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Indice degli autori
Aforismi Diciotto
Frasi trovate
:
127
Non esisteva la cifra giusta. Era tutta una questione di opinioni, sensazioni, vendita: per gran parte degli ultimi
diciotto
anni non avevo fatto altro che vendere, ed ero stufo. Non volevo più vendere. Le nostre azioni valevano 22 dollari l'una. Quella era la cifra, ce l'eravamo guadagnata. Meritavamo di collocarci nella fascia alta di prezzo. Quella stessa settimana si stava quotando in Borsa un'azienda che si chiamava Apple, che aveva fissato il prezzo delle azioni a 22 dollari, e noi valevamo quanto loro, dissi a Hayes. Se un manipolo di tizi di Wall Street non la pensava così, ero pronto a ritirare l'offerta.
Phil Knight
Cit. da
L'arte della vittoria
Frasi di Phil Knight
L'America si è sempre distinta per i suoi eccessi: il Grand Canyon, i compensi esagerati degli sportivi, il "Baconator" con porzioni extra di bacon! Io personalmente possiedo
diciotto
Lamborghini e una Subaru station wagon, ed è stato per via di questi eccessi che sono riuscito a crescere, ora io vi imploro, per favore: non smettete di guadagnare, vivete solo per gli eccessi, lo stile di vita americano!
David Ershon
Dal film:
I poliziotti di riserva
Scheda film e trama
Frasi del film
Fino a
diciotto
anni l'amore l'ho fatto nei sogni. Poi una volta, ma solo a metà... in una casa di via Mattera... La sera vomitai. Da qual momento non mi è accaduto più. Né nei sogni, neanche solo a a metà. Ogni volta che imboccavo quel vicolo mi prendeva come un senso di vomito, come se avessi avuto il mal di mare. E nello stesso tempo ero innamorato, innamorato ma di tutte le donne, come un pazzo.
[a Edoardo]
Antonio Magnano
Dal film:
Il bell'Antonio
Scheda film e trama
Frasi del film
Guarda dove sono finito! Io! Io! Johnny Stecchino! Il numero uno! Che solo a pronunciare il mio nome... tremavano i mobili! Che quando da New York mi spostavo a Palermo si nascondevano tutti come topi! Ora il topo sono io, chiuso in questa casa da
diciotto
mesi! In questo bunker! Ridotto ad abbaiare come un cane!
Johnny
Dal film:
Johnny Stecchino
Scheda film e trama
Frasi del film
Cominciai a frequentare casa Ferruzzi anche prima del fidanzamento ufficiale. La madre di Idina, Elisa Fusconi, aveva un debole per me e io avevo libero accesso nelle ore in cui Serafino era fuori per lavoro. La cosa è andata avanti così, in forma amichevole, fino ai miei
diciotto
anni. Poi mio padre fece il passo ufficiale e andò a parlare con Serafino. Erano gli anni della riforma agraria. Ci portarono via una parte della proprietà, sia a noi che ai Ferruzzi. Fu allora che cominciai a imparare quanto è difficile considerare tuo quello che ti può essere espropriato. All'inizio, quando partì, la riforma era limitata ai grandi latifondi, e non eravamo ideologicamente contrari. La consideravamo una maniera giusta di ripartire il territorio secondo criteri più moderni ed efficienti. Ma poi il progetto fu stravolto dalla demagogia e si arrivò a colpire tutto l'assetto del territorio, anche quello razionale, che si era già assestato. Quando si arrivò a noi, si cominciò a colpire la parte che aveva più meritato nella conduzione del reddito agricolo del Paese. Mi riferisco a tutta l'area della bonifica del delta del Po, dove si erano instaurate le grandi aziende e imprenditori importanti avevano fatto il loro mestiere. Abbiamo vissuto con grande rabbia quel periodo, sia io che Idina, e personalmente non ho mai dimenticato il torto subito. Anche perché gli effetti nefasti di quella politica li abbiamo sempre avuti sotto gli occhi. Gli assegnatari condussero le cose in maniera poverissima, e così non solo avemmo il dispiacere di vedere le nostre proprietà in mano ad altri, ma anche la tristezza di vedere quei terreni infestati dalle male erbe, che poi il vento sospingeva insidiando la terra che ci era rimasta. Per mio padre fu un'autentica pugnalata che non riuscì mai ad assorbire.
Raul Gardini
Cit. da
A modo mio
Frasi di Raul Gardini
Mason Evans Sr.
: In Iraq sta succedendo esattamente quello che chiunque con un minimo di cervello sapeva che sarebbe successo prima ancora di cominciare. Bush e i suoi imbecilli fanatici si sono fatti abbindolare! Non gliene frega un cazzo!
Samantha
: Fa un quarto.
Mason Evans Sr.
: Cosa "un quarto"?
Samantha
: Hai detto C-A-Z-Z-O.
Mason Evans Sr.
: Oh, scusa. Aspetta.
[tira fuori dalla tasca un quarto di dollaro]
Samantha
: La mia maestra dice che è una guerra giusta perché è meglio prevenire che curare.
Mason Evans Sr.
: È questo che ti insegnano a scuola?
Samantha
: Sì.
Mason Evans Sr.
: Ascolta me. Ascolta tuo padre. Questa è una gigantesca bugia. Chiaro? L'Iraq non centra con quello che è successo al World Trade Center. Questo lo sai, vero?
Samantha
: Mh. Credo di sì.
Mason Evans Sr.
: Tu per chi voti in autunno, MJ?
Mason
: Non lo so.
Samantha
: Lui non può votare. Non ha
diciotto
anni.
Mason Evans Sr.
: Già. Allora per chi voteresti?
Mason
: Perry?
Mason Evans Sr.
: Chiunque ma non Bush! Ok?
Dal film:
Boyhood
Scheda film e trama
Frasi del film
Leslie Groves
: Hanno dodici mesi di vantaggio.
Robert Oppenheimer
:
Diciotto
.
Groves
: E lei come fa a saperlo?
Dal film:
Oppenheimer
Scheda film e trama
Frasi del film
Pasquale
:
Diciotto
!
Regginella
: Ha fatto un altro miracolo, si è squagliato pure chist'anno!
Diciotto
, il sangue.
Dal film:
Napoli velata
Scheda film e trama
Frasi del film
"Non potrai mai fare l'attrice perché non sei abbastanza bella". Avevo
diciotto
anni. Quel giudizio mi ferì moltissimo, ma la bellezza è la cosa più relativa che esista al mondo. In America vado agli appuntamenti e mi dicono "You are so beautiful", non è che creda di essere davvero bella per questa ragione.
Sabrina Impacciatore
Cit. da
Sette, Corriere della Sera, intervista, 30 giugno 2023
Frasi di Sabrina Impacciatore
Ade
[parlando di Hercules]
: Quel tipo è incredibile! Io gli lancio contro tutto quello che ho e non c'è niente che...
[guardando i sandali "Hercules" di Pena]
Cosa... sono... quelli?!
Pena
: Oh, ehm, non lo so, mi sono sembrati così eleganti.
Ade
: Io ho ventiquattro ore per liberarmi di questo buffone, o l'intero piano che sto preparando da
diciotto
anni se ne va in fumo... e tu... indossi... i suoi... ARTICOLI FIRMATI?!?
[Ade sta per colpirlo quando sia lui che Pena guardano Panico che sta bevendo "Herculade"]
Panico
[imbarazzato]
: Ehm... sete?
Ade
: RAARGH!!!
[esplode di rabbia carbonizzando Pena e Panico]
Dal film:
Hercules
Scheda film e trama
Frasi del film
Parche
: Precisamente tra
diciotto
anni i pianeti si allineeranno senza affanni...
Ade
: Ahi, "in versi" ahi!
Parche
: Di tempo per agire ne avrai a iosa, sguinzaglia i Titani, la tua banda mostruosa!
Ade
: Mmmmh... Bene, bene.
Parche
: Poi Zeus, un dì fiero, finalmente cadrà... e a te Ade il potere andrà!
Ade
: Sì, Ade regna!
Parche
: Un piccolo monito giunge infine...
Ade
: Come scusa?!
Parche
: Se Ercole combatte, per te è la fine!
[le Parche spariscono]
Ade
: Cosa?! Arrrrgh!!! D'accordo d'accordo, sono calmo, sto bene.
Dal film:
Hercules
Scheda film e trama
Frasi del film
L'ambiente dei graffiti è un ambiente super chiuso e anonimo, quindi è normale che il 95% delle persone che hanno visto un mio disegno non sappiano nemmeno chi sia. La potenza del messaggio sta proprio nel medium utilizzato. Modestia a parte, a
diciotto
anni ero uno dei writer più forti d'Italia, ho abbandonato un percorso che sarebbe sicuramente proseguito per tentare di sfondare con la musica, rischiando di floppare clamorosamente.
Rosa Chemical
Cit. da
rockit.it, intervista 19 aprile 2021
Frasi di Rosa Chemical
Io amo i pazzi perché so parlare con loro. Quando mio fratello era in manicomio, io lo amavo e lui mi sentiva. I suoi amici mi amavano. Avevo
diciotto
anni allora. Capivo la vita di un pazzo. Conosco la psicologia del pazzo. Io non li contraddico, perciò i pazzi mi amano. Mio fratello è morto in manicomio. Mia madre ha le ore contate. Ho paura che non la rivedrò più. Io le voglio bene, e perciò prego Dio di concederle una lunga vita.
Vaslav Nijinsky
Cit. da
Diari
Frasi di Vaslav Nijinsky
Nel mio squadrone in Vietnam, abbiamo perso
diciotto
aerei, dieci uomini. Quando muore il primo ti senti morire anche tu. Ce ne saranno altri... puoi esserne certo. È un fatto che bisogna accettare! È un fatto che bisogna accettare...
Viper
Dal film:
Top Gun
Scheda film e trama
Frasi del film
Le Maître se Santiago è il dramma dell'amore dell'uomo per una vita elevata e pura, di cui il dio dei cristiani non ne è che un pretesto. Malatesta è il dramma dell'amore dell'uomo per l'idea che si è fatto di se stesso e che vorrebbe imporre agli altri. L'Exil – il mio primo lavoro teatrale scritto a
diciotto
anni – è essenzialmente il dramma dell'amore materno. Allo stesso modo La Reine morte è essenzialmente il dramma dell'amore materno (Inès) e paterno (Ferrante); gli altri temi (temi della paura, tema dell'amore ecc.) sono secondari. Fils de Personne è nuovamente il dramma dell'amore paterno. Tutti i miei lavori sono delle opere sull'amore.
Henry de Montherlant
Cit. da
Théâtre
Frasi di Henry de Montherlant
Si svegliò alle quattro e sentì la pioggia scorrere lungo le finestre: le famose nuvole di ieri sera erano scoppiate. La pioggia estiva, così strana... La notturna pioggia d'estate, piena di presagi, al dire degli antichi. Notturna pioggia di luglio, la notte in cui, a
diciotto
anni, aveva per la prima volta posseduto una donna. Notturna pioggia di giugno, nella foresta di guerra, la vigilia della sua ferita. Notturna pioggia d'agosto, a Napoli, prima del mattino in cui aveva ricevuto un colpo di coltello. Notturna pioggia di settembre, quando la sera Brunet era condannato (meningite cerebro-spinale), e l'indomani all'alba la febbre cadeva. L'uomo forte, l'uomo lucido, sul tormentato giaciglio s'abbandona alle potenze superiori. Fin d'ora sa che il giorno che s'apre è segnato.
Henry de Montherlant
Cit. da
Il demone del bene
Frasi di Henry de Montherlant
Ogni tanto il babbo telefonava per chiedermi se ero ancora vergine, minacciando in caso contrario di togliermi da mia madre e dal centro sperimentale
[di cinematografia]
. Ero così terrorizzata da quella spada di Damocle che fino ai
diciotto
anni non mi sono lasciata toccare con un dito.
Raffaella Carrà
Cit. da
Corriere.it, intervista, 30 giugno 2017
Frasi di Raffaella Carrà
John Wick scomunica ufficiale, in vigore dalle ore
diciotto
, ora costa orientale
Operatrice
Dal film:
John Wick 3 - Parabellum
Scheda film e trama
Frasi del film
Dott.ssa Cecilia Reyes
: Qualcuno vuole condividere la sua prima volta? Rahne?
Rahne Sinclaire
: Avevo tredici anni, era come in un sogno. Ho perso il controllo.
Dott.ssa Cecilia
: Sam?
[Chiedendo anche a lui la sua esperienza]
Samuel Guthrie
: Sono andato nel panico, ho ferito della gente.
Dott.ssa Cecilia
: Roberto?
[Chiedendo anche a lui]
Roberto da Costa
: La mia ragazza... l'ho bruciata...
Dott.ssa Cecilia
: Illyana?
Illyana Rasputin
: Ho ucciso
diciotto
uomini. Uno dopo l'altro.
Dal film:
The New Mutants
Scheda film e trama
Frasi del film
Ho deciso di diventare giornalista quando avevo
diciotto
anni. Volevo entrare all'ISEF per fare l' insegnante di ginnastica, però mi sono infortunata. Ho provato a fare la "sessione malati", ma non sono stata selezionata. E' stato allora che ho deciso di entrare in una scuola di giornalismo. Un anno dopo, nel 1986, ho partecipato a uno stage pratico in una Rete di Roma, Video 1. Doveva essere uno stage di sei mesi, invece sono rimasta un anno e mezzo. Da lì ho iniziato a lavorare in varie TV private locali fino a quando sono entrata in Rai, nel 1992.
