PDF GRATIS
Accedi
OK
Non ancora registrato?
Registrati
DOWNLOAD PDF
:
Registrati
e scarica le frasi degli autori in formato PDF. Il servizio è gratuito.
Toggle navigation
Sezioni
Temi
Frasi sul Natale
Frasi sui regali
Frasi sui doni
Frasi sulle sorprese
Frasi sul perbenismo
Frasi sulla gentilezza
Frasi sull'appartenenza
Frasi sulla nascita
Frasi sulle stelle
Frasi sulla neve
Indice dei temi
Tutti i temi (1334)
Frasi
Commenti alle frasi
Frasi belle
Frasi divertenti
Frasi bellissime
Frasi celebri
Frasi famose
La frase di oggi
Newsletter
Incipit
Epitaffi
Proverbi
Meme
Le frasi più lette
Le immagini più viste
I temi più visitati
Le frasi più lette ieri
Gli autori più letti
Le storie più lette
Le poesie più lette
I proverbi più letti
I film più visti
Le frasi dei film più lette
Frasi con immagini
Frasi belle con immagini
Frasi da condividere
Immagini per le storie Instagram
Immagini di copertina per Facebook
Frasi dei film
Le migliori di sempre
Frasi promozionali dei film
Elenco di tutti i film
Elenco film per genere
Elenco di tutti i registi
Incipit dei film
Frase film della settimana
Storie
La laurea della figlia e l'auto d'epoca
L'asino, la tigre e il colore dell'erba
Il destino e la Morte (Leggenda di Samarcanda)
Il cavaliere pentito
Perché quando si è arrabbiati si alza la voce
Correre attraverso la pioggia
Il lupo nero e il lupo bianco (leggenda Cherokee)
Il vaso di vetro, i sassi, la birra e le priorità della vita
Tutte le storie
Poesie
Autori
Arte
Cinema
Economia
Letteratura
Moda
Musica
Politica
Religione
Scienze
Sport
Storia
TV
Varie
Indice degli autori
Aforismi Carcere
Frasi trovate
:
225
Ho ripreso in mano il "quaderno del
carcere
", il mio quadernone blu pieno di note scritte a penna. Ci annotavo, con la meticolosità di una galeotta, dati, aneddoti, impressioni, particolari. Ogni volta che vi leggo qualche parola, la caverna della memoria si spalanca e rigurgita fuori brandelli di emozioni e frammenti di vita, come una mareggiata che deposita detriti sulla spiaggia. Ho cercato di raccogliere quel materiale caotico e ricomporlo, dandogli una forma, un senso. L'ho fatto innanzitutto per me stessa, ma anche per restituire la mia storia a chi mi ha sostenuto e ha lottato al mio fianco, trasformandola in una battaglia collettiva. E per condividerla con chiunque voglia conoscere il mio punto di vista.
Eppure la storia non è affatto finita. La strana belva dentro di me si nutre non solo del passato, ma anche, e soprattutto, del futuro.
Ilaria Salis
Cit. da
Vipera
Frasi di Ilaria Salis
Conosco l'Ungheria dal suo luogo più oscuro: il
carcere
. Lì, sono stata detenuta in custodia cautelare, in condizioni dure, per 15 mesi.
[...]
Sotto il governo di Viktor Orbán, l'Ungheria è diventata un regime illiberale e oligarchico, uno stato etnico autoritario. Alcuni lo definiscono persino una "tirannia moderna". Quel che è certo è che lo stato di diritto e la libertà dei media non sono garantiti. Il dissenso è criminalizzato e la società civile è repressa. Mentre gli oligarchi fedeli al capo si sono arricchiti, le disuguaglianze sociali e regionali sono peggiorate. I diritti delle minoranze sono sistematicamente violati e il razzismo è divenuto mainstream.
[...]
Questa nuova e pericolosa forma di fascismo rappresenta la variante autoritaria del capitalismo globale dei nostri tempi.
Ilaria Salis
Cit. da
x.com, 9 ottobre 2024
Frasi di Ilaria Salis
Capitano Mauch
[circondano Wesley]
: Polizia! Non vi muovete! Gettate le armi! Armi a terra!
Martin
: Oppure ci finirà il tuo culetto!
Fosse
: Spero che ti piaccia il cibo del
carcere
oltre al pisello!
Dal film:
I poliziotti di riserva
Scheda film e trama
Frasi del film
Vi do qualche dritta per non finire in
carcere
. Uno: fate qualsiasi cosa per non essere neri o ispanici.
Fosse
Dal film:
I poliziotti di riserva
Scheda film e trama
Frasi del film
Madre, sarai contenta che non sono diventato un tossico, non ho preso l'AIDS. Studio molto, tutti i giorni vado a lezione di pedagogia, carpenteria metallica, artigianato e perfino di teologia. Così stare qui dentro
[in
carcere
]
è meno dura. Imparo cose nuove. Il compagno Wolver mi sta insegnando il bulgaro. Mi piace anche molto la Bibbia. Adesso mi sto occupando della Genesi. Penserai che sono diventato matto, vero? Ma se non voglio impazzire, devo avere la testa occupata. Non devo pensare.
[Testo di lettera]
Víctor
Dal film:
Carne tremula
Scheda film e trama
Frasi del film
Ferito in ambulanza
: Quanto mi daranno?
Infermiere
: Di
carcere
?
Ferito in ambulanza
: No, di soldi! Mi ha investito l'autobus... il mezzo pubblico paga. Sulle strisce... mi ha investito sulle strisce. Mi è andata bene. Cosa posso perdere? Una gamba? Ma io sto male dappertutto! Lei che è pratico, faccia un po' i conti: supponiamo che io rimanga infermo... quanto mi daranno?
Infermiere
: Mah, non lo so, dipende da quanto guadagnava da vivo...
Ferito in ambulanza
: Ma io mica sono morto?!
Altro infermiere
: Faje 'na siringa de morfina, così sta zitto!
Dal film:
L'ingorgo
Scheda film e trama
Frasi del film
Sai mantenere un segreto? Sto organizzando un'evasione da un
carcere
. Mi serve, diciamo, un complice. Prima dobbiamo andarcene da questo bar, poi dall'albergo, dalla città e infine dal paese. Ci stai o non ci stai?
Bob Harris
Dal film:
Lost in Translation
Scheda film e trama
Frasi del film
Ricordo ancora la domanda che fece il professore di filosofia il primo giorno di liceo: "A che serve studiare? Chi sa rispondere?".
Qualcuno osò rispostine educate: "a crescer bene", "a diventare brave persone". Niente, scuoteva la testa. Finché disse: "Ad evadere dal
carcere
".
Ci guardammo stupiti. "L'ignoranza è un
carcere
. Perché là dentro non capisci e non sai che fare.
In questi cinque anni dobbiamo organizzare la più grande evasione del secolo. Non sarà facile, vi vogliono stupidi, ma se scavalcate il muro dell'ignoranza poi capirete senza dover chiedere aiuto. E sarà difficile ingannarvi. Chi ci sta?".
Mi è tornato in mente quell'episodio indelebile leggendo che solo un ragazzo su venti capisce un testo. E penso agli altri diciannove, che faticano ad evadere e rischiano l'ergastolo dell'ignoranza.
Uno Stato democratico deve salvarli perché è giusto. E perché il rischio poi è immenso: le menti deboli chiedono l'uomo forte.
Corrado Augias
Frasi di Corrado Augias
[Sull'esperienza in
carcere
]
Cinque giorni di isolamento. Giorni infiniti, minuti lunghissimi. Non passava mai. Cercavo di dormire, mi svegliavo credendo di aver fatto un brutto sogno; infine realizzavo che era tutto vero. Poi altri 17 giorni di galera. Solo De André venne a trovarmi, con Dori. Pannella mandò un telegramma. Fu l'occasione per resettarmi. Mi sono disintossicato da solo, senza bisogno di andare in comunità. Dopo la galera sono tornato a casa, a Zocca, e non ne sono uscito per otto mesi. Senza anfetamine non riuscivo ad alzarmi dal letto. E in tanti erano contenti.
Vasco Rossi
Cit. da
Corriere della Sera, intervista, 31 marzo 2024
Frasi di Vasco Rossi
Dalla finestra della mia stanza ora vedo con il cannocchiale Mussolini: è anch'egli alla finestra, in maniche di camicia e si passa nervosamente il fazzoletto sulla fronte. Scherzi del destino! Trent'anni fa eravamo in
carcere
assieme
[...]
legati da un'amicizia che sembrava dover sfidare il tempo e le tempeste della vita. Oggi eccoci entrambi confinati nella stessa isola
[Ponza]
: io per decisione sua, egli per decisione del re
[...]
Mussolini è oramai un vinto, è l'eroe dannunziano che, ruzzolato dal suo trono di cartapesta, morde la polvere.
Pietro Nenni
Frasi di Pietro Nenni
Io penso che la storia ti piace, come piaceva a me quando avevo la tua età, perché riguarda gli uomini viventi e tutto ciò che riguarda gli uomini, quanti più uomini è possibile, tutti gli uomini del mondo in quanto si uniscono tra loro in società e lavorano e lottano e migliorano se stessi non può non piacerti più di ogni altra cosa. (a Delio, 1937; 1965, n. 418)
Antonio Gramsci
Cit. da
carcere
" href="https://amzn.to/48BstTv" target="blank">Lettere dal
carcere
Frasi di Antonio Gramsci
Spesso chi vuole consolare, essere affettuoso ecc. è in realtà il più feroce dei tormentatori. Anche nell'«affetto» bisogna essere soprattutto «intelligenti». (a Tania, 5 dicembre 1932; 1965)
Antonio Gramsci
Cit. da
carcere
" href="https://amzn.to/48BstTv" target="blank">Lettere dal
carcere
Frasi di Antonio Gramsci
Io non sono mai stato un giornalista professionista, che vende la sua penna a chi gliela paga meglio e deve continuamente mentire, perché la menzogna entra nella qualifica professionale. (a Tania, 12 ottobre 1931; 1965)
Antonio Gramsci
Cit. da
carcere
" href="https://amzn.to/48BstTv" target="blank">Lettere dal
carcere
Frasi di Antonio Gramsci
Lo studio che ho fatto sugli intellettuali è molto vasto come disegno e in realtà non credo che esistano in Italia libri su questo argomento. Esiste certo molto materiale erudito ma disperso in un numero infinito di riviste e archivi storici locali. D'altronde io estendo molto la nozione di intellettuale e non mi limito alla nozione corrente che si riferisce ai grandi intellettuali. Questo studio porta anche a certe determinazioni del concetto di Stato che di solito è inteso come Società politica (o dittatura, o apparato coercitivo per conformare la massa popolare secondo il tipo di produzione e l'economia di un certo momento dato) e non come un equilibrio tra Società politica con la Società civile (o egemonia di un gruppo sociale sull'intiera società nazionale esercitata attraverso le organizzazioni così dette private, come la chiesa, i sindacati, le scuole ecc.) e appunto nella società civile specialmente operano gli intellettuali (Ben. Croce, per es., è una specie di papa laico ed è uno strumento efficacissimo di egemonia anche se volta per volta possa trovarsi in contrasto con questo o quel governo ecc.). Da questa concezione della funzione degli intellettuali, secondo me, viene illuminata la ragione o una delle ragioni della caduta dei Comuni medioevali, cioè del governo di una classe economica, che non seppe crearsi la propria categoria di intellettuali e quindi di esercitare un'egemonia oltre che una dittatura; gli intellettuali italiani non avevano un carattere popolare-nazionale ma cosmopolita sul modello della Chiesa e a Leonardo era indifferente vendere al duca Valentino i disegni delle fortificazioni di Firenze. I Comuni furono dunque uno stato sindacalista, che non riuscì a superare questa fase e a diventare Stato integrale come indicava invano il Machiavelli che attraverso l'organizzazione dell'esercito voleva l'egemonia della città sulla campagna, e perciò si può chiamare il primo giacobino italiano (il secondo è stato Carlo Cattaneo ma con troppe chimere in testa). Così ne deriva che il Rinascimento deve essere considerato un movimento reazionario e repressivo in confronto dello sviluppo dei Comuni ecc. Ti faccio questi accenni per farti persuasa che ogni periodo della storia svoltasi in Italia, dall'Impero romano al Risorgimento, deve essere guardato da questo punto di vista monografico. (a Tatiana, 7 settembre 1931)
Antonio Gramsci
Cit. da
carcere
" href="https://amzn.to/48BstTv" target="blank">Lettere dal
carcere
Frasi di Antonio Gramsci
Non c'era ragione di essere impressionata. Devi sapere che io sono morto una volta e poi sono resuscitato, ciò che dimostra che ho sempre avuto la pelle dura. Da bambino, a 4 anni, ho avuto delle emorragie per tre giorni di seguito, che mi avevano completamente dissanguato, accompagnate da convulsioni. Il medico mi aveva dato per morto e mia madre ha conservato fino al 914 circa la piccola bara e il vestitino speciale che dovevano servire per seppellirmi; una zia sosteneva che ero resuscitato quando lei mi unse i piedini con l'olio di una lampada dedicata a una madonna e perciò quando mi rifiutavo di compiere gli atti religiosi mi rimproverava aspramente ricordando che alla madonna dovevo la vita, cosa che mi impressionava poco, a dir la verità. (a Tatiana, 7 settembre 1931)
Antonio Gramsci
Cit. da
carcere
" href="https://amzn.to/48BstTv" target="blank">Lettere dal
carcere
Frasi di Antonio Gramsci
Io penso che una persona intelligente e moderna deve leggere i classici in generale con un certo «distacco», cioè solo per i loro valori estetici, mentre l'«amore» implica adesione al contenuto ideologico della poesia; si ama il «proprio» poeta, si «ammira» l'artista «in generale». (a Giulia, 1 giugno 1931; 1965)
Antonio Gramsci
Cit. da
carcere
" href="https://amzn.to/48BstTv" target="blank">Lettere dal
carcere
Frasi di Antonio Gramsci
Carissima mamma, ecco il quinto natale che passo in privazione di libertà e il quarto che passo in
carcere
. Veramente la condizione di coatto in cui passai il natale del 26 ad Ustica
[43]
era ancora una specie di paradiso della libertà personale in confronto alla condizione di carcerato. Ma non credere che la mia serenità sia venuta meno. Sono invecchiato di quattro anni, ho molti capelli bianchi, ho perduto i denti, non rido più di gusto come una volta, ma credo di essere diventato più saggio e di avere arricchito la mia esperienza degli uomini e delle cose. Del resto non ho perduto il gusto della vita
[...]
