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Frasi trovate
:
221
Sono comunista perché guardo ad un progresso tecnologico controllato da un potere popolare. Laddove c'è solo una di queste due componenti non si attua realmente il comunismo, mettere insieme le due cose è lo stesso ideale di Lenin.
Gianni Vattimo
Frasi di Gianni Vattimo
Il comunismo è, come dire, l'unico ideale di società che riesco a coltivare, volete che coltivi un ideale di società che produce di più e per pochi?
Gianni Vattimo
Frasi di Gianni Vattimo
Io se fossi Dio
E io potrei anche esserlo
Sennò non vedo chi
Io se fossi Dio
Non mi farei fregare dai modi furbetti della gente
Non sarei mica un dilettante
Sarei sempre presente
Sarei davvero in ogni luogo a spiare
O meglio ancora a criticare
Appunto cosa fa la gente
Per esempio il piccolo borghese
Com'è noioso
Non commette mai peccati grossi
Non è mai intensamente peccaminoso
Del resto, poverino, è troppo misero e meschino
E pur sapendo che Dio è più esatto di una Sveda
Lui pensa che l'errore piccolino
Non lo conti o non lo veda
Per questo
Io se fossi Dio
Preferirei il secolo passato
Se fossi Dio
Rimpiangerei il furore antico
Dove si odiava e poi si amava
E si ammazzava il nemico
Ma io non sono ancora
Nel regno dei cieli
Sono troppo invischiato
Nei vostri sfaceli.
Io se fossi Dio
Non sarei così coglione
A credere solo ai palpiti del cuore
O solo agli alambicchi della ragione
Io se fossi Dio
Sarei sicuramente molto intero e molto distaccato
Come dovreste essere voi
Io se fossi Dio
Non sarei mica stato a risparmiare
Avrei fatto un uomo migliore
Sì, vabbe', lo ammetto
Non mi è venuto tanto bene
Ed è per questo, per predicare il giusto
Che io ogni tanto mando giù qualcuno
Ma poi alla gente piace interpretare
E fa ancora più casino
Io se fossi Dio
Non avrei fatto gli errori di mio figlio
E sull'amore e sulla carità
Mi sarei spiegato un po' meglio
Infatti non è mica normale che un comune mortale
Per le cazzate tipo compassione e fame in India
C'ha tanto amore di riserva che neanche se lo sogna
Che viene da dire
"Ma dopo come fa a essere così carogna?"
Io se fossi Dio
Non sarei ridotto come voi
E se lo fossi io certo morirei per qualcosa di importante
Purtroppo l'occasione di morire simpaticamente
Non capita sempre
E anche l'avventuriero più spinto
Muore dove gli può capitare e neanche tanto convinto
Io se fossi Dio
Farei quello che voglio
Non sarei certo permissivo
Bastonerei mio figlio
Sarei severo e giusto
Stramaledirei gli inglesi come mi fu chiesto
E se potessi
Anche gli africanisti e l'Asia
E poi gli americani e i russi
Bastonerei la militanza come la misticanza
E prenderei a schiaffi
I volteriani, i ladri
Gli stupidi e i bigotti
Perché Dio è violento!
E gli schiaffi di Dio
Appiccicano al muro tutti
Ma io non sono ancora
Nel regno dei cieli
Sono troppo invischiato
Nei vostri sfaceli
Finora abbiamo scherzato
Ma va a finire che uno
Prima o poi ci piglia gusto
E con la scusa di Dio tira fuori
Tutto quello che gli sembra giusto
E a te ragazza
Che mi dici che non è vero
Che il piccolo borghese è solo un po' coglione
Che quell'uomo è proprio un delinquente
Un mascalzone, un porco in tutti i sensi, una canaglia
E che ha tentato pure di violentare sua figlia
Io come Dio inventato
Come Dio fittizio
Prendo coraggio e sparo il mio giudizio e dico:
Speriamo che a tuo padre gli sparino nel culo, cara figlia
Così per i giornali diventa
Un bravo padre di famiglia
Io se fossi Dio
Maledirei davvero i giornalisti
E specialmente tutti
Che certamente non sono brave persone
E dove cogli, cogli sempre bene
Compagni giornalisti avete troppa sete
E non sapete approfittare delle libertà che avete
Avete ancora la libertà di pensare
Ma quello non lo fate
E in cambio pretendete la libertà di scrivere
E di fotografare
Immagini geniali e interessanti
Di presidenti solidali e di mamme piangenti
E in questa Italia piena di sgomento
Come siete coraggiosi, voi che vi buttate
Senza tremare un momento
Cannibali, necrofili, deamicisiani e astuti
E si direbbe proprio compiaciuti
Voi vi buttate sul disastro umano
Col gusto della lacrima in primo piano
Sì, vabbe', lo ammetto
La scomparsa dei fogli e della stampa
Sarebbe forse una follia
Ma io se fossi Dio
Di fronte a tanta deficienza
Non avrei certo la superstizione della democrazia
Ma io non sono ancora
Nel regno dei cieli
Sono troppo invischiato
Nei vostri sfaceli
Io se fossi Dio
Naturalmente io chiuderei la bocca a tanta gente
Nel regno dei cieli non vorrei ministri
Né gente di partito tra le palle
Perché la politica è schifosa e fa male alla pelle
E tutti quelli che fanno questo gioco
Che poi è un gioco di forza ributtante e contagioso
Come la lebbra e il tifo
E tutti quelli che fanno questo gioco
C'hanno certe facce che a vederle fanno schifo
Che sian untuosi democristiani
O grigi compagni del Pci
Son nati proprio brutti
O perlomeno tutti finiscono così
Io se fossi Dio
Dall'alto del mio trono
Vedrei che la politica è un mestiere come un altro
E vorrei dire, mi pare
Platon
e
Che il politico è sempre meno filosofo
E sempre più coglione
È un uomo a tutto tondo
Che senza mai guardarci dentro scivola sul mondo
Che scivola sulle parole
Anche quando non sembra o non lo vuole
Compagno radicale
La parola compagno non so chi te l'ha data
Ma in fondo ti sta bene
Tanto ormai è squalificata
Compagno radicale
Cavalcatore di ogni tigre, uomo furbino
Ti muovi proprio bene in questo gran casino
E mentre da una parte si spara un po' a casaccio
Dall'altra si riempiono le galere
Di gente che non c'entra un cazzo
Compagno radicale
Tu occupati pure di diritti civili
E di idiozia che fa democrazia
E preparaci pure un altro referendum
Questa volta per sapere
Dov'è che i cani devono pisciare
Compagni socialisti
Ma sì, anche voi insinuanti, astuti e tondi
Compagni socialisti
Con le vostre spensierate alleanze
Di destra, di sinistra, di centro
Coi vostri uomini aggiornati
Nuovi di fuori e vecchi di dentro
Compagni socialisti, fatevi avanti
Che questo è l'anno del garofano rosso e dei soli nascenti
Fatevi avanti col mito del progresso
E con la vostra schifosa ambiguità
Ringraziate la dilagante imbecillità
Ma io non sono ancora
Nel regno dei cieli
Sono troppo invischiato
Nei vostri sfaceli
Io se fossi Dio
Non avrei proprio più pazienza
Inventerei di nuovo una morale
E farei suonare le trombe per il Giudizio universale
Voi mi direte: perché è così parziale
Il mio personalissimo Giudizio universale?
Perché non suonano le mie trombe
Per gli attentati, i rapimenti
I giovani drogati e per le bombe
Perché non è comparsa ancora l'altra faccia della medaglia
Io come Dio, non è che non ne ho voglia
Io come Dio, non dico certo che siano ingiudicabili
O addirittura, come dice chi ha paura, gli innominabili
Ma come uomo come sono e fui
Ho parlato di noi, comuni mortali
Quegli altri non li capisco
Mi spavento, non mi sembrano uguali
Di loro posso dire solamente
Che dalle masse sono riusciti ad ottenere
Lo stupido pietismo per il carabiniere
Di loro posso dire solamente
Che mi hanno tolto il gusto di essere incazzato personalmente
Io come uomo posso dire solo ciò che sento
Cioè solo l'immagine del grande smarrimento
Però se fossi Dio
Sarei anche invulnerabile e perfetto
Allora non avrei paura affatto
Così potrei gridare, e griderei senza ritegno
Che è una porcheria
Che i brigatisti militanti siano arrivati dritti alla pazzia
Ecco la differenza che c'è tra noi e gli innominabili:
Di noi posso parlare perché so chi siamo
E forse facciamo più schifo che spavento
Di fronte al terrorismo o a chi si uccide c'è solo lo sgomento
Ma io se fossi Dio
Non mi farei fregare da questo sgomento
E nei confronti dei politicanti sarei severo come all'inizio
Perché a Dio i martiri
Non gli hanno fatto mai cambiar giudizio
E se al mio Dio che ancora si accalora
Gli fa rabbia chi spara
Gli fa anche rabbia il fatto che un politico qualunque
Se gli ha sparato un brigatista
Diventa l'unico statista
Io se fossi Dio
Quel Dio di cui ho bisogno come di un miraggio
C'avrei ancora il coraggio di continuare a dire
Che Aldo Moro insieme a tutta la Democrazia cristiana
è il responsabile maggiore
Di vent'anni di cancrena italiana
Io se fossi Dio
Un Dio incosciente, enormemente saggio
C'avrei anche il coraggio di andare dritto in galera
Ma vorrei dire che Aldo Moro resta ancora
Quella faccia che era
Ma in fondo tutto questo è stupido
Perché logicamente
Io se fossi Dio
La Terra la vedrei piuttosto da lontano
E forse non ce la farei ad accalorarmi
In questo scontro quotidiano
Io se fossi Dio
Non mi interesserei di odio e di vendetta
E neanche di perdono
Perché la lontananza è l'unica vendetta
È l'unico perdono
E allora
Va a finire che se fossi Dio
Io mi ritirerei in campagna
Come ho fatto io
Giorgio Gaber
Cit. da
Io se fossi Dio
Frasi di Giorgio Gaber
In realtà sono citazioni latenti, si vedono perché le abbiamo spiegate raccontando il disco ma non sono mai troppo palesi. Ci sono immagini che omaggiano
[...]
