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Aforismi Giornata - parte 2
Frasi trovate
:
587
Occorre migliorare la qualità e quantità dell'istruzione, accrescere gli investimenti privati e pubblici, aumentare la spesa in ricerca e sviluppo accelerare l'innovazione, migliorare il quadro regolamentare e l'azione della Pubblica amministrazione, facilitare l'aumento della dimensione delle imprese, recuperare i divari tra il Mezzogiorno e il resto del Paese.
Daniele Franco
Cit. da
8 novembre 2020
Frasi di Daniele Franco
Una
giornata
può risolverti la vita, una
giornata
può rovinarti la vita... La vita è fatta di quattro o cinque giornate che cambiano tutto quanto.
Beverly
Dal film:
I ragazzi della mia vita
Scheda film e trama
Frasi del film
Nella mia vita, subito dopo i miei genitori metto gli scout. Mi hanno insegnato soprattutto due cose. La prima è che bisogna dare un senso a ogni nostra
giornata
. La seconda è la sacralità della vita, in un tutt'uno con la sacralità della natura.
Pupi Avati
Cit. da
Lastampa.it, 5 agosto 2014
Frasi di Pupi Avati
Cable
: I tempi di pace infiacchiscono gli uomini. Sono nato durante la guerra, e ci sono cresciuto.
Weasel
: Ok.
Cable
: Qual è il più grande dolore che hai provato?
Weasel
: Be', sono legato piuttosto...
Cable
: Le persone credono di conoscere il dolore, non ne sanno niente a parte quello che hanno provato. A cinque anni, cos'è? La puntura di un'ape? A vent'anni le schegge di un proiettile, a quarant'anni una malattia... magari una che ti lascia più macchina che uomo.
Weasel
: Sì, invecchiare non è da femminucce, per questo mia nonna Ginny è morta...
Cable
: Ho una lista, scorriamone i punti, insieme: primo, ti piego qualcosa. Qualcosa che non è fatto per essere piegato...
Weasel
: Ti fermo subito perché non arriverò al secondo, non arriverò neanche in fondo al primo. Il dolore non lo sopporto, sai? Se sbatto l'alluce la mia
giornata
è finita! Ho pianto quando hanno cancellato la serie "Felicity"... quando ho molta paura ho delle erezioni isteriche, ne ho una adesso... non guardarmi, può solo peggiorare!
Dal film:
Deadpool 2
Scheda film e trama
Frasi del film
La gratitudine è un dono che noi tutti abbiamo.
Sta a te risvegliarlo, e trasformare la tua
giornata
!
Walter Nudo
Frasi di Walter Nudo
La vera storia di una
giornata
iniziata come ogni altra.
[The true story of a day that started like any other.]
Dal film:
22 luglio
Scheda film e trama
Frasi del film
Sento che il conto alla rovescia va avanti, ma bisogna solo accettare quella che è la vita. Abbiamo una possibilità su miliardi di nascere, e dobbiamo esser felici di aver vissuto, siamo stati fortunatissimi. E quindi va anche accettato che, ad un certo punto, il biglietto sia scaduto.
Da quando ho compiuto 90 anni mi chiedono che penso della morte.
Penso che la morte sia una grande scocciatura.
È una mancanza di vita. Se ci pensa noi moriamo ogni notte quando ci addormentiamo. La sofferenza, soprattutto fisica, ma anche psicologica, è la cosa che può turbare. Ognuno di noi si augura una buona morte.
Penso sempre a un detto di Leonardo: così come una buona
giornata
porta a un buon dormire, così una vita spesa bene porta a un buon morire.
Piero Angela
Cit. da
Dicembre 2020
Frasi di Piero Angela
Il tramonto d'una scura
giornata
di novembre, col cielo coperto di tediose caligini fra le quali l'ultima luce filtrava livida e triste; l'agonia del giorno e dell'anno, un senso di freddo in tutte le cose, nella campagna silenziosa e deserta, negli alberi dai rami sfrondati, nel mare d'un grigio metallico flagellato dal vento, nel cuore degli uomini che avevano visto cadere ad una ad una tutte le loro illusioni...
– Pensate voi – diceva Ludwig –, alle primavere future?... Quante anime nuove esulteranno! Quante speranze fioriranno nelle vergini fantasie? Quante mai vite si schiuderanno ai sorrisi del sole!
Federico De Roberto
Cit. da
La morte dell'amore ‐ Incipit
Frasi di Federico De Roberto
"Quando voi leggerete queste pagine, io sarò morto. Non voglio, non voglio andarmene nel silenzio e nell'ombra, senza dirvi tutto quello che ho in cuore, senza mostrarvi tutta l'opera spaventevole compita da voi, senza lasciarvi – ultimo ricordo della nostra tenera amicizia – l'eterno rimorso del male che voi avete commesso.
"Io non sono generoso?... Ah! bisognava che apprendessi alla vostra scuola la generosità!... Sentite: la mamma mia dorme di là, nella camera attigua; ella riposa un istante dopo una
giornata
d'inquietudine, passata a spiare ogni mio movimento, quasi presaga della sciagura che le pende sul capo. Domani, a quest'ora, ella non riposerà.
Federico De Roberto
Cit. da
Documenti umani ‐ Incipit
Frasi di Federico De Roberto
"Li odio, sti punkabbestia."
L'ispettore della polizia di Stato Marco Pieve, fuori servizio e in abiti civili, era fermo da almeno tre minuti davanti allo scaffale dei biscotti perché tra lui e i Bucaneve che doveva assolutamente comprare per sua moglie c'era il suo carrello e, davanti al carrello, ferma, una ragazza bassa e tozza, anch'essa carrellomunita, capelli rasta, orecchini sparsi, il mascara raggrumato sulle ciglia e lo sguardo fisso a scegliere qualcosa per placare una palese fame chimica.
Toccava a lui, quel giorno, fare la spesa, a dire il vero toccava a lui quasi tutti i giorni, dato che la moglie era sempre impegnatissima e la figlia ventenne, come tutti i figli ventenni, era praticamente muta e invisibile.
Nel carrello della ragazza che gli stava ostruendo il passaggio, sdraiato su due birre e del tonno in scatola dormiva un piccolo bastardino russante di età indefinita, con una perdita di muco dalla narice destra abbastanza schifosa da vedere.
La sua padrona sembrava una statua di marmo con gli occhi rossi.
«Scusi, permesso?» le disse l'ispettore. Emanava un odore pungente di ganja mista a cane randagio in una
giornata
di pioggia, e non si muoveva.
«Scusi?» L'ispettore tentò di allungarsi alle spalle della ragazza, non poteva aspettare che quel comodino giamaicano si riavesse o prendesse finalmente una decisione. Tese un braccio verso i Bucaneve e lei, assorta in chissà quale sogno psichedelico, continuò a non muoversi di un millimetro fino a che Pieve inavvertitamente non le sfiorò un braccio.
Luca Bizzarri
Cit. da
Disturbo della pubblica quiete
‐ Incipit
Frasi di Luca Bizzarri
Se non voglio passare il resto della
giornata
a ossessionarmi per mio padre, devo cercare di inchiodare Gia e Luke. Facciamoli un po' sudare.
Veronica Mars
Dal film:
Veronica Mars
Scheda film e trama
Frasi del film
C'era una volta un Imperatore che dava tanta importanza alla bellezza ed alla novità dei vestiti. Spendeva la maggior parte dei suoi soldi per adornarsi. Non si curava dei suoi soldati, dei teatri o di scampagnate, se non quando gli servivano come pretesto per far mostra di qualche nuovo vestito. Per ogni ora della
giornata
, aveva una foggia speciale.
Nella grande città dove dimorava questo Imperatore, la vita era molto gaia, ed ogni giorno capitavano forestieri. Una volta vennero anche due bricconi, i quali si spacciarono per tessitori e raccontarono di saper tessere la più bella stoffa che si potesse vedere al mondo.
Non solo i colori e il disegno erano straordinariamente belli, ma i vestiti che si facevano con tale stoffa avevano questa mirabile proprietà: ad ogni uomo inetto al proprio impiego o più stupido della media, essi rimanevano invisibili.
- "
Ah, questi sì, sarebbero vestiti magnifici!
" - pensò l'Imperatore - "
Quando li indosserò saprò subito quali sono nel mio regno gli uomini inetti; e saprei subito distinguere gli uomini saggi dagli stolti! Sì, bisogna che mi faccia tessere questa stoffa!
"
L'Imperatore anticipò così ai due bricconi una bella somma di denaro, perché potessero cominciare il loro lavoro.
Essi prepararono due telai e fecero finta di mettersi a lavorare. Sui telai però, realmente, non avevano nulla di nulla. Nel domandare non avevano alcuna esitazione: domandavano sempre le sete più preziose e l'oro più fino. E la roba, se la mettevano in tasca, e continuavano a lavorare ai telai vuoti, anche fino a notte inoltrata.
- "
Mi piacerebbe sapere a che punto sono con il lavoro
" - pensò l'Imperatore. - "
Manderò qualcuno a vedere come prosegue il lavoro dei tessitori.
"
In città la notizia si era sparsa: tutti oramai sapevano la meravigliosa proprietà della stoffa, ed ognuno era curioso di vedere sino a che punto giungesse la stupidità del suo vicino.
- "
Manderò dai tessitori il mio vecchio onesto Ministro
" - pensò l'Imperatore - "
Può giudicare il lavoro meglio di qualunque altro, perché ha ingegno, e nessuno più di lui è adatto alla propria carica.
"
Il buon vecchio Ministro andò nella sala dove i due mariuoli facevano mostra di lavorare dinanzi ai telai vuoti.
- "
Dio mi assista!
" - esclamò il vecchio Ministro tra sé, sgranando gli occhi: "
Io non vedo nulla di nulla!
"
Ma si guardò bene dal dirlo!
I due bricconi lo pregarono di farsi più vicino: - "
E' bello il disegno? E i colori sono bene assortiti?
- e indicavano qua e là, le zone del telaio vuoto.
Il povero Ministro non si stancava di spalancare gli occhi, ma nulla riusciva a vedere, poiché nulla c'era!
- "
Mio Dio!
" - pensava - "
Che io sia proprio stupido? Non l'ho mai creduto, ma nessuno di se stesso lo crede! E se non fossi adatto a coprire la mia carica? No, no, no... Non è davvero il caso di andar a raccontare in giro che non vedo la stoffa!
"
- "
Non dice nulla?
" - domandò uno dei due uomini che stavano al telaio.
- "
Oh, lavoro perfetto, magnifico, proprio magnifico!
" - disse il vecchio Ministro, e guardò a traverso agli occhiali: "
Che disegno, che colori! Sì, dirò a Sua Maestà che il lavoro mi piace immensamente!
"
- "
Oh, questo ci fa davvero tanto piacere!
" - dissero entrambi i tessitori, decantando i colori per nome e indicando i particolari del disegno. Il vecchio Ministro stava bene attento, per poter dire le stesse cose quando fosse tornato dall'Imperatore. E così fece.
Intanto, i due bricconi domandavano dell'altro danaro, dell'altra seta, dell'altro oro, tutto per adoperarlo nel tessuto, naturalmente. E tutto mettevano invece nelle proprie tasche. Sul telaio non ne andava nemmeno un filo, ma continuavano come prima a lavorare al telaio vuoto.
L'Imperatore mandò poco dopo un altro ottimo ufficiale di Stato, affinché gli riferisse sull'andamento del lavoro, e se mancasse poco alla fine.
Accadde anche a lui precisamente quello che era accaduto al Ministro: guardava e guardava, e, poiché sul telaio vuoto nulla c'era, nulla riusciva a vedere.
- "
E' proprio un bel genere di stoffa, vero?
" - domandavano tutti e due i mariuoli. E intanto mostravano e spiegavano le bellezze della stoffa che non c'era.
- "
E pure, io non sono sciocco!
" - pensava l'ufficiale - "
Allora, non sono adatto alla mia alta carica! Sarebbe strano! Ad ogni modo, bisogna che nessuno lo sappia!
" Perciò, anche l'ufficiale di Stato vantò la stoffa che non vedeva, e si dichiarò pienamente sodisfatto tanto dei bellissimi colori quanto dell'eccellente disegno. - "
È proprio stupendo!
" - disse all'Imperatore.
Intanto in città non si faceva che parlare di questa magnifica stoffa.
Un bel giorno l'Imperatore stesso volle esaminare il tessuto mentre ancora stava ancora sul telaio. Si recò così dai due tessitori, accompagnato da un nutrito seguito di eletti cortigiani, tra i quali si trovavano anche i due vecchi valenti uomini che per primi erano andati a visionare la stoffa.
I due mariuoli lavoravano con più lena che mai, ma sempre senza trama e senza filo.
- "
Non è vero che è proprio stupenda?
" - dissero tutti e due i probi officiali - "
Si degni la Maestà Vostra di osservare questo ornato, questi colori!
" - ed accennavano al telaio vuoto, sempre credendo, ben inteso, che gli altri potessero vedere la stoffa.
- "
Che affare è questo?!
" - pensò l'Imperatore - "
Io non ci vedo nulla! Questa è grossa! Forse sono diventato un grullo? O forse non sono più adatto a fare l'Imperatore? Sarebbe la cosa peggiore che mi pssa capitare!
"
- "
Oh, è bellissimo!
" - disse ad alta voce - "
È proprio di mio pieno gradimento!
"
Non volendo confessare di non vedere nulla sul telaio, approvò soddisfatto il lavoro inesistente.
Tutto il seguito che lo accompagnava aveva un bell'aguzzare gli occhi: non riusciva a vedervi nulla che non vi avessero veduto gli altri. Ma tutti dissero con l'Imperatore: "
Bellissimo! Magnifico!
"
Gli consigliarono di indossare per la prima volta il vestito fatto con quella splendida stoffa nel corteo di gala, che egli doveva guidare alla prossima festa.
- "
Splendido, magnifico, meraviglioso!
" - si ripetè di bocca in bocca e tutti se ne rallegrarono.
L'Imperatore concedette ai due bricconi il permesso di portare all'occhiello il nastrino di cavaliere, con il titolo di Tessitori della Casa Imperiale.
Tutta la notte che precedeva il giorno della festa, i due bricconi rimasero alzati a lavorare, ed accesero più di sedici candele. Tutti poterono vedere quanto i due si affaccendassero a terminare i nuovi vestiti dell'Imperatore. Fecero mostra di levare la stoffa dal telaio; tagliarono l'aria con certe grosse forbici, cucirono con l'ago, ed alla fine dissero: "
Ecco, i vestiti sono pronti!
"
L'Imperatore stesso venne allora dai due, assieme ai suoi più alti cavalieri. I due bricconi, levando il braccio in aria, come se reggessero qualche cosa, dissero: "
Ecco i calzoni! Ecco la giubba! Ecco il mantello!
" - e così via.
- "
Son leggeri come ragnatele! Sembra di non portar nulla sul corpo! Ma questo è il loro maggior pregio!
"
- "
Già!
" - fecero tutti i cortigiani. Ma niente riuscirono a vedere, poiché niente c'era.
- "
Si degni la Maestà Vostra di deporre i vestiti che indossa
" - dissero i furfanti - "
e noi misureremo alla Maestà Vostra i nuovi, dinanzi a questo grande specchio.
"
L'Imperatore si spogliò, e quei bricconi fecero come se gli indossassero, capo per capo, i vestiti nuovi, che dicevano d'aver preparati; e lo strinsero ai fianchi, fingendo di agganciargli qualche cosa, che doveva figurare lo strascico; l'Imperatore si volgeva e si girava dinanzi allo specchio.
- "
Come vi stanno bene! Divinamente!
" - esclamarono tutti - "
Che ornati! Che colori! È proprio un vestito magnifico!
"
- "
Fuori è pronto il baldacchino di gala, di sotto al quale la Maestà Vostra guiderà la processione!
" - annunciò il Gran Cerimoniere.
- "
Eccomi!
" - disse l'Imperatore - "
Non mi sta bene?
" - E si volse di nuovo allo specchio, perché voleva fare come se esaminasse minuziosamente il proprio abbigliamento.
I paggi, i quali dovevano reggere lo strascico, camminavano chini a terra, come se tenessero realmente in mano un lembo di stoffa. Camminavano con le mani tese all'aria dinanzi a loro, perché non osavano lasciar vedere di non avere nulla.
E così l'Imperatore si mise alla testa del corteo solenne, sotto il superbo baldacchino. Tutta la gente che era nelle strade e alle finestre, esclamava:
- "
Mio Dio, come sono fuori dal comune i nuovi vestiti dell'Imperatore! Che stupendo strascico porta alla veste! Come tutto l'insieme gli sta bene!
"
Nessuno voleva rivelare che nulla vedeva; altrimenti avrebbe rivelato che non sarebbe stato adatto al proprio impiego, o sarebbe stato troppo sciocco. Nessuno dei vestiti imperiali aveva mai suscitato tanta ammirazione.
- "
Ma non ha niente addosso! Il re è nudo!
