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Aforismi Allora - parte 24
Frasi trovate
:
4.712
Si dice che ci sono quattro tipi di cavalli: eccellenti, buoni, mediocri e cattivi. Il migliore correrà piano o forte, a destra o a sinistra, secondo la volontà del cavaliere, ancor prima di vedere l'ombra della frusta; il secondo miglior cavallo farà tutto bene come il primo, ma un attimo prima che la frusta lo raggiunga; il terzo correrà quando avvertirà dolore sul corpo; il quarto correrà solo dopo che il dolore gli sarà penetrato fin nel midollo delle ossa. Immaginate un po' quanto è difficile per il quarto cavallo imparare a correre! Ascoltando questa storia, quasi tutti vorremmo essere il cavallo migliore. Se non è possibile essere il migliore, vogliamo essere il secondo dopo di lui. È questo, credo, il modo consueto di intendere questa storia e lo Zen. Può darsi che pensiate che, sedendo in zazen, scoprirete se siete tra i migliori cavalli o tra i peggiori. Qui, tuttavia, ci troviamo di fronte a un fraintendimento dello Zen. Se pensate che scopo della pratica zen sia addestrarvi a diventare uno dei cavalli migliori,
allora
avrete veramente un grosso problema. Ma non è questo il retto intendimento. Se praticate lo Zen nel modo giusto non ha alcuna importanza che voi siate il cavallo migliore o peggiore. Se considerate la misericordia del Buddha, quale pensate sia l'atteggiamento del suo cuore nei confronti dei quattro tipi di cavalli? Egli avrà più simpatia per i peggiori che non per i migliori. Quando siete decisi a praticare lo zazen con la grande mente di Buddha, scoprirete che il cavallo peggiore è quello che vale di più. Proprio nelle vostre imperfezioni troverete la base per la vostra mente ferma, la mente che cerca la via.
Shunryu Suzuki
Cit. da
Mente Zen, Mente di principiante
Frasi di Shunryu Suzuki
Artù
: Non avevo mai pensato fino ad
allora
quanto possa essere dolce essere amati da una donna sola. E per la prima volta nella mia vita ho desiderato...
Ginevra
: Cosa?
Artù
: Ciò che tutti gli uomini saggi dicono che non duri, ciò che non può essere promesso, né fatto durare più di un raggio di sole. Ma io non voglio morire senza aver sentito quel calore sul mio viso. Sposa il re, Ginevra. Ma ama l'uomo.
Ginevra
: Conosco un solo modo di amare, mio signore. E cioè col corpo, col cuore e con l'anima.
Dal film:
Il primo cavaliere
Scheda film e trama
Frasi del film
Fui sopraffatto dalla consapevolezza del patetico destino dell'uomo, del terribile significato della sua presenza. Il deserto era lì come un bianco animale paziente, in attesa che gli uomini morissero e le civiltà vacillassero come fiammelle, prima di spegnersi del tutto. Intuii
allora
il coraggio dell'umanità e fui contento di farne parte.
John Fante
Cit. da
Chiedi alla polvere
Frasi di John Fante
Artù
: Cavalieri... il mio viaggio con voi finisce qui. Il mio Dio sia con voi.
Lancillotto
: Artù! Questa guerra non riguarda Roma, non è più la tua guerra! Questi lunghi anni, passati assieme, le prove che abbiamo superato, il sangue che abbiamo versato, tutto questo, per cosa? Se non per la promessa per la libertà! E adesso che siamo così vicini, che finalmente possiamo stringerla in pugno... Guardami! Tutto ciò non conta nulla per te?
Artù
: Tu me lo chiedi? Tu che mi conosci meglio degli altri?
Lancillotto
:
Allora
non farlo! Per te qui c'è solo una morte certa Artù, ti supplico, in nome della nostra amicizia, ti scongiuro...
Artù
: Dimostrami adesso la tua amicizia e non dissuadermi, tieni stretta la libertà che ti sei guadagnato e vivila per tutti e due, io non posso seguirti Lancillotto! Ora so che tutto il sangue che ho versato, tutte le vite che ho spezzato, mi conducevano a questo momento!
Dal film:
King Arthur
Scheda film e trama
Frasi del film
Sono considerato da tutti un lavoratore instancabile, e se vogliamo considerare il pensiero e la riflessione come un lavoro,
allora
lo sono davvero, perché ho dedicato loro tutte le mie ore da sveglio. Se il lavoro invece è considerato come una prestazione eseguita in un determinato tempo e in base a un ruolo ben definito,
allora
io sono il peggiore degli scansafatiche. Ogni sforzo eseguito sotto costrizione esige un grande sacrificio in termini di energia vitale. Non ho mai pagato un tale prezzo. Al contrario ho prosperato grazie ai miei pensieri.
Nikola Tesla
Cit. da
Le mie invenzioni
Frasi di Nikola Tesla
Jim Garrison: No, non ci riesco. Non riesco a credere che l'abbiano ucciso perché voleva cambiare le cose: nella nostra epoca?
Mister X: E' stato sempre fatto..
Jim Garrison: Nel nostro Paese?
Mister X: Esiste il regicidio, signor Garrison. La politica è potere, niente di più. Non deve mica dar retta a me. Faccia il suo mestiere, usi la testa.
Jim Garrison: E' talmente enorme che mi stravolge. Testimonierà?
Mister X: Come?
Jim Garrison: Deve farlo.
Mister X: No, se lo scordi. Sarei arrestato e imbavagliato. Magari spedito in manicomio, magari peggio. E lei pure. No, io le ho dipinto lo sfondo: lei deve occuparsi dei primi piani, dei dettagli. Ma continui. Lei è l'unica persona che porterà in aula l'omicidio di John Kennedy: è importante, è un fatto storico.
Jim Garrison: E come faccio? Ancora non ho niente in mano.
Mister X: Lei non ha più scelta ormai: lei è diventato una minaccia per il sistema di sicurezza nazionale. Quelli l'avrebbero già uccisa, ma è sotto i riflettori e quindi tentano di distruggere la sua credibilità. Lo hanno già fatto in molti ambienti qui. Sia sincero, la sua sola salvezza sta nel montare un caso. Qualcosa, qualsiasi cosa: proceda con gli arresti, scateni una tempesta. Speri di raggiungere il livello di critica di massa che innesti una reazione a catena di persone che parlino,
allora
il governo scricchiolerà: si ricordi che fondamentalmente la gente ha un debole per la verità, e la verità sta tutta dalla sua parte.
Dal film:
JFK - Un caso ancora aperto
Scheda film e trama
Frasi del film
Il rasoio fa male,
il fiume è troppo basso,
l'acido è bestiale,
la droga dà il collasso,
la corda si spezza,
la pistola è proibita,
il gas puzza,
allora
viva la vita.
[da Resumé, 1926]
Dorothy Parker
Frasi di Dorothy Parker
Pensava
allora
e pensa ancora che la democrazia non debba nutrirsi di amnesia e impunità. La democrazia ha bisogno e diritto di buona memoria e giustizia.
Isabel Allende
Frasi di Isabel Allende
Nella mia vita non mancano drammi, ne ho viste di tutti i colori e ho materiale in abbondanza per scrivere, eppure, quando arriva il 7 gennaio, sono comunque in ansia. Stanotte non ho potuto dormire, si è abbattuta su di noi una tempesta, il vento ruggiva tra le querce e colpiva le finestre di casa, apogeo del diluvio biblico delle ultime settimane. Alcuni quartieri della contea sono stati inondati, i pompieri non sono riusciti a far fronte a un disastro di tali proporzioni, la gente si è riversata in strada, con l'acqua alla vita, per mettere in salvo dalla marea ciò che poteva. I mobili fluttuavano per i viali principali e alcuni animali domestici, spaventati, attendevano i padroni sui tetti delle macchine semisommerse, mentre i reporter catturavano dagli elicotteri le immagini di questo inverno in California, che sembra l'uragano in Louisiana. In alcuni quartieri non è stato possibile circolare per un paio di giorni e, quando finalmente ha spiovuto e si è vista la gravità del disastro, sono dovute intervenire squadre di immigrati latinoamericani che si son messe al lavoro per aspirare l'acqua con le pompe e portare via le macerie a mano. La nostra casa appollaiata su una collina ci preserva dalle inondazioni, in compenso le sferzate del vento che riceve frontalmente sono così forti da piegare le palme e ogni tanto riescono a sradicare di netto gli alberi più orgogliosi, quelli che non chinano la testa. A volte, nel culmine della tempesta, si alzano onde capricciose che sommergono l'unica strada di accesso;
allora
, affascinati, osserviamo dall'alto lo spettacolo inusitato della baia infuriata.
Isabel Allende
Cit. da
La somma dei giorni ‐ Incipit
Frasi di Isabel Allende
Il cileno appare infastidito del successo altrui, ma si dimostra solidale con chi ha bisogno;
allora
mette da parte la meschinità e si trasforma immediatamente nella persona più altruista e generosa di questa terra.
Isabel Allende
Cit. da
Il mio paese inventato
Frasi di Isabel Allende
Per la prima volta qualcuno parlava di quel tema, fino
allora
la morte era una faccenda taciuta, si scommetteva sull'immortalità, ciascuno con la segreta speranza di vivere per sempre.
Isabel Allende
Cit. da
Eva Luna Racconta
Frasi di Isabel Allende
Non mi sentii più triste. Imparai
allora
che a volte la morte è più potente dell'amore.
Isabel Allende
Cit. da
Eva Luna Racconta
Frasi di Isabel Allende
Barrabás arrivò in famiglia per via mare, annotò la piccola Clara con la sua delicata calligrafia. Già
allora
aveva l'abitudine di scrivere le cose importanti e più tardi, quando rimase muta, scriveva anche le banalità, senza sospettare che, cinquant'anni dopo, i suoi quaderni mi sarebbero serviti per riscattare la memoria del passato, e per sopravvivere al mio stesso terrore. Il giorno in cui arrivò Barrabás era Giovedì Santo. Stava in una gabbia lercia, coperto dei suoi stessi escrementi e della sua stessa orina, con uno sguardo smarrito di prigioniero miserabile e indifeso, ma già si intuiva - dal portamento regale della sua testa e dalla dimensione del suo scheletro - il gigante leggendario che sarebbe diventato. Era quello un giorno noioso e autunnale, che in nulla faceva presagire gli eventi che la bimba scrisse perché fossero ricordati e che accaddero durante la messa delle dodici, nella parrocchia di San Sebastián, alla quale assistette con tutta la famiglia.
Isabel Allende
Cit. da
La casa degli spiriti
‐ Incipit
Frasi di Isabel Allende
Rivedo ancora
|
la mia scuola,
|
la strada brulicante
|
di voci festose,
|
le pareti imbiancate
|
della mia aula. -
|
riascolto la voce,
|
burbera ed affettuosa,
|
dei miei maestri,
|
il suo tono amichevole. -
|
e ripenso a voi,
|
o miei antichi compagni,
|
ai nostri giochi,
|
alla nostra vita
|
vissuta insieme,
|
ai lunghi giorni
|
di pioggia e di sole
|
passati nei banchi. -
|
come mi sembra
|
ormai lontano
|
quel tempo,
|
quel tempo spensierato e felice,
|
quando bastava
|
una piccola cosa
|
per farci piangere
|
o ridere insieme! -
|
come sono ora diverso,
|
io, dal ragazzino di
allora
! -
|
quante immagini,
|
quanti pensieri,
|
quante idee, il tempo
|
ha cambiato dentro di me! -
|
come è difficile ora vivere,
|
vivere da soli,
|
vivere in questo gorgo infernale
|
che non ci dà che male. -
|
ma tu, o piccola scuola,
|
rimarrai sempre intatta
|
nei miei ricordi,
|
nella mia memoria,
|
poiché con te,
|
dentro le tue mura,
|
io ho vissuto
|
i miei momenti migliori.
