mi chiama.
Dominique
: Posso avere un altro cognac, sì?
Barista
: Hm-hm.
Cliente
: Grazie mille.
Dominique
: Strana la vita! Quando uno è piccolo il tempo non passa mai. Poi, da un giorno all'altro, ti ritrovi a 50 anni. E l'infanzia, o quel che ne resta, è in una piccola scatola, che è pure arrugginita. Lei ha già dei figli, signorina? Io ho una figlia che avrà più o meno la sua età. Sono anni che
ormai
non ci parliamo. Sembra che abbia avuto un figlio. Un maschio. Si chiama Lucas. Beh, direi che sarebbe ora di andarli a trovare prima di finire in una scatoletta a mia volta. Lei non trova?
Dal film:
Il favoloso mondo di Amélie
Scheda film e trama
Frasi del film
Centurione
: Largo! Fate largo!
Uomo
: Maledetti Romani!
Centurione
: Attento a te! C'è rimasta ancora qualche croce!
Parvus
: Eccoti bello e sistemato, Nasone!
Nasone
: Questa me la paghi caro, brutto bastardo!
Parvus
: Ah, sì?
Nasone
: Ah, ci puoi giurare! Io non la dimentico mai una faccia!
Parvus
: Ah, no?
Nasone
: Ti avverto: ti faccio sputare tutti i denti, testa di ferro che non sei altro!
Parvus
: Ma piantala, sterco di Giudeo!
Nasone
: A chi hai detto Giudeo? Io non sono Giudeo, sono un Samaritano!
Gregory
: Un Samaritano? Guarda che questo è il settore Giudeo.
Parvus
: Ma che ve ne frega! Tanto sarete tutti secchi, tra un giorno o due.
Gregory
: Non sarà importante per te, Romano, ma lo è certamente per noi. Non è così, cara?
Mrs. Gregory
: Ca va sans dir.
Gregory
: Secondo la legge abbiamo diritto ad essere crocifissi in una zona riservata esclusivamente ai Giudei.
Pharisee
: I Farisei separati dai Sadducei.
Cerese
: E gli Svedesi separati dai Ceresi.
Vittime
: Giusto! È così!
Parvus
: Va bene, va bene, ho capito. Sistemiamo subito la faccenda. Alzino la mano destra quelli che non vogliono essere crocifissi qui. Mozione respinta. Un altro!
Passante
: Ah, senta, questa croce non è mia.
Parvus
: Come?
Passante
: Ehm, non è la mia croce. La stavo tenendo a un poverino che mi sembrava stanco e...
Parvus
: Mettiti giù, che non ho tempo da perdere.
Passante
: No, capisco, e non vorrei dare fastidi, però...
Parvus
: Senti, questa è una giornataccia. Siete in centoquaranta da tirare su.
Gregory
: Senta, lui è Giudeo?
Parvus
: La vuoi fare finita?
Gregory
: Non vogliamo altri Samaritani in questa zona.
Parvus
: Ma va' a mori' ammazzato!
Passante
: Scusi, mi tirerete giù se quello torna?
Parvus
: Sì, sì, ti tireremo giù. Un altro!
Brian
: Ma perché lo fate? Voi non siete costretti a prendere ordini.
Parvus
: Io adoro gli ordini.
Sfacciato
: Non è mica male, una volta su. Ti vengono a salvare, vero?
Brian
: È un po' tardi
ormai
, non ti pare?
Sfacciato
: Oh, no, no. Staremo qui due o tre giorni, c'è tutto il tempo. Quasi tutti vengono salvati.
Brian
: Eh?
Sfacciato
: Ah, sì. Mio fratello viene sempre a salvarmi, se riesce a non scopare per più di venti minuti.
Brian
: Eh?
Sfacciato
: Quello è un assatanato, sai? S'è ripassato tutte le donne dell'Impero. Eh, eh, eh! Che ti dicevo? È arrivata la tua famiglia.
Brian
: Reg!
Reg
: Salve, fratello Brian.
Brian
: Grazie a Dio siete venuti.
