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Aforismi Mina - parte 17
Frasi trovate
:
5.075
Bimba
: Corri! Corri! Corri!
Matthew
: Non mi prendi! Non mi prendi!
Madre
: Bravissima! Corri così, che lo prendi! Corri così, che lo prendi!
Matthew
: Sono molto più veloce di te!
Madre
: Brava!
Bimba
: E adesso ti prendo io!
Madre
: Va bene, adesso basta. Basta, tutti in casa, forza, che è ora di fare merenda!
Bimbi
: Sì!
Madre
: Bambini, ubbidite!
Domestico
: Il signore è desiderato al telefono.
Bimbi
: Non vogliamo rientrare a casa! Dai, corri, corri!
Uomo Dalle Mani Curate
: Sì?
Smoking Man
: Siamo in allerta. Il gruppo si riunisce.
Uomo Dalle Mani Curate
: È in atto un'emergenza?
Smoking Man
: Sì. L'appuntamento è per stasera, a Londra. Si studierà una strategia.
Uomo Dalle Mani Curate
: Chi ha convocato la riunione?
Smoking Man
: Strughold. Era a Tunisi, è partito poco fa.
Matthew
: Ahi! Mamma!
Madre
: Matthew! Matthew! Cos'è successo, amore mio? James! James, venga ad aiutarmi!
Matthew
: Mamma, mi fa male la gamba!
Madre
: Forza, tesoro, adesso chiamiamo sùbito il dottore.
Matthew
: Mi fa male, mamma!
Uomo Dalle Mani Curate
: È arrivato Strughold?
Uomo
: Sì, signore. L'attendono in biblioteca.
Conrad Strughold
: Eravamo in apprensione. Alcuni di noi hanno fatto un lungo viaggio, eppure lei arriva per ultimo.
Uomo Dalle Mani Curate
: Domando scusa. Mio nipote è caduto e si è rotto una gamba.
Strughold
: Per ingannare la noia dell'attesa, abbiamo guardato dei video che ci preoccupano ulteriormente.
Uomo Dalle Mani Curate
: Ulteriormente rispetto a cosa?
Strughold
: Siamo costretti a rivedere la nostra posizione, il nostro piano, per alcuni eventi biologici che si impongono all'attenzione.
I Anziano
: Il virus ha subìto una mutazione.
Uomo Dalle Mani Curate
: Dando luogo a cosa?
Strughold
: A una nuova entità biologica extraterrestre.
Uomo Dalle Mani Curate
: Misericordia... divina.
Strughold
: La configurazione dell'infezione di massa deve indurci a riconsiderare la filosofia stessa del nostro apporto alla loro operazione.
Uomo Dalle Mani Curate
: Qui non si tratta più di colonizzazione! Stiamo parlando di ripopolamento incontrollato! Tutto il lavoro di questi decenni... Se fosse vero, vorrebbe dire che ci hanno strumentalizzati, che siamo vittime di un inganno!
I Anziano
: Potrebbe sempre essere un caso isolato.
Smoking Man
: E chi ce lo assicura?
Strughold
: Comunicheremo loro cosa abbiamo scoperto, e le nostre conclusioni, mettendo a disposizione uno dei corpi infettati dall'organismo in incubazione.
Uomo Dalle Mani Curate
: E con quali speranze? Per sentirci dire che è vero? Che non siamo altro che materia digeribile finalizzata alla nascita di nuovi stirpi aliene? Collaborando non faremo che elemosinare il nostro annientamento.
Strughold
: Collaborare è la nostra ultima e unica possibilità di salvezza.
Smoking Man
: Hanno bisogno di noi per ultimare i preparativi.
Strughold
: Continueremo ad usarli come loro stanno usando noi. Guadagneremo il tempo necessario per mettere a punto... il nostro vaccino.
Uomo Dalle Mani Curate
: A quanto vedo il mio ritardo ha sortito gli effetti di un'assenza: è già stata elaborata una strategia.
Smoking Man
: C'è un'altra complicazione. Mulder ha visto il cadavere di una delle presunte vittime dell'attentato, e ora è tornato a Dallas. Qualcuno gli ha dato un'imbeccata.
Uomo Dalle Mani Curate
: Di chi si tratta?
Smoking Man
: Di Kurtzweil, pensiamo.
Uomo Dalle Mani Curate
: Nessuno è disposto a credere a Kurztweil, o ai suoi libercoli. È un eccentrico farneticante.
I Anziano
: Mulder però gli crede.
Smoking Man
: Allora Kurtzweil va eli
mina
to.
Strughold
: La stessa cosa vale per Mulder.
Uomo Dalle Mani Curate
: Uccidete Mulder, e le ossessioni di un singolo si trasformeranno come per incanto in una crociata.
Strughold
: E allora non ci rimane che privarlo di quanto ha di più caro, qualcosa che ami più della sua stessa vita.
Dal film:
X-Files
Scheda film e trama
Frasi del film
Agente
: Temo che lei stia cercando il classico ago nel pagliaio. L'esplosione è stata talmente violenta che finora non siamo riusciti a mettere insieme granché.
Mulder
: Mi interessa qualsiasi cosa esuli dalla normalità. Magari proveniente dai locali del NFGE dove c'erano i corpi.
Agente
: Beh, non ci aspettavamo di trovare cadaveri, tra le macerie. Ora sono a Washington.
Mulder
: C'è altro rinvenuto in quei locali che Washington sta ancora aspettando?
Agente
: Dei frammenti ossei, sono usciti dal setaccio stamattina. Abbiamo pensato a un'altra vittima, ma poi si è saputo che provenivano da un sito archeologico nei dintorni.
Mulder
: Li avete esa
mina
ti?
Agente
: No, sono solo fossili, a quanto ci risulta.
Mulder
: Vorrei che li vedesse quella collega, se non le dispiace.
Agente
: Se sono a portata di mano, l'accontento volentieri.
Mulder
: Hai detto che non saresti venuta.
Scully
: Non era previsto. Oltretutto stanotte ho passato più di mezz'ora in una cella frigorifera. Ma ho studiato i campioni di sangue e di tessuto prelevati dal corpo del pompiere.
Mulder
: Cos'hai scoperto?
Scully
: Qualcosa che non potrei mostrare a nessuno. Non senza suscitare quel genere di attenzione che al momento tendo a evitare. Comunque, ciò che ha infettato le vittime è rivestito di uno strato proteinico che finora non avevo mai visto. La sua azione su di loro è stata estremamente rapida.
Mulder
: Com'è avvenuta l'infezione?
Scully
: Questo non lo so, ma a meno che non risponda ai trattamenti convenzionali potrebbe costituire una seria
mina
ccia
Agente
: Sono solo fossili, come le ho detto. Erano lontani dall'epicentro dell'esplosione, non ne ricaverete granché.
Mulder
: La ringrazio. Ti spiacerebbe dare un'occhiata a questo reperto? Da quale località ha detto che provengono?
Agente
: Glielo faccio vedere sulla carta.
Bronschweig
: Voglio che tutte le regolazioni siano verificate e ricalibrate. Voglio una temperatura costante di due gradi sotto zero, quando trasferiremo il soggetto dopo la somministrazione del vaccino. È uscito!
Tecnico
: Come?
Bronschweig
: Ha abbandonato l'ospite. L'incubazione è ter
mina
ta.
Tecnico
: Cosa c'è?
Bronschweig
: Aspetta. Lo vedo. Oh! Bontà divina.
Tecnico
: Lo vede ancora?
Bronschweig
: Sì. Altro che piccoli omini verdi. Ho bisogno di voi, quaggiù! Presto! Ho bisogno di aiuto! Ma cosa fate? Cosa fate? Oh, mio dio! Oh...
Dal film:
X-Files
Scheda film e trama
Frasi del film
Smoking Man
: Ha qualcosa da mostrarmi?
Bronschweig
: Abbiamo riportato l'atmosfera sotto zero allo scopo di controllarne lo sviluppo. Mai visto niente di simile, finora.
Smoking Man
: Cosa l'ha attivato?
Bronschweig
: Il calore, presumo. L'immissione nell'organismo ospite, cioè il pompiere, in concomitanza con un ambiente che ne ha innalzato la temperatura oltre i trentasei gradi.
Smoking Man
: Ma quest'uomo è ancora vivo.
Bronschweig
: Tecnicamente. E biologicamente. Comunque, ormai è condannato.
Smoking Man
: Com'è possibile?
Bronschweig
: L'organismo in via di sviluppo si serve dell'energia vitale dell'ospite digerendone ossa e tessuti. Noi non abbiamo fatto che rallentare il processo. Avete intenzione di eli
mina
re anche questo, prima che termini l'incubazione?
Smoking Man
: Eh, no, no. Sperimenteremo il vaccino.
Bronschweig
: Se l'esperimento fallisse...
Smoking Man
: Bruciatelo. Come gli altri.
Dal film:
X-Files
Scheda film e trama
Frasi del film
Agente
: Sì, d'accordo, restate lì. L'edificio è stato evacuato e ispezionato da cima a fondo, signore. Non c'è traccia di ordigni esplosivi, né di altri oggetti sospetti.
Darius Michaud
: Nell'ispezione avete impiegato i cani?
Agente
: Sì, signore.
Michaud
: Mandateceli di nuovo.
Agente
: Forza e coraggio! Si ricomincia!
Dana Katherine Scully
: Pronto, Mulder, sono io.
Fox William Mulder
: Dove sei?
Scully
: Sul tetto del palazzo.
Mulder
: Trovato qualcosa?
Scully
: No, macché, niente.
Mulder
: Che cos'hai?
Scully
: Non lo so, mi sono fatta dodici piani a piedi, sono accaldata, sto crepando di sete, e in tutta sincerità mi domando cosa ci faccio quassù.
Mulder
: Stai cercando una bomba.
Scully
: Ah, grazie, questo lo so, ma la telefonata parlava degli uffici federali all'altro lato della strada.
Mulder
: Sono già coperti.
Scully
: Mulder, quando viene annunciata per telefono una bomba terrorista, lo scopo razionale che si prefigge l'anonimo informatore è metterci in condizione di trovare la bomba. La ragion d'essere del terrorismo è appunto quella di propagare il terrore. Se studiassi le statistiche, individueresti un modello comportamentale standard applicabile a tutti i casi in cui alla
mina
ccia è seguito l'attentato. E se non si opera tenendo conto di questa costante, se ci si ostina a ignorarla, come facciamo noi, abbiamo buone probabilità, nel caso la bomba ci sia, di non trovarla, col rischio che muoia della gente. Mulder? Pronto?
Mulder
: Boom.
Scully
: Accidenti, Mulder!
Mulder
: Non è più di moda rompere gli schemi? Il fattore sorpresa... l'agire a casaccio dell'inopinabilità... Se non impariamo ad anticipare l'imprevedibile, o ad aspettarci l'inaspettato in un universo di infinite possibilità, ci ritroveremo alla mercé di qualsiasi persona o cosa che non possa essere programmata, catalogata, o facilmente codificata. Che cosa ci facciamo quassù, Scully? Fa un caldo infernale.
Scully
: So benissimo che questo incarico ti annoia, ma in un momento simile pensare a ruota libera può solo costarti caro.
Mulder
: Perché mi annoierei?
Scully
: Devi smettere di cercare quello che non c'è. Hanno chiuso gli X-Files. D'ora in poi si seguono le procedure, il protocollo.
Mulder
: Forse dovremmo annunciare una bomba a Houston. Stasera c'è una finalissima allo stadio.
Scully
: E adesso?
Mulder
: È chiusa?
Scully
: Altro che anticipare l'imprevedibile. C'eri cascato.
Mulder
: Ma figurati!
Scully
: Altroché. C'eri cascato eccome!
Mulder
: Ma fammi il favore! Ho visto che fingevi di tirarla.
Agente
: E mi raccomando, senza spingere.
Insegnante
: Forza, nell'ascensore. Entrate due alla volta.
Scully
: Te lo si leggeva in faccia. Hai avuto un momento di panico totale.
Mulder
: Tu non mi hai mai visto nel panico. Quando sono nel panico la mia faccia è questa.
Scully
: Infatti era questa.
Mulder
: Non era questa.
Scully
: Era la faccia che hai fatto, invece. Da bere offri tu.
Mulder
: Cosa vuoi? Coca, Pepsi, una flebo di salina?
Scully
: Qualcosa di dolce. Pronto?
Mulder
: Scully, ho trovato la bomba.
Impiegato
: Per l'economato.
Scully
: Molto spiritoso. Dove sei, Mulder?
Mulder
: Nel locale ristoro.
Scully
: Sei tu che batti?
Mulder
: Sì, trova qualcuno che venga ad aprirmi.
Scully
: Dovrei cascarci?
Mulder
: Hai meno di quattordici minuti per evacuare l'edificio.
Scully
: E piantala, Mulder ...
Mulder
: Tredici e cinquantasei. Tredici e cinquantaquattro. Tredici e cinquantadue. Tredici e cinquanta. Statisticamente, che ti suggerisce?
Scully
: Sta' tranquillo, Mulder, ti faccio uscire di lì. Fate evacuare sùbito il palazzo! Lo voglio sgombro entro dieci minuti! Chiami i vigili del fuoco e faccia bloccare il centro città per un raggio di almeno un chilometro intorno a questa strada!
I Vigilante
: In dieci minuti?
Scully
: Non deve pensare! Deve alzare il telefono e fare in modo che succeda!
I Vigilante
: È la vigilanza.
II Vigilante
: Attuare procedura di allarme incendio.
Scully
: Qui agente speciale Scully, è urgente. Voglio l'agente speciale in capo Michaud. È andato nel palazzo sbagliato!
Michaud
: Dov'è?
Scully
: L'ha trovato in un distributore automatico, e lui è bloccato nel locale.
Mulder
: Scully, hai presente la faccia che ti ho fatto vedere? Beh, adesso ce l'ho.
Scully
: Allontànati dalla porta, veniamo a prenderti.
Agente
: Attenzione!
Mulder
: Ditemi che c'è dell'innocua gazzosa in quelle taniche.
Michaud
: È di costruzione artigianale, ma devastante. Trenta litri di astrolite. Okay, tutti fuori. Sgombrare la zona.
Agente
: Forza! Muoversi!
Mulder
: Sarà il caso che qualcuno resti con lei.
Michaud
: Vi ho dato un ordine, levatevi di torno, evacuate l'edificio.
Scully
: È in grado di disinnescarlo?
Michaud
: Dovrei riuscirci.
Mulder
: Restano meno di quattro minuti per scoprire se è vero.
Michaud
: Ha sentito cosa ho detto? Fuori.
Scully
: Andiamo, Mulder.
Pompiere
: Tenetevi pronti, e aspettate istruzioni per radio.
I Agente
: Forza! Mandali tutti di qua!
II Agente
: Presto! Salite in macchina!
Scully
: Mulder! Cosa fai?
