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Indice degli autori
Aforismi Glielo - parte 3
Frasi trovate
:
461
La prego, mia moglie è malata. Cantare è il suo sogno, e io
glielo
regalerò!
St. Clair Bayfield
Dal film:
Florence
Scheda film e trama
Frasi del film
K-2SO
: Perché la ragazza ha un blaster e io no?
Jyn
: Perché io lo so usare.
Cassian
: E' questo che mi fa paura. Dallo a me.
Jyn
: Andiamo su Jedha. E' zona di guerra.
Cassian
: Non è questo il punto! Dove lo hai preso?
Jyn
: L'ho trovato.
K-2SO
: Risposta vaga e non convincente.
Jyn
: Ci vuole fiducia reciproca.
K-2SO
:
Glielo
lasci tenere? Vuoi sapere qual è la probabilità che lo usi contro di te? E' alta. Molto alta.
Dal film:
Rogue One
Scheda film e trama
Frasi del film
Mi è costato fare quelle telefonate di ringraziamento
[a Ezio Mauro, Marco Travaglio, Enrico Mentana, che l'avevano difeso nel caso giudiziario del 2012]
. Da veri nemici, mi hanno dato l'onore delle armi.
Glielo
riconosco, ma restiamo su fronti opposti. Anche loro sono corresponsabili di questa sentenza. Hanno creato nei miei confronti un clima di odio e di denigrazione, il presupposto mediatico su cui si è inserita una magistratura in malafede. In questo Mentana è il più bravo e il più pericoloso, il suo fingere di essere super partes è uno dei grandi bluff del giornalismo italiano. Vorrei andare in carcere solo per sputtanare questi finti paladini della libertà.
Alessandro Sallusti
Frasi di Alessandro Sallusti
Detective Isaksson
: Il marito era il principale sospetto. Il marito è sempre il principale sospetto e di solito quello finale. Ma non questa volta. Siamo passati a un vicino, a un vagabondo. Quando arrivi agli estranei è solo questione di tempo prima di finire agli zingari e diventa un caso irrisolto.
Lisbeth Salander
: In che modo è stata uccisa?
Detective Isaksson
: Signorina?
Lisbeth Salander
: Salander...
Detective Isaksson
: Signorina Salander, mi perdoni la domanda, ma quando ha mangiato l'ultima volta?
Lisbeth Salander
: Ho un ottimo metabolismo, non metto su peso.
Detective Isaksson
:
Glielo
chiedo perché quello che sto per mostrarle va visto... a stomaco vuoto.
Dal film:
Millennium - Uomini che odiano le donne
Scheda film e trama
Frasi del film
Posso fumare?
Deckard
: Non pregiudica il test. Va bene, io le farò una serie di domande. Si rilassi e risponda più semplicemente che può. È il suo compleanno, le regalano un portafoglio di vitello...
Rachael
: Non lo accetterei. Inoltre, denuncerei la persona che me lo ha dato alla polizia.
Deckard
: ...C'è un bambino, le mostra la sua collezione di farfalle, le mostra come le uccide.
Rachael
: Lo condurrei dal dottore.
Deckard
: Sta guardando la televisione, improvvisamente si accorge di una vespa che le cammina sul braccio...
Rachael
: La uccido.
Deckard
: Sta sfogliando una rivista e ci trova un inserto con una ragazza nuda...
Rachael
: Il test è per decidere se sono un replicante o una lesbica, signor Deckard?
Deckard
: Non risponda con delle domande... La mostra a suo marito, e a lui piace tanto che la appende nella vostra camera da letto.
Rachael
: Non
glielo
permetterei.
Deckard
: Perché no?
Rachael
: Dovrei bastargli io.
[...]
Deckard
: Un'altra domanda. Sta assistendo ad una commedia e in scena si svolge un banchetto, i convitati degustano un antipasto di ostriche crude. La prima portata consiste in un cane bollito.
Eldon Tyrell
: Vuole uscire per qualche istante Rachael?
[Rachael esce]
Deckard
: È un replicante, vero?
Eldon Tyrell
: Sono colpito. Signor Deckard, quanto ci impiega di solito per individuarli?
Deckard
: In che senso?
Eldon Tyrell
: Che numero di domande?
Deckard
: Venti, trenta, con riferimenti.
Eldon Tyrell
: Ci vorrebbero cento domande per Rachael, vero?
Deckard
: Non sa di esserlo?
Eldon Tyrell
: Forse comincia ad averne il sospetto.
Deckard
: Il sospetto? Come fa a sapere cos'è il sospetto?
Eldon Tyrell
: Il commercio. È il nostro fine qui alla Tyrell. "Più umano dell'umano" è il nostro slogan. Rachael è un esperimento, niente di più. Cominciamo a riconoscere in loro strane ossessioni, in fondo sono emotivamente senza esperienza, con solo pochi anni in cui accumulare conoscenze che per noi umani sono scontate. Se noi li gratifichiamo di un passato, noi creiamo un cuscino, un supporto per le loro emozioni, di conseguenza li controlliamo meglio...
Deckard
: Ricordi. Lei sta parlando di ricordi!
Dal film:
Blade Runner
Scheda film e trama
Frasi del film
Glielo
prometto, signora Travers. George Banks lo salviamo.
Walt Disney
Dal film:
Saving Mr Banks
Scheda film e trama
Frasi del film
Questa è la cosa che io ho imparato... e che voi dovreste tenere a mente per ottenere questi contratti. Tre fasi. Prima: ditegli quello che state per dirgli. Fase due:
glielo
dite. Fase tre: ditegli cosa gli avete detto.
Tim Thomas
Dal film:
Sette anime
Scheda film e trama
Frasi del film
L'amore è sconsiderato, non così la ragione.
|
La ragione cerca il proprio vantaggio.
|
L'amore è impetuoso, brucia sé stesso, indomito.
|
Pure in mezzo al dolore,
|
l'amore avanza come una macina;
|
dura la sua superficie, procede diritto.
|
Morto all'egoismo,
|
rischia tutto senza chiedere niente.
|
Può giocarsi e perdere ogni dono elargito da Dio.
|
Senza motivo, Dio ci diede l'essere,
|
senza motivo rendi
glielo
.
|
Mettere in gioco se stessi e perdersi
|
è al di là di qualunque religione.
|
La religione cerca grazie e favori,
|
ma coloro che li rischiano e li perdono
|
sono i favoriti di Dio:
|
non mettono Dio alla prova
|
né bussano alla porta di guadagno e perdita.
Gialal al-Din Rumi
Titolo della poesia:
Lamore è sconsiderato
Frasi di Gialal al-Din Rumi
Prendo atto che Renzi ha ammesso l'errore di personalizzare. Qualcuno
glielo
si diceva anche prima del risultato elettorale... A dimostrazione che ascoltarsi è sempre un bene. Se una parte del partito pone dei problemi non è per mettere bastoni fra le ruote.
Vasco Errani
Frasi di Vasco Errani
Non posso lasciar
glielo
fare.
Lou Clark
Dal film:
Io prima di te
Scheda film e trama
Frasi del film
Nel settembre di quell'anno
[1956]
il partito lo spedì
[Gian Carlo Pajetta]
a Mosca insieme a Pellegrini e a Negarville per sentire direttamente da Kruscev come ci si doveva comportare nella crisi, ormai aperta, dell'antistalinismo. Kruscev li accolse affabilmente, li invitò a cena. E qui, trascinato da bocconi e libagioni ad una espansiva euforia come spesso gli capita, a un certo punto disse: «Beh, ora vi voglio raccontare come strangolammo Beria». E descrisse l'agguato che gli avevano teso al Cremlino, come gli erano saltati addosso e come gli avevano serrato la gola con le mani fino alla soffocazione. Lo descrisse ridendo allegramente, forse senz'accorgersi del pallore che soffondeva il volto dei suoi ospiti, o per lo meno quelli di Pajetta e di Negarville.
L'indomani li convocò nuovamente e, come non ricordando affatto ciò che gli aveva raccontato la sera prima, disse loro in tono solenne: «Beh, ora vi farò sentire il processo di Beria registrato sul nastro». E
glielo
fece sentire davvero come lo avevano inventato post mortem, con la voce del defunto falsificata.
Quando si ritrovarono fra loro, Negarville e Pajetta si guardarono con gli occhi pieni di lacrime. «Ma allora ‐ dissero ‐. Ma allora...». E non aggiunsero altro.
Indro Montanelli
Cit. da
I protagonisti
Frasi di Indro Montanelli
Che Craxi sia uomo di grandi capacità e ambizioni, lo si sapeva. Che sia anche uomo di grande coraggio, lo si è visto ieri, quando pronunciava alla Camera il suo discorso di replica. Per due volte si è interrotto alla ricerca di un bicchier d'acqua. Per due volte Andreotti
glielo
ha riempito o porto. E per due volte lui lo ha bevuto.
[13 agosto 1983]
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
[Monty è nella sala dell'interrogatorio]
Poliziotto 1
: È proprio bella la tua ragazza! Le ispaniche ce l'hanno bollente!
[Monty lo guarda serio]
Uh! Che occhiataccia! "Ahia"!
[al suo collega]
Hai visto che occhiataccia?
[Polziotto 2 ride]
Naturelle Riviera. Che nome! E hai visto che carrozzeria? Uhh!
Monty
: È meglio che cerchi un'altra strada, tanto non puoi incastrarla.
Poliziotto 1
: No. Nononononono. Non hai capito. È lei... che ha incastrato te!
Monty
: Balle!
Poliziotto 1
: Ah sì?!
Monty
: Sì!
Polziotto 1
: Ah, che carino! Ti fidi davvero di lei?! Io so soltanto che se ne sta andando. Sì, abbiamo appena firmato il suo rilascio!
Poliziotto 2
: E probabilmente stasera festeggerà al Jimmy Bronx Caffè!
Polziotto 1
: Certo! Perché no?! Grandi festeggiamenti! Ha quel bel appartamento tutto per sé adesso. Perché? Pensavi che stesse con te perché sei bello?! Sono cazziii! La ragazza ha trovato la gallina dalle uova d'oro!
Poliziotto 2
: Eh già! È una ragazza molto sveglia... Tu invece...
Polziotto 1
: Dovevi essere tu quello in gamba. Hai anche ottenuto la borsa di studio per una scuola di lusso, no? Niente male per un bastardello di Bay Ridge!
Polziotto 2
: Già, ma poi ti sei fatto sbattere fuori perché spacciavi erba ai figli dei ricchi! Come ti è venuto in mente?
Poliziotto 1
: Lo sai che succede ai ragazzi carini come te in prigione?! Uh!
Poliziotto 2
: Perderanno la testa per te.
Monty
: Sì, può darsi. Ma può darsi... anche di no! "Vostro Onore, che cosa posso dire. Ho sbagliato. Mia madre era morta e mio padre era nei guai, dovevo aiutarlo. Ho perduto la testa. Ho conosciuto le persone sbagliate, e ho commesso un grosso errore. Me ne rendo conto, ma è la prima volta che lo faccio. Mi dispiace, giuro che non accadrà mai più." Esco subito, con la condizionale!
Poliziotto 1
: Tu non leggi molto i giornali, vero cervellone?! A New York abbiamo una cosa meravigliosa chiamata legge Rockefeller. Ti dico di che si tratta. Tu avevi un chilo di roba nel divano, con quella quantità diventa un reato grave. Da quindici anni all'ergastolo anche se è la prima volta. Con una gamma così ampia i giudici di solito seguono le indicazioni del procuratore. Perciò se la moglie del procuratore quella mattina l'ha fatto incazzare, sei fottuto! Se sei fortunato, molto fortunato, diciamo non so che magari la sera prima si è divertito, forse ti accorda una riduzione, ma sono sempre da tre a otto anni, se sei incensurato, minimo. La pena che ti daranno dipende solo dall'umore del procuratore. E lui chiederà a noi "Ha collaborato?". Perciò... perché non ci racconti del tuo amico Nikolai? Così potremo aiutarti.
Monty
: Posso fare una domanda?
Polziotto 2
[sarcastico]
: Ma certo!
Monty
: Quando
glielo
infili in bocca continua sempre a parlare così tanto?! Perché a me sembra che non stia mai zitto. Be', è solo curiosità, ma non è fastidioso? Voglio dire, quando ce l'hai in bocca e non smette di parlare?
[Polziotto 1 ridacchia]
Polziotto 2
: Sta' a sentire, gran figlio di puttana! Quando sarai dentro, e lo prenderai nel culo, da una banda di bruti che ti chiamano Shirley, dovrai ringraziare solo te stesso e il governatore Rockefeller per la situazione in cui ti troverai!
Polziotto 1
: Andiamocene a casa.
[rivolto al suo collega]
Dì al procuratore che questo
[Monty]
è un testa di cazzo!
Dal film:
La 25a ora
Scheda film e trama
Frasi del film
Tutto pensavo che potesse capitarmi, fuorché di essere un giorno tentato di spendere qualche parola, per poco che valga, in difesa di Togliatti.
[...]
Un processo a Togliatti per stalinismo, se
glielo
intentano i socialisti, che nell'era dello Stalinismo gli fecero da mosca cocchiera, è una burletta. Se lo intentano i comunisti ‐ come sembra che qualcuno di loro voglia fare ‐, oltre che oltraggio al pudore, diventa quiescenza alla voce del nuovo padrone, cioè stalinismo della più brutt'acqua, anzi una parodia dello Stalinismo. Per la caccia alle streghe, anche dello Stalinismo, ci vogliono degli stalinisti doc, qual era Togliatti. Non è roba da dilettanti, quali sono i suoi pallidi epigoni.
[3 marzo 1988, il Giornale]
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
Io voglio ringraziare Travaglio, perché ha detto l'assoluta e pura verità. Assolutamente. La versione che ha dato degli avvenimenti è quella esatta.
[...]
Io ho conosciuto due Berlusconi: il Berlusconi imprenditore privato che comprò il Giornale ‐ e noi fummo felici di vender
glielo
, perché non sapevamo come andare avanti ‐ su questo patto: tu, Berlusconi, sei il proprietario de il Giornale, io, direttore, sono il padrone del Giornale, nel senso che la linea politica dipende solo da me. Questo fu il patto fra noi due. Quando Berlusconi mi annunziò che si buttava in politica, io capii subito quello che stava per succedere. Cercai di dissuaderlo
[...]
ma tutto fu inutile. Dal momento in cui lo decise mi disse: «Ora il Giornale deve fare la politica della mia politica». Ed io gli dissi: «Non ci pensare nemmeno». Allora lui riunì la redazione come ha raccontato Travaglio ‐ e questo lo fece a mia totale insaputa ‐ e disse: «D'ora in poi il Giornale farà la politica della mia politica». E a quel momento me ne andai, cos'altro potevo fare?