[Piero Ciampi,
Platon
e, De Andrè, Beatles]
ma non è così evidente. Il nostro background è andato a confluire nella parte della composizione e della scrittura
[...]
È giusto mettere in luce i propri riferimenti per aprire ad una tridimensionalità di ascolto.
Colapesce
Cit. da
rumoremag.com, intervista a Colapesce e Dimartino, 3 luglio 2020
Frasi di Colapesce
Occorre, per essere cristiani, amare questo prossimo ora. Quindi non un amore
platon
ico, non un amore ideale: amore fattivo.
Chiara Lubich
Cit. da
L'arte di amare
Frasi di Chiara Lubich
Siamo come nella caverna di
Platon
e e guardiamo le ombre proiettate sul muro della caverna. Solo che non sono ombre ma fake news.
David Parenzo
Cit. da
linkiesta.it, intervista, 27 aprile 2019
Frasi di David Parenzo
Quando un popolo, divorato dalla sete della libertà, si trova ad avere a capo dei coppieri che gliene versano quanta ne vuole, fino ad ubriacarlo, accade allora che, se i governanti resistono alle richieste dei sempre più esigenti sudditi, sono dichiarati tiranni. E avviene pure che chi si dimostra disciplinato nei confronti dei superiori è definito un uomo senza carattere, servo; che il padre impaurito finisce per trattare il figlio come suo pari, e non è più rispettato, che il maestro non osa rimproverare gli scolari e costoro si fanno beffe di lui, che i giovani pretendano gli stessi diritti, le stesse considerazioni dei vecchi, e questi, per non parer troppo severi, danno ragione ai giovani. In questo clima di libertà, nel nome della medesima, non vi è più riguardo per nessuno. In mezzo a tale licenza nasce e si sviluppa una mala pianta: la tirannia.
Platone
Frasi di Platone
Si può dire ancora che vi siano delle 'donne'? Certo la teoria dell'eterno femminino conta numerosi adepti
[...]
; altri sospirano: 'La donna si perde, la donna è perduta.'. Non è più chiaro se vi siano ancora donne, se ve ne saranno sempre, se bisogna augurarselo o no, che posto occupano nel mondo, che posto dovrebbero occuparvi. 'Dove sono le donne?'
[...]
. Ma innanzi tutto: cos'è una donna? 'Tota mulier in utero: è una matrice', dice qualcuno. Tuttavia parlando di certe donne, gli esperti decretano 'non sono donne', benché abbiano un utero come le altre. Tutti sono d'accordo nel riconoscere che nella specie umana sono comprese le femmine, le quali costituiscono oggi come in passato circa mezza umanità del genere umano; e tuttavia ci dicono 'la femminilità è in pericolo'; ci esortano: 'siate donne, restate donne, divenite donne'. Dunque non è detto che ogni essere umano di genere femminile sia una donna; bisogna che partecipi di quell'essenza velata dal mistero e dal dubbio che è la femminilità. La femminilità è una secrezione delle ovaie o sta congelata sullo sfondo di un cielo
platon
ico? Basta una sottana per farla scendere in terra? Benché certe donne si sforzino con zelo di incarnarla, ci fa difetto un esemplare sicuro, un marchio depositato. Perciò essa viene descritta volentieri in termini vaghi e abbaglianti, che sembrano presi in prestito dal vocabolario delle veggenti.
[...]
le scienze biologiche e sociali non credono nell'esistenza di entità fisse e immutabili che definiscano dati caratteri, come quelli della donna, dell'Ebreo o del Negro; esse considerano il carattere una reazione secondaria a una situazione. Se oggi la femminilità è scomparsa è perché non è mai esistita.
[...]
il fatto è che ogni essere umano concreto ha sempre la sua particolare situazione. Respingere le nozioni di eterno femminino, di anima negra, di carattere giudaico non significa negare che vi siano, oggi Ebrei, Negri e donne: questa negazione non ha per gli interessati un significato di libertà ma una fuga dall'autenticità.
Simone de Beauvoir
Cit. da
Il secondo sesso
Frasi di Simone de Beauvoir
[Sui filosofi marxisti]
Il
Platon
e d'esecuzione.
Ennio Flaiano
Frasi di Ennio Flaiano
Della morte non me ne frega nulla. Ci penso continuamente, ma nei termini in cui ci pensava Spinoza, ma anche
Platon
e, tante volte citati senza capirci nulla. Sapendo di dover finire, nessuna finitezza mi condiziona. Non aspiro a morire, ma mi esercito a morire vivendo bene.
Massimo Cacciari
Cit. da
corriere.it, intervista, 20 aprile 2019
Frasi di Massimo Cacciari
«Che tu mi voglia un briciolo di bene, lo credo», ammise, «ma non posso far dipendere la mia vita da così poco. Neanche tu saresti disposto a far lo stesso. Tu fai dipendere tutta la tua vita da Anne. Non ti curi di appurare se i tuoi rapporti con lei sono o non sono
platon
ici, ti basta sapere che sono più che sufficienti a farne dipendere una vita. Io non posso far dipendere la mia vita dai cinque minuti che rubi a lei e alla politica per intrattenerti con me. Per me faresti qualsiasi cosa, salvo vedermi. Ecco qual è stata la situazione dal principio alla fine di quest'anno d'inferno. Mi metti a disposizione la tua casa e ti dai una pena infinita per ammogliarmi, perché il mio matrimonio ti permetterebbe di lavarti le mani di me. Sì, mi vuoi bene, lo so», Clive si preparava a protestare, «ma è così poco che non merita neanche di parlarne, e non mi ami. Un tempo fui tuo fino alla morte e lo sarei rimasto se ti fosse importato di non perdermi, ma oggi sono un altro».
Edward Morgan Forster
Cit. da
Maurice
Frasi di Edward Morgan Forster
Da principio Clive stentò a creder a tanta fortuna: ritenne che dovesse esserci qualche malinteso, e che lui e
Platon
e alludessero a cose diverse. Dopo però si avvide che il temperante pagano lo comprendeva effettivamente e che, sorvolando la Bibbia invece di osteggiarla, gli offriva una nuova guida di vita.
Edward Morgan Forster
Cit. da
Maurice
Frasi di Edward Morgan Forster
Prima delle gare venne da me l'allenatore di Wilma Rudolph. Disse: Wilma vorrebbe scambiarsi la tuta con te. Risposi: Caspita, certo. Ci incontrammo: lei parlava inglese, io lo parlavo malissimo, fra noi poche parole, all'inizio furono solo grandi sorrisi e occhiate. Rimasi abbagliato: dalla sua capacità di trasmettere gioia di vivere. Dopo pochi minuti, senza neppure che ce ne accorgessimo, eravamo mano nella mano a passeggio per il villaggio olimpico. Avevamo anticipato di tre anni Martin Luther King e quel suo sogno un giorno di vedere bianchi e neri tenersi per mano. Io vinsi un oro, lei tre. Subito dopo mi presentai al villaggio delle donne. Volevo passare dalla fase
platon
ica a quella aristotelica. Non fu possibile. Il comitato olimpico Usa aveva imbarcato Wilma verso casa... Poi scoprii che su di lei aveva messo gli occhi un atleta di nome Cassius Clay... Nel caso, lo scatto e la curva veloce dei 200 mi sarebbero serviti. Era splendida Wilma.
[...]
Se io e Wilma andavamo mano nella mano in tempi in cui imperava la segregazione razziale e le battaglie per i diritti erano solo all'inizio... Devo molto al prof di filosofia degli anni del liceo classico: si chiamava Giovanni Turin. Fu lui a inculcarci il sacro valore dell'uguaglianza.
Livio Berruti
Cit. da
ilgiornale.it, intervista, 26 dicembre 2018
Frasi di Livio Berruti
Scompare un asceta dello sport, interpretato sempre con ferocia, volontà, determinazione. Mennea è stato un inno alla resistenza, alla tenacia e alla sofferenza. All'atletica italiana manca questa grande voglia di emergere e di mettersi in luce. Tra noi c'è stato un rapporto molto dialettico: per lui l'atletica era un lavoro, io lo facevo per divertirmi; lui era pragmatico, io idealista. Il nostro è stato uno scontro, come tra
Platon
e e Aristotele.
Livio Berruti
Cit. da
Gazzetta.it, 21 marzo 2013
Frasi di Livio Berruti
Era chiuso e scontroso. Incredibilmente suscettibile. Io ero
Platon
e, lui Aristotele: agli antipodi. Del tormento ed estasi di Michelangelo, Mennea era solo tormento.
Livio Berruti
Cit. da
Corriere della Sera, intervista, 22 marzo 2013
Frasi di Livio Berruti
Non si introducono mai cambiamenti nei modi della musica, senza che se ne introducano nelle più importanti leggi dello Stato.
Platone
Cit. da
La Repubblica
Frasi di Platone
William
:
Platon
e credeva che ogni anima avesse una stella a cui apparteneva e dove sarebbe tornata dopo la morte, se avesse vissuto con moralità la vita.
Adaline
: Lo crede anche lei?
William
: No... no, perché io sono uno scienziato,
Platon
e invece era un filosofo, un poeta.
Dal film:
Adaline - L'eterna giovinezza
Scheda film e trama
Frasi del film
Ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai nulla. Sii gentile, sempre.
