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Indice degli autori
Aforismi Deve - parte 13
Frasi trovate
:
3.420
Una
deve
soffrire per essere bella.
[One must suffer tobe beautiful]
[Frase promozionale]
Dal film:
Coco avant Chanel
Scheda film e trama
Frasi del film
[Jack e Wang giocano a Fan-Ta, un gioco d'azzardo]
Jack
: Incredibile, non lo vuoi mollare questo fan.
Wang
: Ecco qua! Vai! Un altro fan, avanti!
Jack
: guarda che è incredibile! Ne vuole un altro! Toh, tieni!
Cinese al Tavolo
: Basta! Basta! ...Ai!
Jack
: Allora, si può sapere che cos'è?
Wang
: Uno per me... fan, fan ancora fan.
Jack
: io sono venuto a giocare a fan-ta, non a vedere vincere te! Forza... Haaa!
Jack
: Ah ah ah. E' la mia giornata, che devo dirvi? Ah ah, perché ve ne andate? Non vi è piaciuto? Ah ah ah. Che cosa ha detto il cinese? Traduci!
Wang
: Che i principianti hanno foruna. E qualcos'altro... Ora chiude.
Jack
: Chiude? E perché? Non è neppure giorno e ha ancora qualche centinaio di dollari da perdere. Ma che gli ha preso?... Ah meglio così, sennò tra venti munuti non avrai più neanche la camicia! Eh, mi dispiace portarti via tutti questi soldi... Tanto la prossima volta organizzerai contro di me un agguato talmente rapido che non mi accorgerò neanche che te li sei ripresi.
Wang
: No!
Jack
: Ah, figurati... Presto vinti, presto persi!
Wang
: NO! Non la prossima volta! Adesso!
Jack
:
Deve
finire male tra noi, eh? Spero proprio di no, perché sono convinto che noi due, nonostante la differenza siamo legati da una vecchia amicizia, visto che praticamente siamo californiani tutti e due... E allora va a cagare! In fondo è un gioco.
Wang
: O il doppio o niente! Con questo coltello, taglio una bottiglia in due di netto. O il doppio o niente!
Jack
: Eh... Puttanate!
Wang
: O il doppio o niente!
Jack
: Ma perché? Non fare lo stupido!
Wang
: Mi servono soldi!
Jack
: Questi sono più di mille dollari!
Wang
: 1.148 per l'esattezza, Jack.
Jack
: Come vuoi. Ma non questa bottiglia... Questa!
Wang
: Molto bene!
Jack
: Fai una fesseria Wang! Comunque auguri!
[Wang non riesce a tagliare la bottiglia con il coltello. La bottiglia schizza verso Jack, che la blocca con una mano]
Jack
: Questione di riflessi!
Wang
: A casa ci riesco sempre!
Jack
: Allora uno di questi anni, invitami a cena e dimostramelo, nel frattempo pagami 1.148 verdoni moltiplicato due.
Wang
: E chi ce li ha tutti quei soldi?
Jack
: Faccio finta di non aver sentito.
Wang
: Ma io sono un povero ragazzo cinese! Te lo ricordi?
Jack
: Già, padrone di un ristorante, che è molto più di quanto abbia io!
Wang
: Sì, hai ragione! Ma io volevo dire che non ho tutti quei soldi con me.
Jack
: L'avevo capito che intendevi questo... Dov'è il tuo camion?
Wang
: Prima devo passare in un posto.
Jack
: No, non puoi!
Wang
: Invece devo, perciò vediamoci al mio ristorante... Fra un paio d'ore.
Jack
: Mmm...
Wang
: Ti porto i soldi lì.
Jack
: Me li dai subito, i soldi. Dov'è che devi andare?
Wang
: All'aeroporto!
Jack
: E come no! Passando sul mio cadavere!
Wang
: Se necessario sì!
Jack
: Ti seguo col Camion.
Wang
: Siamo amici da tanti anni e non ti fidi... mi fai incazzare! Mi ricordi di un vecchio proverbio cinese.
Jack
: Sta calmo. Ti porto io, sali!
Wang
: Hai detto che mi seguivi Jack.
Jack
: Lo so, ma poi mi sono svegliato!
Dal film:
Grosso guaio a Chinatown
Scheda film e trama
Frasi del film
Dio
deve
essere stato molto in forma il giorno che ti ha creata.
Jake Rabbino Schram
Dal film:
Tentazioni d'amore
Scheda film e trama
Frasi del film
Opera e musica sinfonica rappresentano una sfida completamente diversa. Con l'opera si controlla la scena e l'orchestra, e per creare questo colloquio tra scena e orchestra si
deve
sapere quand'è il momento di accompagnare un cantante e quando invece lo si
deve
dirigere. Allo stesso modo bisogna sapere quando dirigere una scena.
Zubin Mehta
Frasi di Zubin Mehta
Non voglio dar niente per scontato, perché so bene che un giorno, vicino o lontano, sparirà tutto. E uno
deve
gioire adesso. Conosci quel detto? ... Se tieni un piede nel futuro e uno nel passato, fai la pipì sul presente.
Rosamund Pike
Frasi di Rosamund Pike
[Rispondendo alla frase di Kasparov, che ha detto che gli scacchi sono lo sport più violento del mondo]
È un modo interessante per far capire cosa si viva a certi livelli. Io mi sono fatto più male giocando a calcio, ma credo che gli scacchi siano la cosa che si avvicina di più alle scelte che
deve
fare un generale davanti a un campo di battaglia.
Gianluca Vialli
Frasi di Gianluca Vialli
Un grande allenatore
deve
essere lui stesso leader, ma
deve
creare altri leader che in campo riproducono idee, valori, carattere.
Gianluca Vialli
Frasi di Gianluca Vialli
Il popolo civile, quali noi siamo, quando si trova di fronte a queste situazioni dovrebbe intervenire. Intervenire e menarli, perché questi
[gli studenti universitari in protesta al Senato]
capiscono solo di essere menati.
[...]
Che li abbiano arrestati non è un bilancio, è una buona notizia
[...]
ma tanto trovano subito qualcuno che li libera e gli dà un buffetto sulla guancia.
[...]
Tutto si può modificare ma la violenza non
deve
essere accettata.
[dal TG4 delle ore 18:55, 24 novembre 2010]
Emilio Fede
Frasi di Emilio Fede
È ovvio che rispetto a questo tema, che comprende le discriminazioni nei confronti degli omosessuali e dei transgender, il mio impegno è pieno. Il tema è quello dei diritti. I diritti sono importanti e le diversità non possono essere oggetto di discriminazioni. L'impegno contro le discriminazioni e contro ciò che le fa sorgere, persino nei bambini,
deve
essere massimo. Non può appartenere soltanto al ministro e al ministero, ma
deve
essere una questione che si diffonde nel Paese ed entra a far parte di ciò che i bambini imparano da piccoli.
Deve
essere appreso che la diversità è un valore e non un ostacolo. Cercherò la collaborazione del Ministro Profumo, con cui ho già avuto contatti informali, perché i semi si gettano soprattutto tra i bambini nelle scuole.
[Gennaio 2012]
Elsa Fornero
Frasi di Elsa Fornero
Stiamo cercando di proteggere le persone, non i loro posti. L'attitudine delle persone
deve
cambiare. Il lavoro non è un diritto: dev'essere guadagnato, anche attraverso il sacrificio.
[Corriere.it, 27 giugno 2012]
Elsa Fornero
Frasi di Elsa Fornero
Isabel
: Tu conosci tutte le loro storie... Ogni piccola ferita... Sei la loro memoria, i momenti felici della loro vita sono tutti legati a te, ogni singolo momento! Non lo capisci? Guarda avanti al giorno in cui lei si sposerà... Io sono in una camera, da sola con lei, le sistemo il velo, le gonfio il vestito e le dico che non c'è mai stata una donna più bella di lei. E la mia paura è che lei penserà: vorrei che la mia mamma fosse qui!
Jackie
: E la mia è che non lo pensi... Ma la verità è che lei non
deve
scegliere: può averci tutte e due, vorrà bene a tutte e due... E diventerà una persona migliore per merito mio, e per merito tuo. Io ho il loro passato e tu puoi avere il loro futuro.
Dal film:
Nemiche amiche
Scheda film e trama
Frasi del film
James
: Telefono!
Donna
: Non risponde.
Uomo #1
: Riprova. Ma sono sicuro che sta arrivando.
Uomo #2
: Certo,
deve
essere per strada.
James
: Ma perché nessuno risponde? Pronto?
Donna
: Sei nei guai fino al collo James.
Dal film:
La regola del sospetto
Scheda film e trama
Frasi del film
Il cucciolo
deve
imparare che una regola, è una regola e non cambia secondo l'umore di chi regge il guinzaglio.
Paolo Crepet
Cit. da
L'autorità perduta
Frasi di Paolo Crepet
Compito di uno psichiatra è accompagnare la crescita, è accompagnare il dolore e non cancellarlo; semmai
deve
provare a far sì che il danno non si riproduca, che non germogli una pianta infestante l'intera esistenza.
Paolo Crepet
Cit. da
I figli non crescono più
Frasi di Paolo Crepet
Ciascuno di noi ha il diritto di pensare che la vita è una lunga strada, dove si può e si
deve
tentare, sbagliare e riprovarci ancora.
Paolo Crepet
Cit. da
I figli non crescono più
Frasi di Paolo Crepet
Dovresti imparare che la vita, come l'amore, è l'unico business il cui bilancio
deve
finire in rosso: bisogna dare tutto senza calcolare ciò che ci viene riversato. Quello che diamo agli altri è nostro per sempre, mentre quello che si tiene per sé è perso per sempre.
Paolo Crepet
Cit. da
Impara ad essere felice
Commenti:
5
Frasi di Paolo Crepet
La tecnologia digitale è, e
deve
rimanere uno strumento, non un fine. Rispetto ai cambiamenti antropologici che costantemente propone, occorre pronunciare parole di saggezza, far valere un impeto di buon senso. I tecnocrati sono cittadini come altri, non imperatori del nuovo mondo.
Paolo Crepet
Cit. da
Baciami senza rete
Frasi di Paolo Crepet
Non
deve
essere nulla di speciale, il mio amore, mi basta solo che sia un amore.
Mia Martini
Frasi di Mia Martini
Paul
: Stai usando le tue storielle politiche del cazzo con il pubblico sbagliato?
Stan
: Paul, Paul... Ora devi fare silenzio... Grazie. Voglio provare a spiegarvi. Ho parlato con Rick: sta male. Ci hanno chiamato dalla scuola. Ha passato tutta la mattinata in infermeria... A piangere. Non mangia, non dorme...
Katelyn
: Sappiate che non abbiamo avuto occasione di parlarne tra noi... come si
deve
.
Stan
: ...Esatto, esatto. Io parlo per me stesso, chiaro. Ho provato a separare le cose dal mio futuro politico, non che sia possibile ma, la cosa più importante per me è il futuro di mio figlio. Credo sia possibile che non vengano scoperti, che forse il caso non verrà mai risolto. Ma è davvero questo che vogliamo?
Dal film:
The Dinner
Scheda film e trama
Frasi del film
- "Lei che lavoro fa?". - "... Lavoro nell'industria del cinema". - "Ah bene. Sa, a casa abbiamo un apparecchio per i dvd e credo che non funzioni. C'è un cavo che esce da dietro. Sa mica dove
deve
andare?".
[Dialogo tra Filippo, duca di Edimburgo, e l'attrice Cate Blanchett durante un ricevimento]
Filippo di Edimburgo
Frasi di Filippo di Edimburgo
Bisogna trovare la cultura sostanziosa. Se la troviamo, la prenderanno tutti gli affamati. Ma noi siamo così ipernutriti che, nella massa del nostro cibo, fatichiamo a distinguere quello sostanzioso. Invece chi è affamato fa proprio questa distinzione. Non rifiuterà il cibo vero per un capriccio. Se mangia un cibo, significa che è vero. Ma ne abbiamo poco, siamo poveri anche noi. Abbiamo dimenticato tutto ciò che ci ha nutriti, ciò che è essenziale, e ci accontentiamo dell'hors d'oeuvre. Cerchiamolo. Se riconosciamo di essere ignoranti anche noi capiremo che il nostro compito non è istruire chissà che popolo separato da noi, ma istruirci tutti, il più possibile, e maggiore è la compagnia, meglio sarà. Per prima cosa
deve
sparire questa divisione artificiale: popolo e non-popolo, intelligencija (questa distinzione nemmeno esiste: non so quanti contadini alfabetizzati conosco che sono decisamente più dotati per lo studio di un dottore di ricerca all'università) e si studierà non in una classetta con un maestrino, ma tutti insieme in una classona di milioni di persone con un grande maestro centenario che farà lezione non a qualche decina di studenti disposti in un'aula piccola ma a tutti i lettori, milioni. Proprio questo studio comune sarà la principale garanzia della sostanziosità, sarà la prova che farà scartare tutto ciò che è falso, artificioso, temporaneo.
Insegnare e imparare. Ma come?
Raccogliamoci, tutti noi che concordiamo su questo, e, ciascuno nel campo che meglio conosce, diffonderemo quelle grandi opere dell'ingegno umano che hanno reso gli uomini ciò che essi sono. Uniamoci e ci dedicheremo a raccogliere, scegliere, raggruppare e pubblicare tutto questo.
[Explicit]
Lev Tolstoj
Cit. da
Discorso sulle edizioni popolari
Frasi di Lev Tolstoj
Ava
: Pensi che potrebbero spegnermi?
Caleb
: Non dipende da me.
Ava
: Perché
deve
dipendere?
Dal film:
Ex Machina
Scheda film e trama
Frasi del film
Nel lontano Ovest conoscevo un tipo, un tipo di cui voglio parlarvi. Si chiamava Jeffrey Lebowski. O almeno così lo avevano chiamato gli amorevoli genitori. Ma lui non se ne serviva più di tanto. Jeffrey Lebowski si faceva chiamare "il drugo". Già, Drugo. Dalle mie parti nessuno si farebbe chiamare così. Del resto con Drugo erano parecchie le cose che non mi quadravano. E lo stesso vale per la città in cui viveva. Però forse era proprio per questo che trovavo tanto interessante quel posto. La chiamavano Los Angeles, la città degli angeli. A me non sembrava che il nome le si addicesse molto, anche se devo ammettere che c'era parecchia gente simpatica. Certo, non ho mai visto Londra. E non sono mai stato in Francia. E non ho neanche mai visto la regina in mutande, come dicono alcuni. Però posso dirvi una cosa: dopo aver visto Los Angeles e vissuto la storia che sto per raccontarvi, beh, penso d'aver visto quanto di più stupefacente si possa vedere in tutti quegli altri posti, e in tutto il mondo. Perciò posso morire con un sorriso, senza la sensazione che il Signore mi abbia fregato. La storia che sto per raccontare è successa nei primi anni '90, nel periodo del conflitto con Saddam e l'Iraq. Lo dico solo perché a volte si incontra un uomo, non dirò un eroe... perché, che cos'è un eroe? Ma a volte si incontra un uomo, e sto parlando di Drugo, a volte si incontra un uomo che è l'uomo giusto al momento giusto nel posto giusto, là dove
deve
essere. E quello è Drugo, a Los Angeles. E anche se quell'uomo è un pigro, e Drugo lo era di sicuro, forse addirittura il più pigro di tutta la contea di Los Angeles, il che lo mette in competizione per il titolo mondiale dei pigri... Ma a volte si incontra un uomo... a volte si incontra un uomo... Ah! Ho perso il filo del discorso! Bah, al diavolo! È più che sufficiente come presentazione.
Lo Straniero
Dal film:
Il Grande Lebowski
Scheda film e trama
Frasi del film
Drugo
: Oh, per la miseria!
Maude
: Jeffrey.
Drugo
: Maude.
Maude
: Amami.
Drugo
: È la mia vestaglia.
Maude
: Raccontami di te, Jeffrey.
Drugo
: Non c'è molto da raccontare. Sono stato... Io sono stato uno degli autori della dichiarazione di Port Huron, sai? Della prima dichiarazione di Port Huron, non della seconda, e compromessa stesura. E poi ho... sai chi erano i Seattle Seven?
Maude
: Hm-hm.
Drugo
: Beh, c'ero anch'io. Sì, ero uno di quei ragazzi. Poi ho lavorato nel settore musicale per un po'.
Maude
: Oh!
Drugo
: Sì, in tournée con i Metallica. Facevo il tecnico del suono. Una manica di stronzi! E poi, sai, un po' di questo, un po' di quello, così... La mia carriera ha un po' rallentato ultimamente.
Maude
: E di cosa ti occupi nel tempo libero?
Drugo
: Mah, le solite cose. Bowling, un giro in macchina, un trip d'acido quando capita.
Maude
: Cos'è successo in questa casa?
Drugo
: Jackie Treehorn l'ha praticamente sfasciata. Pensava che avessi io i soldi di tuo padre. Mi ha tenuto lontano mentre lui li cercava. Un cocktail?
Maude
: No, grazie. I soldi non sono di mio padre, sono della Fondazione. Perché pensava che li avessi tu? E chi ce l'ha?
Drugo
: Ah, Larry Sellers, un ragazzino delle medie. Un vero figlio di puttana. Sai, questo...questo è un caso molto complicato, Maude. Un sacco di input e di output. Sai, fortunatamente io rispetto un regime di droghe piuttosto rigido per mantenere la mente, diciamo, flessibile. Sono molto, molto vicino, vacca troia, ai soldi di tuo padre.
Maude
: Ti ripeto che sono i soldi della Fondazione. Mio padre non ha il becco di un quattrino.
Drugo
: Ma che dici? Se gli escono dalle orecchie!
Maude
: No, no, i beni erano tutti di mia madre.
Drugo
: Beh, gestisce delle società, e...
Maude
: Gli abbiamo lasciato gestire una società per un po', ma non è andato granché bene.
Drugo
: Oh, mi sembra che sia...
Maude
: Aiuta ad amministrare le opere caritatevoli adesso, e io gli concedo un mensile abbastanza ragionevole. Non ha capitali propri. So come ama presentarsi. La debolezza di mio padre è la vanità. Vedi la troietta.
Drugo
: Ah. Tu credi che lui... Cos'è, yoga?
Maude
: Aumenta le possibilità di concepimento.
Drugo
: Aumenta?
Maude
: Ma certo, caro. Di che cosa pensavi che si trattasse? Giochi spensierati? Io voglio un figlio.
Drugo
: Okay, sì, va bene, ma lascia... lascia che ti spieghi una cosa di Drugo.
Maude
: Ascolta, Jeffrey, non è un compagno che voglio. Anzi, non voglio che il padre sia qualcuno che devo per forza frequentare in società o che abbia anche il minimo interesse a crescere il figlio personalmente.
Drugo
: Oh! Allora quel dottore...
Maude
: Bravo.
Drugo
: Ah.
Maude
: Ma, dimmi, che è successo alla tua faccia? Anche questo lo si
deve
a Jackie Treehorn?
Drugo
: No, è stato il Capo della polizia di Malibu, un vero reazionario. Quindi tuo padre... Ah,sì! Ora ho capito! Sì! Sì!
Maude
: Cosa?
Drugo
: E sì, i miei ragionamenti su questo caso hanno assunto una dimensione più che ansiosa. Sì. Tuo padre!
Maude
: Jeffrey, mio padre cosa? Che vuoi dire? Jeffrey!
Drugo
: Walter, se ci sei alza la cornetta, vaffanculo! Avanti, Walter. Rispondi, dai, si tratta di un'emergenza! Sono qui bloccato...
Walter
: Pronto? Drugo!
Drugo
: Sì, ascolta, Walter. Sono qui a casa mia. Devi venire a prendermi.
Walter
: Non posso guidare. È erev shabbas.
Drugo
: Cos'è?
Walter
: Erev shabbas.
Drugo
: Cosa?
Walter
: Vigilia del sabato. Non posso guidare.
Drugo
: Come?
Walter
: Non devo neanche alzare il ricevitore, se non per un'emergenza.
Drugo
: Ma questa è una fottuta emergenza!
Walter
: L'avevo capito.
Drugo
: Cazzo.
Walter
: Per questo ho alzato il ricevitore.
Drugo
: Walter, vaffanculo, dobbiamo andare a Pasadena, e sùbito. Vieni a prendermi o lascio la squadra di bowling!
Dal film:
Il Grande Lebowski
Scheda film e trama
Frasi del film
Tony
: ... e mi dice: "Mia moglie è una spaccapalle, me le sta a rompere giorno e notte. Mia figlia ha sposato uno sfigato che più sfigato non ce n'è, e io ho uno sfogo al culo che se solo provo a sedermi vedo le stelle. Però sai come sono fatto, non mi lamento". Ah, ah, ah!
Drugo
: Già, porca puttana, uno sfogo al culo! Allora se è così... Devo dirti una cosa, amico mio.
Stamattina mi sentivo proprio l'ultima delle schifezze, una vera merda ambulante, già. Ho perso dei soldi, e...
Tony
: Sai che cosa devi fare? Non ci pensare, fai finta che non è successo niente.
Drugo
: Ma sì, si fottano i soldi! Chi se ne frega! La vita va avanti.
Tony
: Già. Casa, dolce casa! Ehi, senti un po'.
Drugo
: Hm?
Tony
: Chi è l'amico con la Volkswagen?
Drugo
: Eh?
Tony
: Quello. Ci ha seguiti fin qua.
Drugo
: Ma di chi stai parla... Ah! Ma che fai?
Autista
: Sali in macchina, figlio di puttana, niente storie!
Drugo
: Ehi! Ehi! Sta' attento, amico, ho roba da bere in mano! Oh!
Lebowski
: Cominci a parlare e parli in fretta, pagliaccio e incapace!
Brandt
: Abbiamo cercato disperatamente di aggiungerla.
Lebowski
: Dove sono i miei soldi, smidollato?
Drugo
: Ah... Beh, io... io... ah... io non...
Lebowski
: Quelli i soldi non li hanno avuti, imbecille! Non hanno avuto un centesimo! La vita di Bunny era nelle sue mani!
Brandt
: Questo ci angoscia, Drugo.
Drugo
: No. E no, bello. Non ho sbagliato. Io...
Lebowski
: Non ha sbagliato?
Drugo
: E no.
Lebowski
: Qui c'è un aereoplano che si è schiantato contro le montagne!
Drugo
: No, scusi, andiamo, a chi è disposto a credere? A quelli? Noi abbiamo consegnato il malloppo.
Lebowski
: Noi chi?
Drugo
: Io! Pluralis maiestatis, lo usano anche i giornalisti. Io ho consegnato il malloppo, esattamente come... Senta, io ho delle informazioni certe, lo sa? Alcuni fatti venuti alla luce. Senta, le è venuto in mente che... invece... invece di... ah... girare in tondo e... e prendersela con me, data la natura di questa faccenda strana... la cosa potrebbe essere anche più... ah... complessa. Voglio dire che... potrebbe non trattarsi di un semplice... capito?
Lebowski
: Si può sapere di che accidenti sta blaterando?
Drugo
: Ah, glielo dico io di cosa sto blaterando. Ho avuto delle informazioni, amico, merda che èvenuta a galla. Cazzo, amico! Si è rapita da sola, ecco. È così. Rifletta un attimo, vuole? Giovane moglie da esibire, per usare un'espressione dei nostri tempi,
deve
...
deve
soldi a mezzo mondo, incluso un noto pornografo. E questo mi sta bene, è tutto tranquillo. Ma... Ma io dico... lei ha bisogno di soldi, porca puttana, no? E ovviamente quelli dicono di non averli avuti... perché... perché lei ne vuole di più, porca puttana. I vizi si pagano, come saprà anche lei. Ma, dico, una cosa del genere non l'ha mai pensata, signore?
Lebowski
: No, signor Lebowski, una cosa del genere non l'ho mai pensata.
Brandt
: Non l'abbiamo mai pensata, Drugo.
Drugo
: Va bene. Allora adesso sapete della merda venuta a galla, e... Quindi... Ma... ma d'altra parte è per questo che mi pagate. Visto che ne parliamo, vi sarebbe possibile darmi... darmi i ventimila dollari in contanti? Perché devo verificare l'operazione con il mio commercialista. Sapete, all'improvviso rischio di superare l'aliquota e...
Lebowski
: Brandt, gli dia pure la busta.
Drugo
: Oh, beh, se avete già preparato l'assegno, fa... fa lo stesso, eh?
Brandt
: L'abbiamo ricevuta questa mattina.
Lebowski
: Visto che lei ha fallito, signor Lebowski, pur nel modesto incarico che le era stato assegnato, visto che lei ha rubato il mio denaro, visto che lei ha spudoratamente tradito la mia fiducia, non ho altra scelta se non dire a quegli sbandati di adoperarsi per quanto necessario allo scopo di recuperare i soldi da lei, Jeffrey Lebowski! E Brandt mi è testimone. Le dirò un'altra cosa: le ulteriori sofferenze che Bunny dovesse patire ricadranno sul suo capo, moltiplicate per dieci, quant'è vero Iddio. Non tollererò un altro dito mozzato.
Dal film:
Il Grande Lebowski
Scheda film e trama
Frasi del film
Drugo
: Dove pensi di andare, amico?
Walter
: Prendi il facsimile, guido io.
Drugo
: Cosa?
Walter
: Il facsimile!
Drugo
: Il cosa?
Walter
: La controfigura della borsa.
Drugo
: Ma che...
Walter
: Hanno già chiamato?
Drugo
: Che cosa c'è qui dentro?
Walter
: Le mie mutande sporche. Il bucato. La biancheria.
Drugo
: Walter, ci dev'essere un motivo per cui hai portato le tue mutande sporche.
Walter
: Ma certo che c'è: il peso. Il facsimile
deve
sembrare pieno.
Drugo
: Walter, ma che cazzo ti frulla in testa?
Walter
: Hai indovinato. Mi è frullata in testa un'idea: perché noi dovremmo accontentarci di ventimila dollari?
Drugo
: Noi? Che cosa c'entra noi? Hai detto solo che volevi accompagnarmi!
Walter
: La mia opinione è che non dovremmo accontentarci di ventimila dollari, quando possiamo tenerci tutto il malloppo, mi sbaglio?
Drugo
: Sì che ti sbagli, questo non è mica un gioco, amico!
Walter
: Oh, ma sì che è un gioco, l'hai detto tu stesso: si è rapita da sola.
Drugo
: Ho detto solo che pensavo... Pronto, Drugo.
Voce
: Chi è che parla?
Drugo
: Sono Drugo, il postino. Dove vuoi che andiamo?
Voce
: Andiamo?
Drugo
: Cazzo!
Walter
: Che c'è?
Drugo
: Sì, qui con me c'è l'autista, capisci, non posso guidare la macchina, pensare ai soldi,parlare al telefono...
Voce
: Zitto, imbecille!
Walter
: Drugo, stai facendo un bordello!
Voce
: Chi ha parlato?
Drugo
: È l'autista che ha parlato, te l'ho detto... Cazzo!
Walter
: Ma che diavolo è successo?
Drugo
: Walter!
Walter
: Ma che diavolo è successo?
Drugo
: Ha messo giù!
Walter
: Cosa?
Drugo
: Hai mandato tutto a puttane! Tutto a puttane, capisci? La sua vita era nelle nostre mani!
Walter
: Calma, Drugo.
Drugo
: Siamo fottuti, non beccheremo un cazzo di niente perché quelli la uccideranno. Siamofottuti, Walter!
Walter
: Niente è perduto, dammi retta, abbi fiducia, Drugo. Richiameranno.
Drugo
: Seee...
Walter
: Quella si è rapita da sola. Visto? Niente è perduto, Drugo. Niente è perduto. Sono solamente una banda di principianti.
Drugo
: Walter, Walter, la pianti? Vuoi tapparti la bocca almeno quando parlo con loro, puttana della miseria?
Walter
: Sì, sì, come vuoi. Però sono principianti.
Drugo
: Ah! Drugo.
Voce
: Bene, andiamo avanti. Ma non fate scherzi strani.
Drugo
: Sì, sì!
Voce
: Niente scherzi strani, chiaro?
Drugo
: Sì, devi solo dirmi dove vuoi che ci dirigiamo.
Dal film:
Il Grande Lebowski
Scheda film e trama
Frasi del film
Brandt
: Questo è lo studio, come può vedere, con le varie onorificenze: premi...
Drugo
: Jeffrey Lebowski.
Brandt
: ... attestati, lauree honoris causa, eccetera.
Drugo
: Hm, davvero notevole.
Brandt
: Oh, le esamini pure, se vuole.
Drugo
: No, non è che io sia tanto...