Manuela Moreno
Cit. da
viaggiomagico.net, intervista, giugno 2009
Frasi di Manuela Moreno
Mamaw
: Devi pensare ai tuoi figli!
Bev
: Cosa credi abbia fatto da quando avevo
diciotto
anni? Non ho mai fatto altro che pensare ai miei figli.
Dal film:
Elegia americana
Scheda film e trama
Frasi del film
Max
: Trovami un gruppo di fuoco,
diciotto
uomini, entro dodici ore.
Wade
: Qual è il piano?
Max
: Qual è il piano? Procurami un gruppo di fuoco di
diciotto
uomini entro dodici ore!
Dal film:
The Losers
Scheda film e trama
Frasi del film
Da Leopardi e da Pasolini mi sarei fatta fare qualunque cosa, avrei fatto
diciotto
figli con loro. Anche con Mel Gibson.
Rosalinda Celentano
Frasi di Rosalinda Celentano
Jimmy: No, davvero? È tutto qui? Una busta di plastica, penne alla candeggina, sale finto e orsetti gommosi, questa è la bomba?
Joe Bang: Non chiamarla bomba! A che distanza è il caveau, dimmi?
Jimmy: A circa
diciotto
metri, forse venticinque.
Joe Bang: Sono
diciotto
o sono venticinque? È una questione di scienza questa!
Jimmy: Quando vedo che gli orsetti gommosi sono l'ingrediente segreto della bom... del dispositivo esplosivo io non penso alla scienza!
Joe Bang: No, l'hai detto tu stesso: non possiamo portare dentro esplosivi normali per questioni di sicurezza. Quindi per generare l'esplosione ci serve il clorato di potassio. Le penne contengono puro ipoclorito di sodio. Combinandolo con il cloruro di potassio del sostituto del sale abbiamo creato uno scambio equivalente di ioni.
[scrive sul muro con un gessetto]
Zucchero più clorato di potassio cedono due gas e un solido. Se aggiungiamo del calore otteniamo energia. Energia vuol dire luce, esplosione oppure, come piace chiamarlo a me, un Joe Bang.
Dal film:
La truffa dei Logan
Scheda film e trama
Frasi del film
È l'anno della maturità, a Milano, il duemila
diciotto
, tutti con lo sguardo rivolto agli smartphone e il cielo grigio che però nessuno guarda mai. All'inizio di questa storia i protagonisti non sono amici. A dirla tutta nemmeno si piacciono. Come succede spesso prima dei vent'anni, però, dei perfetti sconosciuti diventano amici inseparabili e reciprocamente indispensabili con la velocità e la leggerezza di una foglia gialla che si stacca da un albero e si appoggia al suolo. E, più o meno, questo è il caso di Ange, Leo, Cate e Marco e un sacco di altra gente che si incontra nei locali di Milano. Ma detto in questo modo sembra tutto di una banalità estrema. Potrei dirvi tante altre cose, per convincervi che non è così, tipo che a un certo punto due di loro si innamorano, che poi partono, tornano, litigano e fanno pace, si divertono molto e quasi sempre, piangono, vivono, viaggiano, ascoltano musica, ballano e bevono un sacco di birre. Qualcuno addirittura studia e si prepara diligentemente all'esame. E intanto il cielo è diventato azzurro. Però, più che altro, è figo se lo leggete, che spero sia un po' come viverlo, perché quello era il mio intento mentre lo scrivevo. Farlo vivere a chi l'avrebbe letto, dico. Il tutto è raccontato un po' come capita, in ordine sparso, con qualche flashback e persino qualche flashforward, che è il contrario del flashback, cioè racconta prima una cosa che capita dopo, da tanti punti di vista diversi. Che poi è un po' come quando lo vivi, l'anno della maturità, che è tutto un po' un casino.
Sofia Viscardi
Cit. da
Abbastanza
Frasi di Sofia Viscardi
Scott
: Mettiamola diversamente... Quanto deve essere spesso un pezzo del vostro "plexiglas" grande
diciotto
metri per tre per sostenere la pressione di cinquecento metri cubici d'acqua?
Nichols
: È semplice, quindici centimetri. Abbiamo in lavorazione pezzi così.
Scott
: Sì, ho notato... Adesso supponga, solo supponga, che io le possa mostrare il modo per fabbricare una parete che possa servire allo stesso scopo... Ma spessa solo due centimetri e mezzo. Sarebbe una cosa molto interessante per lei, eh?
Nichols
: Sta scherzando!
McCoy
: Potrebbe il professore usare il suo computer?
Nichols
: Prego.
[Scott si siede davanti al computer]
Scott
: Computer? Computer? Ah!
[prende il mouse e lo usa come microfono]
Salve, computer!
Nichols
: Forse usando la tastiera...
Scott
: La testiera... Pittoresco.
[digita a velocità miracolosa la formula]
Nichols
: Alluminio trasparente, vedo bene?!?
Scott
: L'hai detto, amico...
Nichols
: Aspetti, ci vorranno anni solo per calcolare la dinamica di questa matrice!
McCoy
: Sì, ma lei diventerebbe ricco al di sopra di qualunque brama di ricchezza!
Scott
: Allora, pensa che questa cosa le interessi... O premo il tasto e cancello tutto quanto?
Nichols
: No!!! No.
[una signora fa per entrare nell'ufficio]
Non ora Madeline!!
[lei esce]
Ma con esattezza, che cosa avete in mente?
McCoy
: Be', ci lasci parlare un attimo da soli...
[prende in disparte Scott]
Naturalmente ti rendi conto che se gli riveliamo la formula noi alteriamo il futuro?
Scott
: No, perché? Chi ci dice che non è stato lui, l'inventore?
McCoy
: Mhhh. Già...
Dal film:
Star Trek IV - Rotta verso la Terra
Scheda film e trama
Frasi del film
Mio fratello suonava in una band, aveva quasi
diciotto
anni e ogni volta che andava a suonare in un pub trascinava anche me. Diceva al proprietario roba tipo Ho un fratello che canta, posso portarmelo?, ma non gli diceva mai quanti anni avevo
[11 anni]
. A quel punto mi nascondevo in bagno finché non era il momento di salire sul palco, dopodiché uscivo, collegavo la chitarra, cantavo la mia canzone in fretta e furia, mi prendevo l'applauso e poi regolarmente venivo buttato fuori
[è vietato entrare nei pub per i minorenni]
.
Lewis Capaldi
Cit. da
rollingstone.it, intervista, 21 settembre 2019
Frasi di Lewis Capaldi
Rosie Dunne
: Voglio un hotel tutto mio un giorno. Credi che sia una follia?
Dennis Dunne
: Con te ho improvvisato per
diciotto
anni fingendo di essere io al comando. Sei straordinaria Rosie. Non c'è nulla che tu non possa fare se te lo metti in testa.
Dal film:
Scrivimi ancora
Scheda film e trama
Frasi del film
Mavis
: Voglio uscire, vedere il mondo.
Dracula
: Ma sei troppo giovane.
Mavis
: Ho cento
diciotto
anni!
Dal film:
Hotel Transylvania
Scheda film e trama
Frasi del film
Buongiorno, signori. Queste sono comunicazioni registrate precedentemente alla vostra partenza e che per motivi di segretezza di estrema importanza erano note a bordo, durante la missione, soltanto al vostro elaboratore HAL 9000. Ora che siete nello spazio di Giove, e che tutto l'equipaggio è tornato alla vita normale, voi potete conoscerle.
Diciotto
mesi fa è stata scoperta la prima testimonianza di vita intelligente al di fuori della Terra. Era semisepolta dodici metri al di sotto della superficie lunare, vicino al cratere Tycho. Ad eccezione di un'unica, potentissima emissione radio puntata su Giove, il monolito nero, che conta quattro milioni di anni, era rimasto completamente inerte. Le sue origini e il suo scopo sono ancora un mistero assoluto.
Floyd
Dal film:
2001: Odissea nello spazio
Scheda film e trama
Frasi del film
L'intelletto è di per se stesso una sorta di eccesso e in qualunque volto distrugge l'armonia. Non appena uno comincia a pensare, diventa tutto naso o tutta fronte, oppure qualcosa di orrendo. Guarda quelli che hanno avuto successo nelle professioni intellettuali. Sono assolutamente disgustosi. Eccetto, naturalmente, gli uomini di chiesa. Ma, del resto, gli uomini di chiesa non pensano. A ottant'anni un vescovo continua a ripetere quello che gli è stato insegnato a
diciotto
e, come naturale conseguenza, ha sempre un aspetto delizioso.
Oscar Wilde
Cit. da
Il ritratto di Dorian Gray
Frasi di Oscar Wilde
Dai quattordici ai
diciotto
anni ho combinato di tutto, mi ero anche rasata la testa a metà; ora sono un agnellino in confronto, una brava persona.
Taylor Mega
Frasi di Taylor Mega
Carcere di XXXXXXX
Distretto Penitenziario n.º 45.
Report del Direttore, dr Alphonse Bérenger.
23 nov. c.a.
All'attenzione dell'Ufficio del
Procuratore Generale
J.B. Marin
Oggetto: CONFIDENZIALE
Gentile signor Marin,
mi permetto di scriverLe per segnalare lo strano caso di un detenuto.
Il soggetto in questione è il numero di matricola RK-357/9. Ormai ci riferiamo a lui solo in questo modo, visto che non ha mai voluto fornire le proprie generalità. Il fermo di polizia è avvenuto il 22 ottobre. L'uomo vagava di notte ‐ solo e senza vestiti ‐ in una strada di campagna nella regione di _. Il confronto delle impronte digitali con quelle contenute negli archivi ha escluso il suo coinvolgimento in precedenti reati o in crimini rimasti irrisolti. Tuttavia il reiterato rifiuto a rivelare la propria identità, anche davanti a un Giudice, gli è valso una condanna a quattro mesi e
diciotto
giorni di reclusione. Dal momento in cui ha messo piede al Penitenziario, il detenuto RK-357/9 non ha mai dato segni d'indisciplina, dimostrandosi sempre rispettoso del regolamento carcerario. Inoltre l'individuo è di indole solitaria e poco incline a socializzare. Forse anche per questo nessuno si è mai accorto del particolare comportamento, notato solo di recente da uno dei nostri secondini. Il detenuto RK-357/9 deterge e ripassa con un panno di feltro ogni oggetto con cui entra in contatto, raccoglie tutti i peli e i capelli che perde quotidianamente, lustra alla perfezione le posate e il water ogni volta che li usa. Siamo dunque di fronte a un maniaco igienista o, molto più verosimilmente, a un individuo che vuole a tutti i costi evitare di lasciare «materiale organico». Nutriamo, di conseguenza, il serio sospetto che il detenuto RK-357/9 abbia commesso qualche crimine di particolare gravità e voglia impedirci di prelevare il suo DNA per identificarlo. Fino a oggi il soggetto ha potuto condividere la cella con un altro recluso, il che l'ha certamente favorito nell'opera di confondere le proprie tracce biologiche. Però La informo che come prima misura lo abbiamo tolto da tale condizione di promiscuità, mettendolo in isolamento. Segnalo quanto sopra al Suo Ufficio per avviare apposita indagine e richiedere, se necessario, un provvedimento d'urgenza del Tribunale che costringa il detenuto RK- 357/9 a effettuare la prova del DNA. Il tutto tenuto conto anche del fatto che fra esattamente 109 giorni (il 12 marzo) il soggetto finirà di scontare la pena.
Con osservanza.
Direttore dr Alphonse Bérenger
Donato Carrisi
Cit. da
Il suggeritore ‐ Incipit
Frasi di Donato Carrisi
[A pranzo a casa di Freddie]
Jar Bulsara
[madre di Freddie]
: Mary, desideravo proprio che Farrokh portasse a casa una brava ragazza come te.
Mary Austin
: Farrokh?
Jar
: Farrokh non ti ha detto che è nato a Zanzibar?
Mary
: No, non me l'ha detto.
Roger Taylor
: Non sapevo che fosse nato a Zanzibar.
John Deacon
: Pensavo che fosse nato a Londra.
Kashmira
[sorella di Freddie]
: Oh, è così! All'età di
diciotto
anni!
Dal film:
Bohemian Rhapsody
Scheda film e trama
Frasi del film
Iron Man
: Ehi, Clint.
Occhio di Falco
: Dimmi.
Iron Man
: E' chiaro che il pensionamento non ti si addice. Ti sei stancato del golf?
Occhio di Falco
: Beh, ho giocato
diciotto
buche.
Diciotto
tiri. Non riesco a mancare la buca.
Dal film:
Captain America - Civil War
Scheda film e trama
Frasi del film
Tony, sono contento che tu sia tornato al complesso. Non mi piace l'idea che vaghi in una villa tutto solo, abbiamo bisogno di una famiglia. Gli Avengers sono la tua anziché la mia, io sono solo dall'età di
diciotto
anni. Non mi sono mai integrato da nessuna parte, nemmeno nell'esercito. Rimpiango la mia fiducia nella gente, forse, negli individui, e sono felice che la maggior parte non mi ha mai deluso, motivo per nemmeno io posso deluderli. Le serrature si possono rimpiazzare ma sarebbe meglio di no. So di averti ferito. Ho deciso di non dirti dei tuoi genitori per risparmiarti, ma ora capisco che stavo risparmiando me stesso e mi dispiace, spero che tu un giorno potrai comprendere, vorrei che la pensassimo uguali sugli accordi, e so che fai quello in cui credi, ed è quello che tutti noi possiamo fare, che dovremmo fare. Perciò ricorda, se hai bisogno di noi, se hai bisogno di me, io ci sarò.
