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Aforismi Assolutamente - parte 3
Frasi trovate
:
641
Sono
assolutamente
convinto che nessuna ricchezza al mondo possa far avanzare l'umanità, neppure se è nelle mani dei più fedeli lavoratori per questa causa. L'esempio di personaggi grandi e puri è l'unica cosa capace di produrre idee illustri e azioni nobili. Il denaro richiama solo l'egoismo e induce sempre, irresistibilmente, chi lo possiede ad abusarne. Qualcuno riesce ad immaginarsi Mosè, Gesù o Ghandi armati di borse di studio?
[Da: Of Wealth]
Albert Einstein
Cit. da
Il mondo come io lo vedo
Frasi di Albert Einstein
Non credo
assolutamente
nella libertà dell'uomo in senso filosofico. Ognuno agisce non solo sotto stimoli esterni, ma anche secondo necessità interne.
Albert Einstein
Cit. da
Il mondo come io lo vedo
Frasi di Albert Einstein
La signora Curie è molto intelligente ma fredda come un'aringa, intendendo con ciò che è
assolutamente
priva di sentimenti di gioia e di tristezza. Forse l'unico modo in cui esprime i propri sentimenti è quando si scaglia contro le cose che non le piacciono.
Albert Einstein
Cit. da
Pensieri di un uomo curioso
Frasi di Albert Einstein
Tertulliano, il Padre della Chiesa
assolutamente
il più logico di tutti e il più cristiano a doppio taglio
[...]
.
Soren Kierkegaard
Cit. da
Diario
Frasi di Soren Kierkegaard
Se nell'esser cristiani non vi è ogni momento, come al principio,
assolutamente
il più grande pericolo umano possibile, il Cristianesimo è abolito.
Soren Kierkegaard
Cit. da
Diario
Frasi di Soren Kierkegaard
Così, entrai nella vita favorito in tutti i modi, in quanto a doni di spirito e a circostanze esteriori; tutto veniva fatto e si veniva facendo perché lo spirito si sviluppasse in me con la maggiore possibile ricchezza; fidente, posso ben dirlo ‐ sebbene con una simpatia e predilezione decisa per la sofferenza, e per ciò che fosse in qualche maniera oppresso e dolorante ‐ entrai nella vita
[...]
: neppure per un attimo, nella vita, mi abbandonò la fiducia: si può ciò che si vuole, ma non si può una sola cosa; si può
assolutamente
tutto, ma una sola cosa no: alleviare la malinconia, che mi tiene in suo potere.
[...]
già per tempo ebbi familiare il pensiero che vincere significa vincere in ciò che è infinito; la qual cosa, nell'àmbito di ciò che è finito, significa patire. E così anche questo veniva a ribattere dall'altro capo il più intimo pensiero della mia malinconia: che io in fondo non fossi buono a nulla nell'àmbito di ciò che è finito.
Soren Kierkegaard
Cit. da
Der Gesichtspunkt für meine Wirksamkheit als Schriftsteller, «Samlede Vaerker»
Frasi di Soren Kierkegaard
Beth Johanssen
: Ci sono un sacco di email personali, le ho già girate nei corrispettivi laptop. Non ho bisogno di leggere le incomprensibili nel fetish in tedesco di Vogel.
Alex Vogel
: È un aggiornamento telemetrico...
Beth Johanssen
: Ehi, se questo ti eccita, va bene!
[appare il videomessaggio di Mitch]
Ah, c'è anche un messaggio video, è indirizzato a tutto l'equipaggio.
Melissa Lewis
: Aprilo. Venite, ragazzi.
Chris Beck
: Anch'io voglio ricevere questi "aggiornamenti telemetrici"!
[Vogel ride]
Mitch Henderson
[nel messaggio]
: Salve, sono Mitch... Mitch Handerson. Io ho delle novità per voi, non starò a girarci troppo intorno: Mark Watney è ancora vivo.
Beth Johanssen
: Oh mio dio!
Chris Beck
: È pazzesco!
Mitch Henderson
: So che è una sorpresa e so che avrete molte domande, ma la cosa fondamentale è che è vivo e sta bene. Noi lo abbiamo scoperto due mesi fa. E abbiamo deciso di non dirvelo...
Rick Martinez
: Due mesi?!
Beth Johanssen
: Oh mio dio...
Mitch Henderson
: Io ero fortemente contrario a questa scelta e ve lo diciamo adesso perché siamo finalmente riusciti a comunicare con lui e abbiamo un piano di soccorso praticabile. Vi daremo un resoconto completo di tutto quello che è successo, ma non è
assolutamente
colpa vostra, Mark l'ha ripetuto tutte le volte che la cosa è venuta fuori. Quindi ehm... Sì, ehm... Prendetevi tutto il tempo necessario a digerire la notizia e mandateci tutte le domande che volete e vi risponderemo. Okay, Handerson chiude.
Alex Vogel
: È vivo!
Chris Beck
: Porca merda...
Melissa Lewis
: L'ho lasciato là sopra.
Rick Martinez
: No, no! Lo abbiamo lasciato tutti.
Melissa Lewis
: Voi avete eseguito i miei ordini. Io l'ho lasciato là sopra...
Dal film:
The Martian
Scheda film e trama
Frasi del film
Benvenuti al Programma per Candidati Astronauti. Fate molta attenzione, tutto questo potrebbe salvarvi la vita. Credetemi, so di che cosa parlo!
[gli studenti ridono]
Bene, vi dirò subito alcune cose prima che me le domandiate: sì, sono davvero sopravvissuto su un pianeta deserto coltivando patate concimate con la mia merda.
[ridono]
Sì, è veramente peggio di quello che sembra, quindi vi prego non parliamone mai più! Ah... l'altra domanda che spesso mi viene fatta è quando ero lassù abbandonato a me stesso, ho pensato che sarei morto? ...Sì.
Assolutamente
. E dovete sapere che se continuerete potrebbe capitare anche a voi. Questo è lo spazio, e non collabora. A un certo punto vi succederà qualcosa di terribile, vi succederà qualcosa di terribile e voi direte: "Ecco, è così che morirò". Ora, o accettate che accada... o vi date da fare. Le cose stanno così. Dovete cominciare, fate calcoli, risolvete un problema, e poi risolvete il successivo e quello dopo, e se ne avrete risolti abbastanza tornerete a casa... Molto bene. Domande?
[tutti gli studenti alzano la mano]
Mark Watney
Dal film:
The Martian
Scheda film e trama
Frasi del film
C'era una volta un giovane in mezzo a una piazza gremita di persone: diceva di avere il cuore più bello del mondo, o quantomeno della vallata. Tutti quanti glielo ammiravano: era davvero perfetto, senza alcun difetto.
Erano tutti concordi nell'ammettere che quello era proprio il cuore più bello che avessero mai visto in vita loro, e più lo dicevano, più il giovane s'insuperbiva e si vantava di quel suo cuore meraviglioso.
All'improvviso spuntò fuori dal nulla un vecchio, che emergendo dalla folla disse:
‐ "
Beh, a dire il vero... il tuo cuore è molto meno bello del mio.
"
Quando lo mostrò, aveva puntati addosso gli occhi di tutti: della folla, e del ragazzo.
Certo, il cuore del vecchio batteva forte, ma era ricoperto di cicatrici. C'erano zone dalle quali erano stati asportati dei pezzi e rimpiazzati con altri, ma non combaciavano bene. Così il cuore risultava tutto bitorzoluto. Per giunta, era pieno di grossi buchi dove mancavano interi pezzi. Così tutti quanti osservavano il vecchio, colmi di perplessità, domandandosi come potesse affermare che il suo cuore fosse bello.
Il giovane guardò com'era ridotto quel vecchio e scoppiò a ridere:
‐ "
Starai scherzando?!
" ‐ disse. "
Confronta il tuo cuore con il mio: il mio è perfetto, mentre il tuo è un rattoppo di ferite e lacrime.
"
‐ "
E' vero!
" ‐ ammise il vecchio. ‐ "
Il tuo ha un aspetto
assolutamente
perfetto, ma non farei mai cambio col mio. Vedi, ciascuna ferita rappresenta una persona alla quale ho donato il mio amore: ho staccato un pezzo del mio cuore e gliel'ho dato, e spesso ne ho ricevuto in cambio un pezzo del loro cuore, a colmare il vuoto lasciato nel mio cuore. Ma, certo, ciò che dai non è mai esattamente uguale a ciò che ricevi e così ho qualche bitorzolo, a cui però sono affezionato: ciascuno mi ricorda l'amore che ho condiviso.
Altre volte invece ho dato via pezzi del mio cuore a persone che non mi hanno corrisposto: questo ti spiega le voragini. Amare è rischioso, certo, ma per quanto dolorose siano queste voragini che rimangono aperte nel mio cuore, mi ricordano sempre l'amore che ho provato anche per queste persone...e chissà? Forse un giorno ritorneranno, e magari colmeranno lo spazio che ho riservato per loro.
Comprendi, adesso, che cosa sia il vero amore?
"
Il giovane rimase senza parole. Lacrime copiose iniziarono a rigargli il volto. Prese allora un pezzo del proprio cuore, andò incontro al vecchio, e gliel'offrì con le mani che tremavano. Il vecchio lo accettò, lo mise nel suo cuore. Poi il vecchio prese un pezzo del suo cuore rattoppato e con esso colmò la ferita rimasta aperta nel cuore del giovane.
Ci entrava, ma non combaciava perfettamente, faceva un piccolo bitorzolo. Poi il vecchio aggiunse:
‐ "
Se la nota musicale dicesse: Non è la nota che fa la musica... Non ci sarebbero le sinfonie.
Se la parola dicesse: Non è una parola che può fare una pagina... Non ci sarebbero i libri.
Se la pietra dicesse: Non è una pietra che può alzare un muro... Non ci sarebbero case.
Se la goccia d'acqua dicesse: Non è una goccia d'acqua che può fare un fiume... Non ci sarebbero gli oceani.
Se l'uomo dicesse: Non è un gesto d'amore che può rendere felici e cambiare il destino del mondo... Non ci sarebbero mai né giustizia, né pace, né felicità sulla terra degli uomini
".
Dopo aver ascoltato, il giovane guardò il suo cuore, che non era più
il cuore più bello del mondo
, eppure lo trovava più meraviglioso che mai: perché l'amore del vecchio ora scorreva dentro di lui.
Come la sinfonia ha bisogno di ogni nota; come il libro ha bisogno di ogni parola; come la casa ha bisogno di ogni pietra; come l'oceano ha bisogno di ogni goccia d'acqua; così il mondo ha bisogno di te, ha bisogno del tuo amore, perché sei unico ed insostituibile.
Da:
Il cuore più bello del mondo
Wade
: Per quanto mi riguarda, quando c'è un problema si chiama un professionista.
Jerry
: No. Hanno detto che non vogliono sbirri. Sono stati più che chiari, Wade. Hanno detto che se informiamo la polizia, la faranno fuori senza pensarci su.
Wade
: Mi sembra scontato che dicano così. Come faccio a fidarmi? Hanno in mano Jean. Se consegno il milione di dollari a quei bastardi, chi mi garantisce che la rilasceranno?
Jerry
: Non abbiamo scelta, purtroppo.
Wade
: Un milione di dollari sono un bel mucchio.
Jerry
: Sì, ma la situazione è semplice.
Wade
: Quei bastardi hanno in mano mia figlia.
Jerry
: La situazione è molto semplice, Wade. Se gli diamo quello che vogliono, perché non dovrebbero lasciarla andare? Devi... tu devi starmi a sentire questa volta, Wade.
Wade
: Sì, ma che ne sai tu? Tu parli tanto per parlare. Io dico che la polizia può darci dei buoni consigli.
Guarda, chiamiamo dei professionisti.
Jerry
: No. Niente sbirri. Non se ne parla. Riguarda me questa storia, Wade.
Wade
: Dio!
Jerry
: Jean è mia moglie, no?
Stan
: Devo riconoscere, Wade, che sono d'accordo con Jerry.
Wade
: Beh...
Stan
: Dobbiamo proteggere Jean perché non abbiamo carte in mano, Wade, ce l'hanno tutte loro, conducono loro il gioco.
Jerry
:
Assolutamente
.
Wade
: Porca...
Stan
: Purtroppo...
Wade
: Allora perché... perché non... Senti, Stan, pensavo di offrirgli mezzo milione, eh?
Jerry
: No, ma che cosa stai dicendo? Non ci pensare nemmeno, non esiste, non...
Stan
: Non siamo a un mercato in piazza, Wade.
Jerry
: Esatto.
Stan
: Dobbiamo fare buon viso a cattiva sorte.
Jerry
: Esatto.
Stan
: Allora, qual è la prossima mossa, Jerry?
Jerry
: Hanno detto che mi chiameranno per dirmi dove lasciare i soldi. La somma dev'essere pronta per domani.
Wade
: Merda!
Cassiera
: È andato tutto bene oggi?
Jerry
: Sì, molto bene, grazie.
Wade
: Andiamo, Stan.
Jerry
: Lei come va?
Stan
: Okay, allora, prepareremo i soldi per domani. Non preoccuparti, Jerry. Senti, vuoi qualcuno in casa con te in attesa che chiamino?
Jerry
: No, no, non vogliono nessun altro, vogliono trattare solo con me. Sono stati chiari.
Stan
: Eh, già.
Jerry
: Se mettiamo il telefono sotto controllo, se ne accorgeranno.
Stan
: Ah-ah.
Jerry
: Sai, può darsi che sia solo un bluff però, come hai detto tu, sono loro a condurre il gioco.
Stan
: D'accordo. E, senti, con Scotty pensi di cavartela?
Jerry
: Beh, già, c'è... Scotty. Sì, troverò modo di parlargli.
Stan
: Eh!
Jerry
: Ciao, come va, Scott?
Scotty
: Papà, cosa le faranno? Cosa vogliono fare alla mamma?
Jerry
: Non aver paura, Scott. Non le faranno del male. Quelli... I rapitori vogliono... vogliono solo i soldi.
Scotty
: Sì, ma se qualcosa dovesse andare storto, papà?
Jerry
: No, no, no, no, no. Andrà tutto bene. Il nonno e io stiamo facendo il possibile per affrontare la situazione adeguatamente.
Scotty
: Non sarebbe meglio informare la polizia?
Jerry
: No, no. Non lo deve sapere nessuno. Dobbiamo stare molto attenti con quella gente. Chiedilo a Grossman, ti confermerà quello che dico.
Scotty
: Sì, papà, ma...
Jerry
: Faremo in modo di far tornare la mamma, ma dobbiamo stare al gioco. Capisci? La condizione è questa. Quindi se telefona Lorraine o Sylvia, devi dire che la mamma è andata in Florida con Pearl e Marty. Hm? È la cosa migliore da fare.
Carl
: Oh! Ah, ah, ah, ah! Oops! Ah, ah, ah, ah! Oddio! Ah, ah, ah!
Segretaria
: Tieni, Marge, questo è per te.
Radio
: Le autopattuglie 2-4 sono pronte in garage.
Marge
: Grazie.
Agente
: Ciao.
Radio
: Le autopattuglie 2-4 sono pronte in garage.
Marge
: Ciao. Ciao, Bobby. Buongiorno.
Radio
: L'agente Morris è atteso nell'ufficio...
Marge
: Ah, Janie, sono nel mio ufficio se mi cercano.
Janie
: Va bene.
Marge
: Ah, ciao, tesoro.
Norm
: Ti ho portato qualcosa da mangiare, Marge. Cosa c'è lì dentro, lombrichi?
Marge
: Sì.
Norm
: Oh, grazie, amore.
Marge
: Ma figùrati. Grazie per il pranzo. Sembrano in forma, eh? Vediamo cosa c'è. Hamburger?
Norm
: Ah-ah.
Marge
: Come procede il quadro?
Norm
: Molto bene. Anche gli Hautman parteciperanno con un dipinto quest'anno.
Marge
: Ah, tu sei molto più bravo.
Norm
: Loro sono in gamba.
Marge
: Sono in gamba, ma tu sei più bravo di loro.
Norm
: Ma... Lo credi davvero?
Marge
: Ma quanti hamburger mi hai portato?
Lou
: Ciao, Norm. Come procede il dipinto?
Norm
: Non mi lamento, grazie.
Marge
: Scoperto niente su quell'auto?
Lou
: Nessun motel ha registrato una Ciera ieri sera, ma due uomini la sera prima si sono fermati al Blue Ox e hanno registrato una Ciera lasciando in bianco lo spazio della targa.
Marge
: Direi che è una buona traccia.
Lou
: Già.
Marge
: Il Blue Ox è dove si fermano i camionisti sulla 35?
Lou
: Sì. Al banco c'era il proprietario. Dice che erano in dolce compagnia.
Marge
: Ah, sì?
Lou
: Sì.
I Prostituta
: Sì, tutt'e due. Anche lei è andata all'università.
II Prostituta
: Ho frequentato Normandale per un anno e mezzo.
I Prostituta
: Sì, è là che ci siamo conosciute.
II Prostituta
: Però poi ho lasciato.
I Prostituta
: Sì, ha voluto lasciare.
II Prostituta
: Sì.
Marge
: Di dove siete esattamente?
I Prostituta
: Chaska.
II Prostituta
: LeSeure, ma ho fatto il liceo a White Bear Lake. Forza, Bears!
Marge
: Okay. Allora, ditemi: che aspetto avevano quei due?
I Prostituta
: Beh, quello mingherlino era un tipo curioso.
Marge
: In che senso?
I Prostituta
: Non saprei, era curioso.
Marge
: Non puoi essere un po' più precisa?
I Prostituta
: Non saprei cosa dire. Non era circonciso, ecco.
Marge
: Qualcos'altro di curioso a parte quello?
I Prostituta
: Cioè?
Marge
: Allora hai avuto rapporti sessuali col piccoletto?
I Prostituta
: Ah! Hm-hm.
Marge
: Qualcos'altro che puoi dirmi di lui?
I Prostituta
: No. Come ho detto era un tipo curioso, più curioso della media, direi.
Marge
: E il suo amico invece?
II Prostituta
: Lui era un po' più vecchio. E fumava come una ciminiera.
Marge
: Ah, sì?
II Prostituta
: Sì. Di continuo, si accendeva una sigaretta dopo l'altra.
Marge
: Ah-ah.
II Prostituta
: Sai, una di quelle cose a livello inconscio.
Marge
: Eh, sì, può succedere.
II Prostituta
: Eh, sì.
I Prostituta
: Hanno detto che stavano andando a Minneapolis.
Marge
: Ah, sì?
I Prostituta
: Sì, sì, ti può essere utile?
Marge
: Puoi scommetterci.
Prostitute
: Ah, ah!
Marge
: Grazie.
Carl
: E dai! Porca puttana! Oh, Cristo! Scatola di merda! Qui passano i giorni senza un cazzo da fare. Che stronzo di un televisore, non fa... E dai, porca puttana, fa' vedere qualcosa, dammi un
segnale! Porca puttana! Avanti, muoviti! Vaffanculo! Andiamo, sintonìzzati un po', bastardo, dai! Avanti! Vaffanculo! Vaffanculo! Vaffanculo! Vaffanculo!
Don Wescott
: Il coleottero trasporta la preda nel suo nido, dove continuerà a nutrire i suoi piccoli per sei mesi. In primavera le larve si schiudono e il ciclo ha di nuovo inizio.
Marge
: Norm, sono al capolinea.
Norm
: Ah, sì?
Wescott
: Qui lo vediamo liberarsi dell'involucro larvale.
Dal film:
Fargo
Scheda film e trama
Frasi del film
Marsellus
: Beh, diciamo che torna a casa. Cosa pensi che farà? Non mi dire "cazzo avrà una crisi", questa non è una risposta. Insomma tu la conosci, io no. Una crisi grossa o piccola?
Jules
: Ti conviene valutare l'elemento esplosivo rappresentato da Bonnie e la sua situazione. Voglio dire, se torna a casa dopo una dura nottata di lavoro e trova in cucina dei gangster, che fanno cose da gangster, eh... chi può dire cos'è capace di fare?
Marsellus
: Questo l'ho afferrato, Jules, sto soltanto esaminando i se.
Jules
: Non voglio sentire nessun cazzo di "se"! La sola cosa che ti deve uscire dal culo è "non ci sono problemi Jules, penso io a questa puttanata. Torna là dentro, rassicura i ragazzi e aspetta la cavalleria, che dovrebbe arrivare per direttissima"!
Marsellus
: Non ci sono problemi Jules. Penso io a questa puttanata, torna là dentro e rassicura i ragazzi. E aspetta Wolf che arriverà per direttissima.
Jules
: Vuoi mandare Wolf?
Marsellus
: Ti senti meglio, figlio di puttana?
Jules
: Sì, grande capo, certo, non dovevi dire altro!
Winston "The Wolf" Wolfe
: È un tipo isterico? A che ora è prevista? Hm-hm. Ripetimi i nomi dei presenti. Jules, nero. Hm-hm. Vincent, bianco. Jimmie, bianco. Bonnie, nera. Hm-hm. Un corpo senza testa. Ci vogliono trenta minuti. Ce ne metterò dieci.
[9 MINUTI E 37 SECONDI DOPO...]
Wolf
: Tu sei Jimmie, giusto? È casa tua?
Jimmie
: Sì, proprio così.
Wolf
: Sono il signor Wolf, risolvo problemi.
Jimmie
: Ah, bene. Ne abbiamo uno.
Wolf
: Me l'hanno detto. Posso accomodarmi?
Jimmie
: Ma sì, la prego. Entri.
Wolf
: Tu devi essere Jules, perciò tu sei Vincent. Veniamo subito al sodo, signori. Se sono stato informato correttamente, le lancette volano.
Jimmie
: Al 100%.
Wolf
: Tua moglie Bonnie torna a casa alle nove e mezza del mattino, è esatto?
Jimmie
: Hm-hm.
Wolf
: Mi è stato fatto capire che se dovesse tornare e ci trovasse qui non ne sarebbe troppo soddisfatta.
Jimmie
: Per niente.
Wolf
: Bene, questo ci dà quaranta minuti per toglierci dalle palle. Che se fate quello che vi dico e quando ve lo dico, sono sufficienti. Allora, in garage avete una macchina con un cadavere a cui manca la testa. Portatemici. Jimmie.
Jimmie
: Ah-ah?
Wolf
: Fammi un favore, ti dispiace? Ho sentito un buon odore di caffè. Me ne dai una tazza?
Jimmie
: Sì, sùbito. Ah... Come lo prende?
Wolf
: Molta panna, molto zucchero. Riguardo alla macchina, c'è qualcosa che devo sapere? Si ingolfa, fa fumo, è molto rumorosa, c'è benzina... qualsiasi cosa.
Jules
: A parte l'aspetto la macchina è a posto.
Wolf
: Sicuro? Non voglio uscire per strada e magari gli stop non funzionano.
Jules
: Ehi, amico, per quanto ne so io questa figlia di puttana è perfetta.
Wolf
: Meglio così. Torniamo in cucina.
Jimmie
: Ecco, signor Wolf.
Wolf
: Grazie, Jimmie. Hm...
Jimmie
: Eh, eh!
Wolf
: Allora, prima cosa, voi due: prendete il corpo e mettetelo nel portabagagli. Jimmie, la tua sembra una casa ben curata. Questo mi fa pensare che nel garage, o sotto il lavandino, ci sono molti prodotti: detersivi...
Jimmie
: Sì, sì, sotto il lavandino.
Wolf
: Bene. Quello che voi due dovete fare è prendere questi detersivi e pulire l'interno della macchina. Intendo dire presto, presto, presto. Dovete andare sul sedile posteriore e raccogliere tutti quei pezzettini di cervello e di cranio, e toglierli da lì. Pulite la tappezzeria. Riguardo alla tappezzeria, non è necessario che sia immacolata, non dobbiamo farci un banchetto. Dategli solo una buona strofinata. Quello di cui dovete occuparvi sono le parti ridotte veramente male, quelle pozze di sangue che si sono formate, quella schifezza, bisogna asciugarla. Ora, Jimmie, dobbiamo saccheggiare la tua biancheria. Mi servono coperte, trapunte imbottite e copriletti. Più sono pesanti e scure, meglio è. Niente roba bianca. Non possiamo usarla.
Jimmie
: Ah, no.
Wolf
: Dobbiamo camuffare l'interno della macchina. Copriremo il sedile anteriore, quello posteriore e i tappetini con trapunte e coperte. Certo, se un poliziotto ci ferma e infila il suo grugno nella macchina, lo stratagemma non funzionerà. Ma a una prima occhiata l'auto sembrerà normale. Jimmie, fai strada. Voi due al lavoro!
Vincent
: Un "per favore" sarebbe carino.
Wolf
: Che hai detto, scusa?
Vincent
: Ho detto che un "per favore" sarebbe carino.
Wolf
: Chiariamoci, campione, non sono qui per dire "per favore". Sono qui per dirti cosa fare. E se un istinto di conservazione ancora lo possiedi, sarà meglio che tu lo faccia, e sùbito, anche. Sono qui per dare una mano. E se il mio aiuto non è apprezzato, tanti auguri, signori miei.
Jules
: No, no, no, signor Wolf, le cose non stanno così. Il suo aiuto è sicuramente apprezzato.
Vincent
: Mister Wolf, ascolti. La mia non è mancanza di rispetto, chiaro? Io la rispetto. Solo che non mi piace che la gente mi abbai gli ordini, tutto qua.
Wolf
: Sono brusco con voi solo perché il tempo è a sfavore. Penso in fretta, quindi parlo in fretta. E voi dovete agire in fretta se volete cavarvela. Perciò vi prego, per piacere, pulite quella cazzo di macchina.
Vincent
: Non cominciare a guardarmi così, va bene? Conosco quello sguardo.
Wolf
: È una Chevrolet del 1974. Verde. Niente, tranne il casino all'interno. Ah, circa venti minuti. Uno di cui non sentiremo la mancanza. Sei un brav'uomo, Joe. Grazie mille. Come andiamo, Jimmie?
Jimmie
: Piuttosto bene. È tutto qui. Ma... signor Wolf, lei deve capire una cosa...
Wolf
: Winston. Jimmie, per favore, Winston.