[...]
Nella mia vita ci sono stati due Berlusconi, completamente opposti
[...]
questo fa parte del ritratto di Berlusconi.
[...]
Come capo politico è quello che io ho conosciuto in quei brutti giorni in cui scorrettamente, nella maniera più scorretta e più volgare, saltandomi, radunò la redazione de il Giornale per dirgli «Qui si cambia tutto» all'insaputa del direttore. Se questo sembra a Feltri un modo di procedere democratico e civile, è affar suo.
[Risposta telefonica a Marco Travaglio e Vittorio Feltri durante la trasmissione Il Raggio Verde, 23 marzo 2001]
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
Tutto questo mi evoca dei ricordi poco simpatici. Era il fascismo che si conduceva così. Era il Fascismo che proibiva la satira, che in un paese civile e democratico dovrebbe essere assolutamente indenne da controlli politici; perché la satira non ha niente a che fare con la politica, anche se prende in giro la politica, ma si sa che è satira. Ed ogni regime serio e democratico accetta la satira, come si accettano le caricature. Era Mussolini che non le sopportava. E qui pensano: «Ripuliremo la stalla», «Faremo piazza pulita». Ma questo linguaggio, al signor Fini, chi
glielo
ispira? Ci ricorda delle cose che avremmo voluto dimenticare. Questa non è la destra, questo è il manganello. Gli italiani non sanno andare a destra senza finire nel manganello.
[...]
Alla RAI faranno piazza pulita, lo hanno già annunziato. Ma come si fa a definire democratico un partito che annunzia «Quando saremo al potere, noi faremo piazza pulita»? Ma questo è un linguaggio del peggiore squadrismo, che loro non sanno cosa fu, ma io me lo ricordo. Questo è il linguaggio con cui
[i fascisti]
andarono al potere.
[da La settimana di Montanelli, 17 marzo 2001]
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
Berlusconi non delude mai: quando ti aspetti che dica una scempiaggine, la dice.
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
Io il giornale urlato non è che non
glielo
voglio dare, non lo so fare! La clava non è nel mio armamentario! Non lo posso fare e non credo che sia un buon segno di civiltà politica l'uso della clava.
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
E adesso a Q chi
glielo
racconta?
[Dopo che un elicottero a distrutto la nuova macchina fornita dalla sezione Q]
James Bond
Dal film:
007 - Il mondo non basta
Scheda film e trama
Frasi del film
- Al mio paese, di orologi ce n'erano pochi. Ce n'era uno sul campanile, ma era fermo da non so quanti anni, forse fin dalla rivoluzione: io non l'ho mai visto camminare, e mio padre diceva che neanche lui. Non aveva orologio neppure il campanaro.
- Allora come faceva a suonare le campane all'ora giusta?
- Sentiva l'ora alla radio, e si regolava col sole e con la luna. Del resto, non suonava tutte le ore, ma solo quelle importanti. Due anni prima che scoppiasse la guerra si era rotta la corda della campana: si era strappata in alto, la scaletta era fradicia, il campanaro era vecchio e aveva paura di arrampicarsi fino lassù per mettere una corda nuova. Da allora in poi ha segnato le ore sparando in aria col fucile da caccia: uno, due, tre, quattro spari. È andato avanti così finché sono venuti i tedeschi; il fucile
glielo
hanno preso, e il paese è rimasto senza ore.
Primo Levi
Cit. da
Se non ora, quando? ‐ Incipit
Frasi di Primo Levi
La costringo ad avere un rapporto umano con me, perché so che se
glielo
chiedessi lei me lo negherebbe.
Tenente Fili
Dal film:
Soldati - 365 all'alba
Scheda film e trama
Frasi del film
"Chi ha inventato la pallastrada?"
[Dal Libro del Grande Bastardo, capitolo 56]
Un giorno uno stregone della tribù degli Algos, che vivevano sulle montagne del Sud, si annoiava a morte, quando vide il Grande Bastardo che saliva per il sentiero, mezzo ubriaco e cantando canzonacce.
Lo stregone pensò di divertirsi alle sue spalle. Prese un grosso e rotondo frutto di majakao (leggi magiacòn) e lo fece rotolare giù per il sentiero: il majakao prese velocità e il Grande Bastardo se lo vide piombare addosso.
Istintivamente, lo respinse col piede e lo scagliò in aria.
Donna Florinda Sobbellella Algociras, che stava facendo la sfoglia, vide il majakao volarle incontro e lo respinse con un colpo di mattarello.
Il majakao finì nella tinozza del marito che stava facendo il bagno, e subito l'acqua lo rilanciò in aria.
Il figlio prese il majakao dentro la cesta del bucato che portava in testa e lo tirò sopra il filo dei panni stesi alla sorella che
glielo
rimandò con le mani, e il rotondo majakao volò ai piedi del nonno che con un colpo preciso del suo bastone lo infilò nella buca per cuocere il maialetto.
"Fermi!" disse allora il Grande Bastardo. "Stiamo inventando troppe cose in una volta."
Stefano Benni
Cit. da
La Compagnia dei Celestini
Frasi di Stefano Benni
Cameriera
: Buongiorno signore, la sua colazione.
Julián
[entra nella stanza di Tomás dopo la cameriera]
: La lasci pure lì. Uova strapazzate e succo d'arancia, che immagino sia quello che mangiate a colazione lì in Groenlandia. Voglio fare un bel bagno a Truman visto che è un po' che non
glielo
faccio, perché non ho la vasca. E Paula non me la lascia fare a casa sua. Sbrigati, ho appuntamento con una famiglia adottiva.
Dal film:
Truman
Scheda film e trama
Frasi del film
"Va bene, se è così, la chiavo, se non la vuoi chiavare tu. Di
glielo
. Ma sii accorto però. Con una donna così bisogna andarci piano. Portami da quelle parti e lascia che le cose si combinino da sé. Fammi un mucchio di elogi. Fai anche il geloso... Merda, magari la si chiava insieme... andiamo nei bei posti e si mangia insieme... si va in macchina e a caccia, coi bei vestiti addosso. Se vuole andare al Borneo, facciamoci portare. Nemmeno io so sparare, ma questo non conta. Non importa nemmeno a lei. Lei vuole soltanto farsi chiavare, e basta. Tu seguiti a parlare delle sue braccia. Mica c'è bisogno di guardarle di continuo le braccia, no?
[...]
."
Henry Miller
Cit. da
Tropico del Cancro
Frasi di Henry Miller
[Su Gianluigi Donnarumma]
Può fare una carriera straordinaria, deve pensare a crescere con la calma necessaria per non farsi mettere pressione tra i grandi, anche se già il fatto di scendere in campo a 16 anni con la maglia del Milan e di reggere l'onda d'urto in un contesto dalle alte pressioni anche mediatiche, è un segnale di enorme grandezza. Ha debuttato un anno più giovane di me: i segnali convergono tutti nella stessa direzione, a questo punto starà a lui. E le prime partite suggeriscono che potrà fare una carriera straordinaria. Io
glielo
auguro con tutto il cuore, perché queste sono tra le emozioni più belle che può regalarti la vita.
Gianluigi Buffon
Frasi di Gianluigi Buffon
Robert Hawkins
: Stai ancora filmando?
Hudson Platt
: Sì, la gente vorrà sapere. Sai, com'è successo.
Robert Hawkins
:
Glielo
racconterai tu com'è successo, Hud.
Hudson Platt
: Ah, non funzionerebbe! Devono vederlo, capisci? Sarà un documento importante. Dovranno vederlo tutti.
Dal film:
Cloverfield
Scheda film e trama
Frasi del film
Qui alla Capitol Pictures siamo sotto gli occhi di milioni di persone per l'informazione, il conforto e, sì, l'intrattenimento. E noi
glielo
daremo.
Eddie Mannix
Dal film:
Ave, Cesare!
Scheda film e trama
Frasi del film
La mafia è Civati che è costretto a restare in un partito in cui ha pagato 35mila euro per stare in Parlamento
[...]
La mafia è Cuperlo che ha buone idee e cita Berlinguer, ma per stare su quello scranno accetta le porcate perché
glielo
chiede il partito.
Alessandro Di Battista
Frasi di Alessandro Di Battista
Alfred Kazin racconta che una volta Thomas Mann aveva prestato un romanzo di Kafka a Einstein, che
glielo
aveva restituito dicendo: "Non m'è riuscito di leggerlo: il cervello umano non è complesso fino a questo punto".
Umberto Eco
Cit. da
Sei passeggiate nei boschi narrativi
Frasi di Umberto Eco
Che io abbia scritto o no, non fa differenza. Cercherebbero sempre un altro senso, anche nel mio silenzio. Sono fatti così. Sono ciechi alla rivelazione. Malkut è Malkut e basta.
Ma va
glielo
a dire. Non hanno fede.
E allora tanto vale star qui, attendere, e guardare la collina.
È così bella.
[Explicit]
Umberto Eco
Cit. da
Il pendolo di Foucault
Frasi di Umberto Eco
Dall'ultimo foglio tagliò via un pezzo e vi disegnò chiaro, a tratti sobri, il viso di Maria, coi suoi begli occhi e nella bocca un'espressione di rinuncia.
Glielo
donò.
Hermann Hesse
Cit. da
Narciso e Boccadoro
Frasi di Hermann Hesse
Donna Ester, ricordandosi che gli piacevano i fiori, spiccò un geranio dal pozzo e
glielo
mise fra le dita sul crocefisso: in ultimo ricopri il cadavere con un tappeto di seta verde che avevano tirato fuori per le nozze. Ma il tappeto era corto, e i piedi rimasero scoperti, rivolti come d'uso alla porta; e pareva che il servo dormisse un'ultima volta nella nobile casa riposandosi prima d'intraprendere il viaggio verso l'eternità.
[Explicit]
Grazia Deledda
Cit. da
Canne al vento
Frasi di Grazia Deledda
Clorinda
[Prendendo le ordinazioni]
: Ciao, sono Clorinda. Cosa vi porto?
Sauncho Smilax
: Ehm, vediamo, direi che prendo il polpettone di acciughe per cominciare e il filetto di razza. ...Se
glielo
chiedo in pastella di birra?
Clorinda
: Lo stomaco è suo. E per lei bel tipino?
Larry "Doc" Sportello
: Uhm. Le crocchette di medusa in salsa teriyaki e l'anguilla trovatore. Grazie.
Clorinda
: Ok. E da bere, signori? Meglio sbronzarvi prima di un pranzo così!
Dal film:
Vizio di forma
Scheda film e trama
Frasi del film
È colpa mia se dopo undici anni lui s'è risvegliato. Colpa mia. Tutta mia. Con l'11 settembre smisi di curarmi. Di frequentare gli oncologi, di farmi gli esami. Infatti il direttore del Boston Hospital, allora l'ospedale che mi teneva d'occhio, mi mandò una letteraccia in cui diceva: "Ms Fallaci, you are putting in jeopardy the reputation of my equipe. Lei sta mettendo a rischio la reputazione della mia équipe". Ma non avevo il tempo di andare a Boston. Prima l'articolone, La Rabbia e l'Orgoglio, e il fracasso che ne seguì. Poi il libro omonimo e il fracasso che si raddoppiò. Poi le traduzioni... Dopo averlo pubblicato in Italia mi misi a tradurlo in inglese e in francese nonché a controllare, parola per parola, la versione spagnola.
[...]
Poi processi in Francia, le accuse di razzismo religioso, di istigazione all'odio, di xenofobia. Poi le stronzate dei no-global che volevano entrare nel Centro Storico di Firenze e sfregiare i monumenti, sicché venni in Italia per tentare d'impedir
glielo
. Poi la guerra in Iraq dove stavo per andare e non andai perché non si può salire sui carri armati e correre sotto le mitragliate con un corpo che non ti obbedisce. Per oltre due anni queste cose requisirono ogni istante della mia vita, e m'indussero a dimenticare l'Alieno che dormiva. Dio, che sciocchezza. Che suicidio.
Oriana Fallaci
Cit. da
Oriana Fallaci intervista sé stessa - L'Apocalisse
Frasi di Oriana Fallaci
La mia soddisfazione l'ho avuta: a Berlino un signore mi ferma e mi dice: "Un giorno potrai raccontare a tuo figlio di aver fatto un film così"
[Alla presentazione alla Berlinale del film Diario di un vizio, di Marco Ferreri, in cui Calà recitò una parte drammatica]
. Poi il signore mi stringe la mano e dice: "Piacere, Wim Wenders". Quando mio figlio avrà un'età in cui saprà chi è Wim Wenders
glielo
dirò.
Jerry Calà
Frasi di Jerry Calà
Durante quel periodo la parola Dio non aveva alcun posto nei miei pensieri. Lo ha avuto solamente a partire dal giorno, circa tre anni e mezzo fa, in cui non ho potuto rifiutar
glielo
. In un momento d'intenso dolore fisico, mentre mi sforzavo di amare, ma senza attribuirmi il diritto di dare un nome a questo amore, ho sentito, senza esservi assolutamente preparata, una presenza più personale, più certa, più reale di quella di un essere umano, inaccessibile sia ai sensi che all'immaginazione, analoga all'amore che traspare attraverso il più tenero sorriso di un essere amato. Non potevo essere preparata a questa presenza ‐ non avevo mai letto i mistici. Da quell'istante il nome di Dio e quello di Cristo si sono mescolati in maniera sempre più irresistibile ai miei pensieri.
Simone Weil
Cit. da
Corrispondenza
Frasi di Simone Weil
Calma, signor mio, calma. Non dimenticare quel che nell'illuminato Settecento diceva il matematico e philosophe Jean-Baptiste d'Alembert. In un'isola selvaggia e disabitata diceva, un poeta (leggi scrittore) non sarebbe molto utile. Un geometra sì. Il fuoco non fu certo acceso da uno scrittore, la ruota non fu certo inventata da un romanziere. Quanto al mestiere più esaltante e più appagante del creato, aggiungerai, domandalo agli scrittori che scrivono ogni ora e ogni giorno per anni, che a un libro immolano la loro esistenza. Ti risponderanno colonnello, crede seriamente che per dare un tale giudizio basti scrivere qualche ora dopocena a Beirut? Crede seriamente che per scrivere un libro basti avere idee o costruire a grandi linee una storia? Crede seriamente che scrivere sia una gioia?!?