[Explicit: scena finale del film]
Steve Rogers
Dal film:
Captain America - Civil War
Scheda film e trama
Frasi del film
Dopo
diciotto
anni di mediocrità ho trovato il mio posto nel mondo: il posto in cui brillare!
Bella Swan
Dal film:
The Twilight Saga: Breaking Dawn - Part 2
Scheda film e trama
Frasi del film
[Su Mena]
Ma la ragazza cantava come uno stornello, perché aveva
diciotto
anni, e a quell'età se il cielo è azzurro vi ride negli occhi, e gli uccelli vi cantano nel cuore.
Giovanni Verga
Cit. da
I Malavoglia
Frasi di Giovanni Verga
Pronosticato campione sin dalla culla, fu dirottata infelicemente dal coach Bollettieri dall'istintivo serve and volley, per divenire tuttavia il più razzente attaccante da fondo dell'Era contemporanea. Già semifinalista di due Slam a
diciotto
anni, la sua carriera subì slanci e contronde per ragioni extrasportive e sentimentali. La rivalità con Sampras lo vede perdente, per sei Grand Slam a tre, e venti match a quattordici. E tuttavia Andre è stato capace di spalmare i suoi Slam su tutte le quattro superfici, a differenza di Pete. Carriera ammirevole, di un niente seconda ad un altro immortale, Big Bill Tilden, capace di vincere Wimbledon a trentasette anni. Nel 1930. Altri tempi.
[la Repubblica, 5 settembre 2006]
Gianni Clerici
Frasi di Gianni Clerici
Seguaci
: Maestro! Maestro!
Brian
: Ehi! C'è... c'è un'altra strada? C'è un'altra strada per arrivare al fiume?
Simon Il Sant'uomo
: Mmmmmmm.
Brian
: Ti prego, fratello, aiutami! Devo arrivare...
Seguaci
: Maestro! Maestro!
Simon
: Ooh, il mio piede! Oooh!
Brian
: Shhh!
Simon
: Accidenti, accidenti, accidenti!
Brian
: Mi dispiace. Shhh!
Simon
: Oh, maledizione, accidenti e maledizione!
Brian
: Scusami. Shhh!
Simon
: Mi zittisci pure?
Diciotto
anni di silenzio assoluto, e tu mi zittisci pure?
Brian
: Come?
Simon
: Ho rispettato il mio voto per
diciotto
anni. Non un solo suono articolato, riconoscibile, è uscito dalle mie labbra!
Brian
: Non potresti stare zitto altri cinque minuti?
Simon
: Oh, ormai non vale più. Tanto vale che mi diverta un po'. Tante volte, in questi
diciotto
anni ho avuto la voglia di gridare, cantare, urlare forte il mio nome!
Brian
: Shhh.
Simon
: Oh, sono vivo!
Brian
: Shhh.
Simon
: Hava Nagila!
Brian
: Shhh.
Simon
: Hava Nagila!
Brian
: Zitto!
Simon
: Hava Nagila!
Brian
: Su, piantala! Sta' zitto!
Simon
: Hava Nagila!
Brian
: Zitto!
Simon
: Ah! Uccelli, guardate! Alberi, ascolta...
Seguaci
: Aaah! Maestro! Maestro! Il tuo segno! Maestro!
Dennis
: La mia zucca!
Seguace Della Scarpa
: La tua scarpa!
Ragazza
: La zucca! La zucca, Maestro! Sì, la zucca è il tuo segno!
Arthur
: Dicci, maestro! Dicci qualcosa!
Brian
: Andatevene via!
Seguaci
: Ci ha benedetto! Ci ha benedetto!
Arthur
: E come dobbiamo andare via, Maestro?
Brian
: Ma che ne so? Basta che ve ne andiate, che ne so?
Seguace Della Scarpa
: Dacci un segno!
Arthur
: Ma ce l'ha già dato il segno: ci ha portati in questo posto!
Brian
: Non vi ci ho portati io! Siete voi che mi siete venuti dietro!
Seguace Della Scarpa
: Oh, è sempre un buon segno, comunque lo guardi!
Arthur
: Maestro! Il tuo popolo ha camminato mote miglia per stare con te. Sono stanchi e non hanno mangiato!
Brian
: Non è certo colpa mia se non hanno mangiato.
Arthur
: Non c'è cibo in questa montagna desolata!
Brian
: Beh, ci sono dei cespugli di ginepro, laggiù.
Seguaci
: Ohhh! Miracolo! Miracolo! Miracolo! Miracolo!
Seguace Della Scarpa
: Avete visto? Ha riempito di frutti quei cespugli soltanto con la sua parola!
Giovane
: Hanno generato bacche di ginepro, avete visto?
Brian
: Certo che hanno generato bacche di ginepro! Sono cespugli di ginepro! Che vi aspettavate?
Elsie
: Fai un altro miracolo!
Arthur
: Non lo tentate, scervellati! Non vi basta dunque il miracolo dei cespugli di ginepro?
Simon
: Ma quelli sono i miei cespugli di ginepro!
Arthur
: Essi sono un dono di Dio!
Simon
: Essi sono tutto quello che ho da mangiare! Accidenti a voi! Ehi! Ho detto via da quei cespugli! Forza, andatevene!
Harry
: Oddio! Ho commesso un errore e sto perdendo tutti i capelli. Pietà!
Cieco
: Sono guarito! Il Maestro mi ha guarito, fratelli!
Brian
: Io non l'ho toccato!
Cieco
: Ero cieco, e ora ci vedo! Aargh!
Seguaci
: Miracolo! Miracolo!
Simon
: Digli un po' di smetterla. Erano diciott'anni che non aprivo bocca, finché non è arrivato lui!
Seguaci
: Miracolo! È lui il messia!
Simon
: Mi ha anche pestato un piede!
Seguaci
: Pestaci un piede, Signore! Pestacelo!
Arthur
: Ave, o messia!
Brian
: Non sono il messia!
Arthur
: Tu sei il messia, e io me ne intendo. Ne ho seguiti parecchi.
Seguaci
: Ave, o messia!
Brian
: Io non sono il messia, volete stare a sentire? Non sono il messia, mi avete capito? Lo giuro su dio!
Ragazza
: Soltanto il vero messia nega la sua divinità!
Brian
: Che cosa? Ma così state cercando di incastrarmi! E va bene! Allora sono il messia!
Seguaci
: È lui! È lui il messia!
Brian
: E adesso, andate a fanculo!
Arthur
: Quale via ci consigli, o signore?
Brian
: Oh, come vi pare! Lasciatemi in pace!
Simon
: Tu hai detto a questa gente di mangiare le mie bacche. Mi hai quasi spezzato un piede. Hai rotto il mio voto del silenzio, e adesso cerchi anche di fregarti le mie bacche di ginepro? Aaah!
Brian
: Fermo, fermo!
Arthur
: Quest è il Messia, è il Prescelto!
Simon
: Ma quale messia?
Brian
: Fermo!
Arthur
: Un miscredente!
Seguaci
: Un miscredente!
Arthur
: Prendetelo! Morte all'eretico!
Seguaci
: Morte all'eretico! Morte all'eretico!
Brian
: Lasciatelo stare! Lasciatelo stare, fermi! Lasciatelo stare! Mettetelo giù.
Simon
: Mettetemi giù!
Brian
: Vi prego!
Judith
: Brian.
Brian
: Judith.
Dal film:
Brian di Nazareth
Scheda film e trama
Frasi del film
Brian
: Non... non... non ti mettere a giudicare la gente, non ti mettere, ehm, se no la gente si mette a giudicare te.
Colin
: Come?
Brian
: Ho detto, non ti mettere a giudicare la gente, se no la gente si mette a giudicare te.
Colin
: Dici a me?
Brian
: Sì.
Colin
: Oh. Grazie. Un buon consiglio.
Brian
: Oh, non... non vale solo per te. Vale per tutti.
Dennis
: È proprio una bella zucca.
Brian
: Cosa?
Dennis
: Quanto vuoi per questa zucca?
Brian
: Ma niente. Prendila.
Dennis
: Prenderla?
Brian
: Sì. Contemplate i gigli.
Dennis
: Non vuoi neanche trattare?
Brian
: No. ...nei campi.
Dennis
: Vuol dire che è difettosa.
Brian
: No. Prendila.
Elsie
: Che c'entrano i gigli?
Brian
: Contemplate gli uccelli, allora.
Eddie
: Quali uccelli?
Brian
: Tutti gli uccelli.
Eddie
: Perché?
Brian
: Beh, ce l'hanno loro un lavoro?
Arthur
: Chi?
Brian
: Gli uccelli.
Eddie
: Ma come? Gli uccelli lavorano?
Frank
: Ma che è ubriaco quello?
Arthur
: Dice che gli uccelli sono scrocconi.
Brian
: Ah, no, ecco, il punto è che gli uccelli se la cavano benone, no?
Frank
: E allora buon pro gli faccia, no?
Eddie
: E sì. Beati loro.
Brian
: Certo, e voi siete molto più importanti di loro, giusto? Allora di che cosa vi preoccupate? È chiaro, no?
Eddie
: Io voglio solo sapere perché ce l'hai con gli uccelli.
Brian
: Ma non ce l'ho per niente con gli uccelli. Contemplate i gigli.
Arthur
: Se la prende anche con i fiori, adesso.
Eddie
: Oh, lascia stare almeno quelli.
Dennis
: Oh, oh, senti, te la pago un sciclo.
Brian
: È tua.
Dennis
: Due?
Brian
: Sentite: c'era un uomo che aveva due servitori.
Arthur
: E come si chiamavano?
Brian
: Cosa?
Arthur
: Dicci i loro nomi.
Brian
: Non li so. Egli dette loro alcuni talenti.
Eddie
: Come? Come non li sai?
Brian
: Ma non ha importanza!
Arthur
: Non sa neanche come si chiamavano!
Brian
: Okay, si chiamavano Simone e Adriano. Dunque...
Arthur
: Non avevi detto che non lo sapevi?
Brian
: Non ha importanza. Il fatto è che c'erano questi due servitori...
Arthur
: Questo qui si sta inventando tutto.
Brian
: Ma no, invece! ...Egli dette loro... un momento: forse erano in tre.
Eddie
: Ah, ci prende in giro!
Brian
: Sì Erano in tre, però erano degli scribi, e...
Elsie
: E falla finita!
Brian
: Uh! No, aspettate! Dove andate? No, sentite questa: b-b-b-b beati coloro che non disegnano il bue al Ticino, pe-perché solo così siederanno sul tondo.
Dennis
: Dove?
Brian
: Solamente a loro verrà dato solamente... a loro... solo... verrà dato a... solamente...
Elsie
: Che cosa?
Brian
: Hm?
Elsie
: Gli sarà dato che cosa?
Brian
: Ah, niente.
Elsie
: Che cosa stavi per dire?
Brian
: Niente.
Elsie
: Come no? Tu stavi per dire qualcosa.
Brian
: Vi sbagliate.
Elsie
: No che non avevi finito!
Brian
: Non c'è da dire più niente, avevo finito.
Elsie
: No, non è vero!
Cieco
: Che cos'è che non ci vuole dire?
Arthur
: E che ne so, non ce lo vuole dire.
Cieco
: È un segreto?
Brian
: No.
Arthur
: No, ti prego.
Cieco
: Sicuro?
Arthur
: Ti prego, diccelo.
Brian
: Lasciatemi in pace.
Giovane
: Qual è il segreto?
Ragazza
: Qual è il segreto della vita eterna?
Arthur
: Naturalmente, se io sapessi il segreto della vita eterna, mica lo direi.
Brian
: Lasciatemi andare!
Ragazza
: Dillo solo a me, ti prego!
Arthur
: No, dillo a noi. Siamo arrivati prima.
Dennis
: Te ne do cinque.
Ragazza
: Maestro, ti prego, dicci qualcosa!
Brian
: Vattene!
Dennis
: Non posso andare oltre i cinque. Non li merita.
Ragazza
: Questa zucca è sua?
Dennis
: Sì, ma l'ho opzionata io!
Ragazza
: Questa è la sua zucca?
Dennis
: Dieci!
Ragazza
: È la sua zucca!
Dennis
: E come no.
Ragazza
: La porteremo noi per te, Maestro! Maestro?
Giovane
: Se n'è andato! È volato in cielo! Lassù!
Seguaci
: Maestro!
Elsie
: Eccolo lassù!
Dennis
: Te ne do
diciotto
!
Arthur
: Ma no, guardate. Eccolo.
Seguaci
: Eccolo là. Maestro! Maestro!
Dal film:
Brian di Nazareth
Scheda film e trama
Frasi del film
Profeta Sangue E Tuoni
: ... e le teste della Bestia saranno mostruose, e il sangue, rosso, succhiato alla fine del sangue e dei denti, e l'intera Babilonia sorgerà per andare incontro al serpente, e in tutto il Paese ci sarà un grande sfregamento di palle, e sarà questo il destino del mondo...
Falso Profeta
: ... avrà una spada a nove lame! Nove lame! Non due, o cinque, o sette, ma nove! Che si abbatteranno su tutti gli sventurati peccatori, e dico proprio a voi che fingete di non capire!
