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Aforismi Fast_ - parte 2
Frasi trovate
:
425
I piaceri ai quali non si è abituati danno più fastidio dei dolori a cui s'è fatta l'abitudine.
Alexandre Dumas padre
Cit. da
Il Visconte di Bragelonne
Frasi di Alexandre Dumas padre
[Sulla malattia Covid-19]
Quando all'inizio mi è capitato, ero abbastanza tranquillo, quasi incuriosito, vabbè, voglio vedere cosa è questo Covid. Ha colpito tutto il mondo, una grande tragedia, adesso è arrivato da me. Ero a casa ad aspettare, vediamo cosa succede. Mal di testa, non fortissimo ma fastidioso, una cosa tosta. Ho anche perso un po' il gusto. E stavo lì tutto il tempo, a casa, incazzato, non potevo uscire, non mi potevo allenare bene. Stare fermo è terribile. A un certo punto parlavo con la casa e davo i nomi ai muri. Diventa un fatto mentale. Ti fissi e ti immagini tutti i mali addosso, anche quelli che non hai. Una sofferenza per quello che senti e per quello che pensi di sentire. Questo virus è terribile e non va sfidato. Distanze e mascherine, sempre.
Zlatan Ibrahimovic
Cit. da
corriere.it, intervista, 24 dicembre 2020
Frasi di Zlatan Ibrahimovic
A Nerone, Imperatore di Roma, Padrone del mondo, Divino Pontefice. So che la mia morte sarà una delusione per te, giacché volevi rendermi questo "servigio" tu stesso. Nascere sotto il tuo regno è una... beffa atroce, ma morirvi è una gioia. Posso perdonarti d'aver assassinato tua moglie e tua madre, distrutto la nostra Roma, e ammorbato il nostro paese col lezzo dei tuoi crimini... ma una cosa non so perdonarti: il fastidio di dover ascoltare i tuoi versi, i tuoi ridicoli canti, il tuo mediocre recitare. Attieniti alle tue specialità, Nerone: l'omicidio e il fuoco, il tradimento e il terrore. Mutila i tuoi sudditi se lo vuoi, ma col mio ultimo respiro ti prego... di non mutilare le arti. Addio. Non comporre più musica. Maltratta il tuo popolo, però non... annoiarlo... come hai annoiato a morte i-il tuo amico... il defunto Caio Petronio."
[ultima lettera a Nerone]
Petronio
Dal film:
Quo Vadis
Scheda film e trama
Frasi del film
Nome: Leone. Odia: i fast food, gli autobus, i barbieri che parlano, le marmellate confezionate, il burro.
Sole
Dal film:
Una famiglia perfetta
Scheda film e trama
Frasi del film
Noi italiani viviamo in una democrazia in cui una maggioranza cattolica, dal concordato del '29, impone al paese leggi che ne mutuano la visione confessionale. È un fatto di cui molti nemmeno si accorgono, mentre ad altri dà un po' fastidio. Ora, dal punto di vista teorico, per uno stato laico questo non sta in cielo né in terra. Però, in pratica, sappiamo tutti che nella nostra repubblica si può convivere. Avere una maggioranza cattolica che in Italia vieta certe leggi e ne impone certe altre è una seccatura, è un fastidio, è un limite della nostra libertà.
Alessandro Barbero
Frasi di Alessandro Barbero
Sono un corridore e devo correre con i servizi segreti, anche se possono correre due volte più velocemente. Mi ci è voluto un po' per abituarmi a correre con loro, perché ne amo l'aspetto solitario. Quindi ho due regole. Primo, non riesco a sentire i loro piedi. E secondo, non riesco a vedere le loro ombre.
[I'm a runner, and I have to run with Secret Service - even though they can run twice as fast. It took me a while to get used to running with them, because I love the solitary aspect of it. So I have two rules. First, I can't hear their feet. And second, I can't see their shadows.]
Jill Biden
Frasi di Jill Biden
Arturo Vannino
: Ecco qua un bello champagnino alla nostra...stilista!
Matilde
: Acqua...
Arturo
: Eh, acqua! Avvocato non sei, dottoressa neanche, parrucchiera mi hai detto no...
Matilde
: Eh ma pensa a un mestiere un po' più stravagante...
Arturo
: Pilota di Formula 1! Domatrici di elefanti, di quelle che si fanno mettere la mano qua.
[posa una mano sul petto]
Matilde
: Sei lontano!
Arturo
: Donna del mago! Di quelle che si fanno tagliare in due e poi con il piedino salutano Lei scuote la testa, e Arturo ricomincia: Allora sei un killer, ti manda un certo Domenico Costanzo per ammazzarmi.
Matilde
: Chi è questo Domenico Costanzo?
Arturo
: E' uno che arrivava sempre primo e io secondo.
Matilde
: Stop, tempo scaduto. Ho vinto io.
Arturo
: E ora dove si va?!
Matilde
: A dare fastidio a un po' di gente!
Dal film:
Il pesce innamorato
Scheda film e trama
Frasi del film
Frank Armitage
: Ho trovato un lavoro qui e intendo tenermelo. Sto cercando di non uscire dallo spartitraffico, non do fastidio a nessuno e nessuno mi disturba. E tu dovresti fare lo stesso.
John Nada
: Lo spartitraffico è al centro della strada. È il posto peggiore dove guidare.
Dal film:
Essi vivono
Scheda film e trama
Frasi del film
[Durante il terzo flashback]
Wade
: Ehi, non farti intimorire da lui, Cunningham. Come può essere un duro uno che si chiama Francis?
[...]
È il suo vero nome. Ehehehe! Ajax l'ha copiato dal sapone per i piatti. F-R-A-N-C-I... Ops! Ho fregato dal tuo camice l'etichetta della tintoria. Ah, se ti interessa posso farti avere lo sconto supereroi.
Ajax
: Sei assolutamente fastidioso.
Wade
[sarcastico]
: Grazie, non me l'avevano mai detto.
Ajax
: Perché non ci fai un regalo e chiudi quella cazzo di bocca?! O devo cucirtela io quella boccuccia?
Wade
: Uhh... Non lo farei se fossi in te. Vedi, il problema della tortura senza sosta è che alla fine non puoi fare niente di peggio.
Ajax
: Lo pensi davvero?
Dal film:
Deadpool
Scheda film e trama
Frasi del film
Le armi nucleari possono essere attivate da problemi tecnici, fattori umani o errori informatici. L'ultima cosa mi infastidisce di più. Le tecnologie informatiche sono usate ovunque ora. E quante volte i computer e l'elettronica hanno fallito nell'aviazione, nell'industria, in vari sistemi di controllo?
Mikhail Gorbaciov
Cit. da
Sputniknews.com, 30 aprile 2019
Frasi di Mikhail Gorbaciov
[Palermo]
Una città naturalmente splendida che ha una forte inclinazione verso il degrado.
Philippe Daverio
Frasi di Philippe Daverio
[Ai palermitani]
Siate fieri della vostra tradizione, non fatela marcire, smettetela di pensate che i carretti e la coppola siano da chiudere in un armadio; sarebbe come se i banchieri bavaresi si vergognassero dello Jodel. La fierezza è una pillola antidepressiva, che va presa a manciate. E recuperate la bellezza, il fascino di ieri, la mondanità e la nobiltà di Palermo. La cura mondana è di per sé antimafiosa, perché la mafia sbaglia sempre la cravatta.
Philippe Daverio
Frasi di Philippe Daverio
Io giustifico Palermo perché la sberla presa negli anni del sacco edilizio di Vito Ciancimino, è stata molto forte; ma è giunto il momento di alzare la testa e smetterla di compiangersi. Bisogna che qualcuno si dia una mossa e recuperi certa tradizione che è ricchezza.
Philippe Daverio
Frasi di Philippe Daverio
Palermo soffre di onfalite perché non riesce a mettersi in discussione. È una città che evita i paragoni, si crede all'apice, non pensa di aver bisogno di un confronto. E invece sbaglia, se si guardasse attorno, scoprirebbe che sta abdicando al suo ruolo principale nel Mediterraneo; ruolo che invece dovrebbe pretendere con forza. Palermo guarda a se stessa, ma soffre di una patologia meridionalista: basti pensare che i genovesi sperano di vivere a Buenos Aires, i veneziani non lo sanno, i bolognesi ci stanno pensando. Palermo no, è felice di stare al suo posto, è uno specchio appannato di una monarchia passata, brillante e decadente.
[«Benissimo professore, ma se Palermo è così malata, perché cercare di ricoverarla? Magari non c'è rimedio»]
Non diciamo stupidaggini. Palermo ha il dovere di curarsi e rimettersi in sesto. Non può vivere di ricordi, legati al periodo del suo grande splendore, della lunghissima Belle Époque, dall'arrivo di Nelson al fascismo. Poi la città ha cominciato ad implodere, la migrazione ha fatto il resto, nel dopoguerra c'è stato il crollo. Se oggi facesse un po' di autocritica, riuscirebbe a recuperarsi.
Philippe Daverio
Frasi di Philippe Daverio
Palermo avrebbe voglia di dichiararsi capitale del Mediterraneo, ma ha paura di farlo. Servirebbe un gigantesco Piano Marshall di restauro dei beni storici e artistici del centro storico. Dovrebbero intervenire i privati, ma a Palermo i capitali privati puliti sono difficili da reperire. Palermo dovrebbe focalizzarsi sulle sue ricchezze nobiliari, se non ci fosse stata una stupida sperequazione immobiliare, via Libertà sarebbe potuta essere la più bella strada di una città del Mediterraneo.
Philippe Daverio
Frasi di Philippe Daverio
Le nostre spalle si sciolgono, i muscoli si scaldano. Il ritmo accelera. Colpisco la palla forte e pulita e mia moglie fa lo stesso. Passiamo dal palleggiare oziosamente a scambiarci colpi energici. Lei tira un diritto perfido. Io colpisco un rovescio bellissimo – in rete. È il primo cross di rovescio che sbaglio da vent'anni. Fisso la palla, a terra contro la rete. Per un attimo la cosa mi disturba. Glielo dico. Mi sto irritando. Poi rido e anche Stefanie ride e ricominciamo. A ogni colpo è visibilmente piú contenta. Il polpaccio non le dà fastidio. Pensa che starà bene a Tokyo. Adesso che non la preoccupa piú, possiamo giocare, giocare davvero. Ben presto ci stiamo divertendo cosí tanto che quando riprende a piovere non ce ne accorgiamo. E non ci accorgiamo nemmeno dell'arrivo di un primo spettatore. Alla spicciolata ne arrivano altri. Sulle gradinate continuano ad apparire dei volti; evidentemente qualcuno telefona a qualcun altro che telefona ad altri due per dirgli che siamo qui, in un campo pubblico, a giocare per nient'altro che per la nostra soddisfazione. Come Rocky Balboa e Apollo Creed dopo che le luci sono state spente e la palestra è chiusa.
Andre Agassi
Cit. da
Open. La mia storia
Frasi di Andre Agassi
Non mi fido dei chirurghi. Mi fido di pochissime persone e mi dà particolarmente fastidio l'idea di mettermi nelle mani di un perfetto sconosciuto, di cedere ogni controllo a una persona che vedo per la prima volta. Mi turba il pensiero di giacere su un tavolo, privo di conoscenza, mentre qualcuno mi apre il polso con cui mi guadagno da vivere. E se quel giorno è distratto? E se non è in forma? Lo vedo succedere in campo ogni volta – e nella metà dei casi succede a me. Sono tra i top ten, ma certi giorni sembro un dilettante. E se il mio chirurgo fosse l'Andre Agassi della medicina? Se quel giorno non fosse al meglio?
Andre Agassi
Cit. da
Open. La mia storia
Frasi di Andre Agassi
Il mio successo ha infastidito sempre molte persone. Forse hanno pensato che non me lo meritassi.
Joel Schumacher
Cit. da
vulture.com, intervista, agosto 2019
Frasi di Joel Schumacher
Una cosa che trovo fastidiosa di questo paese è che i clinici siano da una parte e gli scienziati dall'altra. Noi dobbiamo intenderci sulla qualifica di scienziato perché se andiamo a vedere i parametri io sono molto più scienziato di tanti autoproclamatosi scienziati, anche facenti parte del comitato tecnico. Perché in Italia e nel mondo per esser scienziati bisogna produrre scientificamente e la produzione scientifica ha dei parametri molto precisi: basta andare nei motori di ricerca e nelle librerie internazionali e vedere quello che ha prodotto scientificamente Zangrillo. E alla fine se vogliamo facciamo la classifica.
Alberto Zangrillo
Cit. da
huffingtonpost.it, 1 giugno 2020
Frasi di Alberto Zangrillo
Qualsiasi evento storico, per quanto nefasto possa essere, è sempre posto su di una via che porta al positivo, ha sempre un significato costruttivo.
Sant'Agostino
Frasi di Sant'Agostino
«In altre parole tu mi credi un mascalzone» disse l'uomo con la paglietta in testa e la coccarda rossa all'occhiello. «Non hai fiducia in me.»
L'ingegnere chiuse gli occhi infastidito.
«Lo so, diffidi di me a causa del mio passato» insisté l'altro. «Sai che ti rispondo? Forse hai ragione. Sono sincero? Ed hai mai incontrato un mascalzone sincero, un mascalzone che si confessi? Dunque non sono tanto mascalzone quanto tu credi. Adesso, Cristo, dimmi sinceramente che pensi.»
«Niente» mormorò l'ingegnere. «Ho troppo mal di testa.»
Ignazio Silone
Cit. da
Una manciata di more ‐ Incipit
Frasi di Ignazio Silone
Stiamo bene così tutti insieme, vero Guido? I primi tempi non avevo capito, non avevo capito bene che le cose dovevano andare così. Ma adesso, hai visto Guido, sono brava: non ti do più fastidio, non ti domando più niente. Sono stata un po' zuccona, eh? C'ho messo vent'anni a capire! Vent'anni! Dal giorno che ci siamo sposati... e tu sei diventato mio marito e io tua moglie. Ti ricordi, Guido? Ti ricordi quel giorno?
[alla fine della visione dell'harem]
Luisa
Dal film:
8 1/2
Scheda film e trama
Frasi del film
Prima di uscire andai in cucina e aprii tutti i rubinetti del gas.
Stavo salendo su un taxi in Avenida Tamauilpas quando udii l'esplosione.
«Cosa è stato, capo?» chiese l'autista.
«Il temporale. Che altro poteva essere?»
«Le dà fastidio la musica?»
«No. Lasci pure.»
Solo allora scoprii che dalla radio arrivavano i versi di quel corrido che dice: «Quando vide la mia tristezza lei voleva andare, ma era già scritto che quella notte avrei perso il suo amore...»
Luis Sepulveda
Cit. da
Diario di un killer sentimentale
Frasi di Luis Sepulveda
Dove lavoro, nella strada davanti, ci sono sempre tre ragazzi eritrei, spesso ubriachi che mangiano ai bordi della strada. Sono tre, non cinquantamila. Ogni tanto la polizia li controlla, delle persone gli portano da mangiare. Poi c'è l'Italia di Mario Giordano che gli farebbe una foto dicendo che ci stanno invadendo. Io non sono buonista per niente, non gli do sempre un euro. Danno fastidio anche a me, ma sono tre persone, si potrebbero gestire. La comunicazione dei sovranisti se non la condividi ti attacca con queste etichette: buonista, radical chic e vivi in un luogo in cui non ci sono stranieri. Ma non è vero, io prendo la metropolitana, i treni, giro per le città italiane ogni giorno. Esisterà sempre la marginalità, in tutte le società, però bisogna governare i fenomeni. Invece questi ne parlano facendosi una foto su Instagram mentre mangiano una pizza.
David Parenzo
Cit. da
themillennial.it, intervista, 1 maggio 2019
Frasi di David Parenzo
Caro Matteo Salvini, ti è noto che ho sempre apprezzato la tua attività di politico instancabile.
In pochi anni hai portato la Lega dal 4 per cento (cioè dal coma) ai fasti del 30 e rotti per cento. Basterebbe questo a consacrarti quale grande leader e credo che nessuno abbia la faccia di tolla per negare questa evidenza. Poi ti sei trovato immischiato nella brutta storia della crisi di governo, che molti attribuiscono alla tua responsabilità.