Jimmie
: D'accordo. Devi capire una cosa, Winston. Ah... No, grazie. Questa è la nostra biancheria migliore. Ed è... È stato... è stato un regalo di nozze di mio zio Conrad e mia zia Ginny. Loro ormai non ci sono più. Io desidero aiutarti, eccome...
Wolf
: Voglio farti una domanda, Jimmie, se non ti dispiace.
Jimmie
: No, no, no, fa' pure.
Wolf
: Lo zio Conrad e la zia Ginny erano miliardari?
Jimmie
: No, no.
Wolf
: Bene, lo zio Marsellus invece sì. E sono sicurissimo che se lo zio Conrad e la zia...
Jimmie
: Ginny.
Wolf
: ... Ginny fossero qui, vi regalerebbero volentieri un'intera camera da letto. Cosa che lo zio Marsellus sarebbe felicissimo di fare. A me piacciono i mobili di rovere. Ce li ho nella mia camera da letto. Tu che ne pensi, Jimmie? Ti piace il rovere?
Jimmie
: Il rovere è bello.
Jules
: Oh, merda... Non ti perdonerò mai per la stronzata che hai fatto. Questa roba fa schifo. Schifo.
Vincent
: Conosci quella filosofia, secondo cui quando un uomo ammette di avere sbagliato gli vengono immediatamente perdonati tutti i suoi errori? L'hai mai sentito dire?
Jules
: Sparisci dalla mia vista con queste cagate. Il figlio di puttana che l'ha detto non ha mai dovuto raccogliere pezzettini di cranio per colpa della tua stupidità!
Vincent
: C'è un limite, Jules, c'è un limite preciso alle offese che posso accettare! In questo momento sono una macchina da corsa e tu mi spingi al massimo! Ti sto soltanto dicendo che è pericolosissimo spingere al massimo una macchina da corsa, tutto qua. Potrei esplodere.
Jules
: Oh! Stai per esplodere?
Vincent
: Sì! Sto per esplodere!
Jules
: E io sono un fungo atomico sterminatore, figlio di puttana! Figlio di puttana, ogni volta che le mie dita toccano cervelli divento Superfly TNT, divento "I cannoni di Navarone"! Infatti!" Ma che cazzo ci sto a fare io qui dietro? Sei tu che devi pensare al cervello! Scambiamoci il posto! Io pulisco i finestrini e tu raccogli il cranio di questo stronzo!
Wolf
: Ottimo lavoro, signori. Forse possiamo cavarcela.
Jimmie
: Incredibile, non sembra la stessa macchina!
Wolf
: Beh, non è ancora il momento di cominciare a farci i pompini a vicenda. La prima fase è completata, pulire la macchina. Il che ci porta alla seconda fase, pulire voi due. Spogliatevi.
Vincent
: Completamente?
Wolf
: A culo nudo. Svelti, signori miei. Abbiamo circa quindici minuti prima che la dolce metà di Jimmie imbocchi il viale.
Jules
: Ah, l'aria della mattina è fredda, cazzo!
Vincent
: Sicuro che sia
assolutamente
necessario?
Wolf
: Sapete voi due che sembrate?
Vincent
: Cosa?
Wolf
: Due che hanno fatto appena esplodere la testa di un uomo. Togliersi quegli stracci insanguinati è
assolutamente
necessario. Metteteli nel sacco della spazzatura.
Jules
: Oh! Non fare la stupidaggine di lasciare questa roba davanti a casa tua per il netturbino.
Wolf
: Non preoccuparti, la portiamo con noi. Jimmie, il sapone.
Jimmie
: Ecco.
Wolf
: Benissimo, signori, siete già stati in carcere entrambi, ne sono sicuro. Attenzione, arriva!
Jules
: Porca troia, è gelata!
Wolf
: Meglio a voi che a me, signori. Non abbiate paura del sapone. Lavatevi bene.
Jimmie
: Bagnagli bene la testa.
Jules
: Sui capelli! Mandami l'acqua sui capelli! Avanti, cazzo! Eh!
Wolf
: Asciugamani. Sono asciutti, non perdiamo tempo. Dagli i vestiti. Ah, ah, ah! Perfetto! Perfetto, non avremmo potuto fare di meglio. Ragazzi, ora sembrate... Cosa ti sembrano, Jimmie?
Jimmie
: Eh... Due cazzoni!
Wolf
: Ah, ah, ah, ah!
Jimmie
: Sì, sembrano un paio di cazzoni!
Wolf
: Ah, ah, ah, ah!
Jules
: Ah, ah! Sono i tuoi vestiti, stronzo!
Wolf
: Forza, signori miei. Se restiamo a ridere finiamo in prigione. Non fatevi pregare. Benissimo, signori, chiariamo le regole da seguire sulla strada. Andiamo in un posto chiamato "Lo sfasciacarrozze del mostro Joe". Ora, Mostro Joe e sua figlia Raquel finiranno di risolvere il nostro problema. Il posto è a North Hollywood. Perciò, tranne qualche deviazione, andremo dritti per la Hollywood Way. Allora, io guido la macchina incriminata. Jules, tu vieni con me.
Jules
: Hm-hm.
Wolf
: Vincent, tu ci segui con la mia Acura. Ora, se dovessimo imbatterci in qualche tutore della legge, nessuno fa un cazzo di niente finché io non faccio qualcosa.
Vincent
: Capito.
Wolf
: Che cosa ho detto?
Jules
: Non fare un cazzo, a meno che...
Wolf
: A meno che?
Jules
: Non lo faccia lei per primo.
Wolf
: Sei davvero un bambino prodigio. Riguardo a te, cowboy, sei capace di non giocare a "Mezzogiorno di fuoco"?
Vincent
: Signor Wolf, senta, il colpo mi è partito non so come. Sono lucido, glielo garantisco.
Wolf
: Tanto basta. Al volante sono una scheggia, perciò stammi dietro. E se quando riprendo la mia macchina è diversa da come te l'ho data, Mostro Joe dovrà sbarazzarsi di due cadaveri. Va' via, Rex!
Jules
: Allora?
Wolf
: Mai successo niente.
Vincent
: Bene.
Wolf
: Ragazzi, vi presento Raquel. Un giorno tutto questo sarà suo.
Raquel
: Ciao. Ma come vi siete vestiti, ragazzi? Andate a una partita di volley?
Wolf
: Ah, ah, ah! Io vado con la signorina a fare colazione. Forse posso darvi un passaggio. Dove abitate?
Vincent
: A Redondo.
Jules
: Englewood.
Wolf
: Shh! Vedo... nel vostro futuro. Vedo... una corsa in taxi! Dovete uscire dai ghetti, ragazzi! Di' buonanotte, Raquel.
Raquel
: Buonanotte, Raquel.
Wolf
: Noi ci rivedremo in giro. E state lontano dai guai, pazzerelli!
Jules
: Signor Wolf. Volevo solo dirle che è stato un vero piacere vederla al lavoro.
Vincent
: Sì, è così, e grazie infinite, signor Wolf.
Wolf
: Chiamatemi Winston. Hai visto, signorina? Rispetto. Mi rispettano tutti, perché io ho carattere.
Raquel
: Anch'io ho carattere!
Wolf
: No, tu hai un caratteraccio! Non vuol dire che tu abbia carattere.
Jules
: Prendiamo un taxi.
Vincent
: Mi è venuta un po' di fame. Ti va di fare colazione con me?
Jules
: Ci sto.
Dal film:
Pulp Fiction
Scheda film e trama
Frasi del film
Vivere insieme è più facile che viaggiare insieme. Ci vuole una comunanza di gusti, interessi, risorse fisiche
assolutamente
rara che non può essere simulata (e non è bene che lo sia) fra persone che stanno, in condizioni nuove e talora sgradevoli, insieme per ventiquattr'ore.
Cesarina Vighy
Cesarina Vighy
Cit. da
Scendo. Buon proseguimento
Un comico deve riuscire a inventarsi qualcosa che sia un marchio di fabbrica,
assolutamente
riconoscibile, e solo suo.
Nino Formicola
Frasi di Nino Formicola
Per molti anni sono stata
assolutamente
inconsapevole della mia forza. L'ho riscoperta solo la notte dell'aggressione. Mi è arrivata addosso di colpo. Ho avuto paura di morire e nello stesso istante ho capito che ce l'avrei fatta, che la mia vita era cominciata.
Lucia Annibali
Frasi di Lucia Annibali
Sono
assolutamente
convinto che la minaccia che affrontiamo ora, l'idea di un terrorista in mezzo a una delle nostre città con un'arma nucleare, sia molto reale e che dobbiamo usare misure straordinarie per affrontarla.
Dick Cheney
Frasi di Dick Cheney
Nella deliberazione viene detto: «Scrittore di fama mondiale, russo di nascita, ortodosso per battesimo ed educazione, il conte Tolstoj, irretito dalla sua mente orgogliosa, è insorto con insolenza contro il Signore e contro il Cristo Suo e contro il Suo santo retaggio, apertamente ed innanzi a tutti egli ha rinnegato quella madre che l'aveva allevato ed educato, la Chiesa Ortodossa».
Che io abbia rinnegato quella chiesa che si dà il nome di ortodossa è
assolutamente
giusto. Ma se l'ho rinnegata, non è perché io sia insorto contro il Signore; al contrario, è stato unicamente perché desideravo servirLo con tutte le forze della mia anima. Prima di ripudiare la chiesa e quella comunione con il mio popolo che mi era indicibilmente cara, io ho dedicato parecchi anni ad una analisi teorica e pratica della dottrina della chiesa
[...]
.
Lev Tolstoj
Cit. da
Risposta alla deliberazione del sinodo (1901) - Da: "Perché la gente si droga?" e altri saggi su società, politica e religione
Frasi di Lev Tolstoj
Io decado. Non in senso mentale, non è niente, non c'è decadimento; ma nei sentimenti, nell'amore. Mi vien meno lo spirito e incattivisco. Siedo e m'incattivisco coi presenti e con gli assenti. Ogni parola, pensiero, suscitano non comprensione e simpatia per chi li ha espressi, ma desiderio di opporgli la mia verità. Disgustoso,
assolutamente
disgustoso. (18 giugno 1890)
Lev Tolstoj
Cit. da
I diari
Frasi di Lev Tolstoj
Non sono mai stato innamorato di donne.
[...]
Di uomini mi sono innamorato molto spesso
[...]
. Per me, il segno principale dell'amore è la paura di offendere o di non piacere all'oggetto amato, semplicemente la paura. Io mi sono innamorato di uomini prima di aver conoscenza della possibilità della pederastia; ma anche conoscendola, non mi è mai venuto in mente il pensiero della possibilità di una relazione. L'esempio più strano di una simpatia in qualche modo insolita è Gotier. Con lui non c'è stato
assolutamente
alcun rapporto, oltre che per l'acquisto di libri. Sentivo una vampa di calore quando lui entrava nella stanza. L'amore per Islavin mi ha guastato tutti gli otto mesi di vita a Pietroburgo. Sebbene inconsciamente, io di null'altro mi preoccupavo che di piacergli. Tutti gli uomini che ho amato lo hanno sentito, e ho notato che facevano uno sforzo per non guardarmi.
[...]
La bellezza ha sempre avuto molta influenza nella scelta; si veda l'esempio di Djakov; non dimenticherò mai le notti quando io e lui uscivamo da Pirogovo e avevo voglia di abbracciarlo e di piangere. In tale sentimento c'era sensualità, ma è impossibile dire in che misura; perché, come ho già detto, l'immaginazione non mi ha mai disegnato quadri lubrici, e ne ho al contrario un terribile disgusto.
Noto in me una tendenza distruttiva, che si esprime nell'atto di rovinare tutto quel che mi capita sotto mano
[...]
. (29 novembre 1851)
Lev Tolstoj
Cit. da
I diari
Frasi di Lev Tolstoj
Oggi uccidere gli animali, anche per l'alimentazione dell'uomo, è divenuto
assolutamente
superfluo, come è provato dal numero sempre crescente delle persone che si nutrono di proposito con alimenti vegetali o latticini.
Lev Tolstoj
Cit. da
Contro la caccia e il mangiar carne
Frasi di Lev Tolstoj
Per il mio lavoro sull'arte ho letto questo inverno assiduamente e con grande fatica romanzi e racconti, celebri in tutta l'Europa, di Zola, di Bourget, di Huysman, di Kipling. Durante lo stesso periodo mi è capitato di leggere in una rivista infantile il racconto di uno scrittore
assolutamente
sconosciuto, che parla dei preparativi per la Pasqua nella famiglia di una povera vedova.
[...]
Ebbene, la lettura dei romanzi e dei racconti di Zola, di Bourget, di Huysman, di Kipling e di altri, nonostante i soggetti più eccitanti, non mi hanno commosso per un attimo, al contrario, quegli autori mi hanno infastidito tutto il tempo, come ci infastidisce un uomo che ci prende per gente così ingenua da non darsi nemmeno la pena di nascondere il piano dell'inganno con il quale vuole conquistarci. Già dalle prime pagine si vede l'intenzione con la quale egli scrive, tutti i particolari diventano inutili, e ci annoia. Soprattutto il lettore sa che l'autore non ha altro sentimento oltre quello di scrivere un racconto o un romanzo. E per questo non ricava alcuna impressione artistica. D'altra parte invece non posso liberarmi dal racconto dello scrittore sconosciuto sui bambini e sui pulcini, perché sono stato immediatamente contagiato dal sentimento che evidentemente l'autore aveva vissuto e trasmesso.
Lev Tolstoj
Cit. da
Che cosa è l'arte?
Frasi di Lev Tolstoj
In una società dove esiste, sotto qualunque forma, lo sfruttamento o la violenza, il denaro non può
assolutamente
rappresentare il lavoro.
Lev Tolstoj
Frasi di Lev Tolstoj
Il contenuto deve essere facile da capire, non astratto. È
assolutamente
falso. Il contenuto può essere come volete. Ma non si deve sostituire l'andare al sodo con le chiacchiere, non si deve nascondere con parole scelte il vuoto del contenuto.
Lev Tolstoj
Frasi di Lev Tolstoj
L'intelligenza umana non può comprendere la continuità assoluta del movimento. Le leggi di qualunque movimento non diventano comprensibili per l'uomo che al patto di esaminarne separatamente le unità di cui è composto. Ma al tempo stesso, dal fatto che si isolano arbitrariamente e si esaminano a parte le unità inseparabili del movimento continuo, derivano la maggior parte degli errori umani. Una branca moderna della matematica, avendo raggiunto l'arte di trattare con l'infinitamente piccolo, può ora fornire soluzioni in altri problemi di moto più complessi, che sembravano essere insolubili. Questa branca moderna della matematica, ignota agli antichi, trattando i problemi di moto ammette il concetto dell'infinitamente piccolo, e si conforma così alla condizione principale del moto (continuità assoluta) e in questo modo corregge l'inevitabile errore che la mente umana non può evitare quando tratta con elementi separati del moto invece che esaminare il moto continuo. Nell'esame delle leggi del movimento storico avviene
assolutamente
la stessa cosa. Il movimento dell'umanità, prodotto da una quantità innumerevole di volontà umane, si compie senza interruzione. La comprensione di queste leggi è lo scopo della storia. Ma per capire le leggi del movimento continuo, la ragione umana ammette unità arbitrarie separate. Il primo procedimento storico consiste nel prendere arbitrariamente una serie degli avvenimenti ininterrotti ed esaminarla separatamente dagli altri, quando non c'è e non può esserci inizio di alcun avvenimento. Il secondo procedimento consiste nell'esaminare gli atti di un uomo, imperatore o condottiero, come la risultante delle volizioni degli uomini, mentre questa risultante non si esprime mai nell'attività di un personaggio storico preso isolatamente. La scienza storica, evolvendosi, accetta sempre unità via via più piccole per le sue ricerche e, con questo, cerca di avvicinarsi alla verità. Ma per quanto piccole siano le unità di cui la storia si serve, il fatto di separare l'unità, di ammettere il cominciamento di un fenomeno qualunque, di vedere espresse dell'attività di un solo personaggio le volizioni di tutti gli uomini, questo fatto stesso, dico, lo contamina d'errore. Sotto il minimo sforzo della critica, ogni conclusione della storia cade in polvere e non lascia niente dietro di Sé, e ciò per il solo fatto che la critica sceglie per misura di osservazione un'unità più grande o più piccola ‐ ciò che è suo diritto, poiché l'unità storica è sempre arbitraria. Soltanto prendendo per nostra osservazione l'unità infinitamente piccola ‐ le differenziali della storia, vale a dire le aspirazioni uniformi degli uomini ‐ e acquistando l'arte di integrare (unire le somme di questi infinitamente piccoli) possiamo sperare di comprendere le leggi della storia.
(III, III, I; 1956)
Lev Tolstoj
Cit. da
Guerra e pace
Frasi di Lev Tolstoj
Mentre vincevo gli scudetti a Modena, io andavo due volte alla settimana a fare minivolley con i bambini di una polisportiva. Alle 16,15 scappavo dalla palestra e rientravo in squadra perché Velasco mi faceva storie, ovviamente voleva multarmi perché per lui era inconcepibile che io andassi ad allenare due volte alla settimana il minivolley. E ho portato all'interno di questo percorso tutta una serie di giochi: sia il tuffo strisciato alla coreana, cosa che all'epoca non veniva
assolutamente
insegnato, sia il bagher rovesciato in alto che poi mi è servito nel campionato del mondo per un punto contro i cubani. Cercavo di far capire alle ragazzine che tenendo le mani di fianco al corpo, tipo pistolero, si poteva capire se la palla in arrivo era da difendere in bagher avanti, oppure sopra la testa utilizzando proprio l'impugnatura del bagher rovesciato per proteggersi il viso, perché al tempo non si poteva usare il palleggio.
Andrea Lucchetta
Frasi di Andrea Lucchetta
Parigi è una splendida città, splendida, una città piena di cultura, una magnifica città. Una città che trabocca di eleganza, di bellezza. Devi andare a Parigi. Non lo rimpiangerai mai per il resto della vita. Un artista deve andare a Parigi almeno una volta nella vita. Devi
assolutamente
andarci. Le strade, l'amore, le donne.
Arthur Lustig
Dal film:
Paradiso perduto
Scheda film e trama
Frasi del film
Ognuno di noi deve
assolutamente
sbarazzarsi dell'avidità, dell'odio, dell'invidia, e anche dell'insicurezza, perché è questo il modo in cui ci controllano, ci fanno sentire patetici, piccoli ‐ di modo che, spontaneamente, cediamo alla nostra sovranità, la nostra libertà, il nostro destino.
Dobbiamo
assolutamente
capire che finora siamo stati condizionati a livello di massa, e sfidare lo stato schiavo delle multinazionali!
Alex Jones
Dal film:
Waking Life
Scheda film e trama
Frasi del film
L'autolesionista avverte di essere completamente alienato.
Assolutamente
solo. Estraneo alla comunità degli uomini. Tra sé e sé pensa: devo essere pazzo! Quello che non riesce a capire è che la società è esattamente come lui. Ha un interesse particolare nelle grandi sciagure, nelle catastrofi.
Dal film:
Waking Life
Scheda film e trama
Frasi del film
Steward
: Buonasera, signore.
Passeggero
: Buonasera.
Cal
: Lo sapeva che ci sono diverse migliaia di tonnellate di acciaio Hockley su questa nave?
Ruth
: Hm? Su quali parti?
Cal
: Ah, su quelle giuste, naturalmente.
Ruth
: Ah, allora sapremo chi ritenere responsabile se ci dovessero essere problemi. Dov'è mia figlia?
Cal
: Oh, arriverà. Ecco la contessa. Salve, mia cara.
Contessa
: Buonasera, Cal.
Cal
: Che piacere vederla. È incantevole.
Jack
: L'ho visto fare una volta in un cinema di terza visione, e non vedevo l'ora di rifarlo.
Rose
: Tesoro...
Ruth
: Ci vediamo a cena.
Rose
: ... senz'altro ti ricordi del signor Dawson.
Cal
: Dawson. È stupefacente. Potrebbe passare quasi per un gentiluomo.
Jack
: Quasi.
Cal
: È straordinario. Sir Cosmo.
Lady Lucille Duff-Gordon
: Mia cara, che delizia vederla.
Sir Cosmo Duff-Gordon
: Viaggio
assolutamente
entusiasmante.
Cal
: Incredibile, vero?
Lucille
: E com'è affascinante... vado pazza per il suo...
Rose
: Quella è la contessa di Rothes.
Ruth
: Buonasera. La ringrazio.
Rose
: E... quello è John Jacob Astor, l'uomo più facoltoso in viaggio su questa nave. La sua nuova mogliettina, Madeleine, ha la mia età ed è in dolce attesa. Vedi come tenta di nasconderlo? A suo tempo fu uno scandalo. E quello è Benjamin Guggenheim, e la sua amante, Madame Aubert. Naturalmente la signora Guggenheim è rimasta a casa con i bambini. Da questa parte abbiamo Sir Cosmo e Lucille, Lady Duff-Gordon. Tra i suoi vari pregi c'è quello di disegnare biancheria audace. È molto popolare tra i reali.
Cosmo
: Congratulazioni, Hockley. È splendida.
Lucille
: È un vero angelo.
Cal
: La ringrazio.
Molly
: Ti va di scortare una signora a cena?
Jack
: Certamente.
Molly
: Ah, ah, ah, ah!
Cal
: Zuccherino? Zuccherino?
Molly
: Un gioco da ragazzi, vero, Jack? Ricorda: impazziscono per il denaro. Perciò fingi di possedere una miniera d'oro ed entrerai a far parte del club. Ehi, Astor!
John Jacob Astor
: Oh, salve, Molly...
Molly
: Ah, ah, ah, ah!
Astor
: ... è un piacere vederla.
Rose
: J.J., Madeleine, vorrei presentarvi Jack Dawson.
Madeleine Force Astor
: Piacere di conoscerla.
Jack
: Piacere.
Astor
: Mi dica, Jack, è imparentato ai Dawson di Boston?
Jack
: No, a dire il vero ai Dawson di Chippewa Falls.
Astor
: Oh, capisco.
Smith
: Va bene, grazie.
Rose
: Era sicuramente nervoso, ma non mostrò la minima esitazione. Tutti erano convinti che fosse uno di loro. Forse l'erede di qualche fortuna nel ramo ferroviario. Un nuovo ricco, ma, tuttavia degno di essere un membro del loro club. Naturalmente, mia madre non si lasciò sfuggire l'occasione.
Ruth
: Ci parli degli alloggi di terza classe, sig. Dawson. Ho sentito dire che sono piuttosto accoglienti.
Jack
: I migliori che abbia mai visto, signora. Solo qualche topo qui e là.
Cal
: Il signor Dawson si è unito a noi dalla terza classe. Ha prestato soccorso alla mia fidanzata ieri sera.
Rose
: Ho scoperto che il sig. Dawson è un ottimo artista. Oggi è stato così gentile da mostrarmi alcuni suoi disegni.
Cal
: Rose e io abbiamo idee divergenti riguardo alla definizione di belle arti. Con questo non voglio certo criticare i suoi disegni.
Rose
: ... questo!
Ismay
: Il suo sangue e la sua anima sono su questa nave. Può anche darsi che sia mia, sulla carta, ma al cospetto di Dio appartiene a Thomas Andrews.
Jack
: Queste posate sono tutte per me?
Molly
: Comincia sempre dall'esterno.
Ismay
: Conosce questa nave lamiera per lamiera, dico bene?
Andrews
: Altroché.
Rose
: La sua nave è una meraviglia, signor Andrews. Davvero.
Andrews
: Grazie, Rose.
Cameriere
: Come preferisce il caviale, signore?
Jack
: No, niente caviale per me, grazie. Non mi è mai piaciuto molto.
Ruth
: Dov'è che vive esattamente, signor Dawson?
Jack
: Beh, al momento il mio indirizzo è la terza classe del Titanic. Dopodiche sarò nelle mani di Dio.
Ruth
: E dove trova i mezzi per viaggiare?
Jack
: Mi sposto di luogo in luogo, lavorando. Prediligo le navi da carico, o carrette simili. Ma il biglietto per il Titanic l'ho vinto con una mano fortunata a poker. Una mano molto fortunata.
Gracie
: La vita non è che una partita giocata con la dea fortuna.
Cal
: Hm... Un vero uomo la fortuna se la crea da solo. Giusto, Dawson?
Ruth
: E a lei piace quest'esistenza priva di radici?
Jack
: Beh, sì, signora, mi piace. Insomma, ho tutto quello che occorre proprio qui, con me. Ho aria nei polmoni e qualche foglio immacolato. Mi piace svegliarmi la mattina e non sapere cosa mi capiterà, o chi incontrerò, dove mi ritroverò. Proprio l'altra notte ho dormito sotto un ponte, e ora mi trovo qui, sulla più imponente nave del mondo, a bere champagne insieme a delle persone raffinate come voi. Ne prendo ancora un po'.
Gracie
: Eh, eh, eh, eh!
Jack
: Secondo me la vita è un dono, non ho intenzione di sprecarla. Non sai mai quali carte ti capiteranno nella prossima mano. Impari ad accettare la vita come viene. Ah, ecco a lei, Cal. Così ogni singolo giorno ha il suo valore.
Molly
: Ben detto, Jack.
Gracie
: Udite, udite.
Rose
: Al valore di ogni singolo giorno.
Commensali
: Al valore di ogni singolo giorno!
Gracie
: Bravo.
Cal
: Hm...
Molly
: Ah, ah, ah, ah! Ma il signor Brown non sapeva che avevo nascosto il denaro nella stufa. Ah, ah, ah, ah, ah! Così, è tornato a casa, bevuto come una spugna, e ha acceso il fuoco. Ah, ah, ah, ah!
Rose
: È il momento del brandy nella sala fumatori.
Gracie
: Bene! Volete unirvi a me per un brandy, signori?
Ismay
: Ottima idea.
Gracie
: Sicuro!
Rose
: Ora si ritirano in una nube di fumo e si congratulano l'un l'altro per il loro operato di grandi maestri dell'universo.
Ismay
: Signore, grazie per la vostra piacevole compagnia.
Cal
: Rose, posso accompagnarti alla tua cabina?
Rose
: No, resterò qui.
Jack
: Ecco a lei, Molly.
Gracie
: Si unisce a noi, Dawson? Beh, non vorrà starsene qui con le signore, spero. Eh, eh, eh!