Profeta Noioso
: ... per bocca di Zebedeo è il suo servitore. Si spargerà, tutt'a un tratto la voce che la situazione sta precipitando. E sarà molto difficile capire come stiano veramente le cose. E nemmeno avrà più idea di dove trovare quei piccoli oggettini con il fondo di rafia verde e con un manico solo a destra. A quel punto un amico perderà il martello di un altro amico, e i giovani non sapranno dove sono finite le cose possedute dai loro padri, che i loro padri avevano messo lì la sera prima, verso le otto - otto e mezzo. E così è scritto nel libro di zia Isaia...
Brian
: Quanto costa? Presto!
Harry
: Come?
Brian
: È per mia moglie.
Harry
: Oh. Ah... venti scicla.
Brian
: Okay.
Harry
: Cosa?
Brian
: Ecco qua.
Harry
: Aspetta un momento.
Brian
: Eh?
Harry
: Dobbiamo prima trattare.
Brian
: No, no. Devo andare.
Harry
: Come sarebbe "no, no, no, no"?
Brian
: Non ho tempo. Io...
Harry
: Allora ridammelo.
Brian
: No, scusa, io ti ho già pagato.
Harry
: Burt!
Burt
: Che c'è?
Harry
: Questo qui non vuole trattare.
Burt
: Non vuole trattare?
Brian
: E va bene. Dobbiamo proprio?
Harry
: Cominciamo. Ne voglio venti per questa.
Brian
: Ma io te li ho dati, i venti.
Harry
: Mi vorresti dire che non vale venti scicli questa?
Brian
: No.
Harry
: Guardala. Senti che qualità. Non è mica pelle di pecoro.
Brian
: Va bene, te ne do diciannove.
Harry
: No, no, no, no. Fallo come si deve.
Brian
: Cosa?
Harry
: Abbassa prezzo! Questa qui non vale diciannove.
Brian
: Ma se hai appena detto che ne vale venti!
Harry
: Oh, dio Allah... Andiamo, tratta.
Brian
: E va bene, te ne do dieci.
Harry
: Così va meglio. Diecia? Ma stai cercando di insultarmi? Me, con una bisnonna in fin di vita! Diecia?
Brian
: Va bene. Te ne do undici.
Harry
: Vedi che capiscia? Undicia! Ti mangi la lingua Allah! Undicia! Se mi è costata dodici a me, tu me vuo' rovina'!
Brian
: Diciassette?
Harry
: No, no, no, no, diciassette...
Brian
:
Diciotto
?
Harry
: No, no, no. Devi dire quattordicia.
Brian
: Te ne do quattordici.
Harry
: Quattordicia? Ma tu me vuo' frega'!
Brian
: Ma me l'hai detto tu di dirlo!
Harry
: Ma va' lah!
Brian
: Dimmi che devo dire, presto!
Harry
: Offrimi quattordicia.
Brian
: Te ne do quattordici.
Harry
: Me ne sta offrendo quattordicia per questa!
Brian
: Quindici!
Harry
: Diciassette. Ultima offerta. E se a meno te la da, la testa me possa taglia'.
Brian
: Sedici!
Harry
: Piglia. È una bellezza trattare con te.
Brian
: Grazie.
Harry
: Sai che ti dico? Ti do anche la zucchina.
Brian
: Non mi serve, ma grazie.
Harry
: Burt!
Burt
: Che c'è?
Brian
: Va bene, va bene, ho capito.
Harry
: Dove sono i sedici che mi deva?
Brian
: Te ne ho dati venti.
Harry
: Ah, già, è vero. Allora te ne deva quattro.
Brian
: No, non fa niente, lascia stare.
Harry
: No, aspetta, ce l'ho da qualche parte.
Brian
: Non fa niente. Tienili per la zucca.
Harry
: Quattro? Per quella zucca qua... Quattro? Ma guardala! Ne vale almeno diecia di scicla.
Brian
: Ma se hai detto che me la davi per niente!
Harry
: Certo, ma come un regalo da diecia!
Brian
: Va bene, d'accordo!
Harry
: No, no, non ne vale diecia. Tu sei una capra. Il bello è "Diecia per questa? Hai perso la testa, impara a cumpra'". Ah, beh, fossero tutti pazz'accussì...
Dal film:
Brian di Nazareth
Scheda film e trama
Frasi del film
Jimmy
: Auggie! Auggie! C'è un cliente.
Ruby McNutt
: Ciao, Auggie. Sei proprio tu? Non sei Auggie?
Auggie
: Cristo, Ruby, ne è passato di tempo. Credevo fossi morta.
Ruby
: Eh!
Diciotto
anni e mezzo.
Auggie
: Soltanto? Mi sembravano trecento.
Ruby
: Stai bene, Auggie.
Auggie
: No, per niente. sto di merda. E anche tu, Ruby, non scherzi, eh? Come mai quella benda? Che ne hai fatto di quelle pietre blu? Le hai barattate con una bottiglia di gin?
Ruby
: Preferisco non parlarne. Ma... se ci tieni a saperlo le ho perse, ma tanto meglio così. Erano maledette, mi hanno dato solo dispiaceri.
Auggie
: E credi che sia meglio andare in giro vestita da Capitan Uncino?
Ruby
: Sei sempre stato un figlio di puttana. Hai sempre avuto la lingua affilata.
Auggie
: Io almeno sono coerente. È una qualità che non tutti hanno.
Ruby
: Senti, sono venuta qui per parlarti di una cosa, e il minimo che tu possa fare è ascoltare quello che ho da dirti. Me lo devi. Sono venuta qui apposta da Pittsburgh e non me ne andrò se non mi avrai ascoltato.
Auggie
: Bene. Parla pure, donna dei miei sogni. Sono tutt'orecchi.
Ruby
: È una cosa fra me e te, forse dovremmo parlarne in privato.
Auggie
: Hai sentito, pidocchio? La signora e io abbiamo una conversazione privata. Esci e mettiti davanti alla porta. Se qualcuno prova a entrare, digli che è chiuso, capito?
Jimmy
: Sì, ho capito. Il negozio è chiuso. E quando devo dire che riapre?
Auggie
: Quando io ti dico che è aperto. Riapre quando io ti dico che è aperto.
Jimmy
: Okay. Capito. Non c'è da strillare.
Auggie
: Va bene, tesoro, cos'hai in testa?
Ruby
: Smettila di guardarmi così, mi fai venire i brividi.
Auggie
: Così come?
Ruby
: Così... questo modo di fissarmi, non ti mangio mica. Sono venuta qua per chiederti aiuto. Se continui a fissarmi così potrei mettermi a urlare.
Auggie
: Aiuto, eh? Non credo che questo aiuto abbia niente a che fare con i soldi, vero?
Ruby
: Non correre. Tu arrivi sùbito alle conclusioni. Non ho ancora aperto bocca. E poi... non è per me. È per nostra figlia.
Auggie
: Nostra... figlia? Ho capito bene? Nostra figlia? Sia chiaro: tu forse avrai una figlia, ma io sono sicuro di non averne. E anche se così fosse, il che non è, non sarebbe nostra figlia.
Ruby
: Si chiama Felicity. Ha appena compiuto 18 anni. E... Ed è scappata da Pittsburgh circa un anno fa.
Auggie
: Ah, ah, ah!
Ruby
: Vive qui a Brooklin con un tizio che si chiama Chico. Sta in qualche... qualche topaia e... e si fa di crack. È incinta di quattro mesi. Io non riesco a pensare a quel bambino, Auggie. È nostro nipote, mi credi? Nostro nipote.
Auggie
: Basta così. Adesso finiscila con queste stronzate. È stata una tua idea di chiamarla Felicity?
Ruby
: Sì. Vuol dire "felicità".
Auggie
: Lo so cosa vuol dire. Comunque non è un bel nome.
Ruby
: Non so proprio dove andare, Auggie.
Auggie
: Mi hai già fregato una volta, tesoro. Perché adesso dovrei crederti?
Ruby
: Ma perché ti dovrei mentire? Tu credi che sia facile venire a parlarti qui, in questo posto? Perché avrei dovuto farlo... se non fossi costretta?
Auggie
: Me l'hai detto quando ho rubato quelle pietre per te. Ti ricordi, piccola, vero? Il giudice mi fece scegliere: o ti arruoli o vai in prigione. E così ho dovuto fare quattro anni di Marina invece di andare al college. Ho visto uomini rimanere senza gambe e braccia. Stavo quasi per lasciarci la pelle. E tu, dolce Ruby McNutt, tu sparisci e sposi quel... quello stronzo di Bill.
Ruby
: Non mi scrivevi da oltre un anno. Cosa dovevo pensare?
Auggie
: Sì, beh, avevo perso la penna. E quando ne ho trovato un'altra, non avevo più la carta.
Ruby
: Era tutto finito con Bill quando sei tornato. Forse l'hai dimenticato, ma eri molto contento di vedermi allora.
Auggie
: Tu eri piuttosto freddina, almeno all'inizio.
Ruby
: Era finita, tesoro, così vanno le cose. Abbiamo passato anche dei bei momenti insieme.
Auggie
: Un paio di momenti, sì. Questo sì.
Ruby
: È proprio allora che Felicity è entrata in scena. In uno di quei due secondi.
Auggie
: Non bluffare, dolcezza. Io non sono responsabile di nessun figlio.
Ruby
: Credevo di farcela. Non volevo disturbarti, credevo di farcela. Da sola. Non ci sono riuscita. Lei è davvero nei guai, Auggie.
Auggie
: Bella prova, amica mia. Mi piacerebbe aiutarti, in nome dei vecchi tempi.
Cliente
: Ehi, giovanotto, ma che sta succedendo? Levati da qua.
Auggie
: Ma ora non posso davvero.
Jimmy
: Io non posso.
Auggie
: Tutti i miei risparmi sono andati per un affare importante...
Cliente
: Chiuso è?
Auggie
: ... e non ho avuto il tempo di farci profitto. Peccato, ma sei capitata al momento sbagliato.
Ruby
: Sei un gran bastardo con il cuore di pietra.
Jimmy
: Io... io non posso.
Ruby
: Come hai fatto a diventare così cattivo, Auggie?
Auggie
: Lo so, credi che ti stia mentendo, ma ti sbagli.
Cliente
: E io traso.
Auggie
: Quello che ti ho detto è tutta verità.
Cliente
: U voi capire? Io traso.
Auggie
: Ehi, il negozio è chiuso. Non avete sentito quello che ha detto il ragazzo? Il negozio è chiuso!
Cliente
: Il cartello dice che siete aperto dalle otto alle sei!
Auggie
: Questo cazzo di negozio è chiuso!
Cliente
: Va fa n'to culo!
Auggie
: Va' a prendere un po' d'ossigeno, ciccione di merda!
Dal film:
Smoke
Scheda film e trama
Frasi del film
È un gran vantaggio la nobiltà, perché a partire dai
diciotto
anni mette un uomo sul candeliere, lo rende conosciuto, rispettato: cose che un altro potrebbe ottenere con i suoi meriti solo a cinquant'anni. Sono trent'anni guadagnati senza fatica.
Blaise Pascal
Frasi di Blaise Pascal
Jody
: ... È come se trasformasse ogni parte del tuo corpo nella punta di un pene.
Trudi
: Accidenti!
Jody
: Te lo presto, è un libro fantastico sul piercing.
Trudi
: Ma la pistola che usano per bucarti le orecchie, non la useranno anche per bucarti i capezzoli?
Jody
: Lascia perdere! Ti assicuro che quell'affare va contro qualsiasi idea alla base del piercing. Tutti i miei fori, in
diciotto
parti del mio corpo, ognuno di loro è stato fatto con un ago. Cinque in ogni orecchio, uno nel capezzolo del seno sinistro, due nella narice destra, uno nel sopracciglio sinistro, uno sulla pancia, uno sul labbro, uno sul grilletto. E sulla lingua ho anche una borchia.
Vincent
: Scusami, è solo una curiosità. A che serve una borchia sulla lingua?
Jody
: È sensuale. Aiuta la fellatio.
Lance
: Vincent. Vieni nel mio ufficio. Forza. Questa è "Panda". Viene dal Messico, è di prima qualità. Questa qui è "Bava". Diversa, ma altrettanto buona. E quella è "Choco", viene dai monti Hartz della Germania. Ora, le prime due costano lo stesso, 300 al grammo. Sono prezzi da amico. Ma questa qui è un pochino più cara. Viene 500 al grammo. Quando te la "spari", sai dove sono andati a finire quei soldi in più. Niente da ridire sulle altre due, è roba veramente... veramente buona. Ma questa qui è una bomba atomica.
Vincent
: Guarda che sono appena tornato da Amsterdam.
Lance
: Sono un negro? Siamo a Englewood? No. Sei a casa mia. I bianchi che sanno la differenza tra roba buona e roba di merda è in questa casa che vengono. Con la mia roba sono prontissimo a sfidare la robaccia di Amsterdam in un giorno qualunque della settimana.
Vincent
: Questa è un'affermazione azzardata.
Lance
: Qui non siamo ad Amsterdam, Vince, qui sono i venditori che decidono. La coca è bella che morta da... da un pezzo. L'eroina sta rimontando in modo pazzesco.
Vincent
: Hm? D'accordo. Dammi tre grammi della bomba atomica, e...
Lance
: Bene.