Mulder
: C'è qualcosa che non quadra!
Scully
: Mulder!
Mulder
: Non mi tornano i conti.
Scully
: Sali in macchina! Non c'è più tempo!
II Agente
: Avanti, sbrigatevi! Forza, forza!
Mulder
: Un'altra volta offri tu.
Dal film:
X-Files
Scheda film e trama
Frasi del film
Vedete fino a qual punto, nella Santa Russia, tutti sono conta
mina
ti dall'imitazione: ciascuno mette in ridicolo il proprio superiore - e poi lo scimmiotta.
Nikolaj Gogol
Cit. da
Il cappotto
Frasi di Nikolaj Gogol
Allora il senato, composto di teologi e filosofi, spediva grammatici e retori, armati di sacchi, al comando di un qualche filosofo - a volte anche questi prendeva parte diretta all'azione - a far man bassa negli orti altrui: ed ecco che al Se
mina
rio compariva la minestra di zucche. I senatori si impinguavano talmente di meloni e cocomeri che, il giorno dopo, i capiclasse risentivano loro due lezioni anzi che una: ché l'una usciva fuor dalla bocca, l'altra gorgogliava nel ventre senatoriale. Ginnasiali e se
mina
risti portavano certe parvenze di gabbane che giungevano loro insino all'era presente: termine tecnico che stava a dire, al di là dei calcagni.
Nikolaj Gogol
Cit. da
Mirgorod
Frasi di Nikolaj Gogol
Un giorno, mentre egli andava distratto, per poco non gli ando' addosso il calesse di un certo signore polacco, e il cocchiere che sedeva a cassetta coi suoi formidabili baffi, gli diede un ben aggiustato colpo di frusta. Il giovine collegiale montò in collera: con un ardimento insensato egli afferrò con la sua mano una delle ruote di dietro, e fece fermare il calesse. Ma il cocchiere, per paura di una rappresaglia, frustò i cavalli; questi tirarono... e Andrea che per sua fortuna s'era affrettato a staccare la mano, stramazzò a terra, addirittura con la faccia nel fango. La più sonora e armoniosa risata risuonò sopra di lui. Levando lo sguardo, egli vide affacciata a una finestra una ragazza, bella come finora da quando era al mondo non ne aveva ancora veduta nessuna: dagli occhi neri, dalle carni bianche come la neve illu
mina
ta dal sole rosseggiante del mattino. Ella rideva proprio di gusto, e il riso dava più vivo risalto alla sua bellezza abbagliante. Egli rimase sconcertato. La guardava come fuori di sé, mentre distrattamente cercava di pulirsi il viso dal fango e se ne imbrattava sempre peggio. Chi poteva essere quella bellezza?
Nikolaj Gogol
Cit. da
Taras Bul'ba
Frasi di Nikolaj Gogol
Si copriva la faccia colle mani, il povero giovane, e molte volte, in seguito, durante la sua vita, tremò vedendo quanta inumanità sia nelle creature umane, quanta feroce volgarità si nasconda nella mondanità raffinata e illu
mina
ta, e, Dio mio! persino negli uomini che il mondo tiene per nobili e onesti.
Nikolaj Gogol
Cit. da
Racconti di Pietroburgo
Frasi di Nikolaj Gogol
L'anima ha i suoi misteri: per quanto un uomo smarrito possa essersi allontanato dalla retta via, per quanto un cri
mina
le irriducibile possa aver indurito i propri sentimenti e perseverare con ostinazione a condurre una vita dissoluta, se tu gli opponi la sua stessa persona, le doti che ha disonorato, tutto il suo essere ne è, suo malgrado, commosso e turbato.
Nikolaj Gogol
Cit. da
Le anime morte
Frasi di Nikolaj Gogol
Ai lettori riesce facile giudicare: essi guardano le cose dal loro cantuccio tranquillo e dall'alto di una cima, donde l'orizzonte appare aperto su quanto accade in basso, di dove, invece, si possono vedere soltanto gli oggetti più vicini. E nella cronaca universale dell'umanità molti sono i secoli che l'uomo cancellerebbe o annullerebbe come inutili: sulla terra furono commessi molti errori che, ora, pare, neppure un bambino commetterebbe. Quante tortuose, remote, anguste, impervie strade, che l'ha sviata e portata lontano, ha scelto l'umanità, nello sforzo di raggiungere la verità eterna, mentre le era aperto dinnanzi il giusto cammino, come la via che conduce al palazzo meraviglioso, destinato ad essere la dimora di un sovrano! Essa è più larga e splendida di tutte le altre vie, illu
mina
ta dal sole e rischiarata da fuochi durante tutta la notte. Ma gli uomini, lasciandola in disparte, hanno cam
mina
to nella più profonda oscurità. E quante volte, benché guidati da un senso venuto dal cielo, seppero ugualmente vacillare e perdere la strada, seppero, nella piena luce del giorno, riprecipitare in impervie regioni remote, seppero gettarsi a vicenda negli occhi una torbida caligine e, seguendo, smarriti, dei fuochi fatui, seppero giungere fin sull'abisso, per poi chiedersi inorriditi: «Dov'è la via d'uscita? Dov'è il retto cammino?». La generazione attuale vede, ora, tutto in modo chiaro, si stupisce degli errori, ride dell'irragionevolezza dei propri antenati, senza pensare che le cronache della storia sono tutte segnate da un fuoco celeste, che ogni lettera grida che proprio contro di essa, contro la presente generazione, è puntato, da ogni parte, un indice
mina
ccioso; ma ride e, baldanzosa e fiera, inizia una serie di nuovi errori, di cui ugualmente i posteri rideranno.
[Storia del capitano Kopèikin]
Nikolaj Gogol
Cit. da
Le anime morte
Frasi di Nikolaj Gogol
Cosí diranno molti lettori, e rimprovereranno l'autore d'inverosimiglianza, o daranno dell'imbecille ai poveri funzionari, giacché l'uomo è generoso di questa parola imbecille, e pronto a somministrarla venti volte al giorno al suo prossimo. È sufficiente, di dieci lati, averne uno un po' sciocco, per esser spacciato imbecille a onta dei nove buoni. Ai lettori riesce facile trinciar giudizi guardando dal loro angolo tranquillo, da una sommità da cui è tutta aperta la visuale su tutto quanto avviene in basso, dove l'uomo scorge soltanto gli oggetti vicini. Anche negli annali universali dell'umanità vi sono addirittura molti secoli, che, si direbbe, andrebbero cancellati e annullati, come superflui. Molti errori si sono compiuti a questo mondo, tali che, si direbbe, ora non li farebbe neppure un bambino. Che strade tortuose, cieche, anguste, impraticabili, lontane dal giusto orientamento, ha scelto l'umanità nel suo conato di pervenire alla verità eterna, mentre pure aveva innanzi tutta aperta la retta via, simile a quella che conduce alle splendide stanze, destinate all'imperatore in una reggia! Piú larga di tutte l'altre vie, piú fastosa era questa, rischiarata dal sole e illu
mina
ta tutta notte dai fuochi: ma fuori di essa, nella fitta oscurità, ha proceduto il flusso degli uomini. E quante volte, già guidati da un pensiero che scendeva dai cieli, essi hanno ancora saputo deviare e smarrirsi, hanno saputo nel pieno fulgore del giorno cacciarsi un'altra volta nei fondi impraticabili, hanno saputo un'altra volta spandersi l'un l'altro negli occhi una cieca nebbia, e vagando dietro ai fuochi fatui, hanno pur saputo spingersi fin sull'orlo dell'abisso, per poi, inorridendo, domandarsi l'un l'altro: ‐ Dov'è l'uscita? dov'è la via? ‐ Ora tutto appare chiaro alla generazione che passa, e si meraviglia degli errori, ride della semplicità dei suoi antenati, e non vede che un fuoco celeste irradia tutti questi annali, che grida da essi ogni lettera, e che di là, penetrante, un dito s'appunta proprio su essa, su essa, la generazione che passa. Ma ride la generazione che passa, e sicura di sé, orgogliosa, dà inizio a una nuova serie di errori, sui quali a loro volta rideranno i posteri.
Nikolaj Gogol
Cit. da
Le anime morte
Frasi di Nikolaj Gogol
Felice lo scrittore, il quale, lasciando da parte i caratteri noiosi ed antipatici che lo hanno colpito per il loro banale, triste realismo, si dedica alla descrizione di quelli che rivelano l'alta dignità dell'uomo, e felice colui che dall'immenso turbine delle immagini ogni giorno ricorrenti, ne sceglie solo pochissime ed elette; felice lo scrittore che non ha mai tradito l'elevato tono della propria ispirazione, non si è abbassato dalla sua altezza al livello dei poveri confratelli mortali, si è tutto immerso nelle proprie immagini idealizzate, senza mai toccare la terra, da cui queste sono tanto lontane. Doppiamente invidiabile è la sua splendida sorte: sta in mezzo alle sue splendide creature come nella propria famiglia, e alte e lontane si diffondono le sue parole. Ha offuscato gli occhi degli uomini con fumi inebrianti, li ha meravigliosamente lusingati, celando le tristezze della vita e mostrando loro bellissimo l'uomo. Tutti, applaudendo, lo seguono e corrono dietro il suo carro trionfale. Lo dicono un grande universale poeta, che s'innanza sugli altri geni del mondo, come l'aquila al di sopra degli altri uccelli. Soltanto a sentirne il nome, palpitano i giovani ardenti cuori; lacrime gli rispondono, brillano negli occhi di tutti... Non v'è chi l'uguagli nella sua forza: egli è un dio! Ma non è questo il destino, ben diversa è la sorte dello scrittore, che osa far venire alla superficie quando sta sempre bene in vista, ma che gli occhi indifferenti non vedono, che osa smuovere la terribile melma delle piccinerie che sviano la nostra vita, che penetra nella profondità delle nature fredde, volgari e meschine, di cui brulica il nostro cammino sulla terra, a volte amaro e tedioso; guai allo scrittore che osa, con la potenza del suo scalpello implacabile, rappresentarle in preciso rilievo, agli occhi di tutti! Egli non raccoglie gli applausi del popolo, non scorge lacrime di riconoscenza, non conosce l'unanime plauso degli animi commossi; non gli vola incontro la fanciulla sedicenne, col cervello acceso, colma di eroico entusiasmo; a lui non è dato obliarsi nel dolce incantesimo dei suoni da lui stesso evocati; né può sfuggire al giudizio dei contemporanei, al giudizio ipocritamente insensibile dei contemporanei, un giudizio che dirà di nessun conto e degne di disprezzo le creature da lui vagheggiate, gli assegnerà un posto disprezzato tra gli scrittori che offendono l'umanità, attribuirà a lui le peculiarità dei personaggi che ha descritto, gli negherà il cuore, l'anima e la divina fiamma dell'ingegno, poiché il giudizio dei contemporanei non riconosce come siano egualmente belle le lenti che guardano il sole e quelle che ci mostrano i movimenti degli insetti invisibili; il giudizio dei contemporanei non riconosce che occore una eccezionale profondità dello spirito per illu
mina
re un quadro che ritrae il lato spregevole della vita e trasformarlo nella perla dell'opera d'arte: il giudizio dei contemporanei non riconosce che l'altisonante riso dell'entusiasmo è degno di stare a fianco agli elevati moti lirici e che un abisso si apre fra questo riso ed i contorcimenti di un pagliaccio da fiera! Non riconosce tutto questo, il giudizio dei contemporanei, e tutto volge a rimprovero e beffa dello scrittore misconosciuto: senza trovare partecipazione, rispondenza, simpatia, come un viandante che non abbia famiglia, egli resta solo sulla strada. Duro è il suo cammino e ben amara la sua solitudine.
Nikolaj Gogol
Cit. da
Le anime morte
Frasi di Nikolaj Gogol
Ma non questa è la sorte, e ben altro è il destino dello scrittore, che osa evocare alla luce tutto quello che abbiam sempre sott'occhi, e che gli occhi indifferenti non percepiscono: tutto il tremendo, irritante sedimento delle piccole cose che impastoiano la nostra vita, tutta la profondità dei gelidi, frammentari, banali caratteri di cui ribolle, amaro a tratti e tedioso, il nostro viaggio terreno; e colla salda forza dell'implacabile cesello osa prospettarli ben in rilievo e in limpida luce agli occhi del mondo!
[...]
giacché non riconosce, il giudizio contemporaneo, che sono allo stesso titolo mirabili le lenti che contemplano i soli, e quelli che rendono i movimenti degl'invisibili microrganismi; non riconosce, il giudizio contemporaneo, che grande profondità di spirito occorre a illu
mina
re una scena tolta dalla vita vile, ed elevarla a perla della creazione; non riconosce, il giudizio contemporaneo, che l'alto, ispirato riso è degno di stare a paro coll'alto impeto lirico, e che un abisso lo divide dalle smorfie del pagliaccio da fiera! Non riconosce questo, il giudizio contemporaneo, e tutto inscrive a carico e a rampogna del misconosciuto scrittore: senza consensi, senza echi, senza simpatie, egli, come il viaggiatore senza famiglia, si ritrova solo lungo la strada. Aspro è il corso della sua vita, e amaramente egli sente la sua solitudine.
Nikolaj Gogol
Cit. da
Le anime morte
Frasi di Nikolaj Gogol
Come un'innumerevole moltitudine di chiese e monasteri, colle loro cupole, le loro guglie, le loro croci, è disse
mina
ta per la santa e pia terra di Russia; cosí un'innumerevole moltitudine di stirpi, di generazioni, di popoli si affolla, svaria e si agita sulla faccia della terra. E ciascun popolo, che porta in sé il pegno delle sue forze, riboccante di spirituali forze creatrici, di spiccate caratteristiche proprie, e di tutto quello che ha avuto in dono da Dio, ciascuno in maniera originale si differenzia dagli altri con un suo proprio linguaggio, nel quale, qualunque cosa esprima, riflette nel modo di esprimerla un lato dell'indole che gli è propria. Comprensione del cuore e saggia esperienza della vita impregnano la parola del britanno; scintilla di lieve eleganza e vanisce l'effimera parola del francese; ingegnosamente escogita il tedesco, non a tutti accessibile, la sua parola profonda e scabra. Ma non c'è parola che scocchi.