Glielo
spieghiamo noi che cos'è, colonnello. È la solitudine atroce d'una stanza che a poco a poco si trasforma in una prigione, una cella di tortura. È la paura del foglio bianco che ti scruta vuoto, beffardo. È il supplizio del vocabolo che non trovi e se lo trovi fa rima col vocabolo accanto, è il martirio della frase che zoppica, della metrica che non tiene, della struttura che non regge, della pagina che non funziona, del capitolo che devi smantellare e rifare rifare rifare finché le parole ti sembrano cibo che sfugge alla bocca affamata di Tantalo. È la rinuncia al sole, all'azzurro, al piacere di camminare, viaggiare, di usare tutto il tuo corpo: non solo la testa e le mani. È una disciplina da monaci, un sacrificio da eroi, e Colette sosteneva che è un masochismo: un crimine contro sé stessi, un delitto che dovrebb'esser punito per legge e alla pari degli altri delitti. Colonnello, c'è gente che è finita o finisce nelle cliniche psichiatriche o al cimitero per via dello scrivere. Alcoolizzata, drogata, impazzita, suicida. Scrivere ammala, signor mio, rovina. Uccide più delle bombe.
Oriana Fallaci
Cit. da
Insciallah
Frasi di Oriana Fallaci
Se ami qualcuno devi dir
glielo
, se no il momento... il momento passa.
Dal film:
Il matrimonio del mio migliore amico
Scheda film e trama
Frasi del film
Dammi una sigaretta.
[Phil gli dà una sigaretta e fa finta di accenderla]
Non devi fare errori come questo. A volte capita di farne alcuni... va bene, sì. Ma non va bene se continui a farne altri. Già.
Sai che potresti essere migliore. Io amavo Lily. Però l'ho tradita. È stata mia moglie per ventitré anni. Abbiamo un figlio, e lei si ammala di cancro. E io non sono lì. E lui è obbligato a pensare a lei. Ha solo quattordici anni e... e deve accudire sua madre. E poi guardarla mentre muore.
È solo un bambino e io non sono con lui. Sua madre muore. L'amavo così tanto. E lei sapeva tutto. Ha sempre saputo le maledette stupidaggini che ho fatto. Ma il nostro amore era più forte di qualunque altra cosa. Questi maledetti rimpianti! Questi maledetti rimpianti!
E io morirò. Adesso morirò, e ti dico una cosa. Il più grande rimpianto della mia vita è quello di aver lasciato andare via il mio amore. Che cosa ho fatto? Ho sessantacinque anni e provo vergogna. Anche milioni di anni fa i maledetti rimpianti e la colpa erano...
Non permettere mai a nessuno di dirti che non bisogna rimpiangere niente. Non permetter
glielo
. Non farlo! Tu rimpiangi tutto il cazzo che vuoi. Usalo. Usalo. Usa il rimpianto per qualunque cosa e come pare a te. Lo puoi usare, capito? Oh, Dio! Questa è l'unica maniera per andare avanti senza subire contraccolpi. Una piccola storiella moralistica, la definirei.
Amore. Amore. Amore. Questa vita del cazzo... è così difficile. Così lunga. La vita non è corta, è lunga. È lunga, porca puttana. Porca puttana!
Che cosa ho fatto? Che cosa ho fatto?
[sospira]
Che cosa ho fatto?
[singhiozza]
Che cosa ho fatto? Phil, aiutami. Che cosa ho fatto?
Earl Partridge
Dal film:
Magnolia
Scheda film e trama
Frasi del film
Rey
: Dammi una chiave, forza, guarda se c'è.
Finn
: Quanto è grave?
Rey
: Se vogliamo vivere lo è molto!
Finn
: Ci stanno dando la caccia. Dobbiamo lasciare questo sistema!
Rey
: BB-8 dice che la base della Resistenza è in un luogo segreto. Se vi ci devo portare, devo sapere dove.
Finn
:
[a BB-8, sottovoce, mentre Rey non sente]
Devi dirci dov'è la tua base.
[BB-8 emette un suono]
Chi ti capisce? Rimanga tra noi... Non sono della Resistenza. Cerco solo di sfuggire al Primo Ordine, ma tu dicci dov'è la base e prima ti ci porto. Droide, ti prego!
Rey
: Avvitatore, sbrigati. La vostra base?
Finn
: Dai BB-8, di
glielo
.
Dal film:
Star Wars - Il risveglio della Forza
Scheda film e trama
Frasi del film
Forse alcuni di voi si chiederanno se il mio gesto non fosse stato ispirato dalla pietà.Altri, più cinici, arriveranno a domandarsi se io l'avessi fatto perché sapevo che lei se ne sarebbe andata presto e quindi il mio legame non sarebbe stato troppo impegnativo. La risposta in entrambi i casi è no. Avrei sposato Jamie Sullivan anche se il miracolo per cui speravo si fosse avverato. Lo sapevo nel momento in cui
glielo
chiesi e lo so ancora oggi.
Nicholas Sparks
Cit. da
I passi dell'amore
Frasi di Nicholas Sparks
Non sono per niente geloso dei miei pezzi, se l'artista che lo interpreta è contento, anche se la canzone in questione dovesse essere molto significativa per me,
glielo
affido molto più che volentieri.
Giovanni Caccamo
Frasi di Giovanni Caccamo
L'estate in cui mio padre comprò l'orso, nessuno di noi era ancora nato. Neanche concepito: né Frank, il maggiore; né Franny, la più vispa; né io, il terzo; né i due più piccoli, Lilly e Egg. Mio padre e mia madre si conoscevano da sempre, erano cresciuti assieme, ma la loro "unione" ‐ come Frank l'ha sempre chiamata ‐ non aveva ancora avuto luogo quando mio padre comprò l'orso.
"La loro 'unione', Frank?", lo canzonava sempre Franny. Benché Frank fosse il più grande, a me sembrava più piccolo di Franny, e Franny lo trattava appunto come un bamboccio. "Vorrai dire, Frank, che non avevano ancora cominciato a scopare."
"Non avevano ancora consumato la loro relazione," disse Lilly una volta. Benché fosse più giovane di tutti, tranne Egg, Lilly si comportava con noi da sorella maggiore: cosa che irritava Franny.
"Consumato?" disse Franny. Non ricordo quanti anni avesse a quell'epoca, ma Egg non era abbastanza grande per capire certi discorsi. "Papà e Mamma, semplicemente, non scoprirono il sesso finché lui non comprò l'orso," disse Franny. "Fu quella bestia a metter
glielo
in mente. Era sempre arrapato, il bestione, si strofinava agli alberi, si trastullava da sé e cercava di violentare i cani."
"La storia di Papà," diceva Lilly a questo punto, con un disgusto appena diverso da quello di Frank: Frank era disgustato da Franny, Lilly invece da Papà.
Spetta a me quindi il figlio mezzano, e il meno dogmatico mettere le cose in chiaro, o quasi in chiaro. Nella nostra famiglia, la storia preferita era la storia dell'amore di Mamma e Papà: Papà che compra l'orso, Papà e Mamma che s'innamorano e fanno, uno dietro l'altro, Frank, Franny e me ("Pim, pum, pam!" diceva Franny) e poi, dopo una breve sosta, Lilly e Egg ("Due bidoni," diceva Franny).
John Irving
Cit. da
Hotel New Hampshire ‐ Incipit
Frasi di John Irving
Joseph Turner
: È in programma l'invasione del Medio Oriente?
Higgins
: Ma che, sei impazzito?
Joseph Turner
: Sono io il pazzo? Senti Turner...
Joseph Turner
: Non abbiamo un piano?
Higgins
: No. Assolutamente no. Esperimenti, ecco tutto. Come un gioco. Noi ipotizziamo che accadrebbe, quanti uomini servono, quanto tempo occorre. C'è un mezzo più economico di rovesciare un regime? In fondo siamo pagati per questo.
Joseph Turner
: Cammina, dai. Cammina. Atwood prendeva quelle ipotesi troppo sel serio, fino a scatenare una guerra, no?
Higgins
: Un'iniziativa arbitraria. La commissione non avrebbe mai autorizzato, ora soprattuto con la pressione che c'è intorno alla compagnia.
Joseph Turner
: Ma se la pressione non ci fosse stata? Se io non avessi disturbato i suoi piani? Io o qualcun altro?
Higgins
: Beh... cambia il gioco. In quel piano non c'era niente di sbagliato. era ben fatto quel paino, avrebbe funzionato.
Joseph Turner
: Ma che mentalità è questa vostra? Se non si scoprono le vostre magagne per voi è come se agiste rettamente?
Higgins
: No. Il problema è economico. Oggi è il petrolio, vero? Tra dieci o quindici anni cibo, plutonio, e forse anche prima, sai? Che cosa pensi che la popolazione pretenderà da noi allora?
Joseph Turner
: Chiedi
glielo
.
Higgins
: Non adesso, allora! Devi chieder
glielo
quando la roba manca, quando d'inverno si gela e il petrolio è finito. Chiedi
glielo
quando le macchine si fermano, quando milioni di persone che hanno avuto sempre tutto cominciano ad avere fame. E vuoi sapere di più? La gente se ne frega che
glielo
chiediamo, vuole solo che noi provvediamo.
Joseph Turner
: Bravo. Campioni d'altruismo. E quelle sette persone massacrate, Higgins?
Higgins
: La compagnia non ha dato ordini.
Joseph Turner
: Ma Atwood si. L'ha dato Atwood. E che diavolo è questo Atwood? Non sei tu? Non siete tutti voi? Sette persone uccise, mentre voi fate i vostri giochetti di merda.
Higgins
: È vero. Ma anche dall'altra parte li fanno. Ecco perchè adesso non ti possiamo più lasciare fuori.
Joseph Turner
: Và, torna alla tua compagnia. Che aspetti? È troppo tardi.
Higgins
: Cosa?
Joseph Turner
: Non vedi dove siamo? Tutto scritto e consegnato. E da lì
[Sede del "The New York Times"]
che spediscono le copie. È tutto in mano loro. Nero su bianco. Da cima a fondo.
Higgins
: Scritto? Ma cosa hai scritto?
Joseph Turner
: Ho raccontato i fatti: voi fate esperimenti, io racconto fatti veri.
Higgins
: Che stronzo. Sei un povero stronzo figlio di puttana. Hai fatto più danno di quanto non ti immagini.
Joseph Turner
: È quello che spero.
Higgins
: Sarai solo Turner. Più solo e disperato che mai. Non avrei mai pensato... che avresti fatto questa fine.
Joseph Turner
: Per questo l'ho scelta.
Higgins
: Ehi Turner! Sei sicuro che lo stampano? Vai vai, continua pure per la tua strada. Ma dove arrivi se poi non lo stampano?
Joseph Turner
: Lo stampano.
Higgins
: Che cosa ne sai?
[Finale del film]
Dal film:
I tre giorni del Condor
Scheda film e trama
Frasi del film
1. Al mattino, qualche volta, andate a camminare sulla riva del mare in totale solitudine: guardate come vi si riflette il sole e, pensando alle cose che più amate nella vita, sentitevi felici.
2. Cercate di usare tutti i nuovi termini imparati insieme quest'anno: più cose potete dire, più cose potete pensare; e più cose potete pensare, più siete liberi
3. Leggete, quanto più potete. Ma non perché dovete. Leggete perché l'estate vi ispira avventure e sogni, e leggendo vi sentite simili a rondini in volo. Leggete perché è la migliore forma di rivolta che avete (per consigli di lettura, chiedere a me).
4. Evitate tutte le cose, le situazioni e le persone che vi rendono negativi o vuoti: cercate situazioni stimolanti e la compagnia di amici che vi arricchiscono, vi comprendono e vi apprezzano per quello che siete.
5. Se vi sentite tristi o spaventati, non vi preoccupate: l'estate, come tutte le cose meravigliose, mette in subbuglio l'anima. Provate a scrivere un diario per raccontare il vostro stato (a settembre, se vi va, ne leggeremo insieme)
6. Ballate. Senza vergogna. In pista sotto cassa, o in camera vostra. L'estate è una danza, ed è sciocco non farne parte.
7. Almeno una volta, andate a vedere l'alba. Restate in silenzio e respirate. Chiudete gli occhi, grati.
8. Fate molto sport.
9. Se trovate una persona che vi incanta, dite
glielo
con tutte la sincerità e la grazia di cui siete capaci. Non importa se lui/lei capirà o meno. Se non lo farà, lui/lei non era il vostro destino; altrimenti, l'estate 2015 sarà la volta dorata sotto cui camminare insieme (se questa va male, tornate al punto 8).
10. Riguardate gli appunti delle nostre lezioni: per ogni autore e ogni concetto fatevi domande e rapportatele a quello che vi succede.
11. Siate allegri come il sole, indomabili come il mare.
12. Non dite parolacce, e siate sempre educatissimi e gentili.
13. Guardate film dai dialoghi struggenti (possibilmente in lingua inglese) per migliorare la vostra competenza linguistica e la vostra capacità di sognare. Non lasciate che il film finisca con i titoli di coda. Rivivetelo mentre vivete la vostra estate.
14. Nella luce sfavillante o nelle notti calde, sognate come dovrà e potrà essere la vostra vita: nell'estate cercate la forza per non arrendervi mai, e fate di tutto per perseguire quel sogno.
15. Fate i bravi.
Cesare Catà
In città avvenne un evento storico, i palermitani scoprirono che esisteva la mafia e
glielo
fecero scoprire i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino che istruirono il maxi-processo.
Arturo
Dal film:
La mafia uccide solo d'estate
Scheda film e trama
Frasi del film
Sam
: Ci servono un paio di scarpe robuste per la scuola.
Commesso
: Queste sono robuste,
glielo
garantisco.
Sam
: Il plantare è importante.
Ifty
: Robuste non sono divertenti.
[Le scarpe divertenti sono quelle che si accendono quando urtano tra di loro e mentre Sam si diverte ad accenderle sono tutti allegri. Poi Ifty dice di aver trovato le scarpe perfette per Lucy, come quelle portate da Dorothy nel "Mago di Oz", 1939, diretto da Victor Fleming.