Vincent
: ... se è buona come dici tornerò a comprarne altri mille dollari.
Lance
: Ah, beh, spero solo che ce ne sia rimasta un po' per te. Ah... te ne darò un po' dalla mia scorta privata - è fantastica - per dimostrarti che sono gentile. Ehi, ho finito le bustine, un sacchetto ti va bene?
Vincent
: Sì, sì, perfetto.
Lance
: D'accordo. Te lo prendo sùbito. Tesoro, mi porti dei sacchetti e dei legacci dalla cucina?
Jody
: Sì, volo.
Lance
: Ehi, che ne pensi di Trudi? Non ha l'amico, hai voglia di... andare su di giri con lei?
Vincent
: Qual è Trudi? Quella con le schifezze in faccia?
Lance
: No, quella è Jody. Quella è mia moglie.
Vincent
: Eh, eh, eh, eh, eh! L'ho detta grossa, vero?
Lance
: No, figurati.
Vincent
: No, non posso, devo andare in un posto.
Lance
: Ah, non c'è nessun problema.
Vincent
: Alla prossima occasione.
Jody
: Grazie, Jody.
Lance
: Ce l'hai ancora la Malibu?
Vincent
: Ah, amico, sai cosa mi ha fatto uno stronzo ieri?
Lance
: Cosa?
Vincent
: L'ha graffiata con una chiave.
Lance
: Ah, mi dispiace. Che pezzo di merda!
Vincent
: Non dirlo a me. L'ho tenuta in deposito per tre anni. L'avevo ritirata da cinque giorni, e un cazzone merdoso qualsiasi me l'ha graffiata.
Lance
: Quelli così li dovrebbero ammazzare. Niente processo, niente giuria. Giustiziati.
Vincent
: Magari avessi potuto beccarlo mentre lo faceva. Avrei dato qualsiasi cosa per beccare quel rotto in culo. Allora sì che valeva la pena che lo facesse, così lo potevo beccare!
Lance
: Che schifoso.
Vincent
: Sei un vigliacco cacasotto se fai lo stronzo con la macchina di un altro! Insomma, non si fa lo stronzo con la macchina degli altri!
Lance
: Non si fa.
Vincent
: È contro ogni regola!
Lance
: Grazie.
Vincent
: Grazie a te. Ti secca se me la sparo qui?
Lance
: Ehi! Mi casa su casa.
Vincent
: Muchas gracias.
Dal film:
Pulp Fiction
Scheda film e trama
Frasi del film
[Johnny perde la scommessa di cinque cents con un barista sul fatto di riuscire a bere più aranciate di quante lui ne riesca a spremere]
Barista
: Hai visto quello sbruffone, si credeva che ero un deficiente!
Charlie Firpo
: Quante arance gli hai spremuto?
Barista
: Non so... mi pare
diciotto
...
Charlie Firpo
: E ti ha dato cinque cents... sei un deficiente! Ah ah ah ah!
Dal film:
Pari e dispari
Scheda film e trama
Frasi del film
Io dormo pochissimo, quattro ore a notte, e lavoro quasi
diciotto
ore al giorno, dividendomi tra Potenza e Siena.
Salvatore Caiata
Cit. da
Repubblica.it, 8 novembre 2017
Frasi di Salvatore Caiata
Io ho iniziato a fare la modella a
diciotto
anni quindi ne ho viste abbastanza di cose. E' un sistema viziato.
[...]
Io sono l'esempio che si può dire no.
[Sulle molestie subite dalle donne]
Rosa Perrotta
Frasi di Rosa Perrotta
Una modella italiana di
diciotto
anni racconta il giornale britannico Sun ha messo all'asta la sua prima notte d'amore su un sito internazionale di escort di lusso per potersi pagare gli studi a Cambridge. Siamo in presenza della notizia perfetta, a tasso garantito di perbenismo. Impossibile criticarla senza passare per bacchettoni, moralisti e nemici del libero mercato, che per qualsiasi merce si limita a incrociare domanda e offerta senza altri scrupoli che la fissazione del prezzo (un milione di euro, per ora). La ragazza è maggiorenne e libera di disporre del proprio corpo a suo piacimento, anche per soddisfare la fantasia erotica di qualche riccone. Non esiste violenza né pressione psicologica da parte del maschio potente e predatore, anzi è lei a offrirsi e a dettare le regole del gioco. Non si tratta neppure di un capriccio: nell'intervista dice di avere pianificato la sua decisione a sedici anni, quando si rifiutò di perdere la verginità con il fidanzato dell'epoca. C'è persino il nobile fine che giustifica i mezzi: il desiderio di iscriversi a una delle università più prestigiose e costose del pianeta, utilizzando gli spiccioli per aiutare la sorella e i genitori a comperarsi una casa. Niente da eccepire, insomma, a condizione che tra vent'anni la ragazza non rilasci un'altra intervista al Sun per accusare il suo primo amante di molestie.
Ma allora, mi domando: perché questa storia lascia addosso, almeno a me, una patina di tristezza?
Massimo Gramellini
Cit. da
Il mercato delle vergini, 'Il caffè', Corriere.it, 17 gennaio 2018
Frasi di Massimo Gramellini
Quel giorno a Jackson sono morte
diciotto
persone: dieci bianchi e otto neri. Dio non bada al colore della pelle quando decide di scatenare un tornado.
Aibileen Clark
Dal film:
The Help
Scheda film e trama
Frasi del film
Alan Turing
: 150 milioni di milioni di impostazioni.
Comandante Alastair Denniston
: Molto bene.
Hugh Alexander
: 159. Se vogliamo essere precisi. 1-5-9. E
diciotto
zeri in fila. Di possibilità. Ogni singolo giorno.
Comandante Alastair Denniston
: Signori, vi presento Hugh Alexander. Da me selezionato per guidare quest'unità.
John Cairncross
: Non ha...
Comandante Alastair Denniston
: Il signor Alexander ha vinto il campionato britannico di scacchi.
Hugh Alexander
: Due volte.
Comandante Alastair Denniston
: Qui dentro lei non è l'unico genio dei giochi, Turing.
Alan Turing
: Lavoreremo insieme quindi? Vorrei un ufficio separato.
Dal film:
Imitation Game
Scheda film e trama
Frasi del film
Una bambina di Modena iscritta alla seconda elementare si ritrova in classe, unica italiana, con
diciotto
bimbi di altre etnie che la isolano durante la ricreazione, parlano altre lingue, non vanno alle sue feste e non la invitano alle loro. È la realtà di certi quartieri-ghetto poco frequentati dai radical chic, dove si sperimenta la sgradevole sensazione di sentirsi ospiti a casa propria e di subire quelle discriminazioni che in ogni parte del mondo insidiano le minoranze. L'aggravante è che la discriminata, in questo caso, è una bambina. Sua madre protesta, si rivolge ai giornali, infine getta la spugna e sposta la figlia in un altro istituto, dove gli extracomunitari sono sempre tanti, ma non più tutti. La scuola della discordia si difende ricordando che la metà dei bambini di quella classe è nata in Italia. Un particolare che soddisferà uno dei requisiti del futuro ius soli, ma che di per sé non significa nulla, se le famiglie di provenienza degli alunni continuano a educarli secondo i loro pregiudizi. Infatti, secondo le accuse, a fare precipitare la situazione sarebbe stata la mamma marocchina di una di queste bimbe, che avrebbe istigato la figlia a maltrattare la piccola modenese.
L'integrazione resta l'unica carta per una civiltà che ha smesso di fare figli e si ritrova a condividere i suoi spazi con chi invece di figli ne fa ancora. Ma come non la si favorisce erigendo muri, così non la si aiuta calando le braghe. E cioè creando ghetti in cui i pochi di origine italiana sono costretti a recitare la parte degli intrusi.
Massimo Gramellini
Cit. da
La pecora bianca, 'Il caffè', Corriere.it, 19 ottobre 2017
Frasi di Massimo Gramellini
Si dice comunemente che la vera realtà è ciò che esiste, oppure che solo ciò che esiste è reale. Ma è tutto il contrario: la vera realtà, ciò che noi conosciamo realmente, è ciò che non è mai esistito. L'ideale è la sola cosa che noi conosciamo con esattezza. È solo grazie all'ideale, che noi conosciamo qualsiasi cosa e pertanto solo l'ideale può guidarci come individui e come umanità, nella nostra esistenza. L'ideale cristiano è davanti a noi da
diciotto
secoli; ed ora brilla di una tale intensità che occorre fare un grande sforzo, per non accorgerci che tutti i nostri mali derivano dal fatto che noi non lo prendiamo come nostra guida.
[Il non agire]
Lev Tolstoj
Cit. da
Il bastoncino verde: scritti sul cristianesimo
Frasi di Lev Tolstoj
Sono stato battezzato e educato nella fede cristiana ortodossa. Me la insegnarono fino dall'infanzia e durante tutto il periodo della adolescenza e della prima giovinezza. Ma quando, a
diciotto
anni, abbandonai l'università al secondo corso, io non credevo ormai più a nulla di quello che mi avevano insegnato.
Lev Tolstoj
Cit. da
Confessione ‐ Incipit
Frasi di Lev Tolstoj
Quando hai una bambina di un anno e ti dicono che tra due mesi morirai, puoi decidere di accelerare la fine oppure di proiettarla nel tempo dell'amore, che è l'eternità. Solo la morte di tua figlia ti apparirebbe più insopportabile del saperla condannata a crescere senza di te. Per esorcizzare il distacco, una giovane madre di Treviso aggredita da un tumore rarissimo ha cercato il modo di accompagnare la sua creatura per mano fino ai confini della maggiore età. Lo ha trovato nel linguaggio muto dei gesti, che a differenza delle parole arrivano diritti al cuore. Ha scelto e affidato al marito
diciotto
regali da consegnare alla figlia uno per volta, a ogni compleanno. Bambole, giochi, libri per l'infanzia, vestiti da adolescente e infine un mappamondo di sughero dove ha segnato con delle puntine tutti i luoghi che avrebbe voluto visitare con lei.
Chissà che cosa ne sarà stato del mondo, quando la diciottenne scarterà l'ultimo pacchetto. Non potendo prevedere il futuro, sua madre le ha donato il proprio passato. Non ci sarà per sgridarla quando combinerà la prima sciocchezza né per consolarla quando subirà la prima delusione. Ma le ha lasciato un testamento di regali per ricordarle che sua madre non l'ha mai né abbandonata né rifiutata. L'ha amata. Solo per un attimo, purtroppo. Ma l'amore di questa madre è un attimo che dura tutta una vita.
Massimo Gramellini
Cit. da
Avrò cura di te, 'Il caffè', Corriere.it, 30 settembre 2017
Frasi di Massimo Gramellini
Chi non sa che le Muse non sono nove ma
diciotto
? Nove Muse intelligenti per gli scrittori intelligenti, e nove cretine per gli scrittori cretini.
Curzio Malaparte
Frasi di Curzio Malaparte
Giada
: ...come sono organizzate le attività ripetitive della società. Le attività della società. ... altre forme di attività sociale dal punto di vista del comportamento... altamente organizzata... si riferisce a...
Riccardo
: Bro'! Sì, sono arrivato in tempo. Se non era per te, lo saltavo pure stavolta. Ma quale in bocca al lupo, che non ho aperto libro. Qui l'unica speranza è l'assistente. È l'unica qui dentro preparata meno di me. Sì, bella! A dopo. Stai ripassando?
Giada
: Non lo vedi?
Riccardo
: Mi fai dare un'occhiata giusto per sapere di che si parla?
Giada
: Solo dell'ultimo secolo delle comunicazioni di massa.
Riccardo
: Professoressa! Mi scusi, posso parlarle un secondo?
Assistente
: Mi dica.
Riccardo
: Mi piacerebbe m'interrogasse lei. Sa, sono un po' nervoso e con lei sarei decisamente più a mio agio.
Assistente
: Come si chiama?
Riccardo
: Croce. Riccardo Croce.
Assistente
: Bene. Inizi parlando della teoria del proiettile magico.
Riccardo
: Sì. Sì, sì... ehm... la teoria per cui il proiettile fa...
Giada
: Il sistema dei mass media ha la pretesa di, ehm, creare, eh, diciamo, una comunanza tra le diverse classi sociali, ma al contempo corre il rischio di provocare la passività e l'asservimento del pubblico attraverso la manipolazione delle coscienze. A tal proposito ho provato ad analizzare il contesto sociale all'interno del quale i media agiscono.
Professore
: E cosa ne ha dedotto?
Giada
: Come direbbe Sartori, l'Homo Sapiens è diventato Homo Videns. Non si comunica più con la parola, ma con l'immagine.
Professore
: Sì, questo lo dicono in tanti.
Giada
: Certo. Ma i teorici dimenticano di dire che la TV commerciale impone programmi mediocri affinché sia la pubblicità, ben più interessante, a catturare l'attenzione dello spettatore, e a stimolare il bisogno di imitazione dei modelli che propina.
Assistente
: Allora, Croce, mi parli della teoria ipodermica, mh?
Riccardo
: Sì, eh, la teoria ipodermica... ehm... è quella sviluppata intorno agli anni... Venti, mi pare. No, forse erano i Trenta. Vabbè, che poi, praticamente... il periodo è quello. Sa che ho sempre avuto un po' di difficoltà con i numeri... a parte quelli di telefono, che invece...