Vladimir Majakovskij
Frasi di Vladimir Majakovskij
Glasgow, 12 febbraio 2013. Ore 20:43.
Quanto tempo ci vuole per ripercorrere mentalmente il film della propria vita? Io l'ho fatto stare tutto in pochi minuti e in pochi metri, sono arrivato alla fine del tunnel che porta in campo. Celtic-Juventus sta per cominciare. Ho sempre pensato che la mia storia di uomo, calciatore prima e allenatore poi, fosse percorsa da un senso ben riconoscibile. Un senso dato dalla volontà, dal sacrificio, dalla passione che ho messo ogni giorno in tutto quello che ho fatto. Ma, nei mesi durissimi del processo, questo senso credevo di averlo perduto irrimediabilmente. La sensazione che ho provato è stata quella di un vuoto tremendo, di un improvviso black out. Più mi dibattevo per avere giustizia, meno riconoscevo la mia vita. «Perché proprio a me?» era la domanda fondamentale. Non poter rispondere a questa domanda mi gettava nell'angoscia più profonda. E
allora
questa serata diventa magica non solo perché sto per esordire da allenatore in Champions League. Questa serata è magica perché chiude definitivamente il capitolo più brutto della mia vita, perché conclude il mio faticoso percorso attraverso tutto quello che è successo dal 28 maggio al 9 dicembre, giorno del mio ritorno in panchina. Questa serata è magica perché mi restituisce il Senso. Scritto proprio così, con la S maiuscola.
[Explicit]
Antonio Conte
Cit. da
Testa, cuore e gambe
Frasi di Antonio Conte
Federico Fellini
: Carlo, avrei trovato un ruolo perfetto per te nel Satyricon.
Carlo Pedersoli
: Va bene, Federì, dimmi che devo fare.
Fellini
: Trimalcione, quello che era nel triclinio di Nerone... Vedi, tu stai nudo nella piscina e i putti ti mordono il sedere.
Carlo
: Ah Federì, abbi pazienza, ma io non lo faccio. Io nudo in piscina con i putti che mi mordono il sedere, non ci sto.
Fellini
: Ma come, è il film di Federico Fellini!...
Allora
non sei un attore!.
Carlo
: Hai detto giusto Federì, non sono un attore.
Bud Spencer
Frasi di Bud Spencer
Quando vinci diventi antipatico. Mi ricordo il primo anno alla Juventus con Conte e quello precedente del settimo posto. Un errore a favore non suscitava scalpore. Eravamo simpatici
allora
.
Leonardo Bonucci
Frasi di Leonardo Bonucci
Le bellissime cetonie (care a Gozzano: «Disperate cetonie capovolte», uno dei più bei versi che siano mai stati composti nella nostra lingua) si nutrono solo di rose, e i non meno belli scarabei sacri, solo di escrementi bovini: il maschio ne confeziona una pallina, l'afferra fra i tarsi posteriori come tra due perni, e parte a marcia indietro spingendola e facendola rotolare, finché trova un terreno adatto a seppellirla:
allora
entra in scena la femmina, e vi depone un solo uovo. La larva si nutrirà del materiale (ormai non più ignobile) a cui la coppia previdente ha dedicato tanta fatica, e dopo la muta emergerà dalla tomba un nuovo scarabeo: anzi, secondo alcuni antichi osservatori, lo stesso di prima, risorto dalla morte come la Fenice.
Primo Levi
Cit. da
Ranocchi sulla luna e altri animali
Frasi di Primo Levi
- Al mio paese, di orologi ce n'erano pochi. Ce n'era uno sul campanile, ma era fermo da non so quanti anni, forse fin dalla rivoluzione: io non l'ho mai visto camminare, e mio padre diceva che neanche lui. Non aveva orologio neppure il campanaro.
-
Allora
come faceva a suonare le campane all'ora giusta?
- Sentiva l'ora alla radio, e si regolava col sole e con la luna. Del resto, non suonava tutte le ore, ma solo quelle importanti. Due anni prima che scoppiasse la guerra si era rotta la corda della campana: si era strappata in alto, la scaletta era fradicia, il campanaro era vecchio e aveva paura di arrampicarsi fino lassù per mettere una corda nuova. Da
allora
in poi ha segnato le ore sparando in aria col fucile da caccia: uno, due, tre, quattro spari. È andato avanti così finché sono venuti i tedeschi; il fucile glielo hanno preso, e il paese è rimasto senza ore.
Primo Levi
Cit. da
Se non ora, quando? ‐ Incipit
Frasi di Primo Levi
Ma sa come succede quando uno incontra una difficoltà e
allora
gli pare come se avesse fatto una scommessa e gli spiace di perderla.
Primo Levi
Cit. da
La chiave a stella
Frasi di Primo Levi
Ma venne in novembre lo sbarco alleato in Nord Africa, venne in dicembre la resistenza e poi la vittoria russa a Stalingrado, e capimmo che la guerra si era fatta vicina e la storia aveva ripreso il suo cammino. Nel giro di poche settimane ognuno di noi maturò, più che in tutti i vent'anni precedenti. Uscirono dall'ombra uomini che il fascismo non aveva piegati, avvocati, professori ed operai, e riconoscemmo in loro i nostri maestri, quelli di cui avevamo inutilmente cercato fino
allora
la dottrina nella Bibbia, nella chimica, in montagna. Il fascismo li aveva ridotti al silenzio per vent'anni. (Oro)
Primo Levi
Cit. da
Il sistema periodico
Frasi di Primo Levi
A molti, individui o popoli, può accadere di ritenere, più o meno consapevolmente, che «ogni straniero è nemico». Per lo più questa convinzione giace in fondo agli animi come una infezione latente; si manifesta solo in atti saltuari e incoordinati, e non sta all'origine di un sistema di pensiero. Ma quando questo avviene, quando il dogma inespresso diventa premessa maggiore di un sillogismo,
allora
, al termine della catena, sta il Lager. Esso è il prodotto di una concezione del mondo portata alle sue conseguenze con rigorosa coerenza: finché la concezione sussiste, le conseguenze ci minacciano. La storia dei campi di distruzione dovrebbe venire intesa da tutti come un sinistro segnale di pericolo.
Primo Levi
Cit. da
Se questo è un uomo
Frasi di Primo Levi
Quando ero piccolo e facevo i provini, li temevo. Mio padre
allora
mi diceva: "Guarda che hanno tutti due gambe come te". E poi quando ero fuori rosa, a Cesena, e volevo smettere, i miei agenti Marinelli e Valcareggi mi ripetevano "non mollare, non farlo mai". Parole che mi sono servite anche dopo.
Emanuele Giaccherini
Frasi di Emanuele Giaccherini
Così stette un gran pezzo pensando a tante cose, guardando il paese nero, e ascoltando il mare che gli brontolava lì sotto. E ci stette fin quando cominciarono ad udirsi certi rumori ch'ei conosceva, e delle voci che si chiamavano dietro gli usci, e sbatter d'imposte, e dei passi per le strade buie. Sulla riva, in fondo alla piazza, cominciavano a formicolare dei lumi. Egli levò il capo a guardare i Tre Re che luccicavano, e la Puddara che annunziava l'alba, come l'aveva vista tante volte.
Allora
tornò a chinare il capo sul petto, e a pensare a tutta la sua storia. A poco a poco il mare cominciò a farsi bianco, e i Tre Re ad impallidire, e le case spuntavano ad una ad una nelle vie scure, cogli usci chiusi, che si conoscevano tutte, e solo davanti alla bottega di Pizzuto c'era il lumicino, e Rocco Spatu colle mani nelle tasche che tossiva e sputacchiava. "Fra poco lo zio Santoro aprirà la porta" pensò 'Ntoni "e si accoccolerà sull'uscio a cominciare la sua giornata anche lui." Tornò a guardare il mare, che s'era fatto amaranto, tutto seminato di barche che avevano cominciato la loro giornata anche loro, riprese la sua sporta e disse: "Ora è tempo d'andarsene, perché fra poco comincerà a passar gente. Ma il primo di tutti a cominciar la sua giornata è stato Rocco Spatu.
[Explicit]
Giovanni Verga
Cit. da
I Malavoglia
Frasi di Giovanni Verga
Natale
: U spione a gai unnu vuliemu.
Marco Terzi
: Guarda che decido io chi entra e chi esce da questa classe.
Natale
: Ma qui nessuno di noi lo vuole.
Marco Terzi
: È vero? Sentite ragazzi Claudio ha fatto quello che doveva fare...
allora
sentiamo, doveva farsi violentare e starsene zitto? Vi ho fatto una domanda, mi volete rispondere?
Natale
: Doveva farsi rispettare se non voleva starci.
Marco Terzi
: E come? A Carmelo gli hanno trovato pure un coltello.
Natale
: Mio padre diceva sempre: "Meglio crepare che tradire".
Marco Terzi
: Tuo padre era un mafioso.
Natale
: E
allora
, ah? C'hai qualcosa da dire contro la mafia?? La mafia è bene, la mafia è giusta... Mafia. Mafia.
Marco Terzi
: Smettila Natale.
Tutti i ragazzi
: Mafia. Mafia. Mafia. Mafia.
Marco Terzi
:
[rivolto a Natale]
Fanno così solo perché hanno paura.
Natale
: Mi rispettano e fanno bene.
Marco Terzi
: No. Loro ti temono, ma non ti rispettano.
Dal film:
Mery per sempre
Scheda film e trama
Frasi del film
Perché dovrebbero chiedermi di indossare un'uniforme e andare a 10.000 miglia da casa e lanciare bombe e sparare proiettili sulla gente marrone del Vietnam, mentre i cosiddetti negri a Louisville sono trattati come cani e vengono loro negati i più semplici diritti umani? No, non ho intenzione di fare 10.000 miglia per aiutare l'omicidio e bruciare un'altra povera nazione, semplicemente per continuare il dominio dei bianchi schiavisti sulle persone più scure nel mondo. Questo è il giorno in cui questi mali devono finire. Sono stato avvertito che prendere questa posizione mi costerebbe milioni di dollari. Ma l'ho già detto una volta e lo dirò di nuovo. Il vero nemico della mia gente è qui. Io non disonoro la mia religione, la mia gente e me stesso, diventando uno strumento per asservire coloro che lottano per la propria giustizia, la libertà e l'uguaglianza. Se pensassi che la guerra possa per portare la libertà e l'uguaglianza per 22 milioni persone della mia gente, non dovrebbero convincermi, mi unirei domani. Non ho nulla da perdere se lotto per le mie convinzioni. Quindi, andrò in prigione, e
allora
? Siamo stati in carcere per 400 anni.
Muhammad Ali
Frasi di Muhammad Ali
Andate al college, state a scuola. Se possono ottenere la penicillina dal pane ammuffito,
allora
possono sicuramente fare qualcosa
[di buono anche]
con voi.