Brad va sul pratico, mostrando scarpine rosa con l'allacciatura a velcro. Joe fa caso al plantare e Robert al colore, ma ogni proposta è fatta in punta di voce, senza forzare mai la difficile scelta tra tante proposte valide]
Lucy
: Mi piacciono, queste.
Sam
[appoggiando la scelta]
: Sì, perché lei sa quello che le piace, perché le piacciono queste. Quanto costano?
Commesso
: 16 e 19 comprese le tasse.
Sam
: Ho 6 dollari e 25 cents.
Commesso
: È tutto quello che ha?
Sam
: Sì, perché non ho preso lo stipendio intero, perché questa settimana sono andato alla riunione con gli insegnanti.
Commesso
[malvolentieri]
: Mi dispiace. Sono 16 e 19.
Ifty
: Sta tranquillo Sam, perché io ho 3 dollari da prestarti.
Brad
: Sam, io ne ho altri due più due, uno mi serve per i francobolli quindi... uno, due, tre.
[Joe ha un dollaro e 50]
Sam
: Così bastano?
Commesso
[commosso anche lui]
: Se Dio vuole. Adesso li conto.
[Poi chiedono un palloncino a testa, senza pretenderlo, e lo ottengono]
Dal film:
Mi chiamo Sam
Scheda film e trama
Frasi del film
Annie
: I bambini prendono il latte ogni due ore.
Sam
[a Lucy]
: Mi dispiace. Mi dispiace "Lucy in the Sky".
Annie
: Lo sai? I critici e gli sciocchi dicono che quella canzone ha un significato ambiguo, ma John ha sempre detto che si era ispirato al disegno che suo figlio Julien aveva fatto di una sua amica, Lucy O'Connel.
Sam
: Allora ho fatto una buona scelta?
Annie
[sorridente]
: Se è per questo hai fatto un'ottima scelta.
[Poi Annie gli dice di sintonizzarsi su Canal Jimmy, dandole il latte quando trasmettono "Gli eroi di Hogon", poi di dar
glielo
nuovamente quando va in onda "Strega per amore" e di nuovo quando danno "La tata"]
Dal film:
Mi chiamo Sam
Scheda film e trama
Frasi del film
TARS
: Cosa dobbiamo fare qui?
Cooper
: Trovare come dir
glielo
... L'orologio! L'orologio!! Ma certo! Codifichiamo i dati nella lancetta dei secondi. TARS, traduci i dati in Morse e trasmettimeli.
TARS
: Traduco i dati in Morse. E se non fosse mai tornata a prenderlo?
Cooper
: Tornerà... tornerà.
TARS
: Come lo sai?
Cooper
: Perché gliel'ho dato io.
Dal film:
Interstellar
Scheda film e trama
Frasi del film
Tom
: Non esistono i fantasmi, stupida!
Cooper
: Ehi!
Murph
: Ho trovato il nome: si chiama poltergeist.
Tom
: Papà, di
glielo
.
Cooper
: Be', non è molto scientifico, Murph.
Murph
: Hai detto che scienza è ammettere ciò che non sappiamo.
Donald
: Ti ha fregato!
Cooper
[a Murph, riferendosi al modellino del LANDER]
: Ehi, prenditi cura della nostra roba.
Donald
: Cooper...
Cooper
: Va bene, vuoi parlare di scienza? Non dirmi solo che hai paura di un fantasma, no, devi andare oltre: annotare i fatti, analizzare, arrivare al come e il perché e poi esponi le tue conclusioni.
Dal film:
Interstellar
Scheda film e trama
Frasi del film
"Niente male, eh? Ho cominciato con un pastore che sentiva delle voci nella testa, e sono finito con due milioni di persone." "Ma non ci hai mai fatto niente" osservò Brutha. "Tipo cosa?" "Be'... dirgli di non uccidersi l'un l'altro, cose del genere..." "Non ci ho mai pensato. Perché avrei dovuto dir
glielo
?" "Be', se le persone non si uccidono fra di loro, ci sarà più gente che crede in te." "Interessante" concesse Om. "Argomento interessante. Subdolo."
Terry Pratchett
Cit. da
Tartarughe Divine
Frasi di Terry Pratchett
C'era una volta un giardino ricco di fiori di ogni specie, in cui cresceva, proprio nel centro, una pianta senza nome. La pianta era robusta, ma sgraziata, con dei fiori stopposi che non emanavano alcun profumo particolare. Le altre piante nobili del giardino la consideravano come un'erbaccia, e non le rivolgevano la parola. La pianta senza nome però aveva un cuore pieno di bontà, di sogni e di ideali.
Quando i primi raggi del sole, al mattino, arrivavano a fare il solletico alla terra, e a giocherellare con le gocce di rugiada per farle sembrare iridescenti diamanti sulle camelie, rubini e zaffiri sulle rose, le altre piante si stiracchiavano pigre. La pianta senza nome, invece, non si perdeva un solo raggio di sole. Se li beveva tutti, uno dopo l'altro, godendoseli appieno.
La pianta senza nome trasformava tutta la luce del sole in forza vitale, in zuccheri, in linfa. Tanto che con il passare del tempo il suo fusto, che prima era rachitico e debole, era diventato uno stupendo fusto robusto, diritto, alto più di due metri.
Le piante del giardino cominciarono a darle attenzione e a nutrire anche un po' d'invidia per il suo bell'aspetto.
- "
Quello spilungone, è un po' matto!
", bisbigliavano dalie e margherite.
La pianta senza nome, non ci badava. Aveva un progetto. Se il sole si muoveva nel cielo, lei l'avrebbe seguito, per non abbandonarlo un istante. Non poteva certo sradicarsi dalla terra ma poteva costringere il suo fusto a girare all'unisono con il sole. Così, non si sarebbero lasciati mai.
Le prime ad accorgersi di questa iniziativa della pianta senza nome furono le ortensie che, come tutti sanno, sono pettegole e comari!
- "
Si è innamorato del sole!
", cominciarono a propagare ai quattro venti.
- "
Lo spilungone, è innamorato del sole!
", dicevano, ridacchiando, i tulipani.
- "
Oh, com'è romantico!
", sussurravano, pudicamente, le viole mammole.
La meraviglia toccò il culmine quando in cima al fusto della pianta senza nome, sbocciò un magnifico fiore che assomigliava in modo straordinario proprio al sole!
Era grande, tondo, con una raggiera di petali gialli, di un bel giallo dorato, caldo.
E quel faccione, secondo la sua abitudine, continuava a seguire il sole giorno dopo giorno nella sua camminata attraverso il cielo.
Fu così che i garofani gli diedero un nome:
Girasole
.
Glielo
misero per prenderlo in giro, ma nel giro di poco tutti lo accolsero come un nome bello. Piacque a tutti, compreso il diretto interessato.
Da quel momento, quando qualcuno gli chiedeva il nome, rispondeva, orgoglioso:
- "
Mi chiamo "Girasole"!
"
Rose, ortensie e dalie non cessavano, però, di bisbigliare su quella che, secondo loro, era una stranezza che nascondeva troppo orgoglio o peggio qualche sentimento molto disordinato. Furono le bocche di leone, i fiori più coraggiosi del giardino, a rivolgere direttamente la parola al Girasole.
- "
Perché, guardi sempre in aria? Perché, non ci degni di uno sguardo? Eppure, siamo piante, come te!
", gridarono le bocche di leone, per farsi sentire.
- "
Amici!
" - rispose il Girasole - "
Sono felice di vivere con voi, ma io amo il sole. Esso è la mia vita, e non posso staccare gli occhi da lui! Lo seguo, nel suo cammino... Lo amo tanto, che sento già di assomigliargli un po'! Che ci volete fare? Il sole è la mia vita.
"
Come tutti i buoni il Girasole parlava forte e l'udirono tutti i fiori del giardino. E in fondo al loro piccolo, profumato cuore, sentirono una grande ammirazione per
l'innamorato del sole
.
Il Girasole è considerato oggi come simbolo di perseveranza. Essa non è una virtù "cieca". La perseveranza è l'atteggiamento di chi si propone un obiettivo ben chiaro, un ideale. Poi, costi quello che costi, lavora sodo per raggiungerlo. Gli ideali possono trasformare positivamente le persone che li perseguono.
Da:
La pianta senza nome
Dioniso. Non sarebbero uomini, se non fossero tristi. La loro vita deve pur morire. Tutta la loro ricchezza è la morte, che li costringe industriarsi, a ricordare e prevedere.
[...]
Ma che vuoi che gli diamo? Qualunque cosa ne faranno sempre sangue.
Demetra. C'è un solo modo, e tu lo sai.
[...]
Dare un senso a quel loro morire.
[...]
Insegnargli la vita beata.
[...]
Insegnargli che ci possono eguagliare di là dal dolore e dalla morte. Ma dir
glielo
noi. Come il grano e la vite discendono all'Ade per nascere, così insegnargli che la morte anche per loro è nuova.
[...]
Moriranno e avran vinta la morte. Vedranno qualcosa oltre il sangue, vedranno noi due. Non temeranno più la morte e non avranno più bisogno di placarla versando altro sangue.
[Il mistero]
Cesare Pavese
Cit. da
Dialoghi con Leucò
Frasi di Cesare Pavese
Aveva cominciato la poesia al tavolo di cucina,
|
una gamba accavallata sopra l'altra.
|
Ha scritto per un po', come se del risultato
|
non gliene importasse poi tanto. Non è che
|
al mondo di poesie non ce ne siano già abbastanza.
|
Il mondo è pieno di poesie. Oltretutto,
|
mancava ormai da mesi.
|
Non aveva neanche letto una poesia da mesi.
|
Che razza di vita era mai questa? Una vita
|
in cui uno ha troppo da fare perfino per leggere poesie?
|
Non si può neanche chiamare vita. Allora ha guardato fuori
|
dalla finestra, in fondo alla collina, verso la casa di Frank.
|
Una bella casa, costruita vicino all'acqua.
|
Ricordava quando Frank apriva la porta,
|
tutte le mattine alle nove in punto.
|
E usciva a farsi una passeggiata.
|
Ha tirato a sé il tavolo, e ha scavallato le gambe.
|
|
Ieri sera ha ascoltato il resoconto
|
della morte di Frank che ne ha dato Ed, un altro vicino.
|
Un uomo della stessa età di Frank,
|
suo buon amico. Frank
|
e sua moglie stavano guardando la tv. Hill Street giorno e notte,
|
il programma preferito di Frank. A un certo punto lui
|
boccheggia un paio di volte e si accascia sulla poltrona:
|
come avesse preso la scossa. In quell'attimo,
|
era già morto. Cambiava colorito a vista d'occhio.
|
Da grigio che era, diventava nero. Betty esce
|
di casa di corsa in vestaglia. Corre
|
a casa d'un vicino dove c'è una ragazza
|
che se ne intende di massaggio cardiaco. Anche lei sta
|
guardando lo stesso telefilm! Tornano di corsa
|
a casa di Frank. Che ormai è diventato tutto nero,
|
sulla sua poltrona davanti al televisore.
|
I poliziotti e altri personaggi disperati
|
si muovono sullo schermo, alzano la voce,
|
si urlano a vicenda, mentre la ragazza dei vicini
|
trascina Frank dalla poltrona al pavimento.
|
Gli strappa la camicia. Si mette al lavoro.
|
Frank è la prima vittima dal vivo
|
che le sia mai capitata per le mani.
|
|
Appoggia le labbra sulle labbra gelide di Frank. Labbra di morto. Labbra nere.
|
Nera è anche la sua faccia, nere le mani e le braccia.
|
Nero anche il petto sotto la camicia che è stata strappata,
|
rivelando i radi peli che vi crescevano.
|
Quando già avrebbe dovuto capire che era inutile,
|
continua a premergli le labbra inerti
|
con le sue. Poi si ferma per colpirlo
|
con i pugni chiusi. Preme ancora le labbra sulle sue
|
e poi di nuovo. Anche quando è stato troppo tardi ed era chiaro
|
che non si sarebbe ripreso, non ha mica smesso.
|
Quella ragazza, che lo colpiva con i pugni e lo chiamava
|
con tutti i nomi che gli venivano in mente. Che ha pianto
|
quando
glielo
hanno tolto da sotto
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le mani. E a qualcuno è venuto in mente di spegnere
|
le immagini che ancora pulsavano sullo schermo.
Raymond Carver
Titolo della poesia:
Il resoconto
Frasi di Raymond Carver
[More viene condotto dalla Torre di Londra, ove è tenuto prigioniero, davanti ad una commissione per rispondere delle accuse mossegli contro. Al tavolo dei commissari il duca di Norfolk, il segretario Cromwell e l'arcivescovo Cranmer; Richard Rich, appartato dietro More, stende il verbale. More adotta la tattica di non rispondere alle domande concernenti il suo rifiuto al giurare l'Atto di Successione]
Norfolk
: Questa è la settima Commissione per il caso di ser Thomas More, nominata dal Consiglio di Sua Maestà. Avete qualcosa da dire?
More
: No.
[Cromwell mostra alcune carte]
Cromwell
: Avete mai visto questo?
More
: Molte volte.
Cromwell
: Questo è l'Atto di Successione. Questi sono i nomi di quelli che l'hanno giurato.
More
: Vi ho già detto che l'ho visto molte volte.
Cromwell
: E intendete giurarlo?
More
: No.
Norfolk
: Thomas, tu devi capire...
[Cromwell scatta di rabbia per il tono colloquiale, da fraterno e sincero amico, tenuto dal duca di Norfolk, il quale, dopo un'occhiata al segretario, ricomincia il discorso con un tono più formale]
Norfolk
: Noi dobbiamo sapere se voi riconoscete alla prole della regina Anna il diritto di successione.
More
: Il re ed il Parlamento
glielo
riconoscono, non so perché dovrei oppormi io.
Norfolk
: E siete pronto a giurarlo?
More
: Sì.
Norfolk
:
[arrabbiato]
E allora perché non volete giurare l'atto?!
Cromwell
: Perché c'è molto più di questo nell'Atto di Successione.
Cranmer
: Sì, è così. Ser Thomas, nel preambolo c'è che il precedente matrimonio del re con lady Cathrine non era valido poiché era la vedova del fratello e quindi il Papa non poteva concedere la dispensa. È questo che negate?
More
: ...
Cranmer
: È questo che mettete in dubbio?
More
: ...
