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Aforismi Diavolo - parte 3
Frasi trovate
:
757
È meglio essere la mano destra del
diavolo
che trovarsi sul suo cammino.
Benit Gabor
Dal film:
La mummia
Scheda film e trama
Frasi del film
Pubblico
: Vogliamo lo show! Vogliamo lo show! Vogliamo lo show! Vogliamo lo show! Vogliamo lo show! Vogliamo lo show! Vogliamo lo show!
Fabulous
: Ehi, ehi, allora io me ne vado.
Pubblico
: Vogliamo lo show!
Willie
: Ma che fregatura.
Curtis
: Ehi! La conoscete "Minnie l'impicciona"?
Murph
: Io conoscevo una certa "Minnie la battona".
Curtis
: No! La canzone "Minnie l'impicciona"!
Steve
: Sì, e allora?
Curtis
: Suonatela! Hey folks here's the story 'bout Minnie the Moocher / She was a lowdown hoocie coocher / She was the roughest toughest frail / But Minnie had a heart as big as a whale / Hidehidehidehi (Hidehidehidehi) / Hodehodehodeho (Hodehodehodeho) / Hedehedehedehe (Hedehedehedehe) / Hidehidehideho (Hidehidehideho) / She messed around with a bloke named Smokie / She loved him though he was cokey / He took her down to Chinatown / and he showed her how to kick the gong around / Hidehidehidehi (Hidehidehidehi) / Whoah (Whoah) / Hedehedehedehe (Hedehedehedehe) / A hidehidehideho (Hidehidehideho) / She had a dream about the King of Sweden / He gave her things that she was needin' / He gave her a home built of gold and steel / A diamond car with platinum wheels / A hidehidehidehidehidehidehi (Hidehidehidehidehidehidehi) / Hodehodehodehodehodehodeho (Hodehodehodehodehodehodeho) / ... (...) / ... (...)
Elwood
: Un po' di mastice. Tipo extra-forte.
Jake
: Che
diavolo
stai facendo?
Elwood
: In questa bomboletta ci sono quindici once pressurizzate di puro, non adulterato isopropil-monosolfato di butano. Mischiato all'ossigeno e un po' di calore provocherà una rapida espansione.
Curtis
: ... Hidehidehidehi (Hidehidehidehi) / Hodehodehodeho (Hodehodehodeho) / Hedehedehedehe (Hedehedehedehe) / Hidehidehideho (Hidehidehideho) / Poor Min, poor Min, poor Minnie.
Daniel
: Okay, è il momento! Forza!
Mercer
: Aspettate, non li ho mai sentiti cantare questi ragazzi. D'accordo?
Mount
: D'accordo. Tanto ormai non ci scappano.
Mercer
: Coraggio, sorvegliate tutte le uscite! Andiamo, forza, sbrigatevi! Seduti! Chi vuole un Orange Whip? Un Orange Whip? Orange Whip? Tre Orange Whip.
Donne
: Aaah! Aiuto!
Jake
: Permesso...
Elwood
: Comode, signorine. Comode.
Dal film:
The Blues Brothers
Scheda film e trama
Frasi del film
Mrs. Murphy
: Desiderate, ragazzi?
Elwood
: Avete del pane bianco?
Mrs. Murphy
: Sì.
Elwood
: Io prendo del pane bianco tostato, per favore.
Mrs. Murphy
: Ci vuoi burro e marmellata sul toast, tesoro?
Elwood
: No, signora. Liscio.
Jake
: Avete del pollo fritto?
Mrs. Murphy
: Il pollo fritto più buono dell'Illinois.
Jake
: Mi porti quattro polli fritti e una Coca.
Mrs. Murphy
: Petti di pollo o cosce di pollo?
Jake
: Quattro polli fritti e una Coca.
Elwood
: E del pane bianco tostato, liscio.
Mrs. Murphy
: Ci vuole qualcosa da bere, col pane?
Elwood
: No, signora.
Jake
: Una Coca.
Mrs. Murphy
: Arriva subito. Ah, Matt, di là ci sono due tizi, vestiti da impresari delle pompe funebri.
Matt "Guitar" Murphy
: Da che cosa?
Mrs. Murphy
: Devono essere sbirri della CIA, o roba del genere.
Matt
: Che cosa hanno ordinato?
Mrs. Murphy
: Quello alto vuole pane bianco tostato liscio, con niente sopra.
Matt
: Elwood!
Mrs. Murphy
: E quell'altro ha ordinato la bellezza di quattro polli fritti, figurati, e una Coca.
Matt
: E Jake! Cristo, i Blues Brothers! Ciao, Jake!
Jake
: Matt! Come va?
Matt
: Ciao Elwood!
Elwood
: Ciao.
Matt
: Allora, come si stava in galera?
Jake
: Ah, un cesso. Facevano un'anatra all'arancia schifosa.
Matt
: Non poteva essere peggio della Chateaubriand che fanno al carcere di Terrahut.
Elwood
: O della bechamel del penitenziario della Contea di Cook
Matt
: Le cucine federali sono in ribasso.
Jake
: Matt, io ed Elwood vogliamo rimettere insieme la banda. Ci servi tu e Blue Lou.
Matt
: Oh, amico, non dire certe cose qua dentro. La mia vecchia mi fa secco.
Elwood
: Signora, deve capire che questo è un affare più importante di qualunque problema familiare che possiate avere.
Mrs. Murphy
: Matt, di che
diavolo
state parlando?
Matt
: Ehm... non t'arrabbiare, tesoro.
Mrs. Murphy
: Non cominciare col "tesoro", che t'ho capito. Io ti dico che in giro per il mondo non ci vai più, e non suonerai più in quei localacci da quattro soldi. Tu vivi con me adesso. E non ricomincerai a fare il vagabondo con quei pezzenti dei tuoi amici bianchi.
Matt
: Ma pupa, questi sono Jake ed Elwood, i Blues Brothers!
Mrs. Murphy
: I Blues Brothers? Ah, che stronzo! Ma se ti devono ancora un mucchio di soldi!
Jake
: Signora, la conforterebbe in qualche modo sapere che quello che stiamo chiedendo a Matt di fare è una cosa sacra?
Elwood
: Vede, siamo in missione per conto di Dio.
Mrs. Murphy
: Non voglio bestemmie qui dentro, eh? Non si bestemmia qui dentro! Questo è il mio uomo, questo è il mio ristorante, e voi ora ve ne uscite dritti dritti da dove siete entrati, senza il tuo toast di pane bianco liscio, senza i tuoi quattro fottuti polli fritti, e senza il mio Matt "Guitar" Murphy.
Matt
: Adesso senti me! Io ti amo, ma io sono l'uomo e tu la donna, capito? E le decisioni sulla mia vita le prendo io.
Mrs. Murphy
: È meglio che ci pensi bene a quello che dici! E che pensi bene alle conseguenze delle tue azioni!
Matt
: Oh, chiudi il becco, per favore!
Mrs. Murphy
: You better think (think) think about what you're trying to do to me / Yeah, think (think, think), let your mind go, let yourself be free / Let's go back, let's go back, let's go way on back when / I didn't even know you, you came to me and too much you wouldn't take / I ain't no psychiatrist, I ain't no doctor with a degree / It don't take too much high IQ's to see what you're doing to me / You better think (think) think about what you're trying to do to me / Yeah, think (think, think), let your mind go, let yourself be free / Oh freedom (freedom), freedom (freedom), freedom, yeah freedom / Freedom (freedom), freedom (freedom), freedom, oh freedom / Hey, think about it / You, think about it / There ain't nothing you could ask I could answer you but I won't (I won't) / I was gonna change, but I'm not, to keep doing things I don't / Hey! Think about what you're trying to do to me / Baby, think, let your mind go, let yourself be free / People walking around everyday, playing games that they can score / Trying to make other people lose their minds, be careful you don't lose yours / Yeah think (think) think about what you're trying to do to me / Yeah, yeah, yeah, yeah (think, think), let your mind go, let yourself be free / You need me (need me) and I need you (don't you know) / Without each other there ain't nothing people can do / Yeah yeah, think about me (what you're trying to do to me) / 'Till the fall of the night, think about it right now / Oh freedom (freedom), freedom (freedom), freedom, yeah freedom / Freedom (freedom), freedom (freedom), freedom, freedom / Hey, you, think about it / There ain't nothing you could ask I could answer you but I won't (I won't) / I was gonna change, but I'm not, if you keep doing things I don't / Yeah (think) think about what you're trying to do to me / Baby, think (think, think), let your mind go, let yourself be free / You need me (need me) and I need you (don't you know) / Without each other there ain't nothing people can do / Yeah yeah, think about me (what you're trying to do to me) / 'Till the fall of the night, think about it baby / (Think about - ah me, think about - ah me, think about - ah me, think about it) / (Think about - ah me, think about - ah me, think about - ah me, think about it) / (Think about - ah me, think about - ah me, think about - ah me, think about it) / (Think about - ah me, think about - ah me, think about - ah me, think about it) / You had better stop and think before you think / Think!
Matt
: Andiamo.
Mrs. Murphy
: Beh, vai anche tu, che aspetti? Stronzi...
Dal film:
The Blues Brothers
Scheda film e trama
Frasi del film
Kokarëv è un fenomeno sollazzevole. Vien buono perché in lui si rispecchiano, in caricatura. e in modo piú evidente, le scioccherie di tutti i nostri cervellini: di quei cervellini, sapete, che senza aver prima conosciuto casa propria, vanno a raccogliere le assurdità in casa d'altri. Ecco i bei tipi di proprietari che son venuti di moda ora: hanno impiantato uffici, e manifatture, e scuole, e commissioni, e sa il
diavolo
cosa non hanno impiantato! Ecco come son fatti, questi cervellini!
Nikolaj Gogol
Cit. da
Le anime morte
Frasi di Nikolaj Gogol
Khan
: Ridurre a metà potenza d'impulso. Dimostriamoci amichevoli...
Joachim
: Ridurre a metà potenza d'impulso.
Sulu
: Reliant nella nostra sezione e stesso quadrante. In rallentamento.
Saavik
: Signore? Mi permette di citarle il Paragrafo 12? All'avvicinarsi di una nave, se le comunicazioni non sono state stabilite...
Spock
: Tenente! L'Ammiraglio Kirk conosce il Regolamento.
Saavik
: Signorsì!
Kirk
: Possibile che il loro sistema di comunicazione non funzioni?
Spock
: Ciò spiegherebbe moltissime cose...
Joachim
: Chiedono comunicazione, Signore.
Khan
: Non gli daremo soddisfazione.
Joachim
: Hanno sempre gli schermi abbassati.
Khan
: Certo! Noi siamo una grande Flotta amichevole. Ah, Kirk, mio vecchio amico, conosci l'antico proverbio di Klingon che dice: "la vendetta è un piatto che è meglio gustare freddo"? Ed è molto freddo... nello spazio.
Kirk
: È tutto molto strano... Allarme giallo!
Saavik
: Energizzare schermi difesa!
Uhura
: È arrivato un messaggio in chiaro: le loro bobine di carica hanno interferito sul loro sistema di comunicazione.
Kirk
: Spock!
Spock
: Controllo. Circuito normale, Ammiraglio.
Joachim
: Non hanno ancora sollevato gli schermi, Signore.
Khan
: Solleviamo i nostri!
Spock
: Stanno alzando gli schermi!
Khan
: Fasatori sul bersaglio!
Joachim
: Fasatori puntati sul bersaglio!
Spock
: Stanno puntando i fasatori!
Kirk
: Su gli schermi!
Khan
: Fuoco!
Kirk
: Faccia alzare quegli schermi, Sulu!
Sulu
: Sto provando, Signore!
Cadetti
: Di qui! Presto, presto! Vieni! Presto, vieni! Dai! Vieni! Forza! Forza! Via! Via!
Sulu
: Non ho abbastanza energia!
Equipaggio
: I visori non funzionano! Lo sportello di destra dell'energizzatore!
Kirk
: Scotty!
Equipaggio
: Attivare! Attivare!
Kirk
: Uhura! Spenga i visori!
Uhura
: Signor Scotty, a rapporto!
Scott
: Siamo a mal partito, Signore! L'energizzatore principale è in avaria!
Kirk
: Provi l'energia ausiliaria!
Scott
: Sì! Sì, Signore!
Kirk
: Rapporto avarie.
Spock
: Sapevano esattamente dove colpirci.
Kirk
: Chi sapeva dove colpirci, e perché?
Spock
: Una cosa è certa: non possiamo fuggire con l'energia ausiliaria.
Kirk
: Visuale! Tutta l'energia sui fasatori!
Spock
: Troppo tardi!
Kirk
: Attenti! Scotty! Cos'è rimasto?
Scott
: Solo le batterie, Signore!Posso inserire le batterie tra pochi minuti!
Kirk
: Non li abbiamo pochi minuti! C'è energia per i fasatori?
Scott
: Per pochi colpi, Signore!
Spock
: Non bastano contro i loro schermi!
Kirk
: Chi
diavolo
sono?
Uhura
: Ammiraglio! Il Comandante della Reliant sta segnalando! Vuole discutere i termini della nostra resa.
Kirk
: Visuale sullo schermo!
Uhura
: Ma Ammiraglio...
Kirk
: Lo faccia! Finchè siamo in tempo.
Uhura
: Visuale, Signore...
Kirk
: Khan!
Khan
: Lei si ricorda ancora di me, Ammiraglio. Non posso fare a meno di esserne toccato. Io naturalmente mi ricordo di lei.
Kirk
: Che significa quest'attacco? Dov'è l'equipaggio della Reliant?
Khan
: Io credevo che i miei piani fossero più che lampanti. Ho intenzione di prendermi la rivincita su di lei, Ammiraglio. Ho privato di energia la sua nave, e prima di andarmene ho intenzione di toglierle la vita. Ma prima volevo che lei sapesse chi sarà l'autore della sua distruzione.
Kirk
: Khan... Se è me che vuole... mi farò condurre a bordo. Risparmi il mio equipaggio
Khan
: Le faccio una controproposta: accetterò i suoi termini se... se... in aggiunta alla sua persona, lei mi consegnerà i dati e tutto il materiale relativo al Progetto chiamato... Genesi.
Kirk
: Genesi? Che cos'è?
Khan
: Non offenda la mia intelligenza, Kirk.
Kirk
: Mi dia almeno il tempo di richiamare i dati sul computer.
Khan
: Le darò sessanta secondi, Ammiraglio.
Kirk
: Sgombrate la Plancia!
Spock
: Almeno sappiamo che non ha il Genesi.
Kirk
: Continui ad annuire come se le dessi degli ordini. Signor Saavik, elabori i dati della console di comando della Reliant.
Saavik
: La console della Reliant?
Kirk
: Presto!
Khan
: Quarantacinque secondi!
Spock
: Il codice del prefisso?
Kirk
: È tutto quello che abbiamo.
Saavik
: Dati elaborati, Signore!
Khan
: Ammiraglio!
Kirk
: Li stiamo cercando!
Khan
: Ammiraglio!
Kirk
: La prego... La prego deve darci tempo. La Sala Comando è distrutta, il computer in avaria.
Khan
: Il tempo è un lusso che non può permettersi, Ammiraglio!
Kirk
: Maledizione!
Khan
: Allora, Ammiraglio?
Kirk
: Fra poco ci siamo, Khan!
Spock
: Il numero di codice della Reliant è: 16309.
Saavik
: Non riesco a capire...
Kirk
: Deve imparare perché le cose funzionano su una nave stellare.
Spock
: Ogni nave ha un suo codice...
Kirk
: ... per impedire al nemico di fare ciò che stiamo tentando noi: usare la nostra console per costringere la Reliant ad abbassare i suoi schermi.
Spock
: Sempre che non abbia cambiato codice. È piuttosto intelligente.
Khan
: Quindici secondi, Ammiraglio!
Kirk
: Khan, chi ci assicura che manterrà la parola?
Khan
: Io non ho nessuna parola da mantenere, Ammiraglio. Dal mio punto di vista lei non ha alcuna alternativa.
Kirk
: Lei è stato chiarissimo! Pronti a ricevere la nostra trasmissione! Signor Sulu! Fasatori sul bersaglio, e attendere il mio ordine!
Sulu
: Fasatori puntati!
Khan
: Il tempo è scaduto, Ammiraglio!
Kirk
: Ecco che arriva. Ora, Signor Spock!
Joachim
: Signore! Stanno scendendo i nostri schermi!
Khan
: Li sollevi!
Joachim
: Non ci riesco!
Khan
: Dov'è l'ausiliario? L'ausiliario!
Kirk
: Fuoco! Fuoco!
Khan
: Fuoco! Fuoco!
Joachim
: Non possiamo far fuoco, Signore!
Khan
: Perché non possiamo?
Joachim
: Hanno danneggiato il comando fotonico e la barra warp! Dobbiamo ritirarci!
Khan
: Nooo!
Joachim
: Dobbiamo, Signore!
Khan
: Nooo!
Joachim
: L'Enterprise può aspettare! Non può andare da nessuna parte, Signore!
Sulu
: Ce l'ha fatta!
Kirk
: No, non ho fatto niente! Mi sono fatto sorprendere come un idiota. Sto diventando vecchio. Signor Saavik, continui pure a citare i regolamenti! Vediamo di scoprire a quanto ammontano le nostre avarie.
Dal film:
Star Trek 2 - L'ira di Khan
Scheda film e trama
Frasi del film
Pavel Chekov
: Giornale di bordo, data stellare 81 3 virgola 4, redatto dal Primo Ufficiale Pavel Chekov. Nave Stellare Reliant in avvicinamento orbitale a Ceti Alpha 6 nell'àmbito del progetto Genesi. Stiamo continuando la ricerca di un pianeta senza vita per soddisfare il reperimento di un luogo dove condurre l'esperimento Genesi. Finora nessun successo.
Clark Terrell
: Orbita standard, prego. Signor Beach, nuovi elementi sull'analizzatore?
"Stoney" Beach
: No, Signore. Atmosfera limitata dominata da gas craylon, sabbia, venti ad alta velocità. Non idoneo ad accogliere forme di vita.
Chekov
: Non credo sia completamente senza vita.
Terrell
: Non mi dica che ha trovato qualcosa...
Chekov
: Abbiamo localizzato un flusso di energia minima sullo scanner dinamico.
Terrell
: Ma è sicuro? Forse lo scanner non è tarato bene.
Chekov
: Comandante Terrell, io penso si tratti di una particella di materia preanimata trattenuta dalla Matrice.
Terrell
: D'accordo. Apra il circuito monitor del dottor Marcus.
John Kyle
: Sì, Signore.
Terrell
: Forse è qualcosa che possiamo trapiantare, mh?
Chekov
: Lo sa molto bene che cosa dirà.
Carol Marcus
: Mi faccia capire, Chekov. Qualcosa che si può trapiantare...
Chekov
: Sì, Dottore.
Carol
: Qualcosa che si possa trapiantare... Non lo so.
Terrell
: Potrebbe essere una particella di materia preanimata.
Carol
: Sì, certo, ma potrebbe anche non esserlo. Amici, dovete essere molto chiari su questo. Nel caso si trattasse soltanto di un microbo sarebbe inutile darsi da fare. Va bene, scendete a vedere, ma se è qualcosa che può essere trasportato io voglio...
Terrell
: Va bene, Dottore, le riferiremo.
David Marcus
: Non essere nervosa, il Genesi funzionerà. Sarai ricordata nella storia della scienza come Newton, Einstein, Surak...
Carol
: E smettila... Un po' di rispetto dal sangue del mio sangue.
David
: Non lamentarti, mamma. Vuoi fare il turno con me in plancia dopo cena?
Carol
: Può darsi. Che cos'hai?
David
: Quando abbiamo a che fare con la Flotta Stellare divento nervoso. Ci troviamo di fronte a qualcosa che... potrebbe essere... Potrebbe essere trasformato in un'arma terribile. Ricordi quella specie di boy-scout del quale eri innamorata? È esattamente il tipo d'uomo che potrebbe...
Carol
: Senti, figliolo, Jim Kirk sarà stato tante cose, ma non era davvero un boy-scout.
Beach
: Comandante Terrell, pronti all'atterraggio.
Terrell
: Chekov, è sicuro che queste siano le corrette coordinate?
Chekov
: Sì, Comandante. Siamo nel garden spot di Ceti Alpha 6.
Terrell
: Non riesco a vedere quasi niente.
Chekov
: Non c'è niente qui. Il tricorder dev'essere guasto.
Terrell
: Chekov! Venga, presto! Sembrano container di navi stellari. Ehi! Mi dia una mano! Ma che sarà successo? Se sono precipitati,dov'è il resto della nave? Che
diavolo
è questo?
Chekov
: Il Botany Bay... Botany Bay! Oh, no! Dobbiamo uscire sùbito di qui! Siamo in pericolo, presto!
Terrell
: Ma che le prende? Stia calmo, Chekov!
Chekov
: Non c'è tempo! Svelto! Svelto!
Terrell
: Chekov! Che cosa le prende? Chekov!
Chekov
: Su! Venga, presto!
Terrell
: Ma...
Kyle
: Nave Stellare Reliant a Capitano Terrell: qui il Comandante Kyle. La prego di rispondere, Capitano. Capitano Terrell... Risponda, la prego.
Beach
: Diamogli ancora un po' di tempo.
Chekov
: Khan!
Khan Noonien Singh
: No, non la conosco. Ma lei sì. Non dimentico mai una faccia. Signor... Chekov! Non è vero? Non credevo che l'avrei rivista.
Terrell
: Chekov, chi è quest'uomo?
Chekov
: Un criminale, Comandante. Un prodotto dell'ingegneria genetica del XX Secolo.
Terrell
: Cosa vuole da noi? Signore, io esigo...
Khan
: Lei non è in condizioni di esigere niente, Signore. Io, d'altro canto, non sono in condizione di garantire niente. Niente. Ciò che vede è tutto quello che rimane dell'equipaggio del Botany Bay, abbandonato qui quindici anni fa dal comandante James T. Kirk.
Terrell
: Stia a sentire! Voi non... Voi non potete...
Khan
: Comandante... Comandante... Eh, eh, eh... Risparmi le forze, Comandante. Questa gente ha giurato di vivere e morire a mio comando duecento anni prima che lei fosse nato. Vuol dire che non le ha mai raccontato niente? Per divertire il suo Comandante? No? Non le ha mai raccontato come l'Enterprise catturò il Botany Bay che si era perso nello spazio nell'anno 1996, e mi abbandonò insieme all'equipaggio nel gelo subpolare?
Terrell
: Non ho mai conosciuto l'Ammiraglio Kirk.
Khan
: Ammiraglio? Ammiraglio... Ammiraglio... Non le ha mai raccontato che l'Ammiraglio Kirk mandò settanta di noi in esilio su questa brulla distesa di sabbia, con le sole provviste di questi container come sostentamento?
Chekov
: Sta mentendo! Su Ceti Alpha 5 c'era vita! Sta mentendo! Non siete stati abbandonati!
Khan
: Questo è Ceti Alpha 5! Ceti Alpha 6 esplose sei mesi dopo che fummo abbandonati qui. L'esplosione deviò l'orbita di questo pianeta, e tutto ciò che vi si trovava andò distrutto. L'Ammiraglio Kirk non si è mai interessato di conoscere la nostra fine. È stato solo il fatto che il mio intelletto derivava da un sistema di origine genetica che ci consentì di sopravvivere. Sulla Terra... ah... Duecento anni fa... io ero un principe, che comandava su milioni...
Chekov
: Il Comandante Kirk era il suo anfitrione. Lei ripagò la sua ospitalità cercando di rubargli la nave e di ucciderlo!
Khan
: Non vi aspettavate di trovarmi qui. Pensavate che questa fosse Ceti Alpha 6... Ah... Perché siete qui? Perché? Adesso permettetemi di presentarvi l'unica forma di vita indigena superstite di Ceti Alpha 5. Che ne pensate? Hanno ucciso venti dei miei uomini. Compresa la mia adorata moglie! Ah, non tutti in una volta, certo! E non istantaneamente, certo! Vedete, il loro piccolo entra nelle orecchie, e si incunea dentro la corteccia cerebrale. Questo ha l'effetto di rendere la vittima estremamente arrendevole... ai suggerimenti. In sèguito, crescendo, porta la follia... e la morte.
Chekov
: Khan! Non lo faccia!
Khan
: Questi sono i piccoli, naturalmente. Non del tutto... addomesticati.
Chekov
: Khan... il Comandante Kirk faceva solo il suo dovere.
Terrell
: No! No! No! Aaargh!
Chekov
: Aaargh!
Khan
: Così va meglio. Ora ditemi... perché siete qui, e ditemi dove posso trovare... James Kirk!
Dal film:
Star Trek 2 - L'ira di Khan
Scheda film e trama
Frasi del film
Kirk
: Ma non era morto?
Spock
: Mh?
Kirk
: Immagino che lei sia qui per sapere che voto di efficienza assegnerò ai suoi allievi, Spock.
Spock
: Sono comprensibilmente curioso, Ammiraglio.
Kirk
: Hanno distrutto la sala del simulatore, e anche lei del resto.
Spock
: Il test sulla Kobayashi Maru provoca spesso danni agli studenti e alle attrezzature. A quanto ricordo lei lo ha fatto tre volte questo test. La sua soluzione finale è stata diciamo... unica.
Kirk
: Infatti non era mai stata tentata. Oh, a proposito, grazie per il pensiero.
Spock
: Conosco la sua passione per le cose antiche.
Kirk
: Vicino nei giorni migliori,vicino nei giorni peggiori. È un allusione, Spock?
Spock
: Non a livello cosciente, Ammiraglio. Solo una, naturalmente: buon compleanno, e quindi, per i giorni migliori.
Intercom
: Comandante Spock! Comandante Spock! La navetta parte fra quindici minuti!
Kirk
: Dove andrà adesso?
Spock
: L'Enterprise. Devo esserci prima della sua ispezione. E lei?
Kirk
: A casa. Oh, Dottore, qual buon vento la porta in questo angolo di universo?
McCoy
: Guardati dai Romulani che portano doni. Tanti auguri, Jim.
Kirk
: Grazie. Birra Romulana... Ehi, Bones, lo sa che è illegale?
McCoy
: La usi esclusivamente con intenti terapeutici. Càpito spesso su una nave che ne ha una ricca riserva in Zona Neutrale. Non sia troppo zelante.
Kirk
: 22 83.
McCoy
: Beh, è roba che ha bisogno di tempo per fermentare.
Kirk
: Mh mh...
McCoy
: Qui, dia a me... Lei, apra questo.
Kirk
: Mi posso fidare? Cos'è, un afrodisiaco Klingoniano?
McCoy
: No...
Kirk
: Ah, Bones... Sono... incantevoli.
McCoy
: Per i pazienti della sua età di solito prescrivo Retinax 5.
Kirk
: Sono allergico al Retinax.
McCoy
: Lo so. Salute!
Kirk
: Cin cin!
McCoy
: Buon compleanno.
Kirk
: Io... non so cosa dire.
McCoy
: Beh, potrebbe dire grazie.
Kirk
: Grazie.
McCoy
: Insomma, Jim... Che
diavolo
le succede? Non è solo il compiere gli anni, qui sembra di stare al suo funerale.
Kirk
: Non tollero prediche, Bones.
McCoy
: Allora che
diavolo
vuole? Qui non è questione di età. La realtà è che lei è costretto a stare davanti a una console di computer, mentre vorrebbe essere fuori a galoppare tra le galassie.
Kirk
: Mi risparmi i suoi voli poetici, la prego, ognuno di noi ha il suo còmpito.
McCoy
: Balle! Lei si sta nascondendo... Si nasconde dietro le norme e i regolamenti.
Kirk
: Da chi mi nascondo?
McCoy
: Da sé stesso, Ammiraglio.
Kirk
: Non usi mezzi termini, Bones. Che cosa pensa veramente?
McCoy
: Jim... Io sono il suo Dottore... e sono suo amico. Riprenda il comando. Lo riprenda, prima di diventare parte di questa collezione. Prima di invecchiare veramente.
Dal film:
Star Trek 2 - L'ira di Khan
Scheda film e trama
Frasi del film
Ciascuno fa il suo interesse... Al giorno d'oggi l'interesse va prima della parentela...
‐ Perché dovrei averli tutti contro?... Non fo male a nessuno... Fo gli affari miei...
‐ Eh, caro don Gesualdo! ‐ scappò a dire infine il canonico. ‐ Gli affari vostri fanno a pugni con gli affari degli altri, che
diavolo
!... Apposta bisogna tirarli dalla vostra... Fra di loro si danno la mano... son tutti parenti... Voi siete l'estraneo... siete il nemico, che
diavolo
!
Giovanni Verga
Cit. da
Mastro-don Gesualdo
Frasi di Giovanni Verga
Ufficiale SS
: Non possiamo arrenderci senza combattere. Ce lo impone l'onore.
Schenck
: E in che modo vorrebbe difendere il suo onore?
Ufficiale SS
: Restiamo compatti qui e quando arrivo i russi gli scarichiamo addosso le nostre armi, ma tenendo l'ultimo colpo per noi.
Schenck
: Che cosa
diavolo
dice? Quindi uccidere e suicidarsi per preservare il nostro prestigio sarebbe l'unica via d'uscita che abbiamo?
Ufficiale SS
: Noi siamo ufficiali delle SS, non possiamo sopravvivere al Führer.
Dal film:
La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler
Scheda film e trama
Frasi del film
I Secondino
: Il tuo nome! Ehi, tu! Il tuo nome!
II Secondino
: Gomez e Fernandez.
I Secondino
: Avanti, presto! Il vostro nome!
Molina
: Luis Molina.
Valentin
: Valentin Arregui.
Molina
: Vuoi raderti? Beh, non intendevo le gambe. Che cosa ti succede?
Valentin
: Non capisco perché hanno interrotto il mio interrogatorio. È quasi una settimana.
Molina
: Perché non mi hanno dato per compagno quel meraviglioso protagonista biondo invece di un tipo come te?
Valentin
: Ma di che
diavolo
stai parlando?
Molina
: Hai paura a parlare di sesso?
Valentin
: Lo vuoi proprio sapere, Molina? Ti trovo noioso.
Molina
: Tesoro, tu non sai niente di me. Sai che sono frocio: bene, congratulazioni. Sai che ho corrotto un minore: bene, c'era stato in tv, lo hanno visto tutti.
Valentin
: Ti piacciono veramente quei nazisti biondi, non è vero?
Molina
: Bene, no, vedi, io odio la politica, ma... vado pazzo per i protagonisti. È così romantico, dovrebbero fucilarmi per questo?
Valentin
: I tuoi nazisti sono romantici più o meno come questo carceriere e la sua camera di tortura.
Molina
: Posso immaginarlo.
Valentin
: No. Tu non puoi.
Dal film:
Il bacio della donna ragno
Scheda film e trama
Frasi del film
Paul
: Allora. Sei pronto?
Auggie
: Pronto. Quando vuoi.
Paul
: Sono tutt'orecchie.
Auggie
: Mi ricordo quella volta che mi hai chiesto come ho iniziato a fare le foto. Beh, questa è la storia della mia prima macchina fotografica. Veramente, prima e unica. Mi segui fin qui?
Paul
: Parola per parola.
Auggie
: Dunque. Ecco come sono andate le cose. Okay. Era l'estate del '76, all'epoca del mio primo lavoro per Vinnie, l'estate del Bicentenario. Una mattina al negozio un ragazzo cominciò a rubare delle cose. Stava giù, alla scansia dei tascabili, e si infilava le riviste porno sotto la maglietta. Non l'ho visto sùbito, c'era gente intorno al bancone, ma come me ne sono accorto, ho iniziato a strillare. Lui è scappato come un coniglio, shhh! E quando sono uscito fuori dal bancone, aveva già le chiappe sulla Settima Strada. L'ho rincorso per circa un isolato, poi ho lasciato stare. Gli era caduta qualcosa mentre scappava. E... dato che non me la sentivo più di correre, l'ho raccolta, per vedere cosa fosse. Era il suo portafogli. Non c'erano soldi dentro, ma c'era la sua patente, e altre tre o quattro fotografie. Avrei potuto farlo arrestare, certo, c'era nome e indirizzo sulla patente, ma sai, mi dispiaceva. Era solo un teppistello. E una volta viste quelle foto nel portafogli, non ce l'ho più fatta ad essere veramente arrabbiato con lui. Roger Goodwin. Si chiamava così. In una di quelle foto, mi ricordo, stava in braccio alla madre.
In un'altra aveva un trofeo in mano, della scuola, e rideva, felice, come se avesse vinto alla lotteria. Proprio non me la sentivo. Un povero ragazzo di Brooklin. Non era una cosa grave. Tanto chi se ne importa di un paio di giornaletti porno? E così, mi sono tenuto il portafogli. Ehm... ogni volta che sentivo il bisogno di riportarglielo, io rimandavo, e non l'ho mai fatto. Finché arriva Natale, e io non ho niente da fare. Vinnie voleva invitarmi, ma la madre si era ammalata, e lui e la moglie erano corsi a Miami, all'ultimo minuto. Quindi me ne stavo a casa mia, quella mattina. Mi sentivo un po' solo. Quando l'occhio va sul portafogli di Roger Goodwin. Mi sono detto
: "che
diavolo
, perché non faccio qualcosa di buono? Mi infilo il cappotto e gli riporto il portafogli". Abitava dalle parti di Boerum Hill, nelle case popolari. Mi ricordo che faceva un freddo cane, quel giorno. Mi sono perso molte volte prima di trovarlo. Le case sono tutte uguali, laggiù. Giri nello stesso punto e credi di stare da un'altra parte.
Comunque, alla fine arrivo al palazzo che cercavo, alla casa che cercavo, e suono il campanello. Non succede niente. Penso che non ci sia nessuno. Suono di nuovo, per esserne sicuro. Ormai sto per andarmene; aspetto un altro po', e sento trafficare dietro la porta. E una voce di vecchia chiede
: "Chi è?". E io dico: "Sto cercando Roger Goodwin". "Sei tu, Roger?", mi dice. E dà quindici mandate per aprire la porta. Avrà avuto almeno 80 anni, se non addirittura 90! E la prima cosa che noto di lei è che è cieca. "Lo sapevo che saresti venuto, Roger", dice. "Lo sapevo che non avresti dimenticato nonna Ethel a Natale". E poi apre le braccia, e mi si avvicina per abbracciarmi. Non ho tempo per riflettere, capisci? Devo dire qualcosa in fretta. E prima che realizzo ciò che sta accadendo, le parole mi escono dalla bocca. "Proprio così, nonna Ethel", dissi, "sono tornato a trovarti per Natale". Non mi chiedere perché l'ho detto. Non ne ho la minima idea. Mi è uscito così.
