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4.712
[Parlando del documentario sulla sua vittoria elettorale nel 2007]
Troppo narcisismo rende folli. Decisamente non ho voglia di vedere "La Conquete", in generale non leggo quello che si scrive su di me. Perché non sono mai contento. Se è una critica la trovo ingiusta; se è una lode, non è mai abbastanza...
allora
, ne vale la pena?
Nicolas Sarkozy
Cit. da
11 maggio 2011
Frasi di Nicolas Sarkozy
Tanto tempo fa i colori entrarono in una lite furibonda. Ognuno di loro si proclamava il migliore, il più importante, il più utile, il preferito.
Il Verde prese subito la parola e disse con orgoglio:
«
Guardatevi intorno! La natura intera parla di me: colline, foreste, montagne... senza il mio tocco non esisterebbe vita. Io sono il colore dell'erba, degli alberi e delle praterie infinite. Rappresento la vita stessa, la primavera e la speranza.
»
Il Blu lo interruppe con decisione:
«
Tu guardi solo la terra, troppo preso da ciò che ti circonda. Alza lo sguardo! Nel cielo sconfinato e nei mari profondi mi troverai. Io sono il colore dell'infinito che abbraccia l'universo. L'acqua è la base della vita, il cielo dona pace e serenità. Senza di me, non potreste esistere.
»
Il Giallo intervenne con allegria:
«
Siete troppo seri! Il mondo ha bisogno di luce e gioia. Io sono il colore che porta il sorriso: i campi di grano, i girasoli, le stelle e il sole stesso brillano del mio splendore. Io rappresento energia, calore e felicità.
»
Timidamente parlò l'Arancione:
«
Io do vita e salute: sono il colore delle carote, delle zucche, delle arance, e dove appaio porto vitamine e benessere. Non sono sempre presente, ma quando coloro il cielo all'alba o al tramonto, la mia bellezza è tale che nessuno pensa a voi altri...
»
Il Rosso, impetuoso e sicuro di sé, lo interruppe bruscamente:
«
State ancora discutendo? Non vi rendete conto che io rappresento la vita stessa? Io sono il colore del sangue, che scorre nelle vene. Sono il colore del pericolo, del coraggio, dei martiri e degli eroi. Mi vestono i papaveri e i gelsomini, e ovunque io sia divento il centro dell'attenzione: sono passione e amore!
»
Mentre il Rosso alzava la voce, avanzò con calma solenne il Viola:
«
Io non ho bisogno di difendermi. La mia presenza impone rispetto. Rappresento la regalità e l'autorità: re, principi e uomini di chiesa indossano il mio colore. Io sono il simbolo del sacro, del mistero e della dignità.
»
Infine parlò l'Indaco, con voce pacata ma ferma:
«
Io sono il colore del silenzio e della riflessione. Rappresento il crepuscolo e le acque profonde. Voi tutti avete bisogno di me per trovare equilibrio, per pregare, per invocare la pace.
»
E così i colori continuarono a litigare, ciascuno convinto della propria superiorità. Le voci si fecero sempre più forti, finché un lampo squarciò il cielo e un tuono fragoroso, seguito da una pioggia violenta, li fece tremare di paura. Atterriti, si strinsero l'uno all'altro per cercare conforto.
Fu
allora
che la Pioggia parlò con voce decisa:
«
Sciocchi colori! Perché litigate su chi sia il più grande? Non sapete che ognuno di voi è stato creato con uno scopo unico e speciale? Unitevi! Tenetevi per mano e seguite me.
»
I colori fecero pace e si presero per mano. La Pioggia continuò:
«
D'ora in poi, ogni volta che cadrò dal cielo, vi distenderete insieme in un grande arco di luce. Così ricorderete agli uomini che la diversità è una ricchezza da custodire. Uniti, potete creare qualcosa di meraviglioso e portare pace tra gli esseri umani.
»
Morale
Ognuno di noi è unico e importante. Cercare di dimostrare di essere superiori porta solo conflitti e divisioni. È soltanto attraverso la comprensione e la cooperazione che possiamo vivere in armonia.
Da:
La vera storia dell'arcobaleno
Un giorno, in una radura della savana, un asino incontrò una tigre che, stanca dopo la caccia, si stava riposando e godeva della frescura della sera. L'asino, incurante della tranquillità dell'animale, si avvicinò con passo goffo e, senza preamboli, iniziò a parlare.
Ad un certo punto, con aria convinta, esclamò:
- L'erba è blu!
La tigre, sorpresa da quell'affermazione assurda, sobbalzò come se fosse stata destata bruscamente dal sonno. Con voce ferma replicò:
- No, l'erba è verde!
Cominciò così un battibecco senza fine. L'asino continuava a sostenere ostinatamente che l'erba fosse blu, mentre la tigre, con sempre maggiore irritazione, ribatteva che fosse verde. La discussione si accese a tal punto che decisero di rivolgersi al giudizio supremo del Re della savana: il leone.
Durante il tragitto, l'asino, impaziente e rumoroso, cominciò a gridare:
- Vostra Altezza! Vostra Altezza! Non è forse vero che l'erba è blu?
Il leone, con lo sguardo serio e la voce imponente, rispose:
- È vero: l'erba è blu.
A quelle parole l'asino, gonfio di orgoglio, aggiunse:
- Maestà, la tigre non vuole darmi ragione e continua a contraddirmi. Ti prego, puniscila!
Il leone si prese un momento di silenzio, poi sentenziò con decisione:
- La tigre sarà punita con quattro anni di silenzio.
L'asino saltò di gioia, si mise a schiamazzare e se ne andò via felice, ripetendo a gran voce:
- L'erba è blu! L'erba è blu! L'erba è blu!
La tigre, invece, rimase interdetta e addolorata. Avvicinandosi al leone, chiese con umiltà:
- Maestà, perché mi hai punito? Io non ho fatto altro che difendere la verità: l'erba è verde.
Il leone, con tono pacato ma fermo, rispose:
- È vero, tigre: l'erba è verde. Su questo non ci sono dubbi.
La tigre, confusa, insistette:
-
Allora
perché la punizione? Se ho ragione, perché devo essere condannata?
Il leone la guardò negli occhi e disse:
- La tua colpa non è aver contraddetto l'asino. La tua colpa è un'altra: sei una creatura forte, intelligente e coraggiosa, eppure hai perso tempo a discutere con un asino. Hai sprecato energie preziose in un conflitto inutile e sei venuta persino a disturbare il Re della savana per una questione così banale.
Morale della storia
È inutile e dannoso litigare con chi è cieco nelle proprie convinzioni e incapace di aprirsi al dialogo. Non ogni battaglia merita di essere combattuta. L'intelligenza si misura anche nella capacità di scegliere i propri silenzi. Quando l'ignoranza grida, la saggezza tace.
Da:
L'asino, la tigre e il colore dell'erba
Dopo la festa di laurea della figlia, un padre si avvicina a lei con grande orgoglio e le dice:
«
Brava! Ti sei laureata con il massimo dei voti. Sono davvero fiero di te. E per celebrare questo traguardo, ho un regalo speciale: un'automobile che ho acquistato molti anni fa. Vorrei che la portassi al mercato dell'usato per venderla e vedere quanto soldi ti offrono
».
La ragazza accetta il consiglio e poco dopo torna riferendo:
«
Al mercato dell'usato mi hanno offerto soltanto 1.000 euro. Mi hanno detto che l'auto è troppo vecchia e logora, ormai segnata dal tempo
».
Il padre
allora
le suggerisce un'altra possibilità:
«
Prova a portarla al banco dei pegni e dimmi cosa ti propongono
».
La figlia segue l'indicazione e al ritorno racconta:
«
Lì mi hanno offerto appena 100 euro. Hanno giudicato l'auto senza valore, solo un oggetto antiquato.
».
Il padre sorride e aggiunge un'ultima proposta:
«
Bene. Ora portala in un club di auto d'epoca e ascolta cosa hanno da dirti
».
La ragazza, un po' incuriosita, si reca al club. Quando rientra è entusiasta:
«
Papà! Non ci crederai: appena hanno visto l'auto, si sono illuminati. Mi hanno spiegato che è un modello raro, iconico, ricercatissimo da collezionisti. Mi hanno offerto 100.000 euro!
»
A quel punto il padre la guarda negli occhi e conclude con un messaggio memorabile:
«
Figlia mia, questa esperienza racchiude una grande lezione di vita. Quando ti sentirai svalutata, quando penserai di non contare nulla e ti sembrerà che tutti intorno a te sminuiscano ciò che sei, non arrabbiarti e non lasciarti abbattere. Semplicemente, allontanati: significa che ti trovi nel posto sbagliato. Vai dove il tuo valore viene riconosciuto, dove le tue qualità vengono apprezzate. Circondati di persone che sappiano rispettarti, che ti stimino per ciò che sei davvero e che ti incoraggino a crescere
».
Morale
: Il nostro valore non dipende dagli occhi degli altri, ma dal contesto in cui ci troviamo. Ognuno di noi ha risorse e qualità uniche, che a volte non vengono viste o comprese. Per questo è fondamentale non farsi definire dalle opinioni altrui, avere fiducia in sé stessi e trovare il coraggio di cambiare ambiente, relazioni o situazioni che ci fanno sentire inadeguati. Solo così possiamo vivere pienamente, riconosciuti e valorizzati per ciò che siamo davvero.
Da:
La laurea della figlia e l'auto d'epoca
Per tornare a fidarti,
devi prima sederti accanto alla solitudine,
ascoltarla, abbracciarla,
scoprire che non fa paura
quando impari ad amarti.
Solo
allora
il cuore sarà pronto
a riaprirsi senza tremare.
Luca Paletti
Luca Paletti
Nell'estate del 1983 l'
allora
capo del Secret Intelligence Service britannico, nonostante una certa opposizione interna, approvò l'istituzione di un nuovo Ufficio.
L'opposizione veniva soprattutto da quelli già esistenti, che avevano feudi territoriali sparsi in tutto il mondo: infatti il nuovo ufficio era destinato ad avere un'ampia giurisdizione, la cui portata superava le frontiere tradizionali.
Frederick Forsyth
Cit. da
Il simulatore ‐ Incipit
Frasi di Frederick Forsyth
Quando finisce un amore non soffriamo tanto del congedo dell'altro, quanto del fatto che, congedandosi da noi, l'altro ci comunica che non siamo un granché. In gioco non è tanto la relazione, quanto la nostra identità; l'amore è uno stato ove per il tempo in cui siamo innamorati, non affermiamo la nostra identità, ma la riceviamo dal riconoscimento dell'altro; e quando l'altro se ne va, restiamo senza identità. Ma è nostra la colpa di esserci disimpegnati da noi stessi, di aver fatto dipendere la nostra identità dall'amore dell'altro. E
allora
, dopo il congedo, il lavoro non è di cercare di recuperare la relazione dell'altro, ma di recuperare quel noi stessi che avevamo affidato all'altro, al suo amore, al suo apprezzamento.
Umberto Galimberti
Cit. da
Le cose dell'amore
Commenti:
2
Frasi di Umberto Galimberti
Nella storia degli ultimi due secoli la Russia ha avuto solo due capi che per la loro mediocrità si sono attenuti ad una pratica puramente conservatrice e apertamente antiriformatoria. Sotto il loro governo la centralizzazione del potere era tanto accentuata che tutta la società viveva una sensazione di oppressione, il tutto accompagnato da severi concetti ideologici e, ovviamente, dalla persecuzione dei dissenzienti. Sto parlando di Alessandro III e di Brežnev. Ambedue hanno governato molto a lungo e ambedue se ne sono andati da questo mondo odiati dalla loro nazione. Ma perché poi? Se guardiamo bene, durante il regno di Alessandro III è avvenuto un indiscutibile balzo in avanti nell'industria che se non ha portato il benessere al popolo, ha però fatto finalmente apparire sulla scena in Russia una classe media, preparando la base materiale per lo sviluppo della scienza e della cultura e facendo definitivamente entrare la nazione nel consorzio dei paesi civili.