. Dunque non sono diventato vecchio, ti pare? Si diventa vecchi quando si incomincia a temere la morte e quando si prova dispiacere a vedere gli altri fare ciò non possiamo più fare. In questo sono sicuro che neanche tu sei diventata vecchia nonostante la tua età. Sono sicuro che sei decisa a vivere a lungo, per poterci rivedere tutti insieme per poter conoscere tutti i tuoi nipotini: finché si vuol vivere, finché si sente il gusto della vita vita e si vuole raggiungere ancora qualche scopo, si resiste a tutti gli acciacchi e a tutte le malattie. (15 dicembre 1930)
Antonio Gramsci
Cit. da
carcere
" href="https://amzn.to/48BstTv" target="blank">Lettere dal
carcere
Frasi di Antonio Gramsci
Il padre Brown è un cattolico che prende in giro il modo di pensare meccanico dei protestanti e il libro è fondamentalmente un'apologia della Chiesa Romana contro la Chiesa Anglicana. Sherlock Holmes è il poliziotto "protestante" che trova il bandolo di una matassa criminale partendo dall'esterno, basandosi sulla scienza, sul metodo sperimentale, sull'induzione. Padre Brown è il prete cattolico, che attraverso le raffinate esperienze psicologiche date dalla confessione e dal lavorio di casistica morale dei padri, pur senza trascurare la scienza e l'esperienza, ma basandosi specialmente sulla deduzione e sull'introspezione, batte Sherlock Holmes in pieno, lo fa apparire un ragazzetto pretenzioso, ne mostra l'angustia e la meschinità. D'altra parte Chesterton è un grande artista, mentre Conan Doyle era un mediocre scrittore, anche se fatto baronetto per meriti letterari; perciò in Chesterton c'è un distacco stilistico tra il contenuto, l'intrigo poliziesco e la forma, quindi una sottile ironia verso la materia trattata che rende più gustosi i racconti.
[a Tania, 6 ottobre 1930; 1965]
Antonio Gramsci
Cit. da
carcere
" href="https://amzn.to/48BstTv" target="blank">Lettere dal
carcere
Frasi di Antonio Gramsci
Su per giù tu immagini me come uno che insistentemente rivendica il diritto di soffrire, di essere martirizzato, di non essere defraudato neanche di un minuto secondo e di una sfumatura della sua pena. Io sarei un nuovo Gandhi che vuole testimoniare dinanzi ai superi e agli inferi i tormenti del popolo indiano, un nuovo Geremia o Elia o non so chi altro profeta d'Israello che andava in piazza a mangiare cose immonde per offrirsi in olocausto al dio della vendetta, ecc. ecc. Non so come ti sei fatta questa concezione, che è molto ingiusta nei tuoi rapporti verso di me, ingiusta e inconsiderata. Ti ho detto che io sono eminentemente pratico; io penso che non capisci ciò che io voglia dire con questa espressione, perché non fai nessuno sforzo per metterti nelle mie condizioni (probabilmente quindi io ti dovrò apparire come un commediante o che so io). La mia praticità consiste in questo: nel sapere che a battere la testa contro il muro è la testa a rompersi e non il muro.
[a Tatiana, 19 maggio 1930]
Antonio Gramsci
Cit. da
carcere
" href="https://amzn.to/48BstTv" target="blank">Lettere dal
carcere
Frasi di Antonio Gramsci
Carissima mamma, non ti vorrei ripetere ciò che ti ho spesso scritto per rassicurarti sulle mie condizioni fisiche e morali. Vorrei, per essere proprio tranquillo, che tu non ti spaventassi o ti turbassi troppo qualunque condanna siano per darmi. Che tu comprendessi bene, anche col sentimento, che io sono un detenuto politico, che non ho e non avrò mai da vergognarmi di questa situazione. Che, in fondo, la detenzione e la condanna le ho volute io stesso, in certo modo, perché non ho mai voluto mutare le mie opinioni, per le quali sarei disposto a dare la vita e non solo a stare in prigione. Che perciò io non posso che essere tranquillo e contento di me stesso. Cara mamma, vorrei proprio abbracciarti stretta stretta perché sentissi quanto ti voglio ti voglio bene e come vorrei consolarti di questo dispiacere che ti ho dato: ma non potevo fare diversamente. La vita è così, molto dura, e i figli qualche volta devono dare dei grandi dolori alle loro mamme, se vogliono conservare il loro onore e al loro dignità di uomini.
Ti abbraccio teneramente.
Nino (10 maggio 1928)
Antonio Gramsci
Cit. da
carcere
" href="https://amzn.to/48BstTv" target="blank">Lettere dal
carcere
Frasi di Antonio Gramsci
Mi preoccupa molto lo stato d'animo della mamma, d'altronde non so come fare per rassicurarla e consolarla. Vorrei infonderle la convinzione che io sono tranquillissimo, come realmente sono, ma vedo che non riesco. C'è tutta una zona di sentimento e di modi di pensare che costituisce una specie di abisso tra noi. Per lei il mio incarceramento è una terribile disgrazia alquanto misteriosa nelle sue concatenazioni di cause ed effetti; per me è un episodio nella lotta politica che si combatteva e si continuerà a combattere non solo in Italia, ma in tutto il mondo, per chissà quanto tempo ancora. Io sono rimasto preso, così come durante la guerra si poteva cadere prigionieri, sapendo che questo poteva avvenire e che poteva avvenire anche di peggio. Ma temo che anche tu la pensi come la mamma e che queste spiegazioni ti rassomiglino a un indovinello espresso ancora in una lingua sconosciuta.
[a Teresina, 20 febbraio 1928]
Antonio Gramsci
Cit. da
carcere
" href="https://amzn.to/48BstTv" target="blank">Lettere dal
carcere
Frasi di Antonio Gramsci
Ho sempre l'ossessione di essere per essere ridotto ad una epistolografia convenzionale e, ciò che è il peggio del convenzionalismo, ad una epistolografia convenzionalmente carceraria.
[a Giulia, 2 maggio 1927]
Antonio Gramsci
Cit. da
carcere
" href="https://amzn.to/48BstTv" target="blank">Lettere dal
carcere
Frasi di Antonio Gramsci
La mia vita scorre sempre uguale. Leggo, mangio, dormo e penso. Tu però non devi pensare a tutto ciò che pensi e specialmente non devi farti illusioni. Non perché io non sia arcisicuro di rivederti e di farti conoscere i miei bambini
[...]
, ma perché sono anche arcisicuro che sarò condannato e chissà a quanti anni. Tu devi capire che in ciò non c'entra niente per nulla né la mia rettitudine, né la mia coscienza, né la mia innocenza o colpevolezza. È un fatto che si chiama politica, appunto perché tutte queste bellissime cose non c'entrano per nulla. Tu sai come si fa coi bambini che fanno la pipì nel letto, è vero? Si minaccia di bruciarli con la stoppa accesa in cima al forcone. Ebbene: immagina che in italia ci sia un bambino molto grosso che minaccia continuamente di fare la pipì nel letto di questa grande genitrice di biade e di eroi; io e qualche altro siamo la stoppa (o il cencio) accesa che si mostra per minacciare l'impertinente e impedirgli di insudiciare le candide lenzuola. Poiché le cose sono così, non bisogna né allarmarsi, né illudersi; bisogna solo attendere con grande pazienza e sopportazione.
[alla mamma, 25 aprile 1927]
Antonio Gramsci
Cit. da
carcere
" href="https://amzn.to/48BstTv" target="blank">Lettere dal
carcere
Frasi di Antonio Gramsci
Ti immagino seria e tetra, senza un sorriso neanche sfuggevole. Vorrei farti rallegrare in qualche modo. Ti racconterò delle storielle; che te ne pare? Ti voglio, per esempio, come intermezzo alla descrizione del mio viaggio in questo mondo così grande e terribile, dire qualcosa intorno a me stesso e alla mia fama, di molto divertente. Io non sono conosciuto all'infuori di una cerchia abbastanza ristretta; il mio nome è storpiato perciò in tutti i modi più inverosimili: Gramasci, Granusci, Gràmisci, Granìsci, Gramàsci, fino a Garamàscon, con tutti gli intermedi più bizzarri. A Palermo, durante una certa attesa per il controllo dei bagagli, incontrai in un deposito un gruppo di operai torinesi diretti al confino; insieme a loro era un formidabile tipo di anarchico ultra individualista, noto coll'indicazione di «Unico»
[41]
che rifiuta di confidare a chiunque, ma specialmente alla polizia e alle autorità in generale, le sue generalità: «sono l'Unico e basta», ecco la sua riposta. Nella folla che lo attendeva, l'Unico riconobbe tra i criminali comuni (mafiosi) un altro tipo, siciliano (l'Unico deve essere napoletano o giù di lì), arrestato per motivi compositi, tra il politico e il comune, e si passò allora alle presentazioni. Mi presentò: l'altro mi guardò a lungo, poi domandò: «Gramsci, Antonio?» Sì, Antonio!, risposi. «Non può essere, replicò, perché Antonio Gramsci deve essere un gigante e non un uomo così piccolo» – Non disse più nulla, si ritirò in un angolo, si sedette su uno strumento innominabile e stette, come Mario sulle rovine di Cartagine, a meditare sulle proprie illusioni perdute. Evitò accuratamente di parlare con me durante il tempo in cui restammo ancora nello stesso camerone e non mi salutò quando ci separarono.
[a Tania, 19 febbraio 1927]
Antonio Gramsci
Cit. da
carcere
" href="https://amzn.to/48BstTv" target="blank">Lettere dal
carcere
Frasi di Antonio Gramsci
Sono stata arrestata a Las Vegas per violenza domestica, stavo litigando col padre di mio figlio: lui ha chiamato per un cerotto ed in camera è piombata la security ed ho passato un giorno e una notte in
carcere
. Là ho conosciuto personaggi meravigliosi, poi ho pagato 3 mila dollari di cauzione e sono uscita. Altri reati? Un po' cleptomane da piccola, ho rubato un po' di rossetti.
Vera Gemma
Cit. da
corriere.it, 10 novembre 2022
Frasi di Vera Gemma
Proposte indecenti? Qualcuna l'ho accettata. C'era uno a Los Angeles che mi invitava a cena e voleva passare del tempo con me. Mi faceva dei regali e sganciava ogni tanto del cash. A livello fisico non pretendeva tanto, facevamo cene, parlavamo e mi chiedeva "ma questo mese ce li hai i soldi per l'affitto?", io dicevo no e mi sganciava il cash.
Vera Gemma
Cit. da
corriere.it, 10 novembre 2022
Frasi di Vera Gemma
Un impulso e un aiuto formidabili a lavorare su questo terreno – della storia d'Italia, della storia del Mezzogiorno, della tradizione culturale italiana – ci vennero dalla pubblicazione delle Lettere e poi, via via, dai Quaderni del
carcere
di Gramsci.
Giorgio Napolitano
Cit. da
Intervista sul PCI
Frasi di Giorgio Napolitano
Libertà per Nick e Bart!
[manifestanti in coro fuori dal
carcere
]
Dal film:
Sacco e Vanzetti
Scheda film e trama
Frasi del film
William Smithers giovane
: John Spartan, hai fatto grandi cose per la città di Los Angeles, è quindi con un certo dispiacere che io, William Smithers, vicedirettore di questo
carcere
, mi accinguo ad eseguire alla sentenza.
John Spartan
: Vada avanti.
William Smithers giovane
: Sergente Spartan, sei stato condannato a settant'anni di congelamento correttivo nel crio-penitenziario della California per l'involontaria strage di trenta civili innocenti.
John Spartan
: Vada avanti.
William Smithers giovane
: Sarai posto in ibernazione per la durata della tua condanna, durante la quale il tuo comportamento sarà modificato per suggestione sinattica. Il tuo rilascio sarà esaminato a partire dall'anno 2046... Sono spiacente, sergente.
[attivano l'ibernazione di Spartan]
Dal film:
Demolition Man
Scheda film e trama
Frasi del film
Il candidato perfetto
[per il Gruppo Wagner]
è un detenuto di un
carcere
di massima sicurezza con pene da scontare di 30-40 anni, forte, sicuro di sé, resistente. Preferibilmente con 15 anni o più di reclusione, preferibilmente per omicidio, rapina, banditismo. Se avete picchiato un funzionario o un agente di polizia, ancora meglio. Abbiamo bisogno dei vostri talenti criminali. Ho scontato dieci anni di prigione prima di diventare un eroe della Russia, ho alcuni talenti che mi aiutano nella vita ma sono sicuro che voi ne avete di più.
[da un video rilasciato su Telegram il 20 febbraio 2023 in cui recluta detenuti per il Gruppo Wagner]
Evgenij Prigožin
Cit. da
Agenzianova.com, 22 febbraio 2023
Frasi di Evgenij Prigožin
Un serio reato di tortura, in Italia, non verrà approvato: non, almeno, per come l'hanno approvato altri paesi e per come il diritto internazionale e la Convenzione Onu - firmata dall'Italia nel 1989 - lo prevedono. (...) Non verrà approvato perché molti italiani e parlamentari pensano che la repressione penale debba avere un carattere punitivo e non rieducativo (come prevedrebbe l'articolo 27 della Costituzione) che è la stessa ragione per cui si criticano i permessi-premio, le semilibertà, la condizionale e i benefici vari. (...) In
carcere
si deve andare a star male, questo il sentire comune, e mettere la gente in
carcere
serve anche a levarla dalla circolazione. Non verrà approvato perché verrebbero meno anche strumenti come il 41 bis - il cosiddetto
carcere
duro - che da noi è considerato intoccabile nonostante sia pienamente equiparabile alla tortura, come hanno riconosciuto molti organismi internazionali.