Muhammad Ali
Frasi di Muhammad Ali
Se la mia mente può concepirlo e il mio cuore può crederlo,
allora
io posso compierlo.
Muhammad Ali
Frasi di Muhammad Ali
Io sono un combattente. Credo nell'"occhio per occhio". Io non sono uno che porge l'altra guancia. Non nutro alcun rispetto per un uomo che non reagisce ai colpi. Uccidi il mio cane,
allora
è meglio che nascondi il tuo gatto.
Muhammad Ali
Frasi di Muhammad Ali
Lei
: Come sapevi qual era la mia stanza?
Lui
: Beh, vedi, io sono uno studente di giornalismo investigativo.
Lei
:
Allora
saprai anche il mio nome.
Lui
: Certo. Appena me lo dirai.
Dal film:
Tutti vogliono qualcosa
Scheda film e trama
Frasi del film
Devi dimostrare di essere degno della confraternita. Fino ad
allora
non sei nessuno.
Dal film:
Tutti vogliono qualcosa
Scheda film e trama
Frasi del film
La folla balzò in piedi come un sol uomo. E rimase in religioso silenzio. L'arbitro scandì:
‐ Sei...
Ma prima che fosse pronunciato il "sette", il pugilatore biondo si levò a fatica su un braccio; poi, raccolte tutte le forze, fu di nuovo in piedi.
Allora
la folla tornò a sedersi e riprese a gridare. Il negro incalzò l'avversario, e tutti e due, il biondo e il negro, si trovarono in mezzo al quadrato. La folla ruggiva:
‐ Buttalo giù! Buttalo giù!
Jorge Amado
Cit. da
Jubiabá ‐ Incipit
Frasi di Jorge Amado
Charles Xavier
: Non posso farcela... La mia mente..!
Wolverine
: Sì che puoi.
Charles Xavier
: N-Non reggerebbe!
Wolverine
: Sei solo un po' arrugginito.
Charles Xavier
: Tu non capisci, non è questione di essere arrugginito! Alzo gli interruttori, giro le manopole, ma il mio potere viene da qui, viene da... Ed è spezzato... Mi sento come un mio studente: indifeso! È stato un errore venire qui, è stato un errore liberare Erik, tutta questa storia è stata un errore! Mi dispiace, Logan, ma hanno mandato nel passato l'uomo sbagliato!
Wolverine
: ...Hai ragione. È vero. Infatti saresti dovuto venire tu, ma io ero l'unico che poteva affrontare il viaggio fisicamente. E non so quanto tempo mi resta qui, ma so che tanto tempo fa, anzi... Fra molto tempo a partire da ora, io sono stato il tuo studente più incapace. E tu hai dischiuso la mia mente! Tu mi hai mostrato quello che ero, che potevo essere! Io non so come farlo per te, hai ragione, io no... Ma una persona potrebbe riuscirci. Guarda... Nella mia mente.
Charles Xavier
: Hai visto cosa ho fatto a Cerebro?! Non mi vorrai nella tua testa...
Wolverine
: Non puoi farmi niente che mi sia già stato fatto, credimi. Forza...
[Charles entra nella sua mente e vede vari momenti drammatici della vita di Logan]
Charles Xavier
: Oh, povero, pover'uomo..!
Wolverine
: Guarda oltre me.
Charles Xavier
: N-No, non voglio le tue sofferenze, non voglio il tuo futuro!!
Wolverine
: Devi oltrepassare il mio futuro... Cerca il tuo, di futuro... Così... Così, bravo... Così...
[Charles entra in uno stato di trance dove si ritrova davanti il Professor X, se stesso dal futuro]
Professor X
: Charles...
Charles Xavier
: Charles!
[Ride amaramente]
Allora
ecco che ne sarà di noi. Erik aveva ragione... L'umanità ci farà questo!
Professor X
: No, se le mostriamo una via migliore...
Charles Xavier
: Ci credi ancora?!
Professor X
: Anche se una persona sbaglia, perde la strada, la strada non è perduta per sempre. Abbiamo tutti bisogno di aiuto qualche volta.
Charles Xavier
: Oh, io non sono l'uomo che ero... Apro la mia mente e la mia mente riesce quasi a sopraffarmi!
Professor X
: Tu hai paura, e Cerebro questo lo sa.
Charles Xavier
:
[Sul punto di piangere]
Tutte quelle voci..! Quel dolore! Mi fa troppo... Male!
Professor X
: Non è nel loro dolore che hai paura. Ma del tuo, Charles. E per quanto possa essere terribile, quel dolore ti renderà più forte. Se ti permetti di provarlo, di accoglierlo... Ti renderà più potente di quanto non immagini! È il dono più grande cha abbiamo, sopportare il dolore senza spezzarci. E nasce dal più umano dei poteri: la speranza. Ti prego... Devi sperare ancora per noi, Charles.
[Xavier torna in se]
Wolverine
: Hai trovato quello che cercavi?
Hank McCoy
:
[Li raggiunge dopo aver riparato il generatore di Cerebro]
È tornata l'energia.
Charles Xavier
: Sì... Sì, è vero.
[Logan gli sorride]
Dal film:
X-Men - Giorni di un futuro passato
Scheda film e trama
Frasi del film
Charles Xavier
: Che sta succedendo qui?
Wolverine
: Professore...?
Charles Xavier
: Per favore non chiamarmi così.
Bestia
: Perché, conosce quest'uomo?
Charles Xavier
: Sì, ha un'aria... Vagamente familiare. Scendi da quel lampadario, Hank!
Wolverine
: Lei... Tu cammini!
Charles Xavier
: Sei un tipo perspicace...
Wolverine
: Credevo che Erik...
Charles Xavier
: ...Perciò è sconcertante che tu non abbia visto il nostro cartello entrando. Questa è proprietà privata, mio caro. Dovrò chiedere a Hank di mandarti via.
Wolverine
: Ho paura di non potermene andare, perché sono stato mandato qui per te.
Charles Xavier
:
Allora
di' a chi ti ha mandato che sono occupato!
Wolverine
: Sarà un po' dura... Perché chi mi ha mandato sei tu.
Charles Xavier
: Che cosa?
Wolverine
: Fra circa cinquant'anni.
Charles Xavier
: Fra circa cinquant'anni? Cioè nel futuro, fra cinquant'anni?
Wolverine
: Sì.
Charles Xavier
: Io ti ho mandato dal futuro?
Wolverine
: Sì.
Charles Xavier
: Ma vaffanculo!
Wolverine
: Se avessi i tuoi poteri, sapresti che ti dico la verità.
Charles Xavier
: Come sai che non ho i miei..? Chi sei tu?
Wolverine
: Te l'ho detto!
Charles Xavier
: Sei della CIA?
Wolverine
: No.
Charles Xavier
: Mi stai spiando?
Wolverine
: Io ti conosco, Charles... Siamo amici da anni. Hai i tuoi poteri da quando avevi nove anni. So che credevi di essere impazzito all'inizio, tutte quelle voci in testa... E solo a dodici anni ti sei reso conto che le voci erano nella testa degli altri. Vuoi che continui?
Charles Xavier
: Non l'ho mai detto a nessuno...
Wolverine
: Non ancora, no... Ma lo farai... Ci serve il tuo aiuto.
Charles Xavier
: ...E va bene, hai stuzzicato il mio interesse, cosa vuoi?
Wolverine
: Dobbiamo fermare Raven. Mi serve il tuo aiuto.
Dal film:
X-Men - Giorni di un futuro passato
Scheda film e trama
Frasi del film
Hank McCoy
: Posso aiutarla?
Wolverine
: Ehm... Sì, che è successo alla scuola?
Hank McCoy
: La scuola è chiusa da anni... Lei è il padre di un allievo?
Wolverine
: Hah! Spero proprio di no! Tu chi sei?
Hank McCoy
: Sono Hank... Hank McCoy. Mi occupo della casa.
Wolverine
: ...Tu sei Bestia, ma guarda un po'! Avrai un ritardo nello sviluppo.
Hank McCoy
: Non so di che cosa lei parli ma... La prego di andarsene.
[Fa per chiudere la porta]
Wolverine
:
[Tiene la porta aperta]
Allora
, dov'è il professore?
Hank McCoy
: Non c'è nessun professore!
Wolverine
:
[Hank cerca di chiudere la porta]
Sei piuttosto forte per uno scricciolo! Da bravo, sicuro che non ci sia una bestiolina lì?
Hank McCoy
: No..!
Wolverine
: Dai, vieni fuori!
Hank McCoy
: Lui non c'è!!!
Wolverine
: Bestia, vieni fuori, forza bestiolina...
[Riesce ad aprire la porta ed entra dentro]
Hank McCoy
: Hey!! Ho detto che la scuola è chiusa, se ne deve andare!
Wolverine
: Devo prima vedere il professore.
Hank McCoy
: Non c'è nessun professore qui, gliel'ho detto!
Wolverine
: Senti ragazzino, tu ed io saremo grandi amici.
[Sferra un pugno a Hank mandandolo a terra]
...Ma ancora non lo sai!
Dal film:
X-Men - Giorni di un futuro passato
Scheda film e trama
Frasi del film
Senatore Brickman
: Stiamo rivedendo tutte le spese della nostra difesa e sono stati aperti tutti i libri dei conti in nero. Non possiamo approvare un'arma che verrà rivolta contro i nostri connazionali. Se questi "mutanti", come lei descrive, vivono già qui,
allora
vivono qui pacificamente!
Senatore Parker
: Non abbiamo un incidente da oltre dieci anni.
Senatore Davis
: Dopo quello che è successo a Cuba?!
Senatore Parker
: Non è mai stato confermato! Abbiamo nemici più reali nel mondo, i russi, i cinesi...
Senatore Brickman
: Parliamo di un decimo di un decimo di un decimo della nostra popolazione!
Bolivar Trask
: Permettetemi di leggervi una cosa.
Senatore Brickman
: Prego.
Bolivar Trask
: Questa è stata acquisita dai nostri amici della CIA, è una tesi di laurea scritta da un mutante all'università di Oxford. E cito: "Per l'uomo di Neanderthal il suo cugino mutante, l'Homo sapiens", che siamo noi, "era un'aberrazione. All'arrivo della specie umana mutata Homo Sapiens è seguita l'immediata estinzione del parente meno evoluto"
[Chiude il fascicolo]
Bene... Adesso siamo noi i Neanderthal.
Senatore Brickman
: Parli per se, professor Trask!
[I presenti nella sala ridono]
Bolivar Trask
: ...Sapete, quando avete mandato i nostri soldati in Vietnam senza armi adeguate per vincere la guerra avete sottovalutato il nemico. Tsk! Voi fatelo con questo nemico... E non sarà una schermaglia di confine dall'altra parte del mondo, sarà una guerra per le nostre strade, le nostre città, le nostre case! E nel momento in cui vi accorgerete che vi serve il mio programma... Sarà troppo tardi. E avrete perso due guerre nello spazio di una vita!
Senatore Brickman
: Ci dispiace professor Trask, ma il suo programma "Sentinella" non vedrà la luce.
Dal film:
X-Men - Giorni di un futuro passato
Scheda film e trama
Frasi del film
Wolverine
:
Allora
, mi risveglio nel mio corpo più giovane Dio sa dove, e poi?
Professor X
: Dovrai andare a casa mia e trovarmi, convincermi di tutto questo.
Wolverine
: Non potrebbe leggermi nel pensiero?
