L'altra donna del re
Frasi del film
Frasi di L'altra donna del re
Riassunto e trama del film L'altra donna del re
XVI secolo. Spinte dai genitori e dallo zio, le sorelle Anne Boleyn (Natalie Portman) e Mary Boleyn (Scarlett Johansson) abbandonano la vita di campagna per stabilirsi alla corte di Enrico VIII d'Inghilterra (Eric Bana) come damigelle della regina. La posta in gioco è alta: sedurlo per far avere benefici economici alla famiglia.
Mary, spinta da sentimenti sinceri, diviene l'amante del re e dà alla luce un figlio illegittimo, ma la sorella Anne non si dà per vinta e, determinata a conquistare il posto di nuova Regina d'Inghilterra, trama alle spalle di Mary e della legittima moglie del re, Caterina d'Aragona (Ana Torrent) .
Con l'inganno e la persuasione, riesce nel suo intento, costringendo Enrico a sposarla diventando così Regina d'Inghilterra, causando lo scisma con la Chiesa cattolica e divenendo capo della Chiesa anglicana. Ma in seguito, le cose sono destinate a precipitare. Anna Bolena dà alla luce una bambina, Elisabetta I d'Inghilterra e l'unico maschio portato a compimento della gravidanza, nasce morto.
In seguito a un aborto spontaneo, Anne matura la convinzione che il re è ormai deciso a farla condannare se non darà alla luce un figlio maschio, così, disperata, chiede aiuto al fratello, che però non riesce ad andare fino in fondo alla cosa. La moglie di lui, Jane, credendo che Anne e il fratello abbiano avuto un rapporto incestuoso, va a riferirlo al re.
Enrico, ormai stanco e logorato dal desiderio di avere un maschio, decide di far decapitare Anne e suo fratello, nonostante le suppliche di Mary di risparmiare la sorella.
La storia si conclude mostrando Mary e il suo nuovo marito William Stafford (Eddie Redmayne) in campagna con i loro figli, tra cui la piccola Elizabeth, figlia di Anne, e il figlio illegittimo di Enrico VIII.
Inesattezze storiche
- Anna non era la sorella maggiore, ma, con ogni probabilità, la secondogenita, essendo nata tra il 1500 e il 1501. Maria era nata probabilmente attorno al 1499 e Giorgio, il più giovane, attorno al 1504. È probabile che vi fossero altri due fratelli che tuttavia non sopravvissero all'infanzia.
- La famiglia Bolena non tramò mai per fare di Anna l'amante di Enrico VIII, anche se successivamente i familiari della giovane sfruttarono la posizione ottenuta dalla figlia.
- Maria in realtà aveva una reputazione ben peggiore in patria di Anna, essendo stata durante il suo periodo in Francia notoriamente amante del re Francesco I e di alcuni cortigiani, e definita dal re francese stesso come "la puledra inglese che spesso cavalcavo".
- Maria non andò mai a trovare la sorella durante la sua permanenza nella Torre prima dell'esecuzione, tanto meno chiese al re di risparmiare la sua vita.
- Dopo le nozze di Maria con William Stafford, celebrate segretamente attorno al 1534 e rese pubbliche solo dopo che Maria rimase incinta, i due furono banditi dalla corte - probabilmente per volere di Anna e del padre, che reputavano il marito della sorella e figlia di rango non adeguato alla loro nuova posizione - e i rapporti tra le due sorelle s'interruppero definitivamente.
- Anna Bolena ebbe almeno due aborti spontanei, non uno, prima di essere giustiziata. Uno dei quali avvenne in pubblico, assistendo a una rovinosa caduta da cavallo di Enrico durante uno dei suoi famosi tornei a Hampton Court, dove il re rischiò la morte e si procurò un'ulcera cronica che sarebbe poi diventata non solo una fonte perpetua di dolore ma anche la causa della sua sedentarietà e obesità. Secondo molti storici e tardi biografi dopo il tremendo trauma cranico, Enrico VIII cambiò indole in modo repentino, diventando in poche settimane drammaticamente violento, paranoico e satiriaco, come spesso accade a chi subisce danni al lobo frontale della corteccia cerebrale.
- La relazione di Anna con Henry Percy (Oliver Coleman) non fu interrotta per volere del re già invaghitosi di lei, ma per l'intervento del cardinale Wolsey, in quanto il giovane era già promesso a una nobile ereditiera, con cui infine si sposò.
- Non è mai stato provato che il giovane conte e Anna avessero consumato il rapporto - circostanza questa che avrebbe conferito al loro legame l'efficacia di un matrimonio vero e proprio - e anzi lo stesso Percy, alcuni anni dopo, giurò che tra lui e Anna non erano mai intercorsi rapporti sessuali.
- Anna non fu mandata in Francia dopo la rottura con Percy, ma si allontanò dalla corte per uno o due anni, all'incirca tra il 1524 e il 1525.
- Il soggiorno di Anna all'estero - dapprima negli attuali Paesi Bassi, al seguito di Margherita d'Asburgo, quindi in Francia al seguito dapprima di Maria Tudor e successivamente di Claudia di Francia durò circa dieci anni, a partire dal 1512 fino al 1521, quando la giovane, ormai sui vent'anni, fu richiamata in Inghilterra in vista di un matrimonio combinato con un lontano parente che tuttavia non ebbe luogo anche a causa della tresca con il conte Percy.
- Una lettera di Lord Hudson a Burghley prova che Anna fu la sorella minore di Maria e non la maggiore.
- Quando arrivò a corte, Anna aveva almeno vent'anni.
- Giorgio Bolena, verosimilmente, non ha mai neppure provato ad avere rapporti con la sorella: si trattò di un'accusa avanzata solo per condannare la regina.