Anonimo
Cit. da
Ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia
Commenti:
1
Devastato il giardino, profanati i calici e gli altari, gli unni entrarono a cavallo nella biblioteca del monastero e lacerarono i libri incomprensibili, li oltraggiarono e li diedero alle fiamme, temendo forse che le pagine accogliessero bestemmie contro il loro dio, che era una scimitarra di ferro. Bruciarono palinsesti e codici, ma nel cuore del rogo, tra la cenere, rimase quasi intatto il libro della Civitas Dei, dove si narra che
Platon
e insegnò in Atene che alla fine dei secoli tutte le cose riacquisteranno il loro stato anteriore, e che egli in Atene, davanti allo stesso uditorio, insegnerà tale dottrina.
Jorge Luis Borges
Cit. da
L'Aleph - I teologi ‐ Incipit
Frasi di Jorge Luis Borges
Egli
[
Platon
e]
, uomo sapiente, capiva chiaramente che l'equa distribuzione dei beni è la condizione sine qua non perché un paese sia ben governato ed è evidente che ciò non si può realizzare in uno Stato in cui i beni sono proprietà di singole persone.
Thomas More
Cit. da
Utopia
Frasi di Thomas More
In primo luogo, trovo comico che tutti gli uomini amino o vogliano amare e pur non si possa mai riuscire a far luce che cosa sia l'amabile, su ciò che è l'oggetto proprio dell'amore. Questa parola amare la lascio stare, perché con essa non si dice nulla, ma appena deve aver inizio il discorso, la prima questione viene ad essere che cos'è che si ama. A questo punto non c'e nessun altra risposta, se non uno che ama l'amabile. Se si risponde cioè a
Platon
e che si deve amare il bene, allora si è oltrepassato con un solo passo tutto il contenuto dell'erotico. Ma si risponderà forse allora che si deve amare il bello.
Kierkegaard
Cit. da
In Vino Veritas
Frasi di Soren Kierkegaard
Proprio come predetto dalle profezie bibliche, i pagani in folla adorano Dio e conducono una vita angelica; le fanciulle consacrano la loro verginità e la loro vita a Dio, gli uomini rinunciano a tutti i piaceri. Laddove
Platon
e non era riuscito a persuadere pochi uomini scelti e ben istruiti, riesce a farlo una forza segreta con milioni di uomini ignoranti, in virtù di poche parole.
Blaise Pascal
Frasi di Blaise Pascal
Non si riesce a immaginare
Platon
e e Aristotele se non con gran vesti di pedanti. Erano invece delle persone comuni e ridevano, come gli altri, con i loro amici; e quando si sono divertiti a scrivere le Leggi e la Politica l'hanno fatto per divertirsi; questa era la parte meno filosofica e meno seria della loro vita, mentre la più filosofica era di vivere semplicemente e tranquillamente. Se hanno scritto di politica, l'han fatto come per dar norme per un manicomio; e se hanno finto di parlarne come di cosa seria, l'hanno fatto perché i pazzi a cui si rivolgevano credevano di essere re e imperatori, ed essi si immedesimavano dei princìpi di costoro per rendere la loro follia meno dannosa possibile.
Blaise Pascal
Frasi di Blaise Pascal
Ci sono due versioni della fiaba La Bella e la Bestia. Quella puritana, dove si parla di un amore
platon
ico senza alcun rapporto fisico e una più perversa e spinta. A me non interessava nessuna delle due, per cui ho preferito
[per il film La forma dell'acqua]
fonderle, scegliendo una sintesi tra le due. L'aspetto che mi premeva di più era quello di dare forma ad un protagonista dalla femminilità forte e spiccata.
Guillermo del Toro
Frasi di Guillermo del Toro
Ho visto le menti migliori della mia generazione distrutte dalla pazzia, affamate nude isteriche,
trascinarsi per strade di negri all'alba in cerca di droga rabbiosa,
hipsters dal capo d'angelo ardenti per l'antico contatto celeste con la dinamo stellata nel macchinario della notte,
che in miseria e stracci e occhi infossati stavano su partiti a fumare nel buio soprannaturale di soffitte a acqua fredda fluttuando sulle cime delle città contemplando jazz,
che mostravano il cervello al Cielo sotto la Elevated e vedevano angeli Maomettani illuminati barcollanti su tetti di casermette
che passavano per le università con freddi occhi radiosi allucinati di Arkansas e tragedie blakiane fra gli eruditi della guerra,
che venivano espulsi dalle accademie come pazzi & per aver pubblicato odi oscene sulle finestre del teschio,
che si accucciavano in mutande in stanze non sbarbate, bruciando denaro nella spazzatura e ascoltando il Terrore attraverso il muro,
che erano arrestati nelle loro barbe pubiche ritornando da Laredo con una cintura di marijuana per New York,
che mangiavano fuoco in alberghi vernice o bevevano trementina nella Paradise Alley, morte, o notte dopo notte si purgatoratizzavano il torso
con sogni, droghe, incubi di risveglio, alcool e uccello e sbronze a non finire,
incomparabili strade cieche di nebbia tremante e folgore mentale in balzi verso i poli di Canada & Paterson, illuminando tutto il mondo immobile del Tempo in mezzo,
solidità Peyota di corridoi, albe cimiteri alberi verdi retro cortili, sbronze di vino sopra i tetti, rioni di botteghe in gioiose corse drogate neon balenio di semafori, vibrazioni di sole e luna e alberi nei rombanti crepuscoli invernali di Brooklyn, fracasso di pattumiere e dolce regale luce della mente,
che si incatenavano ai subways in corse interminabili dal Battery al santo Bronx pieni di simpamina finché lo strepito di ruote e bambini li faceva scendere tremanti a bocca pesta e scassati stremati nella mente svuotata di fantasia nella luce desolata dello Zoo,
che affondavano tutta la notte nella luce sottomarina di Bickford fluttuavano fuori e passavano un pomeriggio di birra svanita nel desolato Fugazzi ascoltando lo spacco del destino al jukebox all'idrogeno,
che parlavano settanta ore di seguito dal parco alla stanza al bar a Bellevue9 al museo al ponte di Brooklyn,
schiera perduta di conversatori
platon
ici precipiti dai gradini d'ingresso dalle scale di sicurezza dai
davanzali dall'Empire State giù dalla luna, farfugliando strillando vomitando sussurrando fatti
e ricordi e aneddoti e sensazioni ottiche e shocks di ospedali e carceri e guerre, interi intelletti rigurgitati in un richiamo totale per
sette giorni e notti con occhi brillanti, carne
da Sinagoga sbattuta per terra, che svanivano nel nulla Zen New Jersey lasciando
una scia di ambigue cartoline del Municipio di Atlantic City, straziati da sudori Orientali e scricchiolii d'ossa
Tangerini e emicranie Cinesi nel rientro dalla streppa in una squallida stanza mobiliata di
Newark23, che giravano e giravano a mezzanotte tra i binari
morti chiedendosi dove andare, e andavano, senza lasciare cuori spezzati, che accendevano sigarette in carri merci carri merci
carri merci strepitanti nella neve verso fattorie
solitarie nella notte dei nonni, che studiavano Piotino Poe San Giovanni della Croce
telepatia e cabala del bop perché il cosmo vibrava istintivamente ai loro piedi nel Kansas, che stavano soli per le strade dello Idaho in cerca di
visionari angeli indiani che erano visionari angeli
indiani, che credevano di essere soltanto matti quando Baltimore luccicava in un'estasi soprannaturale, che sobbalzavano in limousine col Cinese dell'Oklahoma sotto l'impulso di inverno mezzanotte luce stradale provincia pioggia,
che indugiavano affamati e soli a Houston in cerca di jazz o sesso o minestra, e seguivano il brillante Spagnolo per chiacchierare sull'America e l'Eternità, causa persa, e cosi si imbarcavano per l'Africa,
che scomparivano nei vulcani del Messico non lasciando che l'ombra dei jeans e la lava e ceneri di poesia sparse nella Chicago caminetto,
che riapparivano sulla West Coast indagando sul f.b.i. barbuti e in calzoncini con grandi occhi pacifisti sexy nella pelle scura distribuendo volantini incomprensibili,
che si bucavano le braccia con sigarette protestando contro la nebbia di tabacco narcotico del Capitalismo,
che diffondevano manifesti Supercomunisti in Union Square piangendo e spogliandosi mentre le sirene di Los Alamos li zittivano col loro grido, e gridavano giù per Wall e anche il ferry di Staten Island gridava,
che crollavano piangendo in palestre bianche nudi e tremanti davanti al macchinario di altri scheletri,
che mordevano i poliziotti nel collo e strillavano di felicità nelle camionette per non aver commesso altro delitto che la loro intossicazione e pederastia pazza tra amici,
che urlavano in ginocchio nel subway e venivano trascinati dal tetto sventolando genitali e manoscritti,
che si lasciavano inculare da motociclisti beati, e strillavano di gioia,
che si scambiavano pompini con quei serafini umani, i marinai, carezze di amore Atlantico e Caribbeo,
che scopavano la mattina la sera in giardini di rose e sull'erba di parchi pubblici e cimiteri spargendo il loro seme liberamente su chiunque venisse,
che gli veniva un singhiozzo interminabile cercando di ridacchiare ma finivano con un singhiozzo dietro un tramezzo dei Bagni Turchi quando l'angelo biondo & nudo veniva a trafiggerli con una spada,
che perdevano i loro ragazzi d'amore per le tre vecchie streghe del fato la strega guercia del dollaro eterosessuale la strega guercia che strizza l'occhio dal grembo e la strega guercia che sta li piantata sul culo a spezzare i fili d'oro intellettuali del telaio artigianale,
che copulavano estatici e insaziati con una bottiglia di birra un amante un pacchetto di sigarette una candela e cadevano dal letto, e continuavano sul pavimento e giù per il corridoio e finivano svenuti contro il muro con una visione di fica suprema e sperma eludendo l'ultima sbora della coscienza,
che addolcivano le fiche di milioni di ragazze tremanti al tramonto, e avevano gli occhi rossi la mattina ma pronti ad addolcire la fica dell'alba, natiche lampeggianti sotto i granai e nude nel lago,
che andavano a puttane nel Colorado in miriadi di macchine notturne rubate, N.C., eroe segreto di queste poesie, mandrillo e Adone di Denver gioia alla memoria delle sue innumerevoli scopate di ragazze in terreni abbandonati & retrocortili di ristoranti per camionisti, in poltrone traili
ballanti di vecchi cinema, su cime di montagna in caverne o con cameriere secche in strade familiari sottane solitarie alzate & solipsismi particolarmente segreti nei cessi dei distributori di benzina, & magari nei vicoli intorno a casa,
che dissolvevano in grandi cinema luridi, si spostavano in sogno, si svegliavano su una Manhattan improvvisa, e si tiravano su da incubi di cantine ubriachi di Tokay spietato e da orrori di sogni di ferro della Terza Strada & inciampavano verso l'Ufficio Assistenza,
che camminavano tutta la notte con le scarpe piene di sangue su moli coperti di neve aspettando che una porta sullo East River si aprisse su una stanza piena di vapore caldo e di oppio,
che creavano grandi drammi suicidi in appartamenti a picco sullo Hudson sotto azzurri fasci antiaerei di luce lunare & le loro teste saranno incoronate di alloro nell'oblio,
che mangiavano stufato d'agnello dell'immaginazione o ingoiavano rospi nel fondo fangoso dei fiumi di Bowery,
che piangevano sulle strade romantiche coi carretti pieni di cipolle e musica scassata,
che sedevano in casse respirando al buio sotto il ponte, e si alzavano per fare clavicembali nelle loro soffitte,
che tossivano al sesto piano di Harlem incoronati di fiamme sotto il cielo tubercolare circondati da teologia in cassette da frutta,
che scarabocchiavano tutta la notte in un rock and roll su incantesimi da soffitta destinati a diventare nella mattina giallastra strofe di assurdo,
che cuocevano animali marci polmoni cuori code zampe borsht & tortillas sognando il puro reame vegetale,
che si buttavano sotto furgoni di carne in cerca di un uovo, .
