Quel che resta del giorno
Frasi del film
Frasi di Quel che resta del giorno
Riassunto e trama del film Quel che resta del giorno
Estremamente compìto e altamente compreso del proprio ruolo, il maggiordomo Stevens (Anthony Hopkins) conduce la servitù della casa dello scapolo lord Darlington con impeccabile maestria. Apparentemente privo di sentimenti personali, votato solo al servizio del proprio padrone, sacrifica al suo lavoro qualunque aspirazione personale. Sotto la sua direzione il ménage di casa Darlington procede con la precisione di un orologio svizzero, con piena soddisfazione del lord, che stima e rispetta il suo collaboratore, tenendolo tuttavia alla debita distanza, cosa che non amareggia Stevens. Anche l'arrivo della nuova governante, miss Kenton, donna esperta e intelligente, non muta la situazione, salvo qualche piccola scintilla fra i due, data la somiglianza efficientista dei rispettivi caratteri.
Anche il decesso del padre di Stevens, ex maggiordomo in altra casa e ora aiutante del figlio in casa Darlington, non ne scuote l'aplomb: il fatto avviene durante un importantissimo ricevimento politico, cui lord Darlington tiene molto, mentre Stevens dirige impeccabilmente tutta l'organizzazione dell'ospitalità (molti degli ospiti, eminenti personaggi inglesi e stranieri, risiedono per l'occasione nella splendida casa patrizia) mentre il padre sta morendo nella sua camera del sottotetto, nella zona riservata alla servitù. Un notevole aiuto nel frangente gli viene però dalla nuova governante. La quale, piano piano, si innamora di Stevens e cerca di farglielo capire. Ma questi, tutt'altro che insensibile, non lascia però trasparire alcun interesse: nella sua concezione della vita di maggiordomo non c'è spazio per i sentimentalismi personali. Stufatasi di tanta apparente freddezza, la governante se ne va, accettando la corte di un altro domestico che presta servizio presso un'altra casa, con il quale spera di mettere su un piccolo albergo in una cittadina di villeggiatura.
Intanto grosse nubi si addensano sull'Europa: siamo alla vigilia della seconda guerra mondiale e l'ingenuo lord Darlington, politicamente schierato all'estrema destra e permeato di sentimenti politici filogermanici, cerca in tutti i modi di ricomporre la frattura fra la Gran Bretagna di Neville Chamberlain e la Germania di Adolf Hitler. Le frequentazioni di ultraconservatori a casa del lord si moltiplicano e questi organizza in extremis persino un incontro fra il primo ministro inglese e l'ambasciatore tedesco a Londra, che si tiene nel massimo segreto in casa Darlington. Tutto, però, si rivelerà inutile. Dopo la guerra, lord Darlington viene bollato dalla stampa inglese come nazista e collaborazionista; una sua citazione per diffamazione contro l'ennesima accusa giornalistica viene respinta dal giudice, dando così ragione a quanto su di lui pubblicato dai giornali. Amareggiato dall'ostracismo che gli viene riservato e dalle accuse infamanti rivoltegli, lord Darlington muore, privo di eredi. Nel frattempo Stevens si era mantenuto in contatto epistolare con la Kenton, che incontrerà per un'ultima volta. Ma tutto ormai è passato, la Kenton ha avuto una figlia dal marito, dal quale si è poi separata, e presto sarà nonna.
I due pranzano insieme e trascorrono qualche ora ricordando i bei tempi andati, il tutto con un comportamento cordialmente formale che non indulge ad alcun sentimentalismo, dopo di che si lasciano con un sincero e caloroso saluto (nei limiti consentiti al carattere impersonale di Stevens) senza che l'incontro sortisca alcun effetto per il futuro. Solo, Stevens torna a casa apprestandosi a servire fedelmente e con gran professionalità il nuovo padrone: il ricco statunitense Lewis (Christopher Reeve), che era già stato ospite del precedente proprietario, lord Darlington, prima della guerra, in qualità di delegato degli Stati Uniti, e che ora ne ha acquistato la casa. Tutto il film è in realtà un lungo flashback, raccontato da Stevens che rievoca così, malinconicamente, la sua vita, ciò che è stato e ciò che, forse, avrebbe potuto essere.
Anno
1993 (31 anni fa)
Titolo originale
The Remains of the Day
Genere
Durata
134 minuti (2 ore e 14 minuti)
Data di uscita
venerdì 5 novembre 1993
Poster e locandina
Attori del film Quel che resta del giorno
Anthony Hopkins | nel ruolo di Stevens |
Emma Thompson | nel ruolo di Miss Kenton |
James Fox | nel ruolo di Lord Darlington |
Christopher Reeve | nel ruolo di Lewis |
Peter Vaughan | nel ruolo di padre di Stevens |
Hugh Grant | nel ruolo di giornalista, nipote di Lord Darlington |
Michael Lonsdale | nel ruolo di Dupont d'Ivry |
Tim Pigott-Smith | nel ruolo di Benn |
John Haycraft | nel ruolo di Banditore d'asta |
Caroline Hunt | nel ruolo di Landlady |
Paula Jacobs | nel ruolo di Signora Mortimer (la cuoca) |
Ben Chaplin | nel ruolo di Charlie |
Steve Dibben | nel ruolo di George |
Abigail Hopkins | nel ruolo di Cameriera |
Patrick Godfrey | nel ruolo di Spencer |
Peter Cellier | nel ruolo di Sir Leonard Bax |
Peter Halliday | nel ruolo di Canonico Tufnell |
Biografie correlate al film Quel che resta del giorno
Sceneggiatura
Ruth Prawer Jhabvala, Harold Pinter
Soggetto
Kazuo Ishiguro, dal romanzo
Musiche
Richard Robbins