Filippo Facci
Cit. da
Libero, 20 gennaio 2017
Frasi di Filippo Facci
[Nelle risposte di Facci ai commenti dei lettori]
Per me una condanna per diffamazione – per un giornalista – è la cosa più normale del mondo. Lo è sempre stata. I grandi vecchi del giornalismo hanno centinaia di condanne che son tutte medaglie, come si diceva un tempo. Ora questo imbarbarimento, questo sostituire la fedina alla carta d'identità, questa deformazione per cui i ragazzini considerano clamoroso che un giornalista sia condannato per diffamazione, tutto questo, insomma, è proprio una delle eredità culturali che Travaglio lascerebbe a questo mestiere se domani gli venisse un colpo. È la vera, sola grande diga che ha rotto: a cominciare da quando scrisse che le diffamazioni di Lino Jannuzzi meritavano il
carcere
. Travaglio ha diverse condanne, ma nessuna definitiva. Da qui la sua pretesa verginità. Peccato che se ne fotta di chiunque sia nelle sue stesse condizioni: per impiccare un politico o un collega gli basta un verbale, e i ragazzini applaudono.
Filippo Facci
Cit. da
Un italiano vero, ilpost.it, 1 marzo 2011
Frasi di Filippo Facci
[Sul suicidio di Raul Gardini]
Uno choc totale, non ci potevo credere, quella settimana ero stato con lui fino a due giorni prima, proprio a palazzo Belgioioso. Raul aveva letto del suicidio di Gabriele Cagliari e mi diceva che era una strana cosa, con quel sacchetto di plastica nella testa. Era molto preoccupato. Non voleva finire in
carcere
anche lui, secondo me perché lì non si sentiva più padrone della sua vita e lui non sopportava l'idea che fossero gli altri a decidergli il destino.
Paul Cayard
Cit. da
Corriere della Sera, intervista, 30 giugno 2023
Frasi di Paul Cayard
Non ho posizioni precostituite. Contano le cause per me.
[La sua causa?]
Le carceri. Ho fatto un reportage su Rai 3, nel
carcere
minorile di Nisida. Poi ho visitato molte altre carceri: si pensa che il male chiuso là faccia bene a noi. Ma non è così.
Francesca Fagnani
Cit. da
corriere.it, intervista, 30 ottobre 2022
Frasi di Francesca Fagnani
Quando il cielo basso e greve pesa come un coperchio sullo spirito che geme in preda a lunghi affanni, e versa, abbracciando l'intero giro dell'orizzonte, una luce diurna più triste della notte; quando la terra è trasformata in umida prigione dove, come un pipistrello, la Speranza sbatte contro i muri con la sua timida ala picchiando la testa sui soffitti marcescenti; quando la pioggia, distendendo le sue immense strisce, imita le sbarre d'un grande
carcere
, e un popolo muto d'infami ragni tende le sue reti in fondo ai nostri cervelli, improvvisamente delle campane sbattono con furia e lanciano verso il cielo un urlo orrendo, simili a spiriti vaganti, senza patria, che si mettono a gemere, ostinati. E lunghi trasporti funebri, senza tamburi né bande, sfilano lentamente nella mia anima, vinta; la Speranza, piange; e l'atroce Angoscia, dispotica, pianta sul mio cranio chinato, il suo nero vessillo.
[da Spleen]
Charles Baudelaire
Cit. da
I fiori del male
Frasi di Charles Baudelaire
Il Consiglio superiore della magistratura non contrasta una concezione proprietaria della funzione giudiziaria da parte della magistratura e non riesce a valutare i magistrati. Il Consiglio non ha esercitato nessuna delle sue due funzioni: quella di difensore dei magistrati da tentativi di condizionamenti e quella di garante del contenimento della loro funzione all'interno della sfera giurisdizionale.
Il sistema politico, a sua volta, non è privo di colpe, perché legifera continuamente sulla giustizia, moltiplica i reati, non riesce a introdurre sanzioni diverse dal
carcere
, tollera mezzi di prova invasivi della vita privata delle persone, dilata l'uso del diritto penale e lascia il campo aperto alle procure. A corto di idee e programmi, ha delegato alla magistratura il controllo della virtù e la definizione stessa di cosa sia virtuoso, sottoponendosi anch'esso a tale controllo e rinunciando alle immunità che i costituenti avevano introdotto.
Sabino Cassese
Cit. da
Il governo dei giudici
Frasi di Sabino Cassese
Non si può punire qualcuno che non sa di aver sbagliato. Non comprende la società, ne come ci si dovrebbe comportare.
Direttore del carcere
Dal film:
Criminal
Scheda film e trama
Frasi del film
Uomo
: Come mai si trova in
carcere
?
Rahim
: Il mio socio è sparito con i soldi dell'attività, e così non ho potuto pagare le rate.
Dal film:
Un eroe
Scheda film e trama
Frasi del film
«Sono stato a Udine. Trovato in gran forma Enzo Baiocchi».
«Sempre detto che a certa gente il
carcere
dona»
«E mi sono fatto due chiacchiere con il nostro amico.» Si fermò e guardò il vicequestore. «Mi ha detto un sacco di cose interessanti. Per esempio che io non ero andato troppo lontano dalla verità.»
«Quale verità?».
«Quante ce ne sono secondo lei?».
«Lei è un uomo di legge, dottor Baldi, quindi saprà meglio di me che le verità sono tante. Dipende da che prospettiva le inquadriamo.»
Antonio Manzini
Cit. da
Fate il vostro gioco
Frasi di Antonio Manzini
Quando qualcuno parla di libertà di stampa mi viene da ridere. Ricordo articoli accorati di Eugenio Scalfari quando De Benedetti finì in
carcere
. Ricordo memorabili e comici pezzi sulla Repubblica, quando De Benedetti presentò la sua società finanziaria. Nemmeno i resoconti dei discorsi del Duce erano così entusiasti. E la Stampa che deve raccontare questi giorni di crisi Fiat. E Libero che fa un'inchiesta, a puntate, sulla sanità romana senza dire che il suo editore, Angelucci, è proprietario di parecchie cliniche a Roma.
Maurizio Belpietro
Cit. da
Sette, intervista, 9 gennaio 2001
Frasi di Maurizio Belpietro
Nino Di Venanzio
: Perché vuoi che sia io a portarti fuori di qui
[dal
carcere
]
?
Turi Arcangelo Leofonte
: Perché nonostante senta il puzzo del tuo odio, io mi fido di te.
Dal film:
Milano Palermo - Il ritorno
Scheda film e trama
Frasi del film
Giudice Conti
: I 500 milioni di euro sottratti al clan Scalia appartengono allo Stato, e lei lo sa.
Turi Arcangelo Leofonte
: Ah, lo Stato... ma quale Stato? Quello che sta qua dentro
[in
carcere
]
, o quello che sta là fuori?
Dal film:
Milano Palermo - Il ritorno
Scheda film e trama
Frasi del film
Il corpo può essere in mano ai malvagi, lo spirito spazia ovunque: anche dal fondo di un
carcere
può innalzarsi al cielo.
Napoleone Bonaparte
Frasi di Napoleone Bonaparte
Troppi parolai credersi Mogol, troppe voci senza soul.
Neffa
Cit. da
Carcere
a vita
Frasi di Neffa
Quando la governante mi avvisò dell'arrivo degli agenti, questi dissero che sarei finita in
carcere
ma per poche ore. Due, tre giorni al massimo e tornavo a casa.
Patrizia Reggiani
Cit. da
corriere.it, Sette, intervista, 20 marzo 2021
Frasi di Patrizia Reggiani
Questo non è un ospedale, è un
carcere
!
Illyana Rasputin
Dal film:
The New Mutants
Scheda film e trama
Frasi del film
Da giovane, mi irritavano i libri che liquidavano la nozione dell'eccezionalismo americano; intrattenevo lunghe ed estenuanti discussioni con amici che insistevano nel sostenere che l'egemonia americana fosse causa di oppressione in tutto il mondo. Avevo vissuto all'estero: lo sapevo fin troppo bene. Ero pronto a concedere che l'America non si dimostrava all'altezza dei suoi ideali. Non potevo certo difendere la versione della storia americana insegnata nelle scuole, quella in cui si sorvolava sulla schiavitù e il massacro dei nativi era quasi del tutto taciuto. L'esercizio azzardato della forza militare, l'avidita delle multinazionali: sì, certo, erano tutte cose che avevo ben presenti.
Ma l'idea di America, la promessa insita nell'America: a queste ero aggrappato con una caparbietà che sorprendeva persino me. «Noi riteniamo che sono per sé stesse evidente queste verità: che tutti gli uomini sono creati uguali»: questa era la mia America. L'America descritta da Tocqueville, il Paese di Whitman e Thoreau, dove nessuno stava su un gradino più basso o più alto di me; l'America dei pionieri che si erano spinti verso ovest con la speranza di una vita migliore o degli immigrati sbarcati a Ellis Island inseguendo un desiderio di libertà.
Era l'America di Thomas Edison e dei fratelli Wright, capaci di dare ali ai loro sogni, e delle imprese di Jackie Robinson sul campo da baseball. Era Chuck Berry e Bob Dylan, Billie Holiday al Village Vanguard e Johnny Cash al
carcere
di Folsom: tutti quei disadattati che avevano preso gli avanzi ignoranti o scartati dagli altri e ne avevano tratto una bellezza mai vista prima.
Era l'America di Lincoln a Gettysburg, di Jane Addams che sgobbava in una casa di assistenza a Chicago, dei soldati esausti in Normandia e di Martin Luther King che al National Mall invocava il coraggio per sé e per gli altri.
Era la Costituzione e il Bill of Rights, predisposti da pensatori imperfetti, magari, ma brillanti, capaci di elaborare un sistema solido e insieme in grado di cambiare.
Un'America che potesse dar conto di uno come me.
Barack Obama
Cit. da
Una terra promessa
Frasi di Barack Obama
Volevamo scrivere una canzone d'amore che non ci riguardasse in prima persona. Ci siamo appassionati alla storia di Rosa e Olindo come due giudicati assassini che in qualche modo non nascondevano il loro amore ma temevano per il loro amore più che per la pena. Quando Olindo diceva:"Vorremmo una cella matrimoniale", dimostra quanto l'idea di vivere in carceri separati fosse più deleteria che dover scontare un ergastolo in
carcere
. Da spettatore è un amore che in qualche modo vuole vincere contro le pene giudiziarie.
[Sulla canzone: Rosa e Olindo]
.
Dimartino
Cit. da
rumoremag.com, intervista a Colapesce e Dimartino, 3 luglio 2020
Frasi di Dimartino
Da qualche parte a Londra c'è un albero di Natale con sotto dei regali che non verranno mai aperti; e ho pensato – se sopravvivo a tutto questo, andrò in quella casa a chiedere scusa alla madre – e accetterò qualunque punizione...
carcere
, morte... non ha importanza! Perché almeno in prigione o anche da morto non sarei più stato in questa cazzo di Bruges! Ma poi ho avuto come un flash... cazzo ragazzi, forse è questo l'Inferno: dover passare l'eternità in questa cazzo di Bruges. E allora ho sperato tanto di non morire. Ho sperato proprio tanto di non morire.
Ray
Dal film:
In Bruges - La coscienza dell'assassino
Scheda film e trama
Frasi del film
[Colloquio tra il Professore e la sorella al
carcere
dell'Asinara]
Rosaria
: Ti ho portato Anna, è di là che aspetta.
Professore
: No...no! Io nun 'a voglio vedé! Io voglio vedé a Ciro!
[batte il pugno sul tavolino]
Fallo venì ccà!
Rosaria
: Ciro nun 'nce sta, è a Roma.
Professore
: Mmmh, e ha tirato fòra tutte 'e carte? Ll'ha fatto tremmà 'e politice, eh? Quanti, quanti ne ha gambizzati? E pure chille d' 'e servizi segreti hann' 'a zumpà pe' ll'aria! Pure quelli dei servizi segreti devono saltare!
Rosaria
: Ciro non ha fatto niente, Ciro non ha fatto niente.
Professore
: Che...? Vuó dìcere che io sto in galera a marcire e isso...nun ha fatto niente? Ha pensato solamente ai cazzi suoi? È passato dall'altra parte...E pur'isso m'ha tradito...
[Rosaria annuisce]
E pur'isso m'ha tradito...
Rosaria
: Certo, Ciro ha tradito. E tutti quelli che stavano con noi o sono morti, o hanno tradito, o tradiranno. E pure tu hai tradito.
Professore
: Io non ho mai tradito!
Rosaria
: Hai tradito me! Te si' maje chiesto comme fosse stata 'a vita mia si nun 'nce fusse stato tu? Te ll'hê maje chiesto? In tutti questi anni hai chiesto sempre degli altri, maje 'e me: se ero stanca, si stevo male, se riuscivo a dormire...solo ordini: "Accide ccà, accire llà!".
Professore
: Aggio capito: tu vuó salvà a Ciro. Io l'aggio sempe penzato ca lle vulive bene. E allora, forza: mettìteve 'nzieme e abballate sulla mia pelle! Abballate! Abballate! Abballate!
[batte la testa contro il vetro divisorio]
Rosà, ti ricordi? I camorristi ragionano sempre col cervello, e mai con il cuore...
Dal film:
Il camorrista
Scheda film e trama
Frasi del film
[Con Iervolino, sulla nave che lo porta al
carcere
dell'Asinara]
Professore
: Ho fatto spedire mille lettere ai miei uomini in tutte i carceri d'Italia: se mi uccidete, faranno 'nu massacro. Mi dispiace per quello che vi è successo, ma sono contento che vi siete scampato la vita. A me, invece, m'hanno colpito a morte. Ma sono contento che siete voi ad accompagnarmi...al cimitero. Così...vi daranno un'altra promozione. Forse...vi faranno...questore. Eh? Eh?
Iervolino
: Nessuna promozione: domani stesso verrò trasferito.
Professore
: Aah, allora...abbiamo pareggiato. Ah! Ah! Ah! Abbiamo pareggiato! Ah! Ah! Ah!
Dal film:
Il camorrista
Scheda film e trama
Frasi del film
Alfredo
: Ma che nomme e nomme?! Io nomme nun ne faccio! Ma che ve site miso 'ncapa, Cummissà? Io nun só 'na spia!
Iervolino
: Io ti sto solo chiedendo dove vuoi andare.
Alfredo
: Me putite fà ascì? No! E allora pecché m' 'o chiedite?
Iervolino
: Poggioreale per te è un
carcere
pericoloso. Io ti posso fare trasferire in un
carcere
più tranquillo...