Non sono d' accordo. Penso che guidare il Paese in società con Luigi Di Maio fosse difficile come andare a letto con la suocera ultra settantenne.
Per cui sorvolo su tale incidente che già ha alimentato troppe discussioni vane. Piuttosto mi focalizzerei sul presente, denso di problemi.
Mi soffermo un attimo su Giuseppe Conte, il quale non ti risulta simpatico. Sapessi a me... Se costui se ne sta in panciolle a Palazzo Chigi, un pizzico di colpevolezza è pure tua. Allorché lo incoronaste premier, tu dove eri? Sapevi chi fosse? Io e circa 60 milioni di italiani non lo conoscevamo, e ce lo siamo beccati lo stesso, per giunta affiancato da tale Rocco Casalino che solo a vederlo alle spalle (e sottolineo alle spalle) i miei nervi si attorcigliavano.
Peggio di così non poteva andare, teoricamente. Poi alcuni scemi ti hanno attaccato e irriso perché non hai vinto le elezioni in Emilia Romagna, come fosse facile trionfare in una regione comunista dai tempi di Stalin, adorato dall'Unità, tanto è vero che, quando il dittatore morì, l' organo del PCI vergò questo titolo: "Morto una grande statista". 'Sti cazzi. Tu persino nella patria dei rossi hai compiuto un miracolo. L' ultimo, poiché dopo ti sei depresso e ora non ravviso in te segni di risveglio.
Ti seguo in tv e rimango perplesso. Hai perso verve, affermi cose di cui non sei convinto. Che ti succede? È indubbio che il Coronavirus abbia ammosciato tutti. Proprio tutti tranne Giuseppi, per il quale il morbo è stato un ricostituente. Costui sul piccolo schermo appare ogni tre minuti, felice come una Pasqua, pimpante, la malattia lo ha ringalluzzito sebbene ciò non gli impedisca di dire bischerate sesquipedali.
Tu non puoi lasciargli delle praterie di consenso, devi frenarlo, abbatterlo, almeno zittirlo. Cavalca la paura delle gente come sai fare tu, non permettere di essere accantonato quasi fossi diventato una comparsa. Reagisci da par tuo come se ti trovassi al cospetto di una nave piena di africani clandestini. In tal modo riconquisterai la tua posizione apicale.
E poi se mi consenti, un ultimo suggerimento riguardante i detenuti, i quali non sono carne da macello, tra di essi (60 mila) almeno 10 mila sono innocenti e verranno assolti. Più o meno altrettanti sono in attesa di giudizio, pertanto non colpevoli fino a sentenza definitiva. È gente disperata che in parte merita di essere privata della libertà, ma non della dignità. Si dà il caso che essa sia costretta a campare in una situazione che comprende la tortura: cinque o sei uomini ammassati in una cella in cui rischiano di infettarsi gli uni con gli altri.
Bisogna sfoltire le galere, caro Matteo, mandando fuori coloro che si sono macchiati di delitti minori in maniera che le colonie penali risultino civili, non più macelli quanto ora. Cessa di proclamare che l' amnistia sarebbe una iattura: delinquenti a spasso e pronti a tornare schiavi della criminalità. Un Paese che punta sulla carcerazione come forma di giustizia estrema deve dotarsi di stabilimenti penali adeguati, altrimenti non ha alternative: spedire a casa i detenuti meno pericolosi.
Dammi retta, Matteo.
Essere rigidi come te va bene, essere crudeli come vuoi essere è un orrore.
Vittorio Feltri
Cit. da
liberoquotidiano.it, 24 marzo 2020
Frasi di Vittorio Feltri
Una delle bugie che più mi infastidiscono è quella secondo la quale gli attuali casi di meningite sarebbero dovuti all'afflusso di migranti dal continente africano. Bene, tanto per cambiare è una menzogna senza senso. In Europa i tipi predominanti di meningococco sono B e C, ed in particolare i recenti casi di cui si è occupata la cronaca sono stati dovuti al meningococco di tipo C; al contrario, in Africa i tipi di meningococco più diffusi sono A, W-135 ed X. Per cui è impossibile che gli immigrati abbiano qualcosa a che fare con l'aumento di meningiti in Toscana. Per cui chi racconta queste bugie è certamente un somaro ignorante. Invece di prendercela con chi non ha colpe, ricordiamo che contro questo meningococco abbiamo a disposizione un vaccino efficace e che se tutti i genitori vaccinassero i loro figli la malattia scomparirebbe nei bambini e negli adulti, come è già accaduto in numerosi paesi.
Roberto Burioni
Cit. da
Dalla sua pagina ufficiale Facebook, 31 dicembre 2016
Frasi di Roberto Burioni
Flash
[impressionato, dopo aver visto Steppenwolf e i Parademoni]
: Ecco, okay, sì, il fatto è questo, ehm... Vedi, ho paura di insetti... armi... e persone fastidiosamente alte. E omicidi. Non posso stare qui. È molto forte vedere tutti brutti alla battaglia e carichi, ma sinceramente io non so niente di battaglie. Io do solo un colpetto e scappo via!
Batman
: Salvane una.
Flash
: Una?
Batman
: Salva una persona.
Flash
: Quale salvo?
Batman
: Non parlare, non combattere. Entra e prendine una.
Flash
: E poi?
Batman
: Lo saprai.
Flash
: Okay.
Dal film:
Justice League
Scheda film e trama
Frasi del film
Assistiamo e non possiamo non vederlo alla riesumazione, presso frazioni combattive della gioventù, di un bagaglio polemico che fu proprio di una delle più nefaste degenerazioni del comunismo stalinista: la teoria del social-fascismo. Queste teorie furono causa di divisioni profonde, di grandi tragedie. Chi conosce la storia della sinistra in Europa non può dimenticare. Esse vengono oggi usate come arma polemica ed accompagnate da una sorta di "scimmiottamento" di motivi che sono legati alla complessa evoluzione di una società asiatica, che è stata teatro di una grande rivoluzione ed è meritevole di ben altra attenzione, e dei quali si fa una meccanica imitazione, farsesca e provinciale.
[Intervento al Consiglio Comunale di Milano del 3 aprile 1968]
Bettino Craxi
Cit. da
Socialismo e realtà
Frasi di Bettino Craxi
[Su Assassins]
Il film non è davvero basato sulla
[nostra]
sceneggiatura. La cosa che ci ha infastiditi è le la gente ci incolpa per la sceneggiatura, mentre Richard Donner è uno di quei pochi registi che a Hollywood possono fare qualunque film vogliano esattamente come lo vogliono. Nessuno lo ferma ed è esattamente ciò che è successo in questo caso. Ha incluso Brian Helgeland e con lui ha totalmente riscritto la sceneggiatura. Abbiamo provato a togliere i nostri nomi, ma il Writers Guild of America non lo permette. Perciò i nostri nomi saranno per sempre lì.
[The film was not really based on the screenplay. The one thing that sort of bothered us is that people would blame us for the screenplay and it's like Richard Donner is one of the few directors in Hollywood that can make whatever movie he wants exactly the way he wants it. No one will stop him and that's essentially what happened. He brought in Brian Helgeland and they totally rewrote the script. We tried to take our names off of it but the WGA doesn't let you. So our names are forever there.]
[da un'intervista di Josh Horowitz, ottobre 1996]
Lana Wachowski
Frasi di Lana Wachowski
Della vicenda delle molestie mi dà fastidio che passi l'immagine delle donne vittime, che devo vestirmi da santa per non essere importunata.
Anna Foglietta
Cit. da
repubblica.it, intervista, 1 febbraio 2018
Frasi di Anna Foglietta
Signora
: La smette di infastidire mio figlio?
Arthur Fleck
: Scusi.
Dal film:
Joker
Scheda film e trama
Frasi del film
Solitaire
: E adesso che fai?
James Bond
[Buttando fuori dal finestrino il braccio meccanico di Tee Hee]
Avevo un braccio che mi dava fastidio.
Dal film:
Agente 007 - Vivi e lascia morire
Scheda film e trama
Frasi del film
Avevo un braccio che mi dava fastidio.
[Dopo aver gettato Tee Hee fuori dal finestrino del treno sul quale viaggiavano]
James Bond
Dal film:
Agente 007 - Vivi e lascia morire
Scheda film e trama
Frasi del film
Carol Danvers
: Dov'è Pegasus?
Nick Fury
: Quello è segreto, a differenza del file che ho aperto su di te. Ma vedo che hai cambiato look dall'ultima volta, il Granche ti sta molto bene.
Carol Danvers
: Giornata difficile, agente Fury?
Nick Fury
: Coinvolgente, sai, ho avuto un'invasione dallo spazio, un inseguimento in auto e ho assistito all'autopsia di un alieno, è il solito lavoro di ufficio.
Carol Danvers
: Quindi ne hai visto uno
[degli Skrul]
.
Nick Fury
: Io non sono uno di quelli che credono negli alieni, ma questo non posso ignorarlo.
Carol Danvers
: Ti metterà a disagio, ma devo farti delle domande.
Nick Fury
: Credi che sia uno di quei cosi verdi?
[gli Skrull]
Carol Danvers
: La prudenza non è mai troppa.
Nick Fury
: Hai davanti a te un terrestre col sangue rosso al 100%.
Carol Danvers
: Temo che mi servirà una prova.
Nick Fury
: Un campione di saliva o delle unine, quale preferisci?
Carol Danvers
: No. Il DNA qui ci darebbe.
Nick Fury
: La password del WI-FI?
Carol Danvers
: Gli Skrull possono simulare solo i ricordi recenti.
Nick Fury
: Oh oh, vuoi andare sul personale.
Carol Danvers
: Dove sei nato?
Nick Fury
: Azville, all'Abama, ma tecnicamente non mi ricordo quella parte.
Carol Danvers
: Animale domestico?
Nick Fury
: Mister Snooper.
Carol Danvers
: Primo impiego?
Nick Fury
: Soldato, poi uscito dal liceo e congedato come colonnello.
Carol Danvers
: Poi?
Nick Fury
: Spia.
Carol Danvers
: Dove?
Nick Fury
: Guerra Fredda, andavamo ovunque, Belfast, Bucarest, Belgrado, Budapest, amo le filastrocche.
Carol Danvers
: E adesso?
Nick Fury
: In un ufficio da sei anni a capire dove verranno i nostri futuri nemici, ma non avrei mai pensato che sarebbero venuti dall'alto.
Carol Danvers
: Dimmi una cosa bizzarra che uno Skrull non saprebbe inventarsi.
Nick Fury
: Se mi tagli il toast in diagonale, io non lo mangio.
[Carol sorride divertita]
Non ne avevi bisogno, vero?
Carol Danvers
: No no, ma è stato divertente.
Nick Fury
: Okay tocca a te, dimostrami che non sei uno Skrull.
[Carol usa i suoi poteri per distruggere il jukebox]
E questo come deve dimostrare che non sei uno Skrull?
Carol Danvers
: È una raffica di fotoni.
Nick Fury
: E allora?
Carol Danvers
: Gli Skrull non possono farlo. Allora un colonnello, diventato spia e poi agente dello S.H.I.E.L.D., ci darà alti livelli di sicurezza, dov'è Pegasus?
Dal film:
Captain Marvel
Scheda film e trama
Frasi del film
Avevo provato a ricucire. Per me, ricostruire la famiglia era un atto di fede. Quel tatuaggio è il ricordo del lavoro fatto per riconquistarla: ho fatto di tutto, andando dall'analista, cambiando. Capisco che può dare fastidio vivere con un artista che è sempre in giro, fa concerti e riceve tante attenzioni. Lei ne soffriva e ho cercato di mettermi nei panni di chi ha questa debolezza.
Francesco Sarcina
Cit. da
corriere.it, intervista, 12 luglio 2019
Frasi di Francesco Sarcina
Una storia vecchia, la relazione tra potere e cinema. Il potere sguazza nei film che creano consenso, chi va in una direzione contraria, Ladri di biciclette, Il caso Mattei, Le mani sulla città, dà fastidio.
[...]
I manovratori delle coscienze sanno che il cinema può orientare il consenso.
[Corriere della Sera, 7 febbraio 2010]
Toni Servillo
Frasi di Toni Servillo
Brendan
: Sembra più brutto di quello che è.
Joe
: In senso letterale o in quello figurato? Perché in quello letterale sembra brutto e in quello figurato anche peggio se è possibile. Il sovrintendente arriverà tra pochi minuti. Forza, Brendan, dammi una mano a capire. Prova a spiegarmi: perché diavolo hai fatto una cosa simile?
Brendan
: Ho bisogno di soldi, Joe.
Joe
: Sì ma questa cosa è... non è accettabile. Non è come andare a lavorare in un fast food la sera. Cazzo, Brendan, lasciando da parte tutto il resto, e non lo possiamo fare, ma sei impazzito? Finirai per farti uccidere. Insomma tu sei un insegnante e bravo che diavolo hai a che fare con quegli animali?
Brendan
: Una volta ero uno di quegli animali, mi guadagnavo da vivere così. Forse l'ho omesso nella domanda d'assunzione.
Joe
: Già, immagino di sì.
Brendan
: Lo so, perdonami Joe ma vedi il fatto è...
Joe
: Senti, il distretto scolastico non può tollerare insegnanti che combattono come galli negli strip club.
Brendan
: Era nel parcheggio, all'esterno dello strip club.
Joe
: Dovunque fosse è una cosa che tu non puoi fare. È chiaro? Insomma questo è un problema... cazzo, è già qui. Questo è un problema serio. Non era più andato in una scuola dall'11 settembre.
Brendan
: Cosa dobbiamo fare?
Joe
: Tu dirai "sì, signore" e dirai "no, signore" e dirai "no, non succederà mai più, signore" e poi ci limiteremo a pregare che sia di buon umore.
Dal film:
Warrior
Scheda film e trama
Frasi del film
In questa casa signorile con doppi servizi | visse e operò tenacemente | Alberto Moravia | che a supremo fastigio dell'arte sua | la Noia ponendo | in novelle innumerevoli la profuse.
Ennio Flaiano
Cit. da
Autobiografia del Blu di Prussia
Frasi di Ennio Flaiano
Confessai che ero proprio un Corbèra di Salina, anzi il solo esemplare superstite di questa famiglia: tutti i fasti, tutti i peccati, tutti i canoni inesatti, tutti i pesi non pagati, tutte le Gattoparderie insomma erano concentrate in me solo. Paradossalmente il senatore sembrò contento.
Giuseppe Tomasi di Lampedusa
Cit. da
La sirena
Frasi di Giuseppe Tomasi di Lampedusa
Il motivo per cui evito di rivedermi è semplice: il mio ego critico mi rovina il piacere della visione, sento questa vocina fastidiosa che commenta ogni cosa, dall'inizio alla fine. È come avere una lunga e bellissima conversazione al telefono con la persona che ami e poi, una settimana dopo, riascoltarne una registrazione. L'effetto è straniante: ho davvero quella voce? Perché mi sono espresso in quel modo?
Casey Affleck
Cit. da
d.repubblica.it, 30 gennaio 2017
Frasi di Casey Affleck
Mi dà fastidio quando ti mettono su un piedistallo per il personaggio che interpreti senza capire che quella è finzione, mentre tu sei un uomo con sentimenti e molto altro da dire. Credo sia lo stesso disagio che provano le attrici quando sentono parlare solo del loro aspetto fisico.
Kit Harington
Cit. da
grazia.it, intervista, 22 aprile 2015
Frasi di Kit Harington
Andreotti
: Io non ci credo al caso; io credo alla volontà di Dio.