" - gridò a un tratto un bambinetto.
- "
Signore Iddio! Sentite la voce dell'innocenza! Il re è nudo!
" - esclamò il padre: e l'uno venne sussurrando all'altro quel che il piccino aveva detto.
- "
Non ha niente addosso! C'è là un bambino piccino piccino, il quale dice che l'Imperatore non ha alcun vestito addosso! Il re è nudo!
"
- "
Il re è nudo!
" - gridò alla fine tutto il popolo.
L'Imperatore si rodeva, perché anche a lui sembrava veramente che il popolo avesse ragione; ma pensava:
- "
Qui non c'è scampo! Qui ne va del decoro della processione, se non si rimane imperterriti!
"
E prese un'andatura ancora più maestosa. Ed i paggi continuarono a camminare chini, reggendo lo strascico che non c'era.
La morale di questa favola
Abbiate sempre il coraggio di esprimere il vostro pensiero, anche quando rischiate di fare brutte figure.
Da:
Il re è nudo! (I vestiti nuovi dell'imperatore)
Anche durante la terza
giornata
papà Catrame non comparve in coperta. Voleva essere solo per frugare nei vecchi ricordi, onde prepararci una delle sue funebri leggende, o l'età gli pesava troppo sul groppone? Chi può dirlo?
Emilio Salgari
Cit. da
Le novelle marinaresche di mastro Catrame - La campana dell'inglese ‐ Incipit
Frasi di Emilio Salgari
Ma che ce farò io con tutto quel denaro che accumulo, dal momento che ormai sono in grado, e da molto tempo, di provvede' a tutti i bisogni della mia vita? Beh, lo utilizzerò per farne altro, altro ancora, milioni, miliardi perché il mio bisogno fondamentale è quello di arricchire. Quando penso ai cassieri de banca, che arrischiano di morire, per difendere er capitale altrui, oppure al fattorino del trambe, che ogni sera immancabilmente consegna l'incasso della
giornata
. O a quei morti de fame, che accettano passivamente la loro disgrazia nel rispetto della legge difesa dalla proprietà. Embé, allora c'ho proprio il sospetto che in questi nullatenenti, embé, avanzi la pazzia! Aleggi la stronzaggine! Ciò me tranquillizza, perché è su de loro che mi arricchisco. Ma malgrado tutto, io nun so felice. E no, perché anch'io come il danaro, vorrei essere eterno.
Il macellaio
Dal film:
La proprietà non è più un furto
Scheda film e trama
Frasi del film
Una
giornata
impossibile da prevedere!
Walter Garber
Dal film:
Pelham 123
Scheda film e trama
Frasi del film
Eli Mills
: Signor Eversoll. È un piacere di conoscerla dopo tanto tempo. Come va?
Gunnar Eversoll
: Mi scusi.
Eli Mills
: Sì?
Gunnar Eversoll
: Dove sono i dinosauri?
Eli Mills
: I dinosauri sono... sono in viaggio.
Gunnar Eversoll
: Oh, quindi intanto dovrei vendere questi?
Eli Mills
: No, non deve preoccuparsi, saranno qui presto.
Gunnar Eversoll
[balbettando]
: Ah, io con dilettanti non ci lavoro, perciò contatto i miei acquirenti e annullo la fama.
Eli Mills
: Saranno qui domani. I suoi acquirenti non rimarranno delusi. Mi creda, di qualunque ramo siano allevamento, industria, caccia sportiva, troveranno qualcosa del loro gradimento. Undici specie, ciascuna delle quali ha proprietà biofarmaceutiche uniche. La stima ha quattro milioni per specie.
Gunnar Eversoll
: Quattro milioni si fanno una
giornata
fiacca a casa mia. Lei mi fa perdere tempo.
Eli Mills
: Ne ha mai fatti cento milioni in una
giornata
, eh?
[Gunnar ride]
Tutto questo è passato. Io voglio parlare con lei del futuro.
Gunnar Eversoll
: Le concedo dieci minuti.
Dal film:
Jurassic World - Il regno distrutto
Scheda film e trama
Frasi del film
Clay
: Wade ha parlato di barca, raggiungiamo il molo. Pooch ce la fai?
Pooch
: Oh, è la
giornata
delle domande cretine e la più gettonata è questa e nessuno si è degnato di dirmelo! Non fa niente, va bene così!
Dal film:
The Losers
Scheda film e trama
Frasi del film
Ogni volta che stai per entrare in scena ti porti dietro una
giornata
intera, che non è mai la stessa. Ti permette di dare valore alla vita, il teatro è meraviglioso da questo punto di vista, ti da possibilità che al cinema, ad esempio, non hai. Al cinema la scena la vivi una, due volte. A teatro no. Ma la solitudine l'ho capita con gli anni, quella solitudine di cui mi parlava Eduardo. Prima ero troppo giovane, forse anche stupida. Sei solo con te stesso, con i tuoi sogni, visioni, emozioni che diventano poi patrimonio di tutti.
Lina Sastri
Cit. da
teatro.it, intervista, 20 marzo 2017
Frasi di Lina Sastri
Perché un uomo decide di diventare agente di polizia? Che genere di uomo è uno che si alza la mattina, si fa la doccia, si rade e va al lavoro senza sapere se sarà vivo alla fine della
giornata
? Che genere di uomo è uno che ha il coraggio di difendere la porta del tempio? E dire a quelli che cercano di corrompere, rapinare e ferire i nostri cittadini: finché ci sono io non nuocerai a nessuno dei miei.
Predicatore
Dal film:
Pride and Glory - Il prezzo dell'onore
Scheda film e trama
Frasi del film
[Sulla possibilità di fare un nuovo disco con il Club Dogo]
La motivazione ag
giornata
a ora, ripeto a ora perché come sai abbiamo a che fare con dei matti, potrebbe essere questa: è come la reunion delle Spice Girls, perché farla? Sono quattro cessi, sono vecchie e non c'è nemmeno Posh Spice. Perché fare una reunion? I Club Dogo non hanno mai sbagliato un album. Perché sbagliare adesso? I dischi che abbiamo fatto in 15 giorni, strafatti, sono diventati dei classici. Perché dobbiamo sbagliare un album adesso per far contenti gli altri? Se ti sei sempre trombato bene una figa, vuoi che il ricordo rimanga sempre lì, bellissimo. Fai una brutta trombata e dici: "Cazzo, lei era proprio una figa ma quell'ultima trombata no". E ti ricorderai sempre di quell'ultima esperienza negativa. Quindi perché fare una brutta trombata?
Jake La Furia
Cit. da
rollingstone.it, intervista, 16 novembre 2018
Frasi di Jake La Furia
Le persone sono fatte di nuvoloni grigi, grandi e pesanti, ma tu hai questo potere di saper trattare con le nuvole e sai addolcire il maltempo di tutti tu, misteriosa e piccola ragazza dai capelli sempre curati hai questo dono bellissimo di saper tirare fuori da ognuno una bellissima
giornata
.
Gio Evan
Frasi di Gio Evan
Holland March
[Healy bussa alla porta]
: Chi è?
Jackson Healy
: Ho un messaggio per Holland March.
Holland March
[apre e Healy gli molla un pugno nel naso]
: Ow! Ma che cazzo?!?
Jackson Healy
: Signor March, ora facciamo un gioco...
Holland March
: Hai sbagliato casa!
[Healy lo sbatte a terra]
Jackson Healy
: Si chiama "chiudi il becco sennò è peggio".
[gli sferra un calcio nella pancia]
Holland March
: Che bel gioco..!
Jackson Healy
[prende il suo portafoglio]
: Sei un investigatore privato?
Holland March
: Ci sono venti dollari lì, prendili!
Jackson Healy
: Non sono qui per questo, te l'ho detto, ho un messaggio.
[si guarda intorno per la casa]
Ti puoi permettere di vivere così col tuo mestiere?
Holland March
: Qual è il messaggio?!
Jackson Healy
: Ah, giusto, giusto. Ahem... Smettila di cercare Amelia. È chiaro?
Holland March
: Io non sto cercando Amelia! Lei è coinvolta in un caso di cui... E va bene, ora ho chiuso, lo giuro sulle mie palle! Fermo, te lo giuro e basta!
Jackson Healy
: Amelia sarà molto contenta che hai afferrato il messaggio, sarà sollevata, molto bene. Ora devo chiederti un'altra cosa prima di andarmene.
Holland March
: Vuoi sapere chi mi ha assunto...
Jackson Healy
: Bravo! Sì, posso chiedertelo con le buone, o...
Holland March
: Glenn.
Jackson Healy
: Come?
Holland March
: Lily Glenn, due "N", una vecchia signora, mi ha assunto per poter trovare sua nipote, martedì!
Jackson Healy
: Ti sei venduto la cliente.
Holland March
[si rialza]
: Ti ho fatto una rivelazione confidenziale!
Jackson Healy
: No, no, te la sei venduta, ti ho fatto una domanda e apapapap, tu hai spiattellato tutto!
Holland March
: Non era quello che volevi?
Jackson Healy
: Cosa?
[March lo aveva distratto per prendere una pistola nascosta in un barattolo, ma lui gliela sottrae]
Mi dispiace che non hai afferrato il messaggio.
Holland March
: Anche a me... Ma l'ho capito adesso, l'ho capito, ci sono.
[si butta a terra per recuperare la pistola ma Healy la calcia lontano]
Cazzo!
Jackson Healy
: E allora adesso? L'hai afferrato?
Holland March
: Sì.
Jackson Healy
: Sei sicuro?
Holland March
: Sì, tranquillo!
Jackson Healy
: D'accordo, dammi il braccio sinistro, questo.
Holland March
: Cosa?! No!
Jackson Healy
: Sì, avanti...
Holland March
: NNNo!! Lascia! No! No!
Jackson Healy
: Ti sei tagliato?
Holland March
: Mi sto curando una ferita!
Jackson Healy
: Va bene, senti, quando parli col dottore, digli che hai subito una frattura spiroide al radio sinistro.
Holland March
: No! ...No!!!
Jackson Healy
: Un bel respiro...
[gli spezza il braccio, March rilascia un urlo acuto dal dolore]
Ti secca se mi prendo una mela?
[March geme]
Bene, signor March, una buona
giornata
.
Dal film:
The Nice Guys
Scheda film e trama
Frasi del film
Comunico al direttore del torneo che prenderò i soldi. Mentre quelle parole mi escono di bocca sento le mie possibili alternative svanire. Non so quali avrebbero potuto essere le alternative, ma il punto è proprio questo – non lo saprò mai. Il tizio mi porge un assegno e uscendo dal suo ufficio mi sento come se avessi imboccato una strada molto lunga che sembra condurre in una foresta buia e sinistra. È il 29 aprile 1986. Il giorno del mio sedicesimo compleanno. Per il resto della
giornata
non faccio che ripetermi, incredulo: sei un tennista professionista, adesso. Ecco che cosa sei. Ecco chi sei. Per quante volte lo dico, non suona mai bene.
Andre Agassi
Cit. da
Open. La mia storia
Frasi di Andre Agassi
Sergente Ernie Savage
: Bella
giornata
sergente maggiore!
Dal film:
We Were Soldiers
Scheda film e trama
Frasi del film
Cari crisafulliani, è il vostro nuovo sindaco che vi parla. Oggi, cari amici, è una
giornata
speciale, una
giornata
felice, perché grazie agli amici americani abbiamo ricevuto un regalo, una cosa bellissima: a Crisafulli è arrivata la democrazia! Ora, chi è sta democrazia? Vu spiegu. La democrazia è comu quannu nasci un picciriddu, è una festa! E perché è una festa? Perché stu picciriddu è il nostro futuro, e così anche la democrazia. Sulu ca stu picciriddu nui ce lo dobbiamo curare, lo dobbiamo proteggere, lo dobbiamo tenere per mano, sennò si po' fari mali, poviru nuccenti, lo dobbiamo fare crescere al sole di questa nostra bella terra, lontano dal freddo, dal gelo, di certe terre buie dove abita il diavolo. Perché parramuni chiaro: a noi sti russi, sti comunisti, nun ni piaciuni, ed è per questo che l'americani si fidanu di noi. Ora io lo so che a qualcheduno chista storia nun ci piacerà, perché dicono che noi non siamo gente perbene, noi non siamo presentabili, noi siamo un pericolo. Noi?! Un pericolo? E allora vi domando a voi, ca vi canusciu unu per unu: quando avevate bisogno di protezione, da chi siete andati?! Da loro o da noi?! Quando avevate bisogno di un lavoro, da chi siete andati? Da loro o da noi?! Quando avevate bisogno di giustizia! Da chi siete andati? Da noi. Siete venuti da noi! Noi, che siamo sopravvissuti a tutto, alle guerre, ai governi, ai fascisti, ai nazisti, e sopravviveremo anche ai comunisti! Perché la verità è che in questo Paese noi siamo la democrazia!
Don Calò
Dal film:
In guerra per amore
Scheda film e trama
Frasi del film
In amore può capitare di essere solo un'isola di passaggio, una di quelle che si visita in una
giornata
quando si fa una crociera.
[...]
un'isola a cui si dà tutto subito e si prendono le cose migliori, perché il tempo è poco e il giorno dopo si dormirà sotto un altro cielo e si visiterà un'altra isola, che magari diventerà la preferita tra tutte quelle visitate, magari proprio l'ultima prima di tornare a casa, quella che basta allungare di poco il pensiero, come se la mente avesse una mano, per toccarla e sognare di viverci felici per sempre... Ma l'isola di passaggio è amata dal mare da prima che inventassero le navi e lo sarà ancora quando le crociere cambieranno rotta... per me non cambia niente, che tu lo voglia o no, io ti amerò per sempre...
Diego Galdino
Diego Galdino
Non dobbiamo dare mai nulla per scontato.
|
Per vivere le emozioni appieno, per godere di questa vita
|
dobbiamo imparare a gratificarci di ogni piccola cosa.
|
Un sorriso, un gesto d'amore, la presenza delle persone, chi ci manda un messaggio anche solo per salutarci. In quel momento la sua energia è stata convogliata a noi. A noi! È così bello, importante, così unico.
|
Un pensiero che riceviamo dalla nostra famiglia, dagli amici, da sconosciuti.
|
Nulla deve essere scontato. Una
giornata
di sole che ci scalda, che possiamo passare all'aria aperta a godere delle bellezze della natura. Una
giornata
di pioggia, che con il suo dolce suono ci culla e ci fa godere di una bella lettura, di un film abbracciati a chi amiamo. La gioia di poter annusare i profumi, di ascoltare la musica, di vedere albe e tramonti, di camminare in un bosco, di cantare la nostra canzone preferita.
|
Ogni giorno viviamo miracoli, ogni attimo della nostra vita è costellato da gioie che dobbiamo solo carpire.
|
La felicità sboccia nel cuore di chi non da nulla per scontato.
Simona Bianchera
Titolo della poesia:
Nulla per scontato
Frasi di Simona Bianchera
Mahoney
:
[Entra in casa di Schtultman]
Ehilà, Ehilà, Ehilà?
Schtultman
: Chi è?
Mahoney
: Carey Mahoney, il tuo nuovo collega.
Schtultman
: Ah, entra pure! Entra pure!
Mahoney
: Grazie.
Schtultman
: Mettiti pure comodo.
Mahoney
: Ah, sì. sì, d'accordo.
Schtultman
: Non ti sedere sulla sedia rotta. Eh?
Mahoney
: Ti ringrazio di avermi avvertito.
Schtultman
: Vuoi fare colazione? Ci sono delle uova.
Mahoney
: No, no, no, sto bene, mi faccio qualcosa più tardi, un'antitetanica magari. Lo sai che è un bel posticino?
Schtultman
: Grazie. L'ho arredato io. Ehi. Come va? Come va? Vinnie Schtultman
[gli stringe la mano sporca di burro d'arachidi]
. Eh, no! Via di qui!
[manda via dalla tavola il suo gatto Bonkie]
. Per te va bene se mangio qualcosa?
Mahoney
: Sì, certo, grazie.
Schtultman
: Sai, dopo il pranzo e la cena, la colazione è il pasto più importante della
giornata
. Oh, Gesù! Bonkie! Bonkie! Quante volte te lo devo dire? Nella tua cassettina! Nella tua cassettina!
[dopo che Bonkie ha defecato nella ciotola dei cereali, comincia a mangiare]
Eh eh eh! Buoni! Ehi, ne vuoi assaggiare un po'?
Mahoney
:
[Guarda Vinnie allibito e disgustato]
Sono a dieta.
Dal film:
Scuola di polizia 2 - Prima missione
Scheda film e trama
Frasi del film
Non immagino la mia vita senza fede ma la fede va ag
giornata
. Il mio Dio oggi usa un computer di ultima generazione.
Lech Walesa
Cit. da
corriere.it, 5 giugno 2020
Frasi di Lech Walesa
"Dài a ogni
giornata
la possibilità di essere la più bella della tua vita": l'ha detto Mark Twain.