Con Brežnev si era sicuramente mantenuto il disumano sistema sovietico, si sono continuate le persecuzioni politiche e il confronto militare con l'Occidente, sono cose che sanno tutti: si osservava tuttavia anche un'altra tendenza, pur avendo cioè apparentemente bloccato (come Alessandro III) le riforme, Brežnev non aveva fatto fare al paese una svolta di cento ottanta gradi come
allora
sembrava a molti, aveva anzi mantenuto lo scheletro delle trasformazioni khruščeviane per cui la sua amministrazione ottusa ma, bisogna ammetterlo, estremamente coerente ha avuto anche conseguenze benefiche. Il concetto brežneviano di «socialismo sviluppato» e di «crescita costante del benessere dei lavoratori», mille volte deriso dai giornalisti della perestrojka non era privo di fondamento, le relazioni economiche di tipo socialista si erano, come vediamo adesso, radicate nel profondo della psicologia della gente, riguardo a un reale benessere, quello ovviamente non c'era, parlare di benessere quando manca il burro e la carne sembra una presa in giro, tuttavia, con il raggiungimento di una certa parità in campo internazionale, alla gente non veniva più chiesto di dare tutta se stessa sarificandosi per la nazione come avveniva prima. Passo dopo passo, per via amministrativa e con un'assordante cigolio si cominciavano a raggiungere certi standard occidentali: appartamenti di proprietà, garanzie sociali, elettrodomestici, minimi possedimenti di terra e addirittura automobili private, cioè condizioni più o meno tollerabili per il cittadino medio. Non voglio adesso parlare dei più complicati processi che avvennero nella società dalla metà degli anni '60 alla metà dei '70, faccio solo notare che c'era in corso una tendenza all'accumolo graduale e quasi invisibile di beni materiali. Poi il leader divenne decrepito e la sua decadenza fisica assurse a simbolo dello sfaldamento della nostra enorme ma dissennata economia. (pp. 171-172)
Boris Yeltsin
Cit. da
Il Diario del Presidente
Frasi di Boris Eltsin
[...]
le guerre etniche nei Balcani e nel Caucaso rinchiudono da due lati la Turchia, che da parte sua non può rimanere indifferente nei confronti del destino dei suoi connazionali in Europa, ai disordini razziali in Germania. C'è poi la difficile situazione degli immigrati in altri paesi europei, situazioni simili si ripetono anche in Russia: noi non lo dobbiamo permettere. Non ci si può rinchiudere nei propri egoistici interessi nazionali, se lasceremo via libera all'escalation della discordia razziale, religiosa ed etica, ci ritroveremo di nuovo, come negli anni '60, minacciati da una guerra planetaria. E se
allora
, come mi sembra, siamo stati salvati dalla civiltà, dalla diffusione di standard di vita che rendevano inconcepibile l'idea di una guerra, vuol dire che anche adesso si può cercare la stessa strada, senza risparmiare i nostri sforzi per raggiungere la pace. (pp. 157-158)
Boris Yeltsin
Cit. da
Il Diario del Presidente
Frasi di Boris Eltsin
Da cosa e da chi dipende
allora
il presidente Eltsin?
Boris Yeltsin
Cit. da
Il Diario del Presidente
Frasi di Boris Eltsin
Uno dei pochi dirigenti dei nuovi partiti politici ad appoggiare il golpe fu Vladimir Žirinovskij. Lo fece in un comizio che tenne ancora il 19 agosto. La sua era una posizione coerente: il Partito Liberal-democratico in Russia era sempre intervenuto a favore dell'impero, dell'inviolabilità delle frontiere, dell'ordine. E
allora
, evviva! (pp. 86-87)
Boris Yeltsin
Cit. da
Il Diario del Presidente
Frasi di Boris Eltsin
Credo che i russi abbiano verso Mosca un atteggiamento duplice, se da una parte le danno sempre addosso, dall'altra la amano profondamente e una minaccia alla sicurezza della città veniva interpretata da tutti come una minaccia alla sicurezza di tutta la Russia. Nella testa di ogni soggetto pensante avvenne
allora
una sorta di personale guerra di liberazione nazionale, l'impero sovietico si era definitivamente staccato dal concetto di Patria e la Russia dall'URSS. (p. 70)
Boris Yeltsin
Cit. da
Il Diario del Presidente
Frasi di Boris Eltsin
[«Come ha scelto quale suo successore Vladimir Putin?»]
L'avevo studiato abbastanza a lungo, e non solo per i dossier dell' ufficio personale. Conoscevo bene il lavoro che lui,
allora
vice di Anatolj Sobcjak ha fatto a Pietroburgo. E poi, quando si traferì a Mosca, mi sono messo a tenerlo d' occhio con maggiore attenzione, dedicandogli abbastanza tempo. E ho visto che lui è non solo intelligente e competente, ma anche un uomo onesto e dotato di autocontrollo.
Boris Yeltsin
Frasi di Boris Eltsin
A tutti voi fratelli e sorelle di Roma, di Italia, di tutto il mondo, vogliamo essere una Chiesa sinodale, una Chiesa che cammina, una Chiesa che cerca sempre la pace, cerca sempre la carità, cerca sempre di essere vicino, specialmente a coloro che soffrono. Oggi il giorno della supplica alla Madonna di Pompei. Nostra madre Maria vuole sempre camminare con noi, stare vicino, aiutarci con la sua intercessione, il suo amore.
Allora
vorrei pregare insieme a voi. Preghiamo insieme per questa nuova missione, però per tutta la Chiesa, per la pace nel mondo, e chiediamo questa grazia speciale di Maria, nostra madre.
Papa Leone XIV
Frasi di Papa Leone XIV
Le ideologie sono diventate più potenti dell'esperienza reale dell'umanità, della fede, dei diversi valori che viviamo. Alcuni fraintenderanno l'unità come uniformità: "Dovete essere uguali a noi". No, non può essere così. Come neanche la diversità può essere intesa come un modo di vivere senza criteri né ordine. Questi ultimi perdono di vista il fatto che dalla creazione stessa del mondo, il dono della natura, il dono della vita umana, il dono di tante cose diverse che viviamo e celebriamo, non può essere sostenuto inventando le mie regole e facendo le cose a modo mio. Queste sono posizioni ideologiche. Quando un'ideologia diventa, per così dire, il padrone della mia vita,
allora
non posso più dialogare con un'altra persona perché ho già deciso come andranno le cose. Pertanto, sono chiuso all'incontro e la trasformazione non può avvenire. E ciò può accadere in qualsiasi parte del mondo, su qualsiasi argomento. Questo ovviamente rende molto difficile essere Chiesa, essere comunità, essere fratelli e sorelle.
Papa Leone XIV
Frasi di Papa Leone XIV
Se ti sei innamorato una volta, sai ormai distinguere la vita da ciò che è supporto biologico e sentimentalismo, sai ormai distinguere la vita dalla sopravvivenza. Sai che la sopravvivenza significa vita senza senso e sensibilità, una morte strisciante: mangi il pane e non ti tieni in piedi, bevi acqua e non ti disseti, tocchi le cose e non le senti al tatto, annusi il fiore e il suo profumo non arriva alla tua anima. Se però l'amato è accanto a te, tutto, improvvisamente, risorge, e la vita ti inonda con tale forza che ritieni il vaso di argilla della tua esistenza incapace a sostenerla. Tale piena della vita è l'eros. Non parlo di sentimentalismi e di slanci mistici, ma della vita, che solo
allora
diventa reale e tangibile, come se fossero cadute squame dai tuoi occhi e tutto, attorno a te, si manifestasse per la prima volta, ogni suono venisse udito per la prima volta, e il tatto fremesse di gioia alla prima percezione delle cose. Tale eros non è privilegio né dei virtuosi né dei saggi, è offerto a tutti, con pari possibilità. Ed è la sola pregustazione del Regno, il solo reale superamento della morte.
Umberto Galimberti
Frasi di Umberto Galimberti
[I quattro gradi dell'amore]
[...]
bisogna che il nostro amore cominci dalla carne. Se poi è diretto secondo un giusto ordine,
[...]
sotto l'ispirazione della Grazia, sarà infine perfezionato dallo spirito. Infatti non viene prima lo spirituale, ma ciò che è animale precede ciò che è spirituale.
[...]
Perciò prima l'uomo ama sé stesso per sé
[...]
. Vedendo poi che da solo non può sussistere, comincia a cercare Dio per mezzo della fede, come un essere necessario e Lo ama.
Nel secondo grado, quindi, ama Dio, ma per sé, non per Lui. Cominciando però a frequentare Dio e ad onorarlo in rapporto alle proprie necessità, viene a conoscerlo a poco a poco con la lettura, con la riflessione, con la preghiera, con l'obbedienza; cosí gli si avvicina quasi insensibilmente attraverso una certa familiarità e gusta pura quanto sia soave.
Dopo aver assaporato questa soavità l'anima passa al terzo grado, amando Dio non per sé, ma per Lui. In questo grado ci si ferma a lungo, anzi, non so se in questa vita sia possibile raggiungere il quarto grado.
Quello cioè in cui l'uomo ama sé stesso solo per Dio.
[...]
Allora
, sarà mirabilmente quasi dimentico di sé, quasi abbandonerà sé stesso per tendere tutto a Dio, tanto da essere uno spirito solo con Lui. Io credo che provasse questo il profeta, quando diceva: "-Entrerò nella potenza del Signore e mi ricorderò solo della Tua giustizia-".
[cap. XV]
San Bernardo di Chiaravalle
Cit. da
De diligendo Deo
Frasi di San Bernardo di Chiaravalle
Per questo si fa manifesto che il matrimonio, nel medesimo stato di natura e certo assai prima che fosse sollevato alla dignità di sacramento propriamente detto, è stato divinamente istituito in maniera da portare seco la perpetuità e la indissolubilità del nodo, tale perciò che da nessuna legge civile possa andare disciolto.
Quindi sebbene la ragione di sacramento possa andare disgiunta dal matrimonio, come tra gli infedeli, anche in tale matrimonio tuttavia, se è vero matrimonio, deve restare, e certamente resta in perpetuo quel nodo che fino dalla prima origine è così inerente al matrimonio che non va soggetto a nessun potere civile. Così qualsiasi matrimonio si dica contratto, o viene contratto in modo da essere un vero matrimonio, ed
allora
avrà insieme quel nodo perpetuo che per diritto divino va connesso con ogni vero matrimonio; ovvero si suppone contratto senza un tale nodo perpetuo, e
allora
non vi è vero matrimonio, ma una illecita unione, per il suo oggetto contraria alla legge divina e che perciò non si può lecitamente né iniziare né mantenere.
Papa Pio VI
Cit. da
11 luglio 1789
Frasi di Papa Pio VI
Un topolino, sbirciando da un buco nel muro, vide il contadino aprire un pacco davanti alla moglie e scoprì che conteneva una trappola per topi. Spaventato, corse ad avvisare tutti gli altri animali.
"C'è una trappola per topi in casa!"
– gridò il topo.
La gallina, ridacchiando mentre razzolava, rispose:
"Mi dispiace, signor topo, capisco che sia un problema per lei, ma a me non fa alcun male".
Il topo si rivolse
allora
all'agnello, che diede una risposta simile.
Infine, andò dalla mucca, che chiese:
"Sono in pericolo?"
Il topo rifletté un attimo e concluse che la mucca non correva alcun pericolo.
Il topo decise di tornare alla sua tana, ma quella notte sentì un forte rumore.
Si affacciò con timore e vide che la trappola si era chiusa, intrappolando la coda del serpente Willy.
Nonostante la trappola, il serpente riuscì a mordere la moglie del contadino, che iniziò a tremare e ad avere la febbre.
Il contadino pensò di preparare un brodo caldo per la moglie e andò a prendere la gallina.
Non vedendo miglioramenti, i vicini andarono a far visita alla donna e il contadino, per sfamarli, cucinò l'agnello.
Quella notte la moglie morì e il contadino, per coprire le spese del funerale, dovette vendere la mucca.
La morale della storia
La prossima volta che qualcuno ti parla di un suo problema e tu pensi che non ti riguardi, rifletti bene, perché "chi non vive per servire, non serve per vivere".
Il mondo non va male per la cattiveria dei malvagi, ma per l'indifferenza dei buoni.
Quindi, quando qualcuno ha bisogno di te per i suoi problemi, sii sempre disponibile ad ascoltare e, se possibile, ad aiutare.
Che non ti manchi mai l'empatia!
Da:
L'avvertimento del topolino
Ancora abbiamo perso questo tramonto.
|
Nessuno stasera ci vide con le mani unite
|
mentre il vento azzurro cadeva sopra il mondo.
|
|
Ho visto dalla mia finestra
|
la festa del ponente sui monti lontani.
|
A volte, come una moneta
|
si incendiava un pezzo di sole tra le mani.
|
Io ti ricordavo con l'anima stretta
|
da quella tristezza che tu mi conosci.
|
|
Allora
dove eri?
|
Tra quali genti?
|
Che parole dicendo?
|
Perché mi arriva tutto l'amore d'un colpo
|
quando mi sento triste e ti sento così lontana?
|
|
Cadde il libro che sempre si prende nel tramonto
|
e come un cane ferito ai miei piedi rotolò la mia cappa.
|
Sempre, sempre ti allontani nelle sera
|
dove corre il tramonto cancellando statue.
Pablo Neruda
Titolo della poesia:
Ancora abbiamo perso questo tramonto
Frasi di Pablo Neruda
Pensarti
|
e pensare a te
|
e pensare soltanto a te e
|
pensare a berti
|
e pensare ad amarti
|
e pensare a sperare
|
e sperare e sperare
|
e sperare sempre più
|
di rivederti sempre
|
Non vederti
|
e nei pensieri
|
non soltanto pensarti
|
ma già berti
|
e già amarti
|
E soltanto
allora
aprire gli occhi
|
e nei pensieri
|
soltanto
allora
vederti
|
e poi pensarti
|
e poi di nuovo amarti
|
e poi di nuovo berti
|
e poi
|
vederti sempre più bella
|
e poi vederti pensare
|
e pensare
|
che ti vedo
|
E vedere che posso pensarti
|
e sentirti
|
anche se per tanto tempo ancora
|
non potrò vederti.
Erich Fried
Titolo della poesia:
Nei pensieri
Quando fai qualcosa, quando migliori qualcosa, quando fai nascere qualcosa, quando aggiungi una cosa o un servizio nuovo alla vita degli altri, rendendoli più felici, o più sani, o più sicuri, o migliori, e quando lo fai in modo incisivo ed efficiente, in modo brillante, nel modo in cui si dovrebbero sempre fare le cose – anche se è raro che sia così –, partecipi con maggiore pienezza al grande dramma di tutta l'umanità. Anziché vivere e basta, aiuti gli altri a vivere più pienamente, e se questo è fare affari, bene,
allora
chiamatemi un uomo d'affari. Forse mi ci abituerò.