che buttavano orologi dal tetto per gettare il loro voto all'Eternità fuori del Tempo, & per un decennio dopo le sveglie cadevano ogni giorno sul loro capo,
che si tagliavano i polsi tre volte di seguito senza seguito, rinunciavano ed erano costretti ad aprire negozi di antiquariato dove credevano di invecchiare e piangevano,
che venivano arsi vivi nei loro innocenti vestiti di flanella sulla Madison Avenue tra esplosioni di versi di piombo e il frastuono artificiale dei ferrei reggimenti della moda & gli strilli alla nitroglicerina dei finocchi della pubblicità & l'iprite di sinistri redattori intelligenti, o venivano investiti dai taxi ubriachi della Realtà Assoluta,
che si buttavano dal ponte di Brookiyn questo è successo davvero e se ne andavano sconosciuti e dimenticati tra la foschia spettrale di Chinatown minestra vicoli & autopompe, neanche una birra gratis,
che cantavano disperati dalle finestre, cadevano dal finestrino del subway, si buttavano nello sporco Passaic, saltavano su negri, piangevano lungo tutta la strada, ballavano scalzi su bicchieri rotti spaccavano nostalgici dischi Europei di jazz tedesco del 30 finivano il whisky e vomitavano rantolando nel cesso insanguinato, nelle loro orecchie gemiti e l'esplosione di colossali sirene,
che rotolavano giù per le autostrade del passato andando l'un l'altro verso l'hotrod-Golgotha di veglia solitudine-prigione o l'incarnazione del jazz di Birmingham,
che guidavano est ‐ ovest settantadue ore per sapere se io avevo una visione o tu avevi una visione o lui aveva una visione per scoprire l'Eternità,
che andavano a Denver, che morivano a Denver, che ritornavano a Denver & aspettavano invano, che vegliavano a Denver & meditavano senza compagni a Denver e infine se ne andavano per scoprire il Tempo, & ora Denver ha nostalgia dei suoi eroi,
che cadevano in ginocchio in cattedrali senza speranze pregando per l'un l'altro salvezza e luce e seni, finché l'anima si illuminava i capelli per un attimo,
che si sfondavano il cervello in prigione aspettando criminali impossibili dalla testa bionda e il fascino della realtà nei loro cuori che cantavano dolci blues a Alcatraz,
che si ritiravano in Messico per conservarsi alla droga, o a Rocky Mount per il tenero Buddha o a Tangeri a ragazzini o alla Southern Pacific per la locomotiva nera o a Harvard o a Narciso o a Woodlawn alle orge o la fossa,
che chiedevano prove di infermità mentale accusando la radio di ipnotismo & venivano lasciati con la loro pazzia & le loro mani &. una giuria incerta,
che al ccny buttavano patate in insalata ai conferenzieri sul Dadaismo e poi si presentavano sui gradini di pietra del manicomio con teste rapate e discorsi arlecchineschi di suicidio, chiedendo un'immediata lobotomia,
e invece venivano sottoposti al vuoto concreto o insulina metrasol elettricità idroterapia psicoterapia terapia educativa ping pong e amnesia,
che in malinconica protesta rovesciavano un unico simbolico tavolo da ping pong, riposando un poco in catatonia,
ritornando anni dopo proprio calvi eccetto una parrucca di sangue, e lacrime e dita, al visibile destino da pazzo delle corsie delle città-manico-mio dell'Est,
fetidi corridoi di Pilgrim State Rockland e Greystone, litigando con gli echi dell'anima, rockrollando nella mezzanotte solitudine-panca dolmen-rea-mi dell'amore, sogno della vita un incubo, corpi ridotti pietra pesanti come la luna,
con mamma finalmente ..., e l'ultimo libro fantastico scaraventato dalla finestra, e l'ultima porta chiusa alle 4 del mattino e l'ultimo telefono sbattuto in risposta contro il muro e l'ultima stanza ammobiliata svuotata fino all'ultimo pezzo di mobilia mentale, una rosa di carta gialla attorcigliata su una gruccia di fil di ferro nell'armadio, e perfino essa immaginaria, nient'altro che un pezzetto di speranza nell'allucinazione ‐
ah, Carl, mentre tu non sei al sicuro io non sono al sicuro, e ora sei davvero nel totale brodo animale del tempo ‐ e che dunque correvano per le strade gelate ossessionati da un lampo improvviso dell'alchimia dell'uso dell'ellisse il catalogo il metro & i piani vibranti,
che sognavano e facevano abissi incarnati nel Tempo & lo Spazio mediante immagini contrapposte, e
intrappolavano l'arcangelo dell'anima tra 2 immagini visive e univano i verbi demenziali e sistemavano insieme il sostantivo e il trattino della coscienza sobbalzando alla sensazione del Pater Omnipotens Aeterni Deus
per ricreare la sintassi e la misura della povera prosa umana e fermarvisi di fronte muti e intelligenti e tremanti di vergogna, ripudiati ma con anima confessa per conformarsi al ritmo del pensiero nella sua testa nuda e infinita,
il pazzo vagabondo e angelo battuto nel Tempo, sconosciuto, ma dicendo qui ciò che si potrebbe lasciar da dire nel tempo dopo la morte,
e si alzavano reincarnati nei vestiti spettrali del jazz all'ombra tromba d'oro della banda e suonavano la sofferenza per amore della nuda mente d'America in un urlo di sassofono elai elai lamma lamma sabacthani che faceva tremare le città fino all'ultima radio
col cuore assoluto della poesia della vita macellato dai loro corpi buono da mangiare per mille anni.
Allen Ginsberg
Cit. da
Urlo
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Frasi di Allen Ginsberg
Le virtù di
Platon
e partivano dalla temperanza, e attraverso il coraggio e la saggezza giungevano sino alla giustizia; le virtù cristiane partono dall'abnegazione, e attraverso la dedizione alla volontà divina giungono all'amore.
Lev Tolstoj
Cit. da
Il primo gradino (1892) - Da: "Perché la gente si droga?" e altri saggi su società, politica e religione
Frasi di Lev Tolstoj
Così con
Platon
e, Descartes, Spinoza, Kant. Schopenhauer dice che il suo sistema è un circolo (lui dice arco) che per esser compreso dev'essere percorso più d'una volta.
Lev Tolstoj
Cit. da
I diari
Frasi di Lev Tolstoj
Ci sono due tipi di sofferenti a questo mondo: quelli che soffrono per una carenza di vita e quelli che soffrono per una sovrabbondanza di vita. Io mi sono sempre ritrovato nella seconda categoria. Se ci pensi un attimo, quasi tutti i comportamenti dell'uomo e le sue attività in sostanza non sono diverse da quelle degli animali. Le più avanzate tecnologie e la nostra abilità artigiana ci portano al livello dei super-scimpanzé, non di più. In realtà la differenza fra, diciamo,
Platon
e e Nietzsche e l'uomo medio, è maggiore di quella che esiste fra lo scimpanzé e l'uomo medio. Il regno del vero spirito, del vero artista, del santo, del filosofo, sono in pochi a raggiungerlo. Perché così pochi? Perché la storia del mondo e l'evoluzione non sono esempi di progresso ma piuttosto un'infinita e futile addizione di zeri? Non si sono sviluppati i valori più importanti. Diamine, i Greci 3000 anni fa non erano certo meno progrediti di noi. Allora quali sono le barriere che impediscono all'essere umano di arrivare per lo meno vicino al suo vero potenziale? La risposta a questa domanda la si può trovare in un'altra domanda. Qual è la caratteristica umana più universale? La paura. O la pigrizia.