Cranmer
: È di questo che voi non avete la certezza?
More
: ...
Norfolk
: Thomas, tu stai offendendo Sua Maestà e il Consiglio nella persona del Lord arcivescovo.
More
: Io non offendo nessuno. Io non voglio giurare e non dirò la ragione per la quale non voglio giurare.
Norfolk
: In questo caso si deve trattare di tradimento.
More
: Non si deve: si può.
Norfolk
: Ah, è comunque una bella ipotesi!
More
: La legge richiede molto più delle ipotesi: la legge richiede i fatti.
Cranmer
: Io non so giudicare la vostra posizione legale, ma, finché non saprò le ragioni del vostro rifiuto, posso indovinare quella che presumibilmente è la vostra posizione spirituale.
More
: Se è così non vi dovrebbe essere difficile indovinare la ragione delle mie obiezioni.
Cromwell
: Ma allora avete delle obiezioni all'Atto!
Norfolk
: Be' ma questo lo sappiamo, Cromwell!
More
: No, signori, non lo sapete, voi supponete che io abbia delle obiezioni, ma sapete solo che io non voglio giurare e per questo non mi potete legalmente fare altro male. Mentre invece, se aveste ragione nel supporre che io abbia delle obiezioni, e ragione nel supporre che queste obiezioni rappresentino un tradimento, la legge vi permetterebbe di... decapitarmi.
[Norfolk rimane sorpreso al ragionamento mosso dall'umanista
: evidentemente il duca non aveva ancora pienamente realizzato fino a quel momento che, se il suo amico fosse stato ritenuto colpevole di tradimento, More avrebbe rischiato la pena capitale]
Norfolk
: Ah... già...
Cromwell
: Oh, vi ringrazio, ser Thomas, ho cercato molte volte di spiegare questo punto a Sua Grazia!
Norfolk
:
[riprendendosi]
Ah, al diavolo tutto questo! Io non sono un sapiente, non lo so se questo matrimonio è legale, ma perdiana, Thomas, guarda questi nomi, fa' come me e mettiti con noi, per amore dell'amicizia!
More
: E quando moriremo, e tu andrai in Paradiso per aver seguito la tua coscienza, e io all'Inferno per non aver seguito la mia, ci verrai con me, per amicizia?
Cranmer
: Secondo voi tutti noi che abbiamo giurato andremo all'Inferno, allora.
More
: Io non posso leggere nella coscienza degli altri uomini e non condanno nessuno.
Cranmer
: Allora la questione è discutibile, no?
More
: Certamente.
Cranmer
: Ma il fatto che voi dobbiate obbedienza al re non è discutibile quindi, tra un dubbio e una certezza, firmate!
More
: ...alcuni dicono che la Terra sia tonda, altri non lo credono, e anche questo è una questione discutibile. Ma, se non è tonda, può un ordine del re renderla tonda? E se è tonda, può un ordine del re renderla quadrata? No. E io non firmerò.
Cromwell
: E allora conta di più un vostro dubbio che un ordine del re.
More
: Per me non c'è dubbio.
Cromwell
: Dubbio di che?
More
: Non c'è dubbio che non farò il giuramento, ma perché non lo farò, voi, messer segretario, non me lo farete dire.
Cromwell
: Potrei anche ricorrere ad altri metodi.
More
: State minacciando come un malvivente.
Cromwell
: Come dovrei minacciare?
More
: Come un ministro dello Stato: con la giustizia.
Cromwell
: È proprio la giustizia quella che vi minaccia!
More
: Allora non corro pericoli.
Dal film:
Un uomo per tutte le stagioni
Scheda film e trama
Frasi del film
Wolsey
: More, mi volete aiutare?
More
: Vostra Grazia dovrebbe precisare meglio...
Wolsey
: Eeh, siete un pedante... e va bene, precisiamo! Il re vuole un figlio: voi che cosa fate?
More
: Il re non ha certo bisogno dei miei consigli su una questione simile.
Wolsey
: Siamo soli, vi do la mia parola che nessuno ci sente.
More
: Io non l'avevo sospettato.
[Wolsey realizza che si è tradito
: affermando che nessuno ascolta la conversazione ha messo la "pulce nell'orecchio" a More, e questi, mangiata la foglia, ha fatto capire al cardinale che prima non lo aveva neanche sospettato, mentre ora ne è certo]
Wolsey
:
[alzando la voce]
Sperate forse in un cambio di dinastia? Due Tudor sono più che abbastanza, secondo voi? Il re ha bisogno di un figlio, voi che cosa fate?
More
: Io prego tutti i giorni.
Wolsey
: Cose da pazzi! Dice sul serio. Quella donna, quella tale... almeno non è sterile.
More
: Ma non è sua moglie.
Wolsey
: È Cathrine la moglie, ed è arida come un mattone. Che aspettate, il miracolo?
More
: I miracoli avvengono.
Wolsey
: Sì... e va bene, bravo, pregate... pregate, mi raccomando! Ma oltre alle preghiere si può fare anche dell'altro, e cioè fare ottenere a Sua Maestà il divorzio. Voi mi darete il vostro aiuto, sì o no?
More
: Il Papa ha già dato la sua dispensa perché il re potesse sposare la vedova di suo fratello per nostre ragioni di Stato. Adesso dovremmo chiedere al Papa la dispensa alla sua dispensa sempre per ragioni di Stato?
Wolsey
: Io non amo i giri di parole. Allora?
More
: Allora l'unica cosa da fare è andare da Sua Santità e domandar
glielo
.
Wolsey
: Ma potremmo anche cercare di convincerlo il Papa, mi pare.
More
: Con gli argomenti?
Wolsey
: Con gli argomenti e con le... pressioni.
More
: Pressioni? Applicate alla Chiesa, alle Sue case, alle Sue proprietà?
Wolsey
: ...pressioni.
More
: No, Vostra Grazia, io non vi aiuterò.
Wolsey
: ...allora buonanotte, messer More. Lasciamo morire la dinastia con Enrico VIII, poi ci ritroveremo nelle guerre di successione, baroni sanguinari devasteranno il Paese da un capo all'altro! Voi questo volete? ...e va bene, l'Inghilterra vuole un erede. Certe... misure... forse spiacevoli... e forse no, molte cose nella Chiesa hanno bisogno di una riforma, Thomas... va bene, spiacevoli, ma necessarie se vogliamo l'erede. Ora spiegatemi come voi, Consigliere di Inghilterra, potete ostacolare tali misure per amore della vostra personale coscienza!
More
: Vedete: io credo che quando gli statisti trascurano la loro personale coscienza per amore dei loro doveri pubblici, portano il Paese per la strada più breve al caos... e allora ripiegheremo sulle mie preghiere.
Wolsey
:
[ridendo]
Questo vi piacerebbe, vero, governare il Paese con le preghiere.
More
: Lo farei, sì.
Wolsey
: Sarei curioso di vedervici...
Dal film:
Un uomo per tutte le stagioni
Scheda film e trama
Frasi del film
Frank McCourt
: Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Mi benedica padre perché ho peccato. È passato un giorno dall'ultima confessione.
Prete
: Un giorno? E che peccati puoi aver commesso in un giorno, figlio mio?
Frank McCourt
: Ho dormito troppo e ho quasi mancato la Prima Comunione, avevo i capelli come un presbiteriano e ho vomitato la colazione della Prima Comunione. Ora mia nonna dice che ha Dio nel suo cortiletto e non sa cosa deve fare.
Prete
: Di' a tua nonna di lavare via tutto quanto con un po' d'acqua.
[Frank esce dal confessionale e riferisce tutto alla nonna]
Nonna
: Devo usare acqua santa o acqua normale?
Frank McCourt
: Non l'ha detto, nonna.
Nonna
: Be', torna subito a chieder
glielo
!
[Frank ritorna nel confessionale]
Frank McCourt
: Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Mi benedica padre perché ho peccato. È passato un minuto dall'ultima confessione.
Prete
: Un minuto?! Sei il bambino che è appena stato qui?
Frank McCourt
: Sì, padre.
Prete
: Che cosa c'è adesso?
Frank McCourt
: Mia nonna dice: "Devo usare acqua santa o acqua normale?".
[Il prete è irritato. Si vede Frank fuori dal confessionale]
Frank McCourt
[alla nonna]
: Dice di usare acqua normale e di non andare più a disturbarlo!
Dal film:
Le ceneri di Angela
Scheda film e trama
Frasi del film
Max
: 430 mila dollari in un mese solo, Jordan?! Eh? Ma porca troia, 430 mila dollari del cazzo, in un solo mese del cazzo!
Jordan
: Ciao papà! Sono spese di gestione, va bene?
Max
: Spese di gestione, Jordan? Ma dà un'occhiata qui, guarda qui, 26 mila dollari per una fottutissima cena!
Jordan
: Ok, no, no, questo te lo posso spiegare. Lo sai, abbiamo dei clienti, la Fy... quelli della Fyser...
Niki
: Esatto la Fyser, bistecche dall'Argentina...
Jordan
: E poi lo Champagne e il vino, abbiamo comprato Champagne e poi tu hai ordinato quei contorni, di
glielo
che contorni hai ordinato...
Donnie
: Ho ordinato dei contorni...
Max
: Contorni? Contorni?! 26 mila dollari, per i contorni?!! Ma che contorni erano?! Guarivano il cancro?!
Donnie
: Sì, esatto, guarivano il cancro, questo è il problema ecco perché costavano così tanto!
Dal film:
The Wolf of Wall Street
Scheda film e trama
Frasi del film
C'era una volta un professore che chiese ai suoi studenti di fare una lista dei nomi degli altri compagni di classe, scrivendoli su dei fogli di carta, lasciando sotto ad ogni nome un po' di spazio. L'insegnante poi chiese loro di pensare alla cosa più bella che potevano dire su ciascuna persona: il compito sarebbe stato quello di scrivere il pensiero nello spazio lasciato vuoto. La classe impegnò l'intera ora di lezione per finire questo compito, ma alla fine ciascuno degli studenti consegnò il proprio foglio.
Quel giorno stesso l'insegnante prese dei fogli dove scrisse il nome di ognuno dei suoi studenti: per ogni ragazzo o ragazza vi aggiunse la lista di tutto ciò che gli altri compagni avevano scritto.
Il giorno successivo l'insegnante diede ad ogni studente la propria lista, composta come un puzzle, con i pensieri di tutti gli altri. Nel giro di pochi minuti fu possibile notare che l'intera classe stava sorridendo. Si sentirono sussurrare da ogni banco varie esclamazioni come: "
Davvero?...
", "
Non sapevo di contare così tanto per lui!...
", "
Non pensavo di piacere così tanto a lei!...
".
L'effetto di quell'esercizio collettivo portò i compagni di classe a creare in breve tempo un gruppo unito.
Passarono gli anni. Uno degli studenti perse la vita nella guerra del Vietnam. Il professore partecipò al suo funerale: non aveva mai visto un soldato nella bara prima di quel momento. La chiesa era gremita e tutti gli amici del soldato erano presenti quel giorno. Uno ad uno, quelli che lo amavano si avvicinarono alla bara, e l'insegnante fu l'ultimo a salutare la salma. Mentre stava lì, uno dei soldati presenti gli rivolse la parola e domandò: "
Lei era il suo insegnante a scuola?
". Il professore annuì. "
Parlava molto spesso di lei
".
Dopo il funerale, molti degli ex compagni di classe del ragazzo ucciso, andarono insieme al rinfresco. I genitori del giovane si rivolsero all'insegnante: "
Vogliamo mostrarle una cosa
" - estraendo un portafogli dalla tasca. "
Lo hanno trovato nella sua giacca quando venne ucciso. Pensiamo che possa riconoscerlo
".
Aprendo il portafogli, estrasse con attenzione due pezzi di carta molto consumati: fu facile notare come erano stati aperti e richiusi molte volte. L'insegnante seppe ancora prima di leggere il contenuto che quei fogli erano quelli in cui erano riportate tutte le belle frasi, che i compagni di classe del ragazzo avevano scritto su di lui.
"
Grazie mille per averlo fatto
" - disse la madre - "
Come può vedere, l'ha sempre conservato come un tesoro
".
Tutti gli ex compagni di classe iniziarono ad avvicinarsi. Uno di loro sorrise commosso e timidamente disse: "
Io ho ancora la mia lista. E' nel primo cassetto della mia scrivania a casa
". La moglie di uno di loro disse che il marito le aveva chiesto di aggiungerla al loro album di nozze. Una ragazza aggiunse che la sua era preziosamente conservata nel suo diario. Un'altra ex compagna aprì la sua agenda di tutti i giorni e tirò fuori la sua lista, piuttosto consumata, mostrandola al gruppo: "
Io la porto sempre con me. E penso che tutti l'abbiamo conservata!
".
In quel momento l'insegnante si sedette e iniziò a piangere. Pianse per il giovane soldato e per tutti i suoi amici che non l'avrebbero mai più rivisto.
Presi dalla frenesia del tempo, spesso dimentichiamo che la vita un giorno o l'altro finirà. Non sappiamo quando ciò accadrà, pertanto fai sapere alle persone che ami quanto vuoi loro bene e quanto siano importanti per te. Di
glielo
e magari scrivi
glielo
, prima che sia troppo tardi.
Da:
Le belle parole durano nel tempo
Ma piccini', tu vuoi fare il processo alle bugie future? Invece devi pensare che quando tuo marito ti dirà qualche bugia, vuol dire che ti vuol bene assai, altrimenti chi
glielo
fa fare di ricorrere a questo mezzo schifoso di dire delle bugie?
[a Nannì, la quale si lamentava delle bugie del fidanzato]
Don Corradino
Dal film:
Tempi nostri - Zibaldone n. 2
Scheda film e trama
Frasi del film
Caro daniele, non ho potuto dirgli niente, non voglio la sua compassione. Se
glielo
avessi raccontato forse non sarebbe più riuscito a toccarmi senza pensarci. E io non avrei più avuto il coraggio di guardarlo negli occhi.
Sabina
Dal film:
La bestia nel cuore
Scheda film e trama
Frasi del film
Regola numero uno: parli solo quando
glielo
dico io. Regola numero due: risparmi a suo onore commenti non richiesti. Regola numero tre: a suo onore non piace ascoltare le voci degli avvocati che invece adorano ascoltare se stessi parlare.