D'improvviso la signora comincia ad abbracciarmi, davanti alla porta, e anch'io l'abbraccio. Era come se tutti e due avessimo deciso di giocare questo gioco senza doverne stabilire le regole. Sapeva benissimo che non ero il nipote. Era vecchia e debole, ma non così andata da non saper distinguere un perfetto sconosciuto ad uno di famiglia. Fu felice di fare come se fosse vero. E dato che non avevo di meglio da fare, fui contento di assecondarla. Insomma, entrammo in casa e passammo la giornata insieme, e quando mi chiedeva quello che facevo, io le mentivo. Le raccontai che avevo trovato lavoro in una tabaccheria, le dissi che stavo per sposarmi, inventai centinaia di storie, e lei faceva finta di credere a ogni cosa. "Ma bene, Roger", diceva, muovendo il capo e sorridendo, "ho sempre saputo che ti sarebbe andata bene". Mah. Dopo un po', cominciai ad avere fame, e siccome in casa non c'era niente da mangiare, andai a cercare un negozio lì vicino, e tornai su carico di roba. Pollo arrosto, zuppa di verdure, patate bollite, insomma un mucchio di roba.
Nonna Ethel aveva un paio di bottiglie nascoste in camera da letto, eh, eh, eh! E così fra tutti e due riuscimmo a mettere su una discreta cena di Natale. Eravamo tutti e due un po' brilli, mi ricordo, e dopo pranzo andammo a metterci di là, nel soggiorno, dove si stava seduti più comodi. Dovevo fare pipì, così a un certo punto ho chiesto scusa e sono andato al bagno, in fondo al corridoio. E qui la cosa prende un'altra piega. Era già stato stravagante giocare al nipote di nonna Ethel, ma quello che feci poi fu decisamente folle, e non me lo sono mai perdonato da allora. Entro nel bagno, e accatastate contro il muro vicino alla doccia, vedo una pila di sei o sette macchine fotografiche, del tutto nuove.
Macchinette trentacinque millimetri, ancora nella scatola. Non avevo mai scattato una foto in vita mia, e tantomeno avevo mai rubato. Ma come vidi quella pila di macchinette abbandonate nel bagno, decisi che ne volevo una tutta per me. Una come quelle. E senza pensarci un istante, ne prendo una, me la metto sotto il braccio, apro la porta del bagno e torno nel soggiorno. Non ci ho messo più di tre minuti, ma nel frattempo nonna Ethel si era addormentata. Troppo Chianti, immagino. Andai in cucina, a lavare i piatti, e in mezzo a quel fracasso lei dormiva come una bambina. Non c'era motivo di disturbarla, quindi decisi di andarmene. Non potei lasciarle neanche un biglietto di saluto, dato che era cieca. Me ne andai e basta. Misi il portafogli del nipote sul tavolo. Ripresi la macchinetta e lasciai l'appartamento. Fine della storia.
Paul
: L'hai più rivista? Sei mai tornato a trovarla?
Auggie
: Una volta, tre o quattro mesi dopo. Io stavo malissimo per il furto della macchinetta, non l'avevo neanche usata. Finalmente decisi di riportarla, ma nonna Ethel lì non c'era più. Qualcun altro viveva in quell'appartamento, e non sapeva dove fosse finita.
Paul
: Probabilmente era morta.
Auggie
: Sì, probabilmente.
Paul
: Il che vuol dire che ha passato il suo ultimo Natale con te.
Auggie
: Forse sì. Non ci avevo mai pensato.
Paul
: È stata una buona azione, Auggie. Hai fatto una bella cosa per lei.
Auggie
: Le ho mentito, le ho rubato un oggetto, e tu la chiami una buona azione?
Paul
: Beh, l'hai fatta felice. La macchinetta era sicuramente... rubata, non l'hai tolta al... al proprietario.
Auggie
: Qualsiasi cosa nel nome dell'arte, eh?
Paul
: No, non è proprio così. In fondo ne hai fatto un buon uso.
Auggie
: E tu ora hai la tua storia di Natale, no?
Paul
: Sì, immagino di sì. Il raccontare è un vero talento, Auggie. Per fare una bella storia devi sapere quali bottoni spingere. Tu sei al pari dei maestri.
Auggie
: Che vuoi dire?
Paul
: Voglio dire che è una bella storia.
Auggie
: Cazzo, se non confidi i tuoi segreti agli amici, allora che amico sei?
Paul
: Giusto. Non varrebbe la pena di vivere altrimenti, no? "Il racconto di Natale di Auggie Wren", scritto da Paul Benjamin.
Dal film:
Smoke
Scheda film e trama
Frasi del film
Auggie
: È uno scrittore. Abita da queste parti.
Tommy
: Scrittore o più che altro sottoscrittore?
Auggie
: Ma che divertente! Qualche volta penso che dovresti farti vedere da un dottore. Sai, una bella terapia, qualcosa per riempire i buchi che hai in testa.
Jerry
: Oh, oh, oh, oh!
Tommy
: Era una battuta, Auggie.
Auggie
: È un romanziere. Paul Benjamin. Mai sentito? Ah, già, domanda stupida. L'unica cosa che leggete sono i risultati delle corse e le pagine sportive del Post. Ha pubblicato quattro libri. Ultimamente però niente.
Dennis
: E come mai? Gli son volate via le idee?
Auggie
: Gli è volata via la fortuna. Vi ricordate la rapina qui, nella Settima Strada?
Tommy
: Sì.
Dennis
: Qualche anno fa.
Jerry
: Quella alla banca, no? Quando spararono in strada all'impazzata.
Auggie
: Morirono quattro persone, e una di quelle era la moglie di Paul.
Jerry
: Oh, cavolo!
Tommy
: Accidenti.
Auggie
: Quel poveraccio non è più stato lo stesso. Combinazione, lei era passata di qui poco prima, per comprargli i soliti sigari. Una gran brava signora. Era incinta di quattro o cinque mesi, il che vuol dire che con lei uccisero anche il bambino.
Jerry
: Oooh...
Tommy
: Eh, una bella giornata da cancellare.
Auggie
: Da cancellare, sì. Sapete, a volte penso che se quel giorno non mi avesse dato i soldi contati, o se magari il negozio fosse stato un po' più pieno, forse ci avrebbe messo di più ad uscire di qui, e non sarebbe andata incontro a quella pallottola. Sarebbe ancora viva, e il bambino sarebbe nato. Ehi! Che
diavolo
stai facendo, ragazzino? Brutto figlio...
Jimmy Rose
: Eh, eh, eh!
Dal film:
Smoke
Scheda film e trama
Frasi del film
La signorina di Kerkabon, spaventata, rinunciava più che mai a ogni speranza di vedere il nipote suddiacono, e diceva piangendo che questi aveva il
diavolo
in corpo da quando era stato battezzato.
Voltaire
Cit. da
L'ingenuo
Frasi di Voltaire
ABRAMO
Abramo è uno di quei nomi celebri nell'Asia Minore e in Arabia, come Thoth presso gli Egiziani, l'antico Zarathustra in Persia, Ercole in Grecia, Orfeo nella Tracia, Odino presso i popoli nordici e tanti altri noti più o meno per la loro fama che per una storia incontestata. Intendo qui la storia profana, in quanto nei confronti di quella del popolo ebraico, nostro maestro e nemico, per il quale sentiamo fiducia e odio, essendo stata visibilmente scritta dallo Spirito Santo in persona, nutriamo i sentimenti che dobbiamo nutrire. Ci riferiamo soltanto agli Arabi, che si vantano di discendere da Abramo per via di Ismaele e credono che quel patriarca abbia fondato la Mecca e sia morto in questa città. Il fatto è che la stirpe di Ismaele è stata favorita da Dio in misura infinitamente maggiore della stirpe di Giacobbe. L'una e l'altra, a dire il vero, hanno generato dei ladroni; ma i ladroni arabi sono stati prodigiosamente superiori a quelli ebrei: I discendenti di Giacobbe conquistarono una regione di assai modeste proporzioni, che poi perdettero; i discendenti di Ismaele conquistarono parte dell'Asia, dell'Europa e dell'Africa, fondarono un impero più vasto di quello dei Romani e scacciarono gli Ebrei dale loro caverne, che chiamavano la terra promessa. A giudicare le cose solo in base agli esempi delle nostre storie moderne, sarebbe piuttosto improbabile che Abramo fosse stato il progenitore di popoli così diversi; ci dicono che era nato in Caldea e che era figlio di un povero vasaio, che si guadagnava la vita costruendo piccoli idoli di terra. Non è verosimile che il figlio di quel vasaio sia andato a fondare la Mecca a trecento leghe di distanza, sotto il tropico, attraversando deserti impraticabili. Se fu un conquistatore, puntò senza dubbio sul bel paese dell'Assiria; se invece fu soltanto un povero
diavolo
, come ci viene raffigurato, non ha fondato regni fuori dalla sua patria.
Voltaire
Cit. da
Dizionario Filosofico, 1966 ‐ Incipit
Frasi di Voltaire
Viveva in quei pressi un derviscio famosissimo, che aveva fama d'essere il maggior filosofo di Turchia. Andarono a consultarlo. Pangloss prese la parola, e disse: "Maestro, siam venuti a pregarvi che ci spieghiate perché sia stato creato un animale così bizzarro com'è l'uomo."
"Ma di che ti vai a impicciare?" disse il derviscio; "che te ne importa?"
"Ma, padre mio reverendo," osservò Candido, "v'è pur nel mondo una quantità spaventosa di mali."
"E che
diavolo
importano," rispose il derviscio, "i mali ed i beni? Quando Sua Altezza spedisce una nave in Egitto, si da ella forse pensiero se i topi che sono nella stiva stanno comodi o no?"
"E allora che dobbiamo fare?" domandò Pangloss.
"Tacere", rispose il derviscio.
"Io m'ero illuso" riprese Pangloss, "di poter ragionare un pochino con voi delle cause e degli effetti, del migliore dei mondi possibili, dell'origine del male, della natura dell'anima e dell'armonia prestabilita."
A questo il derviscio sbatté loro l'uscio in faccia.
Voltaire
Cit. da
Candido
Frasi di Voltaire
Cari posteri, se non siete diventati più giusti, più pacifici e in genere più razionali di quanto siamo (o eravamo) noi ‐ allora andate al
diavolo
!
Albert Einstein
Cit. da
Il lato umano
Frasi di Albert Einstein
Dan
: Ho il presentimento che se ci dirigiamo a est, troveremo i gamberi. Perciò gira a sinistra. Gira a sinistra!
Forrest
: Da che parte?
Dan
: Laggù! Sono da quella parte! Mettiti al timone e gira a sinistra!
Forrest
: Okay!
Dan
: Gump, ma che fai? Gira a sinistra! A sinistra! È laggiù che troveremo quei gamberi, ragazzo mio! Ah, ah, ah! È laggiù che li troveremo.
Forrest
: Ancora niente gamberi, tenente Dan.
Dan
: E va bene, mi sono sbagliato.
Forrest
: Ma come faremo a trovare i gamberi?
Dan
: Beh, magari ti conviene andare a pregare Dio.
Forrest
: Così andai in chiesa tutte le domeniche. A volte veniva anche il tenente Dan, anche se lasciava a me le preghiere, credo. Niente gamberi.
Dan
: Dove
diavolo
sta questo tuo Dio?
Forrest
: Strano! Mentre il tenente Dan diceva così, proprio allora Dio si fece vivo.
Dan
: Non affonderai mai questa barca! Ah, ah, ah, ah! Uuuh!
Forrest
: Ora, io ero spaventato, ma il tenente Dan era impazzito!
Dan
: Fatti sotto! E questa la chiami una tempesta? Soffia, brutto figlio di puttana! Soffia! Ora siamo arrivati alla resa dei conti! Tu e io! Guarda, sono qui! Vieni a prendermi! Ah, ah, ah, ah! Non affonderai mai questa barca! Ah, ah, ah, ah!
Dal film:
Forrest Gump
Scheda film e trama
Frasi del film
Dick Clark
: Ci troviamo nei pressi della 45ma strada di New York, siamo all'Uno dell'Astor Plaza. Questo è il posto del vecchio Hotel Astor, e...
Dan
: Che
diavolo
c'è a Bayou La Batre?
Forrest
: Barche per gamberi.
Dan
: Barche per gamberi? A chi gliene frega un cazzo delle barche per gamberi?
Forrest
: Non appena avrò i soldi mi comprerò una barca per gamberi. Ho fatto una promessa a Bubba in Vietnam: non appena finiva la guerra, diventavamo soci. Lui era il capitano della barca, e io il suo primo ufficiale. Ma ora lui è morto, e questo vuol dire che sarò io il capitano.
Dan
: Capitano di una barca per gamberi?
Forrest
: Sì, signore. Una promessa è una promessa, tenente Dan.
Dan
: Ah, ah, ah, ah! Avanti, sentite questa, ah, ah, ah, ah! Il militare Gump, qui, diventerà il capitano di una barca per gamberi. Ah, ah, ah, ah! Beh, sai che ti dico, Robinson? Il giorno che sarai capitano di una barca per gamberi io verrò a farti da primo ufficiale. Ah, ah, ah!
Forrest
: Okay.
Dan
: Se mai tu diventi capitano di una barca, quel giorno io divento astronauta! Ah, ah, ah!
Lenore
: Danny, di cosa ti stai lamentando?
Carla
: Come stai, tesoro?
Lenore
: Che ruote infuocate! Chi è il tuo amico?
Forrest
: Mi chiamo Forrest. Forrest Gump.
Dan
: Queste sono Carla Sa-darla e Lenore Tutta-un-bollore. Ah, ah, ah, ah!
Carla
: Dov'eri finito, piccioncino? Non ti si vede molto in giro, sai? Dovevi essere qui a Natale, perchè Tommy ha dato da bere gratis e ha offerto a tutti un panino col tacchino.
Dan
: Bene, bene, bene, avevo compagnia.
Lenore
: Ehi! Ehi! Ma noi ci siamo appena state! Quella è Times Square. Non è fantastico il capodanno? Si ricomincia tutto dall'inizio.
Carla
: Ehi, Lenore!
Lenore
: Capita a tutti una seconda occasione.
Forrest
: È strano, ma in mezzo a tutto quel divertimento, cominciai a pensare a Jenny. Chissà come stava passando la notte di capodanno in California.
Folla
: Nove, otto, sette, sei, cinque, quattro, tre, due, uno! Buon Anno!
Forrest
: Felice Anno Nuovo, tenente Dan!
Lenore
: Ehi, sei stupido o che, dimmi? Ma che problemi hai? Che problemi ha quello? Per caso hai perso il pisello in guerra o che altro?
Carla
: È stupido il tuo amico o che?
Dan
: Che cos'hai detto?
Carla
: Ho detto: è stupido il tuo amico o che?
Dan
: Ehi! Non devi più chiamarlo stupido!
Carla
: Ehi, non mi spingere!
Lenore
: Ehi, non la spingere!
Dan
: E tu sta' zitta! Non lo devi chiamare mai più stupido!
Carla
: Dai, piccolo, perchè mi tratti così?
Lenore
: Uno storpio, uno stupido storpio!
Dan
: E prendete i vostri maledetti vestiti! Fuori dalle palle ho detto!
Lenore
: Dovresti stare in uno spettacolo da baraccone.
Dan
: Avanti! Fuori di qui! Fuori di qui!
Carla
: Mi fai pena!
Lenore
: Sei un fallito! Fenomeno da circo!
Dan
: No!
Forrest
: Scusi se ho guastato la sua festa di fine d'anno, tenente Dan. Quella sapeva di sigaretta. Il tenente Dan aveva capito che ci sono cose che non si possono cambiare. Lui non voleva essere chiamato storpio, così come io non volevo essere chiamato stupido.
Dan
: Felice anno nuovo, Gump.
Dal film:
Forrest Gump
Scheda film e trama
Frasi del film
Forrest
: Due settimane dopo, lasciai il Vietnam.
Cronista
: La cerimonia ha preso l'avvio con un franco discorso del presidente riguardo ad un ulteriore intensificazione della guerra in Vietnam. Il presidente Johnson ha conferito quattro Medaglie d'Onore a uomini di ciascuna delle Forze Armate.
Lyndon B. Johnson
: L'America ha un debito di gratitudine con te, figliolo. Mi hanno detto che sei stato ferito. Dove ti hanno colpito?
Forrest
: Nel posteriore, signore.
Johnson
: Dev'essere uno spettacolo. Sarei curioso di vederlo. Ah, ah, ah, ah, ah! Perbacco, figliolo!
Forrest
: E dopo, mamma se ne andò in albergo a sdraiarsi un po', così io mi misi a passeggiare per vedere la capitale della nostra Nazione.
Isabel
: Ho qui i veterani. Che ci devo fare con loro?
Hilary
: Come mai sei venuta così tardi? È mezz'ora che ti stiamo aspettando! Metti subito tutti in fila, hai capito?
Forrest
: Per fortuna che mamma riposava, perchè le strade erano piene zeppe di persone che guardavano tutte le statue e i monumenti. Alcune persone poi strillavano e spingevano.
Hilary
: Avanti, coraggio, mettiti in fila. Bene. E ora seguitemi! Forza! Diamoci da fare!
Forrest
: Dovunque andavo dovevo mettermi in fila.
Isabel
: Forza, seguitemi!
Hilary
: Tutti in fila, per favore, ragazzi! Muoversi, muoversi! Resta qui.
Veterano
: Lo sai? Sei un brav'uomo se fai questa cosa. Bravo!
Forrest
: Okay.
Abbie Hoffman
: ... un fottuto impostore che sta alla Casa Bianca! Johnson, non ti seguiremo mai più! Mai più!
Forrest
: C'era un uomo che faceva una chiacchieratina. E non so perché, per camicia aveva una bandiera americana.
Hoffman
: E adesso farò venire qui sopra i soldati che vi parleranno della guerra...
Forrest
: E gli piaceva tanto usare quella parolaccia che comincia per "F". "F" questo, "F" quello... E quando usava quella parolaccia che comincia per "F", la gente, non so perché, beh, applaudiva sempre.
Hoffman
: ... questi ragazzi dovranno dire a Johnson dove se la deve ficcare la sua fottuta guerra! Ehi! Ehi! Ehi! Ehi, amico! Vieni quassù, bello!
Hillary
: Forza, forza! Avanti, tu, sali! Avanti. Su, muoversi, muoversi, muoversi!
Spettatrice
: Vai, amico, parla.
Hoffman
: Parlaci un po' della guerra, amico.
Forrest
: La guerra nel Vietnam?
Hoffman
: La guerra nel Viet-fottuto-nam! Sì!
I Spettatore
: Voce!
II Spettatore
: Mai più il Vietnam!
Forrest
: Beh... C'era solo una cosa che potevo dire sulla guerra nel Vietnam. C'è solo una cosa che posso dire sulla guerra nel Vietnam. Nel Vietnam il tuo...
I Spettatrice
: Microfono!
II Spettatrice
: Voce!
Hillary
: Te lo spacco sulla testa, brutto porco schifoso!
Isabel
: Ma che cazzo ha combinato?
I Spettatore
: Non si sente niente!
II Spettatore
: Più forte!
I Spettatrice
: Microfono!
II Spettatrice
: Voce!
Hillary
: Questo... Questo qua! Dammelo! Ci siamo!
Forrest
: E non ho altro da dire su questa faccenda.
Hoffman
: Sei stato grande, amico. Hai detto tutto. Come ti chiami, amico?
Forrest
: Mi chiamo Forrest. Forrest Gump.
Hoffman
: Forrest Gump.
Folla
: Gump!
Jenny
: Forrest! Forrest!
Forrest
: Jenny!
Jenny
: Forrest! Ehi!
Forrest
: Fu il momento più felice della mia vita. Jenny e io eravamo di nuovo come pane e burro. Mi portò in giro e mi presentò anche dei suoi nuovi amici.
Ruben
: Tira questa tenda, bello! E sposta il tuo culo bianco lontano dalla finestra. Non lo sai che siamo in guerra qui?
Jenny
: Ehi, senti! È a posto! È a posto! È uno di noi.
Masai
: Te lo dico io chi siamo noi.
Wesley
: Dove
diavolo
sei stata?
Jenny
: Per caso ho incontrato un mio amico, lui. Non immaginavo che mi stessi aspettando. Credevo che...
Masai
: Il nostro scopo è di proteggere i nostri leader di colore dall'attacco razzista di quei maiali che vogliono brutalizzare i nostri leader neri, violentare le nostre donne, e distruggere le nostre comunità nere.
Wesley
: Chi è l'ammazzabambini?
Jenny
: È quel mio caro amico di cui ti ho parlato. Forrest Gump. Forrest, questo è Wesley. Viviamo insieme a Berkeley, lui è il presidente della sezione universitaria degli studenti di sinistra.
Masai
: E ti voglio dire un'altra cosa.
Wesley
: Ti devo parlare.
Jenny
: Sì, ma aspetta un minuto.
Wesley
: No, adesso, maledizione!
Masai
: Noi siamo qui per offrire protezione e aiuto a quelli che hanno bisogno del nostro aiuto, perchè noi, le Pantere Nere, siamo contro la guerra nel Vietnam. Sì, siamo contro ogni guerra in cui i soldati neri vengono mandati al fronte a crepare per un paese che li odia.
Wesley
: Allora?
Masai
: Sì, siamo contro ogni guerra in cui i soldati neri vanno a combattere e vengono brutalizzati e uccisi nelle loro comunità mentre di notte dormono nei loro letti. Sì, siamo contro tutte queste azioni razziste e imperialiste dei bianchi...
Jenny
: Smettila! Smettila! Forrest! Basta! Basta!
Wesley
: Oddio... Non avrei mai dovuto portarti qui. Avrei dovuto saperlo che avresti fatto soltanto puttanate!
Forrest
: Non dovrebbe picchiarti quello, Jenny.
Jenny
: Andiamo, Forrest.
Forrest
: Scusate se ho rovinato la vostra festa della Pantera Nera.
Jenny
: Quando fa così gli viene senza volerlo, davvero.
Forrest
: Io non ti farei mai del male, Jenny.
Jenny
: Questo lo so bene, Forrest.
Forrest
: Volevo essere il tuo... fidanzato.
Jenny
: Quest'uniforme è da sballo, Forrest. Ti fa bellissimo. Sul serio.
Forrest
: Sai una cosa?
Jenny
: Cosa?
Forrest
: Sono contento che stiamo insieme nella nostra capitale.
Jenny
: Anch'io, Forrest.
Forrest
: Andammo in giro tutta la notte, Jenny e io...
Jenny
: Devo dirti un sacco di cose. È incredibile cosa mi è successo...
Forrest
: ... parlando soltanto. Mi raccontò di tutti i viaggi che aveva fatto e di come aveva scoperto il modo di allargare la sua mente e di imparare a vivere in armonia, che deve stare da qualche parte verso ovest, perchè lei andò a finire in California.
Hippie
: Ehi. Qualcuno vuol venire a San Francisco?
Jenny
: Ci vengo io.
Hippie
: Sarà uno schianto!
Forrest
: Fu una notte davvero speciale per noi due. Per me poteva non finire mai. Non te ne andare, Jenny.
Jenny
: È necessario, Forrest.
Wesley
: Jenny? Le cose ci sono sfuggite di mano. È solo questa guerra e quel bugiardo figlio di puttana di Johnson... Non ti farei mai del male. Lo sai questo.
Forrest
: Sai cosa penso io? Penso che ora è meglio se torni a Greenbow, in Alabama!
Jenny
: Forrest, abbiamo una vita diversa noi due.
Forrest
: Questa tu la devi tenere.
Jenny
: Forrest, io non la posso accettare.
Forrest
: L'ho avuta solo facendo quello che mi hai detto di fare.
Jenny
: Perchè sei così buono con me?
Forrest
: Sei la mia ragazza.
Jenny
: Sarò sempre la tua ragazza.
Forrest
: E tutt'a un tratto se n'era andata. Via di nuovo dalla mia vita.
Dal film:
Forrest Gump
Scheda film e trama
Frasi del film
Signora Gump
: Oh... Torna sano e salvo. Intesi?
Soldato
: Forza, vai!
Forrest
: Ora, ci avevano detto che il Vietnam era molto diverso dagli Stati Uniti d'America. Tranne che per i barattoli di birra e la grigliata, era vero.
Soldato
: Vai forte, amico!
Bubba
: Queste acque sono zeppe di gamberi! Mi hanno detto che i Vietnamiti li pescano alla grande! Sai, dopo che avremo vinto la guerra, e ci saremo presi tutto, possiamo chiamare i pescatori americani a pescare qui. Non faremo che pescare gamberi, tanti di quei gamberi da non crederci.
Soldati
: Aiutatemi a scaricare i sacchi. Sì.
Tenente Dan Taylor
: Ecco i nuovi arrivi del cazzo.
Forrest e Bubba
: Buongiorno, signore.
Dan
: Ehi, tenete giù quelle mani. Non fatemi il saluto. Ci sono cecchini sparsi in tutta la zona che si divertono a freddare gli ufficiali. Sono il tenente Dan Taylor. Benvenuti al Quarto Plotone. Che hai fatto al labbro?
Bubba
: Sono nato con le gengive grosse, signore.
Dan
: Ti conviene ripiegarlo. Ti si impiglia nel filo delle trappole. Da che parte del mondo venite?
Forrest e Bubba
: Dall'Alabama, signore!
Dan
: Siete gemelli?
Forrest
: No. Non siamo parenti, signore.
Dan
: Sentite, è molto semplice qui. Se mi state incollati e imparate da quelli che si trovano qui da un pezzo, ve la caverete. Nella nostra dotazione c'è una cosa che può segnare la differenza tra un soldato vivo e uno morto: i calzini. Fondo rinforzato, verde grigiastro. Cercate di tenere i piedi asciutti. E in perlustrazione ricordate di cambiarvi i calzini ogni volta che ci fermiamo. Il Mekong è capace di strapparvi i piedi dalle gambe. Sergente Sims, porca puttana, dove sono le imbracature che ti avevo chiesto di ordinare?
Sergente Sims
: Le ho messe tra le richieste al comando...
Dan
: Sì, sì, sì, beh, richiama quei figli di buona donna...
Forrest
: Il tenente Dan sì che era bravo. Era lui il mio tenente, che fortuna per me. Viene da una lunga e gloriosa tradizione militare. Qualcuno della sua famiglia aveva combattuto ed era morto in ogni singola guerra americana.
Dan
: Pigliali a calci nel sedere.
Sims
: Agli ordini, tenente.
Dan
: Datti da fare!
Forrest
: Gli toccava essere all'altezza di un sacco di cose.
Dan
: Così voi due venite dall'Arkansas, eh? Bene. Ci sono passato. Little Rock è una bella città. Ora, posate i vostri arnesi, andate dal sergente del plotone ed equipaggiatevi per la battaglia. Se poi avete fame, lì abbiamo delle bistecche sul fuoco. Ci sono due ordini precisi in questo plotone. Uno, state attenti ai vostri piedi. Due, cercate di non fare niente di stupido, tipo farvi ammazzare.
Forrest
: Spero veramente di non deluderlo. Mi capitò di vedere molta campagna. Facevamo delle lunghissime camminate. E stavamo sempre a cercare un tizio di nome Charlie.
Dan
: Alt!
Sims
: Colonna, alt!
Forrest
: Non sempre era divertente. Il tenente Dan sentiva sempre delle strane cose che venivano da un sasso, una traccia, o un sentiero, perciò ci diceva: "A terra! State zitti!".
Dan
: A terra! State zitti!
Forrest
: E così facevamo. Ora, io non è che sono un pozzo di scienza, ma credo che a questa guerra hanno preso parte alcuni dei migliori giovani d'America. C'era Dallas, di Phoenix. Cleveland, lui era di Detroit.
Cleveland
: Ehi, Tex. Senti, Tex. Amico, che
diavolo
succede?
Forrest
: E Tex e... era... Non mi ricordo di dov'era Tex.
Dan
: Ah, niente. Quarto plotone, in piedi. Ci sono ancora dieci chilometri per arrivare a quel fiume. Muovetevi! Forza, muovetevi! Cercate di sembrare svegli! Allungate il passo! Allungate il passo, avanti!
Forrest
: La cosa bella del Vietnam è che c'era sempre un posto dove andare.
Dan
: Sparate in quel buco! Gump, controlla quel buco.
Forrest
: E c'era sempre una cosa da fare.
Dan
: Pronti all'attacco!
Sims
: Sparpagliatevi! Copritegli le spalle!
Forrest
: Un giorno cominciò a piovere, e non la smise più, per quattro mesi. Siamo stati sotto le piogge di tutti i tipi. Quella fina fina che ti punge, e quella grossa grossa che ti ammacca. La pioggia che scorreva giù di lato, e a volte la pioggia che veniva anche dritta dritta da sotto. Accidenti, pioveva anche di notte.
Bubba
: Ciao, Forrest.
Forrest
: Ciao, Bubba.
Bubba
: Facciamo che io mi appoggio contro la tua schiena e tu contro la mia. In questo modo non ci tocca dormire con la testa nel fango. Sai perchè la nostra società funziona, Forrest? Perchè ognuno si prende cura dell'altro, come fratelli o cose del genere. Ehi, Forrest, c'è una cosa cui ho pensato. E ho una domanda molto importante da farti. Che ne dici di entrare nel commercio dei gamberi con me?
Forrest
: Okay.
Bubba
: Amico, sai una cosa? Io ho già calcolato tutto. Con tot chili di gamberi ci paghiamo la barca. Con tot chili la nafta. Viviamo direttamente sulla barca, non paghiamo l'affitto. Io sarò il capitano. Possiamo cavarcela da soli, dividiamo ogni cosa a metà, amico, parlo di cinquanta e cinquanta. E poi, Forrest, ti mangi i gamberi gratis.
Forrest
: Questa è una grande idea. Bubba aveva avuto una grande idea. Scrissi perfino a Jenny, e le raccontai tutto. Le mandavo lettere. Non tutti i giorni, ma quasi. Le dicevo quello che facevo e le chiedevo quello che faceva lei. E le dicevo che pensavo sempre a lei. E che avevo una gran voglia di ricevere una sua lettera non appena trovava un momentino per scrivermi. Aggiungevo sempre che stavo bene, e poi firmavo ogni lettera "Con affetto, Forrest Gump". Un giorno, stavamo camminando come al solito, e poi, tutt'un tratto, qualcuno chiuse il rubinetto della pioggia, e uscì il sole.
Dan
: Riparatevi! Riparatevi! Maledizione, portate qui la 60! Portate la mitragliatrice, cazzo!
Bubba
: Forrest, stai bene?
Dan
: Fortebraccio! Fortebraccio, Fortebraccio, qui Lima 6! Ci stanno attaccando!
Bubba
: C'è un uomo ferito!
Dan
: Fortebraccio, qui Lima 6, passo! Ricevuto, Fortebraccio! Avvisiamo che ci sparano addosso dalla linea degli alberi al punto Blue 2, con granate e colpi di mortaio!
Soldato
: La mitragliatrice! La mitragliatrice si è inceppata! È bollente!
Dan
: Porca puttana, Mac! Prendi quella cazzo di mitragliatrice e puntala contro gli alberi! Stiamo subendo perdite pesanti! Lima 6 ripiega sulla linea blu. Lima 6 è finita! Ripiegare!
Bubba
: Corri! Corri, Forrest!
Sims
: Ripiegare!
Bubba
: Forrest! Corri, amico! Corri!
Dan
: Ripiega, Gump! Corri, maledizione! Corri!
Forrest
: Io correvo, e correvo, proprio come Jenny mi aveva detto di fare. Corsi così lontano e così veloce che presto mi ritrovai da solo, che non è una bella cosa. Bubba! Bubba era il mio migliore amico. Dovevo essere certo che stava bene. Bubba! E mentre tornavo per cercare Bubba, beh, c'era un altro ragazzo che stava per terra. Tex. Ah, okay. Non potevo lasciarlo là tutto solo, impaurito com'era, così me lo caricai e me lo portai via. E ogni volta che tornavo per cercare Bubba, c'era qualcun altro diceva, "Aiutami, Forrest, aiutami!".
Soldato
: Sta' calmo, amico. Sta' giù. Te la caverai! Te la caverai!
Forrest
: Cominciai ad avere paura di non ritrovare più Bubba.
Fortebraccio
: ... siete vicini alla zona di pericolo, passo.
Dan
: Ricevuto, Fortebraccio! Lo so che ci troviamo nella zona di pericolo! Ci sono i Charlie tutt'intorno, devo avere subito quei mezzi veloci, passo.
Fortebraccio
: Lima 6, vogliamo...
Forrest
: Tenente Dan, Coleman è morto!
Dan
: Lo so che è morto! Tutto il mio maledetto plotone è stato spazzato via!
Fortebraccio
: Lima 6, Lima 6, qual è la situazione, passo.
Dan
: Maledizione! Che stai facendo? Lasciami qui! Vattene via! Lasciami qui! Vattene!
Fortebraccio
: Lima 6, qui Fortebraccio. Mi sentite? Passo.
Dan
: Perdio, ti ho detto di lasciarmi qui, porca puttana!
Fortebraccio
: Lima 6, Lima 6, Lima 6, i mezzi veloci stanno per arrivare, passo.
Forrest
: Poi qualcosa saltò fuori e mi morse. Aaah! Qualcosa mi ha morso!
Dan
: Aaah! Maledetti Vietcong figli di puttana! Non posso lasciare il plotone! Ti ho detto di mollarmi qui, Gump. Lasciami perdere, tu pensa a salvarti! Hai sentito quello che ti ho detto? Porca puttana, mettimi giù! Porta il tuo culo lontano da qui. Non ti ho chiesto di tirarmi fuori di lì, che Dio ti stramaledica! E adesso dove credi di andare?
Forrest
: A prendere Bubba.
Dan
: Ho richiesto un'incursione aerea. Distruggeranno col napalm l'intera zona. Gump, resta qui, maledizione! Questo è un ordine!
Forrest
: Devo andare a trovare Bubba!
Bubba
: Forrest.
Forrest
: Bubba?
Bubba
: Sto bene, Forrest. Sto bene. Oh...
Forrest
: Bubba, no.
Bubba
: No... Me la caverò.
Forrest
: Andiamo. Su, andiamo. Vieni qui.
Bubba
: Sto bene, Forrest. Sto bene...
Dan
: Mettetevelo in quel posto con una bella fiammata!
Forrest
: Non sapevo che era l'ultima volta che io e Bubba ci parlavamo, se no trovavo qualcosa di meglio da dire. Ehi, Bubba.
