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Indice degli autori
Aforismi Capire - parte 7
Frasi trovate
:
1.593
Ma lo vuoi
capire
che chi è contro di me, è contro di sé. Ferretti sei finito, sei finito. Testa di merda!
[a René che si sta allontanando]
Diego Lopez
Dal film:
Boris - Il film
Scheda film e trama
Frasi del film
Ho sniffato anche l'eroina, una o due volte, solo per
capire
che significava drogarsi e poterlo aiutare meglio. Per fortuna, la droga non faceva per me. Il mio Caronte che mi traghettò fuori da quella relazione fu il giornalista Lino Jannuzzi. Quando Franco Angeli si vide tradito, mi lasciò.
Marina Ripa di Meana
Frasi di Marina Ripa di Meana
Chi mi conosce sa che non ho mai amato i giornalisti martiri. E' una scelta del direttore quella di chiudere un programma e sarà altrettanto scelta del direttore propormi degli altri margini di collaborazione. Quindi
capire
mo presto se il problema è La Gabbia o è Paragone.
[davidemaggio.it, 29 giugno 2017]
Gianluigi Paragone
Frasi di Gianluigi Paragone
Il terrorismo va combattuto senza mezzi termini e senza incertezze, ma anche smascherando coloro che si giovano del terrorismo con il pretesto di combatterlo. L'Europa e gli Stati Uniti non si illudano. Fingendo di non vedere e di non
capire
, prima o poi dovranno pagare un conto molto salato. L'islamismo sta dilagando a vista d'occhio in tutto il mondo come il nuovo alfiere della libertà e della giustizia dei popoli oppressi. I segnali sono numerosi e non si possono ignorare. Basta vedere quello che oggi sta accadendo in Italia e in Europa.
Ferdinando Imposimato
Frasi di Ferdinando Imposimato
Ho vissuto il daimoku buddista, la meditazione del cuore; la preghiera del pellegrino russo, mantrica. Che poi è stata alla base della mia recente udienza con papa Francesco in Vaticano. Ora sono cattolico praticante. Nel 2002 è morta Maria e ho cercato con Connie, chimica, e Angela, biologa, di creare una nuova famiglia. Loro mi hanno fatto
capire
come potevo fare da papà e da mamma. Sono state figlie e sorelle e oculate amministratrici finanziarie. Poi non dimentico i miei manager Andrea e Mario Aragosa: sono il mio rifugio professionale.
Enzo Avitabile
Frasi di Enzo Avitabile
Alan Turing
: Voi non potete mai
capire
l'importanza di quello che... che io sto creando qui!
Comandante Alastair Denniston
: Ha mai decifrato un messaggio tedesco, uno solo? Mi può mostrare i risultati raggiunti fin'ora? Mh. I finanziamenti sono sospesi e la nostra pazienza è terminata. È con immenso piacere che posso finalmente dirle questo: Alan Turing, lei è licenziato. Accompagnatelo subito fuori da questa base.
Hugh Alexander
: No.
Comandante Alastair Denniston
: Come dice, prego?
Hugh Alexander
: Se manda via Alan dovrà mandare via anche me con lui.
Comandante Alastair Denniston
: Che cosa sta dicendo...?
Hugh Alexander
: Creda, mi ucciderei pur di non dire ciò che sto per dire, ma ha ragione. Alan ha ragione. La sua macchina funziona ed è probabilmente al chance migliore che abbiamo.
Comandante Alastair Denniston
: Non credo alle mie orecchie.
John Cairncross
: Se manda via loro dovrà mandare via anche me.
Peter Hilton
: E me.
Hugh Alexander
: Siamo i migliori crittografi della Gran Bretagna. Ci vuole mandare via tutti?
Dal film:
Imitation Game
Scheda film e trama
Frasi del film
[Nel 1928]
Alan Turing
: Cosa stai leggendo?
Christopher
: Un libro sulla crittografia.
Alan Turing
: Cioè messaggi segreti?
Christopher
: Non segreti. È questo il bello. Messaggi che tu puoi vedere, ma che non potrai mai
capire
, se non hai la chiave.
Alan Turing
: E... non è come parlare?
Christopher
: Parlare?
Alan Turing
: Le persone non dicono mai quello che vogliono dire. Dicono sempre altro. Eppure si aspettano che tu li capisca. Ma io non li capisco.
Christopher
: Alan, ho il presentimento che sarai bravissimo in questo.
[gli porge il libro]
Dal film:
Imitation Game
Scheda film e trama
Frasi del film
Comandante Alastair Denniston
[leggendo il curriculum di Alan Turing]
: King's College, Cambridge. Qui dice che era un vero prodigio in matematica.
Alan Turing
: Non sono certo di poterlo valutare, signor...
Comandante Alastair Denniston
: Quanti anni ha signor Turing?
Alan Turing
: Ventisette.
Comandante Alastair Denniston
: E quanti anni aveva quando è diventato ricercatore a Cambridge?
Alan Turing
: Ventiquattro.
Comandante Alastair Denniston
: E quanti anni aveva quando ha pubblicato questo studio dal titolo che riesco a malapena a
capire
?
Alan Turing
: A... a... ventitre.
Comandante Alastair Denniston
: E lei non crede che questo al qualifichi di fatto come prodigio?
Alan Turing
: Ecco, Newton scoprì il terorema binomiale a ventidue anni, Einstein scrisse quattro studi che hanno cambiato il mondo prima dei ventisei. Per come la vedo rientro... appena nella media.
Comandante Alastair Denniston
: Mio Dio, ma lei fa sul serio.
Alan Turing
: Preferirebbe uno scherzo?
Comandante Alastair Denniston
: Non credo lei sappia cosa sia.
Alan Turing
: Ma non è un requisito necessario per un impiego qui... signor?
Comandante Alastair Denniston
: Comandante Denniston, Marina Reale. Bene, signor Turing. Allora, perché vuole lavorare per il governo di sua maestà?
Alan Turing
: Oh, io non lo voglio.
Comandante Alastair Denniston
: Non sarà per caso un pacifista?
Alan Turing
: Sono... agnostico riguardo alla violenza.
Comandante Alastair Denniston
: Però si rende conto che a seicento miglia da Londra c'è un malefico essere chiamato Hitler che vuole soffocare l'Europa nella tirannia.
Alan Turing
: Mi scusi, ma la politica non è il mio settore di competenza.
Comandante Alastair Denniston
: Davvero? Lei ha stabilito il record per il più breve colloquio di lavoro nella storia dell'esercito britannico.
Alan Turing
: Mia madre dice che a volte sono scostante perché sono uno dei migliori matematici del mondo.
Comandante Alastair Denniston
: Del mondo?
Alan Turing
: Oh, sì.
Comandante Alastair Denniston
: Lei sa quante persone ho respinto per questo programma?
Alan Turing
: No.
Comandante Alastair Denniston
: Certo, dal momento che il nostro è un programma top secret. Ma le dirò, solo perché siamo amici, che solo appena una settimana fa ho respinto uno dei migliori linguisti della nostra grande nazione, che conosce il tedesco meglio di Bertolt Brecht.
Alan Turing
: Io non parlo il tedesco.
Comandante Alastair Denniston
: Cosa?
Alan Turing
: Il tedesco io non lo parlo.
Comandante Alastair Denniston
: E come pensa di poter decifrare le comunicazioni tedesche se lei, oddio, il tedesco non lo parla?
Alan Turing
: Sono molto bravo nel risolvere cruciverba.
Comandante Alastair Denniston
[urlando alla segretaria]
: Margaret!
Dal film:
Imitation Game
Scheda film e trama
Frasi del film
Le persone sono come le scarpe. Per
capire
che sono sbagliate devi farci un po' di strada.
Anonimo
Commenti:
1
Ci sono tre sceneggiature che ho letto, una è "Come d'incanto" l'altra "Junebag", a cui mi sono sentita così legata, che mi sembrava parlassero di me! Tornando a casa ho detto a mio marito: mi sembra di conoscere questa persona, potrei essere io, non so chi altro possano prendere oltre me. La terza è "Arrival". Purtroppo non sono brava alle audizioni: bisogna accettare e
capire
i propri errori, senza prenderla in modo troppo personale, tutti sono stati rifiutati, bisogna andare sempre avanti e continuare a provare e studiare.
Amy Adams
Cit. da
movieplayer.it, 20 luglio 2017
Frasi di Amy Adams
[Alla domanda "E perché in Italia si fa ancora così fatica a
capire
Mourinho?"]
Perché quando uno parla, si può analizzare quanto dice con cattiveria, oppure con la volontà di
capire
quello che vuole dire, cercando anche il contenuto positivo. L'esempio più chiaro è quanto ha detto a Coverciano sull'immagine del calcio italiano: era il parere di uno che è appena arrivato da un'altra realtà, non era Mourinho che parlava male del calcio italiano.
Luis Figo
Frasi di Luis Figo
Fidati delle cose chiare, non delle cose ovvie
Di quelle luminose, non di quelle illuminate
Di chi capisce poco e non ha visto tutto
Scoprire è meglio che
capire
,
capire
è meglio che spiegare
Fidati di chi non si vergogna di cantare come gli viene
E non delle canzoni
Di chi ha messo la testa a posto ma non ricorda dove
Di chi balla per la strada, soprattutto quando piove
Lo Stato Sociale
Cit. da
Quasi Liberi
[Su Francesco Renda]
Fu tra i primi a
capire
che per essere efficace il contrasto alla mafia richiede il consenso, la partecipazione popolare, la rivolta delle coscienze e un deciso cambio culturale.
[Senato, Commemorazione di Francesco Renda. Roma, 21 maggio 2013]
Piero Grasso
Frasi di Piero Grasso
[Albert Einstein]
Dopo aver ricordato che fin da bambino «la vanità delle speranze e degli sforzi che travolgono incessantemente la maggior parte degli uomini in una corsa affannosa attraverso la vita» l'aveva colpito profondamente, egli ricorda che dapprima divenne religiosissimo, ma cessò improvvisamente di esserlo all'età di dodici anni, perché leggendo libri di divulgazione scientifica si era «ben presto convinto che le storie che raccontava la Bibbia non potevano essere vere». Questa esperienza gli fece
capire
come «i giovani fossero coscientemente ingannati dallo Stato con insegnamenti bugiardi, e fu un'impressione sconvolgente», da cui il precoce pensatore trasse un atteggiamento di sospetto verso ogni genere di autorità, e di scetticismo verso le convenzioni sociali, che non l'avrebbe più abbandonato. Da allora egli trovò la liberazione nel «possesso intellettuale del mondo che esiste indipendentemente da noi, esseri umani, e che ci sta di fronte come un grande, eterno enigma, accessibile solo parzialmente alla nostra osservazione e al nostro pensiero». Naturalmente, conclude Einstein, «la strada verso questo paradiso non era così comoda e allettante come quella del paradiso religioso, ma si è dimostrata una strada sicura, e non ho mai più rimpianto di averla scelta».
[dalla relazione al Festival della Mente, Sarzana, Dio secondo Einstein, la Repubblica, 31 agosto 2007]
Piergiorgio Odifreddi
Frasi di Piergiorgio Odifreddi
Come si possono infatti credere affermazioni che non si possono
capire
? E come si può
capire
, ad esempio, quello che Jung defini «lo scandalo del dogma mariano», e cioè l'affermazione che il corpo della Madonna è stato assunto in cielo? Per quanto siamo in grado di
capire
, nessun «corpo» può viaggiare più velocemente della luce: dovremmo forse pensare che la Madonna sia al più a 1950 anni-luce da noi, dedurre che il «cielo» sta da qualche parte nella nostra galassia, e provare a localizzarlo con il telescopio?
Piergiorgio Odifreddi
Cit. da
Il Vangelo secondo la Scienza
Frasi di Piergiorgio Odifreddi
Mia figlia Emma è molto curiosa, c'è una complicità naturale, è facile stabilire il contatto. Suona, disegna benissimo e va a scuola di fumetto. Però non cerco di essere suo amico: sono suo padre, devo essere un punto di riferimento. Sono diventato amico del mio a 40 anni, quando è nata mia figlia. Mi ha aiutato che lui fosse intransigente, mi ha fatto
capire
che nella vita c'è il bianco e il nero, meglio di uno che ti coccola.
Manuel Agnelli
Cit. da
Corriere.it, 20 ottobre 2017
Frasi di Manuel Agnelli
Un bambino non apre un libro perché riceve un'imposizione (quello è il modo più efficace per fargli detestare la letteratura), ma perché è spinto dalla curiosità di
capire
cosa ci sia di tanto meraviglioso nell'oggetto che voi tenete sempre in mano con quell'aria soddisfatta.
Giorgio Gaber
Cit. da
Non insegnate ai bambini
Frasi di Giorgio Gaber
La differenza tra le persone sta solo nel loro avere maggiore o minore accesso alla conoscenza.
Bisogna trovare la cultura sostanziosa. Se la troviamo, la prenderanno tutti gli affamati. Ma noi siamo così ipernutriti che, nella massa del nostro cibo, fatichiamo a distinguere quello sostanzioso. Invece chi è affamato fa proprio questa distinzione. Non rifiuterà il cibo vero per un capriccio. Se mangia un cibo, significa che è vero. Ma ne abbiamo poco, siamo poveri anche noi. Abbiamo dimenticato tutto ciò che ci ha nutriti, ciò che è essenziale, e ci accontentiamo dell'hors d'oeuvre. Cerchiamolo. Se riconosciamo di essere ignoranti anche noi
capire
mo che il nostro compito non è istruire chissà che popolo separato da noi, ma istruirci tutti, il più possibile, e maggiore è la compagnia, meglio sarà. Per prima cosa deve sparire questa divisione artificiale: popolo e non-popolo, intelligencija (questa distinzione nemmeno esiste: non so quanti contadini alfabetizzati conosco che sono decisamente più dotati per lo studio di un dottore di ricerca all'università) e si studierà non in una classetta con un maestrino, ma tutti insieme in una classona di milioni di persone con un grande maestro centenario che farà lezione non a qualche decina di studenti disposti in un'aula piccola ma a tutti i lettori, milioni. Proprio questo studio comune sarà la principale garanzia della sostanziosità, sarà la prova che farà scartare tutto ciò che è falso, artificioso, temporaneo.
Insegnare e imparare. Ma come?
Raccogliamoci, tutti noi che concordiamo su questo, e, ciascuno nel campo che meglio conosce, diffonderemo quelle grandi opere dell'ingegno umano che hanno reso gli uomini ciò che essi sono. Uniamoci e ci dedicheremo a raccogliere, scegliere, raggruppare e pubblicare tutto questo.
[Explicit]
Lev Tolstoj
Cit. da
Discorso sulle edizioni popolari
Frasi di Lev Tolstoj
Ecco, voi dite che l'uomo non sia in grado di
capire
da solo che cosa è bene, che cosa è male, e che tutto dipende dall'ambiente, e che l'ambiente corrompe. Invece io penso che tutto dipenda dal caso. Ed ecco, vi dirò di me.
Lev Tolstoj
Cit. da
Dopo il ballo ‐ Incipit
Frasi di Lev Tolstoj
«Sì, sì, ‐ pensava. ‐ L'opera che si compie per mezzo della nostra vita, tutta l'opera e il suo senso non è e non può essermi comprensibile
[...]
.
Capire
tutto questo,
capire
tutta l'opera del Creatore non è in mio potere. Ma fare la Sua volontà, scritta nella mia coscienza: questo è in mio potere, e io lo so con certezza. E quando lo faccio, sono certamente tranquillo».
Lev Tolstoj
Cit. da
Resurrezione
Frasi di Lev Tolstoj
Nechljudov ricordò che a Kuzminskoe aveva cominciato a meditare sulla sua vita, a chiedersi cosa avrebbe fatto e in che modo, e ricordò come si fosse smarrito in quelle domande senza trovare una risposta: tante erano le considerazioni che accompagnavano ognuna di esse. Ora si pose le stesse domande e si stupì di quanto tutto fosse semplice. Era semplice perché adesso non pensava a cosa sarebbe stato di lui, e neppure gli interessava, ma pensava solo a ciò che doveva fare. E, stranamente, non riusciva proprio a decidere che cosa fosse necessario per sé, mentre che cosa doveva fare per gli altri lo sapeva con certezza. Sapeva adesso con certezza che doveva dare la terra ai contadini, perché tenerla era male. Sapeva con certezza che non doveva abbandonare Katjua, ma aiutarla, essere pronto a tutto per riscattare la sua colpa verso di lei. Sapeva con certezza che doveva studiare, approfondire, chiarire a se stesso,
capire
tutte quelle questioni di tribunali e pene, in cui sentiva di vedere qualcosa che non vedevano gli altri. Non sapeva quale ne sarebbe stato il risultato, ma sapeva con certezza che tutte e tre le cose gli erano indispensabili, e doveva farle. E questa assoluta sicurezza gli dava gioia.
Lev Tolstoj
Cit. da
Resurrezione
Frasi di Lev Tolstoj
Non è possibile costringere la mente a analizzare e a
capire
ciò che il cuore non vuole. (23 gennaio 1896)
Lev Tolstoj
Cit. da
I diari
Frasi di Lev Tolstoj
[Sonja]
Mi è bastato cominciare a amarla di nuovo per
capire
i suoi motivi, e dopo aver compreso i motivi non è che l'abbia perdonata, ma non c'è stato più niente da perdonare. (15 febbraio 1895)
Lev Tolstoj
Cit. da
I diari
Frasi di Lev Tolstoj
Io più di chiunque altro sono debitore di molte cose a Stendhal. Egli mi ha insegnato a
capire
la guerra.
Lev Tolstoj
Frasi di Lev Tolstoj
Il contenuto deve essere facile da
capire
, non astratto. È assolutamente falso. Il contenuto può essere come volete. Ma non si deve sostituire l'andare al sodo con le chiacchiere, non si deve nascondere con parole scelte il vuoto del contenuto.