Reg
: Ah, sì. Ma credo di doverti precisarti, in tutta onestà, che non siamo qui come Comitato di Salvataggio. Comunque, mi è stato chiesto di leggerti la seguente dichiarazione a nome del Movimento. "Noi del Fronte Popolare di Giudea, tra parentesi Comitato Direttivo, abbiamo l'onore di portare i nostri sentimenti di fraternità e sorellanza a te, Brian, in questa che è l'occasione del tuo martirio".
Brian
: Cosa?
Reg
: "La tua morte resterà una pietra miliare nella lotta per liberare la madrepatria, o padremàdria, dalla stretta degli aggressori imperialisti Romani, ovviamente esclusi quelli che si occupano di fogne, medicina, strade, edilizia, istruzione, viticultura, nonché ogni altro Romano che contribuisce al benessere dei Giudei di entrambi i sessi e degli ermafroditi. Firmato, a nome del F.P.G., eccetera, eccetera". E vorrei aggiungere una mia nota personale di ammirazione per ciò che stai facendo per noi, in quello che tutto sommato dev'essere per te un momento molto difficile.
Brian
: Reg! Ma che intendete fare? Io...
Reg
: Addio, Brian, e grazie.
Francis
: Addio, Brian. In bocca al lupo, eh?
Loretta
: Ottimo lavoro, Brian.
Brian
: No...
Reg
: Ai voti. Unanimità. E...
F.P.G.
: Perché è un bravo ragazzo / Perché è un bravo ragazzo / Perché è un bravo ragazzo / E nessuno lo può negar...
Loretta
: Nessuno lo può negar...
Brian
: Bastardi! Bastardi!
Centurione
: Dov'è Brian di Nazareth?!
Brian
: Brutti bigotti bastardi!
Centurione
: Ho l'ordine di liberarlo!
Brian
: Stupidi, brutti e bastardi!
Sfacciato
: Eh, sono io Brian di Nazareth.
Brian
: Cosa?
Sfacciato
: Sì, sono Brian di Nazareth.
Centurione
: Tiratelo giù!
Brian
: Sono io Brian di Nazareth!
I Vittima
: Io sono Brian!
Nasone
: Sono io Brian!
II Vittima
: Io sono Brian di Nazareth!
III Vittima
: Sentilo, anch'io sono Brian!
Brian
: Sono io Brian!
Vittime
: Io sono Brian!
Gregory
: Io sono Brian, e anche mia moglie!
Vittime
: Sono io Brian! Sono io Brian di Nazareth!
Brian
: Sono io Brian di Nazareth!
Centurione
: Così. Liberatelo senza pietà.
Sfacciato
: No, stavo solo scherzando. Non è vero che sono Brian. No, non sono Brian. Forza, rimettetemi a posto. Vi stavo solo prendendo in giro! È solo uno scherzo! Non sono lui, vi volevo solo prendere in giro! Rimettetemi in croce! Maledetti Romani! Mai che capiscano uno scherzo!
Lavoratore
: Oddio! Il Fronte Popolare Giudaico!
Parvus
: Mammamia! Gambe, gambe!
Otto
: All'attaccooo!
Lavoratori
: Il Fronte Popolare Giudaico! Il Fronte Popolare Giudaico! Il Fronte Popolare Giudaico!...
Otto
: Noi siamo il Fronte Popolare Giudaico, Squadra Suicida Scelta. Squadrone! Moner... Così imparano? Oh.
Brian
: Che razza di stronzi...
Judith
: Brian! Brian! Brian! Brian!
Brian
: Judith!
Judith
: Fantastico! Eccezionale! Reg mi ha spiegato tutto, è... grandioso quello che fai. Grazie, Brian. Io... io non ti dimenticherò mai.
Mandy
: Ah, ecco dov'eri! Avrei dovuto saperlo che saresti finito così. Se penso a tutto l'amore e l'affetto che ho sprecato per te. Beh, se è così che tratti la tua povera e vecchia madre, nell'autunno della sua vita, posso dirti soltanto: fai pure, fatti crocifiggere! Chissenefrega! Ah, chi l'avesse mai detto? Ai giovani d'oggi interessa soltanto quello...
Brian
: Mamma!
Mandy
: ...io vorrei sapere ma...
Brian
: Mamma!
Mandy
: di questo passo non c'è più religione, è inutile...
