Questa è la mia vita
Frasi del film
Frasi di Questa è la mia vita
Riassunto e trama del film Questa è la mia vita
Il film è strutturato in dodici "quadri" (tableaux nel titolo originale), ispirati alla struttura a episodi di "Francesco, giullare di Dio" (1950) di Roberto Rossellini e introdotti da didascalie su modello di quelle usate nel cinema muto.
1 - Un bar - Nana vuole lasciare Paul (André S. Labarthe) - Il flipper (Un bistrot - Nana veut abandonner Paul - L'appareil à sous)
La ventiduenne Nana Kleinfrankheim (Anna Karina) ha lasciato il figlio e il marito per abitare in città, con l'intenzione di entrare nel mondo del cinema. Nell'attesa, lavora come commessa in un negozio di dischi e spera che il servizio fotografico pagato di tasca propria possa aprirle la strada della recitazione.
2 - Il negozio di dischi - 2000 franchi - Nana vive la sua vita (Le magasin de disques - Deux mille francs - Nana vit sa vie)
La scena è un unico piano sequenza nel negozio dove Nana lavora (Pathé-Marconi, sugli Champs-Élysées;[2] la ragazza serve un cliente senza riuscire ad accontentarlo (in magazzino non c'è nulla di Judy Garland).
3 - La portinaia - Paul - La passione di Giovanna d'Arco - Un giornalista (La concierge - Paul - La passion de Jeanne d'Arc - Un journaliste)
La portinaia del palazzo dove abita Nana la chiude fuori e la caccia in strada perché non paga l'affitto. Non sapendo dove andare, entra in un cinema dove proiettano La passione di Giovanna d'Arco di Carl Theodor Dreyer. La scena alterna inquadrature di Renée Falconetti sul grande schermo con primi piani di Nana che piange al buio in platea. Più tardi la ragazza ha appuntamento in un caffè con un giornalista col quale deve prendere accordi per un servizio fotografico; l'uomo le chiede se è disposta a posare nuda.
4 - La polizia - Interrogatorio di Nana (La police - Interrogatoire de Nana)
Nana viene interrogata in un commissariato di polizia, accusata di avere rubato 1000 franchi; lei sostiene di avere trovato la somma per strada.
5 - I viali periferici - Il primo uomo - La camera (Les boulevards extérieurs - Le premier homme - La chambre)
Ridotta alla disperazione, senza più un soldo, Nana nota una prostituta che aspetta clienti all'uscita dal cinema. Si lascia abbordare da un uomo e lo accompagna in una camera d'albergo, ma è evidente che non sa quanto chiedergli.
6 - Incontro con Yvette (Guylaine Schlumberger) - Un caffè di periferia - Raoul (Sady Rebbot) - Sparatoria (Rencontre avec Yvette - Un café de banlieue - Raoul - Mitraillade dehors)
Mentre passeggia in cerca di uomini da abbordare, Nana incontra per caso l'amica Yvette, che capisce subito in che situazione si trovi; la accompagna in un caffè, dove le racconta come sia diventata a sua volta prostituta, e le presenta l'uomo che la protegge, Raoul.
7 - La lettera - Ancora Raoul - Gli Champs Élysées (La lettre - Encore Raoul - Les Champs Elysées)
Seduta in un locale degli Champs Élysées, Nana scrive una lettera alla tenutaria di una casa d'appuntamenti, chiedendo di accoglierla (il testo della lettera è autentico, tratto dall'inchiesta Sacotte).[2] Sopraggiunge però Raoul, il protettore di Yvette, che le propone di lavorare con lui.
8 - I pomeriggi - I soldi - I lavandini - Il piacere - Gli alberghi (Les après-midi - L'argent - Les lavabos - Le plaisir - Les hôtels)
Raoul prende con sé Nana e la introduce professionalmente alle regole e ai rituali del mondo della prostituzione, con parole che Godard ha tratto letteralmente dall'inchiesta giornalistica.