Lev Tolstoj
Frasi di Lev Tolstoj
L'intelligenza umana non può comprendere la continuità assoluta del movimento. Le leggi di qualunque movimento non diventano comprensibili per l'uomo che al patto di esaminarne separatamente le unità di cui è composto. Ma al tempo stesso, dal fatto che si isolano arbitrariamente e si esaminano a parte le unità inseparabili del movimento continuo, derivano la maggior parte degli errori umani. Una branca moderna della matematica, avendo raggiunto l'arte di trattare con l'infinitamente piccolo, può ora fornire soluzioni in altri problemi di moto più complessi, che sembravano essere insolubili. Questa branca moderna della matematica, ignota agli antichi, trattando i problemi di moto ammette il concetto dell'infinitamente piccolo, e si conforma così alla condizione principale del moto (continuità assoluta) e in questo modo corregge l'inevitabile errore che la mente umana non può evitare quando tratta con elementi separati del moto invece che esaminare il moto continuo. Nell'esame delle leggi del movimento storico avviene assolutamente la stessa cosa. Il movimento dell'umanità, prodotto da una quantità innumerevole di volontà umane, si compie senza interruzione. La comprensione di queste leggi è lo scopo della storia. Ma per
capire
le leggi del movimento continuo, la ragione umana ammette unità arbitrarie separate. Il primo procedimento storico consiste nel prendere arbitrariamente una serie degli avvenimenti ininterrotti ed esaminarla separatamente dagli altri, quando non c'è e non può esserci inizio di alcun avvenimento. Il secondo procedimento consiste nell'esaminare gli atti di un uomo, imperatore o condottiero, come la risultante delle volizioni degli uomini, mentre questa risultante non si esprime mai nell'attività di un personaggio storico preso isolatamente. La scienza storica, evolvendosi, accetta sempre unità via via più piccole per le sue ricerche e, con questo, cerca di avvicinarsi alla verità. Ma per quanto piccole siano le unità di cui la storia si serve, il fatto di separare l'unità, di ammettere il cominciamento di un fenomeno qualunque, di vedere espresse dell'attività di un solo personaggio le volizioni di tutti gli uomini, questo fatto stesso, dico, lo contamina d'errore. Sotto il minimo sforzo della critica, ogni conclusione della storia cade in polvere e non lascia niente dietro di Sé, e ciò per il solo fatto che la critica sceglie per misura di osservazione un'unità più grande o più piccola ‐ ciò che è suo diritto, poiché l'unità storica è sempre arbitraria. Soltanto prendendo per nostra osservazione l'unità infinitamente piccola ‐ le differenziali della storia, vale a dire le aspirazioni uniformi degli uomini ‐ e acquistando l'arte di integrare (unire le somme di questi infinitamente piccoli) possiamo sperare di comprendere le leggi della storia.
(III, III, I; 1956)
Lev Tolstoj
Cit. da
Guerra e pace
Frasi di Lev Tolstoj
Cara Mamma,
tu sei una delle persone più forti che conosca. Guardavo mia figlia (OMG, sì, ho una figlia) e lei ha le mie braccia e le mie gambe. Il mio corpo e le mie stesse braccia, forti, muscolose, potenti. Non so come potrei reagire se dovesse sopportare quello che ho dovuto sopportare io da quando avevo 15 anni fino ad oggi. Sono stata definita un uomo perché sembravo troppo forte. Mi hanno accusato di doping (No, sono una persona fin troppo integra per comportarmi in maniera disonesta solo per ottenere un vantaggio). Hanno detto che non appartengo agli sport femminili ‐ ma quelli maschili ‐ perché sembro più forte di tante donne (No, semplicemente lavoro sodo e sono nata con questo fisico cazzuto e ne vado fiera).
Eppure mamma, non capisco come tu non ti sia scagliata contro ogni reporter, ogni persona o annunciatore e, diciamolo, contro gli hater, troppo ignoranti per
capire
il potere di una donna di colore.
Sono orgogliosa perché siamo riuscite a dimostrare a questa gente come sono alcune donne. Non siamo tutte uguali. Alcune sono in carne, altre sono forti, altre sono muscolose, alte, basse, ma alla fine siamo tutte uguali: siamo donne e siamo orgogliose!
Tu hai così tanta classe, spero tanto di seguire il tuo esempio. Ci provo, anche se, e Dio lo sa, ho una LUNGA strada da percorrere, ma grazie.
Grazie per essere il modello di cui avevo bisogno per sopportare tutte le difficoltà che ora considero sfide - sfide che mi divertono. Spero di insegnare alla mia piccola Alexis Olympia lo stesso, e avere la stessa determinazione che hai avuto tu.
Promettimi mamma, che continuerai ad aiutarmi. Non sono sicura di essere così equilibrata e forte come te. Spero di arrivarci un giorno. Ti voglio bene.
La tua figlia più piccola,
Serena
Serena Williams
Cit. da
Lettera alla madre, Reddit, 19 settembre 2017
Frasi di Serena Williams
Mentre vincevo gli scudetti a Modena, io andavo due volte alla settimana a fare minivolley con i bambini di una polisportiva. Alle 16,15 scappavo dalla palestra e rientravo in squadra perché Velasco mi faceva storie, ovviamente voleva multarmi perché per lui era inconcepibile che io andassi ad allenare due volte alla settimana il minivolley. E ho portato all'interno di questo percorso tutta una serie di giochi: sia il tuffo strisciato alla coreana, cosa che all'epoca non veniva assolutamente insegnato, sia il bagher rovesciato in alto che poi mi è servito nel campionato del mondo per un punto contro i cubani. Cercavo di far
capire
alle ragazzine che tenendo le mani di fianco al corpo, tipo pistolero, si poteva
capire
se la palla in arrivo era da difendere in bagher avanti, oppure sopra la testa utilizzando proprio l'impugnatura del bagher rovesciato per proteggersi il viso, perché al tempo non si poteva usare il palleggio.
Andrea Lucchetta
Frasi di Andrea Lucchetta
Ognuno di noi deve assolutamente sbarazzarsi dell'avidità, dell'odio, dell'invidia, e anche dell'insicurezza, perché è questo il modo in cui ci controllano, ci fanno sentire patetici, piccoli ‐ di modo che, spontaneamente, cediamo alla nostra sovranità, la nostra libertà, il nostro destino.
Dobbiamo assolutamente
capire
che finora siamo stati condizionati a livello di massa, e sfidare lo stato schiavo delle multinazionali!
Alex Jones
Dal film:
Waking Life
Scheda film e trama
Frasi del film
Non si può combattere il governo della città, tasse sicure come la morte, non si parla di politica o di religione.
Questo è l'equivalente della propaganda nemica scandita a voce alta dai picchetti ‐ Arrenditi soldato, arrenditi soldato ‐ A questo ci ha abituato il XX secolo. Ma adesso nel XXI secolo è ora di alzarsi e
capire
che non dobbiamo farci ammassare in questa trappola per topi, non dobbiamo sottometterci alla disumanizzazione!
Non so voi, ma a me preoccupa quello che sta succedendo nel mondo. Mi preoccupa molto la struttura, mi preoccupano molto i sistemi di controllo, quelli che controllano la mia vita e quelli che vogliono controllarla ancora di più!
Io voglio la libertà, questo voglio, e anche voi dovreste volerla!
Alex Jones
Dal film:
Waking Life
Scheda film e trama
Frasi del film
L'autolesionista avverte di essere completamente alienato. Assolutamente solo. Estraneo alla comunità degli uomini. Tra sé e sé pensa: devo essere pazzo! Quello che non riesce a
capire
è che la società è esattamente come lui. Ha un interesse particolare nelle grandi sciagure, nelle catastrofi.
Dal film:
Waking Life
Scheda film e trama
Frasi del film
Nella nostra visione del mondo, dobbiamo trovare un posto alle persone, non ai corpi, ma alle persone. Ciò vuol dire, cercare di risolvere il problema della libertà
[...]
, cercare di
capire
l'individualità.
Dal film:
Waking Life
Scheda film e trama
Frasi del film
Si sta affermando l'ipotesi secondo cui non si può
capire
la vita e al contempo viverla. Io invece direi che una vita compresa, equivale a una vita vissuta.
Dal film:
Waking Life
Scheda film e trama
Frasi del film
La creazione sembra nascere dall'imperfezione, sembra venir fuori da uno sforzo e dalla frustrazione, ed è così che secondo me è nato il linguaggio, è derivato da un forte... desiderio di trascendere il nostro isolamento per comunicare in qualche modo gli uni con gli altri, e probabilmente è stato facile, è stata una semplice questione di sopravvivenza, per dire 'acqua' abbiamo prodotto questo suono, 'c'è una tigre dietro di te' e abbiamo prodotto un altro suono... Ma quello che è davvero interessante, secondo me, è il fatto che noi usiamo lo stesso identico sistema di simboli per comunicare tutti i fenomeni astratti o intangibili che si verificano nella nostra vita. Come si esprime la frustrazione? Come si esprime la rabbia o l'amore ? Quando dico la parola amore il suono viene fuori dalla mia bocca e colpisce l'orecchio dell'altra persona, viaggia attraverso un intricato percorso che porta al cervello attraverso i ricordi d'amore o di mancanza d'amore e l'altra persona registra quello che dico e dice di
capire
, ma io come faccio a saperlo? Perché le parole sono inerti, sono simboli, sono morte, capisci? E una grandissima parte di tutta la nostra esperienza è intangibile, gran parte di quello che percepiamo non può essere espressa con le parole. Eppure... quando noi comunichiamo l'uno con l'altro, e percepiamo di avere stabilito un contatto, e capiamo di essere stati capiti, secondo me proviamo una sensazione quasi di... comunione spirituale. Ed è forse una sensazione transitoria ma è ciò per cui viviamo.
Dal film:
Waking Life
Scheda film e trama
Frasi del film
Fabrizio
: Questa è una bella nave, vero?
Tommy Ryan
: Già, è una nave irlandese.
Fabrizio
: È inglese, vero?
Tommy
: No, è stata costruita in Irlanda. Quindicimila irlandesi l'hanno costruita. Una roccia, grosse mani irlandesi. Beh, vedi, questo è tipico: i cani di prima classe le fanno quaggiù le loro cagatine.
Jack
: Ci fa
capire
quale posto occupiamo nell'ordine delle cose.
Tommy
: E chi se lo può dimenticare.
Jack
: Ah, ah!
Tommy
: Sono Tommy Ryan.
Jack
: Jack Dawson.
Tommy
: Piacere.
Fabrizio
: Fabrizio.
Tommy
: Piacere. Riesci a guadagnare qualche soldo con i tuoi disegni? Ah, lascia perdere, amico. Dovrai svuotare una miniera di carbone prima che tu possa avvicinarti a una come lei.
Fabrizio
: Eh, eh!
Rose
: Avevo davanti agli occhi tutta la mia vita, come se l'avessi già vissuta. Un'infinita processione di feste, balli di società, yacht, partite di polo... Sempre la stessa gente gretta, lo stesso stupido cicaleccio. Mi sentivo sempre come sull'orlo di un precipizio, e non c'era nessuno a trattenermi, nessuno a cui la cosa importasse o che se ne rendesse almeno conto.
Dal film:
Titanic
Scheda film e trama
Frasi del film
[Sulla sua rivalità con John McEnroe]
Le rivalità di oggi sono mosce. Quando guardo indietro, c'era molto di più che andare in campo per giocare a tennis. Era come i Los Angeles Lakers contro i Boston Celtics. Il tennis era il palcoscenico, ma era quasi secondario. Le nostre rivalità erano vere, profonde. Avrei giocato con le stampelle! Non c'era niente di tranquillo. Non avevo paura di fargli
capire
come mi sentivo e lui non aveva paura di lasciarlo
capire
a me.
Jimmy Connors
Frasi di Jimmy Connors
Quando ero ragazzina, mia madre mi chiese quale fosse la parte più importante del corpo. Mi piaceva moltissimo ascoltare musica, come ai miei amici del resto. Sul momento pensai che l'udito fosse molto importante per gli esseri umani, così risposi:
- "
Le orecchie
".
- "
Alcune persone sono sorde, eppure vivono felicemente
" - rispose mia madre.
Dopo qualche tempo, mia madre mi rifece la stessa domanda:
- "
Qual è la parte più importante del corpo umano?
".
Io intanto ci avevo pensato e credevo di avere la risposta giusta:
- "
Vedere è meraviglioso ed è molto importante per tutti, quindi... gli occhi
".
Lei mi guardò e disse:
- "
Molti sono ciechi e se la cavano benissimo
".
Pensavo che fosse solo una specie di gioco tra me e mia madre. Poi però un giorno, tristissimo per me, morì mio nonno. Era una persona molto importante per me. L'amavo tantissimo. Ero distrutta dal dolore. Quel giorno mia madre mi disse:
- "
Oggi è il giorno giusto perché tu possa
capire
la risposta alla domanda. La parte più importante del corpo sono le spalle
".
Sorpresa, dissi:
- "
Perché sostengono la testa?
"
- "
No
" - rispose mia madre - "
Perché su di esse possono appoggiare la testa gli amici o le persone care quando piangono. Tutti abbiamo bisogno di una spalla su cui piangere, in alcuni momenti della nostra vita
".
Quella volta scoprii quale fosse la parte più importante del mio corpo, perché in quel momento, quella che aveva bisogno di una spalla su cui piangere ero io.
Abbiate spalle sempre pronte ad accogliere gli amici e le persone che amate. Le persone potranno dimenticare ciò che dite. E potranno dimenticare ciò che fate. Ma non dimenticheranno mai le spalle che accolgono il loro dolore.
Da:
La parte più importante del corpo
Corso di "formazione" con obiettivo pedagogico
Descrizione
Corso di formazione che permette agli uomini di sviluppare quella parte del cervello della quale ignorano l'esistenza.
Programma
2 moduli di cui uno obbligatorio.
MODULO 1: Corso di base obbligatorio
1. Imparare a vivere senza la mamma (2000 ore)
2. La mia donna NON è MIA MAMMA (350 ore)
3.
Capire
che il calcio non è altro che uno sport (500 ore)
MODULO 2: Vita a due
1. Avere bambini senza diventare geloso (50 ore)
2. Vincere la sindrome del telecomando (550 ore)
3. Non fare la pipì fuori dal water (100 ore, esercizi pratici con video)
4. Come arrivare fino al cesto dei panni sporchi senza perdersi (500 ore)
5. Come sopravvivere ad un raffreddore senza agonizzare (300 ore)
Sono inoltre previsti dei temi speciali di approfondimento:
TEMA 1
: il ferro da stiro; dalla lavatrice all'armadio: un processo misterioso.
TEMA 2
: tu e l'elettricità: vantaggi economici del contattare un tecnico competente per le riparazione (anche le più basilari).
TEMA 3
: ultima scoperta scientifica: cucinare e buttare la spazzatura non provocano ne' impotenza ne' tetraplegia (pratica in laboratorio).
TEMA 4
: perché non è reato regalarle fiori anche se sei già sposato con lei.
TEMA 5
: il rullo di carta igienica: "la carta igienica nasce da sola nel portarullo?" (esposizioni sul tema della generazione spontanea).
TEMA 6
: come abbassare la tavoletta del bagno passo a passo (teleconferenza con l'Università di Harvard).
TEMA 7
: gli uomini che guidano possono chiedere informazioni ai passanti quando si perdono senza il rischio di sembrare impotenti (testimonianze).
TEMA 8
: la lavatrice: questa grande sconosciuta.
TEMA 9
: differenze fondamentali tra il cesto della roba sporca e il suolo (esercizi in laboratori di musicoterapia).
TEMA 10
: l'uomo nel posto del passeggero: è geneticamente possibile non parlare o agitarsi convulsamente mentre lei parcheggia?
TEMA 11
: la tazza della colazione: levita da sé fino al lavandino? (esercizi diretti da Silvan).
TEMA 12
: comunicazione extrasensoriale: esercizi mentali in modo che quando gli si dice che qualcosa è nel cassetto dell'armadio non domandi "in quale?"
Da:
Corso di formazione per uomini
Ragazza
: Oh, ciao!
Giada
: Scusate! Grazie. Non vi dimenticate di me, torno sùbito.
Riccardo
: Giada!
Giada
: Ciao, Riccardo!
Riccardo
: Aspettavi qualcun altro?
Giada
: No, no figurati. Come stai? Ti trovo in gran forma.
Riccardo
: Tu sei in gran forma. È pazzesco. Sei... bellissima! Ma con chi sei?
Giada
: Amici di amici. Sei curioso. Ricordati che la curiosità uccide il gatto.
Riccardo
: Ma io non sono un gatto.
Giada
: Che peccato. Mi piacciono i gatti.
Riccardo
: Giada, sono un po' confuso.
Giada
: Che cosa ti confonde? La luna?
Fiamma
: Hai visto Ricky come si dà da fare? Ma quella non è la maestrina?
Loris
: Ma chi? Quella topa atomica?
Loris
: Buonasera.
Giada
: Ciao, Loris.
Loris
: Ci conosciamo? Ah, ora che ci penso credo di aver conosciuto sua sorella, quella che studia con Riccardo. Da molto qui in città?
Riccardo
: Giù le manine.
Giada
: Quando sei degno di entrare nel giro te ne accorgi subito. Ma non guardandoti allo specchio. Sono gli altri che te lo fanno
capire
.
Fiamma
: Grande new entry la nostra Giada.
Riccardo
: Grandissima.
Giada
: È già tutto molto confuso.
Fiamma
: È occupato! È occupato!
Alessia
: Aprite questa cazzo di porta!
Loris
: Alessia.
Riccardo
: Tieni un attimo.
Alessia
: Beh? Vi incipriate il naso senza di noi?
Fiamma
: Vi ricordate Giada?
Giada
: Ciao, ah, non mi ricordo i vostri nomi.
Riccardo
: Lei è Alessia e lei è Katia.
Katia
: Siamo venute con due amministratori delegati. Du' palle!
Loris
: Ma gliel'avete già data?
Katia
: Io no, Alessia sì!
Alessia
: Appendi pure i manifesti, no?
Loris
: Alessia, quelli li appendiamo la volta che te la tieni.
Riccardo
: Okay, belli, noi andiamo a fare un giro.
Alessia
: Che c'è da ridere?
Fiamma
: Niente, Alessia. Pensavo solo a quant'è corruttibile l'animo umano. Tutto qui.
Dal film:
Come tu mi vuoi
Scheda film e trama
Frasi del film
Loris
: Colpo di scena! La cozza si è chiusa nel suo guscio, eh? E dillo che ti rode.
Riccardo
: Falla finita.
Loris
: Strategico, cugino mio. Cosa può volere l'animale cozza dall'uomo? Questa è la domanda. Rassicurala. Scopri quello che pensa e... e assecondala. Falle credere che state sulla stessa linea d'onda.
Giada
: Ha fatto bene gli esercizi e dice che a Ibiza questa estate non ci va più. Quella di Ibiza è una cazzata per sembrare profondo. E gli esercizi se li sarà scaricati via Internet.
Sara
: Ma tu guarda le cose da un altro punto di vista. Se mente, mente per te. Ma non credo che non ne sei per niente lusingata.
Giada
: Tu ti fideresti di uno così?
Riccardo
: "Il male del mondo". Che è?
Giada
: Riflessioni.
Riccardo
: Riflessioni su cosa?
Giada
: Su come vedo il mondo.
Riccardo
: Ah, interessante. Posso leggerle?
Giada
: Non credo che ti interesserebbero.
Riccardo
: Perché no? La smetti di trattarmi come un minorato?
Giada
: Scusami. È che sono cose confuse, private. È il mio modo di guardare, ed è una cosa intima.
Riccardo
: Beh, mi interessano davvero. Prometto che non lo faccio leggere a nessuno.
Giada
: No. No, non siamo così in confidenza, no.
Riccardo
: Guarda che anche io ho la mia visione del mondo: le mie foto.