Mr. Frisbee III
: Allegria, Brian. Sai come si dice. Nella vita ci son fatti che ci fanno uscire matti. Altri ancora fan di tutto perché alfin tu sia distrutto. Ma chi affoga nella merda la pazienza mai non perda. Schiocca le dita, su! È la vita, e rose e fior vedrai che avrai. And... Always look on the bright side of life / Always look on the light side of life / If life seems jolly rotten, / There's something you've forgotten / And that's to laugh and smile and dance and sing / When you're feeling in the dumps / Don't be silly chumps / Just purse your lips and whistle. That's the thing / And... Always look on the bright side of life / Come on! / Always look on the right side of life / For life is quite absurd / And death's the final word / You must always face the curtain with a bow / Forget about your sin / Give the audience a grin / Enjoy it. It's your last chance, anyhow / So,... / Always look on the bright side of death / Just before you draw your terminal breath / Life's a piece of shit / When you look at it / Life's a laugh and death's a joke. It's true / You'll see it's all a show / Keep 'em laughing as you go / Just remember that the last laugh is on you / And... / Always look on the bright side of life / Always look on the right side of life / Come on, boy, cheer up! / Always look on the bright side of life / Always look on the bright side of life...
I Voce
: Ma... tutto qui?
II Voce
: E perché? C'è qualcosa che non va?
I Voce
: Ma... mica finirà così!
II Voce
: Ma sì! Non ti piace?
I Voce
: Veramente mi sembra un po' moscio.
II Voce
: Ma non è la vera fine! Questo è cinema! Poi ci sarà "Brian 2".
I Voce
: Ma... ma se muore il protagonista!
II Voce
: Ah... ah, sì, già, è... è vero, eh... allora vediamo, diciamo che... ecco: all'ultimo momento arriva in una biga dorata tirata da quattro cammelli una stupenda ereditiera egizia che lo scorge, si innamora, e lo tira giù dalla croce. Poi se lo porta al Cairo, lo fa diventare vice faraone e ritornare vincitor da una guerra che provoca il declino e la caduta dell'Impero Romano. Eh? Beh, che ne dici?
I Voce
: Scusa, e se invece lo lasciamo morire e poi, qualche giorno dopo, lo facciamo resuscitare?
II Voce
: No, no! Ma chi vuoi che ci creda?
Dal film:
Brian di Nazareth
Scheda film e trama
Frasi del film
Seguaci
: Maestro! Maestro!
Brian
: Ehi! C'è... c'è un'altra strada? C'è un'altra strada per arrivare al fiume?
Simon Il Sant'uomo
: Mmmmmmm.
Brian
: Ti prego, fratello, aiutami! Devo arrivare...
Seguaci
: Maestro! Maestro!
Simon
: Ooh, il mio piede! Oooh!
Brian
: Shhh!
Simon
: Accidenti, accidenti, accidenti!
Brian
: Mi dispiace. Shhh!
Simon
: Oh, maledizione, accidenti e maledizione!
Brian
: Scusami. Shhh!
Simon
: Mi zittisci pure? Diciotto anni di silenzio assoluto, e tu mi zittisci pure?
Brian
: Come?
Simon
: Ho rispettato il mio voto per diciotto anni. Non un solo suono articolato, riconoscibile, è uscito dalle mie labbra!
Brian
: Non potresti stare zitto altri cinque minuti?
Simon
: Oh,
ormai
non vale più. Tanto vale che mi diverta un po'. Tante volte, in questi diciotto anni ho avuto la voglia di gridare, cantare, urlare forte il mio nome!
Brian
: Shhh.
Simon
: Oh, sono vivo!
Brian
: Shhh.
Simon
: Hava Nagila!
Brian
: Shhh.
Simon
: Hava Nagila!
Brian
: Zitto!
Simon
: Hava Nagila!
Brian
: Su, piantala! Sta' zitto!
Simon
: Hava Nagila!
Brian
: Zitto!
Simon
: Ah! Uccelli, guardate! Alberi, ascolta...
Seguaci
: Aaah! Maestro! Maestro! Il tuo segno! Maestro!
Dennis
: La mia zucca!