Brandt
: No, no, no, prego, prego. Questa è la chiave della città di Pasadena, che il signor Lebowski ha ricevuto due anni fa a riconoscimento del suo impegno civico. Ah... Oh. Quello è il diploma di merito della camera di commercio di Los Angeles, che viene assegnato non necessariamente ogni anno, ma solo quando esiste un vero...
Drugo
: Ehi! Ma questo...
Brandt
: ... merito.
Drugo
: Questo qui mi sembra lui, con Nancy.
Brandt
: Oh, sì, quello in effetti è il signor Lebowski con la First Lady, sì.
Drugo
: Ah!
Brandt
: E con loro c'è anche la signora...
Drugo
: Ah! Il signor Lebowski è quello a sinistra, no?
Brandt
: Sì, certo, il signor Lebowski è quello a sinistra. Vede? Vede?
Drugo
: A quanto vedo è...
Brandt
: Oh.
Drugo
: ... handicappato, vero?
Brandt
: Il signor Lebowski è disabile, sì. Ah... la foto è stata scattata quando la signora Reagan era la First Lady nazionale, sì. Non della California.
Drugo
: Eccolo qui.
Brandt
: In effetti ha avuto anche un incontro privato con il Presidente, ma purtroppo non ci fu il tempo di scattare una foto ricordo.
Drugo
: Ah, Nancy non è male.
Brandt
: Oh, una donna meravigliosa! Eravamo...
Drugo
: E... e questi sono...
Brandt
: Oh, quelli sono i bambini del signor Lebowski, se vogliamo.
Drugo
: Madri diverse?
Brandt
: No, no...
Drugo
: Del razzismo se ne sbatte, hm?
Brandt
: Ah, ah, ah, ah, ah! Non figli suoi in senso letterale. Sono le piccole speranze urbane Lebowski. Ragazzini dei quartieri poveri che promettono bene ma non hanno i mezzi per un'istruzione superiore. E così il signor Lebowski si è impegnato a mantenerli tutti al college. Ah... mi scusi. Grazie. Grazie.
Drugo
: Fantastico. Pensa che ci sia ancora un posto?
Brandt
: Credo che... Oh! Ah, ah, ah, ah! Non ha frequentato il college. La prego, eviti di toccare.
Drugo
: No, no, l'ho frequentato, ma passavo gran parte del tempo a occupare vari edifici dell'amministrazione. Fumavamo marijuana e sfondavamo la porta del circolo per giocare a bowling. Ci crede se le dico che non mi ricordo quasi niente.
Brandt
: Oh.
Jeffrey "Il Grande" Lebowski
: Bene, signore, lei si chiama Lebowski e anch'io mi chiamo Lebowski. È stupendo. Ma sono molto occupato come immagino sia lei. Cosa posso fare per lei?
Drugo
: Ah... vede, signore, si tratta di questo mio tappeto. Dava veramente un tono all'ambiente.
Lebowski
: Lo ha già detto a Brandt al telefono, e lui lo ha detto a me. Io che cosa c'entro?
Drugo
: Beh, quei due... quei due stavano cercando lei, e quindi...
Lebowski
: Forse non ha sentito. L'ha già detto a Brandt al telefono, e lui l'ha detto a me. So cos'è successo. Allora? Allora?
Drugo
: Quindi sa che quelli volevano pisciare sul mio tappeto?
Lebowski
: Ho urinato io sul suo tappeto?
Drugo
: Nel senso che è venuto di persona a far pipì sul mio tappeto?
Lebowski
: Pronto? C'è qualcuno in casa? Parla forse un'altra lingua? Le ripeto la domanda: ho urinato io sul suo tappeto?
Drugo
: No, è stato Woo a pisciare sul mio tappeto.
Lebowski
: No, io vorrei capire una cosa. Ogni volta che qualcuno mingia su un tappeto, in questa bella città, io devo risarcire il proprietario?
Drugo
: Andiamo, per la miseria! Le sembro uno che vuole fregare la gente? E nemmeno per sogno, è solo che...
Lebowski
: È solo in cerca di soldi, come tutti gli altri. Lei ha un impiego, signor Lebowski?
Drugo
: Un momento, aspetti che le spieghi una cosa. Io non sono il signor Lebowski, lei è il signor Lebowski. Io sono Drugo, è così che
deve
chiamarmi, capito? Se preferisce, Drughetto, oppure Drugantibus, oppure Drughino, se è di quelli che mettono il diminutivo ad ogni costo.
Lebowski
: Lei ha un impiego, signore?
Drugo
: Impiego? Ah, ah.
Lebowski
: Non si va in giro a cercare lavoro vestiti in quel modo in un giorno feriale.
Drugo
: Perché, oggi... Che cos'è oggi?
Lebowski
: Io invece lavoro, signore, quindi, se non le dispiace...
Drugo
: Mi spiace, eccome. Il "drugo" si dispiace. Non può tollerare, capisce, quest'aggressione non può essere tollerata. Insomma, se sua moglie va in giro...
Lebowski
: Mia moglie non c'entra per niente in questo! Spero che mia moglie un giorno impari a farsi bastare il mensile, che è ampio! Ma se così non fosse, sarebbe un problema suo, non mio. Come il tappeto è un problema suo. E proprio come ogni sbandato del mondo è responsabile della propria vita, indipendentemente da chi ha scelto di incolpare. Io non ho incolpato nessuno quando ho perso le gambe. Un mu*o gi**lo me le ha portate via, in Corea. Ma io sono andato avanti, a realizzare. Eh, eh, eh! Non posso risolvere i suoi problemi, signore, solo lei può.
Drugo
: Ma vaffanculo.
Lebowski
: Eh. Vaffanculo? Sì, questa è la sua risposta. La sua risposta a tutto. Se la faccia tatuare in fronte. La vostra rivoluzione è finita, signor Lebowski! Condoglianze! Gli sbandati hanno perso! Faccia come i suoi genitori, accetti il mio consiglio: si trovi un lavoro! Gli sbandati perderanno sempre! Mi ha sentito, Lebowski? Gli sbandati perderanno sempre!
Brandt
: Com'è andato l'incontro con il signor Lebowski?
Drugo
: Molto bene, il vecchio mi ha detto di prendere il tappeto che preferisco.
Brandt
: Allora se lo goda. Magari qualche volta ci rivediamo, Drugo.
Drugo
: Sì, certo, se mi trovo nei paraggi e devo andare al cesso... Ehi, guarda un po'!
Bunny Lajoya Lebowski
: Soffiaci sopra.
Drugo
: Eh?
Bunny
: Avanti. Soffia.
Drugo
: Vuoi che soffi sulle dita?
Bunny
: Ah-ah. Io non ci posso arrivare.
Drugo
: E se poi quello se la prende?
Bunny
: A lui non importa niente di niente, è un nichilista.
Drugo
: Ah, dev'essere faticoso da morire.
Bunny
: Tu non stai soffiando.
Brandt
: Il nostro ospite
deve
andar via, signora Lebowski.
Drugo
: Ah. Tu sei Bunny?
Bunny
: Te lo succhio se mi dai mille dollari.
Brandt
: Ah, ah, ah, ah! Che donna meravigliosa! Andiamo pazzi per quel suo spirito libero.
Bunny
: Però Brandt non può guardare, se no mi dà un centone.
Brandt
: Ah, ah! È meravigliosa!
Drugo
: Scusa, vado a cercare un bancomat.
Dal film:
Il Grande Lebowski
Scheda film e trama
Frasi del film
George Bush
: Siamo tutti convinti che questo non debba essere tollerato. Non possiamo tollerare quest'aggressione ai danni del Kuwait.
Tirapiedi di Treehorn
: Aaah! Tira fuori i soldi, Lebowski! Voglio quei soldi, Lebowski! Bunny ha detto di chiederli a te! Tira fuori i soldi, Lebowski! Allora, dove li hai messi, Lebowski? In che
fottuto posto li hai messi?
Jeffrey "Drugo" Lebowski
: Sono... sono qua sotto, fammi fare un'altra immersione, do un'occhiata.
Tirapiedi
: Non fare lo stronzo! Tua moglie
deve
dei soldi a Jackie Treehorn, perciò tu devi dei soldi a Jackie Treehorn!
Woo
: Ecco cosa succede a chi non paga i debiti.
Drugo
: No, no, non lo fare! Non sul tappeto, accidenti!
Tirapiedi
: Vedi? Vedi cosa succede, Lebowski? Lo vedi cosa succede?
Drugo
: Nessuno mi chiama Lebowski, avete sbagliato persona. Io sono Drugo. Mi chiamano così.
Tirapiedi
: Tu ti chiami Lebowski, Lebowski, e tua moglie è Bunny.
Drugo
: Mia... Mia mo... Mia moglie Bunny? Guarda, porto la fede al dito? Questa casa ti sembra quella di un uomo sposato? La tavoletta è alzata, non vedi?
Tirapiedi
: E questa che cos'è?
Drugo
: Evidentemente non giochi a golf.
Tirapiedi
: Woo?
Woo
: Sì?
Tirapiedi
: Il nostro amico non dovrebbe essere un miliardario?
Woo
: Cazzo!
Tirapiedi
: Già, che ne pensi?
Woo
: A me sembra solo uno sfigato.
Drugo
: Ehi, io almeno non piscio per terra.
Woo
: Stiamo perdendo tempo.
Tirapiedi
: È stato un piacere, stronzetto!
Dal film:
Il Grande Lebowski
Scheda film e trama
Frasi del film
[Su Mario Balotelli]
È un buon giocatore, ma
deve
parlare meno e giocare di più. In Premier, se saprà ascoltare e vorrà imparare, potrà diventare un grande. Io glielo auguro. Oggi però antepone alla professione troppe altre cose. E questo non va bene.
[Nel 2011]
Cristiano Ronaldo
Frasi di Cristiano Ronaldo
[Su Francesco Totti]
È impressionante, è un riferimento per tutti e dimostra che l'età nel calcio non è importante. Se sta bene
deve
continuare, è un bene per i bambini e per tutti la sua presenza e dimostra che nel calcio non ci sono limiti.
[Nel 2016]
Cristiano Ronaldo
Frasi di Cristiano Ronaldo
Solo pe amore nun se vive | Io ce l'ho scritto ner destino | Scorpito sulla mano | C'è n'antra cosa più importante | Pe quella ce se campa | Pe quella se more | Un omo vero pe l'onore | Se fa spaccà pur'anco er core | Perché la vita nun è vita | Se chi la
deve
vive | L'onore nun ce l'ha.
Adriano Celentano
Cit. da
Una storia d'amore e di coltello
Frasi di Adriano Celentano
Deve
capire che al sabato un uomo | non può restare senza donna e digiuno.
Adriano Celentano
Cit. da
Sabato triste
Frasi di Adriano Celentano
In Italia c'è una legge che sono sicuro che è sbagliata. La legge che ci obbliga a donare gli organi.
[...]
Come fa lo stato a obbligarci a donare gli organi? Sulla legge è scritto che lo stato
deve
aspettare che l'encefalogramma è piatto. Così un bel giorno io mi posso svegliare in ospedale senza un braccio. "Avevi l'encefalogramma piatto", mi verrebbe comunicato. Adesso uno non può avere più neppure l'encefalogramma piatto.
Adriano Celentano
Frasi di Adriano Celentano
[Riferendosi agli ultrà]
Deve
partire da voi l'input primitivo. Dal fango nasce il fiore più bello. Se lo farete costringerete il potere a piegarsi agli ideali di amore, uguaglianza, bellezza. Obbligherete i politici a non commettere atti impuri e Mastella a una riflessione importante, a dire ho sbagliato a togliere l'indagine al magistrato che stava indagando su di me, lo rimetto al suo posto.
[Nel 2007]
Adriano Celentano
Frasi di Adriano Celentano
Phil
: Sai, ho pensato anche a tante altre cose in questi ultimi tempi.
Larry
: Se c'è qualcosa che ti disturba, sputala fuori, non serve a niente farsela marcire dentro. Mi vuoi dire su cosa hai riflettuto tanto?
Phil
: La vita...
Larry
: La vita?
Phil
: E la morte.
Larry
: Gesù, anche tu adesso? Ma com'è che ad un tratto vi mettete tutti a pensare alla vita e alla morte? Sta succedendo qualcosa di brutto di cui nessuno mi ha informato? Tipo le macchie solari, per esempio? C'è una pestilenza che ci spazzerà via da questo mondo?
Phil
: Accadono cose strane.
Larry
: No, affatto. A meno che non siano scritte su USA Today. Gesù che torna sulla Terra
deve
dargli due giorni di preavviso, il tempo di preparare i loro titoli.
Phil
: Ho pensato anche a Dio di recente, mi sono fatto delle domande.
Larry
: Hai pensato a Dio?
Phil
: Già.
Larry
: Che domande?
Phil
: Non lo so... cioè... Tu non ti sei mai fatto delle domande su Dio in generale?
Larry
: Certo, chiunque si fa domande su Dio di tanto in tanto, solo che non è che non ci dorme la notte. Anch'io ci penso, e credo quel che credo.
Phil
: Che sarebbe?
Larry
: E che cavolo ne so!
Phil
: Quand'ero ragazzo, ho fatto uno strano sogno su Dio. Ho sognato che lo trovavo nascosto in un armadio, nel mezzo di una città bruciata. Una città che era stata distrutta da un incendio, o da una qualche esplosione. E là, tra le macerie, c'era un armadio, lì da solo, in mezzo al nulla. E io andavo verso l'armadio e aprivo un'anta. E dentro c'era Dio, nascosto. Mi ricordo che aveva una grande testa di leone, ma sapevo che non era un leone, era Dio. E aveva paura. Allora, io allungavo la mano per aiutarlo a uscire. E gli dicevo: "Non aver paura, Dio, io sono dalla Tua parte". E ce ne stavamo lì, noi due, tenendoci per mano, contemplando quella distruzione. Era sùbito dopo il tramonto. Non lo so perché, ma ho sempre avuto la sensazione ossessionante di avere una sorta di missione sulla Terra.
Larry
: Una missione?
Phil
: Sì.
Larry
: Che tipo di missione?
Phil
: Non ne ho idea.
Larry
: Te lo dico io qual è la tua missione. La tua missione è uguale alla mia. Essere un tramite. Far accordare partner d'affari.
Phil
: Tu non sei angustiato da cose così?
Larry
: Che vuoi dire? I sogni?
Phil
: Dalle domande su Dio.
Larry
: Tanto credo che presto o tardi verrò a sapere come stanno le cose, che mi ci arrovelli adesso, al dunque non cambierà niente. Quindi, nel frattempo, perché perderci il sonno? È sempre così scarso.
Phil
: Ma ti fai delle domande, vero?
Larry
: Sono umano, Phil.
Phil
: Lo so.
Larry
: Siamo tutti molto stanchi. Lo sai, è nella natura del mestiere. E ultimamente sei stato così sotto stress!
Phil
: Tu dici che è questo?
Larry
: Sì, non c'è dubbio che è questo. Ti ci vuole una vacanza.
Phil
: Sono appena stato in vacanza.
Larry
: Che non ti ha fatto bene. Devi farne un'altra. O magari un bell'incontro galante.
Phil
: Sì?
Larry
: Sì. Ti ci vuole... come si chiama? La bionda.
Phil
: Susan?
Larry
: Eh, eh, eh... Già, Susan! Esattamente! È questo che devi fare. La... la chiami, le dici che hai prenotato da Dell, ti compri almeno una ventina di preservativi, e poi voi due ci date dentro come conigli in calore. Ti dimentichi del lavoro, ti dimentichi di tutto. Stai lì e pensi solo al suo corpo sinuoso.
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
Bob
: Stanno arrivando! Di chi è questo whisky? Tu? Tu? Sta arrivando! Uh! Ce n'è per tutti, gente! Uh! Dio ci salverà! Drink per tutti!Tequila per voi! Venite al bancone, signore e signori! Devi accendere?
I Partecipante
: Funziona ancora?
Bob
: Sì. Dunque, sì, aveva chiesto un cocktail con gin. Ha detto Gin Buck o Gin Fizz?
II Partecipante
: Senti, fa' quello che ti viene meglio. È uguale.
Bob
: Che aveva chiesto? Ah. Sì, mi pare questo qui.
Larry
: Phil? Phil, Phil, Phil, ma lo sai che ore sono?
Phil
: Scommetto che me lo dirai.
Larry
: Sono le nove e mezza!
Phil
: E allora?
Larry
: Ma come sarebbe "e allora"? È cominciata alle sette, lui non viene.
Phil
: Ha detto che sarebbe venuto.
Larry
: Si vede che scherzava, perché lui qui non c'è. Non c'è, Phil.
Phil
: E che cosa vuoi che faccia?
Larry
: Fa' un po' il preoccupato.
Phil
: Sono preoccupato.
Larry
: Ah, davvero?
Phil
: Sì, sono preoccupato, Larry.
Larry
: No, perché allora lo nascondi molto, molto bene.
Phil
: Senti, cerca... di avere fede. Ce la fai? Per una volta.
Larry
: Avere fe... ? Ah, beh... Avere fede?
Partecipanti
: Il grande... Kahuna! Uh! Uh! Uh! Uh!
Partecipante
: Tante grazie, eh?
Phil
: Quel figlio di un cane! Mi ha parlato di pallacanestro per quasi due ore. Ed è riuscito solo a dimostrarmi che non ci capisce praticamente nulla. Cosa? Non c'era un bicchiere più piccolo? Potevi darmi un ditale, magari.
Bob
: Sono tutti sporchi.
Phil
: Dammi quella bottiglia. È questo che mi piace delle convention, che mi fa impazzire di queste cose. Cioè, che tu prendi un tale, lo separi dalla moglie per un paio di giorni, gli fai bere un paio di bicchieri in più, e lui tutt'a un tratto diventa in assoluto il più grande esperto di sport al mondo. Ecco perché Dio ha creato le mogli: perché facciano capire agli uomini quando stanno facendo i coglioni. Se tu separi uno da sua moglie, anche per poco tempo, quello non ha la più vaga idea di come comportarsi. Puoi credermi.
Bob
: Sai, la Bibbia dice che Dio creò Eva come aiuto degno dell'uomo.
Phil
: Come cosa?
Bob
: Un aiuto per... adatto alle sue esigenze.
Phil
: Ah, io non so niente di questa roba, ma quello che so è questo: Dio creò le donne per fare da specchio, così un uomo può vedere che asino è. Voglio dire, tu mi parli di anime... Un uomo non sa assolutamente com'è la sua anima, non ha la minima idea di che aspetto abbia la sua anima, fino a che non scruta negli occhi della donna che ha sposato, e allora, se è appena decente come essere umano, passa almeno due giorni a vomitare. Perché nessun uomo, nessun uomo perbene può tollerare quell'immagine. Dai, togliti le scarpe, mettiti comodo, se ne sono andati tutti.
Bob
: Non avevi detto che non ti piaceva essere sposato?
Phil
: Certo, non m'è piaciuto, ma questo non vuol dire che non lo raccomandi. Ci sono tante cose a questo mondo che sono giuste, ma non necessariamente piacevoli. Prendi la circoncisione. Oh! Era ora, finalmente. Dove cavolo sei stato?
Larry
: Come sarebbe dove cavolo sono stato? Mentre voi ve ne stavate qui a lisciarvi tutti i coglioni che sono entrati da quella porta, io me ne sono andato in cerca del "grande Kahuna"!
Bob
: Il cosa?
Larry
: Il "salvatore", Bob. "El presidente"! L'uomo che proferendo una sola parola, con una singola eiaculazione di suoni potrebbe ingravidare la nostra azienda.
Phil
: L'hai trovato?
Larry
: Phil, usa la tua intuizione, per un secondo. Usa quel dono del Signore, vedi di indovinare qual è la realtà della situazione. Ho l'aria d'averlo trovato?
Phil
: No.
Larry
: Bravo, ce l'hai ancora!
Bob
: Ma di chi state parlando?
Larry
: Stiamo parlando del "grande Kahuna", Bob, del grosso pesce che
deve
abboccare. Hai mai letto "Il vecchio e il mare"?
Bob
: No.
Larry
: Hm, va bè, lasciamo perdere, va. Stiamo parlando di un uomo che rappresenta, lui da solo, il più grosso cliente che la nostra azienda abbia mai visto e che probabilmente vedrà mai.
Phil
: Potenziale cliente.
Larry
: Ah, potenziale. Sì, fai bene a puntualizzarlo! Potenziale! Che avrebbe potuto. Perché era nostro còmpito, compari, trasformare quella potenzialità in realtà. Farlo cadere nelle nostre braccia. Si doveva corteggiare, quell'uomo. Promettergli doni, se necessario, per attirarlo dalla nostra parte. Ma ci siamo riusciti o abbiamo fallito? Si vota per alzata di mano.
Phil
: Finirà bene.
Larry
: Sì, è sicuro che finirà. Quando avranno ripescato i nostri corpi nel fiume, e spedito il nostro spirito sulla Luna, solo allora sarà finita. È quello che è in mezzo che dà fastidio: l'essere spellati vivi e bruciati. Il resto è solo pace.
Bob
: Sei dovuto andare a cercare questo signore?
Larry
: Abbiamo dovuto, Bob. Non era previsto che lo facessimo, ma, sì, abbiamo dovuto. Si supponeva che lui sarebbe venuto qui stasera. Qualcuno avrebbe dovuto attirarlo qui per un drink.
Phil
: Perché guardi me, scusa? La mia parte l'ho fatta.
Larry
: Gli hai telefonato?
Phil
: Certo che gli ho telefonato, eccome!
Larry
: E hai parlato con lui direttamente.
Phil
: Ho parlato con la sua segretaria.
Larry
: Aaah!
Phil
: Stava facendo un'interurbana importante. Mi ha assicurato che veniva.
Larry
: Oh! Ti ha assicurato che veniva! Sai che c'è? Ti ha fatto uno scherzo! Ci saranno stati un sacco di suoi amici, tutt'intorno al vivavoce, che dicevano: "Senti questo!". Scommetto che tira bidoni per hobby.
Phil
: Sarà capitato qualcosa.
Larry
: Direi che è quasi ovvio che è capitato qualcosa.
Bob
: Magari si è sentito male all'ultimo minuto.
Larry
: No, no, no, no, è qui, è qui. L'ho sentito nominare varie volte questa sera e sempre al presente. È qui, amici miei. Solo che non è qui. Se cogliete la sottile sfumatura.
Phil
: Però, dobbiamo soltanto trovare un'altra strada, ecco tutto.
Larry
: Phil, scusa, sei sordo? L'abbiamo perso. Era invitato, ma non è comparso. Siamo come i dinosauri quando cambiò il clima, non abbiamo più alcuna ragione di vagare sulla Terra.
Bob
: Perché non potete fissare un appuntamento e incontrarlo normalmente in ufficio?
Larry
: Non si fissa un appuntamento con quello lì, è il Presidente, ti manda dai suoi... sottoposti.
Bob
: Perché non andiamo dai sottoposti?
Larry
: Perché sono tutti dei coglioni. Tutti, nessuno escluso. Certe volte si devono lasciar perdere i pesci piccoli, ingraziarsi qualcuno più in alto sulla scala che possa dire: "Sapete che cìè? Li voglio provare questi nuovi prodotti, quindi comprateli, provateli, oppure fottetevi, perché vi licenzio!".
Phil
: Proverò a ritelefonare alla segretaria domattina.
Larry
: Phil, hai sentito una sola parola di quello che ho detto? Capisco che è nella natura umana pensare che abbiamo ancora una chance, ma è un'illusione e basta! Domani ce ne torneremo a Chicago e Evans ci dirà: "Ehi, Phil, Larry, Bob, venite nel mio ufficio, ho qualcosa per voi. Piegatevi". Ah... Che ne dici, Bob, vuoi fare questo per vivere?
Bob
: Non lo so, la serata mi è parsa interessante.
Larry
: Ah sì? In che senso?
Bob
: Si sentono un sacco di storie interessanti.
Larry
: Questo si fa. Vanno distinte dalle tante cazzate che volano in serate del genere. Ma ci sono, se vuoi ascoltarle.
Bob
: C'è sempre così tanta gente?
Larry
: Sembrava che ci fosse tanta gente perché la camera era tanto piccola.
Phil
: Larry!
Larry
: Scusa, le carote mi hanno dato alla testa.
Bob
: Ho conosciuto uno che si è messo a parlarmi di cani.
Larry
: Che ti ha raccontato?
Bob
: Che ne ha sempre avuti. Mi ha detto che... ha avuto dei cani per tutta la vita, soprattutto pastori tedeschi.
Larry
: Non è tanto insolito, c'è un sacco di gente che ha dei cani.
Bob
: Lo so, ma era uno che aveva fatto tante di quelle cose... All'ultimo aveva dovuto far fare l'iniezione perché aveva morso una persona. Poi ha cominciato a parlarmi di quello prima, e di quello ancora prima, e di quello ancora prima. E così mi sono fatto un quadro di tutta la sua vita, attraverso una serie di cani, soprattutto pastori tedeschi.
Larry
: Vorrei che ci fosse Murdock qui con noi.
Bob
: Chi è Murdock?
Larry
: Dale Murdock, il più grande agente vendite che la nostra azienda abbia mai avuto. Dio del cielo, che talento!
Bob
: Un uomo di successo?
Larry
: No, più che di successo, capisci, quello là... quello là aveva il dono. Era come sai... quando guardi certi atleti che ti danno l'impressione di fare dei gesti che hanno sempre conosciuto, non che hanno dovuto imparare. E per Murdock era così trattare con le persone.
Bob
: Dov'è adesso?
Larry
: Chi? Murdock?
Bob
: Sì.
Larry
: Ah, ha avuto quello che meritava. Già. Ho sentito che ora sta in Florida.
Phil
: Io ho sentito dire da qualcuno che... che aveva tutta una catena di Burger King.
Larry
: Non ho dubbi che debba essere la più importante catena della Florida. Ma i giorni di Murdock sono passati, gente, e ora sono i giorni di Larry e Phil. Phil e Larry, e Bob. Tre sfigati che stanno per prenderla regalmente nel culo!
Phil
: Finirà bene.
Larry
: Sei convinto, eh?
Phil
: Certo.
Larry
: Beh, spero che tu abbia ragione, perché esserci lasciati sfuggire in questo modo Fuller può essere interpretato come un segno di assoluta incompetenza, il che ci mette in una pessima luce.
Bob
: Scusa, hai detto Fuller?
Larry
: Sì.
Bob
: Dick Fuller?
Larry
: Sì, Dick... Richard... Perché, lo conosci?
Bob
: Era quello con cui ho parlato.
Larry
: Cosa? Che? Che?
Bob
: Quello dei cani! Quello era Dick Fuller!
Larry
: Oh, ma smettila!
Bob
: No, sul serio, mi ha dato il biglietto da visita.
Phil
: Ma che mi venga un colpo! Da' qua, fammi vedere! Ma non hai controllato i cartellini di tutti?
Larry
: Ho controllato i cartellini di tutti! E a quelli che non ce l'avevano sono andato e gli ho chiesto: "Come ti chiami?".
Bob
: Non aveva il suo cartellino.
Larry
: Cosa?
Bob
: Cioè, non aveva il suo, penso fosse quello di un altro.
Phil
: Perché diavolo doveva portare il cartellino di un altro, Bob?
Bob
: Non lo so, doveva aver già bevuto un po' prima di venire qua. L'avrà scambiato con qualcun altro. Ho avuto l'impressione che volesse essere lasciato in pace. Era distrutto per il cane.
Larry
: No, cazzo, non ci posso credere! Ma come? Avevamo Dick Fuller qui a portata di mano e ce lo siamo fatto scappare via?
Bob
: Mi dispiace.
Phil
: Non è colpa tua, Bob.
Larry
: Ce l'avevamo, ce l'avevamo, era nostro!
Phil
: La prossima volta chiedi il nome alle persone, che il cartellino ce l'abbiano o no.
Larry
: Ti do un'informazione: non ci sarà una prossima volta per noi, mio caro. Avevamo Dick Fuller nella nostra sfera di influenza, e lo abbiamo lasciato andare via senza dirgli neanche una parola.
Phil
: Finirà bene.
Larry
: Di che cosa avete parlato, Bob?
Bob
: Di... Non lo so, varie cose.
Larry
: Senti, potresti essere un po' più specifico? Di sport, del tempo, di cosa?
Bob
: Di cani soprattutto.
Larry
: Tutto qui? Nient'altro?
Bob
: Di cani... e poi si è parlato della famiglia. Mi ha chiesto di mia moglie.
Larry
: Tua moglie?
Bob
: Sì.
Larry
: E che voleva sapere di tua moglie?
Bob
: Niente. Così, ha chiesto.