Giada
: Ah sì, le tue foto, è vero.
Riccardo
: Ah sì? Perché, cos'hanno?
Giada
: Niente. Non so se vuoi davvero sapere quello che penso.
Riccardo
: Perché non voglio? Avanti, dimmi.
Giada
: Penso che siano begli scatti. Sai abbinare con gusto i colori, sai usare Photoshop. Ma niente di più. Sono solo illustrazioni. Non c'è sguardo, non c'è personalità. Tu non sai guardare, questo penso.
Riccardo
: Ah, non so guardare?
Giada
: No.
Riccardo
: Tu sì, invece.
Giada
: Sì. Cambia capitolo.
Loris
: Aspetta, aspetta, no! Ce n'è un'altra! Fuggono i cervelli, restano le tette. Imbottite e strizzate per sembrare sempre più turgide e potenti! Il push-up è il simbolo della falsità imperante. La supremazia dell'apparenza sulla sostanza.
Ragazza
: E poi a che serve il push-up? Tanto la gomma adesso te la metti dentro, vero, Alessia? Loris: L'individuo contemporaneo crede che basti esserci per esistere. Vive ma non guarda, vede solo le forme e non la sostanza, ed è convinto che questa sia la sua missione. In realtà è solo una debole maschera che nasconde la tragedia di una vita vuota.
Katia
: Ma questa sta proprio fuori!
Fiamma
: Oddio, poverina. È chiaro che parla così perché è brutta e povera. No, Ricky?
Riccardo
: Eh, beh, sì, eh? Abbastanza.
Fiamma
: Per forza. Uno è interessato alla verità solo perché il resto non può permetterselo. È così ovvio. Dalle per qualche giorno la possibilità, e poi vedi.
Riccardo
: E se invece fossimo noi a non
capire
il suo punto di vista? Magari perché vediamo le cose da un'altra prospettiva.
Fiamma
: Fìdati, caro. Se una così potesse mettere le sue manine su ciò che disprezza tanto, nel giro di qualche istante te la ritroveresti a difenderlo con le unghie. Come se fosse sempre stato suo.
Riccardo
: Sì, infatti hai ragione. Però, forse, non sono tutti come noi, no?
Fiamma
: No, Ricky, è come dico io. L'essere umano è fatto così.
Loris
: Fine antropologa.
Dal film:
Come tu mi vuoi
Scheda film e trama
Frasi del film
Franca
: ... tu sei troppo giovane per
capire
. Quando diventi mamma pure tu, vedi. La colpa è pure mia. Almeno avesse scelto Economia, o Medicina. Ma che pensa di farci con Scienza della Comunicazione? Finirà sotto i ponti.
Sara
: Ma no, Franca. Giada è in gamba.
Franca
: Speriamo, Sara. Ti ricordi quand'era piccola? Era già così: sempre in disparte, piena di problemi. Mh! Come si concia poi! Me pare un maschio. Ma si incontra con qualche ragazzo, almeno? La mia paura è che me rimane zitella, con la casa piena de gatti!
Giada
: Ciao, mamma. È sempre un piacere sentirti parlare di me.
Sara
: Il pranzo è quasi pronto.
Franca
: Scusa, Giada, ma 'na mamma se preoccupa sempre, no?
Giada
: Lasciamo perdere. A proposito, a che cosa devo questa tua visita?
Franca
: Ehm... Senti un po', Giada, io e tuo padre abbiamo parlato a lungo. Mi spiace tanto, ma... da quando sono arrivati l'euri non se campa più. La vita costa troppo. E noi non ce la facciamo più a mantenerti qua a Roma. Quindi perciò te ne devi tornà a casa e venire giù solo per l'esame. Oppure te devi trovà un lavoro.
Sara
: No, dai, su, bisogna uscire, vedere gente. Ho letto l'oroscopo: dice che per le Vergini ci saranno importanti novità in amore. Cambiati, su. Dai.
Giada
: Non capisco cosa c'è che non va.
Sara
: Era out negli anni Ottanta, figurati ora! Ti squalifichi da sola.
Giada
: Ma squalifico da cosa? È solo un maglione! Mi copre, tiene caldo e poi ci tengo. Me l'ha regalato mia nonna.
Sara
: E si vede.
Giada
: Sandalo Fornarina, 180 euro, pari a 60 ore lavorative di un ferrotranviere. Cinta Just Cavalli, 600 euro. Un mese di lavoro di una bidella e un pitone assassinato. Taglio alla Paris Hilton, 80 euro. Per un totale di 200 euro mensili. Venti ore di lavoro di un'infermiera.
Marco Babelli
: Scusa, posso? Ti disturbo?
Giada
: No.
Marco
: Che scrivi?
Giada
: Prendo appunti. Sto sviluppando delle teorie sugli scambi sociali, cazzate.
Marco
: No, perché cazzate? È interessante. Cioè?
Giada
: Cioè... la comunicazione sociale funziona a piramide. Ogni gradino è una classe. Chi sta su questo gradino è impegnato ad imitare quelli che sono sopra, via via sino al vertice, dove siede chi non fa nulla e quindi non ha nulla da dire. Risultato? Facciamo tutti lunghe conversazioni sulla caccia alla lepre.
Marco
: Sì, certo. Non ci avevo mai pensato.
Giada
: Invece parlare di... di se stessi, oppure del proprio lavoro, non è "in". Ma perché?
Marco
: Giusto. Infatti io volevo parlarti proprio di quello che faccio.
Giada
: E certo, che cosa fai?
Marco
: Il giornalista.
Giada
: Ah, bello! E... e dove scrivi?
Marco
: "Parioli Pocket". È una free press, ma non ha niente da invidiare a quelle a pagamento, eh? È trendy, è roba seria, ci sono i servizi e tutto... E poi guarda, guarda che finezza.
Giada
: Tu di che ti occupi? Rilegature?
Marco
: No, no, io sono Marco Babelli. Io curo la rubrica "Prima/Dopo". Vedi, la nostra redazione trasforma le ragazze qualunque in tipi very cool. Io cerco volti. Questa rubrica aiuta le persone a sentirsi forti dentro.
Giada
: Ah, perdonami, Marco, ho solo un dubbio: la lobotomia te l'hanno fatta da piccolo o è ancora fresca?
Dal film:
Come tu mi vuoi
Scheda film e trama
Frasi del film
Conduttore
: Bene amici, manca poco! Tre, due, uno... Tempo scaduto! Scendere, ragazze, scendete dai tini. Vediamo subito qual è il risultato. Incredibile! Parità! Parità! Non vi preoccupate per i vostri piedini, ragazze, la vinoterapia fa miracoli! Accomodatevi alla vostra postazione. E adesso, per sapere come finirà questa gara, dobbiamo fare lo spareggio! Facciamo entrare la prova dei mitici budini! Eccoli qua! Portati dalla nostra cara Graziella! Straordinario, guardate che meraviglia! Graziella, non li guardare. Questi sono dietetici, eh? Noi ci teniamo alle nostre ragazze!
Graziella
: Ah, beh, anche perché troppi ne devono mangiare per avere un fisichetto come il mio.
Conduttore
: Parole sante! Salutiamo Graziella! Bene, venite, venite, qua, avvicinatevi. Allora, Nicoletta e Samantha, siete pronte? Mettetevi sùbito il vostro mollettone. Tre, due, uno, via! Eh! Ecco, allora, attenzione! Vedo Samantha che sta cominciando bene con un metodo tutto suo. Nicoletta mi sembra invece più determinata, più veloce, più scafata, amici ascoltatori! Attenzione! Ma vedo Samantha in netto recupero! Sono tecniche diverse. Attenzione, non toccate con le mani. Lo so che è terribile. Guardiamo qui bene Nicoletta. Ma Samantha è in netto recupero. È in netto recupero. Attenzione! Samantha è in netto recupero! Samantha in netto recupero! Samantha ha vinto! Brava! Congratulazioni, Samantha! Straordinaria! Incredibile, tiravi come un aspirapolvere! Sei contenta?
Samantha
: Contentissima, grazie!
Conduttore
: Allora, ecco la premiazione. Grazie, Graziella! Amiche, venite dietro. E voi stringetevi la mano! Allora, forza. Oh, che meraviglia! Samantha, vuoi dire qualcosa agli amici a casa?
Samantha
: Beh, voglio dire che nella vita bisogna avere determinazione per ottenere un obiettivo.
Conduttore
: Sì.
Samantha
: Io ce l'ho messa tutta e ce l'ho fatta.
Conduttore
: Brava.
Samantha
: Posso salutare?
Conduttore
: Ma devi salutare!
Samantha
: Un bacione a mamma e papà! Ciao!
Conduttore
: Okay! Bene, amici! Samantha, congratulazioni! Amici, noi ci vediamo la prossima settimana! Vai con la sigla! Ciao! Buonanotte!
Giada Ferretti
: L'ideale contemporaneo di donna: chinata a 90 gradi ad ingoiare budini. Almeno finisce l'ipocrisia di copertura. Finalmente il ruolo della donna davanti e dietro lo schermo coincide. Ecco la vera pornografia.
Sara
: Ancora? Giada, ma sta diventando una malattia!
Giada
: Sto solo cercando di
capire
. Come siamo arrivati sin qui, Sara? Perché le donne non dicono niente?
Sara
: E perché forse non gli dispiace poi tanto farsi mercificare, come dici tu.
Giada
: Brava. È proprio quello che il sistema si aspetta che tu dica.
Sara
: Beh, almeno sono affidabile.
Giada
: Quando spegni la TV ti accorgi che la realtà è anche peggio. Sono più brutti, vestiti peggio ma vogliono esattamente le stesse cose. Vuole sedersi?
Passeggero
: No, grazie, sto bene in piedi.
Giada
: Pensano di vivere in una soap. Per loro lo Tsunami e un "Posto al sole" fa lo stesso. Li vedrei bene sotto i bombardamenti in Iraq, o deportati al Polo Nord. Di sicuro metterebbero su un giro vip anche lì.
Riccardo Croce
: Questa?
Fiamma
: Forse.
Naomi
: Chiami me?
Riccardo
: Ciao. Senti, questa sera c'è una bellissima serata al privé. Ti va di entrare con noi? Area supervi-ai-pi.
Naomi
: Sì, volentieri. Posso portare pure mia cugina?
Riccardo
: Sì, porta chi ti pare. Basta che sia gente carina, però.
Naomi
: Carina, cioè?
Fiamma
: Carina. Una che non si preoccupa di esserlo, per esempio. O una che non si chiede che vuol dire, per esempio.
Naomi
: Ah, giusto. E allora ci vediamo stasera.
Loris
: Ehm, puoi contarci, bella! Ammazza che bona! Questa è mia. Cioè, se per te va bene, Ric.
Riccardo
: Ma sì, certo, che mi frega a me. Fai il tuo gioco, bello!
Fiamma
: Certo, ragazzi, che dovreste alzare un po' il tiro. Personalità zero. Tra un po' ci porteremo proprio chiunque al privé.
Loris
: Sì, personalità come ti pare, però 5-6 milioni di botte...
Riccardo
: Capisci, Fiamma, bisogna sacrificare la perfezione. Il popolo ha fame.
Dal film:
Come tu mi vuoi
Scheda film e trama
Frasi del film
L'esperienza ti fa
capire
che se lavori bene e ci credi, tutto è possibile. Per me personalmente fa la differenza, se penso a tutta la mia carriera.
Andrea Dovizioso
Frasi di Andrea Dovizioso
Ero una bambina un po' confusa, perché sono cresciuta con mia madre, che è nera. Sono stata cresciuta come una 'nera'. Ma una volta arrivata a scuola mi davano della 'bianca'. Mi fissavano e mi insultavano. Io non riuscivo a
capire
. Dal canto mio avevo visto gente di tutte le sfumature di pelle, e io ero chiara. Ora mi trovo in un mondo molto più grande.
Rihanna
Frasi di Rihanna
Fu proprio l'atteggiamento di mio padre a farmi
capire
che l'affrancamento di noi neri non era venuto con la fine della guerra di secessione, né con le leggi successive. Era in corso. La mia trisavola era stata venduta per una balla di tabacco, mio nonno era stato meno libero di mio papà, che era meno libero di me, ma non se ne lagnava. Io sarei stato il primo nero ammesso in uno sport di bianchi.
Arthur Ashe
Frasi di Arthur Ashe
In tutta la sua vita, Jimmy Connors è stato abituato a non fidarsi di nessuno e a non curarsi di nessuno se non di sé stesso. Non ha mai voluto
capire
la dinamica del gioco di squadra.
Arthur Ashe
Frasi di Arthur Ashe
L'incarnazione diventa vita soltanto se riusciamo a
capire
che, attraverso di noi è in gioco la vita stessa di Dio.
Maurice Zundel
Cit. da
Quale uomo e quale Dio
Frasi di Maurice Zundel
«Parola mia, avete perso la testa!», urlò Spencer Coyle mentre il giovanotto, livido e ansimante, ripeteva: «Ormai ho deciso! Non cambierò idea!». Erano pallidi entrambi, ma Owen Wingrave sorrideva in una maniera assolutamente esasperante per il suo istruttore il quale, tuttavia, conservava abbastanza discernimento da
capire
che quella smorfia sforzata tradiva un nervosismo estremo, del tutto comprensibile.
Henry James
Cit. da
Owen Wingrave ‐ Incipit
Frasi di Henry James
Da milioni di anni i fiori mettono le spine. Da milioni di anni le pecore mangiano ugualmente i fiori. E non è forse una cosa seria cercare di
capire
perché i fiori si danno tanta pena per mettere spine che non servono a niente?
Antoine de Saint-Exupéry
Cit. da
Il piccolo principe
Frasi di Antoine de Saint-Exupéry
A Léon Werth
Chiedo scusa ai bambini per aver dedicato questo libro a un adulto. Ho un buon motivo: questo adulto è il migliore amico che ho al mondo. Ho un altro motivo: questo adulto può
capire
tutto, anche i libri per bambini. Ho un terzo motivo: questo adulto abita in Francia, dove ha fame e freddo. Ha un gran bisogno di essere consolato. Se tutti questi motivi non bastano, voglio dedicare il libro al bambino che quest'adulto è stato molto tempo fa. Tutti gli adulti sono stati prima di tutto dei bambini. (Ma pochi di loro se lo ricordano). Quindi correggo la dedica:
A Léon Werth
quando era bambino
Antoine de Saint-Exupéry
Cit. da
Il piccolo principe
‐ Incipit
Frasi di Antoine de Saint-Exupéry
Essere famoso non mi spaventa, penso di avere capito come funziona e come farci i conti. Ciò che è importante
capire
della mia generazione è che chiunque può decidere se seguire o meno una persona. E nessuno dall'esterno ha il diritto di criticare i gusti altrui.
Cameron Dallas
Frasi di Cameron Dallas
La musica è una passione vera per me, tra dieci anni mi vedrei bene come musicista, ma ancora devo
capire
cosa voglio fare da grande. Per adesso lo prendo come un gioco: andare in studio di registrazione mi è servito a muovere i primi passi.
Cameron Dallas
Frasi di Cameron Dallas
So che devo restituire qualcosa a queste persone che vengono a vedermi. Ogni convention è eccitante, ma mi fa
capire
che devo essere umile. Sento una grande responsabilità, devo stare attento a come mi comporto: so che quello che dico può avere un impatto su chi mi segue.
Cameron Dallas
Frasi di Cameron Dallas
L'Italia e Capri sono bellissime e conoscere Domenico Dolce e Stefano Gabbana per me è stato un privilegio. La moda mi interessa, ma non tanto per apparire superfigo ogni giorno: vorrei conoscere un'industria di cui non so nulla. E poter
capire
da loro come hanno creato il loro brand è straordinario. Io amo imparare.
Cameron Dallas
Frasi di Cameron Dallas
Fare qualcosa di impossibile è sempre stato il mio sogno. A volte però, strafare prende il sopravvento. L'ho capito a Rio. Quando le bandiere azzurre coprivano gli spalti ... lo sognavo da quindici anni. È invece, è stato solo una liberazione dalla pressioni di tutti quelli che si aspettavano che tornassi con l'oro. E dalla mia pressione. Ero orgoglioso e fiero, ma la vittoria olimpica non era neppure la metà di quella gioia pura e istintiva che ho vissuto da bambino quando, dopo allenamenti e sfide perse, ho superato mio padre in mare. Vincere è una gioia a metà. Mi piace il percorso che mi spinge ad arrivare, le emozioni, i momenti in cui ho pensato di smettere e quelli in cui mi vedo leggendario, 10 record di fila. A Rio la voglia di strafare è diventata paura. La gioia non goduta mi ha fatto
capire
che dovevo schiarirmi le idee.
Gregorio Paltrinieri
Cit. da
Il peso dell'acqua
Frasi di Gregorio Paltrinieri
Nessun uomo ha il diritto di aspettarsi di avere successo nella vita se non comprende la sua attività, e nessuno può
capire
bene la sua attività se non l'apprende con applicazione diretta ed esperienza.
Phineas Taylor Barnum
Frasi di Phineas Taylor Barnum
La tua parola era piena d'ansia
|
come il sangue di un vaticinio.
|
Avrei durato una vita
|
a
capire
cos'è un amore,
|
ma il tuo tono indelicato e triste
|
ha bagnato il mio sguardo
|
di tradimento.
Alda Merini
Titolo della poesia:
La tua parola era piena d'ansia
Frasi di Alda Merini
Sto cercando di
capire
quanto Hollywood sia pericolosa per una bella ragazza che voglia fare cinema. Lo devo ancora scoprire.
Emily Ratajkowski
Frasi di Emily Ratajkowski
[Su Roger Federer nel 2004]
Vorrei essere nei suoi panni per un giorno per
capire
cosa si prova nel giocare in quella maniera.
[I'd like to be in his shoes for one day to know what it feels like to play that way]
Mats Wilander
Frasi di Mats Wilander
Ha tutto per essere un campione, ma non ha fatto progressi. Anzi è tornato indietro. Balotelli è una persona educata, sensibile e ha sofferto. Ma dovrebbe andare in giro, anche in India, per
capire
alcune cose. Doveva prendere esempio da Ibra, da quello che faceva in allenamento, solo così può diventare un grandissimo.
[Goal.com, 25 ottobre 2014]
Marco Materazzi
Frasi di Marco Materazzi
[Annunciando l'addio alla Nazionale]
Ricordo ancora il mio esordio di 21 anni fa: avevo 16 anni e l'emozione unica di quel giorno, sarà sempre viva nella mia memoria. Da allora ho vissuto un viaggio incredibile con tre generazioni di ragazze che come me hanno dato tutto se stesse alla Nazionale. Le saluto e abbraccio tutte ringraziandole per ciò che hanno condiviso con me, sia nei momenti delle grandi soddisfazioni che in quelli dei giorni difficili. L'ultima tappa della qualificazione olimpica in Giappone, mi ha fatto
capire
che le scelte dell'allenatore, che rispetto ma non condivido, non corrispondono alle mie aspettative e a quanto penso di rappresentare. Ho quindi maturato la scelta difficilissima di mettere la parola fine a questa bellissima avventura. Ogni volta che vedrò una partita della Nazionale, sarò sempre la prima tifosa, perché chi ne ha fatto parte sa che l'emozione speciale di rappresentare il proprio Paese, non potrà mai svanire.