9 - Un giovanotto - Luigi (Eric Schlumberger) - Nana si chiede se è felice (Un jeune homme - Luigi - Nana se demande si elle est heureuse)
Nana si accompagna a Raoul anche fuori dal lavoro, ma non è felice. Un giorno in un caffè, mentre Raoul parla con il suo amico Luigi, cerca di attirare danzando alla musica di un juke-box l'attenzione di un giovanotto che gioca a biliardo.
10 - Il marciapiede - Un tipo - La felicità non è allegra (Le trottoir - Un type - Le bonheur n'est pas gai)
Nana è molto più disinvolta nel suo lavoro. Viene abbordata per strada da un cliente, si recano in un albergo dove lavorano anche altre sue colleghe. L'uomo è un fotografo; le chiede un rapporto a tre e Nana trova un'amica, ma il cliente la preferisce a lei e la manda via.
11 - Place du Châtelet - Lo sconosciuto - Nana fa della filosofia senza saperlo (Place du Châtelet - L'inconnu - Nana fait de la philosophie sans le savoir)
In un ristorante del centro della città Nana attacca conversazione con un uomo che, seduto al tavolo accanto, sta leggendo. Nana lo interroga a fondo sulla comunicazione, la vita e l'amore. Il personaggio è interpretato dal filosofo del linguaggio Brice Parain, il cui mestiere è "leggere", che si lascia andare volentieri a una libera conversazione (quasi interamente mutilata nella versione distribuita in Italia).
12 - Ancora il giovanotto - Il ritratto ovale - Raoul rivende Nana (Encore le jeune homme - Le portrait ovale - Raoul revend Nana)
Nana si trova in una camera d'albergo insieme al giovanotto che aveva incontrato al tavolo da biliardo, il quale le legge un brano del racconto Il ritratto ovale di Edgar Allan Poe. È palesemente innamorato. Nana decide di rompere con Raoul, che però non ha intenzione di lasciarla andare. La porta in auto in periferia, ha deciso di cederla per denaro a un altro protettore; i due uomini litigano, estraggono le armi e sparano. Nana si accascia sull'asfalto, colpita a morte.
Curiosità sul film
Il regista su questa opera dichiarò:
Estraendo le inquadrature in questo modo [con il piano-sequenza] si fa a meno del montaggio. Basta metterle una dopo l'altra. I tecnici che hanno visto la proiezione dei "giornalieri" hanno visto più o meno quello che ha visto il pubblico. Inoltre ho girato le scene nell'ordine. Non c'è stato neppure missaggio. Il film è una serie di blocchi. Basta prendere le pietre e metterle una accanto all'altra. Tutto sta nel prendere al primo colpo la pietra giusta. L'ideale per me sarebbe di ottenere subito quel che serve, senza ritocchi. Se ce n'è bisogno vuol dire che il film è sbagliato. L'immediato è il caso. E nello stesso tempo è definitivo. Quello che voglio è il definitivo per caso.
Data di uscita
giovedì 20 settembre 1962
Poster e locandina
Attori del film Questa è la mia vita
Anna Karina | nel ruolo di Nana Kleinfrankheim |
Sady Rebbot | nel ruolo di Raoul |
André S. Labarthe | nel ruolo di Paul |
Guylaine Schlumberger | nel ruolo di Yvette |
Gérard Hoffman | nel ruolo di malavitoso |
Monique Messine | nel ruolo di Elisabeth |
Paul Pavel | nel ruolo di giornalista |
Dimitri Dineff | nel ruolo di Dimitri |
Peter Kassovitz | nel ruolo del giovane |
Eric Schlumberger | nel ruolo di Luigi |
Brice Parain | nel ruolo del filosofo |
Henri Attal | nel ruolo di Arthur |
Doppiatori italiani |
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Fiorella Betti | nel ruolo di Nana Kleinfrankheim |
Pino Locchi | nel ruolo di Raoul |
Gianfranco Bellini | nel ruolo di Paul |
Biografie correlate al film Questa è la mia vita
Soggetto e sceneggiatura
Musiche
Michel Legrand