Giudice Harry Roosevelt
Dal film:
Il cliente
Scheda film e trama
Frasi del film
Dottore
:
[Rivolgendosi a Giacomo]
Dunque, vediamo, nome e cognome?
Aldo
: Giacomo Poretti.
Dottore
: Ah, perchè l'ho chiesto a lei? È lei il malato?
Aldo
: Ma lo conosco, è mio cognato...
Dottore
: Secondo lei io devo compilare un documento che è ufficiale mettendo le informazioni del primo che passa?
[A Giacomo]
Senta, è suo cognato?
Giacomo
: Si, si.
Dottore
:
[Rivolgendosi ora ad Aldo]
Va bene, come ha detto che si chiama?
Aldo
: Perchè non
glielo
chiede a lui?
Giovanni
: Giacomo Poretti... per favore, siamo in ritardo!
[sottovoce ad Aldo]
Non star lì sempre a questionare...
Dottore
:
[scrive]
Giacomo... Poretti... Allora, vediamo un po'...se tocco qui fa male?
[Giacomo emette un verso di dolore]
Ma è sicuro? Invece se tocco qui?
[Giacomo emette un verso di dolore ancora più forte]
Aldo
: Dottore, perchè non gli diamo un calmante per endovenosa... che ne so io, 4 cc di placibio?...
Dottore
: Ah, è medico! Non lo sapevo... È medico! E dov'è che ha studiato? Mi faccia il sacrosanto piacere di mettersi lì e di stare zitto, e non disturbi, mentre faccio il mio lavoro! Signorina, mi prepari un calmante, dunque vediamo... 4 cc di placibio per endovena.
[Aldo è visibilmente sbalordito]
. Ecco, la lingua, mi faccia vedere la lingua...
Aldo
: Dottore, secondo me ha un colica renale.
Dottore
: Che cosa le ho detto prima? Di stare... zitto... e di mettersi... lì. Sono io che faccio le visite.
Aldo
: Si però se tocco qui e gli fa male non può essere una tracheite!
Dottore
: Adesso si mette anche a fare le diagnosi! È arrivato il professorone, è arrivato! Sa cosa faccio adesso? Mi tolgo il camice e lo dò a lei, va bene?
Glielo
dò? Vuole il camice? Stia zitto! Non voglio più sentire neanche una parola capito?! Zitto!
[Rivolgendosi nuovamente a Giacomo]
Caro signor...
Aldo
: Giacomo Poretti!
Dottore
: Caro signor Poretti, qui abbiamo una bella colica renale!
[Aldo fa nuovamente la faccia sbalordita]
Dobbiamo fare qualche esamino, lei questa notte la passa qui dentro. Motivi precauzionali.
Giovanni
: Guardi che siamo già in ritardo incredibile...
Aldo
: Non è che ti puoi mettere a discutere col professore, è un professorone! Un professorone di stirpe, non è che si è inventato, sa quello che deve dire.
Dal film:
Tre uomini e una gamba
Scheda film e trama
Frasi del film
Scelsi per il ruolo della madre di Giuliano, una contadina il cui figlio era finito male. Lo sapevo: ma, qualche volta, un cineasta che vuole dare l'impressione del vissuto è spinto a essere crudele... L'ho portata, quasi spinta, dentro l'obitorio. Era la prima volta che ci entravamo. La luce era quasi inesistente. Nella penombra si muovevano a fatica, oltre al fonico, Di Venanzo e Pasqualino De Santis. La donna doveva fingere di essere una madre che vede il cadavere del figlio. Lo fece con forte emozione e, insieme, con perizia da attrice di professione. La ripresi con l'obiettivo 75 che avvicina molto il personaggio ma, di continuo, rischia di perderlo dal quadro. Non potevo, naturalmnete, chiederle di andare ai segni. Le dissi di seguire, con la coda dell'occhio, i movimenti della mia mano. L'avrei guidata, e ai miei gesti lei doveva andare avanti, rallentare, tirarsi un poco indietro. La donna si scioglieva in lacrime, viveva il dolore di una madre che ha perso il figlio e, intanto, seguiva alla perfezione le mie indicazioni finché, quando
glielo
indicavo, si arrestava d'improvviso. Furono tre riprese, tutte istinto e controllo. Una pausa e, poi, un pianto raccapricciante. Fuori dall'obitorio, nel frattempo era arrivato un funerale. Piangevano dentro e fuori, qui per finta e là per davvero. Questo, anche questo ahimè, è il cinematografo.
Francesco Rosi
Frasi di Francesco Rosi
Antonio
:
[camuffando la voce]
Hallo? Hallo? Roma? Roma? Collegio Rossana? Collegio Rossana? Attention!
Camillo
: HALLO! Chi es la "parrocchia"?
Segretaria del collegio
: Ma quale parrocchia?
Direttrice
: Pronto?
Camillo
: Ma la "parrocchia" del telefono come la chiamate?
Direttrice
: L'apparecchio?
Camillo
: Jawohl! E noi qua diciamo "parrocchia"! Eh ja!
Direttrice
: Qui è la direttrice del collegio, chi è lei?
Camillo
: Io esser il segretario di sua Eccellenza Peluffu! Attention,
glielo
passo!
Antonio
:
[sottovoce]
Hai sputato dentro!
Camillo
:
[sottovoce]
Eh, ci stavan due erre!
Antonio
: Pronto? La direttrice, sono io: l'Eccelenza, le parlo da Oslo!
Direttrice
: Come va Eccellenza?
Antonio
: Eh sì, sto qui. Sto qui che devo presiedere una conferenza al vertice. Siamo qui riuniti nel Palazzo di Vetro...
Camillo
:
[rompe il vetro di una finestra]
Antonio
: Ha sentito il vetro? Eh, sa, tutto il palazzo è così! Un diplomatico è inciampato... Si sì. Da qui godiamo una vista meravigliosa, uno spettacolo magnifico! Tutte le cascate del Niagara son di fronte a noi.
Direttrice
: Cosa? Le cascate del Niagara?
Antonio
: Niagara si! Vuole sentire una cascata? Faccio aprire una finestra!
[sottovoce]
Fai la cascata! Fai la cascata!
Camillo
:
[sottovoce]
Ma non era prevista!
Antonio
:
[sottovoce]
Fai la cascata!
Camillo
:
[sottovoce]
Con la bocca?
Antonio
:
[sottovoce]
Ma che bocca! Inventa!
Camillo
:
[tira lo sciacquone del gabinetto]
Antonio
:
[sottovoce]
Disgraziato! Cos'hai fatto? Ehm... Pronto? Ha sentito la cascata?
Dal film:
Totòtruffa 62
Scheda film e trama
Frasi del film
La mia ex-moglie dice che vuole bene a Billy, e io credo di sì. Ma non credo che questo sia il punto qui. Se ho ben capito, quello che più conta qui è solo il bene di nostro figlio, ciò che è meglio per lui. Mia moglie non faceva che dirmi: "Perché una donna non può avere le stesse ambizioni di un uomo?". Forse hai ragione. Forse sono riuscito a capire. Ma per lo stesso principio, vorrei sapere chi ha detto che una donna è un genitore migliore in virtù del suo sesso. Ho avuto tempo di pensarci. Ha a che fare con la costanza, con la pazienza, con l'ascoltarlo, o col fingere di ascoltarlo, se ti manca anche la forza di ascoltarlo. Ha a che fare con l'amore, come diceva lei... e io non so dov'è scritto il fatto che una donna ha... l'esclusiva, il monopolio, e che l'uomo difetta di certi sentimenti che ha la donna. Il bambino ha una casa con me. L'ho fatta meglio che potevo, non è perfetta, io non sono un genitore perfetto, e qualche volta non ho pazienza e... e mi dimentico che lui è un ragazzino... ma sono lì. Io mi alzo la mattina, facciamo colazione, lo accompagno a scuola, torno a casa la sera, mangiamo, parliamo, gli leggo... abbiamo costruito una vita insieme. E ci vogliamo bene. Se tutto ciò verrà distrutto, potrebbe essere irreparabile. Joanna, non
glielo
fare... non far
glielo
per la seconda volta.
Ted Kramer
Dal film:
Kramer contro Kramer
Scheda film e trama
Frasi del film
Non c'entra pronto o non pronto. Io questo non lo faccio! Io a un estraneo il culo non
glielo
svuoto. Neanche se lo conosco, non
glielo
svuoto il culo! Non lo faccio a nessuno in generale. È una questione di principio.
Driss
Dal film:
Quasi amici
Scheda film e trama
Frasi del film
Ora rimane solo la storia di Clara. Perché guarda che è tosta. Sempre con quel sorrisino. "Tutto è bene, tutto alla grande". Tutto alla grande. Comunque credo che siamo sulla strada giusta.
Glielo
toglieremo quel sorriso. È solo questione ... di un'altra piccola spintarella.
[parlando con la madre in ospedale]
César
Dal film:
Bed Time
Scheda film e trama
Frasi del film
Improta
: Permettete una domanda?
Michele Abbagnano
: Dito!
Improta
: Voi siete cattolico?
Michele Abbagnano
: No, io so' disoccupato...
Improta
: Oh, e fate male a non credere, perché il Padreterno questa notte ha voluto preparare due grazie, proprio per voi...
Michele Abbagnano
: Veramente?
Improta
: Quello vede tutto, evidentemente ha capito che voi avete bisogno di soldi...
Michele Abbagnano
: E c'ha messo quarantacinqu'anni per se ne accorgere!
Improta
: E che sono di fronte all'eternita!
Michele Abbagnano
: E faciteme capì, mo' questo Padreterno, in cambio, che volesse da me?
Improta
: Eh eh, niente, una piccola informazione... voi, quando vendete il caffé, volente o nolente voi vi accorgete a chi tiene il portafoglio più gonfio... e voi lo dite a me...
Michele Abbagnano
: E voi volente o nolente
glielo
sgonfiate...
Improta
: No, volente!
Michele Abbagnano
: Ho capito... oh, ma la grazia dove sta?
Improta
: Oh... il Padreterno nella sua infinita misericordia, vi prepara ogni sera per voi una bbella ventimila lire...
Michele Abbagnano
: E io addivento ladro per grazia divina... sentite a me... dite a questo vostro Padreterno che non mi avete trovato.
Improta
: Però vi siete dimenticato della seconda grazia...
Michele Abbagnano
: No, se è come la prima non la voglio neanche sentire!
Improta
: No, è diversa, quello il Padreterno vi vuole avvertire che facendo così andate incontro a qualche dispiacere, con frattura degli arti inferiori e superiori, e degenza ospedaliera con prognosi riservata!
Michele Abbagnano
: Questo castigo di Dio per mancata collaborazione chi me lo porterebbe?
Improta
: Diodato Amitrano detto 'o pazzo!
Michele Abbagnano
: E chi è?
Amitrano
[Sbarrandogli la strada con un braccio]
: Song' io!
Michele Abbagnano
: Uè, ha mandato pure l'Arcangelo Gabriele, oì...
Amitrano
: E allora?
Michele Abbagnano
: E allora... eh... e allora se la situazione è questa se ne può discutere...
Improta
: Eh, e lo sapevo!
Michele Abbagnano
: Ma non qua... è una cosa troppo delicata...
Amitrano
: E dove?
Michele Abbagnano
: Qua.
[Apre uno scompartimento dove si trovano dei carabinieri]
Maresciallo egregio, tengo due belle sorprese per voi... accomodatevi...
Improta
: Ah, no, grazie magari... ne parliamo dopo eh?
Amitrano. Però ne parlamm', hai capito?
Dal film:
Café Express
Scheda film e trama
Frasi del film
"Tu non sai niente, Jon Snow." Ygritte non cessava mai di ripeter
glielo
, ma adesso Jon Snow aveva imparato.
George R. R. Martin
Cit. da
I guerrieri del ghiaccio
Frasi di George R. R. Martin
Il re teneva il broncio. "Voglio sedere sul Trono di Spade" piagnucolò. "A Joff
glielo
permettevi." "Joffrey aveva dodici anni." "Ma io sono il re. Il trono è mio." "Chi te l'ha detto?" Cersei trattenne il fiato, perché Dorcas potesse stringerle il corpetto. Era una ragazza grande e grossa, fisicamente molto più robusta di Senelle, ma anche molto più goffa. Tommen diventò tutto rosso in viso. "Nessuno."
George R. R. Martin
Cit. da
L'ombra della profezia ‐ Incipit
Frasi di George R. R. Martin
Nessuno, e il dottor Litchfield meno ancora, dichiarò fuori dei denti a Ralph Roberts che sua moglie stava per morire, ma venne il momento in cui Ralph lo capì senza bisogno che qualcuno
glielo
dicesse. Nella sua testa i mesi tra marzo e giugno erano un confuso pandemonio, un periodo di colloqui con medici, corse serali all'ospedale con Carolyn, pellegrinaggi ad altri ospedali in altri stati per analisi speciali (Ralph impiegava la gran parte del tempo dedicato ai trasferimenti a ringraziare Iddio per l'assicurazione medica di Carolyn), indagini personali alla Biblioteca Pubblica di Derry, dapprima alla ricerca di risposte che gli specialisti potessero aver trascurato, in seguito a cercare solo fili di speranza a cui aggrapparsi.
Stephen King
Cit. da
Insomnia ‐ Incipit
Frasi di Stephen King
Recenti studi hanno dimostrato che le donne che ingrassano vivono più a lungo degli uomini che
glielo
fanno notare.
Anonimo
Una donna disse: Porta
glielo
.
Stephen King
Cit. da
The Dome
Frasi di Stephen King
Prof.
: Vedi Molinari quando una cosa ti interessa veramente, devi correre e andartela a prendere. Io quando mi sono innamorato di mia moglie ho viaggiato tutta la notte in macchina per venire a Roma a dir
glielo
, e due giorni dopo, ho dato l'ultimo esame all'università, e ho pure preso 30.
Luca
: Sì prof... anche io prenderò 30, solo che alla maturità non basta.
Prof
: 30? Sei ottimista.
Dal film:
Notte prima degli esami
Scheda film e trama
Frasi del film
J. D. Salinger... John Knowles... perfino James Kirkwood e quel tizio... Don Bredes, hanno distrutto il significato della parola adolescenza. Se hai sedici anni non puoi più parlare decentemente dei problemi e delle pene dell'adolescenza. Ne parli con la stessa finezza con cui
glielo
metteresti in culo a Ron Howard con uno spiedo.