Professor X
: Non avevo i miei poteri nel 1973. Logan, tu dovrai fare per me ciò che una volta io ho fatto per te! Insegnami, guidami, ero un uomo diverso all'epoca. Dovrai avere pazienza con me.
Wolverine
: La pazienza non è il mio forte...
Magneto
: Avrai bisogno anche di me.
Wolverine
: Che cosa?
Magneto
: Dopo che Mystica ha lasciato Charles è venuta con me. E io l'ho messa su una strada pericolosa... Una strada più oscura. Serviremo entrambi fianco a fianco nel periodo in cui eravamo più distanti.
Wolverine
: ...Fantastico. E a te dove ti trovo?
Magneto
: Oh, è complicato...
Dal film:
X-Men - Giorni di un futuro passato
Scheda film e trama
Frasi del film
Sai, ora credo di ricordarmi di te... Sì, siamo venuti da te molto tempo fa a cercare il tuo aiuto! E ti dirò quello che ci hai detto tu
allora
: "Vaffanculo"!
[Rivolto a Wolverine]
Charles Xavier
Dal film:
X-Men - Giorni di un futuro passato
Scheda film e trama
Frasi del film
Come vedete quest'albero? Verde? E
allora
mettete del verde, il più bel verde della vostra tavolozza. E quest'ombra? Piuttosto blu? Non temete
allora
di dipingerla col blu più intenso possibile.
Paul Gauguin
Frasi di Paul Gauguin
Io non ho l'anima negra; e tu il sai, mio Lorenzo; nella mia prima gioventù avrei sparso fiori su le teste di tutti i viventi: chi mi ha fatto così rigido e ombroso verso la più parte degli uomini se non la loro ipocrita crudeltà? Perdonerei tutti i torti che mi hanno fatto. Ma quando mi passa dinanzi la venerabile povertà che mentre s'affatica mostra le sue vene succhiate dalla onnipotente opulenza; e quando io vedo tanti uomini infermi, imprigionati, affamati, e tutti supplichevoli sotto il terribile flagello di certe leggi ‐ ah no, io non mi posso riconciliare. Io grido
allora
vendetta con quella turba di tapini co' quali divido il pane e le lagrime: e ardisco ridomandare in lor nome la porzione che hanno ereditato dalla Natura, madre benefica ed imparziale ‐ la Natura? ma se ne ha fatti quali pur siamo, non è forse matrigna?
Ugo Foscolo
Cit. da
Ultime lettere di Jacopo Ortis
Frasi di Ugo Foscolo
[Per aver abbandonato il match contro Leonard]
Ho solo mandato tutti al diavolo. Ho seguito l'istinto. Un vero uomo si comporta così, invece mi hanno dato del traditore. Ma io non ero lì per trastullarmi e sapevo ci sarebbe stato un altro incontro. Tornato a Panama non sono uscito di casa per un mese. La gente sparlava. Solo
allora
ho capito che ero stato frainteso.
Roberto Duran
Frasi di Roberto Duran
Noi non facciamo un disco chiedendo "cosa vorrà la gente". Se oggi decidiamo di fare musica per vendere dei dischi,
allora
siamo dei coglioni.
Manuel Agnelli
Frasi di Manuel Agnelli
Le grandi notti d' estate
|
che nulla muove oltre il chiaro
|
filtro dei baci, il tuo volto
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un sogno nelle mie mani.
|
|
Lontana come i tuoi occhi
|
tu sei venuta dal mare
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dal vento che pare l' anima.
|
|
E baci perdutamente
|
sino a che l' arida bocca
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come la notte è dischiusa
|
portata via dal suo soffio.
|
|
Tu vivi
allora
, tu vivi
|
il sogno ch' esisti è vero.
|
Da quanto t' ho cercata.
|
|
Ti stringo per dirti che i sogni
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son belli come il tuo volto,
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lontani come i tuoi occhi.
|
|
E il bacio che cerco è l' anima.
Alfonso Gatto
Titolo della poesia:
Poesia d'amore
Frasi di Alfonso Gatto
Di corsa usciti a mezzo il campo, date
|
prima il saluto alle tribune. Poi,
|
quello che nasce poi,
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che all'altra parte rivolgete, a quella
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che più nera si accalca, non è cosa
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da dirsi, non è cosa ch'abbia un nome.
|
|
Il portiere su e giù cammina come
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sentinella. Il pericolo
|
lontano è ancora.
|
Ma se in un nembo s'avvicina, oh
allora
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una giovane fiera si accovaccia
|
e all'erta spia.
|
|
Festa è nell'aria, festa in ogni via.
|
Se per poco, che importa?
|
Nessun'offesa varcava la porta,
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s'incrociavano grida ch'eran razzi.
|
La vostra gloria, undici ragazzi,
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come un fiume d'amore orna Trieste.
Umberto Saba
Titolo della poesia:
Tre momenti
Frasi di Umberto Saba
Fu nelle vie di questo
|
Borgo che nuova cosa
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m'avvenne.
|
|
Fu come un vano
|
sospiro
|
il desiderio improvviso d'uscire
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di me stesso, di vivere la vita
|
di tutti,
|
d'essere come tutti
|
gli uomini di tutti
|
i giorni.
|
|
Non ebbi io mai sì grande
|
gioia, né averla dalla vita spero.
|
Vent'anni avevo quella volta, ed ero
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malato. Per le nuove
|
strade del Borgo il desiderio vano
|
come un sospiro
|
mi fece suo.
|
|
Dove nel dolce tempo
|
d'infanzia
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poche vedevo sperse
|
arrampicate casette sul nudo
|
della collina,
|
sorgeva un Borgo fervente d'umano
|
lavoro. In lui la prima
|
volta soffersi il desiderio dolce
|
e vano
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d'immettere la mia dentro la calda
|
vita di tutti,
|
d'essere come tutti
|
gli uomini di tutti
|
i giorni.
|
|
La fede avere
|
di tutti, dire
|
parole, fare
|
cose che poi ciascuno intende, e sono,
|
come il vino ed il pane,
|
come i bimbi e le donne,
|
valori
|
di tutti. Ma un cantuccio,
|
ahimé, lasciavo al desiderio, azzurro
|
spiraglio,
|
per contemplarmi da quello, godere
|
l'alta gioia ottenuta
|
di non esser più io,
|
d'essere questo soltanto: fra gli uomini
|
un uomo.
|
|
Nato d'oscure
|
vicende,
|
poco fu il desiderio, appena un breve
|
sospiro. Lo ritrovo
|
- eco perduta
|
di giovinezza - per le vie del Borgo
|
mutate
|
più che mutato non sia io. Sui muri
|
dell'alte case,
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sugli uomini e i lavori, su ogni cosa,
|
è sceso il velo che avvolge le cose
|
finite.
|
|
La chiesa è ancora
|
gialla, se il prato
|
che la circonda è meno verde. Il mare,
|
che scorgo al basso, ha un solo bastimento,
|
enorme,
|
che, fermo, piega da un parte. Forme,
|
colori,
|
vita onde nacque il mio sospiro dolce
|
e vile, un mondo
|
finito. Forme,
|
colori,
|
altri ho creati, rimanendo io stesso,
|
solo con il mio duro
|
patire. E morte
|
m'aspetta.
|
|
Ritorneranno,
|
o a questo
|
Borgo, o sia a un altro come questo, i giorni
|
del fiore. Un altro
|
rivivrà la mia vita,
|
che in un travaglio estremo
|
di giovinezza, avrà per egli chiesto,
|
sperato,
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d'immettere la sua dentro la vita
|
di tutti,
|
d'essere come tutti
|
gli appariranno gli uomini di un giorno
|
d'
allora
.
|
|
(Dal Canzoniere, Milano, Garzanti, 1951)
Umberto Saba
Titolo della poesia:
Il Borgo
Frasi di Umberto Saba
D'un colpo, quell'uomo aprì il petto di Matho, ne strappò il cuore, lo porse sulla spatola; e Sciahabarim, alzato il braccio, lo offrì al sole.
Il sole calava dietro i flutti; i suoi raggi arrivavano come lunghe frecce su quel cuore rosseggiante. Via via che i battiti scemavano l'astro s'immergeva; all'ultimo palpito sparì.
Allora
dal golfo alla laguna e dall'istmo al faro, per tutte le strade, su tutte le case e in cima a tutti i templi fu un grido solo; cessava, ripigliava; gli edifici ne tremavano; Cartagine pareva presa da un convulso: nello spasimo d'una gioia titanica, nel delirio d'una speranza senza limiti.
Narr'Havas, ebbro di orgoglio, passò il braccio intorno alla vita di Salambò, in segno di possesso; e sollevando con la destra una patera d'oro bevve al Genio di Cartagine.
Salambò s'alzò in piedi con lo sposo, una coppa in mano, per bere anche lei. Ricadde col capo indietro sulla spalliera del trono ‐ livida, irrigidita, le labbra aperte. I capelli sciolti le pendevano a terra.
Così morì la figlia di Amilcare per aver toccato il mantello di Tanit.
Gustave Flaubert
Cit. da
Salambò
Frasi di Gustave Flaubert
L'ansietà d'una condizione nuova, e forse la tensione che le provocava la presenza di quell'uomo, erano bastate a indurla a credere di possedere finalmente quella passione meravigliosa, che fin
allora
era stata là ferma nell'alto, come un grande uccello dalle piume rosa, librando le ali nello splendore dei cieli poetici; ‐ e adesso non riusciva a convincersi che quella calma in cui viveva fosse la felicità del suo sogno.
Gustave Flaubert
Cit. da
Madame Bovary
Frasi di Gustave Flaubert
La domenica, a messa, quando alzava la testa, scorgeva, scorgeva, trai fumi azzurrastri dell'incenso, il viso dolce della Vergine.
Allora
si intenerì: si sentì molle ed abbandonata come una piuma volteggiante nella tempesta; e fu quasi senza rendersene conto che si incamminò verso la chiesa, disposta a qualsiasi devozione pur di assorbirvi l'animo intero.
Gustave Flaubert
Cit. da
Madame Bovary
Frasi di Gustave Flaubert
(Rodolphe).."Eh, non sapete che ci sono anime in perenne tormento? Aspirano via via al sogno e all'azione, alle passioni più pure, ai godimenti più furibondi, e così sprofondano in ogni sorta di fantasie, di follie."
Allora
(Emma) lei lo guardò come si contempla un viaggiatore che abbia visto paesi straordinari. Riprese : "Non abbiamo nemmeno questa distrazione, noi, povere donne."
"Triste distrazione se non vi si trova la felicità."
"Ma è mai possibile trovarla?" lei domandò.
"Sì, prima o poi è possibile."
"Prima o poi è possibile- ripeté Rodolphe,- prima o poi, all'improvviso e quando ormai si disperava.
Allora
orizzonti si schiudono e pare che una voce gridi :"Eccola". Si è spinti a confidarle la nostra vita a quella certa persona, a darle tutto, a sacrificarle tutto. Non c'è bisogno di alcuna spiegazione, ci s'intende. Ci si era già confusamente visti nei sogni ‐ e la guardava. ‐ Eccolo insomma quel tesoro tanto a lungo cercato, eccolo a portata di mano, rifulgente, scintillante. Pure si dubita ancora, non si ha il coraggio di credere, si è abbagliati, al pari di chi esce dalle tenebre alla luce."