Phil Knight
Cit. da
L'arte della vittoria
Frasi di Phil Knight
Il mio ufficio privato era elegante ed enorme, più grande di tutta la nostra prima sede, quella accanto al Pink Bucket. E completamente vuoto. La decoratrice d'interni aveva optato per il minimalismo giapponese, con una nota assurda che suscitava l'ilarità generale. Come tocco di classe aveva piazzato accanto alla mia scrivania una poltrona di cuoio che era un enorme guantone da baseball. «Ora,» mi disse «si potrà sedere qui ogni giorno e pensare alle sue... cose di sport.» Sedetti su quella poltrona sentendomi una palla lanciata male e guardai fuori. Avrei dovuto gustare quel momento, apprezzarne l'umorismo e l'ironia. Uno dei grandi dispiaceri della mia vita era stata l'esclusione dalla squadra di baseball della mia scuola, e in quel momento ero seduto su un guantone gigante, in un ufficio sfacciatamente chic, ed ero il presidente di un'azienda che vendeva «cose di sport» ai giocatori di baseball professionisti. Ma invece di apprezzare i traguardi raggiunti, vedevo soltanto la strada che ci restava da fare. Dalla mia finestra si godeva una vista meravigliosa, ma tutto quello che riuscivo a vedere io era il bicchiere mezzo vuoto.
Allora
non capivo cosa mi stesse accadendo, ma ora sì. Stavo pagando tutti gli anni di stress. Se vedi soltanto problemi, non hai una visione chiara delle cose. E proprio nel momento in cui avevo bisogno di essere più lucido, ero prossimo all'esaurimento.
Phil Knight
Cit. da
L'arte della vittoria
Frasi di Phil Knight
Adesso ci serviva soltanto un nome da abbinare a quel logo che non amavo. Nei giorni successivi discutemmo decine di idee, fino a quando emersero due possibili candidature. Falcon. E Dimension Six. Io propendevo per il secondo perché lo avevo proposto io. Woodell e tutti gli altri mi dissero che era orribile. Non restava impresso e non voleva dire niente. Lanciammo un sondaggio fra i dipendenti. Segretarie, contabili, rappresentanti, commessi, archivisti, magazzinieri: chiedemmo a tutti di passare e suggerire almeno un nome. La Ford aveva appena pagato 2 milioni di dollari a un consulente di alto profilo perché trovasse un nome alla nuova Maverick. Annunciai a tutti: «Non abbiamo 2 milioni di dollari, ma cinquanta persone brillanti, e non possiamo fare peggio di... Maverick». Inoltre, diversamente dalla Ford, avevamo una scadenza. Quel venerdì la Canada avrebbe messo in produzione le nostre scarpe. Avevamo passato ore e ore a litigare e urlare, dibattendo le virtù di questo o quel nome. A qualcuno piaceva il suggerimento di Bork, Bengal. Altri dissero che l'unico nome possibile era Condor. Io sbuffavo e brontolavo. «Nomi di animali. Nomi di animali! Abbiamo preso in considerazione il nome di quasi tutti gli animali della foresta. Deve proprio essere un animale?» Io continuavo a insistere per Dimension Six. E i miei dipendenti continuavano a rispondere che era atroce oltre ogni dire. Qualcuno, non ricordo chi, riassunse la situazione in due parole. «Tutti quei nomi... fanno schifo.» Forse era Johnson, ma, stando a tutti i documenti, lui era già tornato a Wellesley. Una sera tardi eravamo tutti stanchi e la nostra pazienza si era esaurita. Se avessi sentito un altro nome di animale mi sarei buttato dalla finestra. Domani è un altro giorno, dicemmo, uscendo dall'ufficio diretti alle nostre auto. Tornai a casa e sedetti sulla mia poltrona reclinabile. La mia mente andava continuamente avanti e indietro. Falcon? Bengal? Dimension Six? Altro? Nient'altro? Arrivò il giorno della decisione. La Canada aveva già messo in produzione le scarpe, e i campioni erano pronti a partire, ma prima che le potessero spedire avremmo dovuto scegliere un nome. Avevamo anche in programma pagine pubblicitarie sui periodici, che dovevano uscire in concomitanza con le spedizioni, e i grafici aspettavano di sapere che nome inserire. Poi, non ultimo, dovevamo presentare la documentazione all'Ufficio brevetti americano. Woodell entrò nel mio ufficio. «Il tempo è scaduto» disse. Mi sfregai gli occhi. «Lo so.» «
Allora
, quale sarà il nome?» «Non lo so.» Mi si stava spaccando la testa. Ormai i nomi si fondevano nella mia mente sotto pressione in un caos demenziale. Falconbengaladimensionsix. «Ci sarebbe... un ulteriore suggerimento» disse Woodell. «Di chi?» «Johnson ha telefonato stamattina prestissimo» rispose. «Pare che l'altra notte gli sia venuto in mente un nome in sogno.» Alzai gli occhi al cielo. «In sogno?» «Lo dice seriamente» disse Woodell. «Lui è sempre serio.» «Dice di essersi svegliato di colpo nel bel mezzo della notte e di aver visto il nome davanti a sé» dichiarò Woodell. «E quale sarebbe?» chiesi, preparandomi al peggio. «Nike.» «Cosa?» «Nike.» «Come si scrive?» «N-I-K-E» compitò Woodell. Lo scrissi su un bloc-notes giallo. La dea greca della vittoria. L'Acropoli. Il Partenone. Il Tempio. Ci pensai per un momento, breve. «Il tempo è scaduto» dissi. «Nike. Falcon. Oppure Dimension Six.» «A nessuno piace Dimension Six.» «A nessuno tranne a me.» Si rabbuiò. «La scelta è tua.» Mi lasciò solo. Scarabocchiai sul bloc-notes. Scrissi elenchi, li cancellai. Tic-tac, tic-tac. Dovevo spedire il telex alla fabbrica. Subito. Odiavo prendere decisioni in fretta, ma in quei giorni sembrava facessi soltanto quello. Fissai il soffitto. Mi concessi altri due minuti per rimuginare sulle diverse opzioni, poi andai al telex. Una volta seduto lì davanti, mi accordai altri tre minuti. Riluttante, digitai il messaggio. Il nome del nuovo marchio è... Per la testa mi passavano un'infinità di pensieri, consci e inconsci. In primo luogo Johnson, che ci aveva fatto notare come tutti i marchi iconici – Clorox, Kleenex, Xerox – avessero nomi brevi. Due sillabe o meno. E sempre un suono forte nel nome, una lettera come la «k» o la «x», che rimane impressa. Tutto aveva senso. E tutto descriveva il nome Nike. Poi mi piaceva che Nike fosse la dea della vittoria. Che cosa c'è di più importante della vittoria?, pensai. Nei lontani recessi della mia mente, forse sentii anche la voce di Churchill. Se chiedete quale sia il nostro obiettivo, vi rispondo con una sola parola: la vittoria. O forse ho ricordato la Victory Medal assegnata a tutti i veterani della seconda guerra mondiale, una medaglia di bronzo che raffigura Atena Nike mentre spezza in due una spada. Forse. A volte credo che sia successo. Ma alla fine non so davvero che cosa mi abbia portato alla decisione. Fortuna? Istinto? Una voce interiore? Sì. «Che cos'hai deciso?» mi chiese Woodell alla fine di quel giorno. «Nike» borbottai. «Mmm» rispose. «Sì, lo so» replicai. «Forse ci abitueremo» disse. Forse.
Phil Knight
Cit. da
L'arte della vittoria
Frasi di Phil Knight
Ero al secondo anno, esausto per il gran daffare. Lezione tutta la mattina, allenamento tutto il pomeriggio, studio tutta la notte. Un giorno, sentendomi l'influenza, passai da Bowerman per dirgli che non ce l'avrei fatta ad allenarmi. «Uh uh» fece. «Chi è l'allenatore di questa squadra?» «Lei.» «Be', come allenatore di questa squadra ti dico di portare via il culo da qui. E, a proposito, avremo una prova a cronometro, oggi.» Ero prossimo alle lacrime. Ma tenni duro, incanalai tutte le mie emozioni nella corsa e feci uno dei miei tempi migliori di quell'anno. Lasciando la pista guardai in cagnesco Bowerman. Contento adesso, figlio di ...? Lui mi fissò, controllò il cronometro, mi fissò di nuovo e annuì. Mi aveva messo alla prova. Mi aveva fatto a pezzi e ricomposto, proprio come un paio di scarpe. E io avevo retto. Da
allora
fui veramente uno dei suoi Uomini dell'Oregon. Da quel giorno in poi, fui una tigre.
Phil Knight
Cit. da
L'arte della vittoria
Frasi di Phil Knight
Una città vive di suoni. Mantiene i suoni di ogni secolo. Mantiene, insieme ai suoni del diciassettesimo secolo, quelli che si sono sviluppati da
allora
ad oggi.
Eric Packer
Dal film:
Cosmopolis
Scheda film e trama
Frasi del film
Io sono mega insicura e ho sempre paura. Però ho imparato che solo facendo le cose che ti spaventano
allora
puoi esorcizzare quella paura.
Joan Thiele
Cit. da
Vanity Fair, 9 agosto 2019, intervista
Frasi di Joan Thiele
Se ti poni domande potresti fare filosofia; se provi a cercare soluzioni potresti cimentarti nella scienza; Se hai già una risposta a tutto
allora
è probabile che tu sia un religioso.
Flavio Belvedere
Flavio Belvedere
Allora
alzo le mani in aria | Stanno trasmettendo la mia canzone, le farfalle volano via | Sto annuendo con la testa per dire, sì | Sto muovendo i fianchi per dire, sì.
Miley Cyrus
Cit. da
Party in the U.S.A.
Frasi di Miley Cyrus
Abbiamo iniziato con nulla, aveva quattro lavori per farmi continuare a correre e io dormivo su un divano. Sognavamo di fare qualcosa, qualcosa di completamente fuori dalla nostra portata: correre in Formula 1. Per essere una famiglia con pochi soldi sembrava una cosa da pazzi. La gente ridacchiava, ci considerava delle macchiette e abbiamo sempre tenuto la testa bassa, ma abbiamo anche portato avanti la nostra battaglia, in pista, sempre. Quelli che ci giudicavano
allora
, mi chiedo se ora ci guardino con rabbia, o se siano cambiati e pensino "buon per loro".
Lewis Hamilton
Cit. da
ilpost.it, 15 novembre 2020
Frasi di Lewis Hamilton
Ho grande rispetto per Sebastian
[Vettel]
, un pilota che segnerà un'epoca della Formula 1 al margine delle stagioni difficili per le quali è passato. Il giorno che ha lasciato la Red Bull nel 2014 mi ha scritto una lettera. Io ero un pilota del simulatore, e lui pensò che ciò che io facevo era importante per lui e per tutta la squadra ed ebbe l'attenzione di salutare tutti gli impiegati in maniera personalizzata. Da
allora
ho sempre provato per lui grande affetto e rispetto. Abbiamo un rapporto che va al di là delle apparenze.
Carlos Sainz
Cit. da
22 marzo 2021
Frasi di Carlos Sainz
Questa è la Formula 1. I venti piloti migliori del mondo sono qui e inevitabilmente dovrai competere contro di loro se vuoi diventare campione del mondo, anche se sono compagni di squadra. Fa parte del gioco. Se hai timore di andare contro un qualsiasi pilota,
allora
questo sport non fa per te.
Carlos Sainz
Cit. da
10 maggio 2021
Frasi di Carlos Sainz
Mr. X
: Le ragazze l'hanno già sentita, ma quindici anni fa ho avuto un'operazione sul mio braccio, qui. I dottori mi dissero che non sarei stato più in grado di usarlo ma che diavolo ne sanno loro, mi dissi, e
allora
lo strofinai per mezz'ora ogni giorno e dopo un po' potei di nuovo muoverlo un pochino e chiudere un rubinetto, e ben presto il braccio mi tornò a funzionare! Ora non posso sentire una dannata cosa, è tutto intorpidito. I-Io ho paura di mozzarlo, sai... Di solito Mary è quella che affetta ma forse stasera potresti farlo tu, Henry.
[mette un pollo sul suo piatto]
Ti va bene?
Henry
: Certo... Ne sarei lieto. Quindi, io, uh... Li affetto come dei polli normali?
Mr. X
: Sicuro, affettali come dei polli normali.
[Henry infilza il pollo, che inizia a sanguinare e a muovere le cosce in maniera suggestiva, mentre la madre di Mary ha un orgasmo e infine si precipita fuori dalla stanza]
Starà bene tra un minuto...
Dal film:
Eraserhead - La mente che cancella
Scheda film e trama
Frasi del film
[Ubriachi, Laura e Bobby aspettano un corriere della droga di Jacques Renault]
Laura Palmer
:
[Ridendo con sguardo perso]
Bobby! Guarda, Bobby! Ho trovato una piccolissima pigna!
Bobby Briggs
: Zitta! Shh, zitta!
Laura Palmer
:
[Continuando a ridere follemente]
E guarda, ho trovato della terra!
Bobby Briggs
: Fa' silenzio!
Laura Palmer
: Ho trovato della terra!
Bobby Briggs
:
[Vede una luce provenire dai boschi]
Sta arrivando!
Laura Palmer
: Sta arrivando?
Bobby Briggs
:
[Dal bosco spunta Cliff Howard]
Chi ti manda?
Cliff Howard
:
[Sorridendo]
Jacques.
Laura Palmer
: Ah,
allora
ok.
[Cliff tira fuori un pacchetto con dentro della polvere bianca, e Laura e Bobby si emozionano]
Wow!