Stephen King
Cit. da
La lunga marcia
Frasi di Stephen King
Selby
: Io voglio vivere Aileen, voglio una vita normale e felice. Non so perché hai fatto tutto questo.
Aileen
: Perché ti amo! Perché ti amo e non volevo perderti tutto qui. Io ti amo con tutto il cuore l'anima e la mente. Non ti abbandonerei mai, capito? Perché sono stata io. Sono stata solo io, e
glielo
dirò, va bene? Ma adesso è finita. Non ti vedrò mai più... vorrei che, in qualche modo, le persone potessero perdonare una cosa come questa ma non possono. Non possono lo sai. E quindi io morirò... Selby. Ehy Selby, non ti dimenticherò mai. Addio amore... Addio.
Dal film:
Monster
Scheda film e trama
Frasi del film
Io volevo solamente una birra. Ma il giorno in cui ho conosciuto Selby avevo passato quasi tutto il pomeriggio sotto la pioggia, sull'orlo del suicidio; quindi potete capire, avevo una certa elasticità. Voglio dire, tutti dobbiamo avere fiducia in qualcosa, a me non restava altro che l'amore. Stavo arrivando alla conclusione che non avrei mai più amato un uomo, quindi stavo per suicidarmi. L'unico motivo per cui non l'ho fatto è stato un biglietto da 5 dollari. Sapevo che presumibilmente avevo fatto un pompino a qualche stronzo per quei soldi, per cui mi faceva incazzare parecchio l'idea che mi ammazzavo senza spenderli, perché così in pratica
glielo
avevo succhiato gratis... così ho fatto un patto: "Dio, devo spendere questi 5 dollari, ma quando sono spariti sparisco anch'io. Quindi se hai qualcosa di bello per me in questa vita ti consiglio di farmela vedere". Ed eccola qui: lei.
Aileen Wuornos
Dal film:
Monster
Scheda film e trama
Frasi del film
Commessa Supermercato
: Ma tu sei venuto qui da solo?
Kevin McCallister
: Signora, ho 8 anni, secondo lei posso essere venuto qui da solo ?! Andiamo ma che sciocchezze!
Commessa Supermercato
: Dov'è tua mamma?
Kevin McCallister
: È fuori in macchina.
Commessa Supermercato
: Tuo padre?
Kevin McCallister
: A lavoro.
Commessa Supermercato
: E i tuoi fratelli?
Kevin McCallister
: Sono figlio unico.
Commessa Supermercato
: Dove abiti?
Kevin McCallister
: Eh... non posso dir
glielo
!
Commessa Supermercato
: Perché no?
Kevin McCallister
: Perché è una estranea!
Harry Lime
: Va' a dare un'occhiata!
Marv Merchants
: Adesso?!?!
Harry Lime
[Dopo una breve pausa, pensando di essere preso in giro]
: No, domani, cretino... Adesso!
Kevin McCallister
: Mamma, lo zio Frank non vuole farmi vedere un film alla TV! Però agli altri sì... perché a me no?
McCallister
:
[parlando al telefono]
Kevin... se lo zio Frank ha detto di no... deve essere proprio brutto!
Dal film:
Mamma, ho perso l'aereo
Scheda film e trama
Frasi del film
[Russel e Hawthorne viaggiano in macchina in mezzo al deserto, dopo aver abbandonato Emiline e la signora Marcus]
Hawthorne
: Non ho alcun desiderio di litigare con lei, ma parlando come rappresentante delle Forze Armate di Sua Maestà, sento di dovere fermamente obiettare...
Russel
: Ah, vuole che le dica una cosa? Vuole che le dica una cosa? Per quanto mi riguarda la razza britannica è praticamente finita. Se non era per il Piano Marshall, se non vi avessimo tenuto a galla regalandovi dei miliardi, per i quali non ci avete nemmeno detto grazie, tutta quella banda di fasulli sarebbe sprofondata nell'Atlantico anni fa!
[Hawthorne, enormente offeso, ferma la vettura]
Ehi, perché diavolo si è fermato?
Hawthorne
: Esca da questa macchina!
Russel
: Uscire? Lei non... no-non... ma lei è pazzo!
Hawthorne
: È la mia macchina, ci faccio quello che mi pare! Fuori!
Russel
: Be', mi dispiace molto, ma sono piuttosto nervoso oggi, e se ho detto qualcosa di male sull'Inghilterra le domando scusa.
[ripartono]
Hawthorne
: Sono contento di sentir
glielo
dire! Per mio conto, se avessi l'atroce sfortuna di essere cittadino di questa nazione arretrata esiterei molto a lungo prima di fare delle critiche qualsiasi su un altro Paese!
Russel
: Un momento! Lei sparla di questo Paese? Sta dicendo qualche cosa contro l'America?
Hawthorne
: Contro?! Sarei meravigliatissimo di sentire qualcosa detta in suo favore! Ma se questo maledetto Paese è il più ignobile matriarcato in tutta la storia della civilità! Guardi se stesso e il modo in cui sua moglie e quella baldracca di sua suocera la tengono al guinzaglio! Per quel che ne so gli uomini americani sono completamente smascolinizzati. Sono come schiavi, muoiono come mosche di trombosi coronaria, mentre le loro donne sotto il casco del parrucchiere mangiano cioccolata e organizzano una "Giornata Nazionale della Donna" un martedì sì e uno no. E questa assolutamente infantile preoccupazione del petto! Da quando sono in questo maledetto Paese abbandonato da Dio la cosa che mi ha stupito di più è stata questa più che assurda preoccupazione del petto! Si rende conto che è diventato il tema dominante della cultura americana: letterature, pubblicità, tutti i settori dello spettacolo, ovunque! Io scommetto quello che vuole che se le donne americane smettessero di portare il reggipetto tutta la vostra economia nazionale crollerebbe sull'istante!
Dal film:
Questo pazzo, pazzo, pazzo, pazzo mondo
Scheda film e trama
Frasi del film
[più tardi; non si è ancora giunti ad un accordo]
Melville
: Si tratta di dare una quota tutti e a tutto. Ecco, ci sono otto di noi, vuol dire 8 quote per questo; poi ci sono quattro veicoli, quindi sono 4 per loro. Fanno 12 quote, esatto? Poi cinque di noi sono scesi sul luogo del disastro, e ci toccano 5 quote: siamo arrivati a 17, esatto? A queste 17 quote aggiungiamo un numero di quote pari al numero di persone in ogni veicolo: sono 3 per il vostro gruppo, 2 per il vostro, 2 per noi ed una per lei, esatto? Così siamo ad un totale di 25 quote. Ora 350.000 diviso 25 fanno 14.000 dollari per quota. Ora facciamo i conti. Vorrebbe dire che: voi prendete 3 quote perché siete tre persone, una quota perché avete la macchina, una quota per essere sceso sul luogo del disastro e altre 3 quote perché siete 3 passeggeri sulla macchina, il che vorrebbe dire un totale di 8 quote, vale a dire 112.000 dollari.
Dingy
: E questo terrebbe conto di tutto, compresa l'emancipazione della donna!
Pike
: Aspettate un momento, vediamo un po': se ho ben capito io prendo una quota perché sono una persona, una quota per essere sceso giù, una quota per il camion e una quota perché sono il passeggero del camion, ma comunque rivoltate le cose io non prendo mai tanto quanto prendono tutti gli altri!
Melville
:
[sospira]
Lasci che
glielo
spieghi un'altra volta. Vede, loro sono un gruppo, loro, tutti e tre, loro, loro si prendono 112.000 dollari, esatto? Quegli altri là, loro, se ne prendono 97.000; noi, noi ce ne prendiamo 84.000. E lei tutto da solo si mette in tasca 56.000 dollari, da solo.
[la proposta non piace al camionista ed alla fine...]
Benjy
: Sentite, l'abbiamo pensata in diciasette modi diversi e tutto quello che abbiamo pensato è stato inutile, perché in qualsiasi modo la mettiamo a qualcuno non piace il sistema, e quindi c'è un solo modo di risolvere tutto e cioè ogni uomo, compresa la vecchia megera, per conto suo.
Dingy
: Quindi auguri e che vinca il migliore!
Benjy
: Giusto. Meno che lei, signora, che possa venirle un accidente!
Dal film:
Questo pazzo, pazzo, pazzo, pazzo mondo
Scheda film e trama
Frasi del film
Le sedie incatenanti stavolta erano quattro. I Dissennatori vi spinsero i prigionieri: c'era un uomo grosso che fissò Crouch con occhi vacui, un uomo più magro e nervoso i cui occhi si spostavano rapidi fra il pubblico, una donna con una folta, scura chioma lucente e le palpebre semichiuse, seduta sulla sedia con le catene come una regina su un trono, e un ragazzo sui vent'anni, che sembrava nientemeno che pietrificato.
[...]
Crouch si alzò e guardò i quattro con un'espressione di odio allo stato puro. "Siete stati condotti di fronte al Tribunale della Legge Magica
[...]
perché siate giudicati per un crimine atroce..." "Padre" disse il ragazzo dai capelli color paglia "Padre, ti prego..." "...del quale raramente abbiamo udito il pari in questa corte." Crouch alzò la voce, sovrastando quella del figlio "
[...]
Siete accusati di aver catturato un Auror ‐ Frank Paciock ‐ e di averlo sottoposto alla Maledizione Cruciatus, convinti che conoscesse l'attuale dimora del vostro signore, Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato..." "Padre, non è vero!" strillò il ragazzo in catene. "Non è vero, lo giuro, padre, non rimandarmi dai Dissennatori..."
[...]
"Avete progettato progettato di restaurare il dominio di Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato, e di tornare alla vita di violenza che probabilmente avete condotto quando era potente. Io ora chiedo alla giuria..." "Madre!"
[...]
"Madre, fermalo, madre, non ho fatto niente, non sono stato io!" "Io ora chiedo alla giuria" gridò Crouch "di alzare la mano se è convinta, come me, che questi crimini meritino una condanna a vita ad Azkaban!" Tutti insieme, maghi e streghe dell'ala destra della segreta, alzarono la mano. La folla disposta lungo le pareti scoppiò in un applauso
[...]
, i volti pervasi di selvaggio trionfo. Il ragazzo prese ad urlare. "No! Madre, no! Non ho fatto niente, non ho fatto niente, non sapevo! Non lasciare che mi mandi laggiù, non lasciar
glielo
fare!" I Dissennatori rientrarono scivolando. I tre compagni del ragazzo si alzarono in silenzio; la donna dalle palpebre pesanti guardò Crouch e gridò: "Il Signore Oscuro risorgerà, Crouch! Gettaci pure ad Azkaban, noi aspetteremo! Risorgerà e verrà a cercarci, e ricompenserà noi più di ogni altro suo seguace! Solo noi siamo fedeli! Solo noi abbiamo cercato di trovarlo!"
[...]
"Portateli via!" ruggì
[Crouch]
ai Dissennatori, sputando saliva. "Portateli via, e che possano marcire laggiù!"
J.K. Rowling
Cit. da
Harry Potter e il calice di fuoco
Frasi di J.K. Rowling
Don Camillo
: Ha del talento quel bambino.
[Guardando il disegno della piazza del paese donatogli da Peppone e realizzato da suo figlio]
Peppone
: Eh...
Don Camillo
: Davvero... Peccato che abbia un padre così.
Peppone
: Eh?
Don Camillo
: Ma insomma che Dio
glielo
conservi.
Peppone
: E che conservi anche voi...
Dal film:
Don Camillo
Scheda film e trama
Frasi del film
[Dopo che don Camillo ha corretto a Peppone il discorso di insediamento]
Peppone
: Bene, bene, ma c'è una cosa che qui non capisco. Là dove io avevo scritto: "Noi abbiamo l'intenzione di far ampliare l'edificio scolastico", voi avete scritto: "Noi abbiamo l'intenzione di far ampliare l'edificio scolastico e di far riparare il campanile della Chiesa". Perché?
Don Camillo
: È una questione di regole grammaticali.
Peppone
: Ah... è una fortuna per il vostro campanile che voi abbiate studiato il latino.
Gesù
: Di dove hai tirato fuori quel sigaro, Camillo?
Don Camillo
: Ah, Peppone ne aveva due in tasca, credo di avergliene preso uno senza domandar
glielo
, e poi voi sapete che lui è per la ripartizione della ricchezza.
Dal film:
Don Camillo
Scheda film e trama
Frasi del film
Chi è questo re che paga degli assassini con monete d'oro perché uccidano mio padre il vostro re chi è questo re che schipadre il vostro re . Chi è questo re che schiavizza degli uomini per combattere..quegli uomini non combattono per loro ma perché il loro re
glielo
impone ma noi oggi siamo qui come uomini macedoni liberi per l'onore e la gloria della Grecia!
Alessandro Magno
Dal film:
Alexander
Scheda film e trama
Frasi del film
Quando tu chiederai i baci e un'altra vita agli uomini usurai, di
glielo
che tra noi non è finita, che ti ho fregato tutto, che sei in lutto, che sei roba mia.
Claudio Baglioni
Cit. da
Fammi andar via
Frasi di Claudio Baglioni
Giura amico mio, che
glielo
metteremo ancora lì a questa vita che va via così senza aspettarci.
Claudio Baglioni
Cit. da
Tamburi lontani
Frasi di Claudio Baglioni
Giacomo
:
[Spazientito da Aldo che non riesce a prelevare dal bancomat.]
Scusi, scusi, ha dei problemi alle mani? Tipo gravi impedimenti motori agli arti superiori? No, perché sono venticinque minuti che digita inutilmente su quella tastiera, suppongo nel vano tentativo di prelevare denaro senza riuscirci. Ce la farà entro Natale?
Glielo
auguro io e tutta la fila, grazie e buon lavoro!
Silvana
: Va be', scusi eh! Stia tranquillo, ci sono prima io davanti, quindi...
Giacomo
: Quindi se lei non ha un cazzo da fare è un'altra questione, ha capito? Non è che possiamo star qua tutta la mattina ad aspettare uno che deve fare un prelevamento!