Scalfari
: Dovrebbe invece. Dovrebbe crederci al caso. Dunque, presidente, è un caso che i familiari di alcune persone assassinate la odino? La odia il figlio del generale Dalla Chiesa: dice che c'è la sua mano nell'omicidio del padre. La odia la moglie di Aldo Moro che la ritiene uno dei responsabili della morte del marito. È un caso che la odi la moglie del banchiere Roberto Calvi? Dice che lei minacciò prima e ordino poi l'omicidio di Calvi. Dice che non l'uccise lo Ior, ma due persone: Andreotti e Cosentino, che adesso è morto. E poi mi domando: è un caso che lei fosse ministro dell'Interno quando Pisciotta è stato assassinato con un caffè avvelenato? Si disse che Pisciotta avrebbe potuto rivelare i mandanti dell'omicidio del bandito Giuliano. È un caso che il banchiere Michele Sindona sia stato assassinato allo stesso modo? Anche lui, costretto in carcere, avrebbe potuto fare rivelazioni fastidiose. È un caso che tutti dicano che lei abbia ripetutamente protetto Sindona? È un caso che il suo luogotenente Evangelisti abbia incontrato Sindona da latitante, a New York, in un negozio di soldatini? È un caso quello che dice il magistrato Viola, che se lei non avesse protetto Sindona non sarebbe mai maturato il delitto Ambrosoli? E ancora: è un caso che lei annota tutto scrupolosamente nei suoi diari e dimentica di annotare del delitto Ambrosoli? Ed è un caso che nel triennio '76-'79, quando lei era presidente del Consiglio, tutti i vertici dei servizi segreti erano nelle mani della P2? È un caso che nei suoi ripetuti incontri con Licio Gelli, capo della P2, parlavate ‐ solo ed esclusivamente ‐ dei desaparecidos sudamericani? Così ha detto lei: "solo chiacchiere amichevoli". Infine, è un caso che lei sia stato tirato in ballo in quasi tutti gli scandali di questo paese? E tralascio tutti i sospetti che aleggiano sui suoi rapporti con la Mafia. Insomma ‐ come ha detto Montanelli ‐ delle due, l'una: o lei è il più grande, scaltro criminale di questo paese, perché l'ha sempre fatta franca; oppure è il più grande perseguitato della storia d'Italia. Allora le chiedo: tutte queste coincidenze sono frutto del caso o della volontà di Dio?
Andreotti
: È un caso che l'autorevole quotidiano, da lei fondato e diretto, sia stato salvato a suo tempo dal presidente del Consiglio? Quel presidente del Consiglio ero io. Il suo giornale stava per finire nelle mani di Silvio Berlusconi, un datore di lavoro a lei poco gradito. Io l'ho impedito, anche grazie alla mediazione del tanto vituperato Ciarrapico, consentendole così di riacquistare la sua autonomia e la sua libertà. Autonomia e libertà che le consentono di venire oggi qui a pormi domande sfrontate e capziose. È grazie a me se lei oggi può permettersi di essere così arrogante e presuntuoso e sospettoso nei miei confronti.
Scalfari
: Guardi che le cose non stanno esattamente così: la situazione era un po' più complessa.
Andreotti
: Ecco. Lei è abbastanza perspicace e l'ha capito da solo; la situazione era un po' più complessa. Ma questo non vale solo per la sua storia: vale anche per la mia.
Dal film:
Il divo
Scheda film e trama
Frasi del film
Penso che questa etichetta
[velina]
me la porterò dietro fino a 90 anni, ma per me è stata un'esperienza bellissima quindi non mi da fastidio anzi. Anche Elisabetta Canalis dopo molti anni è ancora chiamata Velina e non mi sembra così male. Meglio essere ex velina che un'ex di altro tipo.
Costanza Caracciolo
Cit. da
velvetstyle.it, intervista, 31 luglio 2014
Frasi di Costanza Caracciolo
Newt
: Lei piace alla gente, vero signor Kowalski?
Jacob
: Oh, be', sono sicuro che piaci anche tu, eh?
Newt
: No, io no, li infastidisco.
Dal film:
Animali fantastici e dove trovarli
Scheda film e trama
Frasi del film
War Machine
[rivolto a Falcon]
: Il segretario Ross ha una medaglia d'onore del Congresso. Una in più delle tue.
Falcon
: Diciamo che concordiamo su questa cosa. Quanto passerà prima che ci bolleranno come comuni criminali?
War Machine
: 117 Paesi voglioni firmare quell'accordo. 117! E tu insisti con "No! Calma, tranquilli.".
Falcon
: Per quanto starai con il piede in due scarpe?
Visione
: Io ho un'equazione.
Falcon
: Ah, adesso sì che si fa giorno...
Visione
: In questi otto anni, da quando il signor Stark si è presentato come Iron Man, il numero di persone con abilità sovrumane è cresciuto a livello esponenziale. E, nello stesso periodo, il numero di eventi virtualmente apocalittici è cresciuto con un tasso commisurato.
Captain America
: Vuoi dire che è colpa nostra?
Visione
: Potrebbe esserci un rapporto causa-effetto. La nostra forza può attrarre minacce. Le minacce provocano conflitti. I conflitti generano catastrofi. Una sorveglianza... Una sorveglianza è un'idea che non possiamo non considerare.
War Machine
: Boom...
Vedova Nera
[rivolto a Tony Stark]
: Tony? Sei curiosamente silenzioso e poco logorroico...
Capitan America
: Perchè ha già deciso come fare!
Iron Man
: Oh, mi conosci bene... in realtà lotto contro un'emicrania elettromagnetica. Capito, Capitano? Sono dolorante, sofferente... Chi ha messo i fondi del caffè nel tritarifiuti? Gestisco forse un Bed & breakfast per motociclisti?
[mostra l'ologramma di un ragazzo]
Oh, lui è Charles Spencer, a proposito. Un ragazzo in gamba, laureato in ingegneria informatica, media voti altissima, fresco di assunzione, voleva passare all'Intell in autunno, ma la sua anima aveva bisogno di esperienze prima di parcheggiarsi dietro una scrivania, di vedere il mondo... forse di sentirsi utile. Charlie non voleva andare a Las Vegas o a Fort Lauderdale a differenza di me, nè a Parigi o a Amsterdam. Molto divertenti! Ha voluto trascorrere la sua estate a costruire case sostenibili per i poveri. Dove? In Sokovia! Voleva fare la differenza, forse? Chi lo sa? Gli è crollato un palazzo addosso mentre noi giocavamo ai salvatori! Non c'è nessuna decisione da prendere. Dobbiamo essere rimessi in riga in qualunque modo. Io ci sto. Se non ci mettono un freno siamo senza confini e non siamo migliori dei cattivi.
Capitan America
: Non ti arrendi se nel tuo turno di guardia muore una persona?
Iron Man
: Chi si vuole arrendere?
Capitan America
: Dobbiamo assumerci le responsabilità per le nostre azioni. Questo documento sposta solo la colpa.
War Machine
: Mi dispiace, Steve... è pericolosamente arrogante! Stiamo parlando delle Nazioni Unite, non è il consiglio di sicurezza mondiale, non è lo S.H.I.E.L.D., non è l'Hydra!
Capitan America
: No, ma sono gestite da delle persone che hanno degli obiettivi, e gli obiettivi cambiano.
Iron Man
: Questo è un bene, per questo sono qui! Quando ho capito di cosa erano capaci le mie armi nelle mani sbagliate, ho chiuso, ho cessato la produzione!
Captain America
: Tony, tu hai "deciso" di farlo! Se firmiamo, rinunciamo al nostro diritto di decidere! Se ci mandassero in un luogo dove non riteniamo giusto andare? Se noi volessimo andare in un luogo e ce lo impedissero? Forse non siamo perfetti, ma le mani più sicure rimangono le nostre!
Iron Man
: Se adesso noi non accettassimo, si imporranno più avanti! E' più che sicuro! E non sarà bello!
Scarlet Witch
: Dici che verrebbero a prendermi?
Visione
: Noi ti proteggeremo!
Vedova Nera
: Forse Tony ha ragione: se abbiamo le mani sul volante possiamo ancora sterzare, se le togliamo...
Falcon
: Tu non sei quella che ha mandato il governo a quel paese qualche anno fa?
Vedova Nera
: Sto solo... cerco di valutare. I nostri errori sono di dominio pubblico. Dobbiamo riguadagnare la loro fiducia.
Iron Man
: Fermi tutti! Scusa... ho sentito male o mi hai dato ragione?
Vedova Nera
: Oh, posso ritrattare?
Iron Man
: No no no! E' impossibile, grazie! Inaudito... Ok, caso chiuso, ho vinto!
Dal film:
Captain America - Civil War
Scheda film e trama
Frasi del film
Infermiera
: Ma perché le lasci tutte a metà ste bottiglie? Io devo capire quanta acqua bevi. Te ne lascio una qua piena, eh?
Stefano Cucchi
: Ma lascia sta', pensate a curamme, a bere ce penso io.
Infermiera
: Ma guarda che noi stiamo qui per aiutarti, mica per darti fastidio. Pure ieri con la dottoressa non è che te sei comportato bene, eh.
Stefano
: Senti esci va', non me fa parla' dai.
Infermiera
: 'O vedi come fai? Stai sempre sulla difensiva. Se voi dì qualcosa dilla, che io sto qua che t'ascolto.
Stefano
: La famo finita co sta commedia?
Infermiera
: Ma di quale commedia stai parlando?
Stefano
: Ma perché non se vede che m'hanno menato? Non ve ne sete accorti? Che schifo che me fate. Anzi visto che ce stamo te dico pure chi è stato a famme 'a festa, so stati i carabinieri.
Infermiera
: Eh, ora chiamo l'assistente così glielo ripeti davanti a lui.
Stefano
: Se, bona, quello se fa i cazzi sua, come tutti qua dentro.
Infermiera
: Sì, adesso vediamo eh.
Stefano
: Non ce anna' che non je dico niente.
Infermiera
: No! Se è vero glielo devi dire pure a lui.
Stefano
: Allora famo che n'è vero. Famo che me so' inventato tutto, fa quello che te pare, basta che me fai dormì.
Dal film:
Sulla mia pelle
Scheda film e trama
Frasi del film
[In un fast food, Doug, Stu e Phil si sono riuniti per un brunch]
Stu
: Col cazzo! Assolutamente no!
Doug
: Eddai, Stu, questa cosa lo sta ammazzando!
Stu
: Non mi interessa. A stento ho invitato voi due, a essere sinceri.
Phil
: Ohh!
[con tono sarcastico]
Doug
: Ok, ti capisco! Sì, davvero! E, sai... Alan ti considera uno dei suoi migliori amici.
Stu
: Io considero Alan malato di mente.
Phil
: Aah, dagli un contentino! Doug ha detto che il padre pagherà vitto e qualsiasi incidente...
[Doug vuole aggiungere qualcosa ma Phil continua]
Ah, dovremmo chiedere al vecchio se ci compra anche l'addio al celibato.
Doug
: Buona idea!
Stu
: Grazie di averlo nominato! Perché...
[indica il brunch]
Questo è l'addio al celibato!
Doug
: Che?
Phil
: Che stai dicendo?
Stu
: È il mio brunch di addio al celibato. Scatenatevi!
[con tono ironico]
Chiedete... Doppia porzione di frittelle, la lap dance alla cameriera...
Phil
:
[seccato e infastidito]
Tu sei fuori...! Non puoi saltare l'addio al celibato, Stu!
Stu
: Lo vedi questo?
[indica il tovagliolo sul bicchiere di succo d'arancia]
È succo d'arancia con un tovagliolino sopra. Sai perché? Così nessuno ci mette del roofis!
Phil
: Mi rifiuto di mangiare del... Melone del cazzo d'addio al celibato!
Doug
: Dai Stu, non ti sembra di esagerare?
Stu
: No, affatto! Sto ancora rimettendo insieme i cocci infranti della mia psiche, se non vi dispiace.
[Phil sghignazza]
E sapete la mia colla qual è? Lauren. E questa storia non la mando a puttane.
Phil
: Oh, per favore, non staresti con lei, se non fosse per noi!
Stu
: Oh, questa è buona!
Phil
: Stu, pensaci un attimo: finalmente hai mollato Melissa e due anni dopo hai trovato l'anima gemella. Togli Las Vegas dall'equazione e avresti sposato quella troia!
[un'anziana coppia si gira verso di loro scioccata. Phil se ne accorge e cerca di giustificare]
Tranquilli, si può dire troia, è un addio al celibato. Un drink per tutti! Oh no, niente alcol, dimenticavo, solo frittelle del cazzo.
Stu
: La decisione è mia ed è definitiva, quindi facciamo un brindisi...
Phil
: Che schifo,
[rivolto a Doug]
ti aspetto in macchina!
Doug
: Dai Phil, dove vai?
Phil
: No, Doug, non lo capisco! Lui si sposa in Thailandia, buon per lui, e che facciamo noi?
[rivolto a Stu]
Sei un egoista!
[prendendo il figlio neonato]
Andiamo, tesoro...
[rivolgendosi di nuovo a Stu]
Vergognati!
Dal film:
Una notte da leoni 2
Scheda film e trama
Frasi del film
Shota Shibata
: Lei mi dà fastidio
Osamu Shibata
: Non devi dire così. E' tua sorella.
Dal film:
Un affare di famiglia
Scheda film e trama
Frasi del film
A me piace molto l'imitazione che mi fa De Luigi ma mi infastidisce il tono della Gialappa's quando decide che cosa è bene e che cosa è male.
Mario Giordano
Cit. da
Corsera Magazine, 10 giugno 2004
Frasi di Mario Giordano
Ho invidiato perfino il vostro stadio. Sia chiaro: a me dà fastidio la sua stessa esistenza, mi dà fastidio anche solo passare sulla tangenziale di Torino e vedere le indicazioni per lo Juventus Stadium, basta il nome a farmi venire la gastroenterite. Ma siamo sinceri: come mi piacerebbe avere un Toro Stadium così.
Mario Giordano
Cit. da
LiberoQuotidiano.it, 18 aprile 2016
Frasi di Mario Giordano
Mi ha sempre infastidito essere considerato solo un cantante, in realtà sono uno che ama manipolare, filtrare, riunire sempre i vari linguaggi artistici. Oggi la chiamano Multimedialità. Nel 1977 invece io la chiamavo T.U.V.O.G. ART, la mia arte dei cinque sensi: Tatto Udito Vista Olfatto Gusto.
Ivan Cattaneo
Frasi di Ivan Cattaneo
Chi segretamente
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desidera e pretende
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senza misura
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sarà sicuramente deluso,
|
non raggiungerà la felicità.
|
|
Per questo ti auguro la giusta misura,
|
ne hai bisogno per quasi tutto ciò che fai,
|
se non vuoi che il tuo progetto
|
fallisca fin dall'inizio.
|
|
Non devi eccedere così smisuratamente
|
nemmeno nell'ambizione.
|
Puoi conservare un residuo di dovere
|
anche per il giorno successivo.
|
|
Qualsiasi eccesso danneggia
|
non solo la sana azione,
|
ma anche le pause spensierate.
|
L'importante è non perdere la misura.
|
|
Tutt'altra cosa è quando si ama,
|
ci è concesso dimenticare
|
di spostare il metro con delicatezza:
|
la dimensione dell'amore non può essere misurata.
Elli Michler
Titolo della poesia:
Ti auguro la giusta misura
Frasi di Elli Michler
Cosí diranno molti lettori, e rimprovereranno l'autore d'inverosimiglianza, o daranno dell'imbecille ai poveri funzionari, giacché l'uomo è generoso di questa parola imbecille, e pronto a somministrarla venti volte al giorno al suo prossimo. È sufficiente, di dieci lati, averne uno un po' sciocco, per esser spacciato imbecille a onta dei nove buoni. Ai lettori riesce facile trinciar giudizi guardando dal loro angolo tranquillo, da una sommità da cui è tutta aperta la visuale su tutto quanto avviene in basso, dove l'uomo scorge soltanto gli oggetti vicini. Anche negli annali universali dell'umanità vi sono addirittura molti secoli, che, si direbbe, andrebbero cancellati e annullati, come superflui. Molti errori si sono compiuti a questo mondo, tali che, si direbbe, ora non li farebbe neppure un bambino. Che strade tortuose, cieche, anguste, impraticabili, lontane dal giusto orientamento, ha scelto l'umanità nel suo conato di pervenire alla verità eterna, mentre pure aveva innanzi tutta aperta la retta via, simile a quella che conduce alle splendide stanze, destinate all'imperatore in una reggia! Piú larga di tutte l'altre vie, piú fastosa era questa, rischiarata dal sole e illuminata tutta notte dai fuochi: ma fuori di essa, nella fitta oscurità, ha proceduto il flusso degli uomini. E quante volte, già guidati da un pensiero che scendeva dai cieli, essi hanno ancora saputo deviare e smarrirsi, hanno saputo nel pieno fulgore del giorno cacciarsi un'altra volta nei fondi impraticabili, hanno saputo un'altra volta spandersi l'un l'altro negli occhi una cieca nebbia, e vagando dietro ai fuochi fatui, hanno pur saputo spingersi fin sull'orlo dell'abisso, per poi, inorridendo, domandarsi l'un l'altro: ‐ Dov'è l'uscita? dov'è la via? ‐ Ora tutto appare chiaro alla generazione che passa, e si meraviglia degli errori, ride della semplicità dei suoi antenati, e non vede che un fuoco celeste irradia tutti questi annali, che grida da essi ogni lettera, e che di là, penetrante, un dito s'appunta proprio su essa, su essa, la generazione che passa. Ma ride la generazione che passa, e sicura di sé, orgogliosa, dà inizio a una nuova serie di errori, sui quali a loro volta rideranno i posteri.