Alfredo
: No! Io voglio stare dove sta il Professore.
Iervolino
: E chi t'assicura che capirà quello che hai fatto? Pensaci...
Alfredo
: Capirà. E si pure nun avess' 'a capì, io sono un camorrista! Voi lo sapete che cos'è, un camorrista?
Dal film:
Il camorrista
Scheda film e trama
Frasi del film
[A casa di Frank Titas]
Ciro
: Quello lo conosci?
Professore
: Chi, quello? Eeeh! Ogni settimana in televisione.
Ciro
: E quegli altri due là?
Professore
: Mmh...
Ciro
: Il più anziano è uno dei più grandi banchieri d'Italia.
Professore
: Sì...
Ciro
: L'altro è Roberto Sapienza: entra ed esce dai salotti dei politici come se stesse a casa sua.
Professore
: Ah... E tu com'è che li conosci, eh?
Ciro
: Se tu non stavi tanti anni in
carcere
, li avresti conosciuti anche tu.
Professore
: S'io nun fosse stato tante anne in
carcere
, mo nun stéssemo ccà.
Dal film:
Il camorrista
Scheda film e trama
Frasi del film
Nipote di Berlusconi
: Secondo me non dovrebbe andare mai nessuno in
carcere
!
Silvio Berlusconi
: Sei un meraviglioso garantista e io concordo con te! Il mondo che sogno è un mondo senza carceri!
Nipote di Berlusconi
: Nonno, comunque hai appena pestato una cacca!
Silvio Berlusconi
: No, amore, non l'ho pestata!
Nipote di Berlusconi
: Sì, invece, l'hai appena pestata!
Silvio Berlusconi
: Lo sai cosa diceva il grande scienziato inglese Isacco Newton? 'Le apparenze ingannano solo i mediocri!'. Tu non sei un mediocre e quindi devi capire che non è così! Il nonno non ha pestato una cacca. Non gli è mai successo in tutta la vita e mai succederà! I giardinieri hanno dissodato il terreno e spesso da sotto saltano su delle palline di terra che hanno una consistenza simile a quella della cacca. Hai capito adesso?
Nipote di Berlusconi
: Sì, nonno, sembra proprio cacca, ma non lo è!
Silvio Berlusconi
: Bravo! Cos'hai imparato oggi?
Nipote di Berlusconi
: Che il terreno somiglia alla cacca!
Silvio Berlusconi
: No! Hai imparato che una verità è il frutto del tono e della convinzione con il quale l'affermiamo!
Nipote di Berlusconi
: Quindi forse era cacca?
Silvio Berlusconi
: E forse Newton non ha mai detto quella frase! Ha importanza? No! L'unica cosa che importa è che tu mi hai creduto!
Dal film:
Loro
Scheda film e trama
Frasi del film
Dallas
[dopo che Frank è caduto nella trappola di Dallas, d'accordo col direttore]
: F.U.F. Frank. Sei tu che me lo hai insegnato. Fidarsi uguale fregarsi.
Drumgoole
: In perfetto orario, Frank.
Dallas
: Mi dispiace, ma eri tu il mio biglietto d'uscita, mi dispiace.
Frank
: Maledetto!!
[Frank cerca di avventarsi a Dallas per averlo tradito ma una delle guardie lo colpisce, e Frank finisce in ginocchio]
Allora... mi hai preso sempre per il culo! Eh?!
Dallas
: No, non è vero. Non sempre. Io ho trent'anni da scontare, Frank. Trent'anni! Ho fatto un patto col direttore.
Frank
: Sei un gran figlio di puttana!
Dallas
: Abbiamo fatto un patto, Frank! Un patto!!
Drumgoole
: Noi non facciamo patti coi detenuti che tentano di evadere.
Dallas
: Che? Che cosa? Ma Direttore... ma di che diavolo sta parlando? Lei ha detto che se io le consegnavo...
Drumgoole
: Sta' zitto! Tu torni fra i detenuti comuni.
Dallas
: Fra i comuni?! Oh, lei non può farmi questo, Direttore. Lei mi sta condannando a morte, io ho tradito un compagno, sono finito. Come esco all'aria quelli mi ammazzano!
Drumgoole
: Che peccato.
Dallas
: Oh, senta, io ho fatto la mia parte! C'era un patto!
[mentre si avvicina al direttore, le guardie lo picchiano senza pietà lasciandolo sofferente in fin di vita]
Frank
: No, fermi! Così lo ammazzate!
Dallas
: Frank!!
Drumgoole
: Basta così! Ora scatta una pena di dieci anni, Frank; sono dieci anni per il secondo tentativo di evasione. Io lo sapevo che avresti saltato il fosso; l'ho detto ai giudici cinque anni fa che eri un recidivo, e dovranno credermi stavolta. E pure tu devi credermi. Devi metterti in testa che ormai resterai a
carcere
duro... per il resto della tua vita.
Dal film:
Sorvegliato speciale
Scheda film e trama
Frasi del film
Brooke e io dobbiamo partire per una vacanza programmata da settimane. Volevamo un posto sperduto, senza telefoni, deserto, cosí avevamo prenotato alla Indigo Island, a quattrocento chilometri da Nassau. Dopo la batosta di Wimbledon vorrei disdire, ma Brooke mi ricorda che ci siamo riservati l'intera isola e la caparra non è rimborsabile. E poi pare sia un paradiso, dice. Ci farà bene. Io aggrotto la fronte. Come temevo, sin dal primo momento il paradiso mi sembra un super
carcere
. Sull'intera isola c'è una sola casa e non è abbastanza grande per tutti e tre – Brooke, io e il mio umore nero. Brooke se ne sta al sole e aspetta che parli. Non è spaventata dal mio silenzio, ma nemmeno lo capisce. Nel suo mondo tutti fingono, mentre nel mio, a quanto pare, riguardo a certe cose non si può fare finta di niente.
Andre Agassi
Cit. da
Open. La mia storia
Frasi di Andre Agassi
Un anno fa gli uomini di un commando speciale vennero condannati ingiustamente. Evasi da un
carcere
di massima sicurezza, sono tuttora ricercati e sopravvivono come mercenari.
Dal film:
A-Team
Scheda film e trama
Frasi del film
Ho seguito con qualche sensazione di orticaria Gomorra. Se devo dire come la penso, a me non piace.
[...]
Non dobbiamo occultare la verità o la realtà ma non mi piacciono queste operazioni furbesche. Perché tu devi proporre l'immagine della realtà e della realtà campana, di cui fa parte anche la camorra, ma non puoi proporre lavori che, al di là delle intenzioni, oggettivamente rischiano di proporre modelli negativi.
[...]
rischia addirittura di mitizzare i delinquenti
[...]
. Viviamo un tempo delicato e ci sono persone che possono ricavare da alcune immagini modelli di comportamento. Non credo che la tv debba fare un'opera pedagogica e sostituirsi alla famiglia, alla scuola, ma ci vuole misura in tutto. Presentiamo le immagini che vogliamo, ma presentiamo tutta la realtà anche con immagini di speranza e modelli positivi. E diciamo, quando parliamo di Gomorra, che il destino di quelli che sembrano personaggi cinematografici, nella realtà è fatto di due cose: o la morte o il
carcere
. Se diciamo anche queste due cose a me va bene presentare tutte le gomorre di questo mondo. Ma se alla fine qualche personaggio dice, guardate che quelli che avete visto qui, nella vita reale avranno due soli sbocchi: o la morte o il
carcere
. Così diamo un'immagine della realtà completa e non facciamo cose che mi sembrano un po' pelose e un po' ipocrite.
Vincenzo De Luca
Cit. da
laCittadiSalerno.it, 3 giugno 2016
Frasi di Vincenzo De Luca
Se non paghi avrai disgrazie, muore tua madre e tu perdi la pensione, succederà qualcosa di male ai tuoi figli, sei una stronza e non ti faccio più vincere. E questo te lo dice Wanna Marchi.
Vanna Marchi
Frasi di Vanna Marchi
[Sulla sua prima esperienza in
carcere
]
È un'esperienza che mi ha segnato la vita. Sono cambiata completamente. Mio fratello mi ha consigliato di dimenticare. Ma io non voglio. Devo ricordare tutto. Non avrò pace finché non mi vendicherò di chi mi ha causato tanto male.
Vanna Marchi
Cit. da
La Stampa, 29 giugno 1990
Frasi di Vanna Marchi
Caro direttore, non Ti ho mai detto una cosa. Davanti ai Tuoi consigli ho sempre la netta impressione di avere a che fare con qualcuno capace di leggere oltre le mie parole e le mie intenzioni. A tratti devo ammettere che hai ragione, è vero che nell' ultimo mese sono molto preoccupato: non vivo sulla luna, quindi da cittadino sperimento come tutti la mia dose di inquietudine. Basta far la spesa e incrociare gli sguardi dei vicini di casa. Sono preoccupato per i miei genitori, da padre è ogni giorno più difficile riuscire a non far pesare troppo ai miei figli i disagi della quarantena, senza contare poi le moltissime persone con cui mi confronto per risolvere piccoli e grandi problemi sui territori. Quando parlo con una ragazza che ha perso un genitore, senza neppure poter assistere al funerale, sono assalito da commozione e angoscia. Ma è mio dovere trovare soluzioni. La casa di riposo rimasta con poco personale, quella mensa che rischia di chiudere, quell'ospedale che non riceve i respiratori. I medici, gli infermieri, gli operatori sanitari, le Forze dell'Ordine, i volontari che non hanno mascherine e guanti.Cerco di dare tutto me stesso come sempre, ma è normale che qualcosa sia cambiato. Vale per me, come vale per tutti, ma credimi se ti dico che il risultato dell'Emilia-Romagna, che considero comunque una vittoria, non c' entra proprio niente.
Se hai letto nei miei occhi un' amarezza è solo perché ogni giorno penso a come dall'inizio di questa maledetta epidemia nessuno ci abbia voluto ascoltare. A gennaio chiedevamo quarantena per chi rientrava dalla Cina e ci hanno detto che eravamo razzisti. Oggi in quarantena sono finiti gli italiani. A febbraio abbiamo proposto di sospendere Schengen, ma ci hanno detto che eravamo allarmisti.Oggi le frontiere ce le hanno chiuse in faccia i nostri confinanti. La mia amarezza è tutta qui, mentre sto cercando di dialogare col governo che fino ad ora ha tentennato, arrivando tardi. Quanto tempo perso!
Spero che ora si possa riuscire a collaborare per risolvere più concretamente e più velocemente i problemi.Qualcuno sta attaccando le Regioni e in particolar modo la Lombardia, ma ringrazio il Cielo ci siano i governatori. È il governo centrale che dovrebbe intervenire nelle emergenze. La Lombardia ha chiesto 916 respiratori ma dallo Stato ne sono arrivati 249. L' Umbria ne ha chiesti 60 e ne ha ricevuti 5. Il Friuli Venezia Giulia 50 e ne ha ottenuti zero. La Lombardia ha acquistato e sta distribuendo 120 milioni di mascherine, la protezione civile nazionale è ferma a 2 milioni.Vengo alle altre tue osservazioni.
Caro direttore, la politica è passione, sogno, visione. Ma è anche e soprattutto l' arte del possibile. Dopo le elezioni del 2018, l' unico governo possibile era con i Cinquestelle.Fino a quando i Sì hanno prevalso sui No, il governo è andato avanti. E ha ottenuto risultati apprezzati. Abbiamo azzerato gli sbarchi, tagliato il business dell'immigrazione, svuotato centri di accoglienza vergognosi come Mineo in Sicilia e Cona e Bagnoli in Veneto, finanziato un piano di assunzioni straordinario per migliaia di donne e uomini delle Forze dell'Ordine e dei Vigili del Fuoco, approvato Quota 100 e la legittima difesa, iniziato la Flat Tax, dato vita al Codice Rosso contro la violenza sulle donne, dato più fondi ai Comuni, accelerato gli sgomberi, eliminato baraccopoli. Non mi dilungo oltre ma mi limito a ribadire l' orgoglio per aver approvato i Decreti Sicurezza che sono tuttora in vigore.Ecco, ora che l' Italia sta affrontando una pandemia il mio unico pensiero è fare tutto ciò che è possibile per superare l' emergenza.
Ed è in questo senso che abbiamo lanciato cinque proposte concrete e da fare subito: protezione del lavoro (garantendo ammortizzatori sociali senza lungaggini burocratiche), sostegno al reddito con particolare attenzione per partite Iva, precari, stagionali e per i meno garantiti in genere (l' indennità da 600 euro è un insulto), tutela delle imprese (hanno bisogno di liquidità), anno bianco fiscale per un 2020 senza tasse e senza cartelle esattoriali, sostegno agli enti locali che, senza incassi, hanno problemi a garantire i servizi essenziali.Anche sull' economia, quanto tempo perso! Serve velocità.
La Lega c' è. E combatte in prima linea grazie ai suoi straordinari amministratori a partire dai governatori Attilio Fontana e Luca Zaia.Voglio cogliere tuttavia l' occasione della Tua provocazione per dire una cosa chiara: negli ultimi vent' anni il Paese è stato impoverito dalle regole assurde di Bruxelles. Il Mes è solo l' ultimo pericoloso tassello di un processo che danneggia l' Italia. Se siamo ridotti a dover chiudere il Paese per salvare delle vite è perché c' è stata l' austerity imposta dall'Ue e dai mercati. Risultato: sono stati tagliati i posti letto! La Germania, sempre in prima linea a chiederci di essere in regola con i conti, oggi affronta questa pandemia con 8 posti letto per mille abitanti, noi ne abbiamo soltanto 3. I tedeschi hanno a disposizione 28 mila posti letto in terapia intensiva noi solo 4 mila (che le regioni in questi giorni stanno moltiplicando, facendo autentici miracoli per salvare vite umane).