Aldo
: Per favore cortesemente,
glielo
dico cortesemente, eh? Può... andare un passo dietro la linea gialla? Eh? E non starci sopra? E non schiacciare la schiena alla linea gialla, eh? Perché la linea gialla soffre! Perché la linea gialla è un punto di, di, di fermo, non un punto di sovraccarico, ha capito? Non le sto chiedendo chissà che cosa! Voglio dire, è inutile che mi guarda con questi occhi da cernia! Forse perché mi vuole cernire il codice segreto? È per questo che va un passo avanti, eh? Questo... allunga questo collo a brontosauro perché mi vuole cernire il codice segreto? Eh? Eh? Cosa vive lei ancora nel giurassico signora? Guardi stiamo facendo una una cosa di di proprietà privata questa è una stanza non è un cantieeereeee! E non è quest e non mi guardi questa oassessa uuu OOOOAAAAAAAAAAAHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!
Giacomo
: Signora non faccia gli occhi da cernia e il collo da brontosauro con uno che ha dei problemi motori alle mani e soprattutto ormai è acclarato, siamo di fronte a un individuo che non sa ne intendere e ne volere capisce? se no siamo qua fino alla prossima olimpiade.
Silvana
: Ma guardi che è diventato tutto rosso eh, prende le malattie, sa... Lei deve assorbire tutte le energie benefiche della luna, eh! Apra tutti i suoi chakra!
Giacomo
: Glieli aprò io i chakra, adesso!
Aldo
: No! ho sbagliato! ho sbagliato è la seconda volta che sbaglio ora se sbaglio anche la terza volta mi mangia la tessera del bancomat io sono un uomo finito.
Giacomo
: magari così si leva dalle palle e preleviamo noi.
Aldo
: Telefono a casa.
Giacomo
: Telefono a casa?
Aldo
: Ma tanto è inutile non ci sarà nessuno.
Giacomo
: Ma porca...
Aldo
: Graziella sei a casa? mamma mia mi stai salvando la vita non sai quanto ti sono grato che tu sei a casa in questo momento, graziella ascolta eee è graziella mia suocera è a casa.
Giacomo
: Ce la saluti molto calorosamente.
Aldo
: Ti salutaaa... lei è?
Giacomo
: Giorgio Stramaroni.
Aldo
: Giorgio Stramaroni una persona molto in. ascolta graziella dovresti andare in camera di gaetano, hai presente capitan orsetto quello che lui ci gioca sempre che parla sempre con lui che per parlare con me parla attraverso di lui, capitan orsetto quello che ci dorme tutte le notti... ce l'hai in mano? squartalo!
Dal film:
Anplagghed al cinema
Scheda film e trama
Frasi del film
[Su Amedeo Minghi]
Può venirti proprio voglia di smontarlo un po', di dirgli che la sua aria da fenomeno musicale e il suo modo di tirarsela ti fanno pena, che sono solo un triste squallore, il risultato di una presunzione eccessiva che ha perso ogni contatto con la realtà, quella vera. E sì... E alla fine
glielo
dici pure! E lui non fa una piega, resta sordo ed isolato nel suo mondo fatto di favole e di preghiere.
Vasco Rossi
Cit. da
La Repubblica, 14 aprile 2012]
Frasi di Vasco Rossi
Cosa fai, allora, quando incontri un cantante che consideri un perfetto imbecille per le cose che canta? Quando ti trovi di fianco ad uno che, secondo te, dovrebbe andare a zappare la terra, piuttosto che continuare a frignare stupide canzoni che sono tutte la stessa lagna? Canzoni lagnose che non sopporti, ma non
glielo
puoi dire certo in faccia. Allora lo guardi solo negli occhi, ma in un certo modo provocatorio ed inequivocabile, aspettando (e sperando!) che abbia almeno una qualsiasi reazione visibile, che dica anche soltanto una parola, per poter scatenare una battaglia dialettica, per fargli qualche battuta cattiva ma sincera, qualche critica impietosa ma oggettiva. Quando incontri un Baglioni, insomma, che per te impersona... che per te è l'emblema... delle musichette da sala d'attesa... Con testi che non raggiungono neanche il livello dei peggiori discorsi sul più e sul meno, infarciti dei soliti luoghi comuni, come quelli che si fanno per ammazzare il tempo quando si sta in fila alle Poste o che fanno tra loro le signore dal parrucchiere durante una messa in piega.
Vasco Rossi
Cit. da
La Repubblica, 14 aprile 2012]
Frasi di Vasco Rossi
Se vedi il mondo di
glielo
che siamo qui per un motivo, noi.
Luciano Ligabue
Cit. da
Miss Mondo '99
Frasi di Luciano Ligabue
[Don Camillo e Brusco cercando la tomba del fratello di quest'ultimo, scoprono che al suo posto vi è un campo di grano]
Brusco
: Ma perché hanno fatto questo?!? Hanno diciotto milioni di kilometri quadrati di terra, e proprio di questo pezzettino qui avevano bisogno per seminarci il grano?!?!
Don Camillo
: Compagno, chi ha avuto venti milioni di caduti in guerra non può preoccuparsi dei cinquanta o centomila morti che il nemico gli ha lasciato in casa.
Brusco
: Ma questo non posso mica andar
glielo
a raccontare a mia madre!
Don Camillo
: E non dir
glielo
... lascia che pensi alla croce di legno della fotografia. Dille che hai acceso il lumino sulla tomba di tuo fratello. E seminando il grano di questa spiga, sarà un po' come tenessi in vita lui.
Dal film:
Il compagno don Camillo
Scheda film e trama
Frasi del film
Mario
: Eh scusate, ma un'occhio sul posto de lavoro non
glielo
vogliamo dare, no?
Virgilio
: Serve mica!
Dal film:
Audace colpo dei soliti ignoti
Scheda film e trama
Frasi del film
[Alla radio]
Salud
: Ricezione pessima ricezione pessima! Il punto stimato è...
glielo
do esatto?
Plata
: Sì, sì, tanto noi proseguiamo.
Dal film:
Più forte, ragazzi!
Scheda film e trama
Frasi del film
«Dovremo sterilizzare un coltello»
«E come si fa?»
«Sul fornello. Sopra la fiamma. Imbavagliamo il ragazzo e
glielo
tagliamo via. ZAC! In un attimo è fatta.»
«Non morirà dissanguato?»
«Non ha abbastanza culo.»
[da Riscatto]
Charles Bukowski
Cit. da
Confessioni di un codardo
Frasi di Charles Bukowski
D.ssa Gastani Frinzi
: Lo spermiogramma non ci dà delle belle notizie. La maggior parte degli spermatozoi è morta; i rimanenti possiedono una motilità scarsissima, direi. Desidera un caffè?
Giacomo
: Sì grazie, se ci fosse un cafferino, magari...
Moglie di Giacomo
: Amore, dai lascia perdere, sei già abbastanza nervoso.
Giacomo
: Ma non sono nervoso...
Moglie di Giacomo
: E quindi, la situazione quale sarebbe?
Dottoressa
:
Glielo
spiego in altre parole: questi spermatozoi sono stanchi, sono deboli, non hanno proprio il vigore, non possono raggiungere l'obiettivo, non so come dire; sono impigriti, svogliati, sa, proprio senza nerbo; sono poco motivati.
Dal film:
Il cosmo sul comò
Scheda film e trama
Frasi del film
Beckett
: Dunque mi ascolti molto attentamente, la prego. Vede: quando si hanno dei capitali dai quali si può trarre...
[Henry gli porge un assegno]
...no, no, di quell'assegno ce ne occuperemo dopo, signor Graham, mi rendo conto del problema. Io sto cercando di spiegarle delle cose che sono terribilmente importanti. Quando in un mese o in un anno spendiamo di più della nostra rendita siamo costretti ad intaccare il capitale, e al limite esaurire il capitale e naturalmente di conseguenza la rendita. Lei capisce vero?
Henry
: Signor Beckett, quest'assegno dev'essere pagato.
Beckett
: Signor Graham, sto cercando...
Henry
: Immediatamente.
Beckett
: ...sto cercando di spiegarle che non è possibile pagare quell'assegno, perché le sue spese sono andate al di là del suo reddito al punto che lei ha esaurito il suo capitale. Ora lei non ha capitale e niente rendita, e quindi niente fondi per l'assegno. Capisce?
Henry
: Non mi tratti come se fossi un bambino, signor Beckett.
Beckett
: No guardi che...
Henry
: Io so benissimo che cosa significa non avere capitali quanto lei.
Beckett
: Bene, bene.
Henry
: Allora? Come la mettiamo con questo assegno?
Beckett
:
[disorientato]
Ma lei è sicuro di rendersi davvero conto di cosa significa la parola "capitale", signor Graham? Vede: lei ha esaurito il capitale. Non posso coprire l'assegno perché l'assegno è di 6.000 dollari, e lei non ha 6.000 dollari, anzi in realtà lei non ha neanche 60 dollari.
Henry
: Venga al punto, Beckett!
Beckett
:
[allibito]
...il punto signor Graham è che lei non ha più un soldo. Il capitale e la rendita sono esauriti, e quindi lei non ha più un soldo. Vorrei dir
glielo
con un termine adatto, vediamo un po': la liquidità, i fondi, il contante... non ha capitale, non ha reddito... no, non ci sono altri termini, insomma non ha più un soldo. Non c'è altro modo di dir
glielo
.
Henry
: Vuol dire che non ho più un soldo?
Beckett
: ...sì, esattamente, lei non ha più un soldo.
Henry
: E le mie azioni? Le mie A, T&T, le mie General Motors?
Beckett
: Sì, lo so...
Henry
: Ho anche un mucchio di Pits!
Beckett
: Sì sì, so anche delle Cameral & Pits, ma lasci che le mostri una cosa. Signor Graham, vede, io sono stato costretto ad un certo punto a vendere diverse azioni ogni anno, allo scopo di coprire gli assegni che lei mi mandava.
Henry
: E chi le ha dato il diritto di farlo?!
Beckett
: È stato lei.
Henry
: Niente affatto!
Beckett
: Sì invece! Vede: quindici anni fa quando lei mi ha detto che voleva vivere spendendo 200.000 dollari l'anno, nonostante il fatto che la rendita del suo capitale fosse solo di 90.000, io ho dovuto...
Henry
: Non cambiamo argomento. Questo assegno deve essere pagato. Si rende conto che questo assegno è stato respinto, signor Beckett, dico respinto, come se io fossi nullatenente!
Beckett
: Sì, mi rendo conto che l'assegno è stato respinto. Non è il primo assegno che lei fa respingere, signor Graham. Io personalmente ho fatto fronte a tre suoi scoperti recentemente per l'ammontare... ecco vorrei farle vedere questo assegno di 550 dollari. Questi sono soldi miei, non fondi dello studio, ma è una linea di condotta che non intendo affatto seguire nel futuro.
Henry
: E chi le ha dato il diritto di farlo?
Beckett
: Be' ma è stato lei, signor Graham. Lei...
Henry
: Intende dire che mi ha ridotto a dover dare io a lei 550 dollari?
Beckett
: Oh no no no no no, la prego non lo ritenga un prestito, signor Graham, le assicuro che non ho più speranze di riprenderli di quante ne abbia lei di procurarseli.
Henry
: Be' la ringrazio molto, signor Beckett, però mi permetta di dirle che, se lei si aspettava da me un minimo di gratitudine, ha sciupato 550 dollari dell'onerosa parcella che le pago per i magri servigi che lei mi rende!
Beckett
: ...signor Graham, vorrei tanto riuscire a farle capire una cosa. Io le ho dato 550 dollari dai miei fondi personali per una sola ragione: essendomi lei cordialmente antipatico volevo essere assolutamente sicuro di poter assistere al suo crollo finanziario assolvendo completamente me stesso da qualsiasi responsabilità in proposito, e 550 dollari li trovo una somma molto ben spesa per avere la coscienza di non avere avuto assolutamente nulla a che fare con il suo crollo finanziario. Lei si è completamente rovinato con le sue mani, ha fatto tutto da solo.
Henry
: Allora adesso non le converrebbe darmi altri 6.000 dollari e assicurarsi a vita contro questo complesso di colpa?
Beckett
: ...lei è impagabile.
Henry
: La ringrazio molto signor Beckett. Lei crede che mio zio mi presterebbe un po' di denaro?
Beckett
: Signor Graham... durante i dieci anni che suo zio le ha fatto da tutore mi ripeteva quasi quotidianamente che secondo lui il fratello l'aveva messo in quella posizione per fargli un dispetto. Io non credo che le darà un soldo, signor Graham, e tenendo conto delle sue scarse attitudini per i rapporti umani non credo che glieli darà nessun altro.
Henry
: La ringrazio molto, signor Beckett.
[estrae un portasigarette]
Ecco qua: questo coprirà lo scoperto di 550 dollari di cui le sono debitore.
Beckett
: Signor Graham...
Henry
: Si prenda anche le sigarette sono senza filtro. Se le fumi alla mia memoria!
Dal film:
È ricca, la sposo e l'ammazzo
Scheda film e trama
Frasi del film
Achille
: Comunque guarda che io le ho detto diecimila volte "fermate, fermate, fermate".
Gigliola
:
[Afferra una delle foto con suo marito e Ramona]
Ed è qui che
glielo
dicevi?!?
Achille
: Ecco, se questa foto potesse parlare io qual le stavo dicendo "fermate, fermate, fermate", purtroppo la foto non può parlà!
[Gigiola gli dà uno schiaffo]
Dal film:
Il mio miglior nemico
Scheda film e trama
Frasi del film
C'era una volta un contadino che aveva un campicello tutto sassi, e largo quanto la palma della mano. Vi era rizzato un pagliaio e viveva lì, da un anno all'altro, zappando, seminando, sarchiando, insomma facendo tutti i lavori campestri.
Nelle ore di riposo cavava di tasca un zufolo e, tì, tìriti, tì, si divertiva a fare una sonatina, sempre la stessa; poi riprendeva il lavoro.
Intanto quel campicello sassoso gli fruttava più di un podere. Se i vicini raccoglievano venti, e lui raccoglieva cento, per lo meno. I vicini si rodevano. Una volta quel campicello non lo avrebbero accettato neanche in regalo: da che lo aveva lui, non sapevan che cosa fare per strappar
glielo
di mano.
Luigi Capuana
Cit. da
Tì, tìriti, tì ‐ Incipit
Frasi di Luigi Capuana
Quel che dice la scienza, è la natura o l'universo che
glielo
detta; non può essere un'altra voce, no, non può essere altro; e la cosa non è rassicurante. Noi siamo oggi fin troppo portati a non ascoltar che la scienza, in questioni che escono dal suo dominio.
Maurice Maeterlinck
Cit. da
La vita delle tèrmiti
Frasi di Maurice Maeterlinck
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