Assistente
: Mh. Non è molto preparato, eh? Va bene, Croce, per questa volta se la cava con venti. Accetta?
Riccardo
: Sì. Grazie.
Professore
: Trenta con lode.
Giada
: Scusi, professore...
Professore
: Sì.
Giada
: Io le ho già chiesto la tesi e dopo mi piacerebbe continuare a studiare. Mi chiedevo se con la sua cattedra ci fossero delle possibilità.
Professore
: Mi farebbe piacere, ma purtroppo non posso più prendere assistenti. Ne ho già troppi, eh?
Giada
: Capisco. No, grazie.
Riccardo
: Oh, come t'è andata?
Giada
: Trenta e lode.
Riccardo
: Mazza, che culo!
Giada
: Che cazzo c'entra il culo? Io studio, e faccio male. Perché in questo Paese è più facile che quelli come te riescano a diventare assistenti e non io. Quelli come te sono la principale causa del declino culturale, politico ed economico del nostro Paese.
Riccardo
: Addirittura? Non pensavo di essere così importante. Ma vaffanculo, va. 'Sto ragno al limone!
Fabiola Croce
: Ecco, vedi, Giuseppe? Non ne abbiamo uno adatto. Sì, questo potrebbe andar bene, ma se ne è sbeccato uno. Devo prenderne uno nuovo.
Giuseppe Croce
: Prendilo, Fabiola, prendilo.
Riccardo
: Buongiorno! Ciao, papà.
Giuseppe
: Ciao.
Riccardo
: Mamma... Ciao, Cristì! Anche l'esame di comunicazione è andato, eh? Ventisette.
Fabiola
: Ah! Bravo, tesoro, complimenti! Che fai, ti fermi a pranzo?
Giuseppe
: E bravo, Ric.
Riccardo
: Grazie.
Giuseppe
: Quindi siamo a quota esami?
Riccardo
: Quelli del mese scorso più uno, cioè
diciotto
, no?
Giuseppe
: Eh, già
diciotto
. Volevo ben dire. Tieni, ho una cosetta per te.
Riccardo
: Cos'è?
Giuseppe
: Certificato esami sostenuti. Dodici. Con la media del diciannove. Il preside di facoltà è un amico. Ma così, per curiosità, che cosa sono io per te? Un asino che se gli tiri la coda caca monete? Dove ho sbagliato io con te? Che ti ho pure permesso di scegliere questo cazzo di Scienza della Comunicazione, che mi dicevi essere la più adatta per l'e-business. E lo sapevo che è solo perché a te non ti va di fare un cazzo. Ma io niente, zitto. E adesso tu mi prendi anche per il culo?
Riccardo
: Papà, ascolta...
Giuseppe
: No, parlo io. Sei un bugiardo, succhia soldi, inconcludente! Ma si cambia, adesso. Basta extra. Basta conti in rosso tutti i mesi. Te ne do 1.000 al mese! Fatteli bastare. E se vuoi andare in vacanza, vedi di superare almeno economia politica, che forse è utile a qualche cosa. Altrimenti passi l'estate a studiare con me e con la mamma.
Fabiola
: Ma dai, Giuseppe, non essere troppo duro, eh! Ma se non li spende lui i soldi, scusa, chi può farlo? Non può mica andare in giro come i figli dei nostri dipendenti.
Giuseppe
: Senti, se è venuto su così... con questa idea della classe eletta e non sa fare un cazzo...
Dal film:
Come tu mi vuoi
Scheda film e trama
Frasi del film
Non cominciai a scrivere poesie finché non ebbi terminato il liceo. Avevo
diciotto
anni o giù di lì quando scoprii Allen Ginsberg, Gary Snyder, Phillip Whalen, Frank O'Hara e gli altri. Poi risalii indietro nel tempo, e cominciai a leggere i francesi, Rimbaud e Francois Villon.
[Nel 1985]
Bob Dylan
Frasi di Bob Dylan
Sul numero chiuso nelle università, che sta agitando le facoltà umanistiche della Statale di Milano, non riesco ad andare d'accordo con me stesso. Una voce mi dice che non serve a nulla sfornare legioni di disoccupati e parcheggiarne altrettanti in uno stagno esistenziale nel quale pullulano i fuoricorso e gli abbandoni. Ma un'altra voce, pericolosamente connessa con il cuore, mi ricorda la confusione che agitava i miei
diciotto
anni e rifiuta l'idea che a quell'età si possa essere già chiamati a una prova definitiva per il proprio destino, dentro o fuori, basata oltretutto su test abborracciati e talvolta pilotati. Per accordare le due voci dovrei abitare un mondo dove prima si mettono in grado le università di esercitare il loro mestiere - che non è quello di esamifici - dotandole di aule e professori adeguati. E poi, soltanto poi, si stabiliscono le modalità di accesso.
Per fortuna quel mondo esiste. Ma altrove, non qui. In Italia la fatiscenza delle strutture impedisce di affermare con certezza che la dispersione scolastica dipende dalla pigrizia dregli studenti e non dalla desolazione degli ambienti in cui sono costretti a muoversi. E questo nonostante le lacrime da coccodrillo della politica, che denuncia il tasso mortificante di laureati, ma non ha mai investito nell'istruzione una quota significativa del barile di tasse spremuto dai contribuenti. Trovo bizzarro atteggiarsi ad alfieri della meritocrazia come se si fosse a Oxford senza essere Oxford. La Statale è ancora una delle migliori. Altrove si fa lezione nei cinema, e non è un bello spettacolo.
Massimo Gramellini
Frasi di Massimo Gramellini
Per
diciotto
anni sono stata zitta. Non ho raccontato mai che cosa avevo vissuto. Avrei dovuto spiegare troppe cose. Solo oggi sono riuscita a trovare il coraggio di parlare di questa storia, rintracciando tante persone che hanno condiviso quell'esperienza con noi. Mi sono liberata. Avevo paura, ma ora sto cominciando a vivere.
Andrea Delogu
Frasi di Andrea Delogu
Walter
: Il concetto dell'età. Molti luminari hanno discusso l'argomento, però, nel XIV Secolo, come si desume da...
Drugo
: Bene, ce l'hanno fatta. Sono riusciti a distruggermi la macchina.
Uli
: Vogliamo il malloppo, Lebowski.
Kieffer
: Ja. Altrimenti uccidiamo la ragazza.
Franz
: Forse hai dimenticato il nostro accordo, Lebowski?
Drugo
: Non ce l'avete la ragazza, pezzi di merda! Sappiamo che non l'avete rapita!
Donny
: Sono i nazisti, Walter?
Walter
: No, Donny, sono dei nichilisti. Non c'è da aver paura.
Uli
: Non importa. Vogliamo comunque i soldi, Lebowski, o ti sistemiamo per bene!
Walter
: Vaffanculo! Vaffanculo tutti e tre!
Drugo
: Aspetta, Walter. Aspetta un momento.
Walter
: No! Se non ci date l'ostaggio, non avrete il riscatto. E' a questo che serve un riscatto, ci sono delle regole!
Uli
: La sua ragazza si è anche fatta tagliare un dito.
Franz
: Pensava che avremmo preso un milione di dollari.
Uli
: Questo non è giusto.
Walter
: Giusto? E voi sareste dei nichilisti? Siete una banda di ragazzini piagnucolosi!
Drugo
: No, no, calmati, Walter. Ehi, sentite, ragazzi! I soldi non ci sono mai stati! Lebowski mi ha dato una valigetta vuota! Andate a prendervela con lui!
Walter
: E io vorrei riavere le mie mutande sporche.
Donny
: Ci faranno del male, Walter?
Walter
: No, Donny, sono dei vigliacchi.
Uli
: Okay, voi ci date tutti i soldi che avete addosso e facciamo che siamo pari.
Walter
: Fottiti.
Drugo
: Ehi, no, andiamo, Walter, stiamo facendo la figura dei miserabili.
Walter
: No, quello che è mio è mio.
Drugo
: Lascia perdere, Walter. Va bene, va bene.
Uli
: Niente scherzi.
Drugo
: Io ho... cinque bei verdoni. Quasi cinque.
Donny
: Io ho
diciotto
dollari.
Walter
: Quello che è mio è mio.
Uli
: Vi facciamo a pezzi, e poi ci prendiamo i soldi.
Walter
: Avanti, ti aspetto.
Drugo
: Dai, Walter...
Uli
: Ti spacco in due!
Walter
: Fatemi vedere chi siete, nichilisti!
Uli
: Io ti fotto!
Drugo
: Walter, vieni via, non vedi? Quello ha una sciabola!
Walter
: Pezzi di merda! Con una donna a nove dita!
Uli
: Io ti fotto! Io ti fotto!
Franz
: Io ti fotto! Io... Uh...
Kieffer
: Io ti fotto! Io ti fotto!
Drugo
: Piano! Piano! Prendetevi i cinque dollari!
Kieffer
: Io ti fotto!
Drugo
: Guarda che ti colpisco con la palla, eh?
Uli
: Aaah!
Franz
: Io ti fotto, stronzo!
Walter
: E questo te lo regalo!
Franz
: Io ti fotto! Io ti fotto, stronzo! Io ti fotto! Io ti fotto! Io ti fotto! Io ti fotto!
Walter
: Donny è a terra. Guarda!
Drugo
: Oddio, gli hanno sparato!
Walter
: Non gli hanno sparato.
Drugo
: Hanno sparato a Donny.
Walter
: Non ci sono stati spari.
Drugo
: Eh?
Walter
: È un attacco cardiaco. Chiama un'ambulanza. Andrei io, ma perdo sangue di brutto, potrei svenire. Stattene tranquillo, amico. Vai benissimo. I soccorsi sono già per strada.
Dal film:
Il Grande Lebowski
Scheda film e trama
Frasi del film
Carissima Tania,
oggi voglio raccontare per te, Delio e Giuliano, un episodio natalizio della mia fanciullezza, che vi divertirà e vi darà un tratto caratteristico della vita delle mie parti.
Avevo quattordici anni e facevo la terza ginnasiale a Santu Lussurgiu, un paese distante dal mio circa
diciotto
chilometri.
Con un altro ragazzo, per guadagnare ventiquattr'ore in famiglia, ci mettemmo in istrada a piedi il dopopranzo del 23 dicembre, invece di aspettare la diligenza del mattino seguente.
Cammina, cammina, eravamo circa a metà del viaggio, in un posto completamente deserto e solitario. A sinistra, un centinaio di metri dalla strada, si allungava una fila di pioppi con delle boscaglie di lentischi. A un tratto ci spararono un primo colpo di fucile sulla testa: la pallottola fischiò a una decina di metri in alto. Credemmo a un colpo casuale e continuammo tranquilli. Un secondo e un terzo colpo bassi ci avvertirono subito che eravamo proprio presi di mira e allora ci buttammo nella cunetta, rimanendo appiattiti un pezzo. Quando provammo a sollevarci, un altro colpo, e così circa due ore con una dozzina di colpi che ci inseguivano, mentre ci allontanavamo strisciando, ogni volta che tentavamo di ritornare sulla strada. Certamente era una comitiva di buontemponi che voleva divertirsi a spaventarci, ma che belloscherzo natalizio, eh? Arrivammo a casa a notte buia, discretamente stanchi e infangati e non raccontammo la storia a nessuno, per non spaventare in famiglia; ma non ci spaventammo gran che, perché alle prossime vacanze di carnevale il viaggio fu ripetuto senza incidenti di sorta.
Antonio Gramsci
Cit. da
L'albero del riccio ‐ Incipit
Frasi di Antonio Gramsci
Kirkland
: Cristo! Ho sette, mi correggo, otto, otto missili telecomandati russi a due gradi oltre l'apogeo.
Jim Conley
: Fate venire il vecchio quaggiù.
Altoparlante
: Cobra day. C'è un allarme per missili sovietici. Controllate eventuali guasti e riferite vostra valutazione.
Kirkland
: Aree obiettivo proiettate: zone NORAD 2-5, 2-6.
Aviere
: A tutte le stazioni, qui Centro controllo NORAD. Inizia consultazione emergenza, tenersi pronti.
Kirkland
: Diciannove gradi oltre apogeo, con
diciotto
possibili bersagli sulla rotta. Rientro previsto ore 19.23 Zulu.
Beringer
: Che cosa abbiamo, Joe?
Conley
: Abbiamo una segnalazione radar. Otto missili CBM russi in arrivo già sul polo nord. Impatto stimato fra undici minuti. Obiettivo confermato: Stati Uniti occidentali.
Beringer
: Perché non c'è stata una rilevazione del lancio?
Conley
: Non lo so, stiamo controllando eventuali guasti ai satelliti.
Kirkland
: La rilevazione tempestiva registra continui tracciati radar allarmanti. La segnalazione sembra esatta, ripeto, la segnalazione sembra esatta.
Dal film:
Wargames - Giochi di guerra
Scheda film e trama
Frasi del film
Negli anni Sessanta io ero considerata scandalosa perché vivevo da sola a
diciotto
anni. Mia figlia mi è stata tolta perché il giudice scrisse che essendo io attrice ero di dubbia moralità. Sono stati anni difficili per le donne.
Catherine Spaak
Frasi di Catherine Spaak
Gimli
: Diciassette!
Diciotto
! Diciannove! Venti! Ventuno! Ventidue, ventitre...
Aragorn
: Hado! Na fennas!
Théoden
: È tutto qui? Questa è tutta la tua magia, Saruman?