Bubba
: Ehi, Forrest. Forrest, perchè è successo?
Forrest
: Ti hanno sparato. Poi Bubba disse una cosa che non dimenticherò mai.
Bubba
: Voglio tornare a casa.
Forrest
: Bubba era il mio migliore buono amico. E anche io lo so che non è una cosa che uno trova dietro l'angolo. Bubba doveva diventare il capitano di una barca per gamberi, ma invece morì lì, vicino a quel fiume, in Vietnam. È tutto quello che ho da dire su questa faccenda.
Dal film:
Forrest Gump
Scheda film e trama
Frasi del film
Infermiera
: È il mio autobus questo.
Forrest
: È il numero nove?
Infermiera
: No, il numero quattro.
Forrest
: Mi ha fatto piacere parlare con lei!
Donna
: Me lo ricordo quando è successo. Quando Wallace fu ferito. Io stavo all'università.
Era un'Università per ragazze o per ragazzi e ragazze insieme?
Donna
: La mia era mista.
Forrest
: Perché Jenny era andata in una dove io non potevo. Quella era per ragazze soltanto. Ma andavo a trovarla ogni occasione.
Jenny
: Ahi! Fa male. Forrest! Forrest! Forrest, smettila! Smettila! Ma che cosa vuoi?
Forrest
: Lui... ti stava facendo male!
Jenny
: No, non è vero!
Billy
: E questo chi è?
Jenny
: Mettiti lì!
Billy
: Mi dici chi è? Ma che
diavolo
...
Jenny
: Billy, mi dispiace.
Billy
: E smamma, levati di torno!
Jenny
: No, aspetta un momento...
Billy
: Ho detto smamma! E cerca di non farti più vedere!
Jenny
: Billy, aspetta un momento. Non te ne andare, Billy! Non sa quello che fa. Non si rende conto. Forrest, perchè hai fatto questo?
Forrest
: Ti ho portato dei cioccolatini. Scusa. Ora me ne torno alla mia Università.
Jenny
: Forrest... Ma guardati. Andiamo. Vieni.
Forrest
: La tua stanza?
Jenny
: Shhh! Forrest, hai mai sognato cosa diventerai da grande?
Forrest
: Cosa diventerò? Vuoi...
Jenny
: Sì.
Forrest
: Vuoi dire che non sarò più io?
Jenny
: No, sarai sempre tu, solo un po' diverso da ora. Lo sai, voglio diventare famosa. Voglio essere una cantante come Joan Baez. Voglio stare su un palcoscenico vuoto solo con la mia chitarra, la mia voce... Da sola. E voglio creare con la gente un rapporto personale. Come se stessi parlando a ognuno di loro. Sei mai stato con una ragazza, Forrest?
Forrest
: Siedo sempre vicino a loro quando vado a economia domestica. Ah... Ah... Mi... Mi dispia...
Jenny
: Non fa niente.
Forrest
: Scusa. Aah...
Jenny
: Non t'agitare. È tutto a posto.
Forrest
: Ho il capogiro.
Jenny
: Non ti è mai successo a economia domestica, eh?
Forrest
: No. Ho sporcato la vestaglia della tua compagna di stanza, credo.
Jenny
: Non m'importa, tanto mi è antipatica.
Dal film:
Forrest Gump
Scheda film e trama
Frasi del film
Forrest
: Ora, forse ero io, ma gli anni dell'università erano molto confusi.
Chet Huntley
: In base all'ordinanza della Corte, oggi è avvenuta l'integrazione razziale nell'università dell'Alabama. Due negri sono stati ammessi, ma solo dopo che il governatore George Wallace ha messo in atto la sua protesta simbolica di piazzarsi davanti all'ingresso della scuola.
Nicholas Katzenbach
: ... da quest'affermazione devo dedurre che...
Forrest
: Earl, che succede?
Earl
: Gli scarafaggi vogliono entrare nella scuola.
Forrest
: Scarafaggi? Gli scarafaggi cercano sempre di entrare in casa, e mamma li schiaccia con la scopa.
Earl
: Non gli scarafaggi veri, idiota. I negri. Ora vogliono andare a scuola con noi.
Forrest
: Con noi? Davvero?
Cronista
: Poco dopo che il governatore Wallace aveva mantenuto la promessa di bloccare l'entrata, il presidente Kennedy ha chiesto al Segretario della Difesa di intervenire con la forza militare. Con queste immagini registrate, vi mostriamo l'incontro tra il generale Graham, comandante della guardia nazionale, e il governatore Wallace.
George Wallace
: ... perché questi uomini della guardia nazionale sono qui come soldati federali per i cittadini dell'Alabama, vivono entro i nostri confini e sono tutti nostri fratelli. Noi stiamo vincendo questa battaglia, perché stiamo mettendo in guardia il popolo americano contro i pericoli di cui abbiamo parlato tante e tante volte, e che oggi sono così evidenti. Un'autentica dittatura militare si instaurerà tra poco in questo Paese.
Cronista
: E così, al calare del giorno, nell'Università dell'Alabama, a Tuscaloosa, è avvenuta l'integrazione, e gli studenti Jimmy Hood e Vivian Malone...
Contestatore
: Niente integrazione!
Cronista
: ... sono stati iscritti ai corsi estivi.
Contestatrice
: La nostra è una scuola per bianchi!
Forrest
: Signorina, le è caduto il libro. Signorina.
Huntley
: Il governatore Wallace ha mantenuto la promessa. Andando al campus di Tuscaloosa, ha evitato che si verificassero tumulti...
I Assistente del coach
: Ehi, ma quello non è Gump?
II Assistente del coach
: No, non è possibile.
Bryant
: Sì che è lui, porco
diavolo
!
Huntley
: ... Il telegiornale della NBC presenterà uno speciale sull'integrazione razziale all'Università dell'Alabama alle 19:30, ora della Costa Orientale.
Forrest
: Pochi anni dopo, quell'ometto arrabbiato davanti all'ingresso della scuola ebbe la bella idea di voler fare il Presidente. Ma qualcuno non era d'accordo. Però non morì, sa.
Dal film:
Forrest Gump
Scheda film e trama
Frasi del film
Signora Gump
: A scuola devi essere bravo, capito, Forrest?
Forrest
: Stai tranquilla, mamma. Mi ricordo il viaggio sull'autobus il primo giorno di scuola. Me lo ricordo bene.
Dorothy Harris
: Che fai, non sali?
Forrest
: Mamma mi ha detto di non andare in macchina con gli sconosciuti.
Dorothy
: Questo è l'autobus della scuola.
Forrest
: Io sono Forrest, Forrest Gump.
Dorothy
: E io Dorothy Harris.
Forrest
: Beh, adesso ci conosciamo, ormai.
I Bambino
: Qui è occupato.
II Bambino
: Occupato.
III Bambino
: Qui è occupato.
Forrest
: È strano le cose che ti restano in testa da ragazzo. perché io non mi ricordo quando sono nato... Io... io non mi ricordo cosa ho avuto il primo Natale, e non so quand'è che sono andato a fare la prima scampagnata, ma... certo mi ricordo la prima volta che ho sentito la più dolce voce che c'è al mondo.
Jenny Curran
: Ti puoi sedere qui se vuoi.
Forrest
: Non avevo mai visto niente di così bello in vita mia. Somigliava a un angelo.
Jenny
: Beh, ti decidi a sederti o no? Che cos'hanno le tue gambe?
Forrest
: Niente di niente, grazie. Le mie gambe vanno che è una vera meraviglia. Stetti seduto vicino a lei su quell'autobus e parlammo finché non arrivammo a scuola.
Jenny
: E perché porti quelle scarpe, allora?
Forrest
: ... Mamma dice che ho la schiena storta come un punto interrogativo. Queste mi fanno stare dritto come una freccia. Sono le mie scarpe magiche. E oltre a mamma, nessuno mi parlava mai o mi faceva domande.
Jenny
: Sei stupido o che? Dimmi.
Forrest
: Mamma dice che stupido è chi lo stupido fa, eh.
Jenny
: Sono Jenny.
Forrest
: Io sono Forrest, Forrest Gump. Da quel giorno, semo sempre insieme, Jenny e io, come il pane e il burro. Lei mi insegnava ad arrampicarmi...
Jenny
: Forza, Forrest, su, che ce la puoi fare!
Forrest
: ... e io le facevo vedere come ondeggiare. Lei mi aiutava a imparare a leggere, e io le facevo vedere come dondolare. Qualche volta stavamo seduti fuori, ad aspettare le stelle. Mamma sarà preoccupata per me.
Jenny
: Resta qui solo un altro po'.
Forrest
: Chissà perché, Jenny non voleva mai tornare a casa. Bene, Jenny, ci resto. Era la mia amica più specialissima. La mia unica amica. Mamma diceva sempre che i miracoli succedono tutti i giorni. Certe persone non ci credono, ma invece è così.
I Bambino
: Ehi, scemo!
II Bambino
: Sei deficiente o solo stupido?
III Bambino
: Sentite, io sono Forrest Gump!
I Bambino
: Mettiti a correre, Forrest!
Jenny
: Corri! Corri! Corri, Forrest, presto!
I Bambino
: Prendiamo le bici!
II Bambino
: Avanti, inseguiamolo! Venite!
III Bambino
: Eccoci, scemo, stiamo arrivando! Ora ti prendiamo!
Jenny
: Corri, Forrest, corri! Corri, Forrest!
Bambini
: Vieni qui, tu! Ah, ah, ah!
Jenny
: Corri, Forrest! Corri!
Forrest
: Lo so che non mi crede se io glielo dico, ma... io corro come il vento che soffia. E da quel giorno, se andavo da qualche parte, io ci andavo correndo!
Bambini
: Sta scappando! Fermiamolo! Accidenti!
Anziano
: Guardate quel bambino. Corre veramente come un pazzo
Forrest
: Si ricorda che le ho detto che Jenny non voleva mai tornare dai suoi? Beh, Viveva in una casa che era vecchia quanto l'Alabama. Sua mamma era andata in cielo che lei aveva cinque anni, e suo papà era una specie di contadino. Jenny? Era un uomo molto affettuoso. Stava sempre a baciare e a toccare lei e le sue sorelle. E poi una volta, Jenny non era sull'autobus per andare a scuola. Jenny, perchè non sei venuta a scuola?
Jenny
: Shhh! Papà sta dormendo, fa' piano.
Signor Curran
: Jenny!
Jenny
: Andiamo!
Signor Curran
: Jenny, dove ti sei cacciata? Ragazzina, meglio per te se torni! Dove sei? Jenny! Jenny, dove sei? Jenny!
Jenny
: Prega con me, Forrest. Prega con me.
Signor Curran
: Jenny!
Jenny
: Signore, fammi diventare un uccello così posso volare lontano lontano da qui. Signore, fammi diventare un uccello così posso volare lontano lontano da qui...
Forrest
: Mamma diceva sempre che Dio è misterioso.
Signor Curran
: Jenny!
Forrest
: Quel giorno non fece diventare Jenny un uccello. In cambio, fece dire alla polizia che Jenny non doveva più restare in quella casa. E lei andò a vivere da sua nonna, dalle parti di Creekmore Avenue, e io ero felice, perché stava a due passi da me. Delle sere, Jenny usciva di nascosto e veniva a trovarmi a casa mia, perché diceva che aveva paura. Paura di cosa, non lo so. Ma secondo me del cane della nonna. Era molto cattivo. E comunque, Jenny e io fummo grandissimi amici tutti quegli anni, fino al liceo.
I Ragazzo
: Ehi, scemo!
Jenny
: Piantala! Corri, Forrest, corri!
I Ragazzo
: Ehi! Mi hai sentito, scemo?
Jenny
: Corri, Forrest!
II Ragazzo
: Forza, sali, sali! Muoviamoci!
I Ragazzo
: Sta scappando, dai che lo prendiamo! Dai, dai!
Jenny
: Corri, Forrest! Corri!
Ragazzi
: Corri, che è meglio! Forza! Corri, Forrest! Ah, ah, ah! Forza, scemo! Scappi come un coniglio! Vai, vai, vai, vai! Ah! Ah, ah, ah! Corri! Corri! Vai! Vai! Ah, ah, ah!
Jenny
: Corri, Forrest!
Forrest
: Di solito correvo per arrivare dove stavo andando. Non ho mai pensato mi poteva servire.
Ragazzi
: Forza, corri, forza! Dai, dai! Ah, ah! Sì!
¨
: E quello chi
diavolo
è?
High School Coach
: Quello lì è Forrest Gump, coach. È solo l'idiota del paese.
Forrest
: E indovini un po'? Mi capitò di andare anche all'università.
Giocatore
: Corri! Corri!
Forrest
: Okay.
Giocatore
: Corri!
Bryant
: Corri, stupido figlio di puttana! Corri! Vai! Corri! Corri! Da quella parte! Vai! Quello sarà pure il più stupido figlio di puttana della Terra, ma corre come una lepre! Ah, ah, ah! Ah, ah,
ah!
Dal film:
Forrest Gump
Scheda film e trama
Frasi del film
Non so che cosa darei per farti a pezzettini, ma non lo farò, perché tu sei pericoloso, pericoloso per il morale. A vederti sembreresti un bravo ragazzo come ce ne sono tanti. Ma no! No! Tu non mi freghi, no! Tu sei un
diavolo
! Sei marcio dentro e mi stai rovinando anche gli altri. Senza di te gli altri allievi potrebbero diventare degli ottimi poliziotti.
[si rivolge a Mahoney]
Tenente Thaddeus Harris
Dal film:
Scuola di polizia
Scheda film e trama
Frasi del film
Il male trova sempre una strada.
[Frase promozionale]
Dal film:
L'avvocato del diavolo
Scheda film e trama
Frasi del film
Non è un mistero da dove arrivi la gente come lui, è gente che affila l'avidità umana al punto che riesce a spaccare un atomo tanto acuto è il desiderio; si costruiscono un ego grande come una cattedrale e collegano a fibre ottiche il mondo con ogni impulso dell'ego. Lubrificano anche i sogni più ottusi con fantasie a base di oro e di dollari finché ogni essere umano diviene un aspirante imperatore, il suo proprio Dio!
E a questo punto dove si va?! E mentre noi ci arrabattiamo da un affare all'altro, chi è che tiene d'occhio il pianeta? L'aria si inquina, l'acqua imputridisce, perfino il miele delle api ha il gusto metallico della radioattività e tutto si deteriora sempre più in fretta. Non c'è modo di riflettere né di prepararsi. Si comprano futuri si vendono futuri dove non c'è nessun futuro.
John Milton
Dal film:
L'avvocato del diavolo
Scheda film e trama
Frasi del film
Annie Montrose
: Cosa
diavolo
è il Progetto Elrond?
Vincent Kapoor
: Ho dovuto inventarmi qualcosa.
Annie Montrose
: Okay, ma "Elrond"?
Mitch Handerson
: Perché è una riunione segreta.
Annie Montrose
: E tu come lo sai, perché "Elrond" significa "riunione segreta"?
Bruce Ng
: Il Consiglio di Elrond, da Il Signore degli Anelli. È la riunione in cui decidono di distruggere l'Anello.
Teddy Sanders
: Se dobbiamo chiamare qualcosa "Progetto Elrond" vorrei che il mio nome in codice fosse "Glorfindel"!
Annie Montrose
: Okay, vi odio, tutti quanti.
Dal film:
The Martian
Scheda film e trama
Frasi del film
[Dopo aver scoperto che Watney è ancora vivo osservando i rover su Marte spostati da lui]
Teddy Sanders
: Se Watney è vivo non vogliamo che l'equipaggio di Ares 3 lo sappia.
Annie Montrose
: Come fate a non dirgli una cosa simile?
Teddy Sanders
: Hanno ancora dieci mesi di viaggio per tornare a casa, i viaggi spaziali sono pericolosi, niente deve distrarli.
Annie Montrose
: Ma loro credono che sia morto!
Vincent Kapoor
: Se scoprissero di averlo abbandonato vivo sarebbe devastante.
Annie Montrose
: No, scusate, ma forse non avete riflettuto a fondo, cioè, che cosa diremo? "Cara America, ricordi quell'astronauta che abbiamo ammazzato e al quale abbiamo fatto un bel funerale? Pare che sia ancora vivo e che l'abbiamo lasciato su Marte, colpa nostra! Cordialmente, NASA"! Avete una vaga idea della merda che ci ricadrà addosso?!
Teddy Sanders
: Quando volete renderlo pubblico?
Annie Montrose
: Legalmente abbiamo 24 ore per divulgare queste foto.
Teddy Sanders
: E mettiamo anche un comunicato, meglio che la gente non si faccia idee sbagliate.
Annie Montrose
: Sissignore.
Teddy Sanders
: Ma se la matematica non è un'opinione, morirà di fame prima che possiamo soccorrerlo.
Vincent Kapoor
: Immaginate cosa starà passando lassù... È a 80 milioni di chilometri da casa, pensa di essere completamente solo e che noi lo abbiamo abbandonato. Voglio dire, che effetto fa sulla psicologia di un uomo? ...Che
diavolo
starà pensando adesso?
Mark Watney
[intanto, su Marte, Mark ascolta Turn the Beat Around dalla compilation di Lewis perché è l'unica musica disponibile nell'Hab]
: Sono condannato sicuramente a morire quassù se dovrò ascoltare ancora per chissà quanto questa orribile disco music! Dio mio, comandante Lewis, ma non potevi portare qualcosa di questo secolo?
Dal film:
The Martian
Scheda film e trama
Frasi del film
Carl
: Cazzo, apri almeno il finestrino! Sai che è provato che il fumo passivo è cancre... Eh... fa venire il cancro. Guarda, ecco Minneapolis. Vedi quel grattacielo pieno di vetrate? È il più alto in tutto il Midwest, dopo, ehm, Sears, ehm, di Chicago, o il John Hancock, credo. Sei mai stato a Minneapolis?
Gaear
: No, mai.
Carl
: Non è che muori se dici qualcosa.
Gaear
: L'ho detta.
Carl
: No. È la prima parola che hai detto da quattro ore in qua. È un... è un torrente di parole in piena, un vulcano in eruzione. Porca puttana, sta' un po' zitto, eh. Cazzo. Quant'è che sto seduto al volante? Non ho mai smesso di guidare da quando abbiamo lasciato Brainerd, cerco solo di scambiare due parole, cazzo, per tenere su il morale, combattere la noia della strada e tu non sai nemmeno fare un po' di conversazione. Ma vaffanculo, allora smetto di parlare. Se ti piace così. Per carità, in silenzio. Dobbiamo giocare a questo gioco? Va bene. Poi vediamo come va a finire. Assoluto silenzio. Ah!
Reilly Diefenbach
: Signor Lundegaard? Reilly Diefenbach, della finanziaria GMAC. Come vanno le cose?
Jerry
: Molto bene, lei come sta?
Diefenbach
: Benone, signor Lundegaard. È un'impresa riuscire a parlarle.
Jerry
: Già, abbiamo molto da fare, ma non ci dispiace affatto.
Diefenbach
: Ah, ne sono sicuro. La chiamo perché su queste ultime pratiche di finanziamento che ha inviato
non si riesce a leggere il numero di matricola dei veicoli.
Jerry
: Sì, ma ho già ricevuto... è tutto a posto, i finanziamenti sono stati erogati. Ho ricevuto i...
Diefenbach
: Sì, i 320mila dollari li abbiamo mandati il mese scorso.
Jerry
: Esatto, è tutto sistemato.
Diefenbach
: Sì, però non siamo in grado di identificare i veicoli che le abbiamo finanziato, perché i numeri di matricola sui moduli sono illeggibili. Lei dovrebbe semplicemente...
Jerry
: Ma le pratiche sono già archiviate, ho avuto gli importi.
Diefenbach
: Sì, ma noi abbiamo dei revisori in ufficio, e dobbiamo assicurarci che i veicoli che abbiamo finanziato esistano davvero.
Jerry
: Beh, certo, è chiaro che esistono.
Diefenbach
: Ah, beh, non lo metto in dubbio. Però non abbiamo i numeri di matricola, quindi se lei volesse dettarmeli adesso...
Jerry
: Come no, certo... Eh, bene... Vede, non li ho a portata di mano. Posso mandarle le copie per fax?
Diefenbach
: No. No, no, no, no, il fax non va bene, perché ce li ho già sul fax, non si legge un'acca.
Jerry
: Sì, dirò alla mia segretaria di spedirle le copie.
Diefenbach
: Ecco, per posta è meglio. Sa, se non possiamo fare riscontro con le matricole, dovremo revocare il finanziamento erogato.
Jerry
: Sì, quant'era la cifra?
Diefenbach
: 320mila dollari. Devo allegare le singole somme ai relativi veicoli, capisce?
Jerry
: Sì. D'accordo, nessun problema, le mando i moduli per fax.
Diefenbach
: No, no, no, no, no, non per fax!
Jerry
: Volevo dire per posta, glieli faccio inviare subito.
Diefenbach
: D'accordo, allora siamo intesi.
Jerry
: Okay, molto bene.
Dale
: Siamo ancora qui con Katie Carlson.
Katie Carlson
: Salve.
Dale
: Ma prima di proseguire voremmo ricordare al nostro pubblico che questo mese di marzo, per il secondo anno di fila, in collaborazione con la Twin City Travel, organizzeremo una crociera di due settimane lungo il Nilo. È un viaggio bellissimo, come già sapete, e vorremmo che tutti voi vi partecipaste. E lo diciamo sul serio. Molto bene, allora, per chi si fosse messo in ascolto in questo momento, diciamo che questa mattina Katie ci insegnerà come preparare in casa le uova Holidazzle. Katie, devo ammettere che...
Katie
: Cosa?
Dale
: ... che sono rimasto sorpreso quando ho preso in mano questo.
Katie
: Perché?
Dale
: Questo è un guscio vuoto.
Katie
: Esattamente, Dale.
Dale
: Beh, come hai fatto a svuotarlo? C'era un uovo qui dentro, no?
Katie
: Certo.
Dale
: Ecco, appunto, non capisco come fai. Non mi dirai che hai una gallina vuota da qualche parte che fa le uova vuote?
Katie
: Ah, ah!
Jean
: Aaah!
Gaear
: Mi ci vuole una pomata.
Carl
: Eh?
Gaear
: Mi ci vuole una pomata. Allora hai fatto?
Carl
: Merda.
Jean
: Aaah!
Jerry
: Ah. Come va, Stan? Tutto bene, Wade?
Stan Grossman
: Piacere di rivederti, Jerry. Se i numeri sono giusti, l'affare non è niente male.
Jerry
: Oh, i numeri sono giusti, anzi, giustissimi.
Wade
: La cosa è fattibile.
Stan
: Congratulazioni, Jerry.
Jerry
: Ti ringrazio, Stan. È stato...
Wade
: Beh, che percentuale vorresti per aver ideato l'affare?
Jerry
: Eh?
Stan
: L'analisi finanziaria è dettagliata. Dobbiamo solo conoscere il tuo compenso.
Jerry
: Il mio compenso? Wade, ma di che
diavolo
sta parlando?
Wade
: Stan e io siamo d'accordo.
Jerry
: Sì.
Wade
: Investiremo.
Jerry
: Sì.
Wade
: Ma dobbiamo parlare del tuo compenso per averci proposto l'affare.
Jerry
: No, aspetta, io ti ho proposto l'affare perché tu mi prestassi il capitale necessario. Quest'affare lo voglio fare io.
Stan
: Jerry, tu ci stai proponendo un investimento.
Jerry
: Sì, esatto.
Stan
: E tu vuoi dire... Che cosa vuoi dire?
Wade
: Vuoi dire che noi mettiamo i soldi e tu riscuoti quando arrivano i profitti?
Stan
: Eh, eh, eh, eh!
Jerry
: No... No, sapete, io... io restituisco il capitale e... e pago tutti gli interessi. Anche un punto in più del tasso bancario.
Stan
: Noi non siamo una banca.
Wade
: Se volessi avere solo gli interessi di banca andrei alla MidWest Federal, dal vecchio Bill Diehl.
Stan
: Non è alla Norstar?
Wade
: No, è sempre...
Jerry
: No, no. A me... a me non serve una percentuale, mi ci vuole... La percentuale a quanto ammonta? Un 10%? Non mi risolve il problema. Io ho bisogno del capitale.
Stan
: Non ci passa neanche per la testa di darti 750mila dollari.
Wade
: Ma che cosa pensavi? Voglio complete garanzie se devo avere solo interessi di banca, copertura totale. E non mi sembra sia il tuo caso.
Jerry
: Sì, però io... io... Vi garantisco che vi restituirò fino all'ultimo centesimo.
Wade
: Non sto parlando della tua dannata parola, Jerry. Cristo! Ma che cavolo?
Stan
: Non siamo una banca, Jerry.
Wade
: Senti, non voglio tagliarti fuori dall'affare. Accetta, è conveniente. Siamo intesi che qualora tu non fossi interessato, non ti opporrai a che noi ci si muova autonomamente.
Dal film:
Fargo
Scheda film e trama
Frasi del film
Vincent
: Cazzo, non mi morire, Mia! Sono un coglione, lo so. E dai!
Uomo
: Poche storie, signor Forrester, mi dia l'astuccio con gli anelli!
Forrester
: Sì, vado a prenderli sùbito.
Donna
: E faccia presto! Oh, la prego, la prego, si sbrighi!
J.M. Benton
: Dunque, sì, vediamo, dunque, qui ci dovrebbero essere scritti i nomi. Ah... tenetevi per mano, piccioncini.
Donna
: No...
Vincent
: Vaffanculo, Lance, vai al telefono!
Donna
: Ah, ah, ah, ma guarda!
J.M. Benton
: Tenetevi per mano.
Uomo
: Sì, ecco.
Donna
: E ora che cos'ha da dire?
J.M. Benton
: Ah... allora... mi arrendo, vi sposo.
Donna
: Oh...
Uomo
: Oh, signor Devon, la prego, per favore.
Jody
: Lance, il telefono sta suonando, accidenti!
Donna
: ... ma lo sai che hai una bella faccia tosta?
Lance
: Lo sento.
Donna
: Ora ti insegno un paio di cose.
Jody
: Ma non avevi detto a quei rotti in culo di non chiamare mai a quest'ora?
Lance
: Sì, gliel'avevo detto. Ed è esattamente quello che dirò a questo rotto in culo qui, adesso.
Donna
: Ho trovato gli anelli!
Lance
: Pronto?
Vincent
: Lance, Vincent. Sono nella merda fino al collo, amico, sto venendo a casa tua.
Lance
: Ehi... Ehi... Frena, bello mio! Qual è... qual è il problema?
Vincent
: C'è una tizia che è finita in overdose, capito?
Lance
: Beh, non portarla qui. Guarda che non sto scherzando, cazzo. Non pensare di portare una ragazzina sballata a casa mia!
Vincent
: Non ho scelta.
Lance
: È in overdose?
Vincent
: Cazzo, tra poco ci lascia la pelle!
Lance
: Bene, allora non ti resta che ingoiare la merda, portarla all'ospedale e chiamare un avvocato.
Vincent
: Negativo!
Lance
: Cazzo, questo... questo non è un problema mio. Tu l'hai fatta sballare e ora lo risolvi tu questo casino. Ma, scusa, mi stai parlando da un telefono cellulare? Io non ti conosco, chi parla? Non venire qui. Riattacco il telefono. È uno scherzo. È uno scherzo.
Donna
: Ma dove sono gli anelli?
Jody
: Ma che
diavolo
succede?
Lance
: Ma ti sei bevuto il cervello, cazzo? Prima ti metti a parlare di droga da un cellulare e ora ti vai a schiantare contro casa mia?
Vincent
: Forza, Lance, aiutami. Prendila per i piedi. Per i piedi!
Lance
: Ehi! Ehi! Sei sordo?
Vincent
: Prendila per i piedi!
Lance
: Tu non ce la porti questa troia sbomballata a casa mia.
Vincent
: Lance, questa troia sbomballata è la moglie di Marsellus Wallace, e sai chi è Marsellus Wallace?
Lance
: Sì.
Vincent
: Se questa mi crepa, io divento concime per le piante. Ora senti, a questo punto io dovrò per forza raccontargli che tu non mi hai dato una mano, e che l'hai fatta morire sul tuo prato. Hai capito? Dammi una mano adesso.
Lance
: Cazzo!
Jody
: Lance! Ma tu guarda, le due di notte! Ma che cazzo sta succedendo qui? E chi è?
Lance
: Vai in frigo e prendi la siringa con la dose di adrenalina.
Jody
: Che cazzo le è successo?
Lance
: È in overdose.
Jody
: Sbattila sùbito fuori!
Vincent
: Prendi quella cazzo di siringa!
Jody
: Vaffanculo! E vaffanculo anche tu!
Vincent
: Quanto rompe questa figlia di puttana!
Lance
: Continua a parlarle, capito? Lei prende la siringa, io prendo il libretto di medicina.
Vincent
: A che cazzo ti serve un libro di medicina?
Lance
: Mai fatta un'iniezione di adrenalina, devo leggere come si fa.
Vincent
: No, non ho mai fatto un'iniezione di adrenalina
Lance
: Non mi è mai capitato, va bene? Io non vado in giro a strafarmi con i mocciosi! I miei amici sanno gestire i loro panni!
Vincent
: Prendi la siringa!
Lance
: Certo, se mi lasci andare!
Vincent
: Non te lo sto mica impedendo!
Lance
: E allora smettila di parlare con me, parla con lei!
Vincent
: E prendi la siringa! Sbrigati, Lance! Se ne sta andando!
Lance
: Sto cercando più in fretta che posso!
Jody
: Che sta cercando?
Vincent
: E che ne so? Un libro.
Jody
: Che stai cercando?
Lance
: Il mio libretto nero di medicina.
Jody
: Che stai cercando?
Lance
: Il cazzo del mio libretto nero di medicina. È una specie di... di manuale che danno agli infermieri.
Jody
: Mai visto nessun libro di medicina.
Lance
: E... fidati, ce l'ho.
Jody
: Se è così importante, perché non lo tieni insieme alla siringa?
Lance
: Non lo so! Piantala di rompermi le palle!
Jody
: Senti, mentre lo cerchi, quella crepa sul nostro tappeto. Non troverai mai niente in questo casino.
Lance
: Tesoro, ti ammazzo se non chiudi sùbito quella bocca!
Jody
: Sono mesi che ti dico di pulire la stanza, ma tu sei troppo occupato a farti!
Vincent
: Lance, fottitene di quella stronza! Corri qui!
Jody
: Bastardo.
Lance
: Levati di mezzo!
Jody
: Maiale!
Vincent
: Smettila di cazzeggiare e falle l'iniezione, su.
Lance
: Va bene. Senti, mentre io preparo qua, apri la camicia e cercale il cuore.
Vincent
: Dev'essere il punto esatto?
Lance
: Certo che dev'essere esatto. Se questa è un'iniezione del cuore non puoi tirare a indovinare.
Vincent
: Ma dove cazzo sta il cuore? Beh, secondo me è qui.
Jody
: È lì, è lì.
Vincent
: Davvero? Bene. Ora quello che mi serve è un pennarello bello grosso. Ce l'hai?
Jody
: Che cosa?
Vincent
: Un pennarello, una penna con la punta molto grossa! Uno schifosissimo pennarello!
Lance
: Ci siamo. Ecco.
Vincent
: Presto! Presto!
Lance
: Cazzo!
Vincent
: Hm!
Lance
: Ecco. Ecco, adesso è pronta. Ecco.
Vincent
: Lance, presto.
Lance
: Va bene.
Vincent
: Fai presto.
Lance
: Tieni, ti dico cosa fare.
Vincent
: No, no, no, no, mai nella vita. T... t... tu gliela devi fare.
Lance
: No, tu gliela devi fare.
Vincent
: Io non gliela faccio.
Lance
: No, io non gliela faccio.
Vincent
: Io non ho mai fatto un'iniezione.
Lance
: Neanch'io ne ho mai fatte, va bene? Non comincerò certo adesso. Senti, tu l'hai portata qui, perciò gliela fai tu l'iniezione. Quando porterò da te una in overdose le farò l'iniezione. Falle l'iniezione.
Vincent
: Gliela faccio io.
Jody
: Ecco.
Vincent
: Finalmente! Sono pronto. Dimmi che cosa devo fare.
Lance
: Bene. Stai per farle un'iniezione di adrenalina dritta nel cuore. Qua c'è lo sterno. Allora devi trapassarlo, perciò non devi fare altro che abbassare l'ago, come... come se volessi pugnalarla.
Vincent
: De... devo pugnalarla tre volte?
Lance
: No, non devi pugnalarla tre volte, una volta sola, ma con forza, in modo da trapassarle lo sterno, e beccarle il cuore, capito?
Vincent
: Sì.
Lance
: E poi, quando hai fatto, devi... devi premere sullo stantuffo.
Vincent
: D'accordo. E poi che succede?
Lance
: Anch'io sono curioso di saperlo.
Vincent
: Questo non è uno scherzo, cazzo! L'ammazzerò? Insomma, che succede?
Lance
: No, dovrebbe riprendersi sùbito, così...
Vincent
: Va bene, forza, conta fino a tre.
Lance
: Va bene.
Vincent
: Pronto?
Lance
: Uno. Due. Tre!
Mia
: Aaaahh!
Lance
: Se stai bene prova a dire qualcosa.
Mia
: Qualcosa.
Jody
: È stato meglio di una strippata! Ah, ah, ah!
Lance
: Mamma mia!
Vincent
: Mia. Mia. Com... Come pensi di... risolvere questa storia?
Mia
: E tu, Vincent?
Vincent
: Beh, io sono del parere, anche se Marsellus vivesse cent'anni non c'è bisogno che sappia di questo incidente.
Mia
: Se Marsellus venisse a sapesse di questo incidente, sarei nei guai esattamente quanto te.
Vincent
: Se permetti ne dubito!
Mia
: So tenere un segreto se lo fai anche tu.
Vincent
: Qua la mano! Muti come una tomba. Deciso? Ora, se vuoi scusarmi, vado a casa a farmi venire un infarto.
Mia
: Vincent. Vuoi sentire la mia barzelletta di "Volpe Forza Cinque"?
Vincent
: Volentieri. Solo che, vedi, sono ancora troppo terrorizzato per ridere.
Mia
: No, non riderai, perché non è divertente. Ma, se ancora la vuoi ascoltare, te la racconto.
Vincent
: Non vedo l'ora!
Mia
: Okay. Tre pomodori camminano per la strada, Papà Pomodoro, Mamma Pomodoro e il Pomodorino. Il Pomodorino cammina con aria svagata e Papà Pomodoro allora si arrabbia e... Va da lui, lo schiaccia e dice: "Fai il concentrato!"