[Si avvicina a Cliff]
Cliff Howard
[Ultime parole]
: È da sballo, eh?
[Improvvisamente estrae una pistola e spinge via Laura mirando a Bobby]
Bobby Briggs
: Cazzo!
[Estrae a sua volta la propria pistola e spara due colpi contro Cliff, finendolo poi con uno alla testa, rimanendo in stato di shock insieme a Laura, che sta strillando]
Laura Palmer
: Oh, mio Dio, che cosa... Bobby, che cosa hai fatto?
Bobby Briggs
: Cristo, l'ho ammazzato... Fanculo, l'ho ammazzato...
[Si avvicina al corpo, poi si rivolge a Laura]
Vieni qui, aiutami! Vieni qui!
[Laura si avvicina, e Bobby inizia a seppellire istericamente Cliff coprendolo con manciate di terra]
Vaffanculo...
[Con espressione attonita, Laura guarda la testa spappolata di Cliff, poi Bobby e, follemente, scoppia a ridere]
Sta' zitta! Zitta!
[La afferra per il collo e lei smette di ridere]
Che cazzo ridi? Fottiti, non sei divertente! Aiutami a seppellirlo!
[Inizia a seppellire Cliff]
Fottiti, fottiti...
Dal film:
Fuoco cammina con me
Scheda film e trama
Frasi del film
Sam Stanley
: Desmond, davvero singolare quella danzatrice. Che significava esattamente?
Chester "Chet" Desmond
: Adesso te lo spiego. Hai notato che Lil aveva una faccia contrariata?
Sam Stanley
: Che vuoi dire?
Chester "Chet" Desmond
: L'espressione del viso era contrariata. Avremo problemi con le autorità locali. Non saranno ben disposte nei confronti dell'FBI. Entrambi gli occhi che sbattono stanno per guai dall'alto. Gli occhi sono le forze dell'ordine: stare attenti allo sceriffo e al suo vice. Avrai notato che Lil teneva una mano in tasca. Significa che ci nasconderanno qualcosa. L'altra mano invece, chiusa a pugno, simboleggia la loro ostilità verso di noi. Lil marciava sul posto, il che sottintende che l'indagine richiederà molti spostamenti. Cole ha detto... che Lil era la figlia della sorella della madre. Che cosa manca in questa asserzione? Lo zio! Non lo zio di Cole. Probabilmente in una prigione federale è rinchiuso lo zio dello sceriffo. Ora dimmi tu una cosa, Stanley. Il vestito... aveva qualcosa di strano?
Sam Stanley
: Sì, è stato aggiustato da una sarta. Ho notato un filo di diverso colore dove il vestito andava stretto.
Chester "Chet" Desmond
: Ah,
allora
è vero che sei bravo.
[Sam ride compiaciuto]
Abito aggiustato nel nostro codice significa droga.
Sam Stanley
: Ah!
Chester "Chet" Desmond
: Sopra c'era appuntato qualcosa?
Sam Stanley
: Una rosa azzurra.
Chester "Chet" Desmond
: Bene. Ma il perché non te lo posso dire.
Sam Stanley
: Non puoi?
Chester "Chet" Desmond
: No, non posso.
Dal film:
Fuoco cammina con me
Scheda film e trama
Frasi del film
Quando si accende un fuoco simile a questo, è molto difficile spegnerlo. Gli esili rami dell'innocenza bruciano per primi. Poi si leva il vento. E
allora
, tutto il bene che uno ha dentro è in pericolo.
Signora Ceppo
Dal film:
Fuoco cammina con me
Scheda film e trama
Frasi del film
Sandy
: Ora mi dici perché siamo qui?
Jeffrey
: Nella vita ti capitano delle occasioni che ti fanno acquisire un sacco di esperienze. Certe volte è necessario correre dei rischi, e scommetto che si acquisirebbero un sacco di esperienze a entrare nell'appartamento di quella donna, a intrufolarsi, a nascondersi, a osservare.
Sandy
: Intrufolarsi nell'appartamento?
Jeffrey
: Sì.
Sandy
: Ma sei impazzito?! Jeffrey, può darsi che sia coinvolta in un delitto! Mi vengono i brividi...
Jeffrey
: No, Sandy, sta' calma! Ho un piano che credo funzionerà. Tu dovrai fare molto poco, però mi serve il tuo aiuto. Non vuoi nemmeno ascoltare?
Sandy
: Guarda, poi svelarmi tutti i piani che vuoi, ma da me non avrai nessun aiuto!
Jeffrey
[supplichevole]
: Sandy... Non prendere quell'atteggiamento!
[riesce a rompere la tensione facendola ridere]
Allora
, prima devo entrare nell'appartamento e aprire una finestra per poterci tornare più tardi.
Sandy
: E come pensi di fare?
Jeffrey
: Be', si dà il caso che in macchina abbia una vecchia tuta e uno spruzzatore che mi avevano dato da riparare. Entrerò nell'appartamento come un addetto alle disinfestazioni e comincerò a lavorare. Dopo qualche minuto busserai alla sua porta, lei verrà ad aprirti e io avrò il tempo di socchiudere una finestra.
Sandy
: Che cosa dovrò dirle quando verrà ad aprire?
Jeffrey
: Che sei una Testimone di Geova.
[Sandy ride incredula]
Ti ho rimediato anche un loro opuscolo! Non mi serve molto tempo, solo qualche secondo! Che ne dici?
Sandy
: Non lo so... Voglio dire, l'idea è buona, ma farlo... Non lo so, è troppo pericoloso! Io ho paura...
Jeffrey
: Sandy, proviamo almeno la prima parte! ... Nessuno sospetterà di noi, perché nessuno penserà che due persone come noi siano così matte da fare una cosa del genere!
Sandy
: Certo, te ne do atto.
Dal film:
Velluto blu
Scheda film e trama
Frasi del film
Sandy
:
Allora
, cosa fai ora che non vai a scuola?
Jeffrey
: Do una mano al negozio di mio padre, e mi guadagno qualcosa per le vacanze.
[mentre camminano passano vicino a una casa, sorride]
Conoscevo un ragazzo che abitava là, aveva la lingua più lunga del mondo!
[ridono]
Sandy
: Che fine ha fatto?
Jeffrey
: Non lo so... si è trasferito. Tutti i miei amici se ne sono andati... Sai come cammina una gallina?
Sandy
: Fa' vedere.
[Jeffrey fa la camminata da pollo, Sandy ride]
Veramente interessante!
Dal film:
Velluto blu
Scheda film e trama
Frasi del film
Sandy
: Ti ho visto al liceo.
Jeffrey
: Ah, sì? Fai l'ultimo anno?
Sandy
: Sì.
Jeffrey
: Com'è ora, la Central School?
Sandy
: Terribile. Una noia spaziale.
Jeffrey
:
Allora
non perdo niente!
Sandy
: Giusto! Che cosa fai adesso?
Jeffrey
: Non ci vado a scuola, mio padre è in ospedale.
Sandy
: Un bel guaio.
Jeffrey
: Già... Cosa sai dell'orecchio?
Sandy
: Ma papà non ti ha detto di non parlarne?
Jeffrey
: Sì, ma tu puoi!
[Sandy ride]
Sai qualcosa?
Sandy
: No, non so molto, qualcosa così. So ascoltare.
Jeffrey
: Ah sì?
Sandy
: La mia stanza è sopra lo studio di mio padre, e...
Jeffrey
: Sopra lo studio di tuo padre?
Sandy
: E così ho sentito parlare dell'orecchio.
Jeffrey
: Ah, e
allora
?
Sandy
: Be', ehm, c'è un paio di cose che mi interessano... E poi continua a saltar fuori il nome di una cantante, abita in un appartamento di un palazzo vicino a casa tua, ed è vicino anche al prato in cui hai trovato l'orecchio.
Jeffrey
: E la cosa ti appassiona, vero?
Sandy
: Sì...
Jeffrey
: Sai dov'è il palazzo che m'hai detto?
Sandy
: Sì, è vicinissimo, e questo mi fa paura. L'hanno tenuto sotto sorveglianza per un paio di mesi, ma non so cos'hanno scoperto perché non è un caso di mio padre, quindi...
Jeffrey
: Penso che dovrai tornare a casa presto?
Sandy
: Veramente no, perché?
Jeffrey
: Be'...
Sandy
: Vuoi... Lo vuoi vedere, quel palazzo?
Jeffrey
: Sì.
Sandy
: Vieni, vieni con me!
Dal film:
Velluto blu
Scheda film e trama
Frasi del film
Incontrai Angelo Badalamenti durante le riprese di Velluto blu, e da
allora
ha composto musica per tutti i miei film. Per me è come un fratello.
David Lynch
Cit. da
In acque profonde
Frasi di David Lynch
Eraserhead - La mente che cancella è il più spirituale di tutti i miei film. Quando lo dico nessuno capisce, ma è così. Eraserhead si stava sviluppando in una certa direzione, e non avevo idea di cosa volesse dire. Cercavo la chiave d'accesso a quelle sequenze. Qualcosa capivo ovviamente; ma non sapevo quale fosse il cemento che teneva insieme l'intero film. Una bella fatica. Così tirai fuori la Bibbia e iniziai a leggerla. Un giorno lessi una frase. Chiusi la Bibbia: era fatta. Fine del discorso.
Allora
vidi il film come un tutt'uno. La frase completò questa visione al posto mio, al cento per cento. Penso che non rivelerò mai quale fosse quella frase.
David Lynch
Cit. da
In acque profonde
Frasi di David Lynch
Mi piace il motto "il mondo è come sei". Credo che valga anche per i film: sono come sei. Ecco perché ogni proiezione è diversa, sebbene le inquadrature rimangano sempre le stesse.
[...]
La differenza talvolta è impercettibile, ma c'è. Dipende dal pubblico. C'è un filo rosso che lega in modo circolare il pubblico al film e viceversa. Ciascuno guarda, riflette, prova emozioni e riesce a trovare una propria interpretazione dei fatti. Probabilmente diversa da quella che ha attratto me. Quindi non puoi sapere che effetto avrà sulle persone. Ma se pensassi al possibile effetto, o all'eventualità che potrebbe offendere qualcuno o provocare questo o quell'altro,
allora
dovresti smettere di fare cinema. Fai semplicemente ciò da cui ti senti attratto, senza sapere mai che cosa accadrà.
David Lynch
Cit. da
In acque profonde
Frasi di David Lynch
Non siamo responsabili di come gli altri accoglieranno le nostre notizie, siamo responsabili solo del nostro territorio. Ma solo quando ci fa comodo. Quando gli altri ci feriscono,
allora
sono dei mostri senza cuore e ne parliamo a tutti in cerca di supporto, per sentirci dare ragione, sì è vero che stronzo. Ma quando gli stronzi siamo noi, cambia tutto, quando siamo noi a ferire gli altri è stata solo legittima difesa.
Federica Bosco
Cit. da
Il nostro momento imperfetto
Frasi di Federica Bosco
«Ma se lo sanno tutti che l'amore finisce, perché
allora
continuate a provarci?» Vacillai nel cercare una risposta. «Perché gli esseri umani non possono fare a meno di amare, e ogni volta speriamo da capo che funzioni e per questo ci riproviamo. E ci riproviamo perché a volte funziona.
Federica Bosco
Cit. da
Il nostro momento imperfetto
Frasi di Federica Bosco
Dicono che quando si chiude una storia, in realtà, questa sia già finita da molto tempo, ma che non vuoi accettarlo perché fa troppo male e continui ad andare avanti fino a che non c'è più niente da salvare. Fino a quando l'abitudine supera il peso specifico dell'amore e
allora
ti rendi conto che l'unica cosa che ancora puoi salvare... sei tu.
Federica Bosco
Cit. da
Il peso specifico dell'amore
Frasi di Federica Bosco
«Non è colpa tua, è il corso naturale delle cose» prosegue col suo monologo. «Voi fissati con le relazioni stabili prima o poi ci cadete tutti, e
allora
cominciano i dubbi, i rimpianti, i non detti e prima o poi si finisce con i tradimenti e i sensi di colpa.» «Quindi il tuo consiglio è rimanere scopatori seriali finché la dentiera ce lo consente?» Scoppia a ridere. «Vedi che sei una simpatica quando ti lasci andare? Non dico che uno deve rimanere single per forza se gli piace la vita di coppia e quegli stereotipi là, ma deve anche essere sincero con se stesso quando l'amore, o quello che credeva fosse, finisce.»
Federica Bosco
Cit. da
Il peso specifico dell'amore
Frasi di Federica Bosco
[«Quando era al liceo respinse la corte di Checco Zalone...»]
Durante una gita, le nostre classi si incrociarono in autogrill. Io avevo già fatto qualcosa in tv
[...]
, un ragazzino mi avvicinò e tentò una dichiarazione in stile Colpo di fulmine (programma "sentimentale" degli Anni 90, ndr). Luca (Medici, il vero nome di Zalone, ndr) lo ha raccontato in un'intervista
[...]
e solo
allora
ho ricollegato quel ragazzino a Checco Zalone. L'ho chiamato per riderne, siamo diventati... quasi amici.
Bianca Guaccero
Cit. da
Oggi.it, 29 maggio 2020, intervista
Frasi di Bianca Guaccero
Come nell'uomo l'età della ragione è preceduta da quella della fantasia, così alla storia di tutti i popoli precedono quei che si chiamano tempi eroici. L'uomo
allora
è tuttavia in immediata relazione colla divinità; la mitologia e le credenze religiose formano parte degli avvenimenti; invece dell'esistenza storica e dello sviluppo dei popoli, non compaiono che le azioni di alcuni grandi. Son favolosi, eppure meritano studio, perché già da que' portenti trapela l'indole futura del popolo.