Aragorn
: Togo hon dad, Legolas! Dago hon! Dago hon!
Théoden
: Difendete il cancello! Fermateli! Non cedete!
Gimli
: Aragorn! Aaah!
Aragorn
: Gimli! Hado i philinn! Herio!
Dal film:
Il Signore degli Anelli - Le due Torri
Scheda film e trama
Frasi del film
A
diciotto
anni, dopo la maturità classica, con un amico andammo a vedere il ritorno di Trieste all'Italia: 26 ottobre 1954, la grande piazza sul mare gremita. Quando arrivarono i bersaglieri tutti scoppiarono a piangere. Poi a Milano, al teatro Manzoni, dove recitava un'attrice molto giovane e molto bella: Monica Vitti. Quindi a Torino a vedere Juve-Catania. Io sono juventino, ma quella domenica tifai per il pareggio. Pareggiarono.
Pippo Baudo
Frasi di Pippo Baudo
Dormo al massimo due o tre ore. E' sempre stato così, da quando avevo
diciotto
anni e mio padre morì in un incidente. Di notte leggo, studio le scalette dei concerti, faccio qualche ragù.
Orietta Berti
Frasi di Orietta Berti
[Rapunzel sospira preoccupata]
Eugene
: Stai bene?
Rapunzel
: Sono terrorizzata.
Eugene
: Perché?
Rapunzel
: Ho passato
diciotto
anni della mia vita guardando da una finestra e chiedendomi che cosa avrei provato vedendo quelle luci salire nel cielo. Ma... Se ora, niente di quello che ho sognato si avverasse?
Eugene
: Si avvererà.
Rapunzel
: E se anche fosse? Che farò poi?
Eugene
: Be', è la parte migliore, direi. Vuol dire che ti cercherai un nuovo sogno.
Dal film:
Rapunzel - L'intreccio della torre
Scheda film e trama
Frasi del film
Sono stata con Donald per
diciotto
anni, e conosco bene l'amore che ha per questo paese già dal nostro primo incontro. Come me, ama questo paese moltissimo.
Melania Trump
Frasi di Melania Trump
Mia Cara Rosie, senza che tu nemmeno lo sapessi, avevo già fatto un tentativo anni e anni fa. Tu non hai mai ricevuto quella lettera e ne sono felice perché i miei sentimenti da allora sono enormemente cambiati. Si sono andati rafforzando ogni giorno. Arrivo al punto perché se non mi decido a dirtelo ora, ho paura che non te lo dirò mai più. E io ho bisogno di dirlo. Oggi ti amo più che mai; domani ti amerò anche di più. Ho bisogno di te più che mai; ti voglio più che mai. Sono un uomo di cinquant'anni che viene a te, come un adolescente innamorato, per chiederti di darmi un'occasione e di ricambiare il mio amore. Rosie Dunne, ti amo con tutto il cuore. Ti ho sempre amata, anche quando avevo sette anni e ho mentito sul fatto di essermi addormentato la vigilia di Natale; quando avevo dieci anni e non ti ho invitata alla festa del mio compleanno; quando avevo
diciotto
anni e ho dovuto trasferirmi in America; persino il giorno dei miei matrimoni, il giorno del tuo matrimonio, ai battesimi, ai compleanni e quando litigavamo. Ti ho amata in ogni momento. Fa' di me l'uomo più felice del mondo e dimmi di sì. Ti prego rispondimi.
Con amore, Alex.
Cecelia Ahern
Cit. da
Scrivimi ancora
Frasi di Cecelia Ahern
"Mia madre è ancora viva, ma sarà uccisa Venerdì Santo a mezzanotte" lo avvertì Amanda Martín e l'ispettore capo la prese sul serio, visto che aveva dato prova di saperne più di lui e di tutti gli agenti della Sezione Omicidi. La donna era prigioniera da qualche parte nei
diciotto
mila chilometri quadrati della Baia di San Francisco, avevano poche ore per trovarla ancora in vita e lui non sapeva da dove cominciare.
Per non umiliare la vittima con una denominazione più esplicita, il primo omicidio fu catalogato dal gruppo di giocatori come "il crimine della mazza da baseball fuori posto". Era composto da cinque adolescenti e da un signore di una certa età che si riunivano via computer per partecipare a Ripper, un gioco di ruolo.
Isabel Allende
Cit. da
Il gioco di Ripper ‐ Incipit
Frasi di Isabel Allende
Tra i
diciotto
commensali si trovava, come nei collegi, come dappertutto, una povera creatura abbandonata, una vittima su cui fioccavano gli scherzi. Al principio del secondo anno, questa figura divenne per Eugenio de Rastignac la più saliente fra tutte quelle in mezzo a cui era condannato a vivere ancora per due anni. Questo Patirai era l'antico vermicellaio, papà Goriot, sul quale un pittore, lo storico, avrebbe fatto cadere tutta la luce del quadro.
Honoré de Balzac
Cit. da
Papà Goriot
Frasi di Honoré de Balzac
[Alla domanda: in Italia è difficile fare architettura perché c'è troppa politica?]
Non è colpa della politica, ma delle nostra burocrazia imperfetta. Il mio progetto per il Museo di Barcellona è andato avanti per
diciotto
anni, sono cambiati i governi ma nulla è cambiato, da noi non sarebbe potuto mai succedere.
Gae Aulenti
Frasi di Gae Aulenti
Il guaio dell'orgasmo come metafora, in questo caso, è che l'orgasmo, anche se ovviamente piacevole, è una cosa familiare, ripetibile (nel giro di un paio d'ore, se mangi spinaci) e prevedibile, specialmente per un uomo: se stai facendo sesso, sai cosa sta per venire, per così dire. Forse, se non avessi fatto l'amore da diciott'anni, e se avessi abbandonato ogni speranza di farlo per altri
diciotto
, e poi, all'improvviso, del tutto inaspettatamente, si presentasse l'occasione... forse in queste circostanze sarebbe possibile ricreare con una certa approssimazione quel momento a Anfield. Pur non essendoci alcun dubbio sul fatto che il sesso sia un'attività più piacevole che guardare le partite di calcio (niente pareggi 0-0, niente trappola del fuorigioco, niente risultati imprevisti, e sei al caldo), di solito i sentimenti che genera non sono come quelli innescati da una vittoria di Campionato all'ultimo minuto che ti capita una sola volta nella vita.
Nick Hornby
Cit. da
Febbre a 90'
Frasi di Nick Hornby
Segreteria telefonica
: Ciao, sono Kelly. Se chiamate per Chuck premete "1" altrimenti lasciate un messaggio dopo il "bip". Grazie.
[Bip]
Messaggio di Chuck Noland
: Ciao Kelly, ci sei? Solleva-solleva-solleva-solleva-sol... Non ci sei. Non ci crederai mai. Sto smistando in piena Piazza Rossa, all'ombra della tomba di Lenin! Mi manchi! Ti bacerei finché tu non ti stanchi! Parto tra circa due minuti. Mi danno un passaggio via Parigi. Dovrei atterrare a Memphis tra circa
diciotto
ore. Questa è la buona notizia. Quella cattiva è che devo andare dal dentista in settimana. C'è qualcosa che mi fa male. Ehm... Ti amo, ci vediamo presto e tu sai questo che significa. Baci-baci.
Dal film:
Cast Away
Scheda film e trama
Frasi del film
Più che di allargamento, che sembra un processo che parte da Bruxelles verso il resto d'Europa, mi piace parlare di integrazione. La presidenza italiana ha posto l'integrazione tra le sue priorità e l'ha inserita nel programma dei
diciotto
mesi delle 'tre presidenze', per cui ritiene importante dedicare attenzione ai Balcani occidentali. Ne à la prova concreta la visita che ho programmato proprio agli inizi della presidenza nella regione e a Skopje.
Federica Mogherini
Frasi di Federica Mogherini
Bick
: Una vera bontà, amore. È una specialità messicana. In Messico la chiamano barbacca.
Leslie
: Oh, che cos'è?
Bick
[ricetta]
: Testa di vitello. La si prende e la si avvolge in un panno bianco, e poi in un pezzo di grossa tela, quindi la si chiude in una buca con brace di sterco, lasciandola cuocere
diciotto
ore. Sentirai che roba, veramente squisita!
Dal film:
Il gigante
Scheda film e trama
Frasi del film
I miei coetanei ‐ dicevano i giornali ‐ cominciavano col sesso orale a quattordici anni, avevano rapporti completi a sedici, a
diciotto
delle donne ne avevano le palle piene e diventavano o impotenti o serial killer. Per evitare danni a me e agli altri, io ero vergine. Così almeno non dovevo preoccuparmi dell'eiaculazione precoce.
Walter (voce narrante)
Dal film:
Tutti giù per terra
Scheda film e trama
Frasi del film
Nick
: Il vero killer numero uno accertato in America è il colesterolo, ed ecco che arriva il senatore Finistirre il cui bello stato, mi dispiace dirlo, ostruisce le arterie della nazione con il formaggio cheddar del Vermont. Se parliamo di cifre, che ne dite dei milioni che muoiono d'infarto. Forse anche il cheddar del Vermont dovrebbe avere teschi e tibie sull'etichetta.
Sen Finistirre
: Ma è ridicolo... Il grande stato del Vermont non chiederà scusa per il suo formaggio.
Lothridge
: Signor Naylor, siamo qui per parlare di sigarette, non di aerei, né di automobili. Di sigarette. Ora, come abbiamo detto prima, questi simboli non sono per coloro che già sanno, sono per coloro che non sanno. Per esempio i bambini.
Nick
: Signori, si chiama educazione. E non viene dal lato di una stecca di sigarette, ma dai nostri insegnanti, e ancora di più dai nostri genitori. È compito di ogni genitore mettere in guardia i propri figli da tutti i pericoli del mondo, compreso le sigarette, cosicché un giorno, quando saranno grandi, potranno decidere da soli. Io guardo mio... mio figlio, che è stato... così gentile da venire con me oggi, e non posso fare a meno di pensare che io sono responsabile della sua crescita e del suo sviluppo. E ne sono orgoglioso.
Sen Finistirre
: Bene, detto questo, lei le permetterebbe di fumare?
Nick
: No, non ha
diciotto
anni, sarebbe illegale.
Sen Finistirre
: Si, l'ho già sentito dire questa battuta a 20/20, ma basta con i balletti. Che cosa farà quando compirà diciannove anni? Avanti signor Naylor... il giorno del suo compleanno fumerete una sigaretta insieme? Passere un delizioso pomeriggio, come in una di quelle vostre ridicole pubblicità sul fumo? Ha molto da dire su come dovremmo educare i nostri figli, e il suo? Che cosa ha intenzione di fare quando lui compirà
diciotto
anni?
Nick
: Se veramente vuole una sigaretta, gli comprerò il suo primo pacchetto.
Sen Finistirre
: Grazie della sua testimonianza signor Naylor, può andare.
Dal film:
Thank You for Smoking
Scheda film e trama
Frasi del film
Passalacqua Amalia
: Titolo a sei colonne...
Milanese Valerio
: Ma anche a
diciotto
che me ne frega a me!
Passalacqua Amalia
: Il pugliese mi ha violentato.
Milanese Valerio
: Be', non esageriamo adesso, io non ti ho manco toccata ancora.
Dal film:
Zucchero, miele e peperoncino
Scheda film e trama
Frasi del film
Garry
:
[Sui norvegesi]
Da quando sono installati là?
Fuchs
: Qui dice
diciotto
settimane.
Dr. Copper
: Non bastano per far impazzire la gente.
Nauls
: Tutte balle, Bwana! Anche in cinque minuti si può diventar matti in quest'inferno!
Garry
: Eccome!
Nauls
: Ecco, basta guardare Palmer! Lui è stato così dal primo giorno!
[Palmer gli fà il dito]
Dal film:
La cosa (1982)
Scheda film e trama
Frasi del film
Fiabeschi
: Senta professoressa, finiamola con questa farsa. Io non ho potuto studiare, mi dia
diciotto
perché sennò devo partire militare.
Prof.
: No.
Fiabeschi
: Come no... Perché no?
Prof.
: Perché lei non ha studiato.
Fiabeschi
: Ho capito, vabbè, però... lei mi punisce con un anno di militare perché non so Apocalipsi Nau, del quale poi non me ne frega un cazzo. Cioè, insomma, non è che non me ne frega un cazzo, e che non ho potuto-
Prof.
[interrompendolo]
: Senta, io ho mandato via sei persone oggi, gente che si era preoccupata comunque molto più di lei.
Fiabeschi
: Ho capito, ma questa non è una società meritocratica, e qui tutti diventano qualcuno per merito di qualcun altro, solo io che sono un povero Cristo devo fare i conti con la regola. Ma guarda un po'!
Prof.
: Ma sentilo, il proletario...
Fiabeschi
: No no no! Proletario un cazzo! Sei una stronza! Questo è un esame di merda ‐ mhm? ‐ e tu sei una fottutissima fascista del cazzo! Assetata di potere come Hitler! E non m'hai nemmeno chiesto la differenza tra il segno e l'apparenza, cioè che il segno si decifra e l'apparenza non si deve assolutamente decifrare. E mi viene a domandare del serpente! Ma sai dove te lo devi ficcare il serpente? Nel tuo buco del culo fascista di merda!
Prof.
: Stronzo. Fuori di qui, per favore.
Fiabeschi
: Ma vatti a far proletariare la fica, va'!
Dal film:
Paz!