Questo dovrebbe far riflettere tutti. Bisogna essere razionali e lucidi e la risposta più concreta arriva da Lombardia e Veneto. Qui in poco tempo si stanno mettendo in piedi alcuni ospedali. E il nostro grazie anche al commissario Bertolaso a cui auguro di riprendersi al più presto.Permettimi, infine, di chiarire la mia posizione sul cosiddetto "svuotacarceri". Intanto dovremmo distinguere tra chi è in
carcere
e sconta una pena definitiva, magari per reati contro la persona, e coloro che sono invece magari vittime di quell'abominio che è la "carcerazione preventiva". Semmai è su questi detenuti che occorre pensare ad alternative, ma questo al di là dell'emergenza. Poi è doveroso che i detenuti siano protetti e mantenuti in condizioni dignitose, ma immaginare i domiciliari per migliaia di loro non sarebbe la soluzione, ma solo la resa dopo disordini e rivolte che hanno causato danni per 30 milioni di euro, decine di feriti tra le Forze dell'Ordine e 13 morti tra i violenti che si sono avvelenati con i farmaci trafugati dalle infermerie.
Il problema del sovraffollamento si risolve con un serio piano carceri, mentre il presidente del Tribunale di Sorveglianza di Milano, Giovanna Di Rosa, chiede al Comune di dare alloggio ai detenuti pronti a uscire privi di una casa dove scontare i domiciliari.Non abbiamo mascherine per medici, infermieri e Forze dell'Ordine ma cerchiamo appartamenti per i detenuti: non ti sembra un po' troppo, direttore?Concludo. Come ho detto, sono molto preoccupato ma è mio dovere immaginare anche l' Italia che verrà. Dopo aver sconfitto il virus, dovremo essere in grado di rialzarci. Siamo già al lavoro, con alcuni esperti, per studiare le soluzioni migliori per la rinascita. Ce la faremo.
Matteo Salvini
Frasi di Matteo Salvini
Un'indagine dell'FBI, del Fisco e dell'ADM stabilì che tutti i fondi contestati erano stati rintracciati.
Whitacre ammise che l'appropriazione indebita era stata un'idea solo sua.
L'ADM pagò oltre 500 milioni di dollari in indennizzi e multe governative.
Attualmente è guidata da una nuova dirigenza.
Mick Andreas e Terry Wilson scontarono tre anni di
carcere
.
Furono rilasciati nel 2002.
[...]
Mark Whitacre è l'attuale direttore operativo e presidente della Cypress System, Inc.
La grazia presidenziale non gli è stata concessa.
* * *
[An investigation by the FBI, the IRS, and ADM determined that all disputed funds were accounted for.
Whitacre ultimately admitted that the embezzlement iedea was his alone.
ADM paid over $500 million in civil settlements and government penalties.
They are currently under new management.
Mich Andreas and Terry Wilson served three years in prison.
They were released in 2002.
...
Mark Whitacre is currently COO and President of Operations of Cypress Systems, Inc.
He has not been granted a presidential pardon.]
Dal film:
The Informant
Scheda film e trama
Frasi del film
Ho avuto abbastanza amici incasinati da capire quello che non volevo diventare. Amici reduci da dipendenza o da sbagli adolescenziali, che entravano e uscivano per cose fatte da ragazzini. Il
carcere
non è il posto giusto per recuperare i ragazzi. Per loro facciamo molto di più io e quelli come me.
Achille Lauro (cantante)
Cit. da
corriere.it, 15 febbraio 2020, intervista
Frasi di Achille Lauro (cantante)
Frank Sheeran
: Ehi, Russ.
Russell Bufalino
: Ehi, Frankie!
Frank Sheeran
: Dove stai andando?
Russell Bufalino
: Come?
Frank Sheeran
: Dove stai andando?
Russell Bufalino
: Oh, vado in chiesa. Vado in chiesa.
Frank Sheeran
: In chiesa?
Russell Bufalino
[ultime parole]
: Non ridere, vedrai. Non ridere di me, vedrai.
Frank Sheeran
[voce narrante]
: Russell andò in chiesa. E dopo nell'ospedale del
carcere
. E... E poi... Andò al cimitero.
Dal film:
The Irishman
Scheda film e trama
Frasi del film
Russell Bufalino
[nella mensa del
carcere
]
: Jimmy era un brav'uomo, lo sai? Aveva anche una bella famiglia.
Frank Sheeran
: Si, lo so.
Russell Bufalino
: Io...Io non volevo arrivare a quel punto. No. Ho fatto vivere noi, anziché lui. Fanculo. Fanculo...
Dal film:
The Irishman
Scheda film e trama
Frasi del film
Mangia, che cresci. Figlio mio, mangia.
[A Frank, mentre sono in
carcere
]
Russell Bufalino
Dal film:
The Irishman
Scheda film e trama
Frasi del film
Che sta facendo adesso
|
adesso, in questo momento?
|
È a casa? Per la strada?
|
Al lavoro? In piedi? Sdraiata?
|
Forse sta alzando il braccio?
|
Amor mio
|
come appare in quel movimento
|
il polso bianco e rotondo!
|
Che sta facendo adesso
|
adesso, in questo momento?
|
Un gattino sulle ginocchia
|
Lei lo accarezza.
|
O forse sta camminando
|
ecco il piede che avanza.
|
Oh i tuoi piedi che mi son cari
|
che mi camminano sull'anima
|
che illuminano i miei giorni bui!
|
|
A che pensa? A me? O forse... chi sa
|
ai fagioli che non si cuociono.
|
O forse si domanda
|
perché tanti sono infelici
|
sulla terra.
|
Che sta facendo adesso
|
adesso, in questo momento?
Nazim Hikmet
Titolo della poesia:
Lettere dal
carcere
a Munevver
Frasi di Nazim Hikmet
Ti svegli?
|
Dove sei?
|
A casa.
|
Non hai potuto ancora abituarti:
|
al tuo risveglio
|
trovarti a casa.
|
Ecco quel che ti lasciano
|
tredici anni
carcere
.
|
|
Chi c'è nel letto, accanto a te?
|
Non è la solitudine, è tua moglie.
|
Dorme con i pugni chiusi, come un angelo.
|
Le dona, essere incinta.
|
Che ore sono?
|
Le otto.
|
Possiamo dunque star tranquilli
|
fino a sera.
|
È l'uso,
|
la polizia non fa irruzione in pieno giorno.
Nazim Hikmet
Titolo della poesia:
Il mattino
Frasi di Nazim Hikmet
In nome del popolo francese. Oggi 9 settembre 1899 il Consiglio di guerra permanente della X Regione del Corpo d'armata ha dichiarato l'imputato Dreyfus Alfred, Capitano del 14° reggimento di artiglieria, con una maggioranza di 5 voti contro 2, colpevole di alto tradimento. Tuttavia, con la stessa maggioranza sono state votate le circostanze attenuanti e pertanto la Corte commuta la pena in dieci anni di
carcere
.
Dal film:
L'ufficiale e la spia
Scheda film e trama
Frasi del film
Per giorni e giorni dopo la morte di mio padre non riuscii a bere e a mangiare nulla. Bevevo qualche sorso d'acqua ma lo risputavo. Non potevo deglutire. E non potevo dormire. Ogni volta che chiudevo gli occhi facevo lo stesso sogno. Ero davanti al
carcere
, i cancelli erano aperti. Vedevo una figura che veniva verso di me. Papà! Gli correvo incontro. «Sei uscito! Sei uscito! Credevo che ti avessero ucciso, invece sei vivo!» Ma un attimo prima di raggiungerlo, mi svegliavo e mi trovavo di fronte ancora una volta alla tragica realtà.
Benazir Bhutto
Cit. da
Figlia del destino
Frasi di Benazir Bhutto
Ho sempre creduto nell'importanza della documentazione storica. Quando nel 1977 fu rovesciato il governo di mio padre Zulfikar Ali Bhutto, incoraggiai i suoi più stretti collaboratori a scriverne la storia. Ma negli anni difficili della legge marziale molti di coloro che avevano fatto parte del governo di mio padre erano troppo impegnati a difendersi dalle persecuzioni e dalle false accuse del regime militare. Altri erano andati in esilio e non avevano più accesso alla loro documentazione personale. In quanto a me, il mio impegno nella lotta per riportare la democrazia nel Pakistan e gli anni che ho trascorso rinchiusa in
carcere
senza accuse mi impedirono di scrivere un libro sul governo di mio padre.
Più di un milione di miei compatrioti vennero ad accogliermi quando tornai in Pakistan nell'aprile 1986 dopo due anni di esilio, facendomi così balzare agli onori della cronaca internazionale. Molti mi proposero di scrivere la mia storia, invece di quella di mio padre, ma io non ero convinta: un conto era scrivere di mio padre che era stato primo ministro del Pakistan, eletto democraticamente, e che aveva ottenuto risultati importanti; un altro era scrivere di me stessa, poiché dovevo ancora combattere le mie battaglie politiche più importanti. Mi sembrava un atto di presunzione e pensavo che le autobiografie dovessero essere scritte quando, nell'autunno della vita, si ripensa il passato.
Fu un'osservazione di un'amica a farmi cambiare idea. «Ciò che non è documentato non viene ricordato» mi disse.
Benazir Bhutto
Cit. da
Figlia del destino ‐ Incipit
Frasi di Benazir Bhutto
[Mentre è rinchiuso nel
Carcere
di Poggioreale]
Rizzo
: Stammi a sentire, Gennarì: funziona sempre la posta aerea?
Gennarino
: Eeeh, una lettera qui si può spedire semplice, raccomandata, espressa: è facilissimo. Ma è una lettera importante?
Rizzo
: Molto importante.
Gennarino
: E va bene, noi la manderemo...con le Poste Vaticane.
Dal film:
Piedone a Hong Kong
Scheda film e trama
Frasi del film
Piantone! Sono il dottor Colussi! Aprite il passo carraio, che esce un'ambulanza!
[imitando il dialetto veneto del dottor Colussi per evadere dal
Carcere
di Poggioreale introducendosi nell'ambulanza del penitenziario]
Commissario Rizzo
Dal film:
Piedone a Hong Kong
Scheda film e trama
Frasi del film
"Caro Caputo, non ti preoccupare che sto in prigione. Ricordati che l'asso nella manica ce l'ho sempre io. Adesso, invece di stare lì senza far niente, devi fare un lavoretto per me, ma prima di tutto leva quei piedi da sopra alla scrivania mia!"
[lettera dal
carcere
a Caputo]
Commissario Rizzo
Dal film:
Piedone a Hong Kong
Scheda film e trama
Frasi del film
Bruce Lee
: Le mie mani sono registrate come armi letali. Se scoppia una rissa e io non volendo ti uccido, finisco in
carcere
.
Cliff Booth
: Chiunque non volendo uccide qualcun altro va a finire in
carcere
: è omicidio colposo.
Dal film:
C'era una volta a Hollywood
Scheda film e trama
Frasi del film
Ginko questa volta mi aveva teso una trappola perfetta! Se non ci fosse stato quel gatto che faceva le fusa non mi sarei mai accorto che la polizia mi aspettava! E a quest'ora sarei in
carcere
in attesa della condanna a morte!
Diabolik
Cit. da
Atroce vendetta, 1963
Frasi di Diabolik
[Carmine viene circondato dai cronisti mentre attende Adelina all'ingresso del
Carcere
di Poggioreale]
Primo giornalista
: Oggi è la giornata più importante della sua vita, non è vero?
Carmine
: Certo ca sì...
Secondo giornalista
: La lieta notizia vi ha trovato impreparato?
Carmine
: Propeto, ero preparato...
Terzo giornalista
: E i bambini hanno fatto festa quando hanno saputo?
Carmine
: Oooh, non ci capevano più nei panni dall'allegria... un' ammuina... «Torna nostra matra! Torna nostra matra!». E abballavano, zumpavano!
Figlio
: Papà, me sto scuccianno, jammuncenne!
Figlia
: Tengo famme!
Altro figlio
: Papà, 'a pipì!
Carmine
: Sono infanticite, cumpatite...
Quarto giornalista
: E certo, poi l'attesa è lunga!
Quinto giornalista
: Come contate di dimostrare la vostra gratitudine al Presidente?
Carmine
: Ci faccio una lettera, di pugni miei e di mia moglie.
Dal film:
Ieri oggi domani
Scheda film e trama
Frasi del film
Zizzagliona
: E a me, nun m'addimannate niente?
Adelina
: E come ti chiami tu?
Carcerate
[in coro]
: 'A Zizzagliona!
Adelina
: E che hai fatto, Zizzaglió?
Zizzagliona
: Insulti all'agente dell'ordine.
Adelina
: Brava!
[all'ingresso del
carcere
di Poggioreale, in attesa di Adelina]
Dal film:
Ieri oggi domani
Scheda film e trama
Frasi del film
Andreotti
: Io non ci credo al caso; io credo alla volontà di Dio.
Scalfari
: Dovrebbe invece. Dovrebbe crederci al caso. Dunque, presidente, è un caso che i familiari di alcune persone assassinate la odino? La odia il figlio del generale Dalla Chiesa: dice che c'è la sua mano nell'omicidio del padre. La odia la moglie di Aldo Moro che la ritiene uno dei responsabili della morte del marito. È un caso che la odi la moglie del banchiere Roberto Calvi? Dice che lei minacciò prima e ordino poi l'omicidio di Calvi. Dice che non l'uccise lo Ior, ma due persone: Andreotti e Cosentino, che adesso è morto. E poi mi domando: è un caso che lei fosse ministro dell'Interno quando Pisciotta è stato assassinato con un caffè avvelenato? Si disse che Pisciotta avrebbe potuto rivelare i mandanti dell'omicidio del bandito Giuliano. È un caso che il banchiere Michele Sindona sia stato assassinato allo stesso modo? Anche lui, costretto in
carcere
, avrebbe potuto fare rivelazioni fastidiose. È un caso che tutti dicano che lei abbia ripetutamente protetto Sindona? È un caso che il suo luogotenente Evangelisti abbia incontrato Sindona da latitante, a New York, in un negozio di soldatini? È un caso quello che dice il magistrato Viola, che se lei non avesse protetto Sindona non sarebbe mai maturato il delitto Ambrosoli? E ancora: è un caso che lei annota tutto scrupolosamente nei suoi diari e dimentica di annotare del delitto Ambrosoli? Ed è un caso che nel triennio '76-'79, quando lei era presidente del Consiglio, tutti i vertici dei servizi segreti erano nelle mani della P2? È un caso che nei suoi ripetuti incontri con Licio Gelli, capo della P2, parlavate ‐ solo ed esclusivamente ‐ dei desaparecidos sudamericani? Così ha detto lei: "solo chiacchiere amichevoli". Infine, è un caso che lei sia stato tirato in ballo in quasi tutti gli scandali di questo paese? E tralascio tutti i sospetti che aleggiano sui suoi rapporti con la Mafia. Insomma ‐ come ha detto Montanelli ‐ delle due, l'una: o lei è il più grande, scaltro criminale di questo paese, perché l'ha sempre fatta franca; oppure è il più grande perseguitato della storia d'Italia. Allora le chiedo: tutte queste coincidenze sono frutto del caso o della volontà di Dio?