[28 maggio 2016]
Francesca Piccinini
Frasi di Francesca Piccinini
Andate al supermercato con gli occhiali per leggere con attenzione le etichette. Vegani o non vegani, la cosa importante è salvaguardare la nostra salute. Il vegano è facilitato in questo: allorché compra pomodori, carote, finocchi, broccoli o fagioli, la sua unica preoccupazione è rinvenire la tracciabilità,
capire
cioè da dove vengono i prodotti e cercare, nei limiti del possibile, frutta e verdure stagionali e a chilometro zero.
Red Canzian
Cit. da
Sano vegano italiano
Frasi di Red Canzian
Io sono nato ignorante, come tutti, del resto il grande Totò diceva: "Nessuno nasce imparato". Ma per crescere, per
capire
e migliorarmi, per appagare la mia continua curiosità, ho studiato e mi sono posto mille domande e mille obiettivi. E ci si migliora pure passando attraverso gli errori: per cui, anch'io, come tanti, ho mangiato carne, pesce, uova e formaggi "perché così cresci forte" mi dicevano... Poi, piano piano, ho cominciato a informarmi e soprattutto a seguire il mio istinto. C'era qualcosa che non mi tornava, e il cambiamento è avvenuto spontaneo, graduale, ma convinto e definitivo. Vent'anni fa ho smesso di consumare carne e tutti i suoi derivati e nel 2009 sono diventato totalmente vegano.
Red Canzian
Cit. da
Sano vegano italiano
Frasi di Red Canzian
[Sull'esperienza adolescenziale in un collegio femminile]
All'inizio, una struggente nostalgia. Poi, un senso di forza e indipendenza. C'è qualcosa in quell'esperienza che mi permette oggi di
capire
qualsiasi donna. Vivi con tante ragazze, con alcune si forma un forte legame, a un certo punto c'è chi ha la sua prima mestruazione e diventa volubile, tutto sembra un'avventura collettiva.
[Da un'intervista e Io Donna, Ottobre 2015]
Sienna Miller
Frasi di Sienna Miller
Grillo? Un grande, ha catalizzato la ribellione; ora bisogna
capire
che idee ha davvero. Berlusconi mi ha deluso: era socialista, speravo scendesse in politica a sinistra, non a destra. Oggi i pericoli sono Trump e Marine Le Pen.
Vasco Rossi
Frasi di Vasco Rossi
Johnny Rico
: Professor Rasczak!
Jean Rasczak
: Che c'è, Rico?
Johnny Rico
: Volevo ringraziarla. Le sue lezioni sono state le migliori quest'anno.
Jean Rasczak
: Il piacere non è il mio obiettivo, spero che tu abbia imparato qualcosa.
Johnny Rico
: Voglio arruolarmi! Penso di avere i requisiti per essere un cittadino.
Jean Rasczak
: Buon per te! Vai e scopri se è così!
Johnny Rico
: Be', i miei genitori sono contrari e... E so che è una mia scelta. Mi chiedevo... Lei cosa farebbe al mio posto?
Jean Rasczak
:
Capire
da soli le cose è l'unica libertà che abbiamo veramente. Usa questa libertà. Decidi con la tua testa, Rico.
Dal film:
Starship Troopers
Scheda film e trama
Frasi del film
Una vecchia leggenda Cherokee racconta che un giorno il capo di un grande villaggio decise che era arrivato il momento di insegnare al nipote preferito cosa fosse la vita. Lo portò nella foresta e lo fece sedere ai piedi di un grande albero e gli spiegò:
-
Figlio mio, nella mente e nel cuore di ogni essere umano si combatte una lotta incessante. Anche se io sono vecchio capo, guida della nostra gente, che mi considera saggio, quella lotta avviene anche dentro di me. Se non ne conosci l'esistenza, ti spaventerai e non saprai mai quale direzione prendere. Magari, qualche volta nella vita vincerai, ma poi, senza
capire
perché, all'improvviso ti ritroverai perso, confuso e in preda alla paura, e rischierai di perdere tutto quello che hai faticato tanto a conquistare.
Crederai di fare le scelte giuste per poi scoprire che erano sbagliate. Se non capisci le forze del bene e del male, la vita individuale e quella collettiva, il vero sé e il falso sé, vivrai sempre in grande tumulto.
È come se ci fossero due grandi lupi che vivono dentro di ognuno: uno bianco, l'altro nero
.
Il lupo bianco è buono, gentile e innocuo. Vive in armonia con tutto ciò che lo circonda e non arreca offesa quando non lo si offende. Il lupo buono, ben ancorato e forte nella comprensione di chi è e di cosa è capace, combatte solo quando è necessario, e quando deve proteggere sé stesso e la sua famiglia. Anche in questo caso lo fa nel modo giusto. Sta molto attento a tutti gli altri lupi del suo branco e non devia mai dalla propria natura.
Ma c'è anche un lupo nero che vive in ognuno, ed è molto diverso. È rumoroso, arrabbiato, scontento, geloso e pauroso. Le più piccole cose gli provocano eccessi di rabbia. Litiga con chiunque, continuamente, senza ragione. Non riesce a pensare con chiarezza poiché avidità, rabbia e odio in lui sono troppo grandi. Ma la sua è rabbia impotente, figlio mio, poiché non riesce a cambiare niente. Quel lupo cerca guai ovunque vada, e li trova facilmente. Non si fida di nessuno, quindi non ha veri amici.
A volte è difficile vivere con questi due lupi dentro di sé, perché entrambi lottano strenuamente per dominare l'anima.
Il ragazzo chiese ansiosamente:
-
Quale dei due lupi vince, nonno?
Con voce ferma, il capo rispose:
-
Tutti e due, figlio mio. Se scelgo di nutrire solo il lupo bianco, quello nero mi aspetta al varco per approfittare di qualche momento di squilibrio, o in cui sono troppo impegnato e non riesco ad avere il controllo di tutte le responsabilità. Il lupo nero allora attaccherà il lupo bianco. Sarà sempre arrabbiato e in lotta per ottenere l'attenzione che pretende. Ma se gli presto un po' di attenzione perché capisco la sua natura, se ne riconosco la potente forza e gli faccio sapere che lo rispetto per il suo carattere, e gli chiederò aiuto se la nostra tribù si trovasse mai in gravi problemi, lui sarà felice. Anche il lupo bianco sarà felice. Così entrambi vincono. E tutti noi vinciamo.
Confuso, il ragazzo chiese:
-
Non capisco, nonno, come possono vincere entrambi?
Il capo indiano continuò:
-
Il lupo nero ha molte importanti qualità di cui posso aver bisogno in certe circostanze. È temerario, determinato e non cede mai. È intelligente, astuto e capace di pensieri e strategie tortuose. Sono caratteristiche importanti in tempo di guerra. Ha sensi molto acuti e affinati che soltanto chi guarda con gli occhi delle tenebre può valorizzare. Nel caso di un attacco, può essere il nostro miglior alleato.
Il capo Cherokee tirò fuori due pezzi di carne dalla sacca e li gettò a terra: uno a sinistra e uno a destra. Li indicò, poi disse:
-
Qui alla mia sinistra c'è il cibo per il lupo bianco, e alla mia destra il cibo per il lupo nero. Se scelgo di nutrirli entrambi, non lotteranno mai per attirare la mia attenzione e potrò usare ognuno dei due nel modo che mi è necessario. E dal momento che non ci sarà guerra tra i due, potrò ascoltare la voce della mia coscienza più profonda, scegliendo quale dei due potrà aiutarmi meglio in ogni circostanza.
Se capisci che ci sono due grandi forze dentro di te e le consideri con uguale rispetto, saranno entrambi vincenti e convivranno in pace. La pace, figlio mio, è la missione dei Cherokee, il fine ultimo della vita. Un uomo che ottiene la pace interiore ha tutto. Un uomo che è lacerato dalla guerra che si combatte dentro di lui, è niente.
Da:
Il lupo nero e il lupo bianco (leggenda Cherokee)
[Trasmissione televisiva]
Dr. Ross
: Come ora tutti sappiamo tracce di neurotossine sono state trovate nelle piante e negli alberi. Molti ambientalisti pensano che quest'evento sia stato come la marea rossa nell'oceano, ma invece delle alghe che uccidono i pesci, questo è avvenuto sulla terra. Vede, le piante e gli alberi non possono spostarsi quando si sentono minacciate, hanno un'unica possibilità: cambiare il proprio sistema chimico rapidamente.
Giornalista
: Ehm, Kay del Mississipi vuole sapere perché è iniziato improvvisamente giovedì alle 8 e 33 ed è finito all'improvviso alle 9 e 27 del giorno dopo.
Dr. Ross
: Be', Kay, voglio essere sincero con te. È stato un atto della natura e noi non lo
capire
mo mai del tutto.
Giornalista
: Senta professore, ci sono state tante speculazioni sul fatto che questa cosa sia avvenuta solo nel Nord-Est. Come lo spiega?
Dr. Ross
: Be', io sono convinto, ma questa è solo la mia opinione, che sia stato solo un preludio, un avvertimento, il-il primo sfogo di un'allergia. Per questo pianeta siamo una minaccia! E una considerazione indiscutibile! Questo è stato un avvertimento!
Giornalista
: Un avvertimento? Si potrebbe accettare questa versione se fosse successo in un altro posto, in uno qualunque, tutti crederemmo alla sua teoria.
Dal film:
E venne il giorno
Scheda film e trama
Frasi del film
Elliot
: Jake, non hai nessun'opinione?
[Jake fa spallucce]
Non ti interessa sapere cosa è successo alle api?
[Jake scuote la testa]
Invece la scienza dovrebbe interessarti. E sai perché? Perché la tua faccia è perfetta.
[Jake è perplesso]
Il problema è che è perfetta adesso, a quindic'anni. Ma se ti interessassi di più alla scienza sapresti che il nostro naso cresce poco per volta ogni anno. Quindi il perfetto equilibrio dei tratti potrebbe non essere più tanto perfetto tra cinque anni e potrebbe essere addirittura mostruoso tra dieci.
[Jake si tocca il naso]
Andiamo dai, fa uno sforzo, concentrati. Quale potrebbe essere la ragione per cui sono sparite?
Jake
: Un atto della natura che non
capire
mo mai del tutto.
Elliot
: Risposta esatta. Proprio così. Alla fine la scienza tirerà fuori una ragione plausibile, ma non sarà nient'altro che una teoria. Perché noi non vogliamo accettare che esistono forze che vanno aldilà della nostra conoscenza. Un bravo scienziato ha un profondo rispetto delle leggi della natura.
Jake
: Scusi di quanto cresce il nostro naso ogni anno?
Elliot
: Di una minuscola parte. Non ti preoccupare per questo. Vedrai che continuerai a essere bello.
Dal film:
E venne il giorno
Scheda film e trama
Frasi del film
Noi
[top model, in riferimento alle sue amiche]
siamo forse la generazione meno competitiva della storia. I social ti fanno
capire
subito che il mondo è grande e ognuna di noi ha la sua nicchia: se uno stilista vuole una ragazza alta e bruna non chiama me, e io lo capisco e ci sto. Zero rosicamenti. In più le amiche le so scegliere, ho un grande intuito: difficilmente qualcuna mi delude, perché la scrematura avviene prima. E loro hanno agende piene come la mia, ma se chiami ci sono sempre. L'amicizia, per me, è rispondere al telefono.
Gigi Hadid
Frasi di Gigi Hadid
Questa cosa che fai, Ted. Arrivi in un posto e cacci via impiegati. Dovresti
capire
che le persone hanno lavorato per creare questa rivista. Credevano in quello slogan. Non devi per forza fare lo stronzo. Incidilo su una targa ed attaccalo nel tuo prossimo ufficio.
Walter
Dal film:
I sogni segreti di Walter Mitty
Scheda film e trama
Frasi del film
Dopo la partita
[la finale persa contro il Real Madrid, Champions League 2017]
ci ho pensato un paio di ore, dovevo
capire
se avevo voglia di rimanere. Ho analizzato la squadra e parlato con la società, decidendo di restare. Sono convinto che si può fare ancora una grande Champions, ma la priorità della Juve resta il campionato. Anche perché in Europa ci sarà il grande ritorno delle squadre inglesi e confermarsi tra le prime otto non sarà facile. Sarà prima di tutto una sfida dentro noi stessi: dovremo migliorare ancora la qualità del gioco e la capacità di padroneggiare le partite più importanti.
Massimiliano Allegri
Frasi di Massimiliano Allegri
Ho sempre cercato di essere un individuo, uno con un suo punto di vista. Se ho provato a fare qualcosa, è probabilmente questa, a far
capire
a qualcuno che è possibile fare l'impossibile. E questo è tutto. Se ho mai avuto qualcosa da dire a qualcuno è questa: tu puoi fare l'impossibile. Tutto è possibile. È così. Nient'altro.
Bob Dylan
Frasi di Bob Dylan
Suono sempre come se nessuno là fuori avesse mai sentito parlare di me. Se non si fa così, si finisce per diventare un po' troppo sufficienti e non si riesce a
capire
il pubblico. Si comincia a dare per scontate troppe cose.
[Nel 1989]
Bob Dylan
Frasi di Bob Dylan
La violenza sessuale è un atto odioso e schifoso sempre, ma risulta socialmente e moralmente ancor più inaccettabile quando è compiuto da chi chiede e ottiene accoglienza nel nostro Paese. In casi come questi riesco a
capire
il senso di rigetto che si può provare verso individui che commettono crimini così sordidi. Sono convinta che l'obbligo dell'accoglienza umanitaria non possa essere disgiunto da un altrettanto obbligatorio senso di giustizia, da esercitare contro chi rompe un patto di accoglienza. Per quanto mi riguarda, gesti come questo devono prevedere l'espulsione dal nostro paese, ovviamente dopo assolta la pena. Se c'è un problema di legislazione carente in merito bisogna rimediare.
[10 maggio 2017]
Debora Serracchiani
Frasi di Debora Serracchiani
[Rispondendo alla frase di Kasparov, che ha detto che gli scacchi sono lo sport più violento del mondo]
È un modo interessante per far
capire
cosa si viva a certi livelli. Io mi sono fatto più male giocando a calcio, ma credo che gli scacchi siano la cosa che si avvicina di più alle scelte che deve fare un generale davanti a un campo di battaglia.
Gianluca Vialli
Frasi di Gianluca Vialli
Senti, so che è difficile credere alle persone che ti dicono "so cosa provi", ma io so davvero che cosa provi.
[...]
Sto cercando di dire che capisco com'è sentirsi piccoli e insignificanti, quant'è umanamente possibile e come può far male in punti che neanche sapevi di avere dentro di te. E non importa quante volte cambi taglio di capelli o in quante palestre ti iscrivi o quanti bicchieri di chardonnay bevi con le amiche: vai lo stesso a dormire ogni sera riesaminando ogni dettaglio, e chiedendoti dove hai sbagliato, come hai fatto a non
capire
. E come diavolo hai potuto pensare di essere tanto felice in quel momento. Ti capita anche di convincerti che lui capirà cosa ha perso e busserà alla tua porta. E dopo tutto questo, per quanto a lungo la storia possa durare, vai in un posto lontano e conosci persone che ti fanno sentire di nuovo viva e finalmente i pezzettini della tua anima si rimettono insieme e tutta quella confusione, tutti gli anni della tua vita che hai sprecato... alla fine come per incanto svaniscono.
Iris
Dal film:
L'amore non va in vacanza
Scheda film e trama
Frasi del film
Bisogna trovare la cultura sostanziosa. Se la troviamo, la prenderanno tutti gli affamati. Ma noi siamo così ipernutriti che, nella massa del nostro cibo, fatichiamo a distinguere quello sostanzioso. Invece chi è affamato fa proprio questa distinzione. Non rifiuterà il cibo vero per un capriccio. Se mangia un cibo, significa che è vero. Ma ne abbiamo poco, siamo poveri anche noi. Abbiamo dimenticato tutto ciò che ci ha nutriti, ciò che è essenziale, e ci accontentiamo dell'hors d'oeuvre. Cerchiamolo. Se riconosciamo di essere ignoranti anche noi
capire
mo che il nostro compito non è istruire chissà che popolo separato da noi, ma istruirci tutti, il più possibile, e maggiore è la compagnia, meglio sarà. Per prima cosa deve sparire questa divisione artificiale: popolo e non-popolo, intelligencija (questa distinzione nemmeno esiste: non so quanti contadini alfabetizzati conosco che sono decisamente più dotati per lo studio di un dottore di ricerca all'università) e si studierà non in una classetta con un maestrino, ma tutti insieme in una classona di milioni di persone con un grande maestro centenario che farà lezione non a qualche decina di studenti disposti in un'aula piccola ma a tutti i lettori, milioni. Proprio questo studio comune sarà la principale garanzia della sostanziosità, sarà la prova che farà scartare tutto ciò che è falso, artificioso, temporaneo.
Insegnare e imparare. Ma come?
Raccogliamoci, tutti noi che concordiamo su questo, e, ciascuno nel campo che meglio conosce, diffonderemo quelle grandi opere dell'ingegno umano che hanno reso gli uomini ciò che essi sono. Uniamoci e ci dedicheremo a raccogliere, scegliere, raggruppare e pubblicare tutto questo.
[Explicit]
Lev Tolstoj
Cit. da
Discorso sulle edizioni popolari
Frasi di Lev Tolstoj
Walter
: È ovvio che il regime fosse corrotto, ma almeno aveva la decenza di dirci che stavamo combattendo il comunismo. Mentre tutta questa faccenda di adesso, con questo cazzo di deserto e tutto il resto non è niente... Ma credimi, si basa sul niente. Certo, si vedranno un po' di carri armati, ma combattere nel deserto è ben diverso dal combattere nella giungla.
Drugo
: Hm-hm.
Walter
: Il Vietnam era una guerra di fanteria, questa qui invece... Eh, sì, dovrebbe essere una passeggiata. Io avevo un M-16 in mano, non un carro armato Abrams. Solo io e il mu*o gi**lo a fissarci negli occhi.
Drugo
: Già.
Walter
: Quello si chiama combattere. L'uomo con la mimetica nera, Drugo. Quello sì che era un avversario.
Donny
: Chi ha la mimetica nera?
Walter
: Non rompere, Donny! Chi abbiamo adesso di fronte? Una banda di beduini con un asciugamano in testa che cerca di
capire
dov'è la marcia indietro nei carri russi. Questi non sono dei veri avversari.