Seguace Della Scarpa
: La tua scarpa!
Ragazza
: La zucca! La zucca, Maestro! Sì, la zucca è il tuo segno!
Arthur
: Dicci, maestro! Dicci qualcosa!
Brian
: Andatevene via!
Seguaci
: Ci ha benedetto! Ci ha benedetto!
Arthur
: E come dobbiamo andare via, Maestro?
Brian
: Ma che ne so? Basta che ve ne andiate, che ne so?
Seguace Della Scarpa
: Dacci un segno!
Arthur
: Ma ce l'ha già dato il segno: ci ha portati in questo posto!
Brian
: Non vi ci ho portati io! Siete voi che mi siete venuti dietro!
Seguace Della Scarpa
: Oh, è sempre un buon segno, comunque lo guardi!
Arthur
: Maestro! Il tuo popolo ha camminato mote miglia per stare con te. Sono stanchi e non hanno mangiato!
Brian
: Non è certo colpa mia se non hanno mangiato.
Arthur
: Non c'è cibo in questa montagna desolata!
Brian
: Beh, ci sono dei cespugli di ginepro, laggiù.
Seguaci
: Ohhh! Miracolo! Miracolo! Miracolo! Miracolo!
Seguace Della Scarpa
: Avete visto? Ha riempito di frutti quei cespugli soltanto con la sua parola!
Giovane
: Hanno generato bacche di ginepro, avete visto?
Brian
: Certo che hanno generato bacche di ginepro! Sono cespugli di ginepro! Che vi aspettavate?
Elsie
: Fai un altro miracolo!
Arthur
: Non lo tentate, scervellati! Non vi basta dunque il miracolo dei cespugli di ginepro?
Simon
: Ma quelli sono i miei cespugli di ginepro!
Arthur
: Essi sono un dono di Dio!
Simon
: Essi sono tutto quello che ho da mangiare! Accidenti a voi! Ehi! Ho detto via da quei cespugli! Forza, andatevene!
Harry
: Oddio! Ho commesso un errore e sto perdendo tutti i capelli. Pietà!
Cieco
: Sono guarito! Il Maestro mi ha guarito, fratelli!
Brian
: Io non l'ho toccato!
Cieco
: Ero cieco, e ora ci vedo! Aargh!
Seguaci
: Miracolo! Miracolo!
Simon
: Digli un po' di smetterla. Erano diciott'anni che non aprivo bocca, finché non è arrivato lui!
Seguaci
: Miracolo! È lui il messia!
Simon
: Mi ha anche pestato un piede!
Seguaci
: Pestaci un piede, Signore! Pestacelo!
Arthur
: Ave, o messia!
Brian
: Non sono il messia!
Arthur
: Tu sei il messia, e io me ne intendo. Ne ho seguiti parecchi.
Seguaci
: Ave, o messia!
Brian
: Io non sono il messia, volete stare a sentire? Non sono il messia, mi avete capito? Lo giuro su dio!
Ragazza
: Soltanto il vero messia nega la sua divinità!
Brian
: Che cosa? Ma così state cercando di incastrarmi! E va bene! Allora sono il messia!
Seguaci
: È lui! È lui il messia!
Brian
: E adesso, andate a fanculo!
Arthur
: Quale via ci consigli, o signore?
Brian
: Oh, come vi pare! Lasciatemi in pace!
Simon
: Tu hai detto a questa gente di mangiare le mie bacche. Mi hai quasi spezzato un piede. Hai rotto il mio voto del silenzio, e adesso cerchi anche di fregarti le mie bacche di ginepro? Aaah!
Brian
: Fermo, fermo!
Arthur
: Quest è il Messia, è il Prescelto!
Simon
: Ma quale messia?
Brian
: Fermo!
Arthur
: Un miscredente!
Seguaci
: Un miscredente!
Arthur
: Prendetelo! Morte all'eretico!
Seguaci
: Morte all'eretico! Morte all'eretico!
Brian
: Lasciatelo stare! Lasciatelo stare, fermi! Lasciatelo stare! Mettetelo giù.
Simon
: Mettetemi giù!
Brian
: Vi prego!
Judith
: Brian.
Brian
: Judith.