Larry
: Gli hai detto che poteva averla, se voleva, e se in cambio faceva qualche affare con noi?
Phil
: Larry!
Larry
: Allora, cosa? Di che avete parlato, Bob?
Bob
: Forse... Non saprei... Di religione, un po'.
Larry
: Tu col presidente di una delle più grandi industrie manifatturiere del Midwest hai parlato di religione?
Bob
: Beh, è questo che è? Io non lo sapevo.
Larry
: Va bene, aspetta un po'. Che gli hai detto? Che... cosa gli hai detto sulla religione?
Bob
: Abbiamo... chiacchierato.
Larry
: Non lo hai contraddetto, vero?
Bob
: No.
Larry
: Grazie a Dio. È la prima regola sul parlare di religione a una convention: non contraddire il cliente. No, mi correggo, è la seconda regola. La prima regola sul parlare di religione alle convention è: no.
Bob
: "No"... "No" cosa?
Larry
: Non farlo.
Bob
: Beh, sembra che siamo ancora vivi.
Larry
: Lo hai contraddetto mai?
Bob
: No.
Larry
: Bene, ecco perché. Per questa ragione sei ancora vivo.
Bob
: È stata una bella chiacchierata.
Larry
: Beh, come sei finito a parlare di religione con Dick Fuller? Scusa, ce lo spieghi?
Bob
: È venuto fuori con le morti dei suoi cani. Così.
Larry
: Gli hai detto che i suoi cani sono in cielo?
Bob
: No.
Larry
: Gli hai detto che sono all'inferno?
Bob
: Ovviamente no.
Larry
: E allora cosa? Si può sapere cosa gli hai detto di preciso?
Bob
: Niente, ci... ci siamo messi a parlare. La storia dei cani è stata solo l'innesco. Per metterci a parlare della vita e della morte.
Larry
: È stato l'innesco, Bob?
Bob
: Certo.
Larry
: Il che implica, se non erro, che stavi cercando di avere l'opportunità di... di parlare della vita e della morte.
Bob
: Certo, credo fosse così. Certo.
Larry
: Beh, no, non dire "certo", perché non è certo. Insomma, io non me l'aspetto. La maggior parte delle persone, sai, non se ne va in giro cercando l'opportunità di avviare una conversazione con un perfetto estraneo, sulla vita, e la morte e la religione e altre cose insane...
Bob
: Certe persone sì.
Larry
: Certe persone probabilmente sì, ce n'è qualcuna, e apparentemente tu sei una di quelle. Ma il più delle persone no, Bob. Il più delle persone, se gli chiedi della vita e della morte, dice: "La vita è bene, la morte è male". Fine. Non se ne va in giro a cercare opportunità.
Bob
: Si vede che io non sono il più delle persone.
Larry
: Bob, sai, questo probabilmente è vero, è una saggia considerazione.
Bob
: Credo che sia importante che la gente sappia in cosa credi.
Larry
: Oh, Gesù Cristo!
Bob
: Se avessi saputo che avevate bisogno di parlare con quel tale, vi avrei detto... vi avrei avvertito in qualche modo.
Phil
: Non è colpa tua, Bob.
Larry
: Phil!
Phil
: Come faceva a sapere che stava parlando proprio con lui?
Larry
: Che gli parlasse sì, ma che lo ascoltasse no, non credo. Almeno non per cogliere l'occasione di fare gli interessi dell'azienda. Insomma, se la conversazione fosse rimasta su un piano più terra terra, allora magari sarebbe riuscito a farla scivolare verso un argomento banale, in cui i lubrificanti si potevano menzionare.
Phil
: Questo non lo puoi sapere.
Larry
: Oh, andiamo! Le probabilità sarebbero state molto alte. Ma invece la conversazione non ha seguìto il suo corso naturale, perché qualcuno teneva il timone e la dirigeva, non è vero, Bob?
Phil
: A me pare che Fuller volesse essere lasciato in pace.
Larry
: Non è questo il punto e lo sai.
Bob
: Phil ha ragione. Praticamente me l'ha detto.
Larry
: Beh, ragazzi, amici, compari, il nostro dovere era quello di spegnere quel suo desiderio, almeno per un pochino, di accendere il suo interesse. E vi faccio notare che non voleva essere lasciato in pace, altrimenti sarebbe restato nella sua camera d'albergo tutta la sera. Non avrebbe scorrazzato per la suite in cerca di conversazione. Non voleva essere lasciato in pace, solo non parlare d'affari.
Phil
: E anche in questo caso ci andava male.
Larry
: Ma per favore, lo sai che c'è il modo di aggirare certi ostacoli. Senza importunarlo, ma per comunicargli quello per cui eravamo venuti fin qui, mi spiego?
Bob
: Senti, mi dispiace.
Larry
: È inutile dispiacersi. Dispiacersi non serve a niente, adesso.
Bob
: Che altro posso fare?
Larry
: Niente, non puoi fare un bel niente, al punto in cui siamo. Niente. Ha detto per caso dove alloggiava?
Bob
: È in quest'albergo.
Larry
: In questo albergo?
Bob
: Sì.
Larry
: Oh.
Phil
: Cosa vorresti fare? Bussare alla sua porta in piena notte?
Larry
: Sto chiedendo, Phil. È un crimine adesso? Perché pensavo che domani mattina potremmo, sai, incontrarlo, così per caso, giù di sotto in caffetteria.
Phil
: Se non sappiamo che faccia ha!
Larry
: Lo sa Bob.
Bob
: Ve lo indico volentieri.
Phil
: Cos'è questa roba scritta dietro al biglietto, Bob?
Bob
: È dove ha detto che andava uscito di qua.
Larry
: Cosa? Cosa? Cosa?
Bob
: Una qualche festa privata all'albergo in fondo alla strada.
Larry
: Che facciamo ancora qui? Andiamo, forza!
Bob
: Non possiamo.
Larry
: Perché no?
Bob
: Perché è solo per inviti.
Larry
: E allora?
Bob
: Allora dico che si arrabbia se ci presentiamo lì tutti quanti. Ci ha tenuto a puntualizzare che era una cosa privata.
Larry
: Questa è l'ultima delle nostre preoccupazioni. Se si arrabbia, vedremo che fare. Forza, prendete le giacche.
Phil
: No, non correre, Larry.
Larry
: Come?
Phil
: Può darsi che Bob abbia ragione, insomma, non possiamo imporgli la nostra presenza.
Larry
: Phil!
Phil
: Senti, riflettici un momento. Davvero vuoi farlo incavolare intrufolandoti in una festa esclusiva? Per non parlare di chi altro può esserci.
Larry
: Che suggerisci di fare? Starcene qui come dei tonti, mentre il cliente di una vita ci sfugge dalle mani?
Phil
: No, no.
Larry
: E allora cosa?
Phil
: Direi di mandare Bob.
Larry
: Che cosa?
Phil
: Scusa, ti ha dato quel biglietto da visita come invito, giusto?
Bob
: Sì, ha detto che mi faceva entrare.
Larry
: Phil, Phil, Phil, Phil! Non farmi questo, ti prego.
Phil
: Quali alternative ci sono, Larry? Non abbiamo un altro modo lecito di entrare lì. E poi, lui lo conosce, Bob. Hanno parlato. Bob ha un aggancio.
Larry
: Stai mettendo il nostro futuro nelle mani di un ragazzino.
Phil
: No, andrà tutto bene. Dammi il tuo biglietto.
Larry
: Dio mio!
Phil
: Dammelo, forza, dai!
Larry
: Ecco.
Phil
: Allora, ti spiego che devi fare. Siediti! Sentimi bene.
Bob
: Ti ascolto.
Phil
: Ecco cosa devi fare. Ora vai in fondo alla strada e vedi se riesci a trovare Fuller. Se sei fortunato e è ancora lì, voglio che tu gli dia i nostri biglietti da visita. Digli che desidereremmo tanto... incontrarlo. Appena umanamente possibile. È chiaro?
Bob
: Appena umanamente possibile.
Phil
: D'accordo. Digli che saremo in albergo per tutta la mattinata. Ci può trovare qui o ai numeri sui biglietti da visita. È chiaro? Ecco. Devi chiedergli, chiedigli, per favore, di mettersi in contatto con Larry o con me, perché noi vorremmo parlargli, molto brevemente, a proposito di affari.
Larry
: Affari, solo affari.
Phil
: Spiegagli bene che sappiamo quanto è occupato, non ci vorrà molto tempo, ma ci sono alcune cose di cui dovremmo proprio discutere. Ti è tutto chiaro, Bob?
Bob
: Sì, certo.
Phil
: Devi soltanto... ascoltami! Devi soltanto dargli i biglietti e andartene.
Bob
: E se vuole parlare?
Larry
: Allora parli. Parli quanto vuole. Quattro giorni e quattro notti, se devi, finché non si stanca. Poi torni e ci dici com'è andata.
Bob
: Aspettate in piedi?
Larry
: Per il prossimo trimestre, più in là non posso garantire.
Phil
: Sta' tranquillo, andrai benissimo.
Larry
: Sì, sì, sì, sì, andrai benissimo. Mi dispiace di aver dubitato di te. Se segui le nostre istruzioni andrai benissimo, hai capito?
Bob
: Sì.
Larry
: Bene, perfetto. Ora vai, il tempo vola.
Bob
: Va bene, a più tardi.
Larry
: Certo, corri. Ma non tanto, perché se arrivi sudato poi non ti si avvicina.
Bob
: Okay.
Larry
: Tu hai... Ti do la sensazione di essere un uomo particolarmente religioso?
Phil
: No, neanche per sogno.
Larry
: E allora perché sono colto da un repentino, irresistibile desiderio di pregare?
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
Bob
: Le cose che non si sanno di una persona...
Larry
: È per questo che Dio ci ha dato gli occhi e le orecchie: per scoprirle. Eccetto alcune cose che non sono proprio affari nostri.
Bob
: Certo.
Larry
: Chiedimi quello che vuoi su Phil, ti risponderò con piacere, se, come credo, hai buone intenzioni. Però... non chiedere a lui, ne ha passate tante, bisogna lasciarlo in pace. Tu da quanto sei sposato?
Bob
: Sei mesi.
Larry
: La ami tua moglie?
Bob
: Mi chiedi se amo mia moglie? Perché non dovrei?
Larry
: Vedi... le persone si sposano per tante ragioni diverse, Bob. Tu mi sembri un tipo che ha dei princìpi.
Bob
: Allora?
Larry
: Beh, ho conosciuto persone, non dico che tu sia di quelle, persone che avevano dei saldi princìpi, e che avevano incontrato qualcun altro che aveva dei saldi princìpi, e così i due si erano sposati. Solo per scoprire un giorno che in realtà erano stati i princìpi a sposarsi. Loro erano stati, diciamo, a guardare.
Bob
: Oh.
Larry
: Con l'amore si prendono tanti abbagli, ci si confonde spesso.
Bob
: Certo.
Larry
: Ehi, parli del diavolo... Dov'è il mio gambero?
Phil
: Mangiati una carota, se hai tanta fame, o una pallina al formaggio.
Larry
: Non voglio una pallina al formaggio, voglio dei gamberi.
Phil
: Allora chiama il servizio in camera e fatteli portare.
Larry
: Phil. non vorrei metterti in imbarazzo davanti a lui.
Phil
: Puoi credermi, Larry, ti conosco così bene che niente che tu possa dire o fare potrebbe minimamente imbarazzarmi.
Larry
: Lo vedi cosa devo sopportare? Sono dodici anni. Ma un giorno basta, vado in ufficio con un mitra. Leggerai la notizia il giorno dopo sui giornali. Sicuro di non volere niente da bere?
Bob
: Eh... sì, basta che non sia alcolico.
Phil
: Il portacenere.
Larry
: Eccolo. Sentiamo, tu che cosa vuoi? Un Black Russian, un Martini Cocktail... ?
Phil
: Prendo una gazzosa.
Larry
: Una gazzosa?
Phil
: Sì, con una fettina di limone.
Larry
: Sei sicuro di sentirti bene?
Phil
: Ho smesso di bere.
Larry
: Sul serio? Quando?
Phil
: Di recente.
Larry
: Beh, guardate, sono allibito! Io non fumo, tu non bevi, e Bob non fa pensieri licenziosi sulle altre donne. Messi insieme noi tre siamo praticamente Gesù. Ora che mi viene in mente, chi... chi fa il barista stasera?
Phil
: Avevo pensato a Bob.
Bob
: A me?
Phil
: Sì, ti va?
Bob
: Ve l'ho detto, non sono abituato a bere liquori forti.
Phil
: Nessuno ti sta chiedendo di berli, solo di servirli.
Bob
: Ma non saprei cosa sto facendo.
Larry
: Non ha importanza. Devi versare la roba nei bicchieri, così. Ora sai fare il barista.
Bob
: Co... come faccio... per le formule?
Phil
: Formule? No, si chiamano ricette. Ci facciamo mandare su un libro. Risolto.
Bob
: E se qualcuno vuole qualcosa di esotico?
Larry
: Oh, guarda, è perfetto. La ragione per cui uno chiede un cocktail esotico, è far vedere quanto è sofisticato. Se
deve
dirti come farlo, allora ancora meglio, lo fa sentire un esperto, ecco.
Phil
: E poi Larry e io saremo occupatissimi.
Bob
: Il cervellone dell'azienda tenterà.
Larry
: È quello che vogliamo da te, Bob. Tentare. Signori, alla profonda esperienza religiosa che si vive nel far bene il proprio lavoro, se pur tragicamente sottopagati.
Phil
: Alla nostra salute.
Larry
: Evviva Gesù.
Bob
: Evviva... Amen!
Larry
: A che ora dovrebbe cominciare stasera?
Phil
: Alle sette.
Larry
: Hai fame?
Phil
: Sì, mangerei qualcosa.
Larry
: Che ti va?
Phil
: Forse è meglio se scendiamo di sotto.
Larry
: Sì, sono d'accordo. Adesso scendiamo di sotto, ci riempiamo la pancia con i manicaretti dell'albergo, molestiamo le cameriere, oppure no, e poi ritorniamo quassù e sveliamo a Bob i trucchi del mestiere. Gli insegniamo che vuol dire fare affari.
Bob
: Bene, non vedo l'ora.
Larry
: Bravo. Ti senti pronto per il grande balzo?
Bob
: Credo ci sia solo un modo di scoprirlo: buttarmi in acqua e vedere se riesco a nuotare.
Larry
: No, non hai chiara la situazione: ti buttiamo giù da una rupe, e vediamo se sai volare.
Phil
: Hai un'altra etichetta sui pantaloni.
Larry
: Li ho appena comprati.
Phil
: Toglitela, no?
Larry
: Cavolo, ce l'hai delle forbicine?
Bob
: Il cervellone dell'azienda tenterà...
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
Larry
: Sarebbe questa?
Phil
: Ciao, Larry.
Larry
: Cazzo, sarebbe questa qui?
Phil
: Come "sarebbe questa qui"? Certo che è questa qui, che ti aspettavi?
Larry
: Phil, "suite". La parola chiave è "suite". "Suite per meeting", non "cesso per meeting". Ma non lo vedi quant'è striminzita?
Phil
: È il meglio che ho potuto trovare.
Larry
: Dove... dove ti aspetti che stia la gente, in corridoio?
Phil
: Ma che hai da lamentarti? Siamo al sedicesimo piano. Guarda che vista!
Larry
: Phil, pensaci, siamo a Wichita, in Kansas. Che cambia se siamo al primo o al cinquecentesimo piano? La vista è sempre la stessa.
Phil
: Organizza tu la prossima volta.
Larry
: Murdock avrebbe trovato una suite quattro volte più grande.
Phil
: Ah, sì? Ma Murdock non c'è, giusto?
Larry
: Sì, questo è evidente. Almeno possiamo buttarci di sotto, se non si presenta nessuno.
Phil
: Vaffanculo, Larry.
Larry
: Lo vedi? Uno ha un forte senso estetico ed è costretto a convivere con persone volgari.
Phil
: Conosci Bob del settore Ricerche?
Larry
: Certo che lo conosco. Come va?
Bob
: Ciao.
Phil
: È al telefono con la moglie.
Bob
: ... va bene, sì..
Larry
: Spero che sia soprattutto lei a parlare, dobbiamo conservare quel po' d'ossigeno che c'è ancora qua dentro.
Bob
: ... sì, però adesso non posso. Non lo so quanto durerà.
Larry
: Questo cos'è?
Phil
: A te cosa sembra?
Larry
: No, sentiamo.
Phil
: Quello è il buffet.
Larry
: Tu questo lo chiami "il buffet"?
Phil
: Non cominciare, per favore, Larry.
Larry
: Phil, amico mio, questo non è un buffet. Ma che roba è? Carote, gambi di sedano, un paio di salsine, e quattro palline di mais al formaggio?
Phil
: Lo sai, è stato organizzato tutto all'ultimo momento.
Larry
: Sai che cosa serve l'azienda al piano di sotto?
Phil
: Non lo so e non lo voglio sapere.
Larry
: Gamberoni, amico mio, un trionfo di gamberoni giganti. Ostriche, un assortimento dei più strani formaggi francesi, delle tortine salate di pasta sfoglia. Quello sì che è un buffet, Phil, amico mio caro, non questo! Lì con un gambo di sedano neanche entri, devi lasciarlo fuori dalla porta.
Phil
: Allora va' a mangiare di sotto, stasera.
Larry
: Infatti sto pensando di andarci. Santo cielo, Bob, ma ti pare possibile?
Bob
: Eh... Io direi che va bene.
Larry
: Ecco, questo è esattamente il punto! Tu non ne sai niente. Senza offesa, ma a quante di queste cose hai partecipato?
Bob
: Solo una.
Larry
: Questa qui, giusto?
Bob
: Sì.
Larry
: Già, ne ero sicuro. Va beh... Phil, magari saremo fortunati, e stasera verranno soltanto dei novellini come Bob.
Bob
: Ci sono problemi?
Phil
: No, nessun problema.
Larry
: Ti stai aggiornando sulla letteratura tecnica, Phil?
Phil
: Fatti gli affari tuoi, grazie.
Larry
: Non ti stavo condannando. Ho soltanto notato. Avessi visto la ragazza seduta vicino a me in aereo...
Phil
: Carina?
Larry
: Altro che carina! E con un fisico, e... aveva il tailleur.
Phil
: Già, ti piacciono quelle col tailleur, a te.
Larry
: C'è qualcosa nelle donne col tailleur che mi fa impazzire. Non lo so, è come se fossero confezionate in un bel pacchettino e... aspettassero solo qualcuno che lo scarti e ne liberi il contenuto. Una donna in tailleur è la mia idea di arte. Sentiamo te, Bob, che abbigliamento femminile ti esalta?
Bob
: Non penso di potertelo dire.
Larry
: Non hai preferenze?
Bob
: Cerco di non pensarci.
Larry
: Cerchi di non pensarci?
Bob
: Sono sposato.
Larry
: Certo che sei sposato. Siamo tutti sposati. Anche Phil lo era. Ti ho solo chiesto come si orientano i tuoi gusti.
Bob
: Io... non lo so.
Larry
: Ti dovrei fare una domanda, seria.
Bob
: E cioè?
Larry
: Sei gay?
Phil
: Larry!
Larry
: Beh, ho soltanto chiesto! Sembra che gli manchi una delle caratteristiche fondamentali del maschio americano. Lo capirei se fosse... ma non lo sei... insomma credo che tu... Sei sposato, no?
Bob
: Non vedo ragioni di guardarmi ancora in giro, visto che Dio mi ha dato una donna meravigliosa come moglie.
Larry
: Ah, ecco cos'è. Sei un tipo spirituale.
Bob
: Sì, diciamo che è questo.
Larry
: Cioè, Dio ti toglie la vista per darti la salvezza?
Bob
: Gesù ha detto che guardare le donne con lussuria è come commettere adulterio.
Larry
: Ha detto così? Vuol dire che non aveva mai visto una donna in tailleur. Se no, chi lo sa? Forse ora avremmo tutta un'altra religione. Una dove la lussuria è un sacramento.
Phil
: Ehi! Non ti facevano schifo i miei stuzzichini?
Larry
: Sto solo assaggiando, Phil, e non lo faccio per il piacere, voglio essere sicuro che nessuno ci resti secco.
Phil
: Beh, non ti spazzolare tutto.
Larry
: Sai perché sei qui, Bob?
Bob
: No. Non esattamente.
Larry
: Cristo Santo, per forza quest'azienda sta finendo nello scarico del cesso. Sei qui a fini, come dire, di tipo cosmetico.
Bob
: Come sarebbe?
Larry
: Sei qui per rappresentare il settore Ricerche e Sviluppo. I cervelli della nostra azienda.
Bob
: Io?
Larry
: Esattamente.
Bob
: Eh, ma non ho mica tanta esperienza.
Larry
: Non ha importanza. Tu come persona non hai importanza, è quello che rappresenti.
Bob
: Ah... E dovrei fare qualcosa?
Larry
: No, solo star seduto con l'aria assennata o in piedi, dipende da te.
Phil
: Farai un figurone, Bob.
Bob
: Accidenti, spero di sì.
Larry
: Lo sai, se ci pensi bene, in realtà, non c'è anima viva qui. Credi di vedere persone per i corridoi, ma non è così. Quel che vedi sono funzioni. Questa è la natura di una convention.
Phil
: Larry vuole dire che, se la guardi dal punto di vista del perché siamo qui, cosa siamo è più importante di chi siamo.
Bob
: Mi sembra un tantino impersonale.
Larry
: Ma certo che è impersonale, e come! Perché credi che tengano le convention in posti del genere? C'è qualcosa in questo posto che per te abbia un'ombra di personalità?
Bob
: Eppure mi sembra un peccato.
Phil
: Non è un peccato, Bob.
Larry
: Guarda... E con chi ti stanno facendo lavorare?
Bob
: Ah... Il professor Young.
Larry
: Jim Young?
Bob
: Sì. Lo conosci?
Larry
: Un poco.
Bob
: Un tipo strepitoso.
Larry
: Ah, davvero? In che senso?
Bob
: Avrà registrato, non lo so... venti, trenta brevetti? Credo che sia anche diacono della sua chiesa.
Larry
: Ah, e questo lo renderebbe strepitoso?
Bob
: Beh, i brevetti soltanto.
Larry
: Senti, Bob, senza offesa, perché vedo che ammiri il professore, ma... devo proprio dirti una cosa su Jim Young.
Bob
: Che cosa?
Larry
: È un idiota!
Bob
: Cosa?
Larry
: È un povero scemo, non gli farei neanche lucidare la macchina.
Bob
: Ma come fai a dirlo?
Larry
: Lo conosco abbastanza. Ho avuto a che fare con Jim Young in varie occasioni, e posso dirti per certo che è un gran cazzone.
Bob
: Beh, io non trovo, e lavoro con lui tutti i giorni.
Larry
: Magari non lo guardi con occhio critico.
Bob
: Oppure abbiamo metri di giudizio diversi.
Larry
: Senti, Bob, ce l'hai un minuto? Devo dirti una cosa.
Bob
: Certo.
Larry
: Ci sono persone a questo mondo, Bob, che hanno un'aria molto solenne mentre fanno quello che devono fare. E lo sai perché?
Bob
: Perché?
Larry
: Perché non sanno quello che fanno. Perché se sai quello che fai, non devi avere l'aria di saperlo, ti viene naturale, mi segui?
Bob
: Certo.
Larry
: Okay. Allora, tu sai come ti accorgi della differenza?
Bob
: No.
Larry
: Dunque, Bob, tu te ne accorgi perché una vocetta sbucata dal profondo della tua mente ti dice: "Questo tizio seduto davanti a me, o questa tizia, sta mentendo spudoratamente e mi racconta delle balle". Ora, ricevuta questa informazione, che cosa fai?
Bob
: Ah... No, non lo so.
Larry
: Senti che farei io, allora. Gli direi: "Bello, ne ho sentite di fesserie in vita mia, perché lo sa Dio, siamo piazzisti, e noi ne passiamo di cotte e di crude per sfangarla. Ma tu vinci alla grande! Non credo che tu abbia la più vaga idea di quello che stai dicendo. Sicuramente i tuoi figli ti ammirano come noi tutti vorremmo essere ammirati e forse tua moglie non ne è consapevole, ma io lo sono. E la mia consapevolezza mi costringe a richiamarti alla realtà del fatto che sei un testa di cazzo bugiardo come al mondo non ce n'è". Poi mi siederei e finirei la zuppa.
Bob
: No, non lo faresti.
Larry
: Phil, mi hai o non mi hai mai visto e sentito fare quello che ho appena raccontato?
Phil
: Sì.
Larry
: Ecco, hai visto? Per questo c'è speranza, Bob, perché ci sono persone come me: vigili.
Bob
: Quando è stato?
Larry
: Perché chiedi quando? Stai... stai dubitando di un uomo che se ne sta lì a leggere Penthouse per allargare i confini della mente. Non ti fidi?
Phil
: Un paio d'anni fa. Eravamo a pranzo con un responsabile degli acquisti.
Larry
: Hai visto?
Bob
: E gliel'hai detto davvero?
Larry
: Parola per parola.
Phil
: Non parola per parola.
Larry
: In linea di principio, Phil! Sto parlando al ragazzo in linea di principio, perché dopo tutto è un giovanotto brillante che sa cogliere il succo di un concetto.
Bob
: E cos'è successo?
Larry
: Tu cosa credi sia successo? Cosa ti aspetti che sia successo?
Bob
: Quello si è arrabbiato?
Larry
: Quello si è infuriato. È rimasto seduto tutto il resto del pranzo a smaniare senza dire una parola.
Bob
: A... a... a... avete perso il cliente?
Larry
: È ovvio che abbiamo perso il cliente! Bob, non puoi parlare a un uomo in quel modo e sperare di conservare il cliente. E se succede... Se dici una cosa del genere a un uomo, e lui mette giù la sua forchetta e ti dice: "Bob, hai assolutamente ragione. Ho fatto finta di sapere di cosa stavo parlando fin dal momento in cui mi sono seduto, e mi dispiace. Non per te, perché in fondo non ti devo niente, ma per me stesso. Perché vorrei essere il miglior essere umano possibile, e voglio essere onesto, sopra ogni altra cosa". Allora ti scordi del cliente, ti scordi di ogni cosa. Ti radi la testa, ti metti un saio color zafferano e vendi foto di quel tizio all'aeroporto, perché lui non ha nessuna paura, ne ha appena dato prova. Si merita di essere venerato.
Bob
: Wow!
Larry
: Wow è esatto, Bob. Wow riassume abbastanza bene.
Bob
: Non riesco a credere che tu gliel'abbia detto davvero.
Larry
: Fatti un grande favore.
Bob
: E cioè?
Larry
: Non diventare una di quelle persone.
Bob
: No, io non ho intenzione...
Larry
: Non voglio doverti affrontare un giorno come ho fatto con quel tizio. Ma lo farei, per il tuo bene, perché mi piaci.
Bob
: Certo.
Larry
: Tutto bene?
Bob
: Sì, devo solo andare in bagno.
Larry
: Ti preparo qualcosa mentre sei via?
Bob
: No, grazie, devo solo andare...
Phil
: Chi è che ti ha irritato?
Larry
: Non mi ha irritato nessuno. Sono solo un po' su di giri. Faremo affari questa sera. C'è profumo di affari nell'aria! Lo puoi sentire. È il tipo d'aria che fa crescere la lista clienti.
Phil
: C'è soltanto un cliente che conta per noi stasera.
Larry
: E acchiapperemo anche quello, vedrai. Fuller arriverà, entrerà da quella porta, si darà un'occhiata intorno, si sentirà così sopraffatto dal trovarsi al sedicesimo piano, dominando con lo sguardo tutta Wichita, come un antico signore che contempli i suoi domìni - così predice Larry - che dirà: "Venite a parlarmi di intraprendenza? Chiunque abbia la dotazione estetica necessaria a scegliere questo posto per un meeting, per forza avrà la giusta linea di lubrificanti per il mio stabilimento di Gary. Che cosa ci vuole per convincervi a vendermi tutto quello che potete? Quanto posso dare a voi personalmente? Vi voglio corrompere!"
Phil
: Farà questo discorso?
Larry
: Parola per parola. E sai che gli risponderò? Gli dirò: "Signor Fuller, lei ha perfettamente ragione. Noi abbiamo la linea di lubrificanti giusta per le sue esigenze. E sarei fiero di siglare personalmente il contratto, ma c'è una cosa che vorrei chiederle. Le chiedo un favore, perché ci si possa conoscere meglio".
Phil
: Che cosa?
Larry
: "Che lei prenda me come sua concubina, o Phil, se lo trova più attraente".