Roberto Emanuelli
Cit. da
E allora baciami
Frasi di Roberto Emanuelli
La
giornata
iniziò male, e benché io non sia un tipo superstizioso credo che in giorni del genere la cosa migliore sia non accettare incarichi, anche se la ricompensa ha sei zeri sulla destra ed è esentasse.
La
giornata
iniziò male, e tardi, perché atterrai a Madrid alle sei e trenta, faceva molto caldo e durante il tragitto fino all'hotel Palace dovetti sorbirmi uno sproloquio del tassista sulla coppa europea di calcio. Mi venne voglia di puntargli la canna di una quarantacinque alla nuca per fargli chiudere il becco, ma non avevo attrezzi con me, e poi un professionista non se la prende mai con un cretino, nemmeno se è un tassista.
Luis Sepulveda
Cit. da
Diario di un killer sentimentale ‐ Incipit
Frasi di Luis Sepúlveda
Sono un entusiasta consapevole, ma se ci penso, la mia
giornata
di lavoro è un po' schizofrenica: sono nei consigli d'amministrazione di Unilever e Verizon, due grandi gruppi insidiati da concorrenti innovativi, grandi ma anche piccoli. E sono advisor del fondo americano General Atlantic che va a caccia e investe proprio in startup innovative.
Vittorio Colao
Cit. da
corriere.it, 20 dicembre 2019
Frasi di Vittorio Colao
Il vecchio
: Mi chiedevo se potesse autografare la mia copia del suo libro.
Rory Jansen
: Certo. Ha una penna?
Il vecchio
: Oh. Uno scrittore senza la penna? No.
Rory Jansen
: Oggi è giorno di lettura.
Il vecchio
: Oh sì, ma ho io la penna. Ecco. Ed ho anche una storia, molto buona. So che se lo sentirà dire continuamente, ma credo che questa le piacerà. Se io le raccontassi la storia e lei la riscrivesse, che ne pensa? Potrebbe riconoscermi un po' di merito?
Rory Jansen
: Non sarebbe una cosa giusta. Buona
giornata
.
Il vecchio
: Parla di un uomo che ha scritto un libro e poi lo ha perso. E della nullità che lo ha ritrovato. È ancora qui?
Dal film:
The Words
Scheda film e trama
Frasi del film
Dottore#1
: Witorp diceva chemioterapia radicale o questo qui crepa.
Dottore#2
: E Gottblied che diceva?
Dottore#1
: Be', quello parlava solo di risonanza magnetica!
[ridono]
Mancava poco che si scannassero!
McCoy
[indignato]
: È incredibile...!
Dottore#1
: Lei ha un'opinione diversa, dottore?
McCoy
: Sembra di trovarsi ai tempi dell'Inquisizione spagnola!
Kirk
[uscendo dall'ascensore]
: Brutta
giornata
, eh?
Dal film:
Star Trek IV - Rotta verso la Terra
Scheda film e trama
Frasi del film
Kirk
: Prepararsi alla partenza, chi non è diretto sulla Terra è meglio che scenda. Saavik... Questo è un addio.
Saavik
: Sì, ammiraglio.
Kirk
: Grazie!
Saavik
: Signore, non ho ancora avuto l'opportunità di raccontarle di suo figlio. David è morto con molto coraggio, ha salvato Spock, ha salvato tutti noi. Pensavo che lei dovesse saperlo. Buona
giornata
, capitano Spock. Che il suo viaggio si svolga senza incidenti.
Spock
: Lunga vita e prosperità, tenente.
Dal film:
Star Trek IV - Rotta verso la Terra
Scheda film e trama
Frasi del film
Ti comparerò dunque a una
giornata
d'estate, tu sei ben più leggiadra o meglio temperata di ruvidi venti... bla, bla, bla, e continua così con mille complimenti credo, adesso non mi ricordo, mi dispiace io non sono Shakespeare, ma neanche Romeo era un grande quarterback ai suoi tempi... Se sapessi le parole più perfette e meravigliose del mondo intero riuscirei ad esprimerti quello che provo veramente, cosi ti direi quando mi sento bene con te e quando adoro vederti arricciare il nasino mentre sorridi, sentirti correggere i miei errori di grammatica lo odio. Ma soprattutto io ti direi che tu, tu mi hai reso una persona migliore e orgogliosa di se stessa, perciò ora so che questa corona non conta niente e per me tu sei tutto. Purtroppo sono solo uno stupido quarterback, non conosco le parole giuste...
Woody Deanne
Dal film:
Boygirl - Questione di sesso
Scheda film e trama
Frasi del film
Un giorno tu ti sveglierai e vedrai una bella
giornata
. Ci sarà il sole, e tutto sarà nuovo, cambiato, limpido. Quello che prima ti sembrava impossibile diventerà semplice, normale. Non ci credi? Io sono sicuro. E presto. Anche domani...
Fedor Dostoevskij
Cit. da
Le notti bianche
Frasi di Fëdor Dostoevskij
Colui che non è in grado di darsi conto di tremila anni rimane al buio e vive alla
giornata
.
Johann Wolfgang Goethe
Frasi di Johann Wolfgang Goethe
Fabienne
:
Giornata
pesante al lavoro?
Butch
: Abbastanza. Ho fatto a pugni.
Fabienne
: Povero piccolo! Ci facciamo le coccole?
Dal film:
Pulp Fiction
Scheda film e trama
Frasi del film
Bettino Craxi
: Piove?
Stefania Craxi
: No, è una bella
giornata
.
Bettino
: E allora perché mi sento così male?
Stefania
: Che cosa ti senti?
Bettino
: Tuo fratello, deve fare un altro figlio.
Stefania
: Ha appena avuto il primo.
Bettino
: Non basta uno. Aiutami a convincerlo: se glielo dico è peggio. Bisogna fare almeno due figli, perché se te ne muore uno almeno hai l'altro. Restare senza figli è la cosa più atroce.
Dal film:
Hammamet
Scheda film e trama
Frasi del film
[Rivolto a Salazar, nel flashback]
Ehi! Aspetta, Capitàn! È una bella
giornata
per navigare, no?! Per come la vedo, siamo rimasti noi due. Arrendenti a me ora e ti lascio vivere! Semplice. Intesi. Tu ti arrendi a me ora e ti lascio vivere. E ti lascio vivere!
Giovane Jack
Dal film:
La vendetta di Salazar
Scheda film e trama
Frasi del film
Hermann
: Due presenze? Due?! Ci sono due presenze Kaiju giù nella Breccia, non tre come avevo previsto!
Newton
: Hermann, non ho avuto una grande
giornata
, okay?! Ho circa cinque minuti prima che questo cervello muoia, non voglio passarli parlando delle due teorie!
Hermann
: È tutto sbagliato! Dovevano essere tre Kaiju nella Breccia, non due!
Newton
: Oh, tre e non due? Fanno male certi errori, vero Hermann?
Hermann
: Non è un errore, c'è qualcosa che non comprendiamo!
Newton
: Okay, Hermann, discuteremo dei tuoi errori e delle tue previsioni in futuro, nel frattempo l'interfaccia neurale è alle stelle, se mi vuoi aiutare comincia da lì!
Hermann
: Newton, non ho sbagliato! Ma c'è un solo modo per esserne certi... Ed è fare questa cosa insieme. Io vengo con te!
[Newton lo guarda]
È questo quello che fatto i piloti Jaeger, condividono il carico neurale!
Newton
: Sul serio? Faresti questo per me? Cioè, lo faresti con me?!
Hermann
: Be', avendo come alternativa la distruzione del mondo... Non ho tanta scelta!
Newton
: Allora dillo con me: "Sarà nostro quel bestione"!
Hermann
: Per Giove, noi due insieme lo faremo nostro di sicuro!!
[si stringono la mano e ridono]
Dal film:
Pacific Rim
Scheda film e trama
Frasi del film
La prima regola che io metto è "Non si molla". Mai. Possiamo giocare male, possiamo avere una brutta
giornata
, però non si molla. Se si molla sono dolori. Una volta con la Nazionale siamo andati negli Stati Uniti: giocavamo con gli Stati Uniti due partite di World League, vincendo la prima eravamo già qualificati per le finali. Siccome io combattevo questa cosa ho detto: «Abbiamo vinto la prima, la seconda la giochiamo» che in gergo vuol dire "la giochiamo", non "stiamo in campo": la giochiamo, come le altre.
[mima la risposta dei giocatori]
«Sì, sì, sì, sì.» Siamo entrati in campo e tic, tic, tic
[mima l'atteggiamento svogliato dei giocatori]
perdiamo 3-0 la domenica. Martedì avevamo il volo, eravamo in California a Los Angeles, lunedì era programmata visita a Disneyland, che io non conoscevo. Abbiamo fatto pesi in albergo, lunedì. E Disneyland non l'abbiamo vista. Perché io metto poche regole, ma quelle lì sono sacrosante. Non si molla mai. Che vuol dire? Mai. Mai si molla. In partita, mai.
Julio Velasco
Frasi di Julio Velasco
Ho avuto una brutta
giornata
.
Arthur Fleck
Dal film:
Joker
Scheda film e trama
Frasi del film
Yondu
: I Kree mi tennero in schiavitù per vent'anni, finché Stakar non mi liberò. Mi aveva offerto un posto con i Ravagers, l'unica cosa che dovevo fare era aderire al codice. Ma io ero giovane... E avido... E stupido. Come te quando hai rubato le batterie.
Rocket Raccoon
: Quello è stato più Drax!
Yondu
: Io, Stakar e gli altri capitani non eravamo tanto diversi da te e i tuoi amici, l'unica famiglia che abbia mai avuto. Ma ho infranto il codice... Mi hanno bandito. È quello che merito...
Rocket Raccoon
: Lascia perdere, Shakespeare, forse tu te lo meriti ma io no, dobbiamo andarcene via.
Yondu
: Dov'è Quill?
Rocket Raccoon
: Eh, se n'è andato con il suo vecchio.
Yondu
: Ego?
Rocket Raccoon
: Sì. È la
giornata
dei nomi cretini!
[Yondu ridacchia]
Ridi? Per un attimo ho avuto una bella sensazione, ma poi quei denti schifosi me l'hanno rovinata.
Yondu
: Ma tu fai lo stronzo di professione?
Rocket Raccoon
: Diciamo di sì. Perché non hai riconsegnato Quill a Ego come promesso?
Yondu
: Era mingherlino. Poteva intrufolarsi dove noi non potevamo. Utile per rubare.
Dal film:
Guardiani della Galassia 2
Scheda film e trama
Frasi del film
Ho vissuto questa
giornata
con l'emozione e la gratitudine di quando si giura di onorare e servire il Paese, portando nel cuore le famiglie che ho promesso di servire e chi merita il nostro impegno per superare le discriminazioni. Ora insieme per questa nuova avventura di servizio.
[Dopo la nomina a Ministro]
Elena Bonetti
Cit. da
Twitter, 6 settembre 2019
Frasi di Elena Bonetti
[Come nasce un numero del Foglio]
Nel momento più bello della
giornata
, la riunione delle 11. Seduti ovunque attorno a un tavolone pieno di computer e di scartoffie. Giuliano espone le proprie idee, poi parlano gli altri, tutti gli altri. Una sorta di concerto jazz, un insieme di suoni che finiranno per comporre il giornale.
Claudio Cerasa
Cit. da
primaonline.it, intervista, 23 gennaio 2015
Frasi di Claudio Cerasa
Che
giornata
!
Biagio
Dal film:
Lilli e il vagabondo
Scheda film e trama
Frasi del film
Carol Danvers
: Dov'è Pegasus?
Nick Fury
: Quello è segreto, a differenza del file che ho aperto su di te. Ma vedo che hai cambiato look dall'ultima volta, il Granche ti sta molto bene.
Carol Danvers
:
Giornata
difficile, agente Fury?
Nick Fury
: Coinvolgente, sai, ho avuto un'invasione dallo spazio, un inseguimento in auto e ho assistito all'autopsia di un alieno, è il solito lavoro di ufficio.
Carol Danvers
: Quindi ne hai visto uno
[degli Skrul]
.
Nick Fury
: Io non sono uno di quelli che credono negli alieni, ma questo non posso ignorarlo.
Carol Danvers
: Ti metterà a disagio, ma devo farti delle domande.
Nick Fury
: Credi che sia uno di quei cosi verdi?
[gli Skrull]
Carol Danvers
: La prudenza non è mai troppa.
Nick Fury
: Hai davanti a te un terrestre col sangue rosso al 100%.
Carol Danvers
: Temo che mi servirà una prova.
Nick Fury
: Un campione di saliva o delle unine, quale preferisci?
Carol Danvers
: No. Il DNA qui ci darebbe.
Nick Fury
: La password del WI-FI?
Carol Danvers
: Gli Skrull possono simulare solo i ricordi recenti.
Nick Fury
: Oh oh, vuoi andare sul personale.
Carol Danvers
: Dove sei nato?
Nick Fury
: Azville, all'Abama, ma tecnicamente non mi ricordo quella parte.
Carol Danvers
: Animale domestico?
Nick Fury
: Mister Snooper.
Carol Danvers
: Primo impiego?
Nick Fury
: Soldato, poi uscito dal liceo e congedato come colonnello.
Carol Danvers
: Poi?
Nick Fury
: Spia.
Carol Danvers
: Dove?
Nick Fury
: Guerra Fredda, andavamo ovunque, Belfast, Bucarest, Belgrado, Budapest, amo le filastrocche.
Carol Danvers
: E adesso?
Nick Fury
: In un ufficio da sei anni a capire dove verranno i nostri futuri nemici, ma non avrei mai pensato che sarebbero venuti dall'alto.
Carol Danvers
: Dimmi una cosa bizzarra che uno Skrull non saprebbe inventarsi.
Nick Fury
: Se mi tagli il toast in diagonale, io non lo mangio.
[Carol sorride divertita]
Non ne avevi bisogno, vero?
Carol Danvers
: No no, ma è stato divertente.
Nick Fury
: Okay tocca a te, dimostrami che non sei uno Skrull.
[Carol usa i suoi poteri per distruggere il jukebox]
E questo come deve dimostrare che non sei uno Skrull?
Carol Danvers
: È una raffica di fotoni.
Nick Fury
: E allora?
Carol Danvers
: Gli Skrull non possono farlo. Allora un colonnello, diventato spia e poi agente dello S.H.I.E.L.D., ci darà alti livelli di sicurezza, dov'è Pegasus?
Dal film:
Captain Marvel
Scheda film e trama
Frasi del film
Anthony St. Claire
: Di quanti mesi è?
Helen St. Claire
: Ehm Sei.
Anthony
: Bello. Dovrei andare, tra poco inizia la lezione.
[Ride mentre lei guarda spaventata]
Anthony
: Chissà cos'altro accadrà oggi. Buona
giornata
.
Dal film:
Enemy
Scheda film e trama
Frasi del film
La mia vita era un fucile carico
|
appoggiato in un angolo
|
poi un giorno il suo padrone passò
|
mi identificò e mi portò con sé.
|
|
Adesso vaghiamo per boschi sovrani
|
e diamo la caccia alle cerve
|
e ogni volta che parlo per lui
|
le montagne rispondono pronte.
|
|
E quando sorrido una luce cordiale
|
brilla sulla vallata,
|
come se un viso vesuviano
|
potesse provare piacere.
|
|
E quando di notte passata una buona
giornata
|
proteggo la testa del mio padrone
|
è meglio che condividere con lui
|
un profondo cuscino di piume.
|
|
Al suo nemico io sono mortalmente nemico
|
nessuno fa mai un'altra mossa,
|
quando lo fisso con occhio giallo
|
o un pollice imperioso.
|
|
Per quanto più a lungo di lui io possa vivere
|
egli deve vivere più a lungo di me
|
perché io ho solo il potere di uccidere
|
ma senza la capacità di morire.
Emily Dickinson
Titolo della poesia:
La mia vita era un fucile carico
Frasi di Emily Dickinson
Ho inviato un messaggio di congratulazioni al 'Caro leader' Kim Jong-un per l'ottima prestazione del calciatore Kwang-Song Han, da me scoperto, che ieri nella prima
giornata
del campionato di serie B, ha trascinato con una tripletta il Perugia nella goleada contro l'Entella.
[27 agosto 2017]
Antonio Razzi
Frasi di Antonio Razzi
Yubaba
: È lo Spirito del Cattivo Odore!
Caporeparto
: E a quanto pare è anche bello grosso.
I Inserviente
: Sta... sta andando dritto al ponte!
II Inserviente
: Chiamate anche gli altri! Chiamate anche gli altri! Siamo troppo pochi
Spirito Rana
: Scusi, scusi! No, si fermi! Di qui non può passare! Fermo! Fermo! Scusi se insisto. Questo odore mi uccide!
Inserviente
: È tremendo!
Yubaba
: Hm... C'è qualcosa che non mi quadra. Non mi sembra uno Spirito del Cattivo Odore. Ma purtroppo non abbiamo scelta: andiamo ad accoglierlo! Fategli un bel bagno robusto, e buttatelo fuori il prima possibile.