Dal film:
Brian di Nazareth
Scheda film e trama
Frasi del film
Gaspare
: Hmmm!
Mandy Cohen
: Oooh! E voi chi siete?
Gaspare
: Siamo i tre Re Magi.
Mandy
: Chi?
Melchiorre
: Siamo i tre Re Magi.
Mandy
: Beh, e che entrate a fare in una stalla come ladri alle due di notte? Non mi sembra tanto regale, veramente.
Baldassarre
: Siamo astrologi.
Melchiorre
: Veniamo dal londano Oriende.
Mandy
: Cos'è, mi prendete in giro?
Gaspare
: Vogliamo glorificare l'infante.
Melchiorre
: Dobbiamo rendergli omaggio.
Mandy
: Omaggio? Avete bevuto, eh? È disgustoso! Fuori, avanti, fuori!
Baldassarre
: No, senta...
Mandy
: Piombare qui con tutte queste storie di maghi e indovini! Fuori dai piedi!
Gaspare
: Ma noi dobbiamo vederlo...
Mandy
: Andate a glorificare il moccioso di qualcun altro, via!
Melchiorre
: Ci ha guidado una stella!
Mandy
: Vi ha guidato una bottiglia! Coraggio, fuori!
Melchiorre
: Dobbiamo vederlo! Gli abbiamo portado doni!
Mandy
: Fuori!
Gaspare
: Oro, incenso e mirra.
Mandy
: Ah, beh, ma perché non l'avete detto subito? Entrate. Scusate, c'è un po' di disordine... Ma la mirra che cosa sarebbe?
Baldassarre
: È un prezioso balsamo.
Mandy
: Un balzamo? Che glielo regalate a fare, un balzamo? Potrebbe morderlo!
Baldassarre
: Eh?
Mandy
: È un animale pericoloso! Fa dei balzi terribili!
Melchiorre
: Non è perigoloso!
Mandy
: Sì, altro che! È grande, con le corna...
Gaspare
: No, no, è un unguento.
Mandy
: Ah... allora perché si chiama balzamo se non fa i balzi? E così siete astrologi, eh? Lui che cos'è?
Gaspare
: Hm?
Mandy
: Dico, di che segno è?
Gaspare
: Ehm... Capricorno.
Mandy
: Ah, Capricorno. E che tipi sono?
Gaspare
: Oh, lui è il figlio di Dio, il nostro Messia.
Melchiorre
: Il re dei Giudei.
Mandy
: Lo sono tutti i Capricorni?
Gaspare
: No, no, no, no, no, solo lui.
Mandy
: Oh, mi pareva, se no sarebbero in troppi.
Melchiorre
: Qual è il nome che gli darete?
Mandy
: Uhm, Brian.
Re Magi
: Noi ti adoriamo, Brian, tu sei il Signore di noi tutti. Lode a te, Brian, e al Signore nostro padre. Amen.
Mandy
: Lo fate di mestiere?
Gaspare
: Cosa?
Mandy
: I lodatori.
Gaspare
: No, siamo i Re Magi.
Mandy
: Oh, beh, se ripassate da queste parti fatevi vivi, eh? Ah, e grazie tante per l'oro e per l'incenso, ma per la mirra non dovete disturbarvi, la prossima volta, d'accordo? Grazie, arrivederci! Beh, simpatici ragazzi, eh? Completamente fusi, però. Guarda che regali, eh! Ehi! Ehi, ma che fate? Giù le mani, è roba mia,
ormai
! Aohhh! E piantala!
Dal film:
Brian di Nazareth
Scheda film e trama
Frasi del film
Paul
: Allora. Sei pronto?
Auggie
: Pronto. Quando vuoi.
Paul
: Sono tutt'orecchie.
Auggie
: Mi ricordo quella volta che mi hai chiesto come ho iniziato a fare le foto. Beh, questa è la storia della mia prima macchina fotografica. Veramente, prima e unica. Mi segui fin qui?
Paul
: Parola per parola.