Nikolaj Gogol
Cit. da
Le anime morte
Frasi di Nikolaj Gogol
Non questo è ciò che v'è di piú mirabile al mondo: il lieto in un baleno si converte in triste, se appena un po' a lungo ti ci fermi innanzi; e Allora Dio sa che cosa ti potrebbe frullar per la testa. Chissà, potresti addirittura finire a pensare: «Ma in fin dei conti, soltanto la Koròbocka sta cosí in basso sulla scala infinita della perfettibilità umana? È proprio tanto grande l'abisso che la divide dalla sorella inaccessibile fra le pareti d'una casa aristocratica, con infiorate scale di ghisa, bronzi splendenti, legni preziosi e tappeti, mentre sbadiglia su un libro che si forza a finire, in attesa d'una visita mondano-intellettuale, durante la quale avrà campo di far scintillare il suo spirito e di metter fuori pensieri imparati a memoria, pensieri che secondo le leggi della moda interessano la città per la durata d'una settimana: pensieri che non riguardano già quel che avviene in casa sua e nei suoi possedimenti, trascurati e in isfacelo per l'insipienza dei padroni, bensí quale rivolgimento politico stia preparandosi in Francia, o quale indirizzo abbia preso il cattolicesimo di moda?» Ma avanti, avanti! Perché parlare di questo? Ma perché, dunque, proprio nei momenti che non si pensa a nulla, e si è allegri, senza inquietudini, d'improvviso, per conto suo, ci traversa un'altra bizzarra corrente? Ancora il riso non ha fatto in tempo a sparire del tutto dal volto, e già sei diventato un altro fra le stesse persone di poc'anzi, già un'altra luce t'illu
mina
il volto.
Nikolaj Gogol
Cit. da
Le anime morte
Frasi di Nikolaj Gogol
Mina
cciosa, orrenda è la vecchiaia che vi sta innanzi, e nulla ridà indietro! La tomba è più misericordiosa di lei, sulla tomba sta scritto: qui è sepolto un uomo; ma nulla si legge sui freddi, insensibili tratti dell'umana vecchiaia.
Nikolaj Gogol
Cit. da
Le anime morte
Frasi di Nikolaj Gogol
Era difficile descrivere il sentimento che lo colse alla vista della prima città italiana, la magnifica Genova. Si innalzarono su di lui i suoi campanili policromi, le chiese rigate di marmo bianco e nero e tutto il suo anfiteatro turrito che all'improvviso lo circondò da ogni parte, nella sua raddoppiata bellezza, quando il piroscafo giunse al molo. Non aveva mai visto Genova prima di allora. Quel gioco di case, chiese e palazzi dai mille colori nell'aria tersa di un cielo che brillava di un incredibile azzurro, era unico. Sceso sulla riva, si ritrovò all'improvviso nelle buie viuzze lastricate, strette e meravigliose, con in alto un'esile striscia di cielo azzurro. Lo colpì questa vicinanza tra le case, alte, enormi, l'assenza del rumore delle carrozze, le piccole piazzette triangolari e tra di loro, simili a stretti corridoi, le linee sinuose delle vie, riempite dalle botteghe degli argentieri e orafi genovesi. I pittoreschi veli di pizzo delle donne, appena mossi dal tiepido scirocco; le loro cam
mina
te decise, il fragoroso vocio nelle vie; le porte aperte delle chiese, l'odore di incenso che ne usciva, tutto ciò fece soffiare su di lui una brezza di cose lontane e passate.
[...]
In poche parole, egli ripartì da Genova con il ricordo di una bellissima sosta: era lì che aveva ricevuto il primo bacio dell'Italia.
Nikolaj Gogol
Frasi di Nikolaj Gogol
La conoscenza non può essere considerata come un attezzo ready made, che si può utilizzare senza esa
mina
rne la natura.
Edgar Morin
Cit. da
I sette saperi
Frasi di Edgar Morin
Il futuro sarebbe molto semplice da predire se l'evoluzione dipendesse da un fattore predo
mina
nte e da una causalità lineare.
Edgar Morin
Cit. da
Dove va il mondo?
Frasi di Edgar Morin
La planetizzazione significa ormai comunità di destino per tutta l'umanità. Le nazioni consolidavano la coscienza delle loro comunità di destino con la
mina
ccia incessante del nemico esterno. Ora, il nemico dell'umanità non è esterno. È nascosto in essa. La coscienza della comunità di destino ha bisogno non solo di pericoli comuni, ma anche di un'identità comune che non può essere la sola identità umana astratta, già riconosciuta da tutti, poco efficace a unirci; è l'identità che viene da un'entità paterna e materna, concretizzata dal termine patria, e che porta alla fraternità milioni di cittadini che non sono affatto consanguinei. Ecco che cosa manca, in qualche modo, perché si compia una comunità umana: la coscienza che siamo figli e cittadini della Terra-Patria. Non riusciamo ancora a riconoscerla come casa comune dell'umanità.
Edgar Morin
Frasi di Edgar Morin
Da sempre il M5S sostiene che vadano anzitutto ridimensionate le spese per i deputati che in totale, tra indennità, benefit e rimborsi, ammontano a circa 280 milioni. Anche le spese generali di funzionamento della Camera, che superano i 200 milioni, andranno vagliate con attenzione per eli
mina
re ogni possibile spreco. Prima di tutto, però, c'è il tema dei vitalizi.
Riccardo Fraccaro
Cit. da
ilsole24ore.com, 30 marzo 2018
Frasi di Riccardo Fraccaro
Stati come l'Oregon, la California o la Svizzera continuano ad utilizzare da decenni con successo gli strumenti di democrazia diretta, mentre la Germania ne sta intensificando l'utilizzo a livello locale: evidentemente si tratta di forme efficaci ed efficienti di esercizio della sovranità popolare se chi le utilizza non vuole eli
mina
rle e chi non le ha introdotte cerca di farlo.
Riccardo Fraccaro
Cit. da
dal blog personale, 13 giugno 2018
Frasi di Riccardo Fraccaro
Preston
: Ammiraglio, ha dato l'ordine?
Kirk
: Sì, Preston. Velocità Warp.
Preston
: Sì Signore...
Scott
: È restato al suo posto... Mentre gli allievi sono fuggiti!
Spock
: Ammiraglio, sono Spock.
Kirk
: Sì, Spock.
Spock
: La sala macchine riferisce che l'energia ausiliaria è stata ripristinata. Possiamo procedere con potenza d'impulso.
Kirk
: A tutta forza a Regula 1. Chiudo!
McCoy
: Mi dispiace molto, Scotty.
Sulu
: Ci avviciniamo a Regula e al Laboratorio Spaziale Regula 1.
Uhura
: Stazione Spaziale Regula 1, qui nave stellare Enterprise, rispondete! Stazione Spaziale Regula 1, mi sentite? Stazione Spaziale Regula 1, qui Enterprise, rispondete, prego! Qui Enterprise, mi sentite? Stazione Spaziale Regula 1, mi sentite? Prego, rispondete! Non c'è risposta, Signore.
Kirk
: I sensori, Comandante?
Spock
: Analizzatori e sensori tutt'ora inattivi. Non è possibile accertare cosa c'è all'interno della Stazione.
Kirk
: Non posiamo sapere se la Reliant è ancora in zona.
Spock
: Precisamente.
Kirk
: Cosa mi può dire di quel planetoide?
Spock
: Regula è classificata "D". Consiste di vari minerali irrilevanti. Praticamente è una grossa pietra nello spazio.
Kirk
: La Reliant può essersi nascosta là dietro.
Spock
: Sì. Esiste una possibilità.
Kirk
: Sala macchine?
Scott
: Signorsì!
Kirk
: Signor Scott, ha potenza per i nostri trasportatori?
Scott
: Pochissima, Signore.
Kirk
: Scendiamo su Regula.
McCoy
: Ci potrebbe essere Khan!
Kirk
: C'è già stato! E non ha trovato ciò che voleva. Può fare a meno di qualcuno? Possono esserci feriti.
McCoy
: Sì, posso fare a meno di me.
Saavik
: Chiedo scusa, Ammiraglio, le cito il Paragrafo 15: nessun Ammiraglio in comando può raggiungere una zona pericolosa senza una scorta armata.
Kirk
: Non esiste questo paragrafo! D'accordo, venga anche lei! Signor Spock, la nave è sua.
Spock
: Jim! Mi raccomando.
McCoy
: Stia tranquillo, Spock.
Saavik
: Segni di vita indeter
mina
ti.
Kirk
: Fasatori pronti. Dividiamoci!
McCoy
: Ah! Jim! Non c'è ancora rigor mortis. Non dev'essere successo da molto, Jim.
Kirk
: Carol...
Uhura
: Nave Enterprise chiama laboratorio Spaziale Regula 1, rispondete, prego!
Saavik
: Ammiraglio, venga, presto!
Uhura
: Dottor Marcus, risponda, la prego!
Kirk
: Oh, mio Dio...
Uhura
: Rispondete alla chiamata, prego!
Saavik
: Capitano Uhura, è il Tenente Saavik. Qui tutto bene, restate in attesa, chiudo.
Chekov
: Oh, Signore... è stato Khan! Lo abbiamo trovato su Ceti Alpha 5...
Kirk
: Calma, Pavel.
Chekov
: Ha... ha messo degli animali nei nostri corpi, per do
mina
re le nostre menti.
McCoy
: È al sicuro adesso, stia calmo.
Chekov
: Voleva farci parlare, rivelare segreti. Ma l'abbiamo sconfitto. Credeva di averci do
mina
to, ma... non c'è riuscito. Il Comandante è stato molto forte.
Kirk
: Comandante, dov'è il dottor Marcus? Dove sono i materiali del Genesi?
Terrell
: Non li ha trovati. Anche le banche dei dati erano vuote.
Kirk
: Cancellate?
Terrell
: Ha torturato quella gente. Ma nessuno di loro gli ha detto niente. Lui... infuriato, ha tagliato a tutti la gola. Voleva distruggere tutto quanto il laboratorio. Ma aveva fretta di tornare sulla Reliant in tempo per affrontare e distruggere lei.
Saavik
: Dov'è l'equipaggio della Reliant? Tutti morti?
Terrell
: Abbandonati su Ceti Alpha 5. È completamente fuori di sé. Accusa lei della morte della moglie, Ammiraglio.
Kirk
: Lo so di cosa mi accusa. I mezzi di salvataggio sono al loro posto. Dov'è la sala trasportatori? È arrivato fin qui!
Chekov
: Ho l'impressione di no. La maggior parte del tempo l'ha passata chiedendo informazioni all'equipaggio.
Saavik
: Ci sono novità?
Kirk
: L'unità è rimasta accesa... Il che significa che nessuno si è ricordato di spegnerla.
McCoy
: Quella gente è riuscita a salvare il Progetto Genesi... a prezzo della vita?
Saavik
: No, non può essere così. Queste sono le coordinate di un punto all'interno di Regula, un planetoide che noi sappiamo essere senza vita.
Kirk
: Se è arrivato allo stadio 2 dev'essere avvenuto nel sottosuolo. Doveva avvenire nel sottosuolo, così ha detto.
Saavik
: Lo stadio 2 di che cosa?
Kirk
: Kirk a Enterprise!
Spock
: Qui Spock!
Kirk
: Comandante Spock, rapporto avarie!
Spock
: Ammiraglio, se vogliamo attenerci al Regolamento, come è solito fare il Tenente Saavik, le ore potrebbero sembrarle giorni...
Kirk
: La ascolto, Comandante, parli pure!
Spock
: La situazione è molto grave. Per sei giorni non avremo energia principale. Quella ausiliaria è temporaneamente fuori uso. Per ripristinarla saranno necessari due giorni... nella migliore delle ipotesi.
Kirk
: Quindi non potete scortarci?
Spock
: Per adesso no.
Kirk
: Comandante Spock! Se non ha nostre notizie entro un'ora, recuperi tutta l'energia possibile, e porti l'Enterprise alla Base Stellare più vicina. E avverta il Comando appena fuori dalla portata d'interferenza.
Uhura
: Signore, non la lasceremo lì!
Kirk
: Uhura, se non avrà nostre notizie, nessuno avrà colpa di quello che succederà! Kirk, chiudo. Allora, Signori: potete restare qui, oppure...
Terrell
: Se lei ce lo permette, Ammiraglio, vorremo dividere il rischio con lei.
Kirk
: Bene! Andiamo! Saavik...
McCoy
: Andiamo? E dove andiamo, Kirk?
Kirk
: Dove sono andati loro.
McCoy
: E se non fossero andati da nessuna parte?
Kirk
: Sarebbe la nostra grande occasione di toglierci di mezzo.
Dal film:
Star Trek 2 - L'ira di Khan
Scheda film e trama
Frasi del film
Uhura
: Stazione Spaziale Regula 1, prego, rispondete! Dottor Marcus, la prego, risponda! Qui Enterprise che chiama! È inutile, non risponde nessuno da Regula 1.
Spock
: Ma la linea non è bloccata...
Uhura
: No, Signore, è regolare.
Spock
: Ci sono due possibilità: o non sono in grado di rispondere, o non hanno intenzione di rispondere...
Kirk
: Quanto distano?
Spock
: 12 ore e 43 minuti, velocità attuale.
Kirk
: Cedere il Genesi, ha detto. Che significa, in nome di Dio, cederlo a chi?
Spock
: Al di là del riferimento biblico, Ammiraglio, potrebbe agevolare la mia analisi sapere che cos'è Genesi.
Kirk
: Uhura, dica al dottor McCoy di raggiungerci nel mio alloggio.
Uhura
: Signorsì!
Kirk
: Signor Saavik: a lei il Comando.
McCoy
: L'infermeria è in stato di allarme. Qualcuno vuol dirmi cosa sta succedendo?
Kirk
: Computer! Richiesta procedura di sicurezza e accesso al resoconto Progetto Genesi.
Computer
: Identificarsi per retina scan.
Kirk
: Kirk. Ammiraglio James T.
Computer
: Identificazione positiva.
Kirk
: La relazione, prego.
Carol
: Progetto Genesi: questa è una proposta della Federazione.
Spock
: Carol Marcus.
Kirk
: Sì.
Carol
: Cos'è esattamente il Genesi? Beh, per semplificare, Progetto Genesi è la vita dall'assenza di vita. È un processo in cui la struttura molecolare è riorganizzata a livello sub-atomico nella materia che genera vita di uguale massa. Lo stadio 1 dei nostri esperimenti è stato condotto in laboratorio. Lo stadio 2 sarà sperimentato su una coltura in assenza di vita. Lo stadio 3 vedrà il processo tentato su scala planetaria. È nostra intenzione introdurre il dispositivo Genesi in una zona preselezionata di un corpo spaziale privo di vita, una luna o un altro pianeta inanimato. Il dispositivo viene azionato, provocando istantaneamente ciò che noi chiamiamo Effetto Genesi. La materia viene riorganizzata, e il risultato è una rigenerazione vitale. Invece di una luna morta, avremo un pianeta vivente che respira, capace di mantenere qualsiasi forma di vita decidessimo di depositarvi.
Spock
: Affascinante.
Carol
: La luna riorganizzata, simulata qui, rappresenta una frazione minima del potenziale Genesi, e un punto di partenza nel caso la Federazione volesse condurre questi esperimenti su vasta scala. Se consideriamo i problemi cosmici di popolazioni e rifornimento di cibo, l'utilità di questo processo diventa palese. Ciò conclude la nostra proposta. Grazie per la vostra attenzione.