Nikolaj Gogol
Cit. da
Le anime morte
Frasi di Nikolaj Gogol
[Sulla sua fama di «marcatore troppo ruvido, forse anche antipatico»]
Quando avevo ventidue anni ogni partita era un modo per sfogare l'agonismo, era tutta una guerra, una battaglia, perché a quell'età sfogavo in quel modo la tensione e l'adrenalina. Ma più che cattivo ero fastidioso. Ora sono quindici anni che ci sono abituato, ma quando sei all'inizio è tutta una scoperta, e non capisci bene dove indirizzare l'energia, la tensione.
Giorgio Chiellini
Cit. da
Gli equilibri di Giorgio Chiellini - Intervista di Davide Coppo, Undici, nº 19, dicembre 2017-gennaio 2018
Frasi di Giorgio Chiellini
Le guerre di religione sono una prerogativa del giudaismo e delle sue diramazioni, cristianesimo e islamismo, che hanno ereditato quel modo di conversione. In oriente, è possibile professare allo stesso tempo diverse religioni, che non si danno a vicenda fastidio e le cui cerimonie convivono.
Jorge Luis Borges
Cit. da
Cos'è il buddismo
Commenti:
3
Frasi di Jorge Luis Borges
Centurione
: Largo! Fate largo!
Uomo
: Maledetti Romani!
Centurione
: Attento a te! C'è rimasta ancora qualche croce!
Parvus
: Eccoti bello e sistemato, Nasone!
Nasone
: Questa me la paghi caro, brutto bastardo!
Parvus
: Ah, sì?
Nasone
: Ah, ci puoi giurare! Io non la dimentico mai una faccia!
Parvus
: Ah, no?
Nasone
: Ti avverto: ti faccio sputare tutti i denti, testa di ferro che non sei altro!
Parvus
: Ma piantala, sterco di Giudeo!
Nasone
: A chi hai detto Giudeo? Io non sono Giudeo, sono un Samaritano!
Gregory
: Un Samaritano? Guarda che questo è il settore Giudeo.
Parvus
: Ma che ve ne frega! Tanto sarete tutti secchi, tra un giorno o due.
Gregory
: Non sarà importante per te, Romano, ma lo è certamente per noi. Non è così, cara?
Mrs. Gregory
: Ca va sans dir.
Gregory
: Secondo la legge abbiamo diritto ad essere crocifissi in una zona riservata esclusivamente ai Giudei.
Pharisee
: I Farisei separati dai Sadducei.
Cerese
: E gli Svedesi separati dai Ceresi.
Vittime
: Giusto! È così!
Parvus
: Va bene, va bene, ho capito. Sistemiamo subito la faccenda. Alzino la mano destra quelli che non vogliono essere crocifissi qui. Mozione respinta. Un altro!
Passante
: Ah, senta, questa croce non è mia.
Parvus
: Come?
Passante
: Ehm, non è la mia croce. La stavo tenendo a un poverino che mi sembrava stanco e...
Parvus
: Mettiti giù, che non ho tempo da perdere.
Passante
: No, capisco, e non vorrei dare fastidi, però...
Parvus
: Senti, questa è una giornataccia. Siete in centoquaranta da tirare su.
Gregory
: Senta, lui è Giudeo?
Parvus
: La vuoi fare finita?
Gregory
: Non vogliamo altri Samaritani in questa zona.
Parvus
: Ma va' a mori' ammazzato!
Passante
: Scusi, mi tirerete giù se quello torna?
Parvus
: Sì, sì, ti tireremo giù. Un altro!
Brian
: Ma perché lo fate? Voi non siete costretti a prendere ordini.
Parvus
: Io adoro gli ordini.
Sfacciato
: Non è mica male, una volta su. Ti vengono a salvare, vero?
Brian
: È un po' tardi ormai, non ti pare?
Sfacciato
: Oh, no, no. Staremo qui due o tre giorni, c'è tutto il tempo. Quasi tutti vengono salvati.
Brian
: Eh?
Sfacciato
: Ah, sì. Mio fratello viene sempre a salvarmi, se riesce a non scopare per più di venti minuti.
Brian
: Eh?
Sfacciato
: Quello è un assatanato, sai? S'è ripassato tutte le donne dell'Impero. Eh, eh, eh! Che ti dicevo? È arrivata la tua famiglia.
Brian
: Reg!
Reg
: Salve, fratello Brian.
Brian
: Grazie a Dio siete venuti.
Reg
: Ah, sì. Ma credo di doverti precisarti, in tutta onestà, che non siamo qui come Comitato di Salvataggio. Comunque, mi è stato chiesto di leggerti la seguente dichiarazione a nome del Movimento. "Noi del Fronte Popolare di Giudea, tra parentesi Comitato Direttivo, abbiamo l'onore di portare i nostri sentimenti di fraternità e sorellanza a te, Brian, in questa che è l'occasione del tuo martirio".
Brian
: Cosa?
Reg
: "La tua morte resterà una pietra miliare nella lotta per liberare la madrepatria, o padremàdria, dalla stretta degli aggressori imperialisti Romani, ovviamente esclusi quelli che si occupano di fogne, medicina, strade, edilizia, istruzione, viticultura, nonché ogni altro Romano che contribuisce al benessere dei Giudei di entrambi i sessi e degli ermafroditi. Firmato, a nome del F.P.G., eccetera, eccetera". E vorrei aggiungere una mia nota personale di ammirazione per ciò che stai facendo per noi, in quello che tutto sommato dev'essere per te un momento molto difficile.
Brian
: Reg! Ma che intendete fare? Io...
Reg
: Addio, Brian, e grazie.
Francis
: Addio, Brian. In bocca al lupo, eh?
Loretta
: Ottimo lavoro, Brian.
Brian
: No...
Reg
: Ai voti. Unanimità. E...
F.P.G.
: Perché è un bravo ragazzo / Perché è un bravo ragazzo / Perché è un bravo ragazzo / E nessuno lo può negar...
Loretta
: Nessuno lo può negar...
Brian
: Bastardi! Bastardi!
Centurione
: Dov'è Brian di Nazareth?!
Brian
: Brutti bigotti bastardi!
Centurione
: Ho l'ordine di liberarlo!
Brian
: Stupidi, brutti e bastardi!
Sfacciato
: Eh, sono io Brian di Nazareth.
Brian
: Cosa?
Sfacciato
: Sì, sono Brian di Nazareth.
Centurione
: Tiratelo giù!
Brian
: Sono io Brian di Nazareth!
I Vittima
: Io sono Brian!
Nasone
: Sono io Brian!
II Vittima
: Io sono Brian di Nazareth!
III Vittima
: Sentilo, anch'io sono Brian!
Brian
: Sono io Brian!
Vittime
: Io sono Brian!
Gregory
: Io sono Brian, e anche mia moglie!
Vittime
: Sono io Brian! Sono io Brian di Nazareth!
Brian
: Sono io Brian di Nazareth!
Centurione
: Così. Liberatelo senza pietà.
Sfacciato
: No, stavo solo scherzando. Non è vero che sono Brian. No, non sono Brian. Forza, rimettetemi a posto. Vi stavo solo prendendo in giro! È solo uno scherzo! Non sono lui, vi volevo solo prendere in giro! Rimettetemi in croce! Maledetti Romani! Mai che capiscano uno scherzo!
Lavoratore
: Oddio! Il Fronte Popolare Giudaico!
Parvus
: Mammamia! Gambe, gambe!
Otto
: All'attaccooo!
Lavoratori
: Il Fronte Popolare Giudaico! Il Fronte Popolare Giudaico! Il Fronte Popolare Giudaico!...
Otto
: Noi siamo il Fronte Popolare Giudaico, Squadra Suicida Scelta. Squadrone! Moner... Così imparano? Oh.
Brian
: Che razza di stronzi...
Judith
: Brian! Brian! Brian! Brian!
Brian
: Judith!
Judith
: Fantastico! Eccezionale! Reg mi ha spiegato tutto, è... grandioso quello che fai. Grazie, Brian. Io... io non ti dimenticherò mai.
Mandy
: Ah, ecco dov'eri! Avrei dovuto saperlo che saresti finito così. Se penso a tutto l'amore e l'affetto che ho sprecato per te. Beh, se è così che tratti la tua povera e vecchia madre, nell'autunno della sua vita, posso dirti soltanto: fai pure, fatti crocifiggere! Chissenefrega! Ah, chi l'avesse mai detto? Ai giovani d'oggi interessa soltanto quello...
Brian
: Mamma!
Mandy
: ...io vorrei sapere ma...
Brian
: Mamma!
Mandy
: di questo passo non c'è più religione, è inutile...
Mr. Frisbee III
: Allegria, Brian. Sai come si dice. Nella vita ci son fatti che ci fanno uscire matti. Altri ancora fan di tutto perché alfin tu sia distrutto. Ma chi affoga nella merda la pazienza mai non perda. Schiocca le dita, su! È la vita, e rose e fior vedrai che avrai. And... Always look on the bright side of life / Always look on the light side of life / If life seems jolly rotten, / There's something you've forgotten / And that's to laugh and smile and dance and sing / When you're feeling in the dumps / Don't be silly chumps / Just purse your lips and whistle. That's the thing / And... Always look on the bright side of life / Come on! / Always look on the right side of life / For life is quite absurd / And death's the final word / You must always face the curtain with a bow / Forget about your sin / Give the audience a grin / Enjoy it. It's your last chance, anyhow / So,... / Always look on the bright side of death / Just before you draw your terminal breath / Life's a piece of shit / When you look at it / Life's a laugh and death's a joke. It's true / You'll see it's all a show / Keep 'em laughing as you go / Just remember that the last laugh is on you / And... / Always look on the bright side of life / Always look on the right side of life / Come on, boy, cheer up! / Always look on the bright side of life / Always look on the bright side of life...
I Voce
: Ma... tutto qui?
II Voce
: E perché? C'è qualcosa che non va?
I Voce
: Ma... mica finirà così!
II Voce
: Ma sì! Non ti piace?
I Voce
: Veramente mi sembra un po' moscio.
II Voce
: Ma non è la vera fine! Questo è cinema! Poi ci sarà "Brian 2".
I Voce
: Ma... ma se muore il protagonista!
II Voce
: Ah... ah, sì, già, è... è vero, eh... allora vediamo, diciamo che... ecco: all'ultimo momento arriva in una biga dorata tirata da quattro cammelli una stupenda ereditiera egizia che lo scorge, si innamora, e lo tira giù dalla croce. Poi se lo porta al Cairo, lo fa diventare vice faraone e ritornare vincitor da una guerra che provoca il declino e la caduta dell'Impero Romano. Eh? Beh, che ne dici?
I Voce
: Scusa, e se invece lo lasciamo morire e poi, qualche giorno dopo, lo facciamo resuscitare?
II Voce
: No, no! Ma chi vuoi che ci creda?
Dal film:
Brian di Nazareth
Scheda film e trama
Frasi del film
L'umiliazione e l'oppressione mentale da parte di insegnanti ignoranti ed egoisti provocano nello spirito del giovane devastazioni insanabili, che spesso esercitano un'influenza nefasta nella vita successiva.
[In memoria di Paul Ehrenfest]
Albert Einstein
Cit. da
Out of My Later Years
Frasi di Albert Einstein
Schubert è uno dei miei preferiti per la sua straordinaria abilità di esprimere l'emozione e la sua enorme capacità d'invenzione melodica. Ma nelle sue opere più vaste mi dà fastidio una certa mancanza di struttura architettonica.
Albert Einstein
Cit. da
Il lato umano
Frasi di Albert Einstein
Sono sicuro che è più facile imparare la matematica che non il baseball.
[Altra versione: Sono sicuro che lei imparerebbe la matematica prima che io possa imparare il baseball.]
[I'm sure you'd learn mathematics faster I'd learn baseball.]
Albert Einstein
Frasi di Albert Einstein
I sogni son desideri di felicità
Nel sonno non hai pensieri
Li esprimi con sincerità
Se hai fede chissà che un giorno
La sorte non ti arriderà
Tu sogna e spera fermamente
Dimentica il presente
E il sogno realtà diverrà!
Cenerentola
Dal film:
Cenerentola
Scheda film e trama
Frasi del film
In diverse città del Sud fioriscono le richieste di moduli per il reddito di cittadinanza. A chi cerca di passare all'incasso, cortesi funzionari spiegano la differenza tra una promessa elettorale e una legge dello Stato. Ma non sempre risultano convincenti, se è vero che davanti a un patronato di Palermo è stato esposto il seguente cartello, anche in arabo: «In questo Caf non si fanno pratiche per il reddito di cittadinanza».
Messaggio quanto mai ambiguo, perché mantiene viva l'illusione che si facciano da qualche altra parte. Può darsi che abbiano ragione i richiedenti. E che sia già passata una riforma istituzionale a soluzione istantanea, per cui il partito che arriva primo alle elezioni forma il governo la notte stessa del voto, senza disturbare il presidente della Repubblica. E, ottenuta la fiducia dal Parlamento con un WhatsApp, realizza immediatamente il proprio programma, evitandosi il fastidio di contrattarlo con le altre forze politiche che servivano per raggiungere la maggioranza quando ancora esisteva quella noia di democrazia.
Può darsi. Come può darsi che il voto di scambio non sia affatto finito, con buona pace di chi è abituato a valutare la qualità dei consensi dal partito che li riceve. Ma poiché l'eventuale reddito di cittadinanza verrebbe finanziato anche con le mie tasse, gradirei che i nuovi tribuni del popolo vi allegassero un bignamino della Costituzione o almeno una qualunque edizione del telegiornale.
Massimo Gramellini
Cit. da
Bancomat a cinquestelle, 'Il caffè', Corriere.it, 9 marzo 2018
Frasi di Massimo Gramellini
Sono terribile quando mento, non convinco mai nessuno. E lo ripeto di continuo ai miei figli: non c'è nulla che mi dia più fastidio della mancanza di lealtà, della disonestà, della menzogna. Il paradosso vuole che io faccia l'attore e cerchi sempre di essere qualcun altro.
Gary Oldman
Cit. da
iodonna.it, 17 dicembre 2011
Frasi di Gary Oldman
Penso che chiunque ami le macchine veloci adorerà la Tesla. A proposito, ha una gestione fantastica. Voglio dire che questa macchina schiaccerà una Porsche in pista, la schiaccerà proprio. Quindi, se ti piacciono le macchine veloci, adorerai questa macchina. E poi oh, a proposito, è successo che sia elettrica ed è efficiente il doppio di una Prius.
[I think anyone who likes fast cars will love the Tesla. And it has fantastic handling by the way. I mean this car will crush a Porsche on the track, just crush it. So if you like fast cars, you'll love this car. And then oh, by the way, it happens to be electric and it's twice the efficiency of a Prius.]
Elon Musk
Frasi di Elon Musk
Incoraggio davvero altri produttori a introdurre sul mercato auto elettriche. È una buona cosa, e loro hanno bisogno di portarle sul mercato e continuare a iterare, migliorare e produrre auto elettriche sempre migliori, e questo è ciò che porterà l'umanità a raggiungere un futuro sostenibile nel settore dei trasporti. Vorrei che crescesse più velocemente di quanto stia facendo.