Jack
: No, grazie, devo tornare al mio alloggio.
Cal
: Forse è meglio così. Si parlerà di affari e politica, quel genere di roba lì. Non adatta a lei. Ah, Dawson, è stato un piacere averla tra noi.
Rose
: Jack, devi proprio andare?
Jack
: Devo tornare a remare insieme agli altri schiavi.
Rose
: Ah...
Jack
: Buonanotte, Rose. Allora, vuoi andare a una vera festa?
Dal film:
Titanic
Scheda film e trama
Frasi del film
Non è per il confronto ch'io mi senta sano. Io sono sano,
assolutamente
. Da lungo tempo io sapevo che la mia salute non poteva essere altro che la mia convinzione e ch'era una sciocchezza degna di un sognatore ipnagogico di volerla curare anziché persuadere. Io soffro bensì di certi dolori, ma mancano d'importanza nella mia grande salute. Posso mettere un impiastro qui o là, ma il resto ha da moversi e battersi e mai indugiarsi nell'immobilità come gl'incancreniti. Dolore e amore, poi, la vita insomma, non può essere considerata quale una malattia perché duole.
Ammetto che per avere la persuasione della salute il mio destino dovette mutare e scaldare il mio organismo con la lotta e sopratutto col trionfo. Fu il mio commercio che mi guarì e voglio che il dottor S. lo sappia.
[Psico-analisi]
Italo Svevo
Cit. da
La coscienza di Zeno
Frasi di Italo Svevo
«Parola mia, avete perso la testa!», urlò Spencer Coyle mentre il giovanotto, livido e ansimante, ripeteva: «Ormai ho deciso! Non cambierò idea!». Erano pallidi entrambi, ma Owen Wingrave sorrideva in una maniera
assolutamente
esasperante per il suo istruttore il quale, tuttavia, conservava abbastanza discernimento da capire che quella smorfia sforzata tradiva un nervosismo estremo, del tutto comprensibile.
Henry James
Cit. da
Owen Wingrave ‐ Incipit
Frasi di Henry James
Sono molto arrabbiata, ma allo stesso tempo sono in pace con la mia coscienza. Sono
assolutamente
consapevole di non aver fatto nulla di male e di non aver commesso alcuna negligenza nei confronti del programma antidoping. È una sostanza presente in un medicinale che mia madre assume dal 2012 e che è presente a casa nostra: l'unica ipotesi è una contaminazione del cibo.
[Agosto 2017, in occasione della squalifica di due mesi per doping]
Sara Errani
Frasi di Sara Errani
[Cécile Kyenge]
Non è molto affascinante.
Assolutamente
. Anche perché parla un italiano... e poi non ha neanche il passaporto italiano.
[...]
[La nomina al Ministero dell'Integrazione è]
Superflua. È stata una cosa molto teatrale.
[...]
[Mettere un Ministro nero]
È superfluo, tutto sommato non è che risolva il problema
[dell'integrazione]
.
[Nel 2013]
Paolo Villaggio
Frasi di Paolo Villaggio
Ma non è un libro
assolutamente
[Fantozzi]
, e solo la raccolta delle storie di Fantozzi che ho scritto per L'Europeo, con qualche punto e virgola in più, buttato giù a caso. Scrivere non sarà mai il mio mestiere, è una cosa fatta per gioco.
[dalla premessa al libro "Fantozzi"]
Paolo Villaggio
Frasi di Paolo Villaggio
Mi chiedono perché ho scelto di chiamarmi Bob Dylan... Perché la gente cambia città, nazionalità, vita? Mi è venuto così, un giorno, diciamo che mi è caduto di bocca, che mi è piaciuto e me lo sono tenuto ma non c'è alcun rapporto col poeta Dylan Thomas.
Assolutamente
nessuno. Se fossi stato un fan di Dylan Thomas avrei cantato le sue poesie, o avrei scelto come nome Bob Thomas.
Bob Dylan
Frasi di Bob Dylan
[«Che cosa ha donato sua madre al cinema?»]
Una naturalezza che le altre attrici non avevano. Quando lei arrivò a Hollywood, il produttore Davis Selznick voleva che cambiasse nome, Bergman suonava troppo tedesco; c'era anche la guerra contro la Germania in quel periodo. Voleva cambiarle le sopracciglia... Lei disse "
assolutamente
no, sono già famosa in Svezia, il mio nome è Ingrid Bergman e questo è il mio aspetto". E lui: però, questa è una buona idea, sarai la prima attrice al naturale. Una incredibile conferma per le donne: si poteva essere belle, attraenti e talentuose senza artifici. E poi, trovo positivo come abbia assorbito la cultura di paesi diversi: in America è percepita come americana, in Europa come europea, e questo è molto inusuale. Parlava cinque lingue.
[Nel 2015]
Isabella Rossellini
Frasi di Isabella Rossellini
Avvocato
: Quello che vorrei oggi, è sentire la sua versione dei fatti.
Egg Shen
: Come dire, la verità dei fatti.
Avvocato
: Sì, certo. Prima però mi servono: il suo nome e la sua occupazione, per l'archivio.
Egg Shen
: Ah. Egg Shen, autista di pullman.
Avvocato
: Autista di pullman. Che tipo di pullman? E dove lavora?
Egg Shen
: Ah. Pullman turistico. Porto in giro i turisti, a San Francisco, Chinatown.
Avvocato
: Grazie. Dunque, prima di affrontare il nocciolo della questione... mmm... può dirmi se al momento attuale, lei ha una qualunque cognizione di dove possa trovarsi il Signor Jack Burton con il suo camion?
Egg Shen
: Mmm, oddio! Volete lasciarlo in pace?
Avvocato
: Signor Shen, per favore! Lei potrebbe venire a trovarsi in una grossa serie di guai! Mezzo quartiere che esplode in un'immensa palla di fuoco verde... Del fuoco verde! Sembrava di essere piombati in pieno inferno! E c'è gente che dice che c'è di mezzo lei! Che potrebbe essere lei l'autore. E che lei è un uomo molto pericoloso. Ora, se vuole proteggere Jack Burton...
Egg Shen
: Le ho detto di lasciarlo in pace, Jack Burton, perché noi siamo in debito con lui! Ha dimostrato un coraggio da leone.
Avvocato
: Uhm! Va bene, come crede. Però, se vuole che io sia il suo avvocato, devo sapere ancora alcune cose che... che per me sono completamente assurde. Come... Lei crede davvero alla magia?
Egg Shen
: Parla della magia nera cinese?
Avvocato
: Sì.
Egg Shen
: Oh,
assolutamente
sì!
Avvocato
: Dice sul serio? Quindi crede ai mostri, ai fantasmi, eccetera, immagino.
Egg Shen
: Sicuro, e anche alla stregoneria
Avvocato
: Quindi devo supporre che lei si aspetti che anch'io creda alla stregoneria, non è così?
Egg Shen
: Certo, naturale!
Avvocato
: E perché?
Egg Shen
: Perché è una realtà!
Avvocato
: Ma chi me lo dimostra?
Egg Shen
: Chi...?
Avvocato
: Già chi? Eh eh eh... Me lo dimostri lei, per favore. Avanti!
[Egg Shen genera un lampo luminoso tra le mani]
Egg Shen
: Visto? E questo è niente, Ma è così che tutto inizia sempre: dal molto piccolo.
Dal film:
Grosso guaio a Chinatown
Scheda film e trama
Frasi del film
Ho iniziato a suonare il pianoforte in una piccola band al liceo. Ero terribile. Pensavo di non aver
assolutamente
alcun talento. Non riuscivo a tenere il tempo. Sono entrato poi alla McGill, una scadente scuola di musica, perché stavano prendendo studenti americani.
Burt Bacharach
Frasi di Burt Bacharach
E se domani i nostri figli potranno finalmente vivere in un mondo nel quale un computer può essere
assolutamente
competitivo con l'intelligenza umana, quale sarà il loro compito e il loro destino? Controllare i megacomputer o esserne controllati?
Paolo Crepet
Cit. da
Baciami senza rete
Frasi di Paolo Crepet
Ethan
: Regola numero uno: nessuno entra più in questa stanza.
Jules
: Nessuno,
assolutamente
. Metto un cartello più grande.
Ethan
: Sì, un cartello più grande è meglio. Regola numero due: fate quello che dico io senza fare domande.
Jules
: Sì, certo.
Ethan
: E regola numero tre: non provare a ridipingermi la stanza.
Dal film:
3 Days to Kill
Scheda film e trama
Frasi del film
Bob
: Stanno arrivando! Di chi è questo whisky? Tu? Tu? Sta arrivando! Uh! Ce n'è per tutti, gente! Uh! Dio ci salverà! Drink per tutti!Tequila per voi! Venite al bancone, signore e signori! Devi accendere?
I Partecipante
: Funziona ancora?
Bob
: Sì. Dunque, sì, aveva chiesto un cocktail con gin. Ha detto Gin Buck o Gin Fizz?
II Partecipante
: Senti, fa' quello che ti viene meglio. È uguale.
Bob
: Che aveva chiesto? Ah. Sì, mi pare questo qui.
Larry
: Phil? Phil, Phil, Phil, ma lo sai che ore sono?
Phil
: Scommetto che me lo dirai.
Larry
: Sono le nove e mezza!
Phil
: E allora?
Larry
: Ma come sarebbe "e allora"? È cominciata alle sette, lui non viene.
Phil
: Ha detto che sarebbe venuto.
Larry
: Si vede che scherzava, perché lui qui non c'è. Non c'è, Phil.
Phil
: E che cosa vuoi che faccia?
Larry
: Fa' un po' il preoccupato.
Phil
: Sono preoccupato.
Larry
: Ah, davvero?
Phil
: Sì, sono preoccupato, Larry.
Larry
: No, perché allora lo nascondi molto, molto bene.
Phil
: Senti, cerca... di avere fede. Ce la fai? Per una volta.
Larry
: Avere fe... ? Ah, beh... Avere fede?
Partecipanti
: Il grande... Kahuna! Uh! Uh! Uh! Uh!
Partecipante
: Tante grazie, eh?
Phil
: Quel figlio di un cane! Mi ha parlato di pallacanestro per quasi due ore. Ed è riuscito solo a dimostrarmi che non ci capisce praticamente nulla. Cosa? Non c'era un bicchiere più piccolo? Potevi darmi un ditale, magari.
Bob
: Sono tutti sporchi.
Phil
: Dammi quella bottiglia. È questo che mi piace delle convention, che mi fa impazzire di queste cose. Cioè, che tu prendi un tale, lo separi dalla moglie per un paio di giorni, gli fai bere un paio di bicchieri in più, e lui tutt'a un tratto diventa in assoluto il più grande esperto di sport al mondo. Ecco perché Dio ha creato le mogli: perché facciano capire agli uomini quando stanno facendo i coglioni. Se tu separi uno da sua moglie, anche per poco tempo, quello non ha la più vaga idea di come comportarsi. Puoi credermi.
Bob
: Sai, la Bibbia dice che Dio creò Eva come aiuto degno dell'uomo.
Phil
: Come cosa?
Bob
: Un aiuto per... adatto alle sue esigenze.
Phil
: Ah, io non so niente di questa roba, ma quello che so è questo: Dio creò le donne per fare da specchio, così un uomo può vedere che asino è. Voglio dire, tu mi parli di anime... Un uomo non sa
assolutamente
com'è la sua anima, non ha la minima idea di che aspetto abbia la sua anima, fino a che non scruta negli occhi della donna che ha sposato, e allora, se è appena decente come essere umano, passa almeno due giorni a vomitare. Perché nessun uomo, nessun uomo perbene può tollerare quell'immagine. Dai, togliti le scarpe, mettiti comodo, se ne sono andati tutti.
Bob
: Non avevi detto che non ti piaceva essere sposato?
Phil
: Certo, non m'è piaciuto, ma questo non vuol dire che non lo raccomandi. Ci sono tante cose a questo mondo che sono giuste, ma non necessariamente piacevoli. Prendi la circoncisione. Oh! Era ora, finalmente. Dove cavolo sei stato?
Larry
: Come sarebbe dove cavolo sono stato? Mentre voi ve ne stavate qui a lisciarvi tutti i coglioni che sono entrati da quella porta, io me ne sono andato in cerca del "grande Kahuna"!
Bob
: Il cosa?
Larry
: Il "salvatore", Bob. "El presidente"! L'uomo che proferendo una sola parola, con una singola eiaculazione di suoni potrebbe ingravidare la nostra azienda.
Phil
: L'hai trovato?
Larry
: Phil, usa la tua intuizione, per un secondo. Usa quel dono del Signore, vedi di indovinare qual è la realtà della situazione. Ho l'aria d'averlo trovato?
Phil
: No.
Larry
: Bravo, ce l'hai ancora!
Bob
: Ma di chi state parlando?
Larry
: Stiamo parlando del "grande Kahuna", Bob, del grosso pesce che deve abboccare. Hai mai letto "Il vecchio e il mare"?
Bob
: No.
Larry
: Hm, va bè, lasciamo perdere, va. Stiamo parlando di un uomo che rappresenta, lui da solo, il più grosso cliente che la nostra azienda abbia mai visto e che probabilmente vedrà mai.
Phil
: Potenziale cliente.
Larry
: Ah, potenziale. Sì, fai bene a puntualizzarlo! Potenziale! Che avrebbe potuto. Perché era nostro còmpito, compari, trasformare quella potenzialità in realtà. Farlo cadere nelle nostre braccia. Si doveva corteggiare, quell'uomo. Promettergli doni, se necessario, per attirarlo dalla nostra parte. Ma ci siamo riusciti o abbiamo fallito? Si vota per alzata di mano.
Phil
: Finirà bene.
Larry
: Sì, è sicuro che finirà. Quando avranno ripescato i nostri corpi nel fiume, e spedito il nostro spirito sulla Luna, solo allora sarà finita. È quello che è in mezzo che dà fastidio: l'essere spellati vivi e bruciati. Il resto è solo pace.
Bob
: Sei dovuto andare a cercare questo signore?
Larry
: Abbiamo dovuto, Bob. Non era previsto che lo facessimo, ma, sì, abbiamo dovuto. Si supponeva che lui sarebbe venuto qui stasera. Qualcuno avrebbe dovuto attirarlo qui per un drink.
Phil
: Perché guardi me, scusa? La mia parte l'ho fatta.
Larry
: Gli hai telefonato?
Phil
: Certo che gli ho telefonato, eccome!
Larry
: E hai parlato con lui direttamente.
Phil
: Ho parlato con la sua segretaria.
Larry
: Aaah!
Phil
: Stava facendo un'interurbana importante. Mi ha assicurato che veniva.
Larry
: Oh! Ti ha assicurato che veniva! Sai che c'è? Ti ha fatto uno scherzo! Ci saranno stati un sacco di suoi amici, tutt'intorno al vivavoce, che dicevano: "Senti questo!". Scommetto che tira bidoni per hobby.
Phil
: Sarà capitato qualcosa.
Larry
: Direi che è quasi ovvio che è capitato qualcosa.
Bob
: Magari si è sentito male all'ultimo minuto.
Larry
: No, no, no, no, è qui, è qui. L'ho sentito nominare varie volte questa sera e sempre al presente. È qui, amici miei. Solo che non è qui. Se cogliete la sottile sfumatura.
Phil
: Però, dobbiamo soltanto trovare un'altra strada, ecco tutto.
Larry
: Phil, scusa, sei sordo? L'abbiamo perso. Era invitato, ma non è comparso. Siamo come i dinosauri quando cambiò il clima, non abbiamo più alcuna ragione di vagare sulla Terra.
Bob
: Perché non potete fissare un appuntamento e incontrarlo normalmente in ufficio?
Larry
: Non si fissa un appuntamento con quello lì, è il Presidente, ti manda dai suoi... sottoposti.
Bob
: Perché non andiamo dai sottoposti?
Larry
: Perché sono tutti dei coglioni. Tutti, nessuno escluso. Certe volte si devono lasciar perdere i pesci piccoli, ingraziarsi qualcuno più in alto sulla scala che possa dire: "Sapete che cìè? Li voglio provare questi nuovi prodotti, quindi comprateli, provateli, oppure fottetevi, perché vi licenzio!".
Phil
: Proverò a ritelefonare alla segretaria domattina.
Larry
: Phil, hai sentito una sola parola di quello che ho detto? Capisco che è nella natura umana pensare che abbiamo ancora una chance, ma è un'illusione e basta! Domani ce ne torneremo a Chicago e Evans ci dirà: "Ehi, Phil, Larry, Bob, venite nel mio ufficio, ho qualcosa per voi. Piegatevi". Ah... Che ne dici, Bob, vuoi fare questo per vivere?
Bob
: Non lo so, la serata mi è parsa interessante.
Larry
: Ah sì? In che senso?
Bob
: Si sentono un sacco di storie interessanti.
Larry
: Questo si fa. Vanno distinte dalle tante cazzate che volano in serate del genere. Ma ci sono, se vuoi ascoltarle.
Bob
: C'è sempre così tanta gente?
Larry
: Sembrava che ci fosse tanta gente perché la camera era tanto piccola.
Phil
: Larry!
Larry
: Scusa, le carote mi hanno dato alla testa.
Bob
: Ho conosciuto uno che si è messo a parlarmi di cani.
Larry
: Che ti ha raccontato?
Bob
: Che ne ha sempre avuti. Mi ha detto che... ha avuto dei cani per tutta la vita, soprattutto pastori tedeschi.
Larry
: Non è tanto insolito, c'è un sacco di gente che ha dei cani.
Bob
: Lo so, ma era uno che aveva fatto tante di quelle cose... All'ultimo aveva dovuto far fare l'iniezione perché aveva morso una persona. Poi ha cominciato a parlarmi di quello prima, e di quello ancora prima, e di quello ancora prima. E così mi sono fatto un quadro di tutta la sua vita, attraverso una serie di cani, soprattutto pastori tedeschi.
Larry
: Vorrei che ci fosse Murdock qui con noi.
Bob
: Chi è Murdock?
Larry
: Dale Murdock, il più grande agente vendite che la nostra azienda abbia mai avuto. Dio del cielo, che talento!
Bob
: Un uomo di successo?
Larry
: No, più che di successo, capisci, quello là... quello là aveva il dono. Era come sai... quando guardi certi atleti che ti danno l'impressione di fare dei gesti che hanno sempre conosciuto, non che hanno dovuto imparare. E per Murdock era così trattare con le persone.
Bob
: Dov'è adesso?
Larry
: Chi? Murdock?
Bob
: Sì.
Larry
: Ah, ha avuto quello che meritava. Già. Ho sentito che ora sta in Florida.
Phil
: Io ho sentito dire da qualcuno che... che aveva tutta una catena di Burger King.
Larry
: Non ho dubbi che debba essere la più importante catena della Florida. Ma i giorni di Murdock sono passati, gente, e ora sono i giorni di Larry e Phil. Phil e Larry, e Bob. Tre sfigati che stanno per prenderla regalmente nel culo!
Phil
: Finirà bene.
Larry
: Sei convinto, eh?
Phil
: Certo.
Larry
: Beh, spero che tu abbia ragione, perché esserci lasciati sfuggire in questo modo Fuller può essere interpretato come un segno di assoluta incompetenza, il che ci mette in una pessima luce.
Bob
: Scusa, hai detto Fuller?
Larry
: Sì.
Bob
: Dick Fuller?
Larry
: Sì, Dick... Richard... Perché, lo conosci?
Bob
: Era quello con cui ho parlato.
Larry
: Cosa? Che? Che?
Bob
: Quello dei cani! Quello era Dick Fuller!
Larry
: Oh, ma smettila!
Bob
: No, sul serio, mi ha dato il biglietto da visita.
Phil
: Ma che mi venga un colpo! Da' qua, fammi vedere! Ma non hai controllato i cartellini di tutti?
Larry
: Ho controllato i cartellini di tutti! E a quelli che non ce l'avevano sono andato e gli ho chiesto: "Come ti chiami?".
Bob
: Non aveva il suo cartellino.
Larry
: Cosa?
Bob
: Cioè, non aveva il suo, penso fosse quello di un altro.
Phil
: Perché diavolo doveva portare il cartellino di un altro, Bob?
Bob
: Non lo so, doveva aver già bevuto un po' prima di venire qua. L'avrà scambiato con qualcun altro. Ho avuto l'impressione che volesse essere lasciato in pace. Era distrutto per il cane.
Larry
: No, cazzo, non ci posso credere! Ma come? Avevamo Dick Fuller qui a portata di mano e ce lo siamo fatto scappare via?
Bob
: Mi dispiace.
Phil
: Non è colpa tua, Bob.
Larry
: Ce l'avevamo, ce l'avevamo, era nostro!
Phil
: La prossima volta chiedi il nome alle persone, che il cartellino ce l'abbiano o no.
Larry
: Ti do un'informazione: non ci sarà una prossima volta per noi, mio caro. Avevamo Dick Fuller nella nostra sfera di influenza, e lo abbiamo lasciato andare via senza dirgli neanche una parola.
Phil
: Finirà bene.
Larry
: Di che cosa avete parlato, Bob?
Bob
: Di... Non lo so, varie cose.
Larry
: Senti, potresti essere un po' più specifico? Di sport, del tempo, di cosa?
Bob
: Di cani soprattutto.
Larry
: Tutto qui? Nient'altro?
Bob
: Di cani... e poi si è parlato della famiglia. Mi ha chiesto di mia moglie.
Larry
: Tua moglie?
Bob
: Sì.
Larry
: E che voleva sapere di tua moglie?
Bob
: Niente. Così, ha chiesto.
Larry
: Gli hai detto che poteva averla, se voleva, e se in cambio faceva qualche affare con noi?
Phil
: Larry!
Larry
: Allora, cosa? Di che avete parlato, Bob?
Bob
: Forse... Non saprei... Di religione, un po'.
Larry
: Tu col presidente di una delle più grandi industrie manifatturiere del Midwest hai parlato di religione?
Bob
: Beh, è questo che è? Io non lo sapevo.
Larry
: Va bene, aspetta un po'. Che gli hai detto? Che... cosa gli hai detto sulla religione?
Bob
: Abbiamo... chiacchierato.
Larry
: Non lo hai contraddetto, vero?
Bob
: No.
Larry
: Grazie a Dio. È la prima regola sul parlare di religione a una convention: non contraddire il cliente. No, mi correggo, è la seconda regola. La prima regola sul parlare di religione alle convention è: no.
Bob
: "No"... "No" cosa?
Larry
: Non farlo.
Bob
: Beh, sembra che siamo ancora vivi.
Larry
: Lo hai contraddetto mai?
Bob
: No.
Larry
: Bene, ecco perché. Per questa ragione sei ancora vivo.
Bob
: È stata una bella chiacchierata.
Larry
: Beh, come sei finito a parlare di religione con Dick Fuller? Scusa, ce lo spieghi?
Bob
: È venuto fuori con le morti dei suoi cani. Così.
Larry
: Gli hai detto che i suoi cani sono in cielo?
Bob
: No.
Larry
: Gli hai detto che sono all'inferno?
Bob
: Ovviamente no.
Larry
: E allora cosa? Si può sapere cosa gli hai detto di preciso?
Bob
: Niente, ci... ci siamo messi a parlare. La storia dei cani è stata solo l'innesco. Per metterci a parlare della vita e della morte.
Larry
: È stato l'innesco, Bob?
Bob
: Certo.
Larry
: Il che implica, se non erro, che stavi cercando di avere l'opportunità di... di parlare della vita e della morte.
Bob
: Certo, credo fosse così. Certo.
Larry
: Beh, no, non dire "certo", perché non è certo. Insomma, io non me l'aspetto. La maggior parte delle persone, sai, non se ne va in giro cercando l'opportunità di avviare una conversazione con un perfetto estraneo, sulla vita, e la morte e la religione e altre cose insane...
Bob
: Certe persone sì.
Larry
: Certe persone probabilmente sì, ce n'è qualcuna, e apparentemente tu sei una di quelle. Ma il più delle persone no, Bob. Il più delle persone, se gli chiedi della vita e della morte, dice: "La vita è bene, la morte è male". Fine. Non se ne va in giro a cercare opportunità.
Bob
: Si vede che io non sono il più delle persone.
Larry
: Bob, sai, questo probabilmente è vero, è una saggia considerazione.
Bob
: Credo che sia importante che la gente sappia in cosa credi.
Larry
: Oh, Gesù Cristo!
Bob
: Se avessi saputo che avevate bisogno di parlare con quel tale, vi avrei detto... vi avrei avvertito in qualche modo.
Phil
: Non è colpa tua, Bob.
Larry
: Phil!
Phil
: Come faceva a sapere che stava parlando proprio con lui?
Larry
: Che gli parlasse sì, ma che lo ascoltasse no, non credo. Almeno non per cogliere l'occasione di fare gli interessi dell'azienda. Insomma, se la conversazione fosse rimasta su un piano più terra terra, allora magari sarebbe riuscito a farla scivolare verso un argomento banale, in cui i lubrificanti si potevano menzionare.
Phil
: Questo non lo puoi sapere.
Larry
: Oh, andiamo! Le probabilità sarebbero state molto alte. Ma invece la conversazione non ha seguìto il suo corso naturale, perché qualcuno teneva il timone e la dirigeva, non è vero, Bob?
Phil
: A me pare che Fuller volesse essere lasciato in pace.
Larry
: Non è questo il punto e lo sai.
Bob
: Phil ha ragione. Praticamente me l'ha detto.
Larry
: Beh, ragazzi, amici, compari, il nostro dovere era quello di spegnere quel suo desiderio, almeno per un pochino, di accendere il suo interesse. E vi faccio notare che non voleva essere lasciato in pace, altrimenti sarebbe restato nella sua camera d'albergo tutta la sera. Non avrebbe scorrazzato per la suite in cerca di conversazione. Non voleva essere lasciato in pace, solo non parlare d'affari.
Phil
: E anche in questo caso ci andava male.
Larry
: Ma per favore, lo sai che c'è il modo di aggirare certi ostacoli. Senza importunarlo, ma per comunicargli quello per cui eravamo venuti fin qui, mi spiego?
Bob
: Senti, mi dispiace.
Larry
: È inutile dispiacersi. Dispiacersi non serve a niente, adesso.