[Il protagonista ascolta le considerazioni di un signore anziano, sulla natura dell'uomo]
Dal film:
Waking Life
Scheda film e trama
Frasi del film
Omero è il massimo dei poeti e il primo dei compositori di tragedie.
Platone
Frasi di Platone
Giada
: Sega.
Fiamma
: Pazienza. Non è fatto per restare su a lungo, comunque.
Giada
: E le scarpe fanno male.
Fiamma
: Più di quando lui si vergogna di te? Non così, ovviamente. Ti avvicini. Ti siedi. Lentamente. E scopri qui. Sennò è inutile. Okay. Allora. Socchiudi le palpebre come Marylin. Bocca così.
Giada
: Ah, ho capito. Serve a suggerire l'idea
platon
ica di pompino?
Fiamma
: Bocca così. No. Meno. Meno. No, non ci siamo! Decisamente no. Ti muovi come un orsetto epilettico. Davvero, ma come fai? Non becchi mai il ritmo.
Giada
: È che ci penso troppo. Non riesco ad ascoltare la musica e a pensare ai passi. Non ce la farò mai.
Fiamma
: Ehi, guardami. Se non sai ballare, non seguire il ritmo.
Giada
: No.
Fiamma
: Muoviti lentamente... ma sensuale. Così, come se fossi intorpidita e ti stessi risvegliando. Muoviti così, come se stessi facendo l'amore. Dai, prova. Ricky, tesoro, come stai? Ti trovo in gran forma.
Giada
: Tutto qui?
Fiamma
: È il tono che conta, non quello che dici. Proviamo. Sono lui e ti dico: "Sei splendida! Ma che hai fatto?".
Giada
: Sto abbandonando le mie velleità integraliste per convertirmi alla massificazione.
Fiamma
: Che c'entra questa confessione ora? Non gliene frega a nessuno di queste seghe intellettuali. La cultura non ha ritmo. Se ti chiedono come stai, non vogliono saperlo veramente.
Giada
: Ah no?
Fiamma
: No! Vietato annoiare. Se ti chiedono: "Che combini?" e tu rispondi: "Giangi ha messo incinta una", va bene. È solo questione di ritmo. Come stai? Bene, tu? Che combini? Gran casini. Lascia stare. Bel vestito! Appena preso. Grande festa vodka tonic. Che casino, è morto Pino. È un po' sciattino. Chiaro, no?
Giada
: Fammi provare.
Fiamma
: Okay.
Fiamma
: Programmi serali?
Giada
: Grande festa.
Fiamma
: Mh, ma dai? Mi imbuchi? Attenta che hai mentito, non hai nessuna festa.
Giada
: Numero chiuso.
Fiamma
: Mh, e chi ti ha messo in lista?
Giada
: Amici di amici.
Fiamma
: Brava. Vedi, la metrica latina serve a qualcosa, tesoro. Domani c'è una festa. Secondo me possiamo provarci. E quando sorridi, soprattutto con lui, non così. Così. Brava.
Sara
: Esci?
Giada
: Sì, vado a una festa dove ci sarà Riccardo. Che dici, come sto?
Sara
: E lo chiedi a me?
Giada
: A chi dovrei chiederlo?
Sara
: E con chi vai?
Giada
: Amici di amici.
Sara
: Ah, non con quella tipa fighetta con cui t'ho vista ieri, con la quale magari sei stata tutti 'sti giorni. No, ma va bene, Giada. Va bene. Io però l'unica cosa che proprio non capisco è perché non me lo dici! Ma ti vergogni di me?
Giada
: Scusami. Sono stata una cretina. Io non mi vergognavo di te, ma di me. Avevo paura che mi giudicassi.
Sara
: Che ti giudic... E quando mai t'ho giudicata, Giada? È dall'asilo che non ti giudico! Se ti dovevo giudicare...
Giada
: Ho preso i tuoi soldi e ti ho mentito. Sono orrenda.
Sara
: E vabbè, mo' che fai, non rispondi? Dopo tutto 'sto casino...
Giada
: Ma tu mi vuoi ancora bene?
Sara
: Ma vaffanculo, va! Muoviti, esci. Guarda che quella ti lascia qui. Con me hai una vita per farti perdonare.
Fiamma
: Fai aspettare gli uomini, non me.
Giada
: Scusami. Come vado?
Fiamma
: Non male. Ma ricorda: non ammettere mai che sei lì per lui. Questa sera è one shot: o la va o la spacca. Ah, e un'ultima cosa. Quelli sono i miei amici, quindi non contare su di me. Io non ti conosco. Stasera sei sola, come sempre nella vita.
Giada
: Sì, certo. Fiamma, grazie. Ti devo tutto. Se non fosse stato per te...
Fiamma
: Non ringraziarmi. Non l'ho fatto per te. L'ho fatto perché mi annoio.
Dal film:
Come tu mi vuoi
Scheda film e trama
Frasi del film
Più che per la scuola della reminiscenza, questo fatto è indubbiamente vero per la scuola del sospetto. La dominano tre maestri che in apparenza si escludono a vicenda, Marx, Nietzsche e Freud.
[...]
Sotto la formula negativa, "la verità come menzogna", si potrebbero porre questi tre esercizi del sospetto. Ma il senso positivo di queste imprese siamo ancora lontani dall'averlo assimilato, siamo ancora troppo attenti alle loro differenze e alle limitazioni che i pregiudizi del loro tempo fanno subire ai loro epigoni ancor più che alle imprese stesse. Si relega ancora Marx nell'economicismo e nell'assurda teoria della coscienza-riflesso; si riporta Nietzsche a un biologismo e a un prospettivismo incapace di enunciare se stesso senza contraddirsi; e Freud è accantonato nella psichiatria e gli si affibbia un pansessualismo semplicistico. Se risaliamo alla loro intenzione comune, troviamo in essa la decisione di considerare innanzitutto la coscienza nel suo insieme come coscienza "falsa". Con ciò essi riprendono, ognuno in un diverso registro, il problema del dubbio cartesiano, ma lo portano nel cuore stesso della fortezza cartesiana. Il filosofo educato alla scuola di Cartesio sa che le cose sono dubbie, che non sono come appaiono; ma non dubita che la coscienza non sia così come appare a se stessa; in essa, senso e coscienza del senso coincidono; di questo, dopo Marx, Nietzsche e Freud, noi dubitiamo. Dopo il dubbio sulla cosa, è la volta per noi del dubbio sulla coscienza. Ma questi tre maestri del sospetto non sono altrettanti maestri di scetticismo; indubbiamente sono tre grandi "distruttori"; e tuttavia anche questo fatto non deve ingannarci; la distruzione, afferma Heidegger in Essere e tempo, è un momento di ogni nuova fondazione, compresa la distruzione della religione, nella misura in cui essa è, secondo Nietzsche, un "
platon
ismo per il popolo". È oltre la "distruzione" che si pone il problema di sapere ciò che ancora significano pensiero, ragione e persino fede. Ora tutti e tre liberano l'orizzonte per una parola più autentica, per un nuovo regno della Verità, non solo per il tramite di una critica "distruggitrice", ma mediante l'invenzione di un'arte di interpretare. Cartesio trionfa del dubbio sulla cosa con l'evidenza della coscienza; del dubbio sulla coscienza essi trionfano per mezzo di una esegesi del senso. A partire da loro, la comprensione è una ermeneutica; cercare il senso non consiste più d'ora in poi nel compitare la coscienza del senso, ma nella decifrazione delle espressioni.
Paul Ricoeur
Cit. da
Della interpretazione. Saggio su Freud
Frasi di Paul Ricoeur
Io do alla parola simbolo un senso più ristretto che non gli autori, come Cassirer, i quali chiamano simbolica ogni apprensione della realtà fatta per mezzo di segni: dalla percezione al mito, all'arte, fino alla scienza; ed un senso più ampio degli autori i quali, a partire dalla retorica latina o dalla tradizione neo
platon
ica, riducono il simbolo all'analogia. Chiamo simbolo ogni struttura di significazione in cui un senso diretto, primario, letterale, designa per sovrappiù un altro senso indiretto, secondario, figurato, che può essere appreso soltanto attraverso il primo.
Paul Ricoeur
Cit. da
Il conflitto delle interpretazioni
Frasi di Paul Ricoeur
Tornai a Modena per andare in collegio dai salesiani. Noi montanari eravamo come adesso i migranti; io ero davvero selvatico, cresciuto nei boschi, abituato a far la lotta nell'erba. Avevo sempre le ginocchia sbucciate. In città fui schernito, isolato: ci soffrii molto. Mi bocciarono subito, ma tanto ero un anno avanti. Poi ho fatto ragioneria, una scuola assurda: impari cose per cui basterebbe un corso di tre mesi, ed esci di lì senza sapere che sono vissuti Socrate e
Platon
e. Ebbi solo un momento di gloria, quando scrissi Tema libero sul tema libero, un flusso di coscienza sul blocco da pagina bianca: presi dal 9 al 10. All'università volevo fare il Dams, ma mio padre pretendeva una laurea seria. Mi iscrissi ad Economia, poi a Pedagogia. Non ho mai finito, ma lui non mi ha mai detto nulla. Ha sempre avuto fiducia in me, il suo unico figlio.
Vasco Rossi
Frasi di Vasco Rossi
La bellezza di un sorriso è mescolare in giuste proporzioni il finito e l'infinito.
Platone
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Frasi di Platone
Zwingli ha fissato mirabilmente il contrasto di carattere fra i due rivali in una immagine, paragonando Lutero ad Aiace, Erasmo a Odisseo. Aiace-Lutero, uomo di coraggio e di guerra, nato alla lotta e che nella lotta soltanto può vivere, Odisseo-Erasmo, capitato per caso sul campo di battaglia, felice appena gli è dato ritornare alla sua pacifica Itaca, all'isola beata della contemplazione, al mondo dello spirito, dove le vittorie o le sconfitte terrene appaiono nulle in confronto alla presenza invincibile ed eterna delle idee
platon
iche.