Elon Musk
Frasi di Elon Musk
L'Italia è l'unico paese del mondo dove esiste la quattordicesima, magari esistesse anche in altri paesi. Però devi anche considerare che se lavoro 100 giorni, 70 vanno in tasse per lo stato! È strano questo paese, perché sulla carta non dovrebbe nemmeno esistere, cadono a pezzi palazzi, le strade si aprono e la gente muore, nessuno riesce a pagare, tu non vieni pagato, la legge non ti protegge, eppure funziona! Per qualche strano motivo funziona! Io che vengo dall'Inghilterra dove tutto funziona alla perfezione e non c'è tutta questa burocrazia, quando ti rendi conto che ci sono tutte queste difficoltà nel vivere la vita quotidiana, tutte queste cose ti danno un sacco di fastidio, diventa invivibile!
Filippo Nardi
Frasi di Filippo Nardi
[Rendendosi conto di essere nel 1986]
Nick
: Scaldamuscoli?! Riccioli alla Prince?! Vecchi slogan?!
[indicando una ragazza con una T-shirt con la scritta "Where's the beef?" - slogan della catena di fast food Wendy's]
La prego, mi scusi, di che colore è Michael Jackson?
Ragazza con lo slogan
: Nero.
[Nick urla disperato e corre via]
Dal film:
Un tuffo nel passato
Scheda film e trama
Frasi del film
È una sorta di complesso di inferiorità: oggi la scienza è talmente potente che si vogliono spiegazioni per qualunque cosa, e la religione si trova in una posizione strana. Stiamo assistendo alla rinascita di una religiosità che a Benedetto XVI probabilmente dà molto fastidio. La Chiesa ha ormai perso quel contenuto di verità che pretendeva di avere.
[citato in: Con noi scienziati sta sbagliando]
[Replica all'affermazione di Papa Benedetto XVI che «I conti sull'uomo, senza Dio, non tornano, e i conti sul mondo, su tutto l'universo, senza di Lui non tornano» - Omelia alla spianata dell'Islinger Feld a Regensburg, 12 settembre 2006]
Piergiorgio Odifreddi
Frasi di Piergiorgio Odifreddi
Per essere ammessi al club dei Rispettabili bisogna ribadire a ogni piè sospinto che Trump è il nemico numero uno dell'umanità. Macron può prendere in giro gli operai in sciopero e rimane uno statista illuminato. Trump invece è responsabile di ogni sciagura, comprese quelle minacciate dagli altri. L'ultimo ad attaccarlo è stato Eminem, il leggendario rapper che abita da vent'anni sotto il cappuccio di una felpa. Gli ha dedicato una canzone dove l'epiteto più gentile è «kamikaze nucleare». Come se a minacciare sfracelli atomici fosse stato Trump e non il dittatore nordcoreano. Ma sul feroce comunista asiatico nessuno spende una parolina o una parolaccia. Forse perché è comunista. O forse perché è asiatico, e in Occidente vige la regola che si può parlare male solo di chi sta con i cowboy. Trump è un marchio d'infamia e insultarlo equivale a un paternoster che monda da ogni peccato. Al suo ministro degli Esteri, considerato fin qui un infiltrato dei russi, è bastato dargli dell'imbecille per trasformarsi in statista. E possiamo immaginare che cosa si sarebbe detto e scritto se Harvey Weinstein, il produttore hollywoodiano che saltava addosso a qualsiasi scollatura, fosse stato amico e finanziatore del gel di carota della Casa Bianca, anziché di Obama. Intendiamoci. Trump è un truce affarista che frega il prossimo suo da quand'è nato, e senza neanche il tratto umano di Berlusconi. Non è per questo che dà fastidio, ma perché ha saputo parlare agli impoveriti. Quelli che il club dei Rispettabili ha smesso di ascoltare da tempo.
Massimo Gramellini
Cit. da
Trump che abbaia, 'Il caffè', Corriere.it, 12 ottobre 2017
Frasi di Massimo Gramellini
L'amo quando di notte o di mattina mi sveglio e vedo: lei mi guarda e mi ama. E nessuno, meno di tutti io, può impedirle di amare come lei sa, a suo modo. L'amo quando è seduta vicino a me, e noi sappiamo che ci amiamo l'un altro, e essa dice: Lëvocka, e si ferma: perché i tubi del camino sono dritti? oppure perché i cavalli vivono a lungo? o cose simili. L'amo quando stiamo a lungo soli, e io dico: che facciamo, Sonja? che possiamo fare? Lei ride. L'amo quando s'arrabbia con me e d'improvviso, in un batter d'occhio, il suo pensiero e le sue parole diventano aspri: smettiamo, mi dai fastidio; dopo un minuto già mi sorride timidamente. L'amo quando lei non mi vede e non sa che ci sono, e io l'amo a modo mio. L'amo quando è una bambina col vestito giallo e sporge la mascella inferiore e tira fuori la lingua, l'amo quando vedo la sua testa rovesciata all'indietro, e ha il viso serio e spaventato, infantile e appassionato, l'amo quando... (5 gennaio 1863)
Lev Tolstoj
Cit. da
I diari
Frasi di Lev Tolstoj
Per il mio lavoro sull'arte ho letto questo inverno assiduamente e con grande fatica romanzi e racconti, celebri in tutta l'Europa, di Zola, di Bourget, di Huysman, di Kipling. Durante lo stesso periodo mi è capitato di leggere in una rivista infantile il racconto di uno scrittore assolutamente sconosciuto, che parla dei preparativi per la Pasqua nella famiglia di una povera vedova.
[...]
Ebbene, la lettura dei romanzi e dei racconti di Zola, di Bourget, di Huysman, di Kipling e di altri, nonostante i soggetti più eccitanti, non mi hanno commosso per un attimo, al contrario, quegli autori mi hanno infastidito tutto il tempo, come ci infastidisce un uomo che ci prende per gente così ingenua da non darsi nemmeno la pena di nascondere il piano dell'inganno con il quale vuole conquistarci. Già dalle prime pagine si vede l'intenzione con la quale egli scrive, tutti i particolari diventano inutili, e ci annoia. Soprattutto il lettore sa che l'autore non ha altro sentimento oltre quello di scrivere un racconto o un romanzo. E per questo non ricava alcuna impressione artistica. D'altra parte invece non posso liberarmi dal racconto dello scrittore sconosciuto sui bambini e sui pulcini, perché sono stato immediatamente contagiato dal sentimento che evidentemente l'autore aveva vissuto e trasmesso.
Lev Tolstoj
Cit. da
Che cosa è l'arte?
Frasi di Lev Tolstoj
Marinaio
: Fate attenzione. Distendere i teloni.
Molly
: Non è una cosa che si vede tutti i giorni, questa.
Lightoller
: Sganciate! Abbandonate i bagagli! Non c'è spazio per i bagagli nelle scialuppe. Forza. Che ci fanno qui questi bagagli? Levateli di mezzo. Fateli sparire. Ci occorre spazio, levateli di mezzo. Su, levateli. Da questa parte, signora. Indietro, indietro, indietro. Giù. Giù!
Marinaio
: Fate spazio! Su, datevi da fare! Da questa parte, prego.
Cal
: Lovejoy.
Lovejoy
: Non si trova neanche a tribordo.
Cal
: Ci resta pochissimo tempo. Questo pseudo caporale impettito non fa salire gli uomini.
Lovejoy
: Dall'altra parte uno sta facendo salire gli uomini.
Cal
: Allora è su lui che punteremo. Ma prima ci occorre una garanzia. Andiamo.
Steward
: Da questa parte, per favore. Fino a giù. Ehi! Ma che ti salta in mente? Dovrai pagare i danni, lo sai questo? Quella è proprietà della White Star.
Jack & Rose
: Sta' zitto!
Passeggera
: Può fermare la scialuppa un momentino? Devo fare un salto in cabina...
Lightoller
: Si sieda! Glielo dico per l'ultima volta. Pronti a calare.
Andrews
: Signor Lightoller, perché le scialuppe vengono messe in acqua mezze vuote?
Lightoller
: Non ora, signor Andrews.
Andrews
: Guardi lì. Appena venti persone per una scialuppa che può portarne 65! E ne ho vista una con solo dodici persone, dodici!
Lightoller
: Eh, beh, noi.. non eravamo sicuri del peso, signor Andrews. Queste scialuppe potrebbero cedere.
Andrews
: Sciocchezze! Sono state collaudate a Belfast con il peso di 70 uomini! Ora carichi al massimo queste scialuppe, signor Lightoller, per l'amor di Dio!
Lightoller
: Avanti, c'è posto per altre donne e bambini!
Andrews
: Di qua, presto!
Lightoller
: Venite!
Dal film:
Titanic
Scheda film e trama
Frasi del film
Ho tanto pregustato queste gioie, ma come sempre, l'immaginarsele è stato la parte migliore, perché il bene arriva sempre troppo tardi, diventa realtà troppo tardi, quando non si è piú capaci di goderne...
[...]
E quando il bene che si è desiderato giunge, lento e tardivo, è accompagnato da piccinerie, contrarietà, fastidi, carico di tutta la polvere della realtà, che la fantasia non aveva previsto, e che irrita, urta...
Thomas Mann
Cit. da
I Buddenbrook
Frasi di Thomas Mann
Collezionava foglie: le sciorinava, l'una accanto all'altra, su grandi tavoli. Quelle che andavano ingiallendo le sostituiva con altre. Per le foglie invecchiate disponeva di quieti ricoveri, dove l'ingombro non era mai eccessivo; e a lui solo era dato introdurvi quel fruscio. Sui tavoli invece tutto era sempre verde e fresco; le foglie erano fissate con pochissima colla; il vento non le portava mai via, ne erano finalmente al riparo, dunque; e nondimeno conservavano una certa vivacità, pur se molto limitata.
Gli piaceva vedersele davanti, tutte insieme e in bell'ordine. A infastidirlo, sugli alberi, era la loro irregolarità: una storta, l'altra diritta, e tutte smaniavano verso l'alto in maniera assai poco decorosa. Lui le aveva strappate alla loro contesa, esponendole a equanime luce. La battaglia era finita, e nessuna cacciava via l'altra, la colla garantiva un'atmosfera pacifica e una condotta regolare. In precedenza, nonostante il grande affetto per le foglie, avvertiva un sentimento di riprovazione passando accanto agli alberi; si vergognava di quella loro frenesia arrampicatrice; lo irritava dover assistere a come certe foglie rimanessero sempre in basso, mentre altre si beavano lassù in piena luce; inoltre queste ultime erano molto più distanti da lui, e lui le puniva per la loro alterigia collezionando solo foglie che fossero a portata della sua mano; più in alto non si protendeva mai.
Pensava spesso con soddisfazione al triste destino che attendeva le foglie da lui disdegnate: sarebbero cadute a terra e marcite. Nessuno ne avrebbe certo provato rammarico. Nella sua collezione, invece, finché si mantenevano fresche, le foglie erano oggetti curati e rispettati, e persino dopo, nei ricoveri per la vecchiaia, stavano bene ‐ per quanto possibile, data la loro quantità comunque notevole. In una certa misura lui capiva i desideri delle foglie: li leggeva nelle loro nervature e, tenendo contro luce uno di quegli esseri luminosi, dopo pochi istanti già sapeva che sensazioni provasse.
Sulle sue mani l'epidermide aveva acquisito una particolare sensibilità per le foglie; perciò stava ben attento a non porgere la destra alla gente, e solo per questa ragione si era trasferito in un paese dove non vigeva la consuetudine di stringersi la mano. La rinuncia a frequentare i propri simili non gli sarebbe pesata più di tanto, mentre ci teneva a manifestare pubblicamente l'onore che riservava alle sue foglie: ecco perché doveva, di quando in quando, invitare gente a casa, nelle sue stanze.
In tali occasioni conduceva gli ospiti, con una certa condiscendenza, di tavolo in tavolo, là dove dimoravano migliaia e migliaia di foglie, nelle più nobili posture, e tutte palesemente molto soddisfatte del loro destino. Forniva solo qualche scarna spiegazione, ben sapendo che chi tutto questo già non lo possiede in sé, mai potrebbe impararlo davvero. Ma le sue parole erano concepite in modo tale da rendere onore alle foglie; nessuno si allontanava dalla collezione senza provare un po' di quel timor reverenziale che queste meravigliose creature meritano, e alcuni, ma ahimè troppo pochi, procedevano con maggior cautela sul proprio cammino facendo del loro meglio per non pestare le foglie cadute.
Anche costoro parlavano di rado, e non ad alta voce, della loro nuova esperienza; si diffuse un culto grazie al solo esempio e senza bisogno di prediche; alcuni iniziarono la loro personale collezione di foglie. Lui però si tenne sulle sue; evitava di dar loro consigli; dovevano fare esperienza da sé; e non rivelò mai il destino delle foglie che avvizzivano; era severamente vietato varcare la soglia del ricovero per la vecchiaia.
Da:
L'affetto per le foglie
Non riesco mai ad infastidirmi per le parole di Galliani. La sua incompetenza è evidente.
Gianni Rivera
Frasi di Gianni Rivera
[Sulle paralimpiadi]
Non fa ridere una partita di pallacanestro di gente seduta in sedia a rotelle, io non le guardo, fa tristezza vedere gente che si trascina sulla sedia con arti artificiali. Mi sembra un po' fastidioso, non è divertente.
[Nel 2012]
Paolo Villaggio
Frasi di Paolo Villaggio
Ho creduto al sogno degli Anni 70, e quando è arrivata la Milano da bere ho provato fastidio. Per questo mi arrabbio quando mi considerano un simbolo degli Anni 80, dell'individualismo.
[...]
L'Italia si arricchiva, ma io il malessere dentro l'ho sempre avuto.
Vasco Rossi
Frasi di Vasco Rossi
Jackie Treehorn
: Salve, Drugo. Grazie per essere venuto. Sono Jackie Treehorn.
Drugo
: Gran bella tana, amico. Non c'è che dire. Pulita, ben conservata...
Treehorn
: Che bevi di solito, Drugo?
Drugo
: White russian, grazie.
Treehorn
: White russian.
Drugo
: Come va il mercato culi-tette?
Treehorn
: Ah, non ne ho idea. Io mi occupo di editoria, spettacolo, appoggi politici.
Drugo
: C'è crisi al momento?
Treehorn
: Sì. Hai colto nel segno. Lo standard dell'intrattenimento per adulti è crollato. Stiamo parlando di video. Ormai siamo in competizione con prodotti amatoriali, e non ci conviene più investire nello sviluppo artistico, nelle storie valide, nei sentimenti. La gente ha dimenticato che il cervello è la più vasta zona erogena.
Drugo
: Parla per te.
Treehorn
: Approfittiamo però degli aspetti positivi. Le nuove tecnologie ci permettono di fare cose entusiasmanti nel campo del software erotico-interattivo. Avanguardia del futuro! Drugo, 100% elettronico.
Drugo
: Beh, io mi faccio ancora le seghe a mano.
Treehorn
: Ah, non ne dubito. Vedo che fremi perché io venga al punto. Bene, allora eccolo qui.
Dov'è Bunny?
Drugo
: Pensavo che lo sapessi tu, amico.
Treehorn
: E perché dovrei? Se Bunny è scappata, è solo per sfuggire al cospicuo debito che ha con me.
Drugo
: No, non è scappata. È stata...
Treehorn
: Risparmiami la storia del rapimento. So che ci sei dentro fino al collo, Drugo. E non mi importa quello che vuoi cavarne dal marito, questi sono affari tuoi. Dico solo che voglio i miei soldi.
Drugo
: Già, infatti la cose ha molte... sfaccettature. Ci sono molte parti interessate.
Treehorn
: Scusami. Sì? Ah, sì? Di che si tratta? Bene. Scusami.
Drugo
: Ah.
Treehorn
: Perdonami.
Drugo
: Nessun problema, amico. Allora, se io ti riporto i soldi, cosa ci scappa per Drugo?
Treehorn
: Ovviamente è un aspetto da discutere. Riempiamo?
Drugo
: Per la puttana, che aspetti?
Treehorn
: 10% a consegna avvenuta. Va bene?