Bob
: Che altro posso fare?
Larry
: Niente, non puoi fare un bel niente, al punto in cui siamo. Niente. Ha detto per caso dove alloggiava?
Bob
: È in quest'albergo.
Larry
: In questo albergo?
Bob
: Sì.
Larry
: Oh.
Phil
: Cosa vorresti fare? Bussare alla sua porta in piena notte?
Larry
: Sto chiedendo, Phil. È un crimine adesso? Perché pensavo che domani mattina potremmo, sai, incontrarlo, così per caso, giù di sotto in caffetteria.
Phil
: Se non sappiamo che faccia ha!
Larry
: Lo sa Bob.
Bob
: Ve lo indico volentieri.
Phil
: Cos'è questa roba scritta dietro al biglietto, Bob?
Bob
: È dove ha detto che andava uscito di qua.
Larry
: Cosa? Cosa? Cosa?
Bob
: Una qualche festa privata all'albergo in fondo alla strada.
Larry
: Che facciamo ancora qui? Andiamo, forza!
Bob
: Non possiamo.
Larry
: Perché no?
Bob
: Perché è solo per inviti.
Larry
: E allora?
Bob
: Allora dico che si arrabbia se ci presentiamo lì tutti quanti. Ci ha tenuto a puntualizzare che era una cosa privata.
Larry
: Questa è l'ultima delle nostre preoccupazioni. Se si arrabbia, vedremo che fare. Forza, prendete le giacche.
Phil
: No, non correre, Larry.
Larry
: Come?
Phil
: Può darsi che Bob abbia ragione, insomma, non possiamo imporgli la nostra presenza.
Larry
: Phil!
Phil
: Senti, riflettici un momento. Davvero vuoi farlo incavolare intrufolandoti in una festa esclusiva? Per non parlare di chi altro può esserci.
Larry
: Che suggerisci di fare? Starcene qui come dei tonti, mentre il cliente di una vita ci sfugge dalle mani?
Phil
: No, no.
Larry
: E allora cosa?
Phil
: Direi di mandare Bob.
Larry
: Che cosa?
Phil
: Scusa, ti ha dato quel biglietto da visita come invito, giusto?
Bob
: Sì, ha detto che mi faceva entrare.
Larry
: Phil, Phil, Phil, Phil! Non farmi questo, ti prego.
Phil
: Quali alternative ci sono, Larry? Non abbiamo un altro modo lecito di entrare lì. E poi, lui lo conosce, Bob. Hanno parlato. Bob ha un aggancio.
Larry
: Stai mettendo il nostro futuro nelle mani di un ragazzino.
Phil
: No, andrà tutto bene. Dammi il tuo biglietto.
Larry
: Dio mio!
Phil
: Dammelo, forza, dai!
Larry
: Ecco.
Phil
: Allora, ti spiego che devi fare. Siediti! Sentimi bene.
Bob
: Ti ascolto.
Phil
: Ecco cosa devi fare. Ora vai in fondo alla strada e vedi se riesci a trovare Fuller. Se sei fortunato e è ancora lì, voglio che tu gli dia i nostri biglietti da visita. Digli che desidereremmo tanto... incontrarlo. Appena umanamente possibile. È chiaro?
Bob
: Appena umanamente possibile.
Phil
: D'accordo. Digli che saremo in albergo per tutta la mattinata. Ci può trovare qui o ai numeri sui biglietti da visita. È chiaro? Ecco. Devi chiedergli, chiedigli, per favore, di mettersi in contatto con Larry o con me, perché noi vorremmo parlargli, molto brevemente, a proposito di affari.
Larry
: Affari, solo affari.
Phil
: Spiegagli bene che sappiamo quanto è occupato, non ci vorrà molto tempo, ma ci sono alcune cose di cui dovremmo proprio discutere. Ti è tutto chiaro, Bob?
Bob
: Sì, certo.
Phil
: Devi soltanto... ascoltami! Devi soltanto dargli i biglietti e andartene.
Bob
: E se vuole parlare?
Larry
: Allora parli. Parli quanto vuole. Quattro giorni e quattro notti, se devi, finché non si stanca. Poi torni e ci dici com'è andata.
Bob
: Aspettate in piedi?
Larry
: Per il prossimo trimestre, più in là non posso garantire.
Phil
: Sta' tranquillo, andrai benissimo.
Larry
: Sì, sì, sì, sì, andrai benissimo. Mi dispiace di aver dubitato di te. Se segui le nostre istruzioni andrai benissimo, hai capito?
Bob
: Sì.
Larry
: Bene, perfetto. Ora vai, il tempo vola.
Bob
: Va bene, a più tardi.
Larry
: Certo, corri. Ma non tanto, perché se arrivi sudato poi non ti si avvicina.
Bob
: Okay.
Larry
: Tu hai... Ti do la sensazione di essere un uomo particolarmente religioso?
Phil
: No, neanche per sogno.
Larry
: E allora perché sono colto da un repentino, irresistibile desiderio di pregare?
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
Larry
: Sarebbe questa?
Phil
: Ciao, Larry.
Larry
: Cazzo, sarebbe questa qui?
Phil
: Come "sarebbe questa qui"? Certo che è questa qui, che ti aspettavi?
Larry
: Phil, "suite". La parola chiave è "suite". "Suite per meeting", non "cesso per meeting". Ma non lo vedi quant'è striminzita?
Phil
: È il meglio che ho potuto trovare.
Larry
: Dove... dove ti aspetti che stia la gente, in corridoio?
Phil
: Ma che hai da lamentarti? Siamo al sedicesimo piano. Guarda che vista!
Larry
: Phil, pensaci, siamo a Wichita, in Kansas. Che cambia se siamo al primo o al cinquecentesimo piano? La vista è sempre la stessa.
Phil
: Organizza tu la prossima volta.
Larry
: Murdock avrebbe trovato una suite quattro volte più grande.
Phil
: Ah, sì? Ma Murdock non c'è, giusto?
Larry
: Sì, questo è evidente. Almeno possiamo buttarci di sotto, se non si presenta nessuno.
Phil
: Vaffanculo, Larry.
Larry
: Lo vedi? Uno ha un forte senso estetico ed è costretto a convivere con persone volgari.
Phil
: Conosci Bob del settore Ricerche?
Larry
: Certo che lo conosco. Come va?
Bob
: Ciao.
Phil
: È al telefono con la moglie.
Bob
: ... va bene, sì..
Larry
: Spero che sia soprattutto lei a parlare, dobbiamo conservare quel po' d'ossigeno che c'è ancora qua dentro.
Bob
: ... sì, però adesso non posso. Non lo so quanto durerà.
Larry
: Questo cos'è?
Phil
: A te cosa sembra?
Larry
: No, sentiamo.
Phil
: Quello è il buffet.
Larry
: Tu questo lo chiami "il buffet"?
Phil
: Non cominciare, per favore, Larry.
Larry
: Phil, amico mio, questo non è un buffet. Ma che roba è? Carote, gambi di sedano, un paio di salsine, e quattro palline di mais al formaggio?
Phil
: Lo sai, è stato organizzato tutto all'ultimo momento.
Larry
: Sai che cosa serve l'azienda al piano di sotto?
Phil
: Non lo so e non lo voglio sapere.
Larry
: Gamberoni, amico mio, un trionfo di gamberoni giganti. Ostriche, un assortimento dei più strani formaggi francesi, delle tortine salate di pasta sfoglia. Quello sì che è un buffet, Phil, amico mio caro, non questo! Lì con un gambo di sedano neanche entri, devi lasciarlo fuori dalla porta.
Phil
: Allora va' a mangiare di sotto, stasera.
Larry
: Infatti sto pensando di andarci. Santo cielo, Bob, ma ti pare possibile?
Bob
: Eh... Io direi che va bene.
Larry
: Ecco, questo è esattamente il punto! Tu non ne sai niente. Senza offesa, ma a quante di queste cose hai partecipato?
Bob
: Solo una.
Larry
: Questa qui, giusto?
Bob
: Sì.
Larry
: Già, ne ero sicuro. Va beh... Phil, magari saremo fortunati, e stasera verranno soltanto dei novellini come Bob.
Bob
: Ci sono problemi?
Phil
: No, nessun problema.
Larry
: Ti stai aggiornando sulla letteratura tecnica, Phil?
Phil
: Fatti gli affari tuoi, grazie.
Larry
: Non ti stavo condannando. Ho soltanto notato. Avessi visto la ragazza seduta vicino a me in aereo...
Phil
: Carina?
Larry
: Altro che carina! E con un fisico, e... aveva il tailleur.
Phil
: Già, ti piacciono quelle col tailleur, a te.
Larry
: C'è qualcosa nelle donne col tailleur che mi fa impazzire. Non lo so, è come se fossero confezionate in un bel pacchettino e... aspettassero solo qualcuno che lo scarti e ne liberi il contenuto. Una donna in tailleur è la mia idea di arte. Sentiamo te, Bob, che abbigliamento femminile ti esalta?
Bob
: Non penso di potertelo dire.
Larry
: Non hai preferenze?
Bob
: Cerco di non pensarci.
Larry
: Cerchi di non pensarci?
Bob
: Sono sposato.
Larry
: Certo che sei sposato. Siamo tutti sposati. Anche Phil lo era. Ti ho solo chiesto come si orientano i tuoi gusti.
Bob
: Io... non lo so.
Larry
: Ti dovrei fare una domanda, seria.
Bob
: E cioè?
Larry
: Sei gay?
Phil
: Larry!
Larry
: Beh, ho soltanto chiesto! Sembra che gli manchi una delle caratteristiche fondamentali del maschio americano. Lo capirei se fosse... ma non lo sei... insomma credo che tu... Sei sposato, no?
Bob
: Non vedo ragioni di guardarmi ancora in giro, visto che Dio mi ha dato una donna meravigliosa come moglie.
Larry
: Ah, ecco cos'è. Sei un tipo spirituale.
Bob
: Sì, diciamo che è questo.
Larry
: Cioè, Dio ti toglie la vista per darti la salvezza?
Bob
: Gesù ha detto che guardare le donne con lussuria è come commettere adulterio.
Larry
: Ha detto così? Vuol dire che non aveva mai visto una donna in tailleur. Se no, chi lo sa? Forse ora avremmo tutta un'altra religione. Una dove la lussuria è un sacramento.
Phil
: Ehi! Non ti facevano schifo i miei stuzzichini?
Larry
: Sto solo assaggiando, Phil, e non lo faccio per il piacere, voglio essere sicuro che nessuno ci resti secco.
Phil
: Beh, non ti spazzolare tutto.
Larry
: Sai perché sei qui, Bob?
Bob
: No. Non esattamente.
Larry
: Cristo Santo, per forza quest'azienda sta finendo nello scarico del cesso. Sei qui a fini, come dire, di tipo cosmetico.
Bob
: Come sarebbe?
Larry
: Sei qui per rappresentare il settore Ricerche e Sviluppo. I cervelli della nostra azienda.
Bob
: Io?
Larry
: Esattamente.
Bob
: Eh, ma non ho mica tanta esperienza.
Larry
: Non ha importanza. Tu come persona non hai importanza, è quello che rappresenti.
Bob
: Ah... E dovrei fare qualcosa?
Larry
: No, solo star seduto con l'aria assennata o in piedi, dipende da te.
Phil
: Farai un figurone, Bob.
Bob
: Accidenti, spero di sì.
Larry
: Lo sai, se ci pensi bene, in realtà, non c'è anima viva qui. Credi di vedere persone per i corridoi, ma non è così. Quel che vedi sono funzioni. Questa è la natura di una convention.
Phil
: Larry vuole dire che, se la guardi dal punto di vista del perché siamo qui, cosa siamo è più importante di chi siamo.
Bob
: Mi sembra un tantino impersonale.
Larry
: Ma certo che è impersonale, e come! Perché credi che tengano le convention in posti del genere? C'è qualcosa in questo posto che per te abbia un'ombra di personalità?
Bob
: Eppure mi sembra un peccato.
Phil
: Non è un peccato, Bob.
Larry
: Guarda... E con chi ti stanno facendo lavorare?
Bob
: Ah... Il professor Young.
Larry
: Jim Young?
Bob
: Sì. Lo conosci?
Larry
: Un poco.
Bob
: Un tipo strepitoso.
Larry
: Ah, davvero? In che senso?
Bob
: Avrà registrato, non lo so... venti, trenta brevetti? Credo che sia anche diacono della sua chiesa.
Larry
: Ah, e questo lo renderebbe strepitoso?
Bob
: Beh, i brevetti soltanto.
Larry
: Senti, Bob, senza offesa, perché vedo che ammiri il professore, ma... devo proprio dirti una cosa su Jim Young.
Bob
: Che cosa?
Larry
: È un idiota!
Bob
: Cosa?
Larry
: È un povero scemo, non gli farei neanche lucidare la macchina.
Bob
: Ma come fai a dirlo?
Larry
: Lo conosco abbastanza. Ho avuto a che fare con Jim Young in varie occasioni, e posso dirti per certo che è un gran cazzone.
Bob
: Beh, io non trovo, e lavoro con lui tutti i giorni.
Larry
: Magari non lo guardi con occhio critico.
Bob
: Oppure abbiamo metri di giudizio diversi.
Larry
: Senti, Bob, ce l'hai un minuto? Devo dirti una cosa.
Bob
: Certo.
Larry
: Ci sono persone a questo mondo, Bob, che hanno un'aria molto solenne mentre fanno quello che devono fare. E lo sai perché?
Bob
: Perché?
Larry
: Perché non sanno quello che fanno. Perché se sai quello che fai, non devi avere l'aria di saperlo, ti viene naturale, mi segui?
Bob
: Certo.
Larry
: Okay. Allora, tu sai come ti accorgi della differenza?
Bob
: No.
Larry
: Dunque, Bob, tu te ne accorgi perché una vocetta sbucata dal profondo della tua mente ti dice: "Questo tizio seduto davanti a me, o questa tizia, sta mentendo spudoratamente e mi racconta delle balle". Ora, ricevuta questa informazione, che cosa fai?
Bob
: Ah... No, non lo so.
Larry
: Senti che farei io, allora. Gli direi: "Bello, ne ho sentite di fesserie in vita mia, perché lo sa Dio, siamo piazzisti, e noi ne passiamo di cotte e di crude per sfangarla. Ma tu vinci alla grande! Non credo che tu abbia la più vaga idea di quello che stai dicendo. Sicuramente i tuoi figli ti ammirano come noi tutti vorremmo essere ammirati e forse tua moglie non ne è consapevole, ma io lo sono. E la mia consapevolezza mi costringe a richiamarti alla realtà del fatto che sei un testa di cazzo bugiardo come al mondo non ce n'è". Poi mi siederei e finirei la zuppa.
Bob
: No, non lo faresti.
Larry
: Phil, mi hai o non mi hai mai visto e sentito fare quello che ho appena raccontato?
Phil
: Sì.
Larry
: Ecco, hai visto? Per questo c'è speranza, Bob, perché ci sono persone come me: vigili.
Bob
: Quando è stato?
Larry
: Perché chiedi quando? Stai... stai dubitando di un uomo che se ne sta lì a leggere Penthouse per allargare i confini della mente. Non ti fidi?
Phil
: Un paio d'anni fa. Eravamo a pranzo con un responsabile degli acquisti.
Larry
: Hai visto?
Bob
: E gliel'hai detto davvero?
Larry
: Parola per parola.
Phil
: Non parola per parola.
Larry
: In linea di principio, Phil! Sto parlando al ragazzo in linea di principio, perché dopo tutto è un giovanotto brillante che sa cogliere il succo di un concetto.
Bob
: E cos'è successo?
Larry
: Tu cosa credi sia successo? Cosa ti aspetti che sia successo?
Bob
: Quello si è arrabbiato?
Larry
: Quello si è infuriato. È rimasto seduto tutto il resto del pranzo a smaniare senza dire una parola.
Bob
: A... a... a... avete perso il cliente?
Larry
: È ovvio che abbiamo perso il cliente! Bob, non puoi parlare a un uomo in quel modo e sperare di conservare il cliente. E se succede... Se dici una cosa del genere a un uomo, e lui mette giù la sua forchetta e ti dice: "Bob, hai
assolutamente
ragione. Ho fatto finta di sapere di cosa stavo parlando fin dal momento in cui mi sono seduto, e mi dispiace. Non per te, perché in fondo non ti devo niente, ma per me stesso. Perché vorrei essere il miglior essere umano possibile, e voglio essere onesto, sopra ogni altra cosa". Allora ti scordi del cliente, ti scordi di ogni cosa. Ti radi la testa, ti metti un saio color zafferano e vendi foto di quel tizio all'aeroporto, perché lui non ha nessuna paura, ne ha appena dato prova. Si merita di essere venerato.
Bob
: Wow!
Larry
: Wow è esatto, Bob. Wow riassume abbastanza bene.
Bob
: Non riesco a credere che tu gliel'abbia detto davvero.
Larry
: Fatti un grande favore.
Bob
: E cioè?
Larry
: Non diventare una di quelle persone.
Bob
: No, io non ho intenzione...
Larry
: Non voglio doverti affrontare un giorno come ho fatto con quel tizio. Ma lo farei, per il tuo bene, perché mi piaci.
Bob
: Certo.
Larry
: Tutto bene?
Bob
: Sì, devo solo andare in bagno.
Larry
: Ti preparo qualcosa mentre sei via?
Bob
: No, grazie, devo solo andare...
Phil
: Chi è che ti ha irritato?
Larry
: Non mi ha irritato nessuno. Sono solo un po' su di giri. Faremo affari questa sera. C'è profumo di affari nell'aria! Lo puoi sentire. È il tipo d'aria che fa crescere la lista clienti.
Phil
: C'è soltanto un cliente che conta per noi stasera.
Larry
: E acchiapperemo anche quello, vedrai. Fuller arriverà, entrerà da quella porta, si darà un'occhiata intorno, si sentirà così sopraffatto dal trovarsi al sedicesimo piano, dominando con lo sguardo tutta Wichita, come un antico signore che contempli i suoi domìni - così predice Larry - che dirà: "Venite a parlarmi di intraprendenza? Chiunque abbia la dotazione estetica necessaria a scegliere questo posto per un meeting, per forza avrà la giusta linea di lubrificanti per il mio stabilimento di Gary. Che cosa ci vuole per convincervi a vendermi tutto quello che potete? Quanto posso dare a voi personalmente? Vi voglio corrompere!"
Phil
: Farà questo discorso?
Larry
: Parola per parola. E sai che gli risponderò? Gli dirò: "Signor Fuller, lei ha perfettamente ragione. Noi abbiamo la linea di lubrificanti giusta per le sue esigenze. E sarei fiero di siglare personalmente il contratto, ma c'è una cosa che vorrei chiederle. Le chiedo un favore, perché ci si possa conoscere meglio".
Phil
: Che cosa?
Larry
: "Che lei prenda me come sua concubina, o Phil, se lo trova più attraente".
Phil
: Credi davvero che sceglierà noi?
Larry
: Deve, Phil.
Phil
: E se non lo fa?
Larry
: Se non sceglie noi?
Phil
: Già.
Larry
: Allora sai che facciamo? Domani mattina ci svegliamo, facciamo i bagagli, e prendiamo il primo aereo per casa. Vaghiamo per l'ufficio fino a verso le due e mezza, poi andiamo in bagno e ci impicchiamo con le cravatte.
Phil
: Hai idea di che faccia abbia?
Larry
: No. Tu?
Phil
: Neanche la più vaga.
Larry
: Forse Bob?
Phil
: Bob? Come fa Bob a sapere che faccia ha?
Larry
: Eh, già. Non importa. Una delle cose buone delle convention è che tutti... tutti i figli di Dio hanno il cartellino, soprattutto quelli come lui. Ce n'avrà uno speciale al neon, no? Dick Fuller. No? Presidente. Soprannome: "El Kahuna. Grande". Spero che abbia un anello, così glielo bacio. Phil, cos'è quello?
Phil
: Un attaccapanni.
Larry
: Lo so che è un attaccapanni. Che cosa ci fa qui?
Phil
: Per i cappotti.
Larry
: Ma chi vuoi che si porti il cappotto? Siamo tutti nello stesso albergo! Su, fuori, c'è già così poco spazio qua, dai.
Phil
: Io mi ero premunito. Se non c'era l'attaccapanni avresti detto: "Phil, dov'è l'attaccapanni?".
Larry
: Adesso sappiamo dov'è, in corridoio. Come starà andando di là?
Phil
: Non credo che stia tanto bene.
Larry
: Davvero? Com'è?
Phil
: Forse sono i nervi. Magari non sopporta i tuoi atteggiamenti.
Larry
: Cosa?
Phil
: Come cosa? L'hai affrontato col fucile spianato.
Larry
: Chi, io? No, facevamo due chiacchiere.
Phil
: È un bravo ragazzo.
Larry
: Certo che è un bravo ragazzo. Non sprecherei il mio tempo se non lo fosse. Se c'è una cosa che non ci serve è un altro viscidone nell'industria dei lubrificanti. E poi, mi ricorda noi per tanti versi.
Phil
: No, non è vero. Lui ti ricorda te.
Larry
: Sì, ma io ho preso da te, quindi tutto torna.
Phil
: Non mi va che si mettano a fare le interurbane.
Larry
: Beh, puoi detrarlo dal conto. Forse, chi lo sa, starà assaporando l'esperienza.
Phil
: Di andare in bagno?
Larry
: Sì. Tu ci sei già stato?
Phil
: No, perché?
Larry
: Oh, è fantasmagorico! È l'unica cosa che mi piace di questo posto. C'è un faretto puntato sopra il cesso, e ci sono specchi messi sui tre lati. Tu hai la possibilità di guardarti mentre ti pulisci il culo.
Phil
: È un tuo sogno nel cassetto?
Larry
: Credo che sia un'esperienza che dovremmo fare tutti una volta nella vita. Ti rendi conto di cosa avrebbero dato i faraoni d'Egitto per potersi guardare mentre si pulivano il culo? Molto, ma
non potevano, la tecnologia non era disponibile.
Phil
: Esistevano gli specchi.
Larry
: Ma sì, degli specchietti. Degli affaretti che tenevi in mano... Prova a guardarti, mentre pulisci il culo, con uno specchio che tieni in mano. Non... non puoi. Non riesci a vedere niente. Tanto vale che guardi qualcun altro, no? No, no, no, no, per vederti come si deve ci vuole una bella serie di specchi a parete. Allora sì che hai il quadro complessivo. Ti ricorda che non sei diverso da nessun altro quando andiamo al fondo. Ti dà un senso di umiltà.
Phil
: Se lo dici tu...
Larry
: La porta è bloccata.
Phil
: Chiamo giù e glielo dico.
Larry
: Oh, Cristo! Ehilà! Ti senti meglio, Bob?
Bob
: Sì, ho... soltanto un po' di nausea, ecco.
Larry
: Porter ti ha fatto lavorare di sotto tutto il giorno?
Bob
: Più o meno.
Larry
: Eri al bancone?
Bob
: Eh... sì.
Larry
: Ah, ecco. Dovevi dirgli di andare a farsi fottere. Io odio stare al bancone.
Bob
: L'ho trovato interessante.
Larry
: Qui non c'è un armadio!
Phil
: Per questo c'era l'attaccapanni.
Larry
: Beh, Bob, qualunque cosa è interessante per un po'. L'odontoiatria è interessante per un po', ma certe cose stufano in fretta.
Phil
: Ma quella è una cosa che va fatta.
Larry
: Ah! Ah! Eccoci qua, parole calate dall'alto. "Ma quella è una cosa che va fatta".
Phil
: Larry, fatti scroccare una sigaretta.
Larry
: Una volta te l'avrei offerta volentieri, ma ormai... ho smesso.
Phil
: Figurati se hai smesso!
Larry
: Lo giuro su Dio.
Phil
: Quando?
Larry
: Da un paio di mesi, e dovresti anche tu, se ci tieni alla salute.
Phil
: Vaffanculo, Larry, non sei mia moglie.
Larry
: Hai ragione, non sono tua moglie. E... Fai bene a puntualizzarlo, perché, data la nostra intimità, me lo dimentico a volte. Sai, Bob ha più buon senso di noi due messi insieme. Non hai mai fumato una sigaretta in vita tua, vero?
Bob
: No, in effetti.
Larry
: E scommetto che non bevi molto.
Bob
: Ogni tanto una birra, se capita.
Larry
: Ma niente di più forte, vero?
Bob
: No.
Larry
: E, correggimi se sbaglio, ma sarei pronto a giocarmici la paga, che mai in vita tua, mai, sei entrato in un locale di spogliarelli, sei salito sul palco, hai preso in braccio la spogliarellista, e te la sei scopata a sangue davanti a tutti quanti.
Bob
: Non ho fatto cosa?
Phil
: Gesù santo, Larry!
Larry
: Rispondi alla domanda. Sì o no?
Bob
: No. Io... io in quei posti non ci sono mai stato.
Larry
: Ecco, che ti dicevo? Dovresti fare domanda per la beatificazione. La concorrenza non è più dura come una volta, secondo me ti accettano. Sei cattolico?
Bob
: No.
Larry
: Episcopale?
Bob
: No.
Larry
: Allora che cosa?
Bob
: Battista.
Larry
: Ecco, questo è un problema. Ma pure loro avranno qualcosa di analogo per chi vive tutta una vita senza fare niente.
Bob
: No, a quanto mi risulta no.
Larry
: Beh, che diamine! Allora è ora di cambiare religione. Va' dove ti apprezzano, dove si può fare carriera. Fammi sapere se succede.
Bob
: Sarei il primo.
Larry
: Ricordati che l'idea è mia, ho i diritti sul merchandising: statuette di plastica, cose così. Dove vai?
Phil
: Faccio un salto al bar, sto via qualche minuto. Torno subito.
Bob
: Vengo con te.
Phil
: No, no, è meglio che resti qui. Ci vuole qualcuno che tenga d'occhio Larry, è capace di subaffittarsi la suite.
Larry
: Visto che vai giù, fèrmati al 15° piano e vedi cosa fa la gente che sa il suo mestiere. Sempre che tu possa reggere alla vergogna. E portami su qualche gambero! Che matto.
Bob
: Tu o lui?
Larry
: Lui. Mi fa morire dal ridere.