Quintana
: Ehi! Cosa sarebbe esto giorno de riposo? È solamente una puttanata! I no me frega un par de uevos. No tiene importancia, para mi. Potrai fregare gli estronzi della Lega, ma tu a mi non me freghi! Porché nessuno frega Jesus. Roba da dilettanti psicopaticos! Roba de ridere! Ah,ah, ah, ah, ah! Io sabato te l'avrei infilato dritto in quel posto. Ahora invece te lo enfilerò el miercoles. Wow! Tienes un appuntamento per mercoledì, guapito!
Walter
: Dice cazzate!
Dal film:
Il Grande Lebowski
Scheda film e trama
Frasi del film
Brandt
: Questo è lo studio, come può vedere, con le varie onorificenze: premi...
Drugo
: Jeffrey Lebowski.
Brandt
: ... attestati, lauree honoris causa, eccetera.
Drugo
: Hm, davvero notevole.
Brandt
: Oh, le esamini pure, se vuole.
Drugo
: No, non è che io sia tanto...
Brandt
: No, no, no, prego, prego. Questa è la chiave della città di Pasadena, che il signor Lebowski ha ricevuto due anni fa a riconoscimento del suo impegno civico. Ah... Oh. Quello è il diploma di merito della camera di commercio di Los Angeles, che viene assegnato non necessariamente ogni anno, ma solo quando esiste un vero...
Drugo
: Ehi! Ma questo...
Brandt
: ... merito.
Drugo
: Questo qui mi sembra lui, con Nancy.
Brandt
: Oh, sì, quello in effetti è il signor Lebowski con la First Lady, sì.
Drugo
: Ah!
Brandt
: E con loro c'è anche la signora...
Drugo
: Ah! Il signor Lebowski è quello a sinistra, no?
Brandt
: Sì, certo, il signor Lebowski è quello a sinistra. Vede? Vede?
Drugo
: A quanto vedo è...
Brandt
: Oh.
Drugo
: ... handicappato, vero?
Brandt
: Il signor Lebowski è disabile, sì. Ah... la foto è stata scattata quando la signora Reagan era la First Lady nazionale, sì. Non della California.
Drugo
: Eccolo qui.
Brandt
: In effetti ha avuto anche un incontro privato con il Presidente, ma purtroppo non ci fu il tempo di scattare una foto ricordo.
Drugo
: Ah, Nancy non è male.
Brandt
: Oh, una donna meravigliosa! Eravamo...
Drugo
: E... e questi sono...
Brandt
: Oh, quelli sono i bambini del signor Lebowski, se vogliamo.
Drugo
: Madri diverse?
Brandt
: No, no...
Drugo
: Del razzismo se ne sbatte, hm?
Brandt
: Ah, ah, ah, ah, ah! Non figli suoi in senso letterale. Sono le piccole speranze urbane Lebowski. Ragazzini dei quartieri poveri che promettono bene ma non hanno i mezzi per un'istruzione superiore. E così il signor Lebowski si è impegnato a mantenerli tutti al college. Ah... mi scusi. Grazie. Grazie.
Drugo
: Fantastico. Pensa che ci sia ancora un posto?
Brandt
: Credo che... Oh! Ah, ah, ah, ah! Non ha frequentato il college. La prego, eviti di toccare.
Drugo
: No, no, l'ho frequentato, ma passavo gran parte del tempo a occupare vari edifici dell'amministrazione. Fumavamo marijuana e sfondavamo la porta del circolo per giocare a bowling. Ci crede se le dico che non mi ricordo quasi niente.
Brandt
: Oh.
Jeffrey "Il Grande" Lebowski
: Bene, signore, lei si chiama Lebowski e anch'io mi chiamo Lebowski. È stupendo. Ma sono molto occupato come immagino sia lei. Cosa posso fare per lei?
Drugo
: Ah... vede, signore, si tratta di questo mio tappeto. Dava veramente un tono all'ambiente.
Lebowski
: Lo ha già detto a Brandt al telefono, e lui lo ha detto a me. Io che cosa c'entro?
Drugo
: Beh, quei due... quei due stavano cercando lei, e quindi...
Lebowski
: Forse non ha sentito. L'ha già detto a Brandt al telefono, e lui l'ha detto a me. So cos'è successo. Allora? Allora?
Drugo
: Quindi sa che quelli volevano pisciare sul mio tappeto?
Lebowski
: Ho urinato io sul suo tappeto?
Drugo
: Nel senso che è venuto di persona a far pipì sul mio tappeto?
Lebowski
: Pronto? C'è qualcuno in casa? Parla forse un'altra lingua? Le ripeto la domanda: ho urinato io sul suo tappeto?
Drugo
: No, è stato Woo a pisciare sul mio tappeto.
Lebowski
: No, io vorrei
capire
una cosa. Ogni volta che qualcuno mingia su un tappeto, in questa bella città, io devo risarcire il proprietario?
Drugo
: Andiamo, per la miseria! Le sembro uno che vuole fregare la gente? E nemmeno per sogno, è solo che...
Lebowski
: È solo in cerca di soldi, come tutti gli altri. Lei ha un impiego, signor Lebowski?
Drugo
: Un momento, aspetti che le spieghi una cosa. Io non sono il signor Lebowski, lei è il signor Lebowski. Io sono Drugo, è così che deve chiamarmi, capito? Se preferisce, Drughetto, oppure Drugantibus, oppure Drughino, se è di quelli che mettono il diminutivo ad ogni costo.
Lebowski
: Lei ha un impiego, signore?
Drugo
: Impiego? Ah, ah.
Lebowski
: Non si va in giro a cercare lavoro vestiti in quel modo in un giorno feriale.
Drugo
: Perché, oggi... Che cos'è oggi?
Lebowski
: Io invece lavoro, signore, quindi, se non le dispiace...
Drugo
: Mi spiace, eccome. Il "drugo" si dispiace. Non può tollerare, capisce, quest'aggressione non può essere tollerata. Insomma, se sua moglie va in giro...
Lebowski
: Mia moglie non c'entra per niente in questo! Spero che mia moglie un giorno impari a farsi bastare il mensile, che è ampio! Ma se così non fosse, sarebbe un problema suo, non mio. Come il tappeto è un problema suo. E proprio come ogni sbandato del mondo è responsabile della propria vita, indipendentemente da chi ha scelto di incolpare. Io non ho incolpato nessuno quando ho perso le gambe. Un mu*o gi**lo me le ha portate via, in Corea. Ma io sono andato avanti, a realizzare. Eh, eh, eh! Non posso risolvere i suoi problemi, signore, solo lei può.
Drugo
: Ma vaffanculo.
Lebowski
: Eh. Vaffanculo? Sì, questa è la sua risposta. La sua risposta a tutto. Se la faccia tatuare in fronte. La vostra rivoluzione è finita, signor Lebowski! Condoglianze! Gli sbandati hanno perso! Faccia come i suoi genitori, accetti il mio consiglio: si trovi un lavoro! Gli sbandati perderanno sempre! Mi ha sentito, Lebowski? Gli sbandati perderanno sempre!
Brandt
: Com'è andato l'incontro con il signor Lebowski?
Drugo
: Molto bene, il vecchio mi ha detto di prendere il tappeto che preferisco.
Brandt
: Allora se lo goda. Magari qualche volta ci rivediamo, Drugo.
Drugo
: Sì, certo, se mi trovo nei paraggi e devo andare al cesso... Ehi, guarda un po'!
Bunny Lajoya Lebowski
: Soffiaci sopra.
Drugo
: Eh?
Bunny
: Avanti. Soffia.
Drugo
: Vuoi che soffi sulle dita?
Bunny
: Ah-ah. Io non ci posso arrivare.
Drugo
: E se poi quello se la prende?
Bunny
: A lui non importa niente di niente, è un nichilista.
Drugo
: Ah, dev'essere faticoso da morire.
Bunny
: Tu non stai soffiando.
Brandt
: Il nostro ospite deve andar via, signora Lebowski.
Drugo
: Ah. Tu sei Bunny?
Bunny
: Te lo succhio se mi dai mille dollari.
Brandt
: Ah, ah, ah, ah! Che donna meravigliosa! Andiamo pazzi per quel suo spirito libero.
Bunny
: Però Brandt non può guardare, se no mi dà un centone.
Brandt
: Ah, ah! È meravigliosa!
Drugo
: Scusa, vado a cercare un bancomat.
Dal film:
Il Grande Lebowski
Scheda film e trama
Frasi del film
Theodore Donald "Donny" Kerabatsos
: Uh! Sembro un cannone stasera. Segna il punto, Drugo.
Walter Sobchak
: Che schifo! E magari era un tappeto di valore. Cosa poteva...
Drugo
: Certo, ci tenevo un sacco, dava un tono all'ambiente.
Walter
: E allora era un tappeto di valore, ma cosa poteva...
Donny
: Che cosa dava un tono all'ambiente?
Drugo
: Il tappeto.
Walter
: Stavi ascoltando la storia di Drugo?
Donny
: Cosa?
Walter
: Hai sentito quello che stava dicendo Drugo?
Donny
: Giocavo a bowling.
Walter
: Allora non hai nessun punto di riferimento, Donny. Sei come un bambino...
Drugo
: Walter.
Walter
: ... che entra in un cinema
Drugo
: Walter.
Walter
: ... e pretende di
capire
il...
Drugo
: Walter, si può sapere dove vuoi arrivare?
Walter
: Te lo dico subito: non c'è un motivo. Non c'è proprio nessun motivo per cui...
Donny
: Già, dove vuoi arrivare?
Drugo
: Walter, qual è il punto? Guarda, lo sappiamo tutti da che parte sta la ragione, e allora perché parli a vanvera?
Walter
: Cosa? No, ma vaffan... Io non... Stiamo parlando di un'aggressione immotivata, Drugo.
Donny
: Si può sapere di che parla?
Drugo
: Del mio tappeto.
Walter
: Non ti immischiare, Donny!
Drugo
: Senti...
Walter
: Non è il tuo campo.
Drugo
: Walter. Walter! Non posso presentare il conto al mu*o gi**lo che mi ha pisciato sul tappeto. Si può sapere di che cazzo stai parlando?
Walter
: Di che cazzo stai parlando tu! La questione qui non è il mu*o gi**lo! Io parlo di una linea tracciata sulla sabbia, Drugo. Se qualcuno la oltrepassa, tu non devi... e poi scusa, "mu*o gi**lo" non mi sembra l'appellativo corretto per un cinese. "Asiatico" è preferibile.
Drugo
: Walter, non stiamo parlando di uno che costruisce ferrovie, quello è uno che...
Walter
: Ma porca puttana! Cosa?
Drugo
: Quello mi ha pisciato sul tappeto!
Donny
: Ha pisciato sul suo tappeto!
Walter
: Donny, non è il tuo campo! Drugo, il problema qui no... non è il mu*o gi**lo.
Drugo
: E qual è?
Walter
: Jeffrey Lebowski. L'altro Jeffrey Lebowski, il miliardario.
Drugo
: Questo è estremamente interessante. Interessantissimo.
Walter
: Quello... quello dispone di un sacco di soldi, è evidente. E non c'è una ragione, non c'è una spiegazione al mondo: ma perché la moglie dovrebbe andare a far debiti a destra e a sinistra? E quelli vengono a casa tua e ti pisciano sul tappeto! Mi sbaglio?
Drugo
: No...
Walter
: Mi sbaglio?
Drugo
: Sì, ma cosa...
Walter
: Okay. Allora: quel tappeto dava davvero un tono all'ambiente, no?
Drugo
: Ti dico di sì!
Donny
: E quello ci ha pisciato.
Walter
: Donny, ti prego.
Drugo
: Sai che hai ragione? Dovrei cercare quel fottuto Lebowski, ecco!
Donny
: Si chiama Lebowski? È il tuo cognome, Drugo.
Drugo
: È lui che dovrebbe ripagarmi il mio fottuto tappeto. La moglie lascia debiti per tutta la città e quelli pisciano sul mio tappeto?
Walter
: Pisciano sul tuo bel tappeto.
Drugo
: Hanno pisciato sul mio tappeto.
Walter
: Esattamente, Drugo. Hanno pisciato sul tuo bel tappeto.
Dal film:
Il Grande Lebowski
Scheda film e trama
Frasi del film
Solo ai limiti estremi possiamo
capire
chi siamo veramente.
Gustav Graves
Dal film:
La morte può attendere
Scheda film e trama
Frasi del film
Una legge immutabile e indiscussa del mondo musicale esigeva che il testo tedesco di opere francesi cantato da artisti svedesi si dovesse tradurre in italiano per farlo meglio
capire
a spettatori di lingua inglese.
Edith Wharton
Cit. da
L'età dell'innocenza
Frasi di Edith Wharton
"Mio caro amico", disse, "qui sono nato | però in questa strada ora lascio il mio cuore". | "Ma come fai a non
capire
| è una fortuna per voi che restate | a piedi nudi a giocare nei prati, | mentre là in centro io respiro il cemento".
Adriano Celentano
Cit. da
Il ragazzo della via Gluck.
Frasi di Adriano Celentano
Deve
capire
che al sabato un uomo | non può restare senza donna e digiuno.
Adriano Celentano
Cit. da
Sabato triste
Frasi di Adriano Celentano
Sentirmi desiderata a 40 anni da ragazzetti circondati da ventenni strafighe è una gran goduria, inutile nasconderlo.
[...]
Basta leggere le intercettazioni tra le babysquillo (che certo, sono un caso estremo) per
capire
quanta distanza emotiva ci sia tra le ragazzine di oggi e il sesso. Solo che loro hanno fame di crescere, non di sesso vero e proprio. Le donne adulte invece cercano il piacere, se lo prendono, lo danno. Sono rassicuranti per l'età ma conturbanti per l'esperienza. I ragazzi giovani impazziscono. La donna che li sa ascoltare e far godere allo stesso tempo è l'unica cosa che non possono trovare su Youporn.
Selvaggia Lucarelli
Frasi di Selvaggia Lucarelli
Quando ho iniziato ci ho messo settimane per
capire
, credimi, vai alla grande!
Annie Allerton
Dal film:
The Circle
Scheda film e trama
Frasi del film
Beppe Grillo continua a fare finta di non
capire
chi è diventato. Non è più un comico, bensì un politico, cioè un uomo di potere. E gli osservatori neutrali, gente all'antica, si ostinano a considerare pericolosi per la democrazia non i giornalisti che attaccano gli uomini di potere, ma gli uomini di potere che attaccano i giornalisti.
Massimo Gramellini
Frasi di Massimo Gramellini
Phil
: Oh, eccolo qui. Te l'avevo detto! Allora, racconta, com'è andata?
Bob
: Bene.
Phil
: L'hai... l'hai trovato?
Bob
: Sì, certo, l'ho trovato.
Phil
: E...?
Bob
: E abbiamo parlato.
Larry
: E...?
Bob
: Niente, abbiamo parlato.
Larry
: Va bene. Di cosa avete parlato? Bob, di cosa avete parlato?
Bob
: Abbiamo parlato di Cristo.
Larry
: Avete parlato di...
Bob
: Gesù.
Larry
: Gli hai detto per caso che tipo di lubrificanti industriali avrebbe adottato Gesù?
Phil
: Larry!
Larry
: Che cosa gli hai detto, Bob?
Bob
: Abbiamo discusso di varie cose.
Larry
: Riguardo a Gesù?
Bob
: Riguardo a tanti argomenti.
Larry
: In relazione con...
Bob
: Gesù.
Larry
: Gesù. Sì. Sì, sì, sì. Quindi l'argomento lubrificanti non è saltato fuori, immagino.
Bob
: La natura della conversazione ha fatto sì che non lo si toccasse.
Larry
: La natura è stata. Tutta da sola.
Bob
: Sì.
Larry
: Quindi la conversazione andava avanti tranquilla per conto suo e così, tutto d'un tratto, all'improvviso, senza che nemmeno te ne accorgessi, stavate parlando di Dio o di Gesù, esatto?
Bob
: Eravamo due persone che parlavano.
Larry
: Sto per dirti una cosa, sai, Bob? Ed è qualcosa che non dico a molte persone, perché devo veramente pensarla ed esserne convinto. Perché per me è come dire a qualcuno di andare all'inferno. Capisci quanta importanza gli do?
Bob
: E cos'è?
Larry
: È che io non riesco a crederti, Bob.
Bob
: Tu non...?
Non ... ti credo, esatto. Sto facendo un grande sforzo per convincermi che quello che hai appena raccontato è vero.
Bob
: È vero.
Larry
: Può darsi, ma non riesco a mandarla giù, capisci?
Phil
: Larry, andiamo!
Larry
: Lasciami in pace! Mi fai il favore? Sto cercando di chiarire la situazione, quindi non interrompermi un'altra volta.
Bob
: Va bene così, Phil.
Larry
: Sì, va bene così. Adesso, Bob, vorrei farti una domanda... e vorrei una risposta franca, me la puoi dare?
Bob
: Sì.
Larry
: Chi ha... tirato in ballo l'argomento Gesù, onestamente?
Bob
: Io, Larry.
Larry
: Tu.
Bob
: Sì.
Larry
: Hai menzionato Gesù per primo.
Bob
: Sì.
Larry
: Perché?
Bob
: Perché è molto importante per me che le persone sentano parlare di Gesù.
Larry
: Vuoi dire del fatto che è morto per i nostri peccati?
Bob
: Sì.
Larry
: Allora, Bob, fammi riformulare la domanda. Sapendo che era molto importante, rispetto alla nostra presenza qui, avere un incontro e parlare con Fuller riguardo ai lubrificanti per la sua azienda, perché mai, invece, hai deciso di parlargli di Gesù?
Bob
: Perché credo che sia più importante.
Larry
: Anche se siamo a una convention dove è più abituale e consueto parlare di affari?
Bob
: Sì. Guarda che ho capito, Larry, ma, proprio non vedo dove sta il delitto nel voler parlare da essere umano a essere umano. Non ho parlato di lavoro, lubrificanti, eccetera, perché non volevo pensasse che avevo usato l'argomento religione per ingraziarmelo, per spingerlo a firmare qualche contratto. Non volevo pensasse che ero insincero.
Larry
: Ma tu effettivamente eri insincero, in un senso più generale.
Bob
: Se noi qui siamo soltanto delle funzioni, perché non mandano dei robot, allora?
Larry
: Non mandano dei robot per la semplice ragione che non li hanno ancora inventati. Verrà il giorno in cui costruiranno un robot che fa quello che facciamo noi, e magari meglio, allora vedrai che ce lo manderanno. Puoi starne certo. Ma fino a quel giorno, mandano noi. Dicono: "Ehi, Bob, Larry, Phil, perché non ve ne andate a Wichita per un paio di giorni? Non preoccupatevi di vitto e alloggio, ci pensiamo noi". E per un paio di giorni, Bob, noi rinunciamo alla nostra identità, qui, a Wichita. E diventiamo le mani della nostra azienda. Che stringono tutte le altre mani che ossono! Quel che hai fatto, la ragione per cui sei stato insincero, è che hai infranto quel vincolo. Sarebbe come se una mano, che so, si staccasse dal braccio e dicesse: "Oh, guarda che ho altre cose importanti da fare qui in giro che non hanno niente a che fare con te!".