Drugo:Hm! Okay! Siamo d'accordo. Mi piace come fai gli affari. I tuoi soldi sono in mano di un ragazzino che si chiama Larry Sellers. Abita a North Hollywood su Radford, vicino al fast food "In and Out". Oh, un piccolo figlio di puttana, ma i tuoi gorilla gli strapperanno il malloppo. Ha 15 anni, e... va male in sociologia. Quindi, se vuoi staccarmi un assegno per il mio 10% di mezzo milione, cinque centoni, io vado a conoscere un po' di gen... Però, sono belli tosti i tuoi drink.
Treehorn
: Un ragazzino quindicenne! Vorrebbe essere uno scherzo?
Drugo
: No, nessuno scherzo! Davvero, Jackie, i soldi ce li ha il ragazzino. Salve, gente. Lui voleva solo un'auto. E Drugo voleva solo il suo tappeto. Nessuna avidità. È che dava... un tono all'ambiente.
Lo Straniero
: L'oscurità si abbatté su Drugo, più nera del batacchio di un manzo nero in unanotte senza luna nella prateria. Non c'era fine.
Dal film:
Il Grande Lebowski
Scheda film e trama
Frasi del film
Walter
: Abita a North Hollywood, su Radford, vicino al fast food "In and Out".
Drugo
: "In and Out" è su Camrose.
Walter
: Vicino al fast food "In and Out". Allora...
Donny
: Fanno ottimi hamburger, Walter.
Walter
: Stai zitto! Chiudi quella fogna. Il ragazzino è in terza media, Drugo. Il padre è... Sei pronto?
Drugo
: Hm.
Walter
: Il padre è Arthur Digby Sellers.
Drugo
: E chi se ne frega!
Walter
: Eh?
Drugo
: Chi sarebbe Arthur Digby Sellers?
Walter
: Chi sare... Mai sentito parlare di una trasmissione che si chiama "Branded"?
Drugo
: Sì, sì, la conosco, ma...
Walter
: "Solo quell'uomo sopravvisse là a Bitter Creek".
Drugo
: Sì, conosco quella trasmissione. E allora?
Walter
: Allora questo Arthur Digby Sellers ne ha scritto 156 episodi.
Drugo
: Ah!
Walter
: Gran parte della serie.
Drugo
: Ah!
Walter
: E non è per niente un peso piuma.
Drugo
: No.
Walter
: Il figlio invece è una testa di rapa.
Drugo
: Ah.
Walter
: Comunque noi andremo là, quando sarà finita questa roba. Metteremo sotto il ragazzo, saràuna passeggiata.
Donny
: Saremo vicini al fast food?
Walter
: Zitto! Chiudi quella fogna!
Spettatore
: Silenzio!
Walter
: Metteremo sotto il ragazzo. Sarà una passeggiata. Ci ripagheremo quel dannato milione di verdoni, sperando che non li abbia già spesi. Un milione di fottuti verdoni. E, sì, saremo vicini al...
Donny
: ... al fast food?
Walter
: Un hamburger, due birre...
Drugo
: Shhh. Silenzio.
Walter
: ... quattro risate. La fine di tutti i nostri problemi.
Dal film:
Il Grande Lebowski
Scheda film e trama
Frasi del film
Bob
: Stanno arrivando! Di chi è questo whisky? Tu? Tu? Sta arrivando! Uh! Ce n'è per tutti, gente! Uh! Dio ci salverà! Drink per tutti!Tequila per voi! Venite al bancone, signore e signori! Devi accendere?
I Partecipante
: Funziona ancora?
Bob
: Sì. Dunque, sì, aveva chiesto un cocktail con gin. Ha detto Gin Buck o Gin Fizz?
II Partecipante
: Senti, fa' quello che ti viene meglio. È uguale.
Bob
: Che aveva chiesto? Ah. Sì, mi pare questo qui.
Larry
: Phil? Phil, Phil, Phil, ma lo sai che ore sono?
Phil
: Scommetto che me lo dirai.
Larry
: Sono le nove e mezza!
Phil
: E allora?
Larry
: Ma come sarebbe "e allora"? È cominciata alle sette, lui non viene.
Phil
: Ha detto che sarebbe venuto.
Larry
: Si vede che scherzava, perché lui qui non c'è. Non c'è, Phil.
Phil
: E che cosa vuoi che faccia?
Larry
: Fa' un po' il preoccupato.
Phil
: Sono preoccupato.
Larry
: Ah, davvero?
Phil
: Sì, sono preoccupato, Larry.
Larry
: No, perché allora lo nascondi molto, molto bene.
Phil
: Senti, cerca... di avere fede. Ce la fai? Per una volta.
Larry
: Avere fe... ? Ah, beh... Avere fede?
Partecipanti
: Il grande... Kahuna! Uh! Uh! Uh! Uh!
Partecipante
: Tante grazie, eh?
Phil
: Quel figlio di un cane! Mi ha parlato di pallacanestro per quasi due ore. Ed è riuscito solo a dimostrarmi che non ci capisce praticamente nulla. Cosa? Non c'era un bicchiere più piccolo? Potevi darmi un ditale, magari.
Bob
: Sono tutti sporchi.
Phil
: Dammi quella bottiglia. È questo che mi piace delle convention, che mi fa impazzire di queste cose. Cioè, che tu prendi un tale, lo separi dalla moglie per un paio di giorni, gli fai bere un paio di bicchieri in più, e lui tutt'a un tratto diventa in assoluto il più grande esperto di sport al mondo. Ecco perché Dio ha creato le mogli: perché facciano capire agli uomini quando stanno facendo i coglioni. Se tu separi uno da sua moglie, anche per poco tempo, quello non ha la più vaga idea di come comportarsi. Puoi credermi.
Bob
: Sai, la Bibbia dice che Dio creò Eva come aiuto degno dell'uomo.
Phil
: Come cosa?
Bob
: Un aiuto per... adatto alle sue esigenze.
Phil
: Ah, io non so niente di questa roba, ma quello che so è questo: Dio creò le donne per fare da specchio, così un uomo può vedere che asino è. Voglio dire, tu mi parli di anime... Un uomo non sa assolutamente com'è la sua anima, non ha la minima idea di che aspetto abbia la sua anima, fino a che non scruta negli occhi della donna che ha sposato, e allora, se è appena decente come essere umano, passa almeno due giorni a vomitare. Perché nessun uomo, nessun uomo perbene può tollerare quell'immagine. Dai, togliti le scarpe, mettiti comodo, se ne sono andati tutti.
Bob
: Non avevi detto che non ti piaceva essere sposato?
Phil
: Certo, non m'è piaciuto, ma questo non vuol dire che non lo raccomandi. Ci sono tante cose a questo mondo che sono giuste, ma non necessariamente piacevoli. Prendi la circoncisione. Oh! Era ora, finalmente. Dove cavolo sei stato?
Larry
: Come sarebbe dove cavolo sono stato? Mentre voi ve ne stavate qui a lisciarvi tutti i coglioni che sono entrati da quella porta, io me ne sono andato in cerca del "grande Kahuna"!
Bob
: Il cosa?
Larry
: Il "salvatore", Bob. "El presidente"! L'uomo che proferendo una sola parola, con una singola eiaculazione di suoni potrebbe ingravidare la nostra azienda.
Phil
: L'hai trovato?
Larry
: Phil, usa la tua intuizione, per un secondo. Usa quel dono del Signore, vedi di indovinare qual è la realtà della situazione. Ho l'aria d'averlo trovato?
Phil
: No.
Larry
: Bravo, ce l'hai ancora!
Bob
: Ma di chi state parlando?
Larry
: Stiamo parlando del "grande Kahuna", Bob, del grosso pesce che deve abboccare. Hai mai letto "Il vecchio e il mare"?
Bob
: No.
Larry
: Hm, va bè, lasciamo perdere, va. Stiamo parlando di un uomo che rappresenta, lui da solo, il più grosso cliente che la nostra azienda abbia mai visto e che probabilmente vedrà mai.
Phil
: Potenziale cliente.
Larry
: Ah, potenziale. Sì, fai bene a puntualizzarlo! Potenziale! Che avrebbe potuto. Perché era nostro còmpito, compari, trasformare quella potenzialità in realtà. Farlo cadere nelle nostre braccia. Si doveva corteggiare, quell'uomo. Promettergli doni, se necessario, per attirarlo dalla nostra parte. Ma ci siamo riusciti o abbiamo fallito? Si vota per alzata di mano.
Phil
: Finirà bene.
Larry
: Sì, è sicuro che finirà. Quando avranno ripescato i nostri corpi nel fiume, e spedito il nostro spirito sulla Luna, solo allora sarà finita. È quello che è in mezzo che dà fastidio: l'essere spellati vivi e bruciati. Il resto è solo pace.
Bob
: Sei dovuto andare a cercare questo signore?
Larry
: Abbiamo dovuto, Bob. Non era previsto che lo facessimo, ma, sì, abbiamo dovuto. Si supponeva che lui sarebbe venuto qui stasera. Qualcuno avrebbe dovuto attirarlo qui per un drink.
Phil
: Perché guardi me, scusa? La mia parte l'ho fatta.
Larry
: Gli hai telefonato?
Phil
: Certo che gli ho telefonato, eccome!
Larry
: E hai parlato con lui direttamente.
Phil
: Ho parlato con la sua segretaria.
Larry
: Aaah!
Phil
: Stava facendo un'interurbana importante. Mi ha assicurato che veniva.
Larry
: Oh! Ti ha assicurato che veniva! Sai che c'è? Ti ha fatto uno scherzo! Ci saranno stati un sacco di suoi amici, tutt'intorno al vivavoce, che dicevano: "Senti questo!". Scommetto che tira bidoni per hobby.
Phil
: Sarà capitato qualcosa.
Larry
: Direi che è quasi ovvio che è capitato qualcosa.
Bob
: Magari si è sentito male all'ultimo minuto.
Larry
: No, no, no, no, è qui, è qui. L'ho sentito nominare varie volte questa sera e sempre al presente. È qui, amici miei. Solo che non è qui. Se cogliete la sottile sfumatura.
Phil
: Però, dobbiamo soltanto trovare un'altra strada, ecco tutto.
Larry
: Phil, scusa, sei sordo? L'abbiamo perso. Era invitato, ma non è comparso. Siamo come i dinosauri quando cambiò il clima, non abbiamo più alcuna ragione di vagare sulla Terra.
Bob
: Perché non potete fissare un appuntamento e incontrarlo normalmente in ufficio?
Larry
: Non si fissa un appuntamento con quello lì, è il Presidente, ti manda dai suoi... sottoposti.
Bob
: Perché non andiamo dai sottoposti?
Larry
: Perché sono tutti dei coglioni. Tutti, nessuno escluso. Certe volte si devono lasciar perdere i pesci piccoli, ingraziarsi qualcuno più in alto sulla scala che possa dire: "Sapete che cìè? Li voglio provare questi nuovi prodotti, quindi comprateli, provateli, oppure fottetevi, perché vi licenzio!".
Phil
: Proverò a ritelefonare alla segretaria domattina.
Larry
: Phil, hai sentito una sola parola di quello che ho detto? Capisco che è nella natura umana pensare che abbiamo ancora una chance, ma è un'illusione e basta! Domani ce ne torneremo a Chicago e Evans ci dirà: "Ehi, Phil, Larry, Bob, venite nel mio ufficio, ho qualcosa per voi. Piegatevi". Ah... Che ne dici, Bob, vuoi fare questo per vivere?
Bob
: Non lo so, la serata mi è parsa interessante.
Larry
: Ah sì? In che senso?
Bob
: Si sentono un sacco di storie interessanti.
Larry
: Questo si fa. Vanno distinte dalle tante cazzate che volano in serate del genere. Ma ci sono, se vuoi ascoltarle.
Bob
: C'è sempre così tanta gente?
Larry
: Sembrava che ci fosse tanta gente perché la camera era tanto piccola.
Phil
: Larry!
Larry
: Scusa, le carote mi hanno dato alla testa.
Bob
: Ho conosciuto uno che si è messo a parlarmi di cani.
Larry
: Che ti ha raccontato?
Bob
: Che ne ha sempre avuti. Mi ha detto che... ha avuto dei cani per tutta la vita, soprattutto pastori tedeschi.
Larry
: Non è tanto insolito, c'è un sacco di gente che ha dei cani.
Bob
: Lo so, ma era uno che aveva fatto tante di quelle cose... All'ultimo aveva dovuto far fare l'iniezione perché aveva morso una persona. Poi ha cominciato a parlarmi di quello prima, e di quello ancora prima, e di quello ancora prima. E così mi sono fatto un quadro di tutta la sua vita, attraverso una serie di cani, soprattutto pastori tedeschi.
Larry
: Vorrei che ci fosse Murdock qui con noi.
Bob
: Chi è Murdock?
Larry
: Dale Murdock, il più grande agente vendite che la nostra azienda abbia mai avuto. Dio del cielo, che talento!
Bob
: Un uomo di successo?
Larry
: No, più che di successo, capisci, quello là... quello là aveva il dono. Era come sai... quando guardi certi atleti che ti danno l'impressione di fare dei gesti che hanno sempre conosciuto, non che hanno dovuto imparare. E per Murdock era così trattare con le persone.
Bob
: Dov'è adesso?
Larry
: Chi? Murdock?
Bob
: Sì.
Larry
: Ah, ha avuto quello che meritava. Già. Ho sentito che ora sta in Florida.
Phil
: Io ho sentito dire da qualcuno che... che aveva tutta una catena di Burger King.
Larry
: Non ho dubbi che debba essere la più importante catena della Florida. Ma i giorni di Murdock sono passati, gente, e ora sono i giorni di Larry e Phil. Phil e Larry, e Bob. Tre sfigati che stanno per prenderla regalmente nel culo!
Phil
: Finirà bene.
Larry
: Sei convinto, eh?
Phil
: Certo.
Larry
: Beh, spero che tu abbia ragione, perché esserci lasciati sfuggire in questo modo Fuller può essere interpretato come un segno di assoluta incompetenza, il che ci mette in una pessima luce.
Bob
: Scusa, hai detto Fuller?
Larry
: Sì.
Bob
: Dick Fuller?
Larry
: Sì, Dick... Richard... Perché, lo conosci?
Bob
: Era quello con cui ho parlato.
Larry
: Cosa? Che? Che?
Bob
: Quello dei cani! Quello era Dick Fuller!
Larry
: Oh, ma smettila!
Bob
: No, sul serio, mi ha dato il biglietto da visita.
Phil
: Ma che mi venga un colpo! Da' qua, fammi vedere! Ma non hai controllato i cartellini di tutti?
Larry
: Ho controllato i cartellini di tutti! E a quelli che non ce l'avevano sono andato e gli ho chiesto: "Come ti chiami?".
Bob
: Non aveva il suo cartellino.
Larry
: Cosa?
Bob
: Cioè, non aveva il suo, penso fosse quello di un altro.
Phil
: Perché diavolo doveva portare il cartellino di un altro, Bob?
Bob
: Non lo so, doveva aver già bevuto un po' prima di venire qua. L'avrà scambiato con qualcun altro. Ho avuto l'impressione che volesse essere lasciato in pace. Era distrutto per il cane.
Larry
: No, cazzo, non ci posso credere! Ma come? Avevamo Dick Fuller qui a portata di mano e ce lo siamo fatto scappare via?
Bob
: Mi dispiace.
Phil
: Non è colpa tua, Bob.
Larry
: Ce l'avevamo, ce l'avevamo, era nostro!
Phil
: La prossima volta chiedi il nome alle persone, che il cartellino ce l'abbiano o no.
Larry
: Ti do un'informazione: non ci sarà una prossima volta per noi, mio caro. Avevamo Dick Fuller nella nostra sfera di influenza, e lo abbiamo lasciato andare via senza dirgli neanche una parola.
Phil
: Finirà bene.
Larry
: Di che cosa avete parlato, Bob?
Bob
: Di... Non lo so, varie cose.
Larry
: Senti, potresti essere un po' più specifico? Di sport, del tempo, di cosa?
Bob
: Di cani soprattutto.
Larry
: Tutto qui? Nient'altro?
Bob
: Di cani... e poi si è parlato della famiglia. Mi ha chiesto di mia moglie.
Larry
: Tua moglie?
Bob
: Sì.
Larry
: E che voleva sapere di tua moglie?