Bob
: Non è Phil che definirei matto qua dentro.
Larry
: Questo perché non lo conosci. Vuoi un bastoncino di carota?
Bob
: Da quanto lavorate insieme?
Larry
: Beh, dipende da come calcoli. Vuoi un bastoncino di carota?
Bob
: No, grazie.
Larry
: Secondo il tempo geologico, ci siamo appena incontrati. Se calcoli con gli anni dei cani, è una vita.
Bob
: Se facciamo in anni umani?
Larry
: Anni umani?
Bob
: Sì.
Larry
: Ci conosciamo da un po', perché me lo chiedi?
Bob
: Ho l'impressione che sia un tipo interessante.
Larry
: Ah, è un tipo in gamba. Bob, se stai cercando qualcuno da ammirare, prendi Phil, non quel coglione di Jim Young.
Bob
: Da quant'è che è divorziato?
Larry
: Non credo lo sia ufficialmente, credo sia ancora in attesa, ma non me lo chiedere perché non lo so.
Bob
: È un peccato che debba divorziare.
Larry
: Guarda, non ti devi rammaricare, Insomma, avrà fatto questa scelta per guadagnarci qualcosa.
Bob
: E che cosa?
Larry
: La sua libertà, credo.
Bob
: Comunque, si deve rinunciare a troppo.
Larry
: Certe volte ti devi tagliar via le gambe per sfuggire alle trappole della vita.
Bob
: Forse sì.
Larry
: Phil è cambiato tanto negli ultimi due anni. E on parlo solo del divorzio.
Bob
: Davvero? In che senso?
Larry
: Vedi, lui prima era... Non lo so. Era entusiasta. Il mondo era un posto meraviglioso e lui era felice di starci.
Poi, da un giorno all'altro, non avresti detto di parlare con la stessa persona, come se qualcuno lo avesse sgonfiato.
Avevi l'impressione che da un momento all'altro, potesse tirare fuori una pistola e spararsi. Aveva ancora un bell'aspetto, distinto, solo che... non lo so, avevo la sensazione che qualcosa dentro di lui si fosse... disfatto.
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
Siamo
assolutamente
separati dai coatti comuni, la cui vita non saprei descriverti con brevi tratti: ricordi la novella di Kipling intitolata: Una strana cavalcata nel volume francese L'uomo che volle essere re. Mi è balzata di colpo alla memoria tanto mi sembrava di viverla. Finora siamo 15 amici. La nostra vita è tranquillissima: siamo occupati a esplorare l'isola che permette di fare passeggiate abbastanza lunghe, di circa 9-10 chilometri, con paesaggi amenissimi e visioni di marine, di albe e di tramonti meravigliosi: ogni due giorni viene il vaporetto che porta giornali, e amici nuovi, tra i quali il marito di Ortensia che ho avuto tanto piacere di incontrare. Ustica è molto più graziosa di quanto appaia dalle cartoline illustrate che ti invierò: è una cittadina di tipo saraceno, pittoresca e piena di colore.
[a Tatiana, 9 dicembre 1926]
Antonio Gramsci
Cit. da
Lettere dal carcere
Frasi di Antonio Gramsci
Wendy
: Jack! Oh, Jack, sei qui, grazie a Dio! Jack! C'è qualcun altro, qui nell'albergo. C'è una pazza in una delle camere, capisci? Ha cercato di strangolare Danny!
Jack
: Cos'è, ti sei fottuta il cervello?
Wendy
: No, è la verità, ti giuro! Davvero. È stato Danny a dirmelo. Si è infilato in una camera da letto perché c'era la porta aperta, quando è entrato nel bagno c'era quella pazza. E ha cercato di strangolarlo!
Jack
: Che numero di stanza?
Annunciatore
: Dal Canale 10 di Miami vanno ora in onda le ultime notizie, con Glenn Rinker e la premiata redazione del Canale 10.
Glenn Rinker
: Qui è Glenn Rinker con le notizie del Canale 10. Mentre a Miami continua l'eccezionale ondata di calore in pieno inverno, con temperature oltre i 30 gradi centigradi, al centro e nelle zone delle Montagne Rocciose continua a nevicare. Nel Colorado, sono caduti più di 30 centimetri di neve in poche ore, stanotte. Raggiungere le zone montane è
assolutamente
impossibile. Tutti gli aeroporti sono stati chiusi al traffico, molti i tratti ferroviari bloccati dalla neve. Le strade principali tutte impraticabili. Dispacci dal Colorado ci hanno riferito che almeno tre sono le persone morte di freddo, bloccate dalla neve. Si attende che il governatore dichiari l'emergenza meteorologica. È stato richiesto l'intervento della Guardia Nazionale per rendere di nuovo percorribili i tragitti montani. Sono previste altre nevicate, accompagnate da venti gelidi e temperature sotto zero. Nella parte meridionale della Florida, abbiamo proprio il problema opposto: caldo e umidità sono in aumento, le spiagge affollatissime. La temperatura dell'acqua alla spiaggia è intorno ai quindici gradi, i mari sono calmi, non si registrano per ora, per fortuna...
Donna
: Ah, ah, ah, ah, ah! Ah, ah, ah, ah...
Segreteria
: Siamo spiacenti ma le vostre chiamate non possono essere inoltrate. Se avete problemi, vi preghiamo di rivolgervi al centralino. Siamo spiacenti ma le vostre chiamate non possono essere inoltrate. Se avete problemi, vi preghiamo di rivolgervi al centralino.
Dal film:
Shining
Scheda film e trama
Frasi del film
Wendy
: È fantastico quanta attività c'è ancora, oggi.
Ullman
: Sì, i clienti e gran parte del personale se ne sono andati ieri, ma l'ultimo giorno è sempre più indaffarato. Vogliono partire tutti prima che sia possibile. Per le cinque di questa sera vi sembrerà che qui non ci sia mai stato nessuno.
Wendy
: Come la nave fantasma, eh?
Ullman
: Eh, eh, sì.
Halloran
: Tu lo sai perché sapevo che ti chiamano Doc? Tu hai capito, vero, che voglio dire? Sai, mi viene in mente quando ero ancora bambino. Mia nonna e io riuscivamo a fare delle lunghe conversazioni e senza mai aver bisogno di aprire la bocca. Diceva che era lo "shining", la luccicanza. E per molto tempo io credevo che eravamo solo noi due ad averla, la luccicanza. Proprio come tu credi di averla tu e basta. Ma ce l'hanno anche tanti altri, invece, solamente che forse non lo sanno, oppure non ci credono. Da quanto tempo hai capito di averla? Avanti, perché non ne vuoi parlare?
Danny
: Perché non devo parlarne.
Halloran
: Ma chi ti ha detto che non devi parlarne?
Danny
: Tony.
Halloran
: Chi è Tony?
Danny
: Tony è... è il bambino che sta nella mia bocca.
Halloran
: E Tony è quello che... ti dice le cose?
Danny
: Sì.
Halloran
: E com'è che te le dice?
Danny
: È come quando di notte faccio i sogni. Lui mi fa vedere le cose. Ma quando mi sveglio, però, io non mi ricordo esattamente tutto.
Halloran
: Senti, mamma e papà sanno per caso di Tony?
Danny
: Sì.
Halloran
: Sanno anche quello che ti dice?
Danny
: No, Tony m'ha detto che loro non devono saperlo.
Halloran
: E Tony cosa ti ha detto a proposito di questo posto? A proposito dell'Overlook Hotel?
Danny
: Non lo so.
Halloran
: Avanti, cerca di sforzarti, Doc. Pensaci.
Danny
: Qui c'è qualcosa di malefico?
Halloran
: Beh... Quando capita qualcosa di brutto, a volte restano delle tracce di quello che è avvenuto. È come... come quando brucia il pane dei toast. Vedi, certe cose che succedono lasciano tante tracce di quello che è accaduto. Ma sono tracce che non tutti possono vedere, ma solamente quelle persone che hanno la luccicanza, solo loro. Così come riescono a vedere quello che potrà avvenire. Oppure gli è possibile rivivere degli avvenimenti di tanto tempo fa. Io credo che qui, in questo posto, siano successe, sì, qui, proprio in questo hotel, attraverso gli anni, tante cose non proprio giuste.
Danny
: Mi parli della camera 237?
Halloran
: La camera 237?
Danny
: Tu hai paura della camera 237.
Halloran
: No, non ne ho.
Danny
: Mister Hallorann, che cosa c'è nella camera 237?
Halloran
: Niente! Non c'è niente, nella camera 237! Ma tu non devi andarci
assolutamente
, lì dentro, non devi comunque. Devi restarne lontano, Danny. Sono stato chiaro? Restane lontano!
Dal film:
Shining
Scheda film e trama
Frasi del film
Ullman
: Le hanno spiegato quelli di Denver, pressappoco in che consiste il suo lavoro?
Jack
: Si sono tenuti molto sulle generali.
Ullman
: Ah. Beh... L'inverno qui può essere incredibilmente rigido. Il suo compito quindi è cercare di limitare i danni che ne potrebbero derivare e il deprezzamento conseguente. Quindi, prima cosa, tenere in funzione i boiler, riscaldare le varie parti dell'albergo, un'ala al giorno, naturalmente, fare le piccole riparazioni necessarie qua e là, in modo che non ci si ritrovi poi di fronte a problemi più seri.
Jack
: Hm-hm. Beh, se è tutto qui, non mi spaventa.
Ullman
: In effetti, come lavoro non è pesante. L'unica cosa è che si può sentire un forte senso d'isolamento, durante l'inverno.
Jack
: Beh, se può farle piacere, è quello che stavo cercando. Un po' di isolamento, perché... perché sono lì lì per partorire un romanzo e quindi... cinque mesi di pace sono proprio quello che ci vuole.
Ullman
: Hm! Sono contento, Jack. Mi preoccupavo, perché per molte persone... l'isolamento... e la solitudine... a volte possono rappresentare un problema.
Jack
: Non per me.
Ullman
: E sua moglie e suo figlio saranno contenti, pensa?
Jack
: Entusiasti!
Ullman
: Bene. Bene. Prima che il nostro Bill la porti via, c'è un'altra cosa di cui ho il dovere di parlarle. Non vorrei sembrarle melodrammatico, ma molti però lo hanno preso come un buon motivo per non accettare questo lavoro.
Jack
: Affascinante!
Ullman
: Devo supporre che non le hanno detto niente circa la tragedia che abbiamo avuto nell'inverno del 1970, vero?
Jack
: No che non me l'hanno detto.
Ullman
: Ecco: quello che era qui prima di me. aveva preso un certo Delbert Grady come custode per l'inverno. E Grady si portò appresso la moglie e due ragazzine sugli otto anni. Aveva buonissime referenze, ottime informazioni. Mi hanno detto che sembrava un individuo
assolutamente
normale, da ogni punto di vista. Peccato che ad un certo punto, durante l'inverno gli dev'essere venuto una specie di fortissimo esaurimento nervoso. Ha perso il lume e... Ha fatto a pezzi tutta la famiglia. Con l'accetta. Li ha piazzati bene in ordine in una delle stanze dell'ala di là, e poi si è messa la doppietta in bocca. Hm... La polizia... loro dissero che era un attacco di quella che una volta si chiamava "febbre del chiuso", una specie di claustrofobia che viene quando ci si trova in tanti chiusi insieme per un lungo periodo di tempo.
Jack
: Beh, certo, è... curiosa, come storia.
Ullman
: Eh, eh, eh, sì che lo è. A dire il vero a me sembra impossibile che sia avvenuta qui. Ma è così, e credo che lei comprenderà perché volevo che ne fosse informato.
Jack
: Me ne rendo conto, certo. E adesso è anche chiaro perché quelli di Denver hanno lasciato che fosse lei a parlarmene, eh, eh, eh.
Ullman
: Eh, eh, eh, beh, è ovvio, che ci sono molte persone che magari non vogliono stare sole in un posto dove è accaduta una cosa del genere.
Jack
: Può stare tranquillo, Mr. Ullman, sono cose che non succedono a uno come me. E per quanto riguarda mia moglie, le assicuro, rimarrà
assolutamente
affascinata quando le racconto quello che lei mi ha detto. Wendy è appassionata di film dell'orrore, di storie di spettri.
Dal film:
Shining
Scheda film e trama
Frasi del film
Non sono una persona speciale. Sono un uomo normale con pensieri normali e una vita normale. Non ci sono monumenti dedicati a me, il mio nome sarà dimenticato. In una cosa sono riuscito in maniera
assolutamente
eccezionale. Ho amato una donna con tutto il cuore e tutta l'anima. Per me questo è sempre stato sufficiente.
Noah Calhoun
Dal film:
Le pagine della nostra vita
Scheda film e trama
Frasi del film
Jennifer
: Questi qui possono dirti che cos'è quel tabulato?
David
: Sì, probabilmente l'hanno inventato loro per primi. Eh, vuoi aspettare qui?
Jennifer
: Perché?
David
: Perché questi qua a volte si innervosiscono.
Jennifer
: Okay.
David
: Jim.
Jim Sting
: Ah, Lightman.
Melvin
: Salve, Lightman!
David
: Vorrei che dessi un'occhiata qui.
Melvin
: Ehi, che cos'è?
David
: Volevo che lo vedesse Jim.
Melvin
: Caspita, dove l'hai trovato?
David
: Cercavo di penetrare nella Protovision. Volevo vedere il programma dei nuovi giochi.
Jim
: Me lo dai, per favore?
Melvin
: Aspetta, Jim, non ho ancora finito.
Jim
: Non mi avevi detto di dirti quando eri sgarbato e insensibile? Te lo ricordi? Lo sei proprio adesso. "Guerra chimica totale" e "Guerra termonucleare globale". Questo non proviene dalla Protovision.
Melvin
: Puoi scommetterci. Chiedigli da dove proviene, Jim, dai, chiediglielo.
David
: Te l'ho già detto.
Melvin
: È roba militare. Decisamente militare. Probabilmente è anche segreta.
David
: Ah. Sì, ma se è militare, perché ci sono giochi come gli scacchi e il black jack?
Jim
: Forse perché sono i giochi che insegnano la strategia di base.
David
: Jim, come ci entro in quel sistema? Voglio fare quei giochi.
Melvin
: Non dovresti proprio vederla quella roba. Quel sistema forse contiene un algoritmo codificato. Non riuscirai mai ad entrare.
David
: Io sono convinto che non tutti i sistemi siano
assolutamente
sicuri. Scommetto che Jim ci riuscirebbe.
Melvin
: Sì? Io scommetto di no.
David
: E io scommetto di sì.
Jim
: Beh, non penetrerai la sicurezza principale, ma ti puoi creare una backdoor.
David
: Che cos'è?
Melvin
: È incredibile, Jim. Quella ragazza sta lì ad ascoltare, e tu parli della nostra backdoor!
Jim
: Brutto pezzo d'idiota! Brutto pezzo d'idiota! Le backdoor non sono un segreto!
Melvin
: Eh, sì, ma, Jim, gli stai svelando i trucchi migliori.
Jim
: Non sono trucchi!
David
: Che cos'è una backdoor?
Jim
: Beh, quando progetto un sistema inserisco sempre una semplice parola di accesso che conosco soltanto io. In questo modo, quando voglio di nuovo inserirmi, ho un bypass per qualsiasi sicurezza sia stata aggiunta. Ecco di che si tratta.
David
: E allora?
Jim
: Okay, se vuoi proprio inserirti scopri più che puoi sul tizio che ha progettato il sistema.
David
: Andiamo! Non ne conosco neanche il nome.
Melvin
: Però, quanto siete scemi! Siete proprio scemi. Io ho già trovato la soluzione. L'ho trovata da solo.
David
: Ah sì, Malvin? E che faresti?
Melvin
: Il primo gioco dell'elenco, David. Devi cominciare dal Labirinto di Falken, eh!
[...]
David
: Il labirinto di Falken. Poker e armageddon, di Stephen Falken e John McKittrick. Falken, Stephen. Pubblicazioni. Giugno 1973. Deceduto.
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
Io sono nato con il rock: il mio primo disco, "Mu"
[del 1972]
, era proprio un'opera rock, un genere che ho sempre molto amato, anche se poi sono andato in un'altra direzione. Però col melodico ho sempre cercato di unire le due cose: anche in Notre Dame de Paris ci sono parti molto melodiche ma anche altre che sono
assolutamente
ritmiche, e in Giulietta e Romeo ancor di più.
Riccardo Cocciante
Frasi di Riccardo Cocciante
Maya
: Va
assolutamente
potenziato il servizio di sorveglianza su quell'uomo
[Abu Ahmad]
!
Jospeh Bradley
: Non è previsto un servizio di sorveglianza su di lui. Hanno appena cercato di far saltare in aria Time Square e tu mi vieni a parlare di un presunto corriere di Al-Qaida il cui nome è stato fatto da un detenuto 7 anni fa?!
Maya
: E'la chiave per arrivare a bin Laden!
Jospeh Bradley
: Me ne frego di arrivare a bin Laden. Io mi preoccupo del prossimo attentato, tu lavorerai alle cellule americane di Al-Qaida adesso. Proteggiamo la nazione!
Maya
: E' bin Laden la mente per gli attentati al nostro paese! Sai, se non fosse per lui Al-Qaida continuerebbe ad essere concentrata altrove; se vuoi davvero proteggere il nostro paese devi catturare bin Laden!
Jospeh Bradley
: Lui non l'ha mai visto bin Laden!! Quello è un affiliato di Al-Qaida che agisce da solo, cazzo! Sono 4 anni che nessuno parla con bin Laden, è fuori dai giochi. Potrebbe anche essere morto, cazzo! Magari è davvero morto, cazzo! Ma invece tu che fai? Dai la caccia a un fantasma mentre la rete terroristica ti cresce intorno!
Maya
: Tu vuoi solo che io becchi un qualsiasi Mullah che non conta niente così riuscirai a mettere sul tuo curriculum che quando eri in Pakistan hai preso un terrorista, ma la verità è che tu non lo conosci il Pakistan!!! E tu non conosci Al-Qaida!!! Tu dammi gli uomini che io ho chiesto per seguire questa pista, o l'unica cosa che aggiungerai al curriculum sarà quella di essere il primo capo di una base a comparire davanti al Congresso per aver bloccato gli sforzi per catturare o uccidere bin Laden!!!!
Jospeh Bradley
: Tu hai perso la testa, ormai.
Maya
: 4 agenti in un luogo sicuro a Rawalpindi, e 4 in luogo sicuro a Peshawar. O li mandi lì o mi rispedisci a Washington e spieghi tu al direttore perché l'hai fatto.
Dal film:
Zero Dark Thirty
Scheda film e trama
Frasi del film
Ophelia
: 40 e 2. E quindi te ne resti a letto, va bene?
Louis
: Quello si è trasferito a casa mia, mi ha rubato il posto! Devo fare qualcosa!
Ophelia
: Resta qui.
Johnny
: Sono le dieci, e il tuo Johnny è qui.
Ophelia
: Oh, senti, bello, mi dispiace. Ma è arrivata mia madre all'improvviso dal paese. Facciamo sabato prossimo? Oh, questi sono per me? Grazie. Dove vuoi andare?
Louis
: Tu hai compagnia. Gli affari sono affari. Vado a fare un giretto. Un po' di aria fresca mi farà bene.
Ophelia
: Stai giù.
Louis
: Mi dispiace che tu abbia dovuto annullare il tuo appuntamento. Che stai facendo? Eh? Ah, Ophelia, non ci crederai ma mi sento già meglio. Sei stata cosi gentile con me.
Ophelia
: Io sto solo proteggendo il mio investimento. Nient'altro. Adesso cerca di dormire. 37,9. Tu non ti alzi finché non ti è scesa, d'accordo?
Louis
: Io mi sento bene, e poi ti ho già dato abbastanza disturbo. Tu devi lavorare, Ophelia, e pure io.
Ophelia
: Nessuno lavora la sera di Natale. Ora vado a fare la spesa, poi torno e preparo una bella cenetta, Louis. Tu intanto leggi il giornale.
Louis
: Il nuovo direttore elettrizza la Duke & Duke. Ah! È Natale, eh? Gli farò uno di quei regali di Natale che non se ne dimenticherà mai!
Impiegata
: E la mamma ci ha creduto.
I Impiegato
: Ho perso venti chili.
II Impiegato
: Si vede, no?
Randolph
: Ah, sì? Sì, certo. Abbiamo voluto dare un taglio con il passato. Ah, ah, ah! Ah, Valentine, dove sei stato? Il party è gia cominciato.
Billy Ray
: Ho del lavoro da finire in ufficio, signor Duke.
Randolph
: È la notte di Natale e Valentine vuol continuare a lavorare, Mortimer. Ti scriverò una cartolina da Stoccolma, quando mi daranno il premio Nobel.
Mortimer
: L'esperimento è in due parti, se ben ricordo. L'altro individuo dovrebbe trasformarsi in un criminale. Non aveva detto che ha del lavoro da fare, Valentine?
Billy Ray
: Si, signore. Volevo sapere cos'era quest'assegno di diecimila dollari per un certo Clarence Beeks.
Mortimer
: Ah, dia qua, me ne occupo io, Valentine.
Billy Ray
: Non mi ricordo di nessun Clarence Beeks che lavori per la ditta, signor Duke.
Mortimer
: È stato prima che lei venisse a lavorare per noi, Valentine. E siamo anche riusciti a restare in affari per 47 anni prima del suo arrivo.
Randolph
: Beva qualcosa, Valentine, e buon Natale.
Impiegato
: Buon Natale, signor Duke.
Mortimer
: Cosa?
Impiegato
: Buon Natale.
Mortimer
: Oh. Ah, sì, sì, sì. Buon Natale, buon Natale.
Louis
: Oh, oh, oh, oh!
Billy Ray
: Lei che cosa sta facendo qui?
Louis
: Randolph, Mortimer, venite qui, presto! Sùbito! L'ho preso, finalmente!
Billy Ray
: Chi è lei?
Louis
: L'ho colto con le mani nel sacco.
Mortimer
: Winthorpe! Ma... ma come? Sei tu?
Louis
: Sto eseguendo un arresto da privato cittadino. Quest'uomo è uno spacciatore di droga. Guardate, guardate qui nel cassetto del suo ufficio. Ha le droghe più delittuose: spinelli alla marijuana, pillole, allucinogeni, valium, pillole gialle, pillole rosse, macinino per cocaina, siringhe assortite... È lui lo spacciatore, non io.
Billy Ray
: Quando sono entrato qui l'ho scoperto che metteva questa roba nella mia scrivania. È ovviamente un puerile tentativo per incastrarmi.
Louis
: Incastrare te? Beh, qui siamo di fronte al maiale che dà del porco alla colomba!
Billy Ray
: Quest'uomo è uno squilibrato. Io chiamo la sorveglianza.
Louis
: Metti giu quel telefono!
Billy Ray
: Pronto, sorveglianza? Buon Natale a tutti!
Louis
: Hai cercato di derubarmi. Mi molli la droga, mi rubi la casa, la macchina, il posto! Io questo lo ammazzo, quant'è vero Iddio!
Billy Ray
: Ehi, senti, amico, qui c'e stato un bel malinteso, okay? Io non c'entro niente con la tua casa, la tua auto, il tuo posto. Ti dispiace mettere via quella pistola? Chiedilo ai Duke.
Randolph
: Metti via quell'arma immediatamente, Winthorpe. Sarai mica ammattito!
Louis
: Fermo, sacco di merda!
Randolph
: Mi rendo conto che tutta quest'esperienza dev'essere piuttosto... sconvolgente.
Mortimer
: Winthorpe, non te ne andare. Possiamo spiegarti tutto!
Louis
: Sì, ve ne pentirete! Ve ne pentirete tutti molto, molto, molto amaramente! Aaah!
Randolph
: Eh, povera creatura disgraziata. Lo abbiamo colto a rubacchiare al nostro club. Si è appropriato di fondi, vendeva droga. È arrivato persino a travestirsi da Babbo Natale. Una faccenda veramente squallida.
Mortimer
: Non riesco a capire come Winthorpe sia potuto cadere così in basso. Strano.
Billy Ray
: Non sono affari miei, però quel pazzo dovrebbe stare in prigione.
Mortimer
: Adesso è disoccupato, Valentine.
Billy Ray
: Non è una buona ragione, Mortimer.
Randolph
: È in bolletta completa. Magari sarà anche affamato.
Billy Ray
: Ma i soldi per la droga, quelli ce li ha. Non si può essere teneri con gente di quel genere. Dia retta a me, so quello che dico, Randolph.
Randolph
: Avanti, paga, Mortimer, ho vinto la scommessa.
Mortimer
: Tieni, un dollaro.
Randolph
: Ah, ah, ah! Abbiamo preso uno psicopatico perfettamente insignificante come Valentine, e lo abbiamo trasformato in un dirigente di successo. E nello stesso lasso di tempo abbiamo trasformato un uomo onesto e lavoratore in uno spostato, un violento e potenziale assassino. Ah, ah, ah! Allora, come facciamo riprenderci Winthorpe e rimandare Valentine nel suo ghetto?
Mortimer
: Io non voglio riprendere Winthorpe dopo quello che ha fatto.
Randolph
: Vorresti dire che dovremmo tenerci Valentine come direttore generale?
Mortimer
: E tu credi veramente che io terrei uno sporco negro a dirigere gli affari della nostra famiglia, Randolph?
Randolph
: Tu non potresti, vero? Non me lo terrei neanche io. Però credo che per scambiare i loro ruoli dovremmo aspettare di ricevere quel rapporto sui raccolti la notte di Capodanno.
Mortimer
:
Assolutamente
, non avrebbe senso cambiare rotta fino ad allora.
Randolph
: E se il signor Beeks farà quello per cui lo abbiamo pagato, sono sicuro che passeremo un felicissimo anno nuovo.
Mortimer
: Esattamente.
Mortimer e Randolph
: Ah, ah, ah, ah, ah!
Billy Ray
: Ehi, Winthorpe! Winthorpe!
Louis
: Aaah!
Billy Ray
: Ehi! Ehi, Winthorpe! Winthorpe! Winthorpe! Ehi! Scusi, buon Natale. Ehi, ehi, ehi, ehi! Uh! Taxi!
Ophelia
: Ciao, Louis, buon Natale. Louis? Ho una bella sorpresa per te quando esci dal bagno.