Auggie
: Dunque. Ecco come sono andate le cose. Okay. Era l'estate del '76, all'epoca del mio primo lavoro per Vinnie, l'estate del Bicentenario. Una mattina al negozio un ragazzo cominciò a rubare delle cose. Stava giù, alla scansia dei tascabili, e si infilava le riviste porno sotto la maglietta. Non l'ho visto sùbito, c'era gente intorno al bancone, ma come me ne sono accorto, ho iniziato a strillare. Lui è scappato come un coniglio, shhh! E quando sono uscito fuori dal bancone, aveva già le chiappe sulla Settima Strada. L'ho rincorso per circa un isolato, poi ho lasciato stare. Gli era caduta qualcosa mentre scappava. E... dato che non me la sentivo più di correre, l'ho raccolta, per vedere cosa fosse. Era il suo portafogli. Non c'erano soldi dentro, ma c'era la sua patente, e altre tre o quattro fotografie. Avrei potuto farlo arrestare, certo, c'era nome e indirizzo sulla patente, ma sai, mi dispiaceva. Era solo un teppistello. E una volta viste quelle foto nel portafogli, non ce l'ho più fatta ad essere veramente arrabbiato con lui. Roger Goodwin. Si chiamava così. In una di quelle foto, mi ricordo, stava in braccio alla madre.
In un'altra aveva un trofeo in mano, della scuola, e rideva, felice, come se avesse vinto alla lotteria. Proprio non me la sentivo. Un povero ragazzo di Brooklin. Non era una cosa grave. Tanto chi se ne importa di un paio di giornaletti porno? E così, mi sono tenuto il portafogli. Ehm... ogni volta che sentivo il bisogno di riportarglielo, io rimandavo, e non l'ho mai fatto. Finché arriva Natale, e io non ho niente da fare. Vinnie voleva invitarmi, ma la madre si era ammalata, e lui e la moglie erano corsi a Miami, all'ultimo minuto. Quindi me ne stavo a casa mia, quella mattina. Mi sentivo un po' solo. Quando l'occhio va sul portafogli di Roger Goodwin. Mi sono detto
: "che diavolo, perché non faccio qualcosa di buono? Mi infilo il cappotto e gli riporto il portafogli". Abitava dalle parti di Boerum Hill, nelle case popolari. Mi ricordo che faceva un freddo cane, quel giorno. Mi sono perso molte volte prima di trovarlo. Le case sono tutte uguali, laggiù. Giri nello stesso punto e credi di stare da un'altra parte.
Comunque, alla fine arrivo al palazzo che cercavo, alla casa che cercavo, e suono il campanello. Non succede niente. Penso che non ci sia nessuno. Suono di nuovo, per esserne sicuro.
Ormai
sto per andarmene; aspetto un altro po', e sento trafficare dietro la porta. E una voce di vecchia chiede
: "Chi è?". E io dico: "Sto cercando Roger Goodwin". "Sei tu, Roger?", mi dice. E dà quindici mandate per aprire la porta. Avrà avuto almeno 80 anni, se non addirittura 90! E la prima cosa che noto di lei è che è cieca. "Lo sapevo che saresti venuto, Roger", dice. "Lo sapevo che non avresti dimenticato nonna Ethel a Natale". E poi apre le braccia, e mi si avvicina per abbracciarmi. Non ho tempo per riflettere, capisci? Devo dire qualcosa in fretta. E prima che realizzo ciò che sta accadendo, le parole mi escono dalla bocca. "Proprio così, nonna Ethel", dissi, "sono tornato a trovarti per Natale". Non mi chiedere perché l'ho detto. Non ne ho la minima idea. Mi è uscito così.
D'improvviso la signora comincia ad abbracciarmi, davanti alla porta, e anch'io l'abbraccio. Era come se tutti e due avessimo deciso di giocare questo gioco senza doverne stabilire le regole. Sapeva benissimo che non ero il nipote. Era vecchia e debole, ma non così andata da non saper distinguere un perfetto sconosciuto ad uno di famiglia. Fu felice di fare come se fosse vero. E dato che non avevo di meglio da fare, fui contento di assecondarla. Insomma, entrammo in casa e passammo la giornata insieme, e quando mi chiedeva quello che facevo, io le mentivo. Le raccontai che avevo trovato lavoro in una tabaccheria, le dissi che stavo per sposarmi, inventai centinaia di storie, e lei faceva finta di credere a ogni cosa. "Ma bene, Roger", diceva, muovendo il capo e sorridendo, "ho sempre saputo che ti sarebbe andata bene". Mah. Dopo un po', cominciai ad avere fame, e siccome in casa non c'era niente da mangiare, andai a cercare un negozio lì vicino, e tornai su carico di roba. Pollo arrosto, zuppa di verdure, patate bollite, insomma un mucchio di roba.