Bob
: Niente. Così, ha chiesto.
Larry
: Gli hai detto che poteva averla, se voleva, e se in cambio faceva qualche affare con noi?
Phil
: Larry!
Larry
: Allora, cosa? Di che avete parlato, Bob?
Bob
: Forse... Non saprei... Di religione, un po'.
Larry
: Tu col presidente di una delle più grandi industrie manifatturiere del Midwest hai parlato di religione?
Bob
: Beh, è questo che è? Io non lo sapevo.
Larry
: Va bene, aspetta un po'. Che gli hai detto? Che... cosa gli hai detto sulla religione?
Bob
: Abbiamo... chiacchierato.
Larry
: Non lo hai contraddetto, vero?
Bob
: No.
Larry
: Grazie a Dio. È la prima regola sul parlare di religione a una convention: non contraddire il cliente. No, mi correggo, è la seconda regola. La prima regola sul parlare di religione alle convention è: no.
Bob
: "No"... "No" cosa?
Larry
: Non farlo.
Bob
: Beh, sembra che siamo ancora vivi.
Larry
: Lo hai contraddetto mai?
Bob
: No.
Larry
: Bene, ecco perché. Per questa ragione sei ancora vivo.
Bob
: È stata una bella chiacchierata.
Larry
: Beh, come sei finito a parlare di religione con Dick Fuller? Scusa, ce lo spieghi?
Bob
: È venuto fuori con le morti dei suoi cani. Così.
Larry
: Gli hai detto che i suoi cani sono in cielo?
Bob
: No.
Larry
: Gli hai detto che sono all'inferno?
Bob
: Ovviamente no.
Larry
: E allora cosa? Si può sapere cosa gli hai detto di preciso?
Bob
: Niente, ci... ci siamo messi a parlare. La storia dei cani è stata solo l'innesco. Per metterci a parlare della vita e della morte.
Larry
: È stato l'innesco, Bob?
Bob
: Certo.
Larry
: Il che implica, se non erro, che stavi cercando di avere l'opportunità di... di parlare della vita e della morte.
Bob
: Certo, credo fosse così. Certo.
Larry
: Beh, no, non dire "certo", perché non è certo. Insomma, io non me l'aspetto. La maggior parte delle persone, sai, non se ne va in giro cercando l'opportunità di avviare una conversazione con un perfetto estraneo, sulla vita, e la morte e la religione e altre cose insane...
Bob
: Certe persone sì.
Larry
: Certe persone probabilmente sì, ce n'è qualcuna, e apparentemente tu sei una di quelle. Ma il più delle persone no, Bob. Il più delle persone, se gli chiedi della vita e della morte, dice: "La vita è bene, la morte è male". Fine. Non se ne va in giro a cercare opportunità.
Bob
: Si vede che io non sono il più delle persone.
Larry
: Bob, sai, questo probabilmente è vero, è una saggia considerazione.
Bob
: Credo che sia importante che la gente sappia in cosa credi.
Larry
: Oh, Gesù Cristo!
Bob
: Se avessi saputo che avevate bisogno di parlare con quel tale, vi avrei detto... vi avrei avvertito in qualche modo.
Phil
: Non è colpa tua, Bob.
Larry
: Phil!
Phil
: Come faceva a sapere che stava parlando proprio con lui?
Larry
: Che gli parlasse sì, ma che lo ascoltasse no, non credo. Almeno non per cogliere l'occasione di fare gli interessi dell'azienda. Insomma, se la conversazione fosse rimasta su un piano più terra terra, allora magari sarebbe riuscito a farla scivolare verso un argomento banale, in cui i lubrificanti si potevano menzionare.
Phil
: Questo non lo puoi sapere.
Larry
: Oh, andiamo! Le probabilità sarebbero state molto alte. Ma invece la conversazione non ha seguìto il suo corso naturale, perché qualcuno teneva il timone e la dirigeva, non è vero, Bob?
Phil
: A me pare che Fuller volesse essere lasciato in pace.
Larry
: Non è questo il punto e lo sai.
Bob
: Phil ha ragione. Praticamente me l'ha detto.
Larry
: Beh, ragazzi, amici, compari, il nostro dovere era quello di spegnere quel suo desiderio, almeno per un pochino, di accendere il suo interesse. E vi faccio notare che non voleva essere lasciato in pace, altrimenti sarebbe restato nella sua camera d'albergo tutta la sera. Non avrebbe scorrazzato per la suite in cerca di conversazione. Non voleva essere lasciato in pace, solo non parlare d'affari.
Phil
: E anche in questo caso ci andava male.
Larry
: Ma per favore, lo sai che c'è il modo di aggirare certi ostacoli. Senza importunarlo, ma per comunicargli quello per cui eravamo venuti fin qui, mi spiego?
Bob
: Senti, mi dispiace.
Larry
: È inutile dispiacersi. Dispiacersi non serve a niente, adesso.
Bob
: Che altro posso fare?
Larry
: Niente, non puoi fare un bel niente, al punto in cui siamo. Niente. Ha detto per caso dove alloggiava?
Bob
: È in quest'albergo.
Larry
: In questo albergo?
Bob
: Sì.
Larry
: Oh.
Phil
: Cosa vorresti fare? Bussare alla sua porta in piena notte?
Larry
: Sto chiedendo, Phil. È un crimine adesso? Perché pensavo che domani mattina potremmo, sai, incontrarlo, così per caso, giù di sotto in caffetteria.
Phil
: Se non sappiamo che faccia ha!
Larry
: Lo sa Bob.
Bob
: Ve lo indico volentieri.
Phil
: Cos'è questa roba scritta dietro al biglietto, Bob?
Bob
: È dove ha detto che andava uscito di qua.
Larry
: Cosa? Cosa? Cosa?
Bob
: Una qualche festa privata all'albergo in fondo alla strada.
Larry
: Che facciamo ancora qui? Andiamo, forza!
Bob
: Non possiamo.
Larry
: Perché no?
Bob
: Perché è solo per inviti.
Larry
: E allora?
Bob
: Allora dico che si arrabbia se ci presentiamo lì tutti quanti. Ci ha tenuto a puntualizzare che era una cosa privata.
Larry
: Questa è l'ultima delle nostre preoccupazioni. Se si arrabbia, vedremo che fare. Forza, prendete le giacche.
Phil
: No, non correre, Larry.
Larry
: Come?
Phil
: Può darsi che Bob abbia ragione, insomma, non possiamo imporgli la nostra presenza.
Larry
: Phil!
Phil
: Senti, riflettici un momento. Davvero vuoi farlo incavolare intrufolandoti in una festa esclusiva? Per non parlare di chi altro può esserci.
Larry
: Che suggerisci di fare? Starcene qui come dei tonti, mentre il cliente di una vita ci sfugge dalle mani?
Phil
: No, no.
Larry
: E allora cosa?
Phil
: Direi di mandare Bob.
Larry
: Che cosa?
Phil
: Scusa, ti ha dato quel biglietto da visita come invito, giusto?
Bob
: Sì, ha detto che mi faceva entrare.
Larry
: Phil, Phil, Phil, Phil! Non farmi questo, ti prego.
Phil
: Quali alternative ci sono, Larry? Non abbiamo un altro modo lecito di entrare lì. E poi, lui lo conosce, Bob. Hanno parlato. Bob ha un aggancio.
Larry
: Stai mettendo il nostro futuro nelle mani di un ragazzino.
Phil
: No, andrà tutto bene. Dammi il tuo biglietto.
Larry
: Dio mio!
Phil
: Dammelo, forza, dai!
Larry
: Ecco.
Phil
: Allora, ti spiego che devi fare. Siediti! Sentimi bene.
Bob
: Ti ascolto.
Phil
: Ecco cosa devi fare. Ora vai in fondo alla strada e vedi se riesci a trovare Fuller. Se sei fortunato e è ancora lì, voglio che tu gli dia i nostri biglietti da visita. Digli che desidereremmo tanto... incontrarlo. Appena umanamente possibile. È chiaro?
Bob
: Appena umanamente possibile.
Phil
: D'accordo. Digli che saremo in albergo per tutta la mattinata. Ci può trovare qui o ai numeri sui biglietti da visita. È chiaro? Ecco. Devi chiedergli, chiedigli, per favore, di mettersi in contatto con Larry o con me, perché noi vorremmo parlargli, molto brevemente, a proposito di affari.
Larry
: Affari, solo affari.
Phil
: Spiegagli bene che sappiamo quanto è occupato, non ci vorrà molto tempo, ma ci sono alcune cose di cui dovremmo proprio discutere. Ti è tutto chiaro, Bob?
Bob
: Sì, certo.
Phil
: Devi soltanto... ascoltami! Devi soltanto dargli i biglietti e andartene.
Bob
: E se vuole parlare?
Larry
: Allora parli. Parli quanto vuole. Quattro giorni e quattro notti, se devi, finché non si stanca. Poi torni e ci dici com'è andata.
Bob
: Aspettate in piedi?
Larry
: Per il prossimo trimestre, più in là non posso garantire.
Phil
: Sta' tranquillo, andrai benissimo.
Larry
: Sì, sì, sì, sì, andrai benissimo. Mi dispiace di aver dubitato di te. Se segui le nostre istruzioni andrai benissimo, hai capito?
Bob
: Sì.
Larry
: Bene, perfetto. Ora vai, il tempo vola.
Bob
: Va bene, a più tardi.
Larry
: Certo, corri. Ma non tanto, perché se arrivi sudato poi non ti si avvicina.
Bob
: Okay.
Larry
: Tu hai... Ti do la sensazione di essere un uomo particolarmente religioso?
Phil
: No, neanche per sogno.
Larry
: E allora perché sono colto da un repentino, irresistibile desiderio di pregare?
Dal film:
The Big Kahuna
Scheda film e trama
Frasi del film
Questa è una storia di tanto tempo fa, quando vostro nonno era ancora bambino, ed è molto importante perché fa vedere come siano cominciati i va' e vieni dalla terra di Narnia.
In quei tempi Sherlock Holmes abitava ancora in Baker Street e i sei ragazzi Bastable cercavano tesori in piena Londra, sulla Lewisham Road. Allora gli insegnanti erano più severi di adesso e se eravate maschi vi costringevano a portare un fastidiosissimo colletto inamidato. Però si mangiava meglio: per quanto riguarda i dolci, non vi dico quanto erano buoni e a buon mercato perché non voglio farvi venire inutilmente l'acquolina in bocca. Sempre a quei tempi, viveva a Londra una ragazzetta che si chiamava Polly Plummer.
Clive Staples Lewis
Cit. da
Il nipote del mago ‐ Incipit
Frasi di Clive Staples Lewis
Wilson
: Buongiorno signor Duke.
Randolph
: Wilson.
Wilson
: Buongiorno signor Duke.
Mortimer
: Wilson.
Louis
: Tenga il resto. Pensa alla grande, sii ottimista. Non dare mai segni di debolezza, mira sempre dritto alla gola. Compra a poco e vendi a molto. La paura è un problema che non ti riguarda. Nessuna esperienza precedente può averti preparato per assistere alla carneficina a cui assisterai fra poco.
Billy Ray
: Okay.
Louis
: La finale di baseball, le olimpiadi, quella tensione era niente al confronto.
Billy Ray
: No, no.
Louis
: In questo palazzo o uccidi o vieni ucciso.
Billy Ray
: Sì.
Louis
: In trincea non si fanno amici, e non si prendono prigionieri.
Billy Ray
: Niente prigionieri.
Louis
: Tu entri avendo mezzo milione in germogli di soia, e un attimo dopo i tuoi figli non hanno più neanche le scarpe. Mi segui?
Billy Ray
: Sì, li dobbiamo uccidere quei figli di puttana. Li dobbiamo massacrare
Randolph
: Vogliamo che lei compri più succo d'arancia possibile nel momento in cui apre il mercato, Wilson.
Mortimer
: Non si preoccupi se il prezzo comincia a salire, lei continui a comprare.
Wilson
: Ma il rapporto del raccolto verrà diffuso fra un'ora, e se per caso dovesse...
Randolph
: Lasci che ci preoccupiamo noi, Wilson.
Wilson
: Sì, signore.
Agente di borsa
: Come va l'ulcera, Harry?
Harry
: Ah, non c'è male. E la tua pressione?
Agente di borsa
: Sono mesi che non mi dà fastidio.
Louis
: Facciamoli neri! Bene. Questo è l'ultimo bastione del capitalismo rimasto sulla terra. Qui a New York si vende e si compra tutto. Oro, argento, platino, gasolio, propano, carburanti vari, zucchero e cacao. E, naturalmente, succo d'arancia concentrato e surgelato. Vedi quelli là ai telefoni? Stanno ricevendo ordinazioni dagli agenti per i beni di consumo di tutto il mondo. Dopodiché i galoppini consegnano le loro ordinazioni ai vari negoziatori. Stanno trattando la vendita del cotone. E quella è la zona dell'argento. Il rappresentante dei Duke comprerà come un forsennato sùbito dopo l'apertura.
Billy Ray
: E noi aspettiamo che sia salito il prezzo.
Louis
: Esatto. Pensa che faccia faranno Randolph e Mortimer quando trasmetteranno il vero rapporto sul raccolto. Il mercato del succo d'arancia apre alle nove.
Billy Ray
: Forza, diamoci da fare.
Louis
: Andiamo.
Wilson
: Compro a 102.
Agente di borsa
: Sei, 106. 106, 106.
Agente di borsa
: 108!
I Agente di borsa
: Ehi, ehi! I Duke vogliono mettere K.O. il mercato.
II Agente di borsa
: Quelli sanno già qualcosa. Sì, lo sento.
I Agente di borsa
: Buttiamoci.
Wilson
: 200, okay. 200, 200.
Billy Ray
: Louis.
Louis
: Ancora no, non è il momento.
Wilson
: Altre 200, okay.
Agente di borsa
: 225.
Louis
: Adesso! Vendo 200 aprile a 142.
Mortimer
: C'è qualcosa che non va. Come mai il prezzo sta scendendo?
Randolph
: Qualcosa non va. Dov'e Wilson?
Billy Ray
: Vendo! Vendo! Vendo! Vendo!
Mortimer
: Cosa ci fanno quei due laggiù?
Randolph
: Stanno vendendo, Mortimer.
Mortimer
: Beh, ma... Ma è ridicolo! A meno che quel nostro rapporto...
Randolph
: Che Dio ci scampi!
Louis
: Venduto! Venduto! Venduto! Venduto! Venduto! Venduto! Venduto!
Mortimer
: L'avevo detto che non dovevamo impegnarci tutto quanto, brutto stronzo!
Randolph
: Dobbiamo raggiungere Wilson e dirgli di vendere!
Louis
: Venduto! Venduto! Venduto! Venduto! Venduto! Venduto! Venduto! Venduto! Venduto! Venduto! Dammi 200, va bene!
Annunciatore
: Signore e signori, il Segretario dell'Agricoltura.
Segretario dell'agricoltura
: Signore e signori, le stime del raccolto delle arance per il prossimo anno. Dopo aver esaminato le stime giunteci dai vari Stati produttori di arance, abbiamo tratto la seguente conclusione: l'inverno rigido non sembra aver compromesso il raccolto delle arance.
Randolph
: Wilson, per carità di Dio, venda!
Agente di borsa
: Vendo! Vendo! Vendo! Vendo!
Agente di borsa
: Compro! Compro! Compriamo! Compro!
Louis
: Compriamo. Là, 200.
Agente di borsa
: Anche per me, diecimila!
Agente di borsa
: Vendo!
Billy Ray
: Compra?
Louis
: 50.
Agente di borsa
: Vendo! Vendo!
Billy Ray
: Comprato! Eh, eh, eh, eh! Comprato.
Louis
: Comprato.
Billy Ray
: Comprato.
Louis
: Comprato.
Billy Ray
: Comprato.
Louis
: Comprato.
Billy Ray
: Comprato.
Louis
: Comprato.
Billy Ray
: Comprato.
Louis
: Comprato.
Billy Ray
: Comprato.
Mortimer
: Wilson, dove diavolo sta andando?
Louis
: Comprato.
Billy Ray
: Comprato.
Randolph
: Brutto idiota. Torni immediatamente là in mezzo e continui a vendere!