Andreotti
: È un caso che l'autorevole quotidiano, da lei fondato e diretto, sia stato salvato a suo tempo dal presidente del Consiglio? Quel presidente del Consiglio ero io. Il suo giornale stava per finire nelle mani di Silvio Berlusconi, un datore di lavoro a lei poco gradito. Io l'ho impedito, anche grazie alla mediazione del tanto vituperato Ciarrapico, consentendole così di riacquistare la sua autonomia e la sua libertà. Autonomia e libertà che le consentono di venire oggi qui a pormi domande sfrontate e capziose. È grazie a me se lei oggi può permettersi di essere così arrogante e presuntuoso e sospettoso nei miei confronti.
Scalfari
: Guardi che le cose non stanno esattamente così: la situazione era un po' più complessa.
Andreotti
: Ecco. Lei è abbastanza perspicace e l'ha capito da solo; la situazione era un po' più complessa. Ma questo non vale solo per la sua storia: vale anche per la mia.
Dal film:
Il divo
Scheda film e trama
Frasi del film
Non sempre una trasgressione (in pratica, un piccolo reato) si traduce in un danno per la Società. Senza la capanna abusivamente costruita nel bosco dai sette nanetti, non avremmo mai gioito vivendo e respirando l'aria profumata della fiaba Biancaneve e i sette nani, che ci ha accompagnato lungo tutto il tempo della nostra fanciullezza. E, senza l'atto corruttivo nei confronti del custode, Critone non sarebbe mai potuto entrare nel
carcere
dov'era rinchiuso Socrate e nessuno di noi, per due millenni e mezzo, avrebbe mai potuto leggere le immortali parole in difesa della giustizia nella vita della Società pronunciate da Socrate, peraltro ingiustamente condannato.
Giuseppe Alvaro
Giuseppe Alvaro
Carcere
di XXXXXXX
Distretto Penitenziario n.º 45.
Report del Direttore, dr Alphonse Bérenger.
23 nov. c.a.
All'attenzione dell'Ufficio del
Procuratore Generale
J.B. Marin
Oggetto: CONFIDENZIALE
Gentile signor Marin,
mi permetto di scriverLe per segnalare lo strano caso di un detenuto.
Il soggetto in questione è il numero di matricola RK-357/9. Ormai ci riferiamo a lui solo in questo modo, visto che non ha mai voluto fornire le proprie generalità. Il fermo di polizia è avvenuto il 22 ottobre. L'uomo vagava di notte ‐ solo e senza vestiti ‐ in una strada di campagna nella regione di _. Il confronto delle impronte digitali con quelle contenute negli archivi ha escluso il suo coinvolgimento in precedenti reati o in crimini rimasti irrisolti. Tuttavia il reiterato rifiuto a rivelare la propria identità, anche davanti a un Giudice, gli è valso una condanna a quattro mesi e diciotto giorni di reclusione. Dal momento in cui ha messo piede al Penitenziario, il detenuto RK-357/9 non ha mai dato segni d'indisciplina, dimostrandosi sempre rispettoso del regolamento carcerario. Inoltre l'individuo è di indole solitaria e poco incline a socializzare. Forse anche per questo nessuno si è mai accorto del particolare comportamento, notato solo di recente da uno dei nostri secondini. Il detenuto RK-357/9 deterge e ripassa con un panno di feltro ogni oggetto con cui entra in contatto, raccoglie tutti i peli e i capelli che perde quotidianamente, lustra alla perfezione le posate e il water ogni volta che li usa. Siamo dunque di fronte a un maniaco igienista o, molto più verosimilmente, a un individuo che vuole a tutti i costi evitare di lasciare «materiale organico». Nutriamo, di conseguenza, il serio sospetto che il detenuto RK-357/9 abbia commesso qualche crimine di particolare gravità e voglia impedirci di prelevare il suo DNA per identificarlo. Fino a oggi il soggetto ha potuto condividere la cella con un altro recluso, il che l'ha certamente favorito nell'opera di confondere le proprie tracce biologiche. Però La informo che come prima misura lo abbiamo tolto da tale condizione di promiscuità, mettendolo in isolamento. Segnalo quanto sopra al Suo Ufficio per avviare apposita indagine e richiedere, se necessario, un provvedimento d'urgenza del Tribunale che costringa il detenuto RK- 357/9 a effettuare la prova del DNA. Il tutto tenuto conto anche del fatto che fra esattamente 109 giorni (il 12 marzo) il soggetto finirà di scontare la pena.
Con osservanza.
Direttore dr Alphonse Bérenger
Donato Carrisi
Cit. da
Il suggeritore ‐ Incipit
Frasi di Donato Carrisi
[Al telefono]
Pronto, avvocato? Sì, buongiorno, sono Ilaria Cucchi, sono la sorella di Stefano. Buongiorno. No, la chiamo perché... mio fratello è da sabato che è stato portato al Pertini e noi ancora non abbiamo notizie. Sì, no, è che il primo giorno dicono che domenica è chiuso, poi che serve il permesso del
carcere
, poi che serve quello del giudice. Cos'è una presa in giro? Ma guardi, no, no, no, no, guardi, scusi eh, noi le regole le abbiamo rispettate proprio tutte, senza fiatare! Però c'è un limite alla pazienza, no? Sì... eh vabbè... va bene, allora me lo dica lei che bisogna fare per avere notizie. Me lo dica lei. Guardi, a me sinceramente questa mi pare una cosa assurda. Allora, facciamo così: da questo momento in poi lei si relazioni soltanto con me. La ringrazio.
Ilaria Cucchi
Dal film:
Sulla mia pelle
Scheda film e trama
Frasi del film
[Leggendo la sentenza di primo grado]
La Corte convalida l'arresto dell'imputato e dispone applicarsi nei suoi confronti la misura coercitiva della custodia cautelare in
carcere
. Ordina a procedersi immediatamente al giudizio nelle forme previste dal rito. La prossima udienza si terrà il 13 novembre, aula 18, ore 13:30.
Pubblico Ministero
Dal film:
Sulla mia pelle
Scheda film e trama
Frasi del film
Mrs. Murphy
: Desiderate, ragazzi?
Elwood
: Avete del pane bianco?
Mrs. Murphy
: Sì.
Elwood
: Io prendo del pane bianco tostato, per favore.
Mrs. Murphy
: Ci vuoi burro e marmellata sul toast, tesoro?
Elwood
: No, signora. Liscio.
Jake
: Avete del pollo fritto?
Mrs. Murphy
: Il pollo fritto più buono dell'Illinois.
Jake
: Mi porti quattro polli fritti e una Coca.
Mrs. Murphy
: Petti di pollo o cosce di pollo?
Jake
: Quattro polli fritti e una Coca.
Elwood
: E del pane bianco tostato, liscio.
Mrs. Murphy
: Ci vuole qualcosa da bere, col pane?
Elwood
: No, signora.
Jake
: Una Coca.
Mrs. Murphy
: Arriva subito. Ah, Matt, di là ci sono due tizi, vestiti da impresari delle pompe funebri.
Matt "Guitar" Murphy
: Da che cosa?
Mrs. Murphy
: Devono essere sbirri della CIA, o roba del genere.
Matt
: Che cosa hanno ordinato?
Mrs. Murphy
: Quello alto vuole pane bianco tostato liscio, con niente sopra.
Matt
: Elwood!
Mrs. Murphy
: E quell'altro ha ordinato la bellezza di quattro polli fritti, figurati, e una Coca.
Matt
: E Jake! Cristo, i Blues Brothers! Ciao, Jake!
Jake
: Matt! Come va?
Matt
: Ciao Elwood!
Elwood
: Ciao.
Matt
: Allora, come si stava in galera?
Jake
: Ah, un cesso. Facevano un'anatra all'arancia schifosa.
Matt
: Non poteva essere peggio della Chateaubriand che fanno al
carcere
di Terrahut.
Elwood
: O della bechamel del penitenziario della Contea di Cook
Matt
: Le cucine federali sono in ribasso.
Jake
: Matt, io ed Elwood vogliamo rimettere insieme la banda. Ci servi tu e Blue Lou.
Matt
: Oh, amico, non dire certe cose qua dentro. La mia vecchia mi fa secco.
Elwood
: Signora, deve capire che questo è un affare più importante di qualunque problema familiare che possiate avere.
Mrs. Murphy
: Matt, di che diavolo state parlando?
Matt
: Ehm... non t'arrabbiare, tesoro.
Mrs. Murphy
: Non cominciare col "tesoro", che t'ho capito. Io ti dico che in giro per il mondo non ci vai più, e non suonerai più in quei localacci da quattro soldi. Tu vivi con me adesso. E non ricomincerai a fare il vagabondo con quei pezzenti dei tuoi amici bianchi.
Matt
: Ma pupa, questi sono Jake ed Elwood, i Blues Brothers!
Mrs. Murphy
: I Blues Brothers? Ah, che stronzo! Ma se ti devono ancora un mucchio di soldi!
Jake
: Signora, la conforterebbe in qualche modo sapere che quello che stiamo chiedendo a Matt di fare è una cosa sacra?
Elwood
: Vede, siamo in missione per conto di Dio.
Mrs. Murphy
: Non voglio bestemmie qui dentro, eh? Non si bestemmia qui dentro! Questo è il mio uomo, questo è il mio ristorante, e voi ora ve ne uscite dritti dritti da dove siete entrati, senza il tuo toast di pane bianco liscio, senza i tuoi quattro fottuti polli fritti, e senza il mio Matt "Guitar" Murphy.
Matt
: Adesso senti me! Io ti amo, ma io sono l'uomo e tu la donna, capito? E le decisioni sulla mia vita le prendo io.
Mrs. Murphy
: È meglio che ci pensi bene a quello che dici! E che pensi bene alle conseguenze delle tue azioni!
Matt
: Oh, chiudi il becco, per favore!
Mrs. Murphy
: You better think (think) think about what you're trying to do to me / Yeah, think (think, think), let your mind go, let yourself be free / Let's go back, let's go back, let's go way on back when / I didn't even know you, you came to me and too much you wouldn't take / I ain't no psychiatrist, I ain't no doctor with a degree / It don't take too much high IQ's to see what you're doing to me / You better think (think) think about what you're trying to do to me / Yeah, think (think, think), let your mind go, let yourself be free / Oh freedom (freedom), freedom (freedom), freedom, yeah freedom / Freedom (freedom), freedom (freedom), freedom, oh freedom / Hey, think about it / You, think about it / There ain't nothing you could ask I could answer you but I won't (I won't) / I was gonna change, but I'm not, to keep doing things I don't / Hey! Think about what you're trying to do to me / Baby, think, let your mind go, let yourself be free / People walking around everyday, playing games that they can score / Trying to make other people lose their minds, be careful you don't lose yours / Yeah think (think) think about what you're trying to do to me / Yeah, yeah, yeah, yeah (think, think), let your mind go, let yourself be free / You need me (need me) and I need you (don't you know) / Without each other there ain't nothing people can do / Yeah yeah, think about me (what you're trying to do to me) / 'Till the fall of the night, think about it right now / Oh freedom (freedom), freedom (freedom), freedom, yeah freedom / Freedom (freedom), freedom (freedom), freedom, freedom / Hey, you, think about it / There ain't nothing you could ask I could answer you but I won't (I won't) / I was gonna change, but I'm not, if you keep doing things I don't / Yeah (think) think about what you're trying to do to me / Baby, think (think, think), let your mind go, let yourself be free / You need me (need me) and I need you (don't you know) / Without each other there ain't nothing people can do / Yeah yeah, think about me (what you're trying to do to me) / 'Till the fall of the night, think about it baby / (Think about - ah me, think about - ah me, think about - ah me, think about it) / (Think about - ah me, think about - ah me, think about - ah me, think about it) / (Think about - ah me, think about - ah me, think about - ah me, think about it) / (Think about - ah me, think about - ah me, think about - ah me, think about it) / You had better stop and think before you think / Think!
Matt
: Andiamo.
Mrs. Murphy
: Beh, vai anche tu, che aspetti? Stronzi...
Dal film:
The Blues Brothers
Scheda film e trama
Frasi del film
[Sul tema dei carceri]
Vogliamo garantire l'umanità della pena, e crediamo nella sua funzione rieducativa, che per noi passa innanzitutto attraverso il lavoro in
carcere
.
Alfonso Bonafede
Cit. da
Il Fatto Quotidiano, intervista, 7 giugno 2018
Frasi di Alfonso Bonafede
E so molto bene che non ci sarai.
|
Non ci sarai nella strada,
|
non nel mormorio che sgorga di notte
|
dai pali che la illuminano,
|
neppure nel gesto di scegliere il menù,
|
o nel sorriso che alleggerisce il "tutto completo" delle sotterranee,
|
nei libri prestati e nell'arrivederci a domani.
|
|
Nei miei sogni non ci sarai,
|
nel destino originale delle parole,
|
nè ci sarai in un numero di telefono
|
o nel colore di un paio di guanti, di una blusa.
|
Mi infurierò, amor mio, e non sarà per te,
|
e non per te comprerò dolci,
|
all'angolo della strada mi fermerò,
|
a quell'angolo a cui non svolterai,
|
e dirò le parole che si dicono
|
e mangerò le cose che si mangiano
|
e sognerò i sogni che si sognano
|
e so molto bene che non ci sarai,
|
nè qui dentro, il
carcere
dove ancora ti detengo,
|
nè la fuori, in quel fiume di strade e di ponti.
|
Non ci sarai per niente, non sarai neppure ricordo,
|
e quando ti penserò, penserò un pensiero
|
che oscuramente cerca di ricordarsi di te.