I Inserviente
: Tutti nelle vostre camere!
II Inserviente
: Dicono che stia entrando un Dio del Cattivo Odore.
Aogaeru
: Vieni, Sen. Yubaba vuole vederti.
Sen
: Sissignore!
Yubaba
: Attenzione, non combinare pasticci. Porta quest'ospite nella vasca grande e strofinalo per bene.
Sen
: Ma io... Ma...
Yubaba
: Niente "ma", o ti trasformo in fuliggine! Obbedisci!
Caporeparto
: Ah! È arrivato, Maestà.
Inservienti
: No! No! Via! Via! Via!
Yubaba
: Metti giù le mani! Insulti il nostro ospite. Benvenuto nelle nostre terme, gentile cliente! Oh! Sono soldi! Sen, prendi i soldi del nostro gradito cliente.
Sen
: Sì, signora!
Yubaba
: Non farlo aspettare! Accompagnalo alla vasca.
Sen
: Da questa parte.
Lin
: Sen! Anche la zuppa!
Yubaba
: Aprite le finestre! Aprite tutto!
Sen
: Ah! Ah! Come? Solo un attimo, signore.
Yubaba
: Ah, ah, ah! Disgustoso.
Caporeparto
: Non ci trovo niente da ridere.
Yubaba
: Vediamo come se la cava adesso. Guarda, vuole riempire la vasca.
Caporeparto
: Oh, no! Sprecherà tutta la nostra buona acqua.
Sen
: Ahi! Oh!
Yubaba
: Chi le ha dato tutti quei sali da bagno?
Caporeparto
: Io non c'entro, non faccio certi sprechi. No! Sono i nostri sali più preziosi!
Lin
: Sen! Sen, dove sei?
Sen
: Sono qui!
Lin
: Non ti preoccupare, piccola! Sto venendo ad aiutarti! Rimani lì! Stai tranquilla, non permetterò che ti facciano del male!
Sen
: Grazie! Ma è lui che ha bisogno aiuto. Sembra trafitto da un manubrio.
Lin
: Un manubrio?
Sen
: Non riesco a tirarlo fuori!
Yubaba
: Cos'ha detto? Un manubrio? Hm... Porta tutti al piano di sotto.
Caporeparto
: Perché?
Yubaba
: Muoviti!
Caporeparto
: Presto! Tutti giù, scendete subito!
Yubaba
: Fate attenzione! Non abbiamo a che fare con un Dio del Cattivo Odore. Afferrate la corda!
Sen
: Sì, signora.
Lin
: Ce la fai?
Sen
: L'ho presa!
Yubaba
: E voi, sbrigatevi!
Caporeparto
: Forza!
Yubaba
: Avanti, aiutamole, tutti insieme!
Caporeparto
: Tirate! Sen: La corda è fissata!
Yubaba
: E adesso mettetecela tutta! Tirate forte al mio comando! E...
Inservienti
: Tira! Tira!
Yubaba
: Tira! Tira!
Inservienti
: Tira!
Yubaba
: Tira! Tira!
Sen
: Una bicicletta?
Yubaba
: Come pensavo! Ancora tutti insieme! Tira!
Sen
: Ah!
Lin
: Sen! Sen, mi senti? Dove sei?
Dio Del Fiume
: Sei stata brava.
Yubaba
: Hm?
Caporeparto
: Oro? Ehi! Giù le mani! Fermi tutti! Questa è proprietà privata!
Lin
: È oro!
Yubaba
: State indietro! Il nostro ospite è ancora qui, idioti! Sen, non intralciare il nostro ospite. Fagli largo!
Sen
: Sì.
Yubaba
: Aprite l'ingresso principale! Fatelo passare!
Ah, ah, ah, ah, ah!
Inservienti
: Evviva! Urrà! Evviva!
Yubaba
: Sen, grazie! Sei stata bravissima, abbiamo guadagnato tanti soldi! Il Dio del Fiume è ricco e famoso. Prendete esempio da Sen! Stasera la Casa offre da bere a tutti! Ma prima, portatemi l'oro che avete raccolto!
Inserviente
: Perché dobbiamo sempre rinunciare così? Non è giusto!
Lin
: Tieni, mangia qualcosa.
Sen
: Grazie.
Lin
: Che
giornata
!
Sen
: Rin, sai dov'è Haku?
Lin
: Di nuovo con questo Haku? A volte scompare. Sembra che Yubaba gli faccia svolgere tutti i lavori più sporchi.
Sen
: Davvero?
Lin
: A-ha!
Inserviente
: Rin, noi spegniamo la luce.
Lin
: Va bene.
Sen
: Quanta acqua! Sembra quasi l'oceano.
Lin
: Cosa ti aspettavi dopo tutta quella pioggia? Devo andarmene da questo posto. Un giorno anch'io sarò su quel treno. Cosa c'è?
Dal film:
La città incantata
Scheda film e trama
Frasi del film
[Carmine viene circondato dai cronisti mentre attende Adelina all'ingresso del Carcere di Poggioreale]
Primo giornalista
: Oggi è la
giornata
più importante della sua vita, non è vero?
Carmine
: Certo ca sì...
Secondo giornalista
: La lieta notizia vi ha trovato impreparato?
Carmine
: Propeto, ero preparato...
Terzo giornalista
: E i bambini hanno fatto festa quando hanno saputo?
Carmine
: Oooh, non ci capevano più nei panni dall'allegria... un' ammuina... «Torna nostra matra! Torna nostra matra!». E abballavano, zumpavano!
Figlio
: Papà, me sto scuccianno, jammuncenne!
Figlia
: Tengo famme!
Altro figlio
: Papà, 'a pipì!
Carmine
: Sono infanticite, cumpatite...
Quarto giornalista
: E certo, poi l'attesa è lunga!
Quinto giornalista
: Come contate di dimostrare la vostra gratitudine al Presidente?
Carmine
: Ci faccio una lettera, di pugni miei e di mia moglie.
Dal film:
Ieri oggi domani
Scheda film e trama
Frasi del film
Harry Hart
: Il giorno che tuo padre è morto, mi sfuggì una cosa. Se non fosse stato per il suo coraggio, tutti gli uomini sarebbero morti per colpa mia. Gli sono debitore. Tuo padre era un uomo valoroso. Un brav'uomo... e se leggesse il tuo fascicolo sarebbe amaramente deluso dalle scelte che hai fatto.
Eggsy
: Oh, non puoi mica parlarmi così!
Harry Hart
: Alto quoziente intellettivo, ottimo rendimento scolastico... poi hai gettato la spugna: droga, piccoli crimini, mai avuto un lavoro...
Eggsy
: Perché è pieno di lavori qui da noi, no?
Harry Hart
: Non spiega perché tu abbia rinunciato ai tuoi hobby: primo alle regionali di ginnastica under 10 per due anni consecutivi, per il tuo allenatore avevi la stoffa per le Olimpiadi.
Eggsy
: Sì, ma se cresci con un tipo come il mio patrigno, trovarsi nuovi "hobby" è un attimo.
Harry Hart
: Sì, certo, sempre colpa di qualcun altro. Anche per esserti ritirato dai Marines? Eri a metà addestramento, ottimi risultati, ma hai mollato.
Eggsy
: Perché mia madre stava impazzendo! Strillava sempre che avrebbe perso me come mio padre! Che non dovevo farmi macellare per degli snob come te, che giudicate le persone come me dalla torre d'avorio senza chiedervi perché facciamo quello che facciamo! Non abbiamo molta scelta! Credimi! Se fossimo nati anche noi con una scopa infilata nel culo, ce la caveremo come voi! Sennò meglio...
Rottweiler
[entra nel pub con i suoi scagnozzi]
: Che cazzo ci fai tu qui, mi prendi per il culo?!
Harry Hart
: Altri esempi di giovani desiderosi di una scopa come supposta?
Eggsy
: No, loro sono l'eccezione, andiamo...
Harry Hart
: Per niente, dobbiamo finire di bere!
Poodle
: Dean è incazzato per la macchina, dice che sei caccia libera, non gliene frega un cazzo di tua madre!
Harry Hart
: Ahem, sentite, ragazzi... ho avuto una
giornata
piuttosto snervante e qualunque sia il vostro problema con Eggsy, sono certo che sia fondato. Ma apprezzerei molto se ci lasciaste in pace finché non avrò finito questa gradevole pinta di Guinness...
Rottweiler
: Ti conviene toglierti di mezzo, nonnetto, o ti fai male.
Eggsy
: Non sta scherzando, vattene!
Harry Hart
[si alza e si allontana]
: Con permesso...
Rottweiler
: Se cerchi un altro ragazzo squillo, lo trovi all'angolo di Smith Street!
Harry Hart
[chiude l'entrata del bar]
: "I modi definiscono l'uomo"... Intuite il significato? Vado a spiegarmi meglio.
[scaglia un boccale in testa a Rottweiler, frantumandolo e mandandolo a terra]
Restiamo impalati qui tutto il giorno o vogliamo combattere?
[i teppisti tentano di attaccarlo, ma alla fine di un combattimento li elimina tutti da solo e si siede per finire la birra]
Chiedo scusa, avevo la necessità di sfogarmi. Ieri ho saputo che è morto un mio amico, anche lui conosceva tuo padre.
Dal film:
Kingsman - Secret Service
Scheda film e trama
Frasi del film
Deloris
: Ugh! Ma che siete, un ordine macrobiotico?! Fa schifo questa roba, che c'è dentro?
Madre Superiora
: Sorelle, passeremo il resto della
giornata
in silenzio.
Deloris
: In silenzio? E perché?
Madre Superiora
: Solo con le labbra serrate le nostre preghiere possono arrivare davvero al Signore.
Deloris
: Quindi non si può neanche mangiare.
Madre Superiora
: Il silenzio comincia ADESSO.
Deloris
:
[sottovoce]
Come fai a mangiarlo, è vomitevole!
Madre Superiora
: Maria Claretta! Forse preferisci osservare un giorno di digiuno?
Deloris
: Di diguno? No, no. Adesso ci metto un po' di sale e la insaporisco, non è male. Scusa, mi passi il sale per piacere?
Madre Superiora
: Un giorno di digiuno per ricordarti dei tanti poveri che oggi soffrono la fame.
Deloris
: No no no, ho detto di no, grazie, lascia, lascia stare il piatto!
Dal film:
Sister Act
Scheda film e trama
Frasi del film
Credo che continuerei a fare film anche se nessuno andasse a vederli. Perché ciò che conta non è il risultato, bensì il processo. Il modo in cui mi trasforma come essere umano. Io sono come un postino che consegna lettere da mattina a sera: se la gente le leggerà o meno, non è importante per lui. Conta solo che, a fine
giornata
, la sua borsa sia vuota e lui sia soddisfatto.
Casey Affleck
Cit. da
d.repubblica.it, 30 gennaio 2017
Frasi di Casey Affleck
Nessuna lista di cose da fare. Ogni
giornata
sufficiente a se stessa. Ogni ora. Non c'è un dopo. Il dopo è già qui. Tutte le cose piene di grazia e bellezza che ci portiamo nel cuore hanno un'origine comune nel dolore. Nascono dal cordoglio e dalle ceneri. Ecco, sussurrò al bambino addormentato. Io ho te.
Cormac McCarthy
Cit. da
La strada
Frasi di Cormac McCarthy
NERO Non penso che la tua è una
giornata
no, professore. Penso che è una vita no.
Cormac McCarthy
Cit. da
Sunset Limited
Frasi di Cormac McCarthy
Non ho nessun desiderio di fare un viaggio. La mia
giornata
perfetta consiste nello starmene seduto in una stanza con un po' di fogli bianchi. Questo è il paradiso. È oro puro e tutto il resto è solo una perdita di tempo.
Cormac McCarthy
Cit. da
20 novembre 2009, intervista, Wall Street Journal
Frasi di Cormac McCarthy
C'era una volta un uomo che aveva sempre il cielo dell'anima coperto di nubi nere.
Era incapace di credere alla bontà. Soprattutto non credeva alla bontà e all'amore di Dio.
Un giorno mentre passeggiava sulle colline che attorniavano il suo villaggio, sempre tormentato dai suoi dubbi, incontrò un pastore. Il pastore era un brav'uomo dagli occhi limpidi. Si accorse che lo sconosciuto aveva un'aria particolarmente triste e gli chiese:
"Che cosa ti rende così triste, amico?"
"Mi sento immensamente solo"
- rispose
"Anch'io sono solo, eppure non sono triste"
.
"Forse perché Dio ti fa compagnia..."
.
"Hai indovinato"
.
"Io invece non ho la compagnia di Dio. Non riesco a credere che mi ama. Com'è possibile che ami gli uomini uno per uno? Com'è possibile che ami uno come me?"
"Vedi laggiù il nostro villaggio?" - gli disse il pastore - "Vedi ogni casa? Vedi le finestre di ogni casa?"
.
"Vedo tutto questo"
.
"Allora non devi disperare. Il sole è uno solo, ma ogni finestra della città, anche la più piccola e la più nascosta, ogni giorno viene baciata dal sole, nell'arco della
giornata
. Forse tu disperi perché tieni chiusa la tua finestra"
.
Per avere la gioia nel cuore basta aprire la finestra dell'anima e lasciare entrare il sole.
Da:
Tieni aperta la finestra
E affaticato da quella
giornata
crudele ed eccessiva, perse la sua consueta e sana concezione dei rapporti umani, e senti che gli uomini non esistono in sé stessi, ma nei termini in cui si pensano vicendevolmente idea alla quale la logica non offre nessun sostegno, e che prima d'allora l'aveva assalito una volta sola, la sera dopo la catastrofe, quando dal portico del Circolo aveva visto i pugni e le dita dei Marabar gonfiarsi fino a contenere tutto il cielo notturno.
Edward Morgan Forster
Cit. da
Passaggio in India
Frasi di Edward Morgan Forster
Respira. E' solo una brutta
giornata
non una brutta vita.
Anonimo
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Era una luminosa e fredda
giornata
d'aprile, e gli orologi battevano tredici colpi. Winston Smith, tentando di evitare le terribili raffiche di vento col mento affondato nel petto, scivolò in fretta dietro le porte di vetro degli Appartamenti Vittoria: non così in fretta tuttavia, da impedire che una folata di polvere sabbiosa entrasse con lui.
L'ingresso emanava un lezzo di cavolo bollito e di vecchi e logori stoini. A una delle estremità era attaccato un manifesto a colori, troppo grande per poter essere messo all'interno. Vi era raffigurato solo un volto enorme, grande più di un metro, il volto di un uomo di circa quarantacinque anni, con folti baffi neri e lineamenti severi ma belli.
George Orwell
Cit. da
1984
‐ Incipit
Frasi di George Orwell
Era una fredda e luminosa
giornata
di aprile e gli orologi segnavano le tredici.
[It was a bright cold day in April, and the clocks were striking thirteen.]
George Orwell
Cit. da
1984
‐ Incipit
Frasi di George Orwell
Se tu vai in chiesa devi vivere come un figlio di Dio, è uno scandalo vedere quelle persone che vanno in chiesa e stanno tutta la
giornata
lì e poi vivono odiando gli altri o parlando male della gente. Meglio non andare in chiesa e vivere come ateo.
Papa Francesco
Frasi di Papa Francesco
Armonizza la tua
giornata
mettendo musica e parole a tempo con il cuore.
Carlo Prevale
Carlo Prevale
È una
giornata
memorabile. Per la prima volta dopo sedici lunghi anni dormirò bene.
Malefica
Dal film:
La bella addormentata nel bosco
Scheda film e trama
Frasi del film
[Sulla Barcolana]
Quando è cominciata, io c'ero! All'inizio era una festa per triestini, corta come una giostra medioevale con i cavalli: si mangiava e si beveva a bordo, si stava insieme, si passava una
giornata
in mare a fine stagione.
Cino Ricci
Cit. da
corriere.it, intervista, 27 settembre 2018
Frasi di Cino Ricci
Vivo alla
giornata
, mi abbuffo di presente, al futuro non penso mai.
Slash
Cit. da
Corriere.it, 19 settembre 2018
Frasi di Slash
Scott
: Ehi, è proprietà della Flotta Stellare, non puoi...
[Jaylah gli punta il coltello addosso]
Ma oggi mi sento particolarmente generoso! Tienilo.
Jaylah
: Dove hai preso quello?
Scott
: Parli la mia lingua!
Jaylah
: L'ho imparata a casa mia, dove l'hai preso?
Scott
: È il mio stemma della Flotta...
Jaylah
: Perché lo porti?
Scott
: Sono un ufficiale della Flotta Stellare, ehm, reparto di ingegneria.
Jaylah
: Ingegneria?
Scott
: Esatto! Io riparo le cose...
Jaylah
: So che cos'è l'ingegneria!
Scott
: Sei amica dei bastardi che hanno abbattuto la mia nave?
[Jaylah sputa per terra]
Lo prendo come un "no".