- La moglie di Giorgio Bolena, Lady Jane Rochford, non assistette a rapporti incestuosi tra il marito e Anna, anche se, interrogata durante il processo alla regina e ai suoi presunti complici, sostenne che tra fratello e sorella vi era "indebita familiarità" e che Anna le avrebbe confidato che il re era impotente, sollevando così dubbi sulla paternità della figlia.
- Anna Bolena è stata in Francia più di una volta e in particolare vi passò gran parte dell'infanzia e dell'adolescenza, tanto che nei documenti il suo nome era talvolta scritto "De Boullan".
- Non è certo che il giovane Henry Carey, figlio di Maria fosse di Enrico VIII, nonostante tale voce circolasse fin dalla nascita del ragazzo ed effettivamente tra i due vi fosse una notevole somiglianza; il giovane Henry non era il primogenito di Maria, ma era stato preceduto da una femmina, Catherine Carey.
- Maria Bolena non allevò Elisabetta I, che fu confinata altrove come bastarda per avere poi sorti alterne a seconda della benevolenza o meno delle successive mogli di Enrico VIII.
- Enrico VIII non forzò Anna Bolena ad avere rapporti sessuali, anzi sembra che la relazione tra i due sia rimasta platonica per sette anni, almeno fino al viaggio compiuto dal re a Calais con Anna alla fine dell'anno 1532 (considerando che la nascita della figlia Elisabetta avvenne nel settembre 1533).
- L'atteggiamento di Enrico VIII nei confronti di Anna non cambiò a causa del divorzio o dello scisma anglicano come accade nel film, anzi, per celebrare il loro amore pubblicamente dopo le loro nozze, il re fece erigere la sala da ballo più sontuosa di Hampton Court e intarsiare su tutti i pannelli di legno le iniziali H e A tenute insieme da nodi d'amore. Dopo la decapitazione di Anna e il matrimonio con Jane Seymour, vennero rimossi tutti gli intarsi a parte due, probabilmente per dimenticanza dei manovali.
- Maria Bolena sposò William Stafford molto prima che nel film e da allora ruppe i rapporti con i famigliari, i quali cessarono di versarle l'appannaggio vedovile che le spettava, tanto da costringerla a scrivere a Thomas Cromwell, segretario del re, per avere degli aiuti economici per sé e per il marito, giustificando la propria scelta di legarsi a un uomo di origini non nobili e di scarsi mezzi in quanto "non avrei potuto trovare un uomo più onesto o che mi amasse di più".
- Assieme a Giorgio Bolena furono giustiziati altri quattro cortigiani accusati di aver avuto rapporti adulterini con la regina Anna: Mark Smeaton, un musicista, e tre cortigiani: William Brereton, possidente del Cheshire, Francis Weston (Andrew Garfield) ed Henry Norris, quest'ultimo intimo amico e compagno di re Enrico fin dall'adolescenza. Con loro fu inoltre imprigionato il poeta Thomas Wyatt, sospettato di essere anch'egli un amante della regina, anche alla luce di alcune sue poesie, ma che successivamente fu rilasciato.
- Giorgio Bolena, diversamente da quanto mostrato nel film, si presentò sul patibolo con dignità, esortando i presenti "a credere in Dio e non nelle vanità mondane, perché se io l'avessi fatto, adesso sarei ancora vivo tra di voi" e chiedendo di pregare per la sua anima.
- Anche Anna Bolena si presentò sul patibolo mostrando fermezza, lodando la misericordia del sovrano e supplicando i presenti di "giudicarla con clemenza" e pregare per lei.
- Diversamente dall'attrice ingaggiata per il film, Caterina d'Aragona non era mora, bensì aveva capelli biondi con riflessi rosso-dorati e gli occhi azzurri.
- Enrico VIII non era moro, ma biondo-rossiccio.
Anno
2008 (16 anni fa)
Titolo originale
The Other Boleyn Girl
Genere
Durata
115 minuti (1 ora e 55 minuti)
Data di uscita
venerdì 29 febbraio 2008
Poster e locandina
Attori del film L'altra donna del re
Natalie Portman | nel ruolo di Anne Boleyn |
Scarlett Johansson | nel ruolo di Mary Boleyn |
Eric Bana | nel ruolo di Enrico VIII d'Inghilterra |
Jim Sturgess | nel ruolo di George Boleyn |
Mark Rylance | nel ruolo di Sir Thomas Boleyn |
Kristin Scott Thomas | nel ruolo di Lady Elizabeth Boleyn |
David Morrissey | nel ruolo di Thomas Howard duca di Norfolk |
Benedict Cumberbatch | nel ruolo di William Carey |
Ana Torrent | nel ruolo di Caterina d'Aragona |
Eddie Redmayne | nel ruolo di William Stafford |
Oliver Coleman | nel ruolo di Henry Percy |
Andrew Garfield | nel ruolo di Francis Weston |
Doppiatori italiani |
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Valentina Mari | nel ruolo di Anne Boleyn |
Perla Liberatori | nel ruolo di Mary Boleyn |
Niseem Riccardo Onorato | nel ruolo di Henry Tudor |
Stefano Crescentini | nel ruolo di George Boleyn |
Pino Ammendola | nel ruolo di Sir Thomas Boleyn |
Roberta Pellini | nel ruolo di Lady Elizabeth Boleyn |
Roberto Pedicini | nel ruolo di Thomas Howard duca di Norfolk |
Edoardo Stoppacciaro | nel ruolo di William Carey |
David Chevalier | nel ruolo di William Stafford |
Trailer
Biografie correlate al film L'altra donna del re
Sceneggiatura
Peter Morgan
Soggetto
Philippa Gregory, dall'omonimo romanzo
Musiche
Paul Cantelon