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Dialogo dal film Il Grande Lebowski

Brandt: Questo è lo studio, come può vedere, con le varie onorificenze: premi...

Drugo: Jeffrey Lebowski.

Brandt: ... attestati, lauree honoris causa, eccetera.

Drugo: Hm, davvero notevole.

Brandt: Oh, le esamini pure, se vuole.

Drugo: No, non è che io sia tanto...

Brandt: No, no, no, prego, prego. Questa è la chiave della città di Pasadena, che il signor Lebowski ha ricevuto due anni fa a riconoscimento del suo impegno civico. Ah... Oh. Quello è il diploma di merito della camera di commercio di Los Angeles, che viene assegnato non necessariamente ogni anno, ma solo quando esiste un vero...

Drugo: Ehi! Ma questo...

Brandt: ... merito.

Drugo: Questo qui mi sembra lui, con Nancy.

Brandt: Oh, sì, quello in effetti è il signor Lebowski con la First Lady, sì.

Drugo: Ah!

Brandt: E con loro c'è anche la signora...

Drugo: Ah! Il signor Lebowski è quello a sinistra, no?

Brandt: Sì, certo, il signor Lebowski è quello a sinistra. Vede? Vede?

Drugo: A quanto vedo è...

Brandt: Oh.

Drugo: ... handicappato, vero?

Brandt: Il signor Lebowski è disabile, sì. Ah... la foto è stata scattata quando la signora Reagan era la First Lady nazionale, sì. Non della California.

Drugo: Eccolo qui.

Brandt: In effetti ha avuto anche un incontro privato con il Presidente, ma purtroppo non ci fu il tempo di scattare una foto ricordo.

Drugo: Ah, Nancy non è male.

Brandt: Oh, una donna meravigliosa! Eravamo...

Drugo: E... e questi sono...

Brandt: Oh, quelli sono i bambini del signor Lebowski, se vogliamo.

Drugo: Madri diverse?

Brandt: No, no...

Drugo: Del razzismo se ne sbatte, hm?

Brandt: Ah, ah, ah, ah, ah! Non figli suoi in senso letterale. Sono le piccole speranze urbane Lebowski. Ragazzini dei quartieri poveri che promettono bene ma non hanno i mezzi per un'istruzione superiore. E così il signor Lebowski si è impegnato a mantenerli tutti al college. Ah... mi scusi. Grazie. Grazie.

Drugo: Fantastico. Pensa che ci sia ancora un posto?

Brandt: Credo che... Oh! Ah, ah, ah, ah! Non ha frequentato il college. La prego, eviti di toccare.

Drugo: No, no, l'ho frequentato, ma passavo gran parte del tempo a occupare vari edifici dell'amministrazione. Fumavamo marijuana e sfondavamo la porta del circolo per giocare a bowling. Ci crede se le dico che non mi ricordo quasi niente.

Brandt: Oh.

Jeffrey "Il Grande" Lebowski: Bene, signore, lei si chiama Lebowski e anch'io mi chiamo Lebowski. È stupendo. Ma sono molto occupato come immagino sia lei. Cosa posso fare per lei?

Drugo: Ah... vede, signore, si tratta di questo mio tappeto. Dava veramente un tono all'ambiente.

Lebowski: Lo ha già detto a Brandt al telefono, e lui lo ha detto a me. Io che cosa c'entro?

Drugo: Beh, quei due... quei due stavano cercando lei, e quindi...

Lebowski: Forse non ha sentito. L'ha già detto a Brandt al telefono, e lui l'ha detto a me. So cos'è successo. Allora? Allora?

Drugo: Quindi sa che quelli volevano pisciare sul mio tappeto?

Lebowski: Ho urinato io sul suo tappeto?

Drugo: Nel senso che è venuto di persona a far pipì sul mio tappeto?

Lebowski: Pronto? C'è qualcuno in casa? Parla forse un'altra lingua? Le ripeto la domanda: ho urinato io sul suo tappeto?

Drugo: No, è stato Woo a pisciare sul mio tappeto.

Lebowski: No, io vorrei capire una cosa. Ogni volta che qualcuno mingia su un tappeto, in questa bella città, io devo risarcire il proprietario?