Bob
: Ma Paolo dice che...
Larry
: Per favore, no. Per favore, no, voglio discutere con te! Che c'entra l'apostolo Paolo? Stiamo facendo tutt'un altro discorso!
Bob
: Non vedo come si possa affrontare una discussione del genere, se non mi è permesso parlare di Dio!
Larry
: Perché non stiamo parlando di Dio, ma di qualcosa di più grosso.
Bob
: Più grosso di Dio?
Larry
: La questione, Bob, non è la tua fede in Dio o il tuo desiderio di diffondere questa fede. La questione è cosa stiamo facendo qui.
Bob
: E che cos'è, Larry? Forza, che cos'è?
Larry
: Siamo qui per vendere lubrificanti! Lubrificanti industriali! Non siamo qui per salvare anime!
Bob
: Non siamo qui neanche per andare a caccia di donne, ma questo non sembra fermarti!
Larry
: Con che coraggio ti azzardi a rinfacciarmi questo? Con che coraggio, ragazzino brufoloso? Non c'è niente di sbagliato nell'ammirare il panorama mentre si fanno affari. Fintantoché noi continuiamo a fare affari. E per tua informazione, cocco, in quindici anni, neanche una volta ho tradito mia moglie.
Bob
: Se guardi le donne con lussuria, è come se...
Larry
: No, non lo è, non lo è, c'è una differenza enorme!
Bob
: Non è questo che ha detto Gesù!
Larry
: Ma che ne sai di cosa ha detto Gesù, Cristo Santo! C'eri?
Bob
: Ho letto le sue parole.
Larry
: No, qualcuno le ha scritte in un libro!
Phil
: Larry.
Larry
: Qualcuno l'ha tramandato e tu ci credi!
Bob
: L'hanno scritto gli evangelisti, e quella è la verità!
Larry
: Certo, ma non si può dire che è vero, che ho ragione io o ce l'hai tu. Non c'eravamo.
Phil
: Larry.
Bob
: Il Vangelo dice chiaramente...
Larry
: Non citare le scritture con me, Bob, non le citare!
Bob
: Io devo ritornare all'apostolo Paolo...
Larry
: L'apostolo Paolo non è stato mandato qui sulla Terra per dire cose...
Bob
: ... il quale dice chiaramente che lo sguardo lussurioso è tradimento...
Larry
: Ma lo vuoi
capire
...
Phil
: No, aspetta, Larry!
Larry
: Basta!
Larry! Larry! Larry! Con o senza il cliente, vivremo. Alzati.
Bob
: Mi dispiace.
Larry
: Certo, vivremo.
Phil
: Vivremo.
Larry
: Mi pare d'averlo già detto. Mi sto rendendo conto all'improvviso di quanto si è fatto tardi. A che ora vuoi che ci vediamo domani mattina?
Phil
: Beh, non ha... non ha importanza.
Larry
: A che ora?
Phil
: Alle sette e mezza.
Larry
: Facciamo le otto.
Phil
: Certo, le otto.
Larry
: Perdonami, Bob, se... mi sono comportato come fossi tuo padre. Stavo cercando di darti un qualcosa di quello che sono.
Bob
: Capisco.
Phil
: Larry? Buonanotte. C'è una cosa che voglio dirti. E voglio che ascolti con molta attenzione, perché è molto importante. L'uomo che abbiamo appena cacciato da qui...
Bob
: Non direi che abbiamo cacciato qualcuno.
Phil
: L'uomo che è uscito da questa camera un momento fa è un mio carissimo amico. Perché lo conosco ormai da tanto tempo?
Beh, ci sono tante persone che conosco da un bel pezzo, e ad alcune non farei neanche pulire il culo del mio cane. Altre mi sono del tutto indifferenti, non contano per me. Ma Larry per me conta
molto. E la ragione è... che posso fidarmi. Io so che posso fidarmi. È onesto.
Bob
: È onesto o è solo brutale?
Phil
: È onesto, Bob. È anche brutale, certo. Il che a volte fa parte dell'essere onesto. Perché tante persone sono brutali, ma non oneste. Larry non è uno di quelli. Larry è una persona onesta. Anche tu sei una persona onesta, ne sono convinto. Perché, radicato profondamente dentro di te, c'è qualcosa che combatte per l'onestà. La domanda, che è il caso che tu ti faccia, è se questo qualcosa è presente in tutti gli aspetti della tua vita.
Bob
: Che vorrebbe dire?
Phil
: Vuol dire che il tuo propagandare Gesù non è diverso da quando Larry o chiunque altro propaganda i lubrificanti. Non importa se cerchi di vendere Gesù, o Buddha, o i diritti civili. O come arricchirsi nel settore immobiliare senza rischiare un soldo. Questo non fa di te un essere umano. Semmai fa di te un agente vendite. Se vuoi parlare con qualcuno sinceramente, da essere umano, chiedigli dei suoi figli, scopri quali sono i suoi sogni. Solo per saperlo, per nessun'altra ragione. Perché appena cerchi di prendere le redini di una conversazione, per pilotarla, non è più una conversazione. È un pistolotto e tu non sei un essere umano, sei un venditore, un piazzista.
Bob
: Perdonami se rispettosamente dissento.
Phil
: Stavamo parlando prima del... carattere. Mi hai fatto delle domande sul carattere. E allora si è parlato delle facce, ma la questione è molto più profonda di così. La questione è: tu ne hai di
carattere o no? E se vuoi la mia sincera opinione, Bob, non ne hai. Per la semplice ragione che... ancora non provi rammarico per qualcosa.
Bob
: Vuoi dire che non avrò carattere finché non avrò fatto qualcosa che mi rincresce?
Phil
: No, Bob, perché di sicuro hai fatto tante cose di cui rincrescerti, solo che non sai quali sono. È quando alla fine le scopri, quando vedi l'assurdità di qualcosa che hai fatto, e desidereresti tornare indietro, cancellarlo, ma sai di non potere, perché è troppo tardi. Quindi quella cosa non puoi che prenderla e portarla con te, perché ti ricordi che la vita va avanti, il mondo girerà anche senza di te. Alla fine tu non conti. È allora che acquisterai il carattere. Perché l'onestà emergerà da dentro di te, e come un tatuaggio ti resterà impressa sulla faccia. Fino a quel giorno, in ogni caso, non ti puoi aspettare di arrivare oltre un certo punto.
Bob
: Posso andare adesso?
Phil
: Vai, vai.
Bob
: Grazie.
Phil
: Buonanotte. Pronto? No, non puoi, se n'è appena andato. Che c'è? Ti voglio bene anch'io. Sì.
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
Bob
: Stanno arrivando! Di chi è questo whisky? Tu? Tu? Sta arrivando! Uh! Ce n'è per tutti, gente! Uh! Dio ci salverà! Drink per tutti!Tequila per voi! Venite al bancone, signore e signori! Devi accendere?
I Partecipante
: Funziona ancora?
Bob
: Sì. Dunque, sì, aveva chiesto un cocktail con gin. Ha detto Gin Buck o Gin Fizz?
II Partecipante
: Senti, fa' quello che ti viene meglio. È uguale.
Bob
: Che aveva chiesto? Ah. Sì, mi pare questo qui.
Larry
: Phil? Phil, Phil, Phil, ma lo sai che ore sono?
Phil
: Scommetto che me lo dirai.
Larry
: Sono le nove e mezza!
Phil
: E allora?
Larry
: Ma come sarebbe "e allora"? È cominciata alle sette, lui non viene.
Phil
: Ha detto che sarebbe venuto.
Larry
: Si vede che scherzava, perché lui qui non c'è. Non c'è, Phil.
Phil
: E che cosa vuoi che faccia?
Larry
: Fa' un po' il preoccupato.
Phil
: Sono preoccupato.
Larry
: Ah, davvero?
Phil
: Sì, sono preoccupato, Larry.
Larry
: No, perché allora lo nascondi molto, molto bene.
Phil
: Senti, cerca... di avere fede. Ce la fai? Per una volta.
Larry
: Avere fe... ? Ah, beh... Avere fede?
Partecipanti
: Il grande... Kahuna! Uh! Uh! Uh! Uh!
Partecipante
: Tante grazie, eh?
Phil
: Quel figlio di un cane! Mi ha parlato di pallacanestro per quasi due ore. Ed è riuscito solo a dimostrarmi che non ci capisce praticamente nulla. Cosa? Non c'era un bicchiere più piccolo? Potevi darmi un ditale, magari.
Bob
: Sono tutti sporchi.
Phil
: Dammi quella bottiglia. È questo che mi piace delle convention, che mi fa impazzire di queste cose. Cioè, che tu prendi un tale, lo separi dalla moglie per un paio di giorni, gli fai bere un paio di bicchieri in più, e lui tutt'a un tratto diventa in assoluto il più grande esperto di sport al mondo. Ecco perché Dio ha creato le mogli: perché facciano
capire
agli uomini quando stanno facendo i coglioni. Se tu separi uno da sua moglie, anche per poco tempo, quello non ha la più vaga idea di come comportarsi. Puoi credermi.
Bob
: Sai, la Bibbia dice che Dio creò Eva come aiuto degno dell'uomo.
Phil
: Come cosa?
Bob
: Un aiuto per... adatto alle sue esigenze.
Phil
: Ah, io non so niente di questa roba, ma quello che so è questo: Dio creò le donne per fare da specchio, così un uomo può vedere che asino è. Voglio dire, tu mi parli di anime... Un uomo non sa assolutamente com'è la sua anima, non ha la minima idea di che aspetto abbia la sua anima, fino a che non scruta negli occhi della donna che ha sposato, e allora, se è appena decente come essere umano, passa almeno due giorni a vomitare. Perché nessun uomo, nessun uomo perbene può tollerare quell'immagine. Dai, togliti le scarpe, mettiti comodo, se ne sono andati tutti.
Bob
: Non avevi detto che non ti piaceva essere sposato?
Phil
: Certo, non m'è piaciuto, ma questo non vuol dire che non lo raccomandi. Ci sono tante cose a questo mondo che sono giuste, ma non necessariamente piacevoli. Prendi la circoncisione. Oh! Era ora, finalmente. Dove cavolo sei stato?
Larry
: Come sarebbe dove cavolo sono stato? Mentre voi ve ne stavate qui a lisciarvi tutti i coglioni che sono entrati da quella porta, io me ne sono andato in cerca del "grande Kahuna"!
Bob
: Il cosa?
Larry
: Il "salvatore", Bob. "El presidente"! L'uomo che proferendo una sola parola, con una singola eiaculazione di suoni potrebbe ingravidare la nostra azienda.
Phil
: L'hai trovato?
Larry
: Phil, usa la tua intuizione, per un secondo. Usa quel dono del Signore, vedi di indovinare qual è la realtà della situazione. Ho l'aria d'averlo trovato?
Phil
: No.
Larry
: Bravo, ce l'hai ancora!
Bob
: Ma di chi state parlando?
Larry
: Stiamo parlando del "grande Kahuna", Bob, del grosso pesce che deve abboccare. Hai mai letto "Il vecchio e il mare"?
Bob
: No.
Larry
: Hm, va bè, lasciamo perdere, va. Stiamo parlando di un uomo che rappresenta, lui da solo, il più grosso cliente che la nostra azienda abbia mai visto e che probabilmente vedrà mai.
Phil
: Potenziale cliente.
Larry
: Ah, potenziale. Sì, fai bene a puntualizzarlo! Potenziale! Che avrebbe potuto. Perché era nostro còmpito, compari, trasformare quella potenzialità in realtà. Farlo cadere nelle nostre braccia. Si doveva corteggiare, quell'uomo. Promettergli doni, se necessario, per attirarlo dalla nostra parte. Ma ci siamo riusciti o abbiamo fallito? Si vota per alzata di mano.
Phil
: Finirà bene.
Larry
: Sì, è sicuro che finirà. Quando avranno ripescato i nostri corpi nel fiume, e spedito il nostro spirito sulla Luna, solo allora sarà finita. È quello che è in mezzo che dà fastidio: l'essere spellati vivi e bruciati. Il resto è solo pace.
Bob
: Sei dovuto andare a cercare questo signore?
Larry
: Abbiamo dovuto, Bob. Non era previsto che lo facessimo, ma, sì, abbiamo dovuto. Si supponeva che lui sarebbe venuto qui stasera. Qualcuno avrebbe dovuto attirarlo qui per un drink.
Phil
: Perché guardi me, scusa? La mia parte l'ho fatta.
Larry
: Gli hai telefonato?
Phil
: Certo che gli ho telefonato, eccome!
Larry
: E hai parlato con lui direttamente.
Phil
: Ho parlato con la sua segretaria.
Larry
: Aaah!
Phil
: Stava facendo un'interurbana importante. Mi ha assicurato che veniva.
Larry
: Oh! Ti ha assicurato che veniva! Sai che c'è? Ti ha fatto uno scherzo! Ci saranno stati un sacco di suoi amici, tutt'intorno al vivavoce, che dicevano: "Senti questo!". Scommetto che tira bidoni per hobby.
Phil
: Sarà capitato qualcosa.
Larry
: Direi che è quasi ovvio che è capitato qualcosa.
Bob
: Magari si è sentito male all'ultimo minuto.
Larry
: No, no, no, no, è qui, è qui. L'ho sentito nominare varie volte questa sera e sempre al presente. È qui, amici miei. Solo che non è qui. Se cogliete la sottile sfumatura.
Phil
: Però, dobbiamo soltanto trovare un'altra strada, ecco tutto.
Larry
: Phil, scusa, sei sordo? L'abbiamo perso. Era invitato, ma non è comparso. Siamo come i dinosauri quando cambiò il clima, non abbiamo più alcuna ragione di vagare sulla Terra.
Bob
: Perché non potete fissare un appuntamento e incontrarlo normalmente in ufficio?
Larry
: Non si fissa un appuntamento con quello lì, è il Presidente, ti manda dai suoi... sottoposti.
Bob
: Perché non andiamo dai sottoposti?
Larry
: Perché sono tutti dei coglioni. Tutti, nessuno escluso. Certe volte si devono lasciar perdere i pesci piccoli, ingraziarsi qualcuno più in alto sulla scala che possa dire: "Sapete che cìè? Li voglio provare questi nuovi prodotti, quindi comprateli, provateli, oppure fottetevi, perché vi licenzio!".
Phil
: Proverò a ritelefonare alla segretaria domattina.
Larry
: Phil, hai sentito una sola parola di quello che ho detto? Capisco che è nella natura umana pensare che abbiamo ancora una chance, ma è un'illusione e basta! Domani ce ne torneremo a Chicago e Evans ci dirà: "Ehi, Phil, Larry, Bob, venite nel mio ufficio, ho qualcosa per voi. Piegatevi". Ah... Che ne dici, Bob, vuoi fare questo per vivere?
Bob
: Non lo so, la serata mi è parsa interessante.
Larry
: Ah sì? In che senso?
Bob
: Si sentono un sacco di storie interessanti.
Larry
: Questo si fa. Vanno distinte dalle tante cazzate che volano in serate del genere. Ma ci sono, se vuoi ascoltarle.
Bob
: C'è sempre così tanta gente?
Larry
: Sembrava che ci fosse tanta gente perché la camera era tanto piccola.
Phil
: Larry!
Larry
: Scusa, le carote mi hanno dato alla testa.
Bob
: Ho conosciuto uno che si è messo a parlarmi di cani.
Larry
: Che ti ha raccontato?
Bob
: Che ne ha sempre avuti. Mi ha detto che... ha avuto dei cani per tutta la vita, soprattutto pastori tedeschi.
Larry
: Non è tanto insolito, c'è un sacco di gente che ha dei cani.
Bob
: Lo so, ma era uno che aveva fatto tante di quelle cose... All'ultimo aveva dovuto far fare l'iniezione perché aveva morso una persona. Poi ha cominciato a parlarmi di quello prima, e di quello ancora prima, e di quello ancora prima. E così mi sono fatto un quadro di tutta la sua vita, attraverso una serie di cani, soprattutto pastori tedeschi.
Larry
: Vorrei che ci fosse Murdock qui con noi.
Bob
: Chi è Murdock?
Larry
: Dale Murdock, il più grande agente vendite che la nostra azienda abbia mai avuto. Dio del cielo, che talento!
Bob
: Un uomo di successo?
Larry
: No, più che di successo, capisci, quello là... quello là aveva il dono. Era come sai... quando guardi certi atleti che ti danno l'impressione di fare dei gesti che hanno sempre conosciuto, non che hanno dovuto imparare. E per Murdock era così trattare con le persone.
Bob
: Dov'è adesso?
Larry
: Chi? Murdock?
Bob
: Sì.
Larry
: Ah, ha avuto quello che meritava. Già. Ho sentito che ora sta in Florida.
Phil
: Io ho sentito dire da qualcuno che... che aveva tutta una catena di Burger King.
Larry
: Non ho dubbi che debba essere la più importante catena della Florida. Ma i giorni di Murdock sono passati, gente, e ora sono i giorni di Larry e Phil. Phil e Larry, e Bob. Tre sfigati che stanno per prenderla regalmente nel culo!
Phil
: Finirà bene.
Larry
: Sei convinto, eh?
Phil
: Certo.
Larry
: Beh, spero che tu abbia ragione, perché esserci lasciati sfuggire in questo modo Fuller può essere interpretato come un segno di assoluta incompetenza, il che ci mette in una pessima luce.
Bob
: Scusa, hai detto Fuller?
Larry
: Sì.
Bob
: Dick Fuller?
Larry
: Sì, Dick... Richard... Perché, lo conosci?
Bob
: Era quello con cui ho parlato.
Larry
: Cosa? Che? Che?
Bob
: Quello dei cani! Quello era Dick Fuller!
Larry
: Oh, ma smettila!
Bob
: No, sul serio, mi ha dato il biglietto da visita.
Phil
: Ma che mi venga un colpo! Da' qua, fammi vedere! Ma non hai controllato i cartellini di tutti?
Larry
: Ho controllato i cartellini di tutti! E a quelli che non ce l'avevano sono andato e gli ho chiesto: "Come ti chiami?".
Bob
: Non aveva il suo cartellino.
Larry
: Cosa?
Bob
: Cioè, non aveva il suo, penso fosse quello di un altro.
Phil
: Perché diavolo doveva portare il cartellino di un altro, Bob?
Bob
: Non lo so, doveva aver già bevuto un po' prima di venire qua. L'avrà scambiato con qualcun altro. Ho avuto l'impressione che volesse essere lasciato in pace. Era distrutto per il cane.
Larry
: No, cazzo, non ci posso credere! Ma come? Avevamo Dick Fuller qui a portata di mano e ce lo siamo fatto scappare via?