Jaylah
: È stato Krall. Lui con le sue api... Cercano nelle stelle una macchina di morte. È colpa loro se tu sei qui, se tutti noi siamo qui.
Scott
: Cioè anche quei tre banditi?
Jaylah
: Sono caduti dal cielo, come me e te. Vieni con me, adesso!
Scott
: No, ehi! Aspetta un attimo, ragazza, ho avuto una
giornata
ccia, sai? Devo ritrovare i miei compagni!
Jaylah
: Io aiuto te a trovare i tuoi compagni e dopo tu aiuti me.
Scott
: In che modo?
[Jaylah indica il suo stemma]
Hai qualcosa da riparare?
Jaylah
: Sì! Tu aiuti me, io aiuto te!
Scott
: Okay, be', dubito che riceverò offerte migliori oggi, perciò fammi strada.
Jaylah
: Bene! Io mi chiamo Jaylah. E tu Montgomery Scott?
Scott
: Ehm, "Scotty".
Jaylah
: Andiamo, Montgomery Scotty.
Dal film:
Star Trek Beyond
Scheda film e trama
Frasi del film
Dr. Frankenstein
: Morto da tre anni. Buon Dio! Morto da due anni. Morto da sei mesi. Morto di
giornata
.
Igor
: Ahi, la testa ho perso, e la testa e il cuor... te... e te... ta ta ta ta... ah!
Dr. Frankenstein
: Aigor!
Igor
: Fredreick!
Dr. Frankenstein
: Come sei arrivato qui?
Igor
: Sono sceso col montavivande, ho sentito una stranissima musica da sopra, in cucina, e così l'ho seguita fin qua. Ho fatto un colpo gobbo.
Inga
: Ci doveva essere qualcun altro quaggiù allora.
Dr. Frankenstein
: Sembrerebbe che lei abbia ragione. E là c'è l'unica altra porta.
Igor
: Aspetti padrone, potrebbe essere pericoloso... Vada avanti lei.
Dr. Frankenstein
: Non c'è nessuna luce da queste parti.
Igor
: Ci sono due interruttori sospetti qui ma non voglio essere io il primo.
Dr. Frankenstein
: Ma è un malocchio questo!
Igor
: E questo no?
Inga
: Oh.
Dr. Frankenstein
: Così è qui che mio nonno lavorava.
Victor Frankenstein
: Pensate: un cervello morto riportato in vita. Guardate, notate, niente sangue, soltanto qualche sutura... attacca l'interruttore principale.
Nonno di Igor
: Sì, padrone.
Dr. Frankenstein
: È schifoso e cade a pezzi.
Igor
: Beh non so, riverniciato, con qualche fiore, un paio di cuscini vivaci...
Dr. Frankenstein
: Beh, sembra che il nostro misterioso violinista sia scom...
Inga
: Scom... che?
Igor
: Parso.
Dr. Frankenstein
: Shhh! C'è una luce che filtra da dietro quella porta Seguitemi.
Inga
: Eh! Doktor, guardi.
Dr. Frankenstein
: Bene. Questo spiega la musica.
Igor
: È ancora caldo.
Dr. Frankenstein
: Hmmm.
Inga
: Ma chi è che suonava questo?
Dr. Frankenstein
: Non lo so, ma chiunque fosse ha appena finito di fumare il suo sigaro. Quali strane cose accadono? Che cos'è questo posto?
Igor
: La camera da musica.
Inga
: Ma qui non c'è altro che solo libri e documenti.
Dr. Frankenstein
: Libri e documenti. Ma certo! È la biblioteca privata di mio nonno! Lo sento! Guardate! Guardate questo! "Come lo feci", di Victor Frankenstein. ...finché dal mezzo di queste tenebre una luce improvvisa mi illuminò, una luce così brillante e portentosa, eppure così semplice. Cambiare i poli da positivo a negativo e da negativo a positivo. Io solo sono riuscito a scoprire il segreto di infondere la vita. Macché, anche di più! Io proprio io sono divenuto capace di animare nuovamente la materia inanimata. Si! Può! Fare!
Dal film:
Frankenstein Junior
Scheda film e trama
Frasi del film
Poi ti abitui, sai...
Al caffè poco zuccherato,
a non mettere troppo sale.
A non guardare l'orologio,
ad avere pazienza.
Alla gente che non saluta,
all'indifferenza.
A stare più da soli,
a non chiedere aiuto,
a vivere alla
giornata
.
A credere di più in te
e non aspettarti niente dagli altri.
Ti abitui a tutto,
anche alle mancanze,
alle partenze,
alle delusioni,
alle mazzate al cuore.
Come un lutto.
Dentro.
Ti abitui.
Anonimo
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Barista
: Mi sa che con questo il fabbisogno minimo giornaliero l'hai superato. Oh! Ci vuole allenamento per il sollevamento pesi.
Giornata
loffia?
Mulder
: Hm.
Barista
: Racconta. Che fai nella vita?
Mulder
: Ti interessa?
Barista
: Hm-hm.
Mulder
: Sono la figura chiave di un'intricata trama governativa, un complotto teso a occultare la verità sull'esistenza degli extraterrestri. È una congiura internazionale, per dirla tutta. Ha i suoi uomini di punta ai più alti livelli della politica e tocca da vicino la vita di ogni uomo, donna o bambino del pianeta. Eh, eh! E nessuno ci crede, naturalmente. Io sono la spina nel fianco dei miei superiori e lo zimbello dei colleghi. Mi chiamano "spettrale". Lo spettrale Mulder, la cui sorella venne rapita dagli alieni quand'era ancora bambino, e ora dà la caccia agli omini verdi con pistola e distintivo, e grida ai quattro venti o a chiunque gli dia ascolto che è scoccata l'ora e il cielo sta crollando. E quando succederà, perché succederà, sarà la madre di tutte le catastrofi.
Barista
: Ho capito. Complimenti, hai fatto tredici, spettrale Mulder.
Mulder
: Scusa, cosa ho fatto?
Barista
: Hai fatto tredici. Tredici tequile tutte d'un fiato.
Mulder
: Il mio numero è uno, il più solo di tutti i numeri. Permesso?
Cliente
: Occupato!
Mulder
: Scusi.
Alvin Kurtzweil
: Poi dicono che l'FBI la fa fuori dal vaso.
Mulder
: Cosa?
Kurtzweil
: Scommetto che è la stessa cosa che l'accusano di aver fatto a Dallas. Starsene lì con l'uccello in mano mentre intorno esplodevano le bombe.
Mulder
: Scusi, ci conosciamo?
Kurtzweil
: No, ma è già un bel pezzo che seguo da vicino la sua carriera, fin da quando era una giovane, promettente recluta. Da prima, anzi.
Mulder
: È qui per una ragione precisa?
Kurtzweil
: Certo. È evidente. Mi chiamo Kurtzweil, dottor Alvin Kurtzweil.
Mulder
: Mai sentito.
Kurtzweil
: Suo padre era un mio caro amico. Lavoravamo al Dipartimento di Stato. Eravamo amici per la pelle, davvero. Poi la sua disillusione superò la mia.
Mulder
: Eh, già. Come mi ha scovato?
Kurtzweil
: So che ogni tanto viene in questo bar, e ho immaginato che stasera le ci volesse un goccetto.
Mulder
: È un giornalista?
Kurtzweil
: Sono un medico, mi sembra di averglielo detto. Un ginecologo.
Mulder
: Se deve parlarmi, ha a disposizione il tempo che mi serve per fermare un taxi.
Kurtzweil
: C'è qualcosa che non sa sull'attentato di Dallas.
Mulder
: E cioè?
Kurtzweil
: L'agente speciale in capo Darius Michaud non ha neppure mosso un dito per disinnescare la bomba.
Mulder
: Sì, certo, ha lasciato che gli esplodesse in faccia.
Kurtzweil
: C'è una domanda che non si è posto nessuno: perché quel palazzo? E non gli uffici federali?
Mulder
: Gli uffici federali sono troppo sorvegliati.
Kurtzweil
: No. Hanno piazzato la bomba nel palazzo di fronte perché c'erano anche lì degli uffici federali. Il Nucleo Federale Gestione Emergenze aveva allestito con discrezione un centro quarantena, dove sono stati trovati i corpi. Ma qui viene il bello. La cosa che lei non sa, e non sarebbe andato a verificare, è che il bambino e i pompieri erano già cadaveri.
Mulder
: Prima dell'esplosione?
Kurtzweil
: Sì, precisamente.
Mulder
: Darius Michaud aveva ventitré anni di servizio.
Kurtzweil
: Michaud era un patriota. Quelli a cui aveva giurato fedeltà sanno come muoversi, a Dallas. Hanno fatto saltare in aria quel palazzo per nascondere qualcosa, forse qualcosa a cui non erano preparati.
Mulder
: Avrebbero messo in piedi quell'inferno solo per far sparire i corpi di tre pompieri?
Kurtzweil
: Non dimentichi il bambino.
Mulder
: Lei dice un sacco di cazzate.
Kurtzweil
: Eh, eh, eh! Ne è sicuro?
Mulder
: Arlington, per favore. Anzi, guardi, no, voglio andare a Georgetown. A Georgetown, sì. Ti ho svegliata. Ti ho svegliata?
Scully
: No.
Mulder
: Come no? Sono le tre.
Scully
: Ma sei ubriaco?
Mulder
: Sì, sì, fino a mezz'ora fa ero ubriaco, sì.
Scully
: Cioè prima o dopo avere deciso di venire qui?
Mulder
: È una domanda un po' impegnativa.
Scully
: Vattene a casa.
Mulder
: No, vèstiti, invece.
Scully
: È tardi.
Mulder
: Vèstiti.
Scully
: Per andare dove?
Mulder
: Vèstiti. Strada facendo ti spiegherò.
Dal film:
X-Files
Scheda film e trama
Frasi del film
Non sarà fuor di luogo notare che nella conversazione d'entrambe le signore venivano a mescolarsi moltissime parole straniere, e a volte, in blocco, lunghe frasi francesi. Ma per quanto l'autore sia pieno di rispetto per gl'insignì benefizi che la lingua francese arreca alla Russia; per quanto sia pieno di rispetto per la lodevole consuetudine della nostra alta società, che si esprime in francese a tutte le ore della
giornata
, ciò che in fondo è da attribuire a un profondo senso d'amor patrio; pure, nonostante tutto, non sa risolversi in alcun modo a introdurre una frase di qualsivoglia lingua straniera in questo suo russo poema. E così, continueremo pur sempre in russo.
Nikolaj Gogol
Cit. da
Le anime morte
Frasi di Nikolaj Gogol
Ancora deve iniziare il programma e già se ne parla male? Dobbiamo vivere di più la
giornata
e far bene quello che stiamo facendo adesso. Se il commento arriva da qualcuno che ha fatto più di me, ben venga, guardo e imparo. Se ha fatto meno di me, è solo invidia, neanche lo guardo.
Massimiliano Ossini
Cit. da
tvblog.it, intervista, 31 maggio 2018
Frasi di Massimiliano Ossini
Egli aveva di queste uscite buffe alle volte, da solo a solo con sua moglie, quando era contento della sua
giornata
, prima di coricarsi, mettendosi il berretto da notte, in maniche di camicia. A quattr'occhi con lei mostravasi proprio quel che era, bonaccione, colla risata larga che mostrava i denti grossi e bianchi, passandosi anche la lingua sulle labbra, quasi gustasse già il dolce del boccone buono, da uomo ghiotto della roba.
Giovanni Verga
Cit. da
Mastro-don Gesualdo
Frasi di Giovanni Verga
Ho visto per la prima volta il giovane Federer nel corso del torneo jr. di Wimbledon del 1998. Era il 2° o 3° turno di una gara che avrebbe finito col dominare, e io passavo per caso tra i vialetti dei campi secondari. Vidi un tipo battere, fare un passo in avanti e affrontare un rimbalzo con una velocità di braccio, più che insolita, incredibile. D'un colpo, quel viso squadrato, ornato di un naso a patata, parve sovrapporsi ad un altro, biondo, di qualcuno che conoscevo bene, con cui avevo addirittura giocato: Lew Hoad. Quello che spinse Pancho Gonzales ad affermare: "Io sarò certo il miglior tennista del mondo ma, se è in
giornata
, Lew Hoad mi batte".
[Repubblicait, 7 luglio 2009]
Gianni Clerici
Frasi di Gianni Clerici
Valentin
: Ah, splendido. Sto morendo di fame.
Molina
: No, prendi questo, ce n'è il doppio. È troppo per me.
Valentin
: Questi bastardi vorrebbero che litigassimo per questo. Prendilo tu.
Molina
: Ne hai bisogno molto più di me. Ti prego, ti prego, ti rinforzi.
Valentin
: Non discutere! Prendilo!
Molina
: Posso avere un cucchiaio? Grazie. Ah!
Valentin
: Che cos'hai? Hai paura di ingrassare?
Molina
: No. Ah!
Valentin
: Questa sbobba non è male oggi.
Molina
: Hm-hm. Valentin... quando ti ho detto che dovevi scrivere alla tua ragazza, volevo dire che tu le dicessi che l'ami. È tanto bello ricevere una lettera da chi si ama...
Valentin
: Tu sei pazzo. Una lettera sarebbe come denunciarla. Il solo motivo per cui sono ancora vivo è perché vogliono informazioni da me. E se qualcuno tentasse di salvarmi, mi ammazzerebbero sùbito.
Molina
: Valentin, per favore, non parlare in questo modo.
Valentin
: La stessa cosa potrebbe accadere a lei proprio ora.
Molina
: Tu l'ami molto, non è vero? L'amore dovrebbe sempre venire prima.
Valentin
: Magnifico! Ma ora vorrei mangiare in pace!
Molina
: Ah! Non preoccuparti. Non ti disturberò. Ah...
Valentin
: Cos'hai ora?
Molina
: Mia madre. Deve stare veramente male, altrimenti sarebbe venuta a portarmi il pacco. È già capitato altre volte... Ah...
Valentin
: Mi dispiace di sentirlo.
Molina
: Beh, ti avevo già detto che stava male, ma naturalmente non mi sentivi. Però io non piango solo per questo.
Valentin
: E allora per quale altro motivo?
Molina
: Perché è tanto bello quando due che si amano stanno insieme per tutta la vita. Perché non deve essere mai possibile?
Valentin
: Devi essere matto a piangere per una cosa simile.
Molina
: Io piango per tutto ciò che desidero. Tu credi... tu credi proprio di essere il solo a soffrire? Credi che sia facile trovare un vero uomo? Uno che sia umile, ma abbia la sua dignità? Da quanti anni lo sto cercando, da quante notti... Quante facce ho visto piene di disprezzo e di inganno. Vedi, a fare il vetrinista, per quanto possa essere gratificante, a volte alla fine di una
giornata
ti domandi che cosa significhi tutto ciò. Ti senti in qualche modo vuoto, dentro. Poi, una notte...
Dal film:
Il bacio della donna ragno
Scheda film e trama
Frasi del film
Molina
: Prendine un po'. È delizioso.
Valentin
: No, grazie.
Molina
: Che cos'hai? Non ti piace?
Valentin
: Certo che mi piace, ma no grazie.
Molina
: Ma... prendine un po'. C'è ancora molto tempo prima di colazione.
Valentin
: Non voglio lasciarmi viziare.
Molina
: Pensi davvero che mangiando quest'avocado diventerai debole e viziato? Goditi ciò che ti offre la vita.
Valentin
: Quello che a me offre la vita è la lotta. Quando ci si dedica a questo, il piacere diventa secondario.
Molina
: La tua ragazza la pensa allo stesso modo?
Valentin
: Come sai che ho una ragazza?
Molina
: È... è una cosa normale, naturale. Tutti e due evitate il piacere?
Valentin
: Lei sa ciò che realmente conta. Sa che la cosa più importante è servire una causa veramente nobile.
Molina
: Quale causa sarebbe quella che non ti permette di mangiare l'avocado?
Valentin
: Molina, tu non potrai mai capire.
Molina
: Beh, io una cosa la capisco. Ti offro metà del mio prezioso avocado e tu me lo getti in faccia!
Valentin
: Non fare così! Sembri proprio un...
Molina
: Sembro cosa? Dillo. Dillo. Una donna, vuoi dire? Che c'è di male ad essere come una donna? Perché solo le donne dovrebbero essere sensibili? Perché non un uomo, o un cane, o un frocio? Se ci fossero più uomini a comportarsi come donne non ci sarebbe tanta violenza come quella.
Valentin
: Forse in questo hai ragione.
Molina
: Ah, che bello! Per una volta ho ragione anch'io!
Secondino
: Molina, oggi è la tua
giornata
buona. Il Direttore ti vuole parlare.
Dal film:
Il bacio della donna ragno
Scheda film e trama
Frasi del film
Amelie
: Lei non ha mai saputo stringere dei rapporti con gli altri. Quando era piccola, era sempre tutta sola.