Drugo: Andiamo, per la miseria! Le sembro uno che vuole fregare la gente? E nemmeno per sogno, è solo che...

Lebowski: È solo in cerca di soldi, come tutti gli altri. Lei ha un impiego, signor Lebowski?

Drugo: Un momento, aspetti che le spieghi una cosa. Io non sono il signor Lebowski, lei è il signor Lebowski. Io sono Drugo, è così che deve chiamarmi, capito? Se preferisce, Drughetto, oppure Drugantibus, oppure Drughino, se è di quelli che mettono il diminutivo ad ogni costo.

Lebowski: Lei ha un impiego, signore?

Drugo: Impiego? Ah, ah.

Lebowski: Non si va in giro a cercare lavoro vestiti in quel modo in un giorno feriale.

Drugo: Perché, oggi... Che cos'è oggi?

Lebowski: Io invece lavoro, signore, quindi, se non le dispiace...

Drugo: Mi spiace, eccome. Il "drugo" si dispiace. Non può tollerare, capisce, quest'aggressione non può essere tollerata. Insomma, se sua moglie va in giro...

Lebowski: Mia moglie non c'entra per niente in questo! Spero che mia moglie un giorno impari a farsi bastare il mensile, che è ampio! Ma se così non fosse, sarebbe un problema suo, non mio. Come il tappeto è un problema suo. E proprio come ogni sbandato del mondo è responsabile della propria vita, indipendentemente da chi ha scelto di incolpare. Io non ho incolpato nessuno quando ho perso le gambe. Un mu*o gi**lo me le ha portate via, in Corea. Ma io sono andato avanti, a realizzare. Eh, eh, eh! Non posso risolvere i suoi problemi, signore, solo lei può.

Drugo: Ma vaffanculo.

Lebowski: Eh. Vaffanculo? Sì, questa è la sua risposta. La sua risposta a tutto. Se la faccia tatuare in fronte. La vostra rivoluzione è finita, signor Lebowski! Condoglianze! Gli sbandati hanno perso! Faccia come i suoi genitori, accetti il mio consiglio: si trovi un lavoro! Gli sbandati perderanno sempre! Mi ha sentito, Lebowski? Gli sbandati perderanno sempre!

Brandt: Com'è andato l'incontro con il signor Lebowski?

Drugo: Molto bene, il vecchio mi ha detto di prendere il tappeto che preferisco.

Brandt: Allora se lo goda. Magari qualche volta ci rivediamo, Drugo.

Drugo: Sì, certo, se mi trovo nei paraggi e devo andare al cesso... Ehi, guarda un po'!

Bunny Lajoya Lebowski: Soffiaci sopra.

Drugo: Eh?

Bunny: Avanti. Soffia.

Drugo: Vuoi che soffi sulle dita?

Bunny: Ah-ah. Io non ci posso arrivare.

Drugo: E se poi quello se la prende?

Bunny: A lui non importa niente di niente, è un nichilista.

Drugo: Ah, dev'essere faticoso da morire.

Bunny: Tu non stai soffiando.

Brandt: Il nostro ospite deve andar via, signora Lebowski.

Drugo: Ah. Tu sei Bunny?

Bunny: Te lo succhio se mi dai mille dollari.

Brandt: Ah, ah, ah, ah! Che donna meravigliosa! Andiamo pazzi per quel suo spirito libero.

Bunny: Però Brandt non può guardare, se no mi dà un centone.

Brandt: Ah, ah! È meravigliosa!

Drugo: Scusa, vado a cercare un bancomat.

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Breve trama del film

[da Wikipedia]
Los Angeles, 11 settembre 1991. Jeffrey Lebowski detto Drugo (The Dude in lingua originale), è un fannullone che vivacchia senza troppi problemi tra partite di bowling con gli amici Walter Sobchak e Donny, fumate di marijuana e grandi quantità di White Russian. La sua vita disimpegnata è improvvisamente sconvolta dalla visita di due scagnozzi del magnate del porno Jackie Treehorn, che chiedono di pagare i debiti che sua moglie ha provocato ai danni del magnate. Solo dopo capiscono di aver sbagliato obiettivo, a causa di un'omonimia...Leggi di più

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