Tenebrosi affatto vanno quei secoli fra i popoli più antichi e scomparsi; e il rintracciarvi qualche lume è più difficile perché nelle immigrazioni succedentisi, ogni nuovo popolo vi portava tradizioni, che mesceansi a segno, da toglier ogni modo di verificarle; la qual confusione mostrasi estrema nella mitologia romana, se si ponga al confronto anrhe soltanto della greca.
Cesare Cantù
Cit. da
Biografie per corredo alla Storia universale
‐ Incipit
Frasi di Cesare Cantù
Anne
: Credi che la tua compagnia sia stata una favola? I tuoi umori, le tue depressioni, i tuoi problemi.. Credi che per me sia stato un divertimento?
Jack Lucas
: Ma
allora
perché ci tieni a restare con me?
Anne
: Perché io ti amo, brutto stronzo che non sei altro!
Dal film:
La leggenda del re pescatore
Scheda film e trama
Frasi del film
Parry
: Jack, scusami se mi prendo la libertà, ma... tu non sembri per niente un cuorcontento. La conosci la storia del Re Pescatore?
Jack Lucas
: No.
Parry
: Comincia col re da ragazzo, che doveva passare la notte nella foresta per dimostrare il suo coraggio e diventare re, e mentre passa la notte da solo è visitato da una visione sacra: nel fuoco del bivacco gli appare il Santo Graal, simbolo della grazia divina, e una voce dice al ragazzo: "Tu custodirai il Graal onde possa guarire i cuori degli uomini!". Ma il ragazzo accecato dalla visione di una vita piena di potere, di gloria, di bellezza, in uno stato di completo stupore, si sentì per un attimo non un ragazzo, ma onnipotente come Dio, allungò la mano per prendere il Graal e il Graal svanì, lasciandogli la mano tremendamente ustionata dal fuoco. E mentre il ragazzo cresceva, la ferita si approfondiva, finché un giorno la vita per lui non ebbe più scopo, non aveva più fede in nessuno, neanche in sé stesso, non poteva amare né sentirsi amato, era ammalato di troppa esperienza, e cominciò a morire. Un giorno un giullare entrò al castello e trovò il re da solo, ed essendo un semplice di spirito egli non vide il re, vide soltanto un uomo solo e sofferente, e chiese al re: "Che ti addolora amico?" e il re gli rispose: "Ho sete e vorrei un po' d'acqua per rinfrescarmi la gola".
Allora
il giullare prese una tazza che era accanto al letto, la riempì d'acqua e la porse al re, ed il re cominciando a bere si rese conto che la piaga si era rimarginata. Si guardò le mani e vide che c'era il Santo Graal, quello che aveva cercato per tutta la vita. Si volse al giullare e chiese stupito: "Come hai potuto tu trovare ciò che i miei valorosi cavalieri mai hanno trovato?" e il giullare rispose: "Io non lo so, sapevo solo che avevi sete".
Dal film:
La leggenda del re pescatore
Scheda film e trama
Frasi del film
Ho iniziato a dedicarmi al buddismo e allo Zen 20, forse 30 anni fa, ma sono sempre stato un ragazzo con una tendenza spirituale. Ma penso che le preoccupazioni sul clima risalgano prima di
allora
: ho iniziato a farmi coinvolgere nell'ecologia grazie a mio padre, Lloyd Bridges, che fu un grande intenditore degli oceani. Ha sempre sottolineato l'importanza di prendersi cura di loro, di come tutti gli ecosistemi - e tutti noi - siano interconnessi.
[I started getting into Buddhism and Zen 20, maybe 30 years ago, but I've always been a guy with a spiritual bent. But I think the climate concerns go back earlier than that-I started getting involved in ecology thanks to my father, Lloyd Bridges, who was a big champion of the oceans. He always stressed how important it was to take care of them, how all ecosystems-and all of us-are interconnected.]
Jeff Bridges
Frasi di Jeff Bridges
Voce narrante
: Ho aggiunto che bisognava fare molta attenzione a non cadere nell'ideologia del vissuto, trappola che non sempre sono riusciti a evitare cineasti importanti come Dreyer, Bresson, Antonioni, Bergman.
Patricia Lumumba
: Sì,
allora
cos'è un'immagine errata? Dove sono le immagini e i suoni corretti?
Dal film:
La gaia scienza
Scheda film e trama
Frasi del film
Chi Chi
[mostrandosi abbigliata]
:
Allora
, come sto?
Noxeema
: Come se Carmen Miranda ti fosse appena esplosa addosso!
Dal film:
A Wong Foo, grazie di tutto! Julie Newmar
Scheda film e trama
Frasi del film
Vida
: Oh, Carol Ann, io... se diventiamo amiche... devo dirti assolutamente una cosa...
Carol Ann
: Il pomo d'Adamo?
Vida
: Come?
Carol Ann
: Il pomo d'Adamo. Le donne non hanno il pomo d'Adamo, sai. Solo gli uomini hanno il pomo d'Adamo. E la prima sera che sei arrivata in paese ho notato che avevi un bellissimo pomo d'Adamo.
Vida
: ...
allora
tu sai.
Carol Ann
: Io so... che sono molto fortunata ad avere una cara amica... che per caso si ritrova il pomo d'Adamo.
Dal film:
A Wong Foo, grazie di tutto! Julie Newmar
Scheda film e trama
Frasi del film
Chi Chi
: Se veramente ami qualcuno, tu potresti nascondergli un grosso segreto, verdad?
Bobby Ray
: No.
Chi Chi
: No?
Bobby Ray
: Io penso proprio che se tu... ami qualcuno con tutto il tuo cuore
allora
... non potresti nascondergli un segreto.
Chi Chi
: Nemmeno se si trattasse di un affarino insignificante?
Bobby Ray
: No.
Chi Chi
: No?
Bobby Ray
: Non importa se è grande o piccolo.
Dal film:
A Wong Foo, grazie di tutto! Julie Newmar
Scheda film e trama
Frasi del film
Vida
: Dunque Virgil, deduco che ti piace picchiare le donne.
Virgil
: Alcune donne hanno bisogno di essere picchiate.
Vida
: Ah-ah.
Allora
, viceversa, anche alcuni uomini devono essere picchiati.
[lo colpisce]
[La scena si sposta fuori dalla stanza]
Carol Ann
: Oddio, so che Virgil le farà male, molto male!
Chi Chi
: Carol Ann, c'è una cosa che devi sapere su Vida, mami... Ecco...
Noxeema
[interrompendola per evitare che dica che Vida è un uomo]
: Vida fa palestra. Vida fa palestra, sì!
Chi Chi
: Tanta!
Dal film:
A Wong Foo, grazie di tutto! Julie Newmar
Scheda film e trama
Frasi del film
John Jacob
: Mezzo di trasporto?
Vida
: Il meno caro.
John Jacob
: Oh, la vacca!
[a Noxeema]
Oh, scusa, cara. Scusami, nessun riferimento.
[...]
John Jacob
:
Allora
... l'autobus?
Noxeema
: Io non ci vado in autobus! Mi confondi con Blanche di Un tram che si chiama Desiderio.
John Jacob
: Lxnay per il Grey Hound,
allora
. Vi andrebbe le chemin de fer? Il treno.
- Mode of transportation?
– Cheapest.
– Oh, well, mule! Sorry, darling. Forgive me.
– You've got her number.
– Let's say bus.
– I do not do the bus. You have me mistaken for Miss Rosa Parks.
– Lxnay on the Hound, then. How about chemin de fer? Train.
Dal film:
A Wong Foo, grazie di tutto! Julie Newmar
Scheda film e trama
Frasi del film
Allora
, pronte? Operazione "drappeggio nel deserto"!
[riarredando il tugurio di Snydersville dove devono passare il weekend]
Vida Boheme
Dal film:
A Wong Foo, grazie di tutto! Julie Newmar
Scheda film e trama
Frasi del film
Alcune settimane dopo la crisi di follia di mio padre, mia madre, dopo una scena odiosa che le fece mia nonna in mia presenza, a sua volta perse la ragione. Attraversò un lungo periodo di malinconia. Le idee di dannazione che
allora
la dominavano mi irritavano ancor più, in quanto ero costretto a sorvegliarla in continuazione. Il suo delirio mi terrorizzava al punto che una notte tolsi dal caminetto due pesanti candelabri dallo zoccolo in marmo: avevo paura che mi ammazzasse nel sonno. Giunsi a picchiarla, persa la pazienza, torcendole le mani disperatamente, volevo costringerla a ragionare.
Mia madre un giorno spari, approfittando di un istante in cui mi ero distratto. L'abbiamo cercata a lungo; la trovò mio fratello, appena in tempo, impiccata in solaio. Comunque ritornò in vita.
Scomparve una seconda volta: dovetti cercarla senza fine lungo il ruscello in cui avrebbe potuto annegarsi. Attraversai di corsa terreni paludosi. Alla fine mi trovai davanti a lei, su un sentiero: era bagnata fino alla cintola e la sua gonna grondava l'acqua del ruscello. Era uscita da sola dall'acqua gelida del ruscello (si era in pieno inverno), che in quel punto era troppo poco profonda per annegarsi. (2005, p. 148)
Georges Bataille
Cit. da
Storia dell'occhio
Frasi di Georges Bataille
Parto da un principio semplice e indipendente da ogni analisi economica. A mio parere, la legge generale della vita richiede che in condizioni nuove un organismo produca una somma di energia maggiore di quella di cui ha bisogno per sussistere. Ne deriva che il sovrappiù di energia disponibile può essere impiegato o per la crescita o per la produzione, altrimenti viene sprecato. Nell'ambito dell'attività umana il dilemma assume questa forma: o la maggior parte delle risorse disponibili (vale a dire lavoro) vengono impiegate per fabbricare nuovi mezzi di produzione – e abbiamo l'economia capitalistica (l'accumulazione, la crescita delle ricchezze) – oppure l'eccedente viene sprecato senza cercare di aumentare il potenziale di produzione – e abbiamo l'economia di festa. Nel primo caso, il valore umano è funzione della produttività; nel secondo, si lega agli esiti più belli dell'arte, alla poesia, al pieno rigoglio della vita umana. Nel primo caso, ci si cura solo del tempo a venire, subordinando ad esso il tempo presente; nel secondo, è solo l'istante presente che conta, e la vita, almeno di quando in quando e quanto più è possibile, viene liberata da considerazioni servili che dominano un mondo consacrato alla crescita della produzione. I due sistemi di produzione non possono esistere allo stato puro; c'è sempre un minimo di compromesso. Tuttavia, l'umanità in cui viviamo si è formata sotto il primato dell'accumulazione, della consacrazione delle ricchezze all'aumento del potenziale di produzione. Le nostre concezioni morali e politiche sono ancora dominate da un principio: l'eccellenza dello sviluppo delle forze produttive. Ma se è vero che un tale principio ha incontrato negli uomini poche obiezioni, non è così nel gioco stesso dell'economia: messo alla prova, il principio dello sviluppo infinito ha mostrato che poteva portare a conseguenze imprevista
[...]
E se l'umanità, nel suo complesso, continua a volerlo e a regolare i suoi giudizi di valore su questo desiderio, in molti si è installato il dubbio circa la validità infinita dell'operazione. Possiamo andare oltre, e porre in modo più preciso la domanda: le concezioni morali e politiche che continuano a dominare la nostra attività – vale a dire l'economia – non sono in ritardo sui fatti? Nei nostri giudizi complessivi non rifacciamo l'errore di quegli stati maggiori che si mostrano ogni volta in ritardo su una guerra? Insomma, il pensiero umano non dovrebbe seguire il rapido movimento dell'economia? Certo, non si tratterebbe di rinunciare bruscamente ai beni crescenti del globo, ma potrebbe essere arrivato il momento di riformare le nostre concezioni sull'uso delle ricchezze
[...]
per contribuirvi, mi propongo di mostrare una serie di lavori e di saggi
[...]
da una parte le profonde deformazioni dell'equilibrio generale che lo sviluppo attuale dell'industria ha comportato, dall'altra le prospettive di un'economia non centrate sulla crescita. Per la prima parte non ci sarà da far altro che proseguire l'analisi già avviata dalla scienza economica moderna, mentre per l'altra si tratterà di introdurre considerazioni teoriche nuove e fondare la rappresentazione generale del gioco economico sulla descrizione dei sistemi antecedenti all'accumulazione capitalistica. Questi studi dovranno
allora
includere un campo considerato generalmente estrinseco all'economia: quello delle religioni, primitive o non, cui è concesso il campo della storia delle arti. In effetti, a mio parere, l'uso delle ricchezze, o più precisamente il loro fine, è essenzialmente lo spreco: il loro ritiro dal circuito della produzione. Ora, questa verità non solo ha fondato fin dall'inizio i profondi valori umani (quelli del disinteresse) e tutti i tesori umani che i secoli ci hanno trasmesso; ma in più, è la sola verità su cui potremmo fondarci ora per risolvere i problemi posti dallo sviluppo industriale. Soltanto il dono senza speranza di profitto, così come lo richiede un principio di eccedenza finale delle risorse, può far uscire il mondo attuale dall'impasse. L'economia attuale ha fin da ora determinato in profondità un rovesciamento radicale delle idee; questo rovesciamento deve però ancora essere realizzato per rispondere alle esigenze dell'economia.