Julio Cortázar
Titolo della poesia:
Il Futuro
Frasi di Julio Cortázar
Billy Ray Cobb era il più giovane e il più piccolo dei due teppisti. A ventitré anni ne aveva già passati tre nel penitenziario di Parchman. Possesso di droga a scopo di spaccio. Era un piccolo punk, magro e ossuto, sopravvissuto in
carcere
grazie a un puntuale rifornimento di droghe da vendere o magari regalare ai negri e alle guardie in cambio di protezione. Nell'anno passato dal rilascio aveva continuato a prosperare, e il suo piccolo traffico di stupefacenti l'aveva innalzato alla posizione di uno dei malavitosi più ricchi della Ford County. Era un uomo d'affari, con dipendenti, impegni, accordi... tutto, tranne le tasse.
John Grisham
Cit. da
Il momento di uccidere ‐ Incipit
Frasi di John Grisham
Assistente del Dottor Buttafava
: Il
carcere
costruito così mi sembra troppo comodo!
Totò sindaco
: E comodo deve essere se volete attirare i clienti!
Pietro-Paolo-Totò
Dal film:
Totò terzo uomo
Scheda film e trama
Frasi del film
Il
carcere
è profondo e di pietra; la sua forma, quella di un emisfero quasi perfetto, perché il pavimento (anch'esso di pietra) è un po' minore di un cerchio massimo, il che agrava in qualche modo i sentimenti di oppressione e vastità. Un muro lo taglia a metà; esso benché sia altissimo non tocca la volta. Da un lato sto io, Tzinacàn, mago della piramide di Qaholom, che Pedro de Alvarado incendiò; dall'altro è un giaguaro, che misura con segreti passi uguali il tempo e lo spazio della prigione.
Jorge Luis Borges
Cit. da
L'Aleph - La scrittura del Dio ‐ Incipit
Frasi di Jorge Luis Borges
Uomini, donne, bambini, vedove, orfani, genitori con prole, famiglie numerose ma non ricche ‐ poiché l'agricoltura richiede la forza di molte braccia ‐ sono costretti a lasciare le proprie case, senz'avere un posto in cui rifugiarsi, dopo avere svenduto per niente le loro povere cose. E dopo avere girovagato e speso tutto, che cosa resta loro da fare se non rubare ‐ per poi essere, giustamente, s'intende, giustiziati ‐ o darsi all'accattonaggio? A parte il fatto che anche per gli accattoni e per i vagabondi è previsto il
carcere
. Ed è inutile cercare lavoro, poiché non c'è più bisogno di loro.
Thomas More
Cit. da
Utopia
Frasi di Thomas More
Molina
: ... pollo arrosto, pesche sciroppate, formaggio fresco, uhm... Uhm! Pane di segala...
Valentin
: Cos'è successo?
Molina
: Guarda qui! Due polli arrosto, due! Cosa ne pensi? Vedrai come ti rimetterai presto, ora.
Valentin
: È venuta tua madre?
Molina
: Sì! Oh, il tè! Oh... zucchero! E... sigarette. Ah! Ih, ih, ih, ih!
Valentin
: Fantastico. E come sta?
Molina
: Oh, sta molto meglio, molto meglio, grazie. E guarda quanta roba mi ha portato. Ci ha portato.
Valentin
: Beh, in realtà l'ha portata per te.
Molina
: No, tu non devi più mangiare quel maledetto vitto del
carcere
. Ti sentirai meglio.
Valentin
: Lo credi davvero?
Molina
: Ne sono certo. A cominciare da oggi inizia una nuova vita. Ah, dimenticavo: ho lasciato fuori le lenzuola ad asciugare, e nessuno se l'è portate via, così stanotte abbiamo tutti e due le lenzuola pulite.
Valentin
: Mi fa piacere.
Molina
: Lascia che prepari e... tra qualche minuto comincerai a leccarti le dita. Voglio che li mangi tu questi polli, tutti e due.
Valentin
: E per quanto riguarda te? Non mi va di vederti seduto con l'acquolina in bocca.
Molina
: No, io devo tener d'occhio la mia figura di ragazza, o quel che resta di lei. Ancora no, quello è il dessert! Uhm... vuoi ancora delle pesche?
Valentin
: No, grazie. Sono pieno.
Molina
: Hm-hm-hm-hm!
Valentin
: Cibo buono, sigarette buone... Non ricordo più di essere stato così bene. Manca solo una cosa...
Molina
: Cristo! E io che credevo di essere il degenerato in questa cella!
Valentin
: No, no, voglio dire un buon film.
Molina
: Ah, naturalmente! Ah! Come mai non ci ho pensato?
Valentin
: Il tuo film nazista, come finisce?
Molina
: Pensavo che lo detestssi.
Valentin
: Infatti, ma sono curioso di sapere come finisce.
Molina
: Bene, vediamo un po'...
Dal film:
Il bacio della donna ragno
Scheda film e trama
Frasi del film
Valentin
: Zitto! Non riesco a sentire. Assassini. Fascisti assassini. Assassini! Fascisti assassini! Assassini! Fascisti assassini! Assassini! Assassini! Fascisti assassini! Pezzi di merda! Maledetti schifosi! Pezzi di merda!
Molina
: Pulirò io.
Valentin
: Figlio di puttana! Stanno massacrando uno dei miei fratelli, e che cosa faccio? Sto ad ascoltare il tuo maledetto film nazista! Ma non sai niente, tu? Non sai cosa i nazisti facevano alla gente? Ebrei, marxisti, cattolici, omosessuali...
Molina
: Certo che lo so, credi che sia più stupido di quello che sono?
Valentin
: Tu non sei un cazzo!
Molina
: Oh!
Valentin
: Non ti renderesti conto della realtà neppure se te la mettessero nel culo!
Molina
: Perché mai dovrei pensare alla realtà in un letamaio come questo? Perché dovrei essere ancora più depresso di quanto sono?
Valentin
: Sei peggio di quanto pensavo! Ti servi di questi film soltanto per eccitarti!
Molina
: Se non la finisci non parlerò mai più con te!
Valentin
: Piantala di piangere! Mi sembri una vecchia signora!
Molina
: È quello che sono! È quello che sono!
Valentin
: Che cos'è questo che hai tra le gambe? Dimmelo, battona!
Molina
: È un'escrescenza. Se ne avessi il coraggio me lo taglierei.
Valentin
: Tu sei ancora un uomo. Un uomo! Un uomo in
carcere
. Esattamente come quei froci che i nazisti gettavano nei forni.
Molina
: Non guardarmi in quel modo...
Dal film:
Il bacio della donna ragno
Scheda film e trama
Frasi del film
Auggie e Vinnie
: Ah, ah, ah, ah!
Vinnie
: Non prendi mai niente sul serio tu, eh?
Auggie
: Ah, ah, ah, ah! Ad ogni modo ci provo! Fa bene alla salute. Prendiamo te, Vincent. Tu sei quello con moglie e tre figlioletti e una bella villa a Long Island. Sei tu quello con le... con le scarpe bianche, e la Cadillac bianca, e i tappetini bianchi, ma hai avuto due infarti. Io ancora aspetto il mio primo.
Vinnie
: Dovrei smetterla con questi cosi, ecco che dovrei fare.
Auggie
: Eh!
Vinnie
: Maledetti sigari, prima o poi mi ammazzeranno.
Auggie
: Divertiti finché puoi, Vin. Tanto ci penserà la legge a farci smettere.
Vinnie
: Eh, un giorno o l'altro basterà un sigaro per finire fucilati contro un muro.
Auggie
: Oggi il tabacco, domani il sesso.
Vinnie
: Hm.
Auggie
: Tra tre o quattro anni sarà proibito sorridere agli sconosciuti.
Vinnie
: A proposito, di' un po': vai sempre avanti con quella storia del contratto di Montecristos?
Auggie
: È tutto a posto. Il mio uomo a Miami m'ha detto che è questione di settimane. Sicuro che non ci vuoi entrare?
Vinnie
: Hm!
Auggie
: Cinquemila dollari di investimento e diecimila di guadagno garantito. Un consorzio di avvocati e giudici che non vedono l'ora di mettere le labbra su un sigaro cubano.
Vinnie
: Non mi importa quello che fai, solo non farti prendere, eh? A quanto ne so è ancora illegale fumare sigari cubani in questo Paese.
Auggie
: È la legge che li compra! Proprio questo è il bello! Quando mai un giudice si è mandato in
carcere
da solo?
Vinnie
: Fa' come vuoi, ma non tenere le scatole qui per troppo tempo.
Auggie
: Entrano e escono, ho pianificato ogni minimo dettaglio.
Vinnie
: Devo andare. Terry mi darà il tormento se arrivo tardi. Ci vediamo a settembre, Auggie.
Auggie
: Okay, amico mio.
Dal film:
Smoke
Scheda film e trama
Frasi del film
Marsellus
: Beh, diciamo che torna a casa. Cosa pensi che farà? Non mi dire "cazzo avrà una crisi", questa non è una risposta. Insomma tu la conosci, io no. Una crisi grossa o piccola?
Jules
: Ti conviene valutare l'elemento esplosivo rappresentato da Bonnie e la sua situazione. Voglio dire, se torna a casa dopo una dura nottata di lavoro e trova in cucina dei gangster, che fanno cose da gangster, eh... chi può dire cos'è capace di fare?
Marsellus
: Questo l'ho afferrato, Jules, sto soltanto esaminando i se.
Jules
: Non voglio sentire nessun cazzo di "se"! La sola cosa che ti deve uscire dal culo è "non ci sono problemi Jules, penso io a questa puttanata. Torna là dentro, rassicura i ragazzi e aspetta la cavalleria, che dovrebbe arrivare per direttissima"!
Marsellus
: Non ci sono problemi Jules. Penso io a questa puttanata, torna là dentro e rassicura i ragazzi. E aspetta Wolf che arriverà per direttissima.
Jules
: Vuoi mandare Wolf?
Marsellus
: Ti senti meglio, figlio di puttana?
Jules
: Sì, grande capo, certo, non dovevi dire altro!
Winston "The Wolf" Wolfe
: È un tipo isterico? A che ora è prevista? Hm-hm. Ripetimi i nomi dei presenti. Jules, nero. Hm-hm. Vincent, bianco. Jimmie, bianco. Bonnie, nera. Hm-hm. Un corpo senza testa. Ci vogliono trenta minuti. Ce ne metterò dieci.
[9 MINUTI E 37 SECONDI DOPO...]
Wolf
: Tu sei Jimmie, giusto? È casa tua?
Jimmie
: Sì, proprio così.
Wolf
: Sono il signor Wolf, risolvo problemi.
Jimmie
: Ah, bene. Ne abbiamo uno.
Wolf
: Me l'hanno detto. Posso accomodarmi?
Jimmie
: Ma sì, la prego. Entri.
Wolf
: Tu devi essere Jules, perciò tu sei Vincent. Veniamo subito al sodo, signori. Se sono stato informato correttamente, le lancette volano.
Jimmie
: Al 100%.
Wolf
: Tua moglie Bonnie torna a casa alle nove e mezza del mattino, è esatto?
Jimmie
: Hm-hm.
Wolf
: Mi è stato fatto capire che se dovesse tornare e ci trovasse qui non ne sarebbe troppo soddisfatta.
Jimmie
: Per niente.
Wolf
: Bene, questo ci dà quaranta minuti per toglierci dalle palle. Che se fate quello che vi dico e quando ve lo dico, sono sufficienti. Allora, in garage avete una macchina con un cadavere a cui manca la testa. Portatemici. Jimmie.
Jimmie
: Ah-ah?
Wolf
: Fammi un favore, ti dispiace? Ho sentito un buon odore di caffè. Me ne dai una tazza?
Jimmie
: Sì, sùbito. Ah... Come lo prende?
Wolf
: Molta panna, molto zucchero. Riguardo alla macchina, c'è qualcosa che devo sapere? Si ingolfa, fa fumo, è molto rumorosa, c'è benzina... qualsiasi cosa.
Jules
: A parte l'aspetto la macchina è a posto.
Wolf
: Sicuro? Non voglio uscire per strada e magari gli stop non funzionano.
Jules
: Ehi, amico, per quanto ne so io questa figlia di puttana è perfetta.
Wolf
: Meglio così. Torniamo in cucina.
Jimmie
: Ecco, signor Wolf.
Wolf
: Grazie, Jimmie. Hm...
Jimmie
: Eh, eh!
Wolf
: Allora, prima cosa, voi due: prendete il corpo e mettetelo nel portabagagli. Jimmie, la tua sembra una casa ben curata. Questo mi fa pensare che nel garage, o sotto il lavandino, ci sono molti prodotti: detersivi...
Jimmie
: Sì, sì, sotto il lavandino.
Wolf
: Bene. Quello che voi due dovete fare è prendere questi detersivi e pulire l'interno della macchina. Intendo dire presto, presto, presto. Dovete andare sul sedile posteriore e raccogliere tutti quei pezzettini di cervello e di cranio, e toglierli da lì. Pulite la tappezzeria. Riguardo alla tappezzeria, non è necessario che sia immacolata, non dobbiamo farci un banchetto. Dategli solo una buona strofinata. Quello di cui dovete occuparvi sono le parti ridotte veramente male, quelle pozze di sangue che si sono formate, quella schifezza, bisogna asciugarla. Ora, Jimmie, dobbiamo saccheggiare la tua biancheria. Mi servono coperte, trapunte imbottite e copriletti. Più sono pesanti e scure, meglio è. Niente roba bianca. Non possiamo usarla.
Jimmie
: Ah, no.
Wolf
: Dobbiamo camuffare l'interno della macchina. Copriremo il sedile anteriore, quello posteriore e i tappetini con trapunte e coperte. Certo, se un poliziotto ci ferma e infila il suo grugno nella macchina, lo stratagemma non funzionerà. Ma a una prima occhiata l'auto sembrerà normale. Jimmie, fai strada. Voi due al lavoro!
Vincent
: Un "per favore" sarebbe carino.
Wolf
: Che hai detto, scusa?
Vincent
: Ho detto che un "per favore" sarebbe carino.
Wolf
: Chiariamoci, campione, non sono qui per dire "per favore". Sono qui per dirti cosa fare. E se un istinto di conservazione ancora lo possiedi, sarà meglio che tu lo faccia, e sùbito, anche. Sono qui per dare una mano. E se il mio aiuto non è apprezzato, tanti auguri, signori miei.