Vincent
: Ah. Ah.
Mia
: Il concentrato.
Vincent
: Ah.
Mia
: Bene, ci vediamo.
Dal film:
Pulp Fiction
Scheda film e trama
Frasi del film
Harry Lockhart
: Ehi Perry, ho fatto pipì sul cadavere. Possono identificarmi per questo?
Perry van Shrike
: Cosa?!
Harry
: Aspetta devo farti una domanda.
Perry
: No, te la faccio io la domanda! Come
diavolo
ti è venuto in mente di fare pipì sul cadavere?!
Harry
: Non l'ho fatto apposta, che diamine! Non l'ho fatto mica per divertirmi.
Dal film:
Kiss Kiss Bang Bang
Scheda film e trama
Frasi del film
Padre Karras
: Senta signora MacNeil, la mia unica paura è quella di fare più male che bene a sua figlia.
Chris MacNeil
: Niente di quello che farà può peggiorare la situazione.
Padre Karras
: Non lo posso fare. Ho bisogno di prove che la Chiesa accetti come indizi di possessione.
Chris MacNeil
: Per esempio?
Padre Karras
: Se parlasse qualche lingua che non ha mai conosciuto.
Chris MacNeil
: Che altro?
Padre Karras
: Non lo so, dovrei cercare sui testi.
Chris MacNeil
: Credevo che lei fosse un esperto.
Padre Karras
: Non esistono gli esperti, probabilmente si intende di possessione come qualsiasi prete. Senta, sua figlia non dice di essere un demone ma dice di essere il
Diavolo
in persona. Se lei avesse visto tutti gli psicopatici che ho visto io saprebbe che è come dire di essere Napoleone Bonaparte. Lei vuol sapere cosa penso sia meglio fare per sua figlia: sei mesi, in osservazione, nel miglior ospedale che può trovare.
Chris MacNeil
: Se io vedessi un suo doppione, stesso viso, stessa voce... tutto quanto... sentirei che non è Regan. Lo sentirei dentro. E posso dire che quella cosa là di sopra non è mia figlia. Adesso lei deve dirmi che sa ed è convinto che mia figlia ha soltanto dei disturbi mentali e basta, deve dirmi che è convinto che un esorcismo non le servirebbe a niente, su mi dica questo!!!
Dal film:
L'esorcista
Scheda film e trama
Frasi del film
Padre Karras
: Ciao Regan. Sono un amico di tua madre, vorrei aiutarti.
Regan MacNeil
[voce da posseduta]
: Potresti anche sciogliermi allora.
Padre Karras
: Ho paura che ti faresti del male, Regan.
Regan MacNeil
[voce da posseduta]
: Io non sono Regan.
Padre Karras
: Capisco. Bene, presentiamoci allora. Io sono Damien Karras.
Regan MacNeil
[voce da posseduta]
: E io sono il
Diavolo
! E adesso sciogli le cinghie per piacere!
Padre Karras
: Se sei il
Diavolo
, perché non le fai sparire?
Regan MacNeil
[voce da posseduta]
: Sarebbe una volgare esibizione di potenza, Karras!
Padre Karras
: Dov'è Regan?
Regan MacNeil
[voce da posseduta]
: Qui dentro. Con noi.
Padre Karras
: Fammi vedere Regan e ti sciolgo una cinghia.
Regan MacNeil
[voce da posseduta]
: Aiuta uno che serviva a messa, Padre!... Tua madre è qui dentro con noi, Karras. Vorresti lasciarle un messaggio? Penso io a farglielo avere.
Padre Karras
: ...Se questo è vero... conosci il cognome di mia madre da ragazza. Qual è?... Qual è?
[Regan vomita addosso a Karras]
Dal film:
L'esorcista
Scheda film e trama
Frasi del film
Anderton
: È meglio non considerarli umani.
Witwer
: No, loro sono molto di più. La scienza ci ha rubato la maggior parte dei miracoli. Loro ci danno una qualche speranza, la speranza che esista il divino. Trovo interessante che alcune persone comincino a divinizzare i Precog.
Anderton
: I Precog sono filtri per identificare degli schemi.
Witwer
: Ma voi chiamate questo posto "Il Tempio".
Anderton
: È solo un soprannome.
Witwer
: Il potere non è mai stato dell'oracolo, il potere è sempre stato dei preti, anche se hanno dovuto inventare l'oracolo.
Anderton
: Fate sì con la testa come se sapeste di che
diavolo
parla.
Jad
: Oh, andiamo, capo, per come lavoriamo, cambiando destini e tutto il resto... siamo più clero che polizia.
Dal film:
Minority Report
Scheda film e trama
Frasi del film
Povero come nome è ricco e variegato: povero in canna... concreto; povero
diavolo
... affettuoso; povero deficiente... offensivo; povero lui!... minaccioso; povera nonna... nostalgico; povero di spirito... limitativo; arte povera o povera arte... double face. Insomma il Povero è come la carta igienica: multiuso!
Nino Formicola
Frasi di Nino Formicola
[Conferenza stampa dopo la semifinale contro Connors, Wimbledon 1980]
Giornalista 1
: John, congratulazioni per la vittoria di oggi ma che vuoi dire in merito al tuo comportamento?
McEnroe
: Parliamo di tennis?
Giornalista 2
: Ti preoccupa la reputazione che ti sei fatto qui? Parlano più del tuo comportamento che del tuo tennis.
McEnroe
: Tu di certo parli più del mio comportamento che del tennis!
Giornalista 3
: John, ma credi sia giusto?
McEnroe
: No.
Giornalista 4
: Hai qualche rimorso per il modo in cui ti comporti?
McEnroe
: L'unico rimorso è di stare qui a parlare con voi. Di questo mi pento.
Giornalista 2
: Dici che qualcuno farà il tifo per te nella finale contro Borg?
McEnroe
: Sentite lo so che avete il vostro eroe, il vostro gentiluomo, Borg e vi serve un cattivo.
Giornalista 2
: Ma riuscirai a controllarti?
McEnroe
: Parliamo di tennis! Qualcuno ha delle domande sul tennis?
Giornalista 1
: Ti piace fare il cattivo? Credi che possa aiutarti a...
Giornalista 2
: Riuscirai a mantenere la...
McEnroe
: Perché non chiudi quella boccaccia?! Almeno le guardi le partite?
Giornalista 2
: Sì, le sto guardando.
McEnroe
: Che
diavolo
ne sapete voi di cosa significa giocare a tennis? Quando sono sul campo di tennis, do tutto me stesso! Capito? Tutto quello che ho resta su quel maledetto campo! Ma non potete capirlo perché voi non giocate!
Dal film:
Borg McEnroe
Scheda film e trama
Frasi del film
Jack Kerouac
: Una nuova visione. Ah, sembra fasulla. I movimenti vengono inventati da quelli incapaci di scrivere, su quelli che ne sono capaci.
Ginsberg
: Non credo che lui capisca quello che tentiamo di fare.
Jack Kerouac
: Ah. Stammi a sentire, questa città è piena di fessi al trentesimo piano che scrivono roba scadente. Gli scrittori... Un vero scrittore si deve trovare nei letti, andare in trincea in tutti i posti per derelitti. Dov'è la tua trincea, Al?
Ginsber
: Allen.
Jack Kerouac
: Giusto.
Lucien Carr
: Primo pensiero, miglior pensiero.
[ride]
Ginsberg
: Fanculo, che
diavolo
vuol dire.
Jack Kerouac
: Molto bene, questa è una... cos'altro?
Ginsberg
: Fanculo tu e il tuo milioni di parole.
Jack Kerouac
: Sì, ancora meglio.
Ginsberg
: Tu non mi conosci.
Jack Kerouac
: Hai ragione. Chi è il vero te?
Ginsberg
: Fa attenzione, non sei nel Paese delle Meraviglie. Ho sentito la strana pazzia crescere da tempo nella tua anima. Però, sei fortunato nella tua ignoranza, nel tuo isolamento. Tu, che hai sofferto, trova dove l'amore si nasconde. Dare, condividere, perdere... altrimenti moriamo, non sbocciati.
Jack Kerouac
: Al, è magnifica ragazzo.
Lucien Carr
: L'hai scritta tu?
Ginsberg
: Me l'avevi chiesto.
Dal film:
Giovani ribelli Kill Your Darlings
Scheda film e trama
Frasi del film
Se l'uomo non uccide Dio, lo farà il
Diavolo
! Antica deformità Kryptoniana! E adesso, sangue del mio sangue! È nato per distruggerti! Si chiama Doomsday!
[rivolto a Superman, durante la creazione di Doomsday]
Lex Luthor
Dal film:
Batman v Superman Dawn of Justice
Scheda film e trama
Frasi del film
William Somerset
: Questa storia non può avere un lieto fine, non è possibile.
David Mills
: Se lo arrestassimo sarebbe già un lieto fine.
William Somerset
: Se prendessimo John Doe, e uscisse fuori che è il
Diavolo
, o meglio ancora Satana in persona, questo appagherebbe le nostre aspettative ma... non è il
Diavolo
. E' un essere umano.
David Mills
: Umano? Tu fai della filosofia, mi dici queste cose, queste... guarda che se lo fai per prepararmi ad affrontare una sconfitta, grazie ma...
William Somerset
: Ma tu vuoi diventare un eroe... vuoi diventare un campione... guarda che la gente non vuole campioni, vuole mangiare cheeseburger, giocare al lotto e guardare la televisione.
David Mills
: Ehi, come ci sei diventato così? Vorrei saperlo.
William Somerset
: Non ci si diventa da un giorno all'altro...
David Mills
: Vai avanti.
William Somerset
: È che non riesco a continuare a vivere in mezzo a gente che abbraccia e coltiva l'apatia come se questa fosse una.. una virtù.
David Mills
: Non sei diverso, non sei migliore.
William Somerset
: Non credo di essere né meglio né peggio, per niente. Anzi, io lo capisco, lo capisco totalmente. L'apatia è una soluzione, insomma è più facile stordirsi con qualche droga piuttosto che dover affrontare la vita; è più facile rubare quello che si vuole piuttosto che guadagnarselo. È più facile picchiare un figlio che educarlo. Diamine! L'amore costa, costa impegno, lavoro..
David Mills
: Si parla di gente che è mentalmente disturbata qui, si parla di gente che è mentalmente fuori di testa qui...
William Somerset
: No, no qui purtroppo si parla della nostra vita quotidiana... poi tu guarda che non te lo puoi permettere di essere così ingenuo!
David Mills
: Vaffanculo, dài! Sai? Dovresti sentirti quando parli, davvero. Tu... tu dici: "Il problema principale è che la gente se ne frega... "
William Somerset
:
[Annuisce]
David Mills
: "... E allora io, me ne frego della gente!". Capisci che non ha senso? Lo capisci?
William Somerset
: Ah... Tu non te ne freghi?
David Mills
: Giusta domanda! Io mai!
William Somerset
: Allora tu cambierai il mondo.
David Mills
: Non scherzare. Il punto è che, è che... io non credo che tu molli perché sei convinto delle cose che dici. No, no... Credo che tu te ne voglia convincere, perché molli. Tu vuoi che ti dia ragione, tu vuoi sentirmi dire: "Sì, sì... sì! Quant'è vero! Qui è tutto un casino, questo è un mondo di merda, dovremmo tutti andare a vivere in una foresta sugli alberi." E invece no! Io questo non te lo dico. Io non ti do ragione. Non sono d'accordo. Neanche volendolo!
Dal film:
Seven
Scheda film e trama
Frasi del film
William Somerset
: Volevo farti una domanda quando ci siamo sentiti al telefono: perché qui?
David Mills
: Non la seguo, scusi.
William Somerset
: Tutti quegli sforzi per avere il trasferimento. E'la prima domanda che mi è venuta in mente.
David Mills
: Forse è per le sue stesse ragioni, o almeno quelle che aveva prima di decidere di mollare, giusto?
William Somerset
: Ma se mi conosci appena...
David Mills
: Allora forse non ho capito la domanda.
William Somerset
: Eppure è semplice: hai fatto il
diavolo
a quattro per essere trasferito qui, non capisco perché ci tenessi in questo modo.
David Mills
: Soltanto per rendermi utile! E mi farebbe piacere se non cominciassimo prendendoci a calci nelle palle. Ma qui è lei che comanda, no tenente?
William Somerset
: Esatto. E voglio che ti limiti a osservare e ascoltare, chiaro?
David Mills
: Guardi che non facevo il custode ai grandi magazzini, sono nella omicidi da cinque anni.
William Somerset
: Non qui.
David Mills
: Questo è un altro discorso.
William Somerset
: Per i prossimi sette giorni, detective, questo altro discorso non te lo dimenticare.
Dal film:
Seven
Scheda film e trama
Frasi del film
Io rispondo al
diavolo
: la vita che conduco è bastata a Nostro Signore per trent'anni, e a me non basterebbe?
Charles de Foucauld
Cit. da
Solo con Dio in compagnia dei fratelli
Frasi di Charles de Foucauld
Ricompare Tjaden, ancora eccitato, e si mescola subito al discorso, informandosi in che modo, innanzitutto, scoppi una guerra.
«Generalmente è perché un Paese ha fatto una grave offesa a un altro» risponde Albert, con una certa aria di superiorità.
Ma Tjaden insiste coriaceo: «Un Paese? Non capisco. Una montagna tedesca non può offendere una montagna francese: né un fiume, né un bosco né un campo di grano».
«Sei bestia davvero o ci prendi in giro?» brontola Kropp. «Non ho mai detto niente di simile. È un popolo che offende un altro...»
«Allora non ho niente a che fare qui; io non mi sento affatto offeso» replica Tjaden.
«Ma mettiti bene in zucca» gli fa Albert stizzito, «che tu sei un povero
diavolo
, uno zotico e non conti nulla.»
«E allora, ragion di più perché me ne vada a casa» insiste l'altro, e tutti ridono.
Erich Maria Remarque
Cit. da
Niente di nuovo sul fronte occidentale
Frasi di Erich Maria Remarque
Marinaio
: Ordine! Mantenete l'ordine!
Lightoller
: Indietro! Indietro! Indietro!
Marinaio
: Tenete forte, signora!
Passeggera
: Aiuto! Aiutatemi!
Marinaio
: Aiutatela!
Lightoller
: State indietro, o vi ammazzo tutti come cani! Avete sentito? Vi ammazzo! Mantenere l'ordine! Ho detto ordine. Signor Lowe, salga su questa scialuppa.
Marinaio
: Allora? State tutti bene? Niente panico.
Lightoller
: Mantenere l'ordine.
I Marinaio
: Tenetelo!
II Marinaio
: Fermi! Fermi!
I Marinaio
: Indietro! Indietro!
Cal
: Siamo arrivati tardi.
Lovejoy
: Ci sono altre scialuppe più avanti. Provi a chiedere a quest'ufficiale, Murdoch. Mi sembra uno di quelli che bada al sodo.
Barrett
: Tagliate i tiranti! Tagliate i tiranti!
Marinaio
: Via! Via!
V Ufficiale Harold Lowe
: Seduti! Ehi, voi! State indietro! State indietro! State tutti indietro! State indietro!
Cal
: Il caos totale. Abbiamo poco tempo. Signor Murdoch?
Murdoch
: Signor Hockley. Voi due, venite subito con me!
Cal
: Come lei ben sa, sono un uomo d'affari, e ho una proposta interessante da farle.
Marinaio
: Mi raccomando, tutti insieme! Calatela!
Jack
: Andiamo, Rose.
Marinaio
: Calatela! Piano!
Rose
: Non ci sono più scialuppe!
Marinaio
: Tirate, adesso! Piano, fate piano!
Rose
: Colonnello, ci sono scialuppe da quella parte?
Gracie
: No, signorina, ma c'e ancora qualche scialuppa più avanti, da quella parte. Faccia presto.
Passeggero
: La scialuppa! Qui!
Musicista
: A che serve? Nessuno ci sta ascoltando.
Passeggero
: Muoviti, muoviti!
Hartley
: Beh, non ci ascoltano neanche a cena. Forza, suoniamo. Almeno ci riscalderemo. Orfeo.
Tommy
: Forse si annega meglio con la musica. Adesso so che sto in prima classe.
I Marinaio
: Solo donne e bambini. Va bene, salite e andate avanti. Non vi fermate. Devo mettervi fretta, mi scusi, ma dovete far presto.
Murdoch
: Dove sono gli altri?
II Marinaio
: Sono ancora tutti a poppa, signore.
I Marinaio
: Coraggio, signora, non pianga, avanti. Avanti, avanti, avanti! Fate presto, presto!
Cal
: Allora, ce l'abbiamo quest'accordo, signor Murdoch? Eh?
I Marinaio
: Avanti, muovetevi, presto!
Lightoller
: Gli uomini stiano indietro, per favore. Gli uomini indietro, ho detto! Solo donne e bambini! Indietro! Signora, venga avanti, forza! Forza! Stia indietro!
Jack
: Tu controlla l'altro lato. Vai!
Lightoller
: Signore! Stia indietro!
I Marinaio
: Ci sono altre donne e bambini? Ci sono bambini?
Lovejoy
: L'ho trovata, dall'altro lato. Sta aspettando una scialuppa. È insieme a lui.
I Marinaio
: Ci sono altre donne e bambini?
Ismay
: Sono tutti a bordo, signor Murdoch.
Murdoch
: Nessun altro, allora?
Ismay
: Forza, signore, forza.
Murdoch
: Nessun altro?
Ismay
: Presto, presto, presto, fate presto. Coraggio, coraggio, signori, fate presto.
Cal
: Ma sì, che vada tutto al
diavolo
!
I Marinaio
: Così, così, così. Piano. Fate piano.
Lovejoy
: Merda.
II Marinaio
: Fuoco!
Ufficiale
: Signore! Signore, non può passare qui. Signore, non può passare qui.
Ismay
: Così, spledindo. Bene. Bene.
Murdoch
: Pronti a calare! Pronti sulla sinistra! Potete calare! Fate piano. Tutti e due i lati contemporaneamente. Piano. Fate piano.
Dal film:
Titanic
Scheda film e trama
Frasi del film
Jack
: Aiuto! Mi sentite? C'è nessuno? Aiuto! Aiutatemi! C'è nessuno? Aiuto! Vi supplico! Qualcuno mi aiuti, vi prego!
Rose
: Signor Andrews?
Andrews
: Steward, controlli il corridoio a tribordo.
Steward
: Sì, signor Andrews.
Andrews
: Signora, la prego, si metta un salvagente e vada immediatamente sul ponte. Lucy, sant'Iddio, metti un salvagente, dai il buon esempio.
Lucy
: Sì, signore.
Andrews
: C'è nessuno qui?
Rose
: Signor Andrews? Signor Andrews! Dio, ti ringrazio. Quando il sottufficiale arresta qualcuno, dove lo porta?
Andrews
: Ma Cosa? Vada a rifugiarsi subito su una scialuppa.
Rose
: No! Farò questa cosa con o senza il suo aiuto, signore. Solo che senza ci metterò molto di più.
Andrews
: Arrivi con l'ascensore fino al ponte E. Vada a sinistra, lungo il corridoio riservato all'equipaggio. Poi svolti a destra, e alle scale di nuovo a sinistra. Arriverà ad un lunghissimo corridoio.
Jack
: Qui può finire male. Oh, merda! Oh, merda!
Rose
: Scusate. Grazie.
Ascensorista
: Gli ascensori sono fuori servizio.
Passeggera
: Non m'interessa.
Ascensorista
: Gli ascensori sono... Mi dispiace, signorina, ma gli ascensori sono fuori servizio.
Rose
: Maledizione, ho chiuso con le buone maniere! Portami subito giù! E. Ponte E.
Jack
: Dai! Dai! Dai! Aaah!
Ascensorista
: Io torno su.
Rose
: No! No! No!
Ascensorista
: Signorina, venga qui! Io torno giù! Io torno su!
Rose
: Corridoio equipaggio. Corridoio equipaggio. Jack! Jack! Jack! Jack!
Jack
: Rose!
Rose
: Jack!
Jack
: Rose, sono qui dentro! Sono qui dentro!
Rose
: Jack!
Jack
: Sono qui dentro!
Rose
: Jack!
Jack
: Rose!
Rose
: Jack! Jack, mi dispiace. Mi dispiace. Mi dispiace tanto.
Jack
: È stato quel Lovejoy a mettermela in tasca.
Rose
: Lo so, lo so, lo so, lo so.
Jack
: Senti, Rose, devi trovare la seconda chiave, va bene? Guarda... guarda in quello stipetto lì. È piccola e argentata, Rose.
Rose
: Argentata... queste sono tutte di ottone!
Jack
: Controlla qui, Rose. Rose, come l'hai scoperto, Rose?
Rose
: Non l'ho scoperto. Mi sono resa conto che l'ho sempre saputo.
Jack
: Continua a cercare.
Rose
: Nessuna chiave. Non c'è nessuna chiave!
Jack
: Va bene, Rose, ascolta. Devi andare a cercare aiuto. Andrà tutto bene.
Rose
: Torno subito.
Jack
: Ti aspetto qui, eh?
Rose
: Ehi, voi, c'è nessuno? Ehi, voi, c'è nessuno quaggiù? Serve aiuto, c'è nessuno? Maledizione. Per favore, qualcuno riesce a sentirmi? C'è nessuno? C'è... Oh, Dio, ti ringrazio. Aspetti, per favore, mi serve il suo aiuto. C'è un uomo qui dietro, e lui... lui... Aspetti! C'è nessuno? C'è nessuno?
Steward
: Signorina, non dovrebbe trovarsi qui.
Rose
: Aspetti, la prego...
Steward
: Venga, la accompagno fino al ponte superiore.
Rose
: Mi serve il suo aiuto.
Steward
: Da questa parte. Venga, la prego.
Rose
: C'è un uomo laggiù, è intrappolato. La prego...
Steward
: Mi segua! Non si faccia prendere dal panico!
Rose
: Ma quale panico! Sta andando nella direzione sbagliata! Mi lasci andare! Ascolti!
Steward
: Vada al
diavolo
.
Marinai
: Fate attenzione! Fate attenzione!
Rose
: Oh, mio Dio. Jack!
Jack
: Rose!
Rose
: Questa può andare?
Jack
: Lo scopriremo subito. Forza. Aspetta, aspetta, aspetta. Prima prova un paio di colpi lì. Bene. Ora cerca di colpire di nuovo lo stesso punto, Rose. Puoi farcela. Okay. Basta far pratica. Dai, Rose. Puoi farcela. Ascolta, ci vuole un colpo forte, e secco. Avanti. Aspetta. Distanzia le mani, un po' di più. Bene.
Rose
: Così?
Jack
: Bene. Ascolta, Rose, io mi fido di te. Via. Uh! Ah! Ah, ah! Ce l'hai fatta! Forza, andiamo. Merda, è freddissima! Merda! Merda!
Rose
: È di là l'uscita.
Jack
: Dobbiamo trovarne un'altra. Vieni.
Dal film:
Titanic
Scheda film e trama
Frasi del film
Cameriere
: Desidera qualcosa da bere, signore?
Molly
: Ehi, ragazzo, che succede?
Steward
: Mi scusi.
Molly
: Ci avete fatto imbacuccare tutti e adesso siamo qui ad annoiarci.
Steward
: Mi dispiace, signora. Vado ad informarmi.
Molly
: Secondo me non lo sa nessuno che
diavolo
sta succedendo.
Cal
: Colpa di questi dannati inglesi, che fanno tutto secondo le regole.
Ruth
: Può risparmiarsele certe parole, signor Hockley. Tornate in cabina e accendete i riscaldamenti. Vorrei una tazza di tè al mio ritorno.
Cameriere
: Sì, signora.
Ruth
: Grazie.
Steward
: Può indossare il salvagente, per favore?
Passeggera
: ... come facevano a saperlo? Proprio non capisco.
Rose
: Signor Andrews, ho visto l'iceberg. E lo vedo anche nei suoi occhi. La prego, mi dica la verità.
Andrews
: La nave affonderà.
Rose
: Ne è certo?
Andrews
: Sì. Fra un'ora o poco più, tutto questo sarà si ritroverà sul fondo dell'Atlantico.
Cal
: Co-cosa?
Andrews
: La prego, avverta solo chi deve. Non voglio essere ritenuto responsabile d'una sicura crisi di panico. E si cerchi una scialuppa. Presto. Non aspetti. Lei ricorda cosa le ho detto riguardo alle scialuppe?
Rose
: Sì. Capisco.
Steward
: Certo, signora, deve indossarlo subito.
Commissario
: Da questa parte, figliolo.
Marinaio
: Signore, hanno bisogno di lei nell'ufficio del Commissario di Bordo della seconda classe. C'è una folla immensa là sotto.
Lovejoy
: Vada pure. Lo tengo d'occhio io.
Commissario
: Sì, bene.
Dal film:
Titanic
Scheda film e trama
Frasi del film
[Su Björn Borg nel 1982]
Sta per imbattersi nell'unico grande ostacolo sulla sua via e sono io... Stiamo andando incontro di nuovo a una rivalità del
diavolo
.
Jimmy Connors
Frasi di Jimmy Connors
‐ Com'è...? com'è...?
‐ Eh,
diavolo
, c'est la question, ma très chère demoiselle!
La moglie del console Buddenbrook, seduta accanto alla suocera sul sofà rettilineo laccato di bianco e adorno di una testa di leone dorata, con i cuscini ricoperti di stoffa giallo-chiara, gettò un'occhiata al marito nella poltrona al suo fianco e venne in aiuto alla figlioletta, che il nonno teneva sulle ginocchia, presso la finestra.
Thomas Mann
Cit. da
I Buddenbrook ‐ Incipit
Frasi di Thomas Mann
E' tornata. La bambola, il
diavolo
... Annabelle.
Esther Mullins
Dal film:
Annabelle 2: Creation
Scheda film e trama
Frasi del film
Penso che la politica sia uno strumento del
Diavolo
. Sia chiaro, penso che la politica uccida e non porti niente di vivo. La politica è corrotta, lo sanno tutti.
Bob Dylan
Frasi di Bob Dylan
Tutte le Bibbie, codici sacri, sono state causa dei seguenti Errori:
1. Che nell'Uomo ci sono due principi reali di esistenza, cioè un Corpo e un'Anima.
2. Che l'Energia chiamata Male, procede solo dal Corpo; che la Ragione, chiamata Bene, procede solo dall'Anima.
3. Che Dio in Eterno torturerà l'Uomo avendo egli seguito le proprie Energie.
Ma i seguenti Contrari a tali Errori sono Verità:
1. Nell'Uomo non c'è un Corpo distinto dall'Anima; il cosiddetto Corpo è una parte dell'Anima che i cinque Sensi, maggiori antenne dell'Anima in questo evo, discernono.
2. Solo l'Energia è vita, e procede dal Corpo; la Ragione non è che il confine o il cerchio esterno dell'Energia.
3. L'Energia è l'Eterno Piacere.
Reprimono il desiderio solo quelli che lo hanno tanto debole da poterlo reprimere; l'elemento repressivo o ragione ne usurpa allora il posto e fa da guida a chi non sa volere.
Cosi frenato, il desiderio si fa gradualmente passivo fino a non più essere che ombra di sé.
La storia di ciò si trova scritta nel Paradiso Perduto, dove il Tiranno, ossia la Ragione, si chiama Messia. E l'Arcangelo delle origini, o detentore del comando dell'esercito celeste, è chiamato Demonio o Satana, e Peccato e Morte sono chiamati i suoi figli. Ma nel Libro di Giobbe, il Messia di Milton si chiama Satana.
Poiché le due parti hanno registrato la stessa storia.
Parve infatti alla Ragione che il Desiderio fosse stato bandito, ma è versione del Demonio che il Messia cadde, e formò poi un cielo con quanto gli riuscì di carpire all'Abisso.
E' attestato anche nel Vangelo quando egli prega il Padre d'inviargli il consolatore cioè il Desiderio, affinché potesse la Ragione avere Idee su cui costruire; il Gehovah della Bibbia non essendo altri che colui che dimora nelle fiamme del fuoco.
Dopo la sua morte, sappiate, Cristo diventò Gehovah.
Ma in Milton, il Padre è Destino, il Figlio, un Calcolo dei cinque sensi, lo Spirito Santo, Vuoto!. Nota. Milton era impacciato scrivendo di Dio e degli Angeli, e a suo agio scrivendo dei Demòni e dell'Inferno, poiché egli era un vero Poeta, e dalla parte del Demonio senza saperlo.
William Blake
Cit. da
La Voce del
Diavolo
Frasi di William Blake
Per me è stata una malattia. La cocaina è il
diavolo
, ti illude di non essere solo, ti convince di essere il più forte. Tanti la prendono, tantissimi. Nessuno lo sa, nessuno li scopre.
[...]
Ne sono uscito grazie a lui
[indicando una foto in bianco e nero]
, non potevo tradire mio padre, uno che si batteva contro il traffico di droga.
Rosario Fiorello
Frasi di Rosario Fiorello
Senti, so che è difficile credere alle persone che ti dicono "so cosa provi", ma io so davvero che cosa provi.
[...]
Sto cercando di dire che capisco com'è sentirsi piccoli e insignificanti, quant'è umanamente possibile e come può far male in punti che neanche sapevi di avere dentro di te. E non importa quante volte cambi taglio di capelli o in quante palestre ti iscrivi o quanti bicchieri di chardonnay bevi con le amiche: vai lo stesso a dormire ogni sera riesaminando ogni dettaglio, e chiedendoti dove hai sbagliato, come hai fatto a non capire. E come
diavolo
hai potuto pensare di essere tanto felice in quel momento. Ti capita anche di convincerti che lui capirà cosa ha perso e busserà alla tua porta. E dopo tutto questo, per quanto a lungo la storia possa durare, vai in un posto lontano e conosci persone che ti fanno sentire di nuovo viva e finalmente i pezzettini della tua anima si rimettono insieme e tutta quella confusione, tutti gli anni della tua vita che hai sprecato... alla fine come per incanto svaniscono.
Iris
Dal film:
L'amore non va in vacanza
Scheda film e trama
Frasi del film
Nel lontano Ovest conoscevo un tipo, un tipo di cui voglio parlarvi. Si chiamava Jeffrey Lebowski. O almeno così lo avevano chiamato gli amorevoli genitori. Ma lui non se ne serviva più di tanto. Jeffrey Lebowski si faceva chiamare "il drugo". Già, Drugo. Dalle mie parti nessuno si farebbe chiamare così. Del resto con Drugo erano parecchie le cose che non mi quadravano. E lo stesso vale per la città in cui viveva. Però forse era proprio per questo che trovavo tanto interessante quel posto. La chiamavano Los Angeles, la città degli angeli. A me non sembrava che il nome le si addicesse molto, anche se devo ammettere che c'era parecchia gente simpatica. Certo, non ho mai visto Londra. E non sono mai stato in Francia. E non ho neanche mai visto la regina in mutande, come dicono alcuni. Però posso dirvi una cosa: dopo aver visto Los Angeles e vissuto la storia che sto per raccontarvi, beh, penso d'aver visto quanto di più stupefacente si possa vedere in tutti quegli altri posti, e in tutto il mondo. Perciò posso morire con un sorriso, senza la sensazione che il Signore mi abbia fregato. La storia che sto per raccontare è successa nei primi anni '90, nel periodo del conflitto con Saddam e l'Iraq. Lo dico solo perché a volte si incontra un uomo, non dirò un eroe... perché, che cos'è un eroe? Ma a volte si incontra un uomo, e sto parlando di Drugo, a volte si incontra un uomo che è l'uomo giusto al momento giusto nel posto giusto, là dove deve essere. E quello è Drugo, a Los Angeles. E anche se quell'uomo è un pigro, e Drugo lo era di sicuro, forse addirittura il più pigro di tutta la contea di Los Angeles, il che lo mette in competizione per il titolo mondiale dei pigri... Ma a volte si incontra un uomo... a volte si incontra un uomo... Ah! Ho perso il filo del discorso! Bah, al
diavolo
! È più che sufficiente come presentazione.
Lo Straniero
Dal film:
Il Grande Lebowski
Scheda film e trama
Frasi del film
Drugo
: Ah! Dov'era finita?
Brandt
: In visita a certi suoi amici di Palm Springs. Ha preso una borsa ed è partita senzadircelo.
Drugo
: Allora il fottuto nichilista sapeva dov'era andata.
Walter
: Gesù, Drugo, non si era neanche rapita da sola.
Brandt
: Chi è questo signore, Drugo?
Walter
: Chi sono io? Sono un veterano, ecco chi sono!
Drugo
: Lascia perdere, Walter.
Brandt
: È meglio che non entri, è molto arrabbiato.
Drugo
: Allora, amico?
Lebowski
: Allora? È tornata, ma non grazie a lei.
Drugo
: E dove sono i fottuti soldi, Lebowski?
Walter
: Un milione di bigliettoni...
Drugo
: Aspetta.
Walter
: ... sottratti alle piccole speranze bisognose!
Drugo
: Walter!
Walter
: Tu sei un uomo di merda!
Lebowski
: Chi è quello lì?
Walter
: A me? Dici a me?
Drugo
: Walter...
Walter
: Io sono quello che ti prende a calci in culo!
Drugo
: Lascia parlare me.
Walter
: Imbroglione! Ecco chi sono io!
Drugo
: Allora, sappiamo che quella dannata valigetta era vuota. Sappiamo che i milioni se li è tenuti per sé.
Lebowski
: Lei dice la sua versione e io dico la mia. Io dico che le ho affidato i miei soldi e lei li ha rubati.
Walter
: Sai cosa ce ne fregava a noi di rubare i tuoi soldi inventati?
Drugo
: Lei credeva che Bunny fosse stata rapita e ne era felice come una pasqua. Poteva approfittarne per far sparire un po' di soldi. Le bastava incontrare un babbeo da incolpare e ha conosciuto me. Specie di... di diserbante umano! Avrà pensato: "Oh, com'è sfigato questo", no? Un perdente, uno di cui la società benestante se ne frega.
Lebowski
: Perché, lei non è così?
Drugo
: Beh, sì, ma questo che
diavolo
...
Lebowski
: Allora andatevene.
Walter
: Ma guarda che faccia da culo! Vorrebbe far credere di essere un miliardario.
Lebowski
: Uscite da questa casa, sbandati!
Walter
: E ti dirò anche un'altra cosa. Ne ho visto tanti di paraplegici. E questo qui fa finta. Fottuto imbroglione!
Lebowski
: Non si avvicini, bellimbusto!
Walter
: Questo qui può camminare, non sono mai stato più sicuro di una cosa in vita mia.