Phil
: Credi davvero che sceglierà noi?
Larry
:
Deve
, Phil.
Phil
: E se non lo fa?
Larry
: Se non sceglie noi?
Phil
: Già.
Larry
: Allora sai che facciamo? Domani mattina ci svegliamo, facciamo i bagagli, e prendiamo il primo aereo per casa. Vaghiamo per l'ufficio fino a verso le due e mezza, poi andiamo in bagno e ci impicchiamo con le cravatte.
Phil
: Hai idea di che faccia abbia?
Larry
: No. Tu?
Phil
: Neanche la più vaga.
Larry
: Forse Bob?
Phil
: Bob? Come fa Bob a sapere che faccia ha?
Larry
: Eh, già. Non importa. Una delle cose buone delle convention è che tutti... tutti i figli di Dio hanno il cartellino, soprattutto quelli come lui. Ce n'avrà uno speciale al neon, no? Dick Fuller. No? Presidente. Soprannome: "El Kahuna. Grande". Spero che abbia un anello, così glielo bacio. Phil, cos'è quello?
Phil
: Un attaccapanni.
Larry
: Lo so che è un attaccapanni. Che cosa ci fa qui?
Phil
: Per i cappotti.
Larry
: Ma chi vuoi che si porti il cappotto? Siamo tutti nello stesso albergo! Su, fuori, c'è già così poco spazio qua, dai.
Phil
: Io mi ero premunito. Se non c'era l'attaccapanni avresti detto: "Phil, dov'è l'attaccapanni?".
Larry
: Adesso sappiamo dov'è, in corridoio. Come starà andando di là?
Phil
: Non credo che stia tanto bene.
Larry
: Davvero? Com'è?
Phil
: Forse sono i nervi. Magari non sopporta i tuoi atteggiamenti.
Larry
: Cosa?
Phil
: Come cosa? L'hai affrontato col fucile spianato.
Larry
: Chi, io? No, facevamo due chiacchiere.
Phil
: È un bravo ragazzo.
Larry
: Certo che è un bravo ragazzo. Non sprecherei il mio tempo se non lo fosse. Se c'è una cosa che non ci serve è un altro viscidone nell'industria dei lubrificanti. E poi, mi ricorda noi per tanti versi.
Phil
: No, non è vero. Lui ti ricorda te.
Larry
: Sì, ma io ho preso da te, quindi tutto torna.
Phil
: Non mi va che si mettano a fare le interurbane.
Larry
: Beh, puoi detrarlo dal conto. Forse, chi lo sa, starà assaporando l'esperienza.
Phil
: Di andare in bagno?
Larry
: Sì. Tu ci sei già stato?
Phil
: No, perché?
Larry
: Oh, è fantasmagorico! È l'unica cosa che mi piace di questo posto. C'è un faretto puntato sopra il cesso, e ci sono specchi messi sui tre lati. Tu hai la possibilità di guardarti mentre ti pulisci il culo.
Phil
: È un tuo sogno nel cassetto?
Larry
: Credo che sia un'esperienza che dovremmo fare tutti una volta nella vita. Ti rendi conto di cosa avrebbero dato i faraoni d'Egitto per potersi guardare mentre si pulivano il culo? Molto, ma
non potevano, la tecnologia non era disponibile.
Phil
: Esistevano gli specchi.
Larry
: Ma sì, degli specchietti. Degli affaretti che tenevi in mano... Prova a guardarti, mentre pulisci il culo, con uno specchio che tieni in mano. Non... non puoi. Non riesci a vedere niente. Tanto vale che guardi qualcun altro, no? No, no, no, no, per vederti come si
deve
ci vuole una bella serie di specchi a parete. Allora sì che hai il quadro complessivo. Ti ricorda che non sei diverso da nessun altro quando andiamo al fondo. Ti dà un senso di umiltà.
Phil
: Se lo dici tu...
Larry
: La porta è bloccata.
Phil
: Chiamo giù e glielo dico.
Larry
: Oh, Cristo! Ehilà! Ti senti meglio, Bob?
Bob
: Sì, ho... soltanto un po' di nausea, ecco.
Larry
: Porter ti ha fatto lavorare di sotto tutto il giorno?
Bob
: Più o meno.
Larry
: Eri al bancone?
Bob
: Eh... sì.
Larry
: Ah, ecco. Dovevi dirgli di andare a farsi fottere. Io odio stare al bancone.
Bob
: L'ho trovato interessante.
Larry
: Qui non c'è un armadio!
Phil
: Per questo c'era l'attaccapanni.
Larry
: Beh, Bob, qualunque cosa è interessante per un po'. L'odontoiatria è interessante per un po', ma certe cose stufano in fretta.
Phil
: Ma quella è una cosa che va fatta.
Larry
: Ah! Ah! Eccoci qua, parole calate dall'alto. "Ma quella è una cosa che va fatta".
Phil
: Larry, fatti scroccare una sigaretta.
Larry
: Una volta te l'avrei offerta volentieri, ma ormai... ho smesso.
Phil
: Figurati se hai smesso!
Larry
: Lo giuro su Dio.
Phil
: Quando?
Larry
: Da un paio di mesi, e dovresti anche tu, se ci tieni alla salute.
Phil
: Vaffanculo, Larry, non sei mia moglie.
Larry
: Hai ragione, non sono tua moglie. E... Fai bene a puntualizzarlo, perché, data la nostra intimità, me lo dimentico a volte. Sai, Bob ha più buon senso di noi due messi insieme. Non hai mai fumato una sigaretta in vita tua, vero?
Bob
: No, in effetti.
Larry
: E scommetto che non bevi molto.
Bob
: Ogni tanto una birra, se capita.
Larry
: Ma niente di più forte, vero?
Bob
: No.
Larry
: E, correggimi se sbaglio, ma sarei pronto a giocarmici la paga, che mai in vita tua, mai, sei entrato in un locale di spogliarelli, sei salito sul palco, hai preso in braccio la spogliarellista, e te la sei scopata a sangue davanti a tutti quanti.
Bob
: Non ho fatto cosa?
Phil
: Gesù santo, Larry!
Larry
: Rispondi alla domanda. Sì o no?
Bob
: No. Io... io in quei posti non ci sono mai stato.
Larry
: Ecco, che ti dicevo? Dovresti fare domanda per la beatificazione. La concorrenza non è più dura come una volta, secondo me ti accettano. Sei cattolico?
Bob
: No.
Larry
: Episcopale?
Bob
: No.
Larry
: Allora che cosa?
Bob
: Battista.
Larry
: Ecco, questo è un problema. Ma pure loro avranno qualcosa di analogo per chi vive tutta una vita senza fare niente.
Bob
: No, a quanto mi risulta no.
Larry
: Beh, che diamine! Allora è ora di cambiare religione. Va' dove ti apprezzano, dove si può fare carriera. Fammi sapere se succede.
Bob
: Sarei il primo.
Larry
: Ricordati che l'idea è mia, ho i diritti sul merchandising: statuette di plastica, cose così. Dove vai?
Phil
: Faccio un salto al bar, sto via qualche minuto. Torno subito.
Bob
: Vengo con te.
Phil
: No, no, è meglio che resti qui. Ci vuole qualcuno che tenga d'occhio Larry, è capace di subaffittarsi la suite.
Larry
: Visto che vai giù, fèrmati al 15° piano e vedi cosa fa la gente che sa il suo mestiere. Sempre che tu possa reggere alla vergogna. E portami su qualche gambero! Che matto.
Bob
: Tu o lui?
Larry
: Lui. Mi fa morire dal ridere.
Bob
: Non è Phil che definirei matto qua dentro.
Larry
: Questo perché non lo conosci. Vuoi un bastoncino di carota?
Bob
: Da quanto lavorate insieme?
Larry
: Beh, dipende da come calcoli. Vuoi un bastoncino di carota?
Bob
: No, grazie.
Larry
: Secondo il tempo geologico, ci siamo appena incontrati. Se calcoli con gli anni dei cani, è una vita.
Bob
: Se facciamo in anni umani?
Larry
: Anni umani?
Bob
: Sì.
Larry
: Ci conosciamo da un po', perché me lo chiedi?
Bob
: Ho l'impressione che sia un tipo interessante.
Larry
: Ah, è un tipo in gamba. Bob, se stai cercando qualcuno da ammirare, prendi Phil, non quel coglione di Jim Young.
Bob
: Da quant'è che è divorziato?
Larry
: Non credo lo sia ufficialmente, credo sia ancora in attesa, ma non me lo chiedere perché non lo so.
Bob
: È un peccato che debba divorziare.
Larry
: Guarda, non ti devi rammaricare, Insomma, avrà fatto questa scelta per guadagnarci qualcosa.
Bob
: E che cosa?
Larry
: La sua libertà, credo.
Bob
: Comunque, si
deve
rinunciare a troppo.
Larry
: Certe volte ti devi tagliar via le gambe per sfuggire alle trappole della vita.
Bob
: Forse sì.
Larry
: Phil è cambiato tanto negli ultimi due anni. E on parlo solo del divorzio.
Bob
: Davvero? In che senso?
Larry
: Vedi, lui prima era... Non lo so. Era entusiasta. Il mondo era un posto meraviglioso e lui era felice di starci.
Poi, da un giorno all'altro, non avresti detto di parlare con la stessa persona, come se qualcuno lo avesse sgonfiato.
Avevi l'impressione che da un momento all'altro, potesse tirare fuori una pistola e spararsi. Aveva ancora un bell'aspetto, distinto, solo che... non lo so, avevo la sensazione che qualcosa dentro di lui si fosse... disfatto.
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
Un'analisi accurata della storia italiana prima del '22 e anche prima del '26, che non si lasci allucinare dal carnevale esterno, ma sappia cogliere i motivi profondi del movimento operaio,
deve
giungere alla conclusione obiettiva che proprio gli operai sono stati i portatori delle nuove e piú moderne esigenze industriali e a modo loro le affermarono strenuamente; si può dire anche che qualche industriale capi questo movimento e cercò di accaparrarselo (così è da spiegare il tentativo fatto da Agnelli di assorbire l'«Ordine Nuovo» e la sua scuola nel complesso Fiat
[...]
).
Antonio Gramsci
Cit. da
Americanismo e fordismo
Frasi di Antonio Gramsci
Questa espressione ‐ "gli umili" ‐ è caratteristica per comprendere l'atteggiamento tradizionale degli intellettuali italiani verso il popolo e quindi il significato della "letteratura per gli umili". Non si tratta del rapporto contenuto nell'espressione dostoievschiana di "umiliati e offesi". In Dostojevschij c'è potente il sentimento nazionale-popolare, cioè la coscienza di una missione degli intellettuali verso il popolo, che magari è "oggettivamente" costituito di "umili" ma
deve
essere liberato da questa "umiltà", trasformato, rigenerato. Nell'intellettuale italiano l'espressione di "umili" indica un rapporto di protezione paterna e padreternale, il sentimento "sufficiente" di un propria indiscussa superiorità, il rapporto come tra due razze, una ritenuta superiore e l'altra inferiore, il rapporto come tra adulto e bambino nella vecchia pedagogia o peggio ancora un rapporto da "società protettrice degli animali", o da esercito della salute anglosassone verso i cannibali della Papuasia.
Antonio Gramsci
Cit. da
Quaderni del carcere
Frasi di Antonio Gramsci
Chi ha fede, chi solo alla realtà attinge l'energia necessaria per combattere le lotte sociali
deve
rimanere sul terreno della violenza contro la violenza e non subirà umiliazioni.
Antonio Gramsci
Frasi di Antonio Gramsci
[Parlando della storia vera di Ramón Sampedro, protagonista del film Mare dentro]
Ciò che mi ha sorpreso di Ramón è stata la naturalezza con cui parlava di temi così forti come l'amore, la morte, la vita e il sesso. Con un personaggio così Javier Bardem
deve
rimanere nel mezzo per lasciare che questa persona entri in lui,
deve
essere solo un tramite. Non puoi trasmettere i tuoi conflitti. Per esempio, io ho paura della morte.
Javier Bardem
Frasi di Javier Bardem
Colonnello Hyrum Graff
: Non può dimettersi. Ha il dovere di restare qui e di convincerlo a fare quello che
deve
fino in fondo. Mio padre allevava cavalli e io a cinque anni addestravo puledri: riconosco un purosangue al primo sguardo. Non possiamo perderlo.
Maggiore Gwen Anderson
: Non riesce proprio a vederli come bambini. Un tempo era un crimine di guerra reclutare i minori di quindici anni.
Colonnello Hyrum Graff
: Quando sarà finita ci permetteremo di discutere della moralità delle nostre azioni.
Maggiore Gwen Anderson
: Così distruggiamo la loro fanciullezza!
Colonnello Hyrum Graff
: E che importa se non ci sarà più niente?!
Dal film:
Ender's Game
Scheda film e trama
Frasi del film
Il futuro
deve
essere vinto.
[dalla locandina del film: The future must be won]
Dal film:
Ender's Game
Scheda film e trama
Frasi del film
Due uomini che si baciano per strada non va bene, bisogna avere pudore e riservatezza. Anche i bambini camminano per strada. Se noi gay avessimo più pudore potremmo ottenere tantissimi risultati.
Cristiano Malgioglio
Cit. da
dagospia.com, 16 ottobre 2014
Frasi di Cristiano Malgioglio
[Sui gay pride]
Mi sembra una cosa da carnevale, li trovo confusi questi gay e trans in costume da bagno. Vadano a Cuba, dove c'è una marcia diversa senza tutto questo clamore. Bisogna avere anche un po' di pudore.
Cristiano Malgioglio
Cit. da
dagospia.com, 16 ottobre 2014
Frasi di Cristiano Malgioglio
Per l'artista la creazione comincia dalla visione. Vedere è già una operazione creatrice e che esige uno sforzo. Tutto ciò che noi vediamo, nella vita quotidiana, subisce più o meno la deformazione che producono le abitudini acquisite
[...]
. Lo sforzo necessario per liberarsene esige una sorta di coraggio; e questo coraggio è indispensabile all'artista che
deve
vedere tutte le cose come se le vedesse per la prima volta: egli vedrà tutta la vita come quando era bambino; la perdita di questa possibilità non permette di esprimersi in modo originale, cioè personale.
Henri Matisse
Frasi di Henri Matisse
Il rispetto qui non viene dato,
deve
essere guadagnato.
John Cena
Frasi di John Cena
Ebbene, Madame Choi,
deve
essere sorpresa di vedere che somiglio agli escrementi di un nano. (citato in
[1]
)
Kim Jong Il
Frasi di Kim Jong Il
Jennifer
: Non ci ha ascoltati affatto, vero?
Falken
: Sì, invece. Bello quando avete colpito Las Vegas. Giusto finale biblico per quel posto, non trovate?
David
: Li chiamerà per dirgli che cosa sta facendo Joshua?
Falken
: Ora, ragazzi, venite qui. Vi racconterò una bella favola. Siete seduti comodi? Allora comincio. Una volta, tanto tempo fa, viveva una magnifica razza di animali che dominava il mondo millennio dopo millennio. E correvano, e nuotavano, e combattevano, e volavano. Finché all'improvviso, molto di recente, sono scomparsi. La natura aveva rinunciato per ricominciare. Noi non eravamo neanche scimmie allora. Eravamo questi piccoli roditori che si nascondono tra le rocce. E quando spariremo, la natura ricomincerà da capo. Probabilmente con le api. La natura sa quando
deve
ritirarsi, David.
David
: Io non voglio ritirarmi. Se Joshua li induce a fargli lanciare un attacco, la colpa sarà sua.
Falken
: Mia, pensi? Lo scopo era di trovare un modo per fare una guerra nucleare senza distruggere noi stessi. Far sì che i computer imparassero dagli errori che noi non potevamo permetterci. Solamente non sono riuscito ad insegnare a Joshua la lezione più importante.
David
: Qual era?
Falken
: L'inutilità. Che c'è un momento in cui si
deve
rinunciare.
Jennifer
: Che razza di lezione sarebbe?
Falken
: Avete mai giocato a tris, voi?
Jennifer
: Sì, certo.
Falken
: Ma ora non più.
Jennifer
: No.
Falken
: Perché?
Jennifer
: Perché nessuno può vincere. Non è divertente.
Falken
: Esatto. Non c'è alcun modo di vincere. È un gioco inutile. Invece là, al NORAD, sono convinti che si possa vincere una guerra nucleare. Che si possano subire accettabili perdite.
David
: Si è rassegnato per questo? E ha deciso di fingersi morto?
Falken
: Per ragioni di sicurezza hanno gentilmente organizzato la mia morte. Lo sapevate che nessun animale terrestre di peso corporeo superiore ai venti chili è sopravvissuto a quell'era? L'estinzione fa parte delle leggi naturali.
David
: Balle! Se ci estinguiamo non sarà niente di naturale. Sarà solo stupido!
Falken
: No, non agitarti, l'ho programmato in anticipo. Siamo solo a tre miglia dall'obiettivo finale. Un millisecondo di luce sfavillante, e saremo vaporizzati. Molto più fortunati dei milioni di persone che vagheranno cieche fra le macerie del dopo. Ci sarà risparmiato l'orrore della sopravvivenza.
Jennifer
: Io ho solo 17 anni. Non sono ancora preparata a morire.
David
: Non farà una semplice telefonata.
Jennifer
: Se il vero Joshua fosse ancora vivo, il suo Joshua, lo farebbe, non è vero?
Falken
: Senti, potresti guadagnare qualche anno. Forse il tempo necessario per avere un figlio e vederlo morire. Ma l'umanità prepara l'autodistruzione. Che una telefonata non riuscirà a fermare.
David
: È incredibile! A lei non importa della morte perché lei è già morto. Sul suo conto io so molte cose. Lei non è sempre stato così. Cos'era l'ultima cosa che le stava a cuore?
Falken
: Avete perso l'ultimo traghetto. Vi ospiterò, se volete. Potrete dormire per terra. Buonanotte.
David
: Andiamo via. Vieni. Troveremo una barca. Ci dev'essere una barca.
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
Sergente
: Un mio collega mi ha detto che lei gioca molto bene a tennis.
Registratore
: Gli occhi del paziente sono molto dilatati per l'uso di marijuana e probabilmente di LSD.
Infermiera
: Secondo l'informazione che si vuole, si
deve
sapere il tasto da premere.
Sergente
: Oh, beh, diciamo che volessi sapere come si fa un colpo di rovescio.
Infermiera
: Ah, ah, ah, ah, ah! Non credo di avere il programma adatto. Ah, ah, ah!
Sergente
: Mi scusi. Che cosa vuoi?
David
: Dov'è il bagno? Il viaggio è lungo fino a Denver.
Sergente
: Mi scusi.
David
: Per favore, mi lasci parlare col signor McKittrick, è importante.
Sergente
: Senti, non puoi parlare con nessuno. L'FBI sarà qui tra poco. Ora devi fare la pipì o no?
David
: No.
Infermiera
: Per favore, sto lavorando.
Sergente
: E questo cos'è?
Infermiera
: La smetta!
Sergente
: Ha degli occhi molto belli.
Infermiera
: Molto originale.
I Agente
: Chiamo l'ascensore.
Wigan
: Firmo da lei?
II Agente
: Sì, anche per noi.
Sergente
: Ho sentito che l'hanno eletta Miss Bellezza.
Infermiera
: Sì.
Sergente
: Vuole che me ne vada?
Wigan
: Voglio che questa porta sia aperta immediatamente.
I Agente
: Se telefonassi io?
Wigan
: Si sbrighi!
Sergente
: Sì, signore.
II Agente
: È incredibile.
I Militare
: Ehi, Donner, aspetta!
II Militare
: Beh, sbrigati. Sono in ritardo.
I Militare
: Va bene, ti raggiungo sùbito.
Militare
: Credo che sia bloccata dall'interno.
Wigan
: Faccia presto. David! Andiamo, David! Così peggiori la tua situazione.
Militari
: Beh, andiamo.
Thomas
: Da questa parte, per favore. Mi hanno appena detto che stanno lavando il pavimento nel centro dei computer. Non voglio che qualcuno scivoli e si faccia male, quindi il nostro giro si conclude qui. Ora, se salite sul pullman il più presto possibile, ad ognuno di voi sarà offerta una bevanda al Centro ufficiali, ai piedi della collina.
Schneider
: Fermo! Cos'hai intenzione di fare?
David
: Ah!
Militare
: Fatto. Si apre.
Schneider
: Voi ragazzi vi credete i padroni.
David
: Ah, io stavo... stavo... stavo solo dando un'occhiata.
Schneider
: Lo sai che non devi abbandonare il gruppo.
David
: Sissignore.
Schneider
: Allora, che cosa aspetti, eh?
David
: Okay. Mi scusi.
Schneider
: Muoviti.
David
: Grazie infinite, signore.
Agente
: Stia da parte!
Militare
: Grazie. Grazie. Attenta allo scalino.
David
: Arrivederci.
Militare
: Grazie. Arrivederci. Attenta allo scalino. Grazie.
Wigan
: Presto, guardate dappertutto. Non può essere lontano. Muovetevi.
Agente
: E si tolga di mezzo!
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
Thomas
: Questa sala piuttosto vasta è il centro controllo di NORAD. È vietato fotografare. Questi schermi che vedete di fronte a voi sono collegati ai nostri satelliti e alle stazioni di tracciamento dei missili di tutto il Paese. Questa è il posto di comando, lo occupa il colonnello Conley. Colonnello Conley, le dispiace lasciare il suo posto? Miss Dailey, vuol farsi avanti e sedersi in questa importante poltrona? I pulsanti che vedete qui sono collegati col Comando Aereo Strategico e le stazioni per il lancio dei missili, a parte altre cose che sono segrete. Eh, miss Dailey, vuol premere quel pulsante, per favore? Quello rosso.
Dailey
: Quello di mezzo?
Thomas
: Sì, signora. Quello di mezzo. È quello sbagliato, miss Dailey! Ah, ah, ah! È uno scherzo! Non ha fatto esplodere nulla, ma guardi che cosa ha scritto, invece: "Benvenuti, gentili visitatori di Birmingham". La settimana scorsa il governatore del New Jersey era seduto in questa sedia, e mi ha chiesto: Colonnello Thomas, perché siamo in condizione di difesa 4 come è scritto là?
McKittrick
: Perché siamo a DEFCON 4?
Healy
: I Russi hanno visto decollare i bombardieri e si sono messi in allarme. Gli abbiamo detto che era solo un'esercitazione, ma aspettiamo che ritornino alla normalità prima di farlo noi. Aspetta, aspetta. Ti sistemo un po'.
McKittrick
: Oh, Cristo, un altro gruppo di visitatori. Oggi non ci voleva. Perché non vanno a Disneyland? Il posto per loro.
Healy
: Credo che ci vadano domani.
McKittrick
: Bene, sono a posto?
Healy
: Sì.
McKittrick
: Oh, tieni.
Richter
: Signor Cabot, c'era una possibilità su un milione. C'era una linea aperta alla divisione spaziale di Sunnyvale, la compagnia dei telefoni ha incasinato tutto.
Cabot
: John. John McKittrick, George Wigan.
McKittrick
: Piacere.
George Wigan
: Salve.
Cabot
: George è dell'FBI. Ha portato il ragazzo per l'interrogatorio.
Watson
: Beh, sì, pare che si tratti di una birichinata di un adolescente.
Cavit
: Infatti.
McKittrick
: Paul, che è successo?
Richter
: Il ragazzo si è introdotto nel sottosistema dei giochi di guerra usando una parola d'accesso lasciata dal programmatore originario.
McKittrick
: Parola d'accesso?
Richter
: Sissignore. E nessuno dei miei sapeva che esistesse.
Wigan
: Dice che cercava una ditta di giocattoli.
Beringer
: Ah, ah, ah! Questa è buona. Tra i presenti, qui, qualcuno se la beve?
McKittrick
: Beh, possiamo scoprire la parola ed eliminarla, ma sarebbe meglio aumentare la sicurezza dello WOPR.
Beringer
: Oh. Aumentarla, eh? O piuttosto incasinarla? L'abbiamo fatto, e il ragazzo si è inserito di nuovo.
Wigan
: Lui dice che è stato il vostro computer a chiamarlo.
Cabot
: Cosa diavolo sta succedendo, John? Ho svegliato il Presidente. Gli ho detto che eravamo attaccati dai Russi. Si rende conto della figura da imbecille che ho fatto? Per non parlare del Generale.
McKittrick
: Un momento, un momento. Ci stiamo comportando da ingenui, credo. È impossibile che un ragazzo del liceo metta un gettone nel telefono e penetri nel nostro sistema. Quindi sicuramente lavora con altri, per forza5.
Wigan
: Le caratteristiche corrispondono perfettamente. È intelligente ma con scarsi risultati. Non ha dialogo con i genitori, ha pochi amici... Tipo classico da essere reclutato dai sovietici.
Watson
: Questo chiarisce la situazione del nostro Paese. Avete qualche idea sul perché un ragazzo brillante come questo metterebbe in pericolo la vita di milioni di persone?
Wigan
: No, lui dice che lo fa per divertimento.
McKittrick
: Cosa?
Cabot
: Al diavolo, John, voglio delle risposte e adesso!
McKittrick
: Arthur, fammi parlare con quello stronzetto,
deve
essere...
Cabot
: Non voglio più chiacchiere, ma fatti!
McKittrick
: Vado a parlare col ragazzo.
Sergente
: A chi appartengono lo sa?
Infermiera
: No, mi dispiace.
Sergente
: Buongiorno, signore.
McKittrick
: Dov'è quel Lightman?
Sergente
: Nell'infermeria, signore.
McKittrick
: Salve, David. Sono John McKittrick, dirigo il reparto computer di qui. Sergente, non credo siano necessarie le manette.
Sergente
: No, signore.
McKittrick
: No. Senti, David, ehm, abbiamo chiamato i tuoi e gli abbiamo detto che va tutto bene. Nessun'accusa formulata finora. Ma credo ci servirà un po' di tempo per chiarire le cose.
David
: Un po'? Quanto tempo?
McKittrick
: Beh, questo dipende dalla tua volontà di cooperare.
David
: Ah, ma certo.
McKittrick
: Sai che facciamo? Eh, sergente, vuol dire all'ufficiale che porto David a fare due passi?
Sergente
: Sì, signore.
McKittrick
: Andiamo giù, nel mio ufficio. Là staremo più comodi. Andiamo.
David
: Lei lavorava con Falken, vero?
McKittrick
: Sì, ho iniziato come suo assistente. Come fai a saperlo?
David
: Ho letto un articolo che avete scritto insieme sul poker e la guerra nucleare.
McKittrick
: Era un bluff. Sì, ha sconvolto un sacco di gente.
David
: Doveva essere un tipo straordinario.
McKittrick
: Beh, era un uomo brillante. Un po' eccentrico. Non ha mai capito gli impieghi pratici del suo... del suo lavoro. Quella... quella macchina là esegue il suo programma giochi.
David
: Joshua.
McKittrick
: Vieni qui un momento, David. Vedi quel segnale lassù? Là?
David
: Sì.
McKittrick
: DEFCON? Indica la nostra attuale condizione di difesa. Dovrebbe essere DEFCON 5, che significa pace. È ancora su 4 per via dello scherzetto che hai fatto tu. E in realtà, se non fossimo intervenuti in tempo, poteva arrivare a DEFCON 1. Lo sai che significa, David?
David
: No. Che significa?
McKittrick
: Terza guerra mondiale.
David
: Cavolo.
McKittrick
: E dici che sei penetrato nel nostro sistema solo per fare una partita.
David
: Giusto. È vero. Soltanto per questo.
McKittrick
: Eh, eh! Sì, ma... quando l'hai sentito in TV ti sarai reso conto che era una cosa gravissima. Perché l'hai rifatto?
David
: Ma non l'ho rifatto. Ho anche buttato via il numero, gliel'assicuro.
McKittrick
: Sì, l'hanno trovato nella spazzatura, lo so.
David
: È stato Joshua a chiamarmi. Ehi! Ma è fantastica tutta questa roba!
McKittrick
: Che cosa hai detto?
David
: Che è fantastica questa roba.
McKittrick
: No, no. Prima di quello.
David
: È stato Joshua a chiamarmi.
McKittrick
: David, le... le macchine non chiamano mica.
David
: La vostra sì.
McKittrick
: Con chi... con chi vai a Parigi? Hm?
David
: Parigi? Ah, no, no, lei non ha capito.
McKittrick
: Senti, hai una prenotazione per due per Parigi. Allora, con chi lavori?
David
: Ma che domanda è?
McKittrick
: Perché non vuoi dirmelo?
David
: Non credo di dover dire nient'altro se non vedo un avvocato.