Gustave Flaubert
Cit. da
Madame Bovary
Frasi di Gustave Flaubert
Ho perduto la donna che ho amato senza lottare, senza credere in me e in lei. Poco importa quello che ho imparato dopo, non conta quanto io sia cambiato,
allora
commisi questo delitto, il delitto di lasciarla sola.
Stefano Benni
Cit. da
Di tutte le ricchezze
Frasi di Stefano Benni
- Ho conosciuto solo una persona speciale - dissi stringendo il bicchiere. - Un giorno svegliandomi le dissi: "Alice, Alice cos'è cambiato tra di noi?" E lei mi rispose: "Ma io non sono Alice!"
Allora
capii.
Stefano Benni
Cit. da
Baol
Frasi di Stefano Benni
"Che grandioso e terribile spettacolo," disse. "Certo, vedendo tutto ciò anche a un laico quale sono io viene da pensare alla regia di una mente giusta e superiore."
In quel momento, proprio nel nuvolone sovrastante Memorino, due sottonuvole rissose, spintonandosi, crearono quella situazione di malessere elettrico che spesso prelude a improvvisi fenomeni quali saette o fulmini ramificati.
Contemporaneamente in una modesta casa della periferia di Banessa, la signora Ovolina, donna di generosità e mitezza senza eguali, era riuscita dopo anni di vani tentativi a prendere la linea per partecipare al gioco televisivo Indovina il sorriso che consisteva nell'indovinare a quale personaggio famoso appartenesse l'impronta dentaria telemostrata. L'Ovolina sapeva la risposta e stava per vincere il primo premio della sua vita, nella fattispecie una cucina da otto milioni con forno autopulente e spiedo a cinque marce.
"
Allora
, signora Ovolina, sa dirci a chi appartiene questo sorriso?" disse il presentatore Mazzapone.
"Sì, il sorriso è quello di Mussola..."
In quell'istante un fulmine, nato nelle condizioni dinanzi scritte, segnò il grigio del cielo con un graffio rosso corallo e dopo aver un istante esitato sull'obiettivo da colpire, scelse una casina rosa con gerani alle finestre e una piccola antenna televisiva, scivolò giù per l'antenna, traforò la televisione e incenerì la signora Ovolina, lasciando sul tappeto solo tre etti di scorie.
"Mi dispiace, ma lei doveva dirci il nome completo," disse Mazzapone, e passò a un altro concorrente, un pluriomicida agli arresti domiciliari che vinse la cucina.
Questa manifestazione di una mente giusta e superiore non venne però avvertita dai nostri eroi, che dall'altro della montagna accompagnarono il fulmine con un "oooh" di stupore e ammirazione.
Stefano Benni
Cit. da
La Compagnia dei Celestini
Frasi di Stefano Benni
"Chi ha inventato la pallastrada?"
[Dal Libro del Grande Bastardo, capitolo 56]
Un giorno uno stregone della tribù degli Algos, che vivevano sulle montagne del Sud, si annoiava a morte, quando vide il Grande Bastardo che saliva per il sentiero, mezzo ubriaco e cantando canzonacce.
Lo stregone pensò di divertirsi alle sue spalle. Prese un grosso e rotondo frutto di majakao (leggi magiacòn) e lo fece rotolare giù per il sentiero: il majakao prese velocità e il Grande Bastardo se lo vide piombare addosso.
Istintivamente, lo respinse col piede e lo scagliò in aria.
Donna Florinda Sobbellella Algociras, che stava facendo la sfoglia, vide il majakao volarle incontro e lo respinse con un colpo di mattarello.
Il majakao finì nella tinozza del marito che stava facendo il bagno, e subito l'acqua lo rilanciò in aria.
Il figlio prese il majakao dentro la cesta del bucato che portava in testa e lo tirò sopra il filo dei panni stesi alla sorella che glielo rimandò con le mani, e il rotondo majakao volò ai piedi del nonno che con un colpo preciso del suo bastone lo infilò nella buca per cuocere il maialetto.
"Fermi!" disse
allora
il Grande Bastardo. "Stiamo inventando troppe cose in una volta."
Stefano Benni
Cit. da
La Compagnia dei Celestini
Frasi di Stefano Benni
Quando vedrò tutta la squadra dare tutto fino all'ultimo,
allora
potrò dire che avranno capito cosa significa essere la Juventus. Vale a dire non rilassarsi dopo aver vinto una partita. Noi non possiamo permettercelo, perché siamo la Juve.
Claudio Ranieri
Frasi di Claudio Ranieri
La prima qualità che deve avere un allenatore è il saper gestire mille cose. Prima c'erano meno media, meno pressioni, adesso devi essere attento a mille sfaccettature. Dipende poi da ogni situazione, perché se sei in una grande squadra devi trovare il giocatore giusto, perché poi te lo fanno pagare, per cui hai ancora più responsabilità e non sempre trovi il giocatore giusto che si ambienta subito. Se sei in una piccola società, dove devi fare bene,
allora
devi andare alla ricerca di quel giocatore che abbia lo spirito giusto.
Claudio Ranieri
Frasi di Claudio Ranieri
[Sui momenti bui]
È successo, e succede, quando perdi il divertimento per il gioco. Quando ti fai schiacciare da due cose: le aspettative che gli altri hanno nei tuoi confronti, e le distrazioni legate a tutti gli obblighi commerciali che ti stanno attorno.
Allora
devi ricordarti che quello che fai è una benedizione. Che è un gioco, semplicemente un gioco. Devi recuperare l'istinto di quando eri bambino.
Kobe Bryant
Frasi di Kobe Bryant
Se i cittadini romani sono stanchi dei servizi che hanno, noi siamo pronti a dare un nuovo volto alla città. Se invece ritengono che le amministrazioni precedenti hanno fatto un buon lavoro
allora
che continuassero a votare i vecchi partiti.
Virginia Raggi
Frasi di Virginia Raggi
Yukio
:
Allora
? Hai deciso?
Wolverine
: Che cosa?
Yukio
: Mariko dice che possiamo andare dove vogliamo. Dimmi dove.
Wolverine
: Che fai?
Yukio
: Sono la tua guardia del corpo...
Allora
, dove vuoi andare?
Wolverine
: Pensiamo a decollare prima.
Yukio
: E poi?
Wolverine
: Vedremo.
Yukio
: Interessante.
Dal film:
Wolverine l'immortale
Scheda film e trama
Frasi del film
Si accorsero
allora
che solo la vita simile alla vita di chi ci circonda, la vita che si immerge nella vita senza lasciar segno, è vera vita, che la felicità isolata non è felicità.
[...]
Era questo che amareggiava più di ogni cosa.
- Cosa posso dirvi - rispose Jura. Si mosse irrequieto sulla seggiola, si alzò, fece alcuni passi e sedette di nuovo. - Prima di tutto, domani vi sentirete meglio, ci sono i sintomi, son pronto a farmi tagliare la testa. E poi: la morte, la coscienza, la fede nella resurrezione... Volete sapere la mia opinione di naturalista? Non sarebbe meglio un'altra volta? No? Subito? Bene, come volete. Solo che è una cosa difficile, così, di punto in bianco -.....
- La resurrezione. Nella forma più volgare in cui se ne parla, a consolazione dei deboli, mi è estranea. E anche le parole di Cristo sui vivi e sui morti io le ho sempre intese in un altro modo. Dove mettereste questi immensi eserciti arruolati in tutti i millenni? Non basterebbe l'universo, le divinità, il bene e il raziocinio dovrebbero cedere il posto. In quell'avida calca animalesca sarebbero schiacciati.
- Ma, nel tempo, sempre la medesima vita, incommensurabilmente identica, riempie l'universo, a ogni ora si rinnova di innumerevoli combinazioni e trasformazioni. Ecco, voi vi preoccupate se risorgerete o meno, mentre siete già risorta, senza accorgervene, quando siete nata.
- Sentirete dolore? Sente forse il tessuto la propria dissoluzione? Cioè, in altre parole, che sarà della vostra coscienza? Ma che cos'è la coscienza? Vediamo. Desiderare coscientemente di dormire è insonnia garantita, tentare coscientemente di avvertire il lavorio del propria digestione è esattamente perturbare la sua innervazione. La coscienza è un veleno, un mezzo di autoavvelenamento per il soggetto che la applica a se stesso. La coscienza è luce, proiettata al di fuori e che illumina la strada a noi, perché non si inciampi. La coscienza sono i fari accesi davanti ad una locomotiva che corre. Rivolgete la loro luce all'interno e succederà una catastrofe.
- Dunque, che sarà della vostra coscienza? Della vostra. La vostra. Ma voi cosa siete? Qui sta il punto. Guardiamo meglio. In che modo avete memoria di voi stessa, di quale parte del vostro organismo siete cosciente? Dei vostri reni, del fegato, dei vasi sanguigni? No, per quanto ricordiate, di voi vi siete sempre accorta di una estrinsecazione, in un atto, nelle opere delle vostre mani, in famiglia, fra gli altri. E, ora, state bene attenta. L'uomo negli altri uomini, ecco che cos'è l'anima dell'uomo. Ecco che cosa siete voi, ecco di che cosa ha respirato, si è nutrita, di che cosa si è abbeverata per tutta la vita la vostra coscienza. Della vostra anima, della vostra immortalità, della vostra vita negli altri. E
allora
? Negli altri siete vissuta, negli altri resterete. Che differenza fa per voi se poi ciò si chiamerà memoria? Sarete ancora voi, entrata a far parte del futuro.
- Un ultima cosa. Non c'è nulla di cui preoccuparsi. La morte non esiste. La morte non riguarda noi. Ecco, voi avete parlato di talento, questa è un'altra cosa, una cosa nostra, scoperta da noi. E il talento, nella sua nozione più alta e più lata, è il dono della vita.
- Non vi sarà morte, dice Giovanni Evangelista: guardate come è semplice la sua argomentazione. Non vi sarà morte, perché il passato è ormai trascorso. Quasi come dire: non vi sarà morte, perché questo è già stato visto, è vecchio e ha stancato, e ora occorre qualcosa di nuovo e il nuovo è la vita eterna.
Parlando, Jura passeggiava per la stanza. - Dormite, - disse accostandosi al letto e ponendo le mani sulla testa dell'inferma. Passò qualche minuto e Anna Ivànova cominciò ad assopirsi.
Silenziosamente Jura uscì dalla camera e disse alla Egòrovna di richiamare l'infermiera. «Che diavolo,- pensò,- sto diventando una specie di ciarlatano. Mi metto pure a fare scongiuri, a curare la gente imponendo le mani».
Boris Pasternak
Cit. da
Il dottor Zivago
Frasi di Boris Pasternak
Andavano e sempre camminando cantavano eterna memoria, e a ogni pausa era come se lo scalpiccio, i cavalli, le folate di vento seguitassero quel canto.
I passanti facevano largo al corteo, contavano le corone, si segnavano. I curiosi, mescolandosi alla fila, chiedevano: "Chi è il morto?" La risposta era: "ivago." "Ah!
allora
si capisce." "Ma non lui. La moglie." "È lo stesso. Dio l'abbia in gloria. Gran bel funerale."
Boris Pasternak
Cit. da
Il dottor Zivago
‐ Incipit
Frasi di Boris Pasternak
Fu
allora
che la nostra imbarcazione si precipitò nella morsa della cateratta dove si era spalancato un abisso per riceverci. Ma ecco sorgere sul nostro cammino una figura umana dal volto velato, di proporzioni assai più grandi che ogni altro abitatore della terra. E il colore della sua pelle era il bianco perfetto della neve.