Lebowski
: Stia lontano da me!
Drugo
: Walter, per l'amor di Dio...
Walter
: Non sono mai stato più sicuro di una cosa in vita mia!
Lebowski
: Stia lontano da me!
Walter
: Su, andiamo!
Lebowski
: Non mi tocchi, eh!
Drugo
: Walter! Giù!
Lebowski
: Aaah!
Drugo
: Mettilo giù, per la miseria!
Walter
: Lo metto giù subito, Drugo!
Lebowski
: Aiuto! Aiuto!
Walter
: Achtung, baby!
Lebowski
: E via!
Drugo
: Aiutami a rimetterlo sulla sedia a rotelle.
Dal film:
Il Grande Lebowski
Scheda film e trama
Frasi del film
Drugo
: Ma ti rendi conto del pasticcio che siamo riusciti a combinare? Abbiamo incasinato la consegna del malloppo, abbiamo fatto incazzare i rapitori e Lebowski mi ha urlato in faccia come una iena, ma stranamente non ha fatto niente.
Walter
: Beh, sai, a volte è un fatto catartico.
Drugo
: No, no, no, voglio dire, dal momento che sa che sono un casinista, perché ha dato a me l'incarico di recuperare la moglie? Perché... perché se ne frega. Anzi, non la rivuole proprio. Ne ha abbastanza, si è stancato di lei. È una messinscena. Okay, però, allora, perché non gliene frega niente del milione di dollari? Voglio dire: sa bene che non abbiamo mai consegnato la valigetta. Però non ci ha mai chiesto di restituirla. Perché? Perché il malloppo non c'è mai stato, nella valigetta. Nella valigetta non c'era l'ombra di un centesimo. Lo stronzo sperava che la facessero fuori. Tu hai lanciato un facsimile per un facsimile.
Walter
: Va bene. Ma secondo te tutte queste cose farebbero un'emergenza?
Drugo
: Eh?
Walter
: Sì, vabbè, ho capito dove vuoi arrivare: si è tenuto i soldi. La mia osservazione è: noi siamo qui, è shabbas...
Drugo
: Shabbas, sì.
Walter
: ... il sabato, che io posso infrangere solo per questioni di vita o di morte.
Drugo
: La pianti con questa stronzata, Walter? Tu non sei nemmeno ebreo.
Walter
: Porca puttana, ma che dici?
Drugo
: Amico, tu sei un polacco cattolico.
Walter
: Ma che cazzo dici? Mi sono convertito quando ho sposato Cynthia.
Drugo
: Sì.
Walter
: Avanti, Drugo!
Drugo
: Sì, sì, sì.
Walter
: Conosci la storia!
Drugo
: Sì, lo so, e cinque anni fa hai ottenuto il divorzio.
Walter
: E che vuol dire? Chi divorzia restituisce la tessera della biblioteca? Cambia patente? Smette di essere ebreo?
Drugo
: A destra, questo è il vialetto.
Walter
: Quando uno è ebreo, è ebreo!
Drugo
: Ecco, siamo sempre lì. Tutto gira sempre intorno alla tua morbosa storia con Cynthia. Per cui le tieni quello sgorbio di cane, frequenti la sua sinagoga... Vivi completamente nel passato.
Walter
: Tremila anni di bellissima tradizione, da Mosè a Sandy Koufax. Puoi scommetterci le palle che voglio vivere nel passato! Anzi... accidenti! Ma che
diavolo
è successo?
Drugo
: Porca puttana!
Walter
: Andiamo. Fanculo.
Dal film:
Il Grande Lebowski
Scheda film e trama
Frasi del film
Drugo
: Era quella l'uscita.
Walter
: Insomma, a noi basta riportare a casa la ragazza, così nessuno avrà da lamentarsi, e ci terremo il malloppo.
Drugo
: Già, sembra facile, eh? Ma non mi hai detto come faremo a riportarla a casa. Dov'è?
Walter
: Quella è la parte più semplice. Ci presentiamo alla consegna e me lo faccio dire a forzadi botte. Eh?
Drugo
: Sì. È davvero un bel piano. Walter, è un piano ingegnosissimo, sempre che io abbia capito bene. Un orologio svizzero, guarda.
Walter
: Esattamente, Drugo. La sua bellezza è la sua semplicità. Quando il piano diventa troppo complesso, qualcosa finisce che va storto. Se c'è qualcosa che mi ha insegnato il Vietnam...
Drugo
: Drugo.
Voce
: State per arrivare vicini a un ponte di legno. Quando sarete sul ponte, lanciate la valigetta dal finestrino di sinistra senza fermare la macchina. Sarete osservati.
Drugo
: Cazzo!
Walter
: Che ha detto? Dove consegnamo?
Drugo
: Da nessuna parte. Sul ponte dobbiamo lanciare la valigetta dal finestrino.
Walter
: Eh?
Drugo
: Dobbiamo lanciare il malloppo dalla macchina in corsa.
Walter
: Non possiamo farlo, Drugo. Il piano va a farsi fottere.
Drugo
: Oh, allora chiamali al telefono e spiegaglielo tu. Il tuo piano è talmente semplice che lo capiranno anche loro. È questa la bellezza.
Walter
: Al ponte di legno, eh?
Drugo
: Io butto la valigetta col malloppo. Non facciamo cazzate, amico.
Walter
: Okay, stiamo arrivando al ponte. Dammi il facsimile.
Drugo
: Lascia perdere, Walter. Io ti voglio bene, però dovrai ammettere che sei un cazzone, prima o poi.
Walter
: Dai, su, non è il momento di litigare.
Drugo
: Porca puttana!
Walter
: Ecco il ponte!
Drugo
: Walter! Walter!
Walter
: Parte il facsimile!
Drugo
: Ma che cazzo...
Walter
: Prendi il volante! A quindici miglia all'ora salto giù, torno indietro, e ne faccio parlare uno a forza di botte. Passami il mitra.
Drugo
: Il mitra?
Walter
: Vuoi che salti giù completamente nudo?
Drugo
: Walter, aspetta!
Walter
: Via, conquistiamo la collina!
Drugo
: Walter, non farlo! Ehi! Ce l'abbiamo noi! È qui la valigetta! Ce l'abbiamo noi! Ce l'abbiamo noi! Ce l'abbiamo...
Walter
: Al
diavolo
, Drugo. Andiamo al bowling.
Dal film:
Il Grande Lebowski
Scheda film e trama
Frasi del film
Drugo
: Dove pensi di andare, amico?
Walter
: Prendi il facsimile, guido io.
Drugo
: Cosa?
Walter
: Il facsimile!
Drugo
: Il cosa?
Walter
: La controfigura della borsa.
Drugo
: Ma che...
Walter
: Hanno già chiamato?
Drugo
: Che cosa c'è qui dentro?
Walter
: Le mie mutande sporche. Il bucato. La biancheria.
Drugo
: Walter, ci dev'essere un motivo per cui hai portato le tue mutande sporche.
Walter
: Ma certo che c'è: il peso. Il facsimile deve sembrare pieno.
Drugo
: Walter, ma che cazzo ti frulla in testa?
Walter
: Hai indovinato. Mi è frullata in testa un'idea: perché noi dovremmo accontentarci di ventimila dollari?
Drugo
: Noi? Che cosa c'entra noi? Hai detto solo che volevi accompagnarmi!
Walter
: La mia opinione è che non dovremmo accontentarci di ventimila dollari, quando possiamo tenerci tutto il malloppo, mi sbaglio?
Drugo
: Sì che ti sbagli, questo non è mica un gioco, amico!
Walter
: Oh, ma sì che è un gioco, l'hai detto tu stesso: si è rapita da sola.
Drugo
: Ho detto solo che pensavo... Pronto, Drugo.
Voce
: Chi è che parla?
Drugo
: Sono Drugo, il postino. Dove vuoi che andiamo?
Voce
: Andiamo?
Drugo
: Cazzo!
Walter
: Che c'è?
Drugo
: Sì, qui con me c'è l'autista, capisci, non posso guidare la macchina, pensare ai soldi,parlare al telefono...
Voce
: Zitto, imbecille!
Walter
: Drugo, stai facendo un bordello!
Voce
: Chi ha parlato?
Drugo
: È l'autista che ha parlato, te l'ho detto... Cazzo!
Walter
: Ma che
diavolo
è successo?
Drugo
: Walter!
Walter
: Ma che
diavolo
è successo?
Drugo
: Ha messo giù!
Walter
: Cosa?
Drugo
: Hai mandato tutto a puttane! Tutto a puttane, capisci? La sua vita era nelle nostre mani!
Walter
: Calma, Drugo.
Drugo
: Siamo fottuti, non beccheremo un cazzo di niente perché quelli la uccideranno. Siamofottuti, Walter!
Walter
: Niente è perduto, dammi retta, abbi fiducia, Drugo. Richiameranno.
Drugo
: Seee...
Walter
: Quella si è rapita da sola. Visto? Niente è perduto, Drugo. Niente è perduto. Sono solamente una banda di principianti.
Drugo
: Walter, Walter, la pianti? Vuoi tapparti la bocca almeno quando parlo con loro, puttana della miseria?
Walter
: Sì, sì, come vuoi. Però sono principianti.
Drugo
: Ah! Drugo.
Voce
: Bene, andiamo avanti. Ma non fate scherzi strani.
Drugo
: Sì, sì!
Voce
: Niente scherzi strani, chiaro?
Drugo
: Sì, devi solo dirmi dove vuoi che ci dirigiamo.
Dal film:
Il Grande Lebowski
Scheda film e trama
Frasi del film
Bob
: Stanno arrivando! Di chi è questo whisky? Tu? Tu? Sta arrivando! Uh! Ce n'è per tutti, gente! Uh! Dio ci salverà! Drink per tutti!Tequila per voi! Venite al bancone, signore e signori! Devi accendere?
I Partecipante
: Funziona ancora?
Bob
: Sì. Dunque, sì, aveva chiesto un cocktail con gin. Ha detto Gin Buck o Gin Fizz?
II Partecipante
: Senti, fa' quello che ti viene meglio. È uguale.
Bob
: Che aveva chiesto? Ah. Sì, mi pare questo qui.
Larry
: Phil? Phil, Phil, Phil, ma lo sai che ore sono?
Phil
: Scommetto che me lo dirai.
Larry
: Sono le nove e mezza!
Phil
: E allora?
Larry
: Ma come sarebbe "e allora"? È cominciata alle sette, lui non viene.
Phil
: Ha detto che sarebbe venuto.
Larry
: Si vede che scherzava, perché lui qui non c'è. Non c'è, Phil.
Phil
: E che cosa vuoi che faccia?
Larry
: Fa' un po' il preoccupato.
Phil
: Sono preoccupato.
Larry
: Ah, davvero?
Phil
: Sì, sono preoccupato, Larry.
Larry
: No, perché allora lo nascondi molto, molto bene.
Phil
: Senti, cerca... di avere fede. Ce la fai? Per una volta.
Larry
: Avere fe... ? Ah, beh... Avere fede?
Partecipanti
: Il grande... Kahuna! Uh! Uh! Uh! Uh!
Partecipante
: Tante grazie, eh?
Phil
: Quel figlio di un cane! Mi ha parlato di pallacanestro per quasi due ore. Ed è riuscito solo a dimostrarmi che non ci capisce praticamente nulla. Cosa? Non c'era un bicchiere più piccolo? Potevi darmi un ditale, magari.
Bob
: Sono tutti sporchi.
Phil
: Dammi quella bottiglia. È questo che mi piace delle convention, che mi fa impazzire di queste cose. Cioè, che tu prendi un tale, lo separi dalla moglie per un paio di giorni, gli fai bere un paio di bicchieri in più, e lui tutt'a un tratto diventa in assoluto il più grande esperto di sport al mondo. Ecco perché Dio ha creato le mogli: perché facciano capire agli uomini quando stanno facendo i coglioni. Se tu separi uno da sua moglie, anche per poco tempo, quello non ha la più vaga idea di come comportarsi. Puoi credermi.
Bob
: Sai, la Bibbia dice che Dio creò Eva come aiuto degno dell'uomo.
Phil
: Come cosa?
Bob
: Un aiuto per... adatto alle sue esigenze.
Phil
: Ah, io non so niente di questa roba, ma quello che so è questo: Dio creò le donne per fare da specchio, così un uomo può vedere che asino è. Voglio dire, tu mi parli di anime... Un uomo non sa assolutamente com'è la sua anima, non ha la minima idea di che aspetto abbia la sua anima, fino a che non scruta negli occhi della donna che ha sposato, e allora, se è appena decente come essere umano, passa almeno due giorni a vomitare. Perché nessun uomo, nessun uomo perbene può tollerare quell'immagine. Dai, togliti le scarpe, mettiti comodo, se ne sono andati tutti.
Bob
: Non avevi detto che non ti piaceva essere sposato?
Phil
: Certo, non m'è piaciuto, ma questo non vuol dire che non lo raccomandi. Ci sono tante cose a questo mondo che sono giuste, ma non necessariamente piacevoli. Prendi la circoncisione. Oh! Era ora, finalmente. Dove cavolo sei stato?
Larry
: Come sarebbe dove cavolo sono stato? Mentre voi ve ne stavate qui a lisciarvi tutti i coglioni che sono entrati da quella porta, io me ne sono andato in cerca del "grande Kahuna"!
Bob
: Il cosa?
Larry
: Il "salvatore", Bob. "El presidente"! L'uomo che proferendo una sola parola, con una singola eiaculazione di suoni potrebbe ingravidare la nostra azienda.
Phil
: L'hai trovato?
Larry
: Phil, usa la tua intuizione, per un secondo. Usa quel dono del Signore, vedi di indovinare qual è la realtà della situazione. Ho l'aria d'averlo trovato?
Phil
: No.
Larry
: Bravo, ce l'hai ancora!
Bob
: Ma di chi state parlando?
Larry
: Stiamo parlando del "grande Kahuna", Bob, del grosso pesce che deve abboccare. Hai mai letto "Il vecchio e il mare"?
Bob
: No.
Larry
: Hm, va bè, lasciamo perdere, va. Stiamo parlando di un uomo che rappresenta, lui da solo, il più grosso cliente che la nostra azienda abbia mai visto e che probabilmente vedrà mai.
Phil
: Potenziale cliente.
Larry
: Ah, potenziale. Sì, fai bene a puntualizzarlo! Potenziale! Che avrebbe potuto. Perché era nostro còmpito, compari, trasformare quella potenzialità in realtà. Farlo cadere nelle nostre braccia. Si doveva corteggiare, quell'uomo. Promettergli doni, se necessario, per attirarlo dalla nostra parte. Ma ci siamo riusciti o abbiamo fallito? Si vota per alzata di mano.
Phil
: Finirà bene.
Larry
: Sì, è sicuro che finirà. Quando avranno ripescato i nostri corpi nel fiume, e spedito il nostro spirito sulla Luna, solo allora sarà finita. È quello che è in mezzo che dà fastidio: l'essere spellati vivi e bruciati. Il resto è solo pace.
Bob
: Sei dovuto andare a cercare questo signore?
Larry
: Abbiamo dovuto, Bob. Non era previsto che lo facessimo, ma, sì, abbiamo dovuto. Si supponeva che lui sarebbe venuto qui stasera. Qualcuno avrebbe dovuto attirarlo qui per un drink.
Phil
: Perché guardi me, scusa? La mia parte l'ho fatta.
Larry
: Gli hai telefonato?
Phil
: Certo che gli ho telefonato, eccome!
Larry
: E hai parlato con lui direttamente.
Phil
: Ho parlato con la sua segretaria.
Larry
: Aaah!
Phil
: Stava facendo un'interurbana importante. Mi ha assicurato che veniva.
Larry
: Oh! Ti ha assicurato che veniva! Sai che c'è? Ti ha fatto uno scherzo! Ci saranno stati un sacco di suoi amici, tutt'intorno al vivavoce, che dicevano: "Senti questo!". Scommetto che tira bidoni per hobby.
Phil
: Sarà capitato qualcosa.
Larry
: Direi che è quasi ovvio che è capitato qualcosa.
Bob
: Magari si è sentito male all'ultimo minuto.
Larry
: No, no, no, no, è qui, è qui. L'ho sentito nominare varie volte questa sera e sempre al presente. È qui, amici miei. Solo che non è qui. Se cogliete la sottile sfumatura.
Phil
: Però, dobbiamo soltanto trovare un'altra strada, ecco tutto.
Larry
: Phil, scusa, sei sordo? L'abbiamo perso. Era invitato, ma non è comparso. Siamo come i dinosauri quando cambiò il clima, non abbiamo più alcuna ragione di vagare sulla Terra.
Bob
: Perché non potete fissare un appuntamento e incontrarlo normalmente in ufficio?
Larry
: Non si fissa un appuntamento con quello lì, è il Presidente, ti manda dai suoi... sottoposti.
Bob
: Perché non andiamo dai sottoposti?
Larry
: Perché sono tutti dei coglioni. Tutti, nessuno escluso. Certe volte si devono lasciar perdere i pesci piccoli, ingraziarsi qualcuno più in alto sulla scala che possa dire: "Sapete che cìè? Li voglio provare questi nuovi prodotti, quindi comprateli, provateli, oppure fottetevi, perché vi licenzio!".
Phil
: Proverò a ritelefonare alla segretaria domattina.
Larry
: Phil, hai sentito una sola parola di quello che ho detto? Capisco che è nella natura umana pensare che abbiamo ancora una chance, ma è un'illusione e basta! Domani ce ne torneremo a Chicago e Evans ci dirà: "Ehi, Phil, Larry, Bob, venite nel mio ufficio, ho qualcosa per voi. Piegatevi". Ah... Che ne dici, Bob, vuoi fare questo per vivere?
Bob
: Non lo so, la serata mi è parsa interessante.
Larry
: Ah sì? In che senso?
Bob
: Si sentono un sacco di storie interessanti.
Larry
: Questo si fa. Vanno distinte dalle tante cazzate che volano in serate del genere. Ma ci sono, se vuoi ascoltarle.
Bob
: C'è sempre così tanta gente?
Larry
: Sembrava che ci fosse tanta gente perché la camera era tanto piccola.
Phil
: Larry!
Larry
: Scusa, le carote mi hanno dato alla testa.
Bob
: Ho conosciuto uno che si è messo a parlarmi di cani.
Larry
: Che ti ha raccontato?
Bob
: Che ne ha sempre avuti. Mi ha detto che... ha avuto dei cani per tutta la vita, soprattutto pastori tedeschi.
Larry
: Non è tanto insolito, c'è un sacco di gente che ha dei cani.
Bob
: Lo so, ma era uno che aveva fatto tante di quelle cose... All'ultimo aveva dovuto far fare l'iniezione perché aveva morso una persona. Poi ha cominciato a parlarmi di quello prima, e di quello ancora prima, e di quello ancora prima. E così mi sono fatto un quadro di tutta la sua vita, attraverso una serie di cani, soprattutto pastori tedeschi.
Larry
: Vorrei che ci fosse Murdock qui con noi.
Bob
: Chi è Murdock?
Larry
: Dale Murdock, il più grande agente vendite che la nostra azienda abbia mai avuto. Dio del cielo, che talento!
Bob
: Un uomo di successo?
Larry
: No, più che di successo, capisci, quello là... quello là aveva il dono. Era come sai... quando guardi certi atleti che ti danno l'impressione di fare dei gesti che hanno sempre conosciuto, non che hanno dovuto imparare. E per Murdock era così trattare con le persone.
Bob
: Dov'è adesso?
Larry
: Chi? Murdock?
Bob
: Sì.
Larry
: Ah, ha avuto quello che meritava. Già. Ho sentito che ora sta in Florida.
Phil
: Io ho sentito dire da qualcuno che... che aveva tutta una catena di Burger King.
Larry
: Non ho dubbi che debba essere la più importante catena della Florida. Ma i giorni di Murdock sono passati, gente, e ora sono i giorni di Larry e Phil. Phil e Larry, e Bob. Tre sfigati che stanno per prenderla regalmente nel culo!
Phil
: Finirà bene.
Larry
: Sei convinto, eh?
Phil
: Certo.
Larry
: Beh, spero che tu abbia ragione, perché esserci lasciati sfuggire in questo modo Fuller può essere interpretato come un segno di assoluta incompetenza, il che ci mette in una pessima luce.
Bob
: Scusa, hai detto Fuller?
Larry
: Sì.
Bob
: Dick Fuller?
Larry
: Sì, Dick... Richard... Perché, lo conosci?
Bob
: Era quello con cui ho parlato.
Larry
: Cosa? Che? Che?
Bob
: Quello dei cani! Quello era Dick Fuller!
Larry
: Oh, ma smettila!
Bob
: No, sul serio, mi ha dato il biglietto da visita.
Phil
: Ma che mi venga un colpo! Da' qua, fammi vedere! Ma non hai controllato i cartellini di tutti?
Larry
: Ho controllato i cartellini di tutti! E a quelli che non ce l'avevano sono andato e gli ho chiesto: "Come ti chiami?".
Bob
: Non aveva il suo cartellino.
Larry
: Cosa?
Bob
: Cioè, non aveva il suo, penso fosse quello di un altro.
Phil
: Perché
diavolo
doveva portare il cartellino di un altro, Bob?
Bob
: Non lo so, doveva aver già bevuto un po' prima di venire qua. L'avrà scambiato con qualcun altro. Ho avuto l'impressione che volesse essere lasciato in pace. Era distrutto per il cane.
Larry
: No, cazzo, non ci posso credere! Ma come? Avevamo Dick Fuller qui a portata di mano e ce lo siamo fatto scappare via?
Bob
: Mi dispiace.
Phil
: Non è colpa tua, Bob.
Larry
: Ce l'avevamo, ce l'avevamo, era nostro!
Phil
: La prossima volta chiedi il nome alle persone, che il cartellino ce l'abbiano o no.
Larry
: Ti do un'informazione: non ci sarà una prossima volta per noi, mio caro. Avevamo Dick Fuller nella nostra sfera di influenza, e lo abbiamo lasciato andare via senza dirgli neanche una parola.
Phil
: Finirà bene.
Larry
: Di che cosa avete parlato, Bob?
Bob
: Di... Non lo so, varie cose.
Larry
: Senti, potresti essere un po' più specifico? Di sport, del tempo, di cosa?
Bob
: Di cani soprattutto.
Larry
: Tutto qui? Nient'altro?
Bob
: Di cani... e poi si è parlato della famiglia. Mi ha chiesto di mia moglie.
Larry
: Tua moglie?
Bob
: Sì.
Larry
: E che voleva sapere di tua moglie?
Bob
: Niente. Così, ha chiesto.
Larry
: Gli hai detto che poteva averla, se voleva, e se in cambio faceva qualche affare con noi?
Phil
: Larry!
Larry
: Allora, cosa? Di che avete parlato, Bob?
Bob
: Forse... Non saprei... Di religione, un po'.
Larry
: Tu col presidente di una delle più grandi industrie manifatturiere del Midwest hai parlato di religione?
Bob
: Beh, è questo che è? Io non lo sapevo.
Larry
: Va bene, aspetta un po'. Che gli hai detto? Che... cosa gli hai detto sulla religione?
Bob
: Abbiamo... chiacchierato.
Larry
: Non lo hai contraddetto, vero?
Bob
: No.
Larry
: Grazie a Dio. È la prima regola sul parlare di religione a una convention: non contraddire il cliente. No, mi correggo, è la seconda regola. La prima regola sul parlare di religione alle convention è: no.
Bob
: "No"... "No" cosa?
Larry
: Non farlo.
Bob
: Beh, sembra che siamo ancora vivi.
Larry
: Lo hai contraddetto mai?
Bob
: No.
Larry
: Bene, ecco perché. Per questa ragione sei ancora vivo.
Bob
: È stata una bella chiacchierata.
Larry
: Beh, come sei finito a parlare di religione con Dick Fuller? Scusa, ce lo spieghi?
Bob
: È venuto fuori con le morti dei suoi cani. Così.
Larry
: Gli hai detto che i suoi cani sono in cielo?
Bob
: No.
Larry
: Gli hai detto che sono all'inferno?
Bob
: Ovviamente no.
Larry
: E allora cosa? Si può sapere cosa gli hai detto di preciso?
Bob
: Niente, ci... ci siamo messi a parlare. La storia dei cani è stata solo l'innesco. Per metterci a parlare della vita e della morte.
Larry
: È stato l'innesco, Bob?
Bob
: Certo.
Larry
: Il che implica, se non erro, che stavi cercando di avere l'opportunità di... di parlare della vita e della morte.
Bob
: Certo, credo fosse così. Certo.
Larry
: Beh, no, non dire "certo", perché non è certo. Insomma, io non me l'aspetto. La maggior parte delle persone, sai, non se ne va in giro cercando l'opportunità di avviare una conversazione con un perfetto estraneo, sulla vita, e la morte e la religione e altre cose insane...
Bob
: Certe persone sì.
Larry
: Certe persone probabilmente sì, ce n'è qualcuna, e apparentemente tu sei una di quelle. Ma il più delle persone no, Bob. Il più delle persone, se gli chiedi della vita e della morte, dice: "La vita è bene, la morte è male". Fine. Non se ne va in giro a cercare opportunità.
Bob
: Si vede che io non sono il più delle persone.
Larry
: Bob, sai, questo probabilmente è vero, è una saggia considerazione.
Bob
: Credo che sia importante che la gente sappia in cosa credi.
Larry
: Oh, Gesù Cristo!
Bob
: Se avessi saputo che avevate bisogno di parlare con quel tale, vi avrei detto... vi avrei avvertito in qualche modo.
Phil
: Non è colpa tua, Bob.
Larry
: Phil!
Phil
: Come faceva a sapere che stava parlando proprio con lui?
Larry
: Che gli parlasse sì, ma che lo ascoltasse no, non credo. Almeno non per cogliere l'occasione di fare gli interessi dell'azienda. Insomma, se la conversazione fosse rimasta su un piano più terra terra, allora magari sarebbe riuscito a farla scivolare verso un argomento banale, in cui i lubrificanti si potevano menzionare.
Phil
: Questo non lo puoi sapere.
Larry
: Oh, andiamo! Le probabilità sarebbero state molto alte. Ma invece la conversazione non ha seguìto il suo corso naturale, perché qualcuno teneva il timone e la dirigeva, non è vero, Bob?
Phil
: A me pare che Fuller volesse essere lasciato in pace.
Larry
: Non è questo il punto e lo sai.
Bob
: Phil ha ragione. Praticamente me l'ha detto.
Larry
: Beh, ragazzi, amici, compari, il nostro dovere era quello di spegnere quel suo desiderio, almeno per un pochino, di accendere il suo interesse. E vi faccio notare che non voleva essere lasciato in pace, altrimenti sarebbe restato nella sua camera d'albergo tutta la sera. Non avrebbe scorrazzato per la suite in cerca di conversazione. Non voleva essere lasciato in pace, solo non parlare d'affari.
Phil
: E anche in questo caso ci andava male.
Larry
: Ma per favore, lo sai che c'è il modo di aggirare certi ostacoli. Senza importunarlo, ma per comunicargli quello per cui eravamo venuti fin qui, mi spiego?
Bob
: Senti, mi dispiace.
Larry
: È inutile dispiacersi. Dispiacersi non serve a niente, adesso.
Bob
: Che altro posso fare?
Larry
: Niente, non puoi fare un bel niente, al punto in cui siamo. Niente. Ha detto per caso dove alloggiava?
Bob
: È in quest'albergo.
Larry
: In questo albergo?
Bob
: Sì.
Larry
: Oh.
Phil
: Cosa vorresti fare? Bussare alla sua porta in piena notte?
Larry
: Sto chiedendo, Phil. È un crimine adesso? Perché pensavo che domani mattina potremmo, sai, incontrarlo, così per caso, giù di sotto in caffetteria.
Phil
: Se non sappiamo che faccia ha!
Larry
: Lo sa Bob.
Bob
: Ve lo indico volentieri.
Phil
: Cos'è questa roba scritta dietro al biglietto, Bob?
Bob
: È dove ha detto che andava uscito di qua.
Larry
: Cosa? Cosa? Cosa?
Bob
: Una qualche festa privata all'albergo in fondo alla strada.
Larry
: Che facciamo ancora qui? Andiamo, forza!
Bob
: Non possiamo.
Larry
: Perché no?
Bob
: Perché è solo per inviti.
Larry
: E allora?
Bob
: Allora dico che si arrabbia se ci presentiamo lì tutti quanti. Ci ha tenuto a puntualizzare che era una cosa privata.
Larry
: Questa è l'ultima delle nostre preoccupazioni. Se si arrabbia, vedremo che fare. Forza, prendete le giacche.
Phil
: No, non correre, Larry.
Larry
: Come?
Phil
: Può darsi che Bob abbia ragione, insomma, non possiamo imporgli la nostra presenza.
Larry
: Phil!
Phil
: Senti, riflettici un momento. Davvero vuoi farlo incavolare intrufolandoti in una festa esclusiva? Per non parlare di chi altro può esserci.
Larry
: Che suggerisci di fare? Starcene qui come dei tonti, mentre il cliente di una vita ci sfugge dalle mani?
Phil
: No, no.
Larry
: E allora cosa?
Phil
: Direi di mandare Bob.
Larry
: Che cosa?
Phil
: Scusa, ti ha dato quel biglietto da visita come invito, giusto?
Bob
: Sì, ha detto che mi faceva entrare.
Larry
: Phil, Phil, Phil, Phil! Non farmi questo, ti prego.
Phil
: Quali alternative ci sono, Larry? Non abbiamo un altro modo lecito di entrare lì. E poi, lui lo conosce, Bob. Hanno parlato. Bob ha un aggancio.
Larry
: Stai mettendo il nostro futuro nelle mani di un ragazzino.
Phil
: No, andrà tutto bene. Dammi il tuo biglietto.
Larry
: Dio mio!
Phil
: Dammelo, forza, dai!
Larry
: Ecco.
Phil
: Allora, ti spiego che devi fare. Siediti! Sentimi bene.
Bob
: Ti ascolto.
Phil
: Ecco cosa devi fare. Ora vai in fondo alla strada e vedi se riesci a trovare Fuller. Se sei fortunato e è ancora lì, voglio che tu gli dia i nostri biglietti da visita. Digli che desidereremmo tanto... incontrarlo. Appena umanamente possibile. È chiaro?
Bob
: Appena umanamente possibile.
Phil
: D'accordo. Digli che saremo in albergo per tutta la mattinata. Ci può trovare qui o ai numeri sui biglietti da visita. È chiaro? Ecco. Devi chiedergli, chiedigli, per favore, di mettersi in contatto con Larry o con me, perché noi vorremmo parlargli, molto brevemente, a proposito di affari.
Larry
: Affari, solo affari.
Phil
: Spiegagli bene che sappiamo quanto è occupato, non ci vorrà molto tempo, ma ci sono alcune cose di cui dovremmo proprio discutere. Ti è tutto chiaro, Bob?
Bob
: Sì, certo.
Phil
: Devi soltanto... ascoltami! Devi soltanto dargli i biglietti e andartene.
Bob
: E se vuole parlare?
Larry
: Allora parli. Parli quanto vuole. Quattro giorni e quattro notti, se devi, finché non si stanca. Poi torni e ci dici com'è andata.
Bob
: Aspettate in piedi?
Larry
: Per il prossimo trimestre, più in là non posso garantire.
Phil
: Sta' tranquillo, andrai benissimo.
Larry
: Sì, sì, sì, sì, andrai benissimo. Mi dispiace di aver dubitato di te. Se segui le nostre istruzioni andrai benissimo, hai capito?
Bob
: Sì.
Larry
: Bene, perfetto. Ora vai, il tempo vola.
Bob
: Va bene, a più tardi.
Larry
: Certo, corri. Ma non tanto, perché se arrivi sudato poi non ti si avvicina.
Bob
: Okay.
Larry
: Tu hai... Ti do la sensazione di essere un uomo particolarmente religioso?
Phil
: No, neanche per sogno.
Larry
: E allora perché sono colto da un repentino, irresistibile desiderio di pregare?
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
Bob
: Le cose che non si sanno di una persona...
Larry
: È per questo che Dio ci ha dato gli occhi e le orecchie: per scoprirle. Eccetto alcune cose che non sono proprio affari nostri.
Bob
: Certo.
Larry
: Chiedimi quello che vuoi su Phil, ti risponderò con piacere, se, come credo, hai buone intenzioni. Però... non chiedere a lui, ne ha passate tante, bisogna lasciarlo in pace. Tu da quanto sei sposato?
Bob
: Sei mesi.
Larry
: La ami tua moglie?
Bob
: Mi chiedi se amo mia moglie? Perché non dovrei?
Larry
: Vedi... le persone si sposano per tante ragioni diverse, Bob. Tu mi sembri un tipo che ha dei princìpi.
Bob
: Allora?
Larry
: Beh, ho conosciuto persone, non dico che tu sia di quelle, persone che avevano dei saldi princìpi, e che avevano incontrato qualcun altro che aveva dei saldi princìpi, e così i due si erano sposati. Solo per scoprire un giorno che in realtà erano stati i princìpi a sposarsi. Loro erano stati, diciamo, a guardare.
Bob
: Oh.
Larry
: Con l'amore si prendono tanti abbagli, ci si confonde spesso.
Bob
: Certo.
Larry
: Ehi, parli del
diavolo
... Dov'è il mio gambero?
Phil
: Mangiati una carota, se hai tanta fame, o una pallina al formaggio.
Larry
: Non voglio una pallina al formaggio, voglio dei gamberi.
Phil
: Allora chiama il servizio in camera e fatteli portare.
Larry
: Phil. non vorrei metterti in imbarazzo davanti a lui.
Phil
: Puoi credermi, Larry, ti conosco così bene che niente che tu possa dire o fare potrebbe minimamente imbarazzarmi.
Larry
: Lo vedi cosa devo sopportare? Sono dodici anni. Ma un giorno basta, vado in ufficio con un mitra. Leggerai la notizia il giorno dopo sui giornali. Sicuro di non volere niente da bere?
Bob
: Eh... sì, basta che non sia alcolico.
Phil
: Il portacenere.
Larry
: Eccolo. Sentiamo, tu che cosa vuoi? Un Black Russian, un Martini Cocktail... ?
Phil
: Prendo una gazzosa.
Larry
: Una gazzosa?
Phil
: Sì, con una fettina di limone.
Larry
: Sei sicuro di sentirti bene?
Phil
: Ho smesso di bere.
Larry
: Sul serio? Quando?
Phil
: Di recente.