Bob
: Mi dispiace.
Phil
: Non è colpa tua, Bob.
Larry
: Ce l'avevamo, ce l'avevamo, era nostro!
Phil
: La prossima volta chiedi il nome alle persone, che il cartellino ce l'abbiano o no.
Larry
: Ti do un'informazione: non ci sarà una prossima volta per noi, mio caro. Avevamo Dick Fuller nella nostra sfera di influenza, e lo abbiamo lasciato andare via senza dirgli neanche una parola.
Phil
: Finirà bene.
Larry
: Di che cosa avete parlato, Bob?
Bob
: Di... Non lo so, varie cose.
Larry
: Senti, potresti essere un po' più specifico? Di sport, del tempo, di cosa?
Bob
: Di cani soprattutto.
Larry
: Tutto qui? Nient'altro?
Bob
: Di cani... e poi si è parlato della famiglia. Mi ha chiesto di mia moglie.
Larry
: Tua moglie?
Bob
: Sì.
Larry
: E che voleva sapere di tua moglie?
Bob
: Niente. Così, ha chiesto.
Larry
: Gli hai detto che poteva averla, se voleva, e se in cambio faceva qualche affare con noi?
Phil
: Larry!
Larry
: Allora, cosa? Di che avete parlato, Bob?
Bob
: Forse... Non saprei... Di religione, un po'.
Larry
: Tu col presidente di una delle più grandi industrie manifatturiere del Midwest hai parlato di religione?
Bob
: Beh, è questo che è? Io non lo sapevo.
Larry
: Va bene, aspetta un po'. Che gli hai detto? Che... cosa gli hai detto sulla religione?
Bob
: Abbiamo... chiacchierato.
Larry
: Non lo hai contraddetto, vero?
Bob
: No.
Larry
: Grazie a Dio. È la prima regola sul parlare di religione a una convention: non contraddire il cliente. No, mi correggo, è la seconda regola. La prima regola sul parlare di religione alle convention è: no.
Bob
: "No"... "No" cosa?
Larry
: Non farlo.
Bob
: Beh, sembra che siamo ancora vivi.
Larry
: Lo hai contraddetto mai?
Bob
: No.
Larry
: Bene, ecco perché. Per questa ragione sei ancora vivo.
Bob
: È stata una bella chiacchierata.
Larry
: Beh, come sei finito a parlare di religione con Dick Fuller? Scusa, ce lo spieghi?
Bob
: È venuto fuori con le morti dei suoi cani. Così.
Larry
: Gli hai detto che i suoi cani sono in cielo?
Bob
: No.
Larry
: Gli hai detto che sono all'inferno?
Bob
: Ovviamente no.
Larry
: E allora cosa? Si può sapere cosa gli hai detto di preciso?
Bob
: Niente, ci... ci siamo messi a parlare. La storia dei cani è stata solo l'innesco. Per metterci a parlare della vita e della morte.
Larry
: È stato l'innesco, Bob?
Bob
: Certo.
Larry
: Il che implica, se non erro, che stavi cercando di avere l'opportunità di... di parlare della vita e della morte.
Bob
: Certo, credo fosse così. Certo.
Larry
: Beh, no, non dire "certo", perché non è certo. Insomma, io non me l'aspetto. La maggior parte delle persone, sai, non se ne va in giro cercando l'opportunità di avviare una conversazione con un perfetto estraneo, sulla vita, e la morte e la religione e altre cose insane...
Bob
: Certe persone sì.
Larry
: Certe persone probabilmente sì, ce n'è qualcuna, e apparentemente tu sei una di quelle. Ma il più delle persone no, Bob. Il più delle persone, se gli chiedi della vita e della morte, dice: "La vita è bene, la morte è male". Fine. Non se ne va in giro a cercare opportunità.
Bob
: Si vede che io non sono il più delle persone.
Larry
: Bob, sai, questo probabilmente è vero, è una saggia considerazione.
Bob
: Credo che sia importante che la gente sappia in cosa credi.
Larry
: Oh, Gesù Cristo!
Bob
: Se avessi saputo che avevate bisogno di parlare con quel tale, vi avrei detto... vi avrei avvertito in qualche modo.
Phil
: Non è colpa tua, Bob.
Larry
: Phil!
Phil
: Come faceva a sapere che stava parlando proprio con lui?
Larry
: Che gli parlasse sì, ma che lo ascoltasse no, non credo. Almeno non per cogliere l'occasione di fare gli interessi dell'azienda. Insomma, se la conversazione fosse rimasta su un piano più terra terra, allora magari sarebbe riuscito a farla scivolare verso un argomento banale, in cui i lubrificanti si potevano menzionare.
Phil
: Questo non lo puoi sapere.
Larry
: Oh, andiamo! Le probabilità sarebbero state molto alte. Ma invece la conversazione non ha seguìto il suo corso naturale, perché qualcuno teneva il timone e la dirigeva, non è vero, Bob?
Phil
: A me pare che Fuller volesse essere lasciato in pace.
Larry
: Non è questo il punto e lo sai.
Bob
: Phil ha ragione. Praticamente me l'ha detto.
Larry
: Beh, ragazzi, amici, compari, il nostro dovere era quello di spegnere quel suo desiderio, almeno per un pochino, di accendere il suo interesse. E vi faccio notare che non voleva essere lasciato in pace, altrimenti sarebbe restato nella sua camera d'albergo tutta la sera. Non avrebbe scorrazzato per la suite in cerca di conversazione. Non voleva essere lasciato in pace, solo non parlare d'affari.
Phil
: E anche in questo caso ci andava male.
Larry
: Ma per favore, lo sai che c'è il modo di aggirare certi ostacoli. Senza importunarlo, ma per comunicargli quello per cui eravamo venuti fin qui, mi spiego?
Bob
: Senti, mi dispiace.
Larry
: È inutile dispiacersi. Dispiacersi non serve a niente, adesso.
Bob
: Che altro posso fare?
Larry
: Niente, non puoi fare un bel niente, al punto in cui siamo. Niente. Ha detto per caso dove alloggiava?
Bob
: È in quest'albergo.
Larry
: In questo albergo?
Bob
: Sì.
Larry
: Oh.
Phil
: Cosa vorresti fare? Bussare alla sua porta in piena notte?
Larry
: Sto chiedendo, Phil. È un crimine adesso? Perché pensavo che domani mattina potremmo, sai, incontrarlo, così per caso, giù di sotto in caffetteria.
Phil
: Se non sappiamo che faccia ha!
Larry
: Lo sa Bob.
Bob
: Ve lo indico volentieri.
Phil
: Cos'è questa roba scritta dietro al biglietto, Bob?
Bob
: È dove ha detto che andava uscito di qua.
Larry
: Cosa? Cosa? Cosa?
Bob
: Una qualche festa privata all'albergo in fondo alla strada.
Larry
: Che facciamo ancora qui? Andiamo, forza!
Bob
: Non possiamo.
Larry
: Perché no?
Bob
: Perché è solo per inviti.
Larry
: E allora?
Bob
: Allora dico che si arrabbia se ci presentiamo lì tutti quanti. Ci ha tenuto a puntualizzare che era una cosa privata.
Larry
: Questa è l'ultima delle nostre preoccupazioni. Se si arrabbia, vedremo che fare. Forza, prendete le giacche.
Phil
: No, non correre, Larry.
Larry
: Come?
Phil
: Può darsi che Bob abbia ragione, insomma, non possiamo imporgli la nostra presenza.
Larry
: Phil!
Phil
: Senti, riflettici un momento. Davvero vuoi farlo incavolare intrufolandoti in una festa esclusiva? Per non parlare di chi altro può esserci.
Larry
: Che suggerisci di fare? Starcene qui come dei tonti, mentre il cliente di una vita ci sfugge dalle mani?
Phil
: No, no.
Larry
: E allora cosa?
Phil
: Direi di mandare Bob.
Larry
: Che cosa?
Phil
: Scusa, ti ha dato quel biglietto da visita come invito, giusto?
Bob
: Sì, ha detto che mi faceva entrare.
Larry
: Phil, Phil, Phil, Phil! Non farmi questo, ti prego.
Phil
: Quali alternative ci sono, Larry? Non abbiamo un altro modo lecito di entrare lì. E poi, lui lo conosce, Bob. Hanno parlato. Bob ha un aggancio.
Larry
: Stai mettendo il nostro futuro nelle mani di un ragazzino.
Phil
: No, andrà tutto bene. Dammi il tuo biglietto.
Larry
: Dio mio!
Phil
: Dammelo, forza, dai!
Larry
: Ecco.
Phil
: Allora, ti spiego che devi fare. Siediti! Sentimi bene.
Bob
: Ti ascolto.
Phil
: Ecco cosa devi fare. Ora vai in fondo alla strada e vedi se riesci a trovare Fuller. Se sei fortunato e è ancora lì, voglio che tu gli dia i nostri biglietti da visita. Digli che desidereremmo tanto... incontrarlo. Appena umanamente possibile. È chiaro?
Bob
: Appena umanamente possibile.
Phil
: D'accordo. Digli che saremo in albergo per tutta la mattinata. Ci può trovare qui o ai numeri sui biglietti da visita. È chiaro? Ecco. Devi chiedergli, chiedigli, per favore, di mettersi in contatto con Larry o con me, perché noi vorremmo parlargli, molto brevemente, a proposito di affari.
Larry
: Affari, solo affari.
Phil
: Spiegagli bene che sappiamo quanto è occupato, non ci vorrà molto tempo, ma ci sono alcune cose di cui dovremmo proprio discutere. Ti è tutto chiaro, Bob?
Bob
: Sì, certo.
Phil
: Devi soltanto... ascoltami! Devi soltanto dargli i biglietti e andartene.
Bob
: E se vuole parlare?
Larry
: Allora parli. Parli quanto vuole. Quattro giorni e quattro notti, se devi, finché non si stanca. Poi torni e ci dici com'è andata.
Bob
: Aspettate in piedi?
Larry
: Per il prossimo trimestre, più in là non posso garantire.
Phil
: Sta' tranquillo, andrai benissimo.
Larry
: Sì, sì, sì, sì, andrai benissimo. Mi dispiace di aver dubitato di te. Se segui le nostre istruzioni andrai benissimo, hai capito?
Bob
: Sì.
Larry
: Bene, perfetto. Ora vai, il tempo vola.
Bob
: Va bene, a più tardi.
Larry
: Certo, corri. Ma non tanto, perché se arrivi sudato poi non ti si avvicina.
Bob
: Okay.
Larry
: Tu hai... Ti do la sensazione di essere un uomo particolarmente religioso?
Phil
: No, neanche per sogno.
Larry
: E allora perché sono colto da un repentino, irresistibile desiderio di pregare?
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
Larry
: Sarebbe questa?
Phil
: Ciao, Larry.
Larry
: Cazzo, sarebbe questa qui?
Phil
: Come "sarebbe questa qui"? Certo che è questa qui, che ti aspettavi?
Larry
: Phil, "suite". La parola chiave è "suite". "Suite per meeting", non "cesso per meeting". Ma non lo vedi quant'è striminzita?
Phil
: È il meglio che ho potuto trovare.
Larry
: Dove... dove ti aspetti che stia la gente, in corridoio?
Phil
: Ma che hai da lamentarti? Siamo al sedicesimo piano. Guarda che vista!
Larry
: Phil, pensaci, siamo a Wichita, in Kansas. Che cambia se siamo al primo o al cinquecentesimo piano? La vista è sempre la stessa.
Phil
: Organizza tu la prossima volta.
Larry
: Murdock avrebbe trovato una suite quattro volte più grande.
Phil
: Ah, sì? Ma Murdock non c'è, giusto?
Larry
: Sì, questo è evidente. Almeno possiamo buttarci di sotto, se non si presenta nessuno.
Phil
: Vaffanculo, Larry.
Larry
: Lo vedi? Uno ha un forte senso estetico ed è costretto a convivere con persone volgari.
Phil
: Conosci Bob del settore Ricerche?
Larry
: Certo che lo conosco. Come va?
Bob
: Ciao.
Phil
: È al telefono con la moglie.
Bob
: ... va bene, sì..
Larry
: Spero che sia soprattutto lei a parlare, dobbiamo conservare quel po' d'ossigeno che c'è ancora qua dentro.
Bob
: ... sì, però adesso non posso. Non lo so quanto durerà.
Larry
: Questo cos'è?
Phil
: A te cosa sembra?
Larry
: No, sentiamo.
Phil
: Quello è il buffet.
Larry
: Tu questo lo chiami "il buffet"?
Phil
: Non cominciare, per favore, Larry.
Larry
: Phil, amico mio, questo non è un buffet. Ma che roba è? Carote, gambi di sedano, un paio di salsine, e quattro palline di mais al formaggio?
Phil
: Lo sai, è stato organizzato tutto all'ultimo momento.
Larry
: Sai che cosa serve l'azienda al piano di sotto?
Phil
: Non lo so e non lo voglio sapere.
Larry
: Gamberoni, amico mio, un trionfo di gamberoni giganti. Ostriche, un assortimento dei più strani formaggi francesi, delle tortine salate di pasta sfoglia. Quello sì che è un buffet, Phil, amico mio caro, non questo! Lì con un gambo di sedano neanche entri, devi lasciarlo fuori dalla porta.
Phil
: Allora va' a mangiare di sotto, stasera.
Larry
: Infatti sto pensando di andarci. Santo cielo, Bob, ma ti pare possibile?
Bob
: Eh... Io direi che va bene.
Larry
: Ecco, questo è esattamente il punto! Tu non ne sai niente. Senza offesa, ma a quante di queste cose hai partecipato?
Bob
: Solo una.
Larry
: Questa qui, giusto?
Bob
: Sì.
Larry
: Già, ne ero sicuro. Va beh... Phil, magari saremo fortunati, e stasera verranno soltanto dei novellini come Bob.
Bob
: Ci sono problemi?
Phil
: No, nessun problema.
Larry
: Ti stai aggiornando sulla letteratura tecnica, Phil?
Phil
: Fatti gli affari tuoi, grazie.
Larry
: Non ti stavo condannando. Ho soltanto notato. Avessi visto la ragazza seduta vicino a me in aereo...
Phil
: Carina?
Larry
: Altro che carina! E con un fisico, e... aveva il tailleur.
Phil
: Già, ti piacciono quelle col tailleur, a te.
Larry
: C'è qualcosa nelle donne col tailleur che mi fa impazzire. Non lo so, è come se fossero confezionate in un bel pacchettino e... aspettassero solo qualcuno che lo scarti e ne liberi il contenuto. Una donna in tailleur è la mia idea di arte. Sentiamo te, Bob, che abbigliamento femminile ti esalta?
Bob
: Non penso di potertelo dire.
Larry
: Non hai preferenze?
Bob
: Cerco di non pensarci.
Larry
: Cerchi di non pensarci?
Bob
: Sono sposato.
Larry
: Certo che sei sposato. Siamo tutti sposati. Anche Phil lo era. Ti ho solo chiesto come si orientano i tuoi gusti.
Bob
: Io... non lo so.
Larry
: Ti dovrei fare una domanda, seria.
Bob
: E cioè?
Larry
: Sei gay?
Phil
: Larry!
Larry
: Beh, ho soltanto chiesto! Sembra che gli manchi una delle caratteristiche fondamentali del maschio americano. Lo
capire
i se fosse... ma non lo sei... insomma credo che tu... Sei sposato, no?
Bob
: Non vedo ragioni di guardarmi ancora in giro, visto che Dio mi ha dato una donna meravigliosa come moglie.
Larry
: Ah, ecco cos'è. Sei un tipo spirituale.
Bob
: Sì, diciamo che è questo.
Larry
: Cioè, Dio ti toglie la vista per darti la salvezza?
Bob
: Gesù ha detto che guardare le donne con lussuria è come commettere adulterio.
Larry
: Ha detto così? Vuol dire che non aveva mai visto una donna in tailleur. Se no, chi lo sa? Forse ora avremmo tutta un'altra religione. Una dove la lussuria è un sacramento.
Phil
: Ehi! Non ti facevano schifo i miei stuzzichini?
Larry
: Sto solo assaggiando, Phil, e non lo faccio per il piacere, voglio essere sicuro che nessuno ci resti secco.
Phil
: Beh, non ti spazzolare tutto.
Larry
: Sai perché sei qui, Bob?
Bob
: No. Non esattamente.
Larry
: Cristo Santo, per forza quest'azienda sta finendo nello scarico del cesso. Sei qui a fini, come dire, di tipo cosmetico.
Bob
: Come sarebbe?
Larry
: Sei qui per rappresentare il settore Ricerche e Sviluppo. I cervelli della nostra azienda.
Bob
: Io?
Larry
: Esattamente.
Bob
: Eh, ma non ho mica tanta esperienza.
Larry
: Non ha importanza. Tu come persona non hai importanza, è quello che rappresenti.
Bob
: Ah... E dovrei fare qualcosa?
Larry
: No, solo star seduto con l'aria assennata o in piedi, dipende da te.
Phil
: Farai un figurone, Bob.
Bob
: Accidenti, spero di sì.
Larry
: Lo sai, se ci pensi bene, in realtà, non c'è anima viva qui. Credi di vedere persone per i corridoi, ma non è così. Quel che vedi sono funzioni. Questa è la natura di una convention.
Phil
: Larry vuole dire che, se la guardi dal punto di vista del perché siamo qui, cosa siamo è più importante di chi siamo.
Bob
: Mi sembra un tantino impersonale.
Larry
: Ma certo che è impersonale, e come! Perché credi che tengano le convention in posti del genere? C'è qualcosa in questo posto che per te abbia un'ombra di personalità?
Bob
: Eppure mi sembra un peccato.
Phil
: Non è un peccato, Bob.
Larry
: Guarda... E con chi ti stanno facendo lavorare?
Bob
: Ah... Il professor Young.
Larry
: Jim Young?
Bob
: Sì. Lo conosci?
Larry
: Un poco.
Bob
: Un tipo strepitoso.
Larry
: Ah, davvero? In che senso?
Bob
: Avrà registrato, non lo so... venti, trenta brevetti? Credo che sia anche diacono della sua chiesa.
Larry
: Ah, e questo lo renderebbe strepitoso?
Bob
: Beh, i brevetti soltanto.
Larry
: Senti, Bob, senza offesa, perché vedo che ammiri il professore, ma... devo proprio dirti una cosa su Jim Young.
Bob
: Che cosa?
Larry
: È un idiota!
Bob
: Cosa?
Larry
: È un povero scemo, non gli farei neanche lucidare la macchina.
Bob
: Ma come fai a dirlo?
Larry
: Lo conosco abbastanza. Ho avuto a che fare con Jim Young in varie occasioni, e posso dirti per certo che è un gran cazzone.
Bob
: Beh, io non trovo, e lavoro con lui tutti i giorni.
Larry
: Magari non lo guardi con occhio critico.