[da Il grande avversario]
Stefan Zweig
Cit. da
Erasmo da Rotterdam
Frasi di Stefan Zweig
[A Sicinio Emiliano, suo accusatore nel processo sulla magia]
Concedi al filosofo
Platon
e il perdono per i suoi versi sull'amore, così che non mi sia necessario star a filosofare troppo, contro il consiglio di Neottolemo in Ennio; se poi tu non glielo concedi, ebbene mi lascerò volentieri incriminare in compagnia di
Platon
e per simili versi.
Apuleio
Cit. da
Sulla magia e in sua difesa
Frasi di Apuleio
[Su
Platon
e]
Quanto ai tre viaggi in Sicilia, certo i maligni lo criticano sostenendo opinioni discordanti. Ma la prima volta egli partì per ragioni scientifiche, cioè per conoscere la natura dell'Etna e gli incendi di questa montagna incavata.
Apuleio
Cit. da
Platon
e e la sua dottrina
Frasi di Apuleio
Oggi i ragazzi amano troppo i propri comodi, mancano di educazione, disprezzano l'autorità, contraddicono i genitori e si comportano da maleducati.
Platone
Frasi di Platone
Lo Stato di
Platon
e, quello che lui chiamava la polis, e che poi era Atene, aveva, al tempo di
Platon
e, cioè nel momento del suo massimo splendore, ventimila abitanti, di cui solo cinquemila avevano diritto al voto. E veda un po' come quei civilissimi cittadini lo usarono nelle assemblee dell'Acropoli: mettendo sotto processo Pericle e Aspasia, condannando a morte Socrate e provocando la guerra del Peloponneso, che fu la rovina non solo di Atene, ma di tutta la Grecia e della sua civiltà. Ora se il sistema della «democrazia diretta» o, come lei la chiama, «partecipatoria», non funzionò nemmeno in una polis di ventimila abitanti, s'immagini un po' cosa diventerebbe nei formicai umani cui si sono ridotte le polis attuali, e non soltanto quelle italiane.
[...]
Lei ha tutte le ragioni del mondo a dire che l'attuale sistema di democrazia «rappresentativa» o «delegata» ha dei vizi gravissimi e spesso provoca disastri, compresa quella americana, che pure è una di quelle che meglio funzionano. Ma, mi creda, quella «diretta» o «di piazza» è ancora molto più pericolosa perché continuamente a rischio di cadere in balia di qualche ciarlatano che sappia soltanto vendere bene la sua merce. Certo, quella indiretta esige, da parte del cittadino, una partecipazione che in Italia manca. Ma non è certo coi referendum che si può sostituirla. Almeno questo mi ha insegnato l'esperienza.
[22 agosto 1999]
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
[Sul suo libro "Mangio ergo sum]
Nasce dalla mia sincera passione per il cibo e per la filosofia. Adoro mangiare e per questo non ho mai seguito una dieta, nonostante sia arrivato a pesare anche 156 kg. Inoltre, mi sono sempre dilettato nella lettura dei filosofi: da
Platon
e ad Aristotele, da Cartesio a Kant.
Bud Spencer
Frasi di Bud Spencer
Quanto alla lettura e alla scrittura in genere, credo che stiamo vivendo una rivoluzione simile a quella vissuta da
Platon
e, ma in direzione opposta.
Platon
e esperì la transizione da una cultura orale, quella della Grecia arcaica, a una cultura che fissa invece le sue espressioni mediante la scrittura, come la cultura greca classica, da cui discende la nostra civiltà. Oggi, con le nuove tecnologie di comunicazione, con la diffusione della videoscrittura, della multimedialità e della possibilità di creare "ipertesti", la scrittura tradizionale, fissa, sta diventando nuovamente fluida, mobile, trasformabile, come nell'oralità.
Ernst Jünger
Cit. da
I prossimi titani
Frasi di Ernst Jünger
Socrate consigliava che i cittadini della repubblica dovessero essere educati e assegnati secondo il merito a tre classi: governanti, soldati e lavoratori. Una società stabile richiede che questi ranghi vengano rispettati e che i cittadini accettino lo stato loro conferito. Ma come può essere ottenuto questo consenso? Socrate, incapace di escogitare una logica argomentazione, costruisce un mito.
[...]
La giustificazione dell'ordinamento dei gruppi per meriti innati è cambiata secondo i periodi della storia occidentale.
Platon
e faceva affidamento sulla dialettica, la Chiesa sul dogma. Negli ultimi due secoli certe affermazioni scientifiche sono divenute l'agente primario per la conferma del mito di
Platon
e.
Stephen Jay Gould
Cit. da
Intelligenza e pregiudizio ‐ Incipit
Frasi di Stephen Jay Gould
Mi pareva infatti ‐ e lo credo ancor oggi ‐ che non si resista mai abbastanza a Dio, se lo si fa per puro scrupolo di verità. Cristo vuole che gli si preferisca la verità, perché prima di essere Cristo egli è verità. Se ci si allontana da lui per andare verso la verità, non si farà molta strada senza cadere fra le sue braccia.
È stato dopo questa esperienza che ho sentito che
Platon
e è un mistico, che tutta l'Iliade è impregnata di luce cristiana e che Dioniso e Osiride sono in certo modo Cristo stesso; e il mio amore ne è stato raddoppiato.
Simone Weil
Cit. da
Attesa di Dio
Frasi di Simone Weil
La matematica ha una strana posizione, simile pur nella sua propria posizione peculiare alle religioni rivelate - principalmente perché dalle lezioni a scuola in poi è stata presentata come un'arte arcana esercitata dagli unici umani con accesso alle verità
platon
iche.
Terry Pratchett
Frasi di Terry Pratchett
Elegante, contenuto, un po' ironico, garbato. | Misterioso, interessato, imbroglione, subdolo, matto: | maledetto di un gatto, maledetto di un gatto! | Indifeso ma per gioco. Dolce caro sempre amico. | Un poeta ma per poco, giusto per un
platon
ico ricatto: | maledetto di un gatto, maledetto di un gatto!
Lucio Battisti
Cit. da
Maledetto gatto
Frasi di Lucio Battisti
Embé, che te credevi? Questa non è l'ideale Repubblica de
Platon
e, è la città fangosa de Romolo.
Catone
Dal film:
Scipione detto anche l'Africano
Scheda film e trama
Frasi del film
Allora, secondo
Platon
e l'uomo una volta era così, come questa mela: perfetto, bastava se stesso ed era felice. Non c'erano distinzioni tra uomini e donne, c'erano soltanto questi individui perfetti e felici. Solo che un giorno Zeus era geloso della loro perfezione e ...
[taglia la mela]
... e da quel giorno l'uomo ha incominciato a cercare disperatamente la sua metà, perché senza di lei si sentiva incompleto, infelice, solo che per quanti tentativi facesse non riusciva mai a trovare la sua metà esatta e non ce la fa tuttora... no perché è praticamente impossibile trovare la propria metà e riconoscerla, ci vorrebbe un miracolo.
Chiara
Dal film:
Tre uomini e una gamba
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Scheda film e trama
Frasi del film
Giacomo
: Ciao. Cosa stai leggendo oggi?
Platon
e
: Schopenhauer.
Giacomo
: Schopenhauer?
Platon
e
: "Il mondo come volontà e rappresentazione".
Giacomo
: Sì, ma
Platon
e, anche tu! Non puoi leggere Topolino come tutti gli altri bambini?
Dal film:
Così è la vita
Scheda film e trama
Frasi del film
Amor - come parola essenziale
|
dia inizio alla canzone e la sostanzi.
|
Amor guidi il mio verso e, nel guidarlo,
|
unisca anima e sesso, membro e vulva.
|
|
Chi osa dir di lui che é solo anima?
|
Chi non sente nel corpo l'anima espandersi
|
fino a sbocciare in un vivido grido
|
d'orgasmo, in un istante d'infinito?
|
|
Il corpo avvinghiato a un altro corpo,
|
fuso, dissolto, torna all'origine
|
degli esseri, che
Platon
e vide completi:
|
é uno, in due perfetto: due in uno.
|
|
Integrazione a letto o già nel cosmo?
|
Dove ha fine la stanza e giunge agli astri?
|
Che forza qui nei fianchi ci trasporta
|
a quell'estrema regione, eterea, eterna?
|
|
Al delizioso tocco della clitoride,
|
tutto, ecco, si trasforma, in un baleno.
|
In un minuscol punto di quel corpo,
|
la fonte, il fuoco, il miele si concentrano.
|
|
La penetrazione via via squarcia le nubi
|
e svela soli tanto sfolgoranti
|
che mai l'umana vista ha sopportato,
|
ma, trafitto di luce, continua il coito.
|
|
E continua e si estende in tale guisa
|
che, oltre noi, oltre la stessa vita,
|
come attiva astrazione che si fa carne,
|
l'idea di godere sta godendo.
|
|
E in un patir di gaudio, tra parole,
|
anzi di meno, suoni, ansimi, ahi,
|
solo un piacere in noi raggiunge l'apice:
|
é quando l'amore muore d'amor, divino.
|
|
Quante volte moriamo l'uno nell'altro,
|
nell'umida caverna vaginale,
|
di quella morte che é dolce più del sonno:
|
la quiete dei sensi, soddisfatta.
|
|
Allora si instaura la pace. Pace di dei,
|
adagiati sul letto, come statue
|
vestite di sudore, grate per quanto
|
ad un dio aggiunge l'amor terreno.