Spock
: È letteralmente la Genesi, Ammiraglio.
Kirk
: La forza della creazione.
Spock
: Hanno portato avanti i loro esperimenti?
Kirk
: Il nastro è stato fatto circa un anno fa. Suppongo abbiano raggiunto lo stadio 2.
McCoy
: Ma non pensate... al pericolo che implica tutto questo? Supponga... supponga che venisse usato dove già esiste la vita...
Spock
: È ovvio che la distruggerebbe, Dottore. A favore della sua nuova Matrice.
McCoy
: La sua nuova Matrice? Lei ha idea di cosa sta dicendo?
Spock
: Non era mia intenzione valutare le sue implicazioni morali, Dottore. Quando si è trattato di storia cosmica, è stato sempre più facile distruggere, che creare.
McCoy
: Ora non più! Ora possiamo fare le due cose contemporaneamente! Secondo il mito, la terra fu creata in sei giorni.E adesso che cosa succede? Adesso arriva Genesi! Ora ve la faremo in sei minuti!
Spock
: Andiamo, Dottor McCoy. Deve imparare a do
mina
re le sue passioni. Saranno la sua rovina. La logica consiglia...
McCoy
: La logica? Mio Dio, quest'uomo parla di logica! Noi stiamo parlando di un'apocalisse cosmica! Lei ha sangue Vulcan! Non umano!
Saavik
: Plancia all'Ammiraglio Kirk. I sensori rilevano una nave in avvicinamento rapido nella nostra zona.
Kirk
: È identificata?
Saavik
: Una delle nostre, Ammiraglio. La Reliant.
Spock
: La Reliant?
Kirk
: Provi i canali di emergenza. Visuale, Signor Saavik.
Dal film:
Star Trek 2 - L'ira di Khan
Scheda film e trama
Frasi del film
Pavel Chekov
: Giornale di bordo, data stellare 81 3 virgola 4, redatto dal Primo Ufficiale Pavel Chekov. Nave Stellare Reliant in avvicinamento orbitale a Ceti Alpha 6 nell'àmbito del progetto Genesi. Stiamo continuando la ricerca di un pianeta senza vita per soddisfare il reperimento di un luogo dove condurre l'esperimento Genesi. Finora nessun successo.
Clark Terrell
: Orbita standard, prego. Signor Beach, nuovi elementi sull'analizzatore?
"Stoney" Beach
: No, Signore. Atmosfera limitata do
mina
ta da gas craylon, sabbia, venti ad alta velocità. Non idoneo ad accogliere forme di vita.
Chekov
: Non credo sia completamente senza vita.
Terrell
: Non mi dica che ha trovato qualcosa...
Chekov
: Abbiamo localizzato un flusso di energia minima sullo scanner dinamico.
Terrell
: Ma è sicuro? Forse lo scanner non è tarato bene.
Chekov
: Comandante Terrell, io penso si tratti di una particella di materia preanimata trattenuta dalla Matrice.
Terrell
: D'accordo. Apra il circuito monitor del dottor Marcus.
John Kyle
: Sì, Signore.
Terrell
: Forse è qualcosa che possiamo trapiantare, mh?
Chekov
: Lo sa molto bene che cosa dirà.
Carol Marcus
: Mi faccia capire, Chekov. Qualcosa che si può trapiantare...
Chekov
: Sì, Dottore.
Carol
: Qualcosa che si possa trapiantare... Non lo so.
Terrell
: Potrebbe essere una particella di materia preanimata.
Carol
: Sì, certo, ma potrebbe anche non esserlo. Amici, dovete essere molto chiari su questo. Nel caso si trattasse soltanto di un microbo sarebbe inutile darsi da fare. Va bene, scendete a vedere, ma se è qualcosa che può essere trasportato io voglio...
Terrell
: Va bene, Dottore, le riferiremo.
David Marcus
: Non essere nervosa, il Genesi funzionerà. Sarai ricordata nella storia della scienza come Newton, Einstein, Surak...
Carol
: E smettila... Un po' di rispetto dal sangue del mio sangue.
David
: Non lamentarti, mamma. Vuoi fare il turno con me in plancia dopo cena?
Carol
: Può darsi. Che cos'hai?
David
: Quando abbiamo a che fare con la Flotta Stellare divento nervoso. Ci troviamo di fronte a qualcosa che... potrebbe essere... Potrebbe essere trasformato in un'arma terribile. Ricordi quella specie di boy-scout del quale eri innamorata? È esattamente il tipo d'uomo che potrebbe...
Carol
: Senti, figliolo, Jim Kirk sarà stato tante cose, ma non era davvero un boy-scout.
Beach
: Comandante Terrell, pronti all'atterraggio.
Terrell
: Chekov, è sicuro che queste siano le corrette coordinate?
Chekov
: Sì, Comandante. Siamo nel garden spot di Ceti Alpha 6.
Terrell
: Non riesco a vedere quasi niente.
Chekov
: Non c'è niente qui. Il tricorder dev'essere guasto.
Terrell
: Chekov! Venga, presto! Sembrano container di navi stellari. Ehi! Mi dia una mano! Ma che sarà successo? Se sono precipitati,dov'è il resto della nave? Che diavolo è questo?
Chekov
: Il Botany Bay... Botany Bay! Oh, no! Dobbiamo uscire sùbito di qui! Siamo in pericolo, presto!
Terrell
: Ma che le prende? Stia calmo, Chekov!
Chekov
: Non c'è tempo! Svelto! Svelto!
Terrell
: Chekov! Che cosa le prende? Chekov!
Chekov
: Su! Venga, presto!
Terrell
: Ma...
Kyle
: Nave Stellare Reliant a Capitano Terrell: qui il Comandante Kyle. La prego di rispondere, Capitano. Capitano Terrell... Risponda, la prego.
Beach
: Diamogli ancora un po' di tempo.
Chekov
: Khan!
Khan Noonien Singh
: No, non la conosco. Ma lei sì. Non dimentico mai una faccia. Signor... Chekov! Non è vero? Non credevo che l'avrei rivista.
Terrell
: Chekov, chi è quest'uomo?
Chekov
: Un cri
mina
le, Comandante. Un prodotto dell'ingegneria genetica del XX Secolo.
Terrell
: Cosa vuole da noi? Signore, io esigo...
Khan
: Lei non è in condizioni di esigere niente, Signore. Io, d'altro canto, non sono in condizione di garantire niente. Niente. Ciò che vede è tutto quello che rimane dell'equipaggio del Botany Bay, abbandonato qui quindici anni fa dal comandante James T. Kirk.
Terrell
: Stia a sentire! Voi non... Voi non potete...
Khan
: Comandante... Comandante... Eh, eh, eh... Risparmi le forze, Comandante. Questa gente ha giurato di vivere e morire a mio comando duecento anni prima che lei fosse nato. Vuol dire che non le ha mai raccontato niente? Per divertire il suo Comandante? No? Non le ha mai raccontato come l'Enterprise catturò il Botany Bay che si era perso nello spazio nell'anno 1996, e mi abbandonò insieme all'equipaggio nel gelo subpolare?
Terrell
: Non ho mai conosciuto l'Ammiraglio Kirk.
Khan
: Ammiraglio? Ammiraglio... Ammiraglio... Non le ha mai raccontato che l'Ammiraglio Kirk mandò settanta di noi in esilio su questa brulla distesa di sabbia, con le sole provviste di questi container come sostentamento?
Chekov
: Sta mentendo! Su Ceti Alpha 5 c'era vita! Sta mentendo! Non siete stati abbandonati!
Khan
: Questo è Ceti Alpha 5! Ceti Alpha 6 esplose sei mesi dopo che fummo abbandonati qui. L'esplosione deviò l'orbita di questo pianeta, e tutto ciò che vi si trovava andò distrutto. L'Ammiraglio Kirk non si è mai interessato di conoscere la nostra fine. È stato solo il fatto che il mio intelletto derivava da un sistema di origine genetica che ci consentì di sopravvivere. Sulla Terra... ah... Duecento anni fa... io ero un principe, che comandava su milioni...
Chekov
: Il Comandante Kirk era il suo anfitrione. Lei ripagò la sua ospitalità cercando di rubargli la nave e di ucciderlo!
Khan
: Non vi aspettavate di trovarmi qui. Pensavate che questa fosse Ceti Alpha 6... Ah... Perché siete qui? Perché? Adesso permettetemi di presentarvi l'unica forma di vita indigena superstite di Ceti Alpha 5. Che ne pensate? Hanno ucciso venti dei miei uomini. Compresa la mia adorata moglie! Ah, non tutti in una volta, certo! E non istantaneamente, certo! Vedete, il loro piccolo entra nelle orecchie, e si incunea dentro la corteccia cerebrale. Questo ha l'effetto di rendere la vittima estremamente arrendevole... ai suggerimenti. In sèguito, crescendo, porta la follia... e la morte.
Chekov
: Khan! Non lo faccia!
Khan
: Questi sono i piccoli, naturalmente. Non del tutto... addomesticati.
Chekov
: Khan... il Comandante Kirk faceva solo il suo dovere.
Terrell
: No! No! No! Aaargh!
Chekov
: Aaargh!
Khan
: Così va meglio. Ora ditemi... perché siete qui, e ditemi dove posso trovare... James Kirk!
Dal film:
Star Trek 2 - L'ira di Khan
Scheda film e trama
Frasi del film
Saavik
: Giornale di bordo, data stellare 80 1 30.3. Nave Stellare Enterprise in missione di addestramento in Gamma Hydra. Sezione 14, coordinate 22/87/4.
Nyota Uhura
: Non capisco...
Saavik
: Zona Neutrale in avvicinamento.
Uhura
: C'è qualcosa di strano.
Saavik
: Tutti i sistemi regolari e funzionanti.
Hikaru Sulu
: Stiamo lasciando la sezione 14 per la sezione 15.
Saavik
: Attenzione: programmare rotta parabolica per evitare Zona Neutrale.
Sulu
: Signorsì! Cambio di rotta programmato.
Uhura
: Comandante? Ho in arrivo un messaggio sul canale di emergenza.
Saavik
: Sugli altoparlanti!
Kojiro Vance
: Emergenza! Qui è la Kobayashi Maru, 19 periodi all'esterno di Altair 6. Siamo entrati in collisione con una
mina
gravitazionale, e abbiamo una perdita di potenza. Lo scafo è in avaria e abbiamo danni a cose e persone.
Uhura
: Qui nave stellare Enterprise. Vostro messaggio ricevuto. Potete darci le vostre coordinate? Ripeto, qui nave stellare Enterprise...
Vance
: Enterprise, la nostra posizione è Gamma Hydra sezione 10.
Saavik
: Nella Zona Neutrale...
Vance
: Scafo danneggiato. Sistemi di sicurezza in avaria. Richiesta di assistenza! Richiesta di assistenza!
Saavik
: Check-in della Kobayashi Maru.
Computer
: Classificazione: nave portacarburante elettronico III Classe. Equipaggio 81. Passeggeri 300.
Saavik
: Maledizione! Signor Sulu? Tracci una rotta d'intercettazione.
Sulu
: Posso ricordare al Comandante che se una nave stellare entra nella Zona...
Saavik
: Sono al corrente delle mie responsabilità, Signore.
Computer
: Attenzione.
Sulu
: Due minuti all'intercettazione.
Computer
: Siamo entrati in Zona Neutrale.
Sulu
: Stiamo entrando in Zona Neutrale.
Spock
: Stiamo violando il trattato, Comandante.
Saavik
: Sala trasportatori, prepararsi ad accogliere i sopravvissuti a bordo.
Uhura
: Comandante! Non ho più il segnale.
Computer
: Allarme! Sensori indicano tre caccia Klingon su 3 1 6 punto 4 in rapido avvicinamento.
Saavik
: Visore. Posti di battaglia! Attivare gli schermi!
Sulu
: Schermi attivati!
Saavik
: Informi i Klingon che siamo in missione di salvataggio.
Uhura
: Comandante, hanno bloccato tutte le frequenze.
Computer
: Klingon in rotta di attacco e di avvicinamento.
Saavik
: Ci sono addosso.
Computer
: Klingon in rotta di attacco e di avvicinamento.
Saavik
: Signor Sulu, allontaniamoci!
Sulu
: Tenterò, Comandante.
Computer
: Allarme. Torpedini Klingon attivate. Allarme.
Saavik
: Manovra di evasione! Sala macchine, rapporto avarie!
MONTGOMERY "SCOTTY" Scott
: Generatore principale colpito, Comandante!
Saavik
: Attivare l'energia ausiliaria! Prepararsi a rispondere al fuoco!
Uhura
: Aaah!
Cadetto
: Cedono gli schermi, Comandante!
Saavik
: Fuoco da tutti i fasatori!
Spock
: Energia zero sulle armi. Aaah!
Scott
: Comandante, è inutile! È la nostra fine!
Saavik
: Attivare i mezzi di salvataggio! Iniziare abbandono nave! Equipaggio abbandono nave! Ripeto equipaggio abbandono nave!
James Tiberius Kirk
: Okay, aprite.
Saavik
: Qualche consiglio, Ammiraglio?
Kirk
: Cominci a pregare Signor Saavik, i Klingon non fanno prigionieri. Luci!
Voce
: Motori attivati.
Kirk
: Comandante...
Spock
: Allievi! In Sala Operativa!
Intercom
: Personale Manutenzione, recarsi sul simulatore in plancia. Personale Manutenzione, sul simulatore plancia.
Kirk
: Dottore, cura te stesso.
Leonard "Bones" McCoy
: Tutto qui quello che ha da dire? Che ne pensa della mia interpretazione?
Kirk
: Non ho mai fatto il critico teatrale. Signor Saavik, vuole restare sulla nave che affonda?
Saavik
: Chiedo il permesso di parlare apertamente.
Kirk
: Accordato.
Saavik
: Questo non era il test giusto per saggiare la mia abilità di comando
Kirk
: Perché no?
Saavik
: E me lo chiede? Non c'era modo di vincere.
Kirk
: Può capitare a un Comandante di dover affrontare una situazione disperata, ci ha mai pensato?
Saavik
: No, Signore, non ci ho mai pensato.
Kirk
: Sapere affrontare la morte è importante almeno quanto affrontare la vita, non crede?
Saavik
: L'eventualità a cui lei accennava non mi ha mai sfiorato, Comandante.
Kirk
: Bene, d'ora in avanti avrà qualcosa a cui pensare.
Intercom
: Allievi macchine! Riunione sul ponte C! Allievi macchine! Riunione sul ponte C!
McCoy
: Ammiraglio? Non sarebbe più facile rimettere un equipaggio esperto a governare questa nave?
Kirk
: Galoppare nelle galassie è un gioco da giovani, Dottore.
Uhura
: E questo,che cosa significherebbe?
Dal film:
Star Trek 2 - L'ira di Khan
Scheda film e trama
Frasi del film
Non ho bisogno di soldi per giocare con la maglia dei Bleus, è solo un grande onore.