Nonna Ethel aveva un paio di bottiglie nascoste in camera da letto, eh, eh, eh! E così fra tutti e due riuscimmo a mettere su una discreta cena di Natale. Eravamo tutti e due un po' brilli, mi ricordo, e dopo pranzo andammo a metterci di là, nel soggiorno, dove si stava seduti più comodi. Dovevo fare pipì, così a un certo punto ho chiesto scusa e sono andato al bagno, in fondo al corridoio. E qui la cosa prende un'altra piega. Era già stato stravagante giocare al nipote di nonna Ethel, ma quello che feci poi fu decisamente folle, e non me lo sono mai perdonato da allora. Entro nel bagno, e accatastate contro il muro vicino alla doccia, vedo una pila di sei o sette macchine fotografiche, del tutto nuove.
Macchinette trentacinque millimetri, ancora nella scatola. Non avevo mai scattato una foto in vita mia, e tantomeno avevo mai rubato. Ma come vidi quella pila di macchinette abbandonate nel bagno, decisi che ne volevo una tutta per me. Una come quelle. E senza pensarci un istante, ne prendo una, me la metto sotto il braccio, apro la porta del bagno e torno nel soggiorno. Non ci ho messo più di tre minuti, ma nel frattempo nonna Ethel si era addormentata. Troppo Chianti, immagino. Andai in cucina, a lavare i piatti, e in mezzo a quel fracasso lei dormiva come una bambina. Non c'era motivo di disturbarla, quindi decisi di andarmene. Non potei lasciarle neanche un biglietto di saluto, dato che era cieca. Me ne andai e basta. Misi il portafogli del nipote sul tavolo. Ripresi la macchinetta e lasciai l'appartamento. Fine della storia.
Paul
: L'hai più rivista? Sei mai tornato a trovarla?
Auggie
: Una volta, tre o quattro mesi dopo. Io stavo malissimo per il furto della macchinetta, non l'avevo neanche usata. Finalmente decisi di riportarla, ma nonna Ethel lì non c'era più. Qualcun altro viveva in quell'appartamento, e non sapeva dove fosse finita.
Paul
: Probabilmente era morta.
Auggie
: Sì, probabilmente.
Paul
: Il che vuol dire che ha passato il suo ultimo Natale con te.
Auggie
: Forse sì. Non ci avevo mai pensato.
Paul
: È stata una buona azione, Auggie. Hai fatto una bella cosa per lei.
Auggie
: Le ho mentito, le ho rubato un oggetto, e tu la chiami una buona azione?
Paul
: Beh, l'hai fatta felice. La macchinetta era sicuramente... rubata, non l'hai tolta al... al proprietario.
Auggie
: Qualsiasi cosa nel nome dell'arte, eh?
Paul
: No, non è proprio così. In fondo ne hai fatto un buon uso.
Auggie
: E tu ora hai la tua storia di Natale, no?
Paul
: Sì, immagino di sì. Il raccontare è un vero talento, Auggie. Per fare una bella storia devi sapere quali bottoni spingere. Tu sei al pari dei maestri.
Auggie
: Che vuoi dire?
Paul
: Voglio dire che è una bella storia.
Auggie
: Cazzo, se non confidi i tuoi segreti agli amici, allora che amico sei?
Paul
: Giusto. Non varrebbe la pena di vivere altrimenti, no? "Il racconto di Natale di Auggie Wren", scritto da Paul Benjamin.
Dal film:
Smoke
Scheda film e trama
Frasi del film
Auggie
: Così rinunci e te ne torni a casa.
Ruby
: Che scelta ho? Hai visto, no?, me l'ha sbattuto in faccia che non mi vuole fra i piedi.
Auggie
: Prova un po' a scriverle.