[Explicit]
Edgar Allan Poe
Cit. da
Gordon Pym
Frasi di Edgar Allan Poe
Tomás
: Perché ti copri? Chi c'è?
Julián
: Niente.
Tomás
: Che fai?
Julián
: Si è seduto?
Tomás
: Ehm, si sta sedendo... Sì. Ma chi è?
Julián
: Un amico.
Tomás
: Un amico? Che gli hai fatto?
Julián
: Sono andato a letto con sua moglie e poco tempo dopo hanno divorziato. E
allora
...
Tomás
: Sta venendo qui.
Julián
: Proprio qui?
Tomás
: Io la smetterei di fare l'idiota. Smettila di fare l'idiota!
Luis
: Julián!
Julián
: Oh ciao! Luis, come stai?
Dal film:
Truman
Scheda film e trama
Frasi del film
Era molto divertente e provocatorio, un tempo. Ora tutto è cambiato e non solo perché la recessione stringe la società in una morsa, anche se questa crisi ci farà bene, ci aiuterà a prendere coscienza dei valori, a distaccarci dal lusso ostentato, che io non ho mai vissuto, anche se mi definivano un ribelle radical-chic. In realtà, è stato l'Aids a cambiare tutto: quella libertà non c'è più stata. Quando i giovani attori mi chiedono come fosse
allora
, io rispondo "divertente" e poi dico loro, sempre: "Seguite i vostri sogni e anche le vostre paure".
Jack Nicholson
Frasi di Jack Nicholson
Harry Sanborn
:
Allora
cerchiamo di ritrovare la bussola...
Erica Barry
: Non so che farmene della bussola. Ho usato la bussola per tutta la mia stramaledetta vita!
Dal film:
Tutto può succedere
Scheda film e trama
Frasi del film
Fu nel 1927, nel seminterrato di una squallida casa di Brooklyn; là per la prima volta ho sentito pronunciare il nome di Rimbaud. Avevo
allora
trentasei anni ed ero negli abissi della mia personale e prolungata Stagione all'Inferno. Un adescante libro su Rimbaud si trascinava per casa, ma io non l'avevo mai degnato di uno sguardo. Per il motivo che odiavo la donna a cui esso apparteneva, la quale viveva
allora
con noi. Nell'aspetto, nel temperamento e nel contegno, come più tardi scopersi, era difficile immaginare qualcuno che somigliasse più davvicino a Rimbaud.
Henry Miller
Cit. da
Il tempo degli assassini ‐ Incipit
Frasi di Henry Miller
Come essere umano che va in giro al crepuscolo, all'alba, a strane ore, a ore impossibili, il senso di essere solo e unico mi fortifica a un punto tale che quando cammino in mezzo alla folla e non mi sento più un essere umano ma una semplice macchia, uno sputo, comincio a pensare a me stesso solo nello spazio, creatura unica e sola circondata dalle più belle strade vuote, bipede umano che s'aggira tra grattacieli quando tutti gli abitanti della città sono fuggiti, e sono solo
allora
e cammino e canto e regno sulla terra.
Henry Miller
Cit. da
Primavera nera
Frasi di Henry Miller
Se un umano mai osasse tradurre tutto quello che ha nel cuore, mettere giù quella che è la sua vera esperienza, quel che è veramente verità, io credo che
allora
il mondo andrebbe infranto, che si sfascerebbe in frantumi, e né dio, né accidente, né volontà potrebbe mai radunare i pezzi, gli atomi, gli elementi indistruttibili che componevano il mondo.
Henry Miller
Cit. da
Tropico del Cancro
Frasi di Henry Miller
Il mondo deve diventare carne; l'anima ha sete. Su qualunque crosta mi si fermi l'occhio, io voglio piombarci sopra, e divorare. Se vivere è il meglio che ci sia,
allora
voglio vivere, a costo di diventare cannibale. Finora ho cercato di salvare la mia pellaccia preziosa, ho cercato di conservare i pochi pezzi di carne che mi nascondono le ossa. Ne ho abbastanza. Ho raggiunto i limiti della sopportazione. Son con la schiena al muro; non posso ritrarmi più indietro. Per ciò che riguarda la storia sono morto. Se c'è qualcosa rimasto alle mie spalle, dovrà balzare all'indietro. Ho trovato Dio, ma è insufficiente. Io sono morto solo spiritualmente. Fisicamente sono vivo. Moralmente sono libero. Il mondo da cui mi son staccato è un serraglio. Erompe l'alba su di un mondo nuovo, una giungla in cui gli spiriti magri vagano con artigli aguzzi. Se io sono una iena, sono una iena magra e affamata: vado a ingrassarmi.
Henry Miller
Cit. da
Tropico del Cancro
Frasi di Henry Miller
Allora
, adesso siamo ufficialmente nemici degli Stati Uniti d'America, Victor è da qualche parte là fuori con poteri illimitati e c'è una gigantesca forza intergalattica che ha deciso di distruggere il nostro pianeta entro le prossime 24 ore. Ho saltato qualcosa?
La Cosa / Ben Grimm
Dal film:
I Fantastici Quattro e Silver Surfer
Scheda film e trama
Frasi del film
E
allora
De Jong, cerca Dzeko... trova la pancia di Aronica... che tiene il pallone, che prova a ripartire, che mette in movimento Cavani. Attenzione a Lavezzi che prova a partire, Cavani in possesso di palla, De Jong su di lui, palla verso Lavezzi. Attenzione alla sovrapposizione, il cross dentro, CAVANIIII!
[boato]
CAVANI! CAVANI! CAVANIII! HA SEGNATO... CAVANI! 2-1 NAPOLI!
[...]
Cavani, 4° gol in Champions League in questa stagione, 11° gol europeo! Sempre di più nella storia del Napoli! È l'uomo delle notti grandi, è l'uomo delle notti che valgono una vita intera, è l'uomo delle grandi partite, è l'uomo delle 5 triplette in azzurro, è l'uomo del 2-1 Napoli! E adesso cambia tutto, di nuovo...
Pierluigi Pardo
Frasi di Pierluigi Pardo
Ecco il cambio, fuori Alessandro Del Piero. E
allora
, adesso, l'unica colonna sonora dev'essere lo stadio. È un momento storico. Dentro Pepe, fuori Del Piero. Eccoci qui. Le strette di mano degli avversari, le braccia verso l'alto, questo giocatore è di tutti, è di tutto il calcio italiano, è di tutti quelli che amano il calcio, è di tutti quelli che amano il bello, è di qualsiasi bambino quando comincia a giocare a pallone, quando istintivamente rincorre un pallone, sogna di essere un grandissimo, sogna di essere un grande dentro il campo e fuori. 704 presenze, 289 goal. Sempre dalla stessa parte, sempre con la stessa maglia. Anche Colantuono, quasi con una carezza. PELLE D'OCA!
Pierluigi Pardo
Frasi di Pierluigi Pardo
Allora
prima seguiamo Del Piero e Borriello in possesso di palla, c'è anche Giaccherini dall'altra parte, occhio al movimento del Capitano, Del Piero in possesso di palla, la pressione di Manfredini, l'apertura verso Giaccherini, palla per lui, uno contro uno, Giaccherini, ancora verso Del Piero, si sta aprendo Pirlo, Del PieroOOOOOO!!! 2-0 JUVE!!! 289 in carriera, Del Piero, la forza delle idee, il piazzato nell'angolo, il Capitano di sempre, 19 anni di storia, nel giorno dell'addio come sempre, Del Piero c'è!
Pierluigi Pardo
Frasi di Pierluigi Pardo
Un ragguaglio è indispensabile. L'informazione più urgente riguarda l'immagine di copertina. La posizione - l'assembramento - delle figure è chiaramente dovuta non alla scelta delle persone ritratte, né tanto meno è casuale, spontanea. L'insieme è una composizione voluta del fotografo. Doveva essere celebrativa di un avvenimento importante. E infatti quella foto di gruppo fu eseguita per celebrare la licenza del ginnasio superiore (quinta ginnasio) nel 1921, a Cuneo. (Il ginnasio
allora
cominciava subito dopo la quarta elementare). Il fotografo era il migliore della città, di gusto torinese. Un giudizio disinteressato non può che essere positivo: ma io ho interessi esclusivi e non la amo.
Lalla Romano
Cit. da
Dall'ombra ‐ Incipit
Frasi di Lalla Romano
A SOFKA.
Non avete mai notato, signorina, che mettendo due visi in adorazione da parte e parte d'una bella santa, i pittori o gli scultori medioevali non hanno mai trascurato di dar loro una somiglianza filiale? Vedendo il vostro nome tra quelli che mi sono cari, e sotto l'egida dei quali metto i miei libri, ricordatevi di quella dolce rassomiglianza e troverete, qui, più che un omaggio, l'espressione dell'affetto fraterno che nutre per voi.
il vostro servitore
Di Balzac.
Le anime sentono tante volte il fiorire d'un'ora deliziosa proprio nel momento in cui non è ancor notte e il giorno non è più; la luce crepuscolare illumina,
allora
, con le sue sfumature e i suoi bizzarri riflessi tutti gli oggetti, e ridesta un sogno che si sposa vagamente ai giochi d'ombra e di luce. Il silenzio che regna quasi sempre in quei momenti, li fa tanto cari agli artisti, che si raccolgono, si mettono a qualche passo dalle loro opere lasciate incompiute e le giudicano e s'inebriano del soggetto, il cui senso intimo spicca
allora
agli occhi del genio. Chi non è rimasto pensieroso accanto a un amico in quegli istanti di sogno e di poesia difficilmente ne comprenderà le indicibili bellezze.
Honoré de Balzac
Cit. da
La borsa ‐ Incipit
Frasi di Honoré de Balzac
Bisogna che una donna ami sempre un uomo che le sia superiore o che sia talmente ingannata nel giudicarlo tale, che
allora
il risultato sia identico.
Honoré de Balzac
Frasi di Honoré de Balzac
Tu sei in gamba, hai talento e sai un po' di cose. Ma il talento non serve in questo mestiere se non fai le scelte giuste. Molta gente di talento vedrà il mondo a strisce per il resto della sua vita. La cosa essenziale è la disciplina perché questo gioco è sempre un grande rischio. E se non hai la disciplina di stare lontano dalle stupidaggini, dagli azzardi o come tu voglia chiamare una mossa stupida,
allora
amico mio ho paura che un giorno finirai male è inevitabile. Vuoi un mio consiglio? Fa un elenco di quello che vuoi adesso e poi programma i prossimi venticinque anni di vita per realizzarlo, lentamente, pezzo per pezzo.
Nick Wells
Dal film:
The Score
Scheda film e trama
Frasi del film
Ada Monroe
: Hai ricevuto le mie lettere?
W.P. Inman Balis
: Ne ho ricevute tre. Le tenevo sempre... le tenevo nel libro che mi hai dato, il Bartram.
Ada Monroe
: Penso d'avertene scritte almeno 103. E tu mi hai scritto?
W.P. Inman Balis
: Quando potevo. Se tu... se non le hai mai ricevute posso riassumere.
Ada Monroe
: No, no, no...
W.P. Inman Balis
: Prego perché tu stia bene. Prego di essere nei tuoi pensieri. Sei l'unica cosa che mi impedisce di scivolare in un abisso di oscurità.