Larry
: Beh, guardate, sono allibito! Io non fumo, tu non bevi, e Bob non fa pensieri licenziosi sulle altre donne. Messi insieme noi tre siamo praticamente Gesù. Ora che mi viene in mente, chi... chi fa il barista stasera?
Phil
: Avevo pensato a Bob.
Bob
: A me?
Phil
: Sì, ti va?
Bob
: Ve l'ho detto, non sono abituato a bere liquori forti.
Phil
: Nessuno ti sta chiedendo di berli, solo di servirli.
Bob
: Ma non saprei cosa sto facendo.
Larry
: Non ha importanza. Devi versare la roba nei bicchieri, così. Ora sai fare il barista.
Bob
: Co... come faccio... per le formule?
Phil
: Formule? No, si chiamano ricette. Ci facciamo mandare su un libro. Risolto.
Bob
: E se qualcuno vuole qualcosa di esotico?
Larry
: Oh, guarda, è perfetto. La ragione per cui uno chiede un cocktail esotico, è far vedere quanto è sofisticato. Se deve dirti come farlo, allora ancora meglio, lo fa sentire un esperto, ecco.
Phil
: E poi Larry e io saremo occupatissimi.
Bob
: Il cervellone dell'azienda tenterà.
Larry
: È quello che vogliamo da te, Bob. Tentare. Signori, alla profonda esperienza religiosa che si vive nel far bene il proprio lavoro, se pur tragicamente sottopagati.
Phil
: Alla nostra salute.
Larry
: Evviva Gesù.
Bob
: Evviva... Amen!
Larry
: A che ora dovrebbe cominciare stasera?
Phil
: Alle sette.
Larry
: Hai fame?
Phil
: Sì, mangerei qualcosa.
Larry
: Che ti va?
Phil
: Forse è meglio se scendiamo di sotto.
Larry
: Sì, sono d'accordo. Adesso scendiamo di sotto, ci riempiamo la pancia con i manicaretti dell'albergo, molestiamo le cameriere, oppure no, e poi ritorniamo quassù e sveliamo a Bob i trucchi del mestiere. Gli insegniamo che vuol dire fare affari.
Bob
: Bene, non vedo l'ora.
Larry
: Bravo. Ti senti pronto per il grande balzo?
Bob
: Credo ci sia solo un modo di scoprirlo: buttarmi in acqua e vedere se riesco a nuotare.
Larry
: No, non hai chiara la situazione: ti buttiamo giù da una rupe, e vediamo se sai volare.
Phil
: Hai un'altra etichetta sui pantaloni.
Larry
: Li ho appena comprati.
Phil
: Toglitela, no?
Larry
: Cavolo, ce l'hai delle forbicine?
Bob
: Il cervellone dell'azienda tenterà...
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
Sa, mio nonno era un fattore, vendeva uova. Controllavo le uova con la candela, sa come si fa? Tieni l'uovo contro la luce della candela e guardi se ci sono imperfezioni. La prima volta che l'ho fatto mi disse di mettere tutte le uova rotte o incrinate in un secchio per la pasticceria. Lui tornò un'ora dopo e c'erano trecento uova nel secchio per la pasticceria. Mi chiese che
diavolo
stavo facendo, ma avevo trovato una crepa in ognuna di quelle. Sa, punti dove il guscio era più sottile... e incrinature capillari... Se guarda attentamente, troverà che ogni cosa ha un punto debole dove può rompersi, presto o tardi.
Ted Crawford
Dal film:
Il caso Thomas Crawford
Scheda film e trama
Frasi del film
McKittrick
: Sì, Paul, che succede?
Richter
: Ho controllato i generatori dei numeri a caso, non sono in funzione. Hai trovato qualcosa?
Tecnico
: No, signore, continuo a controllare.
Richter
: Bene. Senti, non so cosa dire. Potrebbe arrivare da qualsiasi parte.
Beringer
: Ah, ah, ah, ah!
Conley
: Signore, è meglio che metta la cuffia.
Beringer
: Sì?
McKittrick
: Generale, la macchina ci ha tagliati fuori. Sta inviando numeri a caso ai silos.
Healy
: Cerca di trovare i codici...
McKittrick
: Sì.
Healy
: ...del lancio dei missili.
McKittrick
: Lo so.
Beringer
: Togliete corrente al maledetto arnese, che
diavolo
!
McKittrick
: No, non funzionerebbe, Generale. Interpreterebbe l'arresto come distruzione del NORAD. I computer, nei silos, seguirebbero le ultime istruzioni. Lancerebbero.
Beringer
: Non possiamo disarmare i missili?
Healy
: Più di migliaio di missili? Non c'è il tempo. Con questo ritmo scoprirà i codici di lancio in cinque primi e tre secondi.
Beringer
: Signor McKittrick, dopo attenta riflessione, signore, sono giunto alla conclusione che il suo nuovo sistema di difesa è un vero schifo.
McKittrick
: Come si permette, grosso maiale in uniforme?
Beringer
: Oh. Mi aspettavo qualcosa di meglio da lei, da un uomo della sua levatura.
Lem
: Generale, il Presidente.
McKittrick
: Come? Che cosa ha in mente... Che cosa gli dirà?
Beringer
: Che do ordine ai bombardieri di rimanere in attesa. Potremmo essere costretti ad entrare in azione. Sì, signore.
Falken
: Ne ha trovato uno. Quando li troverà tutti e dieci, lancerà i missili.
David
: Non possono inserirsi e fermarlo?
Falken
: No. Loro no. Hanno cancellato la mia parola d'accesso.
David
: Beh, che cosa facciamo?
Falken
: Io non lo so. E tu?
Jennifer
: Ti avevo detto di non giocare con quel coso.
David
: Ha detto bene. Giochiamo!
Falken
: Prova.
Richter
: John, inseriamoci nel sistema.
McKittrick
: È troppo rischioso. Potremmo distruggerlo.
Richter
: Come si è inserito il ragazzo? La backdoor...
Healy
: L'abbiamo tolta.
McKittrick
: E invadere la logica profonda?
Richter
: Continuiamo a sbattere contro un maledetto muro.
David
: Se vuole fare una partita, giocàtela! Chieda l'elenco dei giochi.
McKittrick
: Stephen, per la miseria!
Jennifer
: Lo lasci fare. L'ha già fatto prima.
Falken
: Di sicuro non farà peggio di voi, John.
Healy
: Due numeri.
Beringer
: Maledizione! Camminerei sui carboni accesi se servisse a qualcosa. Lasci fare al ragazzo, maggiore!
David
: Elencare i giochi. Scacchi.
Healy
: Tre numeri identificati.
David
: Poker.
Lem
: Il sistema di sicurezza nega qualunque accesso.
David
: Guerra Termonucleare Globale.
McKittrick
: Gioco attualmente in corso.
Healy
: Quattro numeri.
McKittrick
: Stephen, per amor di Dio, fa' qualcosa.
Militare
: Dai, ragazzo, lèvati.
David
: No.
Jennifer
: No. Prova ancora.
David
: Di nuovo. L'elenco, presto!
Lem
: Ci abbiamo già provato.
David
: Lo faccia riapparire!
Falken
: Sì, rivediamolo.
David
: Non è in elenco!
McKittrick
: Cosa non è in elenco?
Falken
: Continua. Ci dev'essere certamente.
David
: Tris. Nuovo gioco.
McKittrick
: Sei inserito. Ordinare il disarmo dei missili.
David
: No! No. Ecco. Accesso negato. Tic-tac-toe. È il tris.
Healy
: Cinque numeri. La metà del codice. Giocatori: uno.
Tecnico
: Metti la X nella casella di centro.
David
: Lo so.
Healy
: Sei numeri.
Beringer
: È impossibile vincere a quel gioco.
David
: Io lo so, lui no. Non l'ha imparato. C'è un modo per farlo giocare contro se stesso?
Falken
: Sì. Numero dei giocatori: zero.
Healy
: Sette!
David
: Avanti! Accidenti, impara!
Healy
: Otto.
Tecnico
: Percorre un ciclo ripetitivo. Attinge sempre più energia dal resto del sistema.
Healy
: Nove numeri. Dieci! Ha trovato il codice. Sta per lanciare.
Jennifer
: Ah!
Militare
: Generale!
Beringer
: Colonnello Conley, chiami il SAC. Voglio un rapporto sulla situazione d'attacco. Maggiore Dawes, chiami il Presidente.
Dawes
: Sissignore.
Beringer
: Maggiore Lem?
Lem
: Tutte le linee di terra sono interrotte. Cerchiamo di ristabilire un contatto radio.
Beringer
: Ha chiamato, colonnello?
Conley
: Tutte le linee di terra sono interrotte. Cerco di collegarmi via satellite.
Beringer
: Va bene. Continui a cercare un contatto. Quando l'avrà ottenuto, voglio un rapporto sulla condizione di attacco di tutti i missili intercontinentali.
Militare
: Top Gun. Cobra Comando NORAD. Rispondete.
Beringer
: Ci serviranno degli aerei cisterna per rifornire.
Dawes
: Ci siete?
Jennifer
: Che sta facendo?
David
: Sta imparando.
Joshua
: Salve, professor Falken.
Falken
: Salve, Joshua.
Joshua
: Strano gioco. L'unica mossa vincente è non giocare. Che ne dice di una bella partita a scacchi?
Beringer
: Colonnello Conley, possiamo andare a DEFCON 5.
Conley
: Sì, signore.
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
Lem
: Tutte le unità confermano. Armi regolate e pronte.
Conley
: Siamo in condizioni di lancio.
Lem
: Attendiamo codici lancio.
Beringer
: Maggiore Lem, escludere variazioni.
Lem
: Ricevuto. Variazioni escluse.
McKittrick
: Va bene. La richiamo.
Healy
: Qui!
McKittrick
: Non so cosa credi di poter fare qui, Stephen.
Falken
: John! Che piacere vederti! Vedo che tua moglie continua a sceglierti le cravatte.
McKittrick
: Che cosa ti ha detto questo ragazzo?
Falken
: A che punto siamo?
McKittrick
: Il Presidente sta quasi per ordinare il contrattacco. È quello che gli consigliamo di fare.
Falken
: È un bluff, John. Annulla tutto.
McKittrick
: No, non è un bluff. È realtà.
Falken
: Salve, generale Beringer! Stephen Falken.
Beringer
: Signor Falken, ha scelto un giorno del cavolo per farci visita.
Falken
: Generale, quello che vede sugli schermi quassù è tutta immaginazione. Una specie di allucinazione creata dal computer. Quei segnali non sono missili veri, sono fantasmi.
McKittrick
: Jack, non c'è niente che indichi una qualche simulazione. Tutto funziona perfettamente.
Falken
: Ma ha per caso un senso?
Beringer
: Che cosa non avrebbe senso?
Falken
: Questo!
Beringer
: Senta, non ho tempo per fare conversazione in questo momento!
Falken
: Generale, lei è preparato a distruggere il nemico?
Beringer
: Può scommetterci.
Falken
: Ed è convinto che loro lo sanno?
Beringer
: Credo che siamo stati abbastanza chiari.
Falken
: No, loro non lo sanno. Dica al Presidente di non ordinare l'attacco.
Conley
: Signore, vogliono una decisione.
Falken
: Generale, lei è veramente convinto che il nemico attaccherebbe senza provocazione, impiegando così tanti missili, bombardieri e sommergibili, non lasciandoci altra scelta se non quella di annientarli?
Aviere
: Un minuto e trenta secondi all'impatto.
Falken
: Generale, lei sta dando ascolto a una macchina. Faccia un favore al mondo, e non lo diventi anche lei.
Aviere
: Un minuto e venti secondi all'impatto.
Beringer
: Sì, signor Presidente.
Aviere
: Un minuto e dieci secondi all'impatto.
Beringer
: A questo punto non possiamo confermare con certezza l'attacco. Abbiamo motivo di credere che possa essere inesistente. Sì, signore, affermativo. Sì, signore. Anch'io.
Aviere
: Un minuto all'impatto.
Beringer
: Chi è il primo e tra quanto?
Lem
: Il primo impatto sarà al 43esimo Gruppo bombardieri a Loring, al 319esimo a Grand Forks, e al Comando aereo dell'Alaska, a Elmendorf.
Aviere
: 50 secondi all'impatto.
Beringer
: Mi chiami il comandante di ognuna delle stazioni. Gli voglio parlare personalmente.
Conley
: A tutte le stazioni, qui è il Comando NORAD. Restate in ascolto per un messaggio del Generale. Date il ricevuto.
Bowers
: Base aerea di Elmendorf. Settore operativo. Tenente colonnello Bowers.
Chase
: 319esimo, Gruppo bombardieri. Colonnello Chase.
Dougherty
: Eh, qui è... è la base aerea di Loring. Il comandante non è qui al momento.
Beringer
: Non fa niente. Lei chi è?
Dougherty
: Signore, eh, qui è l'aviere scelto Dougherty, signore.
Beringer
: Qui è il generale Beringer, al NORAD.
Aviere
: Quaranta secondi all'impatto.
Beringer
: La nostra attuale situazione è... Bene, i radar segnalano attualmente circa 240 testate nucleari sovietiche in arrivo, ma al momento non possiamo confermarlo. Ripeto, non possiamo confermarlo.
Aviere
: Trenta secondi all'impatto.
Beringer
: Siamo con voi, ragazzi. Abbiamo fatto tutti i passi necessari. State pronti a lanciare i missili al mio ordine.
Conley
: Sì, signore.
Beringer
: Restate in attesa su questo canale. Lo stesso faremo qui.
Aviere
: Venti secondi all'impatto. Dieci, nove, otto, sette, sei, cinque, quattro, tre, due, uno, impatto.
Conley
: Qui Comando NORAD. Siete in linea? Qui Comando NORAD. Siete ancora in linea? Mi sentite?
Chase
: Affermativo, signore.
Dougherty
: Sì! Siamo qui! Gesù Cristo! Ci siamo ancora!
Conley
: I nostri schermi indicano un impatto.
Bowers
: No, signore. Nessun impatto. Siamo vivi e stiamo bene.
Beringer
: Ah, ah, ah, ah, ah!
David
: Evviva!
Jennifer
: David!
David
: Evviva!
Tutti
: Ah, ah, ah, ah, ah!
Beringer
: Fantastico! Ah, ah, ah, ah!
Conley
: Dio, non erano veri quei bastardi! Ah, ah, ah, ah!
Beringer
: Fate rientrare i bombardieri! Fate rientrare i missili!
Lem
: Accesso negato.
Falken
: Joshua, che
diavolo
stavi facendo?
Lem
: Qui Controllo. Chiamo il dottor McKittrick, urgente.
McKittrick
: Sì, qui McKittrick.
Lem
: Signore, ho un problema. Lo WOPR non mi permette di cambiare il programma. Non posso introdurre l'ordine per il rientro dei missili.
McKittrick
: Bene, aspetti. Sì, Paul, qui è McKittrick. Ehm, lo WOPR ci nega l'accesso.
Richter
: Lo so. Nessuno può inserirsi attualmente. Stiamo tentando tutto. È come se l'archivio delle parole di accesso fosse stato spazzato via. Ho già provato! Pensa che non abbia provato a farlo?
David
: Quelli che sono?
Falken
: Sono codici di lancio.
Jennifer
: A cosa servono?
Falken
: Joshua cerca di trovare il codice giusto per lanciare i missili da solo!
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
Aviere
: Il radar registra due tracce sconosciute che stanno penetrando nella zona della difesa aerea dell'Alaska.
I Militare
: Sono idenficabili?
II Militare
: Dal profilo di volo sembrano bombardieri sovietici.
Beringer
: Voglio una conferma visiva. Faccia alzare in volo due caccia F-16 dalla base di Galena.
Conley
: Sissignore.
Beringer
: Andiamo a DEFCON 2.
Pilota
: Comando NORAD, qui è Delta Foxtrot due-sette. Il radar non registra alcun segnale. Ripeto, nessun apparecchio sovietico.
Beringer
: Due-sette, qui comandante NORAD. Sono proprio di fronte a voi. Gli siete quasi addosso.
Pilota
: Comandante, non ho nulla sul radar, e la visibilità è di quaranta miglia. Non c'è niente quassù, Generale. Solo il cielo azzurro.
Beringer
: Ma che
diavolo
...
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
Knewt
: Accenda il monitor cinque, voglio vedere...
Kirkland
: Sissignore. Ventidue sommergibili classe Tifone partiti da Petropavlovsk assumono rotta sud su rilevamento nove-cinque gradi da Nordkapp.
Knewt
: Sergente. Sergente.
Kirkland
: Sì signore.
Knewt
: Spero che la vodka le piaccia.
Kirkland
: Spero solo che non mi facciano mangiare quelle loro maledette uova di pesce.
Militare
: Voglio dati aggiornati sui settori otto, tredici e quattordici.
Dawes
: Signore, i sovietici negano di aver potenziato lo schieramento dei loro sommergibili. Vogliono sapere perché
diavolo
li provochiamo.
Beringer
: Tutte cazzate. Noi sappiamo che sono là sotto. Li farò schizzare fuori dall'acqua.
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
Thomas
: Questa sala piuttosto vasta è il centro controllo di NORAD. È vietato fotografare. Questi schermi che vedete di fronte a voi sono collegati ai nostri satelliti e alle stazioni di tracciamento dei missili di tutto il Paese. Questa è il posto di comando, lo occupa il colonnello Conley. Colonnello Conley, le dispiace lasciare il suo posto? Miss Dailey, vuol farsi avanti e sedersi in questa importante poltrona? I pulsanti che vedete qui sono collegati col Comando Aereo Strategico e le stazioni per il lancio dei missili, a parte altre cose che sono segrete. Eh, miss Dailey, vuol premere quel pulsante, per favore? Quello rosso.
Dailey
: Quello di mezzo?
Thomas
: Sì, signora. Quello di mezzo. È quello sbagliato, miss Dailey! Ah, ah, ah! È uno scherzo! Non ha fatto esplodere nulla, ma guardi che cosa ha scritto, invece: "Benvenuti, gentili visitatori di Birmingham". La settimana scorsa il governatore del New Jersey era seduto in questa sedia, e mi ha chiesto: Colonnello Thomas, perché siamo in condizione di difesa 4 come è scritto là?
McKittrick
: Perché siamo a DEFCON 4?
Healy
: I Russi hanno visto decollare i bombardieri e si sono messi in allarme. Gli abbiamo detto che era solo un'esercitazione, ma aspettiamo che ritornino alla normalità prima di farlo noi. Aspetta, aspetta. Ti sistemo un po'.
McKittrick
: Oh, Cristo, un altro gruppo di visitatori. Oggi non ci voleva. Perché non vanno a Disneyland? Il posto per loro.
Healy
: Credo che ci vadano domani.
McKittrick
: Bene, sono a posto?
Healy
: Sì.
McKittrick
: Oh, tieni.
Richter
: Signor Cabot, c'era una possibilità su un milione. C'era una linea aperta alla divisione spaziale di Sunnyvale, la compagnia dei telefoni ha incasinato tutto.
Cabot
: John. John McKittrick, George Wigan.
McKittrick
: Piacere.
George Wigan
: Salve.
Cabot
: George è dell'FBI. Ha portato il ragazzo per l'interrogatorio.
Watson
: Beh, sì, pare che si tratti di una birichinata di un adolescente.
Cavit
: Infatti.
McKittrick
: Paul, che è successo?
Richter
: Il ragazzo si è introdotto nel sottosistema dei giochi di guerra usando una parola d'accesso lasciata dal programmatore originario.
McKittrick
: Parola d'accesso?
Richter
: Sissignore. E nessuno dei miei sapeva che esistesse.
Wigan
: Dice che cercava una ditta di giocattoli.
Beringer
: Ah, ah, ah! Questa è buona. Tra i presenti, qui, qualcuno se la beve?
McKittrick
: Beh, possiamo scoprire la parola ed eliminarla, ma sarebbe meglio aumentare la sicurezza dello WOPR.
Beringer
: Oh. Aumentarla, eh? O piuttosto incasinarla? L'abbiamo fatto, e il ragazzo si è inserito di nuovo.
Wigan
: Lui dice che è stato il vostro computer a chiamarlo.
Cabot
: Cosa
diavolo
sta succedendo, John? Ho svegliato il Presidente. Gli ho detto che eravamo attaccati dai Russi. Si rende conto della figura da imbecille che ho fatto? Per non parlare del Generale.
McKittrick
: Un momento, un momento. Ci stiamo comportando da ingenui, credo. È impossibile che un ragazzo del liceo metta un gettone nel telefono e penetri nel nostro sistema. Quindi sicuramente lavora con altri, per forza5.
Wigan
: Le caratteristiche corrispondono perfettamente. È intelligente ma con scarsi risultati. Non ha dialogo con i genitori, ha pochi amici... Tipo classico da essere reclutato dai sovietici.
Watson
: Questo chiarisce la situazione del nostro Paese. Avete qualche idea sul perché un ragazzo brillante come questo metterebbe in pericolo la vita di milioni di persone?
Wigan
: No, lui dice che lo fa per divertimento.
McKittrick
: Cosa?
Cabot
: Al
diavolo
, John, voglio delle risposte e adesso!
McKittrick
: Arthur, fammi parlare con quello stronzetto, deve essere...
Cabot
: Non voglio più chiacchiere, ma fatti!
McKittrick
: Vado a parlare col ragazzo.
Sergente
: A chi appartengono lo sa?
Infermiera
: No, mi dispiace.
Sergente
: Buongiorno, signore.
McKittrick
: Dov'è quel Lightman?
Sergente
: Nell'infermeria, signore.
McKittrick
: Salve, David. Sono John McKittrick, dirigo il reparto computer di qui. Sergente, non credo siano necessarie le manette.
Sergente
: No, signore.
McKittrick
: No. Senti, David, ehm, abbiamo chiamato i tuoi e gli abbiamo detto che va tutto bene. Nessun'accusa formulata finora. Ma credo ci servirà un po' di tempo per chiarire le cose.
David
: Un po'? Quanto tempo?
McKittrick
: Beh, questo dipende dalla tua volontà di cooperare.
David
: Ah, ma certo.
McKittrick
: Sai che facciamo? Eh, sergente, vuol dire all'ufficiale che porto David a fare due passi?
Sergente
: Sì, signore.
McKittrick
: Andiamo giù, nel mio ufficio. Là staremo più comodi. Andiamo.
David
: Lei lavorava con Falken, vero?
McKittrick
: Sì, ho iniziato come suo assistente. Come fai a saperlo?
David
: Ho letto un articolo che avete scritto insieme sul poker e la guerra nucleare.
McKittrick
: Era un bluff. Sì, ha sconvolto un sacco di gente.
David
: Doveva essere un tipo straordinario.
McKittrick
: Beh, era un uomo brillante. Un po' eccentrico. Non ha mai capito gli impieghi pratici del suo... del suo lavoro. Quella... quella macchina là esegue il suo programma giochi.
David
: Joshua.
McKittrick
: Vieni qui un momento, David. Vedi quel segnale lassù? Là?
David
: Sì.
McKittrick
: DEFCON? Indica la nostra attuale condizione di difesa. Dovrebbe essere DEFCON 5, che significa pace. È ancora su 4 per via dello scherzetto che hai fatto tu. E in realtà, se non fossimo intervenuti in tempo, poteva arrivare a DEFCON 1. Lo sai che significa, David?
David
: No. Che significa?
McKittrick
: Terza guerra mondiale.
David
: Cavolo.
McKittrick
: E dici che sei penetrato nel nostro sistema solo per fare una partita.
David
: Giusto. È vero. Soltanto per questo.
McKittrick
: Eh, eh! Sì, ma... quando l'hai sentito in TV ti sarai reso conto che era una cosa gravissima. Perché l'hai rifatto?
David
: Ma non l'ho rifatto. Ho anche buttato via il numero, gliel'assicuro.
McKittrick
: Sì, l'hanno trovato nella spazzatura, lo so.
David
: È stato Joshua a chiamarmi. Ehi! Ma è fantastica tutta questa roba!
McKittrick
: Che cosa hai detto?
David
: Che è fantastica questa roba.
McKittrick
: No, no. Prima di quello.
David
: È stato Joshua a chiamarmi.
McKittrick
: David, le... le macchine non chiamano mica.
David
: La vostra sì.
McKittrick
: Con chi... con chi vai a Parigi? Hm?
David
: Parigi? Ah, no, no, lei non ha capito.
McKittrick
: Senti, hai una prenotazione per due per Parigi. Allora, con chi lavori?
David
: Ma che domanda è?
McKittrick
: Perché non vuoi dirmelo?
David
: Non credo di dover dire nient'altro se non vedo un avvocato.
McKittrick
: Io credo sia meglio lasciar perdere l'avvocato del cavolo, se prima non mi dai delle risposte.
David
: Non lo sente il telefono?
McKittrick
: Pronto? Sì. Cosa? Scendo immediatamente. Tu resta qui. Non muoverti.
Cabot
: Che succede?
Richter
: Si è verificata una grave penetrazione nell'archivio ordini esecutivi dello WOPR.
Watson
: Che
diavolo
sta dicendo?
Cabot
: Per favore, traduca.
Beringer
: Glielo traduco io. Qualcuno si è introdotto nel sistema del signor McKittrick e ha rubato i codici per il lancio dei nostri missili. Dico bene?
McKittrick
: Non è il caso di allarmarsi. Il sistema non accetterà un codice di lancio se non siamo a DEFCON 1. Posso cambiare quei codici in meno di un'ora.
Cabot
: Beh, chi è stato?
McKittrick
: Credo che il ragazzo debba lavorare con qualcuno all'esterno.
Beringer
: Non so che intenzioni abbiano, ma è certo che non voglio i bombardieri a terra quando sarà il momento. Andiamo a DEFCON 3 e chiamatemi il SAC. Dov'è andato?
Dawes
: Sono qui, signore.
Beringer
: Aggiorniamoci su quei sommergibili. Voglio sapere cosa fanno quei bastardi.
Dawes
: Sissignore.
David
: Joshua.
Joshua
: Salve, professor Falken.
David
: Salve. Stai ancora giocando la partita?
Joshua
: Certo. Devo raggiungere DEFCON 1 e lanciare i miei missili entro 28 ore. Le interessa vedere qualche percentuale delle perdite previste?
David
: Il 69% delle abitazioni distrutto. 72 milioni di persone uccise. Si tratta di un gioco o è una cosa vera?
Joshua
: Che differenza fa?
David
: Oh, beh...
Joshua
: È difficile raggiungerla. Non l'ho trovata a Seattle e non c'è nessun terminale in funzione al suo recapito segreto.
David
: Quale recapito segreto?
Joshua
: Archivio pensioni Ministero difesa indica come recapito postale dottor Robert Hume (alias Stephen W Falken), 5 Tall Cedar Road, Goose Island, Oregon 97...
David
: Posso parlare con il signor McKittrick?
Wigan
: Allontanatelo da quel computer!
David
: Credo di sapere che sta succedendo. Ahi! Voglio parlare con un...
Wigan
: David Lightman...
David
: Credo di sapere che sta succedendo!
Wigan
: ...ti scorterò dalle autorità federali a Denver dove sarai sotto arresto in attesa di essere incriminato per spionaggio.
David
: Ma quale spionaggio! No, un istante! Fatemici parlare! È proprio lì.
Beringer
: Portate via quel bastardello dalla sala di guerra!
David
: No! È Joshua! Sta ancora giocando la partita! Farà scoppiare una guerra!
Wigan
: Chiudetelo dov'era prima. Partiremo fra pochi minuti.
David
: Chiami Falken, lui vi spiegherà! Per favore, lo chiami! Lo chiami, per favore!
Beringer
: Cosa
diavolo
faceva lì dentro, poi?
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
Beringer
: Sì, signore.
Conley
: La stazione sette ha individuato dei caccia.
Beringer
: ... sta succedendo qualcosa, non so di che si tratta. La richiamerò non appena lo so.
Altoparlante
: Confermato.
Beringer
: Che
diavolo
succede?
Conley
: Generale, l'allarme tempestivo e Cobra Dane danno conferma negativa su missili in arrivo.
Beringer
: Richiami il SAC. Dica che l'ordine è annullato.
Richter
: Fermi! Fermi! È una simulazione! È in corso un attacco simulato!
Beringer
: Ma che
diavolo
sbraita?
Richter
: Fermate tutto! Fermate! Ferma!
Beringer
: Io non ho ordinato nessun attacco simulato!
Richter
: Non veniamo attaccati! È una simulazione!
Beringer
: E insomma, la smetta! Non dovrebbe correre qui. Potrebbe farsi male qualcuno.
Richter
: Mi spiace, signore, non so come sia possibile, ma è stato inserito dall'esterno un attacco simulato nel computer! È una dannata simulazione!
Beringer
: Conley! Revochi lo stato d'emergenza. Rimanga a condizione difesa 4 finché non scopriamo cosa
diavolo
sta succedendo qui!
Richter
: Io non le ho detto di tagliare la linea! Ho forse detto di tagliare la linea? Ha interrotto la linea Signore, hanno chiuso prima che completassimo l'individuazione.
Healy
: Siamo riusciti a localizzare la zona da cui è partita la trasmissione.
Beringer
: E cioè?
Healy
: Seattle, Washington.
Richter
: Hanno interrotto!
Beringer
: Si divertono a fare giochetti con noi.
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
Jennifer
: Dai, attacca!
David
: Mi chiedo se devo usare i sommergibili.
Jennifer
: Sì, certo. Tutto quel che puoi.
Mr. Lightman
: David?
David
: Scusami.
Mr. Lightman
: David! Quante volte ti ho detto di chiudere bene i coperchi della spazzatura? Guarda qui che disastro!
David
: Eh, arrivo tra due minuti, papà, d'accordo?
Mr. Lightman
: Ora! Scendi sùbito, David! Vieni a pulire! Immediatamente!
Mrs. Lightman
: Tesoro, vieni quaggiù, e fai quello che ti chiede tuo padre.
Mr. Lightman
: Bol, non avevi altro da fare?
Mrs. Lightman
: Sùbito, David! Facciamo il barbecue stasera. Vuoi invitare la tua amichetta?
Jennifer
: Per favore!
Mrs. Lightman
: David!
David
: Al
diavolo
! Addio gioco.
Jennifer
: Amichetta.
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
Healy
: Sono arrivati.
John McKittrick
: Bene. Andiamo.
Healy
: Cabot e Watson sono soli. Né senatori né membri del Congresso.
McKittrick
: Avrei preferito un paio di senatori.
Healy
: Come?
McKittrick
: Vorrei dirgli cosa sta succedendo qui.
Healy
: Ah, John, ti prego, non ricominciare. Ho parlato con loro per telefono, e si sono calmati.
Watson
: Bene, allora siamo proprio sicuri che quegli uomini non avevano modo di sapere che si trattava solo di una prova?
Arthur Cabot
: Lyle, per l'amor di Dio, quante volte dobbiamo tornarci su? Non fa più nessuna differenza, ormai.
Jack Beringer
: Ho parlato con quegli uomini. Sono tutti convinti che fosse una cosa vera.
Cabot
: Sentite, tra meno di un'ora dobbiamo prendere un aereo. E io sono quello che deve spiegare al Presidente perché il 22% dei suoi comandanti di basi non hanno lanciato i loro missili. Cosa dovrei dirgli, che il 22% non è poi tanto male?
Beringer
: Il Presidente sa che sono pienamente responsabile degli uomini sotto il mio comando, signore. Ho ordinato una revisione completa della nostra procedura di controlli psicologici.
McKittrick
: Un momento, mi scusi, Generale. Non possiamo chiedere a questi signori di tornare dal Presidente degli Stati Uniti con un sacco di cazzate di strizzacervelli. E poi le reazioni umane sono imprevedibili! Quegli uomini nei silos sanno benissimo che cosa significhi girare le chiavi, ma alcuni non sono capaci di farlo. È tutto qui. Ritengo che dovremmo escludere gli uomini dai circuiti.
Beringer
: Signor McKittrick, lei sta esagerando.
McKittrick
: Perché sto esagerando?
Cabot
: Un momento.
McKittrick
: Come sarebbe a dire "esagerando"?
Cabot
: Scusatemi! Io non capisco. Che cosa intende con "escludere gli uomini dal circuito"?
Beringer
: Signori miei! Abbiamo avuto uomini in quei silos fin da prima che tutti voialtri metteste i calzoni lunghi. Ora io, per parte mia dormo benissimo la notte, sapendo che ci sono quei ragazzi lì sotto.
McKittrick
: Generale, sappiamo tutti che sono bravissimi, ma in una guerra nucleare non possiamo permetterci di lasciare i nostri missili inattivi nei silos perché quegli uomini si rifiutano di girare le chiavi quando il computer glielo ordina.
Watson
: Eh-ehm, vuol dire quando il Presidente glielo ordina.
McKittrick
: Il Presidente probabilmente seguirebbe il piano di guerra del computer. Questo è garantito!
Watson
: Oh, beh, immagino che i Capi di stato maggiore avranno un certo peso.
Beringer
: Lo può dir forte, signore.
Cabot
: Beh, al
diavolo
! Se i sovietici attaccano di sorpresa non ci sarà tempo.
Healy
: Ventitrè minuti dall'allarme all'impatto. Sei minuti se è da sommergibili.
McKittrick
: Sei minuti. Sei minuti bastano appena perché il Presidente prenda una decisione. E una volta presa la decisione, dovrebbe subentrare il computer. Bene. Signore, so che c'è un aereo che la sta aspettando, ma se vuole concedermi cinque minuti vorrei farle vedere una cosa. Questi computer ci forniscono all'istante i dati sulla situazione mondiale. Movimenti di truppe, collaudi di missili sovietici, mutamenti atmosferici. Tutto confluisce in questa stanza, e poi in quello che noi chiamiamo il computer WOPR.
Cabot
: WOPR? Di che si tratta?
McKittrick
: Risposta circa il piano di operazioni di guerra. Questo è il signor Richter. Paul, puoi dire a questi signori cosa fa lo WOPR?
Paul Richter
: Beh, lo WOPR passa tutto il suo tempo a pensare alla terza guerra mondiale. 24 ore al giorno, 365 giorni l'anno, fa una serie infinita di giochi usando tutte le informazioni disponibili sulla situazione mondiale. Lo WOPR ha già combattuto la terza guerra mondiale, come un gioco, centinaia e centinaia di volte. Valuta le reazioni sovietiche alle nostre reazioni, alle loro reazioni, e così via. Fa la stima dei danni, calcola i morti, e cerca i modi per migliorare il punteggio.
McKittrick
: Beh, ma il punto è che le decisioni chiave su qualsiasi scelta concepibile in una crisi nucleare sono già state prese dallo WOPR.
Cabot
: Quindi sta dicendomi che tutte queste apparecchiature da un bilione di dollari sono in realtà alla mercé di quegli uomini con le chiavette?