Georges Bataille
Frasi di Georges Bataille
O forse erano soltanto i ricordi a cui dava l'avvio il motivetto, perché la vita aveva sempre battuto con un polso più rapido quando arrivava Harry, quando arrivava così come stava arrivando
allora
, come se non fosse successo niente, come se nessuno fosse seppellito in una fossa profonda, come se nessuno fosse stato trovato con la gola tagliata in uno scantinato... quando arrivava così, come stava arrivando, con quell'aria scanzonata e sprezzante, con quell'aria che ammoniva di prendere o lasciare... e, naturalmente, si finiva sempre con l'accettare di prendere.
Graham Greene
Cit. da
Il terzo uomo
Frasi di Graham Greene
Sono alla Rai da ventisette anni. Ho ancora un anno di contratto. Ricordo la prima volta che andai in via Teulada: era una leggenda che diventava realtà. Temo che la svolta sia venuta quando è caduto l'articolo, quando "la Rai" è diventata semplicemente "Rai": Rai e Mediaset. Si è cominciato
allora
a dire "l'azienda", pur sapendo che la Rai non poteva essere, anzi non doveva essere solo un'azienda.
Fabio Fazio
Frasi di Fabio Fazio
La cattiveria ha innumerevoli facce e può essere molto arduo riconoscerle, più arduo scegliere da che parte stare. Specialmente oggi, quando vengono dette mille cose, secondo il luogo in cui ci troviamo. E tutto ha mille sfumature, anche noi esseri umani. Sono solito dire sempre che, se il gioco degli scacchi avesse subito lo stesso sviluppo di noi esseri umani negli ultimi duemila anni,
allora
la regina sarebbe in prima fila, le torri sarebbero storte e il pedone sarebbe la pedina più importante del gioco. Ormai non sappiamo più chi siamo e quindi questa totale mancanza di radici.
[omelia]
Ivan Fjeldsted
Dal film:
Le mele di Adamo
Scheda film e trama
Frasi del film
C'è scritto che sei cattivo. È davvero una cosa molto impertinente da scrivere in un curriculum. Ma sei cattivo, eh? Sei davvero cattivo, eh?! No, vero? Sai che ti dico? Dimentica questa idiozia. Non esistono esseri malvagi. Qui non ci crediamo. Certo, se tu cerchi solo la cattiveria,
allora
sì che il mondo è cattivo, ma se provi a guardare con attenzione alle cose buone
[...]
il mondo così diventa un po' più luminoso.
[ad Adam]
Ivan Fjeldsted
Dal film:
Le mele di Adamo
Scheda film e trama
Frasi del film
Annie
: Voleva mostrare la verità al suo popolo, ma tu non puoi accettare la verità.
Buffalo Bill
: E
allora
sappi che prima della verità, viene la storia.
Dal film:
Buffalo Bill e gli indiani
Scheda film e trama
Frasi del film
Constance
:
Allora
, domani mattina io farò colazione a letto e poi mi infilerò subito il vestito di tweed. Che camicetta hai portato?
Mary
: Quella verde con la riga rosa.
Constance
: Oh no, cara, no. No, quella non va bene per niente. No, sempre cose molto semplici per la campagna. Va bene quella che avevo oggi.
Mary
: L'ha già indossata.
Constance
: Be', la puoi lavare, no?
Dal film:
Gosford Park
Scheda film e trama
Frasi del film
Dean Pereira
: Non lo so, non riesco a pensare ad altro. So bene che dovrei smettere di pensarci, ma non ci riesco. Forse ho visto troppi film, sai? Amore a prima vista. Che ne pensi dell'amore a prima vista? Si può amare qualcuno a una prima occhiata? Ma il punto è che sento di averla già incontrata. Capisci che cosa intendo?
Charley
: Sì, capisco; sì... Ti senti come se l'avessi già vista...
Dean
: Già.
Charley
: ... come se la conoscessi da sempre. Ma è solo una sensazione. In realtà, non la conosci.
Dean
: Sì, probabilmente non la conosco. Eppure mi sono sentito così...
Charley
: Fatti un po' di figa. Vedrai che ti libererai di questi pensieri.
Dean
: Credi che stia pensando troppo?
Charley
: Sì, troppo. Sai già dove vive?
Dean
: No, era solo andata a trovare sua nonna.
Charley
: Perché
allora
non torni da sua nonna e... Le chiedi dove abita?
Dean
: Dovrei tornarci, giusto?
Charley
: Sì! Se te la senti...
Dean
: Questa ragazza sembra diversa, non lo so...
Charley
: Diversa in che senso?
Dean
: Non lo so, ma ho un presentimento. Sai quando una canzone ti prende e devi ballare?
Dal film:
Blue Valentine
Scheda film e trama
Frasi del film
Allora
, mio padre aveva un bar e voleva che facessi la barista pure io. Io sono un poliziotto e mi piace questo mestiere. Mi piace farlo bene. E poi non diventerò mai Commissario Capo perché non sono laureata. Dite la verità: vi sto tanto sul cazzo, eh?
Grazia Negro
Dal film:
Almost Blue
Scheda film e trama
Frasi del film
Dutchy
:
Allora
, cosa vuole prendere?
Bonnie
: Com'è lo scotch locale?
Dutchy
: Qui c'è solo il meglio, vero ragazzi?
Les Peters
: A me dammi un bourbon.
Joe Souther
: Sì, uno anche a me.
Bonnie
: Va bene, lo dia anche a me.
Dutchy
: Il mio scotch è buono! lo bevo persino io.
Dal film:
Avventurieri dell'aria
Scheda film e trama
Frasi del film
Fu sicuramente Michael Jackson, l'eterno Peter Pan della musica, il più grande artista sognatore di tutti i tempi.
Con Michael lavorai per il videoclip Blood on the Dance Floor, nel 1997.
Lavorare con lui sul set, per la produzione, non era semplice. Non appena si presentava un tempo morto, lui si annoiava,
allora
prendeva su e se ne andava, mandando in fumo giornate di lavoro. Era per questo che, al seguito della troupe, erano sempre pronti per lui camion pieni di videogiochi e altri passatempi.
Luca Tommassini
Cit. da
Fattore T. L'inafferrabile scintilla del talento
Frasi di Luca Tommassini
Da Piazza Caricamento come da Via Gramsci, attraverso vicoli («carrugi»), anditi a volta, rampe di scale, si sale nel labirinto della vecchia Genova. Nel dopoguerra questo fitto mondo era il quartier generale dei contrabbandi piccoli e grossi; il colore dell'epoca, fortemente «neorealistico», non s'è ancora del tutto stinto, quasi fosse connaturato a queste mura e a questi selciati. «Sciangai» è il soprannome che è rimasto da
allora
a questo quartiere; ma più che l'Estremo Oriente è l'eterno Mediterraneo che qui si riconosce, negli scorci delle strade strette e in salita, nel crogiolo d'umanità e di merci che soprattutto nei portici di Sottoripa assume aspetti da bazar levantino. (da Il terzo lato è il mare (Genova, Piazza Caricamento), pp. 2405-2406)
Italo Calvino
Cit. da
Saggi
Frasi di Italo Calvino
Genova è una metropoli che si è tanto allargata da tendere a diventare una città-regione di per se stessa, quasi una megalopoli all'americana, pur senza quel processo di sovrappopolazione che ha congestionato le altre grandi città italiane, e senza allontanarsi di molto dalle sue caratteristiche ambientali. Come ai tempi gloriosi della Repubblica marinara, Genova è molto di più e qualcosa di meno d'una capitale regionale. Molto di più perché come
allora
guardava soprattutto oltremare così ora guarda soprattutto al grande contesto economico generale di cui è parte. Qualcosa di meno perché - come già abbiamo accennato - durante tutta la sua storia di Repubblica la sua vocazione di capitale fu continuamente contrastata dalle spinta centrifuga che ha sempre animato il suo territorio, e oggi ancora lo spirito ligure è ostile a ogni predominio accentratore. (p. 2385)
Italo Calvino
Cit. da
Liguria
Frasi di Italo Calvino
Re Luigi XIV
: Questo progetto è un progetto degno di Noi?
André
: La visione di Madame De Barra non ha precedenti. Fiducia, non possiamo dare altro a chi insegue il nuovo. Ma quando la bellezza è descritta con tale immaginazione
allora
è arte, che più di ogni altra cosa sa essere degna del Re.
Dal film:
Le regole del caos
Scheda film e trama
Frasi del film
Voleva far del bene, Willie Stark. A tutto il mondo, Willie Stark. Perché
allora
l'hanno ucciso, Willie Stark? Perché?
[morendo]
[ultime parole]
Willie Stark
Dal film:
Tutti gli uomini del re (1949)
Scheda film e trama
Frasi del film
Banditore
: Signori e signore, sono molto onorato di presentarvi un vero esponente del popolo, il futuro governatore Willie Stark!
[la folla applaude]
Willie Stark
: Amici miei... amici miei, io... io ho un discorso pronto. Il discorso tratta dei problemi dello Stato, ma a che scopo dovrei dirvi ciò che occorre al nostro Stato? Voi siete lo Stato e sapete che vi occorre.
[rivolto a un uomo nella folla]
Tu, laggiù! Guarda i tuoi calzoni. Hanno dei buchi nelle ginocchia, eh? Ascolta il tuo stomaco. Non lo senti stringersi dalla fame? E tu, come vanno i raccolti, imputridiscono, e non puoi portarli al mercato perché la strada è impraticabile. E tu, che fanno i tuoi figli? Crescono nell'ignoranza perché non ci son scuole per istruirli? No, io non vi leggerò il discorso. Vi racconterò invece una storia, una storia buffa. Preparatevi a ridere!
Sadie Burke
: Ehi! Ma che dice?
Jack Burden
: Sta' zitta.
Willie Stark
: A scoppiare dal ridere, perché questa è la storia di un povero gonzo. Già, un gonzo. Un gonzo come voi, credetemi, sì, come voi. Un gonzo cresciuto fra il sudiciume di una fattoria. Un poveraccio che sapeva cosa significasse alzarsi la notte per mungere le vacche prima dell'alba e far poi sei miglia a piedi per recarsi all'unica scuola della zona. Ah, quel poveraccio sapeva bene d'essere un gonzo, e sapeva anche altrettanto bene che nessuno l'avrebbe aiutato, perciò si mise a studiare la notte, a studiare le leggi ritenendo che ciò sarebbe stato utile a sé stesso e a quelli come lui. No, io non voglio mentirvi. Da principio non pensava agli altri gonzi, a ciò che avrebbe potuto fare per loro. No, da principio pensava solo a sé stesso, ma a un tratto gli venne un'idea, e gli venne dopo aver capito il sommo valore della solidarietà umana. Gli venne quell'idea dopo aver visto crollare la scala di una scuola costruita con materiali scadenti dai profittatori che il governatorato proteggeva. Una dozzina di bimbi morirono, ma questo vi è noto. Il gonzo protestò contro le autorità responsabili. Il popolo amava quel gonzo, e i politicanti lo sapevano, perciò andarono da lui con una bella automobile e gli dissero di presentarsi candidato alla carica di governatore.
Jack Burden
: Sadie, è magnifico, magnifico!
Willie Stark
: Insistettero, e quel poveraccio pensò che avrebbe potuto fare qualche cosa per il popolo. Era un contadino e credeva che anche l'uomo più umile potesse divenire governatore, se i suoi concittadini lo ritenevano idoneo a questo. Così, quei volgari politicanti ebbero buon gioco e riuscirono a persuaderlo.
Tiny Duffy
[protestando]
: Willie, che cosa...
Willie Stark
: Eccolo qui, ecco il Giuda Iscariota, guardatelo! Guardate chi vi affama, guardate chi vi uccide!
Tiny Duffy
[rivolto alla banda]
: Musica, musica!
[la banda inizia a suonare]
Willie Stark
: Guardatelo, guardatelo!
Tiny Duffy
[protestando]
: Ma non è vero!
[...]
Willie Stark
[rivolto alla banda]
: E voi, perché suonate?
[la banda si ferma]
State a sentire, amici! Siete gonzi anche voi, e vi hanno ingannati migliaia di volte come hanno ingannato me! Ma questa volta però si sbagliano! Mi presenterò lo stesso, e lotterò fino in fondo! Datemi ascolto, vi prego! Ascoltatemi, fratelli, e sentirete finalmente delle parole disinteressate e vere! Sì, voi tutti, ho detto, siete gonzi, e solo un altro gonzo potrà aiutarvi! Volevano disperdere i vostri voti, ma io ora sono qui, dritto sulle mie zampe, anche un cane può imparare a far questo! E voi ci state dritti sulle vostre zampe? Avete almeno imparato a star dritti? E
allora
che cos'è che aspettate?! Del coraggio, del coraggio ci vuole! Scacciate tutte le canaglie che vi affamano! Scacciate Joe Harrison! Scacciate McMurphy! Non ve ne sentite capaci? Ebbene, li scaccerò io!
Dal film:
Tutti gli uomini del re (1949)
Scheda film e trama
Frasi del film
Willie Stark
: Mentiscono! Mentiscono per potersi riempire le tasche col denaro dei contribuenti! Gli abitanti di Kanoma non hanno mai visto una campagna politica condotta come questa! Perché l'opposizione li combatte con tanta ferocia? Perché hanno usato i sistemi più sudici per non farmi eleggere tesoriere della contea, eh? Ve lo dirò io il perché. Perché temono la verità, e la verità è questa: vogliono derubarvi! Sì! Dico "derubarvi"! Tutti i commissari si oppongono all'asta per la costruzione della scuola, perché? Vi diranno che è perché il lavoro venga fatto meglio. I commissari della contea vogliono farvi credere che si interessano al vostro benessere! Sì, s'interessano al benessere, certo, ma solo al loro! Esaminiamo i fatti in base a dati e a cifre. La fabbrica di mattoni è di proprietà del cognato di un commissario, e in quella fabbrica lavorano dei galeotti.