Ada Monroe
: E come è stato possibile? Insieme abbiamo avuto soltanto così pochi momenti.
W.P. Inman Balis
: Sono tanti, i momenti! Sono come un sacchetto di finissimi diamanti. Non importa se sono vere o se me li sono immaginati. La curva del tuo collo, è una cosa vera? La sensazione di tenere le mie braccia quando ti ho stretta a me.
Ada Monroe
: Tu con l'aratro in un campo.
W.P. Inman Balis
: Tu che tieni un vassoio...
Ada Monroe
: E tu che non volevi entrare?
W.P. Inman Balis
: No, non volevo entrare.
Ada Monroe
: Per quello io avevo preso il vassoio, era una scusa per uscire a vederti.
W.P. Inman Balis
: Quel bacio, te l'ho dato ogni giorno del mio cammino.
Ada Monroe
: Ogni giorno ti ho aspettato, col desiderio... il desiderio di vedere il tuo viso.
W.P. Inman Balis
: Se tu riuscissi a vedermi dentro, nel mio - come lo vuoi chiamare - nel mio... nel mio spirito, è di questo che ho paura. Credo di essermi rovinato. Continuavano a volermi mettere sottoterra, ma non era ancora l'ora.
Ada Monroe
: Inman...
W.P. Inman Balis
: Ma se in me c'era... c'era del buono, l'ho perduto. Se c'era della tenerezza in me, l'ho uccisa. Cosa scriverti dopo quello che ho fatto? Quello che ho visto?
Ruby Thewes:
[Si sveglia a causa della porta aperta]
Numero uno
: chiudiamo questa porta che si gela! Numero due: chiudiamo anche questa che si gela!
[Si dirige nella capanna di suo padre ferito]
Mi tocca starmene lì con le dita piantate nelle orecchie per non sentire chi "ha una borsa di diamanti", chi "ha un vassoio in mano"! Se uno proprio vuole sguazzare nella cacca basta che siano a sentire quello che gli innamorati si sussurrano! Quindi se volete starvene a fare "picci picci" tutta la notte, io vado a dormire con lui!
[Ada si alza e si dirige nella sua capanna]
W.P. Inman Balis
:
Allora
, buonanotte.
Ada Monroe
: No... ti prego, non darmi la buonanotte.
Dal film:
Ritorno a Cold Mountain
Scheda film e trama
Frasi del film
Al ritorno ci siamo fermati ad Alcamo. È singolare la maniera in cui il sole disfa la pietra avvolgendola fino al nucleo nella vampa aurata. I contorni si sbriciolano e questo agglomerato solare si fonde nella lontananza con lo scenario di monti e di rocce su cui si è innalzato. Dapprincipio la patina del tempo fa invecchiare le cose, ma poi sopprime le tracce della storia e restituisce le opere alla natura. Queste diventano
allora
«edifici», nel senso in cui con questa parola alludiamo anche alle tane e ai nidi, come nel caso delle api, delle formiche e delle lucertole. Nel vederli siamo colti da una specie di torpore; presagiamo che qui anche la vita ha smarrito la sua dimensione storica e pulsa in guisa più istintiva ed elementare. Questa sensazione si avverte in Sicilia in modo speciale.
Ernst Jünger
Cit. da
Viaggi in Sicilia
Frasi di Ernst Jünger
Che i Titani non sono alla fine sufficienti, fu dimostrato in forma augurale dal naufragio sull'iceberg della nave battezzata con il loro nome. È ben raro che Cassandra scenda, come
allora
, nei dettagli.
Ernst Jünger
Cit. da
La forbice
Frasi di Ernst Jünger
Terra sarda, rossa, amara, virile, intessuta in un tappeto di stelle, da tempi immemorabili fiorita d'intatta fioritura ogni primavera, culla primordiale ‐ sentii la sua dolce altalena nel mare. Le isole sono patria nel senso più profondo, ultime sedi terrestri prima che abbia inizio il volo nel cosmo. A esse si addice non il linguaggio, ma piuttosto un canto del destino echeggiante sul mare.
Allora
il navigante lascia cadere la mano dal timone; si approda volentieri a caso su queste spiagge: che cosa pensare di simili fiori di loto nel mare azzurro?
[da Presso la torre saracena]
Ernst Jünger
Cit. da
Il contemplatore solitario
Frasi di Ernst Jünger
Noi conosciamo non solo la caduta degli Dei, ma anche lo smascheramento di tutti i miracoli attribuiti loro. Ogni Baal trova il suo Daniele. Incominciamo a dubitare quando il nesso, oppure 'quell'uno accanto all'altro' attraverso il quale il miracolo appare evidente, si è allentato.
Allora
il miracolo materialmente si svela come impossibile, come assurdo. Però ci si crede sempre.
Cambia solo ciò che è degno di fede, il cenno convincente sul fatto. Tuttavia questo cenno attraversava sempre il fatto. Se Filemone e Bauci si spaventano ‐ non è perché la brocca si riempie 'da sé'. Non si spaventano per il riempimento ma per il luogo del 'sé'. Quando Cristo dice: 'Tuo figlio è vivo', non intende che il cadavere adesso si riempia di vita come la brocca del vino, egli intende il figlio e la vita stessa ‐ aldilà delle trasformazioni. Ciò suscita paura e speranze: i miracoli cambiano, il tremendum rimane. Non si riferisce al gioco delle onde, ora quieto ora infuriato, ma alla silenziosa profondità dell'oceano.
Ernst Jünger
Cit. da
Filemone e Bauci. La morte nel mondo mitologico e in quello tecnico
Frasi di Ernst Jünger
La terra, di quando in quando, mostra il proprio totem, quello dell'antico Serpente, liberandosi delle sue membra, o ritraendole. Ciò spiega lo Stato universale, la sparizione di civiltà, l'estinguersi di animali, le monocolture, i deserti, l'aumento di terremoti e di esplosioni plutoniche, il ritorno dei Titani ‐ così di Atlante, che personificava l'unità, di Anteo che personificava la forza, e di Prometeo, che personificava l'astuzia della madre.
A tutto ciò si ricollegò, un tempo, la caduta degli dèi. Essi tornarono poi, coloro che avevano scacciato dal trono il Padre ‐ ciò che
allora
era la falce di diamante, che lo aveva fiaccato, erano adesso ragione e scienza.
[da I maestri]
Ernst Jünger
Cit. da
Eumeswil
Frasi di Ernst Jünger
Se a un pittore come De Chirico riuscisse di svuotare completamente una qualunque casa sulla costa mediterranea, a spogliarla del suo significato attraverso un imbiancamento, non solo a demitizzarla, ma anche a disumanizzarla, a scomporla fino agli atomi di cui è fatta e poi a ricostruirla,
allora
gli riuscirebbe nel contempo di gettare una rete magica sullo skyline di New York. Sarebbe
allora
ritornato alla griglia originaria e avrebbe dato un intero treno merci pieno di calce e mattoni in cambio di un atomo di colore.
[da L'iniziativa surrealista]
Ernst Jünger
Cit. da
Avvicinamenti
Frasi di Ernst Jünger
Anche la partita a scacchi non finisce con una vincita o con una perdita. finisce quando i pezzi bianchi e quelli neri vengono tolti dalla scacchiera e rimessi nella scatola. Rimane
allora
qualcosa di diverso dalla vittoria o dalla sconfitta ‐ rimane il ricordo di una trama che è stata tessuta, di una melodia che è stata suonata. Non rimane Scipione, rimangono Scipione e Annibale. Il primo non può e non potrà mai esistere senza il secondo. La vincita non sta nell'ultima mossa, sta nella somma finale.
[da Tempo misurabile e tempo del destino. Riflessioni di un non astrologo sull'astrologia]
Ernst Jünger
Cit. da
Al muro del tempo
Frasi di Ernst Jünger
La forma dello stato umano è determinata dal fatto che accanto a esso vi sono altri stati. Non è così da sempre, né, si spera, lo sarà sempre in futuro. Quando lo Stato sulla terra era un'eccezione, quando era insulare, o unico nel senso dell'origine, gli eserciti combattenti erano superflui, stavano al di fuori dell'immaginazione. La stessa situazione deve presentarsi dove lo Stato diventa unico in senso finale.
Allora
l'organismo dell'uomo, nel senso di ciò che è autenticamente umano, potrà manifestarsi nella sua purezza, libero dalla costrizione dell'organizzazione.
[Explicit]
Ernst Jünger
Cit. da
Lo Stato mondiale. Organismo e organizzazione
Frasi di Ernst Jünger
[Lo sguardo di Jünger è attirato da una coppia di galline di Sumatra esposta nella fagianeria del Jardin d'Acclimatation di Parigi]
Perché questo senso di gioioso stupore è così particolarmente vivo quando una forma nota e familiare, come può essere quella del gallo nostrano, si presenta sotto aspetti inattesi, in fogge che fanno pensare a quelle di isole al di là dei mari navigati sin dai tempi più antichi? È così forte per me questa impressione da muovermi talvolta al pianto.
Allora
comprendiamo quanto sia densa la sostanza di cui sono fatte le immagini familiari. Una sostanza pregna fino all'ultima cellula, e la sua superba fioritura produce l'abbondanza dal suo seno. È l'uno, l'immagine primordiale che ci diventa visibile in questo gioco magico. L'aspetto provoca pure un senso di vertigine, noi cadiamo sulla sostanza dell'aura iridata degli accidenti, come lo zampillo di una fontana. La gerarchia degli arcobaleni: pensare che anche il mondo è stato formato come un tutto, secondo un'immagine primordiale che varia in miriadi di sistemi solari.
[da Nota di diario del 16 settembre 1942, Parigi]
Ernst Jünger
Cit. da
Irradiazioni. Diario 1941-1945
Frasi di Ernst Jünger
Per chi non si ferma alla prima risposta. Un giovane andò una volta da un vecchio eremita e gli chiese una norma per vivere. L'eremita rispose: «Tendi verso il raggiungibile». L'adolescente ringraziò e disse che, se non era indiscreto, avrebbe voluto da lui un'altra parola ancora che gli servisse di viatico per la sua strada.
Allora
l'eremita aggiunse al primo consiglio il secondo:«Tendi verso l'irraggiungibile».
[da Nota di diario del 17 giugno 1941, St. Michel]
Ernst Jünger
Cit. da
Irradiazioni. Diario 1941-1945
Frasi di Ernst Jünger
Dimenticare il meglio, ritenere se stessi troppo equi è il pericolo dell'uomo privo di immaginazione. Se non ci fossero i sogni, egli morirebbe a se stesso senza lasciare traccia; ma così la notte gli restituisce il tratto delle grandi figure.
Allora
sotto la membrana giornaliera incomincia a scorrere il flusso primigenio, dall'involucro del mendicante esce il re.
[da Sulle proprie tracce]
Ernst Jünger
Cit. da
Heliopolis
Frasi di Ernst Jünger
Moltissimi dovettero sperimentare l'amarezza di morire per una causa persa, quando si vede la morte avvicinarsi da lontano ma inesorabile.
Allora
doveva considerarsi fortunato chi nell'avversario riconosceva il proprio nemico e poteva cadere senza nutrire in petto alcun dubbio. Molti però, e proprio i migliori, i più valorosi e i più acuti, si videro abbandonati all'annientamento senza soggiacere al fascino delle bandiere e delle insegne militari, mentre per essi il destino era di sacrificare la vita avvinti da quella malia.