Bob
: Oppure abbiamo metri di giudizio diversi.
Larry
: Senti, Bob, ce l'hai un minuto? Devo dirti una cosa.
Bob
: Certo.
Larry
: Ci sono persone a questo mondo, Bob, che hanno un'aria molto solenne mentre fanno quello che devono fare. E lo sai perché?
Bob
: Perché?
Larry
: Perché non sanno quello che fanno. Perché se sai quello che fai, non devi avere l'aria di saperlo, ti viene naturale, mi segui?
Bob
: Certo.
Larry
: Okay. Allora, tu sai come ti accorgi della differenza?
Bob
: No.
Larry
: Dunque, Bob, tu te ne accorgi perché una vocetta sbucata dal profondo della tua mente ti dice: "Questo tizio seduto davanti a me, o questa tizia, sta mentendo spudoratamente e mi racconta delle balle". Ora, ricevuta questa informazione, che cosa fai?
Bob
: Ah... No, non lo so.
Larry
: Senti che farei io, allora. Gli direi: "Bello, ne ho sentite di fesserie in vita mia, perché lo sa Dio, siamo piazzisti, e noi ne passiamo di cotte e di crude per sfangarla. Ma tu vinci alla grande! Non credo che tu abbia la più vaga idea di quello che stai dicendo. Sicuramente i tuoi figli ti ammirano come noi tutti vorremmo essere ammirati e forse tua moglie non ne è consapevole, ma io lo sono. E la mia consapevolezza mi costringe a richiamarti alla realtà del fatto che sei un testa di cazzo bugiardo come al mondo non ce n'è". Poi mi siederei e finirei la zuppa.
Bob
: No, non lo faresti.
Larry
: Phil, mi hai o non mi hai mai visto e sentito fare quello che ho appena raccontato?
Phil
: Sì.
Larry
: Ecco, hai visto? Per questo c'è speranza, Bob, perché ci sono persone come me: vigili.
Bob
: Quando è stato?
Larry
: Perché chiedi quando? Stai... stai dubitando di un uomo che se ne sta lì a leggere Penthouse per allargare i confini della mente. Non ti fidi?
Phil
: Un paio d'anni fa. Eravamo a pranzo con un responsabile degli acquisti.
Larry
: Hai visto?
Bob
: E gliel'hai detto davvero?
Larry
: Parola per parola.
Phil
: Non parola per parola.
Larry
: In linea di principio, Phil! Sto parlando al ragazzo in linea di principio, perché dopo tutto è un giovanotto brillante che sa cogliere il succo di un concetto.
Bob
: E cos'è successo?
Larry
: Tu cosa credi sia successo? Cosa ti aspetti che sia successo?
Bob
: Quello si è arrabbiato?
Larry
: Quello si è infuriato. È rimasto seduto tutto il resto del pranzo a smaniare senza dire una parola.
Bob
: A... a... a... avete perso il cliente?
Larry
: È ovvio che abbiamo perso il cliente! Bob, non puoi parlare a un uomo in quel modo e sperare di conservare il cliente. E se succede... Se dici una cosa del genere a un uomo, e lui mette giù la sua forchetta e ti dice: "Bob, hai assolutamente ragione. Ho fatto finta di sapere di cosa stavo parlando fin dal momento in cui mi sono seduto, e mi dispiace. Non per te, perché in fondo non ti devo niente, ma per me stesso. Perché vorrei essere il miglior essere umano possibile, e voglio essere onesto, sopra ogni altra cosa". Allora ti scordi del cliente, ti scordi di ogni cosa. Ti radi la testa, ti metti un saio color zafferano e vendi foto di quel tizio all'aeroporto, perché lui non ha nessuna paura, ne ha appena dato prova. Si merita di essere venerato.
Bob
: Wow!
Larry
: Wow è esatto, Bob. Wow riassume abbastanza bene.
Bob
: Non riesco a credere che tu gliel'abbia detto davvero.
Larry
: Fatti un grande favore.
Bob
: E cioè?
Larry
: Non diventare una di quelle persone.
Bob
: No, io non ho intenzione...
Larry
: Non voglio doverti affrontare un giorno come ho fatto con quel tizio. Ma lo farei, per il tuo bene, perché mi piaci.
Bob
: Certo.
Larry
: Tutto bene?
Bob
: Sì, devo solo andare in bagno.
Larry
: Ti preparo qualcosa mentre sei via?
Bob
: No, grazie, devo solo andare...
Phil
: Chi è che ti ha irritato?
Larry
: Non mi ha irritato nessuno. Sono solo un po' su di giri. Faremo affari questa sera. C'è profumo di affari nell'aria! Lo puoi sentire. È il tipo d'aria che fa crescere la lista clienti.
Phil
: C'è soltanto un cliente che conta per noi stasera.
Larry
: E acchiapperemo anche quello, vedrai. Fuller arriverà, entrerà da quella porta, si darà un'occhiata intorno, si sentirà così sopraffatto dal trovarsi al sedicesimo piano, dominando con lo sguardo tutta Wichita, come un antico signore che contempli i suoi domìni - così predice Larry - che dirà: "Venite a parlarmi di intraprendenza? Chiunque abbia la dotazione estetica necessaria a scegliere questo posto per un meeting, per forza avrà la giusta linea di lubrificanti per il mio stabilimento di Gary. Che cosa ci vuole per convincervi a vendermi tutto quello che potete? Quanto posso dare a voi personalmente? Vi voglio corrompere!"
Phil
: Farà questo discorso?
Larry
: Parola per parola. E sai che gli risponderò? Gli dirò: "Signor Fuller, lei ha perfettamente ragione. Noi abbiamo la linea di lubrificanti giusta per le sue esigenze. E sarei fiero di siglare personalmente il contratto, ma c'è una cosa che vorrei chiederle. Le chiedo un favore, perché ci si possa conoscere meglio".
Phil
: Che cosa?
Larry
: "Che lei prenda me come sua concubina, o Phil, se lo trova più attraente".
Phil
: Credi davvero che sceglierà noi?
Larry
: Deve, Phil.
Phil
: E se non lo fa?
Larry
: Se non sceglie noi?
Phil
: Già.
Larry
: Allora sai che facciamo? Domani mattina ci svegliamo, facciamo i bagagli, e prendiamo il primo aereo per casa. Vaghiamo per l'ufficio fino a verso le due e mezza, poi andiamo in bagno e ci impicchiamo con le cravatte.
Phil
: Hai idea di che faccia abbia?
Larry
: No. Tu?
Phil
: Neanche la più vaga.
Larry
: Forse Bob?
Phil
: Bob? Come fa Bob a sapere che faccia ha?
Larry
: Eh, già. Non importa. Una delle cose buone delle convention è che tutti... tutti i figli di Dio hanno il cartellino, soprattutto quelli come lui. Ce n'avrà uno speciale al neon, no? Dick Fuller. No? Presidente. Soprannome: "El Kahuna. Grande". Spero che abbia un anello, così glielo bacio. Phil, cos'è quello?
Phil
: Un attaccapanni.
Larry
: Lo so che è un attaccapanni. Che cosa ci fa qui?
Phil
: Per i cappotti.
Larry
: Ma chi vuoi che si porti il cappotto? Siamo tutti nello stesso albergo! Su, fuori, c'è già così poco spazio qua, dai.
Phil
: Io mi ero premunito. Se non c'era l'attaccapanni avresti detto: "Phil, dov'è l'attaccapanni?".
Larry
: Adesso sappiamo dov'è, in corridoio. Come starà andando di là?
Phil
: Non credo che stia tanto bene.
Larry
: Davvero? Com'è?
Phil
: Forse sono i nervi. Magari non sopporta i tuoi atteggiamenti.
Larry
: Cosa?
Phil
: Come cosa? L'hai affrontato col fucile spianato.
Larry
: Chi, io? No, facevamo due chiacchiere.
Phil
: È un bravo ragazzo.
Larry
: Certo che è un bravo ragazzo. Non sprecherei il mio tempo se non lo fosse. Se c'è una cosa che non ci serve è un altro viscidone nell'industria dei lubrificanti. E poi, mi ricorda noi per tanti versi.
Phil
: No, non è vero. Lui ti ricorda te.
Larry
: Sì, ma io ho preso da te, quindi tutto torna.
Phil
: Non mi va che si mettano a fare le interurbane.
Larry
: Beh, puoi detrarlo dal conto. Forse, chi lo sa, starà assaporando l'esperienza.
Phil
: Di andare in bagno?
Larry
: Sì. Tu ci sei già stato?
Phil
: No, perché?
Larry
: Oh, è fantasmagorico! È l'unica cosa che mi piace di questo posto. C'è un faretto puntato sopra il cesso, e ci sono specchi messi sui tre lati. Tu hai la possibilità di guardarti mentre ti pulisci il culo.
Phil
: È un tuo sogno nel cassetto?
Larry
: Credo che sia un'esperienza che dovremmo fare tutti una volta nella vita. Ti rendi conto di cosa avrebbero dato i faraoni d'Egitto per potersi guardare mentre si pulivano il culo? Molto, ma
non potevano, la tecnologia non era disponibile.
Phil
: Esistevano gli specchi.
Larry
: Ma sì, degli specchietti. Degli affaretti che tenevi in mano... Prova a guardarti, mentre pulisci il culo, con uno specchio che tieni in mano. Non... non puoi. Non riesci a vedere niente. Tanto vale che guardi qualcun altro, no? No, no, no, no, per vederti come si deve ci vuole una bella serie di specchi a parete. Allora sì che hai il quadro complessivo. Ti ricorda che non sei diverso da nessun altro quando andiamo al fondo. Ti dà un senso di umiltà.
Phil
: Se lo dici tu...
Larry
: La porta è bloccata.
Phil
: Chiamo giù e glielo dico.
Larry
: Oh, Cristo! Ehilà! Ti senti meglio, Bob?
Bob
: Sì, ho... soltanto un po' di nausea, ecco.
Larry
: Porter ti ha fatto lavorare di sotto tutto il giorno?
Bob
: Più o meno.
Larry
: Eri al bancone?
Bob
: Eh... sì.
Larry
: Ah, ecco. Dovevi dirgli di andare a farsi fottere. Io odio stare al bancone.
Bob
: L'ho trovato interessante.
Larry
: Qui non c'è un armadio!
Phil
: Per questo c'era l'attaccapanni.
Larry
: Beh, Bob, qualunque cosa è interessante per un po'. L'odontoiatria è interessante per un po', ma certe cose stufano in fretta.
Phil
: Ma quella è una cosa che va fatta.
Larry
: Ah! Ah! Eccoci qua, parole calate dall'alto. "Ma quella è una cosa che va fatta".
Phil
: Larry, fatti scroccare una sigaretta.
Larry
: Una volta te l'avrei offerta volentieri, ma ormai... ho smesso.
Phil
: Figurati se hai smesso!
Larry
: Lo giuro su Dio.
Phil
: Quando?
Larry
: Da un paio di mesi, e dovresti anche tu, se ci tieni alla salute.
Phil
: Vaffanculo, Larry, non sei mia moglie.
Larry
: Hai ragione, non sono tua moglie. E... Fai bene a puntualizzarlo, perché, data la nostra intimità, me lo dimentico a volte. Sai, Bob ha più buon senso di noi due messi insieme. Non hai mai fumato una sigaretta in vita tua, vero?
Bob
: No, in effetti.
Larry
: E scommetto che non bevi molto.
Bob
: Ogni tanto una birra, se capita.
Larry
: Ma niente di più forte, vero?
Bob
: No.
Larry
: E, correggimi se sbaglio, ma sarei pronto a giocarmici la paga, che mai in vita tua, mai, sei entrato in un locale di spogliarelli, sei salito sul palco, hai preso in braccio la spogliarellista, e te la sei scopata a sangue davanti a tutti quanti.
Bob
: Non ho fatto cosa?
Phil
: Gesù santo, Larry!
Larry
: Rispondi alla domanda. Sì o no?
Bob
: No. Io... io in quei posti non ci sono mai stato.
Larry
: Ecco, che ti dicevo? Dovresti fare domanda per la beatificazione. La concorrenza non è più dura come una volta, secondo me ti accettano. Sei cattolico?
Bob
: No.
Larry
: Episcopale?
Bob
: No.
Larry
: Allora che cosa?
Bob
: Battista.
Larry
: Ecco, questo è un problema. Ma pure loro avranno qualcosa di analogo per chi vive tutta una vita senza fare niente.
Bob
: No, a quanto mi risulta no.
Larry
: Beh, che diamine! Allora è ora di cambiare religione. Va' dove ti apprezzano, dove si può fare carriera. Fammi sapere se succede.
Bob
: Sarei il primo.
Larry
: Ricordati che l'idea è mia, ho i diritti sul merchandising: statuette di plastica, cose così. Dove vai?
Phil
: Faccio un salto al bar, sto via qualche minuto. Torno subito.
Bob
: Vengo con te.
Phil
: No, no, è meglio che resti qui. Ci vuole qualcuno che tenga d'occhio Larry, è capace di subaffittarsi la suite.
Larry
: Visto che vai giù, fèrmati al 15° piano e vedi cosa fa la gente che sa il suo mestiere. Sempre che tu possa reggere alla vergogna. E portami su qualche gambero! Che matto.
Bob
: Tu o lui?
Larry
: Lui. Mi fa morire dal ridere.
Bob
: Non è Phil che definirei matto qua dentro.
Larry
: Questo perché non lo conosci. Vuoi un bastoncino di carota?
Bob
: Da quanto lavorate insieme?
Larry
: Beh, dipende da come calcoli. Vuoi un bastoncino di carota?
Bob
: No, grazie.
Larry
: Secondo il tempo geologico, ci siamo appena incontrati. Se calcoli con gli anni dei cani, è una vita.
Bob
: Se facciamo in anni umani?
Larry
: Anni umani?
Bob
: Sì.
Larry
: Ci conosciamo da un po', perché me lo chiedi?
Bob
: Ho l'impressione che sia un tipo interessante.
Larry
: Ah, è un tipo in gamba. Bob, se stai cercando qualcuno da ammirare, prendi Phil, non quel coglione di Jim Young.
Bob
: Da quant'è che è divorziato?
Larry
: Non credo lo sia ufficialmente, credo sia ancora in attesa, ma non me lo chiedere perché non lo so.
Bob
: È un peccato che debba divorziare.
Larry
: Guarda, non ti devi rammaricare, Insomma, avrà fatto questa scelta per guadagnarci qualcosa.
Bob
: E che cosa?
Larry
: La sua libertà, credo.
Bob
: Comunque, si deve rinunciare a troppo.
Larry
: Certe volte ti devi tagliar via le gambe per sfuggire alle trappole della vita.
Bob
: Forse sì.
Larry
: Phil è cambiato tanto negli ultimi due anni. E on parlo solo del divorzio.
Bob
: Davvero? In che senso?
Larry
: Vedi, lui prima era... Non lo so. Era entusiasta. Il mondo era un posto meraviglioso e lui era felice di starci.
Poi, da un giorno all'altro, non avresti detto di parlare con la stessa persona, come se qualcuno lo avesse sgonfiato.
Avevi l'impressione che da un momento all'altro, potesse tirare fuori una pistola e spararsi. Aveva ancora un bell'aspetto, distinto, solo che... non lo so, avevo la sensazione che qualcosa dentro di lui si fosse... disfatto.
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
Tu hai un dono, Ender. Il mondo ha bisogno di te. Sei stato cresciuto per questo. Vedi le cose in modo diverso da noi. Sei l'unico che può
capire
il nemico. E sarai tu che salverai l'umanità.
Colonnello Hyrum Graff
Dal film:
Ender's Game
Scheda film e trama
Frasi del film
È la prima volta che ci troviamo in un contesto mondiale nel quale così tanti leader stranieri auspicano l'indebolimento dell'Europa. Basta ascoltare Trump e Putin per accorgersene. Avrete forse notato che nella campagna elettorale francese diversi candidati soffrono di una fascinazione deleteria nei confronti della Russia. Non significa che non si debba parlare con Mosca ma dobbiamo
capire
che oggi, ancora più che in passato, abbiamo bisogno d'Europa.
[Marzo 2017]
Emmanuel Macron
Frasi di Emmanuel Macron
[Una folla attende vicino all'aereo da cui è sceso Frank]
Frank
: E voi, siete venuti qui per ascoltare una storia nuova di zecca, vero? A scattare qualche foto da vendere ai vostri pidocchiosi giornali?
Ed
: Ehm, Frank...
Frank
: Certo, voi pensate che sia il grande eroe, l'uomo del momento...
Ed
: Eh...
Frank
: C'è qualcuno di voi che riesca
capire
quanto un uomo soffra nel suo intimo?
Ed
: Frank... Frank, non sono venuti qui per te.
Frank
: Eh?
Ed
: C'è Al Yankovic sull'aereo.
Dal film:
Una pallottola spuntata
Scheda film e trama
Frasi del film
Vorrei far
capire
a tutta l' Italia che noi napoletani siamo "carnali".
Nancy Coppola
Frasi di Nancy Coppola
La mia Napoli, la mia gente, il mio popolo conosce il mio passato perché ho iniziato la mia carriera raccontando la mia vita. Forse un po' mi fa paura far conoscere il mio passato ad altre persone, quelle che ancora non mi conoscono, visto che questo è un nuovo mondo per me... Ho paura che possano pensare ad altro. Voglio trasferire la mia immagine nel migliore dei modi e far
capire
che tutto ciò che mi riguarda è solo merito mio, il mio passato non c'entra niente con la mia popolarità.
Nancy Coppola
Frasi di Nancy Coppola
Perché voler credere in tutto allo stesso momento corrisponde esattamente a non credere in niente.
[...]
Ascoltami, invece di saltellare continuamente da una religione all'altra perché non cominci con la ragione? In poche centinaia di anni la scienza ci ha fatto
capire
l'Universo più di quanto la religione non abbia fatto in diecimila anni.
[...]
Sì, alcuni mangiano carne, altri mangiano verdure, non mi aspettano che tutti concordino su tutto ma preferisco che tu creda in qualcosa con cui io non concordo, piuttosto che accettare tutto ciecamente, e questo, comincia col pensare razionalmente.
Padre di Pi
Dal film:
Vita di Pi
Scheda film e trama
Frasi del film
Anche le pietre , se riesci a
capire
il loro linguaggio, ti parlano.
Carlo Zannetti
Frasi di Carlo Zannetti
Invecchiare fa parte della vita. Vivere in maniera consapevole ti fa
capire
che ci sono molte transizioni nella vita. Le attraversi. Ma è meraviglioso sapere che stai invecchiando, perché significa che sei ancora sulla Terra.
Goldie Hawn
Frasi di Goldie Hawn
L'artista può aiutare a
capire
di vedere oltre le apparenze. E questo secondo me è già una ricerca, un passo che, ne sono certo, può orientare l'individuo verso la ricerca della fede.
Riccardo Cocciante
Frasi di Riccardo Cocciante
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