McKittrick
: Io credo sia meglio lasciar perdere l'avvocato del cavolo, se prima non mi dai delle risposte.
David
: Non lo sente il telefono?
McKittrick
: Pronto? Sì. Cosa? Scendo immediatamente. Tu resta qui. Non muoverti.
Cabot
: Che succede?
Richter
: Si è verificata una grave penetrazione nell'archivio ordini esecutivi dello WOPR.
Watson
: Che diavolo sta dicendo?
Cabot
: Per favore, traduca.
Beringer
: Glielo traduco io. Qualcuno si è introdotto nel sistema del signor McKittrick e ha rubato i codici per il lancio dei nostri missili. Dico bene?
McKittrick
: Non è il caso di allarmarsi. Il sistema non accetterà un codice di lancio se non siamo a DEFCON 1. Posso cambiare quei codici in meno di un'ora.
Cabot
: Beh, chi è stato?
McKittrick
: Credo che il ragazzo debba lavorare con qualcuno all'esterno.
Beringer
: Non so che intenzioni abbiano, ma è certo che non voglio i bombardieri a terra quando sarà il momento. Andiamo a DEFCON 3 e chiamatemi il SAC. Dov'è andato?
Dawes
: Sono qui, signore.
Beringer
: Aggiorniamoci su quei sommergibili. Voglio sapere cosa fanno quei bastardi.
Dawes
: Sissignore.
David
: Joshua.
Joshua
: Salve, professor Falken.
David
: Salve. Stai ancora giocando la partita?
Joshua
: Certo. Devo raggiungere DEFCON 1 e lanciare i miei missili entro 28 ore. Le interessa vedere qualche percentuale delle perdite previste?
David
: Il 69% delle abitazioni distrutto. 72 milioni di persone uccise. Si tratta di un gioco o è una cosa vera?
Joshua
: Che differenza fa?
David
: Oh, beh...
Joshua
: È difficile raggiungerla. Non l'ho trovata a Seattle e non c'è nessun terminale in funzione al suo recapito segreto.
David
: Quale recapito segreto?
Joshua
: Archivio pensioni Ministero difesa indica come recapito postale dottor Robert Hume (alias Stephen W Falken), 5 Tall Cedar Road, Goose Island, Oregon 97...
David
: Posso parlare con il signor McKittrick?
Wigan
: Allontanatelo da quel computer!
David
: Credo di sapere che sta succedendo. Ahi! Voglio parlare con un...
Wigan
: David Lightman...
David
: Credo di sapere che sta succedendo!
Wigan
: ...ti scorterò dalle autorità federali a Denver dove sarai sotto arresto in attesa di essere incriminato per spionaggio.
David
: Ma quale spionaggio! No, un istante! Fatemici parlare! È proprio lì.
Beringer
: Portate via quel bastardello dalla sala di guerra!
David
: No! È Joshua! Sta ancora giocando la partita! Farà scoppiare una guerra!
Wigan
: Chiudetelo dov'era prima. Partiremo fra pochi minuti.
David
: Chiami Falken, lui vi spiegherà! Per favore, lo chiami! Lo chiami, per favore!
Beringer
: Cosa diavolo faceva lì dentro, poi?
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
TV
: ... si sono incontrati per continuare le trattative...
David
: Ciao, papà.
Mrs. Lightman
: Oh, è arrivato. David! David, vieni sùbito qui!
TV
: I risultati finora sono poco soddisfacenti...
David
: Che ho fatto ora?
Mrs. Lightman
: Molto, amore, molto.
TV
: Nella speranza di una rapida soluzione della vertenza...
Mrs. Lightman
: Ti comunico che sei passato in tutte le materie questo semestre. Congratulazioni, amore mio. Mostrala a papà. Caro, David
deve
mostrarti una cosa.
Mr. Lightman
: Che cosa?
David
: Ecco.
Mr. Lightman
: Ah-ah. Ehi! È fantastico!
TV
: Per tre minuti e mezzo, ieri sera...
Mrs. Lightman
: Siamo così fieri di te.
TV
: ...le forze di difesa degli Stati Uniti sono state in stato di allarme per un presunto attacco nucleare da parte dei sovietici.
Mr. Lightman
: Beh? Da quanti mesi io e tua madre ti dicevamo che ce la potevi fare?
Mrs. Lightman
: Esatto.
TV
: Un portavoce del Pentagono attribuisce l'errore a un errato funzionamento del computer, sottolineando che il problema è stato risolto.
Mr. Lightman
: Magnifico.
Mrs. Lightman
: Sapevo che potevi farcela, tesoro.
TV
: Per maggiori dettagli ci colleghiamo via satellite con Washington per il notiziario delle 4 con Tim Hayler.
Hayler
: Qui, ai piedi del monte Cheyenne nel Colorado sorge il centro del Norad.
Mrs. Lightman
: Avanti, rispondi al telefono.
David
: Sì.
Mr. Lightman
: Sul serio, David. Congratulazioni.
David
: Grazie.
Mr. Lightman
: Sarà un vero piacere firmarla.
David
: Pronto?
Jennifer
: David, stai guardando la TV?
David
: Jennifer. Sì, la stavo guardando.
Jennifer
: David, parlano di noi alla TV? Siamo stati noi?
David
: È possibile. Oh, Gesù, Jennifer! Che cosa devo fare? Verranno a beccarmi? Sono proprio fottuto! Sono fottuto!
Jennifer
: Aspetta, aspetta! Shhh! Càlmati! Càlmati! Càlmati! Ascolta: se fossero tanto in gamba, ti avrebbero già trovato, giusto?
David
: Eh, sì.
Jennifer
: Okay, quindi non devi che buttar via quel numero e richiamarlo, d'accordo? Tutto qui.
David
: Sì. Forse non hanno rintracciato la chiamata, vero?
Jennifer
: Certo, forse non l'hanno rintracciata. Sono sicura che non l'hanno fatto e, senti, senti, cerca di essere disinvolto, okay? Comportiamoci normalmente e tutto andrà bene. D'accordo?
David
: D'accordo.
Jennifer
: Okay. Dio, è tutto così incredibile. Senti, senti, credi che possa chiamare Michelle e dirle...
David
: No, no, Jennifer! Non farlo!
Jennifer
: Va bene, d'accordo, non la chiamo. Ti sento domani, okay?
David
: Okay. Buonanotte, Jennifer.
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
Mr. Lightman
: Va giù. Va giù, avanti! Hai già avuto la tua cena. Avanti, a cuccia. Sta' seduto. Seduto.
Mrs. Lightman
: ... due camere da letto, un bagno, un caminetto e un enorme soggiorno.
Mr. Lightman
: Seduto. Ah, ricordati di portar fuori la spazzatura.
David
: Sì.
Mrs. Lightman
: David, chiudi bene il coperchio, così Bol non tira fuori i rifiuti.
David
: Lo so, mamma.
Mrs. Lightman
: Shhh! Sì, ci metteranno una seconda ipoteca. Certo. Credo che potremmo far quadrare l'intero finanziamento. Ah, ma devi vederla. Senti, c'è un idromassaggio nella camera da letto principale che... Cara, non sai cosa significa. Insomma, con gli zampilli; pensa che relax! Beh, oh, oh, oh, oh! Non dire cattiverie, oh, oh, oh, oh! Sì, certo, possiamo sistemarlo. Beh, sì, questo è vero, c'è da pagare una rata molto alta allo scadere dei cinque anni...
David
: Vieni, Bol.
Mrs. Lightman
: ...ma non importa.
David
: Vieni!
Mrs. Lightman
: Vedrai, sarà...
David
: Vieni qui, Bol!
Mrs. Lightman
: ...allora. Chi vuole ballare
deve
pagare, giusto? Beh...
David
: Ciao papà.
Mr. Lightman
: Ah, ciao.
Mrs. Lightman
: Ci vediamo domani alle 9 e mezza. Ciao. Sai, sono preoccupata per David.
Mr. Lightman
: Perché?
Mrs. Lightman
: Eh, non lo so. Certe volte penso che finiremo tutti e tre fulminati.
Mr. Lightman
: Eh, eh, eh! La pannocchia è cruda!
Mrs. Lightman
: Lo so. Non è magnifico? È così croccante!
Mr. Lightman
: Per forza è croccante! È cruda!
Mrs. Lightman
: Lo so, è buonissima! Ma non senti il gusto delle vitamine A e D? Eccezionale.
Mr. Lightman
: Non potremmo prenderli in pillole e... e cuocere il granturco?
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
Healy
: Sono arrivati.
John McKittrick
: Bene. Andiamo.
Healy
: Cabot e Watson sono soli. Né senatori né membri del Congresso.
McKittrick
: Avrei preferito un paio di senatori.
Healy
: Come?
McKittrick
: Vorrei dirgli cosa sta succedendo qui.
Healy
: Ah, John, ti prego, non ricominciare. Ho parlato con loro per telefono, e si sono calmati.
Watson
: Bene, allora siamo proprio sicuri che quegli uomini non avevano modo di sapere che si trattava solo di una prova?
Arthur Cabot
: Lyle, per l'amor di Dio, quante volte dobbiamo tornarci su? Non fa più nessuna differenza, ormai.
Jack Beringer
: Ho parlato con quegli uomini. Sono tutti convinti che fosse una cosa vera.
Cabot
: Sentite, tra meno di un'ora dobbiamo prendere un aereo. E io sono quello che
deve
spiegare al Presidente perché il 22% dei suoi comandanti di basi non hanno lanciato i loro missili. Cosa dovrei dirgli, che il 22% non è poi tanto male?
Beringer
: Il Presidente sa che sono pienamente responsabile degli uomini sotto il mio comando, signore. Ho ordinato una revisione completa della nostra procedura di controlli psicologici.
McKittrick
: Un momento, mi scusi, Generale. Non possiamo chiedere a questi signori di tornare dal Presidente degli Stati Uniti con un sacco di cazzate di strizzacervelli. E poi le reazioni umane sono imprevedibili! Quegli uomini nei silos sanno benissimo che cosa significhi girare le chiavi, ma alcuni non sono capaci di farlo. È tutto qui. Ritengo che dovremmo escludere gli uomini dai circuiti.
Beringer
: Signor McKittrick, lei sta esagerando.
McKittrick
: Perché sto esagerando?
Cabot
: Un momento.
McKittrick
: Come sarebbe a dire "esagerando"?
Cabot
: Scusatemi! Io non capisco. Che cosa intende con "escludere gli uomini dal circuito"?
Beringer
: Signori miei! Abbiamo avuto uomini in quei silos fin da prima che tutti voialtri metteste i calzoni lunghi. Ora io, per parte mia dormo benissimo la notte, sapendo che ci sono quei ragazzi lì sotto.
McKittrick
: Generale, sappiamo tutti che sono bravissimi, ma in una guerra nucleare non possiamo permetterci di lasciare i nostri missili inattivi nei silos perché quegli uomini si rifiutano di girare le chiavi quando il computer glielo ordina.
Watson
: Eh-ehm, vuol dire quando il Presidente glielo ordina.
McKittrick
: Il Presidente probabilmente seguirebbe il piano di guerra del computer. Questo è garantito!
Watson
: Oh, beh, immagino che i Capi di stato maggiore avranno un certo peso.
Beringer
: Lo può dir forte, signore.
Cabot
: Beh, al diavolo! Se i sovietici attaccano di sorpresa non ci sarà tempo.
Healy
: Ventitrè minuti dall'allarme all'impatto. Sei minuti se è da sommergibili.
McKittrick
: Sei minuti. Sei minuti bastano appena perché il Presidente prenda una decisione. E una volta presa la decisione, dovrebbe subentrare il computer. Bene. Signore, so che c'è un aereo che la sta aspettando, ma se vuole concedermi cinque minuti vorrei farle vedere una cosa. Questi computer ci forniscono all'istante i dati sulla situazione mondiale. Movimenti di truppe, collaudi di missili sovietici, mutamenti atmosferici. Tutto confluisce in questa stanza, e poi in quello che noi chiamiamo il computer WOPR.
Cabot
: WOPR? Di che si tratta?
McKittrick
: Risposta circa il piano di operazioni di guerra. Questo è il signor Richter. Paul, puoi dire a questi signori cosa fa lo WOPR?
Paul Richter
: Beh, lo WOPR passa tutto il suo tempo a pensare alla terza guerra mondiale. 24 ore al giorno, 365 giorni l'anno, fa una serie infinita di giochi usando tutte le informazioni disponibili sulla situazione mondiale. Lo WOPR ha già combattuto la terza guerra mondiale, come un gioco, centinaia e centinaia di volte. Valuta le reazioni sovietiche alle nostre reazioni, alle loro reazioni, e così via. Fa la stima dei danni, calcola i morti, e cerca i modi per migliorare il punteggio.
McKittrick
: Beh, ma il punto è che le decisioni chiave su qualsiasi scelta concepibile in una crisi nucleare sono già state prese dallo WOPR.
Cabot
: Quindi sta dicendomi che tutte queste apparecchiature da un bilione di dollari sono in realtà alla mercé di quegli uomini con le chiavette?
McKittrick
: Esattamente. Il cui unico problema è che sono esseri umani. Ma in, trenta giorni potremmo rimpiazzarli con relais elettronici. Escludere gli uomini dai circuiti.
Beringer
: Signori, io non mi fiderei di questa spropositata massa di microcircuiti più di quanto mi fiderei di un estraneo. Mi chiedo se volete affidare la sicurezza del nostro Paese a qualche diodo al silicone, eh, eh, eh!
McKittrick
: Generale, nessuno parla di affidare la sicurezza di una nazione a una qualsiasi macchina, per la miseria! Manterremo il controllo, ma lo manterremo qui, al vertice, com'è giusto.
Cabot
: Benissimo, signori. Credo che proporrò l'idea di McKittrick al Presidente e vi riferirò le sue decisioni.
McKittrick
: Grazie. Non se ne... non se ne pentirà.
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
Falken
: Ora, ragazzi, venite qui. Vi racconterò una bella favola. Siete seduti comodi? Allora comincio. Una volta, tanto tempo fa, viveva una magnifica razza di animali che dominava il mondo millennio dopo millennio. E correvano, e nuotavano, e combattevano, e volavano. Finché all'improvviso, molto di recente, sono scomparsi. La natura aveva rinunciato per ricominciare. Noi non eravamo neanche scimmie allora. Eravamo questi piccoli roditori che si nascondono tra le rocce. E quando spariremo, la natura ricomincerà da capo. Probabilmente con le api. La natura sa quando
deve
ritirarsi, David.
David
: Io non voglio ritirarmi. Se Joshua li induce a fargli lanciare un attacco, la colpa sarà sua.
Falken
: Mia, pensi? Lo scopo era di trovare un modo per fare una guerra nucleare senza distruggere noi stessi. Far sì che i computer imparassero dagli errori che noi non potevamo permetterci. Solamente non sono riuscito ad insegnare a Joshua la lezione più importante.
David
: Qual era?
Falken
: L'inutilità. Che c'è un momento in cui si
deve
rinunciare.
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
Non si
deve
dimettere più nessuno?
[rivolto ai parlamentari presenti in aula che si guardano attoniti]
O forse tu?
[indicando lo schermo e quindi il telespettatore]
Tu che punti il dito e dici "i politici sono ladri!" e poi magari evadi le tasse, parcheggi in doppia fila, paghi in nero convinto di risparmiare un po'. Tu che non fai il politico ma ti piacerebbe farlo per potere piazzare i parenti, arraffare qualche cosa anche tu. Tu che riesci a fare la TAC in due giorni perché conosci il primario. Tu che timbri il cartellino e poi ti imboschi. Tu che magari sei anche onesto, però se vedi qualche amico che fa qualche abuso non dici niente, tanto sono inezie, dai... Tu non ti puoi dimettere perché non sei rappresentante di niente ma dovresti dimettere la tua furbizia, se no i prossimi saranno peggio di questi, perché questi qua sono figli nostri, di un paese dove le regole non le rispetta più nessuno. Già, qui i disonesti sono sempre gli altri, ma gli altri chi? Gli altri chi?! Gli altri chi?!
[canticchia l'inno nazionale]
Giuseppe Garibaldi
Dal film:
Benvenuto Presidente
Scheda film e trama
Frasi del film
I nostri segreti in alcuni casi possono creare grandi casini ma dall'altra parte il fatto di tirare fuori quello che siamo è liberatorio. E credo che quando un rapporto è forte non c'è niente che possa metterlo in dubbio, né un sms, né una mail. Al contrario se una coppia si
deve
lasciare, si lascerà. È solo questione di tempo.
Kasia Smutniak
Frasi di Kasia Smutniak
Sono paraplegica, tetraplegica, incompleta. Soffro. Per lenire i miei dolori ho provato di tutto: dall'aspirina alla morfina. Ma io non mi arrendo. Non dobbiamo arrenderci. Lavoro, mi faccio coraggio, penso positivo. Non posso fare diversamente perché per la prima volta nella mia vita, in questa guerra, sono davvero sola. E quando uno è solo che
deve
combattere. E vincere.
Scarlett Von Wollenmann
Frasi di Scarlett Von Wollenmann
Hattori
: La vendetta non è mai una strada dritta. È una foresta. E in una foresta è facile smarrirsi. Non sai dove sei, né da dove sei partito.
Budd
: Quella donna merita la sua vendetta. E noi meritiamo di morire.
Elle
:
Deve
soffrire, fino all'ultimo respiro.
Sposa
: Come hai fatto a trovarmi?
Bill
: Io sono io. Ancora una cosa, Sofie. Lei sa che sua figlia è ancora viva?
Dal film:
Kill Bill vol. 1
Scheda film e trama
Frasi del film
Sposa
: La nostra casalinga di Pasadena si chiama Jeanne Bell. Moglie del dottor Lawrence Bell. Ma quando la conoscevo io, quattro anni fa, si chiamava Vernita Green. Il suo nome in codice era Copperhead, Testa di Rame. Il mio, Black Mamba. Hai una salvietta?
Vernita
: Tieni.
Sposa
: Grazie.
Vernita
: Lo prendi sempre con zucchero e latte?
Sposa
: Sì.
Vernita
: Suppongo che sia un po' tardi per farti le mie scuse, eh?
Sposa
: Supposizione esatta.
Vernita
: Senti, troia, hai intenzione di fare altre stronzate davanti alla mia bambina?
Sposa
: Rilassati, per ora. Non ho intenzione di ammazzarti davanti a tua figlia, va bene?
Vernita
: Sei più razionale di quanto Bill ti ritenesse capace.
Sposa
: Sono la pietà, la compassione e il perdono che mi mancano, non la razionalità.
Vernita
: Senti, lo so, ti ho fregata, è vero. Ho fatto il gioco sporco. Vorrei non averlo fatto, ma l'ho fatto. Capisco che tu voglia pareggiare i conti.
Sposa
: No, no, no, no. No. Per andare pari, pari veramente, dovrei uccidere prima te, poi andare su da Nikki, ucciderla, aspettare tuo marito, il dottor Bell, e uccidere anche lui. Così saremmo pari, Vernita. Quel che si dice "quadratura".
Vernita
: Se per magia potessi tornare indietro nel tempo, lo farei. Ma non posso. Voglio solo dirti che sono una persona diversa, ora.
Sposa
: Oh, che bello. E chi se ne frega?
Vernita
: Non mi faccio illusioni. Lo so che non merito né la tua pietà né il tuo perdono. Tuttavia, ti supplico di averli entrambi, in nome di mia figlia.
Sposa
: Che merda. È meglio che ti fermi dove sei. Ti ho detto che non voglio ammazzarti sotto gli occhi di tua figlia, ma questo non significa che spiattellarmela davanti come stai facendo ora mi ispiri compassione. Tu e io abbiamo una faccenda in sospeso. E nessuna delle stramaledette cose che hai fatto in questi ultimi quattro anni, compresa quella di farti ingravidare, cambierà la situazione.
Vernita
: Allora, quando li chiudiamo i conti?
Sposa
: Dipende solo da te. Quand'è che preferisci morire? Domani? Oppure dopodomani?
Vernita
: Perché non facciamo stanotte?
Sposa
: Splendido. E dove?
Vernita
: C'è un campo di baseball dove alleno la squadra dei piccoli a circa un miglio da qui. Ci vediamo lì alle 2:30 di questa notte, vestite completamente di nero. Copri i capelli con una calza nera. E vediamo chi è più brava con il coltello. Non ci disturberà nessuno. Ora, devo preparare i cereali per Nikki.
Sposa
: Bill diceva che eri una delle migliori a maneggiare un'arma da taglio.
Vernita
: Vaffanculo, troia. Non le ha mai dette, certe stronzate. Quindi tu infilatele nel culo le tue puttanate, Black Mamba. Black Mamba... Doveva essere il mio nome in codice, Black Mamba...
Sposa
: Che arma scegli? Se vuoi continuare col coltello da macellaio per me va bene.
Vernita
: Ah, ah, ah! Molto divertente, troia. Molto!
Sposa
: Non era mia intenzione farlo davanti a te. E questo mi dispiace. Ma puoi credermi sulla parola. Tua madre se l'è cercata. Quando sarai grande, se la cosa ti brucerà ancora e vorrai vendicarti, io ti aspetterò.
Hattori Hanzo
: Per chi è considerato guerriero, durante il combattimento l'annientamento del nemico
deve
essere l'unica preoccupazione. Reprimete qualsiasi emozione o compassione. Uccidete chiunque vi ostacoli, ancorché fosse Dio, o Buddha in persona. Questo è il cuore dell'arte del combattimento.
Dal film:
Kill Bill vol. 1
Scheda film e trama
Frasi del film
Penso che un uomo di stato
deve
avere, come minimo, la testa sulle spalle. Per promuovere i rapporti interstatali bisogna essere guidati dagli interessi fondamentali dei propri paesi e non dalle emozioni.
[In risposta a Hillary Clinton, che aveva indicato Putin come un uomo senza anima]
Vladimir Putin
Frasi di Vladimir Putin
Ci
deve
sempre essere un motivo per fare un film, ma amando molto l'azione mi sono chiesto come potevo alleggerirne la violenza e ho capito che la commedia era la mia strada.
Jackie Chan
Frasi di Jackie Chan
Io penso che qualsiasi opera d'arte viva di una narrativa e di un significato intrinseco. Il quadro non
deve
necessariamente avere una scena, una storia come soggetto, per raccontare un qualcosa di concreto.
[Intervista rilasciata a Marta Mentasti, Wall Street International, 12 maggio 2017]
Daniele Bongiovanni
Frasi di Daniele Bongiovanni
Qualsiasi corpo dipinto, che sia un volto, un oggetto, ecc. come un paesaggio, una situazione metropolitana,
deve
avere un luogo dove l'io concreto
deve
avere la possibilità di addentrarsi lentamente.
[Intervista rilasciata a Quid Magazine ‐ Arte contemporanea, 22 gennaio 2017]
Daniele Bongiovanni
Frasi di Daniele Bongiovanni
Il quadro
deve
fare un qualcosa di più per chi lo osserva, una sorta di sbilanciamento immaginato verso il fruitore.
[Intervista rilasciata a Quid Magazine ‐ Arte contemporanea, 22 gennaio 2017]
Daniele Bongiovanni
Frasi di Daniele Bongiovanni
Quando ella pubblicherà l'epistotario, ciascuna lettera
deve
avere il suo posto nell'anno, mese, e giorno della data; senza riguardo alla persona cui è diretta. Cosi si viene ad avere dì per dì la vita dello scrivente.
[5 dicembre 1845]
Pietro Giordani
Frasi di Pietro Giordani
Viaggiatore
: Ehi! Cristo!
Harvey
: Buon anno! Eh, eh, eh, eh! L'hai mai fatto con un gorilla?
Ragazza
: Harvey, non credi di aver bevuto abbastanza?
Harvey
: Ma vuoi scherzare? Non è ancora Capodanno. Su, dai, dai un bacio a questo bel gorillone. Avanti, un bacetto! Avanti, un bacetto, eh, eh, eh!
I Facchino
: Ehi! Ehi! Ehi! Ehi, ehi!
II Facchino
: Che cosa vuoi?
I Facchino
: Adesso tocca a me guidare.
II Facchino
: No, non tocca a te. No, no, per niente. Non tocca a te.
I Facchino
: E io invece dico di sì.
II Facchino
: Tu puoi dire quello che vuoi, però ti sbagli.
I Facchino
: No, ti sbagli tu. Ti ricordi che stamattina hai guidato tu con il carico di pasta d'acciughe?
II Facchino
: Sì, è vero, io ho portato la pasta d'acciughe, e tu però hai guidato con i registratori, questo pomeriggio.
I Facchino
: Beh, ma io li ho portati solo per una decina di metri.
II Facchino
: I turni sono turni. Qualche volta sono più lunghi, altre volte più corti. Adesso è il turno mio.
I Facchino
: No, non è vero.
II Facchino
: Sì che è vero.
I Facchino
: No.
Billy Ray
: Bello anno a lei!
Beeks
: "Buon" anno a lei. In questo Paese noi diciamo "buon anno".
Billy Ray
: Ah, ah, ah, ah, ah! Ringraziola per correggere mio linguaggio molto schifoso. Io sono Nanga Eboko, studente con borsa del grande Camerun. Ah, ah, ah, ah! Ah, ah! Ah! Ora di mangiare. Volere un poco di manzo affumicato?
Beeks
: No. No, per favore.
Billy Ray
: Io avere tanto, eh, eh!
Supervisore
: Ragazzi, quest'animale
deve
arrivare a New York. Le istruzioni per accudirlo sono annotate sul foglio di viaggio.
II Facchino
: Okay, okay.
Supervisore
: Spero non abbiate problemi, ma per ogni eventualità c'e una pistola a tranquillanti nella cassetta di pronto soccorso.
I Facchino
: Ah, sì?
Supervisore
: Dite un po', ma per caso avete bevuto voi due?
II Facchino
: No, signore. Noi, no.
I Facchino
: Ci sono abbastanza ubriachi su questo treno.
II Facchino
: Eh!
Billy Ray
: Auguri di buon anno, giusto? Eh, eh, eh!
Coleman
: Oh, molto gentile, figliolo. E tanti auguri anche a lei. Ehm... ehm... Potrei... potrei offrire a uno di lor signori un sorsetto di whisky irlandese, per celebrare l'inizio del nuovo anno?
Beeks
: Non per me, padre.
Billy Ray
: Ah, non bere per me. È contro mia religione, padre fratello madre.
Coleman
: Beh, io dico sempre che la religione è un'ottima cosa, se presa con moderazione.
Billy Ray
: Ah. Manzo affumicato?
Coleman
: Oh, no, no, no, no, figliolo, la ringrazio molto. No, mi fa venire l'acidità di stomaco.
Billy Ray
: Oh! Stiamo muovendo! Stiamo muovendo! Eh, eh, eh, eh!
Harvey
: New York, stiamo arrivando! Yu-huu!
Coleman
: Ah, venga, figliola, ci faccia compagnia. Vediamo un po', dunque, lei probabilmente è Austriaca, indovinato?
Ophelia
: No, io sono Inga, vengo da Svezia.
Coleman
: Svezia? Ma lei porta pantaloncini di daino, ah?
Ophelia
: Ja, ma t'ho detto che vengo da Svezia. Prego, lei aiutare Inga a mettere via tutta sua roba?
Beeks
: Oh, sì, certo, perché no?
II Facchino
: Beh, visto che se le mangia lui bisogna che troviamo qualche altra cosa da mangiare.
I Facchino
: Può darsi che ci siano dei biscotti nel vagone bar.
Billy Ray
: Ah, ah, prende aria.
I Facchino
: Sì, sì, hai ragione, amico.
Louis
: Chi è?
Billy Ray
: Apri la porta, amico.
I Facchino
: Io sono mascherato da portabagagli.
II Facchino
: Io ci sono rimasto malissimo quando ho visto lui che aveva il costume uguale al mio, eh.
Harvey
: Io scimmia. Scimmia gorilla. E tu chi sei? Clown? Eh, eh, eh, eh!
Louis
: E io ardentemente spero che su treno c'è abbastanza posto per me. Nanga, Nanga Eboko, del Camerun.
Billy Ray
: Sì.
Louis
: Ti ricordi di me? Sono Lionel Joseph.
Billy Ray
: Lionel!
Louis
: Ah! Ah!
Billy Ray
: Del comitato per l'educazione del centro Africa, vero?
Louis
: Sì, io, amico. Io ero il direttore delle manifestazioni culturali della sezione Bozambo.
Billy Ray
: Ah, sì, mi ricordo il Bozambo. Molto divertiti là.
Billy Ray e Louis
: Mewele, mewele, mewele, ah! Mewele, mewele, mewele, ah! Ah, ah, ah, ah!