Sceriffo
: Spiacente, Willie, ma devi andar via.
Willie Stark
: Perché?
Sceriffo
: Ordinanza numero 1-0. Le riunioni di oltre cinque persone disturbano la quiete.
Willie Stark
: Be', cari amici, contentatevi
allora
di leggere i miei manifesti. Mio figlio li distribuirà.
Sceriffo
: Anche questo è proibito.
Willie Stark
[rivolto al ragazzo]
: Distribuiscili, Tom!
[scoppia la gazzarra]
Lasciatemi in pace!
Dal film:
Tutti gli uomini del re (1949)
Scheda film e trama
Frasi del film
Jack Burden
: Anch'io ho una domanda, visto che all'improvviso tutti cercano di capire tutto. Quando ci conoscemmo, nel vecchio locale di Slate, quando ci demmo la mano – se lo ricorda quel momento?
Willie Stark
: Come se fosse ieri.
Jack Burden
: Lei mi fece o no l'occhiolino?
Willie Stark
: L'occhiolino? Beh, questo è destinato a rimanere un mistero.
Jack Burden
: Non se lo ricorda, Will?
Willie Stark
: Certo.
Jack Burden
:
Allora
?
Willie Stark
: Lo sai, io mi ricordo di averti strizzato l'occhio. Era... forse avevo qualcosa nell'occhio che mi ha costretto a strizzarlo.
Jack Burden
: E ce l'aveva qualcosa nell'occhio?
Willie Stark
: Forse no, e
allora
? Che vorrebbe dire?
Jack Burden
: Che lei credeva di avere qualcosa in comune con me che non avevano gli altri.
Willie Stark
: Beh, io questo non te lo dico. Per non privarti del mistero. Ci sono troppi pochi misteri degni di questo nome in giro.
Dal film:
Tutti gli uomini del re
Scheda film e trama
Frasi del film
Willie Stark
: Mi chiamo Willie Stark. Vengo da Mason City. Io avevo un discorso, su questo Stato e quello che gli serve. È inutile che ve lo dica io, siete voi lo Stato e voi sapete che cosa vi serve. Guardate i ginocchi dei vostri calzoni. Guardate i raccolti, i vostri figli. Avete buchi, e muffa, e figliolanza ignorante a causa di questo Stato. Io avevo un discorso, ma non ce l'ho più. È il signor Duffy che ce l'ha adesso, nelle sue grasse manine.
[rivolto a Duffy]
Vero, Tiny? Coraggio, fallo vedere al popolo, sollevalo.
[rivolto alla folla]
Allora
, visto che ce l'ha lui, mi toccherà dire qualcos'altro, ma va bene così, perché ce l'ho qualcos'altro da dire. Ho una storia di un contadino zotico, uno come voi, se permettete. Bene, questo tizio, tempo fa, questo zotico, cominciò a pensare a tutti quanti gli altri zotici, a cosa fare per loro, e un giorno la risposta gli arrivò con la prorompente forza della mano stessa di Dio. Quando l'unico edificio scolastico della sua contea crollò per via che era stato costruito coi ferri e i mattoni marci della politica, uccidendo e massacrando dei piccoli, poveri scolaretti. Voi la conoscete questa storia, se n'è parlato. Lui s'era battuto contro la politica che aveva usato questi mattoni marci, ma aveva perso. Aveva perso, e ci fu il crollo. Ci fu il crollo. Beh, non passò molto tempo prima che alcuni funzionari pubblici della capitale arrivassero con un bel macchinone a dire a questo zotico che volevano farlo candidare a governatore. Nelle loro braghe gessate mi dissero che MacMurphy era un portaborse, Joe Harrison solo un galoppino di notabili, e che volevano che questo signor nessuno, moralista zotico, subentrasse come onesto governatore, e sapete chi erano quelli nel bel macchinone? I servi di Joe Harrison, i suoi tirapiedi, sguinzagliati per togliere a MacMurphy metà voti! Esatto! Il vostro voto di zotici! Eccolo lì!
[indica Duffy]
Eccolo, è qui davanti a voi il Giuda Iscariota leccapiedi scagnozzo venuto dalla capitale, eccolo lì. Vieni avanti, Tiny, guardatelo il burattino di Joe Harrison. Avanti, fatti applaudire. Coraggio, dai, la gente ti vuole vedere, fatti applaudire, dai!
[Duffy, indietreggiando, dal palco cade in un recinto di maiali; alcuni cercano di aiutarlo a rialzarsi]
No, no, no, lasciatelo lì, lasciatelo lì! Lasciate che il maiale si rotoli nel suo letame! Lasciatelo stare, però ascoltatemi, voi zotici, sì, io non sono il solo zotico qui, lo siete anche voi! V'hanno fatti fessi anche voi, come hanno fatto fesso me migliaia di volte! Ma è ora che sia io a fare fesso qualcuno, è ora che io faccia fessi loro, questi leccapiedi con le braghe gessate che odiano noi zotici! Mi candido a governatore da indipendente! Li affronterò da solo e voglio vedere il loro sangue!
[la folla applaude]
Per prima cosa vi costruirò una strada sulla palude, sugli alligatori, e su ogni altra cosa si metta di traverso. Mille miglia di asfalto, se sarà necessario! Così potrò venire a trovare i miei colleghi zotici regolarmente. Poi vi costruirò un ponte sul possente Mississippi, e gli darò il mio nome perché l'ho costruito io, e a voi tutti costruirò nuove scuole, e i vostri figli avranno gratis quaderni, matite e libri per poter studiare e prepararsi per la nuova università che costruirò, dove tutti quanti loro potranno andare come i figli dei ricchi. Io spero che voi mi stiate a sentire, zotici, perché non voglio rifare tutta la strada di casa per tornare qui tra una settimana a dirvelo ancora. A dirvi questo: se voi non votate, voi non contate. Non contate! Voi non contate! E siete tanto ignoranti quanto dicono quelli della città, mentre vi rubano il cibo dalla tavola e gli ultimi spiccioli dalle tasche dicendovi: "Grazie mille!" Perché sareste davvero un branco di zotici, e non avete niente perché non meritate niente. Perciò ascoltatemi, aprite le orecchie, levate lo sguardo e guardate in faccia l'innegabile verità, la divina e pura verità: voi siete zotici, e nessuno aiuta mai uno zotico se non si aiuta da solo. Sta solo a voi inchiodare questi parassiti al muro. Sta a voi, a me, e a Dio.
Una voce tra la folla
: Amen!
Willie Stark
: Inchiodiamo Joe Harrison!
La folla
: Inchiodiamolo!
Willie Stark
: Inchiodiamo MacMurphy!
La folla
: Inchiodiamolo!
Willie Stark
: Inchiodiamo chiunque si frapponga tra me e voi e le strade, i ponti e le scuole e il cibo che vi occorre! Voi datemi il martello e io li inchioderò! Inchioderò la loro pelle alla porta del granaio! Inchiodiamoli!
La folla
: Inchiodiamoli!
Willie Stark
: Inchiodiamoli!
La folla
: Inchiodiamoli!
[ripetono lo scambio di battute più volte]
Dal film:
Tutti gli uomini del re
Scheda film e trama
Frasi del film
Per trovare una cosa, qualsiasi cosa – una grande verità o un paio di occhiali smarriti – bisogna prima credere che nel trovarla se ne trarrà qualche vantaggio. Tanto tempo fa io ho trovato una cosa, e da
allora
ci sono rimasto aggrappato disperatamente. È a questa cosa che devo il mio successo nella vita. Lei ha fatto di me quello che sono oggi. È una massima: "Quello che non sai non ti fa soffrire". Lo chiamavano "idealismo" in un libro che ho letto.
Jack Burden
Dal film:
Tutti gli uomini del re
Scheda film e trama
Frasi del film
Oggi Juliet ed io abbiamo scoperto la chiave del quarto mondo. Era in nostro possesso già da sei mesi. Ma l'abbiamo capito solo nel giorno della morte di Cristo. Abbiamo visto un cancello tra le nuvole. Tutto era carico di pace e di beatitudine. È
allora
che ci siamo rese conto di possedere la chiave. Il nostro cervello ha una parte in più capace di apprezzare il quarto mondo. Poche persone la possiedono. Forse dieci. Due giorni all'anno possiamo usare la chiave e guardare in quel mondo straordinario che abbiamo la fortuna di conoscere. Oggi, giorno della scoperta della chiave della via tra le nuvole.
Pauline Yvonne Parker Rieper
Dal film:
Creature del cielo
Scheda film e trama
Frasi del film
Non so fare grandi discorsi. Se io... se io vi amassi meno,
allora
sarei capace di parlarne di più.
George Knightley
Dal film:
Emma.
Scheda film e trama
Frasi del film
Frank White
: D'ora in poi non si fa niente se non ci sono di mezzo anch'io, capito? Il traffico di droga dipende anche da me, ormai. Vendi un centesimo di roba nel parco? Voglio la mia parte. Vi siete ingrassati mentre gli altri morivano di fame per la strada: è arrivato il mio turno.
[Fa per uscire dal locale]
Arty Clay
[Ultime parole]
: Non vivrai a lungo per spendere quei soldi, sucaminchia!
[Frank torna dentro e lo crivella di colpi]
Frank White
:
[Agli uomini di Arty]
Se voi siete stanchi di farvi derubare da un bastardo come quello là...
[Spara un altro colpo contro il cadavere]
Uomo di Arty
:
[Alzando le mani]
Non sparare!
Frank White
: ...
Allora
venite da me: mi trovate all'hotel Plaza. Siete i benvenuti: tutti benvenuti!
[Spara un ultimo colpo contro Arty]
Vi aspetto.
Dal film:
King of New York
Scheda film e trama
Frasi del film
So che battendo sempre sullo stesso chiodo, può persino crollare una casa. Quelli che hanno cambiato la storia non sono stati né i cortigiani, né gli assistenti dei cardinali. Ma chi ha saputo dire: no. Il rifiuto è stato sempre un gesto essenziale e infatti per funzionare deve essere grande, assoluto e assurdo. Il buonsenso non ha mai fermato la situazione.
Allora
sono tre i discorsi: qual è la situazione; perché si dovrebbe fermarla o distruggerla e in quale modo.
Pier Paolo Pasolini
Dal film:
Pasolini
Scheda film e trama
Frasi del film
Segretario alla Difesa
: Signor Buchan, ma da quando in qua un lobbista stabilisce l'ordine del giorno per la Casa Bianca?!
Jack Buchan
: Signor ministro! Fingerò di non aver sentito la parolaccia che lei ha usato nei miei riguardi. Io sono un agevolatore politico.
Direttore dello Staff
: Agevola quello che vuoi, Jack. Ma tieni presente che qui stiamo cercando di risolvere una crisi.
Jack Buchan
: Oh, davvero Mike?
Direttore dello Staff
: Già.
Jack Buchan
:
Allora
credo che vi convenga riflettere sul fatto che un presidente ha a disposizione solo i primi quattro anni di mandato per cercare di farsi ri-assentire.
Dal film:
La seconda guerra civile americana
Scheda film e trama
Frasi del film
Mel Burgess
: Jim, ti voglio per il notiziario di domani.
Jim Kalla
: Mel, ho appena parlato con Tony Philips, devo andare al Kennedy per l'arrivo di domattina.
Mel Burgess
: A me servi qui.
Jim Kalla
: Può darsi, ma lì farei un lavoro migliore.
Mel Burgess
: Jim, non voglio un lavoro migliore, chiaro? A me servono notizie mozzafiato, chiaro? Forse non l'hai notato: etica e buongusto sono superati, archeologia, non siamo più negli anni '90.
Jim Kalla
: E tu ne sei la prova vivente Mel, c'è Tony Philips sulla cinque.
Mel Burgess
: Sai una cosa? È tua la responsabilità di questo mio atteggiamento, e ti spiego perché: quando studiavo da giornalista ti guardavo sulla ABC e mi dicevo "Guarda là che dignità! Che classe! Ma
allora
è possibile fare il giornalista senza trasformarsi in cinico ingranaggio di qualche fetida società!". Cristo, che bidone, e mi ci hai fatto cadere tu! Giuro che te la farò pagare.
Dal film:
La seconda guerra civile americana
Scheda film e trama
Frasi del film
Presidente degli Stati Uniti
:
Allora
, che dicono i sondaggi?
Direttore dello Staff
: Il 52% è favorevole a un'azione drastica.
Presidente degli Stati Uniti
: Non vedo alternative. L'Idaho dovrà ripensarci. Voglio vedere quegli orfani a destinazione.
Direttore dello Staff
: Sìsignore.
Presidente degli Stati Uniti
: Che dicono i sondaggi dalla Florida? È stata determinante nelle ultime elezioni.
Direttore dello Staff
: In Florida solo il 38% è favorevole a un'azione drastica. Si tratta perlopiù di ultrasettantenni. Per le statistiche, la gran parte di loro sarà morto prima delle prossime elezioni.
Jack Buchan
: I simpatizzanti morti sono i peggiori. Ti fanno perdere un sacco di tempo, e dove sono quando ti servono?