Billy Ray
: Mi scusi. La porta era aperta. Mi dispiace disturbarla, ma sto cercando Louis Winthorpe. Abita qui, vero?
Ophelia
: Aspetti un momento, torno subito. Louis! Louis, apri la porta! C'è Valentine! Louis! Louis! Louis!
Dal film:
Una poltrona per due
Scheda film e trama
Frasi del film
Muffy
: ... è scivolato sopra una palla.
Tutti
: Ah, ah, ah!
Andrew
: Guardate chi c'è. Mio Dio, non è possibile.
Louis
: Ah, eccovi qua.
Penelope
: Oddio, sto per sentirmi male.
Todd
: Sta' tranquilla, passerotto, ci penso io. Sta' tranquilla.
Louis
: Todd, Harry, Andrew, Philip. Salve. Ragazze. La cosa vi può sembrare decisamente orribile, ma ci tenevo molto ad assicurare tutti voi, che siete miei amici, che sono
assolutamente
innocente. Che mi batterò per questo malinteso fino in fondo. Qualcuno vuole rovinarmi, e io so di chi si tratta. Quello che è importante è che possa contare su di voi, quali testimoni della mia moralità. Ehm... penserò io stesso alla mia difesa. Ehm, ecco, io avrei bisogno di un centinaio di dollari. C'è... c'è qualcuno di voi disposto a darmeli, fino a dopo l'udienza?
Todd
: Francamente, Winthorpe, e credo di poter parlare a nome di tutti noi, io lo trovo di un incredibile cattivo gusto che tu venga a metterci tutti così in imbarazzo.
Louis
: Io sono sempre un socio di questo club. No, eh?
Penelope
: Guarda che nessuno vuole comprare la tua droga qui, Louis. Perché non te ne vai? E di corsa.
Dal film:
Una poltrona per due
Scheda film e trama
Frasi del film
Poliziotto
: Avanti, vieni! Avanti!
Arrestato
: Voi non sapete con chi avete a che fare! Lasciatemi! Un giorno ve ne pentirete! Io sono uno che non perdona!
Billy Ray
: Posso suggerirle l'uso del manganello?
Poliziotto
: Ma va' al diavolo!
Arrestato
: No! Lasciatemi! No!
Poliziotti
: Avanti, cammina! Cammina!
Randolph
: Signor Valentine! Potrebbe concedermi un momento?
Billy Ray
: Ehi, ma io vi conosco già a voi due.
Randolph
: Venga dentro, fa un bel calduccio qui!
Mortimer
: Whisky, tutto quello che vuole.
Billy Ray
: Ah, belli, io non mi faccio mica fregare due volte, eh? Volete farmi salire e poi mi fate arrestare per furto d'auto.
Randolph
: Perché dovremmo farlo, signor Valentine? Siamo noi che abbiamo versato la cauzione per lei, no?
Mortimer
: Eh, eh, eh, eh!
Randolph
: Ah, ah! Ah, ah, ah! Eh, eh, eh!
Billy Ray
: Ehi, dite un po'. Ma voi due chi siete? Che cosa volete da me?
Randolph
: Vogliamo aiutarla, signor Valentine. Mio fratello e io dirigiamo un programma finanziato privatamente per riabilitare le persone culturalmente svantaggiate. Noi vorremmo fornirle una casa tutta sua, un'auto, un generoso conto in banca e un impiego nella nostra compagnia.
Mortimer
: La faremo iniziare con ottantamila dollari l'anno.
Billy Ray
: Ottantamila dollari?
Mortimer
: Hm-hm.
Billy Ray
: Scusate un attimo. Eh, eh, eh, eh! Che cos'è, uno scherzo del cazzo? Eh, eh, eh! Ah, ho capito, sono due finocchi questi. Tu che sei colorato come me che ne pensi? Grazie, sei stato molto prezioso. Eh, eh, eh! Ehi, giovanotti, come la mettiamo con la polizia?
Randolph
: Abbiamo fatto ritirare la denuncia, signor Valentine.
Mortimer
: Lei ora è un uomo libero, Valentine. Possiamo fermarci subito, e lei può anche abbandonarci per sempre.
Billy Ray
: Ah, no. No, mi sa che mi trattengo ancora un po' con voialtri, sì.
Randolph
: Ottimo! Io sono Randolph Duke.
Billy Ray
: Tanto lieto, Randy, è un piacere.
Randolph
: Mio fratello minore, Mortimer.
Billy Ray
: Ehi, Morty, come va, eh? Eh, eh, eh, eh! Billy Ray Valentine, Capricorno. Eh, eh! Randolph, eh? Insomma, come Randolpho Valentino, giusto?
Randolph
: Ehm, sì. Sì, più o meno.
Billy Ray
: Eh, sì, eh!
Randolph
: Valentine, siamo arrivati.
Billy Ray
: Come va? Ehi, Randy, Morty. È forte qui, è forte un sacco.
Randolph
: Valentine...
Billy Ray
: Ah, Billy Ray.
Randolph
: Valentine, questo è Coleman. Si occuperà delle sue necessità giornaliere.
Coleman
: Vuole darli a me, signore?
Billy Ray
: Sì, e tu che cosa mi dai in cambio?
Coleman
: Ehm... Allora la sua giacca, signore?
Billy Ray
: Ah, sì, questa è una giacca, ed è mia.
Mortimer
: Coleman è qui per avere cura di lei, è il suo domestico.
Coleman
: Posso prendere...
Billy Ray
: Ah, sciò, pussa via!
Mortimer
: Valentine gradirebbe molto fare un bel bagno caldo e infilarsi qualcosa di molto molto comodo. Non è vero, caro Valentine?
Billy Ray
: Sì, eh?
Coleman
: Idromassaggio, signore?
Billy Ray
: Ecco, lo sapevo che eravate tutti finocchi! A me le mani addosso non me le mettete!
Coleman
: Si tratta di un massaggio con un getto d'acqua. Credo che sarà di suo gusto.
Billy Ray
: Ehi! Che belle bollicine! Quando ero piccolo, per fare l'idromassaggio sparavo certe bombe dentro la vasca! Che bello! Eh, eh, eh, eh, eh! Bollicine! Ah, ah, ah! Sparo bombe in vasca! Tu-du-du-du-du! Ehi!
Mortimer
: Che cosa sta facendo là dentro?
Coleman
: Sta... cantando, signore.
Randolph
: I negri sono gente molto musicale, vero?
Coleman
: Ehm... cosa devo fare con questi... questi vestiti, signore?
Mortimer
: Li mandi in lavanderia. Dovrà avere qualcosa da mettersi quando tornerà nel ghetto, quando avrò vinto la scommessa.
Randolph
: Allora, Valentine, che gliene pare?
Billy Ray
: Mi piace, Randy, è molto carino. Mi piace come hai messo gli specchi e tutti quei quadretti là sopra. Proprio bellino, mi piace. Quegli specchi sono proprio molto chic.
Mortimer
: Io credo che Valentine non abbia capito, Randolph.
Billy Ray
: Oh, Morty, io ho capito e come!
Randolph
: Valentine?
Billy Ray
: Sì.
Randolph
: Questa casa è sua.
Billy Ray
: Ah-ah, certo.
Randolph
: A-a-appartiene a lei.
Billy Ray
: Già, è tutta roba mia. Bella la mia casa, molto carina. Io ho gusto per l'arredamento. Mi piace.
Randolph
: Tutto quello che vede in questa stanza è suo adesso.
Billy Ray
: Ho capito, è roba mia.
Randolph
: È sua proprietà personale.
Billy Ray
: Come no, è tutta personale.
Randolph
: Lei capisce?
Billy Ray
: Questo è mio, per esempio. Carino, no? Eh? Lo sai cos'è che mi piace di più di casa mia, Randy? Le tende. Guardate le tende. L'ho proprio arredato bene questo posto, vero, amici? È proprio la fine del mondo. Mi piace un sacco. Anche quest'armadietto. Bellissimo. E magari io potrei avere questo televisore gratis, non è vero, Randy?
Randolph
: Esatto.
Billy Ray
: Ah-ah, e tutto quello che c'è qui è mio, eh? E quindi anche lo stereo è mio e gratis, eh?
Randolph
:
Assolutamente
.
Billy Ray
: Oh, troppa grazia Sant'Antonio. Ma io le capisco queste cose, Randy. Lo sai perché? Queste cose in genere mi capitano tutte le settimane.
Mortimer
: Questa e casa sua. Questo... sono tutte sue proprietà personali, queste. Non farebbe altro che rubare qualcosa a se stesso, chiaro, Valentine?
Billy Ray
: Ho capito. Voi prima mi fate sbattere in galera, giusto? E poi mi portate fuori e cominciate a dire frescacce come "questa è casa tua, questo è il tuo tappeto personale", e magari mi direte pure che quello è il mio schiavo personale.
Randolph
: Io capisco che cosa prova, Valentine, ma il fatto rimane. Tutto questo è suo. Lei può farne tutto quello che desidera.
Billy Ray
: Questa è roba mia, sto in casa mia, eh? Ci posso fare quello che voglio con questa roba, giusto? Questo... questo è un vaso mio, no, giusto? Questo è il vaso di Billy Ray, vero? Io sono il padrone del vaso, e ci posso giocare come gli Harlem Globetrotter se voglio, giusto? Lo volete vedere un palleggio alla Lemon? Scusatemi, mi dispiace tanto.
Randolph
: Non deve dispiacersi per noi. Quello era un vaso suo.
Billy Ray
: Era un vaso da quattro soldi, vero? Un falso, dico bene?
Randolph
: Credo che lo abbiamo pagato 35mila dollari. Ma mi sembra di ricordare che lo stimammo 50mila dollari per la compagnia di assicurazioni. Ah, ah, ah, ah! Vedi, Mortimer? Valentine ci ha già fatto guadagnare ben quindicimila dollari. Ah, ah, ah, ah!
Mortimer
: Sì.
Coleman, Mortimer e Randolph
: Ah, ah, ah, ah!
Billy Ray
: Ah, ah, ah, ah! Volete che vi rompa qualcos'altro?
Coleman, Mortimer e Randolph
: No!
Billy Ray
: Ah, ah, ah, ah!
Dal film:
Una poltrona per due
Scheda film e trama
Frasi del film
Billy Ray
: Ehi, pupa, come va? Stai un po' con me? Guarda che gli uomini senza gambe vanno di moda oggi, sono fortissimi. Ma no, dico sul serio, non hai visto "Porgy and Bess"? Non sai che ti perdi! Te lo dico io! Peggio per te! Chi è? Chi è? Che volete?
Agente Pantuzzi
: Polizia. Ci sono reclami su certi farabutti che vanno in giro fingendo di essere ciechi e storpi.
Billy Ray
: Ah, io vi aiuterei volentieri ma ho perso la vista quando ho messo il piede su una mina in Vietnam nel '72. È stata un'esperienza terribile.
Agente Reynolds
: Sei stato in Vietnam? Anche noi. Dove?
Billy Ray
: Oh... Io stavo a Sang Bang... Ding Dong... Don Din... Sono stato un po' dappertutto, in un sacco di posti, in un sacco di posti, in un sacco di posti.
Agente Reynolds
: In quale unità eri?
Billy Ray
: Ah, stavo con i berretti verdi, squadre di unità speciale... Comando tattico aerotrasportato specialistico. Poi... poi con l'unità di battaglione, però era una cosa segreta, una cosa segreta, io ero l'agente arancio, io mi chiamavo in codice così, agente speciale arancio, mi chiamavo così, mi chiamavo.
Agente Pantuzzi
: Aerotrasportato, eh?
Billy Ray
: Io ci vedo! Io ci vedo! E ho anche... ho anche le gambe! Io... Oddio, guardate, ho due gambe! Riesco a camminare! Gesù! Miracolo, Gesù! Oh, grazie, grazie! Che bello! Non ci posso credere! Grazie! Non ci posso credere! Non ci posso credere! Io... Sia lodato Gesù Cristo e sempre sia lodato! Guardate: no, no, è troppo! Io non ci posso credere! Due angeli! Come potrò mai ringraziarvi? Il Signore ha aperto a Mosè le acque del Mar Rosso, e adesso ha fatto questo a me! Oh, Dio, come sono felice, guardatemi! No, no, è troppo, troppo! Che giornata stupenda! Non so come ringraziarvi! Non so come ringraziarvi. Sono ridiventato normale, guardate, cammino! Io cammino! Si è compiuto il miracolo! Chiamatemi Lazzaro! Sono guarito. Dio vi benedica. Siete stati stupendi tutti e due, tutti e due. Eh, eh, eh! Salve, ragazzi. Salve. Mi dispiace molto, amico. Tieni, la tua valigetta.
Louis
: Fermo! Al ladro! Aiuto!
Billy Ray
: Ehi, ma che stai dicendo, amico? Ecco la sua valigetta.
Louis
: Non spari, la prenda, la prenda. La prego, non mi uccida: io sto per sposarmi.
Billy Ray
: Auguri, ma io non voglio, grazie.
Louis
: Aiuto! Aiuto!
Billy Ray
: Ehi! Ehi!
Louis
: Aiuto! Aiuto!
Billy Ray
: Oh, Cristo! Scusi! Permesso!
Louis
: Aiuto!
Billy Ray
: Permesso! Permesso!
Louis
: È la dentro! Fermatelo!
Billy Ray
: Mi scusi!
Inserviente
: Ehi, ma...
Louis
: Attenti! Probabilmente è armato!
Billy Ray
: Permesso!
Louis
: Fermatelo! Mi ha rubato la valigetta! Fermatelo! Fermatelo!
Billy Ray
: Arrivederci!
Portiere
: È lì dentro! È pericoloso, ragazzi!
Billy Ray
: E va bene, tenetevela!
Louis
: Attenti! Non lo fate scappare! Eccolo lì! Prendetelo! Prendetelo, è sotto il tavolo! Qualcuno vada là sotto! Qualcuno vada là sotto! Eccolo lì! Eccolo lì!
Billy Ray
: Eh, eh, eh, eh! Avete dei problemi, ragazzi?
Randolph
: In nome di Dio, che cosa sta succedendo qua dentro?
Louis
: Ha tentato di rubarmi gli stipendi, Randolph. Mi ha aggredito in pieno giorno.
Billy Ray
: Ma che stai dicendo? Questo tizio mi è venuto addosso.
Louis
: Non è vero, sei stato tu a buttarmi per terra e a rubarmi la valigetta.
BILLT RAY
: Sì, ma è stato un incidente, amico.
Louis
: Un incidente? Non è vero.
Randolph
: Che succederà ora a quest'uomo?
Agente Pantuzzi
: Lo portiamo dentro per aggressione e tentata rapina, signore. Resistenza alla forza pubblica.
Mortimer
: Molto bravo, Winthorpe.
Billy Ray
: No, io sono innocente. È lui che è venuto addosso a me. Io volevo solamente ridargli la valigetta, tutto qui. E che devo andare in galera perché uno stronzo non guarda dove mette i
piedi?
Louis
: Signor agente, vorrei raccomandarle la massima durezza. Per la società, uomini come lui sono una minaccia.
Randolph
: Lei avrà avuto genitori separati, immagino.
Billy Ray
: Hm? E che ne so? Chi l'ha mai conosciuti!
Randolph
: Avrà avuto dei precedenti. Arresti minorili, presumo. Uso di droga, riformatori, prigioni di Stato e via dicendo, no?
Billy Ray
: Ehi, ma che vuole questo? Io voglio un avvocato. C'e un avvocato qui dentro? Non c'è...
Randolph
: Quell'uomo è il prodotto di un ambiente sottosviluppato. Non ha
assolutamente
niente che non va, e io lo posso provare.
Mortimer
: Ma come? Ma certo che ha qualcosa che non va: è un negro, Randolph! E magari ruba da quando era ancora in fasce.
Randolph
: Trovandosi in un ambiente adeguato e con un adeguato incoraggiamento, io scommetto che quell'uomo potrebbe dirigere la nostra compagnia altrettanto bene che il nostro Winthorpe.
Mortimer
: Hai intenzione di scommettere veramente, Randolph? E suppongo che tu pensi anche che se Winthorpe dovesse perdere il suo posto, si ridurrebbe a rapinare la gente per le strade.
Randolph
: No, io non credo che la sola perdita del posto sarebbe sufficiente per il nostro Winthorpe. Io ritengo che dovremmo caricare sulle sue fragili spalle qualche altra sventuretta. Se perdesse sia il lavoro, che la casa, nonché la fidanzata e gli amici, e se cadesse in qualche modo in disgrazia, e fosse arrestato dalla polizia e mandato in galera, magari... Sì, sono sicuro che sguazzerebbe nel crimine come un pesce nell'acqua.
Mortimer
: Naturalmente bisognerebbe metterlo nell'ambiente sbagliato, con la gente della peggiore risma. Sì, insomma, con la feccia bella e buona, mio caro Randolph.
Randolph
: E va bene, mi vuoi provocare, vero? Questa volta è per una buona causa. Quanto vuoi scommettere?
Mortimer
: Diciamo la solita somma?
Randolph
: Perché no?
Penelope Witherspoon
: Quanto sei stato coraggioso, Louis.
Louis
: Qualcuno deve pur difendersi dai criminali come quello.
Penelope
: Ma avrebbe potuto ucciderti, Louis.
Louis
: In quella situazione non si ha il tempo di pensare. L'istinto ha il sopravvento. O si uccide o si è uccisi.
Penelope
: Louis le ha detto che ha fatto oggi?
Coleman
: Sì, è stato così cortese di farmi partecipe della disavventura di questo pomeriggio, miss Penelope.
Penelope
: Dio, quanto sei focoso, tesoro. Io mi sarei buttata in terra e avrei chiesto pietà, Louis. Ti voglio, Louis, adesso.
Louis
: Coleman.
Coleman
: Dica, signore.
Louis
: Credo che berremo i nostri drink nel soggiorno, accanto al fuoco.
Coleman
: Niente dessert, signore?
Louis
: Mangialo tu.
Coleman
: Grazie, signore. Pronto. Sì, sì sono solo, signor Duke. Che cosa? Un esperimento scientifico? No, niente affatto, signore, no, anzi... Mi sembra tutto molto... originale. Beh, la casa è sua e io lavoro per lei, hm? Sì, provvederò a tutto il necessario. Auguro una buonanotte anche a lei, signore. Che figlio di puttana!
Penelope
: Louis, mammina vuol dare un party per noi, subito dopo Capodanno. Il 2 di gennaio. Andrebbe bene per te?
Louis
: Ah, okay per me, tesoro. La trovo squisitamente gentile. Oh, accidenti, il 2 di gennaio? Non posso proprio, amore.
Penelope
: Oh, Louis.
Louis
: È il giorno in cui escono i rapporti sui raccolti.
Penelope
: Beh, ma... Ma che cosa c'entrano quegli stupidi rapporti sui raccolti col party di mammina?
Louis
: E il momento più critico dell'anno in ufficio, coniglietta, come te lo devo dire?
Penelope
: Però non e giusto. E perché non glielo fai fare un altro giorno, scusa?
Louis
: E no... Il Dipartimento dell'Agricoltura riceve stime da tutto il Paese. Pancetta di maiale, fagioli di soia, succo d'arancia surgelato...
Penelope
: Allora mi toccherà chiedere a Todd di farmi da cavaliere.
Louis
: Eh, no, aspetta un momento, tu! Non permetterò mai a quel playboy da strapazzo di corteggiarti!
Penelope
: Stavo scherzando.
Louis
: Vuoi sapere una cosa, tortorella?
Penelope
: Cosa?
Louis
: Noi due saremo una coppia fantastica. E avremo una vita fantastica, tortorella.
Coleman
: Mi scusi, signore.
Louis
: Che cosa c'è adesso, Coleman?
Coleman
: Pensa di avere ancora bisogno di me, signore?
Louis
: No, credo di avere tutto quello che mi occorre.
Coleman
: Buonanotte, signore.
Dal film:
Una poltrona per due
Scheda film e trama
Frasi del film
[Alla festa dei diplomi di terza media]
Robbie
: Benvenuta classe del 2011. I nostri anni nella scuola media sono giunti al termine, non possiamo più combattere, stiamo invecchiando! Per tutta la vita ho voluto crescere, volevo diventare grande, così la gente mi avrebbe preso sul serio. L'idea mi piaceva da morire. Crescere, trovare un lavoro, sposarmi ma... è tutta una fregatura! E l'amore... è la fregatura più grande! Io ero innamorato e so che fa ridere un po' perché ho solo 13 anni ma... non importa, lo ero. E prima pensavo, ci credevo davvero che esistesse un unico grande amore che se avessi combattuto per quella persona, avrebbe di sicuro funzionato, mi sembrava tutto così bello quando ero più piccolo ma, non vanno così le cose. Non esiste
assolutamente
il vero amore!
[Cal alzandosi davanti a tutti]
Cal
: Fermo!
[a bassa voce]
Ccccazzooo...
Jacob
: Non ci credo!
[Parlando con Robbie a bassa voce]
Cal
: Oh mio Dio, oh mio Dio...
Robbie
: Che cosa fai?
Cal
: Che cosa fai tu!
Robbie
: Avevo torto papà, non esiste il vero...
Cal
: Io... ehm... be', ecco la verità! Il discorso che ha fatto mio figlio fa schifo! Non è uno scherzo... in sua difesa, non so come volesse terminare, ma sarete d'accordo con me che si stava dirigendo verso una deprimente... ehm... fine! Mio figlio, non lui, il mio vero figlio, crede molto nei grandi gesti romantici, diciamo crede nell'esistenza dell'anima gemella! Ed è facile guardare un tredicenne e dire: "tu non sai di cosa parli tu hai torto"...ma non ne sono così sicuro! Io ho incontrato la mia anima gemella a 15 anni, siamo andati a prendere un gelato, dopodiché mio padre cominciò a prendermi in giro, sì, come fanno tutti i papà e gli dissi: "papà non significa niente, figurati uscirò con tante altre ragazze, avrò un sacco di altri appuntamenti..." e quella fu la prima volta in assoluto che mentii a mio padre. Ho incontrato la mia anima gemella quando avevo 15 anni e l'ho amata ogni minuto di ogni giorno, da quando le ho comprato quel cono menta e cioccolato. L'ho amata quando ha messo al mondo i miei tre magnifici figli, l'ho amata anche quando l'ho odiata... solo le coppie sposate mi capiranno... e non so se le cose si aggiusteranno, non so che succederà...mi dispiace Robbie questo non posso dirlo, ma posso prometterti una cosa, non smetterò di provarci... perché quando si trova la persona giusta, non ci si arrende mai!
Dal film:
Crazy Stupid Love
Scheda film e trama
Frasi del film
Massimo
: Mi hai mandato a chiamare, Cesare? Cesare?
Marco Aurelio
: Dimmi di nuovo, Massimo, perchè siamo qui?
Massimo
: Per la gloria dell'Impero, Cesare.
Marco Aurelio
: Ah, sì. Ah, sì, sì, mi ricordo. vedi quella mappa, Massimo? Quello è il mondo che ho creato io. Per venticinque anni ho conquistato, sparso sangue, espandendo l'Impero di
Roma. Da quando sono divenuto Cesare ho conosciuto solo quattro anni senza guerra. Quattro anni di pace su venti. E per che cosa? Io ho portato la spada, niente di più.
Massimo
: Cesare, la tua vita...
Marco Aurelio
: No, no, no, ti prego, non chiamarmi così. Vieni, ti prego. Siedi con me. E adesso parliamo, insieme, semplicemente, da uomini. Allora, Massimo, parla.
Massimo
: Cinquemila dei miei uomini sono là, nel fango ghiacciato. Tremila di loro sono piagati e feriti, duemila non lasceranno mai questo posto. Non posso credere che abbiano combattuto e siano morti per niente.
Marco Aurelio
: E che cosa credi, Massimo?
Massimo
: Hanno combattuto per te, e per Roma.
Marco Aurelio
: E che cos'è Roma, Massimo?
Massimo
: Ho visto gran parte del resto del mondo. È brutale, crudele, oscuro. Roma è la luce.
Marco Aurelio
: Eppure non ci sei mai stato. Non hai visto cos'è diventata Roma. Non ti accorgi che io sto morendo, Massimo? Quando un uomo è vicino alla sua fine vuole credere che la sua vita abbia avuto un senso. Come pronuncerà il mio nome il mondo negli anni a venire? Sarò noto come il filosofo? Il guerriero? Il tiranno? Oppure sarò l'imperatore che ha restituito a Roma il suo vero spirito? C'è stato un sogno, una volta, che era Roma. Si poteva soltanto sussurrarlo. Ogni cosa più forte di un sospiro l'avrebbe fatto svanire. Era così fragile... Io temo che non sopravviverà all'inverno. Massimo, sussurriamolo così, adesso, insieme tu e io. Tu hai un figlio. Parlami della tua casa.
Massimo
: La mia casa è sulle colline di Trujillo. Un posto molto semplice. Pietre rosa che si scaldano al sole, e... un orto che profuma di erbe il giorno, e di gelsomino la notte. Oltre il cancello c'è un gigantesco pioppo. Fichi, meli, peri... Il terreno, Marco, è nero. Nero come i capelli di mia moglie.
Marco Aurelio
: Eh, eh, eh!
Massimo
: Vigne sui declivi a sud, olivi su quelli a nord, cavallini giocano con mio figlio, che vuol essere uno di loro.
Marco Aurelio
: Da quanto tempo manchi dalla tua casa?
Massimo
: Due anni, 264 giorni e questa mattina.
Marco Aurelio
: Ah, come ti invidio, Massimo. È una bella casa. Vale la pena combattere per essa. C'è un ultimo dovere che ti chiedo di compiere prima di tornare alla tua casa.
Massimo
: Che cosa vuoi che faccia, Cesare?
Marco Aurelio
: Voglio che tu divenga il protettore di Roma dopo la mia morte. Te ne darò l'autorità, per un unico scopo: restituire il potere al popolo di Roma, e porre fine alla corruzione che la rende abietta. Accetterai questo grande onore che ti sto offrendo?
Massimo
: Con tutto il mio cuore, no.
Marco Aurelio
: Massimo! È per questo che devi essere tu!
Massimo
: Sicuramente un prefetto, un senatore, qualcuno che conosca la città, che capisca la sua politica...