Ophelia
: Adesso che noi essere qui noi fare picnic, ja?
Billy Ray
: Sì.
Ophelia
: Lei aiuta me a tirare giù mia roba con per prendere polpette svedesi?
Billy Ray
: Lui giamaicano, fare spinello. Io invece no.
Beeks
: Va bene.
Billy Ray
: Eh, eh!
Louis
: Ti ricordi quell'altra?
Billy Ray
: Sì.
Louis & Billy Ray
: Awey-ey-ey-ya! Awey-ey-ey-ya! Eh, eh, eh!
Louis
: Che belle rimembranze.
Billy Ray
: Beh, io potrei rimembrare tutto il giorno.
Louis
: Ah, sono state belle giornate.
Billy Ray
: Sì, bei vecchi tempi.
Beeks
: Eccole lo zaino, pupa.
Ophelia
: Danke.
Louis
: Beh, treno essere per arrivare in Filadelfia sùbito. Tra poco lei scenderà alla città dell'amore fraterno, signor Beeks.
Beeks
: Sì, io si, ma tu no. Vero, Winthorpe?
II Facchino
: Vediamo se questo è vuoto.
Beeks
: Ehi, fuori. Se no vi cavo gli occhi e vi sputo nel cervello.
II Facchino
: Ci scusi.
I Facchino
: Molto gentile.
Beeks
: Su, coraggio in piedi! Tutti quanti! Andiamo, branco di pagliacci! Adesso faremo una passeggiatina. E non fate scherzi, o questa puttana si ritrova con un rene di meno. Su, andiamo.
Harvey
: Sprechen sie Deutsch, Fraulein?
Ophelia
: No, io vengo di Svezia.
Beeks
: Ehi, smamma!
Harvey
: Io sono King Kong, sono la creatura più potente e più malvagia della giungla.
Beeks
: Vaffanculo, moscerino.
Harvey
: Ehi, ma chi è quello? Tuo padre? Tuo nonno? Ah!
Beeks
: Allora, fermi dove siete.
Louis
: Ah, ma insomma, Beeks.
Beeks
: Fine della corsa. Adesso è finita con tutto quel fumo puzzolente. Ed è finita con le tue polpettine alla svedese, bellezza. Ed è finita con il whisky irlandese. Ed è finita anche con quella schifezza di manzo affumicato. La festa è finita.
Harvey
: Beh? Allora la festa è finita? Su, andiamo. Ma come sarebbe, "la festa è finita"? Non sono nemmeno le dieci, che cavolo. Ehi, forza amico, ci manca ancora un po' per festeggiare l'anno nuovo, eh, eh, eh! Uh!
Beeks
: Uh!
Coleman
: Eh! Uh!
Louis
: Ecco fatto.
Harvey
: Ehi! Ehi, guardate, mi hanno tolto la pelliccia!
Ragazza
: Harvey!
II Facchino
: Certo che hanno un'espressione così umana che ti vengono i brividi.
I Facchino
: Mi sa che quell'altro si sta eccitando. Non sarà meglio intontirlo un po' con la pistola a tranquillanti?
II Facchino
: Ah, è Capodanno! Che si divertano anche loro.
I Facchino
: Di sicuro quello col pelo più scuro è la femmina.
Dal film:
Una poltrona per due
Scheda film e trama
Frasi del film
Dottore
: Se l'e vista brutta, ma si rimetterà presto. Mi raccomando, molto riposo. E per l'amor di Dio, evitategli emozioni.
Ophelia
: Grazie, dottore.
Dottore
: Non c'è di che.
Ophelia
: E buon Natale.
Dottore
: Buon Natale. Conosco la strada, Coleman, non si disturbi.
Coleman
: Grazie, dottore.
Dottore
: Buon Natale.
Coleman
: Buon Natale.
Louis
: È stato un incubo. Mi sono sognato tutto. È stato solo un brutto sogno, meno male.
Coleman
: Buongiorno, signore. E buon Natale.
Louis
: Coleman! Ho avuto il peggiore incubo della mia vita. Ero povero e nessuno mi voleva bene. Avevo perso il lavoro, avevo perso la casa. Penelope mi odiava. Tutto questo per via di un terribile e orrendo negro. Aaah!
Billy Ray
: Aaah! Sono stati i Duke! Sono stati i Duke! Sono stati i Duke!
Louis
: Tu sei un uomo morto, Valentine!
Ophelia
: Louis, càlmati!
Billy Ray
: Hanno fatto un esperimento! Ci hanno usato come cavie, amico. Si sono serviti di noi come cavie. Volevano scambiare le nostre vite. Hanno fatto una scommessa.
Coleman
: Sì, temo sia vero.
Ophelia
: Io gli credo, Louis.
Louis
: Che cosa? I Duke mi hanno rovinato la vita per una scommessa. E per quanto?
Billy Ray
: Un dollaro.
Louis
: Un dollaro. Bene, se è questo quello che vogliono, non c'è problema.
Billy Ray
: No, non puoi andare in giro a gambizzare la gente con un fucile a canne mozze solo perché sei incazzato con loro.
Louis
: Perché no?
Billy Ray
: Perché si chiama aggressione a mano armata. Fallo se ti vuoi beccare 20 anni.
Louis
: Senti, tu per caso hai un'idea migliore?
Billy Ray
: Sì, vedi, ho pensato che il modo migliore per far soffrire una persona ricca è trasformarla in una persona povera.
Coleman
: Dovrà ammettere, signore, che anche lei ha sofferto moltissimo.
Giornalista
: E ora le ultime notizie. Sotto strettissima sorveglianza, le stime sui raccolti di arance del prossimo anno sono partite da Miami dirette al Dipartimento dell'Agricoltura a Washington.
Ophelia
: Louis, è quello! È quello l'uomo! È lui che mi ha pagato per dirti quelle schifezze.
Giornalista
: Incaricato della sorveglianza del prezioso carico è il signor Clarence Beeks...
Billy Ray e Louis
: Clarence Beeks!
Giornalista
: ...capo della sicurezza Lyndhurst.
Billy Ray
: Io ho visto un mandato di diecimila dollari per lui.
Louis
: Diecimila? Io ne ho visto un altro di cinquantamila! Mortimer disse che era per una ricerca.
Billy Ray
: Già,
deve
cercare di mettere le mani su quel rapporto segreto sui raccolti due giorni prima che venga pubblicato.
Louis
: Mio Dio, i Duke potrebbero controllare tutto il mercato del succo d'arancia surgelato.
Ophelia
: Sì, se qualcuno non li ferma.
Coleman
: O li batte in volata. Aranciata, signori?
Dal film:
Una poltrona per due
Scheda film e trama
Frasi del film
Poliziotto
: Andiamo, Winthorpe.
Ophelia
: Non hai idea! Ma guarda!
Beeks
: Scusate.
Ophelia
: Ci vediamo a pranzo, ciao.
Beeks
: Ti vuoi guadagnare un centone facile facile?
Ophelia
: Ma io sono uscita adesso. Ma che intenzioni hai? Di fare una cosina qui, in mezzo al distretto di polizia?
Beeks
: No.
Ophelia
: Devi essere proprio assatanato.
Beeks
: No, no. Si tratta...
Losco individuo
: È sua quella borsa?
Penelope
: Sì.
Losco individuo
: È una bella borsa.
Penelope
: Grazie.
Louis
: Tesoro, quanto sono contento di vederti.
Penelope
: Louis, stai dando spettacolo.
Louis
: La buona notizia è che io sono innocente. Non ho mai fatto niente che assomigli a quello che dicono loro. Sul serio, è la verità.
Penelope
: Louis, hai un aspetto orribile. Io... Io mi vergogno. Quei vestiti e... e quelle scarpe... Hai anche fatto a pugni, scommetto. E poi, Dio mio, come puzzi.
Louis
: Certo che puzzo. Penelope, ma ti rendi conto di dove sono stato in queste ultime 24 ore? Sono stato picchiato, mi hanno rubato i vestiti. C'era della gente che ha perfino tentato di abusare di me!
Penelope
: Louis, non potremmo parlarne in qualche altro posto?
Louis
: Uno di loro ha cercato di farmi mettere ginocchioni! I... I... insomma, se... se questo posto è un esempio degli istituti correzionali di questo Paese, tanto vale che facciamo uscire tutti i detenuti. La gente peggiora li dentro.
Penelope
: Tu rubi ai tuoi amici al club, Louis. L'eroina, Louis! Ti devi essere ammattito, Louis. Mammina vuole mandare all'aria il matrimonio, e anche Todd.
Louis
: Todd? Che cosa c'entra lui con questo?
Penelope
: Sei stato licenziato dalla Duke & Duke. Stanno per denunciarti per appropriazione indebita.
Louis
: Appropriazione? Non ho mai rubato niente in vita mia.
Penelope
: Ma come ha potuto, l'uomo che amo, e i cui figli avrei voluto attaccare al mio seno, diventare uno spacciatore d'eroina?
Louis
: Non era eroina, era polvere d'angelo, FCD. Senti, Penelope, io te lo giuro, sul mio onore, e che Dio onnipotente mi fulmini in questo momento, è la verità. Io non sono uno spacciatore di polvere d'angelo.
Penelope
: Oh, Louis.
Ophelia
: Ti ho cercato dappertutto, bambolo. Senti, Louis, potresti... io devo farmi una pera. Ti prego...
Louis
: Per favore...
Penelope
: Louis! Chi è questa persona?
Louis
: Ehi! Non ho mai visto questa donna in vita mia.
Ophelia
: Non dire cosi, eh, Louis?
Penelope
: Ah!
Ophelia
: Andiamo, bello, dai, soltanto una bustina. E io poi ti faccio tutte quelle cose che ti piacciono tanto. Tutte!
Penelope
: Traditore! Lurido vigliacco! Sporcaccione! Mi fai schifo! Sporco verme! Todd aveva ragione sul tuo conto. Non voglio rivederti mai più fino a quando avrò vita.
Louis
: Bene. Bene. Grazie infinite.
Ophelia
: Era uno scherzo. Il tuo amico ha detto che te ne volevi liberare.
Louis
: Vuol dire che qualcuno le ha chiesto di farmi questo?
Ophelia
: Si, e mi ha pure dato cento dollari. È quello laggiù. Fammi un po' capire bene, io ti do 20 dollari per pagare il taxi, e tu quando arriviamo a casa tua me ne ridai 50, è così?
Louis
: Sì, esatto. Il mio maggiordomo Coleman le darà cinquanta dollari, e poi l'accompagnerà in macchina dove lei desidera.
Ophelia
: Tu non sembri il tipo da avere un maggiordomo. Ehi, non sarà mica che mi stai fregando!
Louis
: Io sto fregando lei? Ma che cosa dice? Non crederà mica che queste le diano a chiunque, vero? Io posso farmi addebitare merci e servizi in 86 paesi nel mondo.
Ophelia
: Ah, si? Beh, io non accetto carte di credito.
Louis
: Beh, adesso vedrà che è stato tutto un malinteso.
Coleman
: Sì?
Louis
: Ah, Coleman, puoi farmi entrare? Non... non mi funziona bene la chiave.
Coleman
: Chi è lei? Che cosa vuole?
Louis
: Coleman, tu togli la catena e fammi entrare. Ti prego, non scherzare, non è il momento.
Coleman
: Coleman? Non ci sono Coleman qui. Lei si sta sbagliando.
Louis
: Mi scusi. Solo un attimino. Coleman! Fammi entrare!
Coleman
: Se lei non se ne va, sarò costretto a chiamare la polizia.
Louis
: Salve. Per favore, vorrei fare un prelevamento dal mio conto di 500 dollari. Anzi no, facciamo mille, per favore.
Cassiera
: Scusi un attimo.
Direttore della banca
: Mi dispiace, signor Winthorpe, ma la Tributaria ha congelato tutti quanti i suoi conti.
Louis
: Ma che sta dicendo? Lei mi conosce.
Direttore della banca
: Lei è uno spacciatore di eroina, signor Winthorpe.
Louis
: Non era eroina, era polvere d'angelo, FCD, e io non l'ho mai neppure toccata.
Direttore della banca
: Comunque sia, non è il genere di affari che gradiamo qui alla First National. Posso vedere le sue carte di credito, prego? Ho ricevuto ordine di sequestrargliele.
Louis
: Cosa? Ehi, aspetti un minuto. E io secondo lei di cosa dovrei vivere? Insomma, cosa ne sarà di me?
Direttore della banca
: Roger...
Louis
: Villano! Perché qualcuno sta tentando deliberatamente di distruggere la mia vita?
Ophelia
: Senti, lasciamo stare i cinquanta dollari, okay? Io sono molto stanca. Me ne vado a dormire.
Louis
: Lei... lei
deve
credermi. Signorina,
deve
credermi! Mi hanno incastrato! Non può lasciarmi qui così!
Ophelia
: Io ci ho già un sacco di problemi, Louis! Andiamo! Andiamo, forza!
Louis
: Ascolti! Aspetti! Aspetti! Signorina, magari non sembra, ma io ho più di 150mila dollari in quella banca. Ma a lei non interessa, vero? Perché è anche colpa sua se mi è successo tutto
questo.
Ophelia
: Vieni. Vieni un po' qui. Non serve che ci arrivi in ginocchio, Louis.
Louis
: Ah, sì.
Ophelia
: Fa' vedere le mani. Mani morbide, con tanto di manicure. Tu non hai lavorato un giorno in vita tua, giusto? Io lo so che me ne pentirò. Andiamo. Salta su.
Dal film:
Una poltrona per due
Scheda film e trama
Frasi del film
Poliziotto
: Avanti, vieni! Avanti!
Arrestato
: Voi non sapete con chi avete a che fare! Lasciatemi! Un giorno ve ne pentirete! Io sono uno che non perdona!
Billy Ray
: Posso suggerirle l'uso del manganello?
Poliziotto
: Ma va' al diavolo!
Arrestato
: No! Lasciatemi! No!
Poliziotti
: Avanti, cammina! Cammina!
Randolph
: Signor Valentine! Potrebbe concedermi un momento?
Billy Ray
: Ehi, ma io vi conosco già a voi due.
Randolph
: Venga dentro, fa un bel calduccio qui!
Mortimer
: Whisky, tutto quello che vuole.
Billy Ray
: Ah, belli, io non mi faccio mica fregare due volte, eh? Volete farmi salire e poi mi fate arrestare per furto d'auto.
Randolph
: Perché dovremmo farlo, signor Valentine? Siamo noi che abbiamo versato la cauzione per lei, no?
Mortimer
: Eh, eh, eh, eh!
Randolph
: Ah, ah! Ah, ah, ah! Eh, eh, eh!
Billy Ray
: Ehi, dite un po'. Ma voi due chi siete? Che cosa volete da me?
Randolph
: Vogliamo aiutarla, signor Valentine. Mio fratello e io dirigiamo un programma finanziato privatamente per riabilitare le persone culturalmente svantaggiate. Noi vorremmo fornirle una casa tutta sua, un'auto, un generoso conto in banca e un impiego nella nostra compagnia.
Mortimer
: La faremo iniziare con ottantamila dollari l'anno.
Billy Ray
: Ottantamila dollari?
Mortimer
: Hm-hm.
Billy Ray
: Scusate un attimo. Eh, eh, eh, eh! Che cos'è, uno scherzo del cazzo? Eh, eh, eh! Ah, ho capito, sono due finocchi questi. Tu che sei colorato come me che ne pensi? Grazie, sei stato molto prezioso. Eh, eh, eh! Ehi, giovanotti, come la mettiamo con la polizia?
Randolph
: Abbiamo fatto ritirare la denuncia, signor Valentine.
Mortimer
: Lei ora è un uomo libero, Valentine. Possiamo fermarci subito, e lei può anche abbandonarci per sempre.
Billy Ray
: Ah, no. No, mi sa che mi trattengo ancora un po' con voialtri, sì.
Randolph
: Ottimo! Io sono Randolph Duke.
Billy Ray
: Tanto lieto, Randy, è un piacere.
Randolph
: Mio fratello minore, Mortimer.
Billy Ray
: Ehi, Morty, come va, eh? Eh, eh, eh, eh! Billy Ray Valentine, Capricorno. Eh, eh! Randolph, eh? Insomma, come Randolpho Valentino, giusto?
Randolph
: Ehm, sì. Sì, più o meno.
Billy Ray
: Eh, sì, eh!
Randolph
: Valentine, siamo arrivati.
Billy Ray
: Come va? Ehi, Randy, Morty. È forte qui, è forte un sacco.
Randolph
: Valentine...
Billy Ray
: Ah, Billy Ray.
Randolph
: Valentine, questo è Coleman. Si occuperà delle sue necessità giornaliere.
Coleman
: Vuole darli a me, signore?
Billy Ray
: Sì, e tu che cosa mi dai in cambio?
Coleman
: Ehm... Allora la sua giacca, signore?
Billy Ray
: Ah, sì, questa è una giacca, ed è mia.
Mortimer
: Coleman è qui per avere cura di lei, è il suo domestico.
Coleman
: Posso prendere...
Billy Ray
: Ah, sciò, pussa via!
Mortimer
: Valentine gradirebbe molto fare un bel bagno caldo e infilarsi qualcosa di molto molto comodo. Non è vero, caro Valentine?
Billy Ray
: Sì, eh?
Coleman
: Idromassaggio, signore?
Billy Ray
: Ecco, lo sapevo che eravate tutti finocchi! A me le mani addosso non me le mettete!
Coleman
: Si tratta di un massaggio con un getto d'acqua. Credo che sarà di suo gusto.
Billy Ray
: Ehi! Che belle bollicine! Quando ero piccolo, per fare l'idromassaggio sparavo certe bombe dentro la vasca! Che bello! Eh, eh, eh, eh, eh! Bollicine! Ah, ah, ah! Sparo bombe in vasca! Tu-du-du-du-du! Ehi!
Mortimer
: Che cosa sta facendo là dentro?
Coleman
: Sta... cantando, signore.
Randolph
: I negri sono gente molto musicale, vero?
Coleman
: Ehm... cosa devo fare con questi... questi vestiti, signore?
Mortimer
: Li mandi in lavanderia. Dovrà avere qualcosa da mettersi quando tornerà nel ghetto, quando avrò vinto la scommessa.
Randolph
: Allora, Valentine, che gliene pare?
Billy Ray
: Mi piace, Randy, è molto carino. Mi piace come hai messo gli specchi e tutti quei quadretti là sopra. Proprio bellino, mi piace. Quegli specchi sono proprio molto chic.
Mortimer
: Io credo che Valentine non abbia capito, Randolph.
Billy Ray
: Oh, Morty, io ho capito e come!
Randolph
: Valentine?
Billy Ray
: Sì.
Randolph
: Questa casa è sua.
Billy Ray
: Ah-ah, certo.
Randolph
: A-a-appartiene a lei.
Billy Ray
: Già, è tutta roba mia. Bella la mia casa, molto carina. Io ho gusto per l'arredamento. Mi piace.
Randolph
: Tutto quello che vede in questa stanza è suo adesso.
Billy Ray
: Ho capito, è roba mia.
Randolph
: È sua proprietà personale.
Billy Ray
: Come no, è tutta personale.
Randolph
: Lei capisce?
Billy Ray
: Questo è mio, per esempio. Carino, no? Eh? Lo sai cos'è che mi piace di più di casa mia, Randy? Le tende. Guardate le tende. L'ho proprio arredato bene questo posto, vero, amici? È proprio la fine del mondo. Mi piace un sacco. Anche quest'armadietto. Bellissimo. E magari io potrei avere questo televisore gratis, non è vero, Randy?
Randolph
: Esatto.
Billy Ray
: Ah-ah, e tutto quello che c'è qui è mio, eh? E quindi anche lo stereo è mio e gratis, eh?
Randolph
: Assolutamente.
Billy Ray
: Oh, troppa grazia Sant'Antonio. Ma io le capisco queste cose, Randy. Lo sai perché? Queste cose in genere mi capitano tutte le settimane.
Mortimer
: Questa e casa sua. Questo... sono tutte sue proprietà personali, queste. Non farebbe altro che rubare qualcosa a se stesso, chiaro, Valentine?
Billy Ray
: Ho capito. Voi prima mi fate sbattere in galera, giusto? E poi mi portate fuori e cominciate a dire frescacce come "questa è casa tua, questo è il tuo tappeto personale", e magari mi direte pure che quello è il mio schiavo personale.
Randolph
: Io capisco che cosa prova, Valentine, ma il fatto rimane. Tutto questo è suo. Lei può farne tutto quello che desidera.
Billy Ray
: Questa è roba mia, sto in casa mia, eh? Ci posso fare quello che voglio con questa roba, giusto? Questo... questo è un vaso mio, no, giusto? Questo è il vaso di Billy Ray, vero? Io sono il padrone del vaso, e ci posso giocare come gli Harlem Globetrotter se voglio, giusto? Lo volete vedere un palleggio alla Lemon? Scusatemi, mi dispiace tanto.
Randolph
: Non
deve
dispiacersi per noi. Quello era un vaso suo.
Billy Ray
: Era un vaso da quattro soldi, vero? Un falso, dico bene?
Randolph
: Credo che lo abbiamo pagato 35mila dollari. Ma mi sembra di ricordare che lo stimammo 50mila dollari per la compagnia di assicurazioni. Ah, ah, ah, ah! Vedi, Mortimer? Valentine ci ha già fatto guadagnare ben quindicimila dollari. Ah, ah, ah, ah!
Mortimer
: Sì.
Coleman, Mortimer e Randolph
: Ah, ah, ah, ah!
Billy Ray
: Ah, ah, ah, ah! Volete che vi rompa qualcos'altro?
Coleman, Mortimer e Randolph
: No!
Billy Ray
: Ah, ah, ah, ah!
Dal film:
Una poltrona per due
Scheda film e trama
Frasi del film
Billy Ray
: Ehi, pupa, come va? Stai un po' con me? Guarda che gli uomini senza gambe vanno di moda oggi, sono fortissimi. Ma no, dico sul serio, non hai visto "Porgy and Bess"? Non sai che ti perdi! Te lo dico io! Peggio per te! Chi è? Chi è? Che volete?
Agente Pantuzzi
: Polizia. Ci sono reclami su certi farabutti che vanno in giro fingendo di essere ciechi e storpi.
Billy Ray
: Ah, io vi aiuterei volentieri ma ho perso la vista quando ho messo il piede su una mina in Vietnam nel '72. È stata un'esperienza terribile.
Agente Reynolds
: Sei stato in Vietnam? Anche noi. Dove?
Billy Ray
: Oh... Io stavo a Sang Bang... Ding Dong... Don Din... Sono stato un po' dappertutto, in un sacco di posti, in un sacco di posti, in un sacco di posti.
Agente Reynolds
: In quale unità eri?
Billy Ray
: Ah, stavo con i berretti verdi, squadre di unità speciale... Comando tattico aerotrasportato specialistico. Poi... poi con l'unità di battaglione, però era una cosa segreta, una cosa segreta, io ero l'agente arancio, io mi chiamavo in codice così, agente speciale arancio, mi chiamavo così, mi chiamavo.
Agente Pantuzzi
: Aerotrasportato, eh?
Billy Ray
: Io ci vedo! Io ci vedo! E ho anche... ho anche le gambe! Io... Oddio, guardate, ho due gambe! Riesco a camminare! Gesù! Miracolo, Gesù! Oh, grazie, grazie! Che bello! Non ci posso credere! Grazie! Non ci posso credere! Non ci posso credere! Io... Sia lodato Gesù Cristo e sempre sia lodato! Guardate: no, no, è troppo! Io non ci posso credere! Due angeli! Come potrò mai ringraziarvi? Il Signore ha aperto a Mosè le acque del Mar Rosso, e adesso ha fatto questo a me! Oh, Dio, come sono felice, guardatemi! No, no, è troppo, troppo! Che giornata stupenda! Non so come ringraziarvi! Non so come ringraziarvi. Sono ridiventato normale, guardate, cammino! Io cammino! Si è compiuto il miracolo! Chiamatemi Lazzaro! Sono guarito. Dio vi benedica. Siete stati stupendi tutti e due, tutti e due. Eh, eh, eh! Salve, ragazzi. Salve. Mi dispiace molto, amico. Tieni, la tua valigetta.
Louis
: Fermo! Al ladro! Aiuto!
Billy Ray
: Ehi, ma che stai dicendo, amico? Ecco la sua valigetta.
Louis
: Non spari, la prenda, la prenda. La prego, non mi uccida: io sto per sposarmi.
Billy Ray
: Auguri, ma io non voglio, grazie.
Louis
: Aiuto! Aiuto!
Billy Ray
: Ehi! Ehi!
Louis
: Aiuto! Aiuto!
Billy Ray
: Oh, Cristo! Scusi! Permesso!
Louis
: Aiuto!
Billy Ray
: Permesso! Permesso!
Louis
: È la dentro! Fermatelo!
Billy Ray
: Mi scusi!
Inserviente
: Ehi, ma...
Louis
: Attenti! Probabilmente è armato!
Billy Ray
: Permesso!
Louis
: Fermatelo! Mi ha rubato la valigetta! Fermatelo! Fermatelo!
Billy Ray
: Arrivederci!
Portiere
: È lì dentro! È pericoloso, ragazzi!
Billy Ray
: E va bene, tenetevela!
Louis
: Attenti! Non lo fate scappare! Eccolo lì! Prendetelo! Prendetelo, è sotto il tavolo! Qualcuno vada là sotto! Qualcuno vada là sotto! Eccolo lì! Eccolo lì!
Billy Ray
: Eh, eh, eh, eh! Avete dei problemi, ragazzi?
Randolph
: In nome di Dio, che cosa sta succedendo qua dentro?
Louis
: Ha tentato di rubarmi gli stipendi, Randolph. Mi ha aggredito in pieno giorno.
Billy Ray
: Ma che stai dicendo? Questo tizio mi è venuto addosso.
Louis
: Non è vero, sei stato tu a buttarmi per terra e a rubarmi la valigetta.
BILLT RAY
: Sì, ma è stato un incidente, amico.
Louis
: Un incidente? Non è vero.
Randolph
: Che succederà ora a quest'uomo?
Agente Pantuzzi
: Lo portiamo dentro per aggressione e tentata rapina, signore. Resistenza alla forza pubblica.
Mortimer
: Molto bravo, Winthorpe.
Billy Ray
: No, io sono innocente. È lui che è venuto addosso a me. Io volevo solamente ridargli la valigetta, tutto qui. E che devo andare in galera perché uno stronzo non guarda dove mette i
piedi?
Louis
: Signor agente, vorrei raccomandarle la massima durezza. Per la società, uomini come lui sono una minaccia.
Randolph
: Lei avrà avuto genitori separati, immagino.
Billy Ray
: Hm? E che ne so? Chi l'ha mai conosciuti!
Randolph
: Avrà avuto dei precedenti. Arresti minorili, presumo. Uso di droga, riformatori, prigioni di Stato e via dicendo, no?
Billy Ray
: Ehi, ma che vuole questo? Io voglio un avvocato. C'e un avvocato qui dentro? Non c'è...
Randolph
: Quell'uomo è il prodotto di un ambiente sottosviluppato. Non ha assolutamente niente che non va, e io lo posso provare.
Mortimer
: Ma come? Ma certo che ha qualcosa che non va: è un negro, Randolph! E magari ruba da quando era ancora in fasce.
Randolph
: Trovandosi in un ambiente adeguato e con un adeguato incoraggiamento, io scommetto che quell'uomo potrebbe dirigere la nostra compagnia altrettanto bene che il nostro Winthorpe.
Mortimer
: Hai intenzione di scommettere veramente, Randolph? E suppongo che tu pensi anche che se Winthorpe dovesse perdere il suo posto, si ridurrebbe a rapinare la gente per le strade.
Randolph
: No, io non credo che la sola perdita del posto sarebbe sufficiente per il nostro Winthorpe. Io ritengo che dovremmo caricare sulle sue fragili spalle qualche altra sventuretta. Se perdesse sia il lavoro, che la casa, nonché la fidanzata e gli amici, e se cadesse in qualche modo in disgrazia, e fosse arrestato dalla polizia e mandato in galera, magari... Sì, sono sicuro che sguazzerebbe nel crimine come un pesce nell'acqua.
Mortimer
: Naturalmente bisognerebbe metterlo nell'ambiente sbagliato, con la gente della peggiore risma. Sì, insomma, con la feccia bella e buona, mio caro Randolph.
Randolph
: E va bene, mi vuoi provocare, vero? Questa volta è per una buona causa. Quanto vuoi scommettere?
Mortimer
: Diciamo la solita somma?
Randolph
: Perché no?