Tv
: La sera di una scintillante
giornata
di luglio, mentre sulle spiagge i bagnanti si divertono in un clima di ritrovata spensieratezza, e a Parigi i curiosi oppressi dal caldo ammirano i primi scoppi dei fuochi d'artificio tradizionali, Amélie Poulain, soprannominata anche "la madrina di tutti gli emarginati", o "la Madonna degli indesiderati", ha ceduto al peso dell'ennesima fatica. Sotto le finestre di una Parigi schiantata dal dolore, milioni di persone in lutto si stringono lungo il corteo funebre a testimonianza silenziosa del loro incommensurabile dolore di sentirsi ormai orfani.
Strano il destino di questa giovane donna privata di se stessa, eppure tanto sensibile al fascino discreto dalle piccole cose della vita. Come Don Chisciotte, lei aveva deciso di combattere l'implacabile mulino di tutte le miserie umane. Una battaglia perduta in partenza che ha logorato prematuramente la sua vita. Ad appena 23 anni, Amélie Poulain, esangue, ha lasciato che la sua breve esistenza si immergesse nel vortice del malessere universale. È allora che l'ha assalita il rimorso lancinante d'aver lasciato morire suo padre senza avere mai tentato di restituire a quest'uomo asfissiato la ventata d'aria che era riuscita a instillare in tanti altri.
Dal film:
Il favoloso mondo di Amélie
Scheda film e trama
Frasi del film
Narratore
: Questa mattina, come tutti i martedì, Dominique Bretodeau è uscito a comprare un pollo ruspante. In genere lo fa al forno con le patate saltate. Dopo aver tagliato le cosce, il
petto e le ali, il suo piacere più grande è scarnificare la carcassa ancora bollente con le dita, cominciando dal "boccone del prete". Invece no, nient'affatto, oggi Bretodeau non comprerà il pollo.
Non andrà oltre questa cabina telefonica. Questa qui. In un istante tutto gli riaffiora alla mente. La vittoria di Federico Bahamontes al giro di Francia del '59. Le sottane della zia Josette. E
soprattutto quella
giornata
tragica... la
giornata
tragica in cui vinse tutte le biglie dei compagni.
Insegnante
: Bretodeau! Bretodeau! La pinza, Bretodeau! Bretodeau, la conosci la pinza?
Dominque Bretodeau
: Un cognac, per piacere. È incredibile quello che mi è capitato. Sarà stato il mio angelo custode, non è possibile, se no. Era come se la cabina mi chiamasse. Squillava, squillava,
squillava...
Barista
: A proposito di squilli, c'è il microonde mi chiama.
Dominique
: Posso avere un altro cognac, sì?
Barista
: Hm-hm.
Cliente
: Grazie mille.
Dominique
: Strana la vita! Quando uno è piccolo il tempo non passa mai. Poi, da un giorno all'altro, ti ritrovi a 50 anni. E l'infanzia, o quel che ne resta, è in una piccola scatola, che è pure arrugginita. Lei ha già dei figli, signorina? Io ho una figlia che avrà più o meno la sua età. Sono anni che ormai non ci parliamo. Sembra che abbia avuto un figlio. Un maschio. Si chiama Lucas. Beh, direi che sarebbe ora di andarli a trovare prima di finire in una scatoletta a mia volta. Lei non trova?
Dal film:
Il favoloso mondo di Amélie
Scheda film e trama
Frasi del film
Centurione
: Largo! Fate largo!
Uomo
: Maledetti Romani!
Centurione
: Attento a te! C'è rimasta ancora qualche croce!
Parvus
: Eccoti bello e sistemato, Nasone!
Nasone
: Questa me la paghi caro, brutto bastardo!
Parvus
: Ah, sì?
Nasone
: Ah, ci puoi giurare! Io non la dimentico mai una faccia!
Parvus
: Ah, no?
Nasone
: Ti avverto: ti faccio sputare tutti i denti, testa di ferro che non sei altro!
Parvus
: Ma piantala, sterco di Giudeo!
Nasone
: A chi hai detto Giudeo? Io non sono Giudeo, sono un Samaritano!
Gregory
: Un Samaritano? Guarda che questo è il settore Giudeo.
Parvus
: Ma che ve ne frega! Tanto sarete tutti secchi, tra un giorno o due.
Gregory
: Non sarà importante per te, Romano, ma lo è certamente per noi. Non è così, cara?
Mrs. Gregory
: Ca va sans dir.
Gregory
: Secondo la legge abbiamo diritto ad essere crocifissi in una zona riservata esclusivamente ai Giudei.
Pharisee
: I Farisei separati dai Sadducei.
Cerese
: E gli Svedesi separati dai Ceresi.
Vittime
: Giusto! È così!
Parvus
: Va bene, va bene, ho capito. Sistemiamo subito la faccenda. Alzino la mano destra quelli che non vogliono essere crocifissi qui. Mozione respinta. Un altro!
Passante
: Ah, senta, questa croce non è mia.
Parvus
: Come?
Passante
: Ehm, non è la mia croce. La stavo tenendo a un poverino che mi sembrava stanco e...
Parvus
: Mettiti giù, che non ho tempo da perdere.
Passante
: No, capisco, e non vorrei dare fastidi, però...
Parvus
: Senti, questa è una
giornata
ccia. Siete in centoquaranta da tirare su.
Gregory
: Senta, lui è Giudeo?
Parvus
: La vuoi fare finita?
Gregory
: Non vogliamo altri Samaritani in questa zona.
Parvus
: Ma va' a mori' ammazzato!
Passante
: Scusi, mi tirerete giù se quello torna?
Parvus
: Sì, sì, ti tireremo giù. Un altro!
Brian
: Ma perché lo fate? Voi non siete costretti a prendere ordini.
Parvus
: Io adoro gli ordini.
Sfacciato
: Non è mica male, una volta su. Ti vengono a salvare, vero?
Brian
: È un po' tardi ormai, non ti pare?
Sfacciato
: Oh, no, no. Staremo qui due o tre giorni, c'è tutto il tempo. Quasi tutti vengono salvati.
Brian
: Eh?
Sfacciato
: Ah, sì. Mio fratello viene sempre a salvarmi, se riesce a non scopare per più di venti minuti.
Brian
: Eh?
Sfacciato
: Quello è un assatanato, sai? S'è ripassato tutte le donne dell'Impero. Eh, eh, eh! Che ti dicevo? È arrivata la tua famiglia.
Brian
: Reg!
Reg
: Salve, fratello Brian.
Brian
: Grazie a Dio siete venuti.
Reg
: Ah, sì. Ma credo di doverti precisarti, in tutta onestà, che non siamo qui come Comitato di Salvataggio. Comunque, mi è stato chiesto di leggerti la seguente dichiarazione a nome del Movimento. "Noi del Fronte Popolare di Giudea, tra parentesi Comitato Direttivo, abbiamo l'onore di portare i nostri sentimenti di fraternità e sorellanza a te, Brian, in questa che è l'occasione del tuo martirio".
Brian
: Cosa?
Reg
: "La tua morte resterà una pietra miliare nella lotta per liberare la madrepatria, o padremàdria, dalla stretta degli aggressori imperialisti Romani, ovviamente esclusi quelli che si occupano di fogne, medicina, strade, edilizia, istruzione, viticultura, nonché ogni altro Romano che contribuisce al benessere dei Giudei di entrambi i sessi e degli ermafroditi. Firmato, a nome del F.P.G., eccetera, eccetera". E vorrei aggiungere una mia nota personale di ammirazione per ciò che stai facendo per noi, in quello che tutto sommato dev'essere per te un momento molto difficile.
Brian
: Reg! Ma che intendete fare? Io...
Reg
: Addio, Brian, e grazie.
Francis
: Addio, Brian. In bocca al lupo, eh?
Loretta
: Ottimo lavoro, Brian.
Brian
: No...
Reg
: Ai voti. Unanimità. E...
F.P.G.
: Perché è un bravo ragazzo / Perché è un bravo ragazzo / Perché è un bravo ragazzo / E nessuno lo può negar...
Loretta
: Nessuno lo può negar...
Brian
: Bastardi! Bastardi!
Centurione
: Dov'è Brian di Nazareth?!
Brian
: Brutti bigotti bastardi!
Centurione
: Ho l'ordine di liberarlo!
Brian
: Stupidi, brutti e bastardi!
Sfacciato
: Eh, sono io Brian di Nazareth.
Brian
: Cosa?
Sfacciato
: Sì, sono Brian di Nazareth.
Centurione
: Tiratelo giù!
Brian
: Sono io Brian di Nazareth!
I Vittima
: Io sono Brian!
Nasone
: Sono io Brian!
II Vittima
: Io sono Brian di Nazareth!
III Vittima
: Sentilo, anch'io sono Brian!
Brian
: Sono io Brian!
Vittime
: Io sono Brian!
Gregory
: Io sono Brian, e anche mia moglie!
Vittime
: Sono io Brian! Sono io Brian di Nazareth!
Brian
: Sono io Brian di Nazareth!
Centurione
: Così. Liberatelo senza pietà.
Sfacciato
: No, stavo solo scherzando. Non è vero che sono Brian. No, non sono Brian. Forza, rimettetemi a posto. Vi stavo solo prendendo in giro! È solo uno scherzo! Non sono lui, vi volevo solo prendere in giro! Rimettetemi in croce! Maledetti Romani! Mai che capiscano uno scherzo!
Lavoratore
: Oddio! Il Fronte Popolare Giudaico!
Parvus
: Mammamia! Gambe, gambe!
Otto
: All'attaccooo!
Lavoratori
: Il Fronte Popolare Giudaico! Il Fronte Popolare Giudaico! Il Fronte Popolare Giudaico!...
Otto
: Noi siamo il Fronte Popolare Giudaico, Squadra Suicida Scelta. Squadrone! Moner... Così imparano? Oh.
Brian
: Che razza di stronzi...
Judith
: Brian! Brian! Brian! Brian!
Brian
: Judith!
Judith
: Fantastico! Eccezionale! Reg mi ha spiegato tutto, è... grandioso quello che fai. Grazie, Brian. Io... io non ti dimenticherò mai.
Mandy
: Ah, ecco dov'eri! Avrei dovuto saperlo che saresti finito così. Se penso a tutto l'amore e l'affetto che ho sprecato per te. Beh, se è così che tratti la tua povera e vecchia madre, nell'autunno della sua vita, posso dirti soltanto: fai pure, fatti crocifiggere! Chissenefrega! Ah, chi l'avesse mai detto? Ai giovani d'oggi interessa soltanto quello...
Brian
: Mamma!
Mandy
: ...io vorrei sapere ma...
Brian
: Mamma!
Mandy
: di questo passo non c'è più religione, è inutile...
Mr. Frisbee III
: Allegria, Brian. Sai come si dice. Nella vita ci son fatti che ci fanno uscire matti. Altri ancora fan di tutto perché alfin tu sia distrutto. Ma chi affoga nella merda la pazienza mai non perda. Schiocca le dita, su! È la vita, e rose e fior vedrai che avrai. And... Always look on the bright side of life / Always look on the light side of life / If life seems jolly rotten, / There's something you've forgotten / And that's to laugh and smile and dance and sing / When you're feeling in the dumps / Don't be silly chumps / Just purse your lips and whistle. That's the thing / And... Always look on the bright side of life / Come on! / Always look on the right side of life / For life is quite absurd / And death's the final word / You must always face the curtain with a bow / Forget about your sin / Give the audience a grin / Enjoy it. It's your last chance, anyhow / So,... / Always look on the bright side of death / Just before you draw your terminal breath / Life's a piece of shit / When you look at it / Life's a laugh and death's a joke. It's true / You'll see it's all a show / Keep 'em laughing as you go / Just remember that the last laugh is on you / And... / Always look on the bright side of life / Always look on the right side of life / Come on, boy, cheer up! / Always look on the bright side of life / Always look on the bright side of life...
I Voce
: Ma... tutto qui?
II Voce
: E perché? C'è qualcosa che non va?
I Voce
: Ma... mica finirà così!
II Voce
: Ma sì! Non ti piace?
I Voce
: Veramente mi sembra un po' moscio.
II Voce
: Ma non è la vera fine! Questo è cinema! Poi ci sarà "Brian 2".
I Voce
: Ma... ma se muore il protagonista!
II Voce
: Ah... ah, sì, già, è... è vero, eh... allora vediamo, diciamo che... ecco: all'ultimo momento arriva in una biga dorata tirata da quattro cammelli una stupenda ereditiera egizia che lo scorge, si innamora, e lo tira giù dalla croce. Poi se lo porta al Cairo, lo fa diventare vice faraone e ritornare vincitor da una guerra che provoca il declino e la caduta dell'Impero Romano. Eh? Beh, che ne dici?
I Voce
: Scusa, e se invece lo lasciamo morire e poi, qualche giorno dopo, lo facciamo resuscitare?
II Voce
: No, no! Ma chi vuoi che ci creda?
Dal film:
Brian di Nazareth
Scheda film e trama
Frasi del film
Paul
: Allora. Sei pronto?
Auggie
: Pronto. Quando vuoi.
Paul
: Sono tutt'orecchie.
Auggie
: Mi ricordo quella volta che mi hai chiesto come ho iniziato a fare le foto. Beh, questa è la storia della mia prima macchina fotografica. Veramente, prima e unica. Mi segui fin qui?
Paul
: Parola per parola.
Auggie
: Dunque. Ecco come sono andate le cose. Okay. Era l'estate del '76, all'epoca del mio primo lavoro per Vinnie, l'estate del Bicentenario. Una mattina al negozio un ragazzo cominciò a rubare delle cose. Stava giù, alla scansia dei tascabili, e si infilava le riviste porno sotto la maglietta. Non l'ho visto sùbito, c'era gente intorno al bancone, ma come me ne sono accorto, ho iniziato a strillare. Lui è scappato come un coniglio, shhh! E quando sono uscito fuori dal bancone, aveva già le chiappe sulla Settima Strada. L'ho rincorso per circa un isolato, poi ho lasciato stare. Gli era caduta qualcosa mentre scappava. E... dato che non me la sentivo più di correre, l'ho raccolta, per vedere cosa fosse. Era il suo portafogli. Non c'erano soldi dentro, ma c'era la sua patente, e altre tre o quattro fotografie. Avrei potuto farlo arrestare, certo, c'era nome e indirizzo sulla patente, ma sai, mi dispiaceva. Era solo un teppistello. E una volta viste quelle foto nel portafogli, non ce l'ho più fatta ad essere veramente arrabbiato con lui. Roger Goodwin. Si chiamava così. In una di quelle foto, mi ricordo, stava in braccio alla madre.
In un'altra aveva un trofeo in mano, della scuola, e rideva, felice, come se avesse vinto alla lotteria. Proprio non me la sentivo. Un povero ragazzo di Brooklin. Non era una cosa grave. Tanto chi se ne importa di un paio di giornaletti porno? E così, mi sono tenuto il portafogli. Ehm... ogni volta che sentivo il bisogno di riportarglielo, io rimandavo, e non l'ho mai fatto. Finché arriva Natale, e io non ho niente da fare. Vinnie voleva invitarmi, ma la madre si era ammalata, e lui e la moglie erano corsi a Miami, all'ultimo minuto. Quindi me ne stavo a casa mia, quella mattina. Mi sentivo un po' solo. Quando l'occhio va sul portafogli di Roger Goodwin. Mi sono detto
: "che diavolo, perché non faccio qualcosa di buono? Mi infilo il cappotto e gli riporto il portafogli". Abitava dalle parti di Boerum Hill, nelle case popolari. Mi ricordo che faceva un freddo cane, quel giorno. Mi sono perso molte volte prima di trovarlo. Le case sono tutte uguali, laggiù. Giri nello stesso punto e credi di stare da un'altra parte.
Comunque, alla fine arrivo al palazzo che cercavo, alla casa che cercavo, e suono il campanello. Non succede niente. Penso che non ci sia nessuno. Suono di nuovo, per esserne sicuro. Ormai sto per andarmene; aspetto un altro po', e sento trafficare dietro la porta. E una voce di vecchia chiede
: "Chi è?". E io dico: "Sto cercando Roger Goodwin". "Sei tu, Roger?", mi dice. E dà quindici mandate per aprire la porta. Avrà avuto almeno 80 anni, se non addirittura 90! E la prima cosa che noto di lei è che è cieca. "Lo sapevo che saresti venuto, Roger", dice. "Lo sapevo che non avresti dimenticato nonna Ethel a Natale". E poi apre le braccia, e mi si avvicina per abbracciarmi. Non ho tempo per riflettere, capisci? Devo dire qualcosa in fretta. E prima che realizzo ciò che sta accadendo, le parole mi escono dalla bocca. "Proprio così, nonna Ethel", dissi, "sono tornato a trovarti per Natale". Non mi chiedere perché l'ho detto. Non ne ho la minima idea. Mi è uscito così.