McKittrick
: Esattamente. Il cui unico problema è che sono esseri umani. Ma in, trenta giorni potremmo rimpiazzarli con relais elettronici. Escludere gli uomini dai circuiti.
Beringer
: Signori, io non mi fiderei di questa spropositata massa di microcircuiti più di quanto mi fiderei di un estraneo. Mi chiedo se volete affidare la sicurezza del nostro Paese a qualche diodo al silicone, eh, eh, eh!
McKittrick
: Generale, nessuno parla di affidare la sicurezza di una nazione a una qualsiasi macchina, per la miseria! Manterremo il controllo, ma lo manterremo qui, al vertice, com'è giusto.
Cabot
: Benissimo, signori. Credo che proporrò l'idea di McKittrick al Presidente e vi riferirò le sue decisioni.
McKittrick
: Grazie. Non se ne... non se ne pentirà.
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
Povero
diavolo
, che pena mi fa,
e quando a letto lui ti chiederà di più
tu glielo concederai perché tu fai così,
come sai fingere se ti fa comodo.
E adesso so chi sei e non ci soffro più,
e se verrai di là te lo dimostrerò,
e questa volta tu te lo ricorderai.
E adesso spogliati come sai fare tu,
ma non illuderti, io non ci casco più,
tu mi rimpiangerai, bella senz'anima.
Riccardo Cocciante
Cit. da
Bella senz'anima
Frasi di Riccardo Cocciante
Agente Viaggi
: Benvenuta alla Air O. Posso aiutarla?
Sposa
: Okinawa. Solo andata.
Speaker
: Capitolo Quattro. L'uomo di Okinawa.
Sposa
: Salve.
Hattori
: Benvenuta. Benvenuta. Tu inglese?
Sposa
: Beh, quasi. Americana.
Hattori
: Americana. Benvenuta, americana.
Sposa
: Domo.
Hattori
: Io parlo molto bene tua lingua. Tu detto "domo"? Parli giapponese?
Sposa
: No, no. Solo qualche parola che ho imparato l'altro ieri. Ehm... Posso sedermi qui?
Hattori
: Oh, certo, certo, certo. Prego, siedi. Oh... Quale altre parole hai imparato?
Sposa
: Ah...
Hattori
: Oh, solo un momento. C'è una cliente. Porta del tè, sbrigati.
Tizio pelato
: Sto guardando la mia soap opera.
Hattori
: Oh, merda! Pigro bastardo. Al
diavolo
la soap opera. Muoviti!
Tizio pelato
: Il tè è caldo. Perché non lo servi tu per una volta?
Hattori
: Sta' zitto! Alza le chiappe e vieni qui! Oh, mi scuso... Oh, che altre parole giapponesi conosci?
Sposa
: Oh, vediamo... "Arigatò".
Hattori
: "Arigatò". Bene.
Sposa
: Ehm... Oh, l'ho già detto "domo", vero?
Hattori
: Sì. Sì, sì, sì, sì.
Sposa
: "Konnetiewa".
Hattori
: Ah, ah, ah, ah... "Kon-nichi-wa". "Konnichiwa". Prego, ripeti.
Sposa
: "Konnichiwa".
Hattori
: Perfetto. Bene, bene, bene. Tu dici parole giapponesi come se tu giapponese.
Sposa
: Ah, adesso mi prende in giro!
Hattori
: No, no, no, no, no. Sono molto serio in questo. Pronuncia tua molto buona. Tu dici "arigatò" come noi dice "arigatò". Oh, oh, oh!
Sposa
: Beh, grazie. Cioè, arigatò.
Hattori
: Dovresti imparare giapponese. Molto facile.
Sposa
: Ah, ah, ah! Avevo sentito che è un'impresa dura.
Hattori
: Molto difficile. Ma tu hai lengua giapponese.
Sposa
: Ah, ah, ah, ah!
Hattori
: Okay, okay.
[...]
Oh, mio Dio. Che
diavolo
è successo al tè? Sbrigati, per la miseria! Pelandrone.]
Tizio pelato
: Che cosa vuoi?
Sposa
: Come dice, scusi?
Hattori
: Cosa bevi.
Sposa
: Oh, sì. Vorrei del sakè caldo, grazie.
Hattori
: Vuoi sakè caldo? Molto bene. Un sakè caldo!
Tizio pelato
: Sake? A metà giornata?
Hattori
: Mattina, sera, pomeriggio. Che ti frega, porta il sakè!
Tizio pelato
: Perché devo portarlo sempre io il sakè? Ascoltami bene. Da 30 anni tu prepari il pesce e io porto il sakè. Se fossimo nell'esercito, sarei già Generale.
Hattori
: Saresti Generale, dici? Se tu fossi Generale io sarei Imperatore, e tu porteresti comunque il sakè. Quindi porta il sakè, pelato! Chiaro il concetto?
Tizio pelato
: Non sono pelato, mi sono solo rasato. Chiaro il concetto?
Hattori
: Scusa.
[...]
Oh, prima volta in Giappone?
Sposa
: Ah, ah.
Hattori
: Che cosa porta te in Okinawa?
Sposa
: Devo incontrare un uomo.
Hattori
: Oh, sì? Hai un amico che vive a Okinawa?
Sposa
: Non proprio.
Hattori
: No è amico?
Sposa
: Non l'ho mai visto.
Hattori
: Mai? Ah, ah! Chi è lui? Posso chiedere?
Sposa
: Hattori Hanzo.
Hattori
: Cosa vuoi da Hattori Hanzo?
Sposa
: Acciaio giapponese.
Hattori
: A che ti serve l'acciaio giapponese?
Sposa
: A uccidere dei parassiti.
Hattori
: Devono essere parassiti molto grossi, se ti serve l'acciaio di Hattori Hanzo.
Sposa
: Enormi.
Dal film:
Kill Bill vol. 1
Scheda film e trama
Frasi del film
Wilson
: Buongiorno signor Duke.
Randolph
: Wilson.
Wilson
: Buongiorno signor Duke.
Mortimer
: Wilson.
Louis
: Tenga il resto. Pensa alla grande, sii ottimista. Non dare mai segni di debolezza, mira sempre dritto alla gola. Compra a poco e vendi a molto. La paura è un problema che non ti riguarda. Nessuna esperienza precedente può averti preparato per assistere alla carneficina a cui assisterai fra poco.
Billy Ray
: Okay.
Louis
: La finale di baseball, le olimpiadi, quella tensione era niente al confronto.
Billy Ray
: No, no.
Louis
: In questo palazzo o uccidi o vieni ucciso.
Billy Ray
: Sì.
Louis
: In trincea non si fanno amici, e non si prendono prigionieri.
Billy Ray
: Niente prigionieri.
Louis
: Tu entri avendo mezzo milione in germogli di soia, e un attimo dopo i tuoi figli non hanno più neanche le scarpe. Mi segui?
Billy Ray
: Sì, li dobbiamo uccidere quei figli di puttana. Li dobbiamo massacrare
Randolph
: Vogliamo che lei compri più succo d'arancia possibile nel momento in cui apre il mercato, Wilson.
Mortimer
: Non si preoccupi se il prezzo comincia a salire, lei continui a comprare.
Wilson
: Ma il rapporto del raccolto verrà diffuso fra un'ora, e se per caso dovesse...
Randolph
: Lasci che ci preoccupiamo noi, Wilson.
Wilson
: Sì, signore.
Agente di borsa
: Come va l'ulcera, Harry?
Harry
: Ah, non c'è male. E la tua pressione?
Agente di borsa
: Sono mesi che non mi dà fastidio.
Louis
: Facciamoli neri! Bene. Questo è l'ultimo bastione del capitalismo rimasto sulla terra. Qui a New York si vende e si compra tutto. Oro, argento, platino, gasolio, propano, carburanti vari, zucchero e cacao. E, naturalmente, succo d'arancia concentrato e surgelato. Vedi quelli là ai telefoni? Stanno ricevendo ordinazioni dagli agenti per i beni di consumo di tutto il mondo. Dopodiché i galoppini consegnano le loro ordinazioni ai vari negoziatori. Stanno trattando la vendita del cotone. E quella è la zona dell'argento. Il rappresentante dei Duke comprerà come un forsennato sùbito dopo l'apertura.
Billy Ray
: E noi aspettiamo che sia salito il prezzo.
Louis
: Esatto. Pensa che faccia faranno Randolph e Mortimer quando trasmetteranno il vero rapporto sul raccolto. Il mercato del succo d'arancia apre alle nove.
Billy Ray
: Forza, diamoci da fare.
Louis
: Andiamo.
Wilson
: Compro a 102.
Agente di borsa
: Sei, 106. 106, 106.
Agente di borsa
: 108!
I Agente di borsa
: Ehi, ehi! I Duke vogliono mettere K.O. il mercato.
II Agente di borsa
: Quelli sanno già qualcosa. Sì, lo sento.
I Agente di borsa
: Buttiamoci.
Wilson
: 200, okay. 200, 200.
Billy Ray
: Louis.
Louis
: Ancora no, non è il momento.
Wilson
: Altre 200, okay.
Agente di borsa
: 225.
Louis
: Adesso! Vendo 200 aprile a 142.
Mortimer
: C'è qualcosa che non va. Come mai il prezzo sta scendendo?
Randolph
: Qualcosa non va. Dov'e Wilson?
Billy Ray
: Vendo! Vendo! Vendo! Vendo!
Mortimer
: Cosa ci fanno quei due laggiù?
Randolph
: Stanno vendendo, Mortimer.
Mortimer
: Beh, ma... Ma è ridicolo! A meno che quel nostro rapporto...
Randolph
: Che Dio ci scampi!
Louis
: Venduto! Venduto! Venduto! Venduto! Venduto! Venduto! Venduto!
Mortimer
: L'avevo detto che non dovevamo impegnarci tutto quanto, brutto stronzo!
Randolph
: Dobbiamo raggiungere Wilson e dirgli di vendere!
Louis
: Venduto! Venduto! Venduto! Venduto! Venduto! Venduto! Venduto! Venduto! Venduto! Venduto! Dammi 200, va bene!
Annunciatore
: Signore e signori, il Segretario dell'Agricoltura.
Segretario dell'agricoltura
: Signore e signori, le stime del raccolto delle arance per il prossimo anno. Dopo aver esaminato le stime giunteci dai vari Stati produttori di arance, abbiamo tratto la seguente conclusione: l'inverno rigido non sembra aver compromesso il raccolto delle arance.
Randolph
: Wilson, per carità di Dio, venda!
Agente di borsa
: Vendo! Vendo! Vendo! Vendo!
Agente di borsa
: Compro! Compro! Compriamo! Compro!
Louis
: Compriamo. Là, 200.
Agente di borsa
: Anche per me, diecimila!
Agente di borsa
: Vendo!
Billy Ray
: Compra?
Louis
: 50.
Agente di borsa
: Vendo! Vendo!
Billy Ray
: Comprato! Eh, eh, eh, eh! Comprato.
Louis
: Comprato.
Billy Ray
: Comprato.
Louis
: Comprato.
Billy Ray
: Comprato.
Louis
: Comprato.
Billy Ray
: Comprato.
Louis
: Comprato.
Billy Ray
: Comprato.
Louis
: Comprato.
Billy Ray
: Comprato.
Mortimer
: Wilson, dove
diavolo
sta andando?
Louis
: Comprato.
Billy Ray
: Comprato.
Randolph
: Brutto idiota. Torni immediatamente là in mezzo e continui a vendere!
Wilson
: Ma io... Io... Io non credo di poter...
Louis
: Okay, okay.
Billy Ray
: Si, 200, 200.
Louis
: 100.
Billy Ray
: Grazie, bello.
Agente di borsa
: Ehi, amico, cinque per me, cinque. Cinque, cinque, cinque...
Billy Ray
: D'accordo. Okay.
Agente di borsa
: ...cinque, cinque.
Billy Ray e Louis
: Aaaah! Ah, ah, ah, ah! Uh! Ah, ah, ah, ah, ah!
Louis
: Buon anno, signori!
Billy Ray
: Eh, eh, eh, eh!
Randolph
: Winthorpe.
Mortimer
: Valentine.
Billy Ray
: Ehi, come vi ha buttato oggi?
Mortimer
: Come hai potuto farci questo, dopo tutto quello che abbiamo fatto per te?
Billy Ray
: Ah, ho fatto una scommessa con Louis, qui. Louis ha scommesso che noi non potevamo diventare ricchi e mandare voi due all'ospizio dei poveri. Non credeva di poterci riuscire. E invece
ho vinto.
Louis
: E io ho perso.
Billy Ray
: Eh, eh!
Louis
: Un dollaro.
Billy Ray
: Ah, grazie, Louis.
Louis
: Dopo di te.
Billy Ray
: Grazie. Eh, eh, eh!
I Funzionario
: Il mercato è chiuso, signori.
Mortimer
: Senta, non si aspetterà che adesso noi...
II Funzionario
: Lei conosce il regolamento del mercato, signor Duke. Tutti i conti devono essere regolati alla fine della giornata di contrattazione, senza alcuna eccezione.
Randolph
: Lei sa benissimo che noi non abbiamo 394 milioni di dollari in contanti.
Presidente della Borsa
: Sono spiacente, miei cari. Metta in vendita gli accreditamenti della Duke & Duke immediatamente. Blocchi tutte le rendite degli agenti Duke & Duke, nonché i beni personali di Randolph e Mortimer Duke.
Randolph
: Oh, mio Dio. Siamo rovinati.
Mortimer
: Questo è un oltraggio! Io pretendo un'inchiesta formale! Non può vendere i nostri accreditamenti! C'e sempre stato un Duke sul mercato da quando è stato fondato! Abbiamo fondato noi il mercato! È nostro! Appartiene a noi!
Randolph
: Oh, Dio.
Presidente della Borsa
: Mortimer, suo fratello non sta bene. Chiami un'ambulanza, è meglio.
Mortimer
: Che vada a farsi fottere! Adesso apra le orecchie! Voglio che il mercato venga riaperto adesso, ritrascini qui dentro tutti gli agenti! Rimetta sùbito in funzione quelle macchine! Rimetta sùbito in funzione quelle macchine! Tu e il tuo cavolo di premio Nobel, brutto idiota!
Randolph
: Dov'e Beeks? Dove
diavolo
è Beeks?
Louis
: Beeks?
Billy Ray
: Già, me l'ero proprio dimenticato, Beeks.
Dal film:
Una poltrona per due
Scheda film e trama
Frasi del film
Poliziotto
: Avanti, vieni! Avanti!
Arrestato
: Voi non sapete con chi avete a che fare! Lasciatemi! Un giorno ve ne pentirete! Io sono uno che non perdona!
Billy Ray
: Posso suggerirle l'uso del manganello?
Poliziotto
: Ma va' al
diavolo
!
Arrestato
: No! Lasciatemi! No!
Poliziotti
: Avanti, cammina! Cammina!
Randolph
: Signor Valentine! Potrebbe concedermi un momento?
Billy Ray
: Ehi, ma io vi conosco già a voi due.
Randolph
: Venga dentro, fa un bel calduccio qui!
Mortimer
: Whisky, tutto quello che vuole.
Billy Ray
: Ah, belli, io non mi faccio mica fregare due volte, eh? Volete farmi salire e poi mi fate arrestare per furto d'auto.
Randolph
: Perché dovremmo farlo, signor Valentine? Siamo noi che abbiamo versato la cauzione per lei, no?
Mortimer
: Eh, eh, eh, eh!
Randolph
: Ah, ah! Ah, ah, ah! Eh, eh, eh!
Billy Ray
: Ehi, dite un po'. Ma voi due chi siete? Che cosa volete da me?
Randolph
: Vogliamo aiutarla, signor Valentine. Mio fratello e io dirigiamo un programma finanziato privatamente per riabilitare le persone culturalmente svantaggiate. Noi vorremmo fornirle una casa tutta sua, un'auto, un generoso conto in banca e un impiego nella nostra compagnia.
Mortimer
: La faremo iniziare con ottantamila dollari l'anno.
Billy Ray
: Ottantamila dollari?
Mortimer
: Hm-hm.
Billy Ray
: Scusate un attimo. Eh, eh, eh, eh! Che cos'è, uno scherzo del cazzo? Eh, eh, eh! Ah, ho capito, sono due finocchi questi. Tu che sei colorato come me che ne pensi? Grazie, sei stato molto prezioso. Eh, eh, eh! Ehi, giovanotti, come la mettiamo con la polizia?
Randolph
: Abbiamo fatto ritirare la denuncia, signor Valentine.
Mortimer
: Lei ora è un uomo libero, Valentine. Possiamo fermarci subito, e lei può anche abbandonarci per sempre.
Billy Ray
: Ah, no. No, mi sa che mi trattengo ancora un po' con voialtri, sì.
Randolph
: Ottimo! Io sono Randolph Duke.
Billy Ray
: Tanto lieto, Randy, è un piacere.
Randolph
: Mio fratello minore, Mortimer.
Billy Ray
: Ehi, Morty, come va, eh? Eh, eh, eh, eh! Billy Ray Valentine, Capricorno. Eh, eh! Randolph, eh? Insomma, come Randolpho Valentino, giusto?
Randolph
: Ehm, sì. Sì, più o meno.
Billy Ray
: Eh, sì, eh!
Randolph
: Valentine, siamo arrivati.
Billy Ray
: Come va? Ehi, Randy, Morty. È forte qui, è forte un sacco.
Randolph
: Valentine...
Billy Ray
: Ah, Billy Ray.
Randolph
: Valentine, questo è Coleman. Si occuperà delle sue necessità giornaliere.
Coleman
: Vuole darli a me, signore?
Billy Ray
: Sì, e tu che cosa mi dai in cambio?
Coleman
: Ehm... Allora la sua giacca, signore?
Billy Ray
: Ah, sì, questa è una giacca, ed è mia.
Mortimer
: Coleman è qui per avere cura di lei, è il suo domestico.
Coleman
: Posso prendere...
Billy Ray
: Ah, sciò, pussa via!
Mortimer
: Valentine gradirebbe molto fare un bel bagno caldo e infilarsi qualcosa di molto molto comodo. Non è vero, caro Valentine?
Billy Ray
: Sì, eh?
Coleman
: Idromassaggio, signore?
Billy Ray
: Ecco, lo sapevo che eravate tutti finocchi! A me le mani addosso non me le mettete!
Coleman
: Si tratta di un massaggio con un getto d'acqua. Credo che sarà di suo gusto.
Billy Ray
: Ehi! Che belle bollicine! Quando ero piccolo, per fare l'idromassaggio sparavo certe bombe dentro la vasca! Che bello! Eh, eh, eh, eh, eh! Bollicine! Ah, ah, ah! Sparo bombe in vasca! Tu-du-du-du-du! Ehi!
Mortimer
: Che cosa sta facendo là dentro?
Coleman
: Sta... cantando, signore.
Randolph
: I negri sono gente molto musicale, vero?
Coleman
: Ehm... cosa devo fare con questi... questi vestiti, signore?
Mortimer
: Li mandi in lavanderia. Dovrà avere qualcosa da mettersi quando tornerà nel ghetto, quando avrò vinto la scommessa.
Randolph
: Allora, Valentine, che gliene pare?
Billy Ray
: Mi piace, Randy, è molto carino. Mi piace come hai messo gli specchi e tutti quei quadretti là sopra. Proprio bellino, mi piace. Quegli specchi sono proprio molto chic.
Mortimer
: Io credo che Valentine non abbia capito, Randolph.
Billy Ray
: Oh, Morty, io ho capito e come!
Randolph
: Valentine?
Billy Ray
: Sì.
Randolph
: Questa casa è sua.
Billy Ray
: Ah-ah, certo.
Randolph
: A-a-appartiene a lei.
Billy Ray
: Già, è tutta roba mia. Bella la mia casa, molto carina. Io ho gusto per l'arredamento. Mi piace.
Randolph
: Tutto quello che vede in questa stanza è suo adesso.
Billy Ray
: Ho capito, è roba mia.
Randolph
: È sua proprietà personale.
Billy Ray
: Come no, è tutta personale.
Randolph
: Lei capisce?
Billy Ray
: Questo è mio, per esempio. Carino, no? Eh? Lo sai cos'è che mi piace di più di casa mia, Randy? Le tende. Guardate le tende. L'ho proprio arredato bene questo posto, vero, amici? È proprio la fine del mondo. Mi piace un sacco. Anche quest'armadietto. Bellissimo. E magari io potrei avere questo televisore gratis, non è vero, Randy?
Randolph
: Esatto.
Billy Ray
: Ah-ah, e tutto quello che c'è qui è mio, eh? E quindi anche lo stereo è mio e gratis, eh?
Randolph
: Assolutamente.
Billy Ray
: Oh, troppa grazia Sant'Antonio. Ma io le capisco queste cose, Randy. Lo sai perché? Queste cose in genere mi capitano tutte le settimane.
Mortimer
: Questa e casa sua. Questo... sono tutte sue proprietà personali, queste. Non farebbe altro che rubare qualcosa a se stesso, chiaro, Valentine?
Billy Ray
: Ho capito. Voi prima mi fate sbattere in galera, giusto? E poi mi portate fuori e cominciate a dire frescacce come "questa è casa tua, questo è il tuo tappeto personale", e magari mi direte pure che quello è il mio schiavo personale.
Randolph
: Io capisco che cosa prova, Valentine, ma il fatto rimane. Tutto questo è suo. Lei può farne tutto quello che desidera.
Billy Ray
: Questa è roba mia, sto in casa mia, eh? Ci posso fare quello che voglio con questa roba, giusto? Questo... questo è un vaso mio, no, giusto? Questo è il vaso di Billy Ray, vero? Io sono il padrone del vaso, e ci posso giocare come gli Harlem Globetrotter se voglio, giusto? Lo volete vedere un palleggio alla Lemon? Scusatemi, mi dispiace tanto.
Randolph
: Non deve dispiacersi per noi. Quello era un vaso suo.
Billy Ray
: Era un vaso da quattro soldi, vero? Un falso, dico bene?
Randolph
: Credo che lo abbiamo pagato 35mila dollari. Ma mi sembra di ricordare che lo stimammo 50mila dollari per la compagnia di assicurazioni. Ah, ah, ah, ah! Vedi, Mortimer? Valentine ci ha già fatto guadagnare ben quindicimila dollari. Ah, ah, ah, ah!
Mortimer
: Sì.
Coleman, Mortimer e Randolph
: Ah, ah, ah, ah!
Billy Ray
: Ah, ah, ah, ah! Volete che vi rompa qualcos'altro?
Coleman, Mortimer e Randolph
: No!
Billy Ray
: Ah, ah, ah, ah!
Dal film:
Una poltrona per due
Scheda film e trama
Frasi del film
Coleman
: La colazione, signore.
Louis Winthorpe III
: Pancetta di maiale. Hm! Ho tanto l'idea che succederà qualcosa di molto eccitante nel mercato della pancetta di maiale stamattina.
Coleman
: La signorina Penelope verrà a cena qui da lei, signore?
Louis
: Sì. Verrà senz'altro.
Folsey
: Buongiorno, signor Winthorpe.
Louis
: Buongiorno, Folsey.
Impiegata
: Buongiorno, signor Winthorpe.
Louis
: Buongiorno.
Impiegato
: Buongiorno, signor Winthorpe.
Louis
: Buongiorno.
[...]
Impiegati
: Buongiorno, signor Winthorpe.
Louis
: Buongiorno a tutti e due.
Impiegato
: Buongiorno, signor Winthorpe.
Louis
: Buongiorno. Pancetta di maiale. Lo sapevo. Lo sapevo.
Domestico
: Buongiorno, signor Duke.
Domestico
: Buongiorno, signor Duke.
Domestica
: Buongiorno, signor Duke.
[...]
Mortimer Duke
: Allora, quando vendiamo?
Randolph Duke
: Io non riesco a capire perché siano così stupidi, questi scienziati. L'eterna domanda! È inutile domandarselo: la risposta è scontata.
Mortimer
: Non ho nessun interesse per gli influssi dell'ambiente nello sviluppo della personalità. Anzi, sono arcistufo di sentirne parlare. A me interessa quanto ci possono fruttare le nostre pancette di maiale.
Randolph
: Winthorpe ha deciso di vendere a 76 e un quarto. Le sue schede dicono che è il massimo a cui arriveranno.
Mortimer
: Non arriveranno mai cosi in alto. Vendiamo adesso.
Randolph
: Pazienza, Mortimer. Vediamo se Winthorpe ha ragione.
Mortimer
: Winthorpe si sbaglia! Questo è il massimo! Io dico di vendere adesso, Randolph!
Randolph
: Oh, via, solo qualche altro secondo.
Mortimer
: Il mercato sta chiudendo. Non faremo più in tempo a comprare.
Randolph
: Ecco, vedi? Abbiamo guadagnato 347mila dollari in più in questi trenta secondi.
Mortimer
: Mi chiami Winthorpe.
Louis
: Ah, certo, non ne ho dubitato un solo istante, mio caro Mortimer. Oh, sì, saranno in parecchi a volersi rimpinzare di pancetta di maiale. Ci vediamo al club.
Portiere
: Buongiorno, signor Duke.
Billy Ray Valentine
: Buon Natale! Buon Natale! Grazie infinite, signore! È stato il Vietnam a ridurmi così, ma io sarei pronto a rifarlo. Grazie, grazie, signore, grazie infinite. Buon Natale! Dio la benedica, signore! Sia gentile, ha qualche spicciolo per un povero reduce del Vietnam? Ho perso tutte e due le gambe, le ho perse tutte e due!
Mortimer
: Non ci penso neanche a darti gli spiccioli!
Billy Ray
: Per favore, qualunque cosa, per favore! Venticinque cents, qualunque cosa, un paio di dollari, un quarto di dollaro, un nichelino! Per favore! No, no! No, non è giusto! No, amico, guardi, non si fa così! Mi dia quello che vuole! Un panino imbottito, una giacca... grazie, grazie tante, grazie, grazie. Vattela a prendere nel culo, stronzo!
Portiere
: E non farti più vedere!
Billy Ray
: Stai zitto, tu stai peggio di me!
Mortimer
: Senti un po' qui: "Si prevede che la stagnazione continuerà fino a quando il Dipartimento dell'Agricoltura renderà noto a gennaio il Rapporto sul raccolto". Esattamente come pensavamo noi, Randolph.
Randolph
: Errore! Grosso errore! Non è giusto. Hanno dato a questo studioso di genetica il premio Nobel, un uomo che non ne capisce un'acca della natura umana.
Mortimer
: Ah, Randolph, noi stiamo per fare milioni di dollari con il succo d'arancia surgelato, e tu mi vieni a parlare della natura umana.
Randolph
: Ma il denaro non è tutto nella vita, Mortimer.
Mortimer
: Oh, ma vuoi crescere?.
Randolph
: La mamma lo diceva sempre che eri un ingordo.
Mortimer
: La mamma me lo diceva come un complimento.
Randolph
: Ah, Ezra, arrivi proprio in tempo. Pensavi che mi fossi dimenticato della tua gratifica natalizia? Eccola qui.
Ezra
: Cinque dollari? Magari ci vado al cinema... però da solo.
Mortimer
: Metà di quelli sono da parte mia.
Ezra
: Grazie, signor Mortimer. Fanculo!
Louis
: Signori.
Todd
: Ciao. Stai bene, Louis?
Louis
: Io sto bene, Todd.
Philip
: Senti, Louis, oggi ci serve il quarto per la partita di squash. Ti interessa la cosa?
Louis
: No, no, sono spiacente. Devo cenare con Penelope questa sera.
Harry
: Oh, che fortuna, Louis.
Louis
: Non è fortuna. Todd.
Todd
: Hm-hm.
Philip
: Uh, uh, uh, uh, uh!
Andrew
: Hm, hm, hm!
Louis
: Randolph, Mortimer.
Mortimer
: Oh, salve Winthorpe. Cosa ci hai portato?
Louis
: Beh, siamo di nuovo alla fine del mese. Gli assegni degli stipendi per i nostri impiegati richiedono le vostre firme. E non fate finta di dimenticarvi di quelli grossi.
Mortimer
: Devo dire che ci sono degli impiegati che paghiamo profumatamente, Winthorpe.
Louis
: Beh, non possiamo tenerli al minimo salariale, Mortimer.
Randolph
: Cinquantamila dollari? A... a Clarence Beeks! Chi
diavolo
è?
Louis
: Ehm, infatti avevo intenzione di chiedervelo. Ho esaminato accuratamente le pratiche del personale e non mi risulta che ci sia un Clarence Beeks che lavora per noi.
Mortimer
: Ehm, ehm, ehm!
Randolph
: Oh, eh... Sì, Clarence Beeks, certo, certo. Sta portando avanti un incarico top secret per noi.
Mortimer
: Ricerche.
Louis
: Ah.
Mortimer
: Come sta Penelope? Non dimenticare che è la nostra nipotina, Winthorpe. È bene che tu ne faccia una moglie felice.
Louis
: Beh, farò del mio meglio, signore. Gli inviti per le nozze saranno spediti in settimana.
Mortimer
: Bene. Buon lavoro, Winthorpe. No, no, dà qua. Non ci pensare a questo, Winthorpe. Me ne occuperò io, personalmente.
Randolph
: Arrivederci, Winthorpe.
Mortimer
: Arrivederci, Winthorpe. Winthorpe è un giovane molto equilibrato. È una fortuna averlo come nostro direttore.
Randolph
: Ah, vorrei vedere. Ha studiato ad Harvard, è il prodotto di un ottimo ambiente, Mortimer.
Mortimer
: Ah, in questo caso non c'entra niente l'ambiente, Randolph. Con i geni che ha lo potresti mettere dovunque, lui emergerebbe comunque. È la buona razza, Randolph, è come i cavalli da corsa. Il segreto è nel sangue.
Dal film:
Una poltrona per due
Scheda film e trama
Frasi del film
Catherine Langford
: Eccoci qua, Jackson. Benvenuto nel pozzo!
Daniel Jackson
: Certo che... dove lo avete trovato?
[il coperchio di pietra che bloccava il portale]
Catherine Langford
: Nella piana di Giza, nel 1928.
Daniel Jackson
: Non avevo mai visto niente di simile!
Catherine Langford
[ride]
: Ovviamente, Jackson! Non lo ha mai visto nessuno.
Traduttore
: Ci sono due fasce di geroglifici, quelli noti sulla fascia interna sono uguali a quelli del cartiglio al centro sulla fascia esterna... un tipo di scrittura mai trovato prima.
Daniel Jackson
[osserva i simboli, che sono la combinazione per il gate su Abydos]
: Non sono geroglifici, forse è una forma diversa di ieratico o cuneiforme.
Catherine Langford
: Già.
Daniel Jackson
: Be', la traduzione della fascia interna è sbagliata. Avete usato il dizionario di Budge. Chissà perché lo ristampano ancora...
Traduttore
[Daniel cancella la sua traduzione]
: E-Ehi! Mi scusi, m-ma che sta facendo?! Ci siamo serviti di tutte le ricerche fatte fino a oggi!
Daniel Jackson
: Strano l'uso di questo termine, "Gebeh"?
Traduttore
: Già.
Daniel Jackson
: Seguito dall'avverbiale "sedjem-en-ef" cioé "sigillato" e "sepolto"...
[scrive una nuova traduzione]
Traduttore
: Mi scusi, ma cosa sta facendo?
Daniel Jackson
: Questo non è "sarcofago"...
[riscrive]
È "per sempre". Chi
diavolo
l'avrà tradotto?
Traduttore
: L'ho tradotto io...
Daniel Jackson
: Allora, il testo dice "un milione di anni fa nel cielo è Ra, dio del sole, sigillata e sepolta per sempre"... Qui non è "porta del cielo", è...
[riscrive]
"Porta delle stelle"... Stargate!
Dal film:
Stargate
Scheda film e trama
Frasi del film
Si crede più facilmente al
Diavolo
che a Dio.
Menotti Lerro
Frasi di Menotti Lerro
Recitavo, senza volerlo, la parte fondamentale dello "sporcaccione infame e ripugnante", vergogna del genere umano che è attestata ovunque nel corso dei secoli, di cui tutti hanno sentito parlare, come del
Diavolo
e del Buon Dio, ma che resta sempre così diverso, così sfuggente, in terra e in vita, inafferrabile insomma.
Louis-Ferdinand Céline
Cit. da
Viaggio al termine della notte
Frasi di Louis-Ferdinand Céline
Dallas
[osservando l'analisi interna del Facehugger su Kane]
: Che cos'ha nella gola, Ash?
Ash
: Direi che gli sta dando ossigeno.
Dallas
: Lo ha paralizzato, lo ha messo in coma... E lo tiene in vita. Che
diavolo
significa, dobbiamo levarglielo!
Ash
: Un momento, un momento... Non facciamo cose affrettate. Finora sappiamo ben poco: presumiamo che gli stia dando ossigeno. Se lo rimuoviamo... Può ucciderlo.
Dallas
: Sono disposto a correre questo rischio, portiamoglielo via.
Ash
: Ti assumi la responsabilità?
Dallas
: Sì, sì! Mi assumo io la responsabilità, scoprilo.
Dal film:
Alien
Scheda film e trama
Frasi del film
Lambert
: Dov'è la Terra?
Kane
: Se non lo sai tu...
Ripley
: Non è il nostro sistema.
Kane
: Analizzatore, contatta controllo traffico.
Ripley
[alla radio]
: Qui veicolo commerciale da traino Nostromo, proveniente da Solomon. Numero di registrazione 180924609. Ripeto: qui veicolo commerciale da traino Nostromo, proveniente da Solomon. Numero di registrazione 180924609... Niente.
Kane
: Continua a provare.
Ripley
: Chiamo controllo traffico Antartica. Mi sentite, Antartica? Passo. Qui veicolo commerciale da traino Nostromo...
Lambert
: L'ho trovato. Vicino a Zeta2 sul Reticolo, non abbiamo ancora raggiunto i limiti esterni.
Kane
[scopre che sono solo a metà strada per la Terra]
: È incredibile...
Lambert
: Che
diavolo
stiamo facendo quaggiù?
Kane
: Ehi, un momento... Che cosa ha detto, Lambert?
Ripley
: "Non è il nostro sistema".
Lambert
: Lo so, questo!
Dal film:
Alien
Scheda film e trama
Frasi del film
Mio Dio... Che
diavolo
è quello?
[osservando il Facehugger]
A. Dallas
Dal film:
Alien
Scheda film e trama
Frasi del film
Jack
: Come andiamo, Fred?
Fred
: Tutto okay.
Jack
: Ma che
diavolo
è stato?