Wilson
: Ma io... Io... Io non credo di poter...
Louis
: Okay, okay.
Billy Ray
: Si, 200, 200.
Louis
: 100.
Billy Ray
: Grazie, bello.
Agente di borsa
: Ehi, amico, cinque per me, cinque. Cinque, cinque, cinque...
Billy Ray
: D'accordo. Okay.
Agente di borsa
: ...cinque, cinque.
Billy Ray e Louis
: Aaaah! Ah, ah, ah, ah! Uh! Ah, ah, ah, ah, ah!
Louis
: Buon anno, signori!
Billy Ray
: Eh, eh, eh, eh!
Randolph
: Winthorpe.
Mortimer
: Valentine.
Billy Ray
: Ehi, come vi ha buttato oggi?
Mortimer
: Come hai potuto farci questo, dopo tutto quello che abbiamo fatto per te?
Billy Ray
: Ah, ho fatto una scommessa con Louis, qui. Louis ha scommesso che noi non potevamo diventare ricchi e mandare voi due all'ospizio dei poveri. Non credeva di poterci riuscire. E invece
ho vinto.
Louis
: E io ho perso.
Billy Ray
: Eh, eh!
Louis
: Un dollaro.
Billy Ray
: Ah, grazie, Louis.
Louis
: Dopo di te.
Billy Ray
: Grazie. Eh, eh, eh!
I Funzionario
: Il mercato è chiuso, signori.
Mortimer
: Senta, non si aspetterà che adesso noi...
II Funzionario
: Lei conosce il regolamento del mercato, signor Duke. Tutti i conti devono essere regolati alla fine della giornata di contrattazione, senza alcuna eccezione.
Randolph
: Lei sa benissimo che noi non abbiamo 394 milioni di dollari in contanti.
Presidente della Borsa
: Sono spiacente, miei cari. Metta in vendita gli accreditamenti della Duke & Duke immediatamente. Blocchi tutte le rendite degli agenti Duke & Duke, nonché i beni personali di Randolph e Mortimer Duke.
Randolph
: Oh, mio Dio. Siamo rovinati.
Mortimer
: Questo è un oltraggio! Io pretendo un'inchiesta formale! Non può vendere i nostri accreditamenti! C'e sempre stato un Duke sul mercato da quando è stato fondato! Abbiamo fondato noi il mercato! È nostro! Appartiene a noi!
Randolph
: Oh, Dio.
Presidente della Borsa
: Mortimer, suo fratello non sta bene. Chiami un'ambulanza, è meglio.
Mortimer
: Che vada a farsi fottere! Adesso apra le orecchie! Voglio che il mercato venga riaperto adesso, ritrascini qui dentro tutti gli agenti! Rimetta sùbito in funzione quelle macchine! Rimetta sùbito in funzione quelle macchine! Tu e il tuo cavolo di premio Nobel, brutto idiota!
Randolph
: Dov'e Beeks? Dove diavolo è Beeks?
Louis
: Beeks?
Billy Ray
: Già, me l'ero proprio dimenticato, Beeks.
Dal film:
Una poltrona per due
Scheda film e trama
Frasi del film
Il segreto della mia vittoria al Fiandre 2016? Mi piace cantare ad alta voce mentre sono in gruppo, anche se a molti dà fastidio.
Peter Sagan
Frasi di Peter Sagan
Per raggiungere il successo si devono mettere in conto sicuramente lo scontro di volontà e la forza e la determinazione che ci vogliono per acquisire una disciplina coerente e attenta. Forse il detto "La fortuna è l'incontro tra la capacità e l'opportunità", è appropriato al mio caso... E naturalmente, poi, andare in giro per il mondo vestita Valentino, non mi dà così tanto fastidio.
Sharon Stone
Frasi di Sharon Stone
Credo che vi sia un atteggiamento molto fastidioso, provinciale, stupido e molto conformistico di chi fa cinema verso chi fa televisione. Ma io sono una che ha fatto tutto, dalla commedia musicale in teatro ai classici, dalla fiction televisiva al cinema d'autore. Basta che per due o tre anni tu faccia una cosa, che il conformismo generale porti a pensare che tu faccia solo quella cosa.
Giuliana De Sio
Frasi di Giuliana De Sio
Accadde in quell'estate torrida, quando le piogge scarse e la siccità ebbero nell'intero paese conseguenze così nefaste per il raccolto che la popolazione ne serbò ancora per anni un pauroso ricordo. Già nei mesi di giugno e di luglio erano caduti sui campi assetati solo pochi e brevi rovesci, ma ora, da quando il calendario segnava agosto, non era scesa nemmeno una goccia, e persino quassù, in quest'alta valle tirolese, dove io, al pari di tanti altri, avevo sperato di trovare refrigerio, l'aria color zafferano ardeva di fuoco e di polvere.
Stefan Zweig
Cit. da
La donna e il paesaggio ‐ Incipit
Frasi di Stefan Zweig
Wendy
: Ciao tesoro. Come sta andando?
Jack
: Bene.
Wendy
: Fatto un gran lavoro oggi?
Jack
: Certo.
Wendy
: Ehi, alla televisione dicono che nevicherà.
Jack
: E io che cosa dovrei farci, Wendy?
Wendy
: Oh, andiamo, tesoro, come sei scontroso, oggi!
Jack
: Ti prego. Non sono affatto scontroso. È solo che vorrei finire il mio lavoro.
Wendy
: Okay. Non ti darò fastidio. Torno fra un po' con un paio di sandwich, che ne dici? E magari poi mi fai leggere qualcosa.
Jack
: Wendy, forse è bene che tu sappia che quando vieni da queste parti e mi interrompi, mi fai perdere la concentrazione. Mi distrai, capisci? E mi ci vuole un casino di tempo prima che io riesca a ritrovare il filo, sono chiaro?
Wendy
: Sì.
Jack
: Bene. Mettiamo una regola nuova. Quando io sto qua e mi senti battere a macchina, o non mi senti battere a macchina, qualsiasi cazzo tu mi senti fare qui, quando mi trovo qui vuol dire sempre che sto lavorando. Allora fammi il porco piacere di non venire. Tu che ne dici, ci riesci a farlo?
Wendy
: Sì.
Jack
: Brava. Allora vedi di iniziare da adesso, levati dai coglioni, eh?
Wendy
: Okay.
Danny
: Ti prendo!
Wendy
: Dai!
Danny
: Dai, fermati!
Wendy
: E sì che mi fermo. Ah!
Danny
: Tieni!
Dal film:
Shining
Scheda film e trama
Frasi del film
I telegiornali, quando riprendono certe notizie, non fanno trattati di psicologia; fanno gossip. In qualche tg Mediaset, subito dopo la notizia del coming out di Tiziano Ferro, hanno dato quella di Nichi Vendola che vorrebbe adottare un bambino con il suo compagno. Lasciando intendere: guardate a che punto siamo arrivati. Ecco, questo mi dà molto fastidio. Perché se c'è una diversità, questa c'è rispetto a chi? Chi decide chi è il diverso? Io di certo non sono in grado di farlo.
Giuliano Sangiorgi
Frasi di Giuliano Sangiorgi
Quello che mi dà fastidio è che i fondamentali sono buoni, l'attività assicurativa funziona. Ma voler fare i finanzieri è quello che rovina tutto.
Leonardo Del Vecchio
Frasi di Leonardo Del Vecchio
So che cosa vi chiedete. Come fa uno di 52 anni, attempato, che vende frullatori per milkshake, a diventare il fondatore di un impero del fast food con 1600 ristoranti e un fatturato di 700 milioni di dollari? Una sola parola: perseveranza.
Ray Kroc
Dal film:
The Founder
Scheda film e trama
Frasi del film
Non amo particolarmente i fasti di Hollywood, ma questo non significa che non sia onorato
[delle candidature all'Oscar]
. Solo che a 59 anni capisci delle altre cose che non a 30 e guai se non fosse così. Io ho capito che il bello del mio lavoro è quando lo faccio. I premi, il pubblico che ti gratifica, gli incassi sono indispensabili a fare un nuovo film. Che è appunto ciò che non vedo l'ora di tornare a fare.
Gianni Amelio
Frasi di Gianni Amelio
I pericoli che temiamo più sono immediati e dunque è comprensibile che desideriamo rimedi anch'essi immediati: soluzioni «bell'e pronte» che diano sollievo sul momento, analgesici acquistabili anche senza prescrizioni mediche.
[...]
ci infastidiscono le soluzioni che ci chiedano di prestare attenzione ai nostri difetti e misfatti, che ci impongano ‐ socraticamente ‐ di «conoscere noi stessi».
Zygmunt Bauman
Cit. da
Paura liquida
Frasi di Zygmunt Bauman
Oh Alice, sei la solita fastidiosa, egoistosa e guastafestosa!
Iracebeth la Regina Rossa
Dal film:
Alice attraverso lo specchio
Scheda film e trama
Frasi del film
Holden
: Avanti. Siediti.
Leon
: Disturbo se parlo? Divento nervoso quando faccio i test.
Holden
: Ti prego, non muoverti.
Leon
: Ah, mi scusi... Ho già fatto un test per l'intelligenza, questi non li ho mai fatti...
Holden
: I tempi di reazione sono importanti quindi ti prego, fai attenzione, devi rispondere rapidamente.
Leon
: Certo.
Holden
: 1187 Unterwasser.
Leon
: È il mio albergo.
Holden
: Cosa?
Leon
: Dove abito.
Holden
: È bello?
Leon
: Si, certo, credo... Questo è già il test?
Holden
: No, diciamo che è per scaldarti.
Leon
: Umh... non è che sia di lusso...
Holden
: Sei in un deserto, stai camminando sulla sabbia e all'improvviso...
Leon
: Questo è già il test?
Holden
: Si, sei in un deserto, stai camminando sulla sabbia e all'improvviso...
Leon
: Quale?
Holden
: Cosa?
Leon
: Quale deserto?
Holden
: Non ha importanza quale deserto, è del tutto ipotetico.
Leon
: Com'è che mi ci trovo lì?
Holden
: Magari sei infastidito o forse volevi stare per conto tuo, chi lo sa... Guardi in terra e vedi una testuggine Leon, arranca verso di te...
Leon
: Testuggine? Che cos'è?
Holden
: Sai cos'è una tartaruga?
Leon
: Sicuro.
Holden
: Stessa cosa.
Leon
: Mai vista una testuggine... Però ho capito che intende.
Holden
: Allunghi una mano e rovesci la testuggine sul dorso Leon.
Leon
: Inventa lei le domande, signor Holden? Oppure gliele scrivono?
Holden
: La testuggine giace sul dorso, la sua pancia arrostisce al sole rovente, agita le zampe cercando di rigirarsi, ma non può. Non senza il tuo aiuto. Ma tu non la aiuti...
Leon
: Come sarebbe non la aiuto ?!
Holden
: Sarebbe che non la aiuti. Perché Leon?
[Leon è innervosito]
Sono solo domande Leon. In risposta al tuo quesito, c'è chi le scrive per me. È un test concepito per provocare una reazione emotiva. Continuiamo?
[Leon annuisce]
Holden
: Descrivi con parole semplici solo le cose belle che ti vengono in mente: riguardo a tua madre.
Leon
: Mia madre?
Holden
: Sì.
Leon
: Sai che ti dico di mia madre?
[Leon gli spara]
Dal film:
Blade Runner
Scheda film e trama
Frasi del film
Il pugilato è uno sport che si è ripreso dopo alcuni anni di appannamento. Finiti i fasti degli anni d'oro con gli storici successi degli anni sessanta, tra gli anni novanta e duemila c'è stato un calo. La boxe era finita nel dimenticatoio. Piano piano c'è stata una ripresa anche grazie al ritorno in televisione. Spesso incontravo persone per strada che mi chiedevano perché non ci fosse più il pugilato in tv, poi gli incontri sono tornati in chiaro. Ora c'è più entusiasmo attorno al movimento.
Clemente Russo
Frasi di Clemente Russo
Non sono contento che
[Simona Ventura]
sia stata eliminata
[dall'Isola dei Famosi]
, perché non godo delle sventure degli altri, ma proprio perché c'è stato un sentimento tra noi, mi ha dato fastidio che venisse mostrata mentre piangeva o mentre lottava nel fango. Mi auguro che Simona dopo questa esperienza scenda dal piedistallo e agisca per il bene dei nostri figli. Potrei tornare a volerle bene sei lei tornasse ad essere quella che ho conosciuto io, che poi è quella amata da tutti e dal pubblico.
Stefano Bettarini
Frasi di Stefano Bettarini
Se sei emiliano lo sai. Una mattina ti svegli e sulla terra piatta intorno a te c'è la nebbia, molta nebbia. La nebbia ti permette l'immaginazione. E' fastidiosa, certo. Ma è pura magia se le lasci la possibilità di far nuotare il cervello.
Massimo Bottura
Frasi di Massimo Bottura
La Nellie, una iolla da crociera, girò sull'ancora senza il minimo fluttuare delle vele e si fermò. La marea si era alzata, il vento era quasi calmo e, poiché dovevamo discendere il fiume, non ci restava che fermarci all'ancora e attendere il riflusso.
L'ultimo tratto del Tamigi si stendeva davanti a noi come il principio di un interminabile corso d'acqua. Al largo, cielo e mare erano saldati senza una giuntura e nello spazio luminoso le vele conciate delle barche che salivano con la marea sembravano immobili fastelli rossi di tele appuntite tra luccicori di aste verniciate.
Joseph Conrad
Cit. da
Cuore di tenebra
‐ Incipit
Frasi di Joseph Conrad
Carter
: Sai, gli antichi egizi avevano una bellissima credenza sulla morte. Quando le anime si presentavano in paradiso gli Dei gli facevano due domande, a seconda di come rispondeva venivano ammessi o no.
Edward
: D'accordo, abbocco, quali domande?
Carter
: Hai trovato la gioia nella tua vita?
[Edward è quasi infastidito]
Devi rispondere.
Edward
: Io?
Carter
: Sì!
Edward
: Rispondere alla domanda, se ho trovato la gioia nella mia vita?
Carter
: Sì!
Edward
[sospirando]
: Sì...
Carter
: La tua vita ha portato gioia agli altri?
Edward
: Ehm... le domande come queste, io non... non so che dire... non so con quale metro gli altri misurano la... chiedilo a loro?
Carter
: Io lo chiedo a te!
Dal film:
Non è mai troppo tardi
Scheda film e trama
Frasi del film
Ero al mare con la mia ragazza, non ero sposato. Fabrizio Corona mi chiamò per dirmi che aveva le foto, io non lo pagai né lo denunciai. L'unica cosa che mi ha dato fastidio è vedere il mio nome accostato alla sua vicenda per due anni. Con tanta confusione sui ruoli.
Gianluca Vacchi
Frasi di Gianluca Vacchi
Non era un uomo «simpatico», e soprattutto non aveva nulla che potesse sedurre l'America dei salotti e della intellighenzia, che gli uomini politici li misurano a modo loro, mai quello giusto. Scambiarono per un grande intellettuale Kennedy, che in vita sua aveva visto migliaia di film, ma mai letto un libro. E prendevano Nixon, che di libri ne ha letti ed ha continuato a leggerne (ed a scriverne, niente male), fino all'ultimo giorno per una specie di Bossi californiano, rozzo e triviale.
[...]
Ma forse quello che più infastidiva gli americani era la renitenza di Nixon ad appelli e richiami tanto più sonori quanto più vacui, come «la nuova frontiera» e simili. Nixon era un professionista della politica, uno dei pochissimi che l'America abbia mandato alla Casa Bianca. Non andava per sogni e per versetti del Vangelo. Conosceva il suo Bismarck, il suo Disraeli, e credo anche il suo Machiavelli che in America basta nominarli per finire scomunicati. Per questo lo consideravano un mestierante, e per questo si era scelto come consigliere un altro mestierante, l'ebreo tedesco Kissinger. Furono questi due uomini che ridiedero all'America la leadership nella politica estera coinvolgendo nel gioco la Cina e scavandone il solco da Mosca. I successori di Nixon, e specialmente Reagan, vissero in gran parte di questa eredità.
Indro Montanelli
Frasi di Indro Montanelli
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