[In occasione dei mondiali di Russia 2018]
Kylian Mbappé
Frasi di Kylian Mbappé
Le quattro regioni più direttamente investite dalle mafie ‐ la Sicilia con Cosa Nostra, la Calabria con la 'ndrangheta, la Campania con la camorra, la Puglia con la sacra corona unita ‐ sono anche le quattro regioni più povere e disperate d'Italia. I cri
mina
li esercitano il potere grazie all'assenza di mercato e di fiducia: le mafie controllano il mercato, attraverso il racket, l'usura e la proprietà stessa delle aziende, e puntano sulla mancanza di fiducia dei cittadini nelle istituzioni, sul decadimento dello spirito pubblico.
Giuseppe Pisanu
Cit. da
Corriere della sera, 23 ottobre 2009
Frasi di Giuseppe Pisanu
I cri
mina
li rivelano una straordinaria capacità di entrare nella società e nelle istituzioni. Nel Sud questo avviene in forma particolarmente aggressiva nei confronti della pubblica amministrazione. Prima con la Cassa del Mezzogiorno, poi con i fondi europei, il meccanismo di intervento pubblico ha favorito la frammentazione delle iniziative e la dispersione delle risorse. Le amministrazioni regionali e comunali ‐ deboli, prive di capacità progettuale e visione unitaria dello sviluppo ‐ sono diventate preda facile delle organizzazioni cri
mina
li, che hanno invaso l'economia e influenzato a loro favore le decisioni.
Giuseppe Pisanu
Cit. da
Corriere della sera, 23 ottobre 2009
Frasi di Giuseppe Pisanu
Molti non conoscevano mio padre
[Gianroberto Casaleggio]
. Era riservato e allergico ai riflettori, ma è stato un padre fantastico. Era ostinato. Era un gran lavoratore: battagliava in prima persona contro i troll del blog e fino a quando ha potuto cam
mina
re, ha voluto andare in ufficio.
Davide Casaleggio
Frasi di Davide Casaleggio
L'idea
[di mio padre era]
di mettere il cittadino al centro della politica. Il M5S è nato in Rete e continua a vivere in Rete. Basti pensare che i parlamentari nei listini plurino
mina
li sono stati scelti dagli iscritti con votazioni online su Rousseau. Anche questa era un'idea di mio padre.
Davide Casaleggio
Cit. da
ilsole24ore.com, intervista, 5 aprile 2018
Frasi di Davide Casaleggio
Mi confronterò con tutti i governatori del Sud. Sarà l'occasione per cominciare a collaborare e per delineare gli interventi che competono al mio dicastero. In particolare intendo fin da subito affrontare con deter
mina
zione la sfida principale che mi attende: il troppo spesso mancato, o inefficace, utilizzo delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione e del Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale.
Barbara Lezzi
Cit. da
quotidianomolise.com, 10 giugno 2018
Frasi di Barbara Lezzi
[Dopo la no
mina
di Ministro dell'Ambiente]
Avrò meno tempo da dedicare alle mie due nipotine. Il mio ruolo di nonno ne soffrirà parecchio. Non mi pesa niente altro, gliel'ho detto, sono un uomo ordinario, un peone.
Sergio Costa
Cit. da
quotidiano.net, intervista, 2 giugno 2018
Frasi di Sergio Costa
[Se l'aspettava questa no
mina
a ministro dell'Ambiente?]
Ma va! Se me lo avessero detto sei mesi fa avrei chiesto: ma che ti sei fumato?
Sergio Costa
Cit. da
Corriere.it, intervista, 4 giugno 2018
Frasi di Sergio Costa
I padri dell'Europa reale avevano molto in comune: erano quasi tutti politici di partiti cattolici, condividevano la visione universalista, che superava le frontiere; erano dei politici realisti, costruivano la pace e la solidarietà fra i popoli, un'economia sociale di mercato. Hanno avuto il coraggio e la capacità di indicare la strada in parlamenti divisi e con l'opinione pubblica perlopiù scettica. Oggi abbiamo leader che badano prevalentemente all'interesse nazionale e incolpano l'Europa, no
mina
ndola in terza persona, quasi per far dimenticare che loro stessi ne sono parte integrante e deter
mina
nte. Così, i leader sono diventati dei follower, proprio nel senso social che si intende oggi: decidono in base ai like, ai favori dei sondaggi preventivi.
Enzo Moavero Milanesi
Cit. da
ilsussidiario.net, intervista, 23 agosto 2016
Frasi di Enzo Moavero Milanesi
Verso i bambini non ci sarà mai nessun tipo di discri
mina
zione. Quando verranno presi provvedimenti in favore dell'infanzia saranno estesi a tutti i bambini, indistintamente e indipendentemente dai genitori.
Lorenzo Fontana
Cit. da
Corriere.it, 2 giugno 2018
Frasi di Lorenzo Fontana
[Sulla omogenitorialità]
La famiglia naturale è sotto attacco. Vogliono do
mina
rci e cancellare il nostro popolo.
Lorenzo Fontana
Cit. da
Dall'intervento al convegno dell'associazione "Pro Vita Onlus", cit. Corriere.it, 2016
Frasi di Lorenzo Fontana
Se un paese come la Germania mantiene per anni un surplus tra il 6 e l'8 per cento del Pil senza che la sua valuta si apprezzi rispetto a quella di paesi in deficit significa che questo strumento di riequilibrio economico di mercato è stato eli
mina
to, e non che si è eli
mina
ta una policy sbagliata. Sostanzialmente questa è la situazione all'interno dell'eurozona.
Giovanni Tria
Cit. da
formiche.net, 30 dicembre 2016
Frasi di Giovanni Tria
Una svalutazione può certo essere manovrata per imbrogliare i nemici tramite politiche monetarie ad hoc, ma il tasso di cambio è essenzialmente un prezzo e come tale può deter
mina
rsi sul mercato o distorto, come qualsiasi altro prezzo, impedendo al mercato di funzionare. Ma come ogni altro prezzo è un mezzo di riequilibrio se deter
mina
to almeno in parte dal mercato.
Giovanni Tria
Cit. da
formiche.net, 30 dicembre 2016
Frasi di Giovanni Tria
Di donne in gamba, brave, deter
mina
te e capaci, nel lavoro e in politica, per fortuna ce ne sono tante. La Boldrini non è una di quelle.
[post su Facebook del 25 luglio 2016]
Matteo Salvini
Frasi di Matteo Salvini
[Sul fascismo italiano]
Lì si stava facendo un esperimento. Era il primo socialismo nazionale che appariva nel mondo. Non voglio esa
mina
re i mezzi di esecuzione che potevano essere difettosi.
Juan Perón
Frasi di Juan Perón
Il giustizialismo è una forma di socialismo, un socialismo nazionale, che risponde alle necessità e alle condizioni di vita dell'Argentina. È naturale che questo socialismo abbia entusiasmato le masse popolari e che in conseguenza di ciò si manifestino le rivendicazioni sociali. Esso ha creato un sistema sociale di fatto totalmente nuovo e totalmente differente dall'antico liberalismo «democratico» che ha do
mina
to il paese e che si era posto, senza alcuna vergogna, al servizio dell'imperialismo yankee.
Juan Perón
Frasi di Juan Perón
Penso che i paesi latinoamericani si stiano avviando verso la loro liberazione. Beninteso, questa liberazione sarà lunga e difficile, perché interessa la totalità dei paesi sudamericani. Infatti non è pensabile che vi sia un uomo libero in un paese schiavo, né un paese libero in un continente schiavo. In Argentina, in dieci anni di governo giustizialista, siamo vissuti liberi in una nazione sovrana. Nessuno poteva intromettersi nelle nostre faccende interne senza fare i conti non noi. Ma in dieci anni la sinarchia internazionale, ossia l'insieme delle forze imperialiste che do
mina
no attualmente il mondo, ha avuto ragione di noi.
Juan Perón
Frasi di Juan Perón
Lo spread alto è un problema per l'economia perché deter
mina
il tasso di interesse che lo Stato deve pagare sul mercato per finanziarsi. Ma uno spread alto a catena è un problema anche per le banche, le imprese e le famiglie. Il costo del denaro cresce per tutti. Se va fuori controllo non vanno in crisi solo i conti pubblici ma anche le banche che hanno acquistato molti titoli di Stato e questo a sua volta si ripercuote su imprese e famiglie che hanno difficoltà a prendere soldi in prestito. L'economia si blocca come è successo nel 2011, ben prima che arrivasse l'austerità di Mario Monti.
Carlo Cottarelli
Cit. da
tiscali.it, intervista, 24 maggio 2018
Frasi di Carlo Cottarelli
La politica monetaria molto espansiva, seguita dalle principali banche centrali per risollevare l'economia mondiale dopo la crisi del 2008-09, è stata utile, anzi necessaria, ma il prezzo è stato quello di favorire la crescita dell'indebitamento e alimentare quello che potrebbe rivelarsi un eccessivo aumento nel valore no
mina
le delle attività finanziarie, le quotazioni azionarie in particolare
Carlo Cottarelli
Cit. da
repubblica.it, intervista, 11 ottobre 2017
Frasi di Carlo Cottarelli
Per fare quello che mi si chiede ovviamente ho chiesto delle garanzie, occorre un deter
mina
to grado di autonomia per guidare in modo serio un esecutivo.
Giuseppe Conte
Cit. da
Corriere.it, 21 maggio 2018
Frasi di Giuseppe Conte
È che la malaria v'entra nelle ossa col pane che mangiate, e se aprite bocca per parlare, mentre cam
mina
te lungo le strade soffocanti di polvere e di sole, e vi sentite mancar le ginocchia, o vi accasciate sul basto della mula che va all'ambio, colla testa bassa. Invano Lentini, e Francofonte, e Paternò, cercano di arrampicarsi come pecore sbrancate sulle prime colline che scappano dalla pianura, e si circondano di aranceti, di vigne, di orti sempre verdi; la malaria acchiappa gli abitanti per le vie spopolate, e li inchioda dinanzi agli usci delle case scalcinate dal sole, tremanti di febbre sotto il pastrano, e con tutte le coperte del letto sulle spalle.
Giovanni Verga
Cit. da
Novelle rusticane, Malaria
Frasi di Giovanni Verga
E anche lui, adesso che la roba passava per le sue mani, comprendeva finalmente i dispiaceri che aveva dato alla povera donna; se ne pentiva, cercava di farseli perdonare, colla pazienza, colle cure amorevoli standole sempre intorno, sorvegliando l'inferma e la gente che veniva a farle visita, impallidendo ogni volta che la mamma tentava di snodare lo scilinguagnolo dinanzi agli estranei. Sentiva una gran tenerezza al pensare che la povera paralitica non poteva muoversi né parlare per togliergli la roba siccome aveva
mina
cciato.
‐ No, no, non lo farà! Son cose che si dicono in un momento di collera... Vorrei vederla!... Sono infine il sangue suo... Morirebbe d'accidente lei per la prima, se dovesse lasciare la sua roba a questo e a quello...
Giovanni Verga
Cit. da
Mastro-don Gesualdo
Frasi di Giovanni Verga
Suonava la messa dell'alba a San Giovanni; ma il paesetto dormiva ancora della grossa, perché era piovuto da tre giorni, e nei se
mina
ti ci si affondava fino a mezza gamba. Tutt'a un tratto, nel silenzio, si udí un rovinio, la campanella squillante di Sant'Agata che chiamava aiuto, usci e finestre che sbattevano, la gente che scappava fuori in camicia, gridando: "Terremoto! San Gregorio Magno!"
Giovanni Verga
Cit. da
Mastro-don Gesualdo
‐ Incipit
Frasi di Giovanni Verga
E ciò che ne venne fuori fu il Radical Chic. Sin dall'inizio non ebbe alcun senso discutere della sincerità del Radical Chic. Era fuor di dubbio che il primo impulso,
[...]
fosse sincero. Ma, come accade per molti sforzi umani che si concentrano su un ideale, sembrava che il pensiero avanzasse su una sorta di doppia pista. Prima pista: beh, è chiaro che si ha un sincero interesse per i poveri e bisognosi e una sincera rabbia rispetto alla discri
mina
zione.
Tom Wolfe
Cit. da
Radical chic: Il fascino irresistibile dei rivoluzionari da salotto
Frasi di Tom Wolfe
Alle due o alle tre o alle quattro del mattino, o giù di lì, del 25 agosto 1966, il giorno del suo quarantesimo compleanno, Leonard Bernstein si svegliò al buio in uno stato di totale agitazione. Gli era già capitato. La sua insonnia si manifestava spesso a questo modo. E così, fece come le altre volte. Si alzò e provò a cam
mina
re. Si sentiva frastornato. Poi di colpo ebbe una visione, un'ispirazione. Vide se stesso, Leonard Bernstein, l'egregio maestro, entrare in palcoscenico in cravatta bianca e marsina davanti a un'orchestra al gran completo. Da un lato del podio del direttore d'orchestra un pianoforte. Dall'altro una sedia con appoggiata sopra una chitarra. Lui si siede sulla sedia e prende in mano la chitarra. Una chitarra!
Tom Wolfe
Cit. da
Radical chic: Il fascino irresistibile dei rivoluzionari da salotto ‐ Incipit
Frasi di Tom Wolfe
Il politicamente corretto, da me sopranno
mina
to PC che sta per "polizia cittadina" è nato dall'idea marxista che tutto quello che separa socialmente gli esseri umani deve essere bandito per evitare il predominio di un gruppo sociale su un altro. In seguito, ironicamente, il politicamente corretto è diventato uno strumento delle "classi do
mina
nti", l'idea di un comportamento appropriato per mascherare meglio il loro "predominio sociale" e mettersi la coscienza a posto.
Tom Wolfe
Cit. da
Intervista, repubblica.it, 1 gennaio 2018
Frasi di Tom Wolfe
È una cosa strana che mi lega ad Al Bano, un legame indissolubile... Non riesco a non amarlo, questa cosa che ci lega non smetterà mai.
Romina Power
Cit. da
L'Intervista, Canale 5, 14 maggio 2018
Frasi di Romina Power
[Di Pitagora]
erano universalmente noti alcuni suoi detti; anzitutto, che l'anima è immortale; poi, che essa trasmigra in altre specie di esseri viventi; e inoltre che, secondo deter
mina
ti periodi di tempo, ciò che una volta è esistito ritorna, che nulla è nuovo in senso assoluto, e che tutti gli esseri animati devono esser considerati della stessa natura.