D'improvviso la signora comincia ad abbracciarmi, davanti alla porta, e anch'io l'abbraccio. Era come se tutti e due avessimo deciso di giocare questo gioco senza doverne stabilire le regole. Sapeva benissimo che non ero il nipote. Era vecchia e debole, ma non così andata da non saper distinguere un perfetto sconosciuto ad uno di famiglia. Fu felice di fare come se fosse vero. E dato che non avevo di meglio da fare, fui contento di assecondarla. Insomma, entrammo in casa e passammo la
giornata
insieme, e quando mi chiedeva quello che facevo, io le mentivo. Le raccontai che avevo trovato lavoro in una tabaccheria, le dissi che stavo per sposarmi, inventai centinaia di storie, e lei faceva finta di credere a ogni cosa. "Ma bene, Roger", diceva, muovendo il capo e sorridendo, "ho sempre saputo che ti sarebbe andata bene". Mah. Dopo un po', cominciai ad avere fame, e siccome in casa non c'era niente da mangiare, andai a cercare un negozio lì vicino, e tornai su carico di roba. Pollo arrosto, zuppa di verdure, patate bollite, insomma un mucchio di roba.
Nonna Ethel aveva un paio di bottiglie nascoste in camera da letto, eh, eh, eh! E così fra tutti e due riuscimmo a mettere su una discreta cena di Natale. Eravamo tutti e due un po' brilli, mi ricordo, e dopo pranzo andammo a metterci di là, nel soggiorno, dove si stava seduti più comodi. Dovevo fare pipì, così a un certo punto ho chiesto scusa e sono andato al bagno, in fondo al corridoio. E qui la cosa prende un'altra piega. Era già stato stravagante giocare al nipote di nonna Ethel, ma quello che feci poi fu decisamente folle, e non me lo sono mai perdonato da allora. Entro nel bagno, e accatastate contro il muro vicino alla doccia, vedo una pila di sei o sette macchine fotografiche, del tutto nuove.
Macchinette trentacinque millimetri, ancora nella scatola. Non avevo mai scattato una foto in vita mia, e tantomeno avevo mai rubato. Ma come vidi quella pila di macchinette abbandonate nel bagno, decisi che ne volevo una tutta per me. Una come quelle. E senza pensarci un istante, ne prendo una, me la metto sotto il braccio, apro la porta del bagno e torno nel soggiorno. Non ci ho messo più di tre minuti, ma nel frattempo nonna Ethel si era addormentata. Troppo Chianti, immagino. Andai in cucina, a lavare i piatti, e in mezzo a quel fracasso lei dormiva come una bambina. Non c'era motivo di disturbarla, quindi decisi di andarmene. Non potei lasciarle neanche un biglietto di saluto, dato che era cieca. Me ne andai e basta. Misi il portafogli del nipote sul tavolo. Ripresi la macchinetta e lasciai l'appartamento. Fine della storia.
Paul
: L'hai più rivista? Sei mai tornato a trovarla?
Auggie
: Una volta, tre o quattro mesi dopo. Io stavo malissimo per il furto della macchinetta, non l'avevo neanche usata. Finalmente decisi di riportarla, ma nonna Ethel lì non c'era più. Qualcun altro viveva in quell'appartamento, e non sapeva dove fosse finita.
Paul
: Probabilmente era morta.
Auggie
: Sì, probabilmente.
Paul
: Il che vuol dire che ha passato il suo ultimo Natale con te.
Auggie
: Forse sì. Non ci avevo mai pensato.
Paul
: È stata una buona azione, Auggie. Hai fatto una bella cosa per lei.
Auggie
: Le ho mentito, le ho rubato un oggetto, e tu la chiami una buona azione?
Paul
: Beh, l'hai fatta felice. La macchinetta era sicuramente... rubata, non l'hai tolta al... al proprietario.
Auggie
: Qualsiasi cosa nel nome dell'arte, eh?
Paul
: No, non è proprio così. In fondo ne hai fatto un buon uso.
Auggie
: E tu ora hai la tua storia di Natale, no?
Paul
: Sì, immagino di sì. Il raccontare è un vero talento, Auggie. Per fare una bella storia devi sapere quali bottoni spingere. Tu sei al pari dei maestri.
Auggie
: Che vuoi dire?
Paul
: Voglio dire che è una bella storia.
Auggie
: Cazzo, se non confidi i tuoi segreti agli amici, allora che amico sei?
Paul
: Giusto. Non varrebbe la pena di vivere altrimenti, no? "Il racconto di Natale di Auggie Wren", scritto da Paul Benjamin.
Dal film:
Smoke
Scheda film e trama
Frasi del film
Auggie
: È uno scrittore. Abita da queste parti.
Tommy
: Scrittore o più che altro sottoscrittore?
Auggie
: Ma che divertente! Qualche volta penso che dovresti farti vedere da un dottore. Sai, una bella terapia, qualcosa per riempire i buchi che hai in testa.
Jerry
: Oh, oh, oh, oh!
Tommy
: Era una battuta, Auggie.
Auggie
: È un romanziere. Paul Benjamin. Mai sentito? Ah, già, domanda stupida. L'unica cosa che leggete sono i risultati delle corse e le pagine sportive del Post. Ha pubblicato quattro libri. Ultimamente però niente.
Dennis
: E come mai? Gli son volate via le idee?
Auggie
: Gli è volata via la fortuna. Vi ricordate la rapina qui, nella Settima Strada?
Tommy
: Sì.
Dennis
: Qualche anno fa.
Jerry
: Quella alla banca, no? Quando spararono in strada all'impazzata.
Auggie
: Morirono quattro persone, e una di quelle era la moglie di Paul.
Jerry
: Oh, cavolo!
Tommy
: Accidenti.
Auggie
: Quel poveraccio non è più stato lo stesso. Combinazione, lei era passata di qui poco prima, per comprargli i soliti sigari. Una gran brava signora. Era incinta di quattro o cinque mesi, il che vuol dire che con lei uccisero anche il bambino.
Jerry
: Oooh...
Tommy
: Eh, una bella
giornata
da cancellare.
Auggie
: Da cancellare, sì. Sapete, a volte penso che se quel giorno non mi avesse dato i soldi contati, o se magari il negozio fosse stato un po' più pieno, forse ci avrebbe messo di più ad uscire di qui, e non sarebbe andata incontro a quella pallottola. Sarebbe ancora viva, e il bambino sarebbe nato. Ehi! Che diavolo stai facendo, ragazzino? Brutto figlio...
Jimmy Rose
: Eh, eh, eh!
Dal film:
Smoke
Scheda film e trama
Frasi del film
Sergente Istruttore
: Gump! Qual è il tuo solo scopo in quest'esercito? L'hai imparato?
Forrest
: Fare tutto quello che mi dice, sergente istruttore!
Sergente
: Maledizione, Gump! Sei un maledetto genio. È la risposta più azzeccata che abbia sentito. Devi avere un maledetto quoziente intellettivo di 160. Sei maledettamente dotato, militare Gump. Ascoltatemi, lavativi! Quello lì è uno...
Forrest
: Ora, non so perché, io nell'esercito ci stavo come un pesce dentro l'acqua. Non è così difficile. Devi solo rifare il letto lindo e pinto, e stare in piedi diritto, e a ogni domanda rispondere sempre: "Sì, sergente istruttore!".
Sergente
: Sono stato chiaro?
Plotone
: Sì, sergente istruttore!
Bubba
: Non devi fare altro che trascinare le reti sul fondo. Se la
giornata
è buona peschi più di cinquanta chili di gamberi. E se tutto va bene, due uomini che pescano per dieci ore, meno quello che spendi in nafta, ci fai un sacco...
Forrest
: Sergente istruttore!
Sergente
: Gump! Perché hai montato quell'arma così in fretta, Gump?
Forrest
: Perché l'ha detto lei, sergente istruttore.
Sergente
: Cristo Santo benedetto! Ora la compagnia ha un nuovo record. Se non fosse un peccato sprecare un bravissimo soldato semplice, ti raccomanderei per la Scuola Ufficiali, Gump. Tu diventerai un un generale un giorno, Gump! Ora smonta quell'arma e va' avanti!
Bubba
: Comunque, come ti dicevo, il gambero è un frutto del mare. Te lo puoi fare sia arrosto, che bollito, grigliato, al forno, saltato. C'è lo spiedino di gamberi, gamberi con cipolle, zuppa di gamberi, gamberi fritti in padella, con la pastella, a bagnomaria, gamberi con le patate, gamberi al limone, gamberi strapazzati, gamberi al pepe, minestra di gamberi, stufato di gamberi, gamberi all'insalata, gamberi e patatine, polpette di gamberi, tramezzini coi gamberi. E questo è tutto, mi pare.
Forrest
: Di notte, nell'esercito, ti senti solo solo. Ci sdraiavamo sulle nostre brande e avevo nostalgia di mamma. E avevo nostalgia di Jenny.
Soldato
: Ehi, Gump, rifatti gli occhi sulle tette di questa.
Forrest
: E viene fuori che Jenny si era cacciata in un pasticcio per certe sue foto con adosso il maglione dell'università. E che perciò l'avevano cacciata. Ma non era stata una brutta cosa, perchè uno che ci ha un teatro a Memphis, nel Tennessee, vide quelle foto e offrì a Jenny un lavoro: cantante in uno spettacolo. Alla prima occasione, presi l'autobus per Memphis per vederla in quello spettacolo.
Presentatore
: Lei era Ambra, Fiamma Ambra! Un bell'applauso, ragazzi! Molto brava, Fiamma. E ora, per la gioia degli occhi e delle orecchie, direttamente da Hollywood, in California, la nostra famosa bellezza beatnik. Facciamo un grossissimo applauso all'appetitosa Bobbie Dylon!
Pubblico
: Bobbie! Sei grande, Bobbie!
Jenny
: How many roads must a man walk down / Before you call him a man? / Yes, 'n' how many seas must a white dove sail / Before she sleeps in the sand? ...
Forrest
: Aveva realizzato il suo sogno. Era una cantante folk.
Jenny
: ... Yes, and how many times must the cannon balls fly...
Pubblico
: Cos'è questa roba? Aaah...
Jenny
: ... Before they're forever banned? ...
Pubblico
: Lèvati quella chitarra, tesoro! Dacci sotto, dacci sotto! Ehi, qualcuno dovrebbe darle un'armonica! Ah, ah, ah, ah, ah! Facci vedere un po' di roba!
Jenny
: ... The answer, my friend, is blowin' in the wind / The answer is blowin' in the wind.
Pubblico
: Ehi, tesoro, guarda! Lévati quella chitarra!
I Spettatore
: Ho qualche cosa per te, vieni. Stronza!
Jenny
: Ehi!
I Spettatore
: Ma che fai?
Jenny
: Ma che sei scemo? Sto cantando una canzone, io!
Pubblico
: Ah, fai sparire quella chitarra! Facci vedere!
Jenny
: Paulie, fallo sparire!
Pubblico
: Abbiamo pagato per vedere, sai!
Jenny
: Giù quelle mani!
Pubblico
: Non fare la preziosa.
Jenny
: Sta' zitto! Sta' zitto!
I Spettatore
: Ma che fai, fai la superba? Vieni qui... No!
II Spettatore
: Ehi, che stai facendo?
Jenny
: Forrest, ma che ci fai qui? Ma che ci fai qui?
Pubblico
: Oooh... Ma che fa? Ma che te la porti via?
Jenny
: Che fai? Basta, mettimi giù!
Pubblico
: Brava! Brava! Uh, uh, uh!
Dal film:
Forrest Gump
Scheda film e trama
Frasi del film
Marge
: Polizia! Mani in alto, polizia! Polizia! Polizia! E così era la signora Lundegaard quella stesa là in terra. E quello che trituravi in quella macchina era il tuo complice. E quei tre poveracci a Brainerd... E tutto per cosa? Per quattro biglietti di banca. C'è ben altro nella vita che quattro biglietti di banca. Non ci hai mai pensato? Ed eccoti qua. Ed è una bellissima
giornata
. Beh... Non riesco proprio a capire.
Agente
: Signor Anderson?
Jerry
: Chi è?
Agente
: Signor Anderson. È sua l'auto rossa parcheggiata quiì fuori?
Jerry
: Oh, solo un secondo.
Agente
: Le dispiacerebbe aprire la porta?
Jerry
: Sì, sì, apro sùbito. Solo un secondo. No! Aspettate! No! No! Aaah! No!
TV
: Il film che state vedendo sostituisce la rubrica "Cuore solitario". Buona visione.
Norm
: È stato annunciato.
Marge
: È stato annunciato?
Norm
: Sì.
Marge
: E allora?
Norm
: Sul francobollo da tre centesimi.
Marge
: Il tuo germano?
Norm
: Sì.
Marge
: Oh! Ma è fantastico!
Norm
: È soltanto quello da tre centesimi.
Marge
: È fantastico lo stesso.
Norm
: L'alzavola degli Hautman è su quello da 29 centesimi. I francobolli da tre non si usano quasi più.
Marge
: Ma cosa dici? Certo che si usano! Tutte le volte che aumentano le tariffe, servono i tagli più piccoli.
Norm
: Ah, sì?
Marge
: Per adeguare l'affrancatura a quelli vecchi da smaltire.
Norm
: Ah, ecco. Hai ragione.
Marge
: È proprio fantastico. Sono molto fiera di te, Norm. Cavolo, le cose ci stanno andando a meraviglia!
Norm
: Ti voglio bene, Marge.
Marge
: Anch'io te ne voglio, Norm.
Norm
: Due mesi ancora.
Marge
: Due mesi ancora.
Dal film:
Fargo
Scheda film e trama
Frasi del film
Marge
: Pronto?
Mike Yanagita
: Pronto? Parlo con Marge?
Marge
: Sì.
Mike
: Marge Olmstead?
Marge
: Sì, ma chi parla?
Mike
: Sono Mike Yanagita! Marge, Mike Yanagita. Ti ricordi di me?
Marge
: Mike Yanagita?
Mike
: Sì.
Marge
: Beh, sì... Certo che mi ricordo. Come... come stai? Ma che ore sono, scusa?
Mike
: Oh, accidenti, sono le undici meno un quarto. Spero di non averti svegliata.
Marge
: No, non fa niente.
Mike
: Telefono da Minneapolis. Sai, alla tv trasmettevano un servizio sul fatto di sangue successo lì a Brainerd, e ti ho vista.
Marge
: Ah...
Mike
: E ho detto: ma quella è Marge Olmstead! Non riuscivo a crederci.
Marge
: Eh, sì, ero proprio io.
Mike
: Ah, come te la passi?
Marge
: Bene, direi, non c'è male.
Mike
: Sì?
Marge
: Sì. E tu come stai?
Mike
: Oh, me la cavo.
Marge
: Caspita! Ne è passato di tempo, Mike. Mi ha fatto piacere risentirti.
Jerry
: Ecco, questa qui è... È tutta equipaggiata, ha la trazione indipendente sulle... sulle ruote anteriori, servosterzo, e poi c'è il freno con antibloccaggio, allarme, impianto stereo... Ah, inoltre posso dargliela con uno speciale trattamento antiruggine, una doppia zincatura che la protegge dalla corrosione.
Cliente
: A me la doppia zincatura non serve.
Jerry
: D'accordo, niente zincatura. Pensava di prenderla con un finanziamento? Perché abbiamo un piano della finanziaria GMAC che è davvero insuperabile.
I Venditore
: Jerry, al telefono.
Jerry
: Arrivo subito!
II Venditore
: No, mi creda, questa è proprio tutt'altra vettura.
Jerry
: Jerry Lundegaard.
Carl
: Jerry, puoi parlare liberamente?
Jerry
: Sì, certo.
Carl
: Sai chi sono?
Jerry
: Beh, sì, diciamo che un'idea ce l'ho. Come va la nuova Ciera? Tutto a posto?
Carl
: La situazione è cambiata, Jerry.
Jerry
: Come... come sarebbe a dire?
Carl
: Le cose sono cambiate. Circostanze indipendenti dalla nostra volontà, forza maggiore.
Jerry
: Ma che... Come sta Jean?
Carl
: Chi è Jean?
Jerry
: Mia moglie.
Carl
: Ah, sta benone...
Jerry
: Ma che cosa...
Carl
: ... ma ci sono tre persone a Brainerd che non se la passano bene, rendo l'idea?
Jerry
: Ma di che cavolo stai parlando? Vediamo di concludere la faccenda.
Carl
: È stato versato del sangue, Jerry.
Jerry
: Che cosa vuoi dire?
Carl
: Tre persone, a Brainerd.
Jerry
: Oh, Gesù!
Carl
: Ecco, e ci servono più soldi.
Jerry
: Come sarebbe a dire più soldi? In che cavolo di situazione vi siete ficcati?
Carl
: Ci servono più soldi...
Jerry
: Doveva essere un lavoretto pulito, senza complicazioni!
Carl
: Non m'interrompere, cazzo! Stai zitto, perdio!
Jerry
: Scusami tanto, io non volevo... solo che non riesco a...
Carl
: Non voglio discutere con te, Jerry, non ho voglia di discutere con te. Vogliamo tutti gli 80mila.