Ruby
: Sì, certo, per fare che?
Ormai
il bambino non c'è più. La vita è sua, quello che fa sono affari suoi.
Auggie
: È una ragazzina, avrà tempo a fare figli, quando sarà più grande.
Ruby
: Oddio, Auggie, continua a sognare. Se va avanti così non arriva nemmeno a 19 anni.
Auggie
: Perché non la porti in uno di quei posti per disintossicarsi?
Ruby
: Non riuscirò mai a convincerla. E poi, lo sai, ci vogliono i soldi. Ed è proprio una di quelle cose che io non ho. Sono a secco.
Auggie
: E invece no.
Ruby
: E già. E che racconto balle? Sono a secco, ti dico! Non ho un centesimo! Non ho i soldi neanche per la benzina! Ah!
Auggie
: Ti ricordi quell'affare di cui ti avevo parlato? Beh, il rimorchiatore è tornato. Sono carico.
Ruby
: Beh, buon per te.
Auggie
: No, buon per te.
Ruby
: Eh, eh, eh! Che cos'è?
Auggie
: Perché non lo apri e non lo vedi da sola?
Ruby
: Oh. Cristo, ma è piena di soldi!
Auggie
: Cinquemila dollari.
Ruby
: Per me?
Auggie
: Sono per te, tesoro.
Ruby
: Proprio miei.
Auggie
: Proprio tuoi.
Ruby
: Dio! Oh, signore! Oh, dio! Oh! Sei un angelo! Lo sai? Sei un angelo! Un angelo!
Auggie
: Oh, piantala con questa stronzata dell'angelo. Prendi i soldi, Ruby!
Ruby
: Oh!
Auggie
: Niente schiamazzi, okay? Non sopporto la gente che piagnucola.
Ruby
: Va bene, no. Scusa, scusa, scusa.
Auggie
: Voglio sapere solo una cosa.
Ruby
: Che? Qualsiasi cosa, dimmi.
Auggie
: Felicity. Non è mia figlia, vero?
Ruby
: E... Non lo so. Sì, insomma... potrebbe essere, ma anche non essere. A conti fatti, diciamo che hai il 50% di probabilità. Dipende da te, Auggie.
Dal film:
Smoke
Scheda film e trama
Frasi del film
Paul
: Stammi a sentire. Circa venticinque anni fa, un giovane andò a sciare, da solo sulle Alpi. Viene giù una valanga, e la neve inghiotte il ragazzo. Il suo corpo non fu mai ritrovato.
Rashid
: Fine.
Paul
: No, no, no. Non è finito. È l'inizio.
Rashid
: Ah.
Paul
: Suo figlio era appena un bambino all'epoca, ma gli anni passano, e anche il bambino diventa uno sciatore. E così, un giorno dello scorso inverno si allontana da solo, vuole andare a farsi una discesa. Arriva più o meno a metà percorso. Si ferma a mangiare qualcosa, vicino a una grande roccia. Proprio mentre sta aprendo il suo panino al formaggio, guarda in basso, e vede un corpo. Un corpo, lì ai suoi piedi, avvolto nel ghiaccio. Si china, per osservare più da vicino. Di colpo, ha la sensazione di guardare in uno specchio. In realtà sta guardando se stesso. Lì c'è lui, morto, e il corpo è perfettamente intatto, congelato in un blocco di ghiaccio, come se qualcuno lo avesse voluto preservare in quel preciso istante. Si avvicina ancora. Si mette carponi. Lo guarda. Fissa l'uomo morto dritto in faccia. E allora capisce che sta guardando suo padre. E la cosa assurda è che il padre, ora, è più giovane del figlio. Il bambino è diventato un uomo, e
ormai
è più vecchio di suo padre. Cosa farai oggi?
Rashid
: Non lo so. Leggerò, credo. Disegnerò un po', se sarò dell'umore. Ma stanotte voglio festeggiare, assolutamente.
Paul
: Festeggiare cosa?
Rashid
: Il mio compleanno. Ho compiuto 17 anni da 47 minuti esatti. Chi arriva così in là merita un festeggiamento.
Paul
: Buon compleanno!
Dal film:
Smoke
Scheda film e trama
Frasi del film
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