Jim
: Forse il diaframma di sicurezza dell'elio. Houston, potete confermare se si è rotto il diaframma di sicurezza dell'elio?
Andy
: Confermato, Jim.
Jim
: Ah, Houston, ma potrà influenzare il nostro angolo di rientro?
Andy
: Negativo, il vostro angolo di rientro è costante a 6,24, Aquarius.
Jim
: Houston, noi gradiremmo molto la procedura di rientro, quassù. Quand'è che potremmo averla?
Andy
: Eh... sta arrivando al galoppo, Aquarius.
Jim
: Eh, Houston, noi non possiamo fare tutto insieme all'ultimo minuto. Ecco, sentite come facciamo. Ci dite adesso la procedura. Qualunque essa sia. E noi ce la riguardiamo passo per passo per evitare ogni intoppo. Siamo tutti un po' stanchi, quassù. E la Terra si avvicina sempre di più.
Deke
: Jim, qui è Deke.
Fred
: È Deke.
Jack
: Non sanno cosa fare.
Fred
: Forse Jack ha ragione.
Jim
: Ciao Deke, com'è la storia?
Deke
: Jim, avrete la procedura di riavviamento, ve la trasmetteremo appena possibile. Ken Mattingly sta lavorando nel simulatore, ragazzi.
Jim
: Ken ci sta lavorando?
Ken
: Ecco, vedrai che questa sequenza funziona, John.
Controllo
: Può darsi che funzioni, ma andiamo fuori con l'amperaggio.
Ken
: Di quanto?
Controllo
: Tre o quattro ampere.
Ken
: Porca miseria, John! Sono tre o quattro?
Young
: Quattro.
Controllo
: Quattro!
Ken
: Ancora quattro ampere. Hanno ancora un po' di corrente nelle batterie del LEM, giusto?
Young
: Già.
Ken
: E abbiamo una linea che fornisce corrente dal modulo di comando al LEM.
Young
: Sì, è una riserva per la fornitura di corrente al LEM.
Controllo
: Continua, Ken.
Ken
: Allora, invertiamola. Invertiamo il flusso e cerchiamo di succhiare quei quattro ampere dal LEM prima di mollarlo. Perché non provarci?
Controllo
: Non c'è una procedura apposita, vero?
Young
: Ne perderai tanta a trasferirla, Ken.
Ken
: Sì, certo, ma a noi servono solamente quattro ampere.
Dal film:
Apollo 13
Scheda film e trama
Frasi del film
Andy
: Vorremmo passare i controlli all'Aquarius adesso.
Jack
: Ricevuto.
Jim
: Houston, un momento.
Andy
: Ti restano solo cinque minuti, Jack.
Fred
: L'RCS ancora non funziona!
Jim
: Houston, vi avverto: l'RCS ancora non funziona! Non abbiamo controllo di assetto nell'Aquarius!
Lunney
: Non hanno controllo. Abbiamo saltato qualcosa? Controllo.
Controllo
: Che c'è?
Lunney
: Ma che
diavolo
è successo?
Controllo
: Non lo so. Dobbiamo avere più tempo.
Lunney
: Non ne abbiamo di tempo!
Controllo
: Stiamo facendo tutto il possibile.
Jim
: Qui è un gran casino. Cerco di cabrare, ma ci imbardiamo a sinistra. Perché non riesco a evitarlo?
Fred
: Non può volare così. Il nostro centro di gravità è nel modulo di comando.
Jim
: È come se volassimo con un elefante morto sopra.
Tecnico Guida
: Volo, ci stiamo avvicinando al blocco cardanico.
Andy
: Attenti alla sospensione cardanica centrale. Non ruzzolate nello spazio.
Jim
: Digli che le conosco le sospensioni cardaniche.
Fred
: Ricevuto, Houston.
Jim
: Non ho bisogno di sentire ovvietà! Questo casino ce l'ho sotto il naso!
Lunney
: È sul microfono automatico.
Andy
: Ah, Aquarius, vi abbiamo tutt'e due sul microfono automatico.
Fred
: Vuoi che passiamo sul microfono automatico?
Andy
: Già fatto, sentiamo tutto quello che dite.
Fred
: Scusa, Jim.
Dal film:
Apollo 13
Scheda film e trama
Frasi del film
Blanch Lovell
: Ci dovrebbe essere mio figlio oggi. È andato nello spazio.
Inserviente
: Sono tutti i canali che riceviamo, signora Lovell.
Blanch
: Eppure sulla guida TV c'è scritto.
Marilyn
: Ma lo sanno che non sono in onda?
Hurt
: Meglio dirglielo quando sarà finito.
Jim
: ...volete fare una dichiarazione, diciamo così ufficiale. Non è vero Jack?
Jack
: Beh, ecco se qualcuno del... dell'ufficio del fisco ci sta guardando io ho dimenticato di inviare il mio... il mio modulo 1040. Dovevo farlo oggi, ma, beh...
Liebergot
: C'è poco da scherzare. Lo mangeranno vivo.
Jim
: Sei grande Jack. Bene, amici. Ora scendiamo nel modulo escursione lunare. Venite con me. Quando saremmo pronti a scendere sulla superficie della Luna, io e Fred Haise scivoleremo lungo il tunnel di accesso al modulo lunare, lasciando...
Gene
: Controllo elettrico. I... i rimescolatori di gas funzionano nei serbatoi dell'ossigeno e dell'idrogeno, è esatto?
Jim
: ...mezzi spaziali resteranno collegati. Beh, amici, come potete vedere voi stessi, l'Aquarius è poco più grande di due cabine telefoniche. Il rivestimento del LEM in alcune parti è solo un poco più spesso d'un paio di strati di stagnola, ed è tutta la protezione che abbiamo dal vuoto dello spazio. Ce lo possiamo permettere perché il LEM è progettato solo per navigare nello spazio cosmico. Ecco Fred Haise. Uomo del rinascimento. Okay, ehm, torniamo indietro lungo il tunnel ora, e rientriamo nell'Odyssey. Ecco, siamo rientrati nel modulo di comando. Aspettate un momento, Houston.
Fred
: Vi ho fregato! Ah, ah, ah!
Jim
: Houston, il bang che avete sentito era Fred Haise che manovrava la valvola di pressurizzazione dell'abitacolo. Ci fa venire un colpo tutte le volte.
Fred
: Ah, ah!
Jim
: Okay. Stiamo... stiamo per chiudere il portello dell'Aquarius e tornare sull'Odyssey. La prossima trasmissione sarà da Fra Mauro sulla superficie della Luna. Bene, qui l'equipaggio dell'Apollo 13 che augura a tutti giù sulla Terra una piacevole serata.
Marilyn
: Bene, andiamo.
Fred Junior
: Papà era proprio buffo.
Hurt
: Senti, forse ne danno qualche minuto nel telegiornale.
Marilyn
: Beh, è il minimo. Vieni, tesoro.
Susan
: Ciao.
Hurt
: Ciao.
Barbara
: Ciao.
Susan
: Papà viene bene in TV.
Jim
: Beh, fra le tasse arretrate di Jack e il balletto di Fred dev'esserne venuta fuori una trasmissione di successo.
Andy
: Spettacolo eccellente, Odyssey.
Jack
: Grazie mille, Houston.
Andy
: Abbiamo un paio di procedure di servizio per voi. Vi dovreste girare a destra per 0-6-0 e azzerare le variazioni di assetto.
Jack
: Ricevuto. Giriamo a destra per 0-6-0.
Andy
: E, se potete, rimescolate i serbatoi d'ossigeno.
Jack
: Ricevuto. Abbiamo un problema, qui.
Jim
: Cos'hai fatto?
Jack
: Niente! Ho rimescolato i serbatoi.
Liebergot
: Ma che...
Tecnico
: Ehi!
Andy
: Qui Houston. Ah... potete ripetere?
Jim
: Houston, abbiamo un problema. Abbiamo una caduta di voltaggio sul pannello principale. Abbiamo una notevole attività negli ugelli.
Jack
: Che succede al computer adesso?
Jim
: Non lo so, si è spento. Abbiamo un allarme generale, Houston.
Jack
: Controllo gli ugelli.
Fred
: Non è la valvola di pressurizzazione.
Jack
: Forse è nel posizionamento giri, configuro il sistema RCS.
Jim
: Abbiamo un allarme nel sistema di navigazione.
Jack
: Il modo in cui si accendono non ha senso.
Jim
: Abbiamo una continuazione di luci di allarme. Abbiamo un reimpostare e ricominciare.
Jack
: Okay, io passo su SCS.
Dr. Chuck
: Accidenti. Volo, i ritmi cardiaci salgono a razzo.
Gene
: Controllo elettrico, che dicono i tuoi dati?
Liebergot
: Serbatoio ossigeno due nessuna lettura. Serbatoio uno è a 725 per pollice in diminuzione. Le pile a combustibile uno e tre sono, eh... ma che
diavolo
succede? Volo, ti richiamo fra un po'.
GNC
: Volo, qui GNC.
Gene
: Avanti, GNC.
GNC
: L'astronave è fuori controllo, continua a girare intorno alla verticale.
Telemetria
: Continuo a perdere i segnali radio. Le loro antenne devono essere impazzite.
GNC
: ...dovranno stabilizzarla manualmente.
Gene
: Uno alla volta, gente. Uno alla volta. Uno alla volta. EECOM è un problema di strumentazione o abbiamo una vera perdita di potenza?
Liebergot
: Ci risulta una quadrupla avaria, ma è da escludere. Dev'essere la strumentazione.
Jim
: Sigilla il boccaporto, forse un meteorite ha colpito il LEM.
Jack
: Okay.
Fred
: Il tunnel di accesso è sotto torsione con questo casino. Houston, abbiamo sentito un botto prima, insieme con l'allarme generale. Accidenti, il pannello di controllo A!
Andy
: Caduta di tensione sul pannello di controllo A?
Fred
: Sì, abbiamo una caduta di tensione anche sul pannello di controllo A. Ora la lettura è 25 e mezzo. Il pannello B indica zero, adesso. Ci sono delle forti vibrazioni orizzontali.
Andy
: Un momento, Tredici.
Fred
: Continuiamo a ballare violentemente.
Gene
: EECOM, GNC, questi parlano di botti e vibrazioni orizzontali. Non si tratta di strumentazione.
Jack
: Non riesco a chiuderlo ermeticamente.
Jim
: Cerca... cerca di farcela. Se fosse stato un meteorite saremmo già morti.
Andy
: Ricevuto?
Jim
: Cerco di stabilizzare queste rollate.
Fred
: La ricezione è disturbata. Avete detto passare su omni Bravo?
Andy
: Confermato, Tredici.
Fred
: Ricevuto. La forza del segnale sull'antenna principale si è abbassata molto.
Jim
: Resisti. Ma che
diavolo
succede? Jack, rischiamo il blocco cardanico.
Andy
: Odyssey, ci serve una conferma. Quali sono i sistemi in avaria?
Fred
: Ho la vita difficile, Rick. Hai detto di passare...
Jack
: Valvole di isolamento dell'elio e degli ugelli A e C sono chiuse.
Fred
: ...sull'antenna omnidirezionale C?
Jim
: Houston, sto passando dall'ugello C a quello principale A.
Andy
: Ricevuto, Tredici.
Jack
: Okay, Houston: pila a combustibile uno; pila a combustibile tre; calo di tensione sul pannello principale B; pressione criogenica; compressore tute. Cos'è che non abbiamo? Pannello di controllo assetto 1; pannello di controllo assetto 2; computer del modulo di comando; consumo di ossigeno elevato. Io... Io non capisco. È un'avaria del sistema d'allarme, forse.
Jim
: Houston, stiamo seminando qualcosa nello spazio. Vedo l'emissione dall'oblò numero uno in questo momento. È di sicuro, ehm, un gas di qualche tipo. È certamente ossigeno.
Andy
: Ricevuto, Odyssey. Avete una perdita.
Ingegnere
: Datemi un allineamento.
Liebergot
: Sì, sì, ho capito. Okay, ricominciamo tutto da capo.
I Tecnico
: Comunque i dati telematici vengono...
II Tecnico
: Sì, ho visto.
Tecnico
: Mi pare impossibile! Mi pare impossibile che sia andata così!
Andy
: Per ora è tutto regolare, volo, un po' di agitazione, ma è normale date le circostanze.
Gene
: Okay, ascoltate bene ragazzi. Fate silenzio. Fate silenzio. Fate silenzio! Cerchiamo di restare calmi. Procedure, mi serve un altro computer in tempo reale. Voglio che tutti mettiate in allarme le squadre di appoggio. Buttateli giù dal letto e fateli venire qui. Studiamoci il problema, va bene? Non peggioriamo le cose tirando a indovinare.
Andy
: Tredici, qui Houston. Ci stiamo organizzando. Appena possibile vi daremo delle risposte.
Jack
: Se emettiamo ancora gas continueremo a sbattere sull'orlo dell'angolo morto.
Fred
: Guarda l'ossigeno nel serbatoio uno. 200 per pollice in diminuzione.
Liebergot
: Serbatoio ossigeno numero due a zero, serbatoio uno a 218 in diminuzione.
Fred
: È questo che vi risulta? Confermate.
Andy
: Sì, è quello che ci risulta, Tredici.
Gene
: Possiamo rivedere la situazione Sy? Esaminiamola da... da un punto di vista di status. Eh... Cosa c'è su questa astronave di sano?
Liebergot
: Dammi un minuto, Gene.
Fred
: Non avremo corrente per molto. La nave si sta dissanguando.
Liebergot
: Volo?
Gene
: Sì, EECOM, avanti.
Liebergot
: Suggerisco di chiudere le valvole dei reagenti delle pile a combustibile.
Gene
: E mi spieghi a che cavolo servirebbe?
Liebergot
: Se la perdita è li possiamo isolarla. Così salviamo quello che resta nei serbatoi e andiamo avanti con la pila buona.
Gene
: Se la chiudi non la puoi più riaprire, e non si alluna con una sola pila a combustibile.
Liebergot
: Gene, la Odyssey è spacciata. Per quanto mi riguarda questa è l'unica alternativa.
Gene
: Già. Sì. Sì, sì. Okay, Sy. Comunicazione, digli di chiudere le valvole dei reagenti.
Andy
: Tredici, qui Houston. Ordiniamo chiusura delle valvole dei reagenti su pile uno e tre. Ricevuto?
Jim
: Stai dicendo che dichiariamo forfait? Chiudiamo le valvole dei reagenti per spegnere le pile a combustibile? Hai detto di spegnere le pile a combustibile? Ti ho sentito bene?
Gene
: Si, hanno sentito bene. Digli che pensiamo sia l'unico modo di fermare la perdita.
Andy
: Sì, Jim, riteniamo che lo spegnimento delle pile possa fermare la perdita.
Gene
: Ha capito bene?
Andy
: Hai capito, Jim?
Jim
: Sì, Houston, ho capito. Abbiamo perso la Luna. Okay, Fred, chiudile.
Fred
: Vediamo a che serve.
Jack
: Se non funziona non avremo energia sufficiente per rientrare.
Fred
: Merda!
Liebergot
: Ma che cavolo!
Fred
: Houston, ossigeno nel serbatoio uno ancora in diminuzione.
Jim
: Quanto tempo ci vuole a mettere sotto corrente il LEM?
Fred
: Tre ore, secondo la check list.
Jim
: Non abbiamo così tanto tempo.
Fred
: Accidenti!
Jim
: Okay. Ah, Jack, prima che le batterie ci abbandonino completamente togliamo corrente a tutto. Cerchiamo di risparmiare il più possibile per il rientro.
Liebergot
: Ci sono quindici minuti di ossigeno, e poi il modulo di comando sarà morto.
Gene
: Okay. Okay! Aprite le orecchie! Ecco gli ordini: spostiamo gli astronauti dentro al LEM...
Liebergot
: D'accordo. Ed, dammi un po' di questi dati.
Gene
: ...dobbiamo farci arrivare dell'ossigeno. TELMU, Controllo voglio una procedura d'emergenza per la potenza. Solo l'hardware essenziale. GNC, EECOM, spegneremo il modulo di comando allo stesso tempo. Dovremo trasferire il sistema di guida da un computer all'altro, quindi voglio cifre pronte per quando saranno in posizione.
GNC
: Ricevuto, volo.
Liebergot
: Okay, trasferiamo i dati di controllo sul computer del LEM prima che il modulo di comando vada fuori uso.
Gene
: Il LEM è diventato una lancia di salvataggio.
Andy
: Odyssey, qui Houston. Dovete ridurre tutti i consumi di corrente. Dovete mettere sotto corrente il LEM nello stesso tempo, quindi sbrigatevi a mandarci qualcuno.
Jim
: Abbiamo già spedito Fred sul LEM, Houston.
Andy
: Siamo seriamente a corto di tempo, Jim. Devi completare il trasferimento del programma di guida e devi farlo prima di restare senza corrente nel modulo di comando, altrimenti non sarai in grado di governare.
Jim
: Quanto tempo ho? Datemi una cifra.
Andy
: Beh, restano meno di quindici minuti di sopravvivenza nell'Odyssey.
Jim
: Abbiamo quindici minuti, Fred. È peggio di quanto pensassi. Ah, Houston, mi sono trasferito dal modulo di comando al LEM.
Gene
: Se Jack non completa il trasferimento dei dati di guida computerizzati in tempo...
Glynn Lunney
: ...non sapranno in che direzione sono puntati.
Gene
: Esatto.
Lunney
: Brutto modo di volare.
Gene
: Sono in sala operativa se mi cerchi.
Lunney
: Okay.
Jack
: Houston, qui Tredici. Siete di nuovo in contatto con me?
Andy
: Aquarius, qui Houston. Avete circa dodici minuti per completare l'avviamento del LEM.
Fred
: Non vedo nessuna stella. C'è un sacco di roba che galleggia là fuori!
Jack
: Okay, Houston. Ho completato i passi di pagina 15. Sono pronto a togliere corrente al computer. Mi servono le coordinate cardaniche, Jack! Prima che tu spenga il computer!
Andy
: Salta venti pagine.
Jack
: Okay, Jim!
Liebergot
: Quelle cifre, devo...
Deke
: Te le faremo avere.
Liebergot
: No, sul serio, mi servono.
Tecnico
: Sta' tranquillo.
Fred
: Houston, il nostro computer è avviato.
Andy
: Ricevuto. Tieniti pronto, Fred. Jack, dobbiamo procedere coi passi da 12 a 17 rapidamente. Avete solo... circa otto minuti di margine.
Jack
: Pompa pila a combustibile, miscelatori ossigeno serbatoio due spenti.
Jim
: Okay, Houston. Controllatemi. Ho completato le conversioni cardaniche, ma... dovreste ribattermi tutti i calcoli.
Andy
: Comincia pure, Jim.
Jim
: L'angolo della calibrazione del rullio è -2. Il rullio del modulo lunare è 355,57. La cabrata 1678. Correzione cabrata 167,78. L'imbardata è 351,87.
Andy
: Aspetta, stiamo controllando.
Jim
: Houston, abbiamo visibilità zero nel nostro campo stellare, e se questi calcoli non sono giusti, chissà dove andiamo a sbattere.
Telemetria
: Sembra a posto, volo.
Controllo
: Va benissimo.
Inco
: Qui bene.
GNC
: Sono giusti, Andy.
Lunney
: Okay, procediamo.
Andy
: Tutto okay, Jim.
Jim
: Okay, inseriscili, Fred.
Andy
: Jack, spegni LMU. Passa su SCS. Posizione di attesa per spegnere gli ugelli di spinta. Passo.
Dal film:
Apollo 13
Scheda film e trama
Frasi del film
Il tennis l'ha inventato il
diavolo
.
Adriano Panatta
Frasi di Adriano Panatta
Al Harrison
: Non sei mai dove mi servi! Dove
diavolo
vai tutti i giorni?
Dorothy Vaughan
: I bagni per i neri sono a un chilometro!
Dal film:
Il diritto di contare
Scheda film e trama
Frasi del film
Abbiamo quindici ore, prima che vada tutto al
diavolo
!
Colonnello Weber
Dal film:
Arrival
Scheda film e trama
Frasi del film
Ma che
diavolo
gli ha preso al sole?
Flash Gordon
Dal film:
Flash Gordon
Scheda film e trama
Frasi del film
Helen
: Lei dov'è?
Ernest
: Oh Dio, mamma Helen... e tu che ci fai qui?
Helen
: Che cosa hai sulle mani, sangue?
Ernest
: Vernice!
Helen
: Vernice?! E che stai facendo per avere la vernice sulle mani?
Ernest
: Vernicio.
Helen
: Ernest? Stai facendo qualcosa di bizzarro con Madeline?
Ernest
: Definisci "bizzarro".
Helen
: Oh, andiamo Ernest... tirala fuori!
Ernest
: Sssht... senti, Helen, ascolta... è meglio che andiamo fuori.
Helen
: Ma perché stai bisbigliando?
Ernest
: Perché lei dorme, sta riposando.
helen
: Oh per favore, la vuoi piantare?
Ernest
: Helen, sta riposando.
Helen
: Non sta riposando. Lei è morta Ernest, come volevamo, come avevamo progettato..te ne ricordi? Avrai fatto tutto da solo, ma non posso tirarmi fuori da questa storia dopo che hai compromesso tutti e due in questo modo! Dobbiamo seppellirla nella valle della morte, e sbarazzarci di lei una volta per tutte.
Ernest
: Helen, ti prego devi ascoltarmi.
Helen
: Oh piantala, Ernest! Se l'è meritato! Era una rovina famiglie, una divoratrice di uomini... ed era anche una pessima attrice!
Ernest
: Helen, mi fai il piacere di ascoltarmi? Mi ascolti un momento? Madeline non è ancora pronta per essere sepolta. È di sopra... È di sopra e riposa in pace.
Helen
: Oh, oh va bene. Se non è morta valle a dire di scendere giù, di venire qua sotto, di avvicinarsi a me, e magari baciarmi...
Madeline
: Baciarti che cosa?
Helen
: Mad?
Madeline
: Hel.
Ernest
: Tesoro!
Madeline
: Che
diavolo
state complottando, voi due, qua sotto... o, per meglio dire, che altro?
Ernest
: Sei arrabbiata, cara? Sei Molto arrabbiata?
Helen
: Ancora vive?!
Ernest
: Madeline?!? Oh capperi... Helen, è meglio che tu te ne vai subito... vedo che qui la situazione si fa molto, molto ingarbugliata. Tesoro?! Madeline?!
Dal film:
La morte ti fa bella
Scheda film e trama
Frasi del film
Ernest
: Dobbiamo parlare!
Madeline
: Perché non ti fai un altro drink e te ne vai a letto?!
Ernest
: Ti piacerebbe, vero Madeline? Ti piacerebbe vedermi morire alcolizzato nel fiore degli anni, vero? Ma non succederà mai, eh no questo non accadrà mai... non arriverai a goderti il mio denaro!
Madeline
: Ma si può sapere di che
Diavolo
stai parlando?
Ernest
: Quand'è l'ultima volta che hai lavorato? Sto parlando di un lavoro vero, quello che ti è rimasto lo devi a me da tanto tempo, la tua faccia la devi a me... hai cambiato acconciatura?!
Madeline
:
[ride]
Ma che occhio! Non mi aspettare!
Ernest
: Cheap.
Madeline
: Che cosa hai detto?
Ernest
: Ho detto che sei Cheap, Madeline, perché questo è quello che penso di te.
Madeline
: Ma tu con chi credi di parlare?
Ernest
: Sei una donnetta da 4 soldi che giorno dopo giorno somiglia sempre meno alla donna che ho sposato e diventa sempre di più una sgualdrina. Si sei una sgualdrina, ecco cosa penso di te!
Madeline
: Ma tu chi ti credi di essere? Tu non sei nessuno, Ernest! Non sei nessuno! Sei soltanto un flaccido pagliaccio alcolizzato.
Ernest
: Bada a come parli.
Madeline
: Ecco cosa sei, sei un flaccido. Fla-ccido! Flaaaaccido!
Ernest
: Bada a quello che dici, Madeline. Non sono più disposto a sopportare...Non sono tenuto a sopportare oltre!
Madeline
: Sì, invece! Tu sopporterai tutto quello che mi pare, come hai sempre fatto! Non sei nemmeno più un uomo, io voglio un uomo! Un uomo vero, non un alcolizzato fallito, un flaccido beccamorto! Che sotto la cintola è più cadavere di tutti i suoi clienti. Hey, credo che mi divertirei di più con uno di loro. Se non altro, avrebbe il Rigor Mortis fra le gambe!
Dal film:
La morte ti fa bella
Scheda film e trama
Frasi del film
Lisle
: Mi permetta di dirle che ho sempre ritenuto che lei avesse uno dei volti più incredibilmente belli... che abbiano illuminato il grande schermo.
Madeline
: Oh, be', io...
Lisle
: E che dire di suo marito? Io credo che non ci sia altro da dire, che... la sua fama ineguagliabile.
Madeline
: Già.
Lisle
: Sono arrivata qui, oggi. Io inseguo la primavera. Non vedo un autunno, né un inverno da anni. Siamo creature della primavera, lei ed io.
Madeline
: Be', non so neanch'io perché sono venuta.
Lisle
: Perché ha una paura del
diavolo
! Di se stessa. Di quel corpo che un tempo credeva di conoscere.
Madeline
: Come dice, prego?
Lisle
: Io sono quella che tutto comprende. Io sono colei che conosce il suo segreto!
Dal film:
La morte ti fa bella
Scheda film e trama
Frasi del film
La massa degli uomini serve lo Stato in questo modo, non come uomini soprattutto, bensì come macchine, con i propri corpi. Essi formano l'esercito permanente, e la milizia, i secondini, i poliziotti, i posse comitatus, ecc. Nella maggior parte dei casi non v'è alcun libero esercizio della facoltà di giudizio o del senso morale; invece si mettono allo stesso livello del legno e della terra e delle pietre, e forse si possono fabbricare uomini di legno che serviranno altrettanto bene allo scopo. Uomini del genere non incutono maggior rispetto che se fossero di paglia o di sterco. Hanno lo stesso tipo di valore dei cavalli e dei cani. Tuttavia persino esseri simili sono comunemente stimati dei buoni cittadini. Altri, come la maggior parte dei legislatori, dei politici, degli avvocati, dei ministri del culto, e dei funzionari statali, servono lo Stato principalmente con le proprie teste; e, dato che raramente fanno delle distinzioni morali, sono pronti a servire nello stesso tempo il
diavolo
, pur senza volerlo, e Dio.
Henry David Thoreau
Cit. da
Disobbedienza civile
Frasi di Henry David Thoreau
Non farò mai un disco da solista. E se lo facessi, mi piacerebbe che qualcuno mi facesse ascoltare questa dichiarazione e che dicesse, "Cosa
diavolo
stavi pensando?" Perché l'unica ragione per cui sono capace di fare ciò che faccio è il resto della band.
Chris Martin
Frasi di Chris Martin
Nicky
: Non c'è via d'uscita, tranne una: il pulsante antipanico di Toledo.
Jess
: Che
diavolo
è?
Nicky
: Spari al tuo compare. Dimostra che non state insieme.
Dal film:
Focus - Niente è come sembra
Scheda film e trama
Frasi del film
Il giorno in cui mi è stato designato il Nobel mi trovavo davanti al Teatro in via di Porta Romana, a Milano, dove Franca stava recitando, con Giorgio Albertazzi, Il
diavolo
con le zinne. All'istante è arrivata una turba di fotoreporter, cronisti, operatori con le loro telecamere. Un tram che transitava in quel momento s'è fermato, il conduttore s'è sporto a salutarmi, sono scesi tutti i passeggeri, mi applaudivano, mi volevano stringere la mano per felicitarsi ... ma poi si sono bloccati e tutti in coro hanno gridato: E Franca dov'è? e hanno chiamato a gran voce Francaaa! e lei dopo un po' è apparsa ... frastornata ... commossa alle lacrime, ed è venuta ad abbracciarmi.
All'improvviso, come dal nulla, è apparsa una banda musicale di soli fiati con tamburi, erano tutti ragazzi, che accorrevano da punti diversi della città, musici che suonavano insieme per la prima volta, hanno intonato Porta Romana bella, Porta Romana a ritmo di samba. Non ho mai sentito stonare a quel modo ma era la più bella musica che Franca e io avessimo mai ascoltato.
Dario Fo
Frasi di Dario Fo
Gamora
: Dobbiamo fermare Ronan.
Rocket
: Come?
Star-Lord
: Io ho un piano.
Rocket
: Tu hai un piano?!
Star-Lord
: Sì!
Rocket
: Prima di tutto stai copiando me quando ho detto che avevo un piano...
Star-Lord
: Ma non è vero, è una frase che la gente ripete sempre, mica è una cosa che si dice una volta!
Rocket
: E secondo: non credo che tu abbia un piano!
Star-Lord
: Io ho... Parte di un piano!
Drax
: Che percentuale di un piano pensi di avere?
Gamora
: Tu non hai diritto di fare domande dopo la stupidaggine che hai fatto a Knowhere.
Drax
: Ho appena salvato Quill.
Star-Lord
: Abbiamo stabilito che distruggere la nave su cui sono non è salvarmi.
Drax
: Quando è stato stabilito?
Star-Lord
: Tipo tre secondi fa!!!
Drax
[facendo lo gnorri]
: Non stavo ascoltando, avevo altri pensieri...
Rocket
: Ha ragione, non puoi esprimere opinioni. Che percentuale?
Star-Lord
: Non lo so. 12%.
Rocket
: 12%?! Ah ah ah ah ah!
Star-Lord
: È una risata finta.
Rocket
: È vera!
Star-Lord
: Del tutto finta.
Rocket
: Invece è la risata più vera, autentica e sfrenata della mia vita perché quello non è un piano!
Gamora
: È a malapena un pensiero...
Star-Lord
: Ti schieri con loro adesso?!
Groot
: Io sono Groot.
Rocket
: Che vuol dire "meglio dell'11%"?! Che
diavolo
c'entra questa cosa?
Star-Lord
: Grazie Groot, grazie! Visto? Groot è l'unico che dimostra un po' di intuito.
Dal film:
Guardiani della Galassia
Scheda film e trama
Frasi del film
Korath
: Come ti chiami?
Star-Lord
: Mi chiamo Peter Quill, okay? Ciccio, calmati!
Korath
: Muoviti!
Star-Lord
: Perché?
Korath
: Ronan forse vuole interrogarti...
Star-Lord
: Ehi, senti, forse mi conosci con un altro nome... Star-Lord!
Korath
: ...Chi?
Star-Lord
: Star-Lord, andiamo, il leggendario fuorilegge!
[Korath solleva le spalle]
...Ragazzi?
Korath
: Muoviti!
Star-Lord
: Al
diavolo
...
[si mette a combattere Korath e i suoi tirapiedi]
Dal film:
Guardiani della Galassia
Scheda film e trama
Frasi del film
Ogni mattina quando mi alzo ho una gran voglia di mandare al
diavolo
tutti gli impegni, di vivere esclusivamente un'esistenza come donna, madre. Ma poi, alla sera, se non rimugino per ore sui progetti di lavoro, non riesco ad addormentarmi.
Barbra Streisand
Frasi di Barbra Streisand
Che il fumetto sia un'arte minore me lo sono sentito ripetere per anni. Mi ero stancato a tal punto che un bel giorno ho mandato al
diavolo
un po' tutti e ho detto: Bene, signori miei, io allora faccio della letteratura disegnata. E oggi sono in molti a definirlo così.
Hugo Pratt
Frasi di Hugo Pratt
[L'esercito è in procinto di torturare un prigioniero per estorcergli informazioni]
Hubbard
: Siete impazziti tutti quanti?! Di che
diavolo
state parlando?!
Gen. Deveraux
: Un uomo dovrà soffrire per poter salvare centinaia di altre vite.
Hubbard
: Un uomo, eh?! E perché non due, o magari sette?! Oppure delle esecuzioni pubbliche!
Gen. Deveraux
: È libero di andarsene quando vuole, agente Hubbard.
Hubbard
: Andiamo, lei ha perso uomini, io ho perso uomini ma... non può fare una cosa del genere! Ha mai preso in considerazione che quelli potrebbero non essere interessati allo sceicco, eh?! Se la loro vera intenzione fosse indurci a radunare ragazzi nello stadio come noi stiamo facendo, a piazzare soldati nelle strade e obbligare gli americani a guardarsi le spalle minando le leggi e demolendo la costituzione un pezzo alla volta! Perché se torturiamo quest'uomo, generale, se lo facciamo tutto quello per cui ci siamo battuti, abbiamo sofferto e per cui siamo morti è finito! E loro avranno vinto! Loro hanno già vinto!
Dal film:
Attacco al potere
Scheda film e trama
Frasi del film
Per quanto in alto possiamo arrivare, per loro siamo più in basso.
[...]
Nonostante tutti i premi ricevuti o tutto l'inchiostro di articoli pubblicati su di lei o quanto in alto sia l'incarico per me non sarà mai sufficiente. Noi ci sentiamo ancora l'omuncolo, il perdente che loro ci dicevano di essere centinaia di volte. I gradassi del college, gli altezzosi, gli aristocratici... quelle persone il cui rispetto noi davvero volevamo, davvero bramavamo... e non è per questo che lavoriamo con tanta foga ora, che combattiamo per conquistarci ogni centimetro! Stiamo lì a scalare la cima in modo indecoroso! Se fossimo sinceri per un momento, se riflettessimo intimamente anche solo un momento, se concedessimo a noi stessi di sbirciare in quel luogo oscuro che noi chiamiamo "la nostra anima"... non è per questo che ci troviamo qui ora? Tutti e due cerchiamo un modo per riprenderci un po' di luce per tornare alla ribalta sul gradino più alto del podio perché noi percepivamo la sconfitta, eravamo diretti tutti e due nel fango! Proprio là dove i figli di papà ci dicevano sempre che saremmo finiti, con la faccia nella polvere, umiliati ancora di più solo per la colpa di avercela messa pietosamente tutta! Be', che se ne vadano al
diavolo
! Non permetteremo che accada, né io né lei, gliela faremo vedere a quei fannulloni, resteranno senza fiato col nostro continuo successo, i nostri continui titoli sui giornali, i nostri continui premi e potere e gloria! E quei pezzi di merda rimarranno tutti senza fiato!
[ubriaco, chiamando Frost al telefono]
Richard Nixon
Dal film:
Frost-Nixon
Scheda film e trama
Frasi del film
Richard
: Ma che
diavolo
succede?
Primo pilota
: L' ignizione della capsula!
Dal film:
Moonraker - Missione spazio
Scheda film e trama
Frasi del film
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