Jerry
: Oh, per la miseria, che dici?
Carl
: È stato versato del sangue, corriamo grandi rischi. Verrò in città domani, pensa a preparare i soldi.
Jerry
: Senti, avevamo un accordo, e un accordo è un accordo.
Carl
: Davvero? Dillo a quei tre di Brainerd che un accordo è un accordo. Vallo a dire a loro.
Jerry
: Come sarebbe a dire?
Carl
: Come sarebbe a dire? Ci vediamo domani.
Jerry
: Eh... Sì.
Diefenbach
: Jerome Lundegaard?
Jerry
: Sì.
Diefenbach
: Reilly Diefenbach, della finanziaria GMAC. Non ho ancora ricevuto i moduli che mi aveva promesso.
Jerry
: Ah, sì, ma... li abbiamo inviati per posta.
Diefenbach
: Sarà come dice lei, non lo metto in dubbio, ma ho il dovere di informarla che se non li riceverò entro domani pomeriggio, dovrò incaricare i nostri legali di intervenire.
Jerry
: Sì.
Diefenbach
: La mia pazienza è giunta al termine.
Jerry
: Sì.
Diefenbach
: Buona
giornata
.
Jerry
: Sì.
Venditore
: Tutto quello che le ho elencato è di serie, per avere qualcuno degli optional non deve fare altro che consultare il catalogo e comunicarmelo.
Gary
: Ciao, Norm. Come va, Marge? È buona la fricassea?
Marge
: È ottima. Ne vuoi un po'?
Gary
: Oh, no, ti ho portato... Ehi, Norm, hai intenzione di andare a pescare su a Mile Lacs?
Norm
: Sì, dopo pranzo.
Gary
: Ah...
Marge
: Cosa mi hai portato?
Gary
: Beh, quei numeri che avevi chiesto. Le chiamate fatte quella sera dal telefono pubblico del Blue Ox. Due sono numeri di Minneapolis.
Marge
: Uhm!
Gary
: Uno è una compagnia di trasporti, e l'altro è un numero privato di un certo Shep Proudfoot.
Marge
: Ah-ah. Come si chiama?
Gary
: Shep Proudfoot. È così che si chiama.
Marge
: Ah-ah.
Gary
: Già.
Marge
: Okay, sì. Credo che farò un salto laggiù allora.
Gary
: Ah, sì? A Minneapolis?
Norm
: Ah, sì?
Wade
: Dannazione, voglio intervenire personalmente!
Jerry
: No, Wade, sono stati molto chiari. Hanno detto che chiameranno domani per darmi istruzioni, e che dovrò portare i soldi da solo.
Wade
: I soldi sono miei e li consegnerò io. Ma che cosa gliene importa?
Stan
: Wade non ha tutti i torti. Prenderò io la telefonata, se vuoi.
Jerry
: No, no. Quelli non... Quelli vogliono trattare solo con me. Ho... ho avvertito un certo... un certo nervosismo al telefono. Sono molto... Quella è gente pericolosa.
Wade
: Una ragione in più. Non vorrei che tu, con tutto il rispetto, Jerry, combinassi dei casini.
Jerry
: Come sarebbe a dire?
Wade
: Se vogliono i miei soldi devono trattare con me, altrimenti mi rivolgo ad un professionista.
Jerry
: Ma no...
Wade
: Si tratta di un milione di dollari!
Jerry
: No, vedi...
Wade
: Senti, Jerry, non è che devi vendermi una macchina. Sono io che decido qui. E basta!
Jerry
: Ma...
Stan
: E così preferiamo procedere, Jerry.
Dal film:
Fargo
Scheda film e trama
Frasi del film
Esmeralda
: Quarantacinque dollari e sessanta.
Butch
: Ecco. E... qualcosina in più per il servizio. Allora, se per caso qualcuno ti chiede chi hai portato stasera, che dici?
Esmeralda
: La verità. Tre messicani elegantissimi e un po' bevuti.
Butch
: Bonsoir, Esmeralda Villalobos.
Esmeralda
: Buenas noches, Butch.
Fabienne
: Spegni la luce.
Butch
: Va meglio così?
Fabienne
: Oui.
Giornata
pesante al lavoro?
Butch
: Abbastanza. Ho fatto a pugni.
Fabienne
: Povero piccolo! Ci facciamo le coccole?
Butch
: Pensavo di farmi una doccia, puzzo peggio di un cane rognoso.
Fabienne
: No, mi piace il tuo odore.
Butch
: Mi tolgo il giubbotto.
Fabienne
: Oggi mi sono guardata allo specchio.
Butch
: Ah.
Fabienne
: Volevo la pancetta.
Butch
: Lo specchio ti ha fatto venire voglia di mangiare la pancetta?
Fabienne
: Che hai capito? La pancia in fuori, le pancette sono sexy.
Butch
: Beh, dovresti essere contenta, perché ce l'hai.
Fabienne
: Ma sta' zitto, ciccione! Io non ho la pancetta. Ho solo un po' di pancino, come Madonna quando ha cantato "Lucky Star". Non è la stessa cosa.
Butch
: Non sapevo che ci fosse una grande differenza tra "pancetta" e "pancino".
Fabienne
: C'è una differenza grossissima.
Butch
: Ti piacerebbe se avessi la pancetta?
Fabienne
: No. Gli uomini con la pancetta sembrano melanzane, o sembrano gorilla. Ma su una donna la pancetta è molto sexy. Tutto il resto è normale: normale la faccia, normali le gambe, normali i fianchi, normale il sedere, ma con una pancetta perfettamente rotonda come i bambini. Se l'avessi, mi metterei una maglietta due taglie più piccola per accentuarla.
Butch
: Credi che gli uomini la troverebbero attraente?
Fabienne
: Me ne frego di quello che gli uomini trovano attraente! Peccato che quello che troviamo piacevole al tatto e piacevole alla vista coincidano raramente.
Butch
: Se tu avessi la pancetta, ti darei un pugno proprio lì.
Fabienne
: Mi daresti un pugno sulla pancia?
Butch
: Dritto sulla pancia.
Fabienne
: Ah, ah, ah! E io ti soffocherei! Te la schiaccerei forte sulla faccia fino a non farti respirare!
Butch
: Faresti questo?
Fabienne
: Sì.
Butch
: Davvero?
Fabienne
: Sì.
Butch
: Hai preso tutto?
Fabienne
: Sì, tutto.
Butch
: Sei stata brava, zuccherino.
Fabienne
: È andato tutto come previsto?
Butch
: Non l'hai seguito alla... Oh! Non l'hai seguito alla radio?
Fabienne
: Non li seguo mai i tuoi incontri. Hai vinto tu?
Butch
: Ho vinto. Sì.
Fabienne
: Vuoi ancora ritirarti?
Butch
: Sì, certamente.
Fabienne
: Ha funzionato tutto alla fine.
Butch
: Non siamo ancora alla fine, bambina.
Fabienne
: Siamo in un grosso pericolo, non è così? Se ci trovano, ci ammazzano, di' la verità. Ma io credo che non ci troveranno mai. Vuoi ancora che io venga via con te? Non voglio esserti di peso o d'intralcio, io... Dillo.
Butch
: Fabienne, voglio che tu stia insieme a me.
Fabienne
: Per sempre?
Butch
: Per sempre insieme.
Fabienne
: Tu mi ami?
Butch
: Ti amo moltissimo.
Fabienne
: Allora...
Butch
: Sì?
Fabienne
: Voglio che mi baci come hai fatto l'altro giorno.
Butch
: Fallo prima tu.
Fabienne
: Sì, ma prima tu.
Butch
: Va bene.
Fabienne
: Va bene. Butch, amore mio, l'avventura è cominciata.
Butch
: Devo essermi incrinato una costola.
Fabienne
: Quando mi hai fatto godere con la bocca?
Butch
: No, ritardata, nell'incontro.
Fabienne
: Non chiamarmi ritardata.
Butch
: Mi chiamo Fabienne! Mi chiamo Fabienne!
Fabienne
: Smettila.
Butch
: Mi chiamo Fabienne!
Fabienne
: Smettila! E sta' zitto, non fare lo stronzo! Odio questa voce da mongoloide!
Butch
: Va bene. Va bene, scusa, scusa, scusa. Mi rimangio tutto. Mi passeresti un asciugamano asciutto, mio bellissimo tulipano?
Fabienne
: Oh, questo mi piace. Mi piace essere chiamata tulipano. Tulipano è molto meglio di mongoloide.
Butch
: Non ti ho chiamata mongoloide. Ti ho chiamato ritardata, ma me lo sono rimangiato.
Fabienne
: Butch.
Butch
: Sì, crostatina mia.
Fabienne
: Dov'è che stiamo andando?
Butch
: Non lo so ancora. Dovunque vorrai. Questa cosa ci darà un sacco di soldi. Non sarà un pozzo senza fondo. Non potremo vivere per sempre in una cuccia dorata. Pensavo magari di andare da qualche parte nel sud del Pacifico. Con tutti i soldi che ci becchiamo, laggiù possiamo tirare avanti per un bel pezzo.
Fabienne
: Volendo potremmo vivere a Bora Bora.
Butch
: Ah, ci puoi scommettere. E se dopo un po' ti sei stufata, andiamo in qualche altro posto, forse a Tahiti, o in Messico.
Fabienne
: Ma io non so parlare lo spagnolo.
Butch
: Beh, se è per questo non parli neanche il Bora Bora. E poi il messicano è facile. Donde està el zapateria?
Fabienne
: Che cosa vuol dire?
Butch
: Dove sta il negozio di scarpe.
Fabienne
: Donde està...
Butch
: Sputa, prima.
Fabienne
: Donde està el zapateria?
Butch
: Hai una pronuncia meravigliosa. In un lampo sarai la mia piccola mamacita. Qué hora es?
Fabienne
: Qué hora es?
Butch
: Eh?
Fabienne
: Qué hora es?
Butch
: È l'ora della nanna. Sogni d'oro, tesoro.
Fabienne
: Butch? Fa niente.
Butch
: Aaah!
Fabienne
: Oddio! Mi hai fatto paura. Hai fatto un brutto sogno?
Butch
: Che cosa è che stai vedendo?
Fabienne
: Un film con le motociclette, non lo so il titolo.
Butch
: E lo stai vedendo?
Fabienne
: In un certo senso.
Butch
: È un po' presto la mattina per le esplosioni e le bombe.
Fabienne
: Perché non me lo racconti?
Butch
: Che ne so, Fabienne, sei tu che lo stai vedendo.
Fabienne
: Ma no, stupidino, perché non mi racconti il tuo sogno?
Butch
: Non posso, non me lo ricordo. Non mi ricordo mai quello che sogno. Mai.
Fabienne
: Ma guardàtelo come brontola la mattina! Perché non ti alzi e facciamo colazione?
Butch
: Un altro bacio e mi alzo.
Fabienne
: Soddisfatto?
Butch
: Sì.
Fabienne
: E allora àlzati, razza di pigrone!
Butch
: Che ore sono?
Fabienne
: Sono quasi le 9:00. Ma noi a che ora abbiamo il treno?
Butch
: Alle 11:00.
Fabienne
: Sai cosa voglio mangiare a colazione?
Butch
: Cosa, crostatina?
Fabienne
: Voglio mangiare un bel piattone di frittelle di mirtilli con tanto sciroppo di acero sopra, uova strapazzate e anche cinque salsicce.
Dal film:
Pulp Fiction
Scheda film e trama
Frasi del film
Bambino
: Dove vai?
Trinità
: A dare un'occhiata in giro.
Bambino
: E' una
giornata
tranquilla oggi. Falla finire com'è cominciata!
Dal film:
Lo chiamavano Trinità
Scheda film e trama
Frasi del film
Regan MacNeil
[voce da posseduta]
:
Giornata
ideale per un esorcismo.
Padre Karras
: Ti piacerebbe?
Regan MacNeil
[voce da posseduta]
: Enormemente.
Padre Karras
: Ma non ti scaccerebbe fuori da Regan?
Regan MacNeil
[voce da posseduta]
: Ci unirebbe invece.
Padre Karras
: Tu e Regan?
Regan MacNeil
[voce da posseduta]
: Tu e noi.
Dal film:
L'esorcista
Scheda film e trama
Frasi del film
Senti, sarà una
giornata
dura, ma ti garantisco che, a 160 giorni da quella parte, non c'è altro che sale. Almeno, da questa parte, potremmo riuscire, insieme, a trovare una specie di redenzione.
Max Rockatansky
Dal film:
Mad Max Fury Road
Scheda film e trama
Frasi del film
[Nel mezzo di una violenta tempesta di sabbia]
Che
giornata
! Che splendida
giornata
!
[What a day! What a lovely day!]
Nux
Dal film:
Mad Max Fury Road
Scheda film e trama
Frasi del film
Mi sveglio al mattino pensando sempre in tedesco, ma nel corso della
giornata
perlopiù penso e parlo in inglese.
Christoph Waltz
Cit. da
style.corriere.it, intervista, 7 luglio 2016
Frasi di Christoph Waltz
Ho chiuso da poco la mia relazione con Carmen, dopo 10 anni insieme. Ora ho bisogno di trovare il mio equilibrio e la musica è una buona strada. Ma non escludo niente, vivo alla
giornata
, le cose accadono quando meno te lo aspetti.
Stash
Cit. da
Grazia.it, intervista del 14 giugno 2017
Frasi di Stash
Ogni cosa è un colore. Ogni emozione è un colore. Il silenzio è bianco. Il bianco infatti è un colore che non sopporto: non ha confini. Passare una notte in bianco, andare in bianco, alzare bandiera bianca, lasciare il foglio bianco, avere un capello bianco... Anzi, il bianco non è neanche un colore. Non è niente, come il silenzio. Un niente senza parole e senza musica. In silenzio: in bianco. Non so rimanere in silenzio o da solo, che è lo stesso. Mi viene un dolore poco sopra la pancia o dentro la pancia, non l'ho mai capito, da costringermi a inforcare il mio bat-cinquantino, ormai a pezzi e senza freni (quando mi deciderò a farlo riparare??), e girare a caso fissando negli occhi le ragazze che incontro per sapere che non sono solo. Se qualcuna mi guarda io esisto.
Ma perché sono così? Perdo il controllo. Non so stare solo. Ho bisogno di... manco io so di cosa. Che rabbia! Ho un iPod in compenso. Eh sì, perché quando esci e sai che ti aspetta una
giornata
al sapore di asfalto polveroso a scuola e poi un tunnel di noia tra compiti, genitori e cane e poi di nuovo, fino a che morte non vi separi, solo la colonna sonora giusta può salvarti. Ti sbatti due auricolari nelle orecchie ed entri in un'altra dimensione. Entri nell'emozione del colore giusto.
Alessandro D'Avenia
Cit. da
Bianca come il latte, rossa come il sangue
‐ Incipit
Frasi di Alessandro D'Avenia
Siamo qui per portare in tribunale il governo austriaco. Buona
giornata
.
Randol Schoenberg
Dal film:
Woman in Gold
Scheda film e trama
Frasi del film
Per quanto riguarda i patti e il dovere di non smentirli, Pitagora predisponeva i suoi discepoli a tal punto che si racconta che una volta Liside, dopo essere stato in adorazione nel tempio di Era, uscendo si imbatté in Eurifamo di Siracusa, uno dei suoi compagni, che stava entrando nel vestibolo di quel tempio. Eurifamo fece sì che Liside si impegnasse ad aspettarlo fino a quando non fosse uscito
[...]
. Così Eurifamo compì la sua adorazione
[...]
e quindi uscì da un'altra porta del tempio dimentico
, il quale rimase immobile come si trovava per il resto della
giornata
e della notte sopraggiunta e per molta parte ancora della
giornata
seguente. E forse sarebbe rimasto lì ancora più a lungo, se Eurifamo
[...]
non si fosse ricordato della cosa dopo avere sentito dire che i suoi compagni cercavano appunto Liside. E così andò a cercarlo mentre quello era ancora lì ad aspettarlo secondo l'impegno preso, e lo condusse via
[...]
aggiungendo queste parole: "Questa dimenticanza me l'ha inviata un dio, perché si mettesse alla prova la tua fermezza nel rispettare i patti".
Giamblico
Cit. da
Vita di Pitagora
Frasi di Giamblico
Ho lavorato per quattro presidenti e ho guardato altri due da vicino, e so che non esiste una
giornata
di routine nell'ufficio ovale.
[I've worked for four presidents and watched two others up close, and I know that there's no such thing as a routine day in the Oval Office.]
Dick Cheney
Frasi di Dick Cheney
Ho fatto Incantesimo per due anni, i ritmi erano da operaia: si girava dalle otto di mattina e a quell'ora bisognava già essere pronti e truccati, sapere tutte le scene, e si finiva alle sette di sera. Finita la
giornata
di riprese, ti cambi, torni a casa e vai a studiare le battute per il giorno dopo. Mamma mia, veramente una fabbrica.
Corinne Cléry
Frasi di Corinne Cléry
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