Carlos Drummond de Andrade
Titolo della poesia:
Amor - come parola essenziale
Frasi di Carlos Drummond de Andrade
Di tutte le bestie selvagge, l'ignoranza è la più difficile da trattare.
Platone
Frasi di Platone
Olympia
: Oh mio
platon
ico amico... non si disse che mai le labbra tue mi avrebbero sfiorato?
Eliot
: Ah sì... si disse ma il fatto è che... tu mi ammandrillasti e persi il teschio...
Dal film:
Non c'è due senza quattro
Scheda film e trama
Frasi del film
Non diremo forse ciò che ora ci è venuto alla bocca?
[
Platon
e, Repubblica 8,563c]
Proverbio greco
Proverbi
Due o tre volte le cose belle
[
Platon
e, Filebo, 59ce; Leggi, 6,754c, 12,956e]
Proverbio greco
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Proverbi
L'amore che non osa dire il suo nome in questo secolo è quel genere di affetto di un uomo maturo per uno più giovane che vi fu fra Davide e Gionata, che
Platon
e mise a fondamento base della sua filosofia e che si può trovare nei sonetti di Michelangelo e di Shakespeare... In questo secolo è stato talmente frainteso che si può definire l'amore che non osa pronunciare il suo nome... e per questo io mi trovo qui ora. È bello. È squisito. È la più nobile forma di affetto... non c'è niente di innaturale in ciò. È intellettuale.
Oscar
Dal film:
Wilde
Scheda film e trama
Frasi del film
Io ti trovo attraente. Il tuo atteggiamento seduttivo significa che tu provi la stessa cosa, seppure il rituale richiede che noi continuiamo con un certo numero di attività
platon
iche prima di fare sesso. Io sto procedendo con queste attività, ma quanto al fatto concreto, tutto ciò che voglio è avere un rapporto sessuale con te il prima possibile.
John Nash
Dal film:
A Beautiful Mind
Scheda film e trama
Frasi del film
Si potrebbe dedurre che anche gli Egiziani visualizzino la natura dell'universo con la figura del triangolo più bello, proprio come
Platon
e nella Repubblica sembra averlo impiegato per impostare graficamente il concetto dell'unione matrimoniale. Questo triangolo ha l'altezza di 3 unità, la base di 4, e l'ipotenusa di 5, tale cioè che il suo quadrato è uguale alla somma dei quadrati degli altri due lati che la delimitano. L'altezza, dunque, può essere paragonata al maschio, la base alla femmina, e l'ipotenusa al figlio da entrambi generato; allo stesso modo Osiride si identifica con l'origine, Iside con l'elemento ricettivo, e Horos con il loro prodotto compiuto.
[pag. 118]
Plutarco
Cit. da
Iside e Osiride
Frasi di Plutarco
I felici sono felici per il possesso della giustizia e della temperanza e gli infelici, infelici per il possesso della cattiveria.
[da
Platon
e, Gorgia]
Socrate
Frasi di Socrate
Nessun male può accadere ad un uomo giusto, sia durante la vita che dopo la morte.
Socrate
Cit. da
"Apologia di Socrate", di
Platon
e
Frasi di Socrate
Se la morte è assenza totale di sensazioni, come se si dormisse un sonno senza sogni, oh, essa sarebbe un guadagno meraviglioso.
Socrate
Cit. da
"Apologia di Socrate", di
Platon
e
Frasi di Socrate
Ma badate bene, cittadini, che non sia questa la cosa più difficile, ossia sfuggire alla morte, ma che molto più difficile sia sfuggire alla malvagità. Infatti, la malvagità corre molto più veloce della morte.
Socrate
Cit. da
"Apologia di Socrate", di
Platon
e
Frasi di Socrate
Nessuno, dinanzi alla giustizia o al nemico deve star lì a escogitare i mezzi per sfuggire, a tutti i costi, alla morte.
Socrate
Cit. da
"Apologia di Socrate", di
Platon
e
Frasi di Socrate
Una vita senza ricerca non è degna per l'uomo di essere vissuta.
Socrate
Cit. da
"Apologia di Socrate", di
Platon
e
Frasi di Socrate
La pena che i buoni devono scontare per l'indifferenza alla cosa pubblica è quella di essere governati da uomini malvagi.
Socrate
Cit. da
"Apologia di Socrate", di
Platon
e
Frasi di Socrate
Nessun uomo riuscirà a salvarsi qualora vorrà opporsi lealmente a voi o al popolo e impedire che nella sua patria avvengano ingiustizie e illegalità.
Socrate
Cit. da
"Apologia di Socrate", di
Platon
e
Frasi di Socrate
Non dalla ricchezza nasce la virtù, ma che dalla virtù deriva, piuttosto, ogni ricchezza e ogni bene, per l'individuo come per gli stati.
Socrate
Cit. da
"Apologia di Socrate", di
Platon
e
Frasi di Socrate
Mai temerò e fuggirò quelle cose che io non so se siano buone, per altre che, invece, so e riconosco cattive.
Socrate
Cit. da
"Apologia di Socrate", di
Platon
e
Frasi di Socrate
Nessuno sa cosa sia la morte e se essa non sia il maggiore di tutti i beni; e invece gli uomini ne hanno paura, come se sapessero bene che essa è il più grande dei mali.
Socrate
Cit. da
"Apologia di Socrate", di
Platon
e
Frasi di Socrate
Hai torto, amico, se pensi che un uomo di qualche merito debba star lì a calcolare il rischio di vita e di morte, invece di pensare se ciò che fa è giusto o ingiusto e se si è comportato da uomo onesto o malvagio.
Socrate
Cit. da
"Apologia di Socrate", di
Platon
e
Frasi di Socrate
Chi è quell'uomo che potrebbe credere che esistono i figli degli dei e non esistono gli dei?
Socrate
Cit. da
"Apologia di Socrate", di
Platon
e
Frasi di Socrate
Quei giovani che più di tutti hanno tempo libero e che sono figli dei più ricchi, gioiscono nell'ascoltare come gli uomini vengano da me sottoposti a esame, e più volte esse stessi mi imitano, e cercano di sottoporre a esame anche altri.
Socrate
Cit. da
"Apologia di Socrate", di
Platon
e
Frasi di Socrate
Capii ben presto che i poeti componevano le loro opere non facendo uso del cervello ma per una certa disposizione naturale, per una sorta di ispirazione, come gli indovini e i profeti. Anche costoro, infatti, dicono molte e belle cose, ma senza rendersene conto.
Socrate
Cit. da
"Apologia di Socrate", di
Platon
e
Frasi di Socrate
Certo sono più sapiente io di quest'uomo, anche se poi, probabilmente, tutti e due non sappiamo proprio un bel niente; soltanto che lui crede di sapere e non sa nulla, mentre io, se non so niente, ne sono per lo meno convinto, perciò, un tantino di più ne so di costui, non fosse altro per il fatto che ciò che non so, nemmeno credo di saperlo.
Socrate
Cit. da
"Apologia di Socrate", di
Platon
e
Frasi di Socrate
Certamente lo conoscete Cherofonte;
[...]
un giorno che era andato a Delfi, ebbe la faccia tosta di chiedere al dio
[...]
se ci fosse qualcuno più sapiente di me e la Pizia gli rispose che non c'era nessuno.
Socrate
Cit. da
"Apologia di Socrate", di
Platon
e
Frasi di Socrate
Vada come sta a cuore al dio. Alla legge si obbedisce. Difendersi si deve.
Socrate
Cit. da
"Apologia di Socrate", di
Platon
e
Frasi di Socrate
[Riferendosi a
Platon
e]
Ma tu guarda quante sciocchezze mi fa dire questo giovanotto!
Socrate
Frasi di Socrate
Al giorno d'oggi potremmo vivere senza un
Platon
e, ma è necessario un numero doppio di Newton per scoprire i segreti della natura e per riportare la vita in armonia con le sue leggi.
Dmitri Mendeleev
Frasi di Dmitri Mendeleev
La verità è che Jay Gatsby di West Egg, Long Island, era scaturito da una concezione
platon
ica di se stesso.
Francis Scott Fitzgerald
Cit. da
Il grande Gatsby
Frasi di Francis Scott Fitzgerald
Per
Platon
e l'anima del mondo è rappresentata dalla scala dorica perché il mondo è costituito dagli stessi rapporti aritmetici che governano l'insieme dei suoni.
Roman Vlad
Frasi di Roman Vlad
Le letture filosofiche sono conversazioni con intelligenze squisite, al calore delle quali le nostre idee germogliano. Sotto il sole di
Platon
e, di Descartes, di Kant nascono ugualmente, a seconda del seme, rose o rape.
Nicolás Gómez Dávila
Frasi di Nicolás Gómez Dávila
Una virtù (areté) che è cammino verso il centro invisibile e indicibile (árretos) da cui solamente è possibile il dispiegarsi di quelle armoniche circonferenze che sono il diritto, il rotondo, il bello e il giusto. Ma per questo ci vuole "altissima conoscenza (méghiston mathémata)", quella conoscenza matematica per cui
Platon
e fa scrivere sulla porta della sua scuola "Non si entra qui se non si è geometri".
Umberto Galimberti
Cit. da
La terra senza il male
Frasi di Umberto Galimberti
Il passaggio esplicito dall'interiorità all'esteriorità dell'anima, a cui la pratica cristiana aveva dato il suo contributo, avviene con Cartesio che, nel radicalizzare il dualismo
platon
ico, finisce con l'abolirlo, risolvendo corpo e mondo in rappresentazioni dell'anima che così diventa l'orizzonte assoluto della presenza.
Umberto Galimberti
Frasi di Umberto Galimberti
L'importanza di Heidegger sta nel fatto che egli qualifica la sua filosofia come "oltrepassamento della metafisica". Visto che con metafisica si intende tutto il pensiero filosofico da
Platon
e in poi, ciò significa porsi in una posizione-cardine, di cui Heidegger ha piena consapevolezza.