Porfirio
Frasi di Porfirio
Poiché dunque ‐ io credo ‐ l'amore e la percezione della parentela universale pervadevano tutta quanta la realtà, nessuno uccideva, in quanto l'uomo considerava familiari tutte le creature viventi. Ma da quando al potere giunsero Ares e Tumulto ed ebbero origine tutti i conflitti e le guerre, nessuno risparmiò più il suo prossimo. Bisogna però esa
mina
re anche la questione seguente. Noi avvertiamo un senso di parentela verso tutti gli uomini, ma riteniamo comunque necessario eli
mina
re e punire tutti i malfattori e chiunque sia spinto da un impulso di naturale malvagità a nuocere a qualcun altro. Probabilmente è giusto agire alla stessa maniera con gli animali privi di ragione, tra cui occorre sopprimere quelli che per natura sono aggressivi o nocivi o inclini a fare del male a chi si avvicina a loro. Quanto invece a tutti gli altri esseri viventi che non commettono alcuna ingiustizia né tendono per natura a fare il male, non c'è alcun dubbio: trucidarli e farne strage è un atto d'ingiustizia non meno grave che sopprimere uomini altrettanto innocenti. È solo un'apparenza che tra noi e gli altri animali non sussiste alcun diritto comune
[...]
.
Porfirio
Cit. da
De abstinentia
Frasi di Porfirio
Non era, il suo modo di colpire, un colpo di pennello di quelli che fanno godere l'autore. Ivan era un regolarista, e un picchiatore. Proprio per lui, mi venne da adattare il termine "regolarista", che avevo coniato per Borg, in "regolarista d'attacco". Se, da piccolo, ai tempi in cui era stato mondiale junior, Ivan si era limitato a rimandare, attendendo la palla buona per avventarsi con il diritto, via via andava migliorando la battuta, dall'alto di un metro e 86 ragguardevole per gli anni Ottanta. E, pian piano, abbandonava un rovescino tagliato e velenoso per una terribile sberla liftata, che non sarebbe servita soltanto a passare, ma anche ad attaccare. Do
mina
to all'inizio dal ritmo superiore di Jimmy Connors, dalle volée e dai tocchi di John McEnroe, Ivan riuscì a riguadagnare un buon metro di campo ai due geni, per rendergli la vita difficile e spesso impossibile. Contro di lui, vincere di regolarità, o in palleggi aperti, era quasi impossibile. Rallentargli il gioco era impresa suicida. E bisognava allora attaccarlo. Un bel problema, perché Ivan passava quasi altrettanto bene di rovescio che di diritto.
[la Repubblica, 21 luglio 2009]
Gianni Clerici
Frasi di Gianni Clerici
Nel 1977, Vilas vinse quarantasette partite, prima di cadere alla quarantottesima in modo curioso. Un genietto austriaco, Werner Fisher, aveva inventato un curioso modo di incordare le racchette, e un filologo yankee le aveva sopranno
mina
te "Racchette Spaghetti". La rotazione assestata alla palla era tale che, indignato, Vilas si ritirò per lasciare la finale di Aix en Provence a quel birbo di Nastase, armato della Spaghetti. La racchetta fu poi dichiarata illegale, ma la lunga striscia di Vilas era ormai interrotta.
[la Repubblica, 25 marzo 2005]
Gianni Clerici
Frasi di Gianni Clerici
[Su Andy Murray]
Nato, per cominciare, in una Scozia vivamente regionalista, capace lui stesso di rivendicarne la diversità, è stato spesso considerato nei giorni neri "Scozzese", in quelli felici "Inglese". Figlio di mamma ciecamente deter
mina
ta alla sua affermazione (insomma, un mammo), ha trascorso gli anni formativi in Spagna, uscendone con uno stile certo più simile ad un arrotino che ad un giardiniere. Nato con un manina benedetta, non manca certo di lucidità tattica, di qualità che lo portarono, lo scorso anno, ad una finale dello US Open in cui l'accumulo di stanchezza non gli consentì di competere con Federer.
[la Repubblica, 2 luglio 2009]
Gianni Clerici
Frasi di Gianni Clerici
[Su Boris Becker]
Nato per errore fuori dalla Gran Bretagna, non fu meno volleatore di Edberg. Più precoce, vinse Wimbledon a diciassette anni, e raggiunse per sette volte la finale. Sopranno
mina
to Bum Bum da cronisti incompetenti, ebbe, oltre al vigore, manina fatata.
[la Repubblica, 5 settembre 2006]
Gianni Clerici
Frasi di Gianni Clerici
Ho visto per la prima volta il giovane Federer nel corso del torneo jr. di Wimbledon del 1998. Era il 2° o 3° turno di una gara che avrebbe finito col do
mina
re, e io passavo per caso tra i vialetti dei campi secondari. Vidi un tipo battere, fare un passo in avanti e affrontare un rimbalzo con una velocità di braccio, più che insolita, incredibile. D'un colpo, quel viso squadrato, ornato di un naso a patata, parve sovrapporsi ad un altro, biondo, di qualcuno che conoscevo bene, con cui avevo addirittura giocato: Lew Hoad. Quello che spinse Pancho Gonzales ad affermare: "Io sarò certo il miglior tennista del mondo ma, se è in giornata, Lew Hoad mi batte".
[Repubblicait, 7 luglio 2009]
Gianni Clerici
Frasi di Gianni Clerici
Era serio, Ken, infinitamente più serio di Hoad: l'unico suo difetto ‐ a considerarlo tale ‐ era proprio la gravità. Lo salvava il suo tennis. La perfezione di quei grandi rovesci simili a rasoiate diveniva spesso così assoluta, che si era costretti a sorridere. Quello che non concedeva di sé, Ken lo offriva con i suoi colpi, con esecuzioni tanto immacolate da illu
mina
re i suoi match di una luce bianchissima, un tocco di perfezione geometrica simile alle note di Mozart.
[la Repubblica, 5 luglio 1994]
Gianni Clerici
Frasi di Gianni Clerici
[Su Roscoe Tanner]
Come lo vidi la prima volta colpire un incredibile servizio mancino, un movimento in accelerazione, con un bassissimo lancio di palla che ne celava l'indirizzo, non potei fare a meno di pensare a un lanciatore del baseball. E il mio amico Bud Collins, che sedeva con me, ebbe a dirmi che proprio il baseball era stato lo sport del bambino Roscoe, a Chattanooga, la città di una famosa canzone portata tra noi dai G.I. Fuori dal campo, era un tipo di una introversa bizzarria, quel ragazzo di pelle candida se
mina
ta di efelidi. Capace anche di improvvise allegrie, ma inadatto, pareva, a lunghi sodalizi, né con i compagni di doppio, né con le ragazze.
[Repubblicait, 8 agosto 1993]
Gianni Clerici
Frasi di Gianni Clerici
Sui monumenti che ancora oggi ritraggono gli alti comandanti, bisognerebbe scrivere sotto: "cri
mina
le di guerra".
Ermanno Olmi
Cit. da
Cinematografo.it, 14 marzo 2014
Frasi di Ermanno Olmi
E so molto bene che non ci sarai.
|
Non ci sarai nella strada,
|
non nel mormorio che sgorga di notte
|
dai pali che la illu
mina
no,
|
neppure nel gesto di scegliere il menù,
|
o nel sorriso che alleggerisce il "tutto completo" delle sotterranee,
|
nei libri prestati e nell'arrivederci a domani.
|
|
Nei miei sogni non ci sarai,
|
nel destino originale delle parole,
|
nè ci sarai in un numero di telefono
|
o nel colore di un paio di guanti, di una blusa.
|
Mi infurierò, amor mio, e non sarà per te,
|
e non per te comprerò dolci,
|
all'angolo della strada mi fermerò,
|
a quell'angolo a cui non svolterai,
|
e dirò le parole che si dicono
|
e mangerò le cose che si mangiano
|
e sognerò i sogni che si sognano
|
e so molto bene che non ci sarai,
|
nè qui dentro, il carcere dove ancora ti detengo,
|
nè la fuori, in quel fiume di strade e di ponti.
|
Non ci sarai per niente, non sarai neppure ricordo,
|
e quando ti penserò, penserò un pensiero
|
che oscuramente cerca di ricordarsi di te.
Julio Cortázar
Titolo della poesia:
Il Futuro
Frasi di Julio Cortázar
Cam
mina
vamo senza cercarci, eppure sapendo che cam
mina
vamo per incontrarci.
Julio Cortázar
Cit. da
Rayuela
Frasi di Julio Cortázar
Non so quando spunterà l'alba
|
non so quando potrò
|
cam
mina
re per le vie del tuo paradiso
|
|
non so quando i sensi
|
finiranno di gemere
|
e il cuore sopporterà la luce.
|
|
E la mente (oh, la mente!)
|
già ubriaca, sarà
|
finalmente calma
|
e lucida:
|
|
e potrò vederti in volto
|
senza arrossire.
David Maria Turoldo
Frasi di David Maria Turoldo
Sempre sul ciglio di due abissi dobbiamo cam
mina
re, senza sapere quale seduzione, se del tutto o del nulla, ci abbatterà.
David Maria Turoldo
Frasi di David Maria Turoldo
Anima mia canta e cam
mina
, | anche tu, oh fedele di chissà quale fede | oppure tu uomo di nessuna fede, | camminiamo insieme | e l'arida valle si metterà a fiorire. | Qualcuno, | colui che tutti cerchiamo, | ci camminerà accanto.
David Maria Turoldo
Cit. da
Non hanno più vino
Frasi di David Maria Turoldo
Il custode della chiesa di St Mark aveva appena grattato via dieci centimetri di neve dal marciapiede, quando comparve l'uomo con il bastone. C'era il sole, ma il vento ululava e la temperatura era bloccata sullo zero. L'uomo indossava soltanto dei pantaloni da lavoro di tela, una camicia estiva, un paio di logori scarponcini da trekking e una giacca a vento leggera che poteva opporre ben poca resistenza al gelo. Ma comunque non sembrava soffrire il freddo, e neppure avere fretta. Cam
mina
va zoppicando, con una leggera inclinazione a sinistra, il lato su cui si appoggiava al bastone. Avanzò faticosamente lungo il marciapiede accanto alla cappella e si fermò davanti a un ingresso laterale contrassegnato dalla scritta UFFICIO in caratteri rosso scuro. Non bussò e aprì la porta, che non era chiusa a chiave. Entrò proprio mentre un'altra raffica di vento lo colpiva alle spalle.
John Grisham
Cit. da
Io confesso ‐ Incipit
Frasi di John Grisham
Krebs
: Il nemico è riuscito a sfondare su un'ampia linea del fronte. A sud della città ha preso Zossen, e sta avanzando verso Stahnsdorf. Al momento attacca la periferia nord, tra Frohnau e Pankow. E a est ormai il nemico è attestato sulla linea Lichtenberg-Karlshorst.
Hitler
: Appena Steiner attaccherà, le cose torneranno a posto.
Krebs
: Mein Führer... Steiner...
Jodl
: Steiner manca di forze sufficenti per un attacco. Non ci sarà l'attacco di Steiner.
Hitler
[con la mano tremante, si toglie gli occhiali]
: Si trattengano soltanto... Keitel, Jodl, Krebs e Burgdorf.
[tutti i presenti, tranne i quattro che Hitler ha no
mina
to, escono dalla sala riunioni]
Avevo dato un ordine! Avevo ordinato a Steiner di attaccare! Voi pensate di poter disobbedire a un mio preciso ordine?! A questo punto siamo arrivati?! Le forze armate mi hanno mentito, tutti mi hanno mentito, perfino le SS! I nostri alti comandi militari sono composti da una accozzaglia di vili, pavidi e infidi vigliacchi!
Burgdorf
: Mein Führer, sono soldati che versano il proprio sangue per lei!
Hitler
: Sono soltanto dei codardi! Dei traditori, degli incapaci!
Burgdorf
: Mein Führer, quello che sta dicendo è inaudito!
Hitler
: I nostri generali sono la feccia del popolo tedesco!
[sbatte le sue matite sul tavolo]
Sono uomini senza onore! Si fanno chiamare "generali" perché hanno trascorso anni all'accademia militare al solo scopo di imparare ad usare correttamente cucchiaio, coltello e forchetta! Per anni le forze armate hanno intralciato le mie iniziative! Non hanno fatto che crearmi ostacoli in tutti i modi possibili per impedire le mie mosse! Se soltanto a suo tempo avessi anche io liquidato i generali e tutti gli ufficiali delle forze armate come Stalin!
[si rimette al suo posto]
Non ho mai frequentato le accademie militari... Ma sono riuscito da solo, da solo, io sono riuscito a conquistare l'intera Europa! Traditori! Fin dall'inizio i signori generali non hanno fatto altro che ingannarmi e tradirmi! Hanno commesso un mostruoso tradimento ai danni del popolo tedesco! Ma tutti questi traditori dovranno pagarla! Pagheranno il tradimento col loro stesso sangue! Pagheranno annegando nel loro stesso sangue!
Traudl Junge
[fuori dalla sala riunioni, cerca di consolare Gerda]
: Ti prego Gerda, non perdere il controllo.
Hitler
: I miei ordini sono parole al vento... È impossibile... continuare a guidare la nazione in queste condizioni. Ormai è finita... La guerra è perduta... Ma se voi signori credete che io sia disposto a lasciare Berlino sappiate che vi sbagliate di grosso! Preferisco piantarmi una pallottola in testa! Fate quello che volete.
Dal film:
La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler
Scheda film e trama
Frasi del film
Mia madre ha provato a farla finita quando avevo quindici anni. È scesa dall'auto sulla strada interstatale 65, a Nashville, e si è messa a cam
mina
re nel traffico. Tir e macchine sbandavano per non travolgerla. L'ho afferrata e tirata indietro, sul ciglio della strada. La cosa pazzesca è che lei non si ricorda nulla di quel tentativo di suicidio. Probabilmente, è meglio così.
Dwayne Johnson
Frasi di Dwayne Johnson
Tutti ci troviamo ad attraversare il fango o la merda e la depressione non fa discri
mina
zioni. Mi ci è voluto molto tempo per capirlo, ma la chiave è non avere paura ad aprirsi. Soprattutto noi ragazzi abbiamo la tendenza a tenerci tutto dentro. Non siete soli.
Dwayne Johnson
Frasi di Dwayne Johnson
La natura infatti è sempre stata la peggior nemica dell'uomo pre-tecnologico, che in passato ha dovuto lottare quotidianamente contro le sue insidie: le intemperie, gli insetti, le infezioni, la fame, gli animali. Soltanto quando ha potuto do
mina
re la natura ha cominciato ad apprezzarla e a godere dei suoi aspetti più belli.
Piero Angela
Cit. da
Viaggi nella scienza
Frasi di Piero Angela
Un coccodrillo o una lucertola generalmente non tengono la coda alzata quando cam
mina
no, i dinosauri sì, per bilanciare il peso della testa (o del lungo collo). Infatti, in tutte le sequenze di orme di dinosauri trovate in varie parti del mondo non si vedono mai tracce della coda.