Dal film:
La seconda guerra civile americana
Scheda film e trama
Frasi del film
Allora
, Caroline, se vuoi lavorare nell'informazione pensa ai disastri ferroviari, rottami di treni elettronici, solo che i treni sono persone come Farley e il presidente. Noi non dobbiamo fare altro che metterli sullo stesso binario e lasciare che si corrono contro.
Mel Burgess
Dal film:
La seconda guerra civile americana
Scheda film e trama
Frasi del film
Iago
[sputando il biscotto che il Sultano gli aveva fatto mangiare]
: Puah! Puah! Io mi sono stufato! Se quello si azzarda ancora a rifilarmi un altro di quegli schifosi biscotti muffiti, giuro che... bam! Buah!
Jafar
: Cerca di calmarti, Iago!
Iago
: Io gli rivolto la faccia con un pugno!
Jafar
: Presto sarò io il sultano e non quel vecchio rimbambito.
Iago
:
Allora
vedrai come glieli faccio ingozzare io quei biscotti pidocchiosi! Ha! Ha!
Dal film:
Aladdin
Scheda film e trama
Frasi del film
La mia terra di fiabe e magie
credi a me
ha i cammelli che van su e giù.
C'è un deserto immenso
un calore intenso
non è facile, ma io ci vivo laggiù.
Brilla il sole da sud,
soffia il vento da nord,
c'è un'intensa complicità.
Sul tappeto ora va',
dove andare lo sa.
Nelle notti d'oriente andrà.
Le notti d'oriente,
tra le spezie e i bazar,
son calde, lo sai.
Più calde che mai!
Ti potranno incantar.
Le notti d'oriente
con la luna nel blu.
Non farti abbagliar:
potresti bruciar
di passione anche tu.
Ah, salam e buonasera a voi miei degni amici. Prego, prego avvicinatevi...
[l'inquadratura gli si avvicina troppo e la "telecamera" lo colpisce sul volto]
No! Esagerati, così è troppo!
[l'inquadratura gli si allontana un po']
Ecco... Benvenuti ad Agrabah! Città del mistero, città magica..
[monta la bancarella velocemente]
Con la miglior mercanzia al di qua del fiume Giordano, grande svendita oggi, su coraggio!
[ridacchia]
Guardate questo piccolo capolavoro: tra un narghilè e una caffettiera e fa anche le patatine fritte. Infrangibile! Non si romp...
[la rompe]
si è rotta!
[la butta via]
Oh... e questo qui?
[prende una scatola]
È la prima volta che ne vedo uno intatto, parola d'onore! Un famoso salvabontà del Mar Morto. Sentite...
[la apre e fa una pernacchia]
Ah, funziona!
[l'inquadratura cambia direzione]
No, no, no, non andate via. Ho capito a voi interessa soltanto la merce eccezionalmente rara; e
allora
credo proprio che troverete molto interessante questa...
[prende la lampada]
Non vi fate ingannare dall'aspetto comune: come per tante cose non è quello che si vede, ma quello che c'è dentro che conta. Non è una lampada come le altre: pensate che una volta cambiò il destino di un giovane, un giovane che come questa lampada valeva assai più di quanto non apparisse: un diamante allo stato grezzo. Volete che vi racconti la sua storia? Comincia in una notte nera... con un uomo in nero
[Jafar]
che attende con in mente un oscuro proposito...
Mercante
Dal film:
Aladdin
Scheda film e trama
Frasi del film
[Dialogo al telefono]
Gabriel
[parla alla segreteria telefonica]
: Ciao, Pete. Sono Gabriel Noone. Mi ha dato Ashe il tuo numero e... mi è piaciuto tanto, sai.
Pete
[rispondendo]
: Ciao.
Gabriel
[sorpreso]
: Ciao!
Pete
: Giura che sei davvero tu!
Gabriel
: Perché non dovrei esserlo?
Pete
: Non lo so... Sei diverso dalla radio.
Gabriel
: Eh... Nella vita sono un po' meno drammatico.
Pete
: Oh! Sembri una merda schiacciata.
Gabriel
: Ah! È una definizione che mi calza a pennello.
Pete
: Senza offesa. È che non ci credo che sei tu, cazzo!
Gabriel
: Devi crederci, cazzo!
Pete
: Scusa. La mia nuova mamma dice che sono sboccato.
Gabriel
: Davvero? Ha ragione, cazzo! Comunque, il tuo libro mi ha davvero colpito: ti auguro buona fortuna...
Pete
: Che fate voi ragazzi per Natale?
Gabriel
: Eh... Che vuoi dire?
Pete
: Tu e Jess. Avete l'albero e il resto?
Gabriel
: Oh, no, non facciamo grandi cose per Natale.
Pete
[ridacchia]
: So che cosa intendi. Qui di fronte c'è un enorme vecchio serbatoio d'acqua e ogni anno ci appendono una stella.
Gabriel
: Una stella? Be', una cosa carina.
Pete
: Sì. È dall'altro lato però, e vediamo le scritte sul serbatoio. Loro si beccano la stella di Betlemme, noi Roberta succhia.
[Gabriel ride]
Giuro: è scritto in nero, in grande. L'anno scorso hanno provato a cancellarlo, ma è tornato fuori.
Gabriel
: Deve succhiare benino,
allora
!
[Pete ride, poi tossisce]
Tutto OK?
Pete
: Cazzo!
Gabriel
: Pete?
Pete
[tossisce ancora]
: Cazzo!
[Arriva Donna che porge a Pete un bicchier d'acqua]
: Sì, è tutto OK: Avvisami quando farai altre battute...
[...]
Gabriel
: Scusa, che succede?
Pete
: C'è Donna qui. È una rompiscatole. Non la sopporterei se non fosse che è adorabile, ha i capelli rossi.
[passa il telefono a Donna]
È lui. Digli qualcosa.
Donna
: Ciao, Louis...
[Probabile errore di doppiaggio]
Gabriel
: Ciao, piacere...
Donna
: ...sono Donna Logand. Mi dispiace tagliare corto, ma la sua tosse comincia a preoccuparmi.
Gabriel
: Oh, certo, capisco. Io...
[Donna interrompe la comunicazione]
Dal film:
Una voce nella notte
Scheda film e trama
Frasi del film
Figliola, se questa non è la volontà di Dio, perché
allora
Dio non ci ferma?
Cardinale Franco Merola
Dal film:
Immaculate - La prescelta
Scheda film e trama
Frasi del film
Padre Loomis
: Avete sognato la facciata di questa chiesa e una figura scura che ne usciva. Non è così? Non vi è sembrato qualcosa di diverso da un sogno?
Professor Howard Birack
: Anch'io ho fatto quel sogno. Ed era un sogno che non sembrava appartenere al mio subconscio. Era come se stessi guardando qualcosa di preregistrato.
Brian Marsh
: Tachioni?
[1]
Professor Howard Birack
: Può darsi.
Dottor Paul Leahy
: Che cosa sono?
Brian Marsh
: Viene dal greco. Vuol dire "veloce".
Professor Howard Birack
:
Allora
che cos'è il sogno, mh? Una precognizione? Il sapere anticipato di un evento futuro? Una parziale visione di qualcosa che deve ancora accadere?
Walter
: Causato da quella cosa là sotto?
Professor Howard Birack
: Forse no.
Brian Marsh
: Il tachione è una particella subatomica che viaggia più veloce della luce.
Padre Loomis
: E se non fosse un sogno? Se fosse un messaggio?
Professor Howard Birack
: E se questi sogni, premonizioni, presagi... se fossero davvero dei messaggi visivi mandati da altri esseri umani? Fotografie, segnali video?
Lomax
: Ma da dove?
Catherine Danforth
: Dal futuro. Qualsiasi cosa che viaggia più veloce della luce sembrerebbe andare all'indietro nel tempo.
Brian Marsh
: Uno scienziato vivente nel futuro potrebbe calcolare il punto esatto occupato dalla Terra nello spazio del passato avendo la traiettoria e la velocità e mandare un segnale tachione in quel punto trasmettendo via video informazioni all'indietro nel tempo.
Catherine Danforth
: Facendoci rivedere i suoi impulsi elettrici, stimolando il nostro inconscio.
Walter
: Accidenti...
Dottor Paul Leahy
: Ma per quale ragione?
Brian Marsh
: Potrebbe essere un avvertimento per farci vedere quello che succederà. Una specie di visione a distanza del futuro. In modo che noi lo si possa cambiare. Qualcuno ha voluto avvertirci. È ora di capire perché esistiamo.
Dal film:
Il signore del male
Scheda film e trama
Frasi del film
Dottor Paul Leahy
: Forse l'unica cosa da fare sarebbe rinchiudere quest'edificio nel cemento!
Walter
: Ecco, bravo!
Allora
facciamo una cosa: lanciamolo nello spazio!
Dal film:
Il signore del male
Scheda film e trama
Frasi del film
Catherine Danforth
: Conosci la teoria del gatto di Schrödinger?
Walter
: La conosco. La conosco.
Catherine Danforth
: Qual è il punto? È che finché il gatto nella scatola non è osservato da qualcuno non si trova in uno stato definitivo, vivo o morto. È in uno stato ondeggiante di superposizione: vivo e morto allo stesso tempo.
Walter
: Eh?
Catherine Danforth
: Ok. Soltanto quando noi apriamo la scatola e osserviamo il gatto
allora
lui si materializza nella realtà: o è vivo o è morto.
Walter
: Ma non ha senso!
Catherine Danforth
: Ed è proprio questo il nocciolo della faccenda! Non ha alcun senso comune! Il nostro senso comune si classifica ad un livello subatomico...
Walter
: Ma perché studio questa roba?!
Catherine Danforth
: Lavoro garantito. Fondi di ricerca.
Walter
[scherzando]
: Milionario a quarant'anni! Ora ricordo!
Dal film:
Il signore del male
Scheda film e trama
Frasi del film
Allora
è davvero il diavolo che sta bussando alla porta.
Catherine Danforth
Dal film:
Il signore del male
Scheda film e trama
Frasi del film
«Dipingere è scrivere con la luce.» sosteneva Salvat. «Innanzitutto devi imparare il suo alfabeto; poi la sua grammatica. Solo
allora
potrai avere stile e magia.»
Carlos Ruiz Zafón
Cit. da
Marina
Frasi di Carlos Ruiz Zafón
Allora
seppi che avrei dedicato ogni minuto che ci restava da passare insieme a renderla felice, a riparare al male che le avevo fatto e a restituirle ciò che non avevo mai saputo darle.
Carlos Ruiz Zafón
Cit. da
Il gioco dell'angelo
Frasi di Carlos Ruiz Zafón
Conte Olaf
: Oh! Mia cara...
[guarda i disegnini che ha sulle mani dei bambini con I loro nomi sotto]
Violet. Enchanté.
Violet
: Uhm... Tanto piacere.
Conte Olaf
: E questo deve essere Klaus.
[afferra il viso di Klaus e lo guarda da entrambi i lati]
Il giovane Klaus. Il tuo lato destro è il migliore.
[mentre esamina Klaus si accorge della presenza di Sunny]
Eh... questa cos'è?
Sunny
[gridolino, sottotitolato]
: Sono Sunny.
Conte Olaf
: Spiacente. Non parlo macaco!
[imitando un bambino]
Banana?
Sunny
[grugnisce, sottotitolato]
: Non sono un macaco!
Violet
: Sunny è nostra sorella.
Conte Olaf
: Devo dire che siete un gruppetto malinconico. Perché quelle facce?
Klaus
: Sono morti i nostri genitori.
Conte Olaf
: Ah, si, certo. Che grande, grande tragedia. Fermi! Permettetemi di rifarla! Ridammi la battuta! Presto, finché ce l'ho ancora in mente.
Klaus
[confuso]
: Sono morti i nostri... genitori?
Conte Olaf
[Falsamente sconvolto]
: Oh sì!
Sunny
[gridolino, sottotitolato]
: Che mammalucco!
Conte Olaf
: Signor Poe... Crescerò questi orfani come se fossero davvero desiderati. Lei lo definirebbe un fardello. Un sacrificio. E si sbaglierebbe, signore! Dovrebbe vergognarsi di sé stesso! Che idea! Comunque, dove firmo per il patrimo... voglio dire, i ragazzi.
Signor Arthur Poe
: Oh, non le sarà concessa ufficialmente la tutela fino all'udienza di giovedì mattina.
Conte Olaf
[a denti stretti]
: E che ci faccio con questi fino ad
allora
?
Signor Poe
: Come prego?
Dal film:
Lemony Snicket - Una serie di sfortunati eventi
Scheda film e trama
Frasi del film
Se avete mai perso una persona a voi cara,
allora
sapete cosa si prova. Ma se non è così, non l'immaginate neanche lontanamente.
Lemony Snicket
Dal film:
Lemony Snicket - Una serie di sfortunati eventi
Scheda film e trama
Frasi del film
Mi rincresce dire che questo non è il film che vedrete. Il film che state per vedere è estremamente sgradevole. Se desiderate vedere un film su un piccolissimo elfo, sicuramente ci sono dei posti liberi nella sala due. Tuttavia, se vi piacciono le storie di orfani astuti, e ragionevolmente gradevoli, di incendi sospetti, di sanguisughe carnivore, di cibo italiano e organizzazioni segrete,
allora
restate. Mentre io ricostruisco ogni singolo, doloroso passo dei ragazzi Baudelaire. Mi chiamo Lemony Snicket, ed è mio triste compito riferire questo racconto.
[voce fuori campo]
Lemony Snicket
Dal film:
Lemony Snicket - Una serie di sfortunati eventi
Scheda film e trama
Frasi del film
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