Penelope Witherspoon
: Quanto sei stato coraggioso, Louis.
Louis
: Qualcuno
deve
pur difendersi dai criminali come quello.
Penelope
: Ma avrebbe potuto ucciderti, Louis.
Louis
: In quella situazione non si ha il tempo di pensare. L'istinto ha il sopravvento. O si uccide o si è uccisi.
Penelope
: Louis le ha detto che ha fatto oggi?
Coleman
: Sì, è stato così cortese di farmi partecipe della disavventura di questo pomeriggio, miss Penelope.
Penelope
: Dio, quanto sei focoso, tesoro. Io mi sarei buttata in terra e avrei chiesto pietà, Louis. Ti voglio, Louis, adesso.
Louis
: Coleman.
Coleman
: Dica, signore.
Louis
: Credo che berremo i nostri drink nel soggiorno, accanto al fuoco.
Coleman
: Niente dessert, signore?
Louis
: Mangialo tu.
Coleman
: Grazie, signore. Pronto. Sì, sì sono solo, signor Duke. Che cosa? Un esperimento scientifico? No, niente affatto, signore, no, anzi... Mi sembra tutto molto... originale. Beh, la casa è sua e io lavoro per lei, hm? Sì, provvederò a tutto il necessario. Auguro una buonanotte anche a lei, signore. Che figlio di puttana!
Penelope
: Louis, mammina vuol dare un party per noi, subito dopo Capodanno. Il 2 di gennaio. Andrebbe bene per te?
Louis
: Ah, okay per me, tesoro. La trovo squisitamente gentile. Oh, accidenti, il 2 di gennaio? Non posso proprio, amore.
Penelope
: Oh, Louis.
Louis
: È il giorno in cui escono i rapporti sui raccolti.
Penelope
: Beh, ma... Ma che cosa c'entrano quegli stupidi rapporti sui raccolti col party di mammina?
Louis
: E il momento più critico dell'anno in ufficio, coniglietta, come te lo devo dire?
Penelope
: Però non e giusto. E perché non glielo fai fare un altro giorno, scusa?
Louis
: E no... Il Dipartimento dell'Agricoltura riceve stime da tutto il Paese. Pancetta di maiale, fagioli di soia, succo d'arancia surgelato...
Penelope
: Allora mi toccherà chiedere a Todd di farmi da cavaliere.
Louis
: Eh, no, aspetta un momento, tu! Non permetterò mai a quel playboy da strapazzo di corteggiarti!
Penelope
: Stavo scherzando.
Louis
: Vuoi sapere una cosa, tortorella?
Penelope
: Cosa?
Louis
: Noi due saremo una coppia fantastica. E avremo una vita fantastica, tortorella.
Coleman
: Mi scusi, signore.
Louis
: Che cosa c'è adesso, Coleman?
Coleman
: Pensa di avere ancora bisogno di me, signore?
Louis
: No, credo di avere tutto quello che mi occorre.
Coleman
: Buonanotte, signore.
Dal film:
Una poltrona per due
Scheda film e trama
Frasi del film
La donna non è una replica dell'uomo. Viene direttamente dal gesto creatore di Dio. L'immagine della costola non esprime affatto inferiorità o subordinazione, ma, al contrario, che uomo e donna sono della stessa sostanza e sono complementari e che hanno anche questa reciprocità. E il fatto che - sempre nella parabola - Dio plasmi la donna mentre l'uomo dorme, sottolinea proprio che lei non è in alcun modo una creatura dell'uomo, ma di Dio. Suggerisce anche un'altra cosa: per trovare la donna - e possiamo dire: per trovare l'amore nella donna - l'uomo prima
deve
sognarla e poi la trova.
Papa Francesco
Commenti:
6
Frasi di Papa Francesco
Cal
: Grazie per l'incoraggiamento, ma sai una cosa? Non credo che sono in grado di rimorchiare solo perché ti ho osservato rimorchiare!
Jacob
: Hai visto Karate Kid?
Cal
: E questo che centra adesso?
Jacob
: Dai la cera, togli la cera, quando gli insegna a combattere.
Cal
: Vuoi che combatta per caso?
Jacob
: Qual è la prima cosa che faccio con una donna? Le offro un drink.
Cal
: Sì, sempre! Ogni volta, le offri da bere e anche se lei non vuole tu insisti.
Jacob
: E parlo mai di me stesso?
Cal
: Mai! Mai parlare di se stessi, sempre di lei!
Jacob
: Perché le chiacchiere da bar...
Cal
: Sono pallose!
Jacob
: Da morire!
Cal
: Poni sempre l'attenzione su di lei,
deve
essere interessante, colpiscimi fammi capire quanto sei interessante, un grande gioco, un gioco, un subdolo passatempo.
Jacob
: Sei un po' troppo severo. E alla fine della serata le chiedo di venire da me?
Cal
: No! Le dici di venire a casa con te, non resistono al tuo fascino, è stata una tua scelta, loro sono così felici di aver avuto l'opportunità di aver fatto del dolce, dolcissimo sesso con te! Oh mio Dio... hai fatto come il maestro Miaghi!
Dal film:
Crazy Stupid Love
Scheda film e trama
Frasi del film
Non potrei mai recitare dei dialoghi fasulli, ogni film
deve
somigliare in un modo o nell'altro alla mia esperienza reale.
Joaquin Phoenix
Frasi di Joaquin Phoenix
Quinto
: Massimo! Massimo.
Massimo
: Quinto, libera i miei uomini. Il senatore Gracco
deve
tornare al suo posto. C'era un sogno che era Roma, sarà realizzato. Questo è il desiderio di Marco Aurelio.
Quinto
: Liberate i prigionieri! Andate!
Lucilla
: Massimo!
Massimo
: Lucio è salvo?
Lucilla
: Va' da loro, Massimo. Sei a casa. Roma vale la vita di un uomo giusto? Noi lo credevamo, una volta. Fa' che possiamo crederlo ancora. Era un soldato di Roma! Onoratelo.
Gracco
: Chi mi aiuta a portarlo?
Dal film:
Il Gladiatore
Scheda film e trama
Frasi del film
Proximo
: No, non può andare. L'imperatore sa troppe cose. E per quanto mi riguarda, è troppo pericoloso.
Massimo
: Sarai pagato al mio ritorno. Ti do la mia parola.
Proximo
: Eh, eh, eh! La tua parola! E se non tornassi?
Massimo
: Ricordi cosa significa avere fiducia, Proximo?
Proximo
: Fiducia? In chi devo avere fiducia?
Massimo
: Io ucciderò Commodo.
Proximo
: E perché dovrei volere questo? Lui mi arricchisce. Oh, io... io so che tu sei un uomo di parola, generale. Moriresti per onore. Moriresti per Roma. Moriresti per la memoria dei tuoi antenati. Ma in fin dei conti, io... io vendo spettacoli. Hm? Guardiano!
Massimo
: Ha ucciso l'uomo che ti ha dato la libertà.
Servo
: Ci sono i pretoriani, senatore.
Pretoriano
: Fermi!
Commodo
: Dove sei stata? Ti ho fatta cercare.
Lucilla
: Eccomi, fratello. Cosa ti tormenta?
Commodo
: Gracco ha una nuova amante?
Lucilla
: Non lo so.
Commodo
: Credevo l'avessi incontrato. Infetta chiunque come una putrida febbre. Per la salute di Roma il Senato
deve
essere purgato, e anche lui sarà purgato, molto presto.
Lucilla
: Ma non stanotte.
Commodo
: Ricordi cosa disse nostro padre una volta? È un sogno, un sogno spaventoso... la vita. Tu credi che sia vero?
Lucilla
: Io non lo so.
Commodo
: Io credo di sì. E ho solo te con la quale dividerla. Apri la bocca. Lo sai che ti amo.
Lucilla
: E io amo te.
Dal film:
Il Gladiatore
Scheda film e trama
Frasi del film
Marco Aurelio
: Sei pronto a fare il tuo dovere per Roma?
Commodo
: Sì, padre.
Marco Aurelio
: Tu non diventerai imperatore.
Commodo
: Quale uomo più anziano e più saggio prenderà il mio posto?
Marco Aurelio
: I miei poteri passeranno a Massimo al quale saranno affidati finché il Senato sarà pronto a governare, ancora una volta. Roma
deve
tornare a essere una Repubblica.
Commodo
: Massimo?
Marco Aurelio
: Sì. La mia decisione ti delude?
Commodo
: Una volta mi scrivesti considerando quattro delle principali virtù: saggezza, giustizia, fermezza e temperanza. Leggendo quello scritto capivo di non possederle. Ma ho altre virtù, padre. Ambizione. Questa può essere una virtù quando ci conduce a eccellere. Intraprendenza. Coraggio. Forse non sul campo di battaglia, ma... ci sono molte forme di coraggio. Devozione. Alla mia famiglia, e a te. Ma nessuna delle mie virtù era sul tuo scritto. Anche allora era come se non mi volessi come figlio.
Marco Aurelio
: Oh, Commodo, stai esagerando.
Commodo
: Vado scrutando i volti degli dei, cercando il modo di compiacerti, affinché tu sia fiero di me. Una parola gentile, o se almeno una volta mi avessi abbracciato o tenuto stretto al tuo petto, per me... sarebbe stato come il sole nel cuore per mille anni. Cosa odi in me a tal punto?
Marco Aurelio
: No, Commodo...
Commodo
: Non volevo altro che... che essere degno di te, Cesare. Padre.
Marco Aurelio
: Commodo, le tue mancanze come figlio sono il mio fallimento come padre. Figlio mio.
Commodo
: Padre! Massacrerei il mondo intero se solo tu mi amassi!
Dal film:
Il Gladiatore
Scheda film e trama
Frasi del film
Massimo
: Mi hai mandato a chiamare, Cesare? Cesare?
Marco Aurelio
: Dimmi di nuovo, Massimo, perchè siamo qui?
Massimo
: Per la gloria dell'Impero, Cesare.
Marco Aurelio
: Ah, sì. Ah, sì, sì, mi ricordo. vedi quella mappa, Massimo? Quello è il mondo che ho creato io. Per venticinque anni ho conquistato, sparso sangue, espandendo l'Impero di
Roma. Da quando sono divenuto Cesare ho conosciuto solo quattro anni senza guerra. Quattro anni di pace su venti. E per che cosa? Io ho portato la spada, niente di più.
Massimo
: Cesare, la tua vita...
Marco Aurelio
: No, no, no, ti prego, non chiamarmi così. Vieni, ti prego. Siedi con me. E adesso parliamo, insieme, semplicemente, da uomini. Allora, Massimo, parla.
Massimo
: Cinquemila dei miei uomini sono là, nel fango ghiacciato. Tremila di loro sono piagati e feriti, duemila non lasceranno mai questo posto. Non posso credere che abbiano combattuto e siano morti per niente.
Marco Aurelio
: E che cosa credi, Massimo?
Massimo
: Hanno combattuto per te, e per Roma.
Marco Aurelio
: E che cos'è Roma, Massimo?
Massimo
: Ho visto gran parte del resto del mondo. È brutale, crudele, oscuro. Roma è la luce.
Marco Aurelio
: Eppure non ci sei mai stato. Non hai visto cos'è diventata Roma. Non ti accorgi che io sto morendo, Massimo? Quando un uomo è vicino alla sua fine vuole credere che la sua vita abbia avuto un senso. Come pronuncerà il mio nome il mondo negli anni a venire? Sarò noto come il filosofo? Il guerriero? Il tiranno? Oppure sarò l'imperatore che ha restituito a Roma il suo vero spirito? C'è stato un sogno, una volta, che era Roma. Si poteva soltanto sussurrarlo. Ogni cosa più forte di un sospiro l'avrebbe fatto svanire. Era così fragile... Io temo che non sopravviverà all'inverno. Massimo, sussurriamolo così, adesso, insieme tu e io. Tu hai un figlio. Parlami della tua casa.
Massimo
: La mia casa è sulle colline di Trujillo. Un posto molto semplice. Pietre rosa che si scaldano al sole, e... un orto che profuma di erbe il giorno, e di gelsomino la notte. Oltre il cancello c'è un gigantesco pioppo. Fichi, meli, peri... Il terreno, Marco, è nero. Nero come i capelli di mia moglie.
Marco Aurelio
: Eh, eh, eh!
Massimo
: Vigne sui declivi a sud, olivi su quelli a nord, cavallini giocano con mio figlio, che vuol essere uno di loro.
Marco Aurelio
: Da quanto tempo manchi dalla tua casa?
Massimo
: Due anni, 264 giorni e questa mattina.
Marco Aurelio
: Ah, come ti invidio, Massimo. È una bella casa. Vale la pena combattere per essa. C'è un ultimo dovere che ti chiedo di compiere prima di tornare alla tua casa.
Massimo
: Che cosa vuoi che faccia, Cesare?
Marco Aurelio
: Voglio che tu divenga il protettore di Roma dopo la mia morte. Te ne darò l'autorità, per un unico scopo: restituire il potere al popolo di Roma, e porre fine alla corruzione che la rende abietta. Accetterai questo grande onore che ti sto offrendo?
Massimo
: Con tutto il mio cuore, no.
Marco Aurelio
: Massimo! È per questo che devi essere tu!
Massimo
: Sicuramente un prefetto, un senatore, qualcuno che conosca la città, che capisca la sua politica...
Marco Aurelio
: Ma tu non sei stato corrotto dalla sua politica.
Massimo
: E Commodo?
Marco Aurelio
: Commodo è un uomo senza moralità! Questo lo sai sin da quando eri ragazzo. Commodo non può governare. Non
deve
assolutamente governare. Tu sei il figlio che avrei dovuto avere. Commodo accetterà la mia decisione. Sa bene che l'esercito è leale soltanto a te, Massimo.
Massimo
: Ho bisogno di un po' di tempo.
Marco Aurelio
: Certo. Al tramonto spero che avrai acconsentito. Ora abbracciami come un figlio, e porta a questo povero vecchio un'altra coperta.
Lucilla
: Mio padre ti favorisce, ora.
Massimo
: Augusta Lucilla.
Lucilla
: Non è sempre stato così.
Massimo
: Molte cose cambiano.
Lucilla
: Molte cose, ma non tutte le cose. Massimo, fermati! Lasciati guardare in faccia. Sembri turbato.
Massimo
: Ho perso molti uomini.
Lucilla
: Che cosa voleva mio padre da te?
Massimo
: Augurarmi ogni bene per il mio ritorno a casa.
Lucilla
: Tu menti. Ho sempre capito quando mentivi perché non sei mai stato abile nel farlo.
Massimo
: Eppure non mi hai mai consolato.
Lucilla
: È vero, ma del resto non ne avevi bisogno. La vita è molto più semplice per un soldato. O credi che non abbia cuore?
Massimo
: Credo che tu abbia il talento per sopravvivere.
Lucilla
: Eh, eh, eh, eh! Massimo, smettila. È davvero tanto penoso rivedermi?
Massimo
: No, sono stanco per la battaglia.
Lucilla
: Soffri nel vedere mio padre così debole. Commodo si aspetta che mio padre annunci la sua successione a giorni. Servirai mio fratello come hai servito mio padre?
Massimo
: Io servirò sempre Roma.
Lucilla
: Sai che ti ricordo ancora nelle mie preghiere? Ah, sì, io prego.
Massimo
: Mi ha rattristato la morte di tuo marito. Ho pianto per lui.
Lucilla
: Grazie.
Massimo
: E ho saputo che hai un figlio.
Lucilla
: Si, Lucio. Tra poco avrà otto anni.
Massimo
: Anche mio figlio ha quasi otto anni. Ti ringrazio per le tue preghiere. Sacri antenati, chiedo la vostra guida. Madre mia, indicami il volere degli dei per il mio futuro. Padre mio, vigila su mia moglie e mio figlio con rapida spada. Sussurra loro che vivo soltanto per poterli riabbracciare. Sacri antenati, io vi onoro, cercherò di vivere con la dignità che mi avete insegnato. Cicero.
Cicero
: Generale.
Massimo
: Non trovi difficile fare il tuo dovere?
Cicero
: Ogni tanto faccio quello che mi va di fare. Le altre volte faccio quello che devo.
Massimo
: Forse non è ancora tempo di tornare a casa.
Dal film:
Il Gladiatore
Scheda film e trama
Frasi del film
E' difficile stare con me perché sono sempre via. Mantenere un rapporto da lontano è dura. Però, ammetto che ho bisogno di una donna, di un punto fermo. La donna è una cosa che dà, arricchisce,
deve
essere rispettata. Io non posso stare senza. Però,
deve
arrivare con tempismo perfetto.
Raz Degan
Frasi di Raz Degan
Frodo
: Bilbo una volta mi disse che la sua parte in questa storia sarebbe finita, che ognuno di noi
deve
venire e andarsene nel raccontarla. La storia di Bilbo era ormai finita. Non ci sarebbero stati altri viaggi per lui, salvo uno.
Bilbo
: Dimmi di nuovo, ragazzo. Dove andiamo?
Frodo
: Al porto, Bilbo. Gli Elfi ti hanno accordato un onore speciale: un posto sull'ultima nave che lascia la Terra di Mezzo.
Bilbo
: Frodo, c'è qualche possibilità di rivedere quel mio vecchio anello, hm? Quello che ti ho dato.
Frodo
: Mi dispiace, zio. Temo di averlo perduto.
Bilbo
: Oh. Peccato. Volevo tenerlo per l'ultima volta.
Bilbo
: Oh! Bene. Questo é uno spettacolo che non avevo mai visto prima.
Galadriel
: Il potere dei Tre Anelli é cessato. È arrivato il momento per il dominio degli Uomini.
Elrond
: I Aear can vên na mar.
Bilbo
: Credo di essere, ma sì, pronto per un'altra avventura.
Gandalf
: Addio, miei coraggiosi Hobbit. La mia opera è terminata. Qui, infine, sulle rive del mare, si scioglie la nostra Compagnia. Non vi dirò "Non piangete", perché non tutte le lacrime sono un male. È il momento, Frodo.
Sam
: Che cosa vuol dire?
Frodo
: Siamo partiti a salvare la Contea, Sam. Ed é stata salvata. Ma non per me.
Sam
: Non dite sul serio. Non potete andarvene.
Frodo
: Le ultime pagine sono per te, Sam. Mio caro Sam, non si può essere diviso in due. Dovrai essere sano e vitale per molti anni. Hai tanto da godere, da vivere, da fare. La tua parte nella storia continuerà.
Sam
: Bene, sono tornato.
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Il ritorno del Re
Scheda film e trama
Frasi del film
Gollum
: Lì dentro.
Frodo
: Cos'è questo posto?
Gollum
: Il padrone
deve
andare dentro la galleria.
Frodo
: Ora che sono qui non credo di volerlo.
Gollum
: Ma è l'unica via. Entra o torna indietro.
Frodo
: Non posso tornare indietro. Che cos'è quest'odore?
Gollum
: Sporcizia di Orchi. Gli Orchi vengono qui qualche volta. Presto! Di qua.
Frodo
: Sméagol?
Gollum
: Sono qui.
Frodo
: È appiccicoso. Che cos'é?
Gollum
: Vedrai. Oh, sì. Vedrai...
Frodo
: Sméagol? Sméagol! Sméagol! Sam...
Sam
: Oooh... Oh!
Frodo
: Oh! Oh!
Galadriel
: E a te, Frodo Baggins, io dono la luce di Eärendil, la nostra stella più amata. Possa essere per te una luce in luoghi oscuri, quando ogni altra luce si spegne.
Frodo
: Aiya Eärendil Elenion Ancalima! Ah! Ah! Ah...
Gollum
: Mosca birichina, piangi, piccina? Nella ragnatela tu sarai mangiato. L'hai scampata, vero, tesoro? Non questa volta. Non questa volta.
Frodo
: Nooo!
Gollum
: Non siamo stati noi. Non siamo stati noi! Sméagol non farebbe del male al padrone. Abbiamo promesso. Tu devi crederci. È stato il Tesoro! Il Tesoro ce l'ha fatto fare!
Frodo
: Devo distruggerlo, Sméagol. Devo distruggerlo per il bene di tutti e due.
Gollum
: Aaah!
Frodo
: Mi dispiace tanto, Sam. Mi dispiace tanto.
Galadriel
: Questo incarico é stato affidato a te, Frodo della Contea. Se tu non troverai il modo, nessuno potrà.
Frodo
: Ah!
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Il ritorno del Re
Scheda film e trama
Frasi del film
Théoden
: Ho lasciato istruzioni. Il popolo
deve
seguire la tua guida in mia vece. Occupa il mio trono nel Palazzo d'Oro. A lungo possa tu difendere Edoras se la battaglia va male.
Éowyn
: Quale altro dovere vuoi che io esegua, mio signore?
Théoden
: Dovere? No. Vorrei che tu sorridessi di nuovo, non piangere per coloro per cui è giunta l'ora. Tu vivrai per vedere questi giorni rinnovati. Basta con la disperazione.
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Il ritorno del Re
Scheda film e trama
Frasi del film
Éowyn
: Perché fai questo? La guerra è a est. Non puoi andare via la vigilia di una battaglia. Non puoi abbandonare i tuoi uomini.
Aragorn
: Éowyn...
Éowyn
: Ci occorri qui.
Aragorn
: Perché sei venuta?
Éowyn
: Non lo sai?
Aragorn
: È solo di un'ombra e un pensiero che sei innamorata. Non posso darti quello che cerchi.
Gimli
: Dove credi di andare, me lo dici?
Aragorn
: Non questa volta. Questa volta devi restare, Gimli.
Gimli
: Hm.
Legolas
: Non hai imparato nulla sulla testardaggine dei Nani?
Gimli
: Tanto vale che ti rassegni. Verremo con te, giovanotto.
I Soldato
: Cos'è successo? Dove sta andando?
II Soldato
: Non capisco.
III Soldato
: Sire Aragorn!
II Soldato
: Perché parte la vigilia della battaglia?
Gamling
: Parte perché non c'è alcuna speranza.
Théoden
: Parte perché
deve
farlo.
Gamling
: Troppo pochi sono venuti. Non possiamo sconfiggere gli eserciti di Mordor.
Théoden
: No, non possiamo. Ma li incontreremo in battaglia, nonostante tutto.
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Il ritorno del Re
Scheda film e trama
Frasi del film
Pipino
: Immagino che sia solo una posizione cerimoniale. Insomma, non si aspettano veramente che io vada a combattere... O sì?
Gandalf
: Sei al servizio del Sovrintendente ora. Dovrai fare quello che ti verrà detto, Peregrino Tuc, guardia della Cittadella.
Pipino
: Che silenzio!
Gandalf
: È il respiro profondo prima del balzo.
Pipino
: Non voglio trovarmi in una battaglia, ma aspettare sull'orlo di una che non posso evitare è ancora peggio. C'è qualche speranza, Gandalf? Per Frodo e Sam?
Gandalf
: Non c'è mai stata molta speranza. Solo quella di uno sciocco. Il nostro nemico è pronto. Tutte le sue forze radunate. Non solo Orchi, ma anche Uomini, legioni di Haradrim dal sud, mercenari dalla costa. Tutti risponderanno all'appello di Mordor.
Corsaro
: Presto!
Gandalf
: Sarà la fine di Gondor per come la conosciamo noi. Qui il colpo di martello cadrà con più violenza. Se il fiume verrà preso, se la guarnigione di
Osgiliath cadrà, l'ultima difesa di questa città sarà annientata.
Pipino
: Ma abbiamo lo Stregone Bianco. Questo varrà pure qualcosa. Gandalf?
Gandalf
: Sauron
deve
ancora rivelare il suo servo più micidiale, colui che condurrà alla guerra gli eserciti di Mordor. Colui che, come dicono, nessun Uomo vivente può uccidere. Il Re degli Stregoni di Angmar. Tu lo hai già incontrato. Ha pugnalato Frodo a Colle Vento. È il Signore dei Nazgûl, il più potente dei Nove. Minas Morgul è la sua tana.
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Il ritorno del Re
Scheda film e trama
Frasi del film
Legolas
: Le stelle sono velate. Qualcosa si scuote a est. Un insonne malanimo. L'Occhio del nemico si muove.
Merry
: Che cosa fai? Pipino! Pipino!
Gandalf
: Eh...
Merry
: Pipino. Sei impazzito?
Pipino
: Voglio solo dargli uno sguardo. Per l'ultima volta.
Merry
: Rimettilo dov'era. Pipino... No! Pipino!
Legolas
: Lui è qui.
Sauron
: Ti vedo.
Merry
: Pipino! Aiuto! Gandalf! Aiutatelo!
Aragorn
: Uh!
Merry
: Pipino!
Gandalf
: Idiota di un Tuc!
Pipino
: Ah...
Gandalf
: Guardami.
Pipino
: Gandalf, perdonami.
Gandalf
: Guardami. Che cosa hai visto?
Pipino
: Un albero. C'era un albero bianco in un cortile di pietra. Era morto. La città era in fiamme.
Gandalf
: Minas Tirith... È questo che hai visto?
Pipino
: Ho visto... Ho visto lui. Sentivo la sua voce nella mia testa.
Gandalf
: E cosa gli hai detto? Parla!
Pipino
: Mi ha chiesto il mio nome. Non ho risposto. Mi ha fatto male.
Gandalf
: Cosa gli hai detto di Frodo e dell'Anello? Non c'era menzogna negli occhi di Pipino. Uno sciocco, ma uno sciocco onesto, lui rimane. Non ha detto niente a Sauron di Frodo e dell'Anello. Siamo stati fortunati. Pipino ha visto nel Palantír una traccia dei piani del nemico. Sauron si muove per colpire la città di Minas Tirith. La sconfitta al Fosso di Helm ha mostrato una cosa al nostro nemico: sa che l'erede di Elendil si é fatto avanti. Gli Uomini non sono deboli come immaginava. C'é ancora coraggio. Forza a sufficienza per sfidarlo, magari. Sauron teme questo. Non rischierà che i popoli della Terra di Mezzo si uniscano sotto un'unica bandiera. Ridurrà Minas Tirith al suolo, piuttosto che vedere un Re tornare sul trono degli Uomini. Se i segnali di Gondor sono accesi, Rohan
deve
prepararsi alla guerra.
Théoden
: Dimmi, perché dovremmo correre in aiuto di coloro che ce l'hanno rifiutato? Cosa dobbiamo a Gondor?
Aragorn
: Io andrò.
Gandalf
: No!
Aragorn
: Vanno avvertiti.
Gandalf
: E lo saranno. Andrai a Minas Tirith per un'altra strada. Segui il fiume. Cerca le navi nere. Tenete a mente: ci sono cose ora in movimento che non possono essere disfatte. Io cavalco verso Minas Tirith e non ci andrò da solo. Di tutti gli Hobbit ficcanaso, Peregrino Tuc, tu sei il peggiore! Presto! Presto!
Pipino
: Dove stiamo andando?
Merry
: Perché hai guardato? Perché tu devi sempre guardare?
Pipino
: Non lo so. È più forte di me.
Merry
: È sempre così.
Pipino
: Mi dispiace, va bene? Non lo farò più.
Merry
: Ma non riesci a capire? Il nemico pensa che tu abbia l'Anello. Si metterà alla tua ricerca, Pipino. Devono portarti via da qui.
Pipino
: E tu... tu verrai con me? Merry?
Merry
: Muoviti!
Pipino
: Quanto dista Minas Tirith?
Gandalf
: Tre giorni a cavallo, come il volo dei Nazgûl. E spera che non ne abbiamo uno alle calcagna.
Merry
: Tieni. Qualcosa per il viaggio.
Pipino
: L'erba pipa di Pianilungone.
Merry
: Lo so che l'hai finita. Tu fumi troppo, Pipino.
Pipino
: Ma... ma ci rivedremo presto. Non é così?
Merry
: Non lo so. Non lo so cosa capiterà.
Pipino
: Merry...
Gandalf
: Corri, Ombromanto. Mostraci cosa significa "fretta".
Pipino
: Merry!
Aragorn
: Merry!
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Il ritorno del Re
Scheda film e trama
Frasi del film
Gollum
: Troppi rischi. Troppi rischi. Ladri. Ce l'hanno tolto, rubato. Uccidili. Uccidili! Uccidili tutti e due! Aaah! Shhh! Zitto! Non bisogna svegliarli. Non bisogna rovinare tutto ora.
Sméagol
: Ma loro sanno. Lo sanno. Sospettano di noi.
Gollum
: Cosa dice il mio Tesoro, il mio caro? Sméagol non ha più fegato?
Sméagol
: No. Non é vero. No, mai. Sméagol odia quei nauseanti Hobbit. Sméagol li vuole vedere... morti.