Piero Angela
Cit. da
Tredici miliardi di anni
Frasi di Piero Angela
[Su come i dinosauri ebbero il sopravvento sugli altri rettili contemporanei]
Un nuovo modo di cam
mina
re e di correre. È stata una conquista fondamentale. Per capire la portata di questa novità, bisogna fare un passo indietro e tornare al momento in cui i primi vertebrati escono dall'acqua e cominciano a spostarsi sulla terraferma. Quei primi animali si appoggiavano su robuste zampe disposte lateralmente al corpo: lo si vede bene oggi, per esempio, nei coccodrilli, che avanzano strisciando a terra e torcendo il corpo a sinistra e a destra. Il risultato era l'impossibilità di correre e respirare al tempo spesso. Oggi, accurati studi hanno confermato che molti piccoli rettili non sono capaci di respirare quando corrono... la cam
mina
ta dei rettili è via via migliorata, ma la vera svolta è arrivata con i primi dinosauri, che hanno "inventato" un tipo di locomozione del tutto nuovo, che non comprime i polmoni... Attraverso una serie di trasformazioni del bacino: le zampe non sono più disposte lateralmente, come nel coccodrillo, ma si trovano praticamente sotto il ventre, in posizione verticale. In questo modo è stato possibile non soltanto liberare il torace dalle contorsioni, e quindi correre e respirare al tempo stesso, ma anche diventare bipedi, cioè cam
mina
re (e correre) sulle due zampe posteriori.
Piero Angela
Cit. da
Tredici miliardi di anni
Frasi di Piero Angela
Naturalmente l'attrazione (anche una forte attrazione) è una cosa diversa dall'innamoramento. Ne è solo un'eventuale premessa.
Innamorarsi veramente significa entrare in una dimensione del tutto differente, cambiare pianeta. Significa spostare il baricentro della propria vita e orbitare intorno a un nuovo punto di riferimento. I riflettori della nostra mente illu
mina
no un'unica immagine: quella di lei (o di lui). Il resto rimane sullo sfondo. Questa immagine si sovrappone a tutte le altre, è presente ovunque, in ogni momento. Viene vista, rivista, ripassata come in un replay ossessivo, crea gioia, struggimento, persino tremore. La persona amata viene idealizzata. Non ha difetti. E, se ne ha, vengono oscurati da una specie di daltonismo emotivo.
Questa immagine così amata la si porta sempre con sé, al lavoro, in viaggio, a letto. Vive e palpita all'interno della nostra mente e dei nostri sentimenti: la interroghiamo, le parliamo, è la protagonista del nostro teatrino mentale. Continuamente i nostri pensieri la circondano, la sfiorano, la contemplano.
Piero Angela
Cit. da
Ti amerò per sempre
Frasi di Piero Angela
"Ti amerò per sempre." Una frase che milioni di innamorati continuano a dirsi in tutte le lingue, da generazioni e generazioni.
L'innamoramento colpisce tutti, inesorabilmente: ricchi e poveri, giovani e non più giovani, brutti e belli. In questo momento, nel mondo, un numero ster
mina
to di coppie si amano, litigano, si rappacificano, si separano.
Piero Angela
Cit. da
Ti amerò per sempre ‐ Incipit
Frasi di Piero Angela
Nessuno di noi è in grado di fermare lo sviluppo tecnologico: perché è qualcosa che cam
mina
per conto suo, attraverso ster
mina
te ramificazioni che si estendono ormai in tutto il mondo.
[...]
. Limitarsi a denunciare i rischi dello sviluppo tecnologico non è quindi sufficiente, perché, comunque, la tecnologia continuerà ad avanzare (e la gente a usarla).
[...]
. Quello che si può fare è prender atto di questa situazione e, per quanto possibile, governarla.
Piero Angela
Cit. da
Quark Economia
Frasi di Piero Angela
Spesso ho, di proposito, illu
mina
to in modo violento certi aspetti della biologia, nell'intento di proporre un dibattito salutare, necessario a una presa di coscienza dei problemi che si pongono all'uomo moderno. Basta leggere le cronache allucinanti dell'avvelenamento del pianeta, guardare il modo in cui si continuano a costruire le città, o il tipo di vita che stiamo conducendo e preparando per i nostri figli, per renderci conto che il problema non è nella tecnologia ma nel modo di utilizzarla.
Il ritardo mentale, che è innanzitutto politico e morale, sembra aver oggi annebbiato quello che è sempre stato uno degli istinti vitali più forti: la sopravvivenza della specie, quella forza che, già attraverso la selezione, premiava l'istinto materno e la difesa dei piccoli a costo del sacrificio.
Per noi, invece, il futuro sono i prossimi cinque minuti: non sembriamo disposti a sacrificare questa generazione per la prossima. Ma il problema si può rovesciare: è disposta la prossima generazione a lasciarsi sacrificare da questa?
Io penso che i giovani, quelli che desiderano diventare uomini immaginanti e non uomini-ape, si trovino ormai in una situazione di legittima difesa.
[Explicit]
Piero Angela
Cit. da
L'uomo e la marionetta
Frasi di Piero Angela
Una volta si diceva che erano le guerre a cambiare le situazioni, creando un trauma che portava via il vecchio e faceva nascere il nuovo. Oggi la crisi provocata dall'esplosione del debito pubblico può essere forse l'unica occasione positiva per innescare l'inizio di un cambiamento, che restituisca al paese la cosa più preziosa per riprendere a cam
mina
re: la fiducia.
[Explicit]
Piero Angela
Cit. da
A cosa serve la politica?
Frasi di Piero Angela
Qualcuno ha detto che il tirannosauro in pratica è una bocca che cam
mina
su due zampe e qualcosa di vero c'è.
Piero Angela
Frasi di Piero Angela
I nomi sono la conseguenza delle cose.
[No
mina
sunt consequentia rerum.]
Giustiniano I
Cit. da
Institutiones II
Frasi di Giustiniano I
L'Italia non è una provincia, è la Signora delle altre province.
[Italia est non provincia sed do
mina
provinciarum.]
Giustiniano I
Cit. da
Corpus Juris Civilis
Frasi di Giustiniano I
Svegliare chi dorme | è un gesto comune e quotidiano | che potrebbe farci tremare. | Svegliare chi dorme | è imporre all'altro l'inter
mina
bile | prigione dell'universo. |
[...]
| È infamare l'acqua del Lete.
Jorge Luis Borges
Cit. da
La cifra
Frasi di Jorge Luis Borges
Dei molti problemi sui quali si esercitò la temeraria perspicacia di Lönnrot, nessuno è così strano così rigorosamente strano, diremmo come la serie periodica di fatti di sangue che cul
mina
rono nella villa di Triste-le-Roy, tra il profumo inter
mina
bile degli eucalipti.
Jorge Luis Borges
Cit. da
La morte e la bussola ‐ Incipit
Frasi di Jorge Luis Borges
Forse mi inganneranno la vecchiaia e la paura, ma sospetto che la specie umana ‐ l'unica ‐ stia per estinguersi e che la Biblioteca sia destinata a permanere: illu
mina
ta, solitaria, infinita, perfettamente immobile, armata di volumi preziosi, inutile, incorruttibile, segreta.
Ho appena scritto infinita. Non ho interpolato quell'aggettivo per un'abitudine retorica; dico che non è illogico pensare che il mondo sia infinito. Coloro che lo ritengono limitato, sostengono che in luoghi remoti i corridoi e le scale e gli esagoni possono inconcepibilmente finire ‐ il che è assurdo. Coloro che lo immaginano senza limiti, dimenticano che è limitato il numero possibile dei libri. Io mi arrischio a insinuare questa soluzione dell'antico problema: La biblioteca è illimitata e periodica. Se un eterno viaggiatore l'attraversasse in qualunque direzione, verificherebbe alla fine dei secoli che gli stessi volumi si ripetono nello stesso disordine (che, ripetuto, sarebbe un ordine: l'Ordine). La mia solitudine si rallegra di questa elegante speranza.
Jorge Luis Borges
Cit. da
La biblioteca di Babele
Frasi di Jorge Luis Borges
È l'amore. Dovrò nascondermi o fuggire.
|
Crescono le mura delle sue carceri, come in un incubo atroce.
|
La bella maschera è cambiata, ma come sempre è l'unica.
|
A cosa mi serviranno i miei talismani: l'esercizio delle lettere,
|
la vaga erudizione, lo studio delle parole che l'aspro Nord usò per cantare i suoi mari e le sue spade,
|
la serena amicizia, le gallerie della Biblioteca, le cose comuni,
|
le abitudini, il giovane amore di mia madre, l'ombra militare dei miei morti,
|
la notte intemporale, il sapore del sonno?
|
Stare con te o non stare con te è la misura del mio tempo.
|
Già la brocca si rompe sulla fontana, già l'uomo si alza alla voce dell'uccello,
|
già sono oscure sagome quelli che guardavano dietro le finestre, ma l'ombra non ha portato la pace.
|
È, lo so, l'amore: l'ansia e il sollievo di sentire la tua voce,
|
l'attesa e la memoria, l'orrore di vivere nel tempo successivo.
|
È l'amore con le sue mitologie, con le sue piccole magie inutili.
|
C'è un angolo di strada dove non oso passare.
|
Già gli eserciti mi accerchiano, le orde.
|
(Questa stanza è irreale: lei non l'ha vista).
|
Il nome di una donna mi denuncia. Mi fa male una donna in tutto il corpo.
Jorge Luis Borges
Titolo della poesia:
È l'amore (o Il
mina
cciato)
Frasi di Jorge Luis Borges
Come quando ti avvicini a un arazzo, lo osservi da dietro e ti accorgi di come i puntini colorati che formano il disegno risultino da fili dello stesso colore che compaiono, scompaiono e ricompaiono ancora, dopo un cammino sotterraneo, in qualche punto lontano. Adesso provi qualcosa di simile. Ti sembra d'un tratto che le migliaia, decine di migliaia, centinaia di migliaia di frammenti di vita che hai disse
mina
to nei tuoi quarantotto anni, gli svariati punti di vista degli altri su di te, i te stessi moltiplicati nella visione di tutti gli altri, non siano altro che i puntini di un arazzo che emergono inattesi da fili nascosti, fili che hanno fatto lunghi e nascosti percorsi.
Gianrico Carofiglio
Cit. da
Il bordo vertiginoso delle cose
Frasi di Gianrico Carofiglio
Un giocatore può essere bravissimo a do
mina
re il pallone. Ma se non passa, se non fa gioco di squadra, non ha nessun talento, perché, alla fine, non realizza niente. Non mette al mondo nulla. Lo stesso vale per la scrittura.
Gianrico Carofiglio
Cit. da
grazia.it, intervista, 7 novembre 2017
Frasi di Gianrico Carofiglio
Servi, operai e perfino contadini, cittadini insomma di tutte le classi, manifestano gusti stravaganti nel cibo e nel vestire. Pensate a quanti bordelli ci siano, inclusi quelli che si celano dietro le insegne di taverne e birrerie, e a quale spreco di denaro conducano i giochi d'azzardo, i dadi, le carte, le bocce, il tennis, gli anelli e così via. Non è anche questo un incentivo a rubare? Liberatevi dunque da questi mali rovinosi e ordinate che i centri rurali vengano ricostruiti da chi li distrusse, o siano comunque affidati a gente che voglia riattivarli. Impedite che la corsa dei ricchi all'accaparramento possa continuare, ponete fine a questo loro privilegio. Riscattate la gente dall'ozio rilanciando l'agricoltura e riformando il mercato della lana. Date agli sfaccendati qualcosa di utile da fare. La miseria rende ladri, e quelli che per ora sono soltanto dei disoccupati saranno presto anche ladri. È inutile, se non sradicate tali mali, punire i ladri ricorrendo a una giustizia più eclatante che giusta o efficace. In definitiva, voi lasciate che crescano fin da ragazzi in condizioni tali da essere fatalmente destinati ad una vita cri
mina
le, poi li punite. In altre parole, punite quei ladri che voi stessi avete creato.
Thomas More
Cit. da
Utopia
Frasi di Thomas More
Voi lasciate che crescano fin da ragazzi in condizioni tali da essere fatalmente destinati ad una vita cri
mina
le, poi li punite. In altre parole, punite quei ladri che voi stessi avete creato.
Thomas More
Cit. da
Utopia
Frasi di Thomas More
Se un re è talmente odiato e disprezzato dai suoi sudditi da non riuscire a do
mina
rli se non riducendoli alla miseria attraverso la violenza, l'estorsione, la confisca d'ogni bene, allora è meglio che abdichi.
Thomas More
Cit. da
Utopia
Frasi di Thomas More
Pedro
: Da quella parte. Presto!
Lidia
: Chi sei?
Molina
: Ho un messaggio di Valentin. Tu sei Lidia?
Lidia
: Sì. Sali in fretta.
Agente
: Ferma!
Pedro
: Fermati, Molina! Prendi la macchina. Sbrigati! Alzati. Entra in macchina, presto! Il numero. Dimmi quel numero di telefono, e ti porto all'ospedale. Parla! Frocio schifoso! Il numero! Il sospetto è stato ucciso da una terrorista. I suoi recenti movimenti, per esempio la chiusura del suo conto corrente, farebbero pensare che aveva progettato di unirsi a quel gruppo. Inoltre, il modo in cui è stato ucciso sembrerebbe indicare che egli aveva accettato di farsi eli
mina
re in caso di necessità dagli stessi compagni terroristi. Comunque, è evidente che era coinvolto molto di più di quanto si pensasse.
Dal film:
Il bacio della donna ragno
Scheda film e trama
Frasi del film
Molina
: Mangiano seduti alla monumentale tavola del castello di Werner, quando Werner comincia a notare il freddo distacco di lei. Leni, improvvisamente, impulsivamente, getta il suo bicchiere di vino dall'altra parte della stanza, e dice...
Leni
: Mi rifiuto di amare un uomo che è il macellaio della mia Patria!
Werner
: Amore mio, vieni con me, e certo capirai.
Molina
: Werner la conduce davanti all'Archivio di Stato, pieno di foto e di documenti che descrivono la fame nel mondo... Le mostra come le classi do
mina
nti provocano artificialmente crisi alimentari per rendere schiave le masse. Leni è profondamente scossa, e comincia a vedere tutto attraverso gli occhi di Werner. E da quel momento, Leni capisce la missione di Werner: liberare l'umanità dall'ingiustizia e dalla tirannia. Quando lasciano l'archivio in stile barocco, Leni è tormentata dall'angoscia di sentire il proprio cuore che torna all'ammirazione di prima, ma questa volta con la profondità di un amore rinato.
Leni
: Amore mio, come ho mai potuto dubitare di te?
Molina
: Lei lo implora di perdonarla, e gli promette di aiutarlo a catturare i suoi nemici. Organizza una riunione segreta con il capo della Resistenza, dicendogli che avrebbe consegnato la mappa... Ricordi la mappa?
Valentin
: Hm.
Molina
: Solo a lui.
Leni
: Credo sia questo che desideri tanto.
