2061 - Un anno eccezionale
Frasi del film
Frasi di 2061 - Un anno eccezionale
Riassunto e trama del film 2061 - Un anno eccezionale
2061. Dopo una grande crisi energetica dovuta all'esaurimento delle scorte petrolifere, la Terra è piombata in una sorta di nuovo Medioevo. L'Italia come nazione non esiste più, essendo la penisola tornata un Paese diviso, quasi pre-risorgimentale, dove ora regna una situazione politica simile a quella precedente la riunificazione del 1861: al Nord i secessionisti padani hanno messo a ferro e fuoco Milano, creando la Repubblica Longobarda difesa da un muro sul Po per bloccare l'ingresso ai terroni; in Emilia-Romagna è stata proclamata la Repubblica Popolare di Falce e Mortadella, uno stato socialista dove spopolano i salumi, i rubli e le balere; la Toscana è tornata un Granducato, dove le fazioni dei Della Valle e dei Cecchi Gori lottano per il potere; al Centro è rinato lo Stato Pontificio, un regime integralista dove domina l'Inquisizione; il Sud è stato infine invaso dagli africani che hanno creato il ricco Sultanato delle Due Sicilie, uno stato islamista dove l'arabo è lingua ufficiale. Proprio dal Meridione, un gruppo di avventurosi patrioti del movimento insurrezionale "Giovine Italia" - composto dai volontari Tony (Dino Abbrescia), Pride (Jonathan Kashanian), Grosso (Stefano Chiodaroli), Salvim (Paolo Macedonio) e Taned (Antonello Costa), e capitanati dal Professor Ademaro Maroncelli (Diego Abatantuono) - intraprende un difficile viaggio per arrivare in Piemonte, con lo scopo, duecento anni dopo, di "rifare l'Italia".
Durante il loro tragitto attraverso la penisola, il gruppo incontra altre persone e simpatizzanti che si uniranno alla loro causa: sulla ormai abbandonata autostrada Salerno-Reggio Calabria incontrano Unna (Andrea Osvárt), una giovane straniera in fuga da un perverso reality show, mentre a Ostunibad conoscono Nicola, un fiancheggiatore della missione, che coglierà l'occasione per lasciare l'assillante famiglia e unirsi a loro. A Roma s'imbattono in Mara, una prostituta di cui Nicola s'innamora, ma nello Stato Pontificio saranno anche arrestati e condannati alla fucilazione, prima di essere salvati dal cardinale Bonifacio Colonna, che in realtà si rivelerà un sostenitore della missione. Questi consegnerà al gruppo anche la Gioconda di Leonardo da Vinci, da tempo in possesso del Vaticano, nei piani da rivendere alla Francia per finanziare l'opera di riunificazione italiana.
Transitano quindi, non senza problemi, attraverso il Granducato di Toscana, per poi arrivare nella Repubblica Popolare di Romagna, dove li attende "Moby Dick (Paolo Cevoli) ", un altro patriota che riesce a traghettarli di nascosto nella Repubblica Longobarda. Risalgono quindi il Po per giungere infine a Torino; qui, in una isolata villa, incontrano i misteriosi uomini che sono dietro alla "Giovine Italia", e in cambio della Gioconda ricevono dal Governo Francese i fondi, ovvero una partita di diamanti, necessari a finanziare il movimento insurrezionale. Proprio durante il gran ballo dato per festeggiare il buon esito della missione, però, Unna scopre che una delle persone a capo dell'operazione ha in realtà venduto gli uomini del professore alla polizia longobarda. A questo punto viene fuori la vera maschera del gruppo di "patrioti": la maggior parte di loro si rivelano dei semplici mercenari che, dopo essersi dedicati al saccheggio, fuggono insieme a Unna verso la Svizzera, mentre il "professore", scoperto da Mara mentre sta cercando di scappare con i diamanti, ammette di essere un semplice bidello appassionato di Storia, non interessato al sogno di una penisola unita.
Ormai delusa, inizialmente Mara ricatta il professore con l'idea di fuggire assieme con il bottino, ma ben presto la coscienza dei due è turbata per la sorte dei loro compagni, destinati a morte certa. Decisi a riscattarsi, tornano indietro trovando ormai soltanto Nicola, il quale, nonostante avesse capito l'inganno, era rimasto nella speranza di veder tornare Mara, a cui dichiara il suo amore. Proprio in quel momento fanno irruzione nella villa gli uomini della polizia longobarda: il professore affida i diamanti a Nicola e Mara, le uniche due persone che sembrano interessate al futuro del Paese, e si sacrifica per permettere loro di scappare e tenere in vita la missione. Otto anni dopo, sempre a Torino ma in un'Italia di nuovo unita, Nicola e Mara, ora marito e moglie, mostrano ai loro figli una statua dedicata alla memoria del professore, che sarà così ricordato solo come un patriota che ha permesso la riunificazione della nazione.
Data di uscita
venerdì 26 ottobre 2007
Poster e locandina
Attori del film 2061 - Un anno eccezionale
Diego Abatantuono | nel ruolo di Professor Ademaro Maroncelli |
Emilio Solfrizzi | nel ruolo di Nicola Cippone |
Sabrina Impacciatore | nel ruolo di Mara Pronesti |
Dino Abbrescia | nel ruolo di Tony |
Andrea Osvárt | nel ruolo di Unna |
Stefano Chiodaroli | nel ruolo di Grosso |
Jonathan Kashanian | nel ruolo di Pride |
Paolo Macedonio | nel ruolo di Salvim |
Antonello Costa | nel ruolo di Taned |
Nini Salerno | nel ruolo di marchese di Villa Sparina |
Ugo Conti | nel ruolo di Shrek |
Gennaro Diana | nel ruolo di poliziotto in borghese |
Anna Maria Barbera | nel ruolo di Nunzia La Moratta |
Paolo Cevoli | nel ruolo di Moby Dick |
Massimo Ceccherini | nel ruolo di Cosimetto Delli Cecchi |
Michele Placido | nel ruolo di cardinale Bonifacio Colonna |
Roberto D'Alessandro | nel ruolo di barone Cirò |
Tiziana Schiavarelli | nel ruolo di Rosa Cippone |
Giuseppe Loconsole | nel ruolo di duca di Biella |
Alessandro Paci | nel ruolo di ribelle toscano |
Andrea Pucci | nel ruolo di vedetta longobarda |
Enzo Salvi | nel ruolo di becchino |
Mariano D'Angelo | nel ruolo di aiuto becchino |
Biografie correlate al film 2061 - Un anno eccezionale
Sceneggiatura
Carlo Vanzina, Enrico Vanzina, Diego Abatantuono
Soggetto
Carlo Vanzina, Enrico Vanzina
Musiche
Federico De Robertis