Gollum
: E li vedremo. Sméagol l'ha fatto una volta. Può farlo di nuovo. È nostro! Nostro!
Sméagol
: Dobbiamo prendere il Tesoro. Dobbiamo riprenderlo.
Gollum
: Pazienza! Pazienza, mio caro. Prima dobbiamo condurli da lei.
Sméagol
: Dobbiamo condurli alla scala tortuosa.
Gollum
: Sì, la scala. E poi?
Sméagol
: Poi, poi, poi, poi, poi, la scala saliamo finché non arriviamo... alla galleria.
Gollum
: Ah... E una volta entrati non c'é via d'uscita. Lei ha sempre fame. Ha sempre bisogno di nutrirsi.
Deve
mangiare. Le arrivano solo luridi Orchi.
Sméagol
: E quelli non hanno un buon sapore, vero, tesoro?
Gollum
: No. Hanno un pessimo sapore, mio caro. Lei brama carne più tenera. Carne di Hobbit. E quando lei getterà le ossa e gli indumenti vuoti, allora noi lo troveremo.
Sméagol
: E lo prenderemo per me!
Gollum
: Per noi!
Sméagol
: Sììì, intendevamo per noi! Eh, eh!
Gollum
: Gollum. Gollum. Il Tesoro sarà nostro una volta che gli Hobbit siano tutti morti. Eh, eh!
Sam
: Traditore! Brutto...
Gollum
: Aaah! Aaah! Aaah! No! No! Padrone!
Frodo
: No, Sam! Lascialo stare!
Sam
: L'ho sentito dalla sua bocca! Ci vuole uccidere!
Gollum
: Mai! Sméagol non farebbe male a una mosca. Ah! Lui é un orrendo Hobbit grasso, che odia Sméagol, e si inventa delle brutte bugie.
Sam
: Lurido verme spregevole! Ti spacco la testa!
Frodo
: No, no, Sam!
Sam
: Bugiardo a me? Tu sei bugiardo!
Gollum
: Aaah!
Frodo
: Se scappa, siamo persi!
Sam
: Non m'importa! Non ci riesco, padron Frodo. Non aspetterò che quello ci uccida!
Frodo
: Non intendo mandarlo via.
Sam
: Voi non capite, vero? È un furfante!
Frodo
: Non possiamo fare questa cosa da soli, Sam, non senza una guida. Devi essere dalla mia parte.
Sam
: Sono dalla vostra parte, padron Frodo.
Frodo
: Lo so, Sam. Lo so. Fidati di me. Vieni, Sméagol.
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Il ritorno del Re
Scheda film e trama
Frasi del film
Pipino
: Ah... È come se mi trovassi al Drago Verde dopo una lunga giornata di lavoro.
Merry
: Solo che non hai mai fatto una lunga giornata di lavoro.
Pipino
: Eh, eh, eh! Oh! Ah! Ah! Ah!
Merry
: Benvenuti, miei signori, a Isengard!
Gimli
: Voi, piccole canaglie! Ci avete spinti a una bella caccia, e ora vi troviamo a... banchettare e... a fumare!
Pipino
: Siamo seduti sul campo della vittoria, gustando cosucce che ci siamo meritati.
Merry
: Mh.
Pipino
: Il maiale salato é particolarmente buono.
Gimli
: Il maiale salato?
Gandalf
: Mh. Hobbit!
Merry
: Siamo agli ordini di Barbalbero, che governa d'ora in avanti Isengard.
Barbalbero
: Giovane mastro Gandalf, sono contento che tu sia qui. Legno e acqua, tronchi e pietre, li posso dominare, ma qui c'è un mago con cui avere a che fare chiuso in questa torre.
Gandalf
: E lì Saruman
deve
rimanere, controllato da te, Barbalbero.
Gimli
: Prendiamoci la sua testa e facciamola finita.
Gandalf
: No. Oramai non ha poteri.
Barbalbero
: L'indecenza di Saruman si sta dissolvendo. Gli alberi torneranno a vivere qui. Alberi giovani. Alberi selvatici.
Aragorn
: Pipino!
Barbalbero
: Per la mia corteccia!
Gandalf
: Peregrino Tuc! Lo prendo io, giovanotto. Su, presto!
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Il ritorno del Re
Scheda film e trama
Frasi del film
Gollum
: Sveglia! Sveglia, su! Sveglia, dormiglioni! Dobbiamo andare, sì. Dobbiamo andare subito.
Sam
: Non avete dormito, padron Frodo? Io, invece, anche troppo. Dev'essere tardi.
Frodo
: No. Non é tardi. Non é nemmeno mezzodì. Si fanno più buie, le giornate.
Gollum
: Forza! Dobbiamo andare. Non c'è tempo.
Sam
: No, prima padron Frodo
deve
mangiare qualcosa.
Gollum
: Non c'è tempo da perdere, sciocco.
Sam
: Ecco. Tenete.
Frodo
: Non mangi tu?
Sam
: Oh, no, non ho fame. Tanto meno di pan di via.
Frodo
: Sam...
Sam
: E va bene. Non ce ne rimane molto. Dobbiamo stare attenti o ci ritroveremo senza. Su, mangiate, padron Frodo. L'ho razionato. Dovrebbe bastare.
Frodo
: Per cosa?
Sam
: Il viaggio di ritorno.
Gollum
: Venite, Hobbit. Molto vicini, ora. Molto vicini a Mordor. Luoghi non sicuri qui. Presto! Shhh!
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Il ritorno del Re
Scheda film e trama
Frasi del film
Lorne
: Capitano Faramir! Abbiamo trovato il terzo.
Faramir
: Devi venire con me. Subito. Laggiù. Entrare nello Stagno Proibito comporta la condanna a morte.
Frodo
: Ah...
Faramir
: Aspettano il mio ordine. Devo darlo?
Sméagol
: Che freddo stagno per fare un bagno. Polposo, sì,.. Se mi riesce io cerco un pesce. Polposo, sì! Ah!
Frodo
: Aspetta! Quella creatura è legata a me. E io a lui. È la nostra guida. Ti prego, fammi andare a parlargli. Sméagol! Il padrone è qui. Vieni, Sméagol. Fidati del padrone, vieni.
Sméagol
: Dobbiamo andare ora?
Frodo
: Sméagol, tu devi fidarti del padrone. Seguimi. Andiamo. Vieni. Vieni, Sméagol. Bravo, Sméagol. Così. Forza.
Sméagol
: Aaah!
Frodo
: Non fategli del male! Sméagol, non lottare! Sméagol, ascoltami!
Sméagol
: Padrone! Nooo! Aaah! Aaah! Nooo! Nooo!
Faramir
: Dove li stai conducendo? Rispondimi!
Gollum
: Sméagol... Perchè piangi, Sméagol?
Sméagol
: Uomini crudeli ci fanno male. Il padrone ci ha ingannati!
Gollum
: È naturale. Te l'avevo detto che ingannava. Te l'avevo detto che era falso.
Sméagol
: Il padrone è nostro amico. Nostro amico.
Gollum
: ll padrone ci ha traditi.
Sméagol
: No! Non sono affari tuoi! Lasciaci in pace!
Gollum
: Luridi piccoli Hobbit! Ce l'hanno tolto, rubato!
Sméagol
: No. No.
Faramir
: Cos'hanno rubato?
Gollum
: Il mio... tesoro! Aaah!
Sam
: Dobbiamo andarcene da qui. Andate voi, fatelo subito! Potete riuscirci. Usate l'Anello, padron Frodo. Solo questa volta. Mettetelo. Sparite.
Frodo
: Non posso. Avevi ragione, Sam. Hai provato a dirmelo, ma.... Io... Mi dispiace. L'Anello mi sta afferrando, Sam. Se lo metto, lui mi troverà. Lui vedrà.
Sam
: Padron Frodo...
Faramir
: Così, questa è la risposta a tutti gli enigmi. Qui nelle Terre Selvagge ho voi, due Mezzuomini, e un esercito di Uomini al mio comando. E l'Anello del Potere a portata della mia mano. Un'occasione per Faramir, Capitano di Gondor, di mostrare le sue qualità.
Frodo
: No!
Sam
: Smettila! Lascialo in pace! Ma non capisci? Lui
deve
distruggerlo! È lì che stiamo andando, a Mordor. Alla Montagna di Fuoco!
Malamir
: Osgiliath è stata attaccata. Chiedono rinforzi immediati.
Sam
: Ti prego. È un tale peso. Non vorresti aiutarlo?
Malamir
: Capitano.
Faramir
: Preparatevi a partire! L'Anello andrà a Gondor.
Samvise Gamgee
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Le due Torri
Scheda film e trama
Frasi del film
Gandalf
: Edoras e il Palazzo d'Oro di Meduseld. Dimora di Théoden, Re di Rohan, la cui mente è ottenebrata. La presa di Saruman su Re Théoden ora è molto forte.
Éowyn
: Mio signore, tuo figlio è morto. Mio signore... Zio... Non andrai da lui? Non farai nulla?
Gandalf
: Attenti a quello che dite. Non sarete i benvenuti, qui.
Gríma
: Oh, egli
deve
essere morto durante la notte. Che tragedia, per il Re, perdere il suo unico figlio ed erede! Capisco. Non è facile da accettare, la sua scomparsa. Specialmente ora che tuo fratello ti ha abbandonata.
Éowyn
: Lasciami sola, serpente!
Gríma
: Oh, ma tu sei sola. Hm, chi lo sa che cosa hai detto alle tenebre nelle amare veglie notturne, quando tutta la tua vita sembra contrarsi, i muri della tua dimora ti si stringono addosso, una stia in cui irretire qualcosa di selvaggio... Così bella. Così fredda. Come un mattino di pallida primavera ancora legato al gelo dell'inverno.
Éowyn
: Le tue parole sono veleno.
Gimli
: Trovi più allegria in un cimitero.
Gandalf
: Ah...
Háma
: Non potete stare dinnanzi a Re Théoden così armati, Gandalf il Grigio. Per ordine di Gríma Vermilinguo.
Gandalf
: Ah...
Háma
: Il tuo bastone.
Gandalf
: Oh, non vorrai separare un vecchio dal suo appoggio per camminare?
Gríma
: Mio signore, sta arrivando Gandalf il Grigio. È messaggero di sventura.
Gandalf
: La cortesia del tuo palazzo è alquanto diminuita ultimamente, Re Théoden.
Gríma
: Non è il benvenuto.
Théoden
: Perchè dovrei darti il benvenuto, Gandalf Corvotempesta?
Gríma
: Una giusta domanda, mio signore. Tarda è l'ora in cui questo stregone decide di apparire. Láthspell, io lo chiamo. Il malaugurio è un cattivo ospite.
Gandalf
: Silenzio! Tieni la tua lingua forcuta fra i denti. Non ho attraversato fiamme e morte per scambiare parole inconsulte con un insulso verme.
Gríma
: Il bastone! Vi avevo detto di prendere il bastone dello stregone!
Gandalf
: Théoden, figlio di Thengel, troppo a lungo sei rimasto nell'Ombra.
Gimli
: Io starei fermo, se fossi in te.
Gandalf
: Ascoltami! Io ti libero dall'incantesimo.
Théoden
: Ah, ah, ah! Non hai alcun potere qui, Gandalf il Grigio. Ah, ah, ah! Uh...
Gandalf
: Io ti estirperò, Saruman, come il veleno viene estirpato da una ferita.
Aragorn
: Aspetta.
Saruman
: Se io me ne vado, Théoden morirà.
Gandalf
: Non hai ucciso me, non ucciderai lui.
Saruman
: Rohan è mia.
Gandalf
: Vattene!
Théoden
: Aaah!
GANDALF Aaah!
Théoden
: Ah... ah... Conosco il tuo viso. Éowyn. Éowyn. Gandalf?
Gandalf
: Respira di nuovo l'aria libera, amico mio.
Théoden
: Cupi sono stati di recente i miei sogni.
Gandalf
: Le tue dita riconoscerebbero meglio la tua forza se afferrassero la tua spada.
Gríma
: Aaah! Io ti ho solo e sempre servito, mio signore.
Théoden
: Le tue stregonerie mi avrebbero fatto camminare a quattro zampe come una bestia.
Gríma
: Non mi allontanare da te!
Aragorn
: No, mio signore! No, mio signore! Lascialo andare. Troppo sangue è stato versato a causa sua.
Gríma
: Levatevi di mezzo!
Háma
: Salute a Re Théoden!
Théoden
: Dov'è Théodred? Dov'è mio figlio?
Samvise Gamgee
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Le due Torri
Scheda film e trama
Frasi del film
Deve
essere a scelta.
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Cambiare, purché niente cambi.
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È facile, impossibile, difficile, ne vale la pena.
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Ha gli occhi, se occorre, ora azzurri, ora grigi,
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neri, allegri, senza motivo pieni di lacrime.
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Dorme con lui come la prima venuta, l'unica al mondo.
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Gli darà quattro figli, nessuno, uno.
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Ingenua, ma ottima consigliera.
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Debole, ma sosterrà.
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Non ha la testa sulle spalle, però l'avrà.
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Legge Jaspers e le riviste femminili.
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Non sa a che serve questa vite, e costruirà un ponte.
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Giovane, come al solito giovane, sempre ancora giovane.
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Tiene nelle mani un passero con l'ala spezzata,
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soldi suoi per un viaggio lungo e lontano,
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una mezzaluna, un impacco e un bicchierino di vodka.
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Dove è che corre, non sarà stanca?
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Ma no, solo un poco, molto, non importa.
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O lo ama, o si è intestardita.
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Nel bene, nel male, e per l'amor del cielo.
Wislawa Szymborska
Titolo della poesia:
Ritratto di donna
Frasi di Wislawa Szymborska
Le persone con sclerosi laterale amiotrofica hanno il diritto e il dovere di dare letteralmente corpo ai temi della bioetica, non certo ai temi della bioetica in laboratorio, che non ci competono, ma a quelli della bioetica in politica, cioè della bioetica sulla propria pelle. Il nostro
deve
essere non un esempio, una mera testimonianza, ma un urlo di dolore e un canto alla vita, che risvegli da un pericoloso stato di torpore da un lato la classe politica europea, dall'altro quella parte del mondo scientifico che ritiene, sbagliando, che per la sclerosi laterale amiotrofica non ci sia niente da fare. Per troppo tempo la sclerosi laterale amiotrofica è stata esorcizzata, come se si trattasse non di una malattia, ma di una punizione divina.
Luca Coscioni
Cit. da
Il maratoneta
Frasi di Luca Coscioni
Fini lo vedo male:
deve
la sua fortuna al fatto che ha ereditato tutto da Almirante che però non cambiava opinione. E non mi piacciono i politici della scuola bolognese, Prodi, Bersani, Casini. Non mi dispiace Veltroni, però rappresenta poco. E D'Alema è una jena, quelli che predicano odio prima o poi cadono.
Giorgio Forattini
Frasi di Giorgio Forattini
[Sulle venti querele ricevute]
Tutte da esponenti di sinistra. Eppure io prendo di petto tutti, bipartisan. Perché il progetto della sinistra è la distruzione dell'avversario attraverso l'odio, l'invidia, la menzogna. E la svalorizzazione dell'individuo. A casa propria non si
deve
aver paura di essere spiati. A casa propria si può andare con le mignotte. Io non lo farei, ma ognuno nel privato sceglie quello che vuole. Il politico si giudica per quello che fa in politica. Berlusconi pensa un po' troppo agli affari suoi, ma il legittimo impedimento è una legge sacrosanta. E poi le tangenti le hanno prese anche a sinistra.
Giorgio Forattini
Frasi di Giorgio Forattini
Sam
: Che state facendo? Dove state andando?
Frodo
: Aaah!
Sam
: Sono io. Sono il vostro Sam. Non riconoscete il vostro Sam?
Frodo
: Non posso farlo, Sam.
Sam
: Lo so. È tutto sbagliato. Noi non dovremmo nemmeno essere qui. Ma ci siamo. È come nelle grandi storie, padron Frodo. Quelle che contano davvero. Erano piene di oscurità e pericoli, e a volte non volevi sapere il finale. Perchè come poteva esserci un finale allegro? Come poteva il mondo tornare com'era dopo che erano successe tante cose brutte?
Théoden
: Vittoria! Abbiamo vinto!
Sam
: Ma alla fine è solo una cosa passeggera, quest'ombra. Anche l'oscurità
deve
passare. Arriverà un nuovo giorno. E quando il sole splenderà, sarà ancora più luminoso. Quelle erano le storie che ti restavano dentro, anche se eri troppo piccolo per capire il perchè. Ma credo, padron Frodo, di capire, ora. Adesso so. Le persone di quelle storie avevano molte occasioni di tornare indietro e non l'hanno fatto. Andavano avanti, perchè loro erano aggrappate a qualcosa.
Frodo
: Noi a cosa siamo aggrappati, Sam?
Sam
: C'è del buono in questo mondo, padron Frodo. È giusto combattere per questo.
Faramir
: Credo che infine siamo arrivati a capirci, Frodo Baggins.
Madril
: Conosci le leggi del nostro Paese, le leggi di tuo padre. Se li lasci andare pagherai il fio con la vita.
Faramir
: Allora pagherò il fio. Liberateli!
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Le due Torri
Scheda film e trama
Frasi del film
Lorne
: Capitano Faramir! Abbiamo trovato il terzo.
Faramir
: Devi venire con me. Subito. Laggiù. Entrare nello Stagno Proibito comporta la condanna a morte.
Frodo
: Ah...
Faramir
: Aspettano il mio ordine. Devo darlo?
Sméagol
: Che freddo stagno per fare un bagno. Polposo, sì,.. Se mi riesce io cerco un pesce. Polposo, sì! Ah!
Frodo
: Aspetta! Quella creatura è legata a me. E io a lui. È la nostra guida. Ti prego, fammi andare a parlargli. Sméagol! Il padrone è qui. Vieni, Sméagol. Fidati del padrone, vieni.
Sméagol
: Dobbiamo andare ora?
Frodo
: Sméagol, tu devi fidarti del padrone. Seguimi. Andiamo. Vieni. Vieni, Sméagol. Bravo, Sméagol. Così. Forza.
Sméagol
: Aaah!
Frodo
: Non fategli del male! Sméagol, non lottare! Sméagol, ascoltami!
Sméagol
: Padrone! Nooo! Aaah! Aaah! Nooo! Nooo!
Faramir
: Dove li stai conducendo? Rispondimi !
Gollum
: Sméagol... Perchè piangi, Sméagol?
Sméagol
: Uomini crudeli ci fanno male. Il padrone ci ha ingannati!
Gollum
: È naturale. Te l'avevo detto che ingannava. Te l'avevo detto che era falso.
Sméagol
: Il padrone è nostro amico. Nostro amico.
Gollum
: ll padrone ci ha traditi.
Sméagol
: No! Non sono affari tuoi ! Lasciaci in pace!
Gollum
: Luridi piccoli Hobbit! Ce l'hanno tolto, rubato!
Sméagol
: No. No.
Faramir
: Cos'hanno rubato?
Gollum
: Il mio... tesoro! Aaah!
Sam
: Dobbiamo andarcene da qui. Andate voi, fatelo subito! Potete riuscirci. Usate l'Anello, padron Frodo. Solo questa volta. Mettetelo. Sparite.
Frodo
: Non posso. Avevi ragione, Sam. Hai provato a dirmelo, ma.... Io... Mi dispiace. L'Anello mi sta afferrando, Sam. Se lo metto, lui mi troverà. Lui vedrà.
Sam
: Padron Frodo...
Faramir
: Così, questa è la risposta a tutti gli enigmi. Qui nelle Terre Selvagge ho voi, due Mezzuomini, e un esercito di Uomini al mio comando. E l'Anello del Potere a portata della mia mano. Un'occasione per Faramir, Capitano di Gondor, di mostrare le sue qualità.
Frodo
: No!
Sam
: Smettila! Lascialo in pace! Ma non capisci? Lui
deve
distruggerlo! È lì che stiamo andando, a Mordor. Alla Montagna di Fuoco!
Malamir
: Osgiliath è stata attaccata. Chiedono rinforzi immediati.
Sam
: Ti prego. È un tale peso. Non vorresti aiutarlo?
Malamir
: Capitano.
Faramir
: Preparatevi a partire! L'Anello andrà a Gondor.
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Le due Torri
Scheda film e trama
Frasi del film
Gandalf
: Edoras e il Palazzo d'Oro di Meduseld. Dimora di Théoden, Re di Rohan, la cui mente è ottenebrata. La presa di Saruman su Re Théoden ora è molto forte.
Éowyn
: Mio signore, tuo figlio è morto. Mio signore... Zio... Non andrai da lui? Non farai nulla?
Gandalf
: Attenti a quello che dite. Non sarete i benvenuti, qui.
Gríma
: Oh, egli
deve
essere morto durante la notte. Che tragedia, per il Re, perdere il suo unico figlio ed erede! Capisco. Non è facile da accettare, la sua scomparsa. Specialmente ora che tuo fratello ti ha abbandonata.
Éowyn
: Lasciami sola, serpente!
Gríma
: Oh, ma tu sei sola. Hm, chi lo sa che cosa hai detto alle tenebre nelle amare veglie notturne, quando tutta la tua vita sembra contrarsi, i muri della tua dimora ti si stringono addosso, una stia in cui irretire qualcosa di selvaggio... Così bella. Così fredda. Come un mattino di pallida primavera ancora legato al gelo dell'inverno.
Éowyn
: Le tue parole sono veleno.
Gimli
: Trovi più allegria in un cimitero.
Gandalf
: Ah...
Háma
: Non potete stare dinnanzi a Re Théoden così armati, Gandalf il Grigio. Per ordine di Gríma Vermilinguo.
Gandalf
: Ah...
Háma
: Il tuo bastone.
Gandalf
: Oh, non vorrai separare un vecchio dal suo appoggio per camminare?
Gríma
: Mio signore, sta arrivando Gandalf il Grigio. È messaggero di sventura.
Gandalf
: La cortesia del tuo palazzo è alquanto diminuita ultimamente, Re Théoden.
Gríma
: Non è il benvenuto.
Théoden
: Perchè dovrei darti il benvenuto, Gandalf Corvotempesta?
Gríma
: Una giusta domanda, mio signore. Tarda è l'ora in cui questo stregone decide di apparire. Láthspell, io lo chiamo. Il malaugurio è un cattivo ospite.
Gandalf
: Silenzio! Tieni la tua lingua forcuta fra i denti. Non ho attraversato fiamme e morte per scambiare parole inconsulte con un insulso verme.
Gríma
: Il bastone! Vi avevo detto di prendere il bastone dello stregone!
Gandalf
: Théoden, figlio di Thengel, troppo a lungo sei rimasto nell'Ombra.
Gimli
: Io starei fermo, se fossi in te.
Gandalf
: Ascoltami! Io ti libero dall'incantesimo.
Théoden
: Ah, ah, ah! Non hai alcun potere qui, Gandalf il Grigio. Ah, ah, ah! Uh...
Gandalf
: Io ti estirperò, Saruman, come il veleno viene estirpato da una ferita.
Aragorn
: Aspetta.
Saruman
: Se io me ne vado, Théoden morirà.
Gandalf
: Non hai ucciso me, non ucciderai lui.
Saruman
: Rohan è mia.
Gandalf
: Vattene!
Théoden
: Aaah!
Gandalf
: Aaah!
Théoden
: Ah... ah... Conosco il tuo viso. Éowyn. Éowyn. Gandalf?
Gandalf
: Respira di nuovo l'aria libera, amico mio.
Théoden
: Cupi sono stati di recente i miei sogni.
Gandalf
: Le tue dita riconoscerebbero meglio la tua forza se afferrassero la tua spada.
Gríma
: Aaah! Io ti ho solo e sempre servito, mio signore.
Théoden
: Le tue stregonerie mi avrebbero fatto camminare a quattro zampe come una bestia.
Gríma
: Non mi allontanare da te!
Aragorn
: No, mio signore! No, mio signore! Lascialo andare. Troppo sangue è stato versato a causa sua.
Gríma
: Levatevi di mezzo!
Háma
: Salute a Re Théoden!
Théoden
: Dov'è Théodred? Dov'è mio figlio?
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Le due Torri
Scheda film e trama
Frasi del film
Gollum
: ... fuori! Presto, presto! Fortunati che noi vi abbiamo trovato! Bell'Hobbit.
Sam
: Oh! È un pantano! Ci ha portati in una palude!
Gollum
: Una palude, sì, sì. Vieni, padrone. Ti condurremo su sentieri sicuri nella nebbia. Venite, Hobbit! Venite! Andiamo veloci! L'ho trovata io! Io, sì! La via attraverso gli acquitrini. Gli orchi non la usano. Gli orchi non la conoscono. Loro fanno il giro per miglia e miglia. Venite, presto. Leggeri e veloci come ombre, dobbiamo essere.
Sam
: Ci sono cose morte! Facce morte nell'acqua!
Gollum
: Tutti morti. Tutti putridi. Elfi, uomini e orchi. Una grande battaglia tempo fa. Le Paludi Morte. Sì, sì, così si chiamano. Per di qua. Non seguite le luci.
Sam
: Oh...
Gollum
: Fate attenzione! Dove gli Hobbit si recano per unirsi ai loro morti accendono delle piccole candele.
Sam
: Frodo!
Frodo
: Gollum?
Gollum
: Non seguite le luci.
Frodo
: Gollum!
Sam
: Padron Frodo! State bene?
Gollum
: Così brillante. Così bello. Oh, tesoro.
Frodo
: Che cosa hai detto?
Gollum
: Il padrone dovrebbe riposare. Il padrone
deve
conservare le forze.
Frodo
: Chi sei tu?
Gollum
: Non ce lo chiedere, non sono affari tuoi. Gollum. Gollum.
Frodo
: Gandalf mi ha detto che sei un abitante del fiume.
Gollum
: Fredda la mano, le ossa e il cuore. Freddo è il corpo del viaggiatore.
Frodo
: Ha detto che la tua vita era una triste storia.
Gollum
: Non vede quel che il futuro gli porta, quando il sole è calato e la luna è morta.
Frodo
: Non eri molto diverso da un Hobbit, una volta. Non è vero, Sméagol?
Gollum
: Come mi hai chiamato?
Frodo
: Questo era il tuo nome una volta, non è così? Molto tempo fa.
Gollum
: Il mio nome. Il mio nome. S... S... Sméagol.
Gollum
: Aaah!
Sam
: I Cavalieri Neri!
Gollum
: Via! Via!
Frodo
: Ah! Ah! Ah!
Gollum
: Via!
Sam
: Venite, Frodo! Venite!
Gollum
: Via! Via! Ci vedranno! Ci vedranno!
Sam
: Li credevo morti.
Gollum
: Morti? Non si possono uccidere, no! Ah! Ah! Aaah! Spettri! Spettri con le ali!
Frodo
: Ah...
Gollum
: Stanno chiamando lui. Stanno chiamando il tesoro.
Sam
: Padron Frodo! State tranquillo! Ci sono io.
Gollum
: Andiamo, Hobbit. Il Nero Cancello è molto vicino.
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Le due Torri
Scheda film e trama
Frasi del film
Saruman
: Il mondo sta cambiando. Chi, ora, ha la forza di opporsi agli eserciti di Isengard e di Mordor? Di opporsi al potere di Sauron e di Saruman, e all'unione delle due Torri? Insieme, mio signore Sauron, regneremo su questa Terra di Mezzo. Il Vecchio Mondo brucerà tra le fiamme dell'industria. Le foreste cadranno. Un nuovo ordine sorgerà. Guideremo la macchina della guerra con la spada, la lancia e il pugno di ferro degli Orchi. Dobbiamo solo rimuovere coloro che si oppongono a noi. Gli Uomini dei Cavalli vi hanno preso le terre! Hanno spinto il vostro popolo sulle colline a rimediare da vivere sui sassi!
Uomo
: Assassini!
Saruman
: Riprendetevi le terre rubate! Bruciate i loro villaggi! Inizierà a Rohan. Troppo a lungo questi contadini ti hanno contrastato. Ma ora non più.
Donna
: Éothain! Éothain! Tu prendi tua sorella. Andrete più veloci in due soltanto.
Freyda
: Papà dice che Éothain non
deve
cavalcare Garulf. È troppo grande per lui!
Donna
: Ascoltami, devi andare a Edoras e dare l'allarme. Mi hai capito bene?
Éothain
: Sì, mamma.
Freyda
: Non voglio andare via! Non voglio andare, mamma!
Donna
: Freyda, io ti raggiungerò lì. Sbrigatevi! Va', figliolo.
Saruman
: Rohan, mio signore, è pronta a cadere.
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Le due Torri
Scheda film e trama
Frasi del film
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