Umberto Galimberti
Frasi di Umberto Galimberti
Io non sono un teologo, ma un filosofo della Storia che segue il metodo "genealogico" di Nietzsche, il quale, a differenza di
Platon
e, non si chiede, ad esempio, "che cos'è l'anima", ma: "Come è venuto al mondo questo concetto, che storia ha avuto, che significati ha assunto, che effetti di realtà ha prodotto?", persuaso come sono che l'essenza di una cosa, il suo senso è nella sua storia.
Umberto Galimberti
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Frasi di Umberto Galimberti
E se "filo-sofia" non volesse dire "amore della saggezza" ma "saggezza dell'amore", così come "teologia" vuol dire discorso su Dio e non parola di Dio, o come "metrologia" vuol dire scienza delle misure e non misura della scienza? Perché per filosofia questa inversione nella successione delle parole? Perché in Occidente la filosofia si è strutturata come una logica che formalizza il reale, sottraendosi al mondo della vita, per rinchiudersi nelle università dove, tra iniziati si trasmettte da maestro a discepolo un sapere che non ha nessun impatto sull'esistenza e sul modo di condurla? Sarà per questo che da
Platon
e, che indica come condotta filosofica "l'esercizio di morte", ad Heidegger, che tanto insiste sull'essere-per-la-morte, i filosofi si sono innamorati più del saper morire che del saper vivere?
Umberto Galimberti
Frasi di Umberto Galimberti
Socrate diceva non so niente, proprio perché se non so niente problematizzo tutto. La filosofia nasce dalla problematizzazione dell'ovvio: non accettiamo quello che c'è, perché se accettiamo quello che c'è, ce lo ricorda ancora
Platon
e, diventeremo gregge, pecore. Ecco: non accettiamo quello che c'è.
Umberto Galimberti
Frasi di Umberto Galimberti
Per aver cognizione della genealogia e dell'antichità donde discese a noi Gargantua, vi rimando alla grande cronica Pantagruelina. In essa apprenderete più per disteso come fu che a questo mondo nacquero i giganti e come da loro, per discendenza diretta, si generasse Gargantua padre di Pantagruele. Né s'increscerà se io per il momento me ne discarico, sebben la cosa sia di tal natura che quante più volte venisse ricordata tanto più tornerebbe gradita alle vostre Signorie: come del resto ne certifica l'autorità di
Platon
e nel Filebo e nel Gorgia, e di Flacco altresì, che afferma esservi certe cose (tal quale è questa senza dubbio veruno) tanto più dilettevoli quanto più spesso ridette.
Francois Rabelais
Frasi di François Rabelais
La specie umana ha sentito il bisogno respiratorio di allargare i bronchi e sconfinare oltre i bordi dell'esistenza assegnata. Questo bisogno fu più importante dell'organizzarsi in comunità sociali. I numeri che permettono i calcoli del cielo precedono le legislature, Pitagora viene prima di Pericle e
Platon
e. La scoperta del ciclo di apparizione delle comete e delle eclissi precede la polis. Le regole del triangolo spuntano prima della politica.
Erri De Luca
Frasi di Erri De Luca
La femminilità è una secrezione delle ovaie o sta congelata sullo sfondo di un cielo
platon
ico? Basta una sottana per farla scendere in terra? Benché certe donne si sforzino con zelo di incarnarla, ci fa difetto un esemplare sicuro, un marchio depositato. Perciò essa viene descritta volentieri in termini vaghi e abbaglianti, che sembrano presi in prestito dal vocabolario delle veggenti.
Simone de Beauvoir
Frasi di Simone de Beauvoir
Proprio come da
Platon
e e Aristotele fino all'età moderna la filosofia, nei suoi maggiori e più autentici rappresentanti, è stata l'articolazione dello stupore di fronte a ciò che è, così la filosofia moderna, da Descartes in poi, è consistita nelle articolazioni e ramificazioni del dubbio.
Hannah Arendt
Frasi di Hannah Arendt
Chi Brama di ueder noue inuentioni,
Non tolte da
Platon
, ne da Plotino,
Ne d'alcun altro Greco, ouer Latino,
Ma sol da Larte, misura, e Ragioni.
Lega di questo le interrogationi,
Fatte da Pietro, Pol, Zuann', e Martino
(Si come, l'occorea sera, e Matino)
Et simelmente, le responsioni.
Qui dentr'intendara, sè non m'inganno,
De molti effetti assai speculatiui,
La causa propinqua del suo danno,
Anchor de molti atti operatiui,
Se uedera essequir con puoc'affanno
Nell'arte della guerra Profittiui.
Et molto defensui.
Con altre cose di magno ualore,
Et inuentioni nell'arte maggiore.
Niccolò Tartaglia
Cit. da
Quesiti et invenzioni diverse
Frasi di Niccolò Tartaglia
Liberiamoci in fretta, spiriti celesti desiderosi della patria celeste, dai lacci delle cose terrene, per volare con ali
platon
iche e con la guida di Dio, alla sede celeste dove contempleremo beati l'eccellenza del genere nostro.
Marsilio Ficino
Frasi di Marsilio Ficino
Ai tempi nostri la divina Provvidenza ama far poggiare la religione sull'autorità razionale della filosofia, fin quando al tempo stabilito, come ha già fatto una volta, la confermerà ovunque con i miracoli. Per ispirazione quindi della Provvidenza abbiamo interpretato il divino
Platon
e e il grande Plotino.
Marsilio Ficino
Frasi di Marsilio Ficino
Non si può entrare nel mondo della filosofia a forza di citazioni; bisogna leggere qualcosa, non si può spiegare
Platon
e senza invogliare a leggere qualcosa di
Platon
e.
Stefano Benni
Frasi di Stefano Benni
Che i Pitagorici avessero in somma stima la scienza de i numeri, e che
Platon
e stesso ammirasse l'intelletto umano e lo stimasse partecipe di divinità solo per l'intender egli la natura de' numeri, io benissimo lo so, né sarei lontano dal farne l'istesso giudizio.
Galileo Galilei
Frasi di Galileo Galilei
Ridottovi a memoria il detto del Filosofo, che ignorato motu ignoratur natura, giudicate con giusta lanze sig. Rocco, qual de' duo modi di filosofare cammini più a segno, o il vostro, fisico puro e semplice bene, o il mio, condito con qualche spruzzo di matematica; e nell'istesso tempo considerate chi più giustamente discorreva, o
Platon
e, nel dire che senza la matematica non si poteva apprender la filosofia, o Aristotele, nel tassare il medesimo
Platon
e per troppo studio della geometria.
Galileo Galilei
Frasi di Galileo Galilei
Non potrò mai dire abbastanza quanto io stimi la bellezza qualità possente e utile. Egli
[Socrate]
la chiamava una piccola tirannia, e
Platon
e privilegio di natura.
Michel De Montaigne
Frasi di Michel de Montaigne
Platon
e, nelle sue Leggi, espone tre specie di credenze oltraggiose a proposito degli dèi: che non ci siano affatto; che non si occupino delle nostre faccende; che non rifiutino niente ai nostri voti, alle nostre offerte e ai nostri sacrifici. Il primo errore, secondo lui, non è mai rimasto immutabile in un uomo dall'infanzia fino alla vecchiaia. Gli altri due possono essere durevoli.
Michel De Montaigne
Frasi di Michel de Montaigne
Platon
e è mio amico, ma la verità è ancora più mia amica.
Aristotele
Frasi di Aristotele
Entrai nella scuola di Dionisio e vidi che c'erano lì i giovani più in vista per la loro bellezza e la nobiltà di stirpe, insieme ai loro amanti. Dunque due tra i giovinetti stavano litigando, ma non riuscivo a capire esattamente per cosa. Tuttavia mi sembrò che stessero litigando per Anassagora o Enopide; mi sembrò anche che tracciassero dei cerchi ed essi imitavano con le mani delle inclinazioni, stando piegati con impegno e fervore. E io ? poiché sedevo vicino all'amante di uno di essi ? dopo averlo toccato con il gomito chiesi in cosa mai i due fanciulli fossero così seriamente impegnati e dissi: "Che problema importante e bello è quello a cui dedicano così tanta attenzione?". Ed egli rispose: "Altro che grande e bello! Costoro stanno solo facendo chiacchiere di astronomia e ciance di filosofia". E io, stupito per la sua risposta, dissi: "Giovanotto, la filosofia ti pare cosa brutta? Perché ne parli in modo così ostile?". E un altro seduto vicino a lui, un suo rivale in amore, udita la mia domanda e la sua risposta, disse: "Non è da te, Socrate, comportarti così e chiedere proprio a lui se ritiene cosa brutta la filosofia."
Platone
Frasi di Platone
Percorrevo la strada esterna alle mura, sotto le mura stesse, dall'Accademia direttamente al Liceo. Quando fui all'altezza della porticella dove si trovava la fontana di Panopo, lì incontrai Ippotale, figlio di Ieronimo, Ctesippo del demo di Peania e altri giovani fermi in gruppo insieme a costoro. Ippotale, appena mi vide avvicinarmi, disse: "Socrate, dove vai e da dove vieni?" "Dall'Accademia vado direttamente al Liceo", risposi io. "Ma vieni qui, direttamente da noi. Perché non cambi strada? Ne vale la pena"~ disse egli. "Dove mi inviti e da chi di voi?", domandai io. "Qui", rispose, mostrandomi un recinto davanti al muro e una porta aperta: "qui passiamo il tempo noi e molti altri bei giovani". "Cos'è questo luogo e come passate il tempo?" "è una palestra costruita da poco. Per lo più passiamo il tempo in discussioni, di cui ti renderemmo volentieri partecipe", rispose.
Platone
Frasi di Platone
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