Marco Aurelio
: Ma tu non sei stato corrotto dalla sua politica.
Massimo
: E Commodo?
Marco Aurelio
: Commodo è un uomo senza moralità! Questo lo sai sin da quando eri ragazzo. Commodo non può governare. Non deve
assolutamente
governare. Tu sei il figlio che avrei dovuto avere. Commodo accetterà la mia decisione. Sa bene che l'esercito è leale soltanto a te, Massimo.
Massimo
: Ho bisogno di un po' di tempo.
Marco Aurelio
: Certo. Al tramonto spero che avrai acconsentito. Ora abbracciami come un figlio, e porta a questo povero vecchio un'altra coperta.
Lucilla
: Mio padre ti favorisce, ora.
Massimo
: Augusta Lucilla.
Lucilla
: Non è sempre stato così.
Massimo
: Molte cose cambiano.
Lucilla
: Molte cose, ma non tutte le cose. Massimo, fermati! Lasciati guardare in faccia. Sembri turbato.
Massimo
: Ho perso molti uomini.
Lucilla
: Che cosa voleva mio padre da te?
Massimo
: Augurarmi ogni bene per il mio ritorno a casa.
Lucilla
: Tu menti. Ho sempre capito quando mentivi perché non sei mai stato abile nel farlo.
Massimo
: Eppure non mi hai mai consolato.
Lucilla
: È vero, ma del resto non ne avevi bisogno. La vita è molto più semplice per un soldato. O credi che non abbia cuore?
Massimo
: Credo che tu abbia il talento per sopravvivere.
Lucilla
: Eh, eh, eh, eh! Massimo, smettila. È davvero tanto penoso rivedermi?
Massimo
: No, sono stanco per la battaglia.
Lucilla
: Soffri nel vedere mio padre così debole. Commodo si aspetta che mio padre annunci la sua successione a giorni. Servirai mio fratello come hai servito mio padre?
Massimo
: Io servirò sempre Roma.
Lucilla
: Sai che ti ricordo ancora nelle mie preghiere? Ah, sì, io prego.
Massimo
: Mi ha rattristato la morte di tuo marito. Ho pianto per lui.
Lucilla
: Grazie.
Massimo
: E ho saputo che hai un figlio.
Lucilla
: Si, Lucio. Tra poco avrà otto anni.
Massimo
: Anche mio figlio ha quasi otto anni. Ti ringrazio per le tue preghiere. Sacri antenati, chiedo la vostra guida. Madre mia, indicami il volere degli dei per il mio futuro. Padre mio, vigila su mia moglie e mio figlio con rapida spada. Sussurra loro che vivo soltanto per poterli riabbracciare. Sacri antenati, io vi onoro, cercherò di vivere con la dignità che mi avete insegnato. Cicero.
Cicero
: Generale.
Massimo
: Non trovi difficile fare il tuo dovere?
Cicero
: Ogni tanto faccio quello che mi va di fare. Le altre volte faccio quello che devo.
Massimo
: Forse non è ancora tempo di tornare a casa.
Dal film:
Il Gladiatore
Scheda film e trama
Frasi del film
È tale la ricchezza dei miti che ammantano le persone di Muad'Dib, l'Imperatore Mentat e di Alia, sua sorella, che è difficile far piena luce sull'autentica natura di questi due esseri. Tuttavia, esistette davvero un uomo nato col nome di Paul Atreides, come pure una donna chiamata Alia. Le loro carni subirono gli effetti del tempo e dello spazio. Benché disponessero del potere dei veggenti che li svincolava dalle ordinarie limitazioni di questo tempo, di questo spazio, essi erano pur sempre i discendenti d'una stirpe umana e le esperienze da essi vissute furono
assolutamente
reali, come, del resto, le tracce da essi lasciate nella realtà. Per comprenderli, occorre ammettere che la catastrofe da essi conosciuta fu una catastrofe per tutta la razza umana. Cosi', dunque, quest'opera è dedicata, non a Muad'Dib o a sua sorella, ma ai loro eredi, a tutti noi.
[Dedica dell'«Indice di Muad'Dib», trascritta dal Tabla Memorium del Culto dello Spirito di Mahdi]
Frank Herbert
Cit. da
Messia di Dune
Frasi di Frank Herbert
[Apprendendo di essere stato accusato del furto a Milone]
Mentre quello raccontava queste cose, io facevo il paragone tra la mia antica fortuna e la presente disgrazia, tra il Lucio felice di allora e l'asino infelice di adesso, e gemevo dal profondo dell'anima; e mi veniva in mente che non per nulla gli antichi saggi del passato avevano immaginato e rivelato che la Fortuna è cieca e addirittura senza occhi, perché prodiga sempre i suoi favori ai malvagi e a chi non lo merita, e tra gli uomini non sceglie mai nessuno con criterio, ma anzi si accompagna per lo più a persone tali che, se ci vedesse, dovrebbe
assolutamente
evitare e, ciò che è ancor peggio, conferisce a noi uomini una reputazione molto diversa, anzi proprio alla rovescia, così che il malvagio si gloria della nomea di uomo dabbene e l'uomo più innocente del mondo viene colpito dalla fama di criminale.
Apuleio
Cit. da
Le metamorfosi
Frasi di Apuleio
[...]
quando i grandi di questo mondo si mettono ad amarvi, è che vogliono ridurvi in salsicce da battaglia.
[...]
È con l'amore che comincia. Luigi XVI, lui almeno, ricordiamocelo, se ne sbatteva clamorosamente del buon popolo. Luigi XV, lo stesso. Ci si puliva l'anello sfinterico. Non si viveva tanto bene, ma non mettevano nello sbudellarli la testardaggine e l'accanimento che vediamo nei nostri tiranni di adesso.
[...]
I filosofi, son loro
[...]
che hanno cominciato a raccontargli delle storie al buon popolo... Lui che conosceva solo il catechismo! Si son messi, proclamarono loro, a educarlo... Ah! Ce ne avevano di verità da rivelargli! E di belle!
[...]
È così! ecco che ti comincia a dire il buon popolo, è proprio così!
Assolutamente
così! Moriamoci per 'sta roba! Domanda solo di morire il popolo! È fatto così. "Viva Diderot", si son messi a gridare e poi "Bravo Voltaire".
Louis-Ferdinand Céline
Cit. da
Viaggio al termine della notte
Frasi di Louis-Ferdinand Céline
Il bastone finisce per stancare chi lo maneggia, mentre la speranza di diventare potenti e ricchi di cui i bianchi s'ingozzano, quella non costa niente,
assolutamente
niente. Che non ci vengano più a decantare l'Egitto e i Tiranni tartari! Quei dilettanti antiquati erano solo dei pataccari pretenziosi nell'arte suprema di far spremere alla bestia verticale il massimo sforzo sul lavoro.
Louis-Ferdinand Céline
Cit. da
Viaggio al termine della notte
Frasi di Louis-Ferdinand Céline
Zelanti, lo erano, e senz'ombra di dubbio, vili e cattivi quanto zelanti. Impiegati d'oro, insomma, scelti bene, d'una incoscienza entusiasta da sognarsela. Dei figli come mia madre avrebbe adorato averne uno, entusiasti dei loro padroni, uno tutto per lei sola, uno di cui essere fieri davanti al mondo, un figlio
assolutamente
legittimo.
Louis-Ferdinand Céline
Cit. da
Viaggio al termine della notte
Frasi di Louis-Ferdinand Céline
Il capitano Frémizon non mi uccideva, nemmeno se ne stava a bere, non faceva niente con le mani, né con i piedi, cercava solamente di pensare. Era
assolutamente
troppo per lui. In fondo, lo tenevo per la testa.
Louis-Ferdinand Céline
Cit. da
Viaggio al termine della notte
Frasi di Louis-Ferdinand Céline
Penso che la mia evoluzione musicale sia stata, fin dall'inizio, qualcosa di
assolutamente
coerente. Ho attraversato differenti categorie quando ciascuna di queste sembrava la cosa più vicina alla musica che esisteva dentro di me.
Keith Jarrett
Frasi di Keith Jarrett
Io credo che si debba essere
assolutamente
spietati verso se stessi.
Keith Jarrett
Frasi di Keith Jarrett
Jaqueline Kennedy
: Io credo che Dio sia crudele.
Padre Richard McSorley
: Allora lei è in cerca di guai... Dio è amore. E Dio è ovunque.
Jackie
: Anche nel proiettile che ha ucciso Jack?
Padre Richard
:
Assolutamente
!
Jackie
: E' dentro di me, ora?
Padre Richard
: Sì. Ma certo! Sì.
Jackie
: Beh, certo è molto buffo come gioco, nascondersi sempre!
Padre Richard
: Il fatto che a noi non sia chiaro, non è buffo in realtà.
Dal film:
Jackie
Scheda film e trama
Frasi del film
Lucy
: ...il dolore nella mia bocca quando portavo l'apparecchio...io ricordo bene il tocco della tua mano sulla mia fronte quando avevo la febbre. Ricordo quando accarezzavo il gatto, era così morbido.
Mamma di Lucy
: Il gatto? Quale gatto?
Lucy
: Un siamese con gli occhi blu e la coda mozza.
Mamma di Lucy
: Tesoro, non te lo puoi
assolutamente
ricordare: avevi appena un anno.
Lucy
: Mi ricordo il sapore del tuo latte nella mia bocca...la pancia...il liquido...
Mamma di Lucy
: Tesoro, cosa stai dicendo?
Lucy
: Volevo solo dirti che ti voglio bene...anche a papà...
Mamma di Lucy
: Tesoro...
Lucy
: E ti voglio ringraziare per i tuoi mille baci che posso ancora sentire sul mio viso. Ti voglio bene mamma.
Mamma di Lucy
: Anch'io ti voglio bene tesoro. Più di ogni altra cosa al mondo.
Dal film:
Lucy
Scheda film e trama
Frasi del film
Jack
: Beh, che te ne pare?
Wendy
: Aaah!
Jack
: Beh, che te ne pare? Che cosa sei venuta a fare qui?
Wendy
: Io volevo... giuro... parlare con te.
Jack
: Okay. Allora fallo. Di che cosa volevi parlare?
Wendy
: Ah... Non me lo ricordo più.
Jack
: Non te lo ricordi più.
Wendy
: No. Non me lo ricordo più.
Jack
: Forse volevi parlare di Danny? Forse riguardava lui? Dobbiamo
assolutamente
parlare di Danny. Dobbiamo decidere che cosa ci conviene fare. Cosa ci conviene fare del bambino.
Wendy
: Io non lo so.
Jack
: Io non credo che tu non lo sai. Sono convinto che tu abbia idee molto chiare per quanto riguarda nostro figlio Danny, e vorrei tanto saperle anch'io, tesoro.
Wendy
: Io... io credo... che sarebbe giusto farlo visitare da un dottore.
Jack
: Tu credi che sarebbe giusto farlo visitare da un dottore?
Wendy
: Sì.
Jack
: E quando credi che sarebbe giusto farlo visitare dal dottore?
Wendy
: Al più presto possibile.
Jack
: Al più presto possibile.
Wendy
: Jack, ti prego.
Jack
: Ti preoccupa la salute di Danny, vero, cara?
Wendy
: Sì.
Jack
: E sei agitata per tuo figlio?
Wendy
: Sì.
Jack
: E non sei agitata anche per me?
Wendy
: Certo, anche per te.
Jack
: Certo, anche per me!
Jack
: Ma tu ci hai mai pensato alle mie responsabilità? Eh?
Wendy
: Io non so di che parli.
Jack
: Hai mai pensato solo un secondo, un momento, a quante fottute responsabilità ho sulle mie spalle? Hai mai pensato solo per un secondo, da quando siamo qui, alle mie responsabilità verso la direzione? Non ti sei ancora resa conto che io ho accettato di occuparmi dell'Overlook Hotel fino al primo maggio? Non te ne sbatte niente, a te, vero?, che i proprietari mi hanno messo in mano l'albergo, e che hanno fiducia in me, e che io ho sottoscritto una lettera, un impegno, un contratto col quale ho accettato di prendermi questa responsabilità? Ma tu ce l'hai una vaga idea di che cos'è un principio etico e morale? Ce l'hai? E tu ce l'hai solo una vaga idea di che cosa sarebbe il mio futuro se non ce la faccio a mantenere gli impegni che ho preso? Ci hai mai pensato tu? Rispondi!
Wendy
: Stammi lontano! Io voglio tornare in camera mia...
Jack
: Perché?
Wendy
: Perché... perché sono molto confusa. Ti scongiuro, ti chiedo solo cinque minuti per pensare.
Jack
: Tu hai avuto tempo tutta la tua porca vita per pensarci sopra! A cosa vuoi che ti servano altri cinque minuti ora?
Wendy
: Stammi lontano! Ti prego! Non farmi male!
Jack
: Oh, ma chi ti fa niente?
Wendy
: Stammi lontano!
Jack
: Wendy?
Wendy
: Stammi lontano!
Jack
: Tesoro... luce della mia vita... non ti farò niente. Solo che devi lasciarmi finire la frase. Ho detto che non ti farò niente. Soltanto quella testa te la spacco in due! Quella tua testolina te la faccio a pezzi! Ah, ah, ah!
Wendy
: Stammi lontano! Non toccarmi!
Jack
: Non ti faccio niente.
Wendy
: Non toccarmi! Via!
Jack
: Ferma con quella mazza.
Wendy
: Via!
Jack
: Metti via quella mazza.
Wendy
: Via! Via!
Jack
: Wendy, dammi la mazza.
Wendy
: Via! Via!
Jack
: Dammi la mazza.
Wendy
: Vattene!
Jack
: Dammi la mazza.
Wendy
: Vattene! Vattene! Vattene via!
Jack
: Smettila con quella mazza.
Wendy
: Ti prego, basta!
Jack
: Dammi quella mazza.
Wendy
: Via! Via!
Jack
: Wendy... Dammi quella mazza. Dammi quella mazza... Porca... Aah!
Dal film:
Shining
Scheda film e trama
Frasi del film
Wendy
: Jack?
Jack
: Sì, sono io.
Wendy
: Oh, grazie a Dio! Hai trovato qualcosa?
Jack
: No, niente di niente. Non sono riuscito a vedere proprio niente.
Wendy
: Sei stato nella camera che ha detto Danny, la 237?
Jack
: Sì, ci sono stato.
Wendy
: E neanche lì hai visto niente?
Jack
:
Assolutamente
niente. Come sta?
Wendy
: Adesso dorme.
Jack
: Vedrai, tesoro, domattina sarà tutto a posto.
Wendy
: Tu sei sicuro che era quella la camera? Voglio dire, magari Danny si è sbagliato.
Jack
: No, no, la camera era quella giusta. C'era la porta aperta e la luce era accesa.
Wendy
: Non capisco più niente! Ma quei brutti segni che ha sul collo, allora? Qualcuno deve pur averglieli fatti!
Jack
: Io credo che se li è fatti lui da solo.
Wendy
: No. Non è proprio possibile.
Jack
: Wendy, se quello che Danny ci ha raccontato non corrisponde a verità, ti assicuro che non c'è altra spiegazione. Non credi?
Wendy
: Jack... Qualunque sia la spiegazione... io... io credo che Danny se ne deve andare da qui.
Jack
: Deve andare via di qui?
Wendy
: Sì. Sì.
Jack
: Vuoi dire... che deve lasciare l'albergo?
Wendy
: Sì.
Jack
: È tipico, certo, è tipico per te creare dei problemi quando io cerco di realizzare qualcosa, quando finalmente ci provo, quando finalmente ho voglia di lavorare! Sono fregato, se lascio questa possibilità, se me ne torno a Boulder! È questo che vuoi? Vuoi che io finisca a spalare i viali, forse a lavare le automobili? È questo che tu vuoi per me, vero?
Wendy
: Jack...
Jack
: Wendy, senti, finora hai fatto un casino della mia vita, ma adesso basta col casino, hai capito? Adesso basta, chiaro?
Ranger
: Buona sera, servizio forestale.
Halloran
: Salve. Mi chiamo Dick Halloran, sono il capocuoco dell'Overlook Hotel.
Ranger
: Buona sera, mister Halloran. Cosa posso fare per lei?
Halloran
: Senta, dovrei chiamare con molta urgenza l'Overlook Hotel, ma il centralino dice che le linee sono interrotte.
Ranger
: Sì, purtroppo alcune sono cadute per la forte nevicata.
Halloran
: No, ecco, vede, non vorrei darvi disturbo, ma lassù c'è una famiglia isolata con un bambino, e tra la tempesta e tutto il resto... insomma, vi pregherei tanto di chiamarli con la radio per vedere se è tutto okay.
Ranger
: Certamente, mi metto subito in contatto con l'albergo. Mi richiami fra non più di... venti minuti.
Halloran
: Ah, la ringrazio moltissimo. Richiamerò.
Ranger
: Dovere, signore.
Dal film:
Shining
Scheda film e trama
Frasi del film
Wendy
: Jack! Oh, Jack, sei qui, grazie a Dio! Jack! C'è qualcun altro, qui nell'albergo. C'è una pazza in una delle camere, capisci? Ha
cercato di strangolare Danny!
Jack
: Cos'è, ti sei fottuta il cervello?
Wendy
: No, è la verità, ti giuro! Davvero. È stato Danny a dirmelo. Si è infilato in una camera da letto perché c'era la porta aperta, quando è entrato nel bagno c'era quella pazza. E ha cercato di strangolarlo!
Jack
: Che numero di stanza?
Annunciatore
: Dal Canale 10 di Miami vanno ora in onda le ultime notizie, con Glenn Rinker e la premiata redazione del Canale 10.
Glenn Rinker
: Qui è Glenn Rinker con le notizie del Canale 10. Mentre a Miami continua l'eccezionale ondata di calore in pieno inverno, con temperature oltre i 30 gradi centigradi, al centro e nelle zone delle Montagne Rocciose continua a nevicare. Nel Colorado, sono caduti più di 30 centimetri di neve in poche ore, stanotte. Raggiungere le zone montane è
assolutamente
impossibile. Tutti gli aeroporti sono stati chiusi al traffico, molti i tratti ferroviari bloccati dalla neve. Le strade principali tutte impraticabili. Dispacci dal Colorado ci hanno riferito che almeno tre sono le persone morte di freddo, bloccate dalla neve. Si attende che il governatore dichiari l'emergenza meteorologica. È stato richiesto l'intervento della Guardia Nazionale per rendere di nuovo percorribili i tragitti montani. Sono previste altre nevicate, accompagnate da venti gelidi e temperature sotto zero. Nella parte meridionale della Florida, abbiamo proprio il problema opposto: caldo e umidità sono
in aumento, le spiagge affollatissime. La temperatura dell'acqua alla spiaggia è intorno ai quindici gradi, i mari sono calmi, non si registrano per ora, per fortuna...
Donna
: Ah, ah, ah, ah, ah! Ah, ah, ah, ah, ah! ...
Segreteria
: Siamo spiacenti ma le vostre chiamate non possono essere inoltrate. Se avete problemi, vi preghiamo di rivolgervi al centralino. Siamo spiacenti ma le vostre chiamate non possono essere inoltrate. Se avete problemi, vi preghiamo di rivolgervi al centralino.
Dal film:
Shining
Scheda film e trama
Frasi del film
Wendy
: È fantastico quanta attività c'è ancora, oggi.
Ullman
: Sì, i clienti e gran parte del personale se ne sono andati ieri, ma l'ultimo giorno è sempre più indaffarato. Vogliono partire tutti prima che sia possibile. Per le cinque di questa sera vi sembrerà che qui non ci sia mai stato nessuno.
Wendy
: Come la nave fantasma, eh?
Ullman
: Eh, eh, sì.
Halloran
: Tu lo sai perché sapevo che ti chiamano Doc? Tu hai capito, vero, che voglio dire? Sai, mi viene in mente quando ero ancora bambino. Mia nonna e io riuscivamo a fare delle lunghe conversazioni e senza mai aver bisogno di aprire la bocca.
Diceva che era lo "shining", la luccicanza. E per molto tempo io credevo che eravamo solo noi due ad averla, la luccicanza. Proprio come tu credi di averla tu e basta. Ma ce l'hanno anche tanti altri, invece, solamente che forse non lo sanno, oppure non ci credono. Da quanto tempo hai capito di averla? Avanti, perché non ne vuoi parlare?
Danny
: Perché non devo parlarne.
Halloran
: Ma chi ti ha detto che non devi parlarne?
Danny
: Tony.
Halloran
: Chi è Tony?
Danny
: Tony è... è il bambino che sta nella mia bocca.
Halloran
: E Tony è quello che... ti dice le cose?
Danny
: Sì.
Halloran
: E com'è che te le dice?
Danny
: È come quando di notte faccio i sogni. Lui mi fa vedere le cose. Ma quando mi sveglio, però, io non mi ricordo esattamente tutto.
Halloran
: Senti, mamma e papà sanno per caso di Tony?
Danny
: Sì.
Halloran
: Sanno anche quello che ti dice?
Danny
: No, Tony m'ha detto che loro non devono saperlo.
Halloran
: E Tony cosa ti ha detto a proposito di questo posto? A proposito dell'Overlook Hotel?
Danny
: Non lo so.
Halloran
: Avanti, cerca di sforzarti, Doc. Pensaci.
Danny
: Qui c'è qualcosa di malefico?
Halloran
: Beh... Quando capita qualcosa di brutto, a volte restano delle tracce di quello che è avvenuto. È come... come quando brucia il pane dei toast. Vedi, certe cose che succedono lasciano tante tracce di quello che è accaduto. Ma sono tracce che non tutti possono vedere, ma solamente quelle persone che hanno la luccicanza, solo loro. Così come riescono a vedere quello che potrà avvenire.
Oppure gli è possibile rivivere degli avvenimenti di tanto tempo fa. Io credo che qui, in questo posto, siano successe, sì, qui, proprio in questo hotel, attraverso gli anni, tante cose non proprio giuste.
Danny
: Mi parli della camera 237?
Halloran
: La camera 237?
Danny
: Tu hai paura della camera 237.
Halloran
: No, non ne ho.
Danny
: Mister Hallorann, che cosa c'è nella camera 237?
Halloran
: Niente! Non c'è niente, nella camera 237! Ma tu non devi andarci
assolutamente
, lì dentro, non devi comunque. Devi restarne lontano, Danny. Sono stato chiaro? Restane lontano!
Dal film:
Shining
Scheda film e trama
Frasi del film
Ullman
: Le hanno spiegato quelli di Denver, pressappoco in che consiste il suo lavoro?
Jack
: Si sono tenuti molto sulle generali.
Ullman
: Ah. Beh... L'inverno qui può essere incredibilmente rigido. Il suo compito quindi è cercare di limitare i danni che ne potrebbero derivare e il deprezzamento conseguente. Quindi, prima cosa,
tenere in funzione i boiler, riscaldare le varie parti dell'albergo, un'ala al giorno, naturalmente, fare le piccole riparazioni necessarie qua e là, in modo che non ci si ritrovi poi di fronte a
problemi più seri.
Jack
: Hm-hm. Beh, se è tutto qui, non mi spaventa.
Ullman
: In effetti, come lavoro non è pesante. L'unica cosa è che si può sentire un forte senso d'isolamento, durante l'inverno.
Jack
: Beh, se può farle piacere, è quello che stavo cercando. Un po' di isolamento, perché... perché sono lì lì per partorire un romanzo e quindi... cinque mesi di pace sono proprio quello che ci
vuole.
Ullman
: Hm! Sono contento, Jack. Mi preoccupavo, perché per molte persone... l'isolamento... e la solitudine... a volte possono rappresentare un problema.
Jack
: Non per me.
Ullman
: E sua moglie e suo figlio saranno contenti, pensa?
Jack
: Entusiasti!
Ullman
: Bene. Bene. Prima che il nostro Bill la porti via, c'è un'altra cosa di cui ho il dovere di parlarle. Non vorrei sembrarle melodrammatico, ma molti però lo hanno preso come un buon motivo per
non accettare questo lavoro.
Jack
: Affascinante!
Ullman
: Devo supporre che non le hanno detto niente circa la tragedia che abbiamo avuto nell'inverno del 1970, vero?
Jack
: No che non me l'hanno detto.
Ullman
: Ecco: quello che era qui prima di me. aveva preso un certo Delbert Grady come custode per l'inverno. E Grady si portò appresso la moglie e due ragazzine sugli otto anni. Aveva buonissime referenze, ottime informazioni. Mi hanno detto che sembrava un individuo
assolutamente
normale, da ogni punto di vista. Peccato che ad un certo punto, durante l'inverno gli dev'essere venuto una specie di fortissimo esaurimento nervoso. Ha perso il lume e... Ha fatto a pezzi tutta la famiglia. Con l'accetta. Li ha piazzati bene in ordine in una delle stanze dell'ala di là, e poi si è messa la doppietta in bocca. Hm... La polizia... loro dissero che era un attacco di quella che una volta si chiamava "febbre del chiuso", una specie di claustrofobia che viene quando ci si trova in tanti chiusi insieme per un lungo periodo di tempo.
Jack
: Beh, certo, è... curiosa, come storia.
Ullman
: Eh, eh, eh, sì che lo è. A dire il vero a me sembra impossibile che sia avvenuta qui. Ma è così, e credo che lei comprenderà perché volevo che ne fosse informato.
Jack
: Me ne rendo conto, certo. E adesso è anche chiaro perché quelli di Denver hanno lasciato che fosse lei a parlarmene, eh, eh, eh.
Ullman
: Eh, eh, eh, beh, è ovvio, che ci sono molte persone che magari non vogliono stare sole in un posto dove è accaduta una cosa del genere.
Jack
: Può stare tranquillo, Mr. Ullman, sono cose che non succedono a uno come me. E per quanto riguarda mia moglie, le assicuro, rimarrà
assolutamente
affascinata quando le racconto quello che lei mi ha detto. Wendy è appassionata di film dell'orrore, di storie di spettri...
Dal film:
Shining
Scheda film e trama
Frasi del film
Gene
: Insomma, mi state dicendo che potete dare a quei ragazzi solo 45 ore? Questo li porterebbe pressappoco qui. Signori, non ci siamo.
Tecnico
: Ma manca il tempo!