Scheda film e trama
Frasi del film
[Distribuendo ai compari i soldi rubati]
Allora...
[per sè]
tredici e quattordici...
[per gli altri due]
QUINDICI e SEDICI!... diciassette e
diciotto
... DICIANNOVE e VENTI!... ventuno e ventidue... VENTITRÈ e VENTIQUATTRO!...
Improta
Dal film:
Café Express
Scheda film e trama
Frasi del film
Una sera ho visto alla televisione uno scienziato asserire che un uomo non può avere nella vita più di tremila orgasmi. Ora, io mi masturbo tutti i giorni, non proprio tutti ma quasi: diciamo che ci so' dei giorni che non me le fo' però ci son dei giorni che me ne fo' due, sicché... Se in un anno, trecen'sessantacinque giorni, a essere buoni leviamone sessantacinque, diciamo trecento in un anno. Di'o bene? Indi per cui... io ho iniziato a masturbarmi a dodic'anni, ora c'ho trent'anni, sicché è diciott'anni che mi masturbo. Quindi, trecento pe' d
diciotto
... allora fa tre, sei, nove, dodici, quindici, milleotto, dumila, dumiladue, dumilaquattro... una sega che riportavo... Cinquemilaquattro... sono fuori di du'milaquattrocento. E che vuol dire? Vuol dire che so' fuori dalle regole? Ormai non posso più tornare indietro... Lo sai che? Ho fatto du'milaquattro,
[mentre spegne la luce]
fo' du'milaquattro e uno, vai!
Lucio
Dal film:
Lucignolo
Scheda film e trama
Frasi del film
[Don Camillo e Brusco cercando la tomba del fratello di quest'ultimo, scoprono che al suo posto vi è un campo di grano]
Brusco
: Ma perché hanno fatto questo?!? Hanno
diciotto
milioni di kilometri quadrati di terra, e proprio di questo pezzettino qui avevano bisogno per seminarci il grano?!?!
Don Camillo
: Compagno, chi ha avuto venti milioni di caduti in guerra non può preoccuparsi dei cinquanta o centomila morti che il nemico gli ha lasciato in casa.
Brusco
: Ma questo non posso mica andarglielo a raccontare a mia madre!
Don Camillo
: E non dirglielo... lascia che pensi alla croce di legno della fotografia. Dille che hai acceso il lumino sulla tomba di tuo fratello. E seminando il grano di questa spiga, sarà un po' come tenessi in vita lui.
Dal film:
Il compagno don Camillo
Scheda film e trama
Frasi del film
Peppone
: Libertà di culto!
Don Camillo
: Così da qui uno che vuole andare alla messa si deve fare
diciotto
chilometri a piedi!
Peppone
: Libertà di culto con l'obbligo di fare un po' di sport.
Dal film:
Il compagno don Camillo
Scheda film e trama
Frasi del film
Giudice
: Sì sì, ma vogliamo tagliarla corta? Qui si sta facendo notte!
Muggione
: ... Amedeo! Oh, scusami se non ti ho riconosciuto prima!
Giudice
: Ma... ma veramente, signore, io...
Muggione
: Signore! Ma se abbiamo fatto la guerra insieme, non ti ricordi?
Giudice
: La guerra? Ma se avevo due anni quando è scoppiata la guerra!
Muggione
: Non quella del quindici
diciotto
, nemmeno io ero ancora nato allora! Questa guerra qui, l'ultima, caro Amedeo!
Giudice
: Ma è appunto di questa che stavo parlando!
Muggione
: E allora di che anno sei?
Giudice
: ... del... trentotto...
Muggione
: Millenovecentotrentotto?
Giudice
: Ma... ma... perché? Potrei essere del MilleOTTOCENTOtrentotto?! Io non ho fatto la guerra! Né la Grande Guerra, né la Guerra d'Africa e neppure quest'ultima! IO NON HO FATTO NESSUNA GUERRA!
Muggione
: Come mai, ti hanno riformato, Amedeo?
Giudice
: IO NON MI CHIAMO AMEDEO!
Muggione
: Perché hai cambiato nome?
GIUDICE
: E NON HO CAMBIATO NOME!
Muggione
: Allora ti chiami Amedeo.
Dal film:
C'era un castello con 40 cani
Scheda film e trama
Frasi del film
Ahò, l'invito dice ore
diciotto
, mancano cinque minuti, nun ce ne frega niente, annamo!
Finocchiaro
Dal film:
Compagni di scuola
Scheda film e trama
Frasi del film
Sarah
: Mi dispiace tanto!
Paul
: Ah, grazie!
Sarah
: Come ti senti?
Paul
: Male! Non me l'aspettavo, capisci? Non oggi almeno.
Sarah
: Prima o poi dovevano dirtelo.
Paul
: Dirmi cosa?
Sarah
: Scusa Paul, di che cosa stiamo parlando?
Paul
: Be', io lo so di che cosa sto parlando, tu di che stai parlando?
Sarah
: Del posto!
Paul
: Del posto?! E io sarei incazzato nero per uno stupidissimo cesso di colloquio? Abbiamo perso in casa col Derby oggi, perso.
Sarah
: Dio, Paul! Quand'è che deciderai di svegliarti?
Paul
: Quand'è che mi sveglio?! Sono anche troppo sveglio. Vorrei non esserlo, vorrei dormire per le prossime dieci stagioni.
Sarah
: Stagioni? Sono stufa di sentir parlare di queste stramaledette stagioni, nella vita reale si chiamano anni, Paul. Sai, da gennaio a dicembre!
Paul
: Non per tutti è così!
Sarah
: Sì, è per tutti così, perfino per te!
Paul
: Sai che significa per me? Sai quanto avevo aspettato questo momento?
Sarah
: Sì, sì, credo di saperlo.
Diciotto
anni.
Paul
: Sì,
diciotto
anni!
Diciotto
fottutissimi anni! È una vita che aspetto che l'Arsenal vinca il campionato, una vita. Ho pensato a quello stupido posto di vicepreside per due settimane e pensi che possa fregarmene di più?
Sarah
: No! No, no, no! So che ti interessa molto di più se una squadra segna più di un'altra squadra durante una partita di calcio... E pensavi che fossi venuta a consolarti per questo?
Paul
: Per un attimo l'ho pensato, sì. Ti ho attribuito un po' di immagianzione, ho pensato che potessi capire come mi sentivo.
Sarah
: È solo un gioco, Paul!
Paul
[urlando]
: Non mi dire così! Per favore, è la cosa peggiore! La più stupida che uno potrebbe dire! Perché mi sembra evidente che non sia solo un gioco. Sì, insomma, se lo fosse pensi forse che me ne fregherebbe così tanto? Eh?
Diciotto
anni! Dico,
diciotto
anni! Tu lo sai che cos'è che desideravi
diciotto
anni fa? Oppure dieci? O cinque? Fare la vicepreside in una scuola della zona nord di Londra? Ne dubito. Non avrai desiderato qualcosa tanto a lungo. E se l'avessi fatto, se avessi passato tre mesi a pensare che finalmente, finalmente stavi per ottenerla e quando pensavi di avercela ecco che ti viene portata via. Insomma non importa che cos'è: una macchina, un lavoro, un Oscar, il bambino... allora capiresti come mi sento stasera. Ma non è così, tu non capisci quindi...
Sarah
: Quindi cosa? Quindi vaffanculo, va a casa, lasciami in pace?
Paul
: Quello che ti pare!
Sarah
: Sai una cosa, Paul? Non ho alcun sogno che duri da
diciotto
anni, perché ero una bambina
diciotto
anni fa. E se volessi ancora le stesse cose penserei che c'è qualcosa che non va, perché io non voglio sposare David Cassidy, non voglio avere le tette grosse, non voglio far bene agli esami di ammissione. Ho smesso di preoccuparmi di queste cose, forse dovresti provarci anche tu.
Paul
: E così si è persa una parte di te, perché tutti dovrebbero continuare a volere una cosa che hanno sempre voluto.
Dal film:
Febbre a 90°
Scheda film e trama
Frasi del film
Paul
: È il giorno più brutto della mia vita!
Diciotto
fottutissimi anni e li vanno a buttare via alla penultima giornata...
Steve
: Andiamo Paul, siamo solo a metà partita! Siamo sotto solo di un gol.
Paul
: Non ha importanza! Se la sono mangiata. Lo sapevo, che t'ho detto?! Razza di bastardi!
Dal film:
Febbre a 90°
Scheda film e trama
Frasi del film
A
diciotto
o diciannove anni era difficile giocare con Nastase. Io non avevo esperienza e mi innervosiva starmene là ad aspettare che lui finisse di dire cazzate al pubblico, al giudice di sedia e persino a me. L'inizio della partita fu particolarmente duro poiché non capivo mai cosa avesse intenzione di fare. Forse non lo sapeva nemmeno lui. Potevo aspettarmi ogni genere di colpo. Mi arrivavano palle da tutte le parti, e ognuna con un effetto diverso.
Bjorn Borg
Frasi di Bjorn Borg
Pane di un giorno, vino di un anno ed una vecchia di
diciotto
anni.
[Pan d'un dì, vin ad n'an e na vècia ad disdòt an]
Proverbio lombardo
Proverbi lombardi
Guarda, si vede tutto il mondo da qui, si vede, ah ah... Monte Bianco... Monte Rosa... Montepremi... Haaaaaaahahaha! Montepremi!
Diciotto
miliardi di montepremi!
[Il panorama alpino e para-alpino dalla Mole Antonelliana]
Lino
Dal film:
Al bar dello sport
Scheda film e trama
Frasi del film
Il potentissimo professor Guidobaldo Maria Riccardelli era un fanatico cultore del cinema d'arte. Una volta la settimana obbligava dipendenti e famiglie a terrificanti visioni dei classici del cinema. In vent'anni Fantozzi ha veduto e riveduto: Dies irae di Carlo Teodoro Dreyer ‐ sei ore ‐, L'uomo di Aran di Flaherty ‐ nove tempi ‐, ma soprattutto il più classico dei classici, La corazzata Kotiomkin ‐
diciotto
bobine ‐ di cui il professor Riccardelli possedeva una rarissima copia personale.
[Presentazione del professor Guidobaldo Maria Riccardelli]
Voce Narrante
Dal film:
Il secondo tragico Fantozzi
Scheda film e trama
Frasi del film
Si parla del Milan di Sacchi, di Zaccheroni e di Ancelotti e non si parla mai del Milan di Berlusconi. Eppure sono io che da
diciotto
anni faccio le formazioni, detto le regole e compero i giocatori
[...]
Sembra che io non esista.
[la Repubblica, 16 marzo 2004]
Silvio Berlusconi
Frasi di Silvio Berlusconi
Eh sì, è ultrapotente:
diciotto
mila megasuoni!
[Parlando a Filini della tromba della barca]
Marchese Conte Barambani
Dal film:
Fantozzi contro tutti
Commenti:
1
Scheda film e trama
Frasi del film
A Pisa le sedute delle conferenze, qui, sono brevi, ma ben condotte, risolvono prontamente i problemi. Mi dispiace di non veder un numero più cospicuo di studenti.
Pontedera conta nove membri, tutti artigiani. È povera e non ha che quattro famiglie da visitare. Grazie alle loro cure centocinquanta bambini si riuniscono ogni sera ed il presidente Bertelli insegna loro la dottrina cristiana. La mattina conduce lui stesso un gruppo di questi ragazzi e fa loro imparare a leggere e a scrivere.
A Firenze vi ho trovato ventotto membri tra cui avvocati, professionisti e medici. La conferenza ha fondato "La cassa degli affitti". Il patronato assicura loro le risorse economiche.
Prato conta già
diciotto
membri attivi e ottanta benefattori. I nostri si occupano soprattutto di patronato. Si portano a passeggio un gruppo di cinquanta ragazzi, si fanno divertire, si istruiscono e si catechizzano; presto un locale adatto permetterà loro di frequentare la scuola serale.
Livorno ha trentadue membri che visitano settanta famiglie. Opera con impegno nella struttura sociale della città. Hanno ottenuto riforme importanti: ritorno ai sacramenti, invio dei giovani in buone scuole, l'interesse per i problemi dei poveri, la gioia per far sì che si vada alle riunioni con piacere e non con dovere.
[Al Consigliere Generale della Società di San Vincenzo de paoli, Antignano (LI), 10 luglio 1853]
Frédéric Ozanam
Cit. da
Lettere
Frasi di Frédéric Ozanam
Credo di scoprire il piano divino che sta per svilupparsi: per
diciotto
anni Luigi Filippo aveva sostenuto l'ordine materiale del mondo, ora Pio IX ha ristabilito l'ordine morale.
Frédéric Ozanam
Cit. da
Lettere
Frasi di Frédéric Ozanam
George
: Quanti anni hai, Mary?
Mary
:
Diciotto
.
George
:
Diciotto
? Ma se l'anno scorso ne avevi diciassette!
Dal film:
La vita è meravigliosa
Scheda film e trama
Frasi del film
Penny Lane
: Quanti anni hai?
William
:
Diciotto
.
Penny Lane
: Anche io. Davvero, quanti anni hai?
William
: Diciassette.
Penny Lane
: Anch'io.
William
: Veramente ne ho sedici.
Penny Lane
: Anch'io. Non è buffo? La verità ha un suono diverso.
William
: Ho quindici anni.
Dal film:
Quasi famosi
Scheda film e trama
Frasi del film
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