[da La semina]
Ernst Jünger
Cit. da
La pace
Frasi di Ernst Jünger
Non ci sono ore in cui si dovrebbe essere amati da ogni cosa, come un fiore sbocciato in selvaggia innocenza? Ore in cui l'eccesso ci fa schizzare via come proiettili dalle corsie dell'abitudine? Solo
allora
incominciamo a volare, e solo nell'incertezza si mira in alto.
[da Lettera dalla Sicilia all'uomo nella luna]
Ernst Jünger
Cit. da
Foglie e pietre
Frasi di Ernst Jünger
C'è un elemento che non viene mai descritto abbastanza chiaramente: è il momento in cui l'uomo, appostato in agguato, ti compare davanti al volto a brevissima distanza. Un brivido, che non si può paragonare con nessun'altra sensazione, corre
allora
attraverso i sensi. Già i nostri lontani antenati, che lottarono contro bestie gigantesche devono aver avvertito che l'uomo è certamente un avversario d'altra natura e anche per noi che siamo abituati a restare intere settimane in mezzo agli orrori, questo incontro rappresenta sempre la prova di forza più dura.
[da Linea principale di resistenza]
Ernst Jünger
Cit. da
Boschetto 125. Una cronaca delle battaglie in trincea nel 1918
Frasi di Ernst Jünger
I comandanti dei plotoni della terza compagnia avevano l'abitudine di trascorrere assieme le ore che precedevano il tramonto. In quel momento del giorno i nervi erano freschi, tutti i dettagli riacquistavano il proprio valore, e si continuava instancabilmente a ribadirli in infiniti colloqui. Se ci si incontrava la mattina, dopo notti di pioggia, di fuoco e di mille tensioni diverse,
allora
tutti i pensieri erano sconnessi e taglienti, si passava l'uno accanto all'altro col volto accigliato, oppure il malumore esplodeva in manifestazioni che, in tempo di pace, avrebbero offerto materia sufficiente a sedute di corte marziale di intere settimane.
Ernst Jünger
Cit. da
Il tenente Sturm ‐ Incipit
Frasi di Ernst Jünger
Il treno si fermò a Bazancourt, una cittadina della Champagne. Scendemmo. Con rispettosa incredulità tendemmo l'orecchio al rimbombo lento e ritmato del fronte, simile a quello di un laminatoio, una melodia che poi, per lunghi anni, ci sarebbe stata familiare. Lontano, la nuvola bianca di uno shrapnel si dissolveva nel cielo grigio di dicembre. Il respiro della battaglia aleggiava tutt'intorno, mettendo addosso a ognuno un brivido strano. Sapevamo noi
allora
che quel sordo brontolio dietro l'orizzonte, crescendo fino a diventare tuono ininterrotto, prima uno poi un altro, ci avrebbe inghiottiti tutti?
Ernst Jünger
Cit. da
Nelle tempeste d'acciaio ‐ Incipit
Frasi di Ernst Jünger
Gli uomini hanno, come gli alberi, il loro lato esposto al vento e, come le montagne, la loro parete Sud. Dobbiamo solo cercare l'accesso ai pendii dei loro vigneti, alle miniere dei loro tesori.
Allora
daranno l'oro e il vino là dove nessuno se l'aspettava.
Ernst Jünger
Cit. da
La capanna nella vigna. Gli anni dell'occupazione
Frasi di Ernst Jünger
Jeanne
: Perché non ritorni in America?
Paul
:
[Suona l'armonica. Smette. Fa una pausa]
Non lo so. Brutti ricordi, forse.
Jeanne
: Brutti ricordi?
Paul
: Mio padre era un... ubriacone, rozzo, attaccabrighe, sparaballe, super... puttaniere. Era... un tipo duro. Mia madre era molto... molto poetica. Ubriacona, anche lei. E... mi ricordo una volta, quando... quand'ero bambino, che l'avevano arrestata tutta nuda, vivevamo in un paesetto, una comunità agricola, una specie di fattoria. Tornavo dalla scuola e lei... non c'era. Si trovava in galera, o chissà dove. Io... sì, io dovevo mungere la mucca, ogni mattina e ogni sera. Non mi piaceva ma... mi ricordo una volta che m'ero... vestito perché avevo invitato una ragazza a una partita di pallacanestro. Stavo già uscendo quando mio padre dice: "Devi andare a mungere la vacca". E io dico: "Mi fai il piacere di farlo tu per me?". E lui grida: "No! Mungi la vacca e non rompere". Era molto tardi quando uscii, neanche il tempo di cambiarmi... le scarpe erano... tutte sporche di merda di vacca e quando arrivai dalla ragazza, la macchina puzzava tutta di merda anche lei. Ah, non lo so, non mi riesce mai di trovare dei bei ricordi.
Jeanne
: Neanche uno?
Paul
: Uno, forse. C'era un brav'uomo, un nostro vicino, era vecchio e così povero, s'ammazzava di fatica... Io scavavo un fosso per lo scolo delle acque, proprio al confine. Lui portava una tuta e fumava una grande pipa. Sai, il più delle volte non ci metteva il tabacco, lui odiava il lavoro. C'era caldo e polvere e... mi faceva male la schiena e mi...
allora
mi mettevo a guardare la sua saliva che scivolava lungo il cannello e si raccoglieva all'estremità della pipa. E scommettevo con me stesso sul momento in cui sarebbe caduta la goccia. Mai l'ho imbroccata, non l'ho mai vista cadere la goccia.
[Pausa]
Quando ero stufo di scommesse me ne andavo in giro per la campagna. Noi avevamo un bellissimo... sai mia madre mi aveva insegnato ad amare la natura e... ed è tutto quello che ha saputo insegnarmi.
[Pausa]
E lì davanti alla casa avevamo una enorme... distesa, un campo, coltivato a senape... e avevamo un cane nero molto bravo. Si chiamava Dutch e correva per tutto il campo a caccia di conigli ma non riusciva a vederli... così doveva fare dei gran balzi al di sopra della senape e dare occhiate velocissime per vedere dov'erano i conigli e questo... mi sembrava molto bello, anche se i conigli non li ha presi mai.
Dal film:
Ultimo tango a Parigi
Scheda film e trama
Frasi del film
Jeanne
:
Allora
, come vedi il matrimonio?
Paul
: Il matrimonio?
Jeanne
: Sì.
Paul
: Lo vedo dappertutto, ogni momento.
Jeanne
: Come "dappertutto"?
Paul
: Ma sì: sui muri, sulle facciate dei palazzi...
Jeanne
: Sui muri? Sulle facciate?
Paul
: Sui cartelloni pubblicitari... Di che cosa parla la pubblicità? Che cosa ti offre?
Jeanne
: Bah... Delle automobili, dell'olio di semi, delle sigarette...
Paul
: No. Il tema della pubblicità è la giovane coppia: la coppia prima del matrimonio senza figli, poi la stessa coppia dopo il matrimonio coi bambini. Il matrimonio, insomma: il matrimonio perfetto, ideale, riuscito. Cosa trovavi fra le mura buie delle chiese? Un marito distrutto dalle responsabilità e una moglie musona. Invece, adesso, il matrimonio della pubblicità è un matrimonio sorridente.
Jeanne
: Sorridente sui manifesti...
Paul
: Sì, certo, sui manifesti. Ma insomma, io dico: perché no? Prendiamolo sul serio il matrimonio dei manifesti: il matrimonio pop.
Jeanne
: Pop... Ed ecco qua la formula: a gioventù pop matrimonio pop! Ma... se il matrimonio pop non funziona?
Paul
: Se non funziona lo si ripara come un'automobile: gli sposi sono due operai in tuta di lavoro che si chinano sul motore e lo riparano.
Jeanne
: E in caso di adulterio? Che ne è del matrimonio pop?
Paul
: In caso di adulterio al posto di due operai ce ne sono tre, quattro...
Jeanne
: E l'amore? Anche l'amore è pop?
Paul
: Ah no, l'amore no, l'amore non è pop.
Jeanne
: E se l'amore non è pop,
allora
, che succede?
Paul
: Gli operai entrano in un appartamento segreto, si levano le tute, e ridiventano uomini, donne, e fanno l'amore.
Dal film:
Ultimo tango a Parigi
Scheda film e trama
Frasi del film
Jeanne
: Lo sai perché mi sono innamorata?
Paul
: Dillo, ti supplico.
Jeanne
: Perché lui ha trovato il modo giusto per farmi innamorare.
Paul
: E tu vuoi che l'uomo che ami, ti protegga e abbia cura di te.
Jeanne
: Certo.
Paul
: Vuoi che questo forte, ruggente e possente guerriero costruisca una fortezza dove puoi rifugiarti, in modo che tu non debba mai aver paura, non debba mai sentirti sola, non debba sentirti esclusa... È questo che cerchi, vero?
Jeanne
: Sì.
Paul
: Non lo troverai mai.
Jeanne
: Ma io l'ho già trovato.
Paul
: Be', non passerà molto che si costruirà lui una fortezza per sé, fatta con le tue tette, con la tua vagina, il tuo sorriso, il tuo odore... Una fortezza dove lui si sentirà al sicuro e così stupidamente virile che vorrà la tua riconoscenza sull'altare del suo cazzo.
Jeanne
: Io l'ho trovato quest'uomo.
Paul
: No, tu sei sola, sei tutta sola, e non potrai liberarti di questa sensazione di completa solitudine finché non guarderai la morte in faccia. E poi neanche: guarda, questa non è che una stronzata romantica... Finché non sarai capace di guardare nella morte, nel buco del suo culo, sprofondando in un abisso di paura. E
allora
forse, solamente
allora
, forse riuscirai a trovarlo.
Jeanne
: Ma io l'ho trovato quest'uomo: sei tu, sei tu quest'uomo.
Dal film:
Ultimo tango a Parigi
Scheda film e trama
Frasi del film
[Le Iso]
Si manifestarono loro. Come una fiamma. In realtà non venivano da nessun luogo preciso, insomma le condizioni erano adatte e vennero alla luce. per secoli abbiamo sognato gli dei, spiriti, alieni, una intelligenza superiore alla nostra... E le ho trovate proprio qui, come fiori nel deserto. Erano molto ingenue, sagge oltre ogni immaginazione. Erano uno spettacolo. Tutto ciò che pensavo che avrei trovato nel sistema: controllo, ordine, perfezione, niente importava più. Quello che sino ad
allora
pensavo perfetto non contava più. Le Iso infransero tutto. Le possibilità del loro codice nativo, il loro Dna digitale... Malattie, storia, scienze, filosofia, ogni idea che l'uomo avesse avuto sull'Universo andava messa in discussione. Improvvisazione bio digitale, capisci? Le Iso sarebbero state il mio dono al mondo.
Kevin Flynn
Dal film:
Tron Legacy
Scheda film e trama
Frasi del film
Mia madre è morta, e da
allora
non ho più potuto guardare la sua camera da letto. Mi farebbe ammalare. Sono sempre stato un mammone.
Little Richard
Frasi di Little Richard
Quando ti siedi a pensare a ciò che è davvero la musica rock 'n' roll,
allora
devi cambiare quella domanda. Se è suonato con un up-tempo, si chiama rock 'n' roll; ad un tempo regolare, si chiama rhythm and blues.
Little Richard
Frasi di Little Richard
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