Ingegnere
: Gene, senti dobbiamo parlare di energia elettrica.
Tecnico
: Datevi una calmata, ragazzi!
John
: L'energia è tutto.
Gene
: Come sarebbe a dire?
John
: Senza elettricità non parlano con noi, non correggono la traiettoria, non orientano lo scudo termico. Dobbiamo spegnere tutto quanto. Adesso. Se no non ce la fanno a rientrare.
Gene
: Come tutto quanto?
John
: Con tutto acceso il LEM assorbe 60 ampere. Continuando così, fra 16 ore le batterie saranno morte, non fra 45. E l'equipaggio pure. Dobbiamo portarle a 12 ampere.
I Tecnico
: Quanto hai detto?
II Tecnico
: 12 ampere!
III Tecnico
: No, non puoi.
IV Tecnico
: Non funziona neanche un aspirapolvere con 12 ampere, John.
V Tecnico
: John, non è
assolutamente
possibile.
John
: Dobbiamo spegnere... Dobbiamo spegnere i radar, il riscaldamento, il pannello strumenti, il computer di guida, tutto insomma.
Jerry
: Aspetta, il computer di guida? Ma così non sapranno neanche in che direzione sono orientati.
Gene
: Lo so.
John
: Più tempo discutiamo quaggiù, più corrente sprecano lassù. Ho esaminato i dati.
Gene
: È così?
John
: Sì. È così.
Gene
: Okay, John. Appena finita l'accensione riduciamo corrente al LEM.
John
: Bene.
Gene
: Ma nel frattempo ci ritroviamo un modulo di comando congelato. Fra un paio di giorni dovremo rimetterlo in funzione usando solo batterie di rientro.
I Tecnico
: Ci abbiamo mai provato.
II Tecnico
: Non l'abbiamo mai neanche simulato prima d'ora, Gene.
Gene
: Beh, troviamo il modo di farlo. Voglio che il personale dei simulatori si metta al lavoro sul rientro. Dovete scovarmi ogni ingegnere che abbia progettato ogni commutatore, circuito, transistor e lampadina che c'è là dentro. Parlate col tizio della catena di montaggio che ha materialmente costruito quell'affare. Trovate il modo di spremere ogni ampere da tutti e due quei marchingegni. Voglio che questo puntino faccia tutto il percorso fino a Terra e che gli avanzi del tempo. Non abbiamo mai perso un americano nello spazio e di sicuro non ne perderemo uno mentre io sono qui. Il fallimento non è contemplato.
Dal film:
Apollo 13
Scheda film e trama
Frasi del film
Jim
: Ehi! C'è nessuno in casa?
Marilyn
: Ti ho detto di no e basta!
Barbara Lovell
: Ma così non faccio la ragazza pon pon! Ma lo sai quanto ci ho sgobbato? Tu non capisci niente!
Marilyn
: Può darsi che io non capisca niente, ma non ci vai in giro vestita così. Fine del discorso. Non voglio sentire storie.
Susan Lovell
: Non porta neanche il reggipetto. Le si vede tutto.
Barbara
: Tu sta' zitta!
Marilyn
: Susan!
Jim
: Ciao a tutti.
Marilyn
: Jim.
Jim
: Marilyn, reggiti forte. Ti ricordi di quel viaggio che pensavamo di fare per Pasqua ad Acapulco?
Marilyn
: Ah-ah.
Jim
: Beh, probabilmente ci sarà un leggero cambiamento di destinazione.
Marilyn
: Ah sì?
Jim
: Magari, non so... la Luna.
Marilyn
: Ah! Oh! Oh, Jim!
Jim
: Al Shepard ha un'otite che si è aggravata. Siamo stati promossi tutti ad equipaggio principale dell'Apollo 13. Insomma, siamo diretti verso l'altopiano di Fra Mauro.
Marilyn
: Sei mesi? Ti anticipano di sei mesi?
Barbara
: Papà, posso uscire vestita così?
Jim
: Certo.
Marilyn
: Jim.
Jim
: No! No.
Assolutamente
no.
Barbara
: E ti pareva!
Marilyn
: Non sarà troppo di corsa? Voglio dire, sarete pronti tra sei mesi?
Jim
: Saremo pronti. Beh, non vorrei essere nei panni di Al Shepard stasera. Senti, devo tornare là. Ci dobbiamo mettere al lavoro sul serio.
Marilyn
: Certo. Certo.
Jim
: Camminerò sulla Luna, Marilyn.
Marilyn
: Lo so. Mi pare impossibile. Peccato che sia il tredici. Perché il tredici?
Jim
: Perché viene dopo il dodici.
Dal film:
Apollo 13
Scheda film e trama
Frasi del film
Il cioccolato è
assolutamente
un alleato nelle diete. Quello fondente, soprattutto, contiene molte proprietà: è vero che il cioccolato aiuta il buon umore, per esempio. Il cioccolato bianco e al latte, invece, contengono più burro di cacao e molti zuccheri, cose che consiglio di evitare.
Marco Bianchi
Frasi di Marco Bianchi
Riggan
: Senti, io sto cercando di fare una cosa importante.
Sam
: Questo non è importante!
Riggan Thomson
: È importante per me! Forse non per te e per i tuoi cinici amici la cui unica ambizione è stare su Facebook! Invece per me questa, santo Dio, questa è la mia carriera! È la mia chance per fare qualcosa che conti davvero!
Sam
: Che conti davvero per chi? Tu ce l'avevi una carriera papà prima di quel terzo fumettone di film! Prima che la gente si dimenticasse chi c'era sotto quel costume da uccello! Stai facendo una commedia basata su un libro scritto sessant'anni fa per un migliaio di vecchi rincoglioniti bianchi, la cui preoccupazione è dove andarsi a prendere un dolce e un caffè a fine serata! L'unico interessato a questa merda sei tu! E adesso ammettilo papà: qui non c'entra
assolutamente
niente l'arte! Tu stai facendo questo perché vuoi sentirti di nuovo importante! Be', lo sai che c'è? Là fuori c'è un mondo di persone che lottano per sentirsi importanti ogni giorno, ma per te tutto questo non esiste! Accadono cose in questo mondo che tu ignori! Un mondo che per la cronaca si è già dimenticato da un pezzo di te! Insomma, chi cazzo sei tu?! Tu odi i blogger, ti fa schifo Twitter, non sei neanche su Facebook, è pazzesco! Sei tu quello che non esiste! Tu stai facendo questo perché hai una paura dannata, come tutti quanti noi, di non contare niente! E la sai una cosa? Hai ragione: non conti! Non è così importante, ok? Tu non sei importante! Facci l'abitudine!
Dal film:
Birdman
Scheda film e trama
Frasi del film
Gru
: Ok, è chiaro che dobbiamo stabilire alcune regole. Regola numero uno: voi non dovete toccare
assolutamente
niente!
Margo
: Ah ah. E il pavimento?
Gru
: Si, potete toccare il pavimento.
Margo
: E l'aria?
Gru
: Si, potete toccare l'aria.
Edith
: E questa?
[Punta contro Gru una pistola]
Gru
: AH! Dove l'hai presa?
Edith
: L'ho trovata.
Gru
: Ok, regola numero due: non dovete disturbarmi mentre lavoro. Regola numero tre: non dovete piangere, o lamentarvi, o ridere, o sghignazzare, o starnutire, o fare ruttini e puzzettine. Quindi, niente, niente, niente rumori molesti. Chiaro?
Agnes
: Questo vale come molesto?
[fa un rumore percuotendosi le guance con la bocca aperta]
Gru
: Molto. Ci vediamo fra sei ore.
Dal film:
Cattivissimo me
Scheda film e trama
Frasi del film
Coach Boone
: Abbassa quella mano. Sorridi?
Petey
: Sì...
Coach Boone
: Sì, signore!
Petey
: Sì, signore!
Coach Boone
: E perché sorridi?
Petey
: Perché... perché amo il football... il football è bello!
Coach Boone
: È bello signore...
Petey
: Signore...
Coach Boone
: È bello?
Petey
: Sì!
Coach Boone
: Sicuro?
Petey
: Penso di...
Coach Boone
: Ah, pensi! Prima sorridi e poi pensi! Pensi sempre che il football sia bello?
Petey
: Ehm... Sì!
Coach Boone
: Signore...
Petey
: Sì! No! Signore... signore... era bello!
Coach Boone
: Adesso non più vero? Vero?
Petey
: Adesso non più no, no!
Coach Boone
: No... Non è più bello! Non è bello neanche un po'!
Petey
: Un pochin... no, no, no...
Coach Boone
: Forza deciditi, pensa! Visto che adesso pensi, pensa! È bello?
Petey
: No no, Signore!
Coach Boone
: No?
Assolutamente
no?
Petey
: Zero! Niente Signore!
Coach Boone
: Buongiorno a tutti, sono il coach Boone e sono qui per dirvi quanto sarà... bello giocare a football quest'anno.
Dal film:
Il sapore della vittoria
Scheda film e trama
Frasi del film
Anakin
: Maestro Windu, devo parlarvi.
Windu
: Skywalker, abbiamo appena saputo che Obi-Wan ha distrutto Grievous. Vogliamo assicurarci che il Cancelliere rimetta i poteri speciali al Senato.
Anakin
: Non rinuncerà al potere. Ho scoperto una terribile verità. Il Cancelliere Palpatine è un signore dei Sith.
Windu
: Un signore dei Sith?!
Anakin
: Sì, proprio quello che cercavamo.
Windu
: Come lo sai?
Anakin
: Conosce le vie della Forza. È stato addestrato all'uso del lato oscuro.
Windu
: Sei sicuro?
Anakin
:
Assolutamente
.
Windu
: Le nostre peggiori paure si sono avverate. Dobbiamo agire subito, se l'ordine dei Jedi vuole sopravvivere.
Anakin
: Maestro, il Cancelliere è molto potente. Vi serve il mio aiuto se volete arrestarlo.
Windu
: Per il tuo bene, sta' fuori da questa faccenda. Sento molta confusione in te, giovane Skywalker. Troppa paura offusca il tuo giudizio.
Anakin
: Devo esserci, maestro.
Windu
: No. Se quello che mi hai detto è vero, ti sei guadagnato la mia fiducia. Ma per ora rimani qui. Aspetta nelle sale del Consiglio finché non torniamo.
Anakin
: Sì, maestro.
Dal film:
Guerre Stellari - La vendetta dei Sith
Scheda film e trama
Frasi del film
Cappellaio Matto
: Tu hai idea del perché un corvo assomiglia a una scrivania? Ho paura Alice. La mia testa è così terribilmente affollata. Sono diventato matto?
Alice
: Temo di si, sei
assolutamente
svitato. Ma ti rivelo un segreto: tutti i migliori sono matti.
Dal film:
Alice in wonderland
Scheda film e trama
Frasi del film
Cappellaio Matto
: Sei tu!
Mallymkun
: No non è lei! Il Bianconiglio ci ha portato l'Alice Sbagliata
Leprotto
: E' l'Alice Sbagliata!?
Cappellaio Matto
: E'
assolutamente
Alice! Sei
assolutamente
Alice ti riconoscerei tra mille. Lo riconoscerei tra mille! Bene, come vedi stiamo ancora prendendo il the e tutto perché obbligati ad ammazzare il tempo in attesa del tu ritorno! Sei terribilmente in ritardo, birichina! Ad ogni modo il tempo si è offeso e si è fermato del tutto. Da allora neanche un ticchettio.
Leprotto
:
[Ride]
...Tazza.
Alice
: Il tempo è bizzarro nei sogni.
Dal film:
Alice in wonderland
Scheda film e trama
Frasi del film
Tutti vanno a cavallo o usano il treno, ma il modo
assolutamente
migliore di viaggiare è a cappello. Ho fatto una rima?
Il Cappellaio Matto
Dal film:
Alice in wonderland
Scheda film e trama
Frasi del film
Non mi è mai dispiaciuto essere considerato una pop star. La gente ha sempre pensato che volevo essere visto come un musicista serio, ma io no. Io volevo solo che la gente sapesse che prendevo
assolutamente
sul serio la pop music.
George Michael
Frasi di George Michael
Noi siamo e ci sentiamo
assolutamente
una band. Io sono quello che firma le canzoni e sui contratti c'è il mio nome, ma quando siamo là fuori a suonare, sul palco, nessuno può dubitare che i Jamiroquai siano una band. E' il nostro spirito e non cambierà mai.
Jay Kay
Frasi di Jay Kay
Dart Fener
: Quali sono i tuoi comandi, mio padrone?
Imperatore
: C'è una grossa interferenza nella Forza.
Dart Fener
: L'ho avvertita.
Imperatore
: Abbiamo un nuovo nemico: il giovane ribelle che ha distrutto la Morte Nera. E io sono
assolutamente
convinto che questo ragazzo è figlio di Anakin Skywalker.
Dart Fener
: Come è possibile?
Imperatore
: Cerca dentro di te, Lord Fener. Cerca, e saprai che è vero. Egli può distruggerci.
Dart Fener
: È solo un ragazzo. Obi-Wan non può più aiutarlo.
Imperatore
: La Forza è vigorosa in lui. Il figlio di Skywalker non dovrà mai diventare un Jedi.
Dart Fener
: Se potesse essere portato a noi diventerebbe un potente alleato.
Imperatore
: Sì, sì... sarebbe una grande risorsa. Può essere fatto?
Dart Fener
: Verrà con noi o morirà, mio padrone.
Dal film:
Guerre Stellari - L'Impero colpisce ancora
Scheda film e trama
Frasi del film
D-3BO
: Signorino Luke, che piacere vederla di nuovo perfettamente funzionante.
Luke
: Grazie.
D-3BO
: Anche C1-P8 esprime il suo sollievo.
Han
: Come ti senti, ragazzo? Non sembri tanto malconcio, anzi. Mi sembri abbastanza forte da staccare le orecchie a un Gundark.
Luke
: Grazie a te.
Han
: E con questo sono due. Beh, vostra grazia, pare che tu sia riuscita a tenermi qui ancora per un po'.
Leila
: Io non c'entro
assolutamente
. Il Generale Rieekan ritiene rischioso per qualsiasi nave lasciare il sistema prima che venga riattivato il campo energetico.
Han
: È una buona scusa. Ma io credo invece che tu non sopporti di farti sfuggire quest'uomo fantastico.
Leila
: Non so dove le trovi le tue illusioni, fantademente.
[Chewbacca ride]
Han
: Ridi pure, ammasso di pelo.Tu non ci hai visti da soli nel corridoio sud. Lei ha espresso i suoi veri sentimenti per me.
Leila
: Cosa? Brutto idiota... presuntuoso... strapezzente... e cafone!
Han
: Chi è strapezzente? Devo aver colpito abbastanza nel segno per farla scaldare così, eh?
Leila
: Vedo che non hai ancora imparato tutto sulle donne.
[Bacia Luke]
Dal film:
Guerre Stellari - L'Impero colpisce ancora
Scheda film e trama
Frasi del film
Ho rapporti con il governo americano, o con il suo rappresentante, il governo di questo stato, in modo diretto, e faccia a faccia, una volta all'anno - non di più -, nella persona dell'esattore delle tasse; questo è l'unico modo in cui un uomo nelle mie condizioni vi ha a che fare per forza. E allora lo Stato dice chiaramente: «Riconoscimi». E nell'attuale stato delle cose, il modo più semplice, più efficace, e
assolutamente
necessario di trattare con esso su questo punto critico, esprimendo la vostra scarsa convinzione e il vostro poco amore nei suoi confronti, è dire di no in quel momento.
Henry David Thoreau
Cit. da
Disobbedienza civile
Frasi di Henry David Thoreau
[Sul caso di Eluana Englaro]
Si è consumato un omicidio vero e proprio.
[È]
stato preso per i fondelli lo stesso Parlamento. La mia denuncia sarebbe stata quella di tentato omicidio, ora sarà diversa, ovvero di omicidio premeditato. E sarà contro il padre della ragazza Beppino Englaro, contro i medici che la hanno assistita ed anche contro il Procuratore della Repubblica di Udine per abuso di ufficio o per i reati che si ravviseranno. Per il magistrato di Udine,
assolutamente
inerte, chiederò l'intervento della Procura della Repubblica di Milano competente per i reati commessi dal giudici di Udine. Questo barbaro omicidio, attentato contro la vita, deve essere colpito e castigato.
Carlo Taormina
Frasi di Carlo Taormina
Per molti versi la professione del critico è facile: rischiamo molto poco, pur approfittando del grande potere che abbiamo su coloro che sottopongono il proprio lavoro al nostro giudizio. Prosperiamo grazie alle recensioni negative, che sono uno spasso da scrivere e da leggere, ma la triste realtà a cui ci dobbiamo rassegnare è che, nel grande disegno delle cose, anche l'opera più mediocre ha molta più anima del nostro giudizio che la definisce tale. Ma ci sono occasioni in cui un critico qualcosa rischia davvero... ad esempio, nello scoprire e difendere il nuovo. Il mondo è spesso avverso ai nuovi talenti e alle nuove creazioni: al nuovo servono sostenitori! Ieri sera mi sono imbattuto in qualcosa di nuovo, un pasto straordinario di provenienza
assolutamente
imprevedibile. Affermare che sia la cena sia il suo artefice abbiano messo in crisi le mie convinzioni sull'alta cucina è a dir poco riduttivo: hanno scosso le fondamenta stesse del mio essere! In passato non ho fatto mistero del mio sdegno per il famoso motto dello chef Gusteau "Chiunque può cucinare!", ma ora, soltanto ora, comprendo appieno ciò che egli intendesse dire: non tutti possono diventare dei grandi artisti, ma un grande artista può celarsi in chiunque. È difficile immaginare origini più umili di quelle del genio che ora guida il ristorante Gusteau's e che, secondo l'opinione di chi scrive, è niente di meno che il miglior chef di tutta la Francia! Tornerò presto al ristorante Gusteau's, di cui non sarò mai sazio.
[Recensione scritta da Anton Ego e da lui letta contemporaneamente alla scrittura]
Anton Ego
Dal film:
Ratatouille
Scheda film e trama
Frasi del film
Assicureremo, con tutti i mezzi legittimi, che la libertà democratica sia difesa, che i cittadini siano tutelati nell'esercizio delle loro libertà, che sia
assolutamente
garantita la integrità dello Stato italiano.
Antonio Segni
Frasi di Antonio Segni
Bisogna ad ogni costo combattere Gabriele d'Annunzio, perché egli ha raffinato con tutto il suo ingegno, i quattro veleni intellettuali che noi vogliamo
assolutamente
abolire:
1º la poesia morbosa e nostalgica della distanza e del ricordo;
2º il sentimentalismo romantico grondante di chiaro di luna, che si eleva verso la Donna-Bellezza ideale e fatale;
3º l'ossessione della lussuria, col triangolo dell'adulterio, il pepe dell'incesto e il condimento del peccato cristiano;
4º la passione professorale del passato e la mania delle antichità e delle collezioni.
Filippo Tommaso Marinetti
Frasi di Filippo Tommaso Marinetti
Distruggere nella letteratura l'«io», cioè tutta la psicologia. L'uomo completamente avariato dalla biblioteca e dal museo, sottoposto a una logica e ad una saggezza spaventose, non offre
assolutamente
più interesse alcuno.
[...]
Sostituire la psicologia dell'uomo, ormai esaurita, con l'ossessione lirica della materia.
[n.° 11]
Filippo Tommaso Marinetti
Cit. da
Manifesto tecnico della letteratura futurista
Frasi di Filippo Tommaso Marinetti
Andrew
: Uno può, signore? Adesso è un buon momento?
Rachel
: Cosa? Un buon momento per cosa?
Andrew
: Ieri sera il signore mi ha insegnato...
Richard
: No, no, no, non dare la colpa a me... dì pure.
Andrew
: Grazie, signore. Due cannibali mangiano un clown: uno si volta e dice: «Non ha un sapore buffo?» Come ringrazia un fazzoletto spagnolo? «Muco gracias!» Perché i cinesi si divertono tanto? Hanno tanto riso! Perché ai ciechi non piace il paracadutismo? Gli si spaventano i cani! Un pazzo va sull'autostrada; la moglie lo chiama al cellulare e gli dice: «Tesoro, mi hanno detto che c'è uno che va contromano!»
[Rachel, e poi le figlie, ridono]
E lui: «Uno?! Centomila!» Che cos'è silenzioso e puzza di vermi? Le scoregge degli uccelli! Dev'essere stato un ingegnere a disegnare il corpo umano... chi altri avrebbe messo un impianto di eliminazione scorie vicino alla zona divertimenti? Una donna va dal medico: «Le spiace se le addormento il seno?» «
Assolutamente
no!» «Ninnananna ninnananna...»
[Richard e le figlie ridono]
Uno ce l'ha fatta, signore.
Richard
: Andrew, sei stato... sei stato bravo, ma forse dobbiamo parlare di adeguatezza e di... tempismo.
Andrew
: Sono le dieci e un quarto, signore.
[tutti ridono]
Dal film:
L'uomo bicentenario
Scheda film e trama
Frasi del film
Lucy
: Peccato che tu non sia una "persona realizzata", Charlie Brown... Le persone realizzate sono libere da paure e inibizioni... Accettano se stessi e accettano gli altri... Hanno considerazione e fiducia in se stessi...
Charlie Brown
: Posso diventare una persona realizzata?
Lucy
:
Assolutamente
no! Cinque cents, prego...
Charles M. Schulz
Cit. da
Peanuts
Frasi di Charles M. Schulz
Insisto tanto nella pratica del bocchino lento e morbido in cui il maschio sta fermo perché solo con il massimo del rilassamento perché è molto più guduriosa. Al contrario trovo avvilenti i bocchini mostrati nei film porno che avvengono a velocità spasmodica con il maschio che si agita brutalmente cercando di soffocare la donna (disgustoso!). Inoltre coltivando la lentezza, la morbidezza e la passività il maschio può ottenere il massimo del piacere e, in condizioni particolari di abbandono mentale, anche l'orgasmo multiplo maschile. Lo so che i sessuologi negano che sia possibile ma si sbagliano. È possibile. Rara esperienza ma
assolutamente
scioccante.
Jacopo Fo
Frasi di Jacopo Fo
Ll'atmosfera della Chiesa d'Oro, la basilica di San Marco, lo colpiva sempre come
assolutamente
unica. Per secoli si era sostenuto che il solo respirare l'aria di San Marco assicurasse la ricchezza, una dichiarazione che doveva essere intesa non solo metaforicamente, ma anche in senso letterale.
Con un rivestimento interno consistente in milioni di antiche tessere d'oro, si diceva che gran parte del pulviscolo sospeso nell'aria fosse a sua volta effettivamente dorato. Quella polvere fluttuante, unita alla luce splendente del sole che si riversava all'interno dal grande finestrone occidentale, creava un'atmosfera vibrante che aiutava i fedeli a raggiungere la ricchezza spirituale e anche, sempre che inspirassero a fondo, un arricchimento più terreno sotto forma di doratura dei polmoni.
Dan Brown
Cit. da
Inferno
Frasi di Dan Brown
Non lascio posto alla negatività. Le cose positive sono tante. Adoro
assolutamente
la mia nuova vita. Ho un lavoro di primo piano come produttrice di un programma di news.
Bridget Jones
Dal film:
Bridget Jones's Baby
Scheda film e trama
Frasi del film
Quando ero alle elementari, la maestra ci diceva di scrivere un pensierino alla fine di ogni giornata intitolato 'Cosa ho imparato oggi'. Date le circostanze credo che farei prima a scrivere 'Cosa non ho imparato oggi', perché cos'è che non ho imparato? Niente.
Assolutamente
niente. Ho imparato tanto, sono cresciuta tanto e questo non avrà mai fine.
Cecelia Ahern
Cit. da
Il libro del domani
Frasi di Cecelia Ahern
Sono pronta ad accettare una nuova sfida, senza avere
assolutamente
pensato a nessuna strategia, sembra che mi stia avvicinando.
Cecelia Ahern
Cit. da
Scrivimi ancora
Frasi di Cecelia Ahern
Amo e sono orgogliosa della storia e della cultura italiana. In questo senso sono
assolutamente
patriottica.
Elenoire Casalegno
Frasi di Elenoire Casalegno
Spesso i ragazzi vengono a chiedermi dei consigli, e fa sempre piacere. E' una vita che mi alleno con loro e che mi seguono come modello. Non chiudo
assolutamente
la porta alla possibilità di insegnare quando smetterò di combattere.
Clemente Russo
Frasi di Clemente Russo
Dopo ogni guerra
|
c'è chi deve ripulire.
|
In fondo un po' d'ordine
|
da solo non si fa.
|
|
C'è chi deve spingere le macerie
|
ai bordi delle strade
|
per far passare
|
i carri pieni di cadaveri.
|
|
C'è chi deve sprofondare
|
nella melma e nella cenere,
|
tra le molle dei divani letto,
|
le schegge di vetro
|
e gli stracci insanguinati.
|
|
C'è chi deve trascinare una trave
|
per puntellare il muro,
|
c'è chi deve mettere i vetri alla finestra
|
e montare la porta sui cardini.
|
|
Non è fotogenico
|
e ci vogliono anni.
|
Tutte le telecamere sono già partite
|
per un'altra guerra.
|
|
Bisogna ricostruire i ponti
|
e anche le stazioni.
|
Le maniche saranno a brandelli
|
a forza di rimboccarle.
|
|
C'è chi, con la scopa in mano ,
|
ricorda ancora com'era.
|
C'è chi ascolta
|
annuendo con la testa non mozzata.
|
|
Ma presto lì si aggireranno altri
|
che troveranno il tutto
|
un po' noioso.
|
|
C'è chi talvolta
|
dissotterrerà da sotto un cespuglio
|
argomenti corrosi dalla ruggine
|
e li trasporterà sul mucchio dei rifiuti.
|
|
Chi sapeva
|
di che si trattava,
|
deve far posto a quelli
|
che ne sanno poco.
|
E meno di poco.
|
E infine
assolutamente
nulla.
|
|
Sull'erba che ha ricoperto le cause e gli effetti,
|
c'è chi deve starsene disteso
|
con la spiga tra i denti,
|
perso a fissare le nuvole.
Wislawa Szymborska
Titolo della poesia:
La fine e linizio
Frasi di Wislawa Szymborska
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