Jules
: No, no, no, signor Wolf, le cose non stanno così. Il suo aiuto è sicuramente apprezzato.
Vincent
: Mister Wolf, ascolti. La mia non è mancanza di rispetto, chiaro? Io la rispetto. Solo che non mi piace che la gente mi abbai gli ordini, tutto qua.
Wolf
: Sono brusco con voi solo perché il tempo è a sfavore. Penso in fretta, quindi parlo in fretta. E voi dovete agire in fretta se volete cavarvela. Perciò vi prego, per piacere, pulite quella cazzo di macchina.
Vincent
: Non cominciare a guardarmi così, va bene? Conosco quello sguardo.
Wolf
: È una Chevrolet del 1974. Verde. Niente, tranne il casino all'interno. Ah, circa venti minuti. Uno di cui non sentiremo la mancanza. Sei un brav'uomo, Joe. Grazie mille. Come andiamo, Jimmie?
Jimmie
: Piuttosto bene. È tutto qui. Ma... signor Wolf, lei deve capire una cosa...
Wolf
: Winston. Jimmie, per favore, Winston.
Jimmie
: D'accordo. Devi capire una cosa, Winston. Ah... No, grazie. Questa è la nostra biancheria migliore. Ed è... È stato... è stato un regalo di nozze di mio zio Conrad e mia zia Ginny. Loro ormai non ci sono più. Io desidero aiutarti, eccome...
Wolf
: Voglio farti una domanda, Jimmie, se non ti dispiace.
Jimmie
: No, no, no, fa' pure.
Wolf
: Lo zio Conrad e la zia Ginny erano miliardari?
Jimmie
: No, no.
Wolf
: Bene, lo zio Marsellus invece sì. E sono sicurissimo che se lo zio Conrad e la zia...
Jimmie
: Ginny.
Wolf
: ... Ginny fossero qui, vi regalerebbero volentieri un'intera camera da letto. Cosa che lo zio Marsellus sarebbe felicissimo di fare. A me piacciono i mobili di rovere. Ce li ho nella mia camera da letto. Tu che ne pensi, Jimmie? Ti piace il rovere?
Jimmie
: Il rovere è bello.
Jules
: Oh, merda... Non ti perdonerò mai per la stronzata che hai fatto. Questa roba fa schifo. Schifo.
Vincent
: Conosci quella filosofia, secondo cui quando un uomo ammette di avere sbagliato gli vengono immediatamente perdonati tutti i suoi errori? L'hai mai sentito dire?
Jules
: Sparisci dalla mia vista con queste cagate. Il figlio di puttana che l'ha detto non ha mai dovuto raccogliere pezzettini di cranio per colpa della tua stupidità!
Vincent
: C'è un limite, Jules, c'è un limite preciso alle offese che posso accettare! In questo momento sono una macchina da corsa e tu mi spingi al massimo! Ti sto soltanto dicendo che è pericolosissimo spingere al massimo una macchina da corsa, tutto qua. Potrei esplodere.
Jules
: Oh! Stai per esplodere?
Vincent
: Sì! Sto per esplodere!
Jules
: E io sono un fungo atomico sterminatore, figlio di puttana! Figlio di puttana, ogni volta che le mie dita toccano cervelli divento Superfly TNT, divento "I cannoni di Navarone"! Infatti!" Ma che cazzo ci sto a fare io qui dietro? Sei tu che devi pensare al cervello! Scambiamoci il posto! Io pulisco i finestrini e tu raccogli il cranio di questo stronzo!
Wolf
: Ottimo lavoro, signori. Forse possiamo cavarcela.
Jimmie
: Incredibile, non sembra la stessa macchina!
Wolf
: Beh, non è ancora il momento di cominciare a farci i pompini a vicenda. La prima fase è completata, pulire la macchina. Il che ci porta alla seconda fase, pulire voi due. Spogliatevi.
Vincent
: Completamente?
Wolf
: A culo nudo. Svelti, signori miei. Abbiamo circa quindici minuti prima che la dolce metà di Jimmie imbocchi il viale.
Jules
: Ah, l'aria della mattina è fredda, cazzo!
Vincent
: Sicuro che sia assolutamente necessario?
Wolf
: Sapete voi due che sembrate?
Vincent
: Cosa?
Wolf
: Due che hanno fatto appena esplodere la testa di un uomo. Togliersi quegli stracci insanguinati è assolutamente necessario. Metteteli nel sacco della spazzatura.
Jules
: Oh! Non fare la stupidaggine di lasciare questa roba davanti a casa tua per il netturbino.
Wolf
: Non preoccuparti, la portiamo con noi. Jimmie, il sapone.
Jimmie
: Ecco.
Wolf
: Benissimo, signori, siete già stati in
carcere
entrambi, ne sono sicuro. Attenzione, arriva!
Jules
: Porca troia, è gelata!
Wolf
: Meglio a voi che a me, signori. Non abbiate paura del sapone. Lavatevi bene.
Jimmie
: Bagnagli bene la testa.
Jules
: Sui capelli! Mandami l'acqua sui capelli! Avanti, cazzo! Eh!
Wolf
: Asciugamani. Sono asciutti, non perdiamo tempo. Dagli i vestiti. Ah, ah, ah! Perfetto! Perfetto, non avremmo potuto fare di meglio. Ragazzi, ora sembrate... Cosa ti sembrano, Jimmie?
Jimmie
: Eh... Due cazzoni!
Wolf
: Ah, ah, ah, ah!
Jimmie
: Sì, sembrano un paio di cazzoni!
Wolf
: Ah, ah, ah, ah!
Jules
: Ah, ah! Sono i tuoi vestiti, stronzo!
Wolf
: Forza, signori miei. Se restiamo a ridere finiamo in prigione. Non fatevi pregare. Benissimo, signori, chiariamo le regole da seguire sulla strada. Andiamo in un posto chiamato "Lo sfasciacarrozze del mostro Joe". Ora, Mostro Joe e sua figlia Raquel finiranno di risolvere il nostro problema. Il posto è a North Hollywood. Perciò, tranne qualche deviazione, andremo dritti per la Hollywood Way. Allora, io guido la macchina incriminata. Jules, tu vieni con me.
Jules
: Hm-hm.
Wolf
: Vincent, tu ci segui con la mia Acura. Ora, se dovessimo imbatterci in qualche tutore della legge, nessuno fa un cazzo di niente finché io non faccio qualcosa.
Vincent
: Capito.
Wolf
: Che cosa ho detto?
Jules
: Non fare un cazzo, a meno che...
Wolf
: A meno che?
Jules
: Non lo faccia lei per primo.
Wolf
: Sei davvero un bambino prodigio. Riguardo a te, cowboy, sei capace di non giocare a "Mezzogiorno di fuoco"?
Vincent
: Signor Wolf, senta, il colpo mi è partito non so come. Sono lucido, glielo garantisco.
Wolf
: Tanto basta. Al volante sono una scheggia, perciò stammi dietro. E se quando riprendo la mia macchina è diversa da come te l'ho data, Mostro Joe dovrà sbarazzarsi di due cadaveri. Va' via, Rex!
Jules
: Allora?
Wolf
: Mai successo niente.
Vincent
: Bene.
Wolf
: Ragazzi, vi presento Raquel. Un giorno tutto questo sarà suo.
Raquel
: Ciao. Ma come vi siete vestiti, ragazzi? Andate a una partita di volley?
Wolf
: Ah, ah, ah! Io vado con la signorina a fare colazione. Forse posso darvi un passaggio. Dove abitate?
Vincent
: A Redondo.
Jules
: Englewood.
Wolf
: Shh! Vedo... nel vostro futuro. Vedo... una corsa in taxi! Dovete uscire dai ghetti, ragazzi! Di' buonanotte, Raquel.
Raquel
: Buonanotte, Raquel.
Wolf
: Noi ci rivedremo in giro. E state lontano dai guai, pazzerelli!
Jules
: Signor Wolf. Volevo solo dirle che è stato un vero piacere vederla al lavoro.
Vincent
: Sì, è così, e grazie infinite, signor Wolf.
Wolf
: Chiamatemi Winston. Hai visto, signorina? Rispetto. Mi rispettano tutti, perché io ho carattere.
Raquel
: Anch'io ho carattere!
Wolf
: No, tu hai un caratteraccio! Non vuol dire che tu abbia carattere.
Jules
: Prendiamo un taxi.
Vincent
: Mi è venuta un po' di fame. Ti va di fare colazione con me?
Jules
: Ci sto.
Dal film:
Pulp Fiction
Scheda film e trama
Frasi del film
Purtroppo il Festival di Sanremo ha perso l'aria torbida che aveva un tempo, è diventato uno spettacolo televisivo. Vent'anni fa quando inquadravano le prime file c'erano solo esponenti della criminalità organizzata, percepivi l'idea precisa di cosa poteva essere il
carcere
di San Vittore.
Antonio Ricci
Cit. da
Corriere.it, 1 febbraio 2018
Frasi di Antonio Ricci
Non bastasse il clima, di arroventato in questo scorcio d'estate c'è anche l'ego di Lele Mora, al quale in
carcere
sono apparsi nientemeno che la Madonna e Padre Pio. La Madonna piangeva a ripetizione e, considerato il contesto, c'è da capirla. Quanto al santissimo cappuccino, l'ex agente dei divi sostiene di averlo frequentato in sogno, subito dopo averlo visto alla televisione in un programma di Giletti. Per parlare compiutamente di miracolo avrebbe dovuto apparirgli anche Giletti, ma all'epoca era ancora sotto contratto con la Rai. Nessuno mette in dubbio che la Madonna e Padre Pio, nella loro ubiqua generosità, riescano a ritagliarsi uno spazio in agenda anche per un peccatore patinato e pentito come Mora. A lasciare stupefatti è lui. Cioè, al solito, la sua scelta del cast. Nel percorso di umiltà che dice di avere intrapreso dopo una vita di eccessi, avrebbe potuto accontentarsi di ripartire da qualche apparizione minore. Un arcangelo tronista mai stato dalla De Filippi. Un beato ai primi passi nel paradiso dello spettacolo. Invece ha puntato subito ai pezzi grossi, gli unici evidentemente che riteneva adeguati al suo rango. Ma non ce la sentiamo di biasimarlo. L'ego è il tratto dominante di un'epoca che in lui ha avuto il suo precursore e un po' anche il capro espiatorio. Si vive a colpi di post e di tweet, che qualcuno ha giustamente definito le agenzie di stampa dell'Io. Se la Madonna e Padre Pio apparissero a un devoto di Instagram, rischierebbero di essere costretti a posare per un selfie. Forse per questo hanno preferito rivolgersi a Lele Mora.
[Il Caffè di Gramellini, Corriere.it, "Lele Pio", 2 agosto 2017]
Massimo Gramellini
Frasi di Massimo Gramellini
‐ Mercedes! ‐ ripeté Montecristo. ‐ Mercedes! Ebbene sì, avete ragione, mi è ancora dolce pronunciare questo nome... È la prima volta, dopo lunghi anni, che risuona così chiaro sulle mie labbra. Ah, Mercedes! Il vostro nome l'ho pronunciato con i sospiri della malinconia, con i gemiti del dolore, col la rabbia della disperazione; l'ho pronunciato gelido per il freddo, rattrappito sulla paglia della mia prigione; l'ho pronunciato divorato dal caldo; l'ho pronunciato rotolandomi sul pavimento del mio
carcere
. Mercedes, bisogna che mi vendichi perché ho sofferto per quattordici anni, ho pianto, ho maledetto. Ve lo ripeto Mercedes, bisogna che mi vendichi! E il conte di Montecristo, temendo di cedere alle lacrime di colei che aveva amato tanto, chiamava in aiuto del suo odio il passato.
Alexandre Dumas padre
Cit. da
Il Conte di Montecristo
Frasi di Alexandre Dumas padre
La droga era una fuga dalla fatica di vivere. Mi trovarono con 26 grammi di cocaina. Ho fatto quasi un mese di galera, cinque giorni in isolamento. L'unico a venirmi a trovare fu Fabrizio De André, con Dori. Pannella mandò un telegramma. Il
carcere
fu un modo per disintossicarmi, e anche per resettarmi. Fino ad allora ero convinto di bruciare in fretta, di morire giovane. Mi dissi che dalla sofferenza non si fugge, ed era meglio andare sino in fondo alla vita, per vedere come va a finire questa bella storia. E sono ancora qua.
Vasco Rossi
Frasi di Vasco Rossi
Questa espressione ‐ "gli umili" ‐ è caratteristica per comprendere l'atteggiamento tradizionale degli intellettuali italiani verso il popolo e quindi il significato della "letteratura per gli umili". Non si tratta del rapporto contenuto nell'espressione dostoievschiana di "umiliati e offesi". In Dostojevschij c'è potente il sentimento nazionale-popolare, cioè la coscienza di una missione degli intellettuali verso il popolo, che magari è "oggettivamente" costituito di "umili" ma deve essere liberato da questa "umiltà", trasformato, rigenerato. Nell'intellettuale italiano l'espressione di "umili" indica un rapporto di protezione paterna e padreternale, il sentimento "sufficiente" di un propria indiscussa superiorità, il rapporto come tra due razze, una ritenuta superiore e l'altra inferiore, il rapporto come tra adulto e bambino nella vecchia pedagogia o peggio ancora un rapporto da "società protettrice degli animali", o da esercito della salute anglosassone verso i cannibali della Papuasia.
Antonio Gramsci
Cit. da
Quaderni del
carcere
Frasi di Antonio Gramsci
Eppure lo stesso Tizio, senza essere neanche sollecitato, si crederà autorizzato a parlare di tutta una serie di quistioni che conosce quanto il cinese, di cui ignora il linguaggio tecnico, la posizione storica, la connessione con altre quistioni, talvolta gli stessi elementi fondamentali distintivi. Del cinese almeno sa che è una lingua di un determinato popolo che abita in un determinato punto del globo: di queste quistioni ignora la topografia ideale e i confini che le limitano.
[da Passato e presente, quaderno 15, § 21]
Antonio Gramsci
Cit. da
Quaderni del
carcere
Frasi di Antonio Gramsci
1
2
3
Questa pagina è stata utile? Speriamo di sì.
Scrivi un commento. La tua opinione è importante!
Ricevi LE FRASI PIÙ BELLE via e-mail
E-mail
OK