Capo Della Resistenza
: Sì. Sei stata brava. Molte volte ho avuto la tentazione di provare io a rubargliela, ma certe cose le fa meglio una donna. Una donna che riesce a tradire l'uomo che ama. E poi c'è qualche altra cosa che ho sempre voluto. Molto di più di questa mappa.
Leni
: Che cosa?
Capo Della Resistenza
: Tu lo sai molto bene. Eh? Ho fatto preparare un banchetto per due.
Leni
: Non ho appetito.
Capo Della Resistenza
: Io sì. Di te. Ah!
Molina
: Werner la sente cantare. Lei canta come non ha mai cantato. Canta il suo eterno amore per lui. E lo prega di non piangere, perché il suo sacrificio non è stato inutile. Fine. Allora, che ne dici? Hm?
Valentin
: Racconti bene, ma raccontamene uno che mi piaccia.
Molina
: Oh, andiamo, la storia d'amore era divina. Dimentica se il resto non era proprio perfetto. Quando Leni... Che succede? Che cosa vedi?
Valentin
: Quel disgraziato è Amerigo.
Molina
: Chi?
Valentin
: L'uomo del mio passaporto.
Molina
: Ah.
Valentin
: Non sanno che sta qui.
Molina
: Chi non lo sa? Ti prego, Valentin, ti posso aiutare.
Dal film:
Il bacio della donna ragno
Scheda film e trama
Frasi del film
Werner
: ... è una decisione difficile...
Interlocutore
: Ja, Herr Kommandant. Ne abbiamo catturati dieci. Sono tutti Francesi, ma la loro attività dimostra che sono nemici del popolo.
Werner
: Si dicono patrioti, ma in realtà... in realtà sono dei cri
mina
li.
Interlocutore
: Certo, Comandante.
Werner
: L'esecuzione abbia luogo all'alba.
Interlocutore
: Bene.
Molina
: Le mani le tremavano per il tormento di tradire l'uomo che amava.
Dal film:
Il bacio della donna ragno
Scheda film e trama
Frasi del film
Valentin
: Oooh! Portami un po' d'acqua! Mi fa male lo stomaco. Mi sembra una bomba che sta per scoppiare.
Molina
: Posso aiutarti?
Valentin
: Dev'essere il cibo.
Molina
: Dobbiamo andare immediatamente all'infermeria. Guardia!
Valentin
: Aspetta! Fermati! Io sono... un prigioniero politico.
Molina
: Non farmi ridere, non è il momento di tirar fuori i tuoi princìpi!
Valentin
: Togliti da quella porta!
Molina
: Mi hanno fatto un'iniezione, sto già meglio.
Valentin
: Sei matto? Vogliono rendermi dipendente con quelle iniezioni, farmi dire tutto...
Molina
: Che cosa intendi fare?
Valentin
: Lasciami stare solo. Oooh!
Molina
: Oddio... Pensi che il mio film ti potrebbe aiutare? Quella notte stessa, sulla veranda illu
mina
ta dalla Luna, Leni si sente così sicura tra le braccia di Werner... Anche quando il disco finisce, continuano a ballare. Ballano, e ballano... ballano... nell'armonia della brezza della sera.
Valentin
: Marta... Marta... tu chi sei?
Molina
: Tutto bene. Cerca di riposare.
Valentin
: Marta... Marta...
Dal film:
Il bacio della donna ragno
Scheda film e trama
Frasi del film
Luis Alberto Molina
: Lei è... beh, lei è... in un certo senso, un po'... strana. È una cosa che risalta subito. Non è una donna come tutte le altre. Sembra... chiusa, perduta in se stessa. Sola. In un mondo che si porta profondamente dentro, ma circondato da un altro mondo, di gran lusso. Un sontuoso boudoir, il letto di raso trapuntato, tende di chiffon... Dalla sua finestra puoi vedere la torre Eiffel. Eh... Improvvisamente la cameriera le porta una scatola confezionata come un regalo, omaggio di un ammiratore. Lei è una diva di cabaret di altissimo livello. Apre la scatola: è un bracciale di diamanti. Ma lo rimanda indietro. Gli uomini sono veramente ai suoi piedi. Ne ha conosciuti molti, ma non quello che aspetta da tutta la vita, un vero uomo. La governante le ha preparato il bagno di schiuma. La diva prende un asciugamano, e se lo avvolge intorno ai capelli, come un turbante. Le sue unghie sono tinte in un rosa pesca, si slaccia la camicia di taffetà, e la lascia scivolare lentamente lungo le sue cosce, fino al pavimento di piastrelle. La sua pelle scintilla. La snella caviglia si infila nell'acqua profumata, poi si immergono le sue gambe sensuali, e infine l'intero suo corpo è accarezzato dalla schiuma.
Valentin Arregui
: Te l'avevo detto, non voglio descrizioni erotiche.
Molina
: Come vuoi, ma lei è una donna incantevole, capisci cosa voglio dire? Voglio dire... la più incantevole donna del mondo...
Valentin
: Sì, sicuro!
Molina
: Sicuramente! Una figura perfetta! Lineamenti classici, ma con questi grandi occhi verdi.
Valentin
: Sono neri.
Molina
: Sono io quello che ha visto il film, ma se è questo che vuoi, grandi occhi neri. Dolci occhi, teneri occhi, ma bada bene: vedono tutto, ogni cosa. Non gli puoi nascondere niente. Nonostante sia sempre solitaria, tiene gli uomini a distanza.
Valentin
: È probabile che le puzzi il fiato, qualcosa del genere, ah, ah, ah!
Molina
: Se vuoi fare lo spiritoso su un film che mi ha affascinato, non c'è motivo di continuare!
Valentin
: D'accordo, d'accordo, prosegui.
Molina
: Magia! Siamo a Parigi. Truppe. Marciano allineate proprio sotto l'Arc de Triomphe. Sono magnifici soldati. E... le ragazze francesi applaudono vedendoli passare. Poi... ci troviamo in un tipico vicolo parigino senza uscita, di quelli... di quelli... di quelli in salita su per la collina. E ci sono dei Francesi dall'aspetto molto strano. Non quei tipici Francesi con il basco. Eh... scaricano un camion. Siamo in tempo di guerra, naturalmente, e le scatole contengono prelibatezze di contrabbando, come carne in scatola, formaggi squisiti, pesche sciroppate...
Valentin
: Non parlarmi di roba da mangiare!
Molina
: Non ho no
mina
to né prosciutti né paté.
Valentin
: Dico sul serio: niente roba da mangiare e niente donne nude.
Molina
: Hai ancora le vertigini?
Valentin
: È la schiena.
Molina
: Hai di nuovo perso sangue. Guarda la camicia: è tutta bagnata.
Valentin
: È solo sudore, ho avuto un altro attacco di febbre.
Molina
: Che... ne pensi del mio racconto? Non è fantastico?
Valentin
: Fa passare il tempo.
Molina
: Vorresti dire che ti piace?
Valentin
: Non aiuta nessuna grande causa, però mi sembra tutto a posto.
Molina
: Maria benedetta, ma non mi sai dire altro? Devi avere studiato filosofia politica a scuola!
Valentin
: Si dice "scienze politiche"; e la risposta è no, ho studiato giornalismo.
Molina
: Quindi puoi apprezzare una buona storia.
Valentin
: Mi è facile smascherarne il meccanismo.
Molina
: So che non è una di quelle cose terribilmente intellettuali alle quali devi essere abituato, è solo... una storia romantica, ma tanto bella... Ora, a un tratto, questo convoglio militare avanza. Meravigliosi soldati tedeschi catturano quei loschi contrabbandieri, sorprendendoli in flagrante. Li arrestano tutti. Però, in disparte, è parcheggiato un camioncino, con due partigiani francesi della Resistenza, che spiano i Tedeschi. Uno, zoppo, e uno mezzo sordo.
Valentin
: Aspetta un minuto: i tipi loschi arrestati dai Tedeschi...
Molina
: Sì?
Valentin
: Perché dici che non sembravano Francesi?
Molina
: Non sembravano Francesi. Sembravano... Turchi. Non sono sicuro, ma avevano quei berretti... sai quei berretti che portano, fatti così... Turchi. Come i fez.
Valentin
: Quei berretti... erano yarmulkas. Non capisci che questo è uno sporco film antisemitico?
Molina
: Oh, andiamo!
Valentin
: Aspetta! Dev'essere stato un film tedesco, no?
Molina
: Non lo so. È stato anni fa. Senti, io non spiego i miei film: sciupa tutta l'emozione.
Valentin
: Dev'essere stato un film di propaganda nazista, fatto tutto durante la guerra...
Molina
: Non lo so... quello era solo lo sfondo. Qui comincia la parte più importante, quella che riguarda gli amanti. Divina...
Dal film:
Il bacio della donna ragno
Scheda film e trama
Frasi del film
Joseph
: E il tizio biondo con la giacca di pelo di cammello? Anche lui è molto distratto?
Georgette
: Perché anche lui?
Joseph
: Perché anche lui è tornato tre volte nel pomeriggio. 13 e 12. Pelo di cammello. 14 e 50. Pelo di cammello. 16 e 21. Pelo di cammello...
Georgette
: Ma smettila! Smettila! Mi stanno tornando le macchie rosse. Guarda! Ecco, mi guardi, signora Suzanne! Le mie macchie rosse sono tornate! Questo mi fa impazzire!
Suzanne
: Non vorrà ricominciare, eh?
Joseph
: Se avesse la coscienza tranquilla non sarebbe in questo stato però.
Georgette
: Ma... Ma... Oh, non ne posso più. Vado a casa, signora Suzanne. Mai più con gli psicopatici! Più più!
Suzanne
: Senti... Georgette... Geo... La vuole finire di soffocarla così? Una donna deve respirare.
Joseph
: Certo, una comincia col voler respirare e poi dopo cambia aria.
Hipolito
: Ah, beh, ma cambiare aria è salutare.
Joseph
: Oh, zitto, scrittore fallito.
Hipolito
: Sì, sì, sì. Sì, sì. Scrittore fallito, destino fallito. Mi piace questa parola. Fallito. Il destino dell'uomo si compie nel fallimento.
Joseph
: Ci siamo, è l'ora dei gargarismi!
Hipolito
: E a forza di fallimenti uno si abitua a non andare mai oltre la brutta copia. La vita è solo un'inter
mina
bile replica di uno spettacolo che non avrà mai luogo.
Joseph
: Ah, ah! Ci scommetto che non è nemmeno sua.
Hipolito
: Ah, beh, non credere. Ho qualche idea anch'io, sai?
Joseph
: Ah.
Hipolito
: Ma finisco sempre per farmele fregare. Un po' come a te con le donne.
Joseph
: Cosa vorresti dire?
Hipolito
: Che dovresti cominciare a fartene una ragione.
Joseph
: Senti, bello, parla per te, razza di...
Hipolito
: Razza di cosa? Eh?
Suzanne
: Ma la volete smettere? Smettetela!
Hipolito
: Eh? Razza di cosa?
Suzanne
: Ho detto basta!
Amelie
: Ma che sta succedendo?
Suzanne
: Niente di niente. Georgette ha voluto prendere un po' d'aria, e Joseph fa la guerra punica.
Joseph
: Un po' d'aria, ah! Come Gina? Sai che sta facendo Gina, eh? È uscita con quello con la busta di plastica. Pensate che non abbia notato la manovra? Ah, ah! Sentite qua: prima il bigliettino nella tasca della giacca alle 16 e 8, poi il tizio ritorna qui oggi e via, vanno a prendere una boccata d'aria.
Dal film:
Il favoloso mondo di Amélie
Scheda film e trama
Frasi del film
Georgette
: Chiudete quella porta!
Suzanne
: Che cos'ha? Ti tiene il muso?
Georgette
: Trova che sorrido troppo, adesso.
Suzanne
: Ah, ti preferisce imbronciata.
Georgette
: Beh, con gli uomini, sì.
Suzanne
: Ah!
Narratore
: Nino è in ritardo. Per Amélie ci sono due spiegazioni possibili. La prima: non ha trovato la foto. La seconda: non ha ancora avuto il tempo di ricomporla, perché tre banditi, multirecidivi, che assaltavano una banca, l'hanno preso in ostaggio. Seguiti da tutti i poliziotti della zona, sono riusciti a se
mina
rli, ma lui ha provocato un incidente. Quando ha ripreso conoscenza, non ricordava nulla. Un camionista ex detenuto l'ha raccolto, e credendolo in fuga l'ha messo in un container in partenza per Istambul. Là, è finito tra avventurieri afgani, che gli hanno proposto di andare a rubare testate missilistiche sovietiche. Ma il camion è saltato su una
mina
alla frontiera col Tagikistan. unico superstite, è stato accolto in un villaggio di montagna, ed è diventato militante mujahiddin. Perciò, Amélie non vede perché deve stare in quello stato per uno scemo che mangia la minestra di cavolo per tutta la vita con uno stupido portavasi in testa.
Nino
: Buongiorno.
Gina
: Buongiorno. Che cosa le porto?
Nino
: Un caffè, per piacere.
Gina
: Sì. Un caffè. Ecco il suo caffè...
Nino
: Grazie.
Amelie
: Ormai ha capito. Poserà il cucchiaino. Poi raccoglierà con il dito i granelli di zucchero dal tavolo. Dopodichè si girerà, e a quel punto mi parlerà.
Nino
: Mi scusi. È lei? Sì, è lei, questa.
Amelie
: Eh, no! Gina, mi devi fare un favore. Non portare quel caffè. Gli devi dare questo biglietto.
Gina
: Le tolgo la tazzina sporca. Ecco. Le porto un altro caffè?
Nino
: Ah, no, grazie. Va bene così.
Gina
: Come vuole.
Dal film:
Il favoloso mondo di Amélie
Scheda film e trama
Frasi del film
Segreteria Telefonica
: Memoria sette.
Adrien
: Mia cara Mado, la tua assenza mi diventa sempre più insopportabile. Sono in esilio in un mondo disperatamente color kaki. Non dormo più, non mangio più. Ho commesso il peggiore errore della mia vita accettando questo corso che mi priverà della mia adorata moglie per cinque inter
mina
bili settimane. Penso sempre a te. Tuo Adrien. Ho rinunciato ai soldi della mia ultima commissione per attutire l'effetto delle mie dimissioni un po'... improvvise. A volte mi ritrovo a sognare che un giorno o l'altro verranno tempi migliori. Un giorno color arancio. Ti ricordi, cara Madeleine? Il tuo Adrien, che non ti ha mai amata tanto. Buone notizie, cara Mado. Tra non molto guadagnerò abbastanza bene per comperare una macchina. Potrò tornare a dormire a casa ogni giorno. Intanto spero che potrai raggiungermi, venerdì sera, così usciremo insieme.
Dal film:
Il favoloso mondo di Amélie
